Piano dell’Offerta Formativa · L’Istituto Comprensivo, in cui sono confluite la scuola...
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ISTITUTO COMPRENSIVO
DI ZAPPONETA
BORGO MEZZANONE SEDE: via NETTUNO,15 ZAPPONETA (FG)
TELEFONO:0884529052/529055/529284 FAX:0884529055
TELEFONO:0881682214/682010
Piano dell’Offerta Formativa Anno scolastico 2015/2016
Scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I Grado Scuola Secondaria di I Grado
Zapponeta Borgo Mezzanone
FFuunnzziioonnee SSttrruummeennttaallee AArreeaa11 DDiirriiggeennttee SSccoollaassttiiccoo
PPrrooff..ssssaa DDee CCrriissttooffaarroo DDoorraa LLuucciiaa PPrrooff.. MMeennggaa RRoobbeerrttoo
2
Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare
chiedo un sorriso di chi sa amare
chiedo un papà che mi abbracci forte
chiedo un bacio e una carezza di mamma.
Io chiedo il diritto di essere bambino
di essere speranza di un mondo migliore
chiedo di poter crescere come persona
Sarà che posso contare su di te?
Chiedo una scuola dove posso imparare
chiedo il diritto di avere la mia famiglia
chiedo di poter vivere felice,
chiedo la gioia che nasce dalla pace
Chiedo il diritto di avere un pane,
chiedo una mano
Che m’ indichi il cammino.
Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.
MADRE TERESA DI CALCUTTA
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Indice pag.3 Il territorio dove operiamo pag.5 La scuola nel tempo pag.8 L’Istituto Comprensivo oggi pag.10 Finalità generali pag.12 Insegnare a vivere la corresponsabilità pag.13 Cosa è il POF pag.15 Chi siamo pag.16 Le nuove Indicazioni Nazionali pag.19 Organizzazione del curricolo pag.21 Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione pag.23 La scuola percorso di vita pag.24 Scuola del primo ciclo pag.25 Scuola d’infanzia pag.25 Scuola primaria pag.27 Scuola secondaria di primo grado pag.29 La Scuola inclusiva pag.31 Continuità pag.34 Orientamento pag.37 Le attività collegiali della scuola pag.37 Gli organismi collegiali:collegio dei docenti pag.38 Consigli di classe pag.39 Calendario degli incontri collegiali pag.41 Lo Staff dell’Istituto pag.43 Funzioni strumentali pag.43 Coordinatori dei consigli di classe pag.47 Comitato di valutazione pag.48 Componenti Consiglio d’Istituto pag.49 Fondo d’istituto e Criteri di formazione delle classi e sezioni pag.51 Criteri di formazione dell’orario pag.53 Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi pag.53 Criteri per la sostituzione del docente assente pag.54 Strategie metodologiche pag.55 Valutazione alunni con D.S.A. pag.58 Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione pag.59 Prove Invalsi pag.61 Accoglienza e integrazione pag.61 Le tecnologie digitali pag.64 P.O.N. pag.65 Attrezzature pag.66 Uscite didattiche pag.67 Progetti curricolari della scuola di Borgo Mezzanone pag.68 Progetti della scuola di Zapponeta pag.68 Pubblicizzazione e monitoraggio P.O.F. pag.72
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Zapponeta è un piccolo comune della provincia di Foggia con più di 3.416 abitanti con densità di
81,83 per Kmq ed una superficie di 41,75.
Le origini del centro abitato risalgono al 1768 quando il barone Michele Zezza favorì
l'insediamento di un nucleo di braccianti in un suo latifondo costruendo loro un primo lotto di case
e la chiesa di san Michele Arcangelo.
Il toponimo sembrerebbe connesso all'attività di
zappatori dei primi abitanti, sebbene altre fonti lo
facciano derivare da sappinus (abete), con l'aggiunta
del suffisso collettivo -etum.
Zapponeta è stata fino ai primi dell'Ottocento
frazione di Barletta e poi con l'Unità d'Italia è
divenuta frazione di Manfredonia fino al 1975,
quando ha ottenuto l'autonomia amministrativa.
Il comune mantiene ancora oggi una radicata vocazione
agricola, per lo più rivolta alla produzione di ortaggi, quali
patate, cipolle, carote. La patata di Zapponeta è stata
riconosciuta dal D.Lgs. 173/1998 come prodotto
agroalimentare tradizionale pugliese, così come la cipolla e la carota.
In anni recenti, all'agricoltura si è affiancato il turismo, favorito dal lungo litorale, che si
estende tra le paludi del Lago Salso e della Riserva Naturale Frattarolo, incluse nel Parco
Nazionale del Gargano, e le saline di Margherita di Savoia. La spiaggia di Zapponeta si
caratterizza per il colore scuro della sabbia, dovuto alla cospicua presenza di minerali ferrosi.
Il turismo si sviluppa con la presenza di un villaggio turisticoFoggiamare” e di un centro balneare
Casavacanze”, del ”Camping Village Cervo”, di alcuni lidi: Valentino, Nirvana, Exotica, Torre
Rivoli, oltre l’affitto degli appartamenti privati.
Sono assicurati sul territorio i servizi pubblici essenziali: ufficio postale, posto di guardia medica
(durante il periodo estivo funziona un punto di pronto soccorso), una farmacia e il Centro di
Riabilitazione psicomotoria “Padre Pio”, che è attivo, solo per le domiciliari.
La comunità non gode di molti spazi ricreativi per momenti d’incontro e di scambio. Un punto di
riferimento lo si individua principalmente nel CSI della Parrocchia che coinvolge la popolazione con
iniziative varie; esiste anche un Circolo privato “M. Zezza” a carattere culturale, l’Arci, la Pro-
Loco, il Paser, l’A.S. Zapponeta, mentre i bar ed alcuni club sportivi rappresentano i punti di
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ritrovo per adulti e bambini. Sono nate negli ultimi anni alcune associazioni di volontariato che
espletano diversi servizi civili e sociali: l’associazione “A.D.V. Angeli della vita” con assistenza
sanitaria, la Protezione civile T.A.A.F. che tutela il territorio, l’associazione sportiva FIDAS e
l’associazione genitori “Hakuna Matata” che continua a collaborare con il Comune per servire i
pasti alla scuola dell’infanzia.
A parte il centro sociale comunale, non esistono cinema, teatro né altri spazi per lo svolgimento di
manifestazioni pubbliche.
Le strutture sportive presenti sul territorio sono una palestra arredata per lo svolgimento delle
attività educativo didattiche specifiche, un campo di calcio a 5 in erba sintetica, un campo di
calcio a 11 e due campetti adiacenti la Scuola secondaria di 1°grado, attualmente impraticabili.
Borgo Mezzanone è una borgata situata a 15 chilometri all’estrema periferia di Foggia, e dista a
circa 30 chilometri da Manfredonia, comune al quale appartiene dalla sua fondazione, risalente al
1934, grazie all’opera di bonifica condotta dal regime fascista.
In origine poteva ospitare 700 abitanti, per lo più artigiani a cui facevano riferimento gli
agricoltori delle campagne circostanti; il suo nome era Borgo La Serpe, in ricordo del giovane
fascista cerignolano, Raffaele La Serpe, morto durante il tentativo di occupazione della camera
del Lavoro di San Severo. Mezzanone è il toponimo originale della località.
Oggi la borgata è costituita da un agglomerato urbano formato da circa duecento abitazioni e
diverse case rurali che la circondano e per le quali costituisce l’unico centro urbano di
riferimento.
Considerata la sua ubicazione nella piana del Tavoliere, essa costituisce anche punto di
riferimento per immigrati comunitari e non.
La concentrazione di alloggi popolari ha creato una grande concentrazione di famiglie deprivate e
dal punto di vista sociale e da quello economico, per cui la zona denota ampi gruppi di giovani con
evidenti problemi di socializzazione di base (e relative conseguenze), totale disinteresse per la
scuola e per fisiologica conseguenza alte percentuali di dispersione scolastica e abbandono,
riferito soprattutto al biennio della scuola secondaria di secondo grado. Inoltre da qualche anno si
registra la presenza di alcuni nuclei d’immigrati neo-comunitari e di stranieri, provenienti dal
centro per rifugiati politici (C. A. R. A.), il che rende variabile il numero degli alunni
frequentanti.
Il territorio risulta carente nell’offerta culturale e l’assenza di strutture ricreative, sportive,
spazi di aggregazione per i giovani, rende sempre più evidente la necessità di una scuola che,
aprendosi al territorio, offra la possibilità ai ragazzi di svolgere attività curricolari ed
extracurricolari, mirate a rispondere ai bisogni formativi degli alunni ed a colmare, per quanto
possibile, le carenze del territorio.
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Compito della scuola è fornire interventi di inserimento, inclusione e di recupero diversificati, al
fine di poter conseguire per ciascun alunno le norme basilari del vivere comune, e
conseguentemente le autonomie necessarie per crescere ed inserirsi nella società in modo
significativamente valido.
Rispetto agli anni scolastici precedenti si riscontra una maggiore permanenza nella scuola da parte
dei docenti che garantiscono la continuità e
l’identità.
La scuola ha stilato un patto educativo di
corresponsabilità con diversi enti presenti sul
territorio che, svolgendo attività rivolte ai
bambini e ragazzi in età scolare, contribuiscono
alla formazione degli stessi; tra questi è di
rilievo la Parrocchia e l’associazione di
promozione sociale ‘Auxilium’ Borgo Mezzanone,
ma sono presenti alcuni Enti che interagiscono
con la scuola l’ Equipe Socio- Psicopedagogica e
Medica della ASL di Foggia in Via Tratturo Castiglione; la Caritas di Borgo Mezzanone; il
Comitato di quartiere.
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Le tracce della presenza di scuole individuabili nel passato di Zapponeta risalgono alla fine del
1800.
La scuola Elementare, con un maestro e quaranta alunni, era ubicata presso l’attuale Bar Pallotta
in Corso Manfredonia. L’edificio di Via Nettuno, sede attuale della Scuola Elementare, fu
costruito intorno al 1930.
La Scuola Materna sita in Via Giovanni XXIII è stata costruita intorno al 1950 ad opera del
Comune di Manfredonia, in quanto a quell’epoca Zapponeta era una frazione appartenente appunto
a Manfredonia. Tale edificio è sempre stato utilizzato per la Scuola Materna; mentre il piano
sovrastante inizialmente era stato adibito ad alloggio per gli insegnanti.
La Scuola Media esiste a Zapponeta dall’anno scolastico 1969/70 come sezione distaccata della
Scuola Media Statale “N. Perotto” di Manfredonia, con due classi prime e una classe seconda.
Nell’anno scolastico 1977/78 fu aggregata alla Scuola Media Statale “Don Milani” di Manfredonia
ed aveva sede su Corso Manfredonia. L’edificio, sito in Via Alcide De Gasperi n.2, in cui
attualmente ha sede la Scuola Media, è del 1990.
L’Istituto Comprensivo, in cui sono confluite la scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria di I
grado, nasce il primo settembre 2000, per effetto del dimensionamento della rete scolastica
dall’anno scolastico 2012-2013.
Il nuovo Istituto comprensivo ‘Zapponeta - B.go Mezzanone’ accoglie in sé due realtà distinte
perché composto da 6 plessi, 2 per l’infanzia, 2 per la primaria e 2 per la secondaria,
rispettivamente per ciascun comune, ubicati in territori tra loro distanti ca 35 chilometri.
La scuola materna a Borgo Mezzanone nasce con la creazione della borgata stessa e fino agli anni
‘70 era piuttosto frequentata, c’erano due sezioni, gestite da religiose; anche la scuola
elementare nasce nello stesso periodo, c’era una sezione frequentata da un numero di alunni
notevole, in base agli anni, con un solo insegnante per classe; per la scuola media si deve
aspettare l’anno 2006, quando, a seguito del popolamento degli alloggi popolari, la popolazione
scolastica è aumentata e si è presentata l’esigenza di una scuola media in loco.
L’istituto è sempre stato dipendente da Manfredonia fino a quando, a seguito del dimensionamento
scolastico relativo all’a.s. 2012, per sopperire a situazioni di altre istituzioni scolastiche, è stato
smembrato e la scuola dell’infanzia e la primaria sono state accorpate all’istituto comprensivo di
Zapponeta, mentre la scuola secondaria di primo grado al circolo didattico ‘San Giovanni Bosco’ di
Manfredonia.
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Dividere la scuola non è stata una buona idea e fortunatamente il nuovo ridimensionamento
relativo all’anno 2013 ha visto l’istituto comprensivo della borgata nuovamente unificato e
accorpato all’istituto comprensivo di Zapponeta, realtà lontana ma se non altro unica.
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L’ubicazione delle scuole di Zapponeta corrisponde a: Via Giovanni XXIII per la
Scuola dell’Infanzia (già Materna);
Via Nettuno, 15 per la Scuola Primaria (già Elementare);
Via De Gasperi, 2 per la Scuola d’istruzione secondaria di 1° grado (già Media)
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Scuola Primaria di Borgo Mezzanone
Il Plesso Scolastico che ospita gli alunni della Scuola Primaria di Borgo Mezzanone è
ubicato nella parte vecchia della borgata, prospiciente la strada statale che da Foggia
conduce a Trinitapoli, Via Trinitapoli S.S. 544 Km.
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di Primo Grado sono ubicate in locali al
piano terra di uno stabile adibito a civili abitazioni, in via Paolo Borsellino.
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La nostra scuola condivide le finalità generali sancite dagli articoli 3, 33 e 34 della
Costituzione Italiana, alla quale si ispira nell’assolvere il compito fondamentale di garantire
il rispetto dei diritti dei cittadini.
Uguaglianza e pari opportunità garantite a tutti gli alunni, senza distinzione di
sesso, razza, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio-economiche.
Imparzialità, continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei
principi e delle norme sanciti dalla legge e dalle disposizioni contrattuali.
Accoglienza e integrazione e identità: la scuola s’impegna a favorire l’accoglienza
degli alunni con particolare riguardo alla fase d’ingresso nelle classi iniziali, alle
situazioni di necessità degli alunni in situazione di svantaggio.
La scuola favorisce il diritto/dovere all’istruzione e formazione predisponendo
itinerari didattici personalizzati.
Educazione ad un nuovo concetto di cittadinanza (senso di responsabilità,
partecipazione, socializzazione, ecc.).
Obbligo scolastico e frequenza. L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza
sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della
dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte (Comune, Parrocchia,
Associazioni culturali, ecc.) che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. La
frequenza costante e l’impegno sono considerati fondamentali per il perseguimento
degli obiettivi educativi e didattici.
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INSEGNARE A VIVERE LA CORRESPONSABILITA’
Insegnare le regole del vivere e del convivere, insegnare ad essere, insegnare a
tollerare” sono la sintesi del compito principale della
scuola secondo Edgar Morin.
L’istituto Comprensivo ha prodotto, in questi anni, un ricco
patrimonio di esperienze, percorsi progettuali, interventi
formativi che hanno permesso agli studenti di crescere e
diventare più responsabili. Il faticoso lavoro dei docenti,
precari, il più delle volte, pazienti e sempre attenti ai
reali bisogni degli alunni, si realizza giorno per giorno,
partendo dai problemi reali, dalla quotidianità, dal vissuto, per poi teorizzarsi in
concetti più complessi, applicabili nel mondo “fuori la scuola”.
Il bullismo, l’uso devastante del cellulare in classe, la violenza gratuita, gli abusi di
droghe e alcol, trovano terreno fertile in quel mondo adolescenziale in cui il valore
della “salute” e la “valorizzazione della persona” sono concetti astratti e lontani.
I media non fanno altro che amplificare i fenomeni negativi, ora bacchettando, ora
condannando, ora assolvendo gli incompresi! Non propongono soluzioni, non offrono
alternative, semmai accusano la famiglia o la scuola di tutti i mali del mondo. E’
ripetitivo decantare il ruolo educativo che spetta alla famiglia, portatrice di valori,
luogo naturale in cui si impara, fin da piccoli, l’amore ed il rispetto, ma non è mai
troppo ricordare che la scuola condivide gli stessi obiettivi educativi della famiglia,
oltre che farsi carico di quelli, puramente, didattici. Ne consegue che la qualità delle
relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive a scuola influenzano la
qualità della vita, la percezione del vivere bene con se stessi e con gli altri. Da qui la
necessità di rivedere e disciplinare tutti quei comportamenti scorretti e denunciati a
livello nazionale, che rischiano di compromettere le normali attività didattiche e di
vanificare le parole di Morin.
Il ruolo che la scuola è tenuto a svolgere è quello di educare alla libertà di pensiero,
senza cadere in uno sterile addestramento e vuoto indottrinamento.
La nostra scuola, in seguito alle direttive ministeriali, ha rivisto il Regolamento
Istituto, disciplinando in maniera chiara ed inequivocabile alcune norme di
comportamento civile, come ad esempio l’uso corretto del cellulare; il Regolamento
stabilisce sanzioni per i trasgressori, prevede sospensioni per chi si comporta in modo
scorretto e poco rispettoso, contempla una serie di azioni “positive” da compiere da
parte di alunni e docenti, al fine di migliorare l’offerta formativa e potenziare lo
studio di tutte le discipline. Trova ancora validità il patto educativo di
corresponsabilità.
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Famiglia, studenti e scuola sono impegnati a condividere sinergicamente obiettivi e
finalità comuni, al fine di costruire un’azione educativa efficace e duratura.
L’introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo
strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che
coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e
responsabilità.
Il patto di corresponsabilità sarà sottoscritto dai genitori e dagli studenti, mentre il
regolamento d’istituto redatto e firmato dai docenti e dalle famiglie sarà letto nelle
varie classi e affisso all’albo della scuola.
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COS’È IL P.O.F.
Il POF è la "carta d'identità" della scuola, il documento che
contiene le linee guida sulle quali viene impostata l'azione
educativa. Esso è inoltre il mezzo attraverso il quale si
armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della
scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e delle
Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione.
Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dal Collegio dei
docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici,
pedagogici ed organizzativi; dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti
finanziari generali.
Le azioni di pianificazione, messe in atto da tutti i soggetti interessati, rappresentano
le concrete condizioni di esercizio dell’autonomia e, partendo dall’analisi del contesto
socio-culturale e dai bisogni formativi degli allievi, procedono alla contestualizzazione
degli obiettivi formativi, all’elaborazione dei percorsi didattici efficaci, all’adozione di
scelte organizzative e metodologiche flessibili e coerenti, per concludersi nei momenti
di verifica e valutazione.
In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed
essere sempre al passo con i tempi.
Il P.O.F. serve alle famiglie come strumento di conoscenza puntuale
delle attività proposte all’utenza
(organizzazione tempo-scuola, laboratori,
progetti).
Il P.O.F. orienta gli alunni nella scelta
delle attività da concordare con le famiglie.
Il P.O.F. fornisce ai docenti le linee
di riferimento per le progettazioni
disciplinari e interdisciplinari.
Inoltre, condivide in pieno le premesse e gli articoli della CONVENZIONE
INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’ INFANZIA approvata dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
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CHI SIAMO
Alunni 101
Docenti 14
Sezioni 5 Tempo Scuola
(con mensa)
Orario Da Lunedì a Venerdì
8.15-16.15 Suddivisione anno scolastico in
quadrimestri.
40 ore settimanali.
Scuola d’infanzia
Plesso Borgo Mezzanone
Via Paolo Borsellino
Alunni 43
Docenti 2
Sezioni 2
Tempo Scuola
(senza mensa)
Orario Da Lunedì a Venerdì
8.15 alle 13.15 Suddivisione anno
scolastico in
quadrimestri.
25 ore settimanali.
Scuola d’infanzia
“San Giovanni Bosco”
Via Giovanni XXIII
Zapponeta
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Scuola Primaria
Plesso
Via Nettuno n.15
Zapponeta
Alunni 192
Docenti 22
Classi 10
Tempo Scuola
Orario Da lunedì - sabato
8.30/13.00 Suddivisione anno scolastico in
quadrimestri.
27 ore settimanali.
Scuola Primaria
Plesso Borgo Mezzanone Via Trinitapoli S.S. 544 Km
Alunni 63
Docenti 11
Classi 5
Tempo Scuola
Orario da lunedì - sabato 8.15/12.45
Suddivisione anno scolastico in
quadrimestri.
27 ore settimanali.
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Scuola Secondaria di Primo Grado
Plesso
Via De Gasperi n.2
Zapponeta Alunni 133
Docenti 21
Classi 6
2 Corsi interi
Tempo Scuola
Orario antimeridiano 8.15/13.15
Orario pomeridiano 14.30/17.30
** Suddivisione anno scolastico in quadrimestri.
36 ore settimanali. ** Martedì e Giovedì
E’ organizzata così:
prima, seconda e terza classe, con relativo esame
finale del primo ciclo di istruzione e
certificazione delle competenze.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Plesso Borgo Mezzanone
Alunni 44
Docenti 11
Classi 3
1 Corso intero
Tempo Scuola
Orario antimeridiano 8.15/13.15 Suddivisione anno scolastico in quadrimestri.
30 ore settimanali. E’ organizzata così:
prima, seconda e terza classe, tempo normale, con
relativo esame finale del primo ciclo di istruzione e
certificazione delle competenze.
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La scuola pubblica italiana svolge due funzioni insostituibili che le sono assegnate dalla
Costituzione: assicura a tutti i cittadini un’istruzione scolastica obbligatoria di almeno
otto anni, successivamente elevati a dieci; realizza, insieme alle altre istituzioni, la
formazione della persona e la mobilità sociale, promuovendo e sostenendo i “capaci e
meritevoli” per garantire pari opportunità a tutti i cittadini.
Il sistema scolastico è fondato sulla libertà di insegnamento e sull’autonomia
funzionale di ogni istituzione scolastica. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni
di accesso all’istruzione ed una buona qualità del servizio, lo Stato stabilisce le norme
generali cui devono attenersi tutte le scuole pubbliche, siano esse statali o paritarie.
Tali norme previste dalle Nuove Indicazioni Nazionali comprendono: la fissazione degli
obiettivi generali e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze
degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi
alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le
Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare
affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che ogni comunità scolastica è chiamata ad
assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti,
metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal
documento nazionale.
Il curricolo di Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia
scolastica e, al tempo stesso, esprime le scelte e l’identità dell’istituto. La costruzione
del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e
l’innovazione educativa.
Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con
riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento specifici
per ogni disciplina
A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individueranno le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più
idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline.
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L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema
pubblico di istruzione il conseguimento delle seguenti competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del
18 dicembre 2006:
Raccomandazione europea: competenze chiave
1) Comunicazione nella madre lingua
2) Comunicazione nelle lingue straniere;
3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) Competenza digitale;
5) Imparare a imparare;
6) Competenze sociali e civiche;
7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) Consapevolezza ed espressione culturale.
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Linee di indirizzo educativo
L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce,
delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni latenti, determinati dai
continui mutamenti del mondo attuale, per individuare le priorità formative da
perseguire attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano
dell’Offerta Formativa. Secondo questa prospettiva l’introduzione delle Indicazioni
per il curricolo è diventata per l’Istituto lo stimolo per una nuova progettazione del
curricolo attraverso un’attenta lettura del testo e un confronto aperto per l’
individuazione di aspetti e modalità di attuazione condivisi. L’obiettivo è quello della
compartecipazione all’ elaborazione di una visione unitaria della conoscenza in grado di
attivare la pratica di un insegnamento disciplinare non frammentato e di favorire
l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti. La formalizzazione e la
documentazione anche creativa dei progetti, documentati nel Piano dell’offerta
formativa, permette di condividere sia all’interno sia all’esterno la specificità e
l’originalità delle esperienze didattiche. Anche le attività di formazione e di
aggiornamento sono pensate e realizzate in un’ottica di compartecipazione e di
unitarietà e sono strettamente correlate ai contenuti curriculari e progettuali
dell’Istituto. Il curricolo deve offrire l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili
sviluppando, al tempo stesso, le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali,
corporee, etiche e religiose di ciascun alunno, puntando alla formazione integrale della
persona. A ciò concorrono le esperienze di trasversalità e i progetti che hanno la
funzione di trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze
disciplinari e i problemi complessi della realtà odierna, perché mettono in atto
approcci integrati, atti a promuovere modalità di elaborazione diverse e sempre più
complesse.
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LA SCUOLA
GLI OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
DISCIPLINARI
IL TERRITORIO
LA PERSONA
LA FAMIGLIA STRATEGIA
OPERATIVA
LE COMPETENZE
ABILITA’ CONOSCENZE
CONOSCENZE
FORMAZIONE
DEL GRUPPO CLASSE
ALLESTIMENTO DEL LUOGO
DELLO STARE INSIEME
PROMOZIO
NE DEI
LEGAMI
PROGRAMMAZIONE
DISCIPLINARE
VALUTAZIONE
CERTIFICAZIONE
“UNA PERSONA CAPACE DI STARE NEL MONDO”
FORMAZIONE
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Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Al termine del primo ciclo di istruzione lo studente dovrà essere in grado di iniziare: ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità.
padroneggiare la lingua italiana e riuscire ad utilizzare altre due lingue comunitarie ad
un livello elementare;
saper analizzare la realtà in base alla proprie conoscenze matematiche, scientifiche e
tecnologiche, per utilizzare un pensiero razionale nella soluzione dei problemi;
utilizzare in modo sicuro le tecnologie della comunicazione, per cercare e analizzare
dati e informazioni ed interagire con soggetti diversi;
assimilare il rispetto delle regole della convivenza civile, partecipando attivamente a
livello civico-sociale;
dimostrare spirito d’iniziativa ed imprenditoriale, per “tradurre le idee in azione” e per
“cogliere le opportunità” che la società gli offre.
ad impegnarsi in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali in relazione alle
proprie potenzialità e al proprio talento.
ORIENTAMENTO
FORMAZIONE DELLA
PERSONA
COMPETENZE
AUTONOMIA
IDENTITA’
RELAZIONALITA’
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L’azione educativa – didattica è finalizzata alla promozione e allo
sviluppo delle potenzialità dei singoli
alunni nel pieno rispetto delle
caratteristiche individuali,
perseguitando il successo formativo
di ognuno.
La scuola
opera per favorire, in ogni
ragazzo, una migliore conoscenza
di sé e per potenziarne
l’autostima, affinché ciascuno
possa avviarsi allo sviluppo di una
personalità armonica e completa,
che ne faccia il cittadino
responsabile e consapevole.
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La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della
persona.
Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni:
alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza a curare l’accesso facilitato
per gli alunni con disabilità e impegnarsi per la persona con disabilità
a prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastare la dispersione;
a perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del
sistema
a favorire l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della
propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e
l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le
competenze culturali di base.
SCUOLA INFANZIA
La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la
risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di
pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella
Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione
Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini: lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io,
stare bene, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad
essere riconosciuti come persona unica e irripetibile.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare
soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione
e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere
sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad
operare scelte e ad assumere comportamenti ed atteggiamenti sempre più
consapevoli.
26
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare,
imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il
confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e
comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e
tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare
e immaginare, ”ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con
linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire
progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della
necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è
fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle
diversità in genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguale per tutti,
significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso
degli altri, dell’ambiente e della natura.
Le insegnanti per raggiungere tali finalità enunciate dalle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione del 2012 hanno
effettuato scelte sulle esperienze e sulle offerte da fornire ai bambini affinché
possano concorrere all’educazione armonica ed integrale degli stessi, in
collaborazione con le famiglie e le altre agenzie educative presenti sul territorio. La
progettazione curricolare si articola attraverso i cinque campi di esperienza “luoghi
del fare e dell’agire” del bambino, orientati dall’azione consapevole delle insegnanti e
introducono ai sistemi simbolici – culturali:
IIILLL SSSEEE ’’’ EEE LLL ’’’AAALLLTTTRRROOO
IIILLL CCCOOORRRPPPOOO EEE IIILLL
MMMOOOVVVIIIMMMEEENNNTTTOOO
IIIMMMMMMAAAGGGIIINNNIII,,,
SSSUUUOOONNNIII,,,
CCCOOOLLLOOORRRIII
III DDDIIISSSCCCOOORRRSSSIII EEE
LLLEEE PPPAAARRROOOLLLEEE LLLAAA CCCOOONNNOOOSSSCCCEEENNNZZZAAA DDDEEELLL
MMMOOONNNDDDOOO
L’ambiente sociale,
il vivere insieme,
le grandi domande
del bambino
Identità,
Autonomia, Salute
gestualità,
arte, musica,
multimedialità
Comunicazione,
Lingue, Culture
Ordine, misura,
spazio, tempo,
natura
27
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema
educativo, in quanto, attraverso di essa, gli allievi passano
gradualmente da una impostazione pre-disciplinare all’acquisizione
delle conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio, comunque
unitariamente rappresentate. La scuola primaria ha una lunga e
positiva tradizione nel sistema nazionale di istruzione e ha sviluppato
nel tempo aspetti di qualità e di efficienza, da preservare e promuovere:
1. la persona intesa nella completezza e nella complessità delle sue dimensioni:
cognitiva, emotiva, sociale, artistico-espressiva, corporea;
2. la finalizzazione dell’istruzione all’educazione, coniugando l’apprendimento
con la crescita integrale della persona e l’affinamento delle competenze
necessarie alla convivenza sociale;
3. la cura dell’accoglienza, delle relazioni, del clima della scuola, del
benessere degli alunni, quali condizioni per l’efficace svolgimento delle
attività e il perseguimento delle finalità che le sono proprie;
4. la cultura della promozione del successo formativo per tutti e la ricerca
delle strategie e dei percorsi atti a valorizzare vocazioni e potenzialità di
ciascuno;
5. il raggiungimento per tutti, nel rispetto dei ritmi personali, dei traguardi
definiti, in modo che nessuno rimanga escluso”. (Atto di Indirizzo del
Ministro Gelmini 8/09/2009)
Alla migliore tradizione pedagogica del nostro Sistema di Istruzione è improntata la
Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Zapponeta.
Il percorso formativo, che la nostra Scuola Primaria, è volto a promuovere è
l’educazione integrale della personalità dei bambini, stimolandoli alla consapevolezza e
alla responsabilità verso se stessi e gli altri, al rinforzo cognitivo e di personalità, alla
massima valorizzazione delle potenzialità e delle risorse di cui sono dotati, attraverso
l’esercizio dell’autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale,
della creatività e del gusto estetico.
Le finalità della Scuola Primaria possono essere:
- educative, riguardanti lo sviluppo della personalità, la valorizzazione delle capacità
relazionali e affettive, l’educazione ai principi fondamentali della convivenza civile;
- cognitive, proprie della dimensione dell’istruzione e relative allo sviluppo delle
conoscenze e delle abilità di base.
28
Inoltre la scuola primaria di Borgo Mezzanone si prefigge di:
1. Operare per restituire identità alla scuola di Borgo Mezzanone.
2. Operare per conoscere il territorio e imparare a rispettarlo.
3. Operare per elevare il livello di partecipazione e responsabilità delle famiglie
verso la scuola e il processo di alfabetizzazione.
4. Operare in collaborazione con le Associazioni presenti nel territorio.
5. Operare in sintonia con il Comune e i Servizi sociali attraverso iniziative e
proposte anche minime per affrontate i bisogni delle famiglie.
6. Operare per un sistema interattivo tra scuola ed extrascuola mediante raccordi
orizzontali e verticali.
7. Operare per riconoscere e valorizzare le potenzialità creative del bambino e
favorire lo sviluppo della persona nella sua totalità.
SCUOLA DEL
PRIMO CICLO
RISPETTARE
LE DIVERSITÀ
PROMUOVERE UN
SISTEMA DI RAPPORTI
COSTRUTTIVI TRA I
DIVERSI ORDINI DI
SCUOLA
EDUCARE
ATTRAVERSO LA
CULTURA
CREARE
OCCASIONI
COLLABORARE
CON LE FAMIGLIE
RENDERE UNITARIO
L’INTERVENTO
EDUCATIVO
29
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A partire dalla prima classe, gli alunni trovano lo stimolo per uno sviluppo sempre più
organico e iniziano un percorso culturale che continuerà nel secondo ciclo
d’istruzione e formazione. La scuola di I grado è la piattaforma su cui costruire il
successivo percorso.
Trovano conferma i seguenti tratti educativi:
EEdduuccaazziioonnee iinntteeggrraallee ddeellllaa ppeerrssoonnaa;;
CCoonnssaappeevvoolleezzzzaa ddeell pprroopprriioo ppoossttoo nneell mmoonnddoo;;
CCaappaacciittàà ddii oorriieennttaarree ii pprroopprrii iinntteerreessssii ee llee pprroopprriiee sscceellttee ppeerr iill ffuuttuurroo;;
CCrreesscciittaa,, mmaattuurraannddoo iill sseennssoo ddii sséé,, ppaassssaannddoo ddaallllaa pprreeaaddoolleesscceennzzaa aallll’’aaddoolleesscceennzzaa;;
SSccooppeerrttaa ddii uunnaa mmoottiivvaazziioonnee eedd uunn ssiiggnniiffiiccaattoo ppeerr ooggnnii pprrooppoossttaa eedduuccaattiivvaa ee
ddiiddaattttiiccaa;;
PPrreevveennzziioonnee ddeeii ddiissaaggii ee rreeccuuppeerroo ddeeggllii ssvvaannttaaggggii,, aattttrraavveerrssoo uunnaa ccoonnddiivviissiioonnee
eemmppaattiiccaa ddii eessppeerriieennzzee,, pprroobblleemmii ee sscceellttee ddaa ppaarrttee ddii aadduullttii ee iinnsseeggnnaannttii;;
VVaalloorriizzzzaazziioonnee ddeellll’’eessppeerriieennzzaa ddeelllloo ssccaammbbiioo eedduuccaattiivvoo iinnccoonnddiizziioonnaattoo..
AA qquueessttii ssii ssoommmmaannoo ggllii oobbiieettttiivvii ttrraassvveerrssaallii ccuuii ffaarree rriiffeerriimmeennttoo nneellll’’iimmppoossttaazziioonnee
ddeellllaa pprrooggeettttaazziioonnee ppeerr ddiisscciipplliinnee..
oosssseerrvvaarree llee rreeggoollee ssttaabbiilliittee,, ffiissssaattee ddaall rreeggoollaammeennttoo ddii iissttiittuuttoo;;
rraaffffoorrzzaarree llaa ssoocciiaalliizzzzaazziioonnee,, pprreeddiissppoonneennddoo ssiittuuaazziioonnii iinn ccuuii eemmeerrggaa iill bbiissooggnnoo
ddii ccoollllaabboorraazziioonnee,, rriissppeettttoo ee ssoolliiddaarriieettàà;;
vvaalloorriizzzzaarree llee ccaappaacciittàà iinnddiivviidduuaallii;;
aassssoollvveerree aaggllii iimmppeeggnnii ssccoollaassttiiccii;;
pprreessttaarree aatttteennzziioonnee aallllee ccoommuunniiccaazziioonnii ddeell ddoocceennttee;;
ssaappeerr ppaarrtteecciippaarree aall ddiiaallooggoo ssccoollaassttiiccoo iinntteerrvveenneennddoo aa ttuurrnnoo ee aa pprrooppoossiittoo;;
rriissppeettttaarree ll’’aammbbiieennttee iinn ccuuii ssii llaavvoorraa;;
rriissppeettttaarree iill mmaatteerriiaallee ssccoollaassttiiccoo;;
ppeerrmmeetttteerree iill mmaassssiimmoo ssvviilluuppppoo ddii cciiaassccuunnoo ee ddii ttuuttttii;;
30
ppeerrssoonnaalliizzzzaarree ggllii iittiinneerraarrii ddii aapppprreennddiimmeennttoo;;
aavvvviiaarree aallllaa mmeettooddoollooggiiaa ddeell vviivveerree iinn ddeemmooccrraazziiaa..
NNeell ttrriieennnniioo ddeellllaa sseeccoonnddaarriiaa ddii II ggrraaddoo bbiissooggnnaa ccoossttrruuiirree uunn ccuurrrriiccoolloo ssuuii rreeaallii bbiissooggnnii
ffoorrmmaattiivvii ddeeggllii aaddoolleesscceennttii ddii ooggggii,, ssuullllee lloorroo mmooddaalliittàà ddii aapppprreennddiimmeennttoo,, ssuull lloorroo
rraappppoorrttoo ccoonn ggllii aalluunnnnii..
CCoommppiittoo ddeellllaa ssccuuoollaa èè pprroodduurrrree ccoonnoosscceennzzee,, ffaarr aaccqquuiissiirree ccoommppeetteennzzee,, pprroommuuoovveerree
ccoommppoorrttaammeennttii ee ssvviilluuppppaarree ll’’oorriieennttaammeennttoo..
31
LA SCUOLA INCLUSIVA
UUnnaa ssccuuoollaa cchhee ‘‘iinncclluuddee’’ èè uunnaa ssccuuoollaa cchhee ‘‘ppeennssaa’’
ee cchhee ‘‘pprrooggeettttaa’’ tteenneennddoo aa mmeennttee pprroopprriioo ttuuttttii.. UUnnaa ssccuuoollaa cchhee,, nnoonn ssii ddeevvee mmuuoovveerree sseemmpprree nneellllaa ccoonnddiizziioonnee ddii eemmeerrggeennzzaa,,
iinn rriissppoossttaa cciiooèè aall bbiissooggnnoo ddii uunn aalluunnnnoo ccoonn ddeellllee ssppeecciiffiicciittàà cchhee ssii ddiiffffeerreennzziiaannoo ddaa qquueellllee ddeellllaa mmaaggggiioorraannzzaa
ddeeggllii aalluunnnnii ‘‘nnoorrmmaallii’’ ddeellllaa ssccuuoollaa.. UUnnaa ssccuuoollaa iinncclluussiivvaa èè uunnaa ssccuuoollaa cchhee ssii ddeevvee mmuuoovveerree ssuull bbiinnaarriioo ddeell mmiigglliioorraammeennttoo oorrggaanniizzzzaattiivvoo
ppeerrcchhéé nneessssuunn aalluunnnnoo ssiiaa sseennttiittoo ccoommee nnoonn aappppaarrtteenneennttee,, nnoonn ppeennssaattoo ee qquuiinnddii nnoonn aaccccoollttoo11.. 11PP..SSaannddrrii,, SSccuuoollaa ddii qquuaalliittàà ee iinncclluussiioonnee..
Il termine “inclusione”, che ha gradualmente sostituito quello più tradizionale di
“integrazione”, fondato sull’adattamento dell’alunno disabile a un’organizzazione
scolastica già strutturata, sottolinea l’importanza della piena partecipazione alla vita
scolastica da parte di tutti i soggetti.
La scuola, di norma, presenta una varietà di alunni diversi nei processi di
apprendimento, negli stili di pensiero, nei vissuti familiari, sociali e culturali. I loro
profili diventano sempre più ricchi di sfumature psicologiche, relazionali, motivazionali
ecc.
La nostra istituzione scolastica, accogliendo i recenti documenti legislativi - Direttiva
Ministeriale del 27 dicembre 2012, Circolare 6marzo 2013, insieme alla Legge
n.170/10 e D.M del 12 luglio 2011, ha predisposto un piano d’intervento per favorire
l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Tali documenti legislativi in sintonia con una visione bio-psico-sociale della persona,
cercano di considerare in modo più equo le varie situazioni di difficoltà dalle quali si
possono originare Bisogni Educativi Speciali.
In quest’ottica, il concetto di Bisogno Educativo Speciale va oltre la disabilità e il
deficit, in quanto quella dei B.E.S. risulta essere una macrocategoria che comprende
tutte le possibili difficoltà educativo-apprenditive degli alunni: situazioni considerate
tradizionalmente come disabilità, deficit in specifici apprendimenti clinicamente
significativi e altri stati di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale,
32
apprenditiva, di contesto socio-culturale, includendo anche condizioni particolari come
l’essere immigrati e non conoscere l’italiano.
VViieennee
EEllaabboorraattoo
iill PPEEII
BBEESS VViieennee
EEllaabboorraattoo
iill PPDDPP
1disabilità certificate secondo la Legge 104/92 aventi quindi diritto all’insegnante di sostegno e ad un Piano Educativo
Individualizzato (P.E.I.)
2disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) che rientrano con la Legge 170/10 aventi quindi
diritto al PDP, ma non all’insegnante di sostegno.
3si tratta di tutti quegli alunni che hanno bisogno di una speciale attenzione nel loro percorso scolastico, ma che non avendo una
certificazione di disabilità, né di DSA, le due condizioni riconosciute dalla legge, fino ad oggi, non potevano avere un piano didattico
personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro. Ora rientrano con la direttiva del 27/12/2012 e quindi
acquisiscono il diritto ad un PDP, ma non all’insegnante di sostegno.
ALUNNI DSA 2
ALUNNI CON ADHD,
BORDERLINE
COGNITIVO (SENZA
SOSTEGNO) E CON
DISAGIO
PSICOLOGICO 3
ALUNNI STRANIERI 3
ALUNNI CON
SVANTAGGIO SOCIO-
ECONOMICO E
CULTURALE 3
Con certificazione rilasciata
da ASL o Ente accreditato
Con diagnosi rilasciata da
ASL o Ente accreditato
Con diagnosi o relazione
rilasciata da ASL o Ente
accreditato
Con difficoltà di inserimento
e di lingua individuati tramite
i parametri Quadro Comune
Europeo Riferimento
Con segnalazione e relazione
dei servizi sociali
ALUNNI
CON DISABILITA’ 1
33
Tutte queste situazioni sono diversissime tra di loro, ma ciò che le avvicina è il loro
diritto alla personalizzazione dell’apprendimento attraverso un’azione educativo-
didattica individualizzata ed efficace.
La didattica personalizzata, intesa innanzitutto come riconoscimento delle differenze,
calibra la sua offerta sulla specificità e unicità dei bisogni educativi che
caratterizzano gli alunni della classe, favorendo l’integrazione, la partecipazione, la
comunicazione, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno. Essa si realizza
attraverso l’impiego di svariate metodologie e strategie, tali da promuovere le
potenzialità e il successo formativo di ognuno.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un
Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) che, firmato dal Dirigente Scolastico, dai
docenti e dalla famiglia, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo
un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie d’intervento più
idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti.
A fronte di documentazioni presentate dalla famiglia (certificazione o diagnosi),
segnalazioni da parte dei Servizi sociali, informazioni provenienti da scuole
precedentemente frequentate e/o sulla base di considerazioni di carattere
psicopedagogico e didattico, il Consiglio di classe/Team docenti, progetta interventi
didattico- educativi calibrati sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
Il concetto di P.D.P. richiama quello di classe inclusiva in quanto ci si interroga non
tanto su come fare per rendere più personalizzata la didattica per il singolo alunno
ma, piuttosto, come lavorare a livello di classe attraverso un’ampia gamma di approcci
metodologici: l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring,
l’apprendimento per scoperta, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili
informatici, di software e sussidi specifici.
Inoltre, con determinazioni assunte dai Consigli di classe/Team insegnanti, si possono
estendere, a tutti gli alunni con BES, le misure dispensative e i mezzi compensativi
previsti per gli alunni con D.S.A.
La valutazione va rapportata al piano didattico individualizzato/personalizzato in modo
che tenga conto dei risultati raggiunti dai singoli alunni in relazione ai loro punti di
partenza e non solo in riferimento al livello atteso.
Valutazione dei processi, dunque più che delle perfomance; valutazione per
l’apprendimento più che valutazione dell’apprendimento.
((VVeeddeerree AAlllleeggaattoo PPOOFF ))
34
CONTINUITÀ
La Continuità si sviluppa come:
- continuità orizzontale (attenta collaborazione fra la scuola e il territorio)
- continuità verticale (percorso formativo graduale e unitario per gli alunni dai 3 ai 14
anni, attraverso l’elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il raccordo
delle metodologie e dei sistemi di valutazione).
Continuità orizzontale
Rapporti scuola territorio
L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce,
delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni determinati dai continui
mutamenti del mondo attuale, per individuare le priorità formative da perseguire
attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano
dell’Offerta Formativa.
Attraverso la gestione dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto mira a:
- riconoscere la dignità formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla
scuola;
- dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;
- maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive;
- integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali.
Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il
rapporto fra la Scuola e le poche agenzie educative del territorio, anche allo scopo di
rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile.
Nel concreto tutto ciò si realizza attraverso:
i rapporti scuola-famiglia, nei momenti di incontro istituzionalmente previsti
(assemblee, colloqui individuali, consigli di classe, incontri bimestrali) e in altri
di confronto in ordine al progetto educativo della Scuola ed alla
elaborazione/revisione del Patto Educativo di Corresponsabilità;
la promozione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche
mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali ed enti
pubblici;
i rapporti con l’équipe medico-psico-pedagogica, gli incontri periodici tra gli
operatori dell’équipe, gli insegnanti e i familiari degli alunni diversamente abili;
un uso programmato delle risorse ambientali e culturali del territorio;
35
la partecipazione ad iniziative educative e culturali promosse da organismi
esterni;
incontri e scambi fra i plessi ed altre scuole anche in occasione di
manifestazioni finalizzate;
organizzazione di visite guidate nel territorio e viaggi di istruzione.
Nell’ambito della continuità orizzontale, l’istituto comprensivo “Zapponeta-Borgo
Mezzanone” e l’associazione di promozione sociale “Auxilium-Borgo Mezzanone”, nel
rispetto dei propri ruoli e competenze istituzionali, si impegnano a:
porre in essere congiuntamente iniziative volte a prevenire e contrastare ogni
fenomeno di disagio minorile, di qualsiasi origine e natura, sia manifesto che
latente, presente tra gli alunni dell’ Istituto stesso, secondo le linee di azioni e
le modalità individuate nel presente protocollo.
I volontari dell'associazione organizzano, in collaborazione con i docenti dell'istituto
comprensivo, attività laboratoriali ed eventi tesi all'integrazione dei minori, dei
giovani e delle famiglie di Borgo Mezzanone.
I progetti che coinvolgono alunni dalla Scuola dell’Infanzia fino alla conclusione della
scuola Secondaria di primo grado che vedono interessati le associazioni, le parrocchie
e gli enti territoriali sono:
“BYE BYE FRIENDS” Scuola Infanzia di Borgo Mezzanone
“A SPASSO PER LA BORGATA” Scuola Secondaria di 1° grado di Borgo Mezzanone.
Continuità verticale
La continuità verticale dell’Istituto comprensivo si fonda sui principi di:
⇒ collegialità di progettazione
⇒ corresponsabilità nella realizzazione delle attività
Per realizzare la continuità, l’Istituto ha elaborato dei progetti che coinvolgono gli
alunni dalla Scuola dell’Infanzia fino alla conclusione della scuola Secondaria di primo
grado:
“INSIEME E’ PIU’ BELLO” Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di Borgo
Mezzanone.
“HELLO CHILDREN” Scuola Infanzia di Zapponeta.
36
“FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO” Scuola Primaria di Zapponeta.
“ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA” Scuola Secondaria di 1° grado di Zapponeta.
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ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
L’Orientamento mira al graduale sviluppo delle capacità di operare scelte e di
costruire il proprio percorso di vita. Si realizza sia attraverso progetti di
orientamento nei tre ordini di scuola, e, con scuole secondarie superiori al fine di
individuare attitudini e potenzialità di ciascun alunno, sia in attività orientative per gli
alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado, che dovranno
intraprendere nuovi percorsi di studio.
Durante il mese di dicembre e gennaio gli alunni delle classi terze riceveranno del
materiale informativo relativo ai percorsi di istruzione secondaria di secondo grado e
professionale.
Inoltre, sono previsti degli incontri con gli Istituti Superiori, per una conoscenza
diretta delle realtà presenti sul territorio.
LE ATTIVITÀ COLLEGIALI DELLA SCUOLA
I Consigli d’intersezione, di interclasse e di classe, riuniti in forma collegiale,
concordano gli strumenti da usare per l’osservazione, la verifica e la valutazione ai fini
dell’accertamento dei prerequisiti e ai fini della definizione della situazione di
partenza di ciascun alunno. Essi individuano gli obiettivi
riferiti alle diverse sezioni/classi, a cui ciascun Consiglio
fa riferimento nell’impostazione della progettazione
curriculare di ciascuna sezione/classe. Inoltre, sulla
scorta del quadro delle attività integrative predisposto da
Collegio dei Docenti, sono concordati e definiti i progetti
curriculari ed extracurricolari.
I Consigli di classe, riuniti singolarmente, definiscono entro
la fine di Ottobre la progettazione didattico - educativa di ciascuna classe. Si
tiene conto delle aspettative emerse dall’indagine collegiale sul contesto sociale,
dei bisogni reali degli alunni di quella classe e della situazione di partenza
(prerequisiti) scaturita e delineata a seguito delle prove di accertamento e di
verifica realizzate da ciascun docente durante il 1° periodo (Settembre / 20
Ottobre) dell’anno scolastico e delle osservazioni realizzate dal vivo contatto con gli
alunni.
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Nella progettazione curriculare viene definita la situazione di partenza della classe
dal punto di vista educativo e cognitivo, in generale, e di ciascun alunno, in particolare,
in riferimento ai comportamenti osservati e alle prestazioni rilevate nei vari
ambiti disciplinari. Sono programmate le iniziative di studio assistito (attività di
recupero e consolidamento) riferite alla sfera educativa e cognitiva. È, quindi,
definito l’iter con le fasi di sviluppo dei percorsi con i contenuti, le modalità, i tempi,
le strategie, le prove e gli strumenti di verifica e valutazione, nonché la
documentazione dei risultati e la realizzazione dei prodotti.
Sono fissati i criteri di valutazione da tener presente in sede di giudizio
quadrimestrale e finale. I singoli insegnanti, infine, formulano entro Ottobre la
progettazione educativa dell’azione di insegnamento/apprendimento riferita al
proprio ambito disciplinare da articolare liberamente, tenendo presente:
la situazione reale di partenza di ciascun alunno (prerequisiti);
i bisogni formativi degli alunni;
gli obiettivi di apprendimento;
i progetti curricolari ed extracurricolari approvati collegialmente;
gli interventi di studio assistito (attività di recupero e consolidamento);
i contenuti, le attività, le metodologie, le strategie, i tempi, gli strumenti di
verifica e di valutazione, i prodotti da realizzare e le modalità di pubblicazione
dei risultati definiti dal Consiglio di intersezione e di classe.
La scelta di strumenti di osservazione, verifica e valutazione utilizzati sono:
- per le conoscenze: prove oggettive ( test, prove strutturate, ecc.) e prove
tradizionali (interrogazioni, discussioni , prodotti realizzati, ecc.;)
- per i comportamenti: osservazioni di attitudini e abitudini;
- per le relazioni: natura dei contatti interpersonali, iniziative, responsabilità.
GLI ORGANISMI COLLEGIALI
Collegio docenti
È costituito da tutti i docenti e dal Capo di istituto che lo presiede, lo convoca, ne
stabilisce l’o.d.g. e ne nomina il segretario.
Sceglie i docenti responsabili delle Funzioni Strumentali al POF.
Provvede alle scelte educative e didattiche le armonizza e le verifica al fine di
potenziarne l’efficacia.
Elabora attività di sperimentazione.
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Propone e approva progetti di aggiornamento.
Pianifica la programmazione educativa e didattica in lavori di commissioni e/o di
Gruppi disciplinari e/o interdisciplinari ed in assemblee plenarie durante le quali
rilegge, verifica e/o formula nuove proposte rispetto a:
le finalità, le scelte metodologiche, le strategie espresse nel P.O.F;
i mezzi comuni adottati;
le attività integrative antimeridiane;
le attività integrative pomeridiane;
le visite ed i viaggi di istruzione;
Verifica e/o formula nuove proposte rispetto a:
criteri di valutazione
test di ingresso
itinerari didattici individualizzati
la scheda di valutazione
il registro del docente
Cura i rapporti scuola - famiglia organizzando:
incontri individuali antimeridiani (un’ora settimanale previa
comunicazione)
incontri collettivi pomeridiani (due/tre pomeriggi all’anno)
Il Collegio dei Docenti, quindi, elabora, attua e verifica, per gli aspetti pedagogici
didattici, il progetto educativo di Istituto, adattandolo alle diverse esigenze degli
alunni e tenendo conto del loro contesto socio-economico-culturale. Il Collegio dei
Docenti dell’Istituto Comprensivo di Zapponeta si articola in Commissioni o gruppi di
lavoro ciascuno dei quali fa capo alla funzione strumentale dell’area di riferimento.
Consigli di classe
Rileva la situazione di partenza attraverso l’analisi dei risultati dei test di ingresso.
Stende la progettazione di classe, specificando obiettivi, metodi, contenuti,
attività e criteri di valutazione.
Illustra ai genitori la situazione individuale e le strategie specifiche programmate
per ciascun ragazzo.
Compila la scheda di valutazione.
Mette a punto, sulla base dei risultati rilevati nel primo quadrimestre, la
programmazione didattica.
40
I Consigli di Classe inoltre propongono:
- Gite e visite di istruzione, secondo le tematiche programmatiche dell’anno.
- Adozione dei libri di testo secondo criteri di qualità, fruibilità e costo del testo.
- Interventi di recupero, consolidamento e potenziamento in funzione delle abilità
individuali.
41
CALENDARIO DEGLI INCONTRI COLLEGIALI
Il collegio dei docenti unitario dell’Istituto Comprensivo si riunirà indicativamente
nelle seguenti date:
07 settembre 2015 Collegio dei docenti
12/13/15 ottobre 2015 Assemblea elezioni rappresentanti dei genitori
di Zapponeta e Borgo Mezzanone
30 settembre Collegio dei docenti
19/20/21 ottobre 2015 Consiglio di classe/interclasse/sezione di
Zapponeta e Borgo Mezzanone
17/19 novembre 2015 Consiglio di classe/interclasse/sezione di
Zapponeta e Borgo Mezzanone
20 novembre 2015 Collegio dei docenti
27 novembre 2015 Consiglio di classe scuola secondaria di
Zapponeta e Borgo Mezzanone
1° dicembre 2015 1° Colloquio con le famiglie (infanzia-primaria)
di Zapponeta e (infanzia-primaria-secondaria)
di Borgo Mezzanone
2 dicembre 2015 1° Colloquio con le famiglie (secondaria) di
Zapponeta
dicembre Collegio dei docenti
2 febbraio 2016 Consiglio di intersezione di Zapponeta e Borgo
Mezzanone
2 febbraio 2016 Scrutinio scuola primaria di Zapponeta
3 febbraio 2016 Scrutinio scuola primaria di Borgo Mezzanone
4 febbraio 2016 Scrutinio scuola secondaria di primo grado di
Borgo Mezzanone
5 febbraio 2016 Scrutinio scuola secondaria di primo grado di
Zapponeta
12/16 febbraio 2016 Consegna delle schede di valutazione Borgo
Mezzanone e Zapponeta
marzo Collegio dei docenti
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8/14/22 marzo 2016 Consiglio di interclasse/classe /sezione
Zapponeta e Borgo Mezzanone
14/16 marzo 2016 Consiglio di classe scuola secondaria di
Zapponeta e Borgo Mezzanone
15/18/19 aprile 2016 2° Colloquio con le famiglie (infanzia-primaria-
secondaria) di Zapponeta e Borgo Mezzanone
maggio Collegio dei docenti (Adozione libri di testo)
primaria e secondaria
10/27 maggio 2016 Consiglio di interclasse/classe /sezione di
Zapponeta e Borgo Mezzanone
10/13 giugno 2016 Scrutinio finale
12/15 giugno 2016 Consegna delle schede di valutazione Borgo
Mezzanone e Zapponeta
30 giugno 2016 Collegio dei docenti finale
N.B. Le date riportate nel presente calendario sono indicative
43
LO STAFF DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico: Prof. Menga Roberto
Collaboratore vicario e responsabile della scuola secondaria: prof.ssa Arena Angela
2° Collaboratore e responsabile del plesso della scuola secondaria di primo grado
Borgo Mezzanone: prof. Sorace Michele
Responsabile del plesso della scuola primaria: ins. Del Vecchio Angela
Responsabile del plesso della scuola dell’infanzia di Zapponeta: ins. Anna Rosa
Grasso
Responsabile del plesso della scuola dell’infanzia e primaria Borgo Mezzanone: ins.
Diurno Leonarda
Fanno parte dello staff anche le funzioni strumentali: Area 1- prof.ssa De Cristofaro Dora Lucia Area 2- ins. di Martino Angelo M. F. Area 3- ins. Venturi Lucia Area 4- prof.ssa Vitulano M. Giuseppina
Responsabile R.S.U.
Direttore amministrativo: Di Martino Angelo Matteo Franco (CISL)
Assistente amministrativo: Trotta Angela (CGIL)
Responsabile della Sicurezza: Ing. Dott. Pasquale Salcuni Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è l’amministrativo: De Stasio
Michele
Funzioni strumentali
AREA 1: “Gestione POF-Ampliamento dell’offerta formativa- Rapporti con Enti
esterni”: – Prof.ssa De Cristofaro Dora Lucia
Aggiornare, integrare e pubblicare il POF.
Organizzare e gestire le risorse d’istituto, laboratori, spazi e materiali.
Predisporre materiali e modelli esemplificativi per facilitare il compito dei
docenti.
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Collaborare con l’ufficio di presidenza per l’organizzazione delle uscite, delle
visite guidate e dei viaggi di istruzione.
Coordinamento delle attività extracurricolari; gestione, aggiornamento e
valutazione delle attività del piano.
Monitoraggio dei progetti realizzati e predisposizione della valutazione
finale degli stessi anche in vista di una riproposizione delle "buone pratiche".
Elaborazione e somministrazione sistema unitario autoanalisi ed
autovalutazione d’Istituto e lettura quantitativa dei dati emersi dal
monitoraggio e comparazione con gli esiti degli anni precedenti.
Raccordare gli interventi, le attività, i percorsi che possono favorire
l’unitarietà dell’Istituto Comprensivo.
AREA 2 -“Supporto tecnologico -Sito Web e Registro elettronico-INVALSI”: – Ins.
Di Martino Angelo Matteo Franco
Sviluppo del sito web della scuola: aggiornamento, e pubblicazione contenuti.
Supporto ai docenti nella gestione del registro elettronico.
Collaborazione con gli uffici di segreteria per quanto attiene alla funzione.
Coordinamento delle attività con RSPP esterno.
Organizzazione e coordinamento prove invalsi.
Cura, custodia e trasmissione dei dati relativi alla valutazione del sistema
INVALSI e confronto con i risultati e standard di riferimento.
Organizzazione iniziative per favorire la diffusione degli esiti delle indagini
nazionali sugli apprendimenti.
Elaborazione e somministrazione sistema unitario autoanalisi ed autovalutazione
d’Istituto e lettura quantitativa dei dati emersi dal monitoraggio e comparazione
con gli esiti degli anni precedenti.
Raccordare gli interventi, le attività, i percorsi che possono favorire l’unitarietà
dell’Istituto Comprensivo.
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AREA 3:“Sostegno, D.S.A, disagio, dispersione scolastica”: - Ins.Venturi Lucia
Progettazione servizi agli studenti mirati a specifiche esigenze.
Strategie d’inserimento alunni diversabili, alunni con disagio e stranieri.
Cura dei rapporti con equipe multidisciplinare ASL e organizzazione GLH d’Istituto.
Gestione dei rapporti con le famiglie, con i mediatori culturali e con le figure
disponibili ad interventi educativi.
Gestione e archiviazione documentazione alunni H (diagnosi, pdf, verbali gruppi di
lavoro, PEI...).
Coordinamento e gestione di tutte le attività relative all'assistenza degli alunni con
Handicap, alunni D.S.A. e alunni stranieri.
Coordinamento del GLI.
Aggiornamento dei docenti in ordine alla normativa ed ai materiali utili alla
integrazione ed alla cura degli alunni diversabili / DSA/ stranieri.
Promozione dell'integrazione degli alunni in situazione di handicap o in stato di
disagio attraverso una adeguata utilizzazione degli spazi ed un fattivo
coinvolgimento nelle attività della classe e di istituto.
Realizzazione di percorsi di continuità in ingresso e in uscita per gli alunni in
situazione di handicap.
Raccordare gli interventi, le attività, i percorsi che
possono favorire l’unitarietà dell’Istituto
Comprensivo.
AREA 4: “Gestione dei servizi scolastici c/o Borgo
Mezzanone”: - Prof.ssa Vitulano Maria Giuseppina
Per una migliore offerta qualitativa del servizio, la
F.S. si occuperà di contattare: ASL, Unità operativa di educazione alla salute
operante in Provincia, consultori, Enti locali, associazioni di volontariato, WWF,
questura e forze dell’ordine, e di creare un raccordo con i genitori e i Consigli di
classe per la collaborazione ad iniziative di classe
Ricerca di progetti e attività aderenti al contesto socio-culturale.
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Coordinamento delle attività con RSPP esterno.
Organizzazione e coordinamento prove invalsi.
Cura, custodia e trasmissione dei dati relativi alla
valutazione del sistema INVALSI e confronto con i
risultati e standard di riferimento.
Raccordare gli interventi, le attività, i percorsi che
possono favorire l’unitarietà dell’Istituto Comprensivo.
Elaborazione e somministrazione sistema unitario autoanalisi ed autovalutazione
d’Istituto e lettura quantitativa dei dati emersi dal monitoraggio e comparazione
con gli esiti degli anni precedenti.
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Coordinatori dei consigli di classe
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola
Secondaria primo grado
Prencipe Rosa Anna
(coordinatrice con mansione da
segretario)
Classe I - II- III : Specchio Patrizia
(coordinatrice con mansione da segretario)
Classe I A:
prof.ssa De Cristofaro Dora Lucia
Classe IV – V :
di Iorio Amalia (coordinatrice con mansione da segretario)
Classe I B:
prof.ssa Ciuffreda Raffaella
Classe II A :
prof.ssa Dipace Annalisa
Classe II B :
prof.ssa Di Padova Filomena Classe III A:
prof.ssa Valentino Maria Classe III B:
prof.ssa Arena Angela
Scuola dell’Infanzia
Borgo Mezzanone
Scuola Primaria
Borgo Mezzanone
Coordinatori Scuola
Secondaria
Borgo Mezzanone
Diurno Leonarda (coordinatrice con mansione da segretario)
Classe I-II- III-IV-V:
Basciano Alessandra (coordinatrice con mansione da segretario)
Classe I A :
prof. Renzulli Francesco
Classe II A :
prof.ssa Ciociola Raffaella
Classe III A :
prof.ssa Vitulano M. Giuseppina
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La Legge del 13 luglio 2015 n. 107, Art. 11 - Comma 129, fissa la Composizione del
Comitato per la valutazione dei docenti, ossia:
il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i
membri;
durerà in carica tre anni scolastici;
sarà presieduto dal dirigente scolastico;
i componenti dell’organo saranno: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui
due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola
dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti
e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal
consiglio di istituto;
un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti,
dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
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Il Consiglio, presieduto da un genitore, è preposto al funzionamento e
all’organizzazione della vita della scuola, delibera il bilancio preventivo e il conto
consuntivo e dispone in ordine al funzionamento amministrativo e didattico
dell’istituto, nei limiti delle disponibilità del bilancio.
La giunta esecutiva, eletta al suo interno, ha come compito fondamentale di
predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo, preparare i lavori del consiglio
di Istituto e attuarne le delibere. È costituita dal Preside e dal Coordinatore
Amministrativo (per diritto) e da un rappresentante delle tre componenti (docenti,
genitori, personale non docente).
Il Consiglio d’Istituto, eletto nei giorni 17 e 18 novembre 2013, opererà per un
triennio fino all’anno scolastico 2015-16 e risulta così composto:
Membri: Dirigente Scolastico: Prof. Menga Roberto
Presidente: Sig.ra Dorotino Rosa
Segretario: Prof.ssa Arena Angela
Componente dei genitori: Componente dei docenti: Componente A.T.A:
Basto Tiziana Arena Angela Capocchiano Giovanni
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Castigliego Luciano Armillotta M. Antonietta
Di Noia Maria Grazia Del Vecchio Angela
Dorotino Rosa Diurno Leonarda
La Macchia Giuseppina Grasso Anna Rosa
La Macchia Teresa Prencipe Rosa Anna
Paluscio Concetta Sorace Michele
Riontino Maria Valentino Maria
La Giunta Esecutiva risulta costituita dai seguenti membri:
Presidente il dirigente scolastico Prof. Menga Roberto
il D.S.G.A.: de Stasio Michele che svolge le funzioni di segretario nella giunta stessa
il docente: prof. Sorace Michele, il personale A.T.A.: Capocchiano Giovanni.
I genitori: Castigliego Luciano, Di Noia Maria Grazia. .
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FONDO D’ISTITUTO
Il fondo dell’istituzione scolastica è finalizzato a retribuire le prestazioni
aggiuntive rese dal personale docente ed A.T.A., volto a sostenere il processo
dell’autonomia e, in particolare, le attività aggiuntive d’insegnamento, le attività
funzionali all’insegnamento (coordinamento dei gruppi di lavoro, del team di docenti,
elaborazione e realizzazione di progetti), le attività del personale ATA, svolte per
migliorare il livello della funzionalità organizzativa - amministrativa per un più
efficiente supporto all’attività didattica.
CRITERIO E FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI
Scuola d’infanzia
Le sezioni di scuola d’infanzia, ai sensi dell’art. 11 dello schema di
regolamento emanato il 22 dicembre 2008, sono costituite, di
norma, con un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore
a 26.
Per organizzare le sezioni si è reso necessario dover considerare la
funzionalità delle scelte educative e didattiche e, quindi delle finalità da raggiungere.
Per facilitare l’inserimento dei bambini nella scuola d’infanzia, vengono proposte
diverse strategia che non comportano necessariamente suddivisione per sezione.
Solo in un secondo momento le sezioni, a carattere eterogeneo e
per fasce d’età, vengono meglio definite.
La pluralità dei linguaggi, in particolare non verbali, e l’allestimento
di alcuni laboratori permettono di far emergere le potenzialità e le
attitudini dei bambini restituendo un quadro chiaro delle varie
possibilità di combinazione dei gruppi.
Scuola primaria
Le classi della scuola primaria, ai sensi dell’art. 12 dello schema di regolamento
emanato il 22 dicembre 2008, sono costituite, di norma, con un numero di bambini non
inferiore a 15 e non superiore a 26 elevabile fino a 27 qualora residuino resti.
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Il criterio base utilizzato per la formazione delle classi prime è stato quello
dell’eterogeneità. Esso si realizza attraverso la suddivisione in parti uguali, ove è
possibile, del numero degli alunni per sesso, profitto, comportamento e situazione di
svantaggio. Il parere del profitto e del comportamento viene espresso delle docenti
della scuola d’infanzia.
Scuola secondaria di primo grado
Le classi prime della Scuola secondaria di primo grado, ai sensi dell’art. 13 dello
schema di regolamento emanato il 22 dicembre 2008, sono costituite, di norma, con un
numero di bambini non meno di 18 e non più di 27 elevabile fino a 28 qualora residuino
resti.
Le classi prime sono state formate seguendo il criterio di omogeneità tra le classi e di
eterogeneità all’interno di ciascuna classe. Pertanto gli alunni sono suddivisi per fasce
di livello considerando il curriculum degli alunni della quinta classe della scuola
primaria.
Per acquisire ulteriori notizie riguardanti l’andamento didattico e disciplinare di
ciascun alunno e per una buona integrazione del gruppo classe, si sono realizzati
incontri di collaborazione e raccordo tra docenti delle classi quinte e delle classi
prime dei due ordini di scuola.
La commissione per la formazione delle classi, tenuto conto dei principi ispiratori
individuati dal Collegio dei docenti, ha deliberato i seguenti criteri per la formazione
delle classi:
- omogeneità orizzontale tra le classi;
- eterogeneità verticale interna alle classi;
- genere di appartenenza;
- equa distribuzione degli stranieri con difficoltà di comprensione della lingua
italiana;
- equa distribuzione dei ripetenti;
- equa distribuzione degli alunni
diversamente abili;
- equa distribuzione degli alunni
particolarmente vivaci sul piano
comportamentale;
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CRITERI PER LA FORMAZIONE DELL’ORARIO
Per quanto attiene alla formazione dell’orario scolastico, il Collegio dei docenti ha
approvato, anche per quest’a. s. e all’unanimità, i seguenti criteri:
- la compatibilità con altre scuola, per i completamenti orari;
- la distribuzione equilibrata delle giornate libere;
- l’introduzione di due o tre ore buca;
- l’introduzione di un’ora per il ricevimento dei genitori previo appuntamento;
In relazione ai criteri di formulazione dell’orario scolastico si precisa quanto segue:
- nella scuola d’infanzia, senza mensa, ogni docente dovrà avere una giornata libera
diversa equamente distribuita, attivata la mensa, con i
doppi turni, obbligatoriamente si avrà libero il sabato.
- nella scuola primaria, tutti i docenti dovranno entrare alle
ore 8:30 ed uscire alle 13:00;
La programmazione sarà svolta il martedì.
Nella scuola secondaria di primo grado, ogni docente,
tranne quelli che completano l’orario obbligatorio in un’altra
scuola, dovranno avere nell’orario almeno 2/3 “ore buche”.
CRITERI PER ASSEGNAZIONE DEI
DOCENTI ALLE CLASSI
I parametri di assegnazione dei docenti alle classi approvati, all’unanimità, dal Collegio
dei docenti, sono i seguenti:
- la continuità;
- affidabilità, con riferimento all’esperienza, anzianità e alla preferenza.
Si ammette la deroga per motivi personali.
Per questi motivi i docenti vengono assegnati alle sezioni e
alle classi secondo gli allegati prospetti esposti all’albo della
scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di
primo grado.
Senza perciò inficiare le prerogative del dirigente scolastico.
54
CRITERI PER LA SOSTITUZIONE
DEL DOCENTE ASSENTE
Il Collegio dei docenti del 7 Settembre 2015 ha deliberato all’unanimità, la seguente
procedura per la sostituzione dei docenti assenti.
1. Sostituzione con i docenti che devono recuperare i permessi brevi, entro 2
mesi;
2. Sostituzione con docente di sostegno, privo dell’alunno assegnatogli,
prioritariamente nella propria classe;
3. Sostituzione con il docente in compresenza in altre classi;
4. Sostituzione con il docente di sostegno contitolare della propria classe;
5. Rimodulazione organizzazione oraria:
a) ingresso alunni posticipato, se il docente è assente alle prime ore
antimeridiane;
b) ingresso alunni posticipato, se il docente è assente alle prime ore
pomeridiane;
c) uscita alunni anticipata, se il docente è assente alle ultime ore
antimeridiane;
d) uscita alunni anticipata, se il docente è assente alle ultime ore pomeridiane;
6. Sostituzione con docente di sostegno compresente in altre classi,
alternativamente tra titolare e contitolare;
7. Spalmatura degli alunni tra le restanti classi in maniera più o meno equa;
8. Sostituzione con docente disponibile per supplenze a pagamento;
N.B. Ad essa devono rigorosamente attenersi tutti i responsabili di plesso per
l’effettuazione, con ordine di servizio scritto, delle sostituzioni dei docenti.
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STRATEGIE METODOLOGICHE
Si ritiene che il raggiungimento degli obiettivi prefissati, si
possa conseguire, in modo più efficace, attraverso la ricerca
di forme di collaborazione tra insegnanti, tra insegnanti ed
alunni, ma soprattutto confrontandosi con la didattica attiva
e con la sua valenza motivante e coinvolgente (brain-
storming, problem-solving, analisi dei casi, role-playing):
metodo della comunicazione (dialogo, discussione,
produzione orale e scritta, lavori individuali e di gruppo);
metodo dell’osservazione;
metodo esperienziale (attività di laboratorio, attività pratico - operative e
grafiche, visite guidate);
metodo induttivo e deduttivo;
metodo della ricerca multidisciplinare con utilizzo delle compresenze (ove
possibile);
metodo progettuale/ partecipativo ( didattica per progetti);
metodologia organizzativa ( in verticale /orizzontale per recupero/integrazione/
consolidamento delle acquisizioni, laboratori opzionali e approfondimenti per
potenziamento).
MMeezzzzii
Libri, riviste, giornali, macchine fotografiche, registratori, lettore di cd,
videoregistratore, strumenti multimediali, LIM, videocassette,
filmati, cartelloni, grafici, tabulazioni, questionari, diagrammi,
schede, inchieste, visite presso aziende e scuole, visite guidate
a luoghi di lavoro, incontri con operatori dei vari settori
lavorativi, visite d’istruzione, visione di spettacoli teatrali e
cinematografici, drammatizzazioni, utilizzo costante della
Biblioteca d’Istituto, partecipazioni a concorsi.
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VVeerriiffiicchhee
Il Piano per l’Offerta Formativa sarà verificato periodicamente attraverso griglie,
test, questionari, inchieste, diagrammi, cartelloni, ricerche individuali e di gruppo,
realizzazione di diapositive e fotografie, realizzazione di lavori informatici. Le
verifiche fatte alla fine delle varie unità didattiche avranno, soprattutto, valore di
rinforzo. Le verifiche fatte all’inizio dell’anno scolastico serviranno per individuare i
saperi essenziali, concordati dai docenti nelle riunioni per discipline, finalizzate alla
realizzazione di una programmazione mirata; quelle fatte in itinere e alla fine di ogni
quadrimestre serviranno per valutare i livelli di apprendimento raggiunti (conoscenze,
competenze, abilità) ed apportando eventuali correttivi.
VVaalluuttaazziioonnee
Per valutazione intendiamo la verifica del processo
d’insegnamento - apprendimento relativamente alla
situazione di partenza, agli obiettivi formulati ed agli
interventi effettuati e del servizio reso in generale (
amministrativo - organizzativo-gestionale - relazionale -
didattico ecc..).
Ogni docente dovrà essere coinvolto nel determinare gli
standard/le prove, dando sistematicità alle osservazioni.
In questo lavoro ha bisogno di supporti, perché, nel
momento della valutazione, l’insegnante verifica se
stesso, l’efficacia della sua azione educativa, l’adeguatezza degli obiettivi, il metodo, le
strategie utilizzate e il raggiungimento da parte del discente di competenze, abilità e
conoscenze necessarie per l’inserimento nelle classi successive.
È necessario quindi ricercare strumenti idonei a misurare l’efficacia e l’efficienza
delle prestazioni fornite dalla scuola.
Agli alunni e alle famiglie saranno comunicati, sia in orario curricolare che in incontri
pomeridiani collegiali i risultati della valutazione in itinere.
L’alunno conoscerà gli obiettivi, il percorso e sarà costantemente informato perché
possa avere comportamenti responsabili; il docente esprimerà la propria offerta
formativa, motiverà gli interventi e le strategie, apporterà, se necessario, dei
correttivi che verificherà e valuterà; il genitore conoscerà l’offerta formativa,
esprimerà pareri e proposte.
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Scuola Primaria
La valutazione, periodica ed annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti
responsabili delle attività educative e didattiche previste dai Piani di Studio
Personalizzati; agli stessi è affidata la valutazione dei periodi didattici ai fini del
passaggio al periodo successivo.
I docenti, con decisione assunta, all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla
classe successiva, all’interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione.
Scuola secondaria di 1°grado
La valutazione, periodica ed annuale, degli
apprendimenti e del comportamento degli alunni
e la certificazione delle competenze da essi acquisite, sono affidate ai docenti
responsabili delle attività educative e didattiche previste dai Piani Didattici
Personalizzati e dalle Indicazioni per il curricolo.
Ai fini della validità dell’anno scolastico ciascun alunno deve maturare una frequenza
minima di tre quarti dell’orario obbligatorio e facoltativo adottato. I docenti
procedono anche alla valutazione conclusiva dei singoli alunni, riportandoli su apposita
scheda di valutazione, ai fini del passaggio al periodo successivo. La non ammissione
alla classe successiva deve avvenire con delibera motivata.
La valutazione dei docenti per entrambi i gradi di scuola si fonda su un’attenta e
graduale osservazione dell’andamento dei processi di relazione e di apprendimento
vissuti dal singolo alunno e dalla classe seguendo tre momenti fondamentali per
esprimere giudizi corretti:
Valutazione diagnostica: consiste nell’esame dei prerequisiti (livelli di partenza)
degli alunni accertati per mezzo di prove d’ingresso disciplinari durante i mesi
di settembre ed ottobre al fine di accogliere e conoscere l’alunno. ma occorre
anche visionare le schede e le valutazioni provenienti dalla classe precedente, o
convocare i docenti che hanno avuto prima gli alunni, in modo da avere ben
chiaro quali sono le competenze acquisite, su cui contare per fare un ulteriore
passo in avanti.
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Valutazione formativa o valutazione in itinere: È quel tipo di valutazione, che
deve essere possibilmente frequente e mirata ad una singola unità di
apprendimento, che non ha come scopo primario quello di promuovere o di
bocciare l’alunno, ma quello di contribuire alla sua crescita, umana e
intellettuale e documentare il percorso di apprendimento e comportamentale
evidenziando i punti di forza (le positività) ed i punti di debolezza (difficoltà)
al fine di predisporre i relativi interventi di recupero, consolidamento e
potenziamento.
Valutazione sommativa o finale: consiste nel misurare non solo l’operato
dell’alunno, ma anche del docente, che, si spera, sia stato in grado di condurre
gli studenti al raggiungimento di quegli obiettivi che sono stati posti all’inizio
della programmazione annuale
(( VVeeddeerree aalllleeggaattoo PPOOFF))
VVaalluuttaazziioonnee aalluunnnnii ccoonn DD..SS..AA..
La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia
quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati "D.S.A.". Essi
possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita scolastica,
pertanto, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame vanno
adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più
idonei (ai sensi degli artt. 2,5,7 della L. 170/2010).
In considerazione delle peculiarità degli stili di apprendimento degli alunni con D.S.A.,
i docenti predispongono un P.D.P., Piano Didattico Personalizzato, atto ad individuare
le strategie didattiche più opportune e stabiliscono criteri di valutazione in relazione
agli ambiti coinvolti. A seconda delle caratteristiche di ciascun alunno con D.S.A., il
Piano Didattico Personalizzato può prevedere misure e strumenti compensativi e
dispensativi: per ciascuna materia o ambito di studio si possono prevedere eventuali
strumenti (anche tecnologici) che “compensino” le difficoltà neurologiche dell’alunno o
lo “dispensino” formalmente dall’effettuazione di prestazioni che, per le
caratteristiche delle sue difficoltà, risulterebbero irraggiungibili.
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Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.) adeguatamente
certificate, le modalità ed i contenuti delle prove di valutazione e di verifica degli
apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo del ciclo,
vengono pertanto stabiliti dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame sulla base
delle indicazioni dei P.D.P. (D.M n. 5669 12/07/2011).
VVaalluuttaazziioonnee aalluunnnnii ssttrraanniieerrii iinn ffaassee ddii aallffaabbeettiizzzzaazziioonnee
La valutazione, pur essendo legata al percorso di apprendimento della classe, deve
tener conto della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte nella fase di
accoglienza.
Obiettivo della valutazione iniziale è la rilevazione delle competenze in ingresso
attraverso colloqui con la famiglia e con lo studente, l’esame della documentazione
scolastica del Paese di origine, la somministrazione di prove oggettive di ingresso
relative alle diverse discipline, prevedendo, se necessario, l’intervento di mediatori
linguistici e culturali.
Nel primo quadrimestre la valutazione, in particolare per gli alunni di recente
immigrazione o neo arrivati, potrà:
non essere espressa (fase della prima alfabetizzazione);
essere espressa in base al personale percorso di apprendimento;
essere espressa solo in alcune discipline.
Sul documento di valutazione verrà pertanto utilizzata, se necessario, la seguente
dicitura: “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento
in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” oppure “ La
valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di
alfabetizzazione della lingua”.
Nel caso in cui l'alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera, essa potrà
essere utilizzata, temporaneamente, come lingua veicolare per l'acquisizione dei
contenuti e l'esposizione degli stessi.
Nel secondo quadrimestre la valutazione è comunque formulata perché costituisce la
base per il passaggio o meno alla classe successiva. La valutazione finale non potrà
essere semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere in considerazione in
modo particolare il percorso dell'alunno, la progressione nell'apprendimento, gli
obiettivi possibili, nonché la motivazione, la partecipazione, l'impegno.
60
La legge 169 del 30 ottobre 2008 dispone:
la valutazione del comportamento, nella scuola secondaria sia di 1° che di 2°
grado, in sede di scrutino intermedio e finale, è espressa in decimi;
la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal
consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dell’alunno e comporta,
se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame
conclusivo del ciclo.
nella scuola Primaria, già da alcuni anni scolastici, la valutazione periodica e
finale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze
acquisite è espressa in decimi ed illustra, con giudizio analitico, sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno. I docenti, con decisione assunta
all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi
eccezionali e comprovati da specifica motivazione;
nella scuola Secondaria di 1° grado, già da un paio di anni, la valutazione
periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite è espressa in decimi; sono ammessi alla classe
successiva, ovvero all’Esame di Stato conclusivo del ciclo, gli studenti che hanno
ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline.
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PROVE INVALSI
Da alcuni anni l’Istituto Nazionale di Valutazione (INVALSI) accerta le competenze e
conoscenze in italiano e matematica degli alunni della Primaria e Secondaria di I
grado, attraverso la somministrazione di questionari e test. La Prova Nazionale
rientra, alla fine del primo ciclo d’istruzione, nella
valutazione finale e globale dell’alunno, con un
punteggio che “fa media” con il voto di ammissione
all’esame e con il voto degli scritti e dell’orale. Al
fine di preparare adeguatamente gli alunni al
superamento della prova nazionale con una
valutazione positiva, la nostra scuola ha previsto
delle simulazioni in itinere riservate per questo anno alle classi terze (secondaria I
grado), utili sia per testare la preparazione degli alunni nelle prove oggettive, sia per
accertare le conoscenze specifiche e laddove fossero carenti, recuperarle, nel corso
dell’anno scolastico.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità si attua in stretto accordo tra la
scuola, la famiglia, i servizi sociali e altri Enti affinché l’esperienza educativa della
persona con disabilità realizzi la piena fruizione del diritto allo studio ed è proprio per
questo la scuola ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’ambito territoriale di
Manfredonia. L’ambito territoriale si impegna a fornire al nostro Istituto n. 2
educatori e n. 1 operatore socio-sanitario per Borgo Mezzanone.
La scuola è il luogo dove si costruisce l’identità personale, dove si educa alla
convivenza democratica e dove le diverse culture s’incontrano.
L’incontro non è solo fatto di cognizioni, ma anche di emozioni, di sentimenti, di
difficoltà. Conoscere il vissuto dell’altro aiuta a capirne la storia e a ricercare le
radice della propria storia. Per questo scopo tutte le agenzie educative si mettono in
62
gioco ma, è la scuola, in primo luogo, che deve trovare le strategie per aiutare a
superare i conflitti, a generare gli incontri, a gestire le diversità al fine di costruire,
gradualmente delle comunanze. A tal riguardo, l’Istituto parteciperà nel corso dell’a.s.,
coerentemente con gli obiettivi formativi, ad eventuali progetti atti a raggiungere
finalità specifiche, rispondenti ai bisogni, alle esigenze ed alle aspettative dell’utenza,
così da garantire una scuola di qualità.
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
“La scuola deve svolgere un ruolo di primo piano nel creare una società indirizzata
verso l'integrazione, poiché è la principale occasione, per i giovani provenienti
dall'immigrazione e quelli del paese ospitante, di imparare a conoscersi e a rispettarsi.
L'immigrazione può essere un elemento che arricchisce l'esperienza educativa di
tutti: la diversità linguistica e culturale può costituire una preziosa risorsa per le
scuole.” (3 – 7 - 2008).
Da oltre trent’anni il fenomeno immigratorio ha
assunto dimensioni importanti in ambito europeo
e, soprattutto, nel nostro Paese.
Conseguentemente ai ricongiungimenti familiari il
numero degli alunni stranieri anche nelle realtà
scolastiche italiane è divenuto un dato di forte
rilevanza che ha richiesto e ancora richiede alle
istituzioni scolastiche italiane un notevole sforzo
organizzativo e ai docenti un costante impegno di aggiornamento e studio allo scopo di
rendere efficace ed efficiente la capacità e il ruolo di accoglienza ed integrazione
della scuola.
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All’interno della scuola, quindi, è necessario avere un insieme di orientamenti condivisi
sul piano culturale ed educativo, individuare alcuni punti fermi sul piano normativo e
dare suggerimenti di carattere organizzativo e didattico al fine di garantire
l’integrazione e la riuscita scolastica.
((VVeeddeerree AAlllleeggaattoo PPOOFF ))
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LE TECNOLOGIE DIGITALI
ll docente è un professionista che opera all’interno di un’ Istituzione, al servizio di
una società in perenne evoluzione. Il sapere cresce, le tecnologie si evolvono,
cambiano le caratteristiche psico-pedagogiche degli studenti, le modalità di
apprendimento, le competenze e i bisogni. E’ un dovere del docente e,
contemporaneamente, un suo diritto, quello di rispecchiare pienamente la dinamicità
culturale attuale e di rispondere alle esigenze dei suoi studenti padroneggiando una
gamma di strategie didattiche il più ampia possibile.
In una fase delicata per l’istituzione scolastica, caratterizzata da un ampio divario tra
docente e discente, è più che mai necessario che l’insegnante torni a essere un punto
di riferimento aggiornato e pronto ad affrontare le sfide del presente. Il rischio è
che nel nostro sistema scolastico si crei un gap tra studenti (i “nativi digitali”) e adulti
(gli “immigrati digitali”); un divario da superare, restituendo appunto alla scuola il suo
ruolo di guida nel percorso di crescita personale. Questo può avvenire anche
attraverso le molteplici strade offerte dalle nuove tecnologie, ossia di tutti quei
mezzi sia hardware sia software che la rivoluzione digitale ha introdotto in ogni
aspetto della nostra vita e che stanno entrando nelle aule scolastiche, promettendo di
modificare profondamente i processi di apprendimento degli studenti. Nel nostro
Istituto sarà favorito uno dei pregi maggiori delle tecnologie digitali e multimediali,
ossia la loro capacità di accompagnare in modo "naturale" e "graduale" lo sviluppo
cognitivo del fanciullo, di non introdurre una rigida cesura tra le attività svolte a
scuola - la realtà scolastica -, con la vita in cui fino ad allora era immerso e continua ad
essere immerso fuori delle mura scolastiche - la "realtà" tout court.
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Piano Operativo Nazionale
L’Istituto è destinatario di risorse finanziarie derivanti dai Fondi Strutturali Europei
che costituiscono risorse aggiuntive destinate alle Regioni appartenenti all' Obiettivo
Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).
Per l'utilizzo dei fondi previsti per il settennio 2007/2013 sono stati elaborati dal
MIUR due Programmi Operativi Nazionali: "Competenze per lo Sviluppo", finanziato
dal Fondo Sociale Europeo (F.S.E.), e "Ambienti per l'apprendimento", finanziato dal
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.), miranti a sostenere l'innovazione e la
qualità del sistema scolastico.
La Scuola, in seguito alla partecipazione al progetto del Fondo Europeo –FESR, si è
dotata di nuovi strumenti tecnologici tesi a consentire l’uso delle nuove tecnologie e
contenuti digitali nella didattica di classe per un miglioramento dei livelli di
apprendimento degli alunni. Tali strumenti sono stati distribuiti ai vari plessi in base
alla popolazione scolastica.
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ATTREZZATURE
Computer
Televisori
Videoregistratori
Registratori
Strumentazione scientifica
Lettori CD
Fotocopiatrici
PC Portatile
Videoproiettore
LIM
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USCITE DIDATTICHE
Nel corso dell’anno scolastico saranno effettuate visite
guidate e viaggi d’istruzione in contesto locale e
nazionale. La partecipazione ai suddetti viaggi sarà
possibile qualora si raggiunga 50% + 1 di alunni e la quota
dei 2/3 per le visite guidate. I viaggi, con una durata di
più giorni, saranno consentiti alla III classe della
secondaria, per le altre classi al massimo 1 giorno.
Infine non è consentita la partecipazione dei genitori al
viaggio per le classi della scuola secondaria, in quanto esso ha pura valenza
didattica e, in tal senso, rappresenta un momento di crescita e di
autoresponsabilizzazione per l’alunno. I luoghi e gli itinerari saranno definiti da
ciascun Consiglio di classe, mentre l’organizzazione spetterà al docente
Funzione strumentale dell’Area 1.
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ddeellllaa ssccuuoollaa dd’’iinnffaannzziiaa,, pprriimmaarriiaa ee sseeccoonnddaarriiaa -- sseeddee ddii BBoorrggoo
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: “INSIEME E’ PIU’ BELLO”
Responsabili del progetto: Armillotta Antonietta, Basciano Alessandra, Diurno
Leonarda, Vitulano M. Giuseppina
Descrizione del progetto: Attività tese a individuare
percorsi metodologici-didattici integrati e condivisi
dai diversi ordini di scuola.
Obiettivi: Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino in verticale tra i vari
ordini di scuola; promuovere la continuità del processo educativo in quanto i vari ordini
di scuola, pur nella diversità, sono strettamente connessi l’uno con l’altro, per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione
obbligatoria.
Destinatari: Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia, alunni di V della primaria, alunni
di I della secondaria.
Tempo di svolgimento: Intero anno scolastico.
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ZZaappppoonneettaa
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO “HELLO CHILDREN”
Responsabile del progetto: Prencipe Rosa Anna
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Descrizione del progetto: La società
multietnica e multiculturale in cui il
bambino vive oggi fa emergere il bisogno
educativo e formativo relativo alla
conoscenza di una seconda lingua.
Descrizione del progetto: La società multietnica e multiculturale in cui il bambino vive
oggi fa emergere il bisogno educativo e formativo relativo alla conoscenza di una
seconda lingua.
Obiettivi: Prendere coscienza di un altro codice linguistico; acquisire capacità di
comprensione e di produzione; conseguire la capacità di riutilizzo di strutture
sintattiche e lessicali in contesti diversi.
Destinatari: Bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia.
Tempo di svolgimento: Gennaio - Maggio.
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO
Responsabili del progetto: Di Iorio Amalia, Del Vecchio Angela.
Descrizione del progetto: Realizzare
costumi e scenografie consone
all’attività; memorizzare testi teatrali e
canti.
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Obiettivi: Leggere e memorizzare testi teatrali curando l’espressività; saper eseguire
in gruppo semplici brani vocali e semplici coreografie su brani adatti.
Destinatari: Alunni delle classi quinte della scuola primaria.
Tempo di svolgimento: Aprile - Maggio.
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: CON MUU MUU A SCUOLA DI ALIMENTAZIONE
Responsabili del progetto: Frontino Angela, Spagnuolo Paolo, Trotta Maria Luisa,
Bove Alessandra, Iaconeta Mariangela, Santoro Caterina, Ferrantino Maria Carmela,
Venturi Antonia, Venturi Lucia.
Descrizione del progetto: Stimolare l’interesse e
la partecipazione dei bambini con un linguaggio
semplice, una grafica accattivante e con proposte
chiare ma non banali, facilmente integrabili.
Obiettivi: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi
contenuti; favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la
ricerca di nuove conoscenze; incoraggiare l’apprendimento collaborativo; realizzare
attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso
tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Destinatari: Alunni delle classi seconde e terze della scuola primaria.
Tempo di svolgimento: Ottobre - Maggio.
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PPrrooggeettttoo ccuurrrriiccuullaarree
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DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
Responsabile del progetto: Paoletti Mario.
Descrizione del progetto:
Salvaguardare gli aspetti concettuali
dell’informatica, ricorrendo a modalità
coinvolgenti sia per ricercare e
rappresentare un procedimento
risolutivo sia per comprendere un
insieme di regole progettate da altri;
inoltre finalizzare gli aspetti operativi
ai contenuti da apprendere.
Obiettivi: Favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie; potenziare il
coordinamento oculo-manuale attraverso il mouse; acquisire un comportamento
ordinato nell’uso e nella cura degli strumenti informatici; capacità di lavorare in
situazioni di piccolo gruppo; abilità di interagire attraverso la posta elettronica e con
Internet; socializzazione degli elaborati personali; porsi di fronte al mezzo
informatico con consapevolezza e senso critico attraverso una pluralità di esperienze
piacevoli e costruttive.
Destinatari: Alunni classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.
Tempo di svolgimento: Febbraio – Maggio.
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PUBBLICIZZAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un estratto del P.O.F., in forma di pieghevole, sarà distribuito ai docenti e alle
famiglie dopo l’approvazione da parte del Collegio dei Docenti.
Il testo integrale sarà pubblicato sul sito della scuola e disponibile per la
consultazione, previa richiesta, presso la Segreteria.
MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
Attraverso il monitoraggio, l’Istituto analizza in itinere i propri processi e prodotti,
ne stabilisce la coerenza, l’efficacia, l’efficienza rispetto agli obiettivi stabiliti. Il
monitoraggio del P.O.F. avviene anche a livello nazionale mediante un questionario on-
line messo a punto dall’INDIRE. Al monitoraggio segue la possibilità di inserire il
nostro documento nell’archivio dell’INDIRE.
La valutazione del P.O.F. consente di tenere sotto controllo l’intero sistema
scolastico, di individuare i punti di debolezza, di valutare la qualità degli
apprendimenti e dell’organizzazione.
La valutazione interesserà il modo di attuazione del P.O.F.;
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la realizzazione dei Progetti;
i punti di forza e di debolezza, tenendo presente le proposte dei Docenti e del
personale A.T.A.;
la percezione della realtà scolastica da parte delle famiglie.
La valutazione della qualità della scuola è finalizzata a migliorare la qualità del
servizio.
ll P.O.F. potrà essere integrato ed aggiornato a seguito di ulteriori rilevazioni
condotte fra gli utenti e gli operatori e del gruppo di progettazione e monitoraggio del
P.O.F.
Le proposte vanno inoltrate al Collegio dei Docenti ed al Consiglio di Istituto.
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CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio lezioni……………….…………… 14/09/2015
Termine lezioni………………………… 08/06/2016 (scuola primaria e secondaria
di primo grado)
Termine lezioni………………………… 30/06/2016 (scuola d’infanzia)
SOSPENSIONE ATTIVITA’
Tutte le domeniche;
1°novembre, festa di tutti i Santi;
2 novembre, commemorazione dei defunti;
8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione;
Vacanze di Natale dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016;
Vacanze di Pasqua dal 24 marzo 2016 al 29 marzo 2016;
25 aprile 2016 festa della liberazione;
2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
Altre festività: 08-09 febbraio 2016 (ponte di Carnevale)
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Info Utili
CAP: 71030 Prefisso telefonico: 0884 Codice ISTAT: 071064 Codice catastale: M267 Popolazione: 3.463 abitanti Luoghi da visitare: Chiesa di S. Michele Arcangelo, Palazzo Miele Festa Patronale: 11/13 settembre, Maria SS. della Misericordia con funzioni religiose e manifestazioni canore. Biblioteca Comunale: Via Giovanni XXIII, 4 Tel. 0884.529014 Mercato: Mercoledì (settimanale) Municipio: tel. 0884 520733 • 0884 521203 • 0884 521211 Farmacia: tel. 0884.529066 Guardia Medica: Corso Manfredonia, 2/F Tel. 0884 529333 (notturna e festiva) Carabinieri: Via Doria,1 Tel. 0884/529010 – Pronto Intervento 112.
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Info Utili (Borgo Mezzanone)
CAP. 71040 Prefisso telefonico: 0881 Codice catastale:: D643/E885 Popolazione: ca 700 Luoghi da visitare: Chiesa Santa Maria Del Grano e San Matteo Apostolo Festa Patronale: Seconda domenica di settembre, Madonna del Grano con
funzioni religiose e manifestazioni civili.