Emergenza > Emergenza Cardiologica - Rianimazione cardiopolmonare (italiano) AHA 2005
PIANO DI EMERGENZA - I.C."Rodari"-Santa Giustina€¦ · PIANO DI EMERGENZA (ai sensi delD.M....
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ISTITUTO COMPRENSIVO
“Gianni Rodari”
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PIANO DI EMERGENZA ( a i s e n s i d e l D . M . 1 0 / 3 / 9 8 e d e l D . L g s . 8 1 / 0 8 e s . m . )
SCUOLA PRIMARIA
DI
MEANO
N° revisione Data Datore di lavoro RSPP
5a 7/04/2013 Giulio Bertoldi Fedele Gelsomino
Firma
2
I N D I C E
1. PREMESSA pg. 3
2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA pg. 5
3. FUNZIONI – COMPITI – RESPONSABILITA’ pg. 6
4. ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA pg. 6
4.1 FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO pg. 7
5. PROCEDURE OPERATIVE pg. 7
6. SCENARI DELLE EMERGENZE pg. 8
6.1 INCENDIO LOCALIZZATO pg. 8
6.2 INCENDIO DIFFUSO pg. 9
6.3 PROPAGAZIONE FUMI pg. 10
6.4 SCOPPIO – CROLLO pg. 10
6.5 TERREMOTO pg. 11
7. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA pg. 12
7.1 IN CASO DI INCENDIO pg. 12
7.1.a PER TUTTI I PRESENTI pg. 13
7.1.b PERSONALE DOCENTE pg. 13
7.1.c PERSONALE NON DOCENTE pg. 14
7.1.d DITTE APPALTRATRICI E PUBBLICO pg. 15
7.1.e ADDETTI ANTINCENDIO pg. 15
7.1.f INCARICATI AL CENTRALINO pg. 16
7.1.g ALUNNI pg. 16
7.2 IN CASO DI TERREMOTO pg. 18
7.2.a PER TUTTI I PRESENTI pg. 18
7.3 IN CASO DI CROLLO pg. 18
7.3.a PER TUTTI I PRESENTI pg. 18
7.4 IN CASO DI NUBE TOSSICA pg. 19
7.4.a PER TUTTI I PRESENTI pg. 19
7.5 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA PER IL
DIRIGENTE, PER IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA DI OGNI
PLESSO O PER IL SUO SOSTITUTO pg. 19
7.6 SEGNALAZIONE DI INCENDIO pg. 20
8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE pg. 21
9. INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO ED ALTRI SERVIZI ESTERNI pg. 21
10. PIANI DI INTERVENTO MEDICO: PRIMO SOCCORSO pg. 22
11. ATTIVAZIONE E DIVULGAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA pg. 23
12. AMBIENTE SCOLASTICO – CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE
SCUOLA PRIMARIA DI MEANO pg. 25
13. ALLEGATI pg. 32
All. 1 - Personale con incarichi specifici
All. 2 - Alunni con incarichi specifici
All. 3 - Chiamate di soccorso ai servizi esterni
All. 4 – Verbale prova di evacuazione
All. 5 – Modulo di evacuazione
All. 6 – Segnaletica
All. 7 – Comportamento in caso di attacchi epilettici
All. 8 – Planimetrie Scuola Primaria di Meano
3
1. PREMESSA
In base a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 (art. 18 comma 1 lettere h) e t) e dell’art. 5
del D.M. 10.03.1998 il Datore di lavoro è tenuto ad adottare, fra le misure generali di tutela dei
lavoratori, misure di emergenza da attuare in caso di lotta antincendio e misure di evacuazione dei
lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato.
L’art. 5 “Gestione dell'emergenza in caso di incendio” del D.M. 10.03.1998 riporta:
1. All'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure
organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza
elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII.
2. Ad eccezione delle aziende di cui all'art. 3, comma 2, del presente decreto, per i luoghi di lavoro
ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di
emergenza, ferma restando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare
in caso di incendio.
L’art. 3 comma 2 del D.M. 10.03.1998 “Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio”
riporta:
2. Per le attività soggette al controllo da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577, le disposizioni del presente
articolo si applicano limitatamente al comma 1, lettere a), e) ed f). Tali misure sono contenute nel
Piano di Emergenza Interno. Il Piano di Emergenza Interno deriva dall'analisi degli eventi incidentali
che si possono verificare, cioè in sostanza dalla valutazione di rischio richiesta dagli artt. 17,18, 28 e
29 del D. Lgs. 81/08. A seguito di tale analisi sono state pianificate le operazioni che ogni singolo
lavoratore dovrà svolgere per ridurre al minimo le conseguenze derivanti da eventi incidentali. L’art.
44 del D. Lgs. 81/08 “Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato” riporta:
1. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana
dal posto di lavoro ovvero da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere
protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.
2. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave e immediato e nell'impossibilità di contattare il
competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo, non
può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non abbia commesso una grave negligenza.
La corretta gestione delle emergenze all’interno della struttura aziendale assume un’importanza
rilevante non solo per l’elevato numero di persone presenti, ma anche per i risvolti sociali che le
conseguenze di un incidente possono implicare.
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Pertanto, è necessario che vengano attivate procedure corrette e precise che devono essere
preventivamente pianificate e portate a conoscenza di tutto il personale operante nella struttura
aziendale.
Il piano di emergenza è stato impostato partendo dallo stato di fatto no è un documento statico ma
sarà oggetto di revisione periodica in funzione della modifica di una o più variabili che riguardano la
struttura e/o le attività che nella struttura si svolgono.
Il piano di emergenza non è quindi una misura compensativa del rischio esistente ma la miglior prassi
da adottare in caso di emergenza.
Il piano è corredato dalle planimetrie che ne fanno parte integrante e che vanno messe a
disposizione, studiate e rinfrescate dagli alunni e da tutto il personale della scuola in momenti che
non coincidano con l’emergenza.
Del presente piano è stato prodotto un estratto dal titolo “Piano di Emergenza Generale” che è stato
esposto in tutti i locali nei quali viene fatta attività e commentato con tutto il personale della scuola
da parte del coordinatore del servizio di prevenzione e protezione e con gli alunni da parte dei
docenti del Consiglio di Classe o dal Team docenti.
Le emergenze che potrebbero richiedere l’evacuazione parziale o totale di un edificio sono
generalmente le seguenti:
a) incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei
laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente un potenziale
rischio d’incendio);
b) incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, edifici confinanti,
boschi, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico;
c) terremoti;
d) crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;
e) avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
f) inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la
necessità di uscire dall’edificio piuttosto che rimanere all’interno;
g) ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d’Istituto.
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2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA
Gli obiettivi del piano di emergenza sono i seguenti:
1. Evitare incendi ed esplosioni.
2. Mantenere in efficienza i mezzi di segnalazione e di spegnimento dell’incendio.
3. Mantenere l’agibilità delle vie e delle uscite di emergenza.
4. Individuare situazioni ad alto rischio di incendio.
5. Fornire al personale ed agli studenti le necessarie informazioni sulle norme comportamentali
da seguire in caso di incendio o pericolo grave.
6. Individuare le persone a cui assegnare il compito di organizzare, programmare, attuare e
verificare le attività di prevenzione.
7. Informare, formare e addestrare il personale con incarichi specifici di prevenzione incendi.
8. Assegnare gli incarichi ed i compiti al personale specificatamente individuato e addestrato.
9. Constatare e segnalare la presenza di un principio di incendio.
10. Adottare idonee misure per l’estinzione o per il contenimento dell’incendio.
11. Attuare l’esodo.
12. Prestare soccorso alle persone in difficoltà.
13. Chiamare soccorso in caso di incendio rilevante (Vigili del Fuoco, ambulanza…).
14. Collaborare con i Vigili del Fuoco.
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3. FUNZIONI - COMPITI - RESPONSABILITÀ
PERSONALE CON INCARICHI SPECIFICI
Coordinatore delle procedure di emergenza e di esodo;
Delegato del Coordinatore per le procedure di emergenza e di esodo (sostituisce il Coordinatore in
caso di sua assenza);
Addetti Antincendio;
Addetti Primo Soccorso
Incaricato al centralino;
Docenti;
Alunni apri fila- alunni chiudi fila.
Gli incarichi che prevedono interventi su impianti tecnologici o su strutture dell’edificio sono stati
affidati a personale amministrativo e ausiliario allo scopo di evitare che in situazioni di emergenza
qualche classe non sia coordinata dal proprio docente.
L’allegato n. 1 riporta il nome degli incaricati ed i compiti ad essi assegnati e sarà aggiornato all’inizio
di ogni anno scolastico.
Al personale é stata consegnata la parte del presente piano di emergenza che descrive i rispettivi
compiti.
Copia del presente documento é custodita presso la segreteria ed esposta in sala insegnanti a
disposizione per la consultazione da parte di tutto il personale.
Un estratto del presente piano intitolato “Piano generale di Emergenza” è presente in ogni locale
della scuola in cui si svolga attività con gli alunni, e viene letto e commentato dagli insegnanti.
4. ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA
Le “PROCEDURE OPERATIVE”, che dettano i comportamenti cui sono tenuti il personale, gli alunni, i
terzi e i dipendenti con incarichi specifici sono descritte nel successivo “Capitolo 5”.
In ogni edificio sono esposte in bacheca le informazioni prescritte dalla normativa vigente.
In particolare le seguenti :
� il nome ed il numero di telefono del Coordinatore, del suo delegato, degli addetti antincendio e
pronto soccorso, degli incaricati al centralino (Allegato 1);
� il numero di telefono del Comando dei Vigili del Fuoco (Allegato 3);
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� l’indicazione del presidio medico più vicino ed i numeri di telefono corrispondenti ai servizi di
emergenza (Allegato 3).
Ai singoli piani (in prossimità delle scale o in ogni corridoio) dell’edificio sono affissi:
� gli avvisi e i comunicati sulla sicurezza;
� la pianta del piano, sulla quale sono indicate la posizione di chi osserva, l’ubicazione delle
attrezzature antincendio, le vie ed uscite di emergenza.
Le verifiche periodiche per l’accertamento dell’efficacia e del funzionamento di tutte le misure
adottate per la prevenzione e la lotta all’incendio saranno eseguite da dipendenti specificatamente
incaricati; l’esito di tali verifiche è annotato in un apposito registro (registro dei controlli).
Le “PROCEDURE OPERATIVE” affrontate al Capitolo 5 e la segnaletica per l’emergenza saranno
aggiornate ogni qualvolta innovazioni organizzative o strutturali ne determinino la necessità.
4.1 FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
� Al personale, agli studenti ed ai dipendenti con incarichi specifici è stata fornita l’informazione e la
formazione stabilita dalla normativa vigente (DM 10 marzo 1998).
� Nel corso di ogni anno scolastico saranno effettuate almeno due prove di evacuazione con
compilazione di moduli e verbale di evacuazione ( allegati n. 5 e n. 4 ).
� Alle Imprese che si trovassero a prestare attività lavorativa all’interno dell’edificio saranno
illustrate e consegnate le “Norme di comportamento in caso di emergenza” descritte al Cap. 9 del
presente documento.
In ogni locale frequentato da studenti e/o dipendenti e/o utenza esterna é esposto un avviso
indicante:
� l’ubicazione del “luogo sicuro”;
� il percorso principale da seguire per raggiungere il luogo sicuro;
� il “Piano di emergenza generale” estratto del presente piano.
5. PROCEDURE OPERATIVE
Il Dirigente Scolastico, all’inizio di ogni anno scolastico, emette gli ordini di servizio relativi
all’affidamento degli incarichi descritti nel presente piano di emergenza.
Inoltre emette e vigila sulla corretta applicazione:
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� dell’ordine di servizio relativo al controllo della praticabilità delle vie di uscita, da effettuarsi
prima dell’inizio delle lezioni;
� delle disposizioni inerenti l’eliminazione dei materiali infiammabili;
� del divieto di sosta degli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a tale
uso.
Il Dirigente Scolastico promuove la formazione e l’addestramento del personale come descritto al
Capitolo 4.
Il Dirigente Scolastico chiederà all’Ente Locale competente l’esecuzione degli interventi necessari per
la funzionalità e la manutenzione :
� dei dispositivi di allarme;
� dei mezzi antincendio;
� di ogni altro dispositivo, attrezzatura o impianto funzionale alla sicurezza;
� degli impianti tecnologici il cui guasto, degrado o malfunzionamento può determinare pericolo di
incendio.
Gli incaricati delle verifiche periodiche in conformità al punto 2.11 dell’Allegato II del DM 10/3/1998
ed al punto 12 del DM 26/8/1992, eseguono controlli finalizzati ad accertare l’efficacia delle misure di
sicurezza antincendio; gli esiti dei controlli di cui sopra sono annotati in un apposito registro (registro
dei controlli);
� prima dell’inizio delle lezioni, controllano la praticabilità delle vie di esodo;
� rendicontano al Dirigente Scolastico sulle criticità ed anomalie emerse durante i controlli.
All’interno dell’edificio scolastico le persone presenti (personale docente, non docente ed alunni)
devono comportarsi ed operare per garantire a sé ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di
emergenza.
Per raggiungere tale scopo sono state attuate le procedure riportate al seguente Capitolo 7.
6. SCENARI DELLE EMERGENZE
6.1 INCENDIO LOCALIZZATO - Come intervenire
• Restare calmi;
• Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno dei locali;
• Allontanare eventuali sostanze combustibili;
• Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza
reperibile;
9
• Evitare in ogni modo che il fuoco, nel propagarsi vada ad interessare le vie di fuga;
• Se non si riesce a domare l’incendio, evacuare la zona interessata dall’evento, chiudere dietro di
se le porte e raggiungere il punto di raccolta;
• Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un
ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso
della mano per sentire se è calda. Se è calda o c’è fuoriuscita di fumo, cercare un’altra via di fuga
o aprire la porta, se non c’è alternativa, con estrema cautela;
• Non usare gli ascensori;
• Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell’area evacuata fino a quando il rientro non verrà
autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall’RSPP;
• Non diffondere informazioni non certe.
6.2 INCENDIO DIFFUSO - Come intervenire
• Restare calmi;
• Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno dei locali;
• Allontanare eventuali sostanze combustibili;
• Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza
reperibile;
• Evitare in ogni modo che il fuoco, nel propagarsi vada ad interessare le vie di fuga;
• Se non si riesce a domare l’incendio, evacuare la zona interessata dall’evento, chiudere dietro di
se le porte e raggiungere il punto di raccolta;
• Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un
ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso
della mano per sentire se è calda. Se è calda o c’è fuoriuscita di fumo, cercare un’altra via di fuga
o aprire la porta, se non c’è alternativa, con estrema cautela;
• Non usare gli ascensori;
• Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell’area evacuata fino a quando il rientro non verrà
autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall’RSPP;
• Azionare le leve rapide di intercettazione del combustibile della centrale termica;
• Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica;
• Non diffondere informazioni non certe.
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6.3 PROPAGAZIONE FUMI - Come intervenire
• Restare calmi;
• Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza
reperibile;
• Non mettere in alcun modo a rischio la propria e l’altrui incolumità;
• Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un
ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso
della mano per sentire se è calda. Se è calda o c’è fuoriuscita di fumo, cercare un’altra via di fuga
o aprire la porta, se non c’è alternativa, con estrema cautela;
• Se si deve attraversare dei locali invasi da fumo, stare il più basso possibile procedendo a carponi,
cercando di proteggere le vie respiratorie con un panno bagnato, procedendo rasente ai muri;
• Non usare gli ascensori;
• Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell’area evacuata fino a quando il rientro non verrà
autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall’RSPP;
• Azionare le leve rapide di intercettazione del combustibile della centrale termica
• Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica;
• Non diffondere informazioni non certe.
6.4 SCOPPIO – CROLLO - Come intervenire
• Restare calmi;
• Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno dei locali;
• Prepararsi fronteggiare la possibilità di ulteriori scoppi o crolli;
• Rifugiarsi sotto un tavolo, scegliendo quello che appare più robusto e cercando di addossarsi alle
pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento. E’ possibile anche
rifugiarsi in un sottoscala o nel vano porta che si apre in un muro maestro;
• Stare attenti alla caduta di oggetti;
• Aprire le porte con molta prudenza e muoversi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le
scale e i pianerottoli prima di camminarvi sopra;
• Spostarsi lungo i muri anche discendendo le scale; queste aree sono quelle strutturalmente più
robuste;
• Controllare attentamente la presenza di crepe; le crepe orizzontali sono in generale più
pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono sollecitate verso l’esterno;
• Non usare gli ascensori;
• Non usare accendini o fiammiferi: le scosse potrebbero aver danneggiato le tubature del gas;
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• Evitare di usare i telefoni, salvo i casi di estrema urgenza;
• A causa del possibile collasso delle strutture di emergenza, allontanarsi dall’edificio e recarsi in
uno dei punti di raccolta, senza attendere la dichiarazione di evacuazione;
• Non spostare persone traumatizzate a meno che non siano in evidente immediato pericolo di vita
(crollo imminente, incendio che si sta avvicinando…). Chiamare i soccorsi, segnalando con
accuratezza la posizione della persona infortunata;
• Chiudere il rubinetto generale dei gas;
• Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica;
• Non diffondere informazioni non certe.
6.5 TERREMOTO - Come intervenire
Un terremoto si manifesta con scosse iniziali, seguite da momenti di pausa, con successive scosse di
intensità solitamente inferiori a quelle iniziali.
• Restare calmi;
• Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno dei locali;
• Prepararsi fronteggiare la possibilità di ulteriori scosse;
• Rifugiarsi sotto un tavolo, scegliendo quello che appare più robusto e cercando di addossarsi alle
pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento. E’ possibile anche
rifugiarsi nel vano porta che si apre in un muro maestro;
• Allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali, apparati elettrici;
• Stare attenti alla caduta di oggetti;
• Aprire le porte con molta prudenza e muoversi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le
scale e i pianerottoli prima di camminarvi sopra. Saggiare il pavimento appoggiando dapprima il
piede che non sopporta il peso del corpo e solo dopo avanzare;
• Spostarsi lungo i muri anche discendendo le scale; queste aree sono quelle strutturalmente più
robuste;
• Controllare attentamente la presenza di crepe; le crepe orizzontali sono in generale più
pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono sollecitate verso l’esterno;
• Non usare gli ascensori;
• Non usare accendini o fiammiferi, perché le scosse potrebbero aver danneggiato le tubature del
gas;
• Evitare di usare i telefoni, salvo i casi di estrema urgenza;
12
• A causa del possibile collasso delle strutture di emergenza, allontanarsi dall’edificio e recarsi in
uno dei punti di raccolta, senza attendere la dichiarazione di evacuazione;
• Non spostare persone traumatizzate a meno che non siano in evidente immediato pericolo di vita
(crollo imminente, incendio che si sta avvicinando…). Chiamare i soccorsi, segnalando con
accuratezza la posizione della persona infortunata;
• Azionare le leve rapide di intercettazione del gas della centrale termica che si trovano….;
• Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica;
• Chiudere il rubinetto generale dell’acqua;
• Non diffondere informazioni non certe.
7 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA E DI ESODO
Per una corretta evacuazione è necessario che siano chiare a tutti quali sono le norme
comportamentali alle quali attenersi. Tali norme saranno diverse a seconda del soggetto a cui sono
rivolte. 7.1 IN CASO DI INCENDIO
Durante le situazioni di emergenza il Coordinatore delle procedure di emergenza e di esodo o un suo
delegato:
• ordina, se necessario, l’evacuazione delle persone presenti nella zona interessata
dall’emergenza; sulla base della gravità dell’evento e delle possibili evoluzioni stabilisce i percorsi
di esodo alternativi da utilizzare;
• impartisce disposizioni dirette agli addetti antincendio ed al personale dedicato all’emergenza
(personale di portineria, del centralino telefonico, ecc.);
• impartisce disposizioni limitative all’uso ed all’accesso alle zone interessate dall’emergenza
durante e dopo l’accadimento della stessa.
Durante le situazioni di emergenza il Personale incaricato delle procedure di emergenza e di esodo:
• dovrà disattivare gli impianti: gas, centrale termica, impianto idrico ed elettrico;
• controllare che nell’edificio tutto il personale, alunni, ospiti sia sfollato (in particolare controllare
servizi igienici, ripostigli…);
• il personale incaricato di allertare i soccorsi dovrà fare la comunicazione utilizzando il modulo di
chiamata allegato al piano di emergenza;
• il personale incaricato di mantenere i collegamenti con i soccorsi dovrà collaborare con i
soccorritori al loro arrivo, riferendo in maniera chiara tutte le notizie che potranno essere utili
sugli occupanti dell’edificio e sull’edificio stesso;
13
• il personale incaricato di compiti specifici li dovrà svolgere prioritariamente.
7.1.a PER TUTTI I PRESENTI
• Se si individua un principio di incendio avvertire il Dirigente Scolastico o il suo sostituto o un
addetto all’emergenza. In loro assenza azionare il pulsante di allarme più vicino;
• Comunicare il proprio nome, cognome, luogo e tipo di evento dannoso;
• Avvertire le persone che possono essere coinvolte dagli sviluppi dell’evento;
• Non tentare interventi di emergenza, ad esempio utilizzando un estintore: all’interno dell’edificio
sono state individuate delle persone che hanno ricevuto una specifica formazione e possono
quindi intervenire senza pregiudizio per la propria e altrui incolumità;
• Al segnale di allarme abbandonare l’edificio, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta
antincendio e alla gestione dell’emergenza del piano;
• Chiudere bene le porte dopo il passaggio;
• Seguire sempre le indicazioni dei cartelli verdi o delle luci verdi che portano al luogo sicuro.
7.1.b PERSONALE DOCENTE
All’inizio dell’ anno scolastico il coordinatore ASPP ( o il suo sostituto ) deve:
• illustrare agli alunni il piano di emergenza e promuovere azioni di sensibilizzazione sulle
problematiche derivanti dall’instaurarsi di una situazione di emergenza nell’ambito dell’edificio
scolastico;
• informare gli alunni sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel
piano di emergenza al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri;
• nominare gli alunni “apri-chiudi fila” e illustrare le modalità di esecuzione dei compiti loro
affidati;
• compilare il verbale delle operazioni di evacuazione.
Ogni docente deve accertarsi che la sistemazione dei banchi e delle sedie in ogni locale sia tale da non ostacolare l’esodo veloce.
Nel caso venga dato l’ordine di procedere all’esodo il personale docente che sta svolgendo lezione
deve:
• condurre la classe sul luogo sicuro;
• intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni
di panico;
14
• controllare che gli alunni “apri - fila" e "chiudi - fila” eseguano correttamente i compiti loro
assegnati;
• non utilizzare gli ascensori (se presenti) anche se funzionanti;
• portare con sé il registro di classe, con i moduli e verbale di evacuazione, per effettuare un
controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta;
• L’insegnante esce dall’aula per primo, dopo aver controllato le vie di fuga e guida la fila. Se si
devono evacuare più aule dello stesso piano si deve stabilire un criterio di ordine d’uscita delle
varie aule: l’insegnante addetto all’evacuazione della prima aula esce per primo dopo aver
controllato le vie di fuga e guida/apre la fila , controllando i ragazzi dietro di sé; l’insegnante
della seconda aula da evacuare effettua la stessa procedura: esce dall’aula, controlla la fila dei
ragazzi di fronte a sé (provenienti dalla prima aula) e quelli dietro a sé (provenienti dalla seconda
aula); nell’ultima aula di piano che viene evacuata l’insegnante è invece l’ultimo della fila, chiude
la fila stessa, controlla che non vi siano pericoli dietro di sé e verifica e controlla i ragazzi davanti
a sé;
• Verificare che la porta dell’aula venga chiusa dopo che sono usciti tutti i presenti.
• Gli insegnanti di sostegno cureranno la operazioni di sfollamento unicamente del o degli alunni
portatori di handicap o disabili loro affidati.
• Condurre tutti gli alunni verso il luogo sicuro, seguendo i percorsi di emergenza;
• Una volta raggiunto il luogo sicuro fa pervenire al Coordinatore delle procedure di emergenza e
di evacuazione o al suo delegato, tramite i ragazzi individuati come chiudi – fila, il modulo di
evacuazione (Allegato 5) accuratamente compilato e il verbale di evacuazione (allegato 4) e farli
pervenire alla direzione delle operazioni. Copie in bianco di tale modulo sono custodite
all’interno del registro di classe.
• Rimanere presso i centri di raccolta con gli studenti finché non venga decretata la fine
dell’emergenza;
Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, l’insegnante deve mantenere la classe in
aula, chiudere la porta, chiudere le fessure, aprire le finestre, segnalare la presenza e attendere i
soccorsi.
7.1.c PERSONALE NON DOCENTE
Il personale non docente senza incarichi specifici e gli insegnanti che non stanno svolgendo lezione nel
caso venga dato l’ordine di procedere all’esodo - devono:
• Collaborare con i docenti per evacuare gli studenti, il pubblico e/o le persone in difficoltà;
• mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri colleghi;
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• Il personale incaricato di compiti specifici li dovrà svolgere prioritariamente: disattivare gli
impianti di gas, centrale termica, impianto idrico ed elettrico e controllare che nell’edificio tutto il
personale, alunni, ospiti sia sfollato (in particolare controllare servizi igienici, ripostigli…);
• raggiungere il “luogo sicuro” percorrendo le vie di emergenza indicate dall’apposita segnaletica
senza correre e gridare;
• rimanere presso il luogo sicuro sino a quando il Coordinatore delle procedure di emergenza e di
evacuazione o il suo delegato non abbia preso nota del nome.
I collaboratori scolastici verificheranno - in particolare - che nessun studente si rimasto bloccato nei servizi igienici e/o nelle classi
Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, il dipendente dovrà tornare nel proprio
ufficio o in altro locale, chiudere la porta, aprire le finestre, segnalare la propria presenza e attendere i
soccorsi.
7.1.d DITTE APPALTATRICI
I dipendenti di imprese appaltatrici presenti nell’edificio che individuano (o sono informati di)
un principio di incendio devono informare immediatamente un dipendente della scuola.
I dipendenti di imprese appaltatrici presenti nell’edificio nel caso venga dato l’ordine di procedere
all’esodo - devono:
• mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri colleghi;
• raggiungere il “luogo sicuro” percorrendo le vie di emergenza indicate dalla apposita segnaletica
senza correre e gridare;
• non utilizzare gli ascensori anche se funzionanti;
• rimanere presso il luogo sicuro sino a quando il Coordinatore delle procedure di emergenza o il
suo delegato non abbia preso nota del nome.
Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, il personale delle ditte appaltatrici ed il
pubblico dovrà ripararsi in un locale, chiudere la porta, aprire le finestre, segnalare la propria
presenza e attendere i soccorsi.
16
7.1.e ADDETTI ANTINCENDIO (ASPP)
Durante le situazioni di emergenza intervengono direttamente ed immediatamente nel luogo ove è
avvenuto l’evento, rapportandosi con il Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione
o con il suo delegato e adottano le modalità successive:
• se il fenomeno è alla portata delle potenzialità degli addetti antincendio, agiscono direttamente
riportando la situazione alla normalità;
• se il fenomeno richiede l’intervento delle autorità esterne avvisano tempestivamente il
Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o il suo delegato e predispongono
quanto necessario per permettere l’agevole arrivo dei mezzi e delle squadre di soccorso nella
zona dell’evento;
• su richiesta del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo delegato
intervengono al fine di mettere in sicurezza gli impianti tecnologici;
• su indicazione del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo
delegato collaborano nella fase di evacuazione.
7.1.f INCARICATO AL CENTRALINO
Durante l’ordinaria operatività fa rispettare le misure previste affinchè la viabilità dedicata
all’emergenza rimanga costantemente sgombra.
Durante le situazioni di emergenza:
• su disposizione del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo
delegato predispone in apertura gli accessi alla scuola;
• opera affinchè nessun automezzo non espressamente autorizzato occupi lo spazio riservato alla
viabilità interna dedicata all’emergenza;
• dà indicazioni ai Vigili del Fuoco ed ai mezzi di soccorso circa il percorso da seguire per
raggiungere la zona oggetto dell’evento;
• blocca l’accesso a chiunque non sia incaricato ad attività di emergenza o di soccorso;
• presidia le uscite sulla pubblica via e, se necessario, provvede all’interruzione del traffico.
7.1.g ALUNNI
In ogni classe, sono individuati degli alunni a cui attribuire specifici incarichi, da eseguire sotto la
diretta sorveglianza del docente.
L’allegato n. 2 riporta il nome degli incaricati ed i compiti ad essi assegnati e sarà compilato
all’inizio di ogni anno scolastico ed esposto in ogni classe.
17
Nel caso venga dato l’ordine di procedere all’esodo gli alunni che si trovano in classe devono:
• interrompere immediatamente l’attività al suono dell’allarme;
• tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.) prendendo eventualmente solo
qualcosa per ripararsi dal freddo;
• mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri compagni;
• seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle
precedenze;
• mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo;
• disporsi in fila evitando grida e richiami (la fila sarà aperta dall’alunno apri - fila e chiusa da quello
chiudi - fila);
• camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni;
• rimanere presso il luogo sicuro sino a quando l’insegnante non abbia preso nota del nome ed
autorizzato lo spostamento in altro luogo.
Nel caso venga dato l’ordine di procedere all’esodo gli studenti che non si trovano in classe devono:
• rientrare in classe se le vie sono libere;
• mettersi in fila ed uscire con la prima classe che sta uscendo.
GLI STUDENTI CHE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA SI TROVANO IN CLASSE DEVONO:
•••• Disporsi ordinatamente in fila indiana evitando il vociare confuso, grida e richiami;
•••• Seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagna la classe e rispettare le precedenze
stabilite;
•••• Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate , senza spingere ed evitando di
correre;
•••• Collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo
sfollamento;
•••• Attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso si verifichino contrattempi che
richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.
GLI STUDENTI CHE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA NON SI TROVANO IN CLASSE:
• Se si trovano allo stesso piano della propria aula:
devono ricongiungersi immediatamente alla propria classe e procedere seguendo le disposizioni
impartite;
• Se si trovano ad un piano diverso da quello della propria aula:
devono unirsi alla classe più vicina (entrando in aula o accodandosi al gruppo) e segnalare la
propria presenza all’insegnante responsabile di tale classe, il quale avrà il compito di comunicare
all’insegnante della classe di appartenenza la loro presenza (esempio tramite passaparola);
18
• Gli studenti devono procedere all’evacuazione rispettando la procedura di evacuazione e
seguendo gli ordini impartiti. Una volta giunti al punto di raccolta questi si ricongiungeranno alla
propria classe.
7.2 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO
7.2.a PER TUTTI I PRESENTI
• Mantenere la calma;
• Non precipitarsi fuori;
• Restare in classe o stanza e ripararsi sotto un tavolo, scrivania, sotto l’architrave della porta
(in presenza di un muro portante) o negli angoli delle murature portanti;
• Non sostare al centro degli ambienti;
• Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, armadi, scaffalature in quanto cadendo
potrebbero causare ferite;
• Se ci si trova nei corridoi o nel vano scale bisogna rientrare nella propria classe o in quella più
vicina;
• Dopo la scossa di terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio in modo
ordinato, con le medesime modalità illustrate per il caso incendio;
• Recarsi al più presto nella zona di raccolta prestabilita;
• All’esterno, allontanarsi dall’edificio, da alberi, da lampioni, da linee elettriche e quant’altro
che cadendo potrebbe causare ferite;
• Cercare un posto dove non ci sia nulla sopra di sé;
• Non avvicinarsi ad animali spaventati;
• Il personale incaricato, prima di abbandonare il fabbricato, chiuderà l’alimentazione del gas,
idrica ed elettrica, azionando gli appositi dispositivi.
7.3 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI CROLLO
7.3.a PER TUTTI I PRESENTI
Il crollo può avvenire per diversi motivi, tra i quali:
• cedimento della struttura
• esplosione per fuga di gas o di origine dolosa;
• crollo in conseguenza di incendio, terremoto, alluvione.
19
• Se ci si trova coinvolti nel crollo, cercare di liberarsi con calma e cautela: ogni movimento
potrebbe far cadere altre parti, peggiorando la situazione;
• Se non è possibile liberarsi, cercare di ricavarsi una nicchia nella quale respirare e risparmiare
fiato e forze per chiamare i soccorritori;
• Chi non è coinvolto nel crollo e non può portare soccorso agli altri abbandoni l’edificio con
calma, evitando i movimenti che potrebbero provocare vibrazioni ed ulteriori crolli;
• Nell’uscire segnalare le chiamate di soccorso ai soccorritori;
• Allontanarsi dall’edificio e recarsi nei luoghi di raccolta.
7.4 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI NUBE TOSSICA
7.4.a PER TUTTI I PRESENTI
• In caso di emergenza dovuta alla minaccia di intossicazioni per nube tossica proveniente
dall’esterno (fughe di gas da fabbriche, da incendi…):
• Rimanere al proprio posto e non uscire dall’edificio;
• Contattare immediatamente il 115 (soccorso tecnico urgente dei vigili del fuoco) per avere
istruzioni in merito;
• Chiudere tutte le finestre e le porte verso l’esterno per impedire alla nube tossica di entrare
nell’edificio;
• Raggrupparsi se possibile nelle stanze più interne dell’edificio, più protette;
• Nel caso qualcuno sia fuori dalla propria aula dovrà ricongiungersi immediatamente al
proprio gruppo;
• Attendere l’autorizzazione all’evacuazione da parte degli organi competenti.
7.5 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA PER IL DIRIGENTE E PER IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA
7.5.a SEGNALAZIONE DI PERICOLO
In base alle informazioni ricevute dal personale addetto alla gestione dell’emergenza (sia in caso
d’incendio che a seguito di un terremoto), il Dirigente (o il suo sostituto) valuta la necessità di ordinare
l’evacuazione parziale o totale della scuola.
• Nel caso di evacuazione parziale il Dirigente (o il suo sostituto) comunica all’addetto alla
gestione del piano di procedere ad avvisare a voce le classi della zona interessata all’emergenza.
20
• Nel caso di evacuazione totale il Dirigente (o il suo sostituto) dispone affinché il segnale per
l’evacuazione sia dato mediante suoneria ( azionare il segnale d’allarme) o, in caso d’assenza o
mancato funzionamento della suoneria, a voce locale per locale degli addetti alla lotta
antincendio ed alla gestione dell’emergenza di ogni piano.
7.5.b CHIAMATA D’EMERGENZA
In base alle informazioni ricevute dal personale addetto all’emergenza, il Dirigente (o il suo sostituto)
dà indicazione al personale incaricato di effettuare la CHIAMATA DI SOCCORSO.
7.5.c MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Ad avvenuta segnalazione dell’allarme il Dirigente (o il suo sostituto) deve abbandonare l’edificio e
portarsi verso il luogo di raccolta prestabilito, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta
antincendio ed alla gestione dell’emergenza.
In particolare il Dirigente(o il suo sostituto) deve:
• non appena raggiunto il luogo di raccolta, attendere che il personale addetto ai controlli abbia
verificato la situazione e gliela comunichi;
• all’arrivo dei Vigili del Fuoco, riferire loro la situazione, in particolare fornire indicazioni su feriti e
dispersi, con la collaborazione eventualmente delle persone maggiormente informate sui fatti.
7.5.d TERMINE DELL’EMERGENZA
Al termine dell’emergenza il Dirigente ( o il suo sostituto), dopo aver chiesto la consulenza dei Vigili
del Fuoco, deve:
• incaricare un addetto alla gestione dell’emergenza di ripristinare le alimentazioni dell’edificio;
• dare disposizione agli alunni, docenti e non docenti di rientrare ordinatamente nella scuola.
Nel caso l’emergenza non possa ritenersi rientrata il Dirigente (o il suo sostituto) dispone
l’interruzione dell’attività scolastica.
7.6 SEGNALAZIONE DI INCENDIO
Gli studenti che individuano o sono informati di un principio di incendio devono :
• informare immediatamente il proprio insegnante;
• attenersi alle disposizioni impartite dal proprio insegnante.
I dipendenti che individuano o sono informati di un principio di incendio devono :
• informare immediatamente un addetto antincendio;
21
• rimanere in prossimità del luogo di incendio;
• localizzare gli estintori installati nei pressi dell’incendio.
E’ auspicabile che il personale informato sulle modalità di utilizzo degli estintori cerchi di spegnere
l’incendio, avendo cura di non mettere a repentaglio l’incolumità propria e quella delle persone
presenti.
8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Gli addetti antincendio hanno partecipato ad un corso di formazione conforme a quanto stabilito
dall’allegato IX del DM 10/3/1998.
Come prescritto dall’allegato X del DM 10/3/98 tali addetti hanno acquisito l’attestato di idoneità
tecnica rilasciato dai Vigili del Fuoco.
Tutti i dipendenti hanno ricevuto un’informazione antincendio conforme a quanto stabilito
dall’allegato VII (Commi 7.2 e 7.3) del DM 10/3/1998.
Nel corso di ogni anno scolastico saranno effettuate almeno due prove di esodo alle quali
parteciperanno tutti i dipendenti e gli alunni.
In conformità a quanto prescritto dal DM 10/3/1998 (Allegato 7, Capitolo 7.4) le prove di esodo
consisteranno:
• nel raggiungere il luogo sicuro attraverso il percorso di esodo principale;
• nel raggiungere il luogo sicuro attraverso un percorso di esodo alternativo (ipotizzando che il
percorso principale sia inutilizzabile);
• nell’identificare l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento (estintori e idranti);
• nell’identificare eventuali dispositivi di allarme e le porte resistenti al fuoco.
9. INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO ED ALTRI SERVIZI ESTERNI
La richiesta di intervento e l’eventuale preallarme dei Vigili del Fuoco sono di competenza del
Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione e/o del suo delegato.
Al loro arrivo i Vigili del Fuoco e gli Agenti degli altri Servizi esterni assumono la direzione
dell’intervento e gli addetti antincendio collaborano con loro.
All’atto della richiesta di intervento dei Vigili del Fuoco devono essere precisate :
• dimensioni dell’evento;
• parte interessata del fabbricato;
• tipo di attività e materiali coinvolti;
22
• mezzi di spegnimento esistenti.
All’arrivo dei VV.F. gli addetti antincendio consegnano a loro le piante dell’edificio, si metteranno a
loro disposizione e danno informazioni in merito a :
• azioni già effettuate;
• percorso per portarsi in prossimità dell’incendio;
• dotazione ed ubicazione dei mezzi di estinzione;
• ubicazione degli interruttori elettrici generali;
• illuminazione di sicurezza;
• caratteristiche costruttive del fabbricato;
• conformazione dei luoghi, vie e uscite di emergenza;
• eventuali persone disperse.
10. PIANI DI INTERVENTO MEDICO: PRIMO SOCCORSO
In caso di infortunio grave la procedura da seguire è quella descritta di seguito.
10.1 COMPORTAMENTO DELL’INFORTUNATO (PERSONALE DOCENTE O NON DOCENTE)
L’infortunato deve mantenere la calma e avvisare, se possibile,dell’incidente un collega avendo cura
di fornire una descrizione il più completa possibile dell’accaduto.
10.2 COMPORTAMENTO DI CHI ASSISTE ALL’INFORTUNIO (DI QUALSIASI GENERE)
Chi assiste all’infortunio deve:
� Valutare l’ambiente in cui è avvenuto l’infortunio per evitare di compromettere la propria e
l’altrui incolumità;
� Verificare lo stato dell’infortunato,fargli delle domande per verificare lo stato di coscienza e
la lucidità;
� Avvisare il responsabile di plesso o un suo delegato e gli addetti al primo soccorso, riferendo
tutte le informazioni che si hanno.
10.3 IN ASSENZA DEL RESPONSABILE O DI UN SUO DELEGATO
� Chiamare se necessario i soccorsi esterni o verificare se è stato fatto;
� Chiedere l’intervento degli addetti al primo soccorso;
� Assistere l’infortunato verificandone continuamente le condizioni e tranquillizzandolo;
23
� Se non si fa parte degli addetti al primo soccorso e non si è in possesso di adeguate
conoscenze non tentare alcun intervento (respirazione bocca a bocca, massaggio cardiaco…)
e non muovere l’infortunato (si deve sempre sospettare il rischio di lesioni interne e alla
colonna vertebrale) a meno che non vi sia un immediato pericolo di vita (incendi, scoppi,
crolli…).
10.4 COMPORTAMENTO DEL RESPONSABILE O DEL SUO DELEGATO
Il responsabile, ricevuto l’allarme dal testimone, deve:
� Allertare o far allertare se necessario i soccorsi esterni;
� Allertare la squadra interna di primo soccorso.
10.5 COMPORTAMENTO DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
Gli addetti al primo soccorso devono:
� Portarsi sul luogo dell’infortunio;
� Verificare le condizioni dell’infortunato valutando:
� Se l’infortunato è in stato di incoscienza chiamare il 118;
� Se necessario chiamare i Vigili del Fuoco esterni facendo il 115;
� Se l’infortunato è cosciente verificarne le condizioni chiamando il 118;
� Vigilare che nessuno, non autorizzato, intervenga sull’infortunato;
� Organizzare l’intervento dei soccorsi esterni verificando l’accesso ai mezzi di soccorso e
mettendosi a loro disposizione;
� Evitare il trasporto degli infortunati con mezzi propri se l’infortunato si presenta in
condizioni gravi.
11. ATTIVAZIONE E DIVULGAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA
Il datore di lavoro deve emettere disposizioni di servizio finalizzate ad affidare a ciascun dipendente
gli incarichi previsti dal piano di emergenza.
Al personale deve essere consegnata e illustrata la parte del piano di emergenza che descrive i
rispettivi compiti.
24
RUOLO PARTE DEL PIANO DI EMERGENZA DA
CONSEGNARE
Addetto SPP coordinatore (o sostituto) Documento integrale
Addetti antincendio/primo soccorso Documento integrale (esposto in sala insegnanti,
albo e sito web dell’istituto)
Incaricato al centralino Capitolo7.1.f
R L S Documento integrale (esposto in sala insegnanti,
albo e sito web dell’istituto)
Studenti apri - chiudi fila Allegato numero 2 esposto in classe
Singole classi Piano di emergenza generale
(estratto del presente piano di emergenza)
Personale docente Documento integrale (esposto in sala insegnanti,
albo e sito web dell’istituto)
Personale amministrativo Documento integrale (esposto in sala insegnanti,
albo e sito web dell’istituto)
Collaboratori scolastici Documento integrale (esposto in sala insegnanti,
albo e sito web dell’istituto)
Alunni delle singole classi Estratto del piano generale esposto in ogni luogo
nel quale viene svolta attività didattica
Ditte appaltatrici ** Capitolo 7.1.d
* Docente incaricato di informare gli studenti.
** Sono comprese le ditte che gestiscono servizi interni come ad esempio bar, mense,
cucine, sevizio di pulizia dei locali.
DOCUMENTO LUOGO DI AFFISSIONE/COLLOCAZIONE
Allegato 1 In ogni edificio in cui si svolge attività con gli alunni
Allegato 2 Esposto in ogni classe – registro di classe
Allegato 3
Atrio di ingresso
Segreteria
Direzione
Allegato 4 Registro di classe
Allegato 5 Registro di classe
Allegato 6 Esposto in ogni classe
Allegato 7 Registro della classe individuata
Cap. 5.2 e 5.8 Registro di classe
ESTRATTO GENERALE DEL
PIANO Esposto in ogni classe/luogo in cui si svolge attività
25
12. AMBIENTE SCOLASTICO – CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MEANO
La struttura scolastica è costituita da un edificio situato in piazza Alvisi n. 17 che si sviluppa su tre
piani: piano rialzato, piano primo e sottotetto.
Al piano rialzato sono presenti una entrata con rampa di scale per accedere al piano primo, aule
didattiche, servizi e un corridoio.
Al piano primo sono presenti aule didattiche, servizi, un corridoio, una aula insegnanti, una scala per
raggiungere il sottotetto. Il sottotetto non è utilizzato dalla scuola, mentre il vano scale è utilizzato in
parte come deposito di materiale didattico.
Al piano interrato, lato nord dell’edificio con entrata dall’esterno, si trova la centrale termica
alimentata a metano.
La palestra è situata al piano rialzato di un edificio a se stante, distante circa 40 metri dall’edificio
scolastico in direzione sud in Piazza Alvisi n. 19; al piano primo dello stesso edificio è situata l’aula
computer/biblioteca, disbrighi, servizi e un locale non utilizzato dalla scuola.
Al piano semininterrato della palestra nella zona est è situata la centrale termica.
In particolare nell’edificio scolastico si trovano i seguenti spazi:
PIANO INTERRATO: n. 1 centrale termica lato nord dell’edificio, alimentata a metano con entrata
dall’esterno (il locale è sito all’esterno del sedime dell’edificio scolastico);
PIANO RIALZATO: n. 1 porta di entrata/antipanico; n. 1 corridoio; n. 3 aule didattiche (classe
Prima, Seconda e Terza); n. 2 bagni alunni; n. 1 ripostiglio; n. 1 scala per raggiungere il piano primo;
PIANO PRIMO: n. 1 corridoio; n. 2 aule didattiche (classe Quarta e Quinta); n. 1 aula
insegnanti; n. 2 bagni alunni; n. 1 bagno docenti; n. 1 ripostiglio; n. 1 scala per accedere al piano
sottotetto;
PIANO SOTTOTETTO: si tratta di un vano unico non utilizzato dalla scuola; il vano scala è chiuso da
una porta ed è adibito in parte a deposito di materiale didattico.
In particolare nell’edificio della palestra si trovano i seguenti spazi:
EDIFICIO PALESTRA PIANO RIALZATO: n. 1 scala d’entrata; n. 1 ingresso/porta antipanico; n. 1
piano palestra; n. 1 porta antipanico; n. 1 scala per accedere al piano primo; n. 1 centrale termica
posta sul lato est dell’edificio; n. 1 bagno; n. 2 ripostigli;
EDIFICIO PALESTRA PIANO PRIMO: n. 1 entrata; n. 1 locale aula informatica/biblioteca; n. 1 locale
disbrigo; n. 1 locale non utilizzato dalla scuola; n. 2 bagni; n. 2 disbrighi.
26
Nella scuola non è presente locale mensa, aula magna e archivio.
L’edificio scolastico è dotato di un ingresso principale lato sud che funge anche da uscita antipanico
sulla piazza antistante.
L’edificio della palestra è dotato di un ingresso principale lato sud che funge anche da uscita
antipanico sulla piazza antistante e di una via di fuga con porta antipanico sul lato nord dell’edificio
che immette sulla piazza antistante.
Entrambe le strutture sono accessibili da tre lati, quello sud, quello ovest e quello nord ai mezzi di
soccorso.
Le vie di fuga sono segnalate in verde sulle planimetrie; il punto di RACCOLTA si trova nella piazza in
corrispondenza della fontana.
POPOLAZIONE GIORNALIERA PER PIANO NELL’EDIFICIO (a.s. 2012/2013)
PERSONE PIANO
RIALZATO
PIANO
PRIMO TOTALE
Insegnanti 4 2 6
Alunni 43 33 76
Alunni H 1 = 1
Personale ATA 1 = 1
TOTALE / piano 49 35 84
TOTALE COMPLESSIVO PRESENZE 84
PRESENZE PALESTRA In palestra per ciascuna ora di lezione in ciascuna giornata scolastica non è presente normalmente
più di una classe (20 alunni come numero massimo e un docente).
La palestra viene utilizzata anche per attività collettive come recite, spettacoli, lezioni relative a
progetti specifici. In tali occasioni sul piano palestra può verificarsi la presenza di più classi e di più
insegnanti.
PRESENZE AULA COMPUTER/BIBLIOTECA In aula computer/biblioteca per ciascuna giornata scolastica non è presente normalmente più di una
classe (20 alunni come numero massimo e un docente).
Anche l’aula computer/biblioteca viene utilizzata per attività collettive e/o lezioni relative a progetti
specifici. In queste occasioni in questo locale può verificarsi la presenza di più classi e di più
insegnanti.
ATTIVITA’
ATTIVITA’ ORARIO CLASSI
Lezione da lunedì a sabato dalle 7.55 alle 12.25 Tutte le classi
Lezione mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 Solo la classe 5
Programmazione mercoledì dalle 16.00 alle 18.00 Tutti i docenti
Palestra uso scolastico dal lunedì al sabato Tutte le classi
Palestra uso extrascolastico orario serale post scolastico
27
PRESENZA DI ALUNNI DISABILI
Nel corrente anno scolastico è presente n° 1 alunno con sostegno nell’edificio scolastico. I docenti di
sostegno e, in loro assenza il personale ATA sono incaricati di accompagnarli, in caso di emergenza, al
punto di raccolta utilizzando le vie di fuga.
PRESENZA DI UTENZA ESTERNA
La palestra è separata dalla scuola ed è dotata di proprie vie di fuga adeguate.
I genitori o personale esterno presente nella scuola a qualunque titolo seguirà, in caso di emergenza,
le vie di fuga indicate dalle planimetrie esposte nell’ambiente in cui si trovano.
MEZZI ANTINCENDIO
Entrambi gli edifici sono dotati di estintori. La dislocazione dei presidi antincendio è descritta nei
paragrafi seguenti relativi ai singoli edifici.
IMPIANTO DI RILEVAZIONE INCENDI
I locali di entrambi gli edifici non sono dotati di rilevatori di fumo e di impianti automatici di
spegnimento.
IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA
Sia l’edificio scolastico che quello della palestra sono dotati di luci di emergenza.
IDRANTI
Sia l’edificio scolastico che quello della palestra non sono dotati di idranti.
Non esistono attacchi per l’autopompa all’esterno dell’edificio.
IMPIANTO DI ALLARME
La scuola è dotata di un unico sistema di campanelli che normalmente scandisce l’orario delle lezioni.
Non esiste, allo stato attuale, la sirena per l’allarme antincendio.
L’allarme viene dato, in caso di emergenza, attraverso il suono ripetuto più volte (tre volte) del
campanello azionato manualmente tramite pulsante posto nell’entrata al piano rialzato dell’edificio
scolastico.
Per l’edificio della palestra non esiste alcun impianto di allarme.
28
L’amministrazione Comunale si è già attivata per l’acquisto e l’installazione di una sirena d’allarme
autonoma sia nell’edificio scolastico che in quello della palestra.
Per il momento l’allarme nell’edificio della palestra viene dato, in caso di emergenza, con un
campanello manuale.
MEZZI DI COMUNICAZIONE
La scuola dispone di un impianto telefonico fisso abilitato alle chiamate in uscita.
MODELLO ORGANIZZATIVO DEL PIANO DI EMERGENZA
La Squadra di Addetti Antincendio e la Squadra di Addetti Primo Soccorso viene nominata dal
Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno scolastico (per l’a.s. 2012/2013 si veda allegato 1); i relativi
incarichi sono assegnati a ciascuno dal coordinatore per la sicurezza.
Per ogni incarico deve essere nominato almeno un sostituto.
L’energia elettrica si interrompe usando l’interruttore del quadro generale che si trova nel corridoio al
piano rialzato per l’edificio scolastico. Per la palestra e per l’aula computer/biblioteca si trova al piano
rialzato dell’edificio stesso nel sottoscala.
Il gas metano della centrale termica dell’edificio scolastico si interrompe manualmente usando le leve
delle valvole di intercettazione presenti all’esterno lato nord dell’edificio.
Il gas metano della centrale termica di palestra/biblioteca si interrompe manualmente usando le leve
delle valvole di intercettazione presenti all’esterno della centrale termica, lato est dell’edificio.
DESCRIZIONE INCARICHI
Per definire gli incarichi delle squadre è opportuno distinguere fra una emergenza da infortunio che
coinvolge una o un numero limitato di persone, rispetto ad un evento che minaccia o rischia di
minacciare tutti gli alunni presenti all’interno della struttura.
La procedura che dovrà seguire la squadra addetta all’antincendio ed alle altre Emergenze è diversa
da quella della squadra addetta al Primo Soccorso. Questa distinzione tiene conto del fatto che
difficilmente un intervento che richiede l’attivazione dei soli addetti al Primo Soccorso porta alla
necessità di procedere all’evacuazione di tutti gli edifici mentre questa ipotesi è maggiormente
probabile nel caso di emergenza incendio.
SQUADRA ANTINCENDIO
Ha il compito di:
29
� mettere in atto le prime misure di lotta agli incendi o alle emergenze (terremoti, allagamenti…)
in attesa se necessario, dell’arrivo dei soccorsi esterni;
� dirigere e coordinare tutte le fasi dell’evacuazione degli alunni e del personale;
� gestire il rapporto con i soccorsi e le autorità esterne.
SQUADRA PRIMO SOCCORSO
Ha il compito di:
� mettere in atto prime misure in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza
in attesa se necessario, dell’arrivo dei soccorsi esterni;
� gestire il rapporto con i soccorsi e le autorità esterne.
L’operazione di evacuazione, se necessaria, deve svolgersi nella massima sicurezza possibile e richiede
un efficace coordinamento e la collaborazione di tutti.
In particolare il personale docente e non docente, metterà in atto le specifiche procedure predisposte
per loro.
Per un esodo rapido è necessaria la collaborazione degli alunni ai quali va spiegato il comportamento
che dovranno tenere in base alle procedure previste per loro.
Le caratteristiche spaziali, distributive e d’uso dell’ambiente scolastico sono evidenziate nelle
planimetrie allegate al presente documento (allegato n. 8).
La distribuzione delle persone fra le varie vie di esodo è stata determinata in funzione della
popolazione presente nell’edificio e nei singoli locali.
PLANIMETRIE DELL’IMMOBILE SCUOLA PRIMARIA DI MEANO
PLANIMETRIA DELL’ EDIFICIO SCOLASTICO (ALLEGATO N. 8)
La planimetria é custodita presso la segreteria della scuola e presso la bidelleria al piano rialzato
dell’edificio scolastico e sarà consegnata ai soccorritori in caso di intervento. E’ stata affissa alla parete
nel corridoio di ciascun piano.
La planimetria di ciascun piano evidenzia:
1. le caratteristiche distributive dell’edificio, con particolare riferimento alla destinazione delle varie
aree, alle vie di esodo ed alla eventuale compartimentazione antincendio, agli ambienti a rischio
specifico di incendio ( centrale termica, depositi…);
Il luogo sicuro da raggiungere in caso di esodo è individuato nella PIAZZA: LATO SUD DELL’ EDIFICIO SCOLASTICO (LATO OVEST DELLA PALESTRA) dotato di apposita cartellonistica di posizionamento delle classi.
30
2. n. 1 estintore a polvere;
3. l’interruttore generale dell’alimentazione elettrica;
4. il punto in cui si trova l’osservatore;
5. le vie ed uscite di emergenza;
6. la posizione ed il tipo delle attrezzature di spegnimento incendi (estintori, ecc.).
Gli alunni e i docenti del piano rialzato:
•••• delle classi 1a, 2
a, 3
a;
in caso di allarme devono raggiungere il luogo sicuro utilizzando il seguente percorso:
a) raggiungere la porta anti panico attraversando il corridoio;
b) raggiungere il luogo sicuro scendendo la scala di entrata esterna e attraversando il cortile esterno
lato sud dell’edificio.
Gli alunni e i docenti del piano primo:
•••• delle classi 4a, 5
a,
in caso di allarme devono raggiungere il luogo sicuro utilizzando il seguente percorso:
a) attraversando il corridoio e scendendo la scala che porta al piano rialzato;
b) raggiungere la porta anti panico;
raggiungere il luogo sicuro scendendo la scala di entrata esterna e attraversando il cortile esterno lato
sud dell’edificio.
PLANIMETRIA PALESTRA ( ALLEGATO N. 8) La planimetria è custodita presso la segreteria della scuola e presso la bidelleria al piano rialzato
dell’edificio scolastico e sarà consegnata ai Vigili del Fuoco in caso di intervento. E’stata affissa alla
parete del piano palestra.
La planimetria evidenzia:
1. le caratteristiche distributive dell’edificio, con particolare riferimento alla destinazione delle varie
aree, alle vie di esodo ed alla eventuale compartimentazione antincendio, agli ambienti a rischio
specifico di incendio ( centrale termica, depositi…);
2. n. 1 estintore a polvere;
3. l’interruttore generale dell’alimentazione elettrica;
4. il punto in cui si trova l’osservatore;
5. le vie ed uscite di emergenza;
Il luogo sicuro da raggiungere in caso di esodo è individuato nella PIAZZA: LATO SUD DELL’ EDIFICIO SCOLASTICO dotato di apposita cartellonistica di posizionamento delle classi.
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6. la posizione ed il tipo delle attrezzature di spegnimento incendi (estintori, ecc.).
Gli alunni e i docenti che utilizzano la palestra in caso di allarme devono raggiungere il luogo sicuro
utilizzando il seguente percorso:
a. raggiungere l’esterno attraverso la porta antipanico che immette direttamente nel cortile a nord
dell’edificio;
b. raggiungere il luogo sicuro utilizzando il cortile esterno lato nord dell’edificio.
PLANIMETRIA AULA COMPUTER/BIBLIOTECA ( ALLEGATO N. 8)
La planimetria è custodita presso la segreteria della scuola e presso la bidelleria al piano rialzato
dell’edificio scolastico e sarà consegnata ai soccorritori in caso di intervento. E’ stata affissa alla parete
dell’aula.
La planimetria evidenzia:
7. le caratteristiche distributive dell’edificio, con particolare riferimento alla destinazione delle varie
aree, alle vie di esodo ed alla eventuale compartimentazione antincendio, agli ambienti a rischio
specifico di incendio ( centrale termica, depositi…);
8. n. 1 estintore a polvere;
9. l’interruttore generale dell’alimentazione elettrica;
10. il punto in cui si trova l’osservatore;
11. le vie ed uscite di emergenza;
12. la posizione ed il tipo delle attrezzature di spegnimento incendi (estintori, idranti, ecc.).
Gli alunni e i docenti che utilizzano l’aula computer/biblioteca in caso di allarme devono raggiungere
il luogo sicuro utilizzando il seguente percorso:
c. utilizzare la porta che immette sul giroscale dell’edificio della palestra;
d. raggiungere l’esterno attraverso la porta antipanico al piano rialzato della palestra;
e. raggiungere il luogo sicuro utilizzando il cortile esterno dell’edificio lato ovest dell’edificio;
Il luogo sicuro da raggiungere in caso di esodo è individuato nella PIAZZA: LATO OVEST DELL’ EDIFICIO DELLA PALESTRA dotato di apposita cartellonistica di posizionamento delle classi.
Il luogo sicuro da raggiungere in caso di esodo è individuato nella PIAZZA: LATO OVEST DELL’ EDIFICIO DELLA PALESTRA dotato di apposita cartellonistica di posizionamento delle classi.
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13. ALLEGATI ALLEGATO 1
NOMINA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI (SPP) – a.s. 2012-2013
( art. 31 e 32 D.lgs. 81/08 e s.m. )
RSPP d’ Istituto
PLESSO Addetto SPP
COORDINATORE ADDETTO
ANTINCENDIO ADDETTO PRIMO
SOCCORSO
GELSOMINO Fedele
SSPG
Piano Seminterrato
Piano Rialzato Piano primo
Piano secondo Segreteria
Mensa Palestra
Auletta ex DD
BALZAN GIORGIO
FEDELE
GELSOMINO
Gelsomino Bonora Comel
De Cian Fajeti
Fontana Fonti
Masini Miconi Minute
Aprile Bidoggia Bonora Califano
Casagrande Comel Curto Fonti
Masini Minute Vello
Dal Mas I.
SP “S. Giustina”
Padiglione 1 Padiglione 2 Padiglione 3
Palestra Mensa
Aula Magna
GUCCIARDO CARMELA
Monego Sacchet
Gucciardo Manfroi De Paoli
(in formazione)
Barp Dall’O’ De Zordi
Garna Lucatello Cadorin Padovan
(in formazione)
SP Meano
Piano terra Piano primo
Palestra Lab. Informatico
Biblioteca
DAL MAS ORNELLA
Dal Mas O. Sgro
De Boni L. Panigas Pasini
Salvadori
De Boni L. (in formazione)
Pasini (in formazione)
Sgro Salvadori Cortina Frenda Panigas
(in formazione)
SI Meano
Piano terra Piano primo
Palestra
ROMAN DANIELA
Ben Centeleghe
Frenda Centeleghe Roman D.
Dal Molin R.
SI Cergnai Piano terra Piano primo
PICCOLOTTO PAOLA
Darù Tarraran Alfani
Matiotti Piovesan
Darù De Boni P. Piccolotto Tarraran Alfani
Piovesan
INCARICATI AL CENTRALINO PRESSO LA SCUOLA PRIMARIA DI MEANO
Tutto il personale collaboratore scolastico in funzione del turno di lavoro e in alternativa il coordinatore
per la sicurezza o il suo sostituto.
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ALLEGATO 2
COMPITI E DESIGNAZIONE ALUNNI INCARICATI
SCUOLA PRIMARIA DI MEANO
CLASSE________________
COMPITI NOME E COGNOME ALUNNO
INCARICATO (*)
Apertura porta e guida compagni verso
il punto di raccolta.
APRI-FILA
APRI-FILA SOSTITUTO
…………………………………….
……………………………………..
Assistenza eventuali compagni in
difficoltà, chiusura porta dell’aula e
controllo completa evacuazione dalla
stessa.
CHIUDI-FILA
CHIUDI-FILA SOSTITUTO
…………………………………….
……………………………………
(*) PER OGNI CLASSE DEVONO ESSERE DESIGNATI UN INCARICATO ED ALMENO UN SOSTITUTO
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ALLEGATO 3
CHIAMATE DI SOCCORSO AI SERVIZI ESTERNI
NUMERO TELEFONO
VIGILI DEL FUOCO
(115)
Belluno
0437 – 940441
Feltre
0439 - 83027
CARABINIERI
(112) 0437 - 858244
POLIZIA
(113) 0437 - 945511
PRONTO SOCCORSO (118)
ULSS N.2 FELTRE
(indirizzo del Presidio Ospedaliero più vicino)
118
O439 - 8831
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) Fedele Gelsomino
Tel. 3281975114
INFORMAZIONI DA FORNIRE AI SERVIZI ESTERNI
Sono..... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
telefono dalla Scuola…………………………………………………………………………………..
ubicata in (via, n°civico, città)……………………………………………………………………
nella Scuola si è verif icato (descrizione sintetica dell ’evento)…………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………
sono coinvolte (indicazione delle eventuali persone coinvolte)…………………
…………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………..
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ALLEGATO 4
ISTITUTO COMPRENSIVO
“Gianni Rodari”
32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e fax 0437 / 858165 - 858182
C.F. 82003030259
[email protected] - [email protected] www.rodari.org
VERBALE SIMULAZIONE DI EVACUAZIONE
PLESSO __________________________________ a.s.________________
Il giorno _________________, ad ore _____________ presso il plesso
______________________________ dell’I.C. “G. Rodari” si è svolta, la ____________1 simulazione di
prova di evacuazione dell’edificio scolastico, per l’ipotesi di
___________________________(incendio, sisma,…).
Al suono del______________________, gli alunni, accompagnati dai rispettivi insegnanti, sono usciti
dalle loro aule ed ordinatamente, seguendo le vie di fuga, si sono recati nei punti di raccolta dove
ciascun insegnante ha effettuato l’appello. Tutti gli alunni partecipanti all’attività in orario di lezione
sono risultati presenti.
L’operazione di evacuazione si è svolta nel tempo di ______________ minuti.
Gli insegnanti di ogni classe hanno compilato l’apposito modello consegnato in segreteria e presente
in copia all'interno del registro di classe.
Tuttavia, va segnalato che:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
Luogo,___________________ data: _______________________________
Il coordinatore di plesso / l’ASPP
____________________________
1 Inserire la voce “prima, seconda, terza …dell’anno scolastico in corso”.
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ALLEGATO 5
ISTITUTO COMPRENSIVO
“Gianni Rodari”
32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e fax 0437 / 858165 - 858182
C.F. 82003030259
[email protected] - [email protected] www.rodari.org
MODULO DI EVACUAZIONE (*)
PLESSO
CLASSE
N° PERSONE PRESENTI
N° PERSONE EVACUATE
FERITI (**)
DISPERSI (**)
ZONA DI RACCOLTA
DATA
FIRME PERSONALE
(*) questo modulo dovrà essere sempre custodito all’interno dei materiali relativi alla sicurezza, previsti dal D. Lgs. N.
81/2008.
(**) Segnalazione nominativa.
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ALLEGATO 6
SEGNALETICA
All'interno della scuola sono collocati, in modo ben visibile, i seguenti cartelli:
SEGNALI DI PERCORSO ( di colore verde )
Indica la direzione da seguire per l’esodo
Segnale collocato sopra l'uscita d'emergenza
Indica la direzione in cui si trova l'uscita
d'emergenza
Indica il punto di raccolta, generalmente nel cortile
dell’edificio scolastico o in una zona adiacente,
accessibile comunque per i mezzi di soccorso
SEGNALI IDENTIFICATIVI ( di colore rosso )
Indica la presenza di un estintore
Indica la presenza di un idrante
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ALLEGATO 7
COMPORTAMENTO IN CASO DI ATTACCHI EPILETTICI
PROCEDURE D'INTERVENTO IMMEDIATO PER LE ALUNNI SOGGETTI AD ATTACCHI EPILETTICI
In caso di crisi:
• Posizionare l'alunno a terra coricato su di un fianco.
• Abbassare gli indumenti e somministrare per via rettale il farmaco salvavita nel seguente
modo:
• Rimuovere la capsula di chiusura ruotandola e strappandola.
• Inserire il beccuccio nell'ano per tutta la lunghezza.
• Una volta inserito il beccuccio premerlo.
• Tenere stretti i glutei e contare fino a 30.
• Estrarre il microclistere.
Nel frattempo mandare un bambino a chiamare i collaboratori scolastici, affinché si attivino per
chiamare immediatamente il 118 e successivamente i genitori.
Contemporaneamente evacuare la classe nell'atrio.
Il farmaco deve essere custodito nel cassetto della cattedra.
In palestra, in piscina e nelle varie uscite, portare sempre il farmaco con sé.
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ALLEGATO 8
PLANIMETRIE
SCUOLA PRIMARIA DI MEANO
• Edificio Scolastico piano rialzato
• Edificio Scolastico piano primo
• Edificio Palestra piano rialzato
• Edificio Palestra piano primo