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AGENZIA DI AMBITO PER I SERVIZI PUBBLICI DI FERRARA Allegato A Piano di Ambito di Prima Attivazione del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani - Dicembre 2004 -

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AGENZIA DI AMBITO PER I SERVIZI PUBBLICI DI FERRARA

Allegato A

Piano di Ambito di Prima

Attivazione del Servizio di

Gestione dei Rifiuti Urbani

- Dicembre 2004 -

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Indice PREMESSA ...................................................................................................................................................................... 2 1. INQUADRAMENTO GENERALE ..................................................................................................................... 3 2. IL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI...................................................................................... 9

2.1 ANALISI DELLA PRODUZIONE DEI RU ............................................................................................................ 9 2.2. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ................................................................................................................... 15 2.3 LE PREVISIONI DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI – ANALISI A CONFRONTO ................ 25 2.4 IL SISTEMA IMPIANTISTICO DI SMALTIMENTO DEI RU – ANALISI QUADRIMESTRALI ............................... 37 2.5 IL SISTEMA DI RECUPERO DEI RU – ANALISI QUADRIMESTRALI................................................................ 55

3 ANALISI SCENARI MEDIO E LUNGO TERMINE ...................................................................................... 79 3.1 VALUTAZIONE DEL TEMPO RESIDUO DELLE DISCARICHE NEL PERIODO TRANSITORIO ............................. 80 3.2 ANALISI FLUSSI DI SMALTIMENTO DEI RU NEL PERIODO DI VALIDITÀ DEL PPGR (2003-2012)............... 86 3.3 DEFINIZIONE DELLE IPOTESI DI SCENARIO DI PIANO ARTICOLATO NEL TRIENNIO 2005-2007 ................. 90

4 MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE DEI RU .............................................................................. 95 4.1 CARATTERISTICHE DELLE GESTIONI ESISTENTI.......................................................................................... 96 4.2 DEFINIZIONE DEL SERVIZIO IN AFFIDAMENTO .......................................................................................... 102 4.3 I LIVELLI DEL SERVIZIO.............................................................................................................................. 104 - CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI NELLA PROVINCIA DI FERRARA ....... 105 - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AREE DI RACCOLTA ........................ 121 - DEFINIZIONE DEI LIVELLI OTTIMALI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RU.................................................... 122 4.4 GLI OBIETTIVI DI PIANO E I RISULTATI ATTESI ......................................................................................... 132 4.5 LA GESTIONE DEL SERVIZIO ...................................................................................................................... 135

5 IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI NECESSARI ED I RELATIVI TEMPI DI ATTUAZIONE . 136 6 IL PIANO FINANZIARIO ................................................................................................................................ 149

6.1 IL METODO NORMALIZZATO DELLA TARIFFA DEI RIFIUTI – INQUADRAMENTO GENERALE .................... 150 6.2 ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIE DELLE GESTIONI ESISTENTI ............................................................. 158 6.3 ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ............................. 178 6.4 I COSTI DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI NEL TRIENNIO 2005-2007 ................................ 180

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Premessa Il Piano d’Ambito di prima attivazione del Servizio di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani ( nel seguito denominato SGRU) si conforma alla pianificazione nazionale, regionale e provinciale in materia di rifiuti. Il Piano d’Ambito di prima attivazione, che si sviluppa in un arco temporale di tre anni, coincidente con l’entrata in esercizio delle due nuove linee di termovalorizzazione, è composto di 6 capitoli. Il capitolo 1 contiene un inquadramento generale con particolare riferimento al quadro normativo. Il capitolo 2 contiene la ricognizione dell’attuale servizio e degli impianti esistenti, con particolare riferimento all’analisi dei flussi di produzione ed al confronto con le previsioni del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Il capitolo 3 contiene l’analisi di scenari di medio e lungo termine finalizzata alla valutazione del reale fabbisogno di smaltimento dei R.U. (aggiornamento allo scenario del PPGR) ed all’individuazione di macro-flussi per la stima dei costi del servizio. Il capitolo 4 contiene il modello organizzativo delle Gestioni esistenti individuate ai sensi dell’Art. 16 della L.R. 25/99 per la prima attivazione del servizio ed i livelli minimi di servizio da raggiungere. Il capitolo 5 contiene il programma degli investimenti per raggiungere gli obiettivi del Piano (raccolta differenziata e livelli ottimali del servizio) articolato nei tre anni 2005-2007. Il capitolo 6 contiene i costi dello S.G.R.U. articolato in tre anni ( 2005-2007). Il presente Piano è parte integrante della Convenzione che l’Agenzia dovrà stipulare con i quattro gestori operanti e già individuati ai sensi dell’art. 16 della L.R. 25/99. Successivamente il Piano di ambito sarà redatto su una scala temporale di medio- lungo periodo, definendo eventuali maggiori livelli di qualità del Servizio, il programma degli interventi con relativi piani finanziari, individuando le migliori forme di gestione, e determinando una unica articolazione tariffaria di ambito.

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1. Inquadramento Generale Legge-quadro in materia di rifiuti Nello scenario italiano la legge-quadro in materia di rifiuti è rappresentata dal D.lgs 5 febbraio 1997 n. 22 (così detto “Decreto Ronchi”). Con il D.lgs n. 22/1997e con successivo D.lgs n. 389/1997, contenente disposizioni integrative e correttive del precedente, si è giunti a definire, anche grazie all’impulso delle direttive comunitarie recepite con quei decreti (91/156/CEE, 91/689/CEE e 94/62/CE), un quadro normativo nazionale unitario ed organico nella materia della gestione dei rifiuti, improntato all’obiettivo prioritario della prevenzione della produzione e del recupero, rispetto ad un passato fatto di gestione delle emergenze, frammentazione normativa e di forte prevalenza dello smaltimento in discarica. I principi contenuti nel D.Lgs22/97 riguardano: - La riduzione della produzione dei rifiuti; - Il recupero di materia ed energia dai rifiuti (con priorità a quello di materia); - Lo smaltimento attuato attraverso una rete integrata ed adeguata di impianti di smaltimento al

fine di: garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani negli ATO; permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti più vicini, al fine di ridurre la movimentazione degli stessi; utilizzare i metodi e le tecnologie più idonee a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica;

- La discarica intesa come fase residuale dello smaltimento dei rifiuti. I principi contenuti nel citato decreto legislativo n. 22 del 1997 possono essere attuati attraverso: una gestione unitaria dei rifiuti urbani in ambiti territoriali ottimali e attraverso lo sviluppo delle raccolte differenziate, con un obiettivo del 35% a partire dal 2003 (in realtà la Regione Emilia Romagna prevede un obiettivo più alto pari ad almeno il 40%). Gestione unitaria in ambiti territoriali ottimali dei rifiuti urbani (istituzione degli ATO) I principi generali per l’organizzazione del servizio “pubblico” di gestione dei rifiuti sono contenuti nella legge-quadro di settore, costituita dal D.lgs 5 Febbraio 1997, n. 22 . La gestione dei rifiuti urbani, a norma dell’art. 23, deve essere effettuata in ambiti territoriali ottimali (ATO), coincidenti col territorio della Provincia. In tali ambiti le Province assicurano una gestione unitaria dei rifiuti urbani e predispongono piani di gestione dei rifiuti, sentiti i Comuni. Nella regione Emilia-Romagna la circoscrizione degli ATO, con L.r. n. 25 del 1999 “ delimitazione degli ambiti territoriali ottimali e disciplina delle forme di cooperazione tra gli enti per l’organizzazione dei servizi idrici integrati e la gestione dei rifiuti urbani”, recentemente modificata dalla L.r. n. 1 del 2003, è stata confermata come coincidente col territorio della Provincia. Attraverso tali ambiti la Regione, oltre che all’adempimento di quanto previsto in materia di rifiuti, provvede anche in tema di servizio idrico integrato, ai sensi dell’art. 9 della legge 36 del 1996.

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I comuni e le Province di ciascun ATO, hanno provveduto a costituire una forma di cooperazione, secondo le modalità previste dal Testo Unico degli Enti Locali (convenzione e/o consorzio di funzioni), per esercitare in forma unitaria le funzioni degli enti locali facenti parte dell’ATO. Le forme di cooperazione così definite vengono esercitate da un nuovo soggetto pubblico, l’Agenzia di Ambito per i servizi pubblici, cui compete l’organizzazione, in forma associata, del servizio di gestione dei rifiuti urbani su scala provinciale, al fine di garantirne la gestione unitaria secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. All’Agenzia compete pertanto l’esercizio unitario delle funzioni amministrative di organizzazione, regolazione e vigilanza di tale servizio pubblico, precedentemente svolte dai singoli comuni, con esclusione di ogni attività di gestione diretta del servizio medesimo. La pianificazione della gestione dei rifiuti Il D.lgs22/97 detta pure disposizioni in tema di pianificazione per la gestione dei rifiuti, con l’art. 22 stabilisce che le Regioni predispongano piani regionali, i quali devono promuovere la riduzione delle quantità, dei volumi e della pericolosità dei rifiuti. Nella L.r. n. 3 del 1999 di “riforma del sistema regionale e locale” la gestione dei rifiuti è regolata dalla Sezione V del Capo III del Titolo VI, con 12 articoli (dall’art. 125 all’art. 137), che si occupa pressoché di pianificazione della gestione dei rifiuti. Al riguardo si deve in primo luogo richiamare l’attenzione sull’art. 129, il quale modifica profondamente la precedente disciplina regionale relativa alla gestione dei rifiuti, stabilita con L.r. n. 27 del 1994. Questa legge, oltre che occuparsi di smaltimento dei rifiuti, dettava anche disposizioni in merito alla pianificazione e programmazione, che si articolava a livello regionale e provinciale (art. 4), con un ruolo integrativo ma sostanzialmente secondario delle Province. L’art. 126 della L.r. n. 3 del 1999 individua come segue gli strumenti della pianificazione della gestione dei rifiuti: a) piano territoriale regionale (PTR), così come integrato dal piano territoriale paesistico (PTPR), definito dall’art. 127; b) piani territoriali di coordinamento provinciale (PTCP) di cui all’art. 2 della L.r. 30 gennaio 1995, n. 6; piani provinciali per la gestione dei rifiuti (PPGR). La pianificazione provinciale dei rifiuti, con il PTCP e il PPGR, è definita dall’art. 128. Ai sensi del comma 3 del medesimo articolo il PPGR, in particolare:

A. Prevede quanto indicato alle seguenti lettere dell’art. 22, comma 3, del D.lgs n. 22 del 1997: a) Le condizioni ed i criteri tecnici in base ai quali, nel rispetto delle disposizioni vigenti in

materia, gli impianti per la gestione dei rifiuti, ad eccezione delle discariche, possono essere localizzati nelle aree destinate ad insediamenti produttivi;

b) La tipologia ed il complesso degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani da realizzare nella Regione, tenendo conto dell’obiettivo di assicurare la gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all’interno degli ambiti territoriali ottimali di cui all’articolo 23, nonché dell’offerta di smaltimento e di recupero da parte del sistema industriale;

c) Il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di efficienza e di economicità, e l’autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all’interno di ciascuno degli ambiti territoriali ottimali di cui all’articolo 23, nonché ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti;

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d) La stima dei costi delle operazioni di recupero e di smaltimento; e) Le iniziative dirette a limitare la produzione dei rifiuti ed a favorire il riutilizzo, il

riciclaggio ed il recupero dei rifiuti; f) Le iniziative dirette a limitare la produzione dei rifiuti ed a favorire il riutilizzo, il

riciclaggio ed il recupero dei rifiuti; g) Le iniziative dirette a favorire il recupero dai rifiuti di materiali e di energia; h-bis) i tipi, le quantità e l’origine dei rifiuti da recuperare o da smaltire;

B. Localizza, sentiti i Comuni, gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani, con eventuali indicazioni plurime per ogni tipo di impianto;

C. Effettua anche scelte necessarie ad assicurare la gestione unitaria dei rifiuti urbani prevista al comma 1 dell’art. 23 del D.lgs n.92 del 1997; vale a dire: delimita gli ATO;

D. Contiene, quale parte integrante, il Piano delle bonifiche dei siti inquinati di cui al comma 5 dell’art. 22 del d.lgs n.22 del 1997.

La regione Emilia Romagna, peraltro, non tarda ad emanare una nuova disciplina generale della tutela e uso del territorio (L.R. n. 20/2000), della quale sono oggetto gli strumenti della pianificazione territoriale regionale e provinciale, generali e settoriali. La legge, fra l’altro, ha provveduto a: - Riorganizzare le competenze esercitate ai diversi livelli istituzionali e promuovere modalità di

raccordo funzionale tra gli strumenti di pianificazione, in attuazione del principio di sussidiarietà;

- Favorire la cooperazione tra Regione, Province e Comuni e valorizzare la concertazione con forze economiche e sociali nella definizione delle scelte di programmazione e pianificazione;

- Semplificare i procedimenti amministrativi, garantendone la trasparenza e il contradditorio. E’ da evidenziare l’applicazione del principio della cooperazione, anche nella formazione degli strumenti di pianificazione in materia di rifiuti, principio con il quale si auspica l’individuazione di “sedi” in cui i diversi livelli di governo e gli enti competenti si scambino reciprocamente informazioni per migliorare la conoscenza del settore, al fine di concertare le loro rispettive azioni (ar. 13). Questo principio è, infatti, a fondamento dell’art. 13 della L.R. n. 20 del 2000 che definisce le forme di cooperazione. Un altro strumento di pianificazione della gestione dei rifiuti è il Piano di Ambito per l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani, previsto dall’art. 17 della L.r. n. 25 del 1999 in attuazione dell’art. 23 del D.lgs 22/97. La pianificazione contenuta nel sistema PTCP-PPGR definisce per i rifiuti urbani gli obiettivi generali e il sistema impiantistico in grado di garantire l’autonomia dell’ambito. Il Piano d’Ambito, nel rispetto del predetto quadro, pianifica e programma le attività necessarie per l’organizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani. In particolare il PPGR: - Indica il numero, la tipologia, i tempi di realizzazione e i bacini di utenza di ciascun singolo

impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani;

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- Assicura una gestione unitaria dei rifiuti urbani all’interno di ciascun ATO. Il PPGR può prevedere gestioni anche a livello di sub-ambito dei principi stabiliti dall’art. 23, comma 2 del D.lgs22/97.

Il Piano di Ambito definisce: - Il modello gestionale-organizzativo prescelto per i servizi di gestione dei rifiuti; - Il piano finanziario degli investimenti; - Il programma degli interventi necessari ed i relativi tempi di attuazione; - Gli obiettivi e gli standard di qualità dei servizi eventualmente articolati per zone territoriali; - La tariffa di riferimento articolata con riguardo alle caratteristiche delle diverse zone del

territorio dell’ambito e alla qualità dei servizi da fornire. Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Ferrara Con deliberazione del Consiglio Provinciale n.100/101515 del 27/10/2004 è stato approvato il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Si evidenzia che questo atto viene a conclusione di un lungo iter iniziato a partire dal 2002. Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti prevede per la gestione dei Rifiuti Urbani lo scenario del sistema integrato caratterizzato a regime da due impianti di smaltimento/trattamento (Inceneritore presso Ferrara e Impianto Meccanico-Biologico presso Ostellato), e dall’utilizzo di discariche esclusivamente come polmone per eventuali fermi tecnici degli impianti e/o per il conferimento dei rifiuti che residuano da operazioni di recupero. Si deve ricordare a tal riguardo che il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti è stato redatto in coerenza con i principi generali contenuti nell’Accordo di programma del 1998 tra gli attori del servizio pubblico per la realizzazione degli interventi finalizzati alla gestione dei rifiuti urbani (approvato con Decreto del Presidente della Provincia n.28233/98), aggiornando in ogni caso l’assetto impiantistico tenendo conto delle novità nel frattempo intervenute. L’Accordo di programma del 1998 prevedeva: la raccolta differenziata al 40% l’adeguamento dell’inceneritore di Canal Bianco ubicato a Ferrara; il completamento e l’adeguamento dell’impianto di compostaggio finalizzato alla

produzione di compost di qualità ad uso agronomico ubicato a Ostellato; la chiusura delle discariche esistenti ad esaurimento delle stesse; la realizzazione di una discarica per le scorie del forno inceneritore c/o Jolanda di S.; la realizzazione di stazioni di trasferenza presso le discariche esistenti.

Lo scenario del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti prevede, invece, per la gestione dei rifiuti urbani:

1. nel periodo transitorio (fino al 31/12/2005) − la stabilizzazione della formazione dei rifiuti urbani;

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− il divieto di conferire in discarica il rifiuto urbano tal-quale (pre-selezione in discarica); − la limitazione del conferimento in discarica per i RSA (per complessive 60.000 t/a); − l’ampliamento delle discariche esistenti (S.Agostino, Comacchio, Argenta e Jolanda di

S.) per complessive 500.000 t (modifica al Piano adottato nota prov.le P.G.n.108885del 7 nov 2003 più la possibilità di utilizzare la discarica di rifiuti speciali non pericolosi per lo smaltimento delle scorie dei forni inceneritori dei RU in caso di necessità);

2. nel periodo a regime (a partire dal 1/01/06)

− la riduzione della produzione dei rifiuti urbani; − l’adeguamento dell’impianto meccanico-biologico per il trattamento dei RU-tal quale

residuali dalla raccolta differenziata c/o Ostellato; − il ricorso alle SdT e/o piattaforme ecologiche, previste dall’Accordo di programma del

’98 , in funzione delle aree di raccolta previste dal PPGR; − l’adeguamento dell’inceneritore di Canal Bianco in comune di Ferrara per il trattamento

dei RU e la frazione secca derivante dalla selezione del meccanico-biologico di Ostellato e la contestuale chiusura dell’Inceneritore di Via Conchetta;

− l’utilizzo delle discariche come fase residuale dello smaltimento (polmone per eventuali fermi tecnici degli impianti facenti parte del sistema integrato);

− la realizzazione di una discarica per lo smaltimento delle scorie del forno inceneritore c/o Jolanda di S.

3. lo sviluppo della raccolta differenziata per una quota di almeno il 40% (a partire dal 2003) 4. l’individuazione di sub-ambiti omogenei di cui all’art. 23, comma 2 del D.lgs22/97 5. lo sviluppo di pratiche di compostaggio per la valorizzazione della FORSU+verde

proveniente dalle raccolte differenziate (30.000 t/a) L’individuazione delle gestioni esistenti per la prima attivazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani I principi cui deve ispirarsi la gestione dei rifiuti urbani sono: EFFICACIA, cioè la capacità di conseguire gli obiettivi prefissati; EFFICIENZA, cioè la capacità di utilizzare nel modo più conveniente le risorse disponibili; ECONOMICITA’, cioè la capacità di far gravare i costi sull’utente il meno possibile. Al fine di realizzare la prima attivazione e superare la frammentazione delle gestioni e razionalizzare l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani l’Agenzia di Ambito ai sensi dell’art. 16 della L.r. n. 25 del 1999 deve individuare le gestioni esistenti che rispondono alle previsioni dei piani di gestione dei rifiuti e stabilire il superamento delle gestioni dirette e di quelle

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che non rispondono a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, prevedendo l’affidamento del servizio, alle gestioni esistenti o a un nuovo soggetto gestore. Con delibera di Assemblea dell’Agenzia n. 8 del 15/12/03 sono stati approvati i criteri generali per l’individuazione delle gestioni esistenti, ex art. 16, comma 1, lett. a) L.r. n. 25 del 1999 e smi. Con delibera di Assemblea dell’Agenzia di Ambito n. 2 del 19 Aprile 2004 le quattro Aziende operanti sul territorio provinciale (AGEA s.p.a., AREA s.p.a., CMV servizi s.r.l. e SOELIA s.p.a.) sono state individuate come gestioni esistenti per la prima attivazione del servizio ai sensi dell’art. 16 della L.r. 25/99 e smi. A partire da Agosto del 2004 il servizio di gestione dei rifiuti urbani del comune di Comacchio viene conferito ad AREA s.p.a., secondo quanto disposto nella delibera di Assemblea dell’Agenzia di Ambito n. 3 del 19 Aprile 2004. L’Autorità Regionale di vigilanza dei servizi idrici e gestione dei rifiuti urbani Nel rispetto della L.r. n. 25 del 1999 la Giunta regionale ha deliberato in data 12 giugno 2001 la nomina dell’Autorità regionale di vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani. Si tratta di un organo monocratico che si avvale di un Osservatorio regionale per le principali attività (censimenti, raccolta convenzioni e contratti, analisi dei modelli dei soggetti gestori, analisi dei livelli di qualità dei servizi, comparazione delle tariffe, elaborazione dei piani di investimento), che si rapporta alle Agenzie di Ambito Territoriale Ottimale per le loro attività (organizzazione dei servizi, modello gestionale, procedure di affidamento, rapporti con i gestori, determinazione della tariffa, programma degli interventi, piani finanziari, controlli sul servizio reso, amministrazione dei beni affidati) e che collabora con il Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche. Il suo compito principale è quello di concorrere a garantire l’efficacia e l’efficienza dei servizi con particolare riguardo all’applicazione delle tariffe nonché alla tutela degli utenti e dei consumatori. Il passaggio da Tassa a Tariffa in coerenza con gli obiettivi di riduzione e recupero dei rifiuti Allo scopo di introdurre strumenti di governo coerenti con gli obiettivi di riduzione e recupero il D.lgs22/97 con l’art. 49 prevede il passaggio da Tassa a Tariffa, tenuto conto che questo nuovo sistema permette di ottenere una maggiore trasparenza nella gestione del servizio attraverso i Piani finanziari e dalla progressiva copertura della tariffa. Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 27 Aprile 1999 viene stabilito il metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti. Alla base del sistema tariffario è la definizione di una procedura univoca di “contabilità analitica”, cui dovranno uniformarsi tutti i soggetti che gestiscono i servizi, fermo restando i meccanismi di modulazione già anticipati dall’art. 49 del D.lgs22/97 e la prevista articolazione della tariffa. Un inquadramento più di dettaglio sul sistema tariffario viene riportato al capitolo 6.

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2. Il servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani

2.1 Analisi della produzione dei RU Il termine “Rifiuto Urbano” è utilizzato normalmente per definire sia i rifiuti provenienti dalle civili abitazioni, sia l’insieme di rifiuti classificati assimilati agli urbani. I rifiuti assimilati agli urbani sono solo una parte dell’insieme dei rifiuti speciali, e precisamente quelli raccolti direttamente nei normali circuiti di raccolta del servizio pubblico. La produzione dei rifiuti urbani è pertanto funzione delle politiche di assimilazione adottate dai singoli comuni. Nella parte seguente del capitolo si intende valido quanto detto per il rifiuto urbano anche per l’assimilato. L’analisi della produzione dei Rifiuti Urbani e Assimilati riportati nel presente paragrafo è stata effettuata in coerenza con gli indirizzi regionale e tiene conto della seguente nomenclatura:

− Raccolta differenziata avviata al recupero Attività nell’ambito della gestione dei RU finalizzata al riciclaggio e recupero di materia.

− Raccolta differenziata avviata allo smaltimento Raccolta separata di RU pericolosi e non in frazioni omogenee destinate allo smaltimento

− Raccolta finalizzata Raccolta separata di rifiuti speciali pericolosi e non in frazioni omogenee destinate al riutilizzo, riciclaggio e recupero o allo smaltimento (rifiuti speciali raccolti tramite eventuali servizi integrativi resi a vario titolo-gratuito, in regime di convenzione, ecc.- a produttori di rifiuti speciali non assimilati, servizi da cui derivano rifiuti raccolti separatamente).

− Raccolta differenziata Somma della raccolta differenziata avviata a recupero e quella avviata a smaltimento. Sono escluse dal conteggio: − la frazione organica domestica non conferita al servizio pubblico (es. compostiere domestiche); − le frazioni secche destinate al recupero energetico;

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− le frazioni ottenute dalla selezione post-raccolta (da indifferenziato); − lo spazzamento, spiaggiato, i rifiuti derivanti dalle pulizie di rive e corsi d’acqua; − le raccolte finalizzate. In tabella 2.1 si riporta il riepilogo a livello dei singoli comuni dell’analisi dei flussi dei rifiuti avviati a smaltimento e/o recupero, desunti dai rendiconti annuali sulla raccolta differenziata relativi all’anno di osservazione 2003. Si deve precisare a tal riguardo che i dati riportati in tabella si riferiscono all’aggiornamento effettuato nel mese di Maggio, sulla base dei dati provinciali, in cui sono state apportate alcune modifiche rispetto ai dati inviati dai gestori nell’ambito della ricognizione effettuata sulle gestioni esistenti.

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conferiti ad impianti (kg) RU indifferenziato raccolto (Kg) RU differenziato (Kg) RU raccolto

(Kg) rd a

recupero rd tot RU prodotto pro capite

Comune gestore abitanti residenti discarica inceneritore compostag

gio totale smaltito totale totale a recupero

totale a smaltimento

totale raccolto % % Kg/ab eq

Argenta SOELIA 21.827 6.133.590 1.618.860 7.752.450 7.968.910 (*) 3.813.758 2.070 11.784.738 32 32 540 Berra AREA 5.714 1.872.990 1.872.990 1.872.990 959.990 281.060 3.114.040 31 40 545

Bondeno in economia 15.605 7.256.000 7.256.000 7.256.000 1.822.900 431.090 9.509.990 19 24 609

Cento CMV 30.558 11.399.000 11.399.000 11.399.000 4.307.940 287.820 15.994.760 27 29 523 Codigoro AREA 12.933 5.216.770 5.216.770 5.216.770 2.130.390 820.930 8.168.090 26 36 632

Comacchio in economia 21.680 26.581.000 160.110 26.741.110 26.741.110 7.239.062 2.937.870 36.918.042 20 28 1.703

Copparo AREA 17.875 5.858.560 5.858.560 5.858.560 3.126.740 848.790 9.834.090 32 40 550 Ferrara AGEA 131.355 7.597.440 49.019.030 5.243.990 61.860.460 61.860.460 30.610.400 66.260 92.537.120 33 33 704

Formignana AREA 2.884 945.240 945.240 945.240 498.370 153.820 1.597.430 31 41 554 Goro AREA 4.037 2.169.150 2.169.150 2.169.150 638.620 500.990 3.308.760 19 34 820

Jolanda di S. AREA 3.295 1.107.950 1.107.950 1.107.950 668.580 186.590 1.963.120 34 44 596 Lagosanto AREA 4.461 1.544.250 1.544.250 1.544.250 717.270 246.440 2.507.960 29 38 562 Masitorello AREA 2.324 878.500 878.500 878.500 492.560 109.370 1.480.430 33 41 637

Massafiscaglia AREA 3.810 1.390.460 1.390.460 1.390.460 710.660 175.960 2.277.080 31 39 598 Mesola AREA 7.441 2.836.990 2.836.990 2.836.990 1.042.030 493.780 4.372.800 24 35 588

Migliarino AREA 3.687 1.202.620 1.202.620 1.202.620 637.380 88.850 1.928.850 33 38 523 Migliaro AREA 2.363 732.260 732.260 732.260 427.100 67.380 1.226.740 35 40 519

Mirabello CMV 3.493 1.285.630 1.285.630 1.285.630 448.810 79.310 1.813.750 25 29 519 Ostellato AREA 6.819 2.475.920 2.475.920 2.475.920 1.157.550 427.100 4.060.570 29 39 595

Poggiorenatico CMV 7.383 2.996.080 2.996.080 2.996.080 928.780 116.070 4.040.930 23 26 547 Portomaggiore AREA 12.059 3.946.660 3.946.660 3.946.660 2.143.840 288.530 6.379.030 34 38 529

Ro ferrarese AREA 3.745 1.227.430 1.227.430 1.227.430 627.310 157.100 2.011.840 31 39 537 S' Agostino CMV 6.272 2.350.050 2.350.050 2.350.050 806.880 8.270 3.165.200 25 26 505 Tresigallo AREA 4.721 1.548.780 1.548.780 1.548.780 966.460 222.000 2.737.240 35 43 580

Vigarano M.da CMV 6.621 2.547.780 2.547.780 2.547.780 912.110 1.350 3.461.240 26 26 523 Voghiera AREA 3.935 1.133.630 1.133.630 1.133.630 770.170 118.330 2.022.130 38 44 514

totale prov 346.897 101.686.950 51.566.810 7.022.960 160.276.720 160.493.180 68.605.660 9.117.130 238.215.970 29 33 686,71 Tab. 2.1: quantità di rifiuti urbani avviati a smaltimento e recupero, quota di raccolta differenziata e produttività specifica per singolo comune- rendiconti annuali 2003.

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Nella tabella successiva si riporta l’andamento a livello provinciale della produzione dei rifiuti urbani degli ultimi cinque anni di osservazione, desunti dai dati provinciali.

anno Produzione Smaltimento

RD a recupero RD totale

KG KG KG KG 1998 207.001.195 180.981.000 25.904.551 26.020.195 1999 224.288.098 179.885.890 44.297.006 44.402.208 2000 223.464.971 175.229.245 48.130.140 48.235.726 2001 229.235.623 167.094.146 55.309.962 62.141.477 2002 234.514.919 164.514.919 62.554.296 70.025.829 2003 238.215.970 160.493.180 68.605.660 77.722.790 Tab. 2.2 - trend della produzione, smaltimento e raccolta differenziata a livello provinciale desunti dai rendiconti comunali annuali negli ultimi cinque anni di osservazione Nel grafico 2.1 si riporta l’andamento dei flussi di produzione dei rifiuti negli ultimi cinque anni di osservazione a livello provinciale desunti dai rendiconti comunali annuali.

trend produzione (1998-2003)

0

50.000.000

100.000.000

150.000.000

200.000.000

250.000.000

300.000.000

1998 1999 2000 2001 2002 2003

anno

Kg/

anno

Produzione

Smaltimento

RD a recupero

RD totale

Grafico 2.1 – trend di produzione a livello provinciale (1998-2003)

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Nel 2003 sono stati prodotti a livello provinciale circa 238.216 tonnellate di rifiuti urbani di cui circa il 67% raccolto in modo indifferenziato destinato allo smaltimento (discarica, inceneritore e/o biostabilizzazione) e il restante 33% in modo differenziato. Si evidenzia inoltre una tendenza all’aumento della produzione pari a circa 1,6% in più rispetto al 2002, in diminuzione rispetto a quanto registrato per il 2002 (+2,3%). Nel grafico successivo si riporta la produttività specifica per singolo comune confrontata con quella dell’anno precedente. Per i comuni serviti da AREA s.p.a. il valore di produttività specifica viene rappresentato in modo aggregato per una migliore leggibilità del grafico stesso.

Grafico 2.2 – evoluzione produttività specifica per singolo comune – confronto 2002-2003

produttività specifica per comune (Kg/ab anno)

564 512 509 509

676540 578584

522

713573

1.523

513

609523 519 547

505523

704

1.703

687

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

Argenta

Bonde

noCen

to

Mirabell

o

Poggio

renati

co

S' Ago

stino

Vigaran

o M.da

Ferrara

AREA

Comac

chio

totale

anno 2002

anno 2003

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A livello di singoli comuni si verifica una situazione disomogenea, come peraltro già registrato nell’anno precedente. Per alcuni comuni viene in ogni modo registrata una tendenza alla diminuzione (Argenta, Ferrara e S. Agostino). Si deve evidenziare in ogni modo che l’evoluzione della produzione dei rifiuti è correlata ad una molteplicità di fattori, quali ad esempio la crescita demografica, la presenza turistica, il valore del prodotto interno lordo, i consumi, le politiche di assimilazione adottate dai vari comuni. Nell’ambito del sistema tariffario la limitazione della formazione dei rifiuti può essere governata con l’applicazione della tariffa mediante forme di incentivazione a chi produce meno rifiuti. La tendenza alla crescita non è quindi imputabile al servizio di raccolta, anche se nel caso specifico, gli incrementi registrati potrebbero essere in parte dovuti ad alcune frazioni di raccolta differenziata (p.e. la crescita di intercettazione del verde) e ai sistemi di raccolta utilizzati (contenitori stradali di grandi dimensioni che intercettano flussi di rifiuti disomogenei e spesso di origini non domestica e tale da non permettere il conseguente recupero), come si desume dai dati riportati nei paragrafi successivi.

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2.2. La raccolta differenziata La percentuale di raccolta differenziata a livello provinciale è registrata intorno al 33% nell’anno 2003; tale percentuale si abbassa al 29% considerando il quantitativo avviato a smaltimento, secondo quanto riportato in tabella 2.1. Nei grafici successivi si riportano i dati relativi alle quote di raccolta differenziata e il confronto con il 2002.

Grafico 2.3 – percentuale di raccolta differenziata per singolo comune (i comuni serviti da AREA s.p.a. sono aggregati tra loro) –confronto 2002-2003

raccolta differenziata % confronto 2002-2003

31,90

25,5022,70

24,4027,80 27,20

28,90

37,00

25,2023,70

28,73 29,1226,39 25,86 25,75

33,15

38,82

27,57

20,00

32,38

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

40,00

45,00

Argenta

Bonde

noCen

to

Mirabell

o

Vigaran

o

Poggio

renati

co

S.Ago

stino

Ferrara

AREA

Comac

chio

RD % tot 2002

RD % tot 2003

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Grafico 2.4 – percentuale di raccolta differenziata avviata a recupero confronto con quella totale per singolo comune –anno 2003

Nelle tabelle successive si riportano le frazioni merceologiche raccolte in maniera differenziata avviate a smaltimento e/o recupero, desunte dai rendiconti annuali 2003.

RD % per singolo comune anno 2003

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

Arge

nta

Berr

a

Bond

eno

Cen

to

Cod

igor

o

Com

acch

io

Cop

paro

Ferr

ara

Form

igna

na

Gor

o

Jola

nda

di S

.

Lago

sant

o

Mas

itore

llo

Mas

safis

cagl

ia

Mes

ola

Mig

liarin

o

Mig

liaro

Mira

bello

Ost

ella

to

Pogg

iore

natic

o

Porto

mag

gior

e

Ro

ferr

ares

e

S' A

gost

ino

Tres

igal

lo

Viga

rano

M.d

a

Vogh

iera

tota

le P

rov.

RD % a recupero 2003

RD % tot 2003

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Comune

Carta e cartone

(20.01.01) Imb. in cartone

(15.01.01)

Vetro (20.01.02)

Imb. in vetro

(15.01.07)

plastica (20.01.39)

Imb. in plastica

(15.01.02)

Metalli (20.01.40)

Imb. metallici (eccetto

Al) (15.01.04)

Metallo (Al)

(20.01.40) Imb.

metallici (Al)

(15.01.04)

Imb.compositi (15.01.05) (es.

Tetrapak)

Imb. in materiali

misti (15.01.06) (es. Toner

e cartucce)

Legno diverso di

cui alla voce

20.01.37*

Rifiuti Ingombranti

non metallici

(art.7, comma 2 lett.a) del

D.lgs22/97) (20.03.07)

Beni durevoli

(frigoriferi, surgelatori,

condizionatori conteneti

CFC)

Beni durevoli

(TV, monitor e computer)

Beni durevoli (altre

apparecchiature elettriche ed elettroniche)

Rifiuti biodeg. da giardini e

parchi (20.02.01)

Argenta 941.630 462.500 148.260 324.855 964 141.400 47.580 1.704.469 Berra 163.570 121.830 25.370 15.380 200 20.510 14.270 2.420 181.410

Bondeno 271.000 320.000 88.000 46.400 1.700 11.800 1.056.000 Cento 733.000 646.000 170.000 154.600 6.800 1.730 139.350 34.300 31.700 1.807.000

Codigoro 386.980 280.640 60.840 35.000 210 48.600 32.300 5.480 440.200 Comacchio 566.010 642.830 141.050 255.970 514.260 4.591.540

Copparo 518.500 410.640 89.670 60.380 500 75.580 44.640 11.040 616.160 Ferrara 4.303.520 2.701.000 925.230 656.040 7.570 63.700 2.120.140 5.936.280 4.376.010 190.550 91.630 7.178.160

Formign. 82.560 71.450 12.800 8.540 80 10.340 7.200 1.220 94.820 Goro 135.820 75.640 21.900 11.120 90 14.560 10.080 1.710 100.800

Jolanda 94.330 62.240 14.630 8.620 90 17.750 8.230 1.400 219.310 Lagosanto 92.880 87.160 13.120 10.700 70 15.890 30.360 1.890 224.370 Masitorello 65.760 58.910 10.200 6.060 40 8.340 5.800 990 183.140

Massaf. 89.400 87.910 13.150 9.420 60 13.600 9.510 1.620 234.040 Mesola 173.820 176.640 25.540 18.380 120 28.670 18.580 3.150 202.950

Migliarino 94.340 82.640 14.250 23.150 60 34.360 15.650 2.160 153.300 Migliaro 65.610 56.400 10.130 18.480 40 24.450 9.820 1.680 93.570

Mirabello 101.650 64.650 18.760 22.540 840 1.800 7.000 3.100 207.760 Ostellato 335.160 21.190 22.350 64.970 110 42.930 20.880 4.230 286.700 Poggior. 261.000 160.200 51.850 63.930 1.290 11.690 23.720 350.000 Portom. 343.940 274.520 49.800 120.010 190 78.730 14.190 10.500 394.710

Ro 107.200 76.060 16.630 9.970 110 13.440 9.350 1.990 120.700 S' Agostino 154.900 161.000 38.480 59.590 1.530 1.350 10.210 4.570 356.580 Tresigallo 167.840 135.620 20.960 14.280 130 17.760 11.790 2.000 253.370 Vigarano 128.510 160.500 36.120 61.490 910 24.180 88.000 9.400 5.800 270.000 Voghiera 90.340 99.010 13.200 64.190 60 35.500 28.270 1.670 227.620

totale 10.469.270 7.497.180 2.052.290 2.144.065 20.640 63.700 2.124.994 7.271.320 4.464.010 625.480 100.320 91.630 21.548.679 Tab. 2.3: Riepilogo delle raccolte differenziate anno 2003 avviate a recupero per singolo comune (aggiornamento dati provinciali Maggio 2004)– continua

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Comune Rifiuti biodeg.

di cucine e mense

(20.01.08)

Oli e grassi comm.

20.01.25 Abiti

(20.01.10)

batterie ed accumulatori

di cui alle voci 16.06.01,

16.06.02 e 16.06.03, nonché

batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali

batterie (20.01.33*)

batterie ed accumulatori

diversi da quelli di cui

alla voce 20.01.33

(20.01.34)

Pneumatici fuori uso (16.01.03)

Miscuglio o scorie di cemento, mattoni,

mattonelle e

ceramiche diverse da quelle di cui alla

voce 17.01.06

(17.01.07)

Veicoli inutilizzati e parti di veicoli

(16.01.04-16.01.19-16.01.17-16.01.20)

Scarti di rasatura, taglio e impall. Legno

(03.01.05)

Oli esauriti

(13.02.08)

Teli in plastica ad uso

Agricolo (02.01.04)

totale

Argenta 42.100 3.813.758 Berra 398.560 350 15.180 940 959.990

Bondeno 28.000 1.822.900 Cento 112.000 800 52.300 31.000 16.360 371.000 4.307.940

Codigoro 799.040 240 34.350 6.510 2.130.390 Comacchio 160.110 400 57.712 309.180 7.239.062

Copparo 1.246.810 330 47.480 5.010 3.126.740 Ferrara 1.130.720 41.340 328.340 6.340 55.620 454.080 11.970 14.200 12.020 5.940 30.610.400

Formignana 201.170 50 7.660 480 498.370 Goro 242.770 70 10.720 13.340 638.620

Jolanda di S. 229.830 60 8.750 3.340 668.580 Lagosanto 221.710 80 11.850 7.190 717.270 Masitorello 146.800 40 6.170 310 492.560

Massafiscaglia 238.950 70 10.120 2.810 710.660 Mesola 367.490 140 19.770 6.780 1.042.030

Migliarino 198.520 70 9.790 9.090 637.380 Migliaro 135.480 40 6.280 5.120 427.100

Mirabello 7.670 2.300 10.740 448.810 Ostellato 336.330 850 16.450 5.400 1.157.550

Poggiorenatico 5.100 928.780 Portomaggiore 799.860 550 38.050 18.790 2.143.840 Ro ferrarese 261.220 70 9.950 620 627.310 S' Agostino 600 14.340 3.730 806.880 Tresigallo 329.300 90 12.540 780 966.460

Vigarano M.da 700 8.100 4.700 6.350 107.350 912.110 Voghiera 188.020 920 10.450 10.920 770.170

totale 7.744.690 47.860 819.222 132.680 55.620 26.440 1.252.350 11.970 14.200 21.110 5.940 68.605.660

Tab. 2.3: Riepilogo delle raccolte differenziate anno 2003 avviate a recupero per singolo comune (aggiornamento dati provinciali Maggio 2004)

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Comune

batterie ed accumulatori

di cui alle voci 16.06.01,

16.06.02 e 16.06.03, nonché

batterie e accumulatori non suddivisi

contenenti tali batterie (20.01.33*)

batterie ed accumulatori

diversi da quelli di cui

alla voce 20.01.33

(20.01.34)

Medicinali diversi da

quelli di cui alla voce 20.01.31

(20.01.32)

Vernici, inchiostri e

adesivi e resine diversi

da quelli di cui alla voce

20.01.27 (20.01.28)

Solventi 20.01.13*

pesticidi 20.01.19

Tubi fluorescenti e

altri rifiuti contenenti mercurio

(20.01.21*)

Materiali isolanti

contenenti amianto 17.06.01*

Rifiuti ingombranti

(non metallici) (20.01.07)

Oli esauriti e residui di

combustibili liquidi (tranne

oli commestibili

di cui ai capitoli 05, 12

e 19) 13.00.00

Accumulatori al Pb

(16.06.01)

Argenta 1.310 760 Berra 350 310 39.490

Bondeno 640 140 430.310 Cento 2.110 1.960 500 281.000 2.250

Codigoro 800 700 89.380 Comacchio 950 650 11.990 2.905.480 18.800

Copparo 1.100 970 129.530 Ferrara 17.230 15.170 8.490 410 2.550

Formign. 180 160 19.930 Goro 250 220 365.780

Jolanda 200 180 30.010 Lagosanto 280 240 245.920 Masitorello 140 130 109.100 Massafis. 240 210 173.950 Mesola 460 400 453.860

Migliarino 230 200 22.200 Migliaro 150 130 14.960

Mirabello 390 320 78.600 Ostellato 420 370 410.750 Poggior. 530 340 111.200 4.000 Portom. 740 650 243.420

Ro 230 200 25.880 S' Agostino 6.000 390 330 250 1.300 Tresigallo 290 260 32.630 Vigarano 570 330 450 Voghiera 240 210 117.880

totale 6.000 30.420 25.540 500 8.490 410 2.550 12.240 6.331.260 4.000 22.800 Tab. 2.4: Riepilogo delle raccolte differenziate anno 2003 avviate a smaltimento per singolo comune (aggiornamento dati provinciali Maggio 2004) – continua

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Comune Siringhe (18.01.03)

Contenitori vuoti di

fitofarmaci bonificati (15.01.06)

Filtri (15.02.02)

Imballaggi con res. Di sost. Pericolose (15.01.10)

Verde non biodegradabile

(20.02.03)

RDM non recuperabile

(15.01.06)

FORSU non recuperabile

(20.01.08) Rifiuti dei mercati

Rifiuti cimiteriali Totale

Argenta 2.070 Berra 235.730 2.400 780 2.000 281.060

Bondeno 431.090 Cento 287.820

Codigoro 687.330 6.860 23.120 12.740 820.930 Comacchio 2.937.870

Copparo 702.930 7.510 2.450 4.300 848.790 Ferrara 330 16.030 40 6.010 66.260

Formignana 131.660 1.210 400 280 153.820 Goro 134.740 500.990

Jolanda 154.370 1.380 450 186.590 Lagosanto 246.440 Masitorello 109.370 Massafis. 1.560 175.960 Mesola 35.680 3.000 380 493.780

Migliarino 64.220 2.000 88.850 Migliaro 50.420 1.720 67.380

Mirabello 79.310 Ostellato 3.600 11.960 427.100 Poggior. 116.070 Portom. 41.420 2.300 288.530

Ro 127.350 1.570 510 1.360 157.100 S’ Agostino 8.270 Tresigallo 182.310 1.980 650 3.880 222.000 Vigarano 1.350 Voghiera 118.330

totale 330 16.030 40 6.010 2.548.160 33.230 5.620 39.380 24.120 9.117.138

Tab. 2.4: Riepilogo delle raccolte differenziate anno 2003 avviate a smaltimento per singolo comune (aggiornamento dati provinciali Maggio 2004)

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Comune Rifiuti di

Imballaggio (15.01.00)

Oli esauriti e residui di

combustibili liquidi (tranne

oli combustibili e

oli di cui ai capp. 05, 12 e 19) (13.00.00)

Rifiuti plastici (ad esclusione

degli imballaggi)

(teli in plastica ad uso

agricolo) (02.01.04)

Batterie ed accumulatori

(16.06.00)

Pneumatici (16.01.03)

rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il

terreno da siti contaminati)

(17.00.00)

filtri olio (16.01.07*)

Fanghi delle fosse settiche

(20.03.04)

materiale da costruzione e demolizione

contenti amianto

(17.06.05)

scarti di legno

(03.01.05) totale

Argenta 14.460 2.140 22.730 12.090 51.420 Berra 67.360 67.360

Bondeno 0 Cento 0

Codigoro 620 9.260 80 29.000 38.960 Comacchio 0

Copparo 540 62.380 62.920 Ferrara 0

Formignana 44.380 44.380 Goro 0

Jolanda di S. 148.680 148.680 Lagosanto 0 Masitorello 0

Massafiscaglia 0 Mesola 50.450 50.450

Migliarino 0 Migliaro 0

Mirabello 0 Ostellato 1.000 90 500 1.590

Poggiorenatico 1.600 71.800 73.400 Portomaggiore 1.000 19.620 200 6.500 27.320 Ro ferrarese 12.700 7.000 19.700 S' Agostino 0 Tresigallo 70.620 70.620

Vigarano M.da 0 Voghiera 900 100 3.650 4.650

totale 14.460 6.200 22.730 12.090 1.600 557.250 470 36.000 500 10.150 661.450

Tab. 2.5: Riepilogo delle raccolte finalizzate anno 2003 per singolo comune (aggiornamento dati provinciali Maggio 2004)

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Nei grafici successivi si riporta la composizione merceologica di riferimento per i rifiuti urbani, desunta dal Quadro Conoscitivo del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti e la composizione percentuale della raccolta differenziata registrata nel 2003.

Grafico 2.5 – analisi merceologica rifiuti urbani

Altro8%

Legno/tessili7% Metalli

5%Plastica

14%

Vetro10%

Carta26%

Organico e Verde

30%

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Grafico 2.6 – composizione percentuale della raccolta differenziata –anno 2003

La percentuale di raccolta differenziata a livello provinciale è stata registrata al 2003 pari a circa il 33% del totale prodotto. Tale percentuale si abbassa considerando il quantitativo avviato a smaltimento da 33% al 29%. La quota di raccolta differenziata registrata nel 2003 risulta aumentata di poco rispetto al 2002 (30% sul totale prodotto di cui circa il 27% avviato a recupero).

Vetro; 9,65

Plastica; 2,64

Metalli; 2,79

Abiti; 1,05

Siringhe; 0,00

Oli e grassi ; 0,06

Ingombranti a recupero; 5,74Altro a recupero; 1,96

RUP; 0,10

Rifiuti cimiteriali; 0,03Cont. Vuoti di Fitofarmaci; 0,02

Ingombranti a smaltimento; 8,15

Carta e cartone; 13,47

Altro a smaltimento; 3,44

Organico; 9,96

Verde; 27,73

Beni Durevoli; 1,05

Legno; 9,36

Imballaggi in materiali Misti; 2,82

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La differenza della quota di raccolta differenziata espressa in percentuale avviata a recupero rispetto a quella avviata a smaltimento risulta inoltre elevata. E’ necessario quindi ridurre tale differenza dovuta, in piccolissima parte, ai rifiuti che vengono raccolti in maniera differenziata per essere smaltiti correttamente, come ad esempio le pile, i medicinali e/o particolari rifiuti ingombranti e, in gran parte, ai conferimenti erronei da parte degli utenti (cittadini, attività commerciali ed artigianali) nei contenitori per la raccolta differenziata.

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2.3 Le previsioni del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – analisi a confronto

Nel presente paragrafo si riporta il confronto delle analisi dei flussi di produzione dei rifiuti con le previsioni del Piano provinciale di gestione dei rifiuti. Nel grafico 2.7 si riportano i flussi di rifiuti registrati nell’ultimo anno di osservazione (2003) e confrontati con quelli relativi alle previsioni di piano.

previsioni Piano confronto (2000-2003)

0

50.000.000

100.000.000

150.000.000

200.000.000

250.000.000

300.000.000

2000 2001 2002 2003

anno

q.tà

in K

g

Produzione

produzione previsioni

Smaltimento

smaltimento previsioni

RD totale

Rd tot previsioni

Grafico 2.7 – andamento flussi complessivi dei rifiuti urbani e confronto con le previsioni di

Piano –anno 2003

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2000 2001 2002 2003 variazioni 2000-2001

%

variazioni 2001-

2002 %

variazioni 2002-

2003 %

variazione previsioni

2003 %

Produzione 223.464.971 229.235.623 234.514.919 238.215.970 +2,58 +2,30 +1,58 +6,33 produzione previsioni 222.967.643 223.502.765 224.039.172 224.039.172

Smaltimento 175.229.245 167.094.146 164.514.919 160.493.180 -4,64 -1,54 -2,44 +19,39 smaltimento

previsioni 174.595.025 167.627.074 152.346.637 134.423.503

RD totale 48.235.726 62.141.477 70.025.829 77.722.790 +28,83 +12,69 +10,99 -13,27 Rd tot

previsioni 48.372.618 55.875.691 71.692.535 89.615.669

Tab. 2.6: variazioni percentuali confronto con previsioni di Piano In tabella 2.6 viene riportata la variazione percentuale rispetto alle previsioni di Piano degli ultimi tre anni di osservazione per i flussi di produzione, smaltimento e raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Come è già stato evidenziato, la produzione dei rifiuti è tendenzialmente in aumento, con una variazione percentuale annua pressoché costante pari a circa il 2%, nel 2003 si registra inoltre una leggera diminuzione (+1,58). La variazione percentuale nel 2003 rispetto alle previsioni di Piano risulta pari a +6,3%. Si deve evidenziare in ogni modo che a livello nazionale l’aumento della produzione dei rifiuti urbani risulta pari a +1,3%, in diminuzione rispetto all’anno precedente con un tasso registrato pari a 1,6%; a livello regionale si registra un’inversione di tendenza nel 2002 con un incremento del 4,7% rispetto al calo registrato per il 2001. La produzione pro capite registrata in Regione Emilia Romagna risulta pari a 661 Kg/ab nel 2002, 631,4 Kg/ab nel 2001 e 632 Kg/ab nel 2000. La produzione di rifiuti urbani nella provincia di Ferrara presenta inoltre significative differenze tra i vari comuni e tra i vari ambiti territoriali. L’area costiera genera una quantità di rifiuti pari a 1.703 kg per abitante residente, mentre meno di un terzo ne producono le restanti zone interne e con condizioni di tipo insediativo differenti. Queste differenze così marcate sono ovviamente imputabili in primo luogo ai rilevanti flussi turistici che gravano su Comacchio. In linea generale si deve comunque ricordare che, in aree caratterizzate da livelli di reddito equivalenti, sulla generazione di rifiuti influisce una molteplicità di fattori, i più importanti dei quali sono: • flussi turistici stagionali o di “seconda casa” • presenza di attività terziarie e commerciali (o di piccola impresa anche manifatturiera) i cui

rifiuti produttivi sono conferiti con i rifiuti urbani • flussi di pendolarismo lavorativo (o di studio o ricreativo) • incidenza di aree verdi private e pubbliche • abitudini e stili di consumo

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Le principali differenze nella produzione di rifiuto tra le varie aree non sono in genere riconducibili - se non in aree prevalentemente rurali - alla generazione di rifiuto domestico, quanto piuttosto all’incidenza delle attività commerciali e terziarie (ed in particolare all’eventuale assimilazione dei rifiuti prodotti dalle medesime) e dei flussi pendolari e turistici. A tal riguardo il PPGR ha individuato tre aree omogenee di raccolta caratterizzate da:

− uguale variazione demografica (la valutazione è legata al trend degli ultimi cinque anni); − uguale obiettivo di riduzione specifica di produzione di rifiuti (stabilizzazione nel breve

periodo ed impatto delle politiche di riduzione nel medio – lungo termine); − uguale obiettivi specifici, per ogni singola frazione merceologica, di raccolta differenziata

(gli obiettivi di transizione sono funzione dei risultati di partenza, con riferimento ai dati ottenuti nell’anno 2000, oltre che alle considerazioni di seguito sviluppate).

G1 G2 G3 Comuni afferenti alle Società AGEA S.p.a., CMV S.r.l. e SOELIA S.p.a.

Comuni afferenti ad AREA S.p.a. Comune di Comacchio

Il primo raggruppamento (G1) è caratterizzato da comuni con prevalenti strategie basate su raccolte del secco (di tipo monomateriale) e del rifiuto organico tramite metodologie porta a porta per le utenze specifiche (ristoranti, bar, negozi, aziende, ecc.) e tramite l’utilizzo di campane stradali e stazioni ecologiche per i cittadini. Il secondo raggruppamento (G2) comprende i comuni facenti capo ad AREA s.p.a., in cui la densità abitativa e la limitata presenza di attività produttive caratterizza lo sviluppo di sistema diffusi di raccolta: sistema a tre cassonetti stradali e campane del vetro: umido riciclabile, secco riciclabile (multimateriale), secco non riciclabile e vetro. Il terzo raggruppamento comprende il comune di Comacchio (G3), dove sono state valutate strategie che attuano la raccolta diffusa alle utenze domestiche con campane monomateriale e/o stazioni ecologiche di base e l’attivazione di raccolte mirate di tipo stagionale (raccolta della frazione organica e/o monomateriali) presso utenze commerciali. L’applicazione di ipotesi di sviluppo demografico, di politiche di riduzione e di incremento delle raccolte differenziate, per specifico raggruppamento conducono alla determinazione dei flussi evolutivi per ciascuna distinta area e globali a livello provinciale, come riportato nella Relazione Generale del PPGR (tab. 2.7-2.9).

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Anno 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000

Abitanti 221.970 221.970 221.970 221.970 221.970 221.970 221.970 221.970 221.970 222.930 222.415 Variazione % abitanti rispetto anno prec. 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% -0,100% -0,100% -0,209%

Tipologia rifiuto Raccolta differenziata kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg

Carta e cartone 16.814.740 16.895.840 16.977.331 17.059.215 17.141.494 17.182.733 17.224.071 17.224.071 13.779.257 10.907.071 10.252.370Vetro 8.407.370 8.447.920 8.488.665 8.529.608 8.570.747 8.591.366 8.612.035 8.612.035 6.243.726 4.698.431 3.947.614plastica 2.890.033 2.903.972 2.917.979 2.932.053 2.946.194 2.953.282 2.960.387 2.960.387 2.368.310 1.510.210 725.820metalli 1.445.017 1.451.986 1.458.989 1.466.026 1.473.097 1.476.641 1.480.194 1.480.194 1.184.155 839.005 918.225Legno/tessili 1.182.286 1.187.989 1.193.719 1.199.476 1.205.261 1.208.161 1.211.067 1.211.067 968.854 671.204 640.355rifiuti secchi (multimateriale) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0frazione organica + verde 14.187.437 14.255.865 14.324.623 14.393.713 14.463.136 14.497.931 14.532.810 14.532.810 12.272.150 10.068.066 9.217.275altro (ingombranti, R.U.P., ecc) 7.619.179 7.655.927 7.692.853 7.729.957 7.767.240 7.785.926 7.804.657 7.804.657 6.243.726 4.866.232 4.404.833R.D. TOTALE 52.546.062 52.799.499 53.054.159 53.310.047 53.567.170 53.696.040 53.825.221 53.825.221 43.060.177 33.560.218 30.106.492Smaltimento Totale 78.819.092 79.199.249 79.581.239 79.965.071 80.350.755 80.544.060 80.737.831 80.737.831 91.502.875 100.680.655103.812.975Variazione % RSU rispetto anno precedente -0,5% -0,5% -0,5% -0,5% -0,2% -0,2% 0% 0% 0,24% 0,24% Variazione % RSU dal 2000 -1,9% -1,4% -1,0% -0,5% 0,0% 0,2% 0,5% 0,5% 0,5% 0,2%

RSU tot. 131.365.154 131.998.748132.635.398 133.275.118133.917.924134.240.101134.563.052134.563.052134.563.052 134.240.874133.919.467R.D. % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 32% 25 % 22,48 %

Tab. 2.7: Raggruppamento G1 - Comuni afferenti alle società AGEA., CMV e SOELIA s.p.a. – Evoluzione demografica, produzione rifiuti e incremento raccolta differenziata dal 2001 al 2010 – obiettivi del PPGR

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Piano di Ambito di prima attivazione del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani – Allegato A - Triennio 2005-2007 -

Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ferrara – ATO 6 29

Anno 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000

Abitanti 99.370 99.370 99.470 99.669 99.969 100.270 100.774 101.280 101.994 102.713 103.437 Variazione % abitanti rispetto anno precedente 0,000% -0,100% -0,200% -0,300% -0,300% -0,500% -0,500% -0,700% -0,700% -0,700% -0,699%

Tipologia rifiuto

Raccolta differenziata kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg

carta e cartone 1.028.798 1.033.760 1.038.746 1.043.756 1.048.790 1.051.314 1.053.843 1.053.843 1.517.534 1.314.149 1.132.010

vetro 3.292.154 3.308.032 3.323.988 3.340.020 3.356.129 3.364.203 3.372.297 3.372.297 2.697.837 2.102.639 1.595.400

plastica 0 0 0 0 0 0 0 0 84.307 131.415 151.990

metalli 308.639 310.128 311.624 313.127 314.637 315.394 316.153 316.153 421.537 525.660 436.190

legno/tessili 205.760 206.752 207.749 208.751 209.758 210.263 210.769 210.769 168.615 131.415 175.930

rifiuti secchi (multimateriale) 5.143.991 5.168.801 5.193.731 5.218.781 5.243.952 5.256.568 5.269.214 5.269.214 4.215.371 3.285.374 2.298.482

frazione organica + verde 9.053.423 9.097.089 9.140.966 9.185.054 9.229.355 9.251.559 9.273.816 9.273.816 6.828.901 4.993.768 3.140.350altro (ingombranti, R.U.P., ecc) 1.543.197 1.550.640 1.558.119 1.565.634 1.573.186 1.576.970 1.580.764 1.580.764 927.382 657.075 346.500

R.D. TOTALE 20.575.962 20.675.203 20.774.923 20.875.123 20.975.807 21.026.270 21.076.855 21.076.855 16.861.484 13.141.495 9.276.852

Smaltimento Totale 30.863.943 31.012.805 31.162.384 31.312.685 31.463.711 31.539.405 31.615.282 31.615.282 35.830.653 39.424.484 43.163.270

Variazione % RSU rispetto anno precedente -0,5% -0,5% -0,5% -0,5% -0,2% -0,2% 0% 0% 0,24% 0,24% Variazione % RSU dal 2000 -1,9% -1,4% -1,0% -0,5% 0,0% 0,2% 0,5% 0,5% 0,5% 0,2%

RSU tot. 51.439.905 51.688.008 51.937.307 52.187.808 52.439.518 52.565.676 52.692.137 52.692.137 52.692.137 52.565.978 52.440.122

R.D. % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 32 % 25 % 17,69 %

Tab. 2.8: Raggruppamento G2 - Comuni afferenti ad AREA s.p.a. – Evoluzione demografica, produzione rifiuti e incremento raccolta differenziata dal 2001 al 2010 – obiettivi del PPGR

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Anno 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Abitanti 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 21.800 Variazione % abitanti rispetto anno prec 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% 0,000% -0,023%

Tipologia rifiuto Raccolta differenziata kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg kg Carta e cartone 1.795.491 1.804.150 1.812.852 1.821.596 1.830.382 1.834.785 1.839.199 1.839.199 941.670 275.219 129.540Vetro 1.867.310 1.876.316 1.885.366 1.894.460 1.903.597 1.908.177 1.912.767 1.912.767 1.177.087 550.439 449.970plastica 287.278 288.664 290.056 291.455 292.861 293.566 294.272 294.272 235.417 91.740 56.800Metalli 430.918 432.996 435.085 437.183 439.292 440.348 441.408 441.408 353.126 183.480 172.700Legno/tessili 4.668.275 4.690.791 4.713.416 4.736.149 4.758.992 4.770.441 4.781.918 4.781.918 4.708.350 4.770.469 4.942.114rifiuti secchi (multimateriale) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0frazione organica + verde 4.165.538 4.185.629 4.205.817 4.226.102 4.246.485 4.256.701 4.266.942 4.266.942 3.354.699 2.568.714 2.523.810altro (ingombranti, R.U.P., ecc) 1.149.114 1.154.656 1.160.225 1.165.821 1.171.444 1.174.262 1.177.087 1.177.087 1.000.524 733.918 714.340

R.D. TOTALE 14.363.924 14.433.203 14.502.817 14.572.766 14.643.053 14.678.281 14.713.593 14.713.593 11.770.875 9.173.978 8.989.274

Smaltimento Totale 21.545.886 21.649.805 21.754.225 21.859.149 21.964.579 22.017.421 22.070.390 22.070.390 25.013.109 27.521.935 27.618.780Variazione % RSU rispetto anno precedente -0,5% -0,5% -0,5% -0,5% -0,2% -0,2% 0% 0% 0,24% 0,24%Variazione % RSU dal 2000 -1,9% -1,4% -1,0% -0,5% 0,0% 0,2% 0,5% 0,5% 0,5% 0,2%

RSU tot. 35.909.810 36.083.009 36.257.042 36.431.916 36.607.632 36.695.702 36.783.984 36.783.984 36.783.984 36.695.913 36.608.054

R.D. % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 40 % 32 % 25 % 24,56 %

Tab. 2.9: Raggruppamento G3 – Comune di Comacchio – Evoluzione demografica, produzione rifiuti e incremento raccolta differenziata dal 2001 al 2010 – obiettivi del PPGR Come evidenziato nelle tabelle riportate sopra nelle previsioni di Piano si ipotizza la stabilizzazione della formazione dei rifiuti nel breve periodo e la riduzione nel lungo periodo e, a partire dal 2003, l’obiettivo del 40% della raccolta differenziata. La raccolta differenziata costituisce un servizio strategico della gestione dei rifiuti urbani, in cui dovrà essere necessario definire standard di qualità adeguati ad una gestione efficace ed efficiente. Finalità del presente Piano è quindi quello di definire un modello gestionale per area di raccolta al fine di garantire entro i prossimi tre anni gli obiettivi di Piano. Nelle pagine successive vengono quindi riportare le analisi sul servizio della raccolta differenziata.

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G1 G1 G1 G2 G2 G2 G3 G3 G3 Prov Prov Prov merceologia

rifiuti RU totale 142.307.728 % % 58.990.200 % % 36.918.042 % % 238.215.970 % % %

Rd a recupero obiettivi PPGR

obiettivi PPGR

obiettivi PPGR

obiettivi PPGR

Carta 6.895.210 4,85 12,8 3.008.050 5,10 2,00 566.010 1,53 5,00 10.469.270 4,39 8,98 10,4 Vetro 4.675.850 3,29 6,4 2.178.500 3,69 6,40 642.830 1,74 5,20 7.497.180 3,15 6,20 4

plastica 1.476.700 1,04 2,2 434.540 0,74 141.050 0,38 0,80 2.052.290 0,86 1,45 5,6

metalli 1.473.785 1,04 1,1

498.650 0,85 0,60 255.970 0,69 1,20

2.228.405 0,94 1,00 2

legno 6.270.250 4,41 501.010 0,85 514.260 1,39 7.285.520 3,06

Abiti 485.950

0,34 0,90 275.560 0,47 0,40 57.712 0,16 13,00 819.222 0,34 2,77 2,8

rifiuti secchi (multimateriale) 10,00 2,35

Verde 12.929.969 9,09 4.027.170 6,83 4.591.540 12,44 21.548.679 9,05 Organico 1.242.720 0,87 10,80 6.341.860 10,75 17,60 160.110 0,43 11,60 7.744.690 3,25 12,53 12 Altro (a

recupero) 8.201.144 5,76

449.680 0,76 309.580 0,84

8.960.404 3,76 Totale a recupero 43.651.578 30,67 17.715.020 30,03 7.239.062 19,61 68.605.721 28,80

Rd a smaltimento

Rup tot 60.470 0,04 11.840 0,02 1.600 0,00 73.910 0,03 Altro (

smaltimento) 931.770 0,65 5.175.180 8,77 2.936.270 7,95 9.043.220 3,80 Totale a

smaltimento 992.240 0,70 5,80

5.187.020 8,79 3,20

2.937.870 7,96 3,20

9.117.130 3,83 4,71 3,2 RD Totale 44.643.818 31 40 22.902.040 39 40 10.176.932 28 40 77.722.851 33 40 40

Tab. 2.10: riepilogo raccolta differenziata per tipologia di rifiuti per aree di raccolta (anno 2003) –confronto con gli obiettivi di Piano

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sub-ambiti G1 G2 G3 SOELIA CMV AGEA AREA Comacchio

Argenta Bondeno Cento Mirabello PoggioR S.Agostino Vig. M. Ferrara 17 comuni Comacchio

Carta e cartone A-B A-B A-B-D-E A-B-D-E A-B-D-E A-B-D A-B-D-E A -B-E B-C A-B

Vetro B+E B B-D-E B-D B-D-E B-D B-D-E A -B-E B A-B Plastica B B B B-D B B-D B B-E B B

Ferro E A-B (CON VETRO) E E E E E B-E A-B E

Alluminio B (CON VETRO) B-D B-D VEDI VETRO B-E

Ingombranti E B-E

Beni durevoli A+E A E E E E E E A

Verde A+E B A-B-D-E B-E B-E B-D B-E B-E B-E E

Frazione organica umida A A-B B B

Oli e grassi E E E A-E F

Legno E E E E E B-E A E

Abiti CONTENITORI STRADALI B B B B B B B B-E B

A=porta a porta, B= contenitore stradale, C= mezzo mobile attrezzato, D=Stazione ecologica di base, E=stazione ecologica attrezzata ed F=piattaforma ecologica. Tabella 2.11: modalità di raccolta differenziata per tipologia di materiale per singolo comune

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Le principali frazioni di rifiuti secchi (carta, vetro, plastica, legno e tessili) vengono raccolte in maniera differenziata nei comuni della provincia di Ferrara. Le modalità di raccolta più diffuse della carta, del vetro e della plastica sono quelle mediante contenitori stradali dislocati sul territorio. In alcuni comuni della provincia viene inoltre effettuata la raccolta porta-porta della carta (comuni dell’alto ferrarese e comune di Comacchio). Si deve in ogni modo evidenziare che nei 17 comuni afferenti ad AREA s.p.a. è stata sviluppata la raccolta del secco-umido, in linea con le previsioni di Piano (mediante l’utilizzo principale di contenitori stradali). Si deve inoltre precisare che i dati desunti dai rendiconti annuali riportati nei paragrafi precedenti si riferiscono alle tipologie di multimateriale suddivise per frazioni omogenee (carta-cartone, plastica, lattine in alluminio, banda stagnata, legno, ecc.) al netto degli scarti. Al fine della valutazione delle rese in funzione degli obiettivi minimi previsti dal Piano si tiene conto quindi in generale dei valori complessivi delle frazioni secche. La raccolta differenziata dei rifiuti è attuata con il ricorso a stazioni ecologiche e/o stazioni di trasferenza. La Regione Emilia Romagna ha definito un modello tipo di stazioni ecologiche, pubblicata nel BUR n.112 del 15/12/95. Per stazione ecologica si intende un'area attrezzata e custodita presso la quale oltre ai cittadini anche i produttori di rifiuti speciali possono conferire carta, cartone, vetro, plastica, pneumatici, e tutte quelle categorie di rifiuti che saranno indicate dall'Ente gestore; la dimensione e la diffusione nel territorio delle stazioni ecologiche dipendono oltre che dalla densità di residenti anche dalla densità di tali attività. La "stazione attrezzata" deve essere dimensionata su un bacino corrispondente a 20.000 abitanti, con flessibilità tra 10.000 e 30.000 abitanti, corrispondente ad un "quartiere" di comuni capoluogo, a comuni medio grandi e/o di tre-quattro comuni dell'ordine di 5.000 abitanti In relazione alla densità di popolazione si può correlare la dimensione della stazione attrezzata alle seguenti fasce: fascia A (più di 300 abitanti/km²) 1 x 30.000 ab. fascia B (compresa tra 100 e 300 ab./km²) 1 x 20.000 ab. fascia C (meno di 100 ab./km²) 1 x 10.000 ab. In tabella 2.12 si riportano i dati relativi alle stazioni ecologiche attrezzate e/o stazioni di trasferenza esistenti sul territorio provinciale. Presso la discarica in Jolanda di Savoia è inoltre presente una stazione di trasferenza (SdT), finalizzata al trasbordo della frazione organica dei rifiuti dai centri di raccolta all’impianto tecnologico di trattamento (compostaggio) e alla selezione del rifiuto secco (multimateriale) per produrre flussi omogenei di rifiuti (carta, vetro, plastica, ecc.) da inviare ad impianti per il recupero. A partire dal 2004 il centro di selezione è diventato una piattaforma CONAI . Dai dati riportati sotto si desume che nel territorio provinciale è ancora poco diffuso un sistema organizzativo delle raccolte differenziate basato sull’utilizzo delle stazioni ecologiche attrezzate.

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In tabella 2.13 si riportano le quantità raccolte dalle associazioni di Volontariato nell’anno 2003. La tipologia di materiale principalmente raccolto in collaborazione con le associazioni di volontariato risulta quella degli abiti usati. Come si evince dai dati riportati in tabella risulta ancora poco diffuso questo sistema di collaborazione, peraltro prevista dal Piano, ad eccezione del comune di Argenta che raccoglie con il volontariato più di 31 Kg ab anno. Si deve evidenziare che l’attivazione di tali sinergie permette di raggiungere un duplice obiettivo: da una parte quello della raccolta differenziata, dall’altro la riduzione dei costi relativi ai singoli servizi.

Area di raccolta Comune abitanti SEA e/o SdT gestore Argenta 21.827 SEA (1) Soelia S.p.a. Ferrara 131.355 SEA (1) AGEA S.p.a.

Bondeno 15.605 n.d. Cento 30.558 SEA (1)

Mirabello 3.493 SEA (1) Poggiorenatico 7.383 SEA (1) CMV s.r.l.

S. Agostino 6.272

G1

Vigarano M. 6.621 SEA (1) CMV s.r.l. Berra 5.714

Codigoro 12.933 Copparo 17.875

Formignana 2.884 Goro 4.037

Jolanda di S. 3.295 SdT (1) AREA s.p.a Lagosanto 4.461 Masitorello 2.324

Massafiscaglia 3.810 Mesola 7.441

Migliarino 3.687 Migliaro 2.363

Ostellato 6.819 SEA (1)

ATI (Bordolini e AGEA) in regime

di appalto da AREA s.p.a

Portomaggiore 12.059 SEA (1)

Brodolini in regime di appalto da AREA

s.p.a Ro ferrarese 3.745

Tresigallo 4.721

G2

Voghiera 3.935 G3 Comacchio 21.680 N.d.

Totale 346.897 Tab. 2.12: stazioni ecologiche attrezzate e/o stazioni di trasferenza sul territorio provinciale

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Carta-

cartone Vetro Tessile

metalli ferrosi e

non toner Totale Carta-

cartone Vetro Tessile

metalli ferrosi e

non toner Totale Area di raccolta Comune abitanti Kg anno Kg anno Kg anno Kg anno Kg anno

Kg/ab anno

Kg/ab anno

Kg/ab anno

Kg/ab anno

Kg/ab anno

Argenta 21.827 368.750 13.060 42.100 256.070 679.980 16,89 0,60 1,93 11,73 31,15 Ferrara 131.355 328.339 13.211 341.550 2,50 0,10 2,60

Bondeno 15.605 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Cento 30.558 52.300 52.300 1,71 1,71

Mirabello 3.493 7.670 7.670 2,20 2,20 Poggiorenatico 7.383 5.100 5.100 0,69 0,69

S. Agostino 6.272 14.340 14.340 2,29 2,29

G1

Vigarano M. 6.621 8.100 8.100 1,22 1,22 totale G1 223.114 368.750 13.060 457.949 256.070 13.211 1.109.040 1,65 0,06 2,05 4,97

Berra 5.714 Codigoro 12.933 Copparo 17.875

Formignana 2.884 Goro 4.037

Jolanda di S. 3.295 Lagosanto 4.461 Masitorello 2.324

Massafiscaglia 3.810 Mesola 7.441

Migliarino 3.687 Migliaro 2.363 Ostellato 6.819

Portomaggiore 12.059 Ro ferrarese 3.745

Tresigallo 4.721

G2

Voghiera 3.935 Totale G2 102.103 275.560 275.560 2,70 2,70

G3 Comacchio 21.680 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Totale G3 21.680

Totale 346.897 368.750 13.060 733.509 256.070 13.211 1.384.600 1,06 0,04 2,11 0,74 0,04 3,99 Tab. 2.13: quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato dalla associazioni di volontariato (anno 2003)

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Dal confronto delle rese raggiunte nei comuni del territorio ferrarese con gli obiettivi minimi previste dal Piano si desume quanto segue: − nei comuni dell’Alto ferrarese (area di raccolta G1) si registrano in generale basse rese per le

principali tipologie di rifiuti secchi (carta e cartone, plastica e vetro), in molti comuni non è ancora stata attivata la raccolta della FORSU

− nei 17 comuni afferenti ad AREA le rese delle raccolta differenziate caratterizzate principalmente dalla raccolta del secco(multimateriale)-umido(FORSU) risulta per alcuni comuni abbastanza in linea con gli obiettivi minimi del Piano, da un’analisi di dettaglio si evince però che le quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato avviati a smaltimento risultano significative, imputabili con ogni probabilità al sistema di raccolta adottato (tipo di contenitori stradali di grandi dimensioni che possono intercettare flussi di rifiuti disomogenei e spesso di origine non urbana e tali da non permettere il conseguente recupero);

− nel comune di Comacchio si registra in generale basse rese di rifiuti raccolti in modo differenziato, in modo particolare per la FORSU (si registra un dato anomalo del verde raccolto).

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2.4 Il sistema impiantistico di smaltimento dei RU – analisi quadrimestrali Il sistema di smaltimento e trattamento dei rifiuti urbani nel territorio provinciale è costituito attualmente da cinque discariche (di cui una esaurita alla fine del 2003), da due inceneritori nel comune di Ferrara e da un impianto meccanico-biologico in comune di Ostellato. L’utenza del sistema di smaltimento dei rifiuti urbani è costituita normalmente dagli abitanti residenti in Provincia di Ferra, da quelli residenti nei Comuni di Pieve di Cento e Castel d’Argile, che fanno parte della provincia di Bologna e dalle presenze turistiche sui lidi ferraresi. Il sistema impiantistico è inoltre utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti speciali assimilabili. L’impianto di Argenta- situato in via Bandissolo, località Podere Vittorina Nuova- è occupato da 3 corpi di discarica per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali assimilabili agli urbani attualmente esauriti (ultimo corpo di discarica si è esaurito agli inizi del 2003). L’Amministrazione Provinciale con deliberazione di Giunta Provinciale n. 32632 del 20/03/03 ha approvato il progetto di ampliamento della discarica per una quantità abbancabile di circa 85.000 t. Nell’impianto è inoltre presente una stazione di trasferenza (trituratore e vaglio e) per la selezione del rifiuto urbano tal quale e/o trasbordo del rifiuto organico (tab.2.17). L’impianto è gestito dall’Azienda SOELIA S.p.A. L’ultimo lotto di discarica esaurito è soggetto al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda il progetto di chiusura e gestione post-esercizio per 30 anni. Il progetto di ampliamento è stato autorizzato ai sensi dell’art. 9 e 10 del D.lgs36/03 come nuovo impianto. L’impianto di Bondeno – situato in località Argine Destro Cavo Napoleonico- è costituito da due corpi di discarica per rifiuti urbani e speciali assimilabili. L’ultimo lotto di discarica è stata esaurito alla fine del 2003. L’ultimo lotto di discarica esaurito è soggetto al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda il progetto di chiusura e gestione post-esercizio per 30 anni. L’impianto di Comacchio – situato in località Valle Isola Corte Marozzo- è costituito da una discarica per rifiuti urbani e speciali assimilabili adiacente a quella di proprietà del comune esaurita alla fine del ’97. La discarica è stata realizzata in due settori suddivisi in quattro vasche ciascuno. Attualmente è in esercizio l’ultima vasca dell’ultimo settore prossimo all’esaurimento. La discarica di proprietà della Società SICURA S.r.l. è gestita dalla medesima società. E’ attualmente in fase istruttoria presso l’Ufficio VIA della Provincia di Ferrara l’ampliamento della discarica per un volume complessivo di 350.000 mc di cui 200.000 mc da destinare allo

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smaltimento dei rifiuti urbani e il restante allo smaltimento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani. La discarica attualmente in esercizio è invece soggetta al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda il progetto di chiusura e gestione post-esercizio per 30 anni. L’impianto di Jolanda di S. –situato in località Cispa- è costituito da quattro corpi di discarica. Il IV lotto si è esaurito tra la fine del 2003 e gli inizi del 2004. A partire da Agosto 2004 è entrato in esercizio l’ampliamento del vallo tra il II e III lotto per un volume di rifiuti abbancabile pari a circa 50.000 t. E’ in fase di realizzazione una discarica per rifiuti speciali non pericolosi, adiacente al IV lotto della discarica per rifiuti urbani, della capacità di circa 360.000 t, finalizzato allo smaltimento delle scorie del forno inceneritore e, in caso di necessità, per lo smaltimento dei rifiuti urbani (secondo quanto contenuto nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti in fase di approvazione). Si ipotizza l'esercizio per l’anno 2005. Nell’impianto è inoltre presente una stazione di trasferenza (trituratore e vaglio e) per la selezione del rifiuto urbano tal quale e/o trasbordo del rifiuto organico (tab.2.17). L’impianto è gestito dall’Azienda AREA S.p.A. L’ultimo lotto di discarica esaurito è soggetto al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda il progetto di chiusura e gestione post-esercizio per 30 anni. Il progetto della discarica per rifiuti speciali non pericolosi è soggetto al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda la prosecuzione dell’attività. Il progetto di ampliamento della discarica è stato autorizzato ai sensi degli artt. 9 e 10 del D.lgs36/03 come nuovo impianto. L’impianto di S.Agostino –situato in località Molino Boschetti– è costituito da una discarica per rifiuti urbani e speciali assimilabili agli urbani di potenzialità pari a circa 258.000 mc, il cui progetto è stato approvato dall’Amministrazione Provinciale con atto P.G. n. 13144 del 16/03/1999. Con atto P.G.n. 76525 del 15/10/2002 è stata approvata una variante al progetto consistente in un ampliamento in altezza per ulteriori 50.000 tonnelate di rifiuti da abbancare in discarica. L’impianto è gestito dalla Società SITA FD Stab.Org. in Italia Il progetto della discarica è soggetto al piano di adeguamento previsto ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03 in materia di discariche per quanto riguarda la prosecuzione dell’attività. In tabella 2.14 si riportano le quantità di rifiuti urbani smaltiti nelle discariche per rifiuti urbani del territorio provinciale, desunti dai rendiconti annuali 2003.

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Gestore ubicazione comuni serviti q.tà smaltita t/a

Soelia S.p.a Argenta Argenta 3.221,54 Manutencoop Bondeno Bondeno 7.224 SICURA S.r.l. Comacchio 26.581,00

Comacchio Ferrara 2.709,02 AREA S.p.a. Argenta 2.912,05

17 comuni di AREA 36.088,16

Jolanda di S. Ferrara 4.888,42

Comune * S.Agostino Cento, Mirabello, Poggiorenatico, S.Agostino

e Bondeno

18.062,76

Totale 101,686,95

* il comune gestisce la discarica attraverso la SITA S.r.l. Tabella 2.14: : discariche per RU presenti nel territorio ferrarese- dati desunti dai rendiconti annuali 2003

Gli Impianti di Ferrara sono costituiti da due inceneritori e da una discarica per le scorie (adiacente alla discarica per rifiuti urbani esaurita nel 2000), gestiti dall’Azienda AGEA S.p.a.

L’impianto di incenerimento di via Conchetta (senza recupero di energia) è caratterizzato da una potenzialità pari a circa 30.000 t/a, tenendo però conto delle esigenze di manutenzione la potenzialità è di circa 20.000 t/a.

L’impianto di incenerimento GEOTERMIA è costituito da un forno del tipo a griglia mobile ed è dotato della camera post-combustione, parte del calore recuperato viene inoltre avviato al teleriscaldamento. La potenzialità dell’impianto è di 150 tonnellate al giorno, pari a circa 50.000 t/a, comprensive dei fermi tecnici.

Con deliberazione di G.P. n. 145/24405 del 9/04/2002 l’Amministrazione provinciale di Ferrara ha approvato l’ampliamento della discarica esistente di Ferrara per lo smaltimento delle scorie dei forni inceneritori per una capacità pari a circa 13.000 mc. La discarica è prossima all’esaurimento.

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In tabella 2.15 si riportano le quantità di rifiuti urbani smaltiti negli impianti di AGEA s.p.a, desunti dai rendiconti annuali 2003.

Inceneritore ubicazione comuni serviti q.tà smaltita t/a

AGEA S.p.a. Ferrara-Canal Bianco Ferrara 31.950,44

Vigarano M. 2.066,35

AGEA S.p.a. Ferrara-V. Conchetta Ferrara 17.068,59

Vigarano M. 481,43

Totale 51.566,81 Tabella 2.15: inceneritori per RU presenti nel territorio ferrarese- dati desunti dai rendiconti annuali 2003 L’impianto di Ostellato- situato in località Mezzano Nord-Ovest, Zona 27- risulta autorizzato a partire dalla fine del 2000 da parte dell’Amministrazione Provinciale per la produzione di “compost non di qualità" (biostabilizzato). Con deliberazione di Giunta Provinciale n.295/68455 del 24/06/2003 l’Amministrazione Provinciale ha autorizzato una variante impiantistica, consistente nella sostituzione dell’impianto di selezione del rifiuto urbano tal quale per una potenzialità complessiva pari a 60.000 t/a , nell’installazione di una macchina rotoimballatrice finalizzata al confezionamento del rifiuto secco (rotoballe) proveniente dalla selezione e nella realizzazione di un’area di stoccaggio delle “rotoballe” per una quantità complessiva pari a 90.000 t. L’impianto può inoltre trattare rifiuti organici selezionati e/o differenziati per una quantità complessiva di 75.000 t/a di cui 30.000 di frazione organica già selezionata, 20.000 t di materiale ligneo-cellulosico e 25.000 t di frazione umida proveniente dall’impianto di selezione. Nel corso dell'anno 2001 è stato inoltre approvato il progetto per una seconda linea per il trattamento del rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata finalizzato alla produzione di “compost di qualità”, pari ad una potenzialità di 28.000 t/a. Si prevede l’ultimazione dei lavori per la fine di questo anno. L’impianto viene gestito dalla Società RECUPERA S.r.l. di Ferrara.

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In tabella 2.16 si riportano le quantità di rifiuti urbani smaltiti nell’impianto meccanico-biologico di Ostellato, desunti dai rendiconti annuali 2003.

Compostaggio ubicazione comuni serviti q.tà smaltita t/a

RECUPERA S.r.l. Ostellato Argenta 1.618,86

Comacchio 160,11 Ferrara 5.243,99

Totale 7.022,96 Tabella 2.16: impianto meccanico-biologico per il trattamento del RU tal-quale - dati desunti dai rendiconti annuali 2003 Nella tabella successiva si riportano i dati desunti dai questionari integrativi sulle Stazione di Trasferenza (SDT).

Gestore Ubicazione descrizione Superficie mq ab serviti potenzialità U.M.

q.tà raccolte

2003 Kg/a

Tipologie note

AGEA Spa Ferrara c/o inceneritore

Canal Bianco

I rifiuti stoccati verranno

indirizzati verso impianti di

smaltimento definitivo e/o

recupero della Provincia di

Ferrara

1.100 mc/a 12.590.000 RU ed assimilati

finalizzata al trasferimento dei RU prodotti dal

Comune di Ferrara e dai

Comuni convenzionati del territorio ferrarese

in eccedenza rispetto alla

capacità complessiva di

smaltimento degli impianti di

termodistruzione di Ferrara.

SOELIA Spa Argenta C/o impianto di discarica

720 21.827 11.500.000 Kg/a 4.747.370 RU ed assimilati

la q.tà di rifiuti trattati a partire dal 1/06/03 data

inizio attività

AREA Spa Jolanda di S.

c/o impianto di discarica

Impianto di trasbordo (con

pressa)

62 mq (area tramoggia+pressa+scarrabile) - 270 mq

(rampa accesso alla tramoggia

38.234 2.500.000 FORSU

impianto di selezione

1.500 mq (capannone

selezione) - 270 (tettoia stocaggio)

51.000 12.000.000 Kg/a 1.400.000 RDM la q.tà di rifiuti trattati a partire

dal 20/08/03 data inizio attività

Tabella 2.17: piattaforme ecologiche e/o stazioni di trasferenza esistenti nel territorio provinciale- dati desunti dai rendiconti annuali 2003

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Nella pagina successiva si riporta uno schema a blocchi sui flussi prioritari di rifiuti urbani per sub-ambito (G1, G2 e G3).

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Argenta –SOELIA s.p.a. 11.784,74 t/a

Ferrara –AGEA s.p.a. 92.537,12 t/a

Cento, Mirabello, Vigarano, Poggiorenatico e S.Agostino –CMV s.r.l. 28.475,88 t/a

Bondeno 9.509,99 t/a

RU anno 2003

Produzione tot:

238.215,97 t/a

RD: 3.815,83 t/a ( 32%)

Smaltimento: 7.968,91 t/a (68%) discarica (Argenta) compostaggio (Ostellato)

G2 17 comuni –AREA s.p.a. 58.990,2 t/a

Comacchio 36.918,04 t/a

G3

G1 RD: 30.676,66 t/a (33%)

Smaltimento: 61.860,46 t/a ( 67%) discarica (Jolanda) inceneritore (Ferrara) compostaggio (Ostellato)

RD: 7.897,34 t/a (28%)

Smaltimento: 20.578,54 t/a (72%) discarica (S.Agostino) … inceneritore (Ferrara)

RD : 22.902,04 t/a (39%)

Smaltimento: 36.088,16 t/a (61%) discarica (Jolanda)

RD: 10.176,93 t/a (36%)

Smaltimento: 26.741,11 t/a (64%) discarica (Comacchio) compostaggio (Ostellato)

RD: 2.253,99 t/a (24%)

Smaltimento: 7.256 t/a ( 76%) discarica (Bondeno) discarica (S.Agostino) …

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Per completare la situazione sul sistema impiantistico di smaltimento dei rifiuti urbani si riportano i risultati delle analisi quadrimestrali degli impianti, allo scopo principale di monitorare l’indice di utilizzo degli impianti in relazione alle previsioni di Piano (dati aggiornati al primo quadrimestre 2004). A tal riguardo sono stati trasmessi agli Enti Gestori degli impianti medesimi dei questionari specifici di carattere tecnico-economico. Per quanto riguarda il periodo precedente al primo quadrimestre sono stati considerati i dati provinciali. Nel seguito si riportano i dati relativi all’utilizzo degli impianti di discarica presenti sul territorio ferrarese per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali assimilabili. Rifiuti Urbani

Località Gestore QI 2002 QII

2002QIII

2002totale 2002 QI 2003

QII 2003

QIII 2003

totale 2003

QI 2004

Argenta SOELIA s.p.a 2.653 200 2.057 4.910 2.494 727 0 3.221 0

Bondeno Manutencoop 2.451 2.451 2.113 7.015 2.349 2.713 2.713 * 7.775 0Comacchio SICURA 7.473 16.049 7.503 31.025 6.178 16.531 6.653 29.362 7.007

Jolanda di S. AREA S.p.a. 16.988 17.819 22.137 56.944 12.932 17.199 9.882 40.013 194

S.Agostino SITA 7.654 8.884 8.306 24.843 7.126 8.824 9.526 25.476 9.817totale 37.219 45.403 42.116 124.738 31.079 45.994 28.774 105.847 17.018* utilizzato dato relativo a QI2003 Rifiuti Speciali Assimilabili

Località Gestore QI 2002 QII

2002QIII

2002totale 2002 QI 2003

QII 2003

QIII 2003

totale 2003

QI 2004

Argenta SOELIA s.p.a 224 23 164 411 126 26 152

Bondeno Manutencoop 174 174 99 447 0 Comacchio SICURA 9.449 9.644 10.709 29.802 8.550 5.073 973 14.596 1.070

Jolanda di S. AREA S.p.a. 13.871 20.278 11.031 45.180 11.719 16.762 22.606 51.087 1.027

S.Agostino SITA 0 923totale 23.718 30.119 22.003 75.840 20.395 21.861 23.579 65.835 3.020 totale 60.937 75.522 64.119 200.578 51.475 67.855 52.353 171.683 20.037Tab. 2.18: utilizzo discariche per rifiuti urbani desunti dai questionari quadrimestrali -quantità espresse in tonnellate/periodo

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Grafico 2.8 - andamento quadrimestrale utilizzo discariche

Come è possibile desumere dal grafico 2.8 l’utilizzo delle discariche per lo smaltimento dei Rifiuti Urbani (RU) nel corso del 2003 è diminuito rispetto all’anno precedente. Tale andamento risulta registrato anche per lo smaltimento dei Rifiuti Speciali Assimilabili (RSA). Nel primo quadrimestre 2004 l’avvio in discarica dei RU risulta ulteriormente diminuito rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (QI 2003) con un valore quasi dimezzato. Nel primo quadrimestre 2004 si registra inoltre una diminuzione significativa dei RSA smaltiti in discarica. Tale andamento risulta giustificato dalla scarsa disponibilità impiantistica causata dall’esaurimento nel corso dell’anno precedente di alcune discariche (Argenta, Bondeno e Jolanda di S.) e dalla mancata realizzazione degli ampliamenti nei tempi ipotizzati (Argenta e Vallo di Jolanda di S.). Nella tabella successiva si riporta la stima della capacità residua degli impianti esistenti e l’aggiornamento degli ampliamenti in progetto (approvati in fase di realizzazione e/o da approvare).

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

QI 2002 QII 2002 QIII 2002 totale2002

QI 2003 QII 2003 QIII 2003 totale2003

QI 2004

Totale RS

totale RU

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discarica Gestore

capacità residua dati prov.li al 1/09/03

QIII 2003 (t/periodo)

Capacità residua al 1/01/04 (tonn)

QI 2004 (t/periodo)

Capacità residua al 1/05/04 (tonn)

Potenzialità Ampliamenti (tonn) Note

Argenta SOELIA S.p.a. 0 0 0 0 0 85.600 prossima all'esercizio

Bondeno Manutencoop 5.787 0 0 0 0 esaurita non si prevedono ulteriori ampliamenti

Comacchio SICURA S.r.l. 48.397 7.626 40.771 8.077 32.694 160.000

Progetto sottoposto a VIA che prevede l’ampliamento per una potenzialità complessiva di 280.000 t di cui 160.000 per RU e 120.000 t per RS

Jolanda AREA S.p.a. 35.054 32.488 2.566 1.221 1.345 50.000 prossima all'esercizio S.Agostino Comune 42.849 9.526 33.323 10.740 22.583 50.000 in esercizio

totale 132.087 49.640 76.660 20.038 56.622 345.600

il PPGR prevede ampliamenti nelle discariche esistenti per complessive 500.000 t

Tab. 2.19: capacità residua degli impianti di discarica Ipotizzando di utilizzare lo spazio di discarica residuo, stimato pari a 106.622 t al 1/05/04, con un tasso mensile uguale a quello registrato per il primo quadrimestre 2004 per rifiuti urbani e speciali assimilabili si prevede l’esaurimento entro marzo 2006. L’esaurimento delle discariche è anticipato di circa un anno (entro gennaio 2005) nel caso si ipotizza un tasso mensile di utilizzo uguale a quello registrato nell’anno 2003. A tal riguardo si deve evidenziare che nel primo caso (tasso di utilizzo mensile uguale a quello registrato per il primo quadrimestre 2004) si prevede l’anticipazione delle azioni di piano relativamente alla limitazione dell’utilizzo delle discariche e all’avvio delle azioni del meccanico-biologico, dovuto con ogni probabilità alla situazione di crisi impiantistica registrata in tale periodo, come è stato sopra evidenziato. Gli ampliamenti di discarica riportati in tabella 2.20 non comprendono tutti i progetti presentati in Provincia (in fase istruttoria e/o già approvati). Al fine di completare la situazione impiantistica delle discariche nella tabella successiva si riporta l’aggiornamento degli impianti in progetto.

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Discarica Impianto Potenzialità in

Tonn note

Discarica per RS 360.000 Progetto approvato per lo smaltimento delle scorie. Nel PPGR si prevede la possibilità di utilizzo per lo smaltimento dei RU nel caso di necessità

Vallo per RU 50.000 In esercizio da agosto 2004

AREA-Jolanda

Nuovo ampliamento 100.000 In fase istruttoria di VIA

S.Agostino Ampliamento della discarica esistente per RU

50.000 In esercizio

Argenta Ampliamento della discarica esistente per RU

85.000 Prossima all’esercizio

Ampliamento della discarica esistente per RU

160.000 In fase istruttoria di VIA Comacchio

Ampliamento della discarica esistente per RS

120.000 In fase istruttoria di VIA

Totale 925.000

Tab . 2.20: situazione impianti di discarica in progetto Rifiuti Urbani

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003 QI 2004

Ferrara Canal Bianco 11.687 11.163 5.833 28.683 12.040 8.396 13.573 34.010 11.131Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 2.233 7.862 6.459 16.553 5.152 5.532 6.871 17.555 4.628

totale 13.919 19.025 12.292 45.236 17.192 13.929 20.444 51.565 15.759Rifiuti Urbani assimilati Ferrara Canal Bianco 2.596 2.327 309 5.232 756 328 578 1.661 1.963Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 28 117 182 327 54 191 126 372 34

totale 2.623 2.444 491 5.558 810 519 704 2.033 1.997Rifiuti Speciali assimilabili

Ferrara C. Bianco 346 197 86 629 204 33 220 457 1.904Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 1 12 37 50 14 24 22 61 2

totale 347 209 123 678 219 57 242 518 1.906 totale 16.890 21.678 12.906 51.473 18.221 14.505 21.389 54.115 19.662Rifiuti Ospedalieri Ferrara C. Bianco

AGEA S.p.A.

Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 14 79 238 316 633 85

totale 14 79 238 316 633 85 totale 16.890 21.678 12.906 51.487 18.300 14.743 21.705 54.748 19.747Tab. 2.21: utilizzo inceneritori per rifiuti urbani desunti dai questionari quadrimestrali -quantità espresse in tonnellate/periodo

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0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

QI 2002 QII 2002 QIII2002

totale2002

QI 2003 QII 2003 QIII2003

totale2003

QI 2004

RSRU

Grafico 2.9 – andamento quadrimestrale utilizzo inceneritori

Gli impianti di incenerimento di Ferrara vengono normalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Nell’anno 2003 è stato registrato un utilizzo maggiore rispetto all’anno precedente. Le quantità registrate nel primo quadrimestre confermano tale andamento (superiore a quanto registrato nel primo quadrimestre 2003). Si deve evidenziare che l’utilizzo degli impianti è strettamente collegato agli interventi di manutenzione degli impianti, che saranno da verificare nel corso dell’intero anno. L’impianto di via Conchetta è inoltre utilizzato per smaltire i rifiuti ospedalieri, la variazione dei quantitativi registrati al primo quadrimestre rispetto a quelli dell’anno precedente risulta pressoché costante.

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Rifiuti Urbani

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003 QI 2004

Ostellato RECUPERA 14.407 28.587 20.266 63.260 18.518 23.320 32.830 74.668 19.117totale 14.407 28.587 20.266 63.260 18.518 23.320 32.830 74.668 19.117RS assimilabili prodotti da privati in Provincia di Ferrara Ostellato RECUPERA 1.419

totale 1.419RS assimilabili prodotti da privati fuori dalla Provincia di Ferrara Ostellato RECUPERA 0 921 182 1.103 14.352totale 0 921 182 1.103 14.352

totale 14.407 29.508 20.448 64.362 18.518 23.320 32.830 74.668 34.888Tab. 2.22: utilizzo meccanico-biologico per rifiuti urbani desunti dai questionari quadrimestrali -quantità espresse in tonnellate/periodo

Località Gestore QI 2002 QII

2002 QIII

2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003 QI 2004

Ostellato RECUPERA 5.400totale 5.400 totale 5.400Tab. 2.23: stoccaggio della frazione secca dalla selezione dell’impianto meccanico-biologico di Ostellato (rotoballe), desunti dai questionari quadrimestrali -quantità espresse in tonnellate/periodo

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50

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

QI 2002 QII 2002 QIII 2002 totale2002

QI 2003 QII 2003 QIII 2003 totale2003

QI 2004

RSA prodotti fuori Provincia

RSA prodotti in Provincia

RU

Grafico 2.10 – andamento quadrimestrale utilizzo meccanico-biologico

I quantitativi di Rifiuti Urbani avviati all’impianto meccanico-biologico negli anni di osservazione 2002 e 2003 risultano in prevalenza già selezionati. Nel 2002 il 70% circa del totale dei rifiuti urbani trattati all’impianto risultano provenienti da fuori Provincia. Nel 2003 il 66% circa del totale dei rifiuti urbani trattati all’impianto risultano provenienti da fuori Provincia. Si deve evidenziare inoltre che l’impianto di selezione negli anni di osservazione (2002 e 2003) non era ancora funzionante. Nel primo quadrimestre 2004 si registra un maggiore utilizzo dell’impianto meccanico-biologico rispetto ai quantitativi registrati nei periodi precedenti (QI2002 e QI2003). Del quantitativo totale di rifiuti urbani trattati nel primo quadrimestre 2004 circa il 77% (cod. CER 200301-rifiuto urbano misto-) risulta avviato all’impianto di selezione per la separazione meccanica della frazione organica da destinare alla biostabilizzazione. Contrariamente a quanto registrato negli anni precedenti i rifiuti urbani trattati nell’impianto risultano provenienti esclusivamente dall’ambito provinciale. Nel primo quadrimestre 2004 la quantità di rifiuti speciali risultano inoltre pari a circa il 45% del totale dei rifiuti avviati all’impianto proveniente prevalentemente da fuori Provincia.

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L’utilizzo del meccanico-biologico per il trattamento dei rifiuti urbani tal quali, registrato nel primo quadrimestre 2004 in anticipo rispetto alle previsioni di Piano, è dovuto alle migliorie impiantistiche realizzate per la selezione dei rifiuti stessi e alla scarsa disponibilità delle discariche. Per completare l’analisi del sistema impiantistico, desunto dai questionari impianti, nelle tabelle successive si riportano le quantità di rifiuti prodotti durante l’attività di smaltimento per le diverse tipologie impiantistiche.

Località Gestore QI 2002 QII 2002QIII

2002 totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII

2003 totale 2003 QI 2004

Argenta SOELIA s.p.a 783 993

1.4533.229 1.829 805

1.408

4.041,62 3.259Bondeno Manutencoop 117

Comacchio SICURA 0 0 0 0234 5.143

5.669

11.045,32 n.d.Jolanda di S. AREA S.p.a. 1.276 1.862 3.848

6.986 4.924 3.620 1.458

10.001,96 n.d.

S.Agostino SITA 461 1.136

1.4333.030

2.150934

2.091

5.175,65 4.397,95

Ferrara * AGEA S.p.a 885 3.721 2.063 888 996 3.946,59 4.944totale 3.405 3.991 6.734 17.083 11.200 11.389 11.622 34.211 12.601* discarica per rifiuti urbani di Ferrara esaurita nel 2000 Tab. 2.24: quantità di percolato (19.07.03) prodotto durante l’attività discarica per rifiuti urbani e speciali assimilabili, espressa in tonnellate/periodo

Località Gestore QI 2002 QII

2002 QIII

2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003 QI 2004

Ostellato RECUPERA 710 789 764 2.263 525 358 927 1.810 totale 710 789 764 2.263 525 358 927 1.810 0 totale 710 789 764 2.263 525 358 927 1.810 0Tab. 2.25: quantità di percolato (19.07.03) prodotto durante l’attività dell’impianto meccanico-biologico, espressa in tonnellate/periodo

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003

QI 2004

percolato prodotto nella discarica 2B

AGEA S.p.a. 353 1.028 1.137 525 990 2.651,89 2.124

Tab. 2.26: quantità di percolato (19.07.03) prodotto durante l’attività della discarica di rifiuti speciali non pericolosi per lo smaltimento delle scorie dei due forni inceneritori di Ferrara, espressa in tonnellate/periodo

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Polverino (190105*)

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003

QI 2004

Ferrara C. Bianco

AGEA S.p.A. 537 1.341 519 314 597

Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 73 520 131 139 473 128

totale 610 1.860 0 473 725 acque reflue dal trattamento fumi ecc..(190106*)

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003

QI 2004

Ferrara C. Bianco

AGEA S.p.A. 24 111 31 54 29 115 207

Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 21 107 30 0 0 30 67

totale 45 218 61 54 29 145 274 scorie (190112)

Località Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003

totale 2003

QI 2004

Ferrara C. Bianco

AGEA S.p.A. 4.383 10.239 3.990 2.433 3.856 10.279 3.899

Ferrara Via Conchetta

AGEA S.p.A. 648 5.032 1.552 1.859 2.232 5.643 1.422

totale 5.031 15.271 5.542 4.292 6.088 15.922 5.321Tab. 2.27: quantità di rifiuti prodotti durante l’attività di incenerimento, espresse in tonnellate/periodo composti fuori specifica (190503)

Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003 totale 2003 QI 2004

RECUPERA 7.092 6.048 8.270 21.410 9.801 7.758 5.629 23.189 7.333 7.092 6.048 8.270 21.410 9.801 7.758 5.629 23.189 7.333 7.092 6.048 8.270 21.410 9.801 7.758 5.629 23.189 7.333 parte di RU e simili non compostata -190501 e altri rifiuti prodotti dal trattamento meccanico- 191212

Gestore QI 2002 QII 2002 QIII 2002totale 2002 QI 2003 QII 2003 QIII 2003 totale 2003 QI 2004

RECUPERA 3.021 9.637 4.535 17.193 5.714 6.178 6.987 18.879 9.706 3.021 9.637 4.535 17.193 5.714 6.178 6.987 18.879 9.706 10.823 16.475 13.568 40.865 16.040 14.294 13.544 43.878 17.039Tab. 2.28: quantità di altri rifiuti prodotti durante l’attività dell’impianto meccanico-biologico di Ostellato, espressa in tonnellate/periodo

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La tipologia di rifiuti maggiormente prodotta dagli impianti di discariche risulta il percolato, che nell’anno 2003 ha raggiunto una produzione superiore a 35.000 t/a. Le quantità registrate nel primo quadrimestre 2004 mostrano inoltre una tendenza all’aumento. Tali tipologie di rifiuti vengono normalmente trattate in impianti chimico-fisici. L’attuale sistema impiantistico a livello provinciale per lo smaltimento del percolato di discariche è caratterizzato da:

- un impianto chimico-fisico per il trattamento e l’inertizzazione dei RS liquidi e semi-liquidi anche pericolosi, per una potenzialità di 60.000 t/a;

- impianti di depurazione civile con linea dedicata al trattamento di RS liquidi e semi-liquidi Le scorie prodotte dai forni inceneritori risultano le tipologie di rifiuti maggiormente prodotte dall’attività di incenerimento (circa il 30% del rifiuto trattato), e sono attualmente inviate alla discarica di Ferrara, in fase di esaurimento. Si deve evidenziare a tal riguardo che il Piano provinciale di Gestione dei Rifiuti prevede presso l’impianto di Jolanda la realizzazione di una nuova discarica, della capacità di circa 360.000 mc, in grado di garantire lo smaltimento delle scorie prodotte dall’attività di incenerimento per i prossimi 10 anni (periodo di validità del Piano). Nel seguito si riporta una breve sintesi dell’analisi quadrimestrale 2004 sul sistema impiantistico di smaltimento dei rifiuti urbani. L’utilizzo delle discariche nel primo quadrimestre 2004 risulta notevolmente diminuito rispetto sia allo stesso periodo dell’anno precedente (primo quadrimestre 2003) sia rispetto ad un tasso di utilizzo mensile registrato mediamente nel corso dell’anno 2003; tale situazione è imputabile alla scarsa disponibilità impiantistica, dovuta all’esaurimento nel corso dell’anno 2003 delle discariche di Argenta, Bondeno e Jolanda di S. e contestualmente alla mancata realizzazione, secondo le previsioni, dell’ampliamento di Argenta e del vallo di Jolanda di S. Gli impianti di incenerimento di Ferrara vengono normalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti urbani; nel primo quadrimestre 2004 si conferma quanto registrato nel corso dell’anno 2003, cioè che gli impianti vengono utilizzati al massimo della loro capacità; si deve in ogni modo evidenziare che l’indice di utilizzo degli impianti è strettamente collegato agli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) che si devono effettuare nel corso dell’anno. L’impianto di via Conchetta è inoltre utilizzato per smaltire i rifiuti ospedalieri. La variazione dei quantitativi registrati al primo quadrimestre rispetto a quelli dell’anno precedente risulta pressoché costante. Nel primo quadrimestre 2004 l’impianto meccanico-biologico di Ostellato viene utilizzato per il trattamento dei rifiuti urbani tal-quali, contrariamente a quanto registrato negli anni precedenti, tenuto conto delle migliorie impiantistiche avvenute sul sistema di selezione alla fine dell’anno 2003. Si registra nello stesso periodo di osservazione una quantità significativa di rifiuti speciali assimilabili provenienti da fuori Provincia.

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Si deve evidenziare che il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti di Ferrara prevede un periodo transitorio (2000-2005) entro cui devono essere attivate le seguenti operazioni: sviluppo delle raccolte differenziate per raggiungere l’obiettivo del 40% entro il 2003; realizzazione della seconda linea dell’impianto di Ostellato per il trattamento della frazione

organica dei RU provenienti dalla raccolta differenziata entro il 2004; obbligo alla pre-selezione in discarica dei Rifiuti Urbani; avviamento dell’impianto meccanico-biologico per il trattamento dei rifiuti urbani tal quali per

complessive 60.000 t/a a partire dal 2006; ampliamento delle discariche esistenti (Argenta, Jolanda di S. Comacchio e S.Agostino) per

complessive 500.000 t per lo smaltimento dei Rifiuti Urbani e, se necessario, dei RSA (preferibilmente provenienti dalle operazioni di selezione e recupero dei RU) per complessive 60.000 t/a;

chiusura dell’inceneritore di Via Conchetta contestualmente all’adeguamento di quello di Canal Bianco agli inizi del 2006.

L’ampliamento delle discariche esistenti sono previste dal Piano al fine di garantire il fabbisogno di smaltimento per il periodo transitorio e a regime dovranno essere utilizzate esclusivamente come polmone del sistema impiantistico, caratterizzato dal nuovo inceneritore di Canal Bianco e dall’impianto meccanico-biologico di Ostellato. Si deve evidenziare a tal riguardo che, nel caso di necessità, è possibile utilizzare per lo smaltimento dei RU la nuova discarica in Jolanda di S., in fase di realizzazione, dedicata alle scorie dei forni inceneritori. L’utilizzo dell’impianto di Ostellato nello scenario transitorio del PPGR risulta esclusivamente per la biostabilizzazione dei Rifiuti Urbani preselezionati in discarica, in quanto l’impianto di selezione allo stato di redazione del Piano stesso non era ancora funzionante. A tal riguardo si deve informare che con deliberazione di Giunta Provinciale n. 295 del 24/06/2003 l’Amministrazione provinciale ha autorizzato una variante impiantistica, consistente nella sostituzione dell’impianto di selezione del rifiuto urbano tal_quale e nell’istallazione di una macchina rotoimballatrice finalizzata al confenzionamento della frazione secca del rifiuto selezionato e nella realizzazione di un’area di stoccaggio delle “rotoballe” per una quantità complessiva pari a circa 90.000 t.

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2.5 Il sistema di recupero dei RU – analisi quadrimestrali Per l’analisi sul sistema di raccolta dei rifiuti urbani sono stati inviati agli Enti gestori dei questionari semplificati relativamente ai quantitativi raccolti (periodo quadrimestrale), alla destinazione degli impianti e ai costi di conferimento degli stessi. Nel presente paragrafo vengono pertanto illustrate le analisi quadrimestrali relative alla raccolta dei rifiuti urbani, desunti dai questionari periodici compilati dai gestori. In tabella 2.29 si riportano i dati quadrimestrali sui flussi complessivi dei rifiuti urbani nell’ultimo periodo di osservazione per un confronto con l’anno precedente. I dati relativi ai periodi precedenti al primo quadrimestre 2004 sono desunti dai dati provinciali.

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QI 2003 Kg/anno QII 2003 Kg/anno QIII 2003 Kg/anno 2003 Kg/anno QI 2004 Kg/anno

area di raccolta Comune Gestore a

smaltimento RD tot a smaltimento RD tot a

smaltimento RD tot a smaltimento RD tot a

smaltimento RD tot note

Argenta SOELIA S.p.a. 2.620.782 1.128.350 2.565.020 1.297.550 2.783.108 1.389.928 7.968.910 3.815.828 2.145.140 1.043.830

Ferrara Agea S.p.a. 19.719.170 10.109.940 22.818.240 9.785.580 19.323.050 10.781.140 61.860.460 30.676.660 19.842.280 11.325.115

Cento 3.636.000 928.380 3.973.000 1.386.150 3.790.000 2.281.230 11.399.000 4.595.760 3.861.000 1.290.700 Vigarano 803.340 265.330 881.160 282.910 863.280 365.220 2.547.780 913.460 875.200 322.820

Mirabello 376.830 168.610 484.740 185.510 424.060 174.000 1.285.630 528.120 426.000 192.960

PoggioR. 998.693 348.283 1.027.030 359.580 970.357 336.987 2.996.080 1.044.850 978.000 343.770 per il 2003 i dati qr sono pariziali … valore ipotetico per QI 2003

S.Agostino

CMV S.r.l.

808.080 194.339 921.890 293.887 620.080 326.924 2.350.050 815.150 651.000 280.310

G1

Bondeno Comune * 2.418.667 751.330 2.418.667 751.330 2.418.667 751.330 7.256.000 2.253.990 1.976.000 689.680

per il 2003 i dati qr non sono disp. (ipotizzato distribuzione omogenea per periodo)

G2 17 comuni AREA s.p.a. 12.070.500 7.192.390 12.758.000 7.543.290 11.259.660 8.166.360 36.088.160 22.902.040 9.945.000 6.629.000

G3 Comacchio Comune ** 5.874.700 1.244.810 14.281.000 2.299.182 6.585.410 6.632.940 26.741.110 10.176.932 6.638.000 5.130.519

totale 49.326.762 22.331.762 62.128.747 24.184.969 49.037.671 31.206.059 160.493.180 77.722.790 47.337.620 27.248.704

Tab. 2.29 – dati quadrimestrali relativi ai flussi di rifiuti urbani raccolti in modo indifferenziato (da avviare a smaltimento) e in modo differenziato (da avviare a recupero e/o smaltimento), desunti dai questionari periodici.

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Nel grafico viene rappresentato l’andamento dei flussi dei rifiuti nel periodo di osservazione a livello provinciale.

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

QI 2003 QII 2003 QIII 2003 QI 2004

RU a smaltimento t/aRD totRU tot

Grafico 2.11 – andamento quadrimestrale dei flussi di rifiuti urbani raccolti a livello provinciale

QI 2003 QII 2003 QIII 2003 QI 2004

Q_medio 2003

Var% -Q_medio 2003 e QI 2004

RU a smaltimento t/a 49.327 62.129 49.038 47.338 53.498 -11,51 RD tot t/a 22.332 24.185 31.206 27.249 25.908 5,18 RU tot t/a 71.659 86.314 80.244 74.586 79.405 -6,07 Tab. 2.30 – dati quadrimestrali relativi ai flussi di rifiuti urbani raccolti a livello provinciale Com’è possibile desumere dai dati di tabella 2.30 (rappresentati nel grafico 2.11) si registra nel primo quadrimestre 2004 una tendenza all’aumento della raccolta differenziata rispetto al primo quadrimestre del precedente anno con conseguente diminuzione dei rifiuti da avviare a smaltimento, mentre la quantità complessiva continua ad essere ancora in leggero aumento.

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Dal confronto del valore medio quadrimestrale calcolato per i rifiuti raccolti nel 2003 con quello registrato nel primo quadrimestre 2004 si conferma in generale l’aumento di raccolta differenziata. Si deve comunque evidenziare che l’andamento periodico dei flussi dei rifiuti raccolti è strettamente legato alla stagionalità, caratterizzato da una produzione dei rifiuti urbani raccolti in significativo aumento nel periodo estivo (Maggio-Agosto). Per completare l’analisi dei flussi di rifiuti urbani raccolti nelle pagine successive vengono rappresentati graficamente i dati quadrimestrali per singolo comune.

Rifiuti Urbani a smaltimento

0

5.000.000

10.000.000

15.000.000

20.000.000

25.000.000

Argenta

Ferrara

Cento

Vigaran

o

Mirabell

o

Poggio

R.

S.Ago

stino

Bonde

no

17 C

omun

i AREA

Comac

chio

Kg/

perio

do

QI 2003

QII 2003

QIII 2003

QI 2004

Grafico 2.12 –rifiuti urbani raccolti in modo indifferenziato e avviati a smaltimento per singolo

comune, desunti dai questionari periodici

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Rifiuti Urbani raccolti in modo differenziato

0

2.000.000

4.000.000

6.000.000

8.000.000

10.000.000

12.000.000

Argenta

Ferrara

Cento

Vigaran

o

Mirabell

o

Poggio

R.

S.Ago

stino

Bonde

no

17 C

omun

i AREA

Comac

chio

Kg/

perio

do

QI 2003QII 2003

QIII 2003QI 2004

Grafico 2.13 –rifiuti urbani raccolti in modo differenziato per singolo comune, desunti dai questionari periodici

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Rifiuti Urbani prodotti

0

5.000.000

10.000.000

15.000.000

20.000.000

25.000.000

30.000.000

35.000.000

Argenta

Ferrara

Cento

Vigaran

o

Mirabell

o

Poggio

R.

S.Ago

stino

Bonde

no

17 C

omun

i AREA

Comac

chio

Kg/

perio

do

QI 2003

QII 2003

QIII 2003

QI 2004

Grafico 2.14 –rifiuti urbani prodotti per singolo comune, desunti dai questionari periodici

Nella tabella successiva si riportano le analisi in termini di flusso registrati nel primo quadrimestre 2004.

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Comune Rd a

recupero Rd a

smaltimento Rd tot RU a

smaltimento RU tot

RD a recupero QI

2004 RD Tot QI 2004

RD a recupero

2003 RD Tot 2003

Kg/periodo Kg/periodo Kg/periodo Kg/periodo Kg/periodo % % % % Argenta 1.043.310 520 1.043.830 2.145.140 3.188.970 32,72 32,73 32,26 32,38 Ferrara 11.316.030 9.085 11.325.115 19.842.280 31.167.395 36,31 36,34 33,08 33,15 Cento 1.249.270 41.430 1.290.700 3.861.000 5.151.700 24,25 25,05 26,63 28,73

Vigarano 322.260 560 322.820 875.200 1.198.020 26,90 26,95 26,35 26,39 Mirabello 149.860 43.100 192.960 426.000 618.960 24,21 31,17 24,74 29,12 PoggioR. 295.920 47.850 343.770 978.000 1.321.770 22,39 26,01 22,98 25,86

S.Agostino 268.440 11.870 280.310 651.000 931.310 28,82 30,10 25,49 25,75 Bondeno 672.080 17.600 689.680 1.976.000 2.665.680 25,21 25,87 19,17 23,70

17 comuni 5.157.000 1.471.500 6.628.500 9.945.000 16.573.500 31,12 39,99 30,03 38,82 Comacchio 4.126.109 1.004.410 5.130.519 6.638.000 11.768.519 35,06 43,60 19,61 27,57

totale 24.600.279 2.647.925 27.248.204 47.337.620 74.585.824 32,98 36,53 28,80 32,63 Tab. 2.31 - flussi di rifiuti urbani raccolti nel primo quadrimestre 2004 per singolo comune, desunti dai questionari periodici Si desume dai dati riportati in tabella 2.31 che la quota di raccolta differenziata registrata per il primo quadrimestre risulta in aumento (di circa il 4%) rispetto a quanto registrato nell’anno precedente, anche se rimane invariata l’incidenza della raccolta differenziata avviata a smaltimento sul totale. Le raccolte differenziate più diffuse nel territorio provinciale sono quelle relative alle frazioni secche (carta e cartone, vetro, plastica, legno-tessili, metalli, ecc.). Risulta ancora poco diffusa la raccolta della frazione organica, ad esclusione dei comuni del basso ferrarese (serviti da AREA S.p.a.) che hanno da alcuni anni attivato la raccolta del secco-umido. Nelle tabelle successive si riporta il riepilogo delle raccolte differenziate registrate per il primo quadrimestre 2004 per tipologia di materiale a livello di ambito provinciale.

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SOELIA CMV AGEA AREA Comacchio totale tipologia di rifiuti avviati a recupero

t/periodo t/periodo t/periodo t/periodo t/periodo t/periodoCarta e cartone (20.01.01)

Imballaggi in carta e cartone (15.01,01) 354,51 585,98 1.445,42 900,00 144,00 3.429,91

Vetro (20.01.02) Imballaggi in vetro (15.01.07) 154,88 540,24 981,44 610,00 83,45 2.370,01

Plastica (20.01.39) Imballaggi in plastica (15.01.02) 53,28 131,04 300,88 110,00 37,16 632,36

Metallo (20.01.40) Imballaggi metallici (eccetto alluminio) (15.01.04) 82,73 113,91 169,18 130,00 60,41 556,23

Metallo (alluminio) (20.01.40) Imballaggi metallici (alluminio) (15.01.04) 0,00 3,89 22,23 0,00 0,00 26,12

Imballaggi compositi (15.01.05) (es. tetrapak) 0,00 0,00 24,18 0,00 0,00 24,18 Imballaggi in materiali misti

(15.01.06) (es. cartucce e toner per stampanti) 0,32 0,00 4,19 1,00 0,00 5,51

Legno, diverso da quello di cui alla voce 20.01.37 (20.01.38)Imballaggi in legno (15.01.03) 41,86 47,05 2.337,79 140,00 2.869,18 5.435,88

Rifiuti ingombranti (non metallici) (art.7 comma 2 lett. a) D.lgs 22/97) (20.03.07) 0,00 27,02 849,89 0,00 0,00 876,91

Beni durevoli(art. 44 D.Lgs 22/97) (frigoriferi, surgelatori, condizionatori contenenti CFC) (20 01 23*) 9,00 25,12 47,40 95,00 0,00 176,52

Beni durevoli (art. 44 D.Lgs 22/97) Televisori, monitor di computer (20 01 35*) 4,95 21,06 43,99 0,00 0,00 70,00

Rifiuti biodegradabili (da giardini e parchi) (20.02.01) 327,38 1.166,19 3.006,08 1.180,00 0,00 5.679,65 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense (20.01.08) 0,00 0,00 389,66 1.900,00 74,92 2.364,58

Oli e grassi commestibili (20.01.25) 0,00 0,35 9,57 1,00 0,00 10,92 Abbigliamento (20.01.10) 14,40 32,95 93,49 90,00 14,07 244,91

Batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi

contenenti tali batterie(20.01.33*) 0,00 10,70 0,00 0,00 0,00 10,70

Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133 (20.01.34) 0,00 0,00 14,61 0,00 0,00 14,61

Pneumatici fuori uso (16.01.03) 0,00 9,48 0,00 0,00 0,00 9,48 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche,

diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 (17.01.07) 0,00 242,85 0,00 0,00 842,92 1.085,77

Segatura, truccioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 (03.0105) 0,00 0,00 1,16 0,00 0,00 1,16

Veicoli fuori uso appartenenti a diversi m odi di trasporto e rifiuti appartenenti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e

dalla manutenzione di veicoli (16.00.00) (16.01.04)(16.01.17)(16.01.19)

0,00 0,00 3,38 0,00 0,00 3,38

Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati

(17.00.00) (17.02.01)(17.02.03)(17.04.05)

0,00 0,00 125,18 0,00 0,00 125,18

Imballaggi in materiali misti (15.01.06) 0,00 0,00 1.446,32 0,00 0,00 1.446,32 totale 1.043,31 2.957,83 11.316,03 5.157,00 4.126,11 24.600,28

Tab. 2.32 a): raccolta differenziata dei rifiuti urbani avviati a recupero a livello di ambito provinciale per tipologia di materiale

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SOELIA CMV AGEA AREA Comacchio totale tipologia di rifiuti avviati a smaltimento

t/periodo t/periodo t/periodo t/periodo t/periodo t/periodoBatterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti batterie (20.01.33*) 0,52 0,00 0,00 0,00 6,30 6,82Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20.01.33 (20.01.34) 0,00 0,00 2,66 2,00 0,00 4,66Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20.01.31 (20.01.32) 0,00 1,52 2,47 1,50 0,00 5,49Solventi (20.01.13*) 0,00 2,89 2,89Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (20.01.21*) 0,00 0,00 0,92 0,00 0,00 0,92Rifiuti ingombranti (non metallici) (20.01.07) 0,00 160,89 0,00 680,00 993,63 1.834,52Beni durevoli(art. 44 D.Lgs 22/97) (frigoriferi, surgelatori, condizionatori contenenti CFC) (20 01 23*) 0,00 0,00 0,00 0,00 4,48 4,48Rifiuti che devono essere raccoltie smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (18.01.03) siringhe 0,00 0,00 0,15 0,00 0,00 0,15Verde non biodegradabile (20.02.03) 0,00 0,00 0,00 770,00 0,00 770,00Rifiuti cimiteriali (20.02.03) 0,00 0,00 0,00 8,00 0,00 8,00Rifiuti dei mercati (20.03.02) 0,00 0,00 0,00 10,00 0,00 10,00totale 0,52 162,41 9,08 1.471,50 1.004,41 2.647,92Tab. 2.32 b): raccolta differenziata dei rifiuti urbani avviati a smaltimento a livello di ambito provinciale per tipologia di materiale Nei paragrafi successivi si riportano in dettaglio i risultati delle analisi quadrimestrali, desunti dai questionari inviati agli Enti Gestori, relativi alle raccolte differenziate delle principali tipologie di rifiuti.

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Frazioni secche di rifiuti (carta e cartone, vetro, plastica, metalli e legno-tessili) Le frazioni secche raccolte dal servizio pubblico sono costituite principalmente da rifiuti di imballaggio e, come è stato già evidenziato, costituiscono una delle fonti principali di materiali da avviare a recupero. Tali tipologie di rifiuti contribuiscono in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi imposti dal decreto Ronchi relativamente alla gestione degli imballaggi e rifiuti di imballaggio. Il CONAI e Consorzi di filiera hanno quindi contribuito in modo significativo a creare un sistema che integra le diverse fasi del processo, dalle operazioni di raccolta, alla selezione e/o trattamento, riciclo e recupero dei rifiuti stessi, creando una rete di impianti di recupero al servizio della raccolta stessa. Il sistema di impianti per la raccolta, il trattamento e il recupero dei rifiuti di imballaggio è quindi caratterizzato da:

− stazioni ecologiche − impianti denominati “centri di valorizzazione” − piattaforme mono e plurimateriale per il conferimento di imballaggi secondari e

terziari − impianti di recupero.

Per stazione ecologica si intende un’area attrezzata e custodita presso la quale i cittadini e/o i produttori di rifiuti possono conferire tutte quelle categorie di rifiuto, indicate dall’Ente Gestore. La situazione delle stazioni ecologiche attrezzate attualmente presenti nel territorio provinciale è riportata in tabella 2.33. Alcune frazioni merceologiche di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata svolta presso i comuni, ma anche i rifiuti di imballaggio prodotti da soggetti privati, sono conferite ai centri di valorizzazione che trattano il materiale per renderlo idoneo al recupero di materia. Di seguito si riporta la situazione relativa ai centri di valorizzazione presenti sul territorio provinciale, secondo le informazioni fornite dal CONAI aggiornate al 31 marzo 2003.

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Gestore Località Tipologie rifiuti ARGECO S.r.l. Argenta Carta e cartone;

Plastica ECOSFERA S.p.A. Ferrara Carta e cartone, legno F.lli Passerini S.a.s. Cento Carta e cartone Ferraresi Commercio Rottami S.r.l. Copparo Carta e cartone Plastinova Portomaggiore Plastica NIAGARA S.r.l. Poggiorenatico Metalli Zoffoli Metalli Copparo Metalli AGEA S.p.a. Ferrara Legno CMV S.r.l. Cento Legno SOELIA S.p.a. Argenta Legno Lodi S.r.l. Cento Legno Tab. 2.33: centri di valorizzazione per la gestione dei rifiuti di imballaggio, fonte dati CONAI (aggiornamento 31/03/03) I vari Consorzi di Filiera hanno individuato delle piattaforme mono-plurimateriale presso le quali le imprese, che non conferiscono i rifiuti di imballaggio al servizio pubblico di raccolta, possono portare i propri rifiuti. Le piattaforme plurimateriale sono state realizzate in base a un specifico accordo con il COMIECO, COREPLA e RILEGNO, il cui scopo principale è l’istituzione di un sistema il più possibile integrato, che consenta il conferimento presso il medesimo impianto dei rifiuti di imballaggio in carta, plastica e legno. Di seguito si riporta la situazione relativa ai centri di valorizzazione presenti sul territorio provinciale, secondo le informazioni fornite dal CONAI aggiornate al 31 marzo 2003. Si deve evidenziare che a partire dagli inizi del 2004 la stazione di trasferenza di AREA S.p.a. fa parte delle piattaforme plurimateriale secondo specifici accordi con i Consorzi di filiera (COREPLA e COMIECO). Gestore Località Tipologie rifiuti ARGECO S.r.l. Argenta Carta e cartone e Plastica ECOSFERA S.p.A. Ferrara Carta e cartone e legno Plastinova Portomaggiore Plastica NIAGARA S.r.l. Poggiorenatico Metalli Zoffoli Metalli Copparo Metalli Lodi S.r.l. Cento Legno Tab. 2.34: Piattaforme mono-plurimateriale per la gestione dei rifiuti di imballaggio, fonte dati CONAI (aggiornamento 31/03/03) In tabella 2.35 si riportano le attività di recupero dei rifiuti, provenienti dalle raccolte differenziate effettuate nei comuni dell’ambito, autorizzati in Provincia di Ferrara.

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Gestore Località Impianto Tipologie per RD

potenzialità impianto t/a

estremi autorizzazione e/o comunicazione

operazioni di recupero CER autorizzati

Argeco S.r.l. Argenta Carta e cartone; plastica 64.500

D.G.P. n. 241/51111 del 10/07/2001 R5-R13

020000 - 020100 - 020104 - 030000 - 030100 - 030101 - 030103 - 040000 - 040100 - 040109 - 040200 - 040201 - 040202 - 040203 - 040204 - 040205 - 040206 - 040207 - 040208 - 150000 - 150100 - 150101 - 150102 - 150105 - 150106 - 150200 - 150201 - 170000 -

Ecosfera S.r.l. Ferrara

Carta e cartone; vetro, alluminio; tetrapak; plastica; metalli; legno 81.630

in regime semplificato comunicazione del 11/12/00 R5-R13

150101 - 150104 - 150105 - 150106 - 150105 - 150106 - 160208 - 170202 - 200101 - 200102 - 200301 -

F.lli Passerini S.a.s. Cento Carta e Cartone 12.100

in regime semplificato comunicazione del 30/03/02 R3-R13

150101 - 150105 - 150106 - 200101 - 020104 - 150102 - 200103 - 191204 - 101311 - 170101 - 170103 - 170802 - 17010 - 170904 - 200301 - 040221 - 040222 - 04020 - 160122- 200110 - 200111 - 030101 - 010105 - 15010 - 010199 - 170201 - 20013 - 191207 - 200301 -

Pasqualini Dario Ferrara Alluminio; metalli 16.000 P.g.n. 048582 del 29.4.2003 R4-R5-R13

020000 - 020100 - 020104 - 120000 - 120100 - 120102 - 120103 - 120104 - 150000 - 150100 - 150101 - 150102 - 150103 - 150104 - 150105 - 150106 - 160000 - 160100 - 160103 - 160104 - 160105 - 160200 - 160205 - 160208 - 170000 - 170100 - 170101 - 170102 -

F.G.S. di Guidi Fernando Comacchio Carta e cartone; metalli 110.000

D.G.P.nn. 521/108679 in data 11/11/2003 R4-R5-R13

030000 - 030100 - 030101 - 030102 - 030103 - 040000 - 040100 - 040108 - 040109 - 040200 - 040201 - 040202 - 040203 - 040204 - 040205 - 040206 - 040207 - 040208 - 060000 - 060400 - 060401 - 060500 - 060501 - 070000 - 070200 - 070299 - 070600 - 070699 -

Falco S.p.a. Codigoro Legno 23.040 P.g.n. 041109 del 15.4.2004 R5 030100 - 030101 - 030102 - 030199 -

Ferraresi Commercio Rottami S.r.l. Copparo Carta e cartone; metalli

P+E - P.G. n. 441/78324 del 31/10/2002 R4-R5-R13

020110 - 030101 - 030105 - 100809 - 101003 - 100210 - 120101 - 120102 -120103 -120104 -120105 -120210 - 150101 - 150102 - 150103 - 150104 - 150105 - 150106 - 150107 - 150203 - 160103 - 160104* - 160112 - 160116 - 160117 - 160118 - 160119 - 160120 - 160122 020110 - 030101 - 030105 - 100809 - 101003 - 100210 - 120101 - 120102 -120103 -120104 -120105 -120210 - 150101 - 150102 - 150103 - 150104 - 150105 - 150106 - 150107 - 150203 - 160103 - 160104* - 160112 - 160116 - 160117 - 160118 - 160119 - 160120 - 160122

Tab. 2.35: attività in regime semplificato e/o autorizzate in Provincia di Ferrara per il recupero dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate, desunti dai dati provinciali

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La gestione degli imballaggi e rifiuti di imballaggio deve essere organizzata anche attraverso le disposizioni di Piano, in attuazione dell’art. 42 del D.lgs22/97 e della direttiva 94/62/CE. Il Programma di Gestione dei Rifiuti di Imballaggio persegue i seguenti obiettivi generali: 1. favorire la prevenzione e la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio secondo

l’approccio “Life Cycle Thinking”1, mediante l'utilizzo di strumenti volontari da attivare con i soggetti economici della filiera dell'imballaggio (produttori, utilizzatori, distributori di merci con particolare riferimento alla grande distribuzione) nonché, promuovendo progetti pilota di eco-design volti alla dematerializzazione ed alla sostituzione dei materiali;

2. incentivare il recupero ed il riutilizzo dei rifiuti di imballaggio anche al fine di ottimizzare l’uso energetico delle risorse;

3. migliorare il quadro conoscitivo su base regionale e provinciale relativo agli imballaggi immessi al consumo e ai rifiuti di imballaggio mediante il coinvolgimento e l'impegno coordinato del CONAI, dell'Osservatorio Provinciale sui rifiuti, di ARPA, delle Province, dell'Autorità Regionale per la Vigilanza sui servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani;

4. favorire la diffusione della informazione e della sensibilizzazione degli utenti (cittadini/consumatori) finalizzata ad orientare scelte consapevoli in materia ambientale attraverso opportune azioni di coinvolgimento.

Il Programma Provinciale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio si attua attraverso le seguenti specifiche azioni: − indagine sulle politiche di riduzione dei rifiuti e attivazione di specifici progetti di acquisti

pubblici verdi; − attivazione, mediante l’Osservatorio provinciale rifiuti, di tavoli di concertazione finalizzati alla

stipula di specifici accordi riguardanti in particolare la valutazione del fabbisogno impiantistico dell’intero territorio provinciale in funzione della produzione di rifiuti di imballaggio, il raccordo tra le piattaforme di recupero aderenti ai singoli Consorzi di Filiera e i flussi di imballaggi prodotti dalle attività in genere, il sistema degli incentivi in funzione degli obiettivi di raccolta dei singoli Consorzi di filiera;

− azioni di concertazione con Associazioni di categoria delle imprese, Associazioni Ambientaliste e dei consumatori, sindacati, CCIAA, al fine di ricercare il consenso per l’attività di Programma e di verificarne lo stato di attuazione e/o nuove forme di collaborazione per responsabilizzare i produttori e i consumatori e sviluppare tecniche di rilevamento del grado di soddisfazione dei referenti (customer satisfaction).

Si deve infine ricordare che l’accordo quadro ANCI-CONAI, siglato in data 8 luglio 1999 con la rappresentanza dei comuni italiani, risulta uno strumento “volontario” importante per l’attività del sistema CONAI-Consorzi di Filiera, allo scopo principale di incentivare il recupero dei rifiuti di imballaggio provenienti da circuito di raccolta del servizio pubblico.

1 Gestire dal punto di vista ambientale ogni singola fase della vita del prodotto (imballaggio) prestando attenzione a ciò che accade in tutte le altre (EEA, 1998)

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L’accordo ANCI-CONAI, scaduto il 31 dicembre 2003, risulta prorogato in attesa che venga stipulato quello nuovo. La trattativa è in fase di avanzamento e se ne auspica la conclusione in tempi brevi. Con la stipula del nuovo accordo si vuole, con ogni probabilità arrivare ad un sistema a regime rispetto alla natura sperimentale che ha caratterizzato il precedente accordo. Tra le novità previste dal nuovo accordo è da sottolineare il fatto che verrà privilegiato il recupero di materia dei rifiuti di imballaggio aumentando i corrispettivi per quelli caratterizzati da minore impurezze, di approfondire i “temi di interesse comune”, quali ad esempio il passaggio da tassa a tariffa e l’istituzione degli ATO, di sviluppare campagne di informazione e sensibilizzazione sulla base di linee guida adottate, di istituire un Comitato di Coordinamento e monitoraggio dell’Accordo medesimo costituito da esperti di ANCI e del CONAI. Carta e cartone In tabella 2.36 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale, desunti dai questionari periodici. area di raccolta Gestore

q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento Ricavi Conai

G1 SOELIA S.p.a 217 Argeco S.r.l. Argenta 50,68 Carta 16,62/ton Cartone 83,12/ton

G1 AGEA S.p.a. 1.445 Ecosfera S.r.l. Ferrara 0 Carta 15,66 ton e Cartone 76,77 ton

G1 CMV s.r.l 586 F.lli Passerini Cento 16,62

G2 AREA S.p.a 900

Ferraresi Commercio Rottami Dal 1/03/04 piattaforma COMIECO

Copparo Jolanda di S. 0 Si

G3 Comacchio 144 FGS Comacchio Totale 3.293 Tab. 2.36: quantità di carta e cartone, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. I rifiuti raccolti vengono inviati ad impianti di recupero autorizzati in Provincia di Ferrara, garantendo il principio di prossimità. Per la raccolta della carta e cartone risulta ampiamente diffuso il sistema CONAI – Consorzi di Filiera. Si deve inoltre ricordare che dal 1 Marzo 2004 l’impianto di selezione e pressatura dei rifiuti multimateriali raccolti nell’ambito del servizio pubblico, ubicato presso la discarica Crispa in Comune di Jolanda di S. gestito da AREA s.p.a., è diventato una piattaforma COMIECO. In base alla convenzione con il Consorzio di filiera i rifiuti selezionati e pressati nell’impianto vengono successivamente avviati alla cartiera di Mesola. Il costo del servizio risulta nullo, in quanto compensato dai ricavi provenienti dall’accordo con il COMIECO.

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Nel comune di Argenta sono inoltre presenti Associazioni di Volontariato che contribuiscono in modo significativo alla raccolta differenziata della carta e cartone. I quantitativi registrati nel primo quadrimestre 2004 sono pari a circa 137 t. Vetro e alluminio In tabella 2.37 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale, desunti dai questionari periodici.

tipologia area di raccolta Gestore

q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento Ricavi Conai

Vetro G1 SOELIA S.p.a 150

C.I.R. SECCO S.p.A. Ravenna 25,36 accordo Conai no

Vetro G1 AGEA S.p.a. 981 LA Vetri S.r.l Mantova 47,00 accordo Conai no

Vetro G1 306 LA Vetri S.r.l Mantova accordo Conai no

Vetro G1 CMV s.r.l 235 Emiliana Rottami Modena accordo Conai no Vetro G2 AREA S.p.a 610 n.d. n.d. Vetro G3 Comacchio 83 Comacchio

Al G1 SOELIA S.p.a 0

Al G1 AGEA S.p.a. 22 LA Vetri S.r.l Ferrara 0,00 65,52

Al G1 CMV s.r.l 4 LA Vetri S.r.l Mantova accordo Conai no Al G2 AREA S.p.a 0 Al G3 Comacchio 0 Totale 2.391

Tab. 2.37: quantità di vetro e alluminio, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. I rifiuti raccolti vengono inviati ad impianti di recupero fuori Provincia. Per tale tipologia di rifiuti non sono previsti accordi con il CONAI. Si deve evidenziare a tal riguardo che la gestione degli imballaggi di vetro non è regolata attraverso l’accordo ANCI-CONAI ma attraverso una specifica legge, in quanto la filiera non è riuscita a trovare un'intesa con l'associazione dei Comuni. Nel comune di Argenta sono inoltre presenti Associazioni di Volontariato che contribuiscono alla raccolta differenziata del vetro. I quantitativi registrati nel primo quadrimestre 2004 sono pari a circa 5 t. Nella tabella successiva si riporta inoltre i dati relativi alla raccolta differenziata del Tetrapak effettuato in comune di Ferrara.

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COMUNI GESTORE (QI 2004)

q.tà t/periodo gestore ubicazione

costo conferimento (euro/t) Ricavi Conai

FERRARA AGEA S.P.A 24,18 ECOSFERA S.p.a. FERRARA 81,38 accordo Conai no Tab. 2.38: quantità di tetrapak, espresse in t/periodo, raccolto in modo differenziato nel comune di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. Il gestore non ha definito accordi con il CONAI. Si deve evidenziare a tal riguardo che per tali tipologie di rifiuti le raccolte risultano ancora poco diffuse. Plastica In tabella 2.39 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale, desunti dai questionari periodici. area di raccolta Gestore

q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento Ricavi Conai

G1 SOELIA S.p.a 53 Argeco S.r.l. Argenta 253,51 215,15 G1 AGEA S.p.a. 301 Ecosfera S.p.A. Ferrara 61,00 215,50 G1 CMV s.r.l 131 Argeco S.r.l. Argenta 121,88 G2 AREA S.p.a 110 Piattaforma COREPLA Jolanda di S. si

G3 Ecosfera S.p.A. Ferrara G3 Comacchio 37 Agea S.p.a. Ferrara Totale 632 Tab. 2.39: quantità di plastica, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. I rifiuti raccolti vengono inviati ad impianti di recupero autorizzati in Provincia di Ferrara, garantendo il principio di prossimità. Risulta per tale tipologia di rifiuti diffuso il sistema CONAI – Consorzi di Filiera, come già evidenziato per la raccolta della carta e cartone. Si deve inoltre ricordare che dal 1 gennaio 2004 l’impianto di selezione e pressatura dei rifiuti multimateriali raccolti nell’ambito del servizio pubblico, ubicato presso la discarica Crispa in Comune di Jolanda di S. gestito da AREA s.p.a., è diventato una piattaforma del COREPLA. Il costo del servizio risulta nullo, in quanto compensato dai ricavi provenienti dall’accordo con il Consorzio di Filiera.

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Legno In tabella 2.40 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale, desunti dai questionari periodici. area di raccolta Gestore q.tà I qr 2004 impianti Località costo conferimento Ricavi Conai

G1 SOELIA S.p.a 42 Falco S.p.a. Codigoro 36,58 2,58

G1 AGEA S.p.a. 2.339 Ecosfera S.p.A. Ferrara 81,38 2,58 G1 45 Silla S.r.l. Mantova G1 CMV s.r.l 3 Ecosfera S.p.A. Ferrara

2,58

G2 AREA S.p.a 140 Falco S.p.a. Codigoro no 194 Falco S.p.a. Codigoro

G3 Comacchio 2.675 S.Marco Bioenergie Argenta

Totale 5.437 Tab. 2.40: quantità di legno, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. I rifiuti raccolti vengono inviati ad impianti di recupero autorizzati in Provincia di Ferrara, garantendo il principio di prossimità. Risulta per tale tipologia di rifiuti diffuso il sistema CONAI – Consorzi di Filiera, come già evidenziato per la raccolta della carta e cartone e plastica.

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Metalli In tabella 2.41 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale, desunti dai questionari periodici. area di raccolta Gestore

q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento Ricavi Conai

G1 SOELIA S.p.a 22 Tabanelli Rottami Ravenna 0,00 accordo Conai no G1 AGEA S.p.a. 169 Pasqualini Dario Ferrara 0,00 27,37 G1 44 Resca Snc Bologna G1 CMV s.r.l 70 Pasqualini Dario Ferrara accordo Conai no

G2 AREA S.p.a 130 Ferraresi Commercio Rottami Copparo si

G3 Comacchio 60 FGS Comacchio Totale 495 Tab. 2.41: quantità di metalli (ad esclusione dell’alluminio), espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. Per tale tipologia di rifiuti sono poco diffusi accordi con il CONAI. I rifiuti raccolti vengono in parte inviati ad impianti di recupero fuori Provincia. Nel comune di Argenta sono inoltre presenti Associazioni di Volontariato che contribuiscono alla raccolta differenziata dei materiali metallici. I quantitativi registrati nel primo quadrimestre 2004 sono pari a circa 61 t. Tessili In tabella 2.42 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti in modo differenziato relativamente agli abiti usati, desunti dai questionari periodici.

area di raccolta Gestore q.tà I qr 2004 noteG1 SOELIA S.p.a 14,40 Raccolti da Ass.ni di volontariato per conto del gestore del servizio G1 AGEA S.p.a. 93,49 Raccolti da Ass.ni di volontariato per conto del gestore del servizio G1 CMV s.r.l 32,95 Raccolti da Ass.ni di volontariato per conto del gestore del servizio G2 AREA S.p.a 90,00 n.d. G3 Comacchio 14,07 Raccolti da Ass.ni di volontariato per conto del gestore del servizio

Totale 244,91 Tab. 2.42: quantità di abiti usati, espresse in t/periodo, raccolti in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004, desunti dai questionari periodici. Gli abiti usati vengono normalmente raccolti dalle Associazioni di Volontariato per conto del gestore del servizio pubblico.

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La frazione organica dei rifiuti Nelle tabelle 2.43 e 2.44 si riportano le quantità relative al primo quadrimestre 2004 dei rifiuti raccolti dalle Aziende che gestiscono il servizio di gestione dei rifiuti urbani dell’ambito provinciale relativi rispettivamente alla frazione organica (FORSU) e al verde dei giardini, desunti dai questionari periodici.

area di raccolta Gestore q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento

G1 SOELIA S.p.a 0 G1 AGEA S.p.a. 389,66 AGEA S.p.a FERRARA G1 CMV s.r.l 0 G2 AREA S.p.a 1.900 Recupera Ostellato G3 Comacchio 74,92 Recupera Ostellato

totale 2.365 Tab. 2.43: quantità di FORSU, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici.

area di raccolta Gestore q.tà I qr 2004 impianti Località

costo conferimento

186,65 AGRIFLOR DI QUARANTA R. VILLA PITIGNANO (PG) 13,00

G1 SOELIA S.p.a 140,73 STAF S.R.L. CHIARI (BS) 13,00

G1 AGEA S.p.a. 3006,08ECOSFERA SPA

AGEA SPA FERRARA

G1 CMV s.r.l 1.166Gubellini

ECOSFERABevilacqua di Crevalcore (BO)

Ferrara 36,00G2 AREA S.p.a 1.180 Recupera Ostellato G3 Comacchio 0

totale 5.679,65 Tab. 2.44: quantità di verde-giardini, espresse in t/periodo, raccolte in modo differenziato nei comuni della provincia di Ferrara nel primo quadrimestre 2004 e destinazione impianti, desunti dai questionari periodici. Si desume dai dati di tabella 2.43 che è ancora poco diffusa la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti urbani, ad esclusione dei comuni serviti da AREA s.p.a. dove da alcuni anni è stata attivata la raccolta del secco-umido. La situazione relativa alla destinazione degli impianti risulta essere abbastanza disomogenea a livello di aree di raccolta, dovuta con ogni probabilità alla mancanza di disponibilità di impianti per la produzione di compost di qualità.

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Si deve evidenziare a tal riguardo che è in fase di ultimazione la seconda linea dell’impianto di Ostellato per la produzione di compost di qualità. Si presume l’avvio entro fine ottobre e/o inizi di novembre dell’anno in corso. Lo sviluppo delle raccolte differenziate della frazione organica è legato all’attivazione del nuovo impianto di Ostellato, caratterizzato da un servizio in grado di garantire un’elevata qualità del materiale (5-10% di impurezza), al fine di produrre “compost di qualità” ad un costo sostenibile. Altri rifiuti avviati a recupero A completamento delle analisi nelle tabelle successive si riportano altri rifiuti raccolti in modo differenziato ed avviati a recupero (beni durevoli, toner e cartucce per stampanti, pneumatici fuori uso, ecc.)

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tipologia area di

raccolta Gestore q.tà I qr 2004 impianti Località costo

conferimentoG1 SOELIA S.p.a 0,32 ECORECUPERI S.r.l. SOLAROLO (RA) 0

toner 4,19 COOP. L'ERBA VOGLIO Ferrara imballaggio in

materiale misto G1 AGEA S.p.a. 1.446,32AGEA SPA

ECOSFERA SPA Ferrara G1 CMV s.r.l 0,00 G2 AREA S.p.a 1,00 n.d. G3 Comacchio 0,00

toner totale 1.451,83G1 SOELIA S.p.a 9,00 ECO.EL. GAMBELLARA (VI) 445,00G1 AGEA S.p.a. 47,40 AGEA SPA Ferrara G1 CMV s.r.l 25,12 ECO.EL. GAMBELLARA (VI) 434G2 AREA S.p.a 95,00 SIRA S.r.l. Venezia G3 Comacchio

Frigoriferi totale 176,52

G1 SOELIA S.p.a 4,95 ECO.EL GAMBELLARA (VI) 445,00G1 AGEA S.p.a. 43,99 AGEA SPA FERRARA G1 CMV s.r.l 21,06 ECO.EL. GAMBELLARA (VI) 434G2 AREA S.p.a G3 Comacchio

Televisori totale 70,00 G1 SOELIA S.p.a 0,00

G1 AGEA S.p.a. 849,89ECOSFERA SPA

AGEA SPAFerrara

Ferrara G1 CMV s.r.l 27,02 Ecosfera Spa Ferrara G2 AREA S.p.a 0,00 G3 Comacchio 0,00

Ingombranti (non metallici) totale 876,91

G1 SOELIA S.p.a 0,00 G1 AGEA S.p.a. 0,00 G1 CMV s.r.l 9,48 TACAM Bologna 93G2 AREA S.p.a 0,00 G3 Comacchio 0,00

pneumatici totale 9,48G1 SOELIA S.p.a 0,00

G1 AGEA S.p.a. 125,18ECOSFERA SPA

AGEA SPAFerrara Ferrara

G1 CMV s.r.l 242,85

Gubellini Pirani

TACAM

Crevalcore (BO) Casumaro(MO)

Bologna G2 AREA S.p.a 0,00 G3 Comacchio 842,92 Deposito provv. Comacchio

Inerti totale 1.210,95G1 SOELIA S.p.a 0,00 G1 AGEA S.p.a. 14,61 AGEA SPA Ferrara

G1 CMV s.r.l 10,70Rimondi P. Ferraresi

Bovina

Bologna Berra

Poggiorenatico G2 AREA S.p.a 0,00 G3 Comacchio 0,00

Batterie totale 25,31G1 SOELIA S.p.a G1 AGEA S.p.a. 9,57 AGEA SPA Ferrara G1 CMV s.r.l 0,35 GATTI Castel Nuovo Rangone (MO) G2 AREA S.p.a 1,00 G3 Comacchio oli e grassi

commestibili totale 10,92 G1 SOELIA S.p.a 0,00

G1 AGEA S.p.a. 3,38

AGEA SPAECOSFERA SPA

DARIO PASQUALINI Ferrara G1 CMV s.r.l 0,00 G3 Comacchio 0,00

veicoli fuori uso totale 3,38

Tab. 2.45: quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e avviati a recupero (beni durevoli, ingombranti, batterie, pneumatici, ecc.), espresse in t/periodo, desunti dai questionari periodici.

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Il servizio di raccolta prevede normalmente la raccolta (obbligatoria su chiamata e/o medianti stazioni ecologiche) dei rifiuti ingombranti e/o beni durevoli (frigoriferi, televisori, lavatrici, condizionatori, ecc.). Dai dati riportati sopra si evidenzia che i beni durevoli vengono avviati ad impianti specializzati (fuori provincia) per la bonifica e successivo recupero. Si deve evidenziare a tal riguardo che nel PPGR è contenuto il programma per la decontaminazione e smaltimento dei rifiuti contenti PCB, in attuazione delle direttive comunitarie in materia. I PCB (PoliCloroBifenili) sono sostanze chimiche riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza al degrado, tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo la catena trofica. Essi presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali la tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità. I PCB furono prodotti a partire dagli anni ’30 ed utilizzati come fluidi idraulici, additivi e fluidi diatermici per apparecchiature elettriche (principalmente trasformatori e condensatori). A partire dagli anni ’70 se ne riconobbe la potenziale tossicità e ne venne vietata progressivamente la produzione. Fino agli anni ottanta i PCB sono stati utilizzati per varie applicazioni elettriche, ma soprattutto nella costruzione di piccoli condensatori utilizzati come componenti in diversi prodotti. La maggior parte di queste apparecchiature ha una vita operativa di circa 15 anni. Essi sono di dimensione ridotta (volume inferiore a 5 dm3) e non sono quindi soggetti ad inventario ai sensi dell’art. 4 comma 1 della direttiva 96/59/CEE. Normalmente costituiscono parte di elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, TV, Hi-Fi, condizionatori e frigoriferi), veicoli a motore (componenti elettriche), apparecchi installati su materiale rotabile e di illuminazione. Il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani contribuisce in maniera significativa alla raccolta dei rifiuti contenenti PCB, attraverso la raccolta differenziata dei beni-durevoli. Il servizio dovrà pertanto concorrere al raggiungimento delle azioni per la decontaminazione e smaltimento dei rifiuti contenti PCB.

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Dalle analisi quadrimestrali sul servizio di gestione dei rifiuti urbani si può sinteticamente riassumere quanto segue. La quota di raccolta differenziata registrata per il primo quadrimestre risulta in aumento (di circa il +4% ) rispetto a quanto registrato nell’anno precedente, anche se rimane invariata l’incidenza della raccolta differenziata avviata a smaltimento sul totale. La produzione dei rifiuti registrata per il primo quadrimestre 2004 è in leggero aumento. Le raccolte differenziate più diffuse nel territorio provinciale sono quelle relative alle frazioni secche (carta e cartone, vetro, plastica, legno-tessili, metalli, ecc.); il sistema di raccolta è in genere regolato dagli Accordi ANCI-CONAI. La raccolta della frazione organica, ad esclusione dei comuni del basso ferrarese (serviti da AREA S.p.a.) che hanno da alcuni anni attivato la raccolta del secco-umido, è ancora poco diffusa, dovuta con ogni probabilità all’assenza sul territorio provinciale di impianti per la produzione di compost di qualità. La raccolta differenziata, pur registrando un sensibile aumento rispetto al periodo precedente, deve essere migliorata al fine di ridurre ulteriormente la differenza dei rifiuti raccolti in modo differenziato da avviare a smaltimento da quelli da avviare all’effettivo recupero. La differenza registrata è dovuta con ogni probabilità al sistema di raccolta adottato (contenitori di dimensioni grandi che intercettano flussi di rifiuti disomogenei e spesso di origine non urbana e tali da non permettere il conseguente recupero) e/o a conferimenti erronei. Dovrà inoltre essere sviluppata la raccolta differenziata della Frazione Organica dei rifiuti, al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, attraverso un servizio in grado di garantire elevati standard di qualità per la produzione di compost di qualità (raccolta presso utenze specifiche e/o miglioramento del servizio mediante contenitori stradali). Il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti dovrà concorrere alle azioni del Programma Provinciale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, in attuazione dell’art. 42 del D.lgs22/97 e della direttiva 94/62/CE, attraverso il monitoraggio costante dei quantitativi dei rifiuti raccolti e degli impianti di destinazione, l’impegno da parte dei gestori di introdurre procedure legate alle politiche degli acquisti verdi e di realizzare l’analisi (obbligatoria) Customer Satisfaction condotta da soggetti terzi. Il servizio pubblico dovrà infine garantire la raccolta dei beni durevoli su chiamata e/o mediante stazioni ecologiche (tra cui quelli contenti PCB), secondo quanto previsto dalla “Bozza di Piano per la raccolta e il successivo smaltimento degli apparecchi non soggetti ad inventario, a norma dell’art. 4, paragrafo 1 della Direttiva 96/59/CE”

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Le componenti elettriche (principalmente condensatori) contenenti PCB, separate mediante il trattamento degli elettrodomestici, devono pertanto essere destinate ad imprese autorizzate allo smaltimento di tali rifiuti. Il trattamento e/o bonifica degli elettrodomestici dovrà inoltre essere effettuato presso centri opportunamente autorizzati. L’impianto tecnologico di Carpi (nato da un’iniziativa del Consorzio Internazionale Smaltimento Rifiuti di Carpi nell’ambito del protocollo d’intesa tra Ministero dell’Ambiente, Ministero del Lavoro, ANCI, CISPEL e Federambiente ed operativo dal gennaio del 2000), secondo le indicazioni della bozza di Piano, costituisce un centro operativo per il fabbisogno di trattamento degli elettrodomestici e delle apparecchiature elettroniche a livello dell’intero territorio regionale, tenuto conto delle capacità produttive dello stesso. Il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti dovrà inoltre concorrere alle azioni del programma citato attraverso il monitoraggio costante dei quantitativi dei rifiuti raccolti e degli impianti di destinazione.

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3 Analisi scenari medio e lungo termine

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3.1 Valutazione del tempo residuo delle discariche nel periodo transitorio Nel presente capitolo si riporta un’analisi dei flussi di smaltimento dei rifiuti per una valutazione generale sul tempo residuo delle discariche nel periodo transitorio. Si deve evidenziare a tal riguardo che il PPGR prevede ulteriori ampliamenti nelle discariche esistenti (Argenta, S.Agostino, Jolanda di S. e Comacchio) per complessive 500.000 t. Attualmente sono stati approvati tre progetti per circa 185.000 t (cfr tab. 2.20 del capitolo 2). La valutazione del tempo residuo delle discariche tiene conto delle seguenti ipotesi generali:

1. tasso medio mensile di utilizzo impianti per RU riferiti ai dati registrati nel 2003, desunti dai rendiconti annuali;

2. sviluppo delle raccolte differenziate (raggiungimento entro il 2007 del 40% di raccolta differenziata) ipotizzando la riduzione dei RU avviati a smaltimento del 2,33% annuo dal 2005 al 2007 ;

3. capacità residua delle discariche stimata al 1/05/2004 (dati quadrimestrali); 4. utilizzo del meccanico-biologico di Ostellato pari a 36.000 t/a (RU avviati a smaltimento

relativi al sub-ambito G2); 5. Utilizzo degli Inceneritori di Ferrara per 52.000 t/a (RU avviati a smaltimento relativi in

parte al sub-ambito G1); 6. Conferimento dei RSA in tre possibili casi (RSA0- conferimento nullo, RSA30 e RSA 60

conferimento dei RSA nelle discariche pari a rispettivamente 30.000 t/a e 60.000 t/a);

Analisi Scenari

Valutazione del periodo transitorio a partire dal tempo residuo delle discariche esistenti; Valutazione dello sviluppo delle raccolte differenziate rispetto al tempo residuo delle

discariche esistenti; Valutazione del conferimento dei RSA in discarica nel medio periodo (2005-2007); Valutazione dell’utilizzo del Meccanico Biologico nel medio periodo (2005-2007).

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Nelle tabelle successive si riportano le analisi dei flussi dei rifiuti urbani per area di raccolta e/o sub-ambiti, desunti dai rendiconti annuali 2003 e la situazione degli impianti esistenti nel territorio provinciale per lo smaltimento dei RU Sub-ambiti G1 G2 G3 Totale Prov.le RU prodotto Kg/anno 142.307.728 58.990.200 36.918.042

RD % 31 39 28 RU avviati a smaltimento Kg/anno 97.663.944 36.088.157 26.741.215 160.493.183 Tab. 3.1: analisi flussi complessivi dei RU per sub ambito, desunti dai rendiconti annuali 2003 Sub-ambiti G1 G2 G3 Tot. Prov. Note Inceneritore (t/a) 52.000 52.000

Mecc-biologico (t/a) 60.000 60.000 Alla fine del 2003 è entrato in funzione il nuovo sistema di selezione dell’impianto di Ostellato

Volume disponibile disc al 1/05/04 (t) 158.183 50.000 32.694 240.877

discarica Argenta e S.Agostino per sub-ambito G1; Jolanda di S. per sub-ambito G2 e Comacchio per Sub-ambito G3

Tab. 3.2: Potenzialità Impianti esistenti Sub-ambiti G1 G2 G3 Inceneritore in Kg/anno (2003) 51.566.810 0 0

Smaltimento residuale in Kg/anno (2003) 45.880.640 36.088.160 26.741.110

2 comuni Bo in Kg/anno (2003) 4.837.000 tot a smaltimento in Kg/anno (2003) 102.284.450 36.088.160 26.741.110

Tab. 3.3: Quantità RU smaltiti negli impianti esistenti, desunti dai rendiconti annuali 2003 Lo scenario ipotizzato per la valutazione del tempo residuo delle discariche, i cui risultati vengono riportati nella tabella successiva, tiene conto dei seguenti punti: - stabilizzazione della produzione dei RU registrata al 2003;

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- conferimento nullo dei RSA - situazione impiantistica esistente (meccanico-biologico, 2 inceneritori di Ferrara, la volumetria

disponibile delle discariche aggiornata al primo quadrimestre del 2004 compreso l’ampliamento di Argenta e il vallo di Jolanda prossimo alla gestione)

- rifiuto urbano conferito direttamente in discarica con pre-selezione all’ 80%; - rifiuto urbano conferito all’impianto meccanico-biologico con selezione al 50%; - Rotoballe provenienti dalla selezione del RU_tal quale conferito all’impianto Meccanico-

Biologico smaltite in discarica Sub-ambiti G1 G2 G3 totale note Inceneritori Kg/anno 51.566.810 0 0 51.566.810 RU al Meccanico-Biologico Kg/anno 0 36.088.160 0 36.088.160

RU in discarica Kg/anno 40.574.112 0 21.392.888 61.967.000per sub ambito G1 e G3 Ru preselezionato al 20%,

FRAZIONE ORGANICA SELEZIONATA (FOS) Kg/anno 10.143.528 18.044.080 5.348.222 33.535.830

frazione organica preselezionata per la biostabilizzazione

Rotoballe in discarica Kg/anno 0 18.044.080 0 18.044.080

la selezione del mecc-biologico è al 50%

tasso utilizzo mensile rifiuti (esl RSA)in discarica Kg/mese 3.381.176 1.503.673 1.782.741 6.667.590

stima tempo residuo (esl RSA) in mesi 47 33 18 36

periodo in anni (esl RSA) 4 anni e 5 mesi 2 anni e 9 mesi 1 anno e sei mesi 3 anni

Tab. 3.4: Ipotesi scenari per sub-ambito Se ne deduce dai risultati riportati in tabella 3.4 che nei prossimi tre anni il sistema impiantistico può entrare in crisi nel caso in cui non venissero programmati gli ampliamenti di discariche previsti dal PPGR e la realizzazione del nuovo inceneritore. Si deve in ogni modo ricordare che il PPGR prevede la possibilità, in caso di necessità, di utilizzare per lo smaltimento dei RU l’impianto di Jolanda di S. dedicato allo smaltimento delle scorie. Tale impianto costituisce quindi un polmone nel caso di crisi di disponibilità impiantistica. Si deve inoltre ricordare che lo scenario impiantistico ipotizzato in tabella 3.4 non tiene conto dei conferimenti dei Rifiuti Speciali Assimilabili. In tal caso il tempo residuo delle discariche esistenti si riduce ulteriormente.

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Si evidenzia inoltre che nello scenario ipotizzato in tabella 3.4 l’impianto meccanico-biologico non viene utilizzato a pieno regime. L’effetto della riduzione dei tempi residui delle discariche esistenti, dovuta al conferimento dei rifiuti speciali assimilabili, viene chiaramente rappresentato nei grafici riportati successivamente. Nei grafici 3.1-3.3 vengono rappresentati i tempi residui delle discariche nei tre casi di conferimento dei RSA (RSA0, RSA30 ed RSA60) confrontati con la riduzione e non dei rifiuti dovuto allo sviluppo delle Raccolte differenziate a livello di ambito provinciale. Nel grafico 3.4 si riporta il confronto dei tempi residui delle discariche con l’utilizzo appieno del meccanico biologico -potenzialità pari a 60.000 t/a corrispondente al conferimento dei rifiuti urbani dei sub-ambiti G2 e G3- nell’ipotesi di conferimento dei RSA pari rispettivamente a 0 e 60.000 t/a.

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-50000

0

50000

100000

150000

200000

250000

set-0

4no

v-04

gen-0

5mar-

05mag

-05lug-0

5se

t-05

nov-0

5ge

n-06

mar-06

mag-06

lug-06

set-0

6no

v-06

gen-0

7mar-

07mag

-07lug-0

7se

t-07

RSA 0 rid 2,33% annuo 2005-2007

RSA 0 non rid

Grafico 3.1

-50.000

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

set-0

4ott

-04no

v-04

dic-04

gen-0

5feb

-05mar-

05ap

r-05

mag-05

giu-05

lug-05

ago-0

5se

t-05

ott-05

nov-0

5dic

-05ge

n-06

feb-06

mar-06

apr-0

6mag

-06giu

-06lug-0

6ag

o-06

set-0

6

RSA 30 rid 2,33% annuo 2005-2007

RSA 30 non rid

-100.000

-50.000

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

set-0

4ott

-04no

v-04

dic-04

gen-0

5feb

-05mar-

05ap

r-05

mag-05

giu-05

lug-05

ago-0

5se

t-05

ott-05

nov-0

5dic

-05ge

n-06

feb-06

mar-06

apr-0

6mag

-06

RSA 60 rid 2,33% annuo 2005-2007

RSA 60 non rid

Grafico 3.2 Grafico 3.3

Differenza circa 1 mese

Differenza inferiore a 7 ggDifferenza circa 15 gg

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-300.000

-200.000

-100.000

0

100.000

200.000

300.000

set-0

4ott

-04

nov-0

4dic

-04

gen-0

5feb

-05

mar-05

apr-0

5

mag-05giu

-05lug-0

5

ago-0

5se

t-05ott

-05

nov-0

5dic

-05

gen-0

6feb

-06

mar-06

apr-0

6

mag-06giu

-06lug-0

6

ago-0

6se

t-06ott

-06

nov-0

6dic

-06

gen-0

7feb

-07

mar-07

apr-0

7

mag-07giu

-07lug-0

7

ago-0

7se

t-07ott

-07

nov-0

7dic

-07

gen-0

8

MC60_RSA0

MC60_RSA60

Grafico 3.4 Dal confronto dei risultati delle analisi riportate nei grafici 3.1-3.4 si desume quanto segue: − L’esaurimento delle discariche dipendono in modo significativo dal conferimento dei rifiuti

speciali assimilabili (cfr 3.1-3.3): rispettivamente pari a circa un anno e mezzo nel caso di conferimento dei RSA pari a 60.000 t/a e circa tre anni nel caso di conferimento nullo dei RSA;

− L’utilizzo a pieno regime del meccanico-biologico (potenzialità pari a circa 60.000 t/a) non incide in modo significativo sul tempo residuo in discarica nel caso del conferimento dei RSA nelle discariche per RU (cfr. grafici 3.3-3.4);

− Il conferimento dei rifiuti speciali assimilabili nelle discariche per rifiuti urbani vanifica o in tutto o in parte i benefici conseguenti alla raccolta differenziata (con conseguente riduzione delle capacità di abbancamento residue) .

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3.2 Analisi flussi di smaltimento dei RU nel periodo di validità del PPGR (2003-

2012) Per la redazione del Piano di Ambito di prima attivazione, articolato in tre anni, è stato istituito un gruppo tecnico di lavoro, costituito dalle quattro Aziende del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani (SGRU) e coordinato dall’Agenzia di Ambito. Le attività del gruppo di lavoro hanno riguardato i seguenti punti:

a) aggiornare gli scenari del PPGR con particolare riferimento ai flussi di smaltimento dei Rifiuti Urbani (RU);

b) definire le linee di gestione e la tipologia delle raccolte differenziate; c) modellizzare il sistema di realizzazione e gestione delle stazioni di trasferenza; d) individuare gli ulteriori ampliamenti di discarica; e) indicare più in dettaglio le quantità dei Rifiuti Speciali Assimilabili da smaltire negli impianti

per RU; f) definire i prezzi medi di smaltimento e recupero per tipologia di impianto;

A conclusione di una prima serie di incontri, il gruppo di lavoro ha condiviso come obiettivi di breve-medio termine i seguenti punti: - prevedere un Piano di ambito triennale finalizzato al raggiungimento degli obiettivi generali del

PPGR ed in particolare in grado di garantire una gestione unitaria nell’ambito provinciale attraverso un processo di uniformazione delle prestazioni degli attuali Gestori del servizio pubblico dei rifiuti urbani;

- i rifiuti urbani prodotti nell’ambito provinciale a regime dovranno essere avviati al nuovo inceneritore, una volta realizzato, in linea con le ipotesi del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti;

- l’ampliamento delle discariche provinciali dovrà garantire, sino al pieno esercizio del nuovo inceneritore, lo smaltimento dei rifiuti prodotti nell’ambito provinciale;

- nell’arco temporale dei tre anni i prezzi di smaltimento dovranno essere uniformati a livello d’ambito.

I risultati emersi sono stati assunti nella stesura e redazione del Piano di Ambito, anche se le attività non si esauriscono in questa fase. E’ emersa la necessità di approfondire alcuni aspetti dello scenario del PPGR nel periodo transitorio, con particolare riguardo al conferimento nelle discariche per rifiuti urbani, dei rifiuti speciali assimilabili (RSA) e l’individuazione di nuovi ampliamenti di discarica. Le novità introdotte dal D.lgs 36/03 in materia di discariche, comportano infatti sensibili aumenti dei costi di smaltimento e conseguentemente sarebbe quantomeno opportuno che il conferimento dei RSA e la realizzazione dei nuovi ampliamenti di discariche siano pianificati in funzione degli

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aumenti di costo introdotti dai piani di adeguamento degli impianti esistenti, previsti dal citato D.lgs 36/03 nonché dalla remunerazione degli impianti medesimi. Nel seguito si riporta l’analisi del fabbisogno di smaltimento in discarica nel periodo di validità del PPGR (2003-2012), evidenziando che i ritardi dovuti alla realizzazione di nuovi ampliamenti di discarica e alla realizzazione del nuovo inceneritore ha inevitabilmente comportato la necessità di aggiornare il fabbisogno impiantistico attraverso l’analisi dei flussi di produzione dei rifiuti.

sub ambiti G1 G2 G3 Prov.

Aziende CMV (6) SOELIA AGEA tot AREA s.p.a. AREA s.p.a -Comacchio Tot

Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno

Ru prodotto

kg/anno 37.985.870 11.784.738 92.537.120 142.307.728 58.990.200 36.918.042 238.215.970

RD % 27 32 33 31 39 28 33

RU a smlt Kg/anno 27.834.540 7.968.910 61.860.460 97.663.910 36.088.160 26.741.110 160.493.180

Tab. 3.5: Flussi di produzione dei RU registrati nel 2003 Nell’analisi dei flussi si tiene conto delle seguenti evoluzioni impiantistiche:

metà 2004 e 2005: Utilizzo impianti esistenti (2 Inceneritori di Ferrara, meccanico-biologico per lo smaltimento residuo dei rifiuti prodotti da Ferrara, e il restante per le discariche) anno 2006: Avvio meccanico biologico di Ostellato per il trattamento dei RU_tal quali anno 2007: Attivazione del nuovo inceneritore di Ferrara e utilizzo del meccanico biologico anni 2008-20012: Pieno regime dello scenario “sistema integrato” di gestione dei RU

previsto dal PPGR (le discariche sono utilizzate esclusivamente come polmone del sistema per eventuali fermi tecnici e per lo smaltimento dei RSA)

In tabella 3.7 si riportano i flussi di RU da avviare a smaltimento articolato nel periodo di validità del PPGR.

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Impianti metà 2004 2005 2006 2007 2008-2012 note

Kg/periodo Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno

DISC 49.316.360 98.632.720 47.663.910 35.803.450 13.374.432

a partire dal 2008 le discariche hanno funzione di polmone per i fermi tecnici dell'impianti INC e

Mecc-Biol.

INC 25.000.000 50.000.000 50.000.000 61.860.460 89.525.251 tot smlt del sub ambito G1 - 1 mese

fermo impianto INC

INC_FS 31.414.635 non vengono conteggiate le rotoballe del mecc-biologico prodotte a partire dal 2006

Mecc-Biol. 5.930.230 11.860.460 62.829.270 62.829.270 57.593.498 tot smlt del sub ambito G2 e G3 - 1 mese fermo impianto MC

totale 80.246.590 160.493.180 160.493.180 160.493.180 191.907.815 tot comprensivo delle rotoballe da INC_FS

Tab. 3.6: Macro-Flussi di RU da avviare a smaltimento nel periodo metà 2004-2012 In tabella 3.7 si riporta il flusso di rifiuti derivanti dallo smaltimento e/o trattamento dei rifiuti urbani nel periodo di validità del PPGR, tenendo conto delle previsioni del piano medesimo. tipologia metà 2004 2005 2006 2007 2008-2012 totale note

Kg/periodo Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/periodo Kg

RU pre trattato 39.453.088 78.906.176 38.131.128 28.642.760 66.872.160 252.005.312

a partire dal 2008 le discariche hanno

funzione di polmone per i fermi tecnici

dell'impianti INC e MC

FOS 9.863.272 19.726.544 9.532.782 7.160.690 46.283.288

Frazione organica selezionata da pre-

trattamento in discarica da avviare

alla biostabilizzazione (impianto di Ostellato)

RSA 30.000.000 60.000.000 60.000.000 60.000.000 300.000.000 510.000.000

si ipotizza che a INC e INC_FS vadano

solo quelli relativi al ciclo integrato dei RU

totale 79.316.360 158.632.720 107.663.910 95.803.450 366.872.160 808.288.600 rotoballe in disc --- 10.000.000 30.000.000 30.000.000 0 0 flussi non previsti

dal PPGR scorie

forno Inc --- 16.240.000 16.240.000 22.120.000 198.800.000 253.400.000 dati AGEA

Tab. 3.7: Flussi di rifiuti derivanti dallo smaltimento/trattamento dei rifiuti nel periodo metà 2004-2012

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Il PPGR prevede che, nell’arco temporale della propria validità (2003-2012), gli ampliamenti di discariche siano complessivamente pari a 500.000 t, di cui 184.500 t già realizzate, con la possibilità di conferimento dei rifiuti speciali assimilabili fino ad un massimo di 60.000 t/a prodotti esclusivamente nell’ambito provinciale. A regime, anno 2008, le discariche saranno utilizzate solo come polmone per fermi tecnici impianti.

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3.3 Definizione delle ipotesi di scenario di Piano articolato nel triennio 2005-

2007 Nel seguito vengono riportati i flussi generali di produzione dei rifiuti (da avviare a recupero e/o smaltimento) che costituiscono lo scenario transitorio coincidente con gli anni di validità del presente piano. Si deve evidenziare in ogni modo che il Piano dovrà essere aggiornato annualmente, per tenere conto delle continue evoluzioni cui il sistema è caratterizzato in questa fase transitoria.

Il presente Piano prevede quindi l’attivazione dell’impianto meccanico-biologico a partire dal 2006 per il trattamento del RU_tal quale e a partire da metà 2007 l’attivazione del nuovo inceneritore di Ferrara, secondo le indicazioni del gestore dell’impianto stesso.

L’analisi dei flussi di produzione dei RU da avviare a smaltimento e/o recupero è quindi basato su: − la produzione dei rifiuti registrata nell’ultimo anno di osservazione (cfr. tab. 3.5); − per l’anno 2005 il sistema impiantistico attuale (discariche in essere e 2 inceneritori di Ferrara); − per il 2006 l’utilizzo del meccanico-biologico di Ostellato per il trattamento del RU tal-quale; − a partire dal 2007 l’attivazione del nuovo inceneritore di Ferrara, secondo lo scenario sistema

integrato a regime di Piano. La determinazione dei costi del servizio articolata nel triennio 2005-2007, riportata nel capitolo 6, tiene conto indicativamente dei flussi ipotizzati.

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sub ambiti G1 G2 G3 Prov.

Aziende CMV (6) SOELIA AGEA tot AREA s.p.a. AREA s.p.a -Comacchio Tot

Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno

Flussi di smaltimento regime transitorio 2005 Ru DISC kg/anno 27.834.540 7.968.910 35.803.450 36.088.160 26.741.110 98.632.720 Ru INC kg/anno 50.000.000 50.000.000 50.000.000 Ru MC Kg/anno 11.860.460 11.860.460 11.860.460

Tot 27.834.540 7.968.910 61.860.460 97.663.910 36.088.160 26.741.110 160.493.180

note: nel 2006 i rifiuti del sub_ambito G2 e G3 devono andare al mecc-biol di Ostellato secondo le previsioni del PPGR

Flussi di smaltimento regime transitorio anno 2006 Ru DISC kg/anno 27.834.540 7.968.910 11.860.460 47.663.910 47.663.910 Ru INC kg/anno 50.000.000 50.000.000 50.000.000

Ru MC Kg/anno 0 36.088.160 26.741.110 62.829.270

Tot 27.834.540 7.968.910 61.860.460 97.663.910 36.088.160 26.741.110 160.493.180

Flussi di smaltimento regime transitorio anno 2007

Ru DISC kg/anno 27.834.540 7.968.910 35.803.450 35.803.450 Ru INC kg/anno 61.860.460 61.860.460 61.860.460 Ru MC Kg/anno 0 36.088.160 26.741.110 62.829.270

Tot 27.834.540 7.968.910 61.860.460 97.663.910 36.088.160 26.741.110 160.493.180

Tab. 3.8: analisi flussi avviati a smaltimento

Impianto gestore potenzialità INC volume residuo al 1/01/04 nuove disc note

t/a t t

Inc _ Ferrara AGEA s.p.a 50.000 Impianti di via

Conchetta e Canal Bianco

Disc_ Argenta SOELIA 84.500 si presume

l'esercizio per la fine del 2004

Disc_S.Agostino SITA 33.000 50.000

Disc_vallo Jolanda AREA s.p.a 2.500 50.000 in esercizio da agosto 2005

Disc_Comacchio SICURA 41.000

esaurimento entro luglio 2005 per adeguamento

Dlgs36/04

totale 50.000 76.500 184.500

Tab. 3.9: il sistema impiantistico attuale per la gestione dei RU

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ANNO 2005

IMPIANTI LOCALITà GESTORE BACINO UTENZA FLUSSO COMPLEX

arrotonamenti flussi rif.

t t

DISCARICA ARGENTA SOELIA S.p.a. Sub-ambito G1 (Argenta) 7.969 8.000

DISCARICA S.Agostino SITA

Sub-ambito G1 (Cento, Mirabello, Vigarano, S.Agostino, Bondeno, Poggiorenatico ) 27.835 28.000

DISCARICA Jolanda di S. AREA S.p.a. sub-ambito G2 (17 comuni) 49.459 50.000DISCARICA Comacchio SICURA S.r.l sub-ambito G3 (comacchio) 13.371 13.500INCENERITORE-CONCHETTA FERRARA AGEA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) INCENERITORE-CANAL BIANCO FERRARA AGEA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) 50.000 50.000MECCANICO-BIOLOGICO OSTELLATO

RECUPERA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) 11.860 12.000

totale 160.493 161.500ANNO 2006

IMPIANTI LOCALITà GESTORE BACINO UTENZA FLUSSO COMPLEX

arrotonamenti flussi rif.

t t

DISCARICA ARGENTA SOELIA S.p.a. Sub-ambito G1 (Argenta e Ferrara) 19.829 20.000

DISCARICA S.Agostino SITA

Sub-ambito G1 (Cento, Mirabello, Vigarano, S.Agostino, Bondeno, Poggiorenatico ) 27.835 28.000

INCENERITORE-CONCHETTA FERRARA AGEA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) INCENERITORE-CANAL BIANCO FERRARA AGEA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) 50.000 50.000MECCANICO-BIOLOGICO OSTELLATO

RECUPERA S.p.a.

Sub-ambito G2 e G3(17 comuni di AREA e Comacchio) 62.829 63.000

totale 160.493 161.000ANNO 2007

IMPIANTI LOCALITà GESTORE BACINO UTENZA FLUSSO COMPLEX

arrotonamenti flussi rif.

t t

DISCARICA ARGENTA SOELIA S.p.a. Sub-ambito G1 (Argenta e Ferrara)

DISCARICA

Sub-ambito G1 (Cento, Mirabello, Vigarano, S.Agostino, Bondeno, Poggiorenatico ) 35.803

36.000

INCENERITORE-CANAL BIANCO NUOVO FERRARA AGEA S.p.a. Sub-ambito G1 (Ferrara) 61.860 62.000MECCANICO-BIOLOGICO OSTELLATO

RECUPERA S.p.a.

Sub-ambito G2 e G3 (17 comuni di AREA e Comacchio) 62.829 63.000

totale 160.493 161.000Tab. 3.10: ipotesi scenario impiantistico per il servizio di gestione dei RU nel triennio 2005-2007

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Nell’analisi dei flussi complessivi finalizzata alla definizione dei costi di gestione dei rifiuti urbani non si è tenuto conto dello sviluppo delle raccolte differenziate. Gli obiettivi del presente piano prevedono il raggiungimento della quota del 40% entro il triennio 2005-2007 delle raccolte differenziate, in linea con le previsioni del PPGR. Si deve evidenziare a tal riguardo che lo sviluppo della raccolta differenziata non influisce in modo significativo sull’esaurimento delle discariche, la previsione dei flussi per il 2003 rappresenta una situazione cautelativa ai fini del dimensionamento impiantistico e della stima dei costi del servizio, che dovrà in ogni modo essere aggiornato annualmente, tenuto conto delle molteplici variabili cui il sistema è caratterizzato (novità introdotte dal dlgs36/03, conferimento dei RSA, avvio del sistema integrato di gestione dei RU, sviluppo delle raccolte differenziate). Le indicazioni relative allo sviluppo delle raccolte differenziate, per il raggiungimento della quota del 40% entro il 2007, sono riportate nei capitoli successivi (dimensionamento e qualità del servizio), la stima dei costi del servizio, riportata al capito 6, tiene quindi conto di tali indicazioni. Nella pagina seguente si riporta un diagramma di flussi relativi agli scenari rispettivamente della situazione attuale del servizio di gestione dei rifiuti urbani (anno 2003) e di quello a regime a partire dal 2008. Nello scenario a regime si riportano i flussi di produzione registrati nel 2003, ipotizzando la stabilizzazione della produzione dei rifiuti e il raggiungimento di una quota di raccolta differenziata del 40%, in linea con gli obiettivi del presente Piano. Si evidenzia dal confronto degli scenari che l’utilizzo a regime delle discariche è previsto esclusivamente per i fermi tecnici degli impianti (di Ostellato e Ferrara) e per lo smaltimento delle scorie prodotte dal forno inceneritore.

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RU prodotti: 238.216 t/a

RU raccolti in modo differenziato: 77.723 t/a (33%)

RU raccolti in modo indifferenziato: 160.493 t/a (67%)

a recupero: 68.606 t/a (88%)

a smaltimento: 9.117 t/a (12%)

a discarica: 101.903 t/a (64%)

a compostaggio: 7.023 t/a (4%)

a inceneritore: 51.567 t/a (32%)

Scenario SGRU a regime – anno 2008

RU prodotti: 238.216 t/a

RU raccolti in modo differenziato: 95.286 t/a (40%)

RU raccolti in modo differenziato: 142.930 t/a (60%)

Impianto di Ostellato

Nuovo inceneritore

Fraz. Organica selezionata a biostabilizzazione: 30.000 t/a

Rotoballe: 30.000 t/a ( 60.000 t/a)

( 82.930 t/a)

Scorie (34.000 t/a)

Scenario SGRU attuale – anno 2003

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4 Modello organizzativo di Gestione dei RU

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4.1 Caratteristiche delle gestioni esistenti Nella Provincia di Ferrara operano quattro Aziende del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani (SGRU). SOELIA, AGEA e AREA sono società per azioni mentre CMV servizi è una società a responsabilità limitata, risultanti dal processo di trasformazione di cui all’art. 115 del testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali. Con deliberazione di C.C. n. 88 del 5/12/02 l’Azienda Multiservizi SOELIA si è trasformata in società per azioni (durata fino al 31/12/2100) AGEA si è costituita società per azioni con delib. C.C. n. 27894 del 24 luglio 2000 (durata fino al 31/12/2100). Con atto Rep. 13050/5356 del 12/03/01 il Consorzio Aziendale di Igiene Ambientale e Servizi Polivalenti AREA si è trasformata in società per azioni (durata fino al 31/12/2050). CMV servizi si è costituita nel maggio 1999 come società a responsabilità limitata tra i Comuni di Cento, Mirabello e Vigarano M.da. La gestione dei servizi per il comune di S.Agostino e Poggiorenatico viene invece effettuata tramite apposita convenzione con la società CMV rispettivamente a partire dalla fine del 2000 e dalla fine del 2001. Nel 2004 il servizio di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Bondeno è stato affidato al CMV servizi mediante convenzione. In tabella 4.1 vengono riportate in sintesi le informazioni generali desunte dalla ricognizione per l’individuazione delle gestioni esistenti, ex art.16 L.r.25/99 per il servizio di gestione dei rifiuti urbani.

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Comuni ATO Estensione Kmq Abitanti Densità

abit. Gestore Forme di gestione

Contr. serv.

periodo di validità

tassa/ tariffa

anno passaggio a tariffa

Carta serv.

Argenta 311 21.827 70 SOELIA S.p.a.

società per azioni Si dal 1/07/01 al

31/12/15 Tassa 2004 no

Bondeno Tariffa 2003

Ferrara 404 131.355 325 AGEA S.p.a.

società per azioni Si Dal 17/09/2002

al 16/09/2017 Tassa 2004 Si

Cento 65 30.558 472 CMV S.r.l.

società responsabilità

limitata Si dal 1/01/00 al

31/12/2030 Tariffa 2003 Si

Mirabello 16 3.493 217 CMV S.r.l.

società responsabilità

limitata Si dal 1/01/00 al

31/12/2030 Tassa 2004 Si

Poggiorenatico 80 7.383 92 CMV S.r.l. in convenzione Si dal 1/10/00 al

31/12/2030 Tassa 2004 Si

S' Agostino 35 6.272 178 CMV S.r.l. in convenzione Si dal 109/01 al

31/12/2030 Tassa 2004 Si

Vigarano M.da 42 6.621 157 CMV S.r.l.

società responsabilità

limitata Si dal 1/01/00 al

31/12/2030 Tassa 2004 Si

Berra 69 5.714 83 (*) 2004

Codigoro 170 12.933 76 2004 Copparo 157 17.875 114 2004

Formignana 23 2.884 127 Goro 50 4.037 80

Jolanda di S. 108 3.295 30

Lagosanto 34 4.461 130 Si Dal 1/01/2004 al 31/12/2013 Si

Masitorello 23 2.324 102 AREA S.p.a

società per azioni Tassa

Massafiscaglia 58 3.810 66 Mesola 65 7.441 115 (*)

Migliarino 35 3.687 105 Migliaro 22 2.363 110 Ostellato 175 6.819 39 2004

Portomaggiore 127 12.059 95 2004 Ro ferrarese 43 3.745 87 Tresigallo 20 4.721 231 Voghiera 40 3.935 98

Comacchio 284 21.680 76 Tassa

(*) Berra e Mesola ancora da approvare Tabella 4.1: riepilogo della ricognizione amministrativa delle gestioni esistenti sul territorio provinciale del servizio di gestione dei RU –anno 2003. Con delibera di Assemblea dell’Agenzia di Ambito n. 2 del 19 Aprile 2004 le quattro Aziende sono state individuate come gestioni esistenti per la prima attivazione del servizio ai sensi dell’art.16 della L.r.25/99 e smi. A partire da agosto del 2004 il servizio di gestione dei rifiuti urbani del comune di Comacchio viene conferito ad AREA s.p.a., secondo quanto disposto nella delibera di Assemblea dell’Agenzia di Ambito n. 3 del 19 Aprile 2004.

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Nelle tabelle successive si riportano in sintesi i dati demografici e di produzione dei rifiuti urbani in Provincia di Ferrara, desunti dalla ricognizione effettuata per l’individuazione delle gestioni esistenti sulla base dei dati riferiti al 2003. Aree di raccolta G1 G2 G3 Aziende AGEA s.p.a, SOELIA

S.p.a. e CMV s.r.l. AREA s.p.a. Comacchio (a partire da

agosto 2004 il servizio confluisce in AREA S.p.a.)

Comuni 8 17 1 Tab 4.2: Aree di raccolta per la gestione dei RU in Provincia di Ferrara-previsioni PPGR Aree di raccolta

Superficie Kmq

Abitanti residenti

Abitanti fluttuanti

Rete stradale note

G1 1.128 223.114 G2 1.216 102.103 G3 284 21.680 n.d. Tot. 2.628 346.897 Tab. 4.3: Dati demografici dei comuni dell’ATO di Ferrara (anno 2003) Fasce di popolazione Densità abitativa Aree di raccolta > 50.000

10.000-50.000

5.000-10.000 < 5.000

min

media

max

G1 1 3 3 1 70 198 470 G2 3 3 11 39 84 225 G3 1 76 76 76 Tab. 4.4: Fasce di popolazione e densità abitativa dei comuni dell’ATO di Ferrara Aree di raccolta

N.ro iscritti a ruolo

N_dom / N_tot

Superficie iscritti a ruolo

Mq_dom / Mq_tot

N_dom N.tot % Mq_dom Mq_tot % note G1

88.759 101.099 88 6.607.387 9.070.644 74

dati parziali (non disponibile dati di Bondeno). Per Cento il dato della superficie di iscritti a ruolo è disponibile solo come totale, la % di sup dom su tot è quindi calcolata escludendo Cento

G2 44.576 52.419 85 5.295.720 6.661.198 80 G3 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Tab. 4.4: dati degli iscritti a ruolo dei comuni dell’ATO di Ferrara, desunti dai questionari integrativi 2003

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87,0981,32

89,8885,77 87,16 88,27

85,0486,3785,99 88,69

n.d.

80,54

71,89

79,5076,8280,93

76,0178,36

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

SOELIAce

nto

Mirabell

o

Vigaran

o

Poggio

R

S.Ago

stino

CMV *

AGEAAREA

%

n dom / n. tot

mq dom/mq tot

grafico 4.1: percentuale delle utenze domestiche sul totale di quelle iscritte a ruolo (anno 2003).

Nelle tabelle successive si riportano rispettivamente la produzione dei rifiuti relativa alle utenze non domestiche e la stima degli abitanti equivalenti per sub-ambito e per fascia di popolazione, calcolati in funzione dei coefficienti di produzione delle attività previsti dal metodo normalizzato della tariffa.

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Aree di raccolta

Comuni serviti Rifiuti urbani raccolti

raccolta differenziata %

produzione utenze non domestiche %

N.ro % ab su tot Kg anno Min Media Max Min Media Max

G1 Comune capoluogo 1 38 92.537.120 33 33 33 27 34 42

Comuni > 10.000 3 20 37.289.488 24 29 32 24 * 30 * 36 * Comuni < 10.000 4 7 12.481.120 26 26 29 25 32 38 totale 8 64 142.307.728 24 31 33 26 34 41 G2 Comuni > 10.000 3 12 24.381.210 36 38 40 24 31 37 Comuni < 10.000 14 17 34.608.990 35 39 44 20 ** 25 ** 29 **

totale 17 29 58.990.200 34 39 44 22 27 33 G3 Comuni > 10.000 1 6 36.918.042

26 26 26 n.d n.d n.d

totale 1 6 36.918.042 28 28 28

Prov. totale 26 100 238.215.970 --- 33 --- Note: la stima della produzione delle utenze non domestiche è calcolata sulla base dei coefficienti di produzione per attività previsti dal metodo normalizzato della tariffa riferiti al caso di minima media o massima produzione in funzione delle fasce di popolazione (riportati nei manuali e linee guida di APAT 6/2001 relativamente a definizione di standard di qualità del servizio di igiene urbana)

* la stima della produzione per utenze non domestiche è parziale - riferito solo al comune di Argenta ** la stima della produzione per utenze non domestiche è parziale: manca il dato di Masitorello

Tab. 4.5 a): Produzione dei rifiuti urbani dei comuni dell’ATO di Ferrara

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Aree di raccolta

Comuni serviti

Abitanti residenti

Rifiuti urbani raccolti

Rifiuti urbani Abitanti serviti Produzione pro capite (Kg per abitanti serviti)

Kg/anno pro-cap (Kg/ ab anno)

min medio max (Min)

coeff.prod. non domestici

(medio) coeff.prod. non

domestici

(Max) coeff.prod. non

domestici Comune

capoluogo 131.355 92.537.120 704 179.357

200.276

226.700

516

462

408

Comuni > 10.000 67.990 37.289.488 548 88.954

97.162

107.014

419

384

348

Comuni < 10.000 23.769 12.481.120 525

31.693

34.787

38.539

394

359

324

G1

totale 223.114 142.307.728 638 300.003

332.225

372.253 474 428 382

Comuni > 10.000 42.867 24.381.210 569 56334 61745 68305 433 395 357

Comuni < 10.000 59.236 34.608.990 584 7.045.076 8.654.883 10.167.290 465 438 413 G2

totale 102.103 58.990.200 578 12.873.558 16.109.105 19.247.368 452 420 389 Tab 4.5 b): stima degli abitanti serviti (domestici e non) sulla base dei coefficienti di produzione per attività del metodo normalizzato della tariffa

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4.2 Definizione del servizio in affidamento Ai sensi dell’art. 21 del D.lgs22/97 vengono classificati come Rifiuti Urbani:

a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;

b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lett. a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 21, comma 2, lett. g) del medesimo decreto legislativo;

c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura e provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle

strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;

e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazione ed estumulazione, nonché altri rifiuti provenienti da

attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lett. b), c) ed e).

Il Rifiuto Urbano è normalmente utilizzato per definire sia i rifiuti provenienti dalle civili abitazioni, sia l’insieme dei “rifiuti speciali provenienti da attività produttive” (commerciali, artigianali, di servizio, ecc.) che per caratteristiche quali-quantitative possono essere assimilati agli urbani -“Rifiuti Speciali Assimilati agli Urbani”. Si evidenzia inoltre che il principio di assimilazione dei rifiuti speciali a quello degli urbani viene stabilito dal regolamento comunale previsto all’art. 21, comma 2 del decreto legislativo 22 del 1997 e smi. Pertanto nelle parti seguenti il presente documento si intende per Rifiuto Urbano quello propriamente detto per l’assimilato. Ai sensi dell’art.15 della L.r.25/99 e smi il Servizio pubblico di gestione dei Rifiuti Urbani e Assimilati comprende lo spazzamento ed il lavaggio delle strade e delle piazze pubbliche, la raccolta ed il trasporto, l’avvio al recupero e allo smaltimento ivi compreso il trattamento preliminare. Per trattamento preliminare si intende una delle seguenti operazioni, secondo quanto riportato dai criteri regionali di cui alla delibera di G.R.n.1550 del 2003:

− cernita − selezione − riduzione volumetrica − miscelazione − stabilizzazione

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La progettazione dei servizi deve essere volta ad individuare, nello specifico contesto territoriale, le soluzioni organizzative che possano consentire il raggiungimento dei migliori standard prestazionali ed il conseguimento degli obiettivi di intercettazione e recupero fissati dalla pianificazione di settore. Nel paragrafo successivo vengono pertanto riportati i livelli minimi del servizio che devono essere raggiunti dai Gestori salvaguardati.

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4.3 I livelli del servizio Nel presente paragrafo vengono riportati i livelli del servizio attuale e confrontati con i criteri della Regione Emilia Romagna e dell’Autorità regionale di vigilanza per i servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani, al fine di definire gli standard di qualità ottimali del servizio a livello di ambito provinciale. Nella definzione degli standard di qualità del servizio si è tenuto inoltre conto delle linee programmatiche del piano provinciale di gestione dei rifiuti, del manuale di APAT (2001) su “definzione di standard tecnici del servizio di igiene urbana” e delle indicazioni della Regione Emilia Romagna relativamente alla definizione dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità delle gestioni esistenti, di cui all’art. 16, comma1 lett. a) L.R.1/2003.

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- Caratteristiche del servizio di gestione dei rifiuti urbani nella Provincia di Ferrara Nelle pagine successive si riportano in dettaglio i dati relativi alle modalità del servizio di gestione dei rifiuti urbani nei comuni dell’ambito provinciale, desunti dai dati inviati dalle aziende per la ricognizione finalizzata all’individuazione delle gestioni esistenti per la prima attivazione, prevista ai sensi dell’art. 16 della L.r. 25/99 e smi. I risultati delle analisi fanno riferimento ai seguenti servizi: - spazzamento strade; - raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani - raccolta differenziata dei rifiuti urbani - igienicità del servizio (modalità di lavaggio dei contenitori stradali).

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Azienda Modalità servizio

Comuni serviti Q.tà Kg/anno Frequenza

spazzamento automezzi combustibile alternativo

stato conservazione mezzi Km rete spazzata

gg/periodo tipologia N. età media anni manuale 1.800 giornaliera Porter 1 1 3 SOELIA

S.P.A. meccanizzata Argenta

6.780 2/7- 1/7 RAVO R.C.M. 2 2 4

3 1.750

manuale 72.940 6/6, 3/6 e 1/6 32 14 2-6-13 AGEA S.p.A.

meccanizzata Ferrara

1.337.900 6/7, 3/6,1/6 e 1/12 10 0 3-6-12 164.930

Cento 70.000

Mirabello 12.000 Poggiorenatico 10.000

S' Agostino 15.000 manuale

Vigarano M.da 15.000

6/7 n.d.

Cento 134.000 6/7 2 Mirabello 78.590 3

Poggiorenatico 31.140 3 S' Agostino 159.000 3

CMV s.r.l.

meccanizzata

Vigarano M.da 87.940

1/7

RAVO 5000 Schmidt SK 6.5

Mobil 3

0 10 2

25

Lagosanto 4/7 Masitorello 3/7

Massafiscaglia ---- Mesola 1/7

Migliarino 2/7 Migliaro --- Ostellato 1/7 Voghiera 2/7

manuale

Portomaggiore

n.d.

----

n.d.

Lagosanto 2/mese Masitorello 5/anno

Massafiscaglia 1/mese Mesola ----

Migliarino 1/mese Migliaro 1/mese Ostellato 8/anno Voghiera 4/anno

AREA s.p.a.

meccanizzata

Portomaggiore

n.d.

10/anno

n.d.

Tab. 4.6: modalità del servizio di spazzamento stradale manuale/meccanizzato desunti dai questionari integrativi 2003

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Aziende abitanti Kg raccolti modalità mezzi N.

combustibile alternativo età media contenitori

Volume cont. N.

Volume cont. lt

Volume tot

età media frequenza raccolta

Monoperatore a carico laterale 2 2 1-6 cassonetto 540 2.400 1.296.000 1 3/7

cassonetto 16 650 10.400 1 7/7 SOELIA S.p.a. 21.827 7.968.910 meccanizzato Gasolone 2 2 1-5 bidone 980 120 117.600 6 1/7

autocompattatore 1 0 13 443 1.300 575.900 15 2-3 / 7 compattatori 3 0 10 4.658 1.700 7.918.600 1 2-3-6 / 7 compattatori P.L. 2 assi (RSU, carta e plastica) 3 0 5 89 2.400 213.600 5 3-6 / 7 compattatori P.L. 3A (RSU, carta e plastica) 8 0 8

meccanizzato

Compattatori (RSU e racc. selettiva c/o attività) 3 0 9 cassonetto vasca ribaltabile 1 0 8 894.000 30 26.820.000 3-6 / 7 minicompattatore (racc. mista) 2 0 15 71.000 120 8.520.000 3-6 / 7 compattatore (racc. mista) 4 0 6

AGEA S.p.a. 131.355 61.860.460 manuale

autocompattatore (racc. mista) 1 0 5 sacchi

cassonetti VTR 805 1.300 1.046.500 15

6/7 per comune grande e 3/7 per comuni piccoli

cassonetti VTR 450 1.700 765.000 8

6/7 per comune grande e 3/7 per comuni piccoli

cassonetti metallo 150 1.700 255.000 5 3/7 in comuni piccoli cassonetti metallo 30 2.000 60.000 2 3/7 in comuni piccoli

meccanizzato monoperatore 2 0 5 cassonetti metallo 30

2.400-3.200 84.000 1 6/7 in comune grande

CMV S.r.l. (5) 54.327 20.578.540 manuale NISSAN 1 0 4 bidoni 40 240 9.600

La racc. manuale viene effettuata solo da S.Agostino e Vigarano (dato parziale)

Bondeno 15.605 7.256.000 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Comune grande in fascia di pop tra 10.000-50.000; comuni piccoli in fascia di pop inferiore a 10.000 Tab. 4.7: modalità di raccolta del rifiuto urbano indifferenziato nei comuni del sub-ambito G1

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Azienda abitanti Kg raccolti modalità mezzi N.

combustibile alternativo

età media contenitori

Volume cont. N.

Volume cont. lt tot

età media

frequenza raccolta

autocompattatori tradizionali (misto) 6 0 14

meccanizzato (in proprio)

autocompattatori monooperatore (misto) 5 0 6

cassonetti (1300-1700) 1.158

1300-1700 1.737.000 1-10 2/7 e/o 3/7

manuale (in proprio)

satellite e/o cassone (misto) 4 0 14 bidoni-cestoni 548 40-600 328.800 2/7 e/o 3/7

meccanizzato (a terzi)

cassonetti (1300-1700) 2.425

1300-1700 3.637.500 1-10 2/7 e/o 3/7 AREA

S.p.a. 102.103 36.088.160 manuale (a terzi) bidoni-cestoni 638 40-600 957.000 2/7 e/o 3/7

Tab. 4.8: modalità di raccolta del rifiuto urbano indifferenziato nei comuni del sub-ambito G2

Azienda abitanti Kg raccolti modalità mezzi N. combustibile alternativo età media contenitori

Volume cont. N.

Volume cont. lt

Volume tot

età media

frequenza raccolta

Comacchio 21.680 36.918.042 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. da Agosto il servizio verrà confluito in AREA S.P.A. Tab. 4.9: modalità di raccolta del rifiuto urbano indifferenziato nei comuni del sub-ambito G3

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109

contenitori mezzi area di raccolta Aziende tipologia Volume lt N. modalità lavaggio frequenza tipologia N. note

cassonetti 2.400 540 cassonetti 650 16

SOELIA S.p.A. bidoni 120 980 lavaggio interno con acqua calda e sanificazione 10-12 n.d. n.d.

cassonetti 1.300 443 cassonetti 1.700 4.658

AGEA S.p.A. cassonetti 2.400 89 lavaggio interno ed esterno a caldo 17 lavacassonetti 1

interno: da marzo a ottobre 2 volte al mese; esterno: 1 lavaggio all'anno

G1 CMV S.r.l. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

cassonetti 1.300-1.700 3.583 lavacassonetti - acqua fredda 14 lavacassonetti 1 G2 AREA S.p.A. bidoni 60-600 1.186 pulizia manuale 4 G3 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Tab. 4.10: modalità di lavaggio dei contenitori stradali del rifiuto urbano indifferenziato

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110

Tipologia q.tà kg/a modalità di raccolta tipologia N° volume Frequenza

di raccolta

densità contenitori (ab/cont)

valore riferimento (ab/cont)

Età media contenitori Tipo Portata

(q.li) Combustibile

alternativo Età media automezzi

Carta e cartone 316.060 B cassonetto 125 lt 2000 20 gg 175 5

Compattatore a carico

posteriore 68,5 si 10

Vetro * 449.440 B-E campana container 105

lt 2000/lt 3000 -

container mc 24

21 gg ogni bimestre 208 SERVIZIO SVUOTAMENTO

AFFIDATO A TERZI 10

Plastica 148.260 B cassonetto 104 lt 2000 settimanale 210 250-600 5

Compattatore a carico

posteriore (promiscuo)

68,5 si 10

Metalli ferrosi e non ferrosi

eccetto alluminio

324.855 E container 2 mc 24 mensile 10.914

Alluminio

Ingombranti non metallici

Beni durevoli 47.580 A+E container 2 mc 24 mensile Rifiuti di giardini e

parchi 1.570.490 A+E sacco

container 1 mc 24 settimanale (container) 21.827 40-60

SERVIZI PORTA A PORTA AFFIDATI A TERZI

Frazione organica

umida

Oli e grassi Legno 141.400 E container 1 mc 24 bimestrale

Abiti 42.100 contenitori stradali cassonetti 16 10 gg

SERVIZIO SVUOTAMENTO AFFIDATO AD ASSOCIAZIONE DI

VOLONTARIATO 6

Imballaggi in cartone 256.820 A due volte a

settimana 5 Compattatore

a carico posteriore

68,5 no

A: porta-porta, B: contenitore stradale, C: mezzo attrezzato, D: stazione di basa, E: stazione ecologica attrezzata, F: piattaforma ecologica attrezzata Tab. 4.11 : modalità del servizio di raccolta differenziata gestito da SOELIA S.p.a. per le principali tipologie di rifiuti da avviare a recupero –questionario integrativo anno 2003

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111

Tipologia q.tà kg/a

modalità di

raccolta tipologia N° volume Frequenza di

raccolta Tipo mezzi Portata (q.li)

Combustibile alternativo

Età media contenitori

Età media automezzi

Densità contenitori (ab/cont)

Valori di riferimento (ab/cont)

CENTO Carta e cartone 573 stradale campana 90 3,3 mc settimanale autocarro 260 ptt no 10 340 Vetro 600 stradale campana 105 2,2 mc settimanale autocarro 260 ptt no 10 291 Plastica 163 stradale cassonetto 53 2,4 mc bisettimanale monoperatore 260 ptt no 2 577 250-600 Alluminio 6,8 vedi servizio vetro Rifiuti di giardini e parchi 1219 stradale cassonetto 150 1,7 mc bisettimanale monoperatore 260 ptt no 2 5

204

40-60

VIGARANO Carta e cartone 128,51 stradale cassonetto 28 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 236 Vetro 150 stradale campana 28 2,2 mc settimanale autocarro 260 ptt no 10 236 Plastica 36,12 stradale cassonetto 24 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 276 250-600 Alluminio 0,91 vedi servizio vetro Rifiuti di giardini e parchi 233,32 stradale cassonetto 42 1,7 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 3 5

158 40-60

MIRABELLO Carta e cartone 90 stradale cassonetto 18 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 194 Vetro 65 stradale campana 15 2,2 mc quindicinale autocarro 260 ptt no 10 233

Plastica 19 stradale cassonetto 12 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 291 250-600

Alluminio 0,84 vedi servizio vetro Rifiuti di giardini e parchi 134 stradale cassonetto 35 1,7 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 3 5 100

40-60

POGGIORENATICO Carta e cartone 158 stradale cassonetto 48 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 154 Vetro 150,1 stradale campana 51 2,2 mc settimanale autocarro 260 ptt no 10 145 Plastica 51,8 stradale cassonetto 39 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 189 250-600 Alluminio 1,3 vedi servizio vetro Rifiuti di giardini e parchi 287,5 stradale cassonetto 91 1,7 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 3 5

81

40-60

S.AGOSTINO Carta e cartone 144 stradale campana 30 3,3 mc settimanale autocarro 260 ptt no 8 209 Vetro 150,1 stradale campana 51 2,2 mc settimanale autocarro 260 ptt no 10 123 Plastica 28,4 stradale cassonetto 39 2,2 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 2 161 250-600 Alluminio 1,3 vedi servizio vetro Rifiuti di giardini e parchi 353 stradale campana 61 1,7 mc settimanale monoperatore 260 ptt no 3 5

103

40-60

Tab. 4.12: modalità del servizio di raccolta differenziata gestito da CMV s.r.l. per le principali tipologie di rifiuti da avviare a recupero –questionario integrativo anno 2003

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Tipologia q,tà Kg/a modalità

di raccolta

tipologia N Volume tot lt frequenza di raccolta densità

contenitori (ab/cont)

valore riferimento (ab/cont)

tipo mezzo impiegato Età media mezzi

Carta e cartone 3.426,60 A - B -E Bidoni c/o attività;

contenitori stradali e cassoni c/o SEA

969 890.400 Giornaliera; settimanale e quindicinale 136 1 compattatore 1

minicompattatore 3-15

Vetro 2.701,00 A-B-E Bidoni c/o attività;

contenitori stradali e cassoni c/o SEA

1.216 1.256.400 Settimanale; Quindicinale; Settimanale 108 2 gasolone 5

Plastica 225,39 B -E contenitori stradali e cassoni c/o SEA 171 426.000 Settimanale;2 volte/settimana 768 250-600

Metalli ferrosi e non ferrosi eccetto

alluminio 656,04 B - E

3 (multimateriale con campane vetro) cassoni 33 mc

534-2 Quindicinale; 2 volte/Settimana 245

Alluminio 7,57 B - E

3 (multimateriale con campane vetro)

bidoni 120-240 lt. (nelle scuole)

cassoni 33 mc (assieme con raccolta vetro)

534-68-2 Quindicinale; 1 volta/mese; 2

volte /Settimana 217

Ingombranti non metallici 4.376,01 B - E cassoni sul territorio e c/o

SEA 152 1.386.000 Giornalieri e/o su chiamata 864 5+2 (bracci scarrabili e/o

idraulici) ( *)

2-8-14

Beni durevoli 190,55 E cassone 18 mc c/o SEA 2 36.000 Settimanale 65.678 Rifiuti di giardini e

parchi 7.178,16 B - E cassoni sul territorio e c/o SEA 13 193.500 Su chiamata; 2 / giorno 10.104 (*)

Frazione organica umida 1.130,72 A-B

Bidoni 120-240 lt.c/o attività e c/o utenze

domestiche 450 81.000 Giornaliera;Trisettimanale;2 /

settimana 292 40-60 1 compattatore 2 minicompattatore 3-5

Oli e grassi 41,34 A-E Fusti da 30 lt.c/o attività e Cisterna litri 9.000 c/o SEA 355 19.620 Su chiamata; 4 volte anno 370

Legno 4.968,82 B - E cassoni 4,5 mc e 18 mc Giornalieri e/o su chiamata (*) Abiti 328,34 B Contenitori stradali 70 91.000 Settimanale 1.877

A: porta-porta, B: contenitore stradale, C: mezzo attrezzato, D: stazione di basa, E: stazione ecologica attrezzata, F: piattaforma ecologica attrezzata (* ) ingombranti, rifiuti di giardini e parchi e legno Tab. 4.13: modalità del servizio di raccolta differenziata gestito da AGEA s.p.a. per le principali tipologie di rifiuti da avviare a recupero–questionario integrativo anno 2003

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q.tà Kg/a modalità raccolta tipologia N. RDM

Volume tot RDM

(lt)

N. monomateriale

Volume tot monomateriale

(lt)

frequenza di raccolta

densità contenitori

ab/cont

valore di riferimento (raccolta

secco umido)

tipo mezzo

impiegato

Età media mezzo

carta * 3.008.050 B-C 1.629 3.909.600 161 302.800 2/7 e settimanale 63 100-250

vetro 2.178.500 B --- 635 1.390.200 21 gg plastica * 434.540 B --- --- 2/7 metalli * 498.650 A-B --- --- 8 100.000 2/7

legno/tessile * 613.840

A-B-E --- --- 4-70 120.000-

203.000

Settimanale a chiamata per il legno

15° 14-14-7

forsu 6.341.860 B 1.599 1.055.340 2/7 verde 4.027.170 B-E 76 456.000 61 40-60

* raccolta differenziata multimateriale (RDM) per carta, cartone, plastica, metalli, legno e vetro in maniera residuale ° utilizzato anche per la raccolta dei RU indifferenziati (autocompattatori tradizionali 5 RSU e FORSU, autocompattatori monoperatore 5 RSU, FORSU e RD e 4 per raccolta manuale)

A: porta-porta, B: contenitore stradale, C: mezzo attrezzato, D: stazione di basa, E: stazione ecologica attrezzata, F: piattaforma ecologica attrezzata

Tab. 4.14: modalità del servizio di raccolta differenziata nei 17 comuni gestiti da AREA s.p.a. per le principali tipologie di rifiuti da avviare a recupero –questionario integrativo anno 2003

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Comuni serviti Tipologia RD tipologia Volume lt N. Contenitori RU modalità lavaggio frequenza annua

SOELIA S.p.A. Argenta carta-cartone Cassonetto 2.000 125 non lavati

Vetro-lattine-banda stagnata Campana 2.000-3.000 105 non lavati

plastica Cassonetto 2.000 104 non lavati abiti Cassonetto 1.700 16 non lavati

AGEA S.p.A. Ferrara Organico Bidoni (raccolta c/o attività) 180 230 Lavaggio interno a

freddo 3 volte/settimana

Organico Bidoni (raccolta c/o utenze private) 180 220 Lavaggio interno a

freddo 2 volte/settimana

CMV sr.l. Cento 665

Poggiorenatico 300 Mirabello n.d. 105 n.d. S' Agostino 210 Vigarano M.da 185

totale 1.465

AREA S.p.A. 17 comuni RDM cassonetti 2.400 1.629 Lavacassonetti - acqua fredda 2

FORSU cassonetti 660 1.599 Lavacassonetti - acqua fredda 14

VERDE cassonetti 6.000 76 con autospurgo 2

Tab. 4.15: modalità di lavaggio dei contenitori stradali per la raccolta differenziata, desunti dai questionari integrativi 2003

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Lo spazzamento stradale (meccanizzato e manuale) viene svolto direttamente dalle Aziende, ad esclusione dei 17 comuni serviti da AREA s.p.a., il cui servizio viene svolto direttamente dai comuni e/o affidato a ditte private. Lo svolgimento del servizio viene garantito a livello generale, con modalità diversificate per le singole Aziende (manuale/meccanizzato, frequenza di spazzamento, area servita). La raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati viene effettuate principalmente mediante contenitori stradali; nei comuni di Ferrara, S.Agostino e Vigarano Mainarda viene inoltre svolta la raccolta domiciliare. Il servizio della raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati viene garantito a livello generale con modalità diversificate per singolo gestore. Nel caso di alcuni comuni serviti da AREA s.p.a (Codigoro, Goro, Lagosanto, Masitorello, Massafiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro, Ostellato,Voghiera e Portomaggiore) il servizio viene, inoltre, svolto da aziende private per conto del gestore. La raccolta differenziata viene effettuata in tutti i comuni della Provincia di Ferrara. La quota di raccolta differenziata a livello provinciale si attesta attorno al 33%. Le principali frazioni raccolte in modo differenziato sono quelle della carta, vetro, plastica, legno, tessile e metalli, mentre le modalità più diffuse di raccolta sono quelle mediante contenitori stradali. I comuni gestiti da AREA s.p.a hanno inoltre adottato da alcuni anni la raccolta del secco-umido mediante contenitori stradali, garantendo delle buone rese; risulta però elevata la differenza tra i rifiuti raccolti in modo differenziato avviati a smaltimento da quelli avviati all’effettivo recupero. Da parte di tutti i gestori viene garantita la raccolta separata dei rifiuti urbani pericolosi (medicinali, pile, batterie, ecc.) e degli ingombranti (anche su chiamata). Risulta invece su tutto il territorio provinciale ancora poco diffuso il sistema delle stazioni ecologiche attrezzate. Per completezza di informazioni nel seguito si riportano i valori calcolati riferiti agli indicatori regionali , desunti dai questionari 2003 inviati dai gestori per la ricognizione. Gli indicatori calcolati coprono circa il 75% di quelli previsti dalla Regione.

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tab 1 Indicatori territoriali (anno 2003)

SOELIA (1) CMV (5) AGEA (1) AREA (17) tot prov

abitanti 21.827 54.327 131.355 102.103 346.897 % su tot Prov. 6 16 38 29 89 Kg raccolto 11.784.738 28.475.880 92.537.120 58.990.200 238.215.970 % su tot Prov. 5 12 39 25 81 1. raccolta RSU indiff kg/ab anno > 400 365 379 472 353 4632. Volume conferimento RSU Indifferenziato litri/ab gg > 20 65 41 66 46-67 3. frequenza svuotamento RSU indifferenziato gg/settimana > 3

1/7, 3/7 e 7/7 3/7

2/7, 3/7 e 7/7

2/7, 3/7, 4/7 e 5/7

4. frequenza igienizzazione cassonetti periodo giugno-settembre

n. igienizzazione/anno n. igienizzazioni/quadrimestre

> 12 > 7

10-12 n.d. n.d.

17 n.d.

14 n.d.

5. Frequenza spazzamento stradale

n. spazzamenti/mese n. spazzamenti/ mese centro storico

>9 >6

2/7-1/7 n.d.

7/7, 1/7 n.d.

6/7, 3/7, 1/7 e 1/12 n.d.

> 9 n.d.

6. Raccolta differenziata su tot raccolta % RD/ tot raccolto > 35 32 28 33 39 337. Raccolta plastica, vetro e carta ab/cassonetto < 200 carta 175 254 136 634 vetro 208 217 108 635 plastica 210 318 768 0 RDM 0 0 0 63

tab 2 Indicatori gestionali (anno 2003) SOELIA (1) CMV (5) AGEA (1) AREA (17) dotazione carta dei servizi no si si si 1. sospensione del servizio N.ro di ore < 48

--- n.d. 24 24

2. pronto intervento n.ro ore/gg 24 ---

n.d.

non previsto dalla carta servizi

non previsto dalla carta servizi

3. Apertura degli sportelli n.ro ore/settimana > 30 --- n.d. 54 ore e 30 min (n.ro verde) 36 ore e 30 min

4. Attesa agli sportelli minuti di attesa agli sportelli < 20

--- n.d.

non previsto dalla carta servizi

non previsto dalla carta servizi

5. Risposte alle richieste scritte degli utenti n.ro di giorni < 30

--- n.d.

15 (senza sopralluogo) 25 (con sopralluogo)

15 (senza sopralluogo) 30 (con sopralluogo)

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tab 3 Indicatori di costo (anno 2003) SOELIA (1) CMV (5) AGEA (1) AREA (17) Abitanti 21.827 54.327 131.355 102.103 Kg raccolti 11.784.738 28.475.880 92.537.120 58.990.200 euro/kg euro/ab euro/kg euro/ab euro/kg euro/ab euro/kg euro/ab euro/kg euro/ab

1. Costo tot del servizio costi tot/kg-ab < 0,18

< 111,28 0,13 70 0,15 77 0,23 164 0,24 124

2. Costo dei servizi RSU indifferenziati

costi CGIND /kg-ab < 0,09 < 57,11 0,096 52 0,063 33 0,11 78 0,045 26

3. Costo dei servizi Raccolta Differenziata

costi CGD /kg-ab < 0,04 < 27,94 0,01 6 0,02 11 0,02 17 0,03 18

4. Costo Spazzamento e Lavaggio Strade

costi CSL /kg-ab < 0,02 < 9,52 0,016 8,78 0,012 6,28 0,04 26,61 0,01 7,67

5. Costo Raccolta e Trasporto RSU

costi CRT /kg-ab < 0,03 < 14,89 0,02 11,75 0,01 6,07 0,03 21,11 0,017 9,8

6. Costo Trattamento e Smaltimento RSU

costi CTS /kg-ab < 0,05 < 29,37 0,03 14,85 0,039 20,16 0,04 30,16 0,015 8,73

7. Costo Raccolta Differenziata

Costi CRD/kg-ab < 0,03 < 14,34 0,005 2,56 0,016 8,21 0,014 10,08 0,018 10,57

7. Costo Trattamento e Riciclo

Costi CTR/kg-ab < 0,02 < 13,59 0,001 0,77 0,006 2,88 0,01 6,83 0,008 7,26

8. Costi Comuni Costi CC/kg-ab < 0,03 < 14,48 0,0033 1,76 0,048 24,92 0,08 54,93 0,095 54,81

9. Costo d'uso capitale Costi CK/kg-ab < 0,02 < 11,74 0,02 10,77 0,015 7,89 0,02 13,91 0,04 24,72

I dati forniti da SOELIA nella ricognizione sono stati trasmessi in modo disaggregato. I costi sono stati quindi opportunamento aggregati per il confronto con gli altri Nella ricognizione i costi relativi al 2003 sono a pre-consuntivo tab 4 performance economico-finanziarie (anno 2003)

SOELIA (1) CMV (5) AGEA (1) AREA (17)

1. Indice di patrimonializzazione partimonio netto/ Capitale investito > 30% 2. ROD oneri finanziari < 8%

3. Grado di ammortamento

Fondo ammortamento/immobilizzazioni tecniche > 40%

4. ROI Reddito operativo netto/ Capitale investito > 3%

5. Turnover del fatturato fatturato totale/ Capitale investito > 50%

6. ROS Reddito operativo netto/ Fatturato totale > 3%

7. Grado di copertura dei costi Ricavi servizi/ Costi esercizio RSU > 80% 91,85 96,36 97,04 67,15Il grado di copertura dei costi viene calcolato in funzione dello sbilancio, desunto dai dati economico finanziari inviati dalle Aziende per la ricognizione

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L’Autorità regionale di vigilanza ha predisposto uno schema di carta dei servizi in cui vengono individuati una lista di indicatori, a cui si dovrà tenere conto. Lo schema di indicatori viene riportato sotto. Fattori di qualità Indicatore Livello di qualità

N.ro adeguato di cassonetti: N.ro/utenti (max 60) Mc o Lt/utenti

- N.ro di cassonetti in grado di garantire almeno 48 ore di capienza

- Distanza massima 300 mt Frequenza di svuotamento - giornaliera nel centro storico

- almeno trisettimanale per tutti gli altri cassonetti

- almeno trisettimanale per le zone servite a sacchi

- almeno bisettimanale per frazione secca Rapporto tra cassonetti programmati ed effettivamente svuotati nell’arco della giornata

100%

Tempo di intervento su cassonetti tralasciati o non svuotati per cause di forza maggiore

24 ore

Tempo massimo dalla data di segnalazione di un cassonetto rotto e di verifica da parte di un tecnico

3 gg

Tempo massimo dalla data di verifica a quella di riparazione

20 gg

Igienicità del servizio - lavaggio interno ogni 15 gg con lavacassonetti nel periodo estivo

- sanificazione ogni 20 gg per quelli non raggiungibili dalla lavacassonetti, sempre nel periodo settimana

- almeno un intervento all’anno straordinario di lavaggio a caldo

Raccolta RSU

Percentuale di rispetto del programma di trattamento igienico dei cassonetti nell’arco di un anno, fatti salvi i ritardi dovuti a causa di forza maggiore

- 85%

Modalità raccolte differenziate - indicazioni di servizi ed opzioni a

disposizione dell’utente - indicazione cartellonistica della dislocazione

dei cassonetti ed isole ecologhe sul territorio - garanzia riciclo

Posizionamento e numero contenitori per materiale

Frequenza raccolta

Raccolte differenziate

Punti di raccolta (isole ecologiche) Densità dei contenitori per materiale

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Fattori di qualità Indicatore Livello di qualità Stazioni ecologiche Orario apertura, accessibilità e organizzazione,

sistema di pesatura Materiali raccolti in modo differenziato e avviati a riciclo/riutilizzo Raccolta rifiuti pericolosi

% R.D. e destinazione materiali selezionati % di scarto per materiale modalità di raccolta

Raccolta rifiuti ingombranti Tempo massimo di appuntamento

Gratuito su richiesta Mediante consegna presso la stazione ecologica 7 gg

Servizio di pulizia strade

Spazzamento stradale meccanizzato Individuate zone e frequenza di intervento Percentuale di rispetto del programma di

spazzamento meccanizzato nell’arco di un anno

90%

Spazzamento manuale Servizi di minima

- giornalmente nei quartieri frequentati - una volta la settimana nei punti critici dei

quartieri periferici - bisettimanale nei centri del forese - festivi

N.ro di cestini Distribuzione sul territorio Frequenza di svuotamento dei cestini Rispetto di un programma definito che preveda

frequenze giornaliere, bisettimanali o trimestrali in relazione alle esigenze specifiche

Lavaggio strade Definire un programma per zone dove si interviene con frequenza mensile

Raccolta foglie Individuare le zone di intervento Raccolta siringhe abbandonate - prevedere un programma di intervento su zone

particolarmente delicate - interventi su chiamata degli utenti

Tutela Ambientale e sicurezza

Impianti di raccolta e smaltimento - impegno ad introdurre sistemi di gestione ambientale conformi a norme e procedure di certificazione

Completezza ed accessibilità dell’informazione all’utente

Risposta a reclami o richieste di informazioni - 15 gg se non è necessario un sopralluogo - 25 gg se è necessario un sopralluogo - linee telefoniche dedicate - servizio internet

Continuità e regolarità dell’erogazione

Monitoraggio del regolare svolgimento delle azioni programmate

- collegamento radio tra opertatori - presenza costante di addetti sul territorio

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Come è stato più volte evidenziato la programmazione e l’attuazione del servizio di raccolta dipende in modo rilevante dalle specifiche caratteristiche del territorio, e la rappresentazione del servizio mediante una lista di indicatori risulta in generale poco esaustiva, per la complessità del sistema. L’APAT ha predisposto un manuale operativo∗ sul servizio di gestione dei rifiuti urbani, basato su un’attenta ricognizione dello stato dei servizi a livello nazionale, il quale costituisce uno strumento utile per l’individuazione di standard tecnici per il controllo dei livelli di qualità del servizio effettuato dai gestori.

∗ Manuale APAT -2001 su “ definizione di standard tecnici del servizio di igiene urbana”

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- Organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani in aree di raccolta Il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti ha individuato tre aree di raccolta, allo scopo principale di diversificare le modalità del servizio per raggiungere un livello di qualità ottimale, tenuto conto delle caratteristiche del territorio. Il sub-ambito G1 è caratterizzato da un territorio ad alta densità abitativa con presenza di attività commerciali ed artigiane. Le strategie di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati sono caratterizzate principalmente da raccolta meccanizzata mediante contenitori (quella manuale viene svolta principalmente nelle zone del centro storico del comune capoluogo). Il servizio di raccolta differenziata è basato principalmente su raccolte del secco (del tipo monomateriale) e del rifiuto organico tramite metodologie porta a porta presso utenze specifiche (ristoranti, bar, negozi, aziende, ecc.) e tramite l’utilizzo di campane stradali e stazioni ecologiche per i cittadini. La percentuale di raccolta differenziata registrata nel 2003 per il sub-ambito G1 risulta pari a circa 31%. Per il raggiungimento degli obiettivi di legge (35% obiettivi nazionali e il 40% quelli regionali) dovrà essere sviluppata la raccolta differenziata dell’organico, attualmente poco diffusa (attivate alcune esperienze c/o utenze specifiche nel comune capoluogo e/o altri comuni del sub-ambito, è stato da poco attivato un servizio della raccolta delle FORSU in quartieri periferici di Ferrara). Il secondo raggruppamento (sub-ambito G2) comprende i 17 comuni serviti da AREA, in cui la densità abitativa e la limitata presenza di attività produttive ha portato allo sviluppo di sistemi diffusi di raccolta: sistema a tre cassonetti stradali (umido riciclabile, secco riciclabile-multimateriale, secco non riciclabile) e campane del vetro. La percentuale di raccolta differenziata per il sub-ambito G2 registrata per il 2003 risulta pari al 39%. Tale percentuale si abbassa al 30%, considerando il quantitativo avviato a smaltimento, imputabile con ogni probabilità ai sistemi di raccolta adottati (contenitori di grandi dimensioni che intercettano flussi di rifiuti disomogenei) e ai conferimenti erronei da parte dei cittadini. Il terzo raggruppamento (sub-ambito G3) comprende il comune di Comacchio, caratterizzato da un elevato flusso turistico nel periodo estivo proveniente dai lidi ferraresi. Sono state valutate strategie che attuano la raccolta diffusa alle utenze domestiche con campane monomateriale e/o stazioni ecologiche di base e l’attivazione di raccolte mirate di tipo stagionale (raccolta della frazione organica e/o monomateriali) presso utenze commerciali. Nel paragrafo successivo vengono quindi individuati gli standard tecnico-gestionali per una gestione ottimale del servizio, tenendo conto delle indicazioni dell’Autorità regionale di vigilanza, dei criteri regionali per la prima attivazione del servizio, delle linee programmatiche contenute nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, in fase di approvazione, e delle linee guida dell’APAT.

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- Definizione dei livelli ottimali del servizio di gestione dei RU Nel presente paragrafo vengono individuati i livelli di qualità del servizio pubblico di gestione dei Rifiuti Urbani ed Assimilati e gli indicatori ad esso associati al fine di: − organizzare le attività del servizio nel rispetto delle previsioni del piano provinciale di gestione

dei rifiuti previsto ai sensi dell'art. 128 della L.R. n. 3 del 1999, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità nonché l'industrializzazione delle gestioni tenendo altresì conto del principio di prossimità territoriale per i rifiuti speciali derivanti dal pretrattamento dei rifiuti urbani;

− misurare e controllare lo stato di qualità del servizio; − attivare nuove azioni in linea con le politiche di riduzione della formazione dei rifiuti e di tutela

ambientale. I livelli del servizio sono articolati in funzione dei seguenti punti:

− servizio di pulizia delle strade: vengono definiti gli standard tecnici del servizio; − organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani in ambiti omogenei:

vengono definiti gli standard tecnico-gestionali del servizio; − servizio di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati (mediante contenitori

stradali e manuale): vengono definite le modalità e il dimensionamento del servizio;

− servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani: vengono definite le modalità e il dimensionamento del servizio;

− igienicità del servizio: vengono individuate le frequenze minime di lavaggio dei contenitori;

− tutela e sicurezza ambientale: vengono individuate azioni specifiche relative alla tutela e sicurezza ambientale connesse al servizio.

Le disposizioni contenute nel presente documento costituiscono principi fondamentali per l’organizzazione del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani da applicare all’ambito territoriale di Ferrara. Indicazioni più dettagliate vengono riportate nel disciplinare tecnico allegato alla convenzione di prima attivazione del servizio.

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Servizio di pulizia delle strade

N.ro Indicatori U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

Individuare le zone e le frequenze di intervento 1

Dotazioni di strumenti per spazzamento e lavaggio strade Predisposizione programma annuale convenzione

2 Percentuale di rispetto del programma di spazzamento meccanizzato % 90% 100%

tenere depositati e a disposizione dell'ATO i fogli di servizio (soggetto a penale in convenzione)

3 Frequenza spazzamento manuale N.ro/periodo

giornalmente nei quartieri frequentati una volta la settimana nei punti critici dei quartieri periferici bisettimanale nei centri del forese festivi

4 Frequenza media spazzamento meccanizzato N.ro / periodo 1 volta a settimana

5 Frequenza media lavaggio strade N.ro / periodo 1 volta al mese (periodo Aprile-settembre) carta dei servizi 6 Distribuzione cestini getta carta N.ro / abitanti 100 ogni 10.000 abitanti 200 ogni 10.000 abitanti convenzione Servizi aggiuntivi 7 Raccolta foglie Individuare le zone di intervento

prevedere un programma di intervento su zone particolarmente delicate

8 Raccolta siringhe abbandonate interventi su chiamata degli utenti da individuare in relazione ad esigenze del territorio

9

Altro (disinfestazione, raccolta inerti da demolizione, pulizia strade in caso di incidenti, spurgo pozzetti, lavaggio caditoie, pulizia giardini, ecc.)

inserire gli interventi nel programma di spazzamento e pulizia delle strade

convenzione

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Organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani in ambiti omogenei N.ro indicatore U.M. livello minimo regime

transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

CMV servizi: 31% nel 2005 35% nel 2006 40% nel 2007 SOELIA S.p.a.: 35% nel 2005 37% nel 2006 40% nel 2007 AGEA S.p.a.: 36% nel 2005 38% nel 2006 40% nel 2007 AREA S.p.a.: 33,5% nel 2005 36,5% nel 2006 40% nel 2007

Nel presente Piano vengono individuati gli obiettivi di RD complessive da raggiungere nel triennio 2005-2007 per singola azienda

1 Obiettivi minimi di raccolta differenziata per tipologia di materiale

Kg anno

AREA S.p.a. -Comacchio: 28% nel 2005 33% nel 2006 40% nel 2007

da prevedere nel Piano di Ambito a regime

2 Presentazione annuale di un programma complessivo di svolgimento dei servizi

obbligatorio soggetto a penale in convenzione

3 Rapporto periodico sui servizi effettuati Obbligatorio ogni quattro mesi

convenzione

soggetto a penale in convenzione

4 Contabilità analitica e controllo di gestione Esistenza di un sistema di contabilità standardizzato analitico e di

controllo di gestione in linea con il. DPR 158/99

5 La q.tà programmata dei rifiuti urbani Kg/ab anno non previsto

Inferiore alla percentuale di riduzione dei rifiuti ipotizzata dal PPGR nel lungo termine

6 Introito per eccedenza rispetto alla quantità programmata Euro anno Non previsto Da prevedere

Da prevedere nel Piano di Ambito a regime

Estensione del servizio N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre

anni) strumenti note

7 Perimetro com.le area di intervento

Da indicare in convenzione

8 Estensione del servizio % Tutti gli utenti, escluse le case fuori dei centri

urbani (non oltre il 5 % della popolazione totale) 98% degli utenti

convenzione

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Continuità e regolarità nell’erogazione del servizio N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre

anni) strumenti note

9 Sospensione per festività 1 solo giorno festivo Nessuna (cicli di lavoro 7/7)

Per i comuni serviti da AREA s.p.a., caratterizzata da una bassa densità abitativa, è presente una densità di contenitori capace di far fronte a 2 giornate consecutive.

10 Recupero in caso di sospensione tecnica ore Entro 48 ore Entro 24 ore

11 Rapporto fra interventi programmati ed effettuati % 90 95

12 Preavviso all’utente in caso di sospensione o modifica prolungata e programmata del servizio

ore Entro 48 ore Entro 72 ore il preavviso all'utente dovrà essere inviato anche all'ATO (via Fax) - (il mancato preavviso soggetto a penale in convenzione)

13 Regolarità nell’erogazione del servizio

presenza costante di addetti sul territorio e collegamento radio tra operatori

carta dei servizi

tenere depositati e a disposizione dell'ATO i fogli servizio (soggetto a penale in convenzione)

Affidabilità e pronto intervento N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre

anni) strumenti note

14 Reperibilità personale interno o convenzione con società esterna

Si

15 Officina interna o convenzionata SI

16 Stazione di stoccaggio temporaneo per emergenze

No Autonomia (3-5 gg) nella SdT da prevedere a regime

17 Pronto intervento n.ro Ore/giorno 24

convenzione

Posizionamento dei contenitori N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

18 Mappatura della dislocazione territoriale

Cartografia della distribuzione dei contenitori, disponibile alla consultazione

Georeferenziazione informatizzata consultabile in rete

penale dopo il transitorio (da prevedere in convenzione)

19 Estetica Dimensione, colore, forma e ubicazione in armonia con l’ambiente circostante

20 Sicurezza e visibilità Rispetto del codice della strada

convenzione

21 Accessibilità • Facilmente raggiungibile • Con conferimento lato opposto alla carreggiata

• Facilmente raggiungibile • Con conferimento lato opposto alla carreggiata • Predisposizione di piazzole di raccolta specificatamente attrezzate

carta dei servizi

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Analisi merceologica N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre

anni) strumenti note

22 Analisi merceologica Obbligatoria sull’intera area di raccolta convenzione soggetto a penale in convenzione

Informazione e comunicazione N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

23 Esistenza di n.ro telefonico destinato agli utenti

numero ordinario attivo in orario di ufficio

numero verde con operatore in orario di ufficio e segreteria telefonica

24 N.ro Campagne di informazione e/o sensibilizzazione

N.ro anno 2 all’anno (bollettino a domicilio) 2 all’anno (campagne educative e/o corsi formativi)

4 all’anno (bollettino a domicilio) 4 all’anno (campagne educative e/o corsi formativi)

25 Periodicità pubblicazioni a domicilio

Periodo / anno Semestrale Trimestrale

carta dei servizi

26 Budget attività di formazione e informazione

Pari ad almeno a 0,5% del fatturato dell’Azienda

Pari ad almeno a 1% del fatturato dell’Azienda convenzione

27 Apertura degli sportelli n.ro ore / settimana 30 36

28 Attesa agli sportelli minuti 15 10

29 Risposte alle richieste scritte degli utenti n.ro giorni 15 gg senza sopralluogo

25 gg con sopralluogo 7 gg senza sopralluogo 15 gg con sopralluogo

carta dei servizi

Efficienza mezzi e attrezzature N.ro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

30 Controllo dell’efficienza dei mezzi e attrezzature Sì, con periodicità e modalità indicate dal libretto di uso e manutenzione del

costruttore e rispettare i requisiti di legge

31 Si, su segnalazione con operatore addetto alla raccolta

Sì, con servizio specifico (oltre al personale addetto alla raccolta) a frequenza trimestrale e con manutenzione.

convenzione

32

Controllo dell’efficienza dei contenitori

n.ro giorni

3 gg (tempo max di segnalazione di un cassonetto rotto e di verifica da parte di un tecnico) 20 gg (tempo max dalla data di verifica a quella di riparazione)

carta dei servizi

33 Età media contenitori anno 10-12

34 % di scorta dei contenitori 1,5 % del parco contenitori 3% del parco contenitori

35 % sostituzione annua dei vecchi contenitori 100% sui contenitori deteriorati e/o superiori a un’età media di 10 – 12 anni e

che non sono in condizioni di idoneità d’uso

convenzione

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Servizio di raccolta dei RU indifferenziati mediante contenitori stradali Nro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

1 Volume medio Lt per ab servito 20 formula di cui al punto 5

da calcolare nell'ipotesi di un tasso di riempimento dei contenitori del 70% e del peso specifico del rifiuto urbano indifferenziato pari a quello determinato dall'analisi merceologica

2 N.ro medio N.ro Ab serviti / contenitore

60 30-40

200 (urbane intensive) 200 (urbane intensive) 500 (urbane non intensive) 400 (urbane non intensive) 3 distanza media mt

1.000 (case sparse) 1.000 (case sparse) tri-settimanale

4 Frequenza di svuotamento giorni / periodo giornaliera (nel caso di situazione ad alta densità abitativa)

convenzione

Nei comuni serviti da AREA s.p.a., dove è sviluppata la raccolta secco-umido, la frequenza è ridotta a 2/7 ad esclusione delle aree urbane intensive dove la frequenza è 3/7 e/o 4/7.

Servizio manuale di raccolta dei RU indifferenziati Nro indicatore U.M. livello minimo regime transitorio livello qualità max (entro tre anni) strumenti note

5 Frequenza di svuotamento giorni / periodo

tri-settimanale convenzione

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Servizio di raccolta differenziata dei RU N.ro indicatore U.M. livello minimo (regime

transitorio di cui al p.to 11) livello qualità max (entro tre anni)

Strumenti note

Stradale

Sub-ambito G1 e G3 1 Volume medio Mc e/o Lt

per ab servito

formula di cui al punto 5

2 Distanza media mt Da stabilire 3 Frequenza di svuotamento Giorni /

periodo

stato attuale da ricognizione

1 ogni 15 gg

convenzione riferito alla frazione secca del tipo mono-materiale, la raccolta della forsu deve essere sviluppata principalmente c/o utenze specifiche

Sub-ambito G2 1 Volume medio Mc e/o Lt

per ab servito

secondo le modalità del pto 5 relativa alla raccolta indifferenziata

2 Distanza media mt secondo le modalità del pto 5 relativa alla raccolta indifferenziata

3 Frequenza di svuotamento Giorni / periodo

stato attuale da ricognizione

1 ogni 7 gg per frazione secca secondo le modalità del pto 5 per FORSU

convenzione riferito alla frazione seccamultimateriale e alla FORSU, per la raccolta del vetro vale quanto stabilito per il monomateriale …

Porta a porta 4 Estensione del servizio % stato attuale da ricognizione Da stabilire 5 Frequenza di raccolta Giorni /

periodo per la frazione secca del tipo mono-materiale: 1 volta ogni 9 gg per la FORSU: tri-settimanale e/o bi-settimanale nel caso di specifici accorgimenti (i.e. coperchi con carboni attivi e lavaggi)

convenzione

Servizi aggiuntivi Stazioni ecologiche 6 Dimensionamento SEA (primo

livello) Punto di raccolta per abitante

Criteri RER a cura del gestore

7 Isole ecologiche (ove previsto dal gestore)

Almeno un contenitore per ogni tipo di frazione secca riciclabile carta dei servizi

8 Dimensionamento SEA (secondo e terzo livello)

Criteri RER Criteri RER piano di ambito

9 Orario di apertura SEA (secondo/terzo livello)

Ore / periodo

Ogni due giorni, 6 ore al giorno complessive carta dei servizi

10 Accessibilità SEA (secondo/terzo livello)

Da stabilire Da stabilire carta dei servizi

11 Dimensionamento SdT Previsto dal PPGR 12 Dotazioni SdT Area pesa, Lavaggio e

trasferimento rifiuti

13 Dotazioni personale SdT 1 operatore addetto al controllo e funzionamento dell’impianto

piano di ambito

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Raccolta ingombranti N.ro indicatore U.M. livello minimo (regime

transitorio di cui al p.to 11) livello qualità max (entro tre anni)

Strumenti note

14 Estensione del servizio A tutti gli utenti convenzione 15 n.ro telefonico dedicato presente carta dei servizi 16 Tempo max attesa dalla chiamata 20 giorni a domicilio con obbligo

di preavviso telefonico Da stabilire carta dei servizi

17 q.tà o volumetria massima asportabile

Da stabilire Da stabilire Regolamento comunale

18 Servizio di raccolta con cont. Stradali –frequenza di svuotamento

1 volta al mese 1 volta ogni tre sett convenzione

19 Servizio mediante SEA previsto convenzione 20 Percentuale rifiuto recuperato 40 60 convenzione

Rifiuti pericolosi (da fare) 21 raccolta delle pile e batterie, dei

medicinali, delle vernici, inchiostri, adesivi e resine, dei solventi, dei prodotti fotochimici, dei pesticidi, tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio e oli esauriti da motore

obbligatorio mediante esercizi commerciali e SEA convenzione

standard qualità rifiuti riciclabili 22 percentuale scarto rifiuti ricilcabili % 5%-10% per FORSU

% stabilite nell’accordo ANCI-CONAI per le frazioni secche dei rifiuti (escluso il vetro) % stabilita dalla filiera del vetro

convenzione

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Igienicità del servizio di raccolta meccanizzata dei RU N.ro indicatore U.M. livello qualità min livello qualità max strumenti 1 Frequenza di lavaggio RU

Indifferenziato Lavaggio interno ogni 15 gg con lavacassonetti nel periodo estivo Sanificazione ogni 20 gg per quelli non raggiungibili dal lavacassonetti Almeno 1 intervento all’anno straordinario di lavaggio a caldo

2 Frequenza di lavaggio FORSU differenziato

Come per RU indiff. Come per RU indiff.

3 Frequenza di lavaggio RU differenziato (escl. FORSU)

N.ro / periodo

1 volta ogni mese con lavaggio a caldo nel periodo estivo

1 volta ogni 2 settimana con lavaggio a freddo (ad alta pressione) e una volta l’anno con disinfezione

convenzione

Tutela e sicurezza ambientale Nro indicatore U.M. livello minimo (regime

transitorio di cui al p.to 11) livello qualità max (entro tre anni)

strumenti note

1 Qualità del processo aziendale Certificazione ISO 9000 entro 1 anno Certificazione EMAS entro 3 anni

Certificazione EMAS convenzione

2 Analisi customer satisfaction Si, da soggetti terzi certificazione ISO nel caso di implementazione dell’ISO 9000 si prevede obbligatoriamente l’analisi condotta dal gestore

3 Sostituzione mezzi con combustibile alternativo

tutte le autovetture e mezzi inferiori a 25 q.li acquistati successivamente alla stipula del contratto di servizio devono essere di tipo ibrido; parimenti almeno tutti i mezzi della raccolta impiegati nelle zone urbane devono essere di tipo ibrido.

4 Contributo delle Ass.ni di Volontariato e cooperative sociali alla raccolta differenziata

% 2% sul totale della raccolta differenziata avviata a recupero a livello di sub-ambito

3% sul totale della raccolta differenziata avviata a recupero a livello di sub-ambito

5 Sostituzione raccolta domiciliare RU indifferenziato con la raccolta differenziata della FORSU

% Da stabilire

6 Dotazione compostiere domestiche (a titolo gratuito)

% Da stabilire

convenzione

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7 Incentivo autocompostaggio Da prevedere Da prevedere Piano di ambito previsto nel metodo normalizzato della Tariffa

8 Acquisti verdi l’impegno da parte dei gestori di introdurre procedure legate alle politiche degli acquisti verdi (p.e. obbligo negli appalti l’uso di materiali riciclati, acquisto di prodotti Ecolabel)

9 Utilizzo carta riciclata % 40

convenzione

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4.4 Gli obiettivi di Piano e i risultati attesi In linea con lo scenario del PPGR, entro l’arco temporale dei prossimi tre anni, il Piano si prefigge una serie di obiettivi: - implementare una gestione unitaria nell’ambito provinciale attraverso un processo di

uniformazione delle prestazioni degli attuali gestori del Servizio pubblico dei rifiuti urbani; - incrementare la raccolta differenziata per il raggiungimento della quota del 40%, prevedendo

anche un quantitativo significativo di organico di qualità da inviare all’impianto di compostaggio di Ostellato;

- utilizzare le discariche provinciali principalmente per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nell’ambito provinciale, sino al pieno esercizio del nuovo inceneritore;

- utilizzare l’impianto meccanico-biologico di Ostellato per il processo di smaltimento dei rifiuti urbani prodotti nei Comuni del basso-ferrarese;

- avviare al nuovo inceneritore di Ferrara, conclusi gli interventi di potenziamento, tutti i rifiuti urbani prodotti nell’ambito provinciale ;

- passare a tariffa del Servizio in tutti i Comuni dell’ambito entro l’arco dei tre anni; - uniformare le articolazioni tariffarie in tutti i Comuni serviti dal medesimo gestore.

Questi obiettivi, realisticamente raggiungibili, necessitano tuttavia di alcune considerazioni che attengono in particolare ai costi di smaltimento, i quali costituiscono una quota rilevante dei costi complessivi del Servizio di Gestioni dei Rifiuti Urbani .

L’avvio del nuovo inceneritore, previsto per gli inizi del 2007 con il raggiungimento del pieno regime di esercizio entro lo stesso anno, comporterà una diminuzione degli attuali costi di incenerimento.

Viceversa l’applicazione del D.Lgs. 36/2003 in materia di discariche, comporterà una lievitazione degli attuali costi di smaltimento in discarica nei prossimi tre anni.

Il decreto in esame impone infatti una serie di requisiti assai più restrittivi rispetto a quelli della normativa previgente:

- la riduzione progressiva dello smaltimento in discarica della frazione organica biodegradabile;

- l’obbligo al trattamento dei rifiuti prima di essere collocati in discarica;

- un nuovo regime autorizzativo per le discariche esistenti e nuove, con un rilevante peso sulla gestione post-operativa;

- la predisposizione da parte dei gestori degli impianti di piani finanziari, i quali tengono conto che “tutti i costi derivanti dalla realizzazione dell’impianto e dall’esercizio della discarica, comprese le garanzie finanziarie, dalla fase di chiusura e gestione post-operativa per un periodo di almeno 30 anni, vengano coperti dal prezzo applicato per lo smaltimento”.

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Nel caso particolare dei piani di chiusura delle discariche, da adeguare alle nuove disposizioni di legge, i costi aggiuntivi di investimento e/o gestione post-esercizio debbono, in generale, essere caricati sul volume disponibile relativo alla gestione attiva, comportando un aumento dei costi di smaltimento considerevole.

L’abbattimento dei costi di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani può opportunamente essere attuato attraverso la realizzazione di nuovi ampliamenti e/o il conferimento di rifiuti speciali assimilabili nelle discariche per rifiuti urbani.

In particolare, così come raccomandato anche dalla stessa Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani (artt. 20 e 21 L.r. 25/99), sono auspicabili ampliamenti di dimensioni tali da consentire adeguate economie di scala e di costo, in particolare per quanto attiene alle spese di esercizio della gestione attiva e di post-mortem.

Allo stato attuale tuttavia, questi aspetti non sono stati ancora approfonditi, e conseguentemente non sono ancora stati definiti, per i prossimi anni, i prezzi medi di smaltimento, che l’Agenzia, ai sensi dell’art. 18, comma 2 della L.R. 25/99, deve concordare con i gestori degli impianti, presenti nell’ambito provinciale di Ferrara.

In attesa di indicazioni più precise da parte della Amministrazione Provinciale, a cui spetta approvare la realizzazione, la gestione e i piani finanziari delle discariche e individuare gli impianti attraverso il PPGR, si ritiene, in questa fase transitoria, riportare nella stima dei costi di smaltimento delle discariche esistenti relative al servizio di gestione dei rifiuti urbani, quelli assunti e comunicati dai gestori del Servizio.

Tenuto ovviamente conto della natura transitoria del presente Piano di Ambito e delle evoluzioni che caratterizzano il sistema impiantistico di smaltimento, si prevede un aggiornamento annuale del medesimo a partire dal 2005.

Nel prossimo aggiornamento si terrà quindi conto delle indicazioni relative ai nuovi ampliamenti, del conferimento dei rifiuti speciali assimilabili e degli adeguamenti delle discariche esistenti, ai sensi dell’art.17 del D.lgs36/03, per la determinazione del prezzo medio di smaltimento.

I RISULTATI ATTESI Benché di breve periodo, si ritiene che il Piano di Ambito di prima attivazione, produrrà una serie di risultati che si possono sinteticamente individuare in :

- un miglioramento complessivo, sia qualitativo che quantitativo, del Servizio reso all’utenza, dovuto al raggiungimento di standard di Servizio mediamente più elevati rispetto agli attuali;

- una maggiore e più chiara individuazione e determinazione dei costi del Servizio:

spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e smaltimento;

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- una gestione del Servizio a livello di ambito territoriale provinciale, che pur con la coesistenza di quattro gestori, è impostata su un sistema integrato che ottimizza il ciclo della gestione dei rifiuti.

Oltre a questi importanti risultati, il Piano di Ambito verrà monitorato annualmente, divenendo il reale strumento per il controllo e l’aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti.

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4.5 La gestione del servizio La gestione del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani (SGRU) deve, in generale, rispondere a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Il Gestore deve conseguentemente mettere in campo le proprie competenze e le proprie capacità al fine di conseguire gli obiettivi previsti: sia quelli di carattere economico-finanziario che quelli di carattere tecnico-operativo, in attuazione dei contenuti del Piano di Ambito, della Convenzione di affidamento, della Carta del Servizio. All’Agenzia di Ambito spetterà la verifica e il controllo di quanto sopra, da non confondersi con il controllo interno messo in atto dal Gestore per migliorare i propri livelli di efficienza, di efficacia e di economicità. Alla Convenzione di affidamento del servizio e al Disciplinare tecnico è demandato un più articolato dettaglio del sistema degli indicatori del servizio e dei controlli da parte dell’Agenzia di Ambito. In questa fase di prima attivazione sono mantenute le modalità gestionali ed organizzative dei Gestori salvaguardati, in quanto in grado di garantire i livelli minimi del servizio individuati nel paragrafo 4.3. Successivamente, con la redazione del Piano di Ambito per il lungo periodo, sarà delineato il modello gestionale ed organizzativo più coerente al raggiungimento degli obiettivi di Piano. Ciò che si ritiene opportuno delineare sin da ora, che interessa direttamente i Gestori salvaguardati e che l’Agenzia di Ambito richiede riguarda: - la necessità di adottare una contabilità analitica del servizio, indispensabile per il passaggio da tassa a Tariffa; - la necessità di tenere separata la contabilità relativa al servizio di gestione dei rifiuti da quello specifico degli impianti di smaltimento (discariche, inceneritori, ecc.) - l’implementazione di procedure comuni nei confronti dell’utenza; - l’implementazioni di azioni per conseguire economie di costo.

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5 Il Programma degli interventi necessari ed i relativi tempi di attuazione Nel presente paragrafo viene riportato il programma degli interventi e/o investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi del Piano, sulla base delle informazioni fornite dai gestori medesimi. Tale programma, coerentemente con quanto stabilito dalla L.r.25/99, prevede in generale l’acquisto di mezzi, attrezzature operative e gli investimenti per la realizzazione di stazioni ecologiche attrezzate e/o di trasferenza; non vengono invece inclusi gli investimenti relativi agli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani (discariche, inceneritore, compostaggio, ecc.) Il programma tiene conto inoltre degli investimenti necessari allo sviluppo o miglioramento del servizio di raccolta differenziata, finalizzato al raggiungimento nel triennio 2005-2007 dell’obiettivo di raccolta differenziata del 40% nei territori serviti dalle quattro Aziende e degli standard di qualità del servizio stabiliti nel disciplinare tecnico.

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Raccolta differenziata Azienda SOELIA S.p.a.

tipologia materiali q.tà raccolta 2005 % rd sul totale 2005 q.tà raccolta 2006

% rd sul totale 2006 q.tà raccolta 2007

% rd sul totale 2007

t/a t/a t/a carta e cartone 1.000 8,47 1.100 9,32 1.150 9,75 vetro 420 3,56 450 3,81 450 3,81 plastica 190 1,61 200 1,69 210 1,78 metalli 400 3,39 400 3,39 400 3,39 legno/tessili 200 1,69 220 1,86 240 2,03

rifiuti secchi (multimateriale) 0 0,00 0 0,00 0 0,00

Frazione organica dei rifiuti 0 0 59 0,5 236 2,00 Verde 1.800 15,25 1.850 15,68 1.900 16,10

altro (RUP, Ingombranti, beni durevoli, ecc.) 120 1,02 130 1,10 140 1,19 totale 4.130 35 4.409 37 4.726 40

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Investimenti triennio 2005-2007 Azienda SOELIA S.p.a. periodo 2005-2007 2005 2006 2007

reparto categoria N.ro costo unitario costo complessivo N.ro costo unitario

costo complessivo N.ro costo unitario

costo complessivo

spazzamento mezzi € - € - 1 € 75.000 € 75.000 € - € -

attrezzature operative € - € 2.500 € - € 2.500 € - € 2.500

altro € - € - € - € - € - € - raccolta

contenitori 10 € 550 € 5.500 10 € 550 € 5.500 10 € 550 € 5.500 mezzi 1 € 45.000 € 45.000 € - € - 1 € 90.000 € 90.000

attrezzature operative € - € 2.000 € - € 2.000 € - € 2.000

impianti (SdT) € - € - € - € - € - € - altro € - € - € - € - € - € - raccolta differenziata

contenitori 125 € 600 € 75.000 25 € 600 € 15.000 25 € 600 € 15.000 mezzi € - € - € - € - € - € -

attrezzature operative € - € - € - € - € - € -

impianti (SEA) € - € - € - € - € - € - altro € - € 5.000 € - € 5.000 € - € 5.000 totale € - € 135.000 € - € 105.000 € - € 120.000

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Raccolta differenziata Azienda CMV servizi S.r.l.

tipologia materiali q.tà raccolta 2005 % rd sul totale

2005 q.tà raccolta 2006 % rd sul totale

2006 q.tà raccolta 2007 % rd sul totale

2007 t/a t/a t/a carta e cartone 1.846 4,86 2.009 5,29 2.108 5,55 vetro 1.694 4,46 1.759 4,63 1.816 4,78 plastica 452 1,19 471 1,24 486 1,28 metalli 463 1,22 482 1,27 418 1,10 legno/tessili 266 0,70 277 0,73 482 1,27

rifiuti secchi (multimateriale) 114 0,30 118 0,31 122 0,32

Frazione organica dei rifiuti 1.124 2,96 2.112 5,56 3.381 8,90 Verde 4.801 12,64 5.018 13,21 5.231 13,77

altro (RUP, Ingombranti, beni durevoli, ecc.) 1.056 2,78 1.170 3,08 1.204 3,17 totale 11.817 31 13.417 35 15.248 40

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Investimenti triennio 2005-2007 Azienda CMV servizi S.r.l. periodo 2005-2007 reparto categoria descrizione N.ro costo unitario costo complessivo note spazzamento

Spazzatrice RAVO 5002 1 € 130.000 € 130.000 Sostituzione RAVO 5000 Cento mezzi Spazzatrice DULEVO 5000 1 € 145.000 € 145.000 Sostituzione MOBIL attrezzature operative Mezzi per attività spazzamento 2 € 35.000 € 70.000 Sostituzione APE

altro € - € - raccolta

Cassonetti 3200 lt RSU 200 € 600 € 120.000 Cassonetti 2400 lt RSU 200 € 500 € 100.000

contenitori Cassonetti 2000 lt RSU 100 € 400 € 40.000 Potenziamento e modificazione delle raccolte nei comuni soci Monoperatore 4 € 150.000 € 600.000

mezzi tradizionale 2 € 115.000 € 230.000 In sostituzione di mezzi obsoleti

attrezzature operative Automezzo per controllo 1 € 15.000 € 15.000 Autovettura controllo servizi impianti (SdT) Stazione di trasferenza c/o disc. Di S. Agostino 1 € 1.000.000 € 1.000.000 altro € - € - raccolta differenziata

Cassonetti 1700 lt RD verde 200 € 550 € 110.000 Cassonetti 3200 lt carta e plastica 100 € 600 € 60.000

contenitori Contenitori vari RD umido 250 € 350 € 87.500 Potenziamento e modificazione delle raccolte nei comuni soci

mezzi Raccolta umido 3 € 50.000 € 150.000 Vedi raccolta (mezzi multiruolo) attrezzature operative € - € - impianti (SEA) Costruzione nuove stazioni attrezzate 5 € 100.000 € 500.000 Stazioni per il potenziamento della raccolta differenziata altro Stazioni interrate per il centro storico di Cento 3 € 75.000 € 225.000 totale € - € 3.582.500

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Raccolta differenziata Azienda AGEA S.p.A.

tipologia materiali q.tà raccolta 2005

% rd sul totale 2005 q.tà raccolta 2006

% rd sul totale 2006 q.tà raccolta 2007

% rd sul totale 2007

t/a t/a t/a carta e cartone 4.363 4,71 4.400 4,75 4.400 4,75

vetro 2.765 2,99 2.800 3,03 2.800 3,03 plastica 750 0,81 750 0,81 750 0,81 metalli 500 0,54 500 0,54 500 0,54

legno/tessili 486 0,53 400 0,43 400 0,43

rifiuti secchi (multimateriale) (*) 18.000 19,45 18.000 19,45 18.000 19,45

Frazione organica dei rifiuti 1.400 1,51 2.100 2,27 2.100 2,27 Verde 7.700 8,32 7.700 8,32 7.700 8,32

altro (RUP, Ingombranti, beni durevoli, ecc.) 136 0,15 150 0,16 150 0,16

totale 36.100 39 36.800 40 36.800 40 (*) raccolte presso grandi utenze costituite principalmente da rifiuti di imballaggio.

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Investimenti triennio 2005-2007 Azienda AGEA S.p.a. anno 2005 reparto categoria descrizione N.ro costo unitario costo complessivo spazzamento mezzi piccoli autocarri cassonati a metano con MCPC < 35q 3 € 31.666,00 € 95.000,00

attrezzature operative attrezzature per lo spazzamento manuale:carrelli porta attrezzature 5 € 1.000,00 € 5.000,00

altro acq. Cestini e cestoni per il territorio del Comune di Ferrara 28-29 € 350 (a) € 10.000,00 raccolta contenitori cassonetti da 3200 L. per agevolazione scarichi intermedi 6 € 1.500,00 € 10.000,00 minicompattatore a metano con carrello posteriore 1 € 75.000,00 € 75.000,00

mezzi

Acq. Piccoli autocarri cassonati a metano con MCPC < 35q per raccolta sacchi 2 € 35.000,00 € 70.000,00

totale mezzi € 145.000,00 attrezzature operative € - € - impianti (SdT) € - € - altro fornitura e posa piazzole 140 € 500,00 € 70.000,00 raccolta differenziata contenitori € - € - Acq. Autocarro con braccio scarrabile + rimorchio 1 € 130.000,00 € 130.000,00

mezzi Acq. Piccoli autocarri a metano con vasca 2 € 35.000,00 € 70.000,00

totale mezzi € 200.000,00 attrezzature operative installazione rastrelliera su automezzo 1 € 4.000,00 € 4.000,00 campane e cassonetti 170 € 500,00 € 85.000,00 contenitori grandi da 120-240 Litri 200 € 50,00 € 10.000,00 secchielli ed altri contenitori per la racc. diff. 2500 € 2,00 € 5.000,00 totale attrezzature € 104.000,00 impianti (SEA) € - € - fornitura piazzole e protezioni per RD 100 € 500 circa € 50.000,00

altro progettazione Isola Ecologica 2°livello (*) 1 € 426.000,00

totale altro € 476.000,00 totale € 1.115.000,00 (*) realizzazione di una Stazione Ecologica Attrezzata di secondo livello

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Azienda AGEA S.p.a. anno 2006 reparto categoria descrizione N.ro costo unitario costo complessivo spazzamento

mezzi sostituzione piccoli autocarri cassonati a metano con MCPC < 35q 3 € 33.333,00 € 100.000,00

attrezzature operative attrezzature per lo spazzamento manuale:carrelli porta attrezzature 5 € 1.000,00 € 5.000,00

altro acq. Cestini e cestoni per il territorio del Comune di Ferrara 28-29 € 350 (a) € 10.000,00

raccolta

contenitori cassonetti da 3200 L. per agevolazione scarichi intermedi 6 € 1.500,00 € 10.000,00

mezzi Acq. Autocarro con compattatore a carico posteriore da 12 mc. 1 € 130.000,00 € 130.000,00

attrezzature operative € - € - impianti (SdT) € - € - altro fornitura e posa piazzole 30 € 500,00 € 15.000,00

raccolta differenziata

contenitori Acq. Contenitori di varie dimensioni per la Racc.Diff.(da 2400-3200-4500 Litri e 18 Mc) € - € 60.000,00

mezzi Acq. Piccoli autocarri a metano con vasca 2 € 37.500,00 € 75.000,00 attrezzature operative impianti (SEA) € - € - fornitura piazzole e protezioni per RD 40 € 500 circa € 20.000,00

altro progettazione Isola Ecologica 2°livello (°) 1 € 245.000,00

TOTALE ALTRO € 265.000,00 totale € - € 670.000,00 (°) realizzazione di una seconda Stazione Ecologica Attrezzata di secondo livello nel biennio 2006-2007

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Azienda AGEA S.p.a. anno 2007 reparto categoria descrizione N.ro costo unitario costo complessivo spazzamento

mezzi sostituzione piccoli autocarri cassonati a metano con MCPC < 35q 2 € 30.000,00 € 60.000,00

attrezzature operative attrezzature per lo spazzamento manuale:carrelli porta attrezzature 5 € 1.000,00 € 5.000,00

altro acq. Cestini e cestoni per il territorio del Comune di Ferrara 28-29 € 350 (a) € 10.000,00

raccolta

contenitori cassonetti da 3200 L. per agevolazione scarichi intermedi 10 € 1.500,00 € 15.000,00

mezzi Acq. Minicompattatore a carico posteriore 1 € 135.000,00 € 135.000,00

attrezzature operative € - € - impianti (SdT) € - € - altro fornitura e posa piazzole 20 € 500,00 € 10.000,00 raccolta differenziata

contenitori Acq. Contenitori di varie dimensioni per la Racc.Diff.(da 2400-3200-4500 Litri e 18 Mc) € - € 60.000,00

mezzi Acq. Piccoli autocarri a metano con vasca 2 € 37.500,00 € 75.000,00

attrezzature operative € - € - impianti (SEA) € - € - fornitura piazzole e protezioni per RD 30 € 500 circa € 15.000,00

altro progettazione Isola Ecologica 2°livello (°°) 1 € 157.000,00

TOTALE ALTRO € 172.000,00 totale € - € 542.000,00 (°°) completamento della seconda Stazione Ecologica Attrezzata di secondo livello ( prevista nel 2006)

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Raccolta differenziata Azienda AREA S.p.A. (17 comuni)

tipologia materiali q.tà raccolta 2005 % rd sul totale 2005 q.tà raccolta 2006

% rd sul totale 2006 q.tà raccolta 2007

% rd sul totale 2007

t/a t/a t/a carta e cartone 3.539 6,0 3.657 6,2 3.834 6,5 vetro 1.888 3,2 1.947 3,3 2.065 3,5 plastica 885 1,5 944 1,6 1.062 1,8 metalli 708 1,2 885 1,5 1.003 1,7 legno/tessili 944 1,6 1.062 1,8 1.180 2,0 rifiuti secchi (multimateriale) (*) - - - - - -

Frazione organica dei rifiuti 6.489 11,0 7.079 12,0 7.669 13,0 Verde 4.247 7,2 4.365 7,4 4.424 7,5

altro (RUP, Ingombranti, beni durevoli, ecc.) 1.180 2,0 1.652 2,8 2.360 2,0 totale 19.880 33,7 21.590 36,6 23.596 40 (*) la quantità raccolta come multimateriale, è stata inserita al netto degli scarti, all'interno di ogni singola tipologia avviata a recupero

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Raccolta differenziata Azienda AREA S.p.A. - Comacchio

tipologia materiali q.tà raccolta 2005 % rd sul totale 2005 q.tà raccolta 2006

% rd sul totale 2006 q.tà raccolta 2007

% rd sul totale 2007

t/a t/a t/a carta e cartone 554 1,5 1.292 3,5 1.661 4,5 vetro 628 1,7 923 2,5 1.108 3 plastica 185 0,5 369 1 554 1,5 metalli 295 0,8 369 1 554 1,5 legno/tessili 1107 3 1.292 3,5 1.587 4,3

rifiuti secchi (multimateriale) 0 - 0 - 0 -

Frazione organica dei rifiuti 554 1,5 1.107 3 2.400 6,5 Verde 4.910 13,3 4.984 13,5 5.242 14,2

altro (RUP, Ingombranti, beni durevoli, ecc.) 2.104 5,7 1.920 5,2 1.661 4,5 totale 10.337 28 12.257 33,2 14.767 40

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Investimenti triennio 2005-2007 Azienda AREA S.p.A. periodo 2005-2007 reparto categoria descrizione N.ro costo unitario costo complessivo spazzamento mezzi spazzatrice 1 € 160.000,00 € 160.000,00 attrezzature operative mezzi di supporto 2 € 30.000,00 € 60.000,00 altro attrezzatura varia € 20.000,00 raccolta contenitori cassonetti 1000 € 500,00 € 500.000,00 mezzi autocompattatori 3 € 150.000,00 € 450.000,00 attrezzature operative mezzi satelliti 2 € 30.000,00 € 60.000,00 impianti (SdT) € - € - altro attrezzatura varia € 20.000,00 raccolta differenziata contenitori cassonetti e campane 300 € 700,00 € 210.000,00 mezzi autocompattatori 2 € 150.000,00 € 300.000,00 attrezzature operative mezzi satelliti 3 € 30.000,00 € 90.000,00 impianti (SEA) nei Comuni maggiori 4 € 150.000,00 € 600.000,00

altro attrezzatura varia,compostiere,ecc € 30.000,00 totale € 2.500.000,00 Anno 2005 € 500.000,00 2006 € 1.000.000,00 2007 € 1.000.000,00

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Nella tabella successiva si riporta il riepilogo dei costi di investimento previsti dalle singole Aziende nel triennio 2005-2007 suddivise per tipologia di servizio (spazzamento, raccolta dei rifiuti indifferenziati e raccolta differenziata).

gestore spazzamento raccolta raccolta differenziata totale SOELIA S.p.a. € 82.500,00 € 157.500,00 € 120.000,00 € 360.000,00 CMV servizi S.r.l. € 345.000,00 € 2.105.000,00 € 1.132.500,00 € 3.582.500,00 AGEA S.p.a. € 300.000,00 € 540.000,00 € 1.487.000,00 € 2.327.000,00 AREA S.p.a € 240.000,00 € 1.030.000,00 € 1.230.000,00 € 2.500.000,00 totale € 967.500,00 € 3.832.500,00 € 3.969.500,00 € 8.769.500,00 Tab. 5.1: riepilogo investimenti per il servizio di gestione dei rifiuti urbani previsti nel triennio 2005-2007.

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6 Il Piano Finanziario

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6.1 Il metodo normalizzato della tariffa dei rifiuti – inquadramento generale La Tariffa, così come prevista dall’art. 49 del D.lgs22/97, rappresenta lo strumento di gestione dei rifiuti urbani che riprende sostanzialmente due concetti importanti: la responsabilità condivisa (“chi inquina paga”) e la trasparenza dal punto di vista economico nella gestione del servizio. La responsabilità condivisa (“chi inquina paga”) rappresenta quindi una opportunità per imputare alle diverse utenze un costo del servizio proporzionale ai rifiuti da esse prodotti. La trasparenza dal punto di vista economico rende di fatto evidenti tutti i costi sostenuti in piena coerenza con un approccio gestionale della finanza pubblica, cosa non realizzata con l’attuale regime di Tassa dove i Comuni hanno la possibilità di ricorrere alla fiscalità ordinaria per coprire parte dei costi di gestione dei rifiuti. L’art. 49 del citato D.lgs 22/1997 abolisce quindi la Tassa, regolamentata dal D.lgs 507/1993, sostituendola con una Tariffa normalizzata di ammontare proporzionale alla quantità di rifiuti effettivamente conferita al servizio di raccolta. La tariffa si propone il finanziamento completo del servizio dei rifiuti e costituisce il corrispettivo per l’attività di gestione dei rifiuti urbani, cioè per la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento, l’attività di spazzamento e la pulizia strade, compresi gli accertamento e la riscossione, le campagne di sensibilizzazione e tutto ciò che è complementare al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. La prima versione del D.Lgs 22/1997 prevedeva l’introduzione obbligatoria della Tariffa dal 1 Gennaio 1999; tale termine è stato posticipato, dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426 (cd. “Decreto Ronchi”), al 1 gennaio 2000. A causa delle difficoltà organizzative riscontrate da molti Comuni, la Finanziaria 2000 prorogava l’introduzione della Tariffa, facendo salva la possibilità di anticipare il passaggio da Tassa a Tariffa, in via sperimentale, ai sensi dell’art. 49, comma 1 bis e 16 del D.lgs22/1997. I termini sono differenziati a seconda del grado di copertura dei costi raggiunti nel 1999: 1 Gennaio 2003 per i Comuni che avessero raggiunto nell’anno 1999 un grado di copertura

dei costi superiore all’85%; 1 Gennaio 2005 per i Comuni che nel 1999 avessero raggiunto un grado di copertura dei

costi tra il 55-85%; 1 Gennaio 2008 per i Comuni che nel 1999 avessero raggiunto un grado di copertura dei

costi inferiore al 55% e per i Comuni con un numero di abitanti fino a 5.000, qualunque fosse il grado di copertura dei costi raggiunto.

Il termine del 1 Gennaio 2003 è stato prorogato al 1 Gennaio 2004 dalla Legge Finanziaria 2003 e poi al 1 Gennaio 2005 dalla Legge Finanziaria 2004. Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 27 Aprile 1999 viene stabilito il metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti.

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Il Metodo Normalizzato della Tariffa introdotto dal D.P.R. n. 158 del 1999 individua un sistema di contabilizzazione dei costi del servizio, cui tutti i gestori devono uniformarsi, che deriva dalla somma dei costi operativi di gestione e dei costi comuni relativi all’anno precedente secondo la seguente formula: Tn = (CG + CC) n-1 (1 + IPn –Xn ) + CKn dove Tn: totale entrate tariffarie di riferimento CGn-1: costi di gestione del servizio (dato di bilancio dell’anno precedente) CCn-1: costi comuni imputabili ai servizi (dato di bilancio dell’anno precedente) IPn: inflazione programmata per l’anno di riferimento (dato esterno) Xn: recupero di produttività per l’anno di riferimento (dato esterno) CKn: costi d’uso del capitale (dato revisionale calcolato) n:anno di riferimento, ossia di applicazione della tariffa La formula indica che nel corso del tempo la Tariffa applicata nell’anno n cresce incrementando i costi dell’anno precedente (n-1) della percentuale di inflazione programmata, al netto di una percentuale collegata alla maggiore produttività dell’azienda di gestione, che compensa –più o meno parzialmente- gli aumenti del costo della vita. Infine si aggiungono i costi d’uso del capitale, quali gli investimenti che si intendono fare nell’anno di riferimento. La Tariffa dei rifiuti urbani deve coprire “a regime” tutti i costi afferenti al servizio. La Tariffa è inoltre articolata in una parta fissa e una variabile. La parte fissa della Tariffa deve garantire la copertura dei costi fissi del servizio da riferire alle diverse tipologie di utenza. La quota variabile deve essere commisurata ai costi variabili del servizio, e perciò in linea di principio, ai rifiuti effettivamente prodotti dalla singola utenza. I costi di gestione sono riferiti agli importi relativi ai servizi di raccolta, trasporto, e “trattamento” dei rifiuti oggetto del servizio di igiene urbana e sono suddivisi in: CGIND: costi di gestione dei servizi che riguardano i rifiuti urbani indifferenziati, suddivisi in costi di spazzamento e lavaggio delle strade, costi di raccolta e trasporto, costi di trattamento e smaltimento e altri costi; CGD: costi di gestione del ciclo di raccolta differenziata, suddivisi in costi di raccolta differenziata per materiale e costi trattamento e riciclo. I costi comuni sono riferiti agli importi relativi ai servizi non direttamente attinenti all’esecuzione della raccolta dei rifiuti e sono composti dai: costi amministrativi e di accertamento, riscossione e contenzioso, costi generali di gestione e costi comuni diversi. I costi d’uso del capitale riguardano le spese per ammortamenti, accantonamenti e remunerazione del capitale investito.

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Nella pagina seguente si riporta lo schema tipo delle voci di costo che compongono la tariffa secondo il metodo normalizzato di cui al D.lgs 158/1999. Si deve infine ricordare che i prezzi medi relativi ai CTR e CTS dovranno essere determinati dall’Agenzia di Ambito in accordo con gli enti gestori degli impianti sulla base delle indicazioni fornite dall’Autorità regionale di vigilanza per i servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani, ai sensi dell’art. 18, comma 2 della L.r. 25/99 e smi.

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Tn = (CG + CC) n-1 (1 + IPn –Xn ) + CKn = TF + TV

n:anno di riferimento, ossia di applicazione della tariffa

CG: costi operativi di gestione CGIND Costo gestione indifferenziato

CSL Spazzamento e lavaggio CTS Trattamento e smaltimento CRT Raccolta e trasporto AC Altri costi CGD Costo gestione differenziato

CRD Raccolta differenziata CTR Trattamento e recupero

CC: costi comuni CARC Amm.vi dell’accertamento, riscossione

e contezioso CGG Generali (incluso il personale in

misura< 50% CCD Comuni diversi

Parte Fissa: CSL e AC Parte Variabile: CTS (*) e CRT

Parte Fissa: 0 Parte Variabile: CTR (*) e CRD

Parte Fissa: CARC, CGG e CCD Parte Variabile: 0

TV=CTS+CRT+CTR+CRD

TF=CSL+AC+CARC+CGG+CCD+CK

Ripartizione per categoria di utenza (domestica e non)

CK: costo d’uso del capitale = Amm + Acc + R Amm: ammortamenti per investimenti Acc: accantonamenti R: Remunerazione del capitale Investito

(*) il prezzo medio dovrà essere stabilito dall’ATO in accordo con Enti Gestori tenendo conto delle indicazioni dell’Autorità Reg.le, ax art.18 , comma 2 della L.r.25/99 esmi

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Il passaggio da tassa a tariffa ha portato in evidenza alcune criticità quali ad esempio: − il metodo di calcolo che prevede la determinazione di una serie di parametri spesso di difficile

rilevazione (ad esempio i costi di gestione suddivisi per servizio), che comporta l’introduzione ad un sistema di contabilizzazione analitica;

− i costi del servizio che si basano sull’anno precedente: nel caso di modifiche rilevanti nella gestione del servizio nell’anno in corso, i costi saranno notevolmente superiori e la tariffa non permetterebbe di garantire la copertura dei costi del servizio;

− la ripartizione della tariffa in una parte fissa e variabile, dove i costi fissi devono coprire essenzialmente il servizio, mettendo a disposizione mezzi, infrastrutture e personale e i costi variabili, dipendenti dalla quantità di rifiuti raccolti e smaltiti, devono riferirsi sostanzialmente ai costi legati al processo di smaltimento, trattamento e recupero: è perciò probabile che se i costi fissi sono preponderanti rispetto a quelli variabili si riduce l’incentivo al contenimento dei rifiuti, nel caso contrario si correrebbe il rischio di non coprire in maniera integrale i costi del servizio e potrebbe inoltre penalizzare le famiglie più numerose, poiché la variazione degli indici correttivi previsti in relazione al numero di componenti è più estesa per la parte variabile che per quella fissa.

Le oggettive difficoltà emerse hanno portato quindi il legislatore a rinviare più volte il termine per l’entrata in vigore del DPR 158/99 e la contemporanea abrogazione del D.lgs 507/93 relativa alla Tarsu, come è stato già evidenziato sopra. Si deve inoltre evidenziare che il decreto relativo al metodo normalizzato della tariffa, secondo quanto previsto dal decreto Ronchi, non risulta adeguato al sistema “istituzionale”, caratterizzato dall’avvio degli ATO (istituiti ex-lege), basato sul fatto che il soggetto gestore della Tariffa per la sua determinazione è il Comune. Il decreto legislativo n. 22 del 1997 attribuisce infatti al Comune il diritto di “privativa” sul servizio di gestione dei rifiuti urbani e speciali assimilati, di conseguenza risulta il soggetto a cui compete la determinazione della tariffa. Il medesimo decreto legislativo prevede all’art. 23 che la gestione del servizio “pubblico” deve essere garantita attraverso una gestione unitaria a livello di ambito provinciale, di norma coincidente con la Provincia. La Regione Emilia – Romagna con L.r. 25/99 smi istituisce le Agenzie di Ambito per i servizi pubblici, cui compete l’organizzazione, in forma associata, del servizio di gestione dei rifiuti urbani su scala provinciale, precedentemente svolte dai singoli comuni, al fine di garantirne la gestione unitaria secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto dell’ambiente e del territorio, in attuazione dell’art. 23 del D.lgs 22/97. L'Agenzia esercita pertanto tutte le funzioni spettanti ai Comuni relativamente all'organizzazione e all'espletamento della gestione dei servizi pubblici ad essa assegnati, ivi comprese l'adozione dei necessari regolamenti e la definizione dei rapporti con i gestori dei servizi anche per quanto attiene alla relativa instaurazione, modifica o cessazione. L'Agenzia non può invece svolgere attività di gestione dei servizi medesimi.

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Lo strumento di programmazione tecnico-economico spettante all’Agenzia per la compiuta attuazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani è il Piano di Ambito per l'organizzazione unitaria dei rifiuti urbani. Il DPR 158/99 relativo al metodo normalizzato della tariffa invece prevede come strumento di verifica, per centro di costo, della gestione pubblica delle entrate del settore, il Piano Finanziario. Nello schema in fondo si mettono a confronto i contenuti degli strumenti di programmazione tecnico-economica previsti dal DPR 158/99 e dalla L.R.25/99. Piano Finanziario - art. 8 del DPR 158/99: Piano di Ambito - art. 17 L.R. 25/99 e smi − il programma degli interventi necessari − il piano finanziario degli investimenti − la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi

disponibili, nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi, o all’affidamento di servizi terzi

− le risorse finanziarie necessarie − relativamente alla fase transitoria, il grado attuale di

copertura dei costi afferenti rispetto alla preesistente tassa sui rifiuti

Il Piano Finanziario deve inoltre essere corredato da una relazione tecnica nella quale sono indicati i seguenti elementi: − il modello gestionale ed organizzativo − i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere

commisurata la tariffa − la ricognizione degli impianti esistenti − con riferimento al piano dell’anno precedente,

l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni

a) il modello gestionale e organizzativo prescelto; b) il piano finanziario degli investimenti; c) il programma degli interventi necessari ed i relativi tempi di attuazione; d) gli obiettivi e gli standard di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti eventualmente articolati per zone territoriali; e) la tariffa à articolata con riguardo alle caratteristiche delle diverse zone del territorio dell'ambito e alla qualità dei servizi da fornire.

Il Piano Finanziario previsto dal DPR 158/99 di competenza comunale risulta l’equivalente del Piano di Ambito di competenza dell’Agenzia da attuare a livello di ambito territoriale ottimale: la difficoltà che emerge dall’analisi dell’impianto normativo è che le leggi vigenti non risultano attualmente armonizzate tra loro per una compiuta attuazione del sistema tariffario. Altro aspetto critico emerso in forza delle norme regionali di cui all’art. 15, comma 1 della L.R.25/99 , con l’entrata in vigore del regime tariffario ai sensi della L.R. n. 25/99, è dovuto al “costo dello smaltimento” che deve essere trasformato in “prezzo”, con conseguente divergenza tra determinazioni tariffarie eventualmente assunte singolarmente dai Comuni e analoghi provvedimenti che fossero adottati dall’Agenzia.

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Pertanto ove sia considerato “prezzo” (e non “costo”), il corrispettivo per lo smaltimento grava per intero sulla quota variabile, anziché ripartirsi anche sulla quota fissa, “sbilanciando” pesantemente la quantificazione dei rispettivi importi. Sulla base di quanto sovra esposto si deve quindi concludere che un buon impianto legislativo relativo all’introduzione della Tariffa rientra nell’ambito della più generale riforma del sistema rifiuti e della gestione dei servizi locali, dalle quali non può prescindere. Le forme di gestione del servizio, i criteri di assimilazione, l’esercizio del diritto di privativa da parte dei Comuni di avviare la raccolta differenziata e l’introduzione degli ATO sono alcuni degli aspetti complementari non ancora chiari, la cui definizione ha ricadute importanti sulla gestione della tariffa.

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6.2 Analisi economico-finanziarie delle gestioni esistenti Nel presente paragrafo si riportano le analisi economico-finanziarie effettuate per la ricognizione finalizzata all’individuazione delle gestioni esistenti, rispondenti ai criteri di cui all’art. 16, comma 1, lett. a) della L.r. n. 25 del 1999 e smi. Le analisi fanno riferimento al periodo 2001-2003, sulla base dei dati forniti dai gestori su apposite schede, basati sul modello normalizzato della tariffa di cui al D.P.R. n. 158 del 1999. Per completare l’analisi verranno riportate nelle pagine successive le elaborazioni effettuate per il 2004 relativamente al sistema di tassazione e tariffazione adottato dai singoli comuni. Sebbene le voci di costo relative al metodo normalizzato della Tariffa sono state ampiamente descritte nel paragrafo precedente, si riporta nel seguito una dettagliata leggenda per una migliore comprensione delle tabelle. CGIND (costi di gestione de servizi dei rifiuti urbani indifferenziati) = CSL+CRT,+CTS+AC dove CSL: costi di spazzamento e lavaggio strade CRT: costi di raccolta e trasporto CTS: costi di trattamento e smaltimento AC: altri costi (p.e. realizzazione econcentri, campagne informative, costi di consulenza, ecc.) CGD (costi di gestione dei rifiuti urbani differenziati) = CRD+CTR dove CRD : costi di raccolta differenziata per materiale CTR: costi di trattamento e riciclo (p.e. comprende i costi di compostaggio e/o eventuale pre-trattamento/trattamento per organico e verde, per le altre frazioni invece i costi di trattamento e ricavi da vendita) CC (costi comuni) = CARC+CGG+ CCD dove CARC: costi amministrativi e di accertamento, riscossione e contenzioso CGG: costi generali di gestione CCD: costi comuni diversi CK (costi d’uso del capitale relative alle spese per ammortamenti, accantonamenti e remunerazione del capitale investito).

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PARTE ECONOMICA 2003 2002 2001 II

semestre 2001 I semestre

Costi generali euro costi comuni (CC) 38.310 37.436 27.368 34.922costi di servizi di igiene urbana (CSL) 132.113 160.283 4.129 609.264altri costi (AC) 15.983 11.371 2.614 costi generali (CC+CSL+AC) 186.406 209.090 34.111 644.186Costi della Raccolta/Trasporto costi raccolta e trasporto dei RU indifferenziati (CRT) 8.934 22.898 18.601 61.590costi della raccolta differenziata (CRD) 20.658costi totali della raccolta (CRT+CRD) 8.934 22.898 18.601 82.248Costi di trattamento riciclo e smaltimento costi di trattamento e smaltimento dell'indiffer. (CTS) 208.745 186.275 192.717 252.705costi di trattamento e riciclo della racc. differ.(CTR) 16.817 10.737 9.978 costi totali di trattamento (CTS+CTR) 225.562 197.012 202.695 252.705Costi di gestione dei rifiuti diff. e indiff. costi di gestione ciclo raccolta diff.ta (CGD) 47.692 54.552 3.138 3.615costi di gestione servizi RU indiff.ti (CGIND) 118.432 127.479 28.114 22.335costi in ec. servizio racc. e trattam. rif. diff.ti costi di acq.ne servizio racc. tratt. rif. diff.ti Costo della gestione corrente Costo d'Uso del Capitale 235.175 235.175 98.236 69.268Costi totali 401.299 417.206 129.488 91.603Costi del personale costo personale spazzamento lavaggio (CSL) 59.524 58.357 23.479 21.031costo personale raccolta e trasporto (CRT) 247.569 242.716 97.653 87.470costo personale trattamento e smaltimento (CTS) 115.413 102.727 29.894 32.059costo personale altri costi (AC) 225.819 215.323 106.188 138.528costo personale raccolta differenziata (CRD) 55.858 54.763 22.033 19.735costo personale trattamento e riciclo (CTR) costo totale personale 704.183 673.887 279.248 298.823PARTE FINANZIARIA Investimenti igiene urbana (spazzamento e lavaggio) 12.000 raccolta e trasporto RU indifferenziato 401.991 49.760 4.070 raccolta differenziata

impianti di trattamento riciclo e smaltimento 1.062.541 attività centrali totale investimenti 1.464.532 61.760 Fabbisogno finanziario fabbisogno finanziario corrente fabbisogno finanziario per investimenti fabbisogno complessivo Proventi da tassa o tariffa

proventi da tassa o tariffa 1.402.000 1.287.527 554.017 1.282.043totale componenti costo 1.526.384 1.520.092 664.143 1.369.564sbilancio -124.384 -232.565 -110.126 -87.521

Il I semestre è riferito alla gestione del Comune prima che subentrasse SOELIA s.p.a., il CSL (i semestre 2001) si riferisce al corrispettivo a SOELIA s.p.a. nel primo semestre per lo svolgimento del servizio. Tabella 6.1: dati economico-finanziari di SOELIA s.p.a. anni 2001-2003

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PARTE ECONOMICA 2003 2002 2001 Costi generali euro euro euro costi comuni (CC) 7.214.882 8.617.353 6.707.437 costi di servizi di igiene urbana (CSL) 3.495.969 3.722.603 3.381.252 altri costi (AC) 0 0 0 costi generali (CC+CSL+AC) 10.710.851 12.339.956 10.088.689 Costi della Raccolta/Trasporto costi raccolta e trasporto dei RU indifferenziati (CRT) 2.773.134 2.520.457 2.501.808 costi della raccolta differenziata (CRD) 1.324.108 939.880 811.255 costi totali della raccolta (CRT+CRD) 4.097.242 3.460.337 3.313.063 Costi di trattamento riciclo e smaltimento costi di trattamento e smaltimento dell'indiffer. (CTS) 3.962.123 3.757.123 2.640.108 costi di trattamento e riciclo della racc. differ.(CTR) 896.546 723.814 516.182 costi totali di trattamento (CTS+CTR) 4.858.669 4.480.937 3.156.290 Costi di gestione dei rifiuti diff. e indiff. costi di gestione ciclo raccolta diff.ta (CGD) 2.220.654 1.663.694 1.327.437 costi di gestione servizi RU indiff.ti (CGIND) 17.446.108 18.617.536 15.230.605 costi in ec. servizio racc. e trattam. rif. diff.ti 0 0 0 costi di acq.ne servizio racc. tratt. rif. diff.ti 0 0 0 Costo della gestione corrente 19.666.762 20.281.230 16.558.042 Costo d'Uso del Capitale 1.827.365 617.097 499.542 Costi totali (compreso CC) 21.494.127 20.898.327 17.057.584 Costi del personale costo personale spazzamento lavaggio (CSL) 1.837.838 1.621.793 1.614.097 costo personale raccolta e trasporto (CRT) 2.257.010 2.423.492 2.555.611 costo personale trattamento e smaltimento (CTS) 1.948.602 1.682.921 1.720.046 costo personale altri costi (AC) 0 0 0 costo personale raccolta differenziata (CRD) 915.430 1.107.857 817.448 costo personale trattamento e riciclo (CTR) 0 0 0 costo totale personale 6.958.880 6.836.063 6.707.202 PARTE FINANZIARIA Investimenti igiene urbana (spazzamento e lavaggio) raccolta e trasporto RU indifferenziato raccolta differenziata impianti di trattamento riciclo e smaltimento attività centrali totale investimenti Fabbisogno finanziario fabbisogno finanziario corrente fabbisogno finanziario per investimenti fabbisogno complessivo Proventi da tassa o tariffa proventi da tassa o tariffa 20.858.103 18.452.596 16.749.080 totale componenti costo 21.494.127 20.898.327 17.057.584 sbilancio -636.024 -2.445.731 -308.504

Tabella 6.2: dati economico-finanziari di AGEA s.p.a. anni 2001-2003

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PARTE ECONOMICA 2003 2002 2001 Costi generali euro euro euro costi comuni (CC) 5.596.611 4.873.086 2.247.747 costi di servizi di igiene urbana (CSL) 782.858 661.238 121.126 altri costi (AC) 0 costi generali (CC+CSL+AC) 6.379.469 5.534.324 2.368.873 Costi della Raccolta/Trasporto costi raccolta e trasporto dei RU indifferenziati (CRT) 1.001.050 964.052 1.876.189 costi della raccolta differenziata (CRD) 1.078.845 970.789 1.315.652 costi totali della raccolta (CRT+CRD) 2.079.895 1.934.841 3.191.841 Costi di trattamento riciclo e smaltimento costi di trattamento e smaltimento dell'indiffer. (CTS) 891.868 1.153.192 2.112.980 costi di trattamento e riciclo della racc. differ.(CTR) 741.577 621.687 630.460 costi totali di trattamento (CTS+CTR) 1.633.445 1.774.879 2.743.440 Costi di gestione dei rifiuti diff. e indiff. costi di gestione ciclo raccolta diff.ta (CGD) 1.820.422 1.592.476 2.120.288 costi di gestione servizi RU indiff.ti (CGIND) 2.675.775 2.778.481 4.110.295 costi in ec. servizio racc. e trattam. rif. diff.ti costi di acq.ne servizio racc. tratt. rif. diff.ti Costo della gestione corrente Costo d'Uso del Capitale 2.524.480 2.446.909 1.824.491 Costi totali 7.020.677 6.817.866 8.055.074 Costi del personale costo personale spazzamento lavaggio (CSL) 0 costo personale raccolta e trasporto (CRT) 250.404 216.842 491.684 costo personale trattamento e smaltimento (CTS) 35.749 22.301 257.644 costo personale altri costi (AC) 0 costo personale raccolta differenziata (CRD) 357.285 330.039 591.247 costo personale trattamento e riciclo (CTR) 161.631 143.466 0 costo totale personale 805.069 712.648 1.340.575 PARTE FINANZIARIA Investimenti igiene urbana (spazzamento e lavaggio) raccolta e trasporto RU indifferenziato 429.300 382.562 247.884 raccolta differenziata 484.800 596.300 384.632 impianti di trattamento riciclo e smaltimento 668.688 668.574 1.712.829 attività centrali 441.474 457.650 37.598 totale investimenti 2.024.262 2.105.086 2.382.943 Fabbisogno finanziario fabbisogno finanziario corrente 12.617.288 10.302.821 fabbisogno finanziario per investimenti 2.024.262 2.382.943 fabbisogno complessivo 14.641.550 0 12.685.764 Proventi da tassa o tariffa proventi da tassa o tariffa 8.472.547 7.534.615 7.014.208 totale componenti costo 12.617.288 11.690.952 10.302.821 sbilancio -4.144.741 -4.156.337 -3.288.613

Tabella 6.3: dati economico finanziari di AREA s.p.a. anni 2001-2003

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PARTE ECONOMICA Cento Mirabello Vigarano PoggioR. S.Agostino totaleCosti generali euro euro euro euro euro euro eurocosti comuni (CC) 1.098.793 34.321 65.454 84.188 70.880 1.353.636costi di servizi di igiene urbana (CSL) 219.846 20.045 23.154 32.907 45.346 341.298altri costi (AC) 11.686 2.000 1.800 5.000 4.500 24.986costi generali (CC+CSL+AC) 1.330.325 56.366 90.408 122.095 120.726 1.719.920Costi della Raccolta/Trasporto costi raccolta e trasporto dei RU indifferenziati (CRT) 97.998 21.500 66.930 84.124 59.411 329.963costi della raccolta differenziata (CRD) 306.520 24.100 34.590 46.450 34.500 446.160costi totali della raccolta (CRT+CRD) 404.518 45.600 101.520 130.574 93.911 776.123Costi di trattamento riciclo e smaltimento costi di trattamento e smaltimento dell'indiffer. (CTS) 495.000 64.561 236.943 178.882 119.805 1.095.191costi di trattamento e riciclo della racc. differ.(CTR) 89.800 10.100 22.978 19.450 14.300 156.628costi totali di trattamento (CTS+CTR) 74.661 259.921 198.332 134.105 667.019Costi di gestione dei rifiuti diff. e indiff.

costi di gestione ciclo raccolta diff.ta (CGD) 396.320 34.200 57.568 65.900 48.800 602.788costi di gestione servizi RU indiff.ti (CGIND) 824.530 108.106 328.827 300.913 229.062 1.791.438costi in ec. servizio racc. e trattam. rif. diff.ti 0costi di acq.ne servizio racc. tratt. rif. diff.ti 0Costo della gestione corrente 0Costo d'Uso del Capitale 225.998 35.664 94.630 36.204 36.204 428.700Costi totali 2.545.641 212.291 546.479 487.205 384.946 4.176.562Costi del personale costo personale spazzamento lavaggio (CSL) 167.532 9.880 18.851 21.430 20.050 237.743costo personale raccolta e trasporto (CRT) 193.211 14.560 29.869 28.560 24.250 290.450costo personale trattamento e smaltimento (CTS) 0 0costo personale altri costi (AC) 181.831 6.540 16.301 12.250 10.950 227.872costo personale raccolta differenziata (CRD) 111.600 7.100 14.700 12.100 7.300 152.800costo personale trattamento e riciclo (CTR) 0 0costo totale personale 654.174 38.080 79.721 74.340 62.550 908.865PARTE FINANZIARIA Investimenti igiene urbana (spazzamento e lavaggio) raccolta e trasporto RU indifferenziato raccolta differenziata impianti di trattamento riciclo e smaltimento attività centrali totale investimenti 479.000 34.500 52.500 50.000 50.000 666.000Fabbisogno finanziario fabbisogno finanziario corrente 2.319.643 176.627 451.849 451.001 348.742 3.747.862fabbisogno finanziario per investimenti 479.000 34.500 52.500 50.000 50.000 666.000fabbisogno complessivo 2.798.643 211.127 504.349 501.001 398.742 4.413.862Proventi da tassa o tariffa proventi da tassa o tariffa 2.545.000 225.000 535.000 523.000 425.000 4.253.000totale componenti costo 2.798.643 211.127 504.349 501.001 398.742 4.413.862sbilancio -253.643* 13.873 30.651 21.999 26.258 -160.862* entrate per copertura sbilancio mutui ist. di credito 260.000 euro Tabella 6.4: dati economico finanziari dei 5 comuni afferenti al CMV servizi s.r.l. anno 2003

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In tabella 6.5 viene riportato il riepilogo per l’anno 2003 dei costi desunti dai questionari economico-finanziari. Le voci di costo trasmesse da SOELIA s.p.a., riportate in tabella 6.1, sono state espresse in modo parziale. Nel quadro riassuntivo di tabella 6.5 i dati economici di SOELIA S.p.a. sono stati quindi espressi in modo aggregato al fine di rendere confrontabile i dati tra loro.

aziende crd ctr CGD csl crt cts ac CGIND CC CK

costi gestione tot costi tot

€ € € € € € € € € € € €

SOELIA 55.858 16.817 120.367 191.637 256.503 324.158 241.802 1.132.532 38.310 235.175 1.291.209 1.526.384

CMV 446.160 156.628 602.788 341.298 329.963 1.095.191 24.986 1.791.438 1.353.636 428.700 3.747.862 4.176.562

AGEA 1.324.108 896.546 2.220.654 3.495.969 2.773.134 3.962.123 0 10.231.226 7.214.882 1.827.365 19.666.762 21.494.127

AREA 1.078.845 741.577 1.820.422 782.858 1.001.050 891.868 0 2.675.776 5.596.611 2.524.480 10.092.809 12.617.289Totale costi gestione = CGD+CGIND+CC Totali costi = CGD+CGIND+CC+CK

Tabella 6.5: riepilogo voce dei costi desunti dai rendiconti economico-finanziari anno 2003. In tabella 6.6 e nel grafico 6.1 vengono riportate le voci di costo complessive espresse in euro/abitante per singoli gestori.

aziende crt/ab cts/ab CGD/ab CGIND/ab

Totale costi gestione/ab

Totale costi/ab

€/ab €/ab €/ab €/ab €/ab €/abSOELIA 12 15 6 52 59 70CMV 6 20 11 33 69 77AGEA 21 30 17 78 150 164AREA 10 9 18 26 99 124

Tabella 6.6: voci di costo unitari (euro/ab) anno 2003

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0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

SOELIA CMV AGEA AREA

crt/ab

cts/ab

CGD/ab

CGIND/ab

totale costi gestione/ab

costi tot/ab

Grafico 6.1: costi unitari (euro/ab) per singole aziende anno 2003

Dal confronto dei costi unitari, di cui al grafico 6.1 si evidenzia che per SOELIA s.p.a., CMV servizi e AGEA s.p.a. i costi di gestione dei rifiuti differenziati (CGD) sono significativamente più bassi di quelli relativi alla gestione dei rifiuti urbani indifferenziati (CGIND). Rispetto ai costi totali la percentuale dei costi di gestione della raccolta differenziata per SOELIA s.p.a. risulta del 8% circa, per CMV s.r.l. del 14,4% e per AGEA s.p.a. del 10,3%. I costi di gestione dei rifiuti urbani indifferenziati rispetto ai costi totali risulta per SOELIA s.p.a. del 74,2%, per CMV servizi del 43% e per AGEA s.p.a. del 47,6%. In termini di costi unitari viene registrato il valore più basso per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti (CGD) a SOELIA s.p.a., imputabile con ogni probabilità al contributo offerto dalle Associazioni di Volontariato. Per AGEA s.p.a. si registrano elevati costi generali in rapporto al costo totale del servizio. Per quanto riguarda AREA s.p.a si evidenzia una differenza poco marcata tra i costi di gestione dei rifiuti urbani indifferenziati da quelli differenziati. Rispetto quindi ai costi totali quelli relativi alla gestione dei rifiuti differenziati sono pari a 14,4% e per quelli relativi alla gestione dei rifiuti indifferenziati sono pari al 21,2%. Tale situazione anomala è imputabile con ogni probabilità al fatto che il costo del servizio è parzialmente coperto dai ricavi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti speciali assimilabili conferiti alla discarica per RU in Jolanda di S. gestita dalla stessa AREA s.p.a., come evidenziato dal dato registrato relativo allo sbilancio riportato in tabella 6.7.

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Aziende CGD/costi tot CGIND/costi tot sbilancio

%

%

SOELIA 7,89 74,20 -124.384 CMV 14,43 42,89 -160.862 AGEA 10,33 47,60 -636.024 AREA 14,43 21,21 -4.144.741

Tabella 6.7: percentuale dei CGD e CGIND rispetto ai costi totali e valore di sbilancio (+/-), desunti dai questionari economico-finanziari anno 2003 Nel grafico 6.2 si riportano i costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti (CTS) e di gestione sul totale dei rifiuti raccolti/prodotti, da cui si evince che il costo di smaltimento per chilogrammo relativo alla gestione di AREA s.p.a. risulta il più basso, confermando quanto sopraddetto.

0,00

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

SOELIA CMV AGEA AREA

CTS/Kg

totale costi gestione/Kg

costi tot/Kg

Grafico 6.2: costi di trattamento e smaltimento (CTS) e totali espressi in euro/Kg anno 2003

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In tabella 6.8 si riportano infine i costi unitari, la tariffa base per abitazione e il grado di copertura per singolo comune per gli anni 2001-2003. In termini di costi unitari si registra una situazione abbastanza disomogenea a livello provinciale, sebbene i costi unitari del servizio dipendono da una molteplicità di fattori, quali ad esempio la presenza di abitazioni di non residenti, dagli abitanti non serviti e dal rapporto tra le utenze domestiche e non. Nei grafici successivi si riportano quindi le percentuali di utenze non domestiche sul totale di quelle iscritte a ruolo e il numero medio degli abitanti per utente domestico registrato.

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costo del servizio euro copertura dei costi % Tassa/tariffa media abitazione

euro/mq 2003

Comuni ATO gestore tariffa costo abitanti Euro/ab anno

2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 1 componente maggiore di 1

componente

Argenta SOELIA no 70,88 1.302.616 1.409.460 1.547.200 98,42 90,71 91,30 0,87 1,25 Bondeno si n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 100,00 0,5 0,6-0,8 Ferrara AGEA no 158,01 18.662.170 21.406.622 20.755.561 91,30 85,00 95,40 1,46 2,19 Cento CMV. si 91,58 n.d. n.d. 2.798.643(*) n.d. n.d. 100,00 0,56 0,66-0,92

Mirabello CMV no 60,44 n.d. n.d. 211.127(*) n.d. n.d. 97,89 1,1 1,1 Poggiorenatico CMV no 67,86 n.d. n.d. 501.001(*) n.d. n.d. 99,12 0,44 1,1

S' Agostino CMV no 63,57 n.d. n.d. 398.742(*) n.d. n.d. 100,00 0,88 1,26 Vigarano M.da CMV no 76,17 n.d. n.d. 504.349(*) n.d. n.d. 85,01 0,78 1,12

Berra AREA no 141,47 n.d. n.d. 808.380 (*) n.d. n.d. 100,00 0,9 1,29

Codigoro AREA. no 154,63 n.d. n.d. 1.999.817(*) n.d. n.d. 100,00 0,85 1,21 Copparo AREA no 154,92 n.d. n.d. 2.769.277(*) n.d. n.d. 100,00 0,885 1,26

Formignana AREA no 137,19 n.d. n.d. 395.664(*) n.d. n.d. 92,74 0,84 1,2 Goro AREA no 149,42 n.d. n.d. 603.203(*) n.d. n.d. 91,97 1,64 1,64

Jolanda di S. AREA no 133,66 n.d. n.d. 440.402(*) n.d. n.d. 89,00 0,87 1,24 Lagosanto AREA no 137,28 n.d. n.d. 612.399(*) n.d. n.d. 98,47 1,232 1,54 Masitorello AREA no 142,77 n.d. n.d. 331.805(*) n.d. n.d. 97,92 0,9 0,9

Massafiscaglia AREA no 142,65 n.d. n.d. 543.490(*) n.d. n.d. 95,00 1,09 1,63 Mesola AREA no 124,91 n.d. n.d. 929.484(*) n.d. n.d. 90,14 0,99 1,49

Migliarino AREA no 141,75 n.d. n.d. 522.633(*) n.d. n.d. 97,61 0,96 1,36 Migliaro AREA no 141,62 n.d. n.d. 334.639(*) n.d. n.d. 95,01 0,9 1,29 Ostellato AREA no 135,31 n.d. n.d. 922.674(*) n.d. n.d. 100,00 0,875 1,25

Portomaggiore AREA no 141,36 n.d. n.d. 1.704.669(*) n.d. n.d. 100,00 0,8 1,148 Ro ferrarese AREA no 134,10 n.d. n.d. 502.209(*) n.d. n.d. 99,87 0,917 1,31

Tresigallo AREA no 146,81 n.d. n.d. 693.108(*) n.d. n.d. 99,84 1,08 1,54 Voghiera AREA no 134,10 n.d. n.d. 527.698(*) n.d. n.d. 96,25 0,79 1,13

Comacchio no 264,32 n.d. n.d. 5.730.478(*) n.d. n.d. 99,12 1,58 1,58

Min 60,44

Media 133,58

max 158,01 (*) importo relativo al totale componente costo (fabbisogno finanziario complessivo) riportato nei questionari economico-finanziari Tabella 6.8: riepilogo costo unitario del servizio, del grado di copertura e della tariffa base delle utenze domestiche desunte dai questionari integrativi.

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168

87,0981,32

89,8885,77 87,16 88,27

85,0486,3785,99 88,69

n.d.

80,54

71,89

79,5076,8280,93

76,0178,36

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

SOELIAce

nto

Mirabell

o

Vigaran

o

Poggio

R

S.Ago

stino

CMV *

AGEAAREA

%

n dom / n. tot

mq dom/mq tot

grafico 6.3: percentuale delle utenze domestiche sul totale di quelle iscritte a ruolo (anno 2003).

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169

N. abitanti medi per utente domestico registrato

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

3,50

4,00

4,50

5,00

SOELIA CMV AGEA AREA

abitanti medi su dom registrato

Grafico 6.4: Numero medio abitanti su totale di utenze domestiche registrate nel 2003

Dalla ricognizione economico-finanziaria (periodo 2001-2003) si deve evidenziare quanto segue:

1. per i comuni dell’alto ferrarese, gestiti dalle seguenti aziende: SOELIA S.p.a., CMV servizi s.r.l. e AGEA s.p.a, si rilevano bassi valori dei costi di gestione della raccolta differenziata (CGD), dovuti con ogni probabilità al fatto che risulta poco diffusa la raccolta differenziata;

2. per i costi del servizio di AGEA s.p.a vengono registrati dei valori anomali legati ai costi generali, che necessitano di ulteriori approfondimenti nell’ambito dei metodi di contabilizzazione economico-finanziari;

3. dall’analisi economico-finanziaria di AREA s.p.a. viene registrato un elevato sbilancio, che comporta una parziale copertura dei costi del servizio. A tal riguardo si deve informare che nell’Assemblea del 11/12/03 di AREA s.p.A. in cui è stato approvato il piano finanziario 2004 si prende atto che, nonostante l’aumento previsto del 10% rispetto a quanto fatturato nell’anno 2003, la copertura dei costi è poco superiore al 70%. In base al Contratto dei servizi in vigore l’impegno dell’Azienda è quello di arrivare alla piena copertura dei costi in un periodo transitorio massimo di tre anni.

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170

Nel seguito si riporta l’analisi sul sistema di tassazione e/o tariffazione adottati dai singoli comuni nel 2004, sulla base dei dati trasmessi dai quattro gestori del servizio mediante la compilazione di questionari opportunamente predisposti per tale scopo.

Comuni Gestore TIA Sup. Kmq

abitanti residenti

densità abitativa ab/Kmq

q.tà pro capite Kg/ab

costo servizio €

costo unitario

€/ab

% copertura dei costi

Area G1

Argenta SOELIA S.p.a. si (2004) 311 21.827 70 540 1.439.810,00 65,96 100,00

Bondeno si (2003) 175 15.605 89 609 1.385.000,00 88,75 n.d. Cento si (2003) 65 30.558 470 523 2.752.928,49 90,09 100,00

Mirabello si (2004) 16 3.493 218 519 264.142,00 75,62 n.d. Poggiorenatico no 80 7.383 92 547 483.731,00 65,52 n.d.

S. Agostino no 35 6.272 179 505 440.444,00 70,22 n.d. Vigarano M.

CMV servizi s.r.l. no 42 6.621 158 523 518.000,00 78,24 n.d.

Ferrara AGEA s.p.a. si (2004) 404 131.355 325 704 23.444.555,00 178,48 100,00

Area G2 Berra si (2004) 69 5.714 83 545 712.741,00 124,74 70,89

Codigoro si (2004) 170 12.933 76 632 1.735.394,00 134,18 70,98 Copparo si (2004) 157 17.875 114 550 2.395.484,00 134,01 71,04

Formignana no 23 2.884 125 554 318.943,00 110,59 71,12 Goro no 50 4.037 81 820 494.034,00 122,38 71,07

Jolanda di S. no 108 3.295 31 596 354.736,00 107,66 71,04 Lagosanto no 34 4.461 131 562 500.048,00 112,09 70,88 Masitorello no 23 2.324 101 637 271.429,00 116,79 71,13

Massafiscaglia no 58 3.810 66 598 440.821,00 115,70 71,10 Mesola no 65 7.441 114 588 743.261,00 99,89 71,05

Migliarino no 35 3.687 105 523 422.703,00 114,65 71,13 Migliaro no 22 2.363 107 519 273.732,00 115,84 71,12 Ostellato si (2004) 175 6.819 39 595 788.492,00 115,63 70,81

Portomaggiore si (2004) 127 12.059 95 529 1.485.186,00 123,16 70,52 Ro ferrarese no 43 3.745 87 537 401.319,00 107,16 71,17

Tresigallo no 20 4.721 236 580 563.032,00 119,26 71,23 Voghiera

AREA s.p.a. no 40 3.935 98 514 428.185,00 108,81 71,01

Area G3

Comacchio

AREA s.p.a.

(*) no 284 21.680 76 1.703 n.d. n.d.

min 65,52 media 145,77

massimo 178,48

(*) Il servizio è gestito da AREA S.p.a. a partire da Agosto 2004. Tabella 6.9: riepilogo dei costi del servizio e grado di copertura per l’anno 2004, desunti dai questionari integrativi Nelle tabelle successive si riportano rispettivamente i dati relativi alle utenze domestiche e non domestiche iscritte a ruolo per singolo comune e le componenti dei costi del servizio dei Comuni a TIA, desunti dai questionari integrativi.

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171

Le voci di costo che compongono la tariffa di riferimento per i comuni a TIA vengono rappresentati in forma grafica nelle pagine successive.

Comuni Gestore abitanti residenti

N.ro utenze domestiche

superfici (mq) iscritti a ruolo utenze domestische

N.ro utenze non domestiche

superficie (mq) iscritti a ruolo utenze non domestiche

n.ro abitanti medi per utente domestico

%utenze domestiche su totale

% superficie iscritta a ruolo di utenze domestiche sul totale

Argenta SOELIA S.p.a. 21.827 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Bondeno 15.605 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Cento 30.558 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Mirabello 3.493 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Poggiorenatico 7.383 3.295 398.160 358 91.415 2,24 90,20 81,33S. Agostino 6.272 2.560 318.994 406 93.555 2,45 86,31 77,32Vigarano M.

CMV servizi s.r.l.

6.621 2.639 350.359 318 52.356 2,51 89,25 87,00

Ferrara AGEA s.p.a. 131.355 58.226 5.559.884 7.737 2.173.915 2,26 88,27 71,89

Berra 5.714 2.309 292.274 268 41.383 2,47 89,60 87,60Codigoro 12.933 5.268 640.454 874 173.638 2,46 85,77 78,67Copparo 17.875 7.308 881.986 1.054 240.841 2,45 87,40 78,55

Formignana 2.884 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Goro 4.037 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Jolanda di S. 3.295 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Lagosanto 4.461 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Masitorello 2.324 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Massafiscaglia 3.810 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Mesola 7.441 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Migliarino 3.687 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Migliaro 2.363 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Ostellato 6.819 2.644 301.807 304 59.144 2,58 89,69 83,61Portomaggiore 12.059 4.793 613.294 560 83.913 2,52 89,54 87,96Ro ferrarese 3.745 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Tresigallo 4.721 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Voghiera

AREA s.p.a.

3.935 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Comacchio

AREA s.p.a. (da metà 2004) 21.680 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

Tabella 6.10: utenze iscritte a ruolo nell’anno 2004, desunti dai questionari integrativi

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172

tipo di costo Argenta Cento Ferrara Berra Codigoro Copparo Ostellato Portomaggiore

CSL € 229.100,00 € 237.807,11 € 3.157.056,00 € 36.563,00 € 155.682,00 € 181.000,00 € 13.214,00 € 155.000,00 CRT € 312.830,00 € 106.004,73 € 4.611.794,00 € 57.060,00 € 130.738,00 € 184.893,00 € 66.369,00 € 108.514,00 CTS € 233.630,00 € 511.575,19 € 1.487.496,00 € 50.837,00 € 116.478,00 € 164.728,00 € 59.131,00 € 96.678,00 AC € 11.630,00 € 12.640,93 € - € - € - € - € - € - totale CGIND € 787.190,00 € 868.027,96 € 9.256.346,00 € 144.460,00 € 402.898,00 € 530.621,00 € 138.714,00 € 360.192,00 CRD € 56.100,00 € 286.729,80 € 2.162.878,00 € 72.963,00 € 167.175,00 € 236.426,00 € 84.868,00 € 138.757,00 CTR -€ 18.000,00 € 97.178,18 € 896.000,00 € 30.801,00 € 70.572,00 € 99.805,00 € 35.826,00 € 58.576,00

totale CGD € 38.100,00 € 383.907,98 € 3.058.878,00 € 103.764,00 € 237.747,00 € 336.231,00 € 120.694,00 € 197.333,00 Totale costi di gestione CG (CGIND+CGD) € 825.290,00 € 1.251.935,94 € 12.315.224,00 € 248.224,00 € 640.645,00 € 866.852,00 € 259.408,00 € 557.525,00 CARC € 22.050,00 € 107.259,29 € - € 26.068,00 € 58.796,00 € 81.270,00 € 31.041,00 € 54.272,00

CGG € 110.200,00 € 955.196,31 € 2.919.644,00 € 267.845,00 € 645.059,00 € 894.543,00 € 299.603,00 € 548.941,00

CCD € 297.400,00 € 48.069,92 € 4.646.067,00 € 26.709,00 € 61.197,00 € 86.547,00 € 31.067,00 € 50.794,00

totale Costi Comuni CC € 429.650,00 € 1.110.525,52 € 7.565.711,00 € 320.622,00 € 765.052,00 € 1.062.360,00 € 361.711,00 € 654.007,00 Amm n € 184.870,00 € 232.647,90 € 2.696.998,00 € 96.244,00 € 220.517,00 € 311.865,00 € 111.947,00 € 183.033,00 Acc n € - € 157.819,14 € - € - € - € - € - € -

R n € - € - € 866.622,00 € 47.651,00 € 109.180,00 € 154.407,00 € 55.426,00 € 90.621,00

totale Costi d'uso del Capitale CK € 184.870,00 € 390.467,04 € 3.563.620,00 € 143.895,00 € 329.697,00 € 466.272,00 € 167.373,00 € 273.654,00

Totale costi del servizio € 1.439.810,00 € 2.752.928,50 € 23.444.555,00 € 712.741,00 € 1.735.394,00 € 2.395.484,00 € 788.492,00 € 1.485.186,00

parte fissa % 59,40 63,62 60,94 70,30 72,05 71,37 68,78 72,90

parte variabile % 40,60 36,38 39,06 29,70 27,95 28,63 31,22 27,10

Tabella 6.11: componenti costo del servizio per i Comuni a TIA nell’anno 2004, desunti dai questionari integrativi (non disponibili i dati di Mirabello e Bondeno).

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173

Agea S.p.a. - Ferrara TIA 2004

CGIND; 39,48

CTS; 6,34CGD; 13,05

Costi Comuni

CC; 32,27Costi d'Uso

Capitale CK; 15,20

Costi servizio

Tot; 100,00

SOELIA S.p.a. Argenta TIA 2004

CGIND; 54,67

CTS; 16,23

Costi d'Uso

Capitale CK; 12,84

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 2,65

Costi Comuni

CC; 29,84

CMV servizi S.r.l. - Cento TIA 2004

CGIND; 31,53

CTS; 18,58

CGD; 13,95

Costi Comuni

CC; 40,34

Costi servizio

Tot; 100,00

Costi d'Uso

Capitale CK; 14,18

Grafico 6.5– % delle componenti costo sul totale costo dei Comuni a TIA 2004 (Argenta, Cento e Ferrara)

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AREA S.p.a. - Berra (TIA 2004)

CGIND; 20,27

CTS; 7,13

Costi Comuni

CC; 44,98

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 14,56

Costi d'Uso

Capitale CK; 20,19

AREA S.p.a. -Codigoro (TIA 2004)

CGIND; 23,22

CTS; 6,71

Costi Comuni

CC; 44,09

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 13,70

Costi d'Uso

Capitale CK; 19,00

AREA S.p.a. -Copparo (TIA 2004)

CGIND; 22,15

CTS; 6,88

Costi Comuni

CC; 44,35

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 14,04

Costi d'Uso

Capitale CK; 19,46

AREA S.p.a. -Ostellato (TIA 2004)

CGIND; 17,59

CTS; 7,50

Costi Comuni

CC; 45,87

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 15,31

Costi d'Uso

Capitale CK; 21,23

AREA S.p.a. -Portomaggiore (TIA 2004)

CGIND; 24,25

CTS; 6,51

Costi Comuni

CC; 44,04

Costi servizio

Tot; 100,00

CGD; 13,29

Costi d'Uso

Capitale CK; 18,43

Grafico 6.6– % delle componenti costo sul totale costo dei Comuni a TIA 2004 (Berra, Codigoro, Copparo, Ostellato e Portomaggiore)

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Nelle tabelle successive vengono infine riportate per utenza domestica rispettivamente le tariffe medie relative ai Comuni a Tassa, e la quota fissa e variabile dei Comuni passati a TIA, desunti dai questionari integrativi. Si deve evidenziare che la componente fissa della tariffa per le utenze domestiche si ottiene come prodotto della quota unitaria (€/mq) per la superficie dell’utenza corretta per un coefficiente di adattamento Ka, dipendente dal numero dei componenti del nucleo famigliare. Il coefficiente di adattamento Ka tiene conto della reale distribuzione delle superfici degli immobili in funzione del numero dei componenti del nucleo famigliare costituente la singola utenza. I valori di tali coefficienti vengono individuati nel metodo normalizzato della tariffa per le tre aree geografiche (nord, centro e sud) e per comuni con popolazione superiore e inferiore a 5.000 abitanti, sulla base dei dati ISTAT. La componente variabile della tariffa per le utenze domestiche si ottiene invece come prodotto della quota unitaria (determinata dal rapporto tra la quantità totale di rifiuti prodotta dalle utenze domestiche e il numero totale delle utenze domestiche in funzione del numero di componenti del nucleo familiare delle utenze medesime, corrette per il coefficiente di produttività Kb) per un coefficiente di adattamento Kb (proporzionale di produttività dipendente dal numero dei componenti del nucleo famigliare) per il costo unitario (€/kg). I valori (minimi, medi e massimi) del coefficiente proporzionale di produttività per numero dei componenti del nucleo famigliare (Kb) sono determinati dal metodo normalizzato della Tariffa.

€/mq Comuni 1 componente maggiore di 1 componente

Poggiorenatico 0,44 1,10

S. Agostino 0,88 1,26 Vigarano M. 0,85 1,22 Formignana 0,94 1,34

Goro 1,25 1,25 Jolanda di S. 0,87 1,24 Lagosanto 1,23 1,54 Masitorello 0,90 0,90

Massafiscaglia 1,09 1,63 Mesola 0,99 1,49

Migliarino 0,96 1,36 Migliaro 1,43 1,43

Ro ferrarese 1,78 2,54 Tresigallo 1,72 1,72 Voghiera 1,20 1,20

Comacchio n.d. n.d. Tab. 6.12: tariffa media utenze domestiche per i comuni a tassa, desunti dai questionari integrativi – anno 2004

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parte fissa parte variabile

Comune N. Componenti del nucleo

familiare €/mq anno Ka € anno Kb

1 € 0,58 0,80 € 35,76 1,00 2 € 0,68 0,94 € 64,37 1,80 3 € 0,76 1,05 € 75,09 2,10 4 € 0,82 1,14 € 85,82 2,40 5 € 0,89 1,23 € 103,70 2,90

Cento

6 e più € 0,94 1,30 € 121,58 3,40

1 € 1,00 0,80 € 40,78 0,74 2 € 1,18 0,94 € 78,80 1,43 3 € 1,32 1,05 € 91,48 1,66 4 € 1,43 1,14 € 92,03 1,67 5 € 1,54 1,23 € 124,54 2,26

Ferrara

6 e più € 1,63 1,30 € 143,28 2,60

1 € 0,75 € 29,02 2 € 0,88 € 53,21 3 € 0,98 € 64,50 4 € 1,07 € 77,40 5 € 1,15 € 93,52

Berra

6 e più € 1,22 € 109,64

1 € 0,72 € 25,50 2 € 0,85 € 45,91 3 € 0,95 € 53,56 4 € 1,03 € 58,66 5 € 1,11 € 73,96

Codigoro

6 e più € 1,17 € 86,71

1 € 0,75 € 27,03 2 € 0,88 € 48,65 3 € 0,98 € 56,76 4 € 1,07 € 64,87 5 € 1,15 € 78,38

Copparo

6 e più € 1,22 € 91,90

1 € 0,75 € 29,98 2 € 0,88 € 53,97 3 € 0,98 € 62,97 4 € 1,07 € 71,96 5 € 1,15 € 86,96

Ostellato

6 e più € 1,22 € 101,95

1 € 0,76 € 28,10 2 € 0,90 € 50,58 3 € 1,00 € 59,01 4 € 1,09 € 67,44 5 € 1,18 € 81,49

Portomaggiore

6 e più € 1,24 € 95,54

Argenta, Bondeno e Mirabello dati non disponibili Tab. 6.13: quota fissa e variabile utenze domestiche per i comuni a TIA, desunti dai questionari integrativi – anno 2004

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I Comuni passati a tariffa (TIA) nel 2004 sono 10, inclusi Bondeno e Cento passati nel 2003. In termini di costi unitari del servizio si registra una situazione abbastanza disomogenea a livello provinciale, come peraltro già evidenziato nel 2003, con valori minimi pari a 65-66 €/ab relativi ai Comuni di Poggiorenatico ed Argenta ed un valore massimo pari circa 178 €/ab del Comune capoluogo. Si deve evidenziare in ogni modo che il giudizio di tale parametro è influenzato da una molteplicità di fattori, quali ad esempio la presenza di abitazioni di non residenti, dagli abitanti non serviti e dal rapporto tra utenze domestiche e non domestiche. Per i 17 Comuni serviti da AREA s.p.a. si registra una copertura dei costi inferiore al 70%. Come evidenziato in precedenza la copertura dei costi del servizio viene garantita dall’attività extra-privativa della discarica gestita dalla medesima Azienda. L’aggiornamento del 2004 conferma quindi quanto è stato già registrato nell’analisi economico-finanziaria nel triennio 2001-2003, evidenziando una situazione disomogenea a livello di ambito provinciale sia per le politiche di tassazione e/o tariffazione adottate dai singoli comuni che per i costi (unitari) del servizio.

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6.3 Aspetti economico-finanziari del servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani Gli aspetti fondamentali che attengono alla determinazione dei costi e quindi dei ricavi relativi a questo Servizio, che opportuno sottolineare è di rilevanza economica, sono essenzialmente tre. Il primo aspetto riguarda la presenza sul territorio di due sistemi profondamente diversi: - la tariffa, prevista dall’art.49 del D.lgs 22/97 e determinata in applicazione del D.p.r. 158/99 ,è riscossa direttamente dal gestore e comporta la copertura integrale dei costi del Servizio; - la Tarsu, tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, determinata dai Comuni sulla base di propri specifici regolamenti , è riscossa dai Comuni che a loro volta remunerano il gestore e non comporta necessariamente la copertura integrale dei costi del Servizio. La prima conseguenza, più che mai evidente, è che sino a quando potrà sussistere il regime tributario, le determinazioni dell’Agenzia in materia tariffaria previste all’art.18 c.1 della L.R.25/99 non risulterebbero completamente attuabili. Infatti, ancorchè l’Agenzia stabilisse una tariffa, il gestore non potrebbe applicarla in costanza di Comuni che decidessero di mantenere la Tarsu. Il secondo aspetto riguarda il dettato dell’art. 15 c.1 della L.R.25/99, che sottrae alla diretta competenza dell’Agenzia di Ambito il rilevante segmento dello “smaltimento dei rifiuti urbani”. La seconda conseguenza quindi, è che questa fondamentale attività esula, di norma e di fatto, dalla sfera organizzativa della Agenzia di Ambito, alla quale spetta comunque (art.18 c.2 L.R.25/99) : - concordare con i gestori dello smaltimento il prezzo di smaltimento articolato per tipologia e caratteristiche degli impianti; - verificare che tale prezzo non si discosti più del 20% da quello medio regionale determinato dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani,e sottoporre al parere della medesima gli eventuali casi di maggiori scostamenti. Appare evidente che questa “anomalia “ della legge regionale, che si auspica possa essere colmata con la prossima revisione ed integrazione della stessa legge, pone l’Agenzia in seria difficoltà poiché la componente di costo relativa allo smaltimento incide in maniera significativa sul costo complessivo del Servizio. Inoltre, nel periodo transitorio intercorrente all’entrata in funzione a pieno esercizio dell’inceneritore di Ferrara, il costo di smaltimento in discarica non risulta, allo stato attuale nemmeno determinabile dagli stessi gestori sin quando non si deciderà dove ed in che misura realizzare gli ampliamenti di discarica previsti dal Piano provinciale di gestione dei rifiuti. Il terzo aspetto riguarda la presenza di differenti livelli quali-quantitativi e di differenti situazioni economiche-finanziarie pregresse e/o determinate dall’adeguamento normativo relativo alle discariche ( D.Lgs 36/2003 ) . Queste differenze, non si riscontrano solo tra le quattro zone territoriali servite dai quattro gestori esistenti, ma anche all’interno delle stesse zone territoriali servite da un unico gestore.

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La terza conseguenza è la presenza di costi e quindi di tariffe e/o Tarsu sensibilmente diversi che impongono una gradualità nell’attuazione del processo di omogeneizzazione del Servizio che si ritiene possa avvenire in due macrofasi: - la prima, che temporalmente coincide con questo primo Piano di breve termine, prevede il passaggio a tariffa in tutti i comuni dell’ambito provinciale e mira a garantire i medesimi standard di qualità e le medesime articolazioni tariffe all’interno delle zone territoriali servite da un unico gestore ; - la seconda, che sarà oggetto di Piano a medio-lungo termine, dovrà realizzare, anche con la presenza di più gestori, una gestione unitaria in tutto l’ambito territoriale provinciale; ciò significa omogeneità delle articolazioni tariffarie e degli standard di qualità, questi ultimi legati alla specificità delle aree in cui si effettua il servizio: urbane, extra-urbane, turistiche, centri storici. Alla luce di quanto precedentemente esposto l’Agenzia procederà, in particolare per il 2005, a valutare e determinare i costi complessivi del Servizio, ripartiti a livello di singolo gestore, sulla base dei dati e degli elementi disponibili nonché di quelli forniti dai medesimi gestori, compresi quelli relativi alla attività dello smaltimento. Nel corso dello stesso anno, a seguito della definizione dei prossimi ampliamenti di discarica e conseguentemente dei costi di smaltimento, saranno determinati più dettagliatamente i costi relativi agli anni successivi: il 2006 e il 2007, anno in cui sarà a regime l’inceneritore di Ferrara. Il sistema di determinazione dei costi che si assume è quello del Dpr 27/04/1999 n.158 “ Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”. Con la applicazione delle norme del metodo normalizzato, si definiscono tutte le componenti di costo relative al ciclo dei rifiuti urbani, che dovranno essere coperte con le entrate garantite dalle tariffe e/o dalla Tarsu . Le determinazioni di tipo finanziario: applicazione di Tarsu o di tariffe, suddivisione e articolazioni delle medesime, resteranno provvisoriamente in capo ai singoli Comuni, sinchè l’Agenzia non sarà in grado di attuare compiutamente la potestà tariffaria prevista dall’art.18 della L.R.25/99.

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6.4 I costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani nel triennio 2005-2007 Nel presente paragrafo vengono riportati i costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani nel triennio 2005-2007 indicati dai gestori, secondo le modalità espresse nello schema riportato sotto, in linea con le disposizioni del D.lgs 158/99 relativo al metodo normalizzato della Tariffa. categoria tipo di

costo descrizione linee guida

Costi di Gestione dei RU indifferenziati (CGIND)

CSL costi di spazzamento e lavaggio strade

pulizia strade, mercati, raccolta rifiuti esterni

CRT costi di raccolta e trasporto costi del servizio di raccolta indifferenziata e trasporto a impianti

CTS costi di trattamento e smaltimento

costi dello smaltimento comprensivo di eventuale pre-trattamento definito come prezzo di smaltimento se concordato con ATO per le q.tà smaltite e/o costo di smaltimento come da piano finanziario (nel caso delle discariche) al netto dei ricavi per RSA

AC altri costi realizzazione SEA, campagne informative, costi di consulenza e in generale tutti i costi non compresi in raccolta, trasporto, recupero e smaltimento

Costi di Gestione dei RU differenziati (CGD)

CRD costi di raccolta differenziata per materiale

per le singole filiere

CTR costi trattamento e riciclo per umido e verde: costi di compostaggio ed eventuale altro trattamento e/o pre-trattamento per le altre frazioni: costi del trattamento e/o ricavi da vendita

Costi Comuni CARC costi amministrativi e di

accertamento, riscossione e contenzioso

spese logistiche dell'ufficio tariffazione e del personale (per accertamenti, contenziosi e riscossioni)

CGG costi generali di gestione in tali costi vanno ricmpresi quelli del personale in misura non inferiore al 50% del suo ammontare

CCD costi comuni diversi

Costi d'uso del capitale CK

Amm n ammortamenti per gli investimenti dell'anno n

ammortamenti riferiti all'anno "n" degli investimenti relativi alla gestione dei rifiuti (mezzi, attrezzature, servizi, ecc)

Acc n accantonamenti per l'anno n in questa voce possono essere inseriti gli accantonamenti per le agevolazioni e/o riduzioni di cui ai commi 10 e 14 dell'art.49 del Dlgs22/97

R n remunerazione del capitale dell'anno n

remunerazione del capitale calibrata dal prodotto tra tasso di remunerazione indicizzato all'andamento medio annuo del tasso dei titoli di stato aumentato di 2 punti percentuali e capitale netto investito (valore del capitale iniziale meno ammortamenti) aumentato dei nuovi investimenti

note : nei CK non devono essere inclusi gli investimenti relativi agli impianti di smaltimento (discariche, inceneritori, compostaggio, ecc.)

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Azienda SOELIA S.p.a. periodo 2005-2007 Comune Argenta

Categoria Tipo di costo 2005 2006 2007

CSL € 243.440,00 € 250.744,00 € 258.267,00 CRT € 180.250,00 € 185.658,00 € 191.228,00 CTS € 448.190,00 € 461.636,00 € 475.485,00

Costi di Gestione dei RU indiff.

(CGIND) AC € 12.760,00 € 13.143,00 € 13.538,00 TOTALE CGIND € 884.640,00 € 911.181,00 € 938.518,00 CRD € 49.050,00 € 50.521,00 € 52.037,00 Costi di Gestione

dei RU differenziati (CGD) CTR -€ 61.850,00 -€ 50.000,00 -€ 40.000,00

TOTALE CGD -€ 12.800,00 € 521,00 € 12.037,00 TOTALE CG (CGIND+CGD) € 871.840,00 € 911.702,00 € 950.555,00

CARC € 15.590,00 € 16.058,00 € 16.540,00 CGG € 138.520,00 € 142.676,00 € 146.956,00 Costi Comuni (CC) CCD € 287.050,00 € 295.661,00 € 304.531,00

TOTALE CC € 441.160,00 € 454.395,00 € 468.027,00

Amm n € 203.350,00 € 209.450,50 € 215.734,02 Acc n € - € 7.000,00 € 8.000,00

Costi d’Uso del Capitale (CK)

R n TOTALE CK € 203.350,00 € 216.450,50 € 223.734,02

TOTALE COSTI DEL SERVIZIO € 1.516.350 € 1.582.547,50 € 1.642.316,02

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Azienda CMV servizi S.r.l. periodo 2005-2007 Comuni: Cento, Mirabello, Vigarano Mainarda, Bondeno, Poggiorenatico e S.Agostino

Categoria Tipo di costo 2005 2006 2007

CSL € 301.238,00 € 305.000,00 € 305.000,00 CRT € 846.508,80 € 857.000,00 € 870.000,00 CTS € 1.472.942,80 € 1.588.000,00 € 1.606.000,00

Costi di Gestione dei RU indiff.

(CGIND) AC € 1.148.070,00 € 1.030.000,00 € 1.030.000,00 TOTALE CGIND € 3.768.759,60 € 3.780.000,00 € 3.811.000,00

CRD € 619.466,00

€ 620.000,00

€ 640.000,00

Costi di Gestione dei RU differenziati

(CGD) CTR € 353.000,00 € 310.000,00 € 330.000,00 TOTALE CGD € 972.466,00 € 930.000,00 € 970.000,00

TOTALE CG (CGIND+CGD)

€ 4.741.225,60 € 4.710.000,00 € 4.781.000,00

CARC € 169.000,00 € 185.000,00 € 185.000,00 CGG € 1.488.727,25 € 1.540.000,00 € 1.590.000,00 Costi Comuni (CC) CCD € 68.968,40 € 70.000,00 € 80.000,00

TOTALE CC € 1.726.695,65 € 1.795.000,00 € 1.855.000,00

Amm n € 509.365,75 € 570.000,00 € 665.000,00 Acc n € 90.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00

Costi d’Uso del Capitale (CK)

R n € - € - € - TOTALE CK € 599.365,75 € 670.000,00 € 765.000,00

TOTALE COSTI DEL SERVIZIO € 7.067.287 (°) € 7.175.000 (°) € 7.401.000 (°)

(°) il costo del servizio comprende per i comuni di Bondeno e Cento alcuni servizi aggiuntivi (manutenzione parchi, sgombero neve, disinfestazione, ecc.) per un importo complessivo pari a € 496.152.

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Azienda CMV servizi S.r.l. anno 2005 tipo di costo CENTO MIRABELLO VIGARANO M. BONDENO POGGIORENATICO S.AGOSTINO TOTALE CMV

CSL € 185.448,00 € 10.905,00 € 18.252,00 € 42.615,00 € 23.088,00 € 20.930,00 € 301.238,00 CRT € 341.648,00 € 25.682,40 € 79.268,80 € 235.122,00 € 99.720,00 € 65.067,60 € 846.508,80 CTS € 551.880,00 € 76.650,00 € 151.762,80 € 401.100,00 € 163.800,00 € 127.750,00 € 1.472.942,80 AC € 413.124,00 € 36.738,00 € 70.873,20 € 484.456,80 € 80.568,00 € 62.310,00 € 1.148.070,00 Totale CGIND € 1.492.100,00 € 149.975,40 € 320.156,80 € 1.163.293,80 € 367.176,00 € 276.057,60 € 3.768.759,60 CRD € 332.570,40 € 35.398,80 € 42.818,40 € 121.841,00 € 55.224,00 € 31.613,40 € 619.466,00

CTR € 190.000,00 € 15.000,00 € 48.000,00 € 40.000,00 € 35.000,00 € 25.000,00 € 353.000,00

Totale CGD € 522.570,40 € 50.398,80 € 90.818,40 € 161.841,00 € 90.224,00 € 56.613,40 € 972.466,00

Totale CG (CGIND+CGD) € 2.014.670,40 € 200.374,20 € 410.975,20 € 1.325.134,80 € 457.400,00 € 332.671,00 € 4.741.225,60

CARC € 125.000,00 € - € - € 44.000,00 € - € - € 169.000,00 CGG € 782.089,80 € 58.942,60 € 116.173,60 € 283.966,75 € 152.213,40 € 95.341,10 € 1.488.727,25 CCD € 24.470,00 € 4.110,00 € 5.700,00 € 29.528,40 € 3.160,00 € 2.000,00 € 68.968,40 Totale CC € 931.559,80 € 63.052,60 € 121.873,60 € 357.495,15 € 155.373,40 € 97.341,10 € 1.726.695,65

Amm n € 211.875,80 € 23.207,20 € 36.279,20 € 188.159,05 € 30.238,60 € 19.605,90 € 509.365,75 Acc n € 60.000,00 € 15.000,00 € - € 15.000,00 € - € - € 90.000,00 R n € - € - € - € - € - € - € - Tot CK € 271.875,80 € 38.207,20 € 36.279,20 € 203.159,05 € 30.238,60 € 19.605,90 € 599.365,75

Totale costo servizio 2005 € 3.218.106,00 € 301.634,00 € 569.128,00 € 1.885.789,00 € 643.012,00 € 449.618,00 € 7.067.287,00

Totale costo servizio 2004 € 2.752.928,49 € 264.142,00 € 518.000,00 € 1.385.000,00 € 483.731,00 € 440.444,00 € 5.844.245,49

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Azienda AGEA S.p.a. periodo 2005-2007 Comune: Ferrara

Categoria Tipo di costo 2005 2006 2007

CSL € 1.577.900,00 € 1.496.128,33 € 1.503.979,95 CRT € 3.680.653,00 € 4.008.661,51 € 3.993.772,91 CTS € 2.792.463,00 € 4.575.197,57 € 4.215.461,36

Costi di Gestione dei RU indiff.

(CGIND) AC

TOTALE CGIND € 8.051.016,00 € 10.079.987,41 € 9.713.214,22

CRD € 1.252.152,00 € 1.363.439,78 € 1.450.815,19 Costi di Gestione

dei RU differenziati

(CGD) CTR € 1.740.052,00 € 1.861.444,92 € 1.955.895,82 TOTALE CGD € 2.992.204,00 € 3.224.884,70 € 3.406.711,01

TOTALE CG (CGIND+CGD) € 11.043.220,00 € 13.304.872,11 € 13.119.925,23

CARC CGG € 6.294.755,00 € 2.807.136,58 € 2.809.851,26 Costi Comuni

(CC) CCD € 3.708.722,00 € 3.962.848,36 € 3.943.657,80

TOTALE CC €10.003.477,00 € 6.769.984,94 € 6.753.509,06

Amm n € 1.481.183,00 € 1.627.373,26 € 1.232.509,92 Acc n € 911.150,00 € 380.000,00 € 380.000,00

Costi d’Uso del Capitale (CK)

R n € 380.638,00 € 2.177.025,57 € 2.103.395,52 TOTALE CK € 2.772.971,00 € 4.184.398,83 € 3.715.905,43

TOTALE COSTI DEL SERVIZIO € 23.819.668 € 24.259.255,88 € 23.589.339,72

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Azienda AREA S.p.a. periodo 2005-2007 Comuni: Berra, Codigoro, Copparo, Formignana, Goro, Jolanda di S., Lagosanto, Masitorello, Massafiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro, Ostellato, Portomaggiore, Ro Ferrarese, Tresigallo e Voghiera.

Categoria Tipo di costo 2005 2006 2007

CSL € 954.727 € 978.595 € 1.003.060 CRT € 1.019.874 € 914.904 € 804.049 CTS € 1.139.202 € 1.037.216 € 929.418

Costi di Gestione dei RU indiff.

(CGIND) AC € 89.295 € 91.527 € 93.816

TOTALE CGIND € 3.203.098 € 3.022.242 € 2.830.342

CRD € 1.425.946 € 1.592.061 € 1.765.591 Costi di Gestione dei RU

differenziati (CGD) CTR € 462.333 € 604.358 € 753.195

TOTALE CGD € 1.888.279 € 2.196.419 € 2.518.786 TOTALE CG (CGIND+CGD) € 5.091.377 € 5.218.661 € 5.349.128

CARC

€ 336.081 € 344.483 € 353.095 CGG € 5.050.574 € 5.176.838 € 5.306.259

Costi Comuni (CC)

CCD € 921.218 € 944.248 € 967.855

TOTALE CC € 6.307.873 € 6.465.570 € 6.627.209

Amm n € 1.364.628 € 1.398.744 € 1.433.712 Acc n € - € -

Costi d’Uso del Capitale (CK)

R n € 931.544 € 954.833 € 978.703

TOTALE CK € 2.296.172 € 2.353.576 € 2.412.416

TOTALE COSTI DEL SERVIZIO € 13.695.422 (*) € 14.037.808 (*) € 14.388.753 (*)

(*) Nel prospetto economico è stato indicato il costo del servizio coperto in parte dall’attività di extra-privativa della discarica di Jolanda di S. (imputabile alla voce di costo relativa al CTS). Il “reale” costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani risulta invece nel 2005 pari a 15.405.972 € (con un CTS pari a 2.849.752 € ) . Per il 2006 e 2007 si presume un aumento annuo del 2,5%, pertanto il reale costo totale del servizio stimato per il 2006 e 2007 risulta rispettivamente di 15.791.121 € e di 16.185.899 €.

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Azienda AREA S.p.a. periodo 2005-2007 Comune Comacchio

Categoria Tipo di costo 2005 2006 2007

CSL € 651.409 € 667.694 € 684.387 CRT € 1.038.345 € 958.857 € 874.746 CTS € 1.716.614 € 1.654.083 € 1.587.353

Costi di Gestione dei RU indiff.

(CGIND) AC € 28.648 € 29.364 € 30.098

TOTALE CGIND € 3.435.016 € 3.309.999 € 3.176.584

CRD € 396.432 € 511.789 € 632.666 Costi di Gestione dei RU differenziati

(CGD) CTR € 283.528 € 396.062 € 514.046

TOTALE CGD € 679.960 € 907.852 € 1.146.713 TOTALE CG (CGIND+CGD) € 4.114.976 € 4.217.850 € 4.323.297

CARC

€ 255.942 € 262.341 € 468.899 CGG € 1.952.154 € 2.000.958 € 2.050.982 Costi Comuni (CC) CCD € 379.993 € 389.493 € 399.230

TOTALE CC € 2.588.089 € 2.652.791 € 2.919.111

Amm n € - € - Acc n € - € -

Costi d’Uso del Capitale (CK)

R n € 10.000 € 10.250 € 10.506

TOTALE CK € 10.000 € 10.250 € 10.506

TOTALE COSTI DEL SERVIZIO € 6.713.065 € 6.880.892 € 7.252.914

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Nelle pagine successive si riportano in formato grafico le percentuali delle singole voci di costo, che compongono la tariffa di riferimento secondo il metodo normalizzato, sul totale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani per i singoli gestori relativo all’anno 2005.

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SOELIA S.p.a.

CGIND; 58%

CTS; 30%

CGD; -1%

Costi Comuni CC; 29%

Costi d'Uso Capitale CK;

13%

CMV servizi S.r.l.

CGIND; 53%

CTS; 21%

CGD; 14%

Costi Comuni CC; 24%

Costi d'Uso Capitale CK;

8%

AGEA S.p.a.

CGIND; 34%

CTS; 12%

CGD; 13%

Costi Comuni CC; 42%

Costi d'Uso Capitale CK;

12%

Grafico 6.7: percentuale delle voci di costo sul totale dei costi del servizio relative alle Aziende di SOELIA S.p.a., CMV servizi S.r.l. ed AGEA

S.p.a. –anno 2005

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con extra privativa

CGIND; 23%

CTS; 8%

CGD; 14%Costi Comuni CC; 46%

Costi d'Uso Capitale CK;

17%

senza extra privativa

CGIND; 32%

CTS; 18%

CGD; 12%

Costi Comuni CC; 41%

Costi d'Uso Capitale CK;

15%

Grafico 6.8: percentuale delle voci di costo sul totale dei costi del servizio relativo all’Azienda AREA S.p.a. (17 Comuni) –anno 2005

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AREA S.p.a. - Comacchio

CTS; 26%

CGD; 10%

Costi Comuni CC;

39%

Costi d'Uso Capitale CK;

0%

CGIND; 51%

Grafico 6.9: percentuale delle voci di costo sul totale dei costi del servizio relativo all’Azienda AREA S.p.a. (Comacchio) –anno 2005

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Nella tabella successiva si riportano i costi totali del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani e le variazioni rispetto all’anno precedente.

Azienda costi totali servizio 2004

costi totali servizio 2005

variazione % 2005

costi totali servizi 2006

variazione % 2006

costi totali servizi 2007

variazione % 2007

SOELIA S.p.a € 1.439.810,00 € 1.516.350 5,32 € 1.582.547,50 4,37 € 1.642.316,02 3,78CMV servizi S.r.l. € 5.844.245,49 € 7.067.287 20,93 € 7.175.000,00 1,52 € 7.401.000,00 3,15AGEA S.p.a. € 23.444.555,00 € 23.819.668 1,60 € 24.259.255,88 1,85 € 23.589.339,72 -2,72AREA S.p.a. -17 Comuni € 12.631.290,00 € 13.695.422 8,42 € 14.037.808,00 2,50 € 14.388.753,00 2,50AREA S.p.a. -Comacchio Non disponibile (*) € 6.713.065 € 6.880.892,00 2,50 € 7.252.914,00 5,41totale costo servizio € 43.359.900,49 (°)

€ 52.811.792 6,32 € 53.935.503,38 2,13 € 54.274.322,74 0,63

(*) Il servizio di gestione dei rifiuti urbani del comune di Comacchio è confluito in AREA s.p.a. a partire da Agosto 2004. (°) il totale del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2004 non tiene conto di quello del comune di Comacchio (dato non disponibile); la variazione al 2005 è calcolata sul totale dei costi escluso Comacchio (costo totale nel 2005 pari a € 46.098.727) Tab. 6.13: variazione % dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani rispetto all’anno precedente – periodo 2005-2007. Si deve evidenziare che il costo relativo al 2005 indicato da CMV servizi S.r.l. comprende alcuni servizi aggiuntivi per i comuni di Bondeno e Cento per un importo complessivo pari a € 496.152 (non previsti nel 2004). Nel confronto con il 2004 il costo del servizio sarebbe quindi di € 6.571.135 con una variazione rispetto al 2004 del 12,44 %. Il costo del servizio indicato dall’Azienda AREA s.p.a. per i 17 Comuni soci (escluso quindi il Comune di Comacchio) risente ancora in modo consistente dell’attività extra-privativa derivante dalla gestione dei rifiuti speciali e conseguentemente la copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani continuerà ad essere garantita solamente fin quando ci sarà disponibilità di discariche per rifiuti speciali.