PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - Istituto Tecnico ... · Spanu Annalisa Docente ... Prof.ssa Anna...
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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
“Leonardo da Vinci”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016
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MECCANICA MECCATRONICA
ED ENERGIA
CHIMICA:
BIOTECNOLOGIE SANITARIEINFORMATICA
E TELECOMUNICAZIONI
ELETTROTECNICA
ED ELETTRONICA
COSTRUZIONI AMBIENTE
E TERRITORIO
TRASPORTI
E LOGISTICA
I NOSTRI INDIRIZZI
CHIMICA:
BIOTECNOLOGIE SANITARIE
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DOCUMENTO DI IDENTITÀ DELL’ISTITUTO
Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci”
Corsi di Studio
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA TRASPORTI E LOGISTICA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (Geometri)
Sede legale 06034 Foligno - Viale G. Marconi, 6
Telefono Fax
0742-350839/40 0742-352090 0742-343191
e-mail [email protected] [email protected]
Sito Internet
www.itifoligno.it www.itifoligno.eu
Codice meccanografico PGTF040001
Codice fiscale 82001440542
Dirigente Scolastico Rosa Smacchi
Vicario del D.S. Antonio Azzarelli
Collaboratore del D.S. Fabiana Cruciani
Collaborazione organizzativa Luca Sbraletta
D.S.G.A. Laura Piermarini
Responsabile Ufficio Tecnico Mazzocchio Maurizio
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ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
CONSIGLIO DI ISTITUTO
QUALIFICA NOMI
Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosa Smacchi
Presidente C.I. De Santis Emanuele
Genitori
Mancini Pier Luigi
Pantaleoni Gianni
De Santis Emanuele
Docenti
Bigarelli Tiziana
Azzarelli Antonio
Riggio Livio
Felice Salvatore Carlo
Trombettoni Brunella
Masciotti Daniela
Mattioli Rossano
Radicchi Claudio.
A.T.A. Dalcer Daniele
Studenti
Mariani Marini Jacopo (4B)
Tacchi Francesco (4B)
Luzi Riccardo (4B)
Petroni Debora (4I)
GIUNTA ESECUTIVA
COGNOME NOME QUALIFICA
Smacchi Rosa Dirigente Scolastico
Piermarini Laura Direttore Servizi Generali Amministrativi
Radicchi Claudio Docente
Dalcer Daniele Componente ATA
Pantaleoni Gianni Genitore
Petroni Debora Alunna
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COMMISSIONE ELETTORALE
COGNOME NOME QUALIFICA
Balducci Claudio Componente ATA
Spanu Annalisa Docente
Trombettoni Brunella Docente
Pantaleoni Gianni componente genitori (5/ E)
Pucci Nicolò componente studenti (5/E)
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
Prof. Livio Riggio
Prof.ssa Maria Chiara Giacomucci
Docenti supplenti:
Prof.ssa Carla Falasca
Prof.ssa Anna Maria Brunozzi
ORGANO DI GARANZIA D.P.R. 249/98
Prof.ssa Rosa Smacchi (Dirigente)
Prof.ssa Laura Sebastiani (Docente)
Sig. Flamini Marco (Genitore)
Sig. Proietti Lucini Elia (Studente)
COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE
Cognome Nome
Allegretti Simona
Azzarelli Antonio
Balducci Claudio
Bossi Maria chiara
Cruciani Fabiana
Felice Carlo
Giacomucci Maria chiara
Mattioli Rossano
Nalli Crispoldo
Savini Gloria
Sbraletta Luca
Scarponi Maurizio
Vezzoni Lucia
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COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE
CLASSE COORDINATORE SEGRETARIO
1/A Vezzoni Lucia Barattini Guglielmo
1/B Flamini Antonio Sebastiani Laura
1C/G Maccarino Francesca Casciola Paola
1/D Carletti Francesca Manali Marco
1/E Falasca Carla Iobbi Alessandra
1/H Guglielmi Nadia Barontini Federica
1I/S Fusco Valeria Mattioli Francesca
2/A Vezzoni Lucia Savini Gloria
2/B Tardioli Maria Brunozzi Anna Maria
2C Manuali Giovanni Sesti Gianfranca
2/D Romanelli Cristina Romanelli Cristina
2/E Sonno Massimo Santilli Gianni
2/H Ugoccioni Nicoletta Condello Attilia
2I Coccia Maurizio Moretti Lara
3/A Felice Carlo Salvatore Bertini Aldo
3/B Daniela Masciotti Renieri Carla
3/D Mattioli Francesca Vitale Angelo
3E/I Villamena Raffaela Villamena Raffaela
3/H Spanu Annalisa Tartaglini Rita
4/A Sebastiani Ferri Michelangelo Mancinelli Marinella
4/B Azzarelli Antonio Menicacci Massimo
4/C Riggio Livio De Santis Domenico
4/D Cruciani Fabiana Cruciani Fabiana
4/E Cruciani Fabiana Cruciani Fabiana
4/I Bigarelli Tiziana Scarponi Maurizio
5/A Mattioli Rossano Marinangeli Maurizio
5/B Azzarelli Antonio Sbraletta Luca
5/C Giacomucci Maria Chiara Giacomucci Maria Chiara
5/D Bossi Maria Chiara Pesciaioli Patrizio
5/E Casciola Paola Manuali Giovanni
5/I Spagnolo Giuseppe Stella Fabio
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SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
TITOLO COGNOME NOME QUALIFICA
DSGA Piermarini Laura Direttore Amministrativo
Ata Amministrativo Ottaviani Alfonsina Protocollo -Personale ATA
Ata Amministrativo Piermarini Cecilia Personale Docente – Contabilità
Ata Amministrativo Balducci Claudio Seg. Didattica
Ata Amministrativo Massacesi Umbertina Graduatorie personale
Ata Amministrativo Castellani Ada Acquisti – inventario
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA 1
Prof.ssa Lucia Vezzoni - Coordinamento, elaborazione PTOF (POF Triennale) - Visite guidate e viaggi d’istruzione
AREA 2
Prof. Carlo Felice - Organizzazione convegni-manifestazioni
- Reti per supporto della scuola
- Partecipazione a convegni e corsi
- Supporto al comitato studentesco
- Sportello ascolto
AREA 3
Prof.ssa Giacomucci Maria Chiara - Attività di orientamento in entrata
- Informazione e comunicazione con l’esterno
- Orientamento per iscrizioni all’università
AREA 4
Prof. Sbraletta Luca - Attività di orientamento in uscita compreso ITS e Bussola ….
- Rapporti scuola – mondo del Lavoro e delle professioni
- Stage Aziendali
- Rapporti con categorie professionali
- Alternanza Scuola-Lavoro
AREA 5
Prof.ssa Masciotti Daniela - Educazione alla salute
- Favorire il successo scolastico
- Riorientamento
- Interventi didattici ad hoc innovativi
AREA 6
Prof.ssa Bossi Maria Chiara - Inclusione e disabilità
- Attività con i Consigli di Classe per attivare percorsi personalizzati e per le
eccellenze
- Incontri con le famiglie, associazioni.
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COORDINATORI DI ASSE E DI INDIRIZZI
ASSE COORDINATORI VERBALIZZATORI
Linguistico (Lettere + Inglese)
Storico–Sociale (Diritto + Religione) Vezzoni Lucia Manuali Giovanni
Matematico Giacomucci Maria Chiara Bossi Maria Chiara
Scientifico Tecnologico (+Geografia) Barattini Guglielmo Sesti Gianfranca
INDIRIZZI COORDINATORI VERBALIZZATORI
Meccanico Mattioli Rossano Rossi Carlo
Elettronico – Elettrotecnico Nalli Crispoldo Pimpinicchi Moreno
Informatico Pesciaioli Patrizio Radicchi Claudio
Costruzione, Ambiente e Territorio Scarponi Maurizio Spagnolo Giuseppe
Istruzione generale Felice Carlo Salvatore Trombettoni Brunella
TFA CURRICULA
CURRICULUM DOCENTE TUTOR
Prof. Mattioli Rossano, Prof. De Santis Domenico, Prof. Riggio Livio,
Prof. Azzarelli Antonio, Prof.ssa Brunozzi Anna Maria,
Prof.ssa Vezzoni Lucia, Prof.ssa Cruciani Fabiana,
Prof.ssa Falasca Carla, Prof.ssa Trombettoni Brunella,
Prof.ssa Renieri Carla, Prof.ssa Casciola Paola, Prof.ssa Bigarelli Tiziana, Prof.ssa Masciotti
Daniela
UFFICI
Uffici di Segreteria CASTELLANI Ada
Uff. Tecnico–Presidenza–Sala Insegnanti MAZZOCCHIO Maurizio
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RESPONSABILI DEI LABORATORIIstituto Tecnico Tecnologico
“Leonardo da Vinci” Viale G. Marconi, 6 06034 FOLIGNO
Circ. n. ……..
Ai Responsabili dei Laboratori
All’ Ufficio Tecnico
Al D.S.G.A.
Oggetto: Responsabili dei reparti.
Il personale in oggetto è nominato quale responsabile dei laboratori, per l’anno scolastico 2015/2016, al fine di effettuare il controllo dei materiali in custodia presso il proprio reparto.
Foligno,
Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosa Smacchi
AULA LABORATORI SPECIALIZZAZIONI RESPONSABILI FIRMA
10 Sportello di Ascolto Prof. Felice Carlo
19 Aula di Religione Prof. Manali Marco
20 Lab. di Microbiologia Prof. Notarrigo Giuseppe
21 Lab. di Fisica Prof. Costantini Antonio
22 Lab. Informatica/CAD Prof. Flamini Antonio
25 Lab. di Storia Prof.ssa Vezzoni Lucia
27 Lab. Costruzione Ambiente e Territorio Prof.ssa Bigarelli Tiziana
32 Lab. Teatrale Prof. Manuali Giovanni
43 Lab. Sistemi di Informatica Prof. Angelini Paolo
45 Lab. di Informatica Prof. Radicchi Claudio
51 Lab. CAD Meccanica Prof. Pucci Aldo
53 Lab. Automazione Prof. Sebastiani Ferri M.
54 Lab. Chimica Prof. Notarrigo Giuseppe
55 Lab. di Topografia Prof. Scarponi Maurizio
50 Lab. Macchine Utensili Prof. Rossi Carlo
58 Lab. Tecnologico Prof. Rossi Carlo
60 Lab. Disegno CAD Costr. Amb.te Territ. Prof. Stella Fabio
61 Lab. Misure Elettriche Prof. Luca Sbraletta
62 Aula TDP Telecomunicazione Prof. Maurizio Mazzocchio
63 Lab. Telecomunicazioni TDP Prof. Maurizio Mazzocchio
64 Lab. Sistemi di Telecomunicazioni Prof. Moreno Pimpinicchi
65 Lab. Elettronica Prof. Moreno Pimpinicchi
66 Lab. TDP di Elettrotecnica Prof. Luca Sbraletta
67 Aula TDP Elettrotecnica Prof. Nalli Crispoldo
68 Lab. Sistemi di Elettrotecnica Prof. Parlanti Claudio
85 Lab. Musicale Prof.ssa Cruciani Fabiana
Uff. Tecnico-Presidenza-Sala Insegnanti Prof. Maurizio Mazzocchio
Uffici delle Segreterie Castellani Ada
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COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
In seguito all’entrata in vigore della riforma degli Istituti Tecnici, l’I.T.T., Leonardo da Vinci, si è
dotato di un nuovo organo di “governo” della scuola: il C.T.S..
Il C.T.S. è uno strumento di collaborazione tra la scuola ed il territorio, tra la scuola e le imprese del
territorio, che, pur avendo obiettivi diversi, lavorano per trovare un terreno di collaborazione e di
incontro.
La scuola è un luogo dove si sviluppano competenze professionali ma anche sociali e personali.
Il mondo del lavoro, destinatario del percorso formativo degli Istituti, è anche un luogo dove le
competenze, quelle tipiche del triennio, si sviluppano e da ciò la necessità di collaborazione tra i due
mondi, quello della scuola e quello del lavoro.
Il Comitato è quindi un nuovo organismo degli Istituti tecnici che ha funzioni di consulenza e di
proposta per le attività dell’Istituto; “ha una composizione paritetica di docenti e di esperti del
mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive
e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e
di flessibilità”.
Il Comitato è uno strumento per realizzare il collegamento organico tra la l’Istituto ed il mondo del
lavoro.
Attraverso questo organo si può ribadire la centralità dei laboratori, non solo professionali ma anche
come una metodologia di base per tutte le discipline; la centralità di forme miste nei percorsi di
studio, come stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro; la possibilità di stipulare contratti con esperti
esterni per sviluppare competenze specialistiche.
Il Comitato collabora alla definizione dei percorsi di apprendimento, all’organizzazione dell’Istituto
e delle attività formative, nel rispetto rigoroso di ruoli e di compiti, senza stravolgere il compito
educativo della Scuola, in uno spirito di collaborazione al fine di contribuire al miglioramento della
istituzione scolastica e della società.
Il C.T.S. è composto dal Dirigente scolastico e dal suo staff, dalle Funzioni strumentali, da un
rappresentante della Segreteria, dai rappresentanti del mondo del lavoro.
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ORARIO SETTIMANALE
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “L. DA VINCI”
Ingresso 7,55 - inizio delle lezioni 7,55
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
07.55/08.55
08.55/09.55
09.55/10.55
10.25/10.35 Intervallo/ricreazione
10.55/11.55
11.55/12.55
12.55/13.25
CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO
Accordo con altri Istituti per la codocenza
I gruppi-classe, durante l’attività sportiva, non devono essere più di tre
Equa distribuzione giornaliera delle ore delle materie e del loro peso giornaliero
Valenza didattica ai fini dell’articolazione dell’unità di insegnamento
Utilizzo dei laboratori
CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DEI DOCENTI
Rispettare la didattica nei suoi tempi e nelle sue modalità
Tenere conto dei docenti che completano l’orario in altre istituzioni
Rispettare, come da norma, le co-docenze
Tenere conto dell’uso dei laboratori
Tenere conto, se possibile, dei desiderata dei docenti per il giorno libero
L’orario settimanale del docente con più di 19 ore è distribuito su sei giorni
L’orario può prevedere per esigenze didattiche e organizzative flessibilità
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PERCHE' SCEGLIERE L'ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
“LEONARDO DA VINCI”
L’Istituto Tecnico è una scuola che è in grado di dare una formazione teorica e pratica:
quella teorica consentirà di apprendere rapidamente e facilmente tutte le nozioni e procedure
che verranno richieste nel mondo del lavoro, qualunque sia il campo di applicazione; la
scuola fornisce inoltre la professionalità tecnica e scientifica da spendere direttamente nel
campo del lavoro scelto.
La scuola offre inoltre la possibilità di acquisire una formazione umanistica e letteraria che
consentirà di rivolgersi alla società con un adeguato linguaggio e con la necessaria logica per
capire la complessità dei fatti.
La partecipazione a concorsi e gare su diversi argomenti permetterà, anche nel futuro, visti i
successi conseguiti negli anni precedenti, di dimostrare l’eccellenza negli ambiti di
riferimento.
La presenza nella scuola di numerosi laboratori tecnico-scientifici, frequentati abitualmente,
consentirà un’acquisizione teorica e pratica. Questo permetterà di confrontare la teoria e
l’esperienza, mettendole, a volte, anche in discussione.
Il diploma conseguito in questa scuola consentirà di proseguire gli studi sia all’università sia
in percorsi di formazione superiore o di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro in
qualità di tecnico.
Il mondo del lavoro, dopo un lungo periodo di ricerca di manodopera non specializzata, ha
ripreso a richiedere specializzazioni tecniche tipiche della nostra scuola.
La nostra scuola ha più di 70 anni e ha formato in questi decenni migliaia di tecnici, spesso
richiesti direttamente dalle aziende per la loro alta formazione.
L’offerta formativa di questa scuola consentirà di scegliere la specializzazione più adatta
alle aspirazioni di ciascuno e permetterà di conseguire altri diplomi necessari sia nel lavoro
sia nella vita attraverso:
l’“I.T.S.”, formazione di Tecnici Specializzati Post-Diploma in Meccanica e
Meccatronica, Costruzioni, Ambiente e Territorio con Alternanza Scuola-Lavoro
Progetto “Bussola” (Orientamento e formazione al lavoro)
Progetto FIXO (Formazione e innovazione per l’occupazione, scuola e
università)
Progetto di mobilità europea (“ex-Leonardo”)
Attività laboratoriali teatrali e musicali
Certificazioni informatiche: E.C.D.L. (vari livelli), C.I.S.C.O. (vari livelli)
Certificazione Europea Trinity College lingua Inglese
Programmi C.A.D., AUTOCAD, AUTODESK
Gruppo sportivo (attività presso la palestra dell’Istituto, palasport Santo Pie
tro,…)
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● Meccanica Meccatronica ed Energia ● Informatica e Telecomunicazioni ● Trasporti e Logistica
Istituto Tecnico Tecnologico
“Leonardo da Vinci”
PGTF040001
● Elettronica ed Elettrotecnica
● Costruzioni, Ambiente e Territorio ● Biotecnologie Sanitarie
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE
N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO la C. M. prot. 0030549 del 21/09/2015;
VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della
scuola;
VISTO il D.P.R del 15 marzo 2010, n. 88, Regolamento recante norme per il riordino degli istituti
tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al
dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione,
di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi
formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e
innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli
alunni;
VISTO il D.P.R 275/ 1999 inerente il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTO la legge del 15 marzo 1997, n 59 recante Delega al Governo per il conferimento di funzioni
e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la
semplificazione amministrativa.
TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali
presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territorio;
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
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TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in
occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali),
sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola;
TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità
indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) relativamente a:
- Dispersione scolastica con tassi di abbandono particolarmente significativi nella prima clas-
se e nelle classi terminali;
- Alta percentuale di ragazzi che terminano il loro corso di studi con una votazione pari a
60/100 o in una fascia compresa tra 60 – 69;
- Adozione di pratiche didattiche centrate ancora troppo sulla lezione frontale e su modalità di
apprendimento passivo da parte degli alunni (ascolto della spiegazione, risposta a domande,
esposizione e restituzione nella verifica) e delle piste di miglioramento individuate (innova-
zione delle pratiche didattiche e sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per
l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che saranno
sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione
dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai
dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;
TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione
forniti dall’INVALSI; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso
modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi,
orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente
sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro
dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di
apprendimento strategico e laboratoriali;
RITENUTO di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, coerentemente con
quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità
di tutti (dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie
efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi
comuni e talvolta speciali (BES);
RITENUTO di dover potenziare la lingua inglese anche alla luce delle esigenze emerse
dall’introduzione della metodologia CLIL agli esami di stato;
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RITENUTO di dover potenziare azioni di orientamento in uscita atte a promuovere l’accesso ai corsi
biennali I.T.S. e a quelli universitari;
AL FINE di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia didattica
del Collegio dei docenti e la libertà d’insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di
ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti
costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio-successo formativo);
EMANA
il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta
Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici.
In continuità con la mission perseguita dall’istituto, il presente atto fa proprie le finalità della legge
n.107:
Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza, quale laborato-
rio permanente di ricerca
Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti
Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica
Realizzazione di una scuola aperta
Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scola-
stiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
La Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale terrà conto delle seguenti linee
d’indirizzo:
A. Attività della scuola
I. Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di ap-
prendimento e di competenze attesi e fissati, con le esigenze del contesto territoriale, con le
istanze particolari dell’utenza della scuola in coerenza con il Regolamento di riordino degli
istituti tecnici (DPR 88/10) e con le relative indicazioni concernenti l'articolazione in com-
petenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento..
II. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della
dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione
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scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica
speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse
(deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come
lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non ita-
liana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle
difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.
III. Inserire nel POFT azioni didattiche per assicurare i principi di pari opportunità promuoven-
do nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione del-
la violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli
studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-
legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n.
119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del
predetto decreto-legge n. 93 del 2013. ( L. n. 107, comma 16).
IV. Inserire nel POFT azioni, sia didattiche che di aggiornamento, che consentano il consolida-
mento e il radicamento della cultura e della prassi di una didattica basata sul curricolo scola-
stico finalizzato all’acquisizione delle competenze disciplinari e delle competenze trasversali
di cittadinanza;
V. Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze linguisti-
che, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza
attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze
nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
VI. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al
territorio e in grado di sviluppare l’interazione forte e sinergica con le famiglie e con la co-
munità locale.
VII. Valorizzare l’area professionalizzante mediante:
- realizzazione di progetti specifici anche in collaborazione con soggetti ed istituzioni
esterne
- messa a sistema delle esperienze di alternanza scuola – lavoro da attuarsi anche
all’estero;
- potenziamento dei rapporti con il mondo produttivo ed economico locale;
- potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua inglese prevedendo anche il
conseguimento di certificazioni riconosciute a livello internazionale;
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- promozione della dimensione europea dell’educazione mediante progetti di partenariato,
mobilità di studenti e docenti, viaggi e soggiorni-studio
- implementazione delle nuove tecnologie della comunicazione nell’attività didattica
- avvio all’uso della metodologia CLIL tramite il potenziamento della conoscenza, da par-
te dei docenti di indirizzo, della lingua inglese almeno a livello B1
VIII. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e
valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.
IX. Inserire nel POFT azioni di formazione-aggiornamento rivolte al personale docente, finaliz-
zate alla valorizzazione delle loro professionalità e all’efficacia dell’azione educativa;
X. Tener presente la componente ATA sia nella redazione del POFT, per quanto richiamato
dalla vigente normativa, sia nella concreta attuazione dei progetti, come previsione di
compartecipazione nella loro realizzazione, sia nell’accesso ai compensi;
XI. Individuare delle aree d’intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere struttu-
rate con successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato
nell’ambito di una flessibilità oraria che è condizione indispensabile per l’efficacia dello
stesso intervento didattico.
Organico potenziato
Coerentemente con quanto espresso dalla circolare Miur del 21 settembre 2015, si individuano per
la richiesta dell’organico potenziato – secondo quanto previsto dalla Legge 107 - i campi di
potenziamento sotto indicati in ordine di priorità:
- Potenziamento scientifico
- Potenziamento umanistico
- Potenziamento linguistico
- Potenziamento laboratoriale (Alternanza Scuola-Lavoro)
- Potenziamento socio economico per la legalità
- Potenziamento artistico – musicale
- Potenziamento motorio
B. Scelte di gestione e di amministrazione
L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi,
è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico.
Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo che amministrativo, concorrono ad una sola
finalità: la realizzazione di un’offerta formativa ampia e significativa. L’Istituto pone le ragazze e i
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ragazzi al centro della propria attenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando
l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. L’Istituto mira a soddisfare le esigenze delle
famiglie e dell’utenza, anche attraverso:
- La valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;
- La valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;
- La collaborazione con il territorio: con l’utenza, l’Amministrazione Comunale, le Associa-
zioni, gli Enti, le Università;
- La sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o stranieri per pro-
muovere forme di cooperazione, informazione, formazione, stage, alternanza scuola-lavoro
Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento
i criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità
dell’offerta formativa, l’Istituto realizza le seguenti azioni:
- la funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente
che ATA;
- il monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al supe-
ramento delle eventuali criticità;
- la valorizzazione del personale in ogni sua competenza, esperienza, capacità;
- la condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti
dalla Contrattazione integrativa di Istituto;
- l’ascolto costante e il lavoro per interpretare le esigenze dell’utenza;
- la ricerca continua delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie;
- il reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del
servizio sin qui assicurati ed implementarli anche reperendo fonti di finanziamento diverse
da quelle ministeriali.
Conclusione e specificazioni in riferimento all’organico potenziato
Quanto espresso nel POFT costituirà la motivazione per:
1. L’individuazione del fabbisogno di posti;
2. La selezione delle aree di utilizzo dell’organico potenziato e l’individuazione del fabbisogno
di posti ad esso relativo;
Le richieste dell’organico potenziato, secondo quanto espresso dalla Circolare del Miur del 21
settembre prot. 0030549, sono state effettuate senza tener conto della possibilità di richiedere
specifiche classi di concorso, come invece previsto dalla Legge 107. La dirigenza si riserva di
riformulare le richieste relative ai campi di potenziamento dell’organico potenziato sulla base delle
19
necessità individuate dal POFT, in corso di elaborazione
I dati relativi alle esigenze di personale, opportunamente calcolati in base alle indicazioni che
verranno fornite dall’Amm.ne, saranno contenuti all’interno del documento.
Il Piano dell’offerta formativa triennale sarà pubblicato sul sito Web dell’I.T.T. “Leonardo da Vinci”
di Foligno.
Il presente atto d’indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti del 29 settembre 2015. Copia dello
stesso è consegnata ai coordinatori dei consigli di classe impegnati nella contestualizzazione delle
scelte del collegio dei docenti nei piani educativi e didattici della classe.
Foligno 29 settembre 2015
20
FINALITÀ DELL'ISTITUTO
Accanto a quelli preminentemente curricolari specifici di ogni indirizzo, il nostro Istituto si propone
degli obiettivi di carattere generale, che riguardano la formazione umana e civile degli studenti,
quali
educare ai valori universali della pace, della tolleranza, della giustizia sociale, del rispetto
interetnico, come strumenti ineludibili della convivenza umana e dello sviluppo
assumere atteggiamenti critici nei riguardi della ricerca scientifica e tecnologica, perché il
fine ultimo sia una società in continuo progresso
rispettare l’ambiente e le sue specie, affinché l’“ecosistema Terra” possa preservarsi anche
per le generazioni future
promuovere la partecipazione alla vita sociale, accettare il confronto delle idee, misurarsi
democraticamente con gli altri, operare per il bene della collettività
pretendere il rispetto della dignità umana e della libertà della persona contro qualsiasi
forma di degrado fisico e morale e contro ogni costrizione
tutelare i diritti dei più deboli e impegnarsi per la loro affermazione
porsi in maniera critica davanti all’informazione e alla comunicazione
ridurre lo svantaggio scolastico recuperando alunni problematici
promuovere l’interscambio tra scuola e mondo del lavoro
incrementare, l’uso delle tecnologie informatiche (I.C.T.) con progetti mirati e con aule
aumentate dalla tecnologia e con spazi alternativi per l’apprendimento, privilegiando una
didattica aumentata e laboratoriale
promuovere una visione aperta che guardi al femminile come risorsa indispensabile per la
futura crescita di una nuova società rinnovata, valorizzando anche il ruolo della
professionista con elevate competenze tecniche in grado di essere competitiva in tutti i
livelli professionali
promuovere la formazione di persone in grado di trasformare i saperi in saper fare, saper
essere e saper vivere con gli altri in modo da acquisire uno spirito aperto, critico e capace di
guardare alle diverse forme del nuovo, rispettando il vecchio
cercare nel passato le ragioni per costruire il futuro
comprendere, senza accettare passivamente
partecipare attivamente alla vita sociale e culturale, con la consapevolezza dei propri diritti
e doveri.
21
COMPETENZE TRASVERSALI O DI CITTADINANZA
Costruzione del sé
Imparare a imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non
formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Relazioni con gli altri
Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico ecc.), mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d'animo, emozioni ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante vari
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all'apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Interazione con la realtà naturale e sociale
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse
discipline.
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire e interpretare l'informazione: acquisire e interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti e opinioni.
22
PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE
La scuola è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con
le indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione
dei linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico.
Il piano dell’offerta formativa delinea i seguenti obiettivi culturali e professionali:
riconoscere le caratteristiche specifiche dell’indagine tecnico-scientifica nei differenti
campi disciplinari studiati
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
utilizzare gli strumenti fondamentali per un corretto avvicinamento al patrimonio letterario
possedere un vocabolario ampio adeguato a scambi in contesti culturali, professionali e
sociali variegati
comprendere i linguaggi multimediali (TV, giornali, spot, radio, internet)
comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali
possedere solide conoscenze di tutti i linguaggi sia umanistici sia tecnico scientifici
comprendere il ruolo del linguaggio matematico per descrivere, comunicare, formalizzare
saper usare il metodo matematico anche in altri contesti
padroneggiare tecniche e tattiche di sport individuali e di squadra.
23
PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO
La nostra scuola
fornisce strumenti e conoscenze ai giovani e alle loro famiglie, affinché le scelte che ogni
studente è tenuto a fare si armonizzino con le sue potenzialità e inclinazioni (orientamento
e ri-orientamento);
mira ad un raccordo tra la scuola media di primo grado, la scuola media di secondo grado e
l’università in modo da garantire un supporto a tutto il processo educativo (continuità);
mira ad eliminare lo svantaggio scolastico offrendo opportunità volte a compensare deficit
formativi (attività laboratoriali, musicali, teatrali, attività di recupero);
esalta il ruolo dell’ospitalità considerata valore inalienabile nella scuola di Stato dove la
presenza di più realtà, le più disparate, deve portare all’arricchimento di tutti (accoglienza);
si impegna nelle problematiche dell’inclusione dello studente, mettendo in atto un
programma di raccordo che coinvolge la scuola di provenienza, il territorio e la famiglia per
ridurre le difficoltà di apprendimento (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.);
amplia gli “orizzonti” dei propri studenti attraverso uscite, viaggi di istruzione, visite
didattiche e attività in azienda (conoscere, scoprire, sperimentare);
incoraggia la rappresentatività degli studenti (Comitato studentesco);
vanta l’aggiornamento docente su contenuti, tecniche, metodologie (innovazioni
tecnologiche e didattiche);
consente di acquisire titoli certificati (TRINITY, E.C.D.L., CAD, AUTOCAD,
AUTODESK);
valorizza le eccellenze (partecipazione a olimpiadi, gare, concorsi,…);
utilizza la didattica per competenze e programma attività di stage, alternanza scuola-lavoro
e tirocini formativi (rapporto con le realtà territoriali, nazionali ed europee);
favorisce il ben-essere fisico e sociale attraverso iniziative: peer-education, sportello di
ascolto, gruppo sportivo, …;
offre la possibilità di partecipare ai Corsi “Istruzione Tecnica Scientifica,”, Post-
Diploma in Meccanica e Meccatronica, Costruzioni, Ambiente e Territorio con
Alternanza Scuola-Lavoro, per la formazione di Tecnici Specializzati (particolarmente
richiesti dal mondo del lavoro).
24
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ATTIVITÀ DESCRIZIONE
Orientamento
In ingresso Rivolta agli studenti delle medie.
Lezioni dimostrative nelle scuole medie. Visite guidate nella nostra scuola. Scuola aperta per famiglie e studenti. Studente per un giorno all’I.T.T. Mini corsi orientanti pomeridiani.
In uscita Rivolta agli studenti dell’ultimo anno.
Incontri con docenti universitari e esperti del mondo del lavoro. Stage aziendali.
Ri-Orientamento interno
Rivolto agli studenti. Aiutare gli studenti a capire qual è l’indirizzo di studi a loro più adeguato.
Continuità
Rivolta ai docenti delle scuole medie inferiori e docenti dell’Istituto. Rivolta agli studenti delle prime e delle terze classi dell’Istituto.
Incontri tra docenti per confrontare e discutere i saperi essenziali delle discipline. Con interventi individuali si cerca di portare gli studenti allo stesso livello di conoscenze e competenze di base, colmando le eventuali differenze di ingresso.
Recupero
Interventi didattici educativi integrativi. Pausa didattica in orario curricolare. Corsi di recupero estivi per gli studenti con sospensione del giudizio.
Sono corsi disciplinari pomeridiani che tendono a ridurre il deficit formativo. Sospensione temporanea del programma. Corsi pomeridiani o mattutini per colmare le lacune nelle materie con profitto insufficiente.
Accoglienza
Rivolta ai ragazzi stranieri da poco tempo residenti in Italia.
Acquisizione di abilità linguistiche di base della lingua italiana. (Italiano L2)
Lezioni pomeridiane diffuse su tutto l’arco dell’anno scolastico, tenute dai nostri docenti di lettere.
Accoglienza Rivolta ai ragazzi stranieri nati in Italia.
Acquisizione di abilità linguistiche di base della lingua italiana.
Lezioni pomeridiane diffuse su tutto l'arco dell'anno scolastico, tenute da docenti di lettere.
Accoglienza
Rivolta ai ragazzi con bisogni educativi speciali (B.E.S., D.S.A., handicap, …)
Acquisizione di una adeguata ed efficace metodologia di lavoro.
Ricerca e realizzazione di adeguate ed efficaci strategie di lavoro e di studio.
25
Accoglienza Rivolta ai genitori degli alunni.
Instaurare una costante collaborazione
Incontri di conoscenza all’inizio dell’anno scolastico, colloqui.
Viaggi di istruzione e
stage linguistici
in Italia nella UE Visite didattiche
Rivolti a tutti gli studenti. Rivolta agli studenti del 5° anno di corso ed agli studenti che partecipano alla realizzazione di progetti. Rivolte a tutte le classi.
Sono previsti viaggi e soggiorni in Italia, secondo modalità definite dal Consiglio di Istituto. Sono previsti viaggi e soggiorni in Paesi dell’Unione Europea secondo modalità stabilite dal Consiglio di Istituto. Sono uscite in ambito territoriale volte ad approfondire specifiche tematiche curricolari.
Biblioteca Insegnanti Studenti
Consultazione in loco e prelievo volumi per tempi definiti.
Migliaia di volumi che spaziano dalla storia alla letteratura alle scienze ai formati enciclopedici.
Attività studentesca
Comitato studentesco
Favorisce la partecipazione degli studenti alla vita scolastica..
Il Comitato Studentesco promuove iniziative tese ad integrare l’offerta didattica con convegni, incontri, ... con valore formativo e culturale.
Aggiornamento docenti
Iniziative esterne Iniziative interne
Promosse dal MIUR o da altri enti. Promosse dal Collegio Docenti.
Attività formative e di aggiornamento su tematiche espresse da Collegio dei docenti
26
Alternanza Scuola-Lavoro
presso l’I.T.T. “Leonardo da Vinci” di Foligno
Documenti: Linee guida MIUR 8 ottobre 2015
Attività/azioni intraprese dall'Istituto Tecnico Tecnologico
Il Nostro Istituto è da anni impegnato in azioni di alternanza Scuola-Lavoro: molte imprese
locali si sono complimentate e si complimentano con Noi per l'atteggiamento, la disponibilità la
competenza dei nostri studenti impegnati in attività di alternanza, stage...
Oggi fa tesoro delle esperienze già maturate e dà valore aggiunto in virtù delle sopraggiunte Linee
guida del Miur e delle nuove opportunità/azioni intraprese dalla nostra scuola quali:
A) contatti con aziende locali regionali (Usl 2) e nazionali (Enel e Trenitalia) disposte ad
“aprire le porte alle esperienze e alle competenze che si formano fuori dall'aula aumentando
sapere e saper fare” (Stefania Giannini) linee operative alternanza scuola-lavoro 8 ottobre
2015 e ad attivare un lavoro di gruppo e di squadra, di progettazione, di co-progettazione,
progettazione integrata, di comunicazione condivisa al fine di raggiungere le competenze
disciplinari e di cittadinanza;
B) progetti di grande respiro con aziende estere e con partener europei che completano il
percorso di alternanza dando notevole spessore anche sul fronte della internalizzazione
percorso molto importante in una società globalizzata.
La scuola propone un potenziamento di azioni e attività didattiche legate all’alternanza
attraverso:
- Potenziamento della lingua inglese per il perseguimento
di una certificazione di almeno del livello B1
- Potenziamento delle competenze specifiche di indirizzo
con l’introduzione della metodologia CLIL in inglese
- Introduzione dello studio di una seconda lingua straniera
(ampliamento dell’Offerta formativa): tedesco
- Potenziamento della dimensione artistica relativamente
all’indirizzo CAT
- Potenziamento delle azioni di programmazione CAD e AUTOCAD
- Potenziamento di attività tecnologiche – informatiche (ECDL e CISCO)
27
- Certificazioni per i livelli della lingua inglese
A) Aziende locali regionali e nazionali B) Aziende estere e partner europee
- Umbra Group
- NCM
- OMA Tonti
- Studi privati
- Archivio di Stato
- Centro Edile
- EBM
- Ormesa
- Enel
- Trenitalia
- USL 2
- AFAM S.p.A. - farmacie
- Laboratorio di Scienze Sperimentali e Festa
di Scienza e Filosofia
- ESA Agenzia spaziale europea relativamente
al progetto Can Sat (eccellenze – 10 studen-
ti)
- CNR Centro Nazionale di ricerca – Ginevra
- Erasmus Plus relativamente ai progetti:
a) Progetto Trees
b) Sum@schools
N.B.: relativamente al punto A si è proceduto realizzando protocolli di intesa e convenzioni;
Relativamente al Punto B percorso si è strutturato tramite progetti.
Gli alunni delle classi terze frequentano un corso sulla sicurezza:
sicurezza nei luoghi di lavoro
16 h, con certificazione ISFOL valida per 5 anni
Modalità organizzativa dell’alternanza Scuola–Lavoro
Classi Periodo Ore di alternanza
Classi terze Gennaio - Febbraio 170 circa
Classi quarte Maggio – Giugno 80 circa
Classi quinte Settembre 160 circa
28
Designazione docenti tutor (tutor-interno)
Docenti Tutor Indirizzi
Mattioli Rossano Meccanica Meccatronica ed Energia art. Meccanica e Meccatronica
Mattioli Rossano Meccanica Meccatronica ed Energia art. Energia
Pesciaioli Patrizio Informatica e Telecomunicazioni art. Informatica
Scarponi Maurizio Costruzioni, ambiente e territorio
Riggio Livio Elettronica ed Elettrotecnica art. Elettronica
Nalli Crispolto Elettronica ed Elettrotecnica art. Elettrotecnica
Minelli Stefania Chimica, Materiali e Biotecnologie art. Biotecnologie sanitarie
29
ACCOGLIENZA DELL'ALUNNO CON DISABILITÀ
Azioni volte ad accogliere alunno con disabilità:
raccordo con la scuola media di provenienza dell’alunno al fine di
acquisire informazioni rispetto alle attività svolte e ai risultati conseguiti;
valutare la compatibilità delle caratteristiche individuali con il percorso
professionale individuato;
verificare l’aggiornamento delle diagnosi funzionali;
fare una proposta progettuale di massima;
raccordo con gli operatori ASL referenti al fine di
acquisire informazioni relative alla diagnosi funzionale;
costruire un'impostazione generale del progetto scolastico/ progetto di vita;
eventuale raccordo con Enti locali al fine di
definire un eventuale intervento di personale educativo/assistenziale;
Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal suo staff, individua la classe dove inserire l’alunno con
disabilità e stabilisce, prima dell’avvio dell’anno scolastico, un Consiglio di Classe invitando i
docenti della scuola secondaria di primo grado per mettere a conoscenza tutti gli insegnanti del
percorso svolto e per migliorare la qualità dell’integrazione, formulando proposte di tipo
organizzativo ed educativo.
30
31
MATERIE E QUADRI ORARI CURRICOLARI
Premessa
Il percorso scolastico è scandito in tre momenti: primo biennio, secondo biennio, quinto anno.
Tutti gli indirizzi portano all’acquisizione di conoscenze e competenze che consentiranno un rapido
inserimento nel mondo del lavoro, l’accesso alla Istruzione Tecnica Superiore, l’accesso
all’Università, la capacità di gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni
continue, l’accesso alla libera professione.
Il primo biennio è preliminare a tutti gli indirizzi. Esso consente di acquisire le conoscenze
propedeutiche di base per affrontare gli anni successivi e, se è difficile scegliere l’indirizzo al
momento dell’iscrizione, la scelta potrà essere messa in discussione per tutto l’arco del primo
biennio.
Nel secondo biennio le discipline promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e competenze
professionali. L’uso di metodologie condivise e il ricorso al laboratorio contribuiscono a far
cogliere l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e tecniche operative.
Nel quinto anno si compie l’affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che
permetterà di affrontare le scelte per il futuro nel lavoro e nello studio.
A partire dal secondo biennio, come previsto dalla riforma della scuola, saranno programmate
attività di alternanza scuola-lavoro, tirocini, stage ambientali.
Tutta la didattica, una didattica laboratoriale, è impegnata nell’uso di metodologie innovative
fondate sia sull’ampio uso delle tecnologie informatiche sia sulla partecipazione “attiva” degli
studenti perché siano protagonisti degli apprendimenti.
Ogni indirizzo ha un quadro orario di trentadue ore settimanali, ad eccezione del secondo anno del
primo biennio nel quale è stata introdotta l’ora di geografia.
L’Istituto Tecnico Tecnologico, al termine del percorso di studi, si apre all’Istruzione Tecnica
Superiore, all’Università, al Mondo del lavoro (aziende private del territorio, aziende pubbliche,
libera professione, studi tecnici, insegnamento).
32
PER CHI...
è curioso, dinamico e orientato alle applicazioni della tecnologia
è appassionato di ricerca e vuole misurarsi anche con il lavoro autonomo e di laboratorio
vuole essere protagonista dello sviluppo scientifico e dell'innovazione tecnologica
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica
ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi
elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e
trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e
trasporto dell'energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
nei contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di
sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e di sistemi di automazione.
È in grado di
operare nell'organizzazione dei servizi e nell'esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi;
sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati
elettronici;
utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali in grado
di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle
tipologie di produzione;
intervenire nei processi di conversione dell'energia elettrica, anche di fonti alternative, e del
loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi
alle normative sulla sicurezza;
collaborare, nell'ambito delle normative vigenti, al mantenimento della sicurezza sul lavoro
e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e
dell'organizzazione produttiva delle aziende.
In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative
normative tecniche, viene approfondita nell'articolazione Elettronica la progettazione,
realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici.
33
Sbocchi professionali
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica trova impiego nei campi più svariati poiché
l'automazione, l'informatica distribuita ed i sistemi integrati di comunicazione richiedono una figura
professionale con queste caratteristiche.
Non va poi trascurata la possibilità di uno sbocco professionale di tipo tecnico commerciale.
In sintesi l'elenco dei campi di impiego:
Tecnici di laboratorio,
Assistenza e manutenzione di apparecchi elettronici consumer e professionali,
Settore tecnico commerciale come venditore di prodotti e componenti elettronici,
Grandi impianti di distribuzione e manutenzione,
Telefonia e telematica (telecom, alcatel, siemens, vodafone, nokia),
Computer e sistemi informatici (ibm, hp, oracle, sun).
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
34
Laboratori utilizzati
Laboratorio Tecnologia Disegno Progettazione (TDP)
Laboratorio Misure Elettroniche
Laboratorio Misure Elettriche
Laboratorio Sistemi
Laboratorio Telecomunicazioni
Iniziative e progetti
Percorso formativo “Energetica e fonti rinnovabili” per le classi dell’articolazione di
elettrotecnica
(2B-3B-4B-5B), periodo: ottobre-maggio
Progetto “Formazione per un credito sicuro” con Securitas srl e Umbra Group spa e rilascio
attestato AiFOS per gli alunni delle classi 3B-3C: dicembre-gennaio (16 ore di formazione
in aula)
Progetto “alternanza scuola-lavoro classi 3B-3C”
Stage estivi classi 4B-4C
Tirocini classi 5B-5C
Progetto “Riciclo e led” in collaborazione con Tofi impianti elettrici per la classe 3B con
realizzazione di modelli di corpi illuminanti
Seminario sulla domotica e risparmio energetico in ambiente residenziale tenuto dall’ing.
Claudio Boarino per le classi 2B, 3B, 4B e 5B, periodo: gennaio
Visita agli impianti della VUS valle umbra (piattaforma della raccolta differenziata di
Cannara e l’impianto di S. Orsola, discarica e biobas) con le classi 2B, 3B, periodo: maggio
Visita alla fiera Ecomondo di Rimini con le classi 3B, 4Be 5B periodo: 7 novembre 2014
Visite agli impianti ad energie rinnovabili del territorio
“Festa della scienza e della filosofia” organizzata dal laboratorio di scienze sperimentali di
Foligno, alcuni studenti delle classi 3B- 3C-4B e 4C parteciperanno agli eventi con funzioni
di tecnici audio e luci
Alternanza Scuola-Lavoro per tutti gli alunni delle terze classi
Stage estivi per gli alunni interessati delle quarte classi
Tirocinio formativo per gli alunni interessati della quinta classe
Viaggio di istruzione all'estero con visita ad aziende di primo livello
Visite guidate ad aziende locali
Corso "Nuovo Modo di Progettare per Prototipazione Rapida e Stampa 3D";
Partecipazione a gare nazionali
35
Articolazione: ELETTRONICA
Discipline Triennio
3° 4° 5°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5* 5* 6*
Elettrotecnica ed Elettronica 7* 6* 6*
Sistemi automatici 4* 5* 5*
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
36
Articolazione:
ELETTROTECNICA
Discipline
Triennio
3° 4° 5°
Are
a c
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i in
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5* 5* 6*
Elettrotecnica ed Elettronica 7* 6* 6*
Sistemi automatici 4* 5* 5*
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
37
PER CHI...
ha familiarità con l’uso del PC e passione per l’informatica
ha interesse per le discipline tecnico scientifiche del settore
pensa che le infrastrutture delle telecomunicazioni sono uno strumento di competizione per
il sistema paese
vuole stare al passo con l’innovazione tecnologica
Il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni
ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell'elaborazione
dell'informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono
all'analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di
sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei
segnali;
ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono
rivolgersi al software: gestionale - orientato ai servizi - per i sistemi dedicati "incorporati";
collabora nella gestione dei progetti, operando nel quadro di normative nazionali ed
internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle
informazioni ("privacy").
È in grado di
collaborare, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della
tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e
nell'organizzazione produttiva delle imprese;
collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità
di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un
approccio razionale, concettuale ed analitico, orientato al raggiungimento dell'obiettivo,
nell'analisi e nella realizzazione delle soluzioni;
utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale
caratterizzato da forte internazionalizzazione;
definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d'uso.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative
tecniche, viene approfondita nell'articolazione Informatica l'analisi, la comparazione e la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.
38
Sbocchi professionali
Il nuovo piano di studi ridefinisce e riqualifica la figura del diplomato in Informatica e
Telecomunicazioni.
Con la massiccia diffusione dell'automazione d'ufficio, si aprono molte possibilità nei servizi per
l'informatica: nuove figure di gestori di basi di dati, esperti di applicazioni, sistemisti e
amministratori di rete; esperti di sviluppo software in ambienti aperti, di manutenzione hardware e
software e di formazione.
A queste possibilità si aggiunge un'accresciuta richiesta di esperti di automazione, con competenze
interdisciplinari, conseguente al processo di automazione della produzione industriale.
Inoltre vanno considerate quelle offerte dovute al rapido espandersi dell'informatica nei settori delle
reti geografiche (dati, voce e immagini), la multimedialità, il superamento del concetto di dato con
quello di oggetto, l'integrazione tra sistemi informatici aperti.
È proprio degli ultimi anni un aumento vertiginoso della domanda di tecnici informatici in settori
quali
centri elaborazione dati aziendali,
telecomunicazioni,
internet,
pubblica amministrazione ed uffici legali,
centri di certificazione qualità,
softwarehouse (aziende per lo sviluppo di software),
formazione di base.
39
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
Laboratori utilizzati Laboratorio di Matematica
Laboratorio di Informatica
Laboratorio di Sistemi
Laboratorio di Elettronica
Iniziative e progetti • Alternanza Scuola-Lavoro per tutti gli alunni delle terze classi
• Stage estivi per gli alunni interessati delle quarte classi
• Tirocinio formativo per gli alunni interessati della quinta classe
• Viaggio di istruzione all'estero con visita ad aziende di primo livello
• Visite guidate ad aziende locali
• Corso "Nuovo Modo di Progettare per Prototipazione Rapida e Stampa 3D"
• Partecipazione a gare nazionali
• E.C.D.L.
• C.I.S.C.O.
40
Articolazione: INFORMATICA
Discipline Triennio
3° 4° 5°
Are
a c
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i in
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Sistemi e reti 4* 4* 4*
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e telecomunicazioni 3* 3* 4*
Gestione progetto, organizzazione di impresa - - 3
Informatica 6* 6* 6*
Telecomunicazioni 3* 3* -
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
41
PER CHI...
è appassionato di aerei, navi e treni, di costruzioni e motori
è interessato dalla complessità dei rifornimenti, destinazione e stoccaggio di materiali che
vede sulle grandi vie di comunicazione (logistica)
ritiene che la globalizzazione possa essere una sfida con la quale bisogna misurarsi
Il diplomato in Trasporti e Logistica
ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle
attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e
degli impianti relativi, nonché l'organizzazione di servizi logistici;
opera nell'ambito dell'area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di
gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della
condizione del mezzo in rapporto alla tipologia d'interesse, della gestione dell'impresa di
trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti; corrieri, vettori, operatori di nodo e
intermediari logistici;
possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi
del settore in cui è orientato e di quelli collaterali.
È in grado di
integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei
mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle
norme vigenti in materia di trasporto;
intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo;
collaborare nella pianificazione e nell'organizzazione dei servizi;
applicare le tecnologie per l'ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in
grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico e organizzativo
dell'impresa;
agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell'applicazione delle normative nazionali,
comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei
servizi e del lavoro;
collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell'ambiente e
nell'utilizzazione razionale dell'energia.
L'articolazione Costruzione del mezzo riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo:
aereo, navale e terrestre e l'acquisizione delle professionalità ne campo delle certificazioni di
idoneità all'impiego dei mezzi medesimi.
42
Sbocchi professionali
Il diplomato in Trasporti e Logistica lavora nelle industrie di progettazione e costruzione di
velivoli e nel settore collaudi, verifiche e controlli, assistenza tecnica e manutenzione di velivoli sia
in ambito civile che militare.
Inoltre trova qualificato impiego nell'industria meccanica, in particolare nei settori della produzione,
ufficio tecnico, controllo qualità ed impianti di lavorazione automatica e robotizzata; la sua
formazione gli offre anche interessanti opportunità nel settore dell'assistenza pre e post vendita.
Può esercitare la libera professione oppure proseguire la sua formazione anche per diventare pilota
di velivoli o intraprendere la carriera militare.
La naturale prosecuzione degli studi è l'iscrizione alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale o
Meccanica presso il Politecnico.
Può, pertanto, ricoprire ruoli relativi a
costruzione e montaggio di componenti meccanici con elaborazione dei cicli di lavorazione,
programmazione e controllo della produzione con analisi e controllo dei costi,
dimensionamento, installazione e gestione di impianti legati al sistema velivolo,
controllo e collaudo di materiali, semilavorati e componenti,
sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC,
controllo e messa a punto degli impianti di bordo e dei servizi di manutenzione del velivolo,
gestione delle procedure di un Sistema di qualità aziendale,
sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente,
assistenza tecnica e manutenzione velivoli sia in ambito civile che militare.
43
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
Laboratori utilizzati
Laboratorio di Matematica e Informatica
Laboratorio CAD
Laboratorio Macchine a fluido
Officina Macchine Utensili
Laboratorio Tecnologico
Officina Aeronautica
Laboratorio di Aerotecnica e Impianti di Bordo
44
PER CHI...
mostra interesse verso i processi produttivi e si appassiona alla fabbricazione
e montaggio di componenti meccanici.
è intraprendente e portato a individuare soluzioni tecnologiche e organizzative.
è portato a lavorare sia in modo autonomo sia in team.
Il diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.
Nelle attività produttive d'interesse collabora alla progettazione, costruzione e collaudo dei
dispositivi e dei prodotti, alla realizzazione dei relativi processi produttivi;
interviene nella manutenzione ordinaria e nell'esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi;
è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
È in grado di
integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici
dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione;
intervenire nell'automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai
quali è in grado di contribuire all'innovazione, all'adeguamento tecnologico e organizzativo
delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti;
elaborare cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione
ed utilizzo dell'energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel
rispetto delle normative e della tutela dell'ambiente;
agire autonomamente, nell'ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e
della tutela ambientale;
pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro
svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d'uso;
per la sua specifica preparazione e per la sua caratteristica progettuale e creativa è
particolarmente adatto all'esercizio della libera professione, alla quale accede previo
tirocinio ed Esame di Stato.
Nell'articolazione Energia sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate
alla conversione e utilizzazione dell'energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la
sicurezza e la tutela dell'ambiente.
45
Sbocchi professionali
Il diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia si presenta favorito sul mercato del lavoro
perché la domanda di specializzati è alta rispetto all'offerta scolastica e le possibilità lavorative del
settore sono numerose e gratificanti.
Gli sbocchi professionali più frequenti sono
nelle industrie per la produzione di macchine e componenti per impianti termici e
termosanitari;
nelle aziende di installazione di impianti termici;
nella libera professione (progettazione, consulenza tecnica e tecnico-giuridica);
nelle imprese di manutenzione e conduzione degli impianti termici, nel settore pubblico e in
quello privato.
La naturale prosecuzione degli studi è l'iscrizione alla facoltà di Ingegneria nell'area
meccanica-energetica.
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
46
Laboratori utilizzati
Laboratorio di Tecnologia Meccanica
Laboratorio CAD e CAD-CAM
Laboratorio Meccanica e Macchine a fluido
Laboratorio Sistemi di Automazione Industriale
Laboratorio Macchine Utensili tradizionali e a CNC
Iniziative e progetti
Alternanza Scuola-Lavoro120 ore per tutti gli alunni delle terze classi
Stage estivi per gli alunni interessati delle terze e quarte classi
Tirocinio formativo per gli alunni interessati delle quarte e quinte classi
Viaggio di istruzione all'estero con visita ad aziende di primo livello del settore meccanico
meccatronico ed energia
Visite guidate ad aziende locali del settore Aeronautico
Progetto a "Scuola di impresa" promosso dalla Regione Umbria
Realizzazione prototipo di risciò a pedalata assistita elettrico fuoristrada
per disabili (RISCI-OLE)
Certificazione Internazionale Autodesk per AutoCAD 2015
Corso "Nuovo Modo di Progettare per Prototipazione Rapida e Stampa 3D"
Partecipazione alla gara nazionale di Meccanica
Partecipazione alla gara nazionale "CAD Olympics"
Progetto "Bottega di Leonardo: Dall'Idea al Prodotto""
47
Articolazione:
MECCANICA
MECCATRONICA
Discipline
Triennio
3° 4° 5°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Meccanica, macchine ed energia 4* 4* 4*
Sistemi e automazione 4* 3* 3*
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5* 5* 5*
Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3* 4* 5*
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
48
Articolazione: ENERGIA
Discipline
Triennio
3° 4° 5°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Meccanica, macchine ed energia 5* 5* 5
Sistemi e automazione 4* 4* 4
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4* 2* 2
Impianti energetici, disegno e progettazione 3* 5* 6
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
49
PER CHI...
è interessato alle attività che riguardano le costruzioni e il territorio.
vuole partecipare al lavoro di gruppo, esercitando anche attività di
coordinamento.
è sensibile ai temi della tutela e della valorizzazione dell’ambiente.
Il diplomato in Costruzioni, Ambiente, e Territorio ha competenze specifiche nel campo
delle tecnologie e dei materiali impiegati nelle costruzioni,
nell’impiego degli strumenti di rilievo,
nell’uso di strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo,
nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici,
nel rilievo topografico e nelle operazioni catastali,
nella progettazione in campo edilizio,
nell’organizzazione del cantiere,
nella gestione di impianti,
nella prevenzione incendi,
nella gestione della sicurezza in cantiere ed anche in altri ambienti di lavoro,
inquinamento acustico,
rendimento energetico degli edifici.
È in grado di
selezionare i materiali di costruzione in rapporta al loro impiego;
applicare le metodologie della progettazione e realizzazioni di costruzioni e manufatti di
modesta entità in zone non sismiche;
utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e rilievi;
redigere relazioni tecniche;
compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico;
tutelare salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente;
rilevare il territorio scegliendo le metodologie più idonee e le strumentazioni più adeguate
ed elaborare i fati ottenuti;
organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto per la normativa sulle norme di
sicurezza;
analizzare i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale con particolare attenzione
alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.
Nell'articolazione Costruzioni, Ambiente e Territorio vengono identificate, acquisite e
approfondite le competenze relative grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione
del cantiere, nella gestione degli impianti, nel rilievo topografico e nelle stime.
50
Sbocchi professionali
Il diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio trova impiego nei campi più svariati:
Libera professione
Presso studi tecnici privati di progettazione, di rilievo, etc
Nelle imprese come direttore tecnico di cantiere
Nelle agenzie immobiliari
Nelle aziende commerciali legate al settore edile
Presso aziende private come agenti e consulenti tecnici
Responsabile servizi di sicurezza prevenzione e protezione nelle imprese o come libero
professionista
Negli enti pubblici di vario ordine con varie mansioni
CTU del tribunale o CTP presso le Agenzie assicurative per la valutazione dei danni
L’ accesso alle accademie per le professioni militari
Alternanza Scuola-Lavoro per tutti gli alunni delle terze classi
Stage estivi per gli alunni interessati delle quarte classi
Tirocinio formativo per gli alunni interessati della quinta classe
Viaggio di istruzione all'estero con visita ad aziende di primo livello
Visite guidate ad aziende locali
Corso "Nuovo Modo di Progettare per Prototipazione Rapida e Stampa 3D"
Partecipazione a gare nazionali
51
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
Laboratori utilizzati
Laboratorio di progettazione e di calcolo strutturale
Laboratorio di informatica
Laboratorio di disegno cad
Laboratorio di topografia
Laboratorio di geopedologia, economia ed estimo
52
Iniziative e progetti
Progetto “Leggere il territorio” con campi residenziali nel Parco di Monte Cucco, attività di
Speleologia, giornate di studio e rilievo nei luoghi più significativi del territorio
Progetto “Piccola Guida delle Chiese minori di Foligno” rilievo, restituzione grafica, studio
storico artistico delle Chiese di Foligno
Progetto: “Disegna un angolo della tua città come lo vorresti” realizzazione di progetti su
disegni realizzati da ragazzi delle scuole medie vincitori del concorso annuale indetto dalla
nostra scuola
Progetto "Un monumento o uno spazio significativo del proprio territorio come radice
culturale di una permanente funzione civica" indetto dal Club Unesco Perugia-Gubbio
Partecipazione a eventuali concorsi indetti da vari enti e aventi caratteristiche progettuali, di
rilievo, di valutazione
53
Articolazione: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Discipline
Triennio
3° 4° 5°
Are
a c
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1
Are
a d
i in
dir
izzo
Complementi di matematica 1 1 -
Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 2* 2* 2*
Progettazione, Costruzioni e Impianti 7* 6* 7*
Geopedologia, Economia ed Estimo 3* 4* 4*
Topografia 4* 4* 4*
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32
di cui di laboratorio (*) 8 9 10
54
PER CHI...
è interessato allo studio delle scienze, ed in particolare a quelle discipline che si occupano
della tutela dell’ambiente e della salute.
è interessato e curioso dei temi biologici e sanitari.
ha l’attitudine al lavoro di gruppo, la voglia di utilizzare le nuove tecnologie.
è interessato all’attività sperimentale.
ha l’obiettivo di intraprendere una professione in campo biomedico.
Il diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-
biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali,
negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;
ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio
ambientale e sanitario;
ha competenze per l'analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela
ambientale.
È in grado di
collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella gestione e nel controllo dei processi,
nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici,
partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi;
integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi
chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire
all'innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il
sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;
applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di
lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di
analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;
verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure
e i protocolli dell'area di competenza;
controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di
laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate.
55
Sbocchi professionali
Il diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie, per l' ampia preparazione di base che possiede,
trova impiego presso
aziende, imprese, laboratori di analisi, enti di ricerca, agenzie per la sicurezza, ARPA e ASL;
strutture per l'accesso a diversi corsi post-diploma ad indirizzo specifico in cui potranno
essere completati gli aspetti più professionalizzanti, FSE, IFTS;
strutture per la prosecuzione degli studi a livello universitario in tutte le facoltà, ed in
particolare Scienze Ambientali, Ingegneria Ambientale, Biotecnologie.
Quadro orario e discipline di studio
Discipline
1° biennio
1° 2°
Are
a C
om
un
e
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Sc. integrate (Sc. della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1
Are
a d
i In
dir
izzo
Scienze integrate (Fisica) 3* 3*
Scienze integrate (Chimica) 3* 3*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3* 3*
Tecnologie informatiche 3* -
Scienze e tecnologie applicate - 3
Geografia generale ed economica - 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 33
di cui di laboratorio (*) 5 3
56
Laboratori utilizzati
Laboratorio di Chimica
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Misure Ambientali
Laboratorio di Sistemi
Iniziative e progetti
Progetti di alternanza scuola lavoro presso ASL, aziende operanti nel settore delle biotecno-
logie e nel settore delle analisi chimico-biologiche e microbiologiche
Attività laboratoriali presso i laboratori interni alla scuola e presso il Laboratorio di Scienze
Sperimentali di Foligno
Stage estivi per gli alunni interessati classi quarte
Tirocinio formativo per alunni interessati delle classi quinte
Viaggio d’Istruzione in Italia e/o all’ Estero (Classi quinte)
Uscite didattiche presso aziende locali operanti nel settore specifico
Partecipazione a convegni, seminari inerenti il curricolo di indirizzo
Partecipazione a Festa di Scienza e Filosofia
Partecipazione a gare regionali e nazionali per la valorizzazione delle eccellenze
Partecipazione alle attività di orientamento
57
Articolazione Biotecnologie Sanitarie
58
SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
A seguito di deliberazione della Giunta Regionale, l’attività scolastica si svolgerà dal 14 settembre
2015 al 08 giugno 2016 ed è stabilita la sospensione delle lezioni nei giorni e periodi sotto indicati:
festività riconosciute dalla normativa Statale vigente:
- tutte le domeniche;
- 8 dicembre, Immacolata Concezione;
- 25 dicembre, Santo Natale;
- 26 dicembre, Santo Stefano;
- 1° gennaio, Capodanno;
- 6 gennaio, Epifania;
- 28 marzo 2016 - lunedì di Pasqua;
- 25 aprile, Festa della liberazione;
- 2 giugno, festa Nazionale della Repubblica;
vacanze natalizie dal 23 dicembre 2015 al 05 gennaio 2016 compresi;
vacanze pasquali dal 24 marzo 2016 al 30 marzo 2016 compresi;
giorno 2 novembre 2015, Commemorazione dei defunti.
giorno 7 Dicembre 2015 (ponte dell’Immacolata)
Come da delibera del Consiglio di Istituto l’anno scolastico avrà la seguente suddivisione:
1° quadrimestre: 14 settembre 2015 – 16 gennaio 2016
Pausa didattica: 18 gennaio 2016 – 31 gennaio 2016
2° periodo: 02 febbraio 2016 – 08 giugno 2016.
Foligno, 17/10/2015
59
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/16
60
CONTINUITÀ E PROGRESSIVITÀ DELLA VALUTAZIONE
Si individuano tre momenti:
iniziale (diagnostica) in cui si accertano i prerequisiti cognitivi e le competenze possedute dagli allievi all’inizio del percorso formativo;
in itinere (formativa) in cui si forniscono allo studente informazioni circa i punti deboli e forti del suo apprendimento; il docente in questa fase è in grado di raccogliere una serie di
dati che gli permettono di modificare, se necessario, le procedure i metodi e gli strumenti
usati al fine di personalizzare e diversificare il supporto educativo e didattico; finale (sommativa) in cui si analizzano al termine di ogni quadrimestre e dell’intero anno
scolastico gli esiti del percorso formativo effettuato dallo studente rispetto a competenze e
abilità acquisite.
In sintesi, l’iter della valutazione riguarda
i processi di apprendimento,
il raggiungimento delle competenze, delle abilità e delle conoscenze stabilite dal Consiglio
di Classe,
il raggiungimento delle competenze, delle abilità e delle conoscenze specifiche in ogni
disciplina,
la capacità di organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma,
l’evoluzione del rendimento scolastico,
il possesso dei prerequisiti necessari per frequentare la classe successiva,
l’acquisizione di competenze specifiche disciplinari e trasversali,
l’impegno, la partecipazione al dialogo educativo, la frequenza e l’interesse,
l’acquisizione di competenze di cittadinanza e di convivenza civile e rispetto delle regole.
61
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Lo studente è tenuto a frequentare regolarmente i corsi, manifestare interesse ed impegno
nella partecipazione al dialogo educativo e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio.
Lo studente deve essere puntuale nell'ingresso in aula nella prima ora e nel cambio d'aula
nelle
lezioni successive.
Lo studente deve essere puntuale nella presentazione delle giustificazioni delle assenze e dei
ritardi d'ingresso.
Lo studente è tenuto ad avere nei confronti del capo d'Istituto, dei docenti, del personale del-
la scuola e dei suoi compagni rispetto della dignità umana e professionale nonché usare un
linguaggio consono.
Lo studente è tenuto ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal re-
golamento d'Istituto.
Lo studente è tenuto ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici
e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuo-
la.
Lo studente condivide la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura in quanto importante fattore di qualità della vita della scuola.
Nell’esercizio dei diritti e nell'adempimento dei doveri lo studente è tenuto a mantenere un
comportamento corretto e coerente sia durante le lezioni in aula sia negli intervalli anche
negli spazi comuni.
62
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
10: Comportamento ottimo in tutti gli indicatori.
9: Comportamento sempre corretto e rispettoso delle regole, poche assenze, partecipazione assidua
alle lezioni, atteggiamento collaborativo con compagni di classe ed insegnanti.
8: Comportamento sempre corretto e rispettoso delle regole, poche assenze, partecipazione non
molto attiva alle lezioni, atteggiamento poco collaborativo con compagni di classe ed
insegnanti.
7: Comportamento non sempre corretto e non sempre rispettoso delle regole e/o notevole numero
di assenze e/o partecipazione poco assidua alle lezioni e/o atteggiamento poco collaborativo con
compagni di classe ed insegnanti. Tali comportamenti non devono essere stati oggetto di
provvedimenti disciplinari.
6: Comportamento spesso scorretto e/o notevole numero di assenze e/o partecipazione alle lezioni
passiva o di disturbo e/o atteggiamento non collaborativo con compagni di classe ed insegnanti.
Tali comportamenti devono essere stati sanzionati con provvedimenti disciplinari a cui però
abbia fatto seguito un miglioramento certo.
5: Presenza di almeno una delle condizioni sotto elencate, con accertata responsabilità dell'alunno
(art. 4, comma 9 ter del D.P.R. n.249/1998), sanzionate con severi provvedimenti disciplinari, ai
quali non abbia fatto seguito un miglioramento certo:
comportamento spesso scorretto, nonostante gli ammonimenti ricevuti, non rispettoso
del regolamento scolastico e dei doveri dello studente (art.3, comma 1,2,5 del D.P.R.
n.249/1998);
notevole numero di assenze ingiustificate;
gravi mancanze di rispetto nei confronti del personale della scuola e dei compagni;
seri danni al patrimonio della scuola;
persistenti azioni di ostacolo allo svolgimento dell'attività didattica;
comportamenti che configurino reati che violino la dignità delle persone o che ne metta-
no in pericolo l'incolumità (art. 4, comma 9 del D.P.R. n.249/1998).
63
AREA DELLE RELAZIONI
A - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Definisce in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nei rapporti fra Istituto, Genitori e Studenti.
La Scuola si
impegna a
Creare un clima sereno e corretto, fondato sul dialogo e sul rispetto,
favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno in situazioni di
disagio, ostacolando ogni forma di pregiudizio e di emarginazione.
Realizzare programmi di insegnamento e scelte metodologiche tali da
tutelare il diritto ad apprendere.
Realizzare iniziative di formazione e informazione sulla sicurezza.
Favorire momenti di ascolto e di dialogo, prestando attenzione con
riservatezza a problematiche specifiche degli studenti.
Rendere consapevoli gli studenti degli obiettivi e dei percorsi formativi.
Informare i genitori sul livello di apprendimento degli studenti.
Fornire agli studenti una valutazione tempestiva e trasparente.
Gli Studenti si
impegnano a
Frequentare le lezioni con regolarità e puntualità.
Svolgere regolarmente i compiti assegnati.
Sottoporsi regolarmente alle verifiche scritte, grafiche orali e pratiche
programmate dai docenti.
Partecipare con responsabilità al lavoro di classe.
Rispettare i compagni, i docenti ed il personale ATA.
Rispettare le disposizioni impartite dai docenti e dal dirigente.
Utilizzare un linguaggio consono all’ambiente scolastico.
Evitare di arrecare danni a persone e cose.
Rispettare le norme di sicurezza.
I Genitori si
impegnano a
Prendere visione del Regolamento della Scuola e dello Statuto delle
studentesse e degli studenti.
Conoscere l’offerta formativa della Scuola.
Stabilire un dialogo costruttivo con l’Istituzione scolastica.
Stabilire una proficua e reciproca collaborazione con i docenti.
Vigilare sulla assiduità della frequenza alle lezioni dei propri figli.
Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia.
Vigilare sull’assolvimento del lavoro domestico dei propri figli.
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B - RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
Il nostro Istituto è pienamente convinto dell’importanza strategica che assumono le famiglie nella
partecipazione al momento progettuale della vita della scuola frequentata dai loro figli. A tal proposito viene incoraggiata a tutti i livelli la presenza dei genitori nei Consigli di Classe, nel
Consiglio di Istituto, nei rapporti periodici docenti-famiglia, nel comitato-genitori.
La scuola e i docenti in particolare attiveranno per quest’anno scolastico le seguenti modalità di
rapporto e contatto con i genitori dei nostri studenti e studentesse:
comunicazioni scritte (“Circolari”) del Dirigente Scolastico,
comunicazioni (“Circolari”) del Dirigente Scolastico e dei docenti mediante il registro
elettronico,
partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe,
ricevimento individuale dei Docenti (ogni mese),
ricevimento generale,
valutazione del primo e del secondo periodo dell’anno,
utilizzo del sistema online di monitoraggio assenze,
segnalazione scritta e/o telefonica per assenze diffuse e altro,
registro elettronico.
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PERCORSI FORMATIVI L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Collegio dei Docenti, introducendo una pluralità di Percorsi Formativi, permette di attuare un
ampliamento e una diversificazione dell’offerta formativa con una individuazione di contenuti
legati alla realtà territoriale della Scuola.
Le attività di ampliamento dell’offerta formativa vengono organizzate, realizzate e monitorate da
docenti Funzioni Strumentali e incaricati.
I progetti si articolano in progetti d’Istituto, progetti e attività in collaborazione con soggetti esterni,
progetti di classe, progetti di un singolo docente.
L’Istituto, inoltre, aderisce alle attività promosse dal mondo esterno alla scuola.
L’Istituto collabora con il Laboratorio dell’Officina della memoria, il Laboratorio di Scienze
Sperimentali, il Museo Nazionale dell’Emigrazione, il Comune di Foligno, il Progetto lettura del
Distretto scolastico n.7, le Associazioni presenti nel territorio umbro, il Progetto contro
l’emarginazione scolastica, il Centro Studi Città di Foligno.
L’Istituto partecipa, inoltre, alla realizzazione della Giornata della Memoria.
Gli argomenti dei diversi progetti sono propri dei vari indirizzi di studio, e si pongono come
obiettivo quello di contribuire alla formazione di un cittadino responsabile e consapevole, e ancora
mirano alla formazione culturale, e riguardano i temi della salute e dell’ambiente.
Macroaree dei progetti curricolari:
Ben-Essere
Cittadinanza attiva e responsabile
Tecnologia e creatività
Inclusione
Alternanza scuola/lavoro
Macroaree dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa:
Lingue
Progettazioni/realizzazione di brevetti
Mobilità europea
La tematica su cui gli studenti dell’Istituto lavoreranno in questo anno scolastico 2015-2016 è
“Ambiente: uomo e paesaggio” e su questo argomento saranno costruiti i progetti, le UDA, le
uscite didattiche e i viaggi di istruzione.
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APPENDICE
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
L’Istituto Tecnico Industriale e per Geometri “Leonardo da Vinci” di Foligno adotta il seguente
Regolamento d’istituto conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle studentesse e degli
studenti ed ai contenuti del Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 8 marzo
1999 n° 275).
Il Regolamento è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa. Esso definisce i
comportamenti all’interno della comunità scolastica, cioè i diritti e i doveri di tutte le componenti
attive, per la buona riuscita delle attività didattiche, formative ed educative.
Il Regolamento viene reso pubblico tramite l’affissione all’albo dell’Istituto e l’inserimento nel sito
web della Scuola. Ne viene fornita copia a chiunque ne faccia richiesta.
ORGANI COLLEGIALI E DI PARTECIPAZIONE
Art.1- Sono organi collegiali della scuola:
Consiglio di classe
Collegio dei docenti
Consiglio d’istituto e giunta esecutiva
Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti.
La composizione e le attribuzioni di ciascun organo collegiale sono definite dagli art.3- 4-5-6-7-8
del DPR n° 416 del 31 maggio 1974.
Art.2- La convocazione degli organi collegiali spetta al Presidente, deve essere disposta con
congruo preavviso, di norma non inferiore a 5 giorni e può essere richiesta da almeno 1/3 dei suoi
componenti. L’avviso di convocazione deve avvenire per iscritto (lettera o circolare) con
l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno, del luogo, della data e dell’ora in cui si svolgerà
la seduta. In caso di convocazione urgente l’avviso scritto può essere sostituito da comunicazione
telegrafica o telefonica, purché completa di tutti gli elementi essenziali di conoscenza.
Art.3- Di ogni riunione dovrà essere redatto un verbale su apposito registro firmato dal presidente e
dal segretario.
ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI
Art.4- All’interno della scuola possono essere effettuare assemblee di classe e d’istituto degli
studenti e dei genitori. Esse sono disciplinate dagli art.42-43-44-45 del DPR n°416 del 31 maggio
1974. Le assemblee d’istituto plenarie di norma vengono svolte, per motivi logistici, in ambienti
esterni alla scuola messi a disposizione dall’Ente locale o
individuati dal comitato studentesco.
Art.5- Le assemblee sono indette per un confronto e un approfondimento su tematiche di interesse
comune.
Art.6- Di ogni assemblea dovrà essere redatto un verbale firmato dal presidente e dal segretario.
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Art.7- La convocazione dell’assemblea deve essere effettuata con congruo anticipo, di norma non
inferiore a cinque giorni per le assemblee di classe e a sette giorni per quelle d’istituto.
Art.8- All’interno dell’istituto gli studenti e le associazioni di cui essi fanno parte possono svolgere
attività extracurriculari, previa richiesta di autorizzazione al consiglio d’istituto per l’utilizzo dei
locali e delle relative strutture.
ASSEMBLEE DI CLASSE DEGLI STUDENTI
Art.9- Gli studenti possono riunirsi in assemblea di classe per discutere proposte da presentare al
consiglio di classe o problematiche di carattere didattico, disciplinare e relazionale.
Art.10- La richiesta d’assemblea deve essere presentata ai docenti per la concessione delle ore di
lezione che sarà subordinata alla compatibilità con le esigenze didattiche.
Successivamente dovrà essere inoltrata al dirigente, con la specificazione dell’ordine del giorno, per
l’autorizzazione definitiva.
Art.11- Ogni assemblea sarà preceduta da una responsabile preparazione. Per il suo buon
funzionamento dovrà essere designato il moderatore e il segretario che redigerà il verbale.
Art.12- Il docente dell’ora corrispondente all’assemblea è tenuto ad assicurare la vigilanza ed ha la
facoltà di disporre la conclusione della stessa qualora si esaurisse in anticipo la discussione o per
motivi legati al comportamento degli studenti.
Art.13- Può essere autorizzata un’assemblea al mese per la durata massima di due ore. Lo
svolgimento dell’assemblea sarà annotato sul registro di classe.
Art.14- Non possono tenersi assemblee di classe nell’ultimo mese dell’anno scolastico.
ASSEMBLEE D’ISTITUTO DEGLI STUDENTI
Art.15- Nelle assemblee tutti gli studenti hanno il diritto di esprimere democraticamente le proprie
idee e confrontarle nel rispetto delle personali convinzioni culturali e religiose.
Art.16- A norma dell’art.44 del DPR 416/74 l’assemblea d’istituto dovrà darsi un regolamento che
viene inviato in visione al consiglio d’istituto.
Art.17- I docenti accompagneranno gli studenti presso i locali esterni utilizzati per l’assemblea.
Questa sarà poi autogestita. Qualora il Comitato studentesco programmasse, in alternativa
all’assemblea ordinaria, la partecipazione a spettacoli o conferenze con esperti, sarà assicurata la
presenza di personale docente.
Art.18- Ad assemblea conclusa gli studenti hanno l’obbligo di lasciare i locali nelle condizioni in
cui sono stati loro consegnati.
ASSEMBLEE DEI GENITORI DI CLASSE E D'ISTITUTO
Art.19- L’assemblea di classe può essere convocata dal dirigente con carattere d’urgenza anche su
richiesta del docente coordinatore, dei genitori rappresentanti del consiglio o di almeno 1/3 dei
genitori della classe.
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Art.20- All’inizio di ogni anno scolastico il dirigente convoca i genitori degli studenti delle prime
classi per fornire informazioni in merito al POF e agli indirizzi formativi dei singoli corsi di studio.
COMITATO DEGLI STUDENTI
Art.21- Il Comitato degli studenti è composto da:
- Rappresentanti eletti in seno al Consiglio di Istituto
- Rappresentanti eletti nella Consulta provinciale
- 15 studenti eletti dall’assemblea dei rappresentanti di classe
Al momento del suo insediamento Il Comitato elegge il presidente e nomina il segretario
Art.22- Il comitato degli studenti ha il compito di sensibilizzare tutti gli studenti ai problemi della
Scuola di carattere didattico, extradidattico, organizzativo, gestionale e logistico, redige la
programmazione delle attività e di esperienze da realizzare nell’ambito dell’istituto e le presenta
agli organi competenti per la relativa approvazione.
Art.23- Le riunioni vengono convocate per necessità contingenti dal dirigente su
richiesta di almeno1/3 dei componenti.
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Art.24- I genitori partecipano, tramite i loro rappresentanti, alla composizione dei consigli di classe
e d’istituto.
Art.25- L’impegno che i genitori assumono all’atto di iscrizione dei propri figli, accettando i
principi e i valori del progetto educativo formativo e i contenuti del presente Regolamento, si
esplicita con interventi utili per la piena e fattiva collaborazione con la Scuola.
Art.26- I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe si fanno portavoce dei problemi generali
della classe.
Art.27- Al fine di acquisire informazioni relative all’andamento didattico, educativo e formativo
degli studenti, durante l’anno scolastico i genitori verranno ricevuti dai docenti secondo le modalità
di seguito indicate:
a) nei colloqui generali pomeridiani: uno per ogni quadrimestre;
b) durante l’ora di ricevimento antimeridiano di ogni docente con cadenza stabilita annualmente dal
collegio docenti;
c) su appuntamento secondo il proprio orario di ricevimento antimeridiano o concordato con il
docente al di fuori del proprio orario delle lezioni.
Il calendario dei ricevimenti sarà divulgato tramite comunicazione scritta affissa all’albo
dell’istituto e portato a conoscenza tramite gli studenti.
Art.28- La Scuola informa i genitori in merito alle assenze, ai ritardi, all’andamento didattico e
disciplinare dei propri figli e assicura la loro convocazione in caso di problemi particolari.
Art.29- Nel periodo che precede l’inizio dell’anno scolastico i genitori degli studenti minorenni
potranno ritirare:
a) il libretto per le giustificazioni delle assenze, dei ritardi e dei permessi di uscita anticipata;
b) il modulo per la richiesta di ingresso in ritardo e di uscita anticipata per ragioni legate ai mezzi di
trasporto;
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c) il modulo per la richiesta di uscite anticipate per attività sportive;
d) il presente regolamento e, su richiesta, il Piano dell’Offerta Formativa.
Gli studenti maggiorenni potranno ritirare quanto sopra indicato personalmente in segreteria.
Art.30- In caso di sciopero del personale scolastico ne sarà data comunicazione alle famiglie.
COMUNITA’ SCOLASTICA
Art.31- Tutti gli appartenenti alla comunità scolastica hanno diritto al rispetto, in ogni situazione,
della propria dignità personale. I rapporti interpersonali devono essere improntati a solidarietà e
senso di appartenenza.
Art.32- La Scuola s’impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquistare quanto
necessario per la buona riuscita delle attività scolastiche, con particolare riferimento alle
apparecchiature e strumentazioni tecnologiche per sostenere l’interesse e la qualità
dell’insegnamento.
Art.33- A norma della legge vigente è vietato fumare all’interno dell’istituto.
Art.34- Durante le lezioni non è consentito l’uso del telefono cellulare.
Art.35- È vietato effettuare foto e filmati verso persone o cose all’interno dell’Istituto, salvo
esplicita autorizzazione del diretto interessato o, per oggetti e documenti, del dirigente.
Art.36- L’osservanza dell’orario rappresenta una forma di rispetto reciproco fra le parti attive della
comunità.
Art.37- Tutti i componenti della comunità scolastica sono tenuti ad un linguaggio decoroso e al
rispetto dell’ambiente scolastico e delle dotazioni dell’istituto.
Art.38- Durante l’intervallo per la ricreazione gli studenti possono recarsi in tutti gli spazi
autorizzati interni al perimetro della scuola. I docenti, impegnati nell’ora antecedente l’intervallo
vigileranno sul comportamento degli studenti per evitare che si arrechi pregiudizio alle persone o
alle cose.
Art.39- Gli studenti possono usufruire del servizio distribuzione merende, funzionante
all’interno della scuola, nel rispetto delle disposizioni impartite.
DOCENTI
Art.40- L’attività didattica di ogni docente si svolge secondo i criteri e i contenuti definiti nella
programmazione per disciplina. Questa sarà formulata, dopo opportuni incontri tra docenti della
stessa disciplina o di discipline affini, in armonia con la programmazione didattica del consiglio di
classe.
Art.41- Ogni docente si impegna, attraverso una collaborazione fattiva con i colleghi e con il
dirigente, al raggiungimento degli obiettivi del progetto formativo ed educativo.
Art.42- I docenti procedono alla valutazione secondo criteri ispirati all’oggettività e alla trasparenza
mirati anche a suscitare negli studenti anche un processo di autovalutazione che ne potenzi la
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motivazione allo studio. La Scuola assicura l’attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle
situazioni di ritardo o di svantaggio e alla valorizzazione delle eccellenze.
Art.43- Il docente si impegna a programmare le prove scritte in modo da evitare, per quanto
possibile, concentrazioni delle verifiche nella stessa giornata.
Art.44- Gli elaborati scritti e grafici, una volta visionati dagli studenti e trascritti i voti sul giornale
del professore, vengono raccolti nelle apposite fasce e consegnati al personale addetto per la loro
archiviazione.
Art.45- Il registro personale deve essere sempre tenuto in ordine e compilato in ogni sua parte. In
esso dovranno essere riportati, di volta in volta, le votazioni, le assenze e gli argomenti trattati. Non
sono ammesse simbologie diverse dai segni convenzionali indicati.
Art.46- Ogni attività didattica deve essere annotata sul registro di classe. Questo viene collocato
nelle aule secondo gli spostamenti della classe. Al termine delle lezioni viene riconsegnato in
segreteria dal collaboratore scolastico incaricato. I docenti assicurano che nel registro non vengano
effettuate manomissioni o danneggiamenti.
Art.47- Qualsiasi attività extracurriculare deve essere preventivamente programmata nei tempi
stabiliti e autorizzata dal dirigente.
Art.48- La partecipazione ai consigli di classe e al collegio docenti, agli incontri con i genitori ed
alle altre attività collegiali della scuola è condizione indispensabile per il buon funzionamento
dell’attività educativa e formativa. L’eventuale assenza per validi e documentabili motivi deve
essere autorizzata direttamente dal dirigente.
Art.49- I coordinatori di classe sono tenuti ad effettuare una rapida azione informativa verso le
famiglie ogni qualvolta se ne verifichi la necessità.
Art.50- L’orario scolastico è definito dal dirigente. Eventuali esigenze dei docenti non devono
essere in contrasto con una conveniente distribuzione didattica delle singole discipline.
Art.51- I docenti della prima ora di lezione sono tenuti a trovarsi in aula cinque minuti prima delle
08.00, orario di ingresso consentito per gli studenti.
Art.52- I docenti della prima ora di lezione sono tenuti a:
0. controllare e registrare le assenze sul registro di classe;
1. annotare le giustificazioni delle assenze e dei ritardi;
2. segnalare al dirigente eventuali ritardi nella presentazione delle giustificazioni;
3. ammettere, a propria discrezione, gli studenti che si presentano con lieve ritardo.
Art.53- Il cambio dell’ora dovrà avvenire rapidamente per non far venire meno l’azione di
vigilanza. Il docente che inizia le lezioni in un’ora intermedia dovrà trovarsi nei pressi dell’aula
prima del suono della campanella.
Art.54- Nello spirito del recupero educativo dovrà essere contenuto l’allontanamento degli studenti
dall’aula per motivi disciplinari. Il provvedimento non potrà, comunque, riguardare più studenti
contemporaneamente e dovrà essere annotato sul registro di classe.
Art.55- Per evitare assembramenti nei corridoi e nei bagni il docente potrà consentire l’uscita
dall’aula ad uno studente alla volta e a condizione che le richieste siano contenute e non reiterate.
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Art.56- Gli spostamenti delle classi per motivi didattici durante le ore di lezione dovranno sempre
avvenire seguendo i seguenti criteri:
L’ingresso e l’uscita dalle aule sotto la sorveglianza dei docenti;
Gli spostamenti interni agli edifici scolastici e negli spazi comuni sotto la sorveglianza degli
ausiliari;
Le uscite in esterno, fuori dello spazio-scuola, con l’accompagnamento e la vigilanza dei
docenti;
L’accesso ai laboratori nel rispetto delle norme previste dai regolamenti specifici.
Art.57- Gli spostamenti degli studenti per le lezioni di educazione fisica sono affidati alla vigilanza
dei docenti di tale disciplina i quali dovranno provvedere anche all’accompagnamento nel percorso
scuola-palestra e viceversa.
Art.58- Ai docenti è fatto divieto di lasciare la classe, fatta eccezione per seri e impellenti motivi. In
tal caso dovranno incaricare, per il tempo strettamente necessario, un collaboratore scolastico per la
vigilanza.
Art.59- Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine
e in buono stato di pulizia. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al dirigente.
Art.60- Tutti i docenti sono tenuti al segreto d’ufficio su ciò che è argomento di discussione o di
valutazione nei consigli di classe.
STUDENTI
Art.61- Tutti gli studenti devono considerare la Scuola e le attività didattico-educative ad essa
connesse come elementi necessari per la crescita culturale e umana.
Art.62- Gli studenti sono tenuti ad avere rispetto e usare un linguaggio corretto nei confronti del
dirigente, dei docenti, del personale ATA e dei compagni.
Art.63- Gli studenti sono tenuti ad una frequenza assidua alle lezioni e a tutte le attività culturali e
formative programmate dalla Scuola.
Art.64- Le giustificazioni delle assenze devono essere firmate dal genitore intestatario del libretto o
dallo studente stesso, se maggiorenne. Lo studente è tenuto a presentate le giustificazioni al docente
della prima ora di lezione il giorno del rientro. Lo studente sprovvisto di giustificazione deve essere
inviato al dirigente o a un suo collaboratore
per il permesso di ammissione. Qualora lo studente non provveda a presentare la giustificazione
anche nel giorno successivo si darà comunicazione al dirigente per gli opportuni provvedimenti.
Periodi di assenza intermittenti (alternati a giorni di frequenza) devono essere giustificati
separatamente. Gli studenti sono tenuti a presentare le giustificazioni anche per le assenze ai corsi di
recupero e per i ritardi d’ingresso.
Art.65- Gli studenti hanno il dovere di presentarsi in aula con puntualità. Eventuali ritardi dovranno
essere giustificati al docente dell’ora interessata con l’apposito libretto delle giustificazioni o con la
personale presenza di un genitore. Gli studenti, che giungono dopo l’inizio della prima ora di
lezione, saranno ammessi in classe l’ora successiva. A partire dal 5° ritardo, questo si considera
quale assenza e, dunque, deve essere appositamente giustificato pena il non ingresso a scuola. Per i
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minorenni, i genitori saranno avvertiti telefonicamente dalla scuola del ritardo e dell’eventuale
assenza non giustificata. I ritardatari sprovvisti di giustificazione scritta dovranno produrla il giorno
successivo.
Art.66- Le uscite anticipate vengono autorizzate dal dirigente o da un suo collaboratore seguendo la
procedura di seguito indicata:
a) la richiesta per motivi sportivi, formulata sul modulo apposito e sottoscritta da un genitore, deve
essere presentata al dirigente allegando la dichiarazione della Società sportiva presso la quale lo
studente è tesserato;
b) la richiesta per motivi di incompatibilità degli orari dei mezzi di trasporto con quello scolastico
deve essere presentata al dirigente all’inizio dell’anno scolastico;
c) le uscite degli studenti minorenni vengono concesse solo se accompagnati dal genitore o, se
impossibilitato a farlo, da un parente maggiorenne con delega scritta;
d) le richieste degli studenti maggiorenni devono essere presentate utilizzando l’apposito libretto.
Le richieste di uscita anticipata devono essere portate entro il termine orario definito dal dirigente.
L’autorizzazione è subordinata alla valutazione del dirigente stesso il quale potrà inoltre concedere
deroga dal suddetto limite per gravi e comprovati motivi. È assolutamente vietato, in orario
scolastico, uscire dall’Istituto senza l’autorizzazione
del dirigente o di un suo collaboratore.
Art.67- Durante le ore di lezione non è consentito uscire dalla classe senza l’autorizzazione del
docente. È vietato l’accesso ai laboratori, reparti o palestra senza la presenza del docente.
Art.68- Le lezioni sono intervallate da una pausa di 10 minuti dopo la terza ora. Gli studenti
potranno fruire degli spazi aperti dell’Istituto e al termine dell’intervallo dovranno ritornare in aula
con la massima puntualità.
Art.69- Nel corso delle attività didattiche, durante l’ingresso e l’uscita dalla scuola, gli studenti
sono tenuti ad un comportamento corretto, verso persone e strutture, evitando ogni atteggiamento
sconveniente e contrario alla civile convivenza. Sono vietati l’uso di toni elevati, di termini blasfemi
o lesivi della sensibilità altrui e ogni forma di prevaricazione verso gli studenti più giovani o più
deboli.
Art.70- Gli studenti che ne sentano la necessità potranno incontrare i docenti, a seguito di specifica
richiesta, per le attività di ascolto, confronto e/o consulenza didattica secondo un orario stabilito dai
docenti stessi.
Art.71- Gli studenti devono responsabilmente:
impegnarsi ed organizzarsi nello studio delle singole discipline;
seguire le indicazioni didattiche dei docenti utilizzando i sussidi necessari;
favorire il proficuo svolgimento delle lezioni partecipando costruttivamente al dialogo educativo;
sostenere con puntualità le verifiche.
Art.72- In caso di assenze dalle lezioni, gli studenti sono tenuti ad informarsi sul programma svolto
e sui compiti assegnati.
Art.73- In caso di astensione collettiva dalle lezioni saranno informate le famiglie e presi gli
opportuni provvedimenti.
Art.74- All’interno della scuola è vietata qualsiasi forma di volantinaggio non autorizzato e ogni
attività a scopo di lucro personale.
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Art.75- L’Istituto non risponde di eventuali furti di oggetti o denaro di proprietà degli studenti o del
personale.
Art.76- Gli studenti hanno l’obbligo di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici, in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola e devono osservare le
disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dallo specifico regolamento. In particolare non è
consentito sostare lungo le scale antincendio e, se necessario, dovranno essere eseguite con assoluta
tempestività le azioni previste dal “piano di evacuazione” dell’edificio scolastico. In condizioni di
normalità è vietato far uso delle uscite di sicurezza e degli ascensori.
Art.77- Ogni studente risponderà personalmente di eventuali danni arrecati alle strutture e
attrezzature d’uso. I servizi vanno utilizzati in modo corretto rispettando le più elementari norme di
igiene e pulizia. I rifiuti devono essere sempre riposti negli appositi contenitori collocati nelle aule e
nel cortile.
SERVIZI DI RISTORO
Art.78- Il servizio di distribuzione delle merende si svolgerà secondo tempi e modalità che, per
esigenze funzionali, definirà il dirigente. All’interno di ogni classe verrà predisposta una lista dei
prodotti da acquistare, per i quali sarà incaricato un solo studente.
Art.79- L’utilizzo dei distributori automatici ha l’unico scopo di ristorare gli studenti e il personale
senza che nessuno venga meno ai propri impegni. Ciò comporta che non si abusi di tale servizio.
Art.80- Qualora si riscontrasse un uso eccessivo dei prodotti dei distributori automatici o il
permanere per tempi prolungati nello spazio di ristoro il dirigente, sentito il Consiglio di Istituto,
potrà adottare misure restrittive.
Art.81- Gli involucri cartacei e i contenitori di plastica dovranno sempre essere riposti negli
appositi contenitori.
PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO
Art.82-Le mansioni e i ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario sono indicati nei
profili professionali indicati del CCNL. L’orario di servizio è articolato secondo criteri di flessibilità
e ottimizzazione delle risorse.
Art.83- Il personale amministrativo cura i rapporti con studenti e loro familiari, nel rispetto delle
disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista
dalla legge.
Art.84-La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in
quanto contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo
comunicativo fra le diverse componenti che dentro e
attorno alla scuola si muovono.
Art.85- I collaboratori scolastici effettueranno turni di servizio e saranno dislocati in relazione alle
esigenze connesse con le attività dell’Istituto. Assolvono le funzioni di vigilanza durante il cambio
delle lezioni e collaborano con i docenti nell’azione di controllo durante l’intervallo.
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Art.86- I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella
zona di competenza e secondo le mansioni assegnate. Hanno dovere di vigilanza sull’ingresso e
sull’uscita degli studenti nonché durante gli spostamenti relativi agli spazi comuni interni agli
edifici ed esterni dell’area della scuola e devono essere facilmente
reperibili. Segnalano immediatamente al dirigente o a i suoi collaboratori l’eventuale assenza
dell’insegnante o degli studenti dall’aula.
Art.87- Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, in relazione al proprio turno e alla
zona di servizio, dovranno controllare lo spegnimento delle luci, la chiusura dei rubinetti dell’acqua,
delle porte e delle finestre. Dovranno inoltre attivare il sistema di allarme ove presente.
SERVIZI DI SEGRETERIA
Art.88- Gli uffici della segreteria sono a disposizione del personale e del pubblico tutti i giorni
lavorativi secondo l’orario che, per esigenze di servizio, definisce il direttore dei servizi generali e
amministrativi.
Art.89- I certificati devono essere richiesti con almeno due giorni di anticipo.
Art.90- L’uso della fotocopiatrice per uso didattico potrà essere autorizzato dal dirigente ai docenti
che ne facciano richiesta motivata.
BIBLIOTECA
Art.91- La biblioteca è a disposizione di tutte le componenti dell’Istituto.
Art.92- Ogni anno viene designato un docente responsabile del servizio della biblioteca. Per il
controllo delle giacenze e dello stato di conservazione del materiale librario egli è coadiuvato da un
assistente amministrativo.
Art.93- Il responsabile del servizio di biblioteca stabilisce il calendario settimanale per la consegna
e la restituzione dei testi che dovrà avvenire entro trenta giorni dalla data di consegna.
Art.94- All’atto del prelevamento di un’opera dalla biblioteca il titolo sarà annotato su apposito
registro. Il ricevente apporrà la firma come attestazione di avvenuta consegna e risponderà in
proprio della buona conservazione del libro avuto in prestito. E’ vietato sottolineare i libri presi in
prestito.
LABORATORI E AULE SPECIALI
Art.95- Il funzionamento dei laboratori e dei reparti di lavorazione è regolato dalle norme di
sicurezza e di comportamento esposte all’interno di ogni ambiente.
Art.96- I laboratori e le aule speciali potranno essere utilizzati secondo un prefissato calendario.
Nei laboratori di informatica è vietato introdurre programmi pirata di videogiochi o altro materiale
diverso da quello regolarmente installato. L’uso di Internet è limitato alla ricerca guidata dal
docente ed è vietato “chattare”, inviare e –mail o
scaricare musica dalla rete.
Art.97- Per il buon utilizzo delle strutture, gli ambienti dovranno essere adeguati alle particolari
esigenze dei portatori di handicap.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E SANZIONI NEI CONFRONTI DEGLI STUDENTI,
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ORGANI COMPETENTI E PROCEDIMENTI
Art.98- In tutta la loro azione educativa i docenti solleciteranno negli studenti un comportamento
corretto, responsabile e collaborativo. Per forme non gravi di indisciplina gli stessi provvederanno
con opportuni richiami verbali ad ammonire direttamente lo studente diffidandolo dal persistere nel
comportamento scorretto.
Art.99- Per comportamenti scorretti ripetuti e di lieve entità (dopo il primo richiamo diretto) o per
singole azioni di maggiore gravità, sarà effettuata annotazione sul registro di classe.
Art.100- Le note disciplinari dovranno essere riportate nell’apposito spazio del registro di classe.
Comportamenti scorretti di rilievo dovranno essere immediatamente segnalati al dirigente.
Art.101- I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La
responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza essere stato
prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Art.102- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso degli studenti, entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione all’Organo di Garanzia d’istituto. L’Organo di Garanzia
d’istituto decide, su richiesta degli studenti o di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che
sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento, entro 10 giorni
successivi.
Qualora non decida entro tale termine la sanzione si riterrà confermata.
Art.103 - L’Organo di Garanzia è composto da 4 membri:
- Dirigente con funzioni di presidente
- Uno studente designato dalla assemblea degli studenti eletti nei Consigli di Classe
- Un docente designato dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei Docenti
- Un genitore designato dalla assemblea dei genitori eletti nei Consigli di Classe.
L’Organo di Garanzia è un organo perfetto e pertanto le decisioni assunte sono valide con la
presenza di tutti i suoi membri. Per ogni componente devono essere designati il membro effettivo e
quello supplente. Il membro supplente subentrerà per assenza di quello effettivo e nel caso che
questo sia lo studente sanzionato o un suo genitore. L’astensione dal voto di uno o più dei suoi
membri non influisce sul conteggio dei voti. In caso di parità prevale il voto del presidente.
L’Organo di Garanzia resta in carica per due anni scolastici.
76
TIPOLOGIE DEI COMPORTAMENTI E SANZIONI
COMPORTAMENTI SANZIONI ORGANO
COMPETENTE
1
Ripetute assenze e ritardi non motivati
- Richiamo verbale
- Ammonizione scritta
- Avviso scritto ai genitori
- Convocazione dei
genitori
Docente o Dirigente
Dirigente
Dirigente
Docente o Dirigente
2
Comportamento scorretto e di disturbo in orario
scolastico
- Richiamo verbale
- Ammonizione scritta
- Avviso scritto ai genitori
- Convocazione dei
genitori
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
- Allontanamento dalla
Comunità scolastica fino
a 3 giorni (casi reiterati)
e/ o sanzione alternativa
Docente o Dirigente
Dirigente
Dirigente
Dirigente
Docente e Dirigente
Consiglio di Classe
3
Linguaggio scurrile o blasfemo.
Abbigliamento o azioni indecorose o sconvenienti
- Richiamo verbale
- Ammonizione scritta
- Convocazione dei
genitori
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
- Allontanamento dalla
comunità scolastica fino
a 3 giorni e/o sanzione
diversa dall’
allontanamento
dalla Comunità scolastica
Docente o Dirigente
Dirigente
Docente o Dirigente
Docente e Dirigente
Docente e Dirigente
4 Utilizzo scorretto delle strutture e dei locali della
Scuola.
Mancato rispetto dell’ambiente scolastico
- Richiamo verbale
- Ammonizione scritta
- Convocazione dei
genitori
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
- Allontanamento dalla
comunità scolastica fino
a 3 giorni e/o sanzione
diversa dall’
allontanamento
dalla Comunità scolastica
Docente o Dirigente
Dirigente
Docente o Dirigente
Docente e Dirigente
Docente e Dirigente
5
Uso del telefono cellulare in aula.
Uso improprio dello stesso con effettuazione di
foto e filmati non autorizzati
- Ritiro temporaneo da
parte del Docente e
annotazione sul registro
di classe
- Ammonizione scritta e
notifica alla famiglia
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
Docente
Dirigente
Docente e Dirigente
77
- Allontanamento dalla
comunità scolastica fino
a 15 giorni e/o sanzione
diversa
dall’allontanamento
dalla Comunità scolastica
Docente e Dirigente
6 Danni intenzionalmente arrecati ai locali, alle
strutture, agli arredi o ai dispositivi di sicurezza
palesemente riconducibili ad “atto vandalico” o
comportamento irresponsabile
- Ammonizione scritta
- Convocazione dei
genitori
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
- Allontanamento dalla
Comunità scolastica fino
a 15 giorni e/o sanzione
diversa dall’
allontanamento
dalla Comunità
scolastica.
(La sanzione è
commisurata
alla gravità del danno. In
ogni caso è previsto il
risarcimento del danno
stesso. Risarcimento
collettivo della classe o
di più classi nei casi in
cui non si individui il
responsabile)
Dirigente
Docente o Dirigente
Docente o Dirigente
Docente e Dirigente o
Consiglio di Classe per
atto vandalico
7
Comportamento irrispettoso verso gli altri
(offese verbali, aggressioni, intimidazioni,
denigrazione, diffamazione).
Comportamento lesivo del decoro dell’Istituto
- Ammonizione scritta
- Convocazione dei
genitori
- Sanzione diversa
dall’allontanamento dalla
Comunità scolastica
- Allontanamento dalla
Comunità scolastica fino
a 15 giorni e/o sanzione
diversa
dell’allontanamento
dalla Comunità scolastica
Docente
Dirigente o docente
Docente e Dirigente
Consiglio di Classe
8 - Reati che violano la dignità e il rispetto della
persona umana (violenza privata, minaccia,
percosse, ingiurie, reati sessuali, lesioni
volontarie)
- reati che determinano una concreta situazione
di pericolo per l’incolumità delle persone
(incendio, allagamento, gravi episodi conseguenti
a
manomissione dolosa dei dispositivi di sicurezza
ect.)
Allontanamento dalla
Comunità scolastica oltre
15 giorni
Consiglio di Istituto
9
- Recidiva di reati che violano la dignità e il
rispetto della persona umana
- Atti di grave violenza o connotati da una
particolarità tale da determinare seria apprensione
sociale
Allontanamento dalla
Comunità scolastica fino al
termine dell’anno
scolastico
(il provvedimento va
adattato qualora non siano
esperibili Interventi per un
reinserimento responsabile
e tempestivo dello studente
Consiglio di Istituto
78
nella comunità scolastica
durante l’anno scolastico)
10
Comportamenti di particolare gravità di cui
all’art.7 punto 2 del DPR 22.6.2009 n°122 e
secondo i criteri generali definiti dal Collegio dei
docenti
Esclusione dallo scrutinio
finale o la non ammissione
all’esame di stato
Consiglio di Classe
- I livelli di sanzione fino al p. 8 sono riconducibili a diversi gradi di gravità dei comportamenti o
reiterazione degli stessi
- I comportamenti e relative sanzioni si riferiscono anche ad azioni compiute nel corso uscite
didattiche, visite guidate, stage e viaggi di istruzione.
- Le sanzioni disciplinari vanno inserite nel fascicolo personale e seguono lo studente in occasione
del trasferimento da una scuola ad un’altra.
- A norma della nota ministeriale del 31/07/2008 il Consiglio di Classe, nell’esercitare la
competenza in materia disciplinare opera nella configurazione allargata a tutte le componenti, ivi
compresi i rappresentati eletti dei genitori e degli studenti, con dovere di astensione e surroga
qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o un suo genitore
- Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività a favore della
Comunità scolastica, con esclusione dei provvedimenti di allontanamento dalle lezioni oltre i 15
giorni. Tali misure si possono configurare sia come sanzioni autonome diverse dall’allontanamento
dalla Comunità scolastica, sia come misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni di
allontanamento dalla Comunità stessa. Si riportano di seguito le tipologie delle suddette attività:
- Pulizia, tinteggiatura e manutenzione ambienti
- Azioni di supporto per lavori all’interno dell’istituto come trasferimento di materiali, assetto della
biblioteca, inventario dei reparti ecc.
- Attività di segreteria
- Attività di ricerca
- Riordino cataloghi ed archivi
- Produzione di elaborati per un esame critico sul fatto compiuto
- Attività di volontariato
Le attività a favore della Comunità scolastica possono essere disposte da:
- Docente o Dirigente (per fatti ritenuti tali da non comportare la convocazione del Consiglio di
Classe per l’eventuale allontanamento dalla Comunità scolastica)
- Consiglio di classe (per fatti che possono comportare l’allontanamento dalla Comunità scolastica
fino a 15 giorni). In tal caso il Consiglio delibererà secondo una delle due seguenti soluzioni:
a) Riduzione dei giorni di allontanamento dalla Comunità scolastica più attività a favore
della stessa
b) Sostituzione dell’intero periodo di allontanamento dalla Comunità scolastica con attività a
favore della stessa.
PROCEDURA PER L’IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
Lo studente è invitato dal Docente o dal Dirigente ad esporre le proprie ragioni. Qualora il
provvedimento fosse di competenza dell’Organo Collegiale verrà inoltrata una comunicazione
sull’addebito allo studente e per conoscenza ai genitori (se maggiorenne) o agli esercenti la patria
potestà e allo studente (se minorenne) con invito a presentarsi alla fase preliminare della riunione
del Consiglio per offrire allo studente la possibilità di esporre le proprie ragioni. Il provvedimento
verrà notificato per iscritto. La sanzione verrà eseguita entro i giorni successivi al comportamento
contestato se essa è di competenza del Docente o del Dirigente. Sarà eseguita, di norma, dopo 15
giorni (tempo previsto per l’eventuale impugnazione) se il comportamento contestato si verifica non
79
oltre l’ultimo mese di lezione. La sanzione sarà eseguita pur in pendenza del procedimento di
impugnazione nei seguenti casi:
a) Fatto compiuto nell’ultimo mese di lezione
b) Grave comportamento che impone l’immediata esecutività della sanzione.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
A norma dell’art. 5bis del DPR n.235/2007 è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli
studenti di un Patto Educativo di Corresponsabilità che definisce diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica, studenti e famiglie. Il Patto è elaborato e approvato dal Consiglio di Istituto e
può essere rivisto dallo stesso Consiglio qualora emerga la necessità di modifiche e/o integrazioni.
Esso viene illustrato all’inizio dell’anno scolastico ai genitori nel corso di appositi incontri e agli
studenti a cura dei docenti coordinatori di classe. La sottoscrizione di norma potrà avvenire:
a) Per i genitori
- Nel corso di suddetti incontri
- All’atto dell’iscrizione o in concomitanza con altri adempimenti (Es. ritiro libretti assenze)
- Tramite riconsegna del relativo modulo firmato a cura dei propri figli
b) Per gli studenti
- In classe a cura del docente coordinatore.
Salvo modifiche apportate dal Consiglio d’Istituto il Patto è sottoscritto, negli anni successivi a
quello della sua emanazione, dai soli studenti neo-iscritti e dai loro genitori.
80
REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
dell'I.T.T. “L. da VINCI”- FOLIGNO
VISTO l’articolo 5, comma 3 del D.P.R. n. 88 del 15 marzo 2010 Regolamento recante
norme per il riordino degli istituti tecnici;
VISTA la Direttiva del MIUR n. 57 del 15 luglio 2010;
VISTO l'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
VISTO l’articolo 1.2 del D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010;
VISTO l’articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275
(Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.
21 della legge 15 marzo 1997, n. 59);
È istituito Il comitato tecnico scientifico dell’Istituto Tecnico Tecnologico
“L. da Vinci di Foligno
DELIBERE:
✗ Collegio dei Docenti in data 16/06/2014
✗ Consiglio di Istituto in data 21/06/2014
Premessa
Il Comitato Tecnico Scientifico, introdotto negli Istituti Superiori dai Regolamenti del Riordino, è
stato ideato come luogo privilegiato del dialogo fra il mondo economico e il mondo della scuola.
Il CTS costituisce un organismo che può favorire l’innovazione dell’organizzazione degli Istituti
Tecnici (art. 5 comma 3d).
L’organismo assolve a funzioni consultive e propositive nei seguenti ambiti:
a) – Organizzazione delle aree di indirizzo;
b) – Utilizzazione degli spazi di Autonomia e Flessibilità;
c) – Istituzione di rapporti organici tra la scuola e il mondo del lavoro e delle professioni;
d) – Sviluppo di alleanze e collaborazioni formative.
ART. 1
(La normativa di riferimento)
Il Comitato Tecnico Scientifico è costituito in base a quanto previsto dall’art. 5, comma 3 del
“Regolamento recante norme concernenti il Riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell’art. 64,
81
comma 4 del D.L. 25 Giugno 2008, n° 112, convertito dalla legge 6 Agosto 2008, n° 133” che recita
quanto segue:
“Gli Istituti Tecnici costituiscono un Comitato Tecnico Scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la
finanza pubblica, con una composizione paritaria di personale della scuola e di esperti del mondo del lavoro
e delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica per svolgere le funzioni indicate in premessa”
Art. 2
(Composizione del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da:
- membri interni;
- membri rappresentanti esterni;
- membri di diritto;
- membri onorari.
Membri interni
Docenti Coordinatori dei Dipartimenti degli Indirizzi di Studio presenti in Istituto
DOCENTI COORDINATORI
ASSE COORDINATORI VERBALIZZATORI
Linguistico (Lettere + Inglese)
Storico– Sociale (Diritto + Religione) Vezzoni Lucia Manuali Giovanni
Matematico Giacomucci Maria Chiara Bossi Maria Chiara
Scientifico Tecnologico (+Geografia) Barattini Guglielmo Sesti Gianfranca
INDIRIZZI COORDINATORI VERBALIZZATORI
Meccanico Mattioli Rossano Rossi Carlo
Elettronico – Elettrotecnico Nalli Crispoldo Pimpinicchi Moreno
Informatico Pesciaioli Patrizio Radicchi Claudio
Costruzione, Ambiente e Territorio Scarponi Maurizio Spagnolo Giuseppe
Istruzione generale Felice Carlo Salvatore Trombettoni Brunella
Docente Responsabile Sicurezza: Sig. Marucci Riccardo
Docente Responsabile dell’Ufficio Tecnico: Prof. Mazzocchio Maurizio
Docente incaricato a svolgere le funzioni strumentali area POF di Istituto: Prof.ssa Vezzoni
Lucia
82
Docenti incaricate a svolgere le funzioni strumentali: Prof.ssa Vezzoni Lucia, Prof.ssa Gia-
comucci Maria Chiara, Prof.ssa Masciotti Daniela, Prof. Felice Carlo, prof.ssa Bossi
Maria Chiara Assistente Tecnico: Allegretti Simona
MEMBRI ESTERNI
I rappresentanti dei seguenti enti e istituzioni:
Confindustria: Presidente Giuseppe Metelli
Confartigianato: Presidente Giovanni Bianchini
Confcommercio: non rappresentato, disposti all’accoglimento
Ordine degli Architetti-Perugia: Presidente Arch. Paolo Vinti con delega a Arch. Rebecca
Radi Collegio dei Geometri-Perugia: Presidente Alberto Chiarotti
Collegio dei Periti Industriali-Perugia: Presidente Giampaolo Valentini
Agenzia per l’impiego: Umana
Centro Studi Edili-Perugia: Ing. Giampaolo Ceci
Laboratorio di Scienze Sperimentali: Direttore Pierluigi Mingarelli
Centro Studi Città di Foligno: Prof. Mario Margasini
USL: non rappresentato, disposti all’accoglimento
Aziende-Imprese: Dott.ssa Beatrice Baldaccini per l’UMBRA CUSCINETTI S.P.A.
Industrie, servizi, ecc. che collaborano con l’Istituto nei settori degli stage e dell’alternanza
scuola-lavoro;
Membri di diritto
Dirigente Scolastico: Professoressa Rosa Smacchi
Collaboratori D.S.: Professori Antonio Azzarelli, Fabiana Cruciani
Presidente del Consiglio di Istituto: Sig. De Santis Emanuele
Membri onorari
Esponenti non appartenenti ad alcuna delle precedenti categorie, i quali, a giudizio del Comitato
stesso, abbiano contribuito in modo significativo a promuovere e a valorizzare le attività del CTS.
Art. 3
(Nomina dei membri del Comitato Tecnico Scientifico)
i membri interni sono nominati dal Dirigente Scolastico;
i membri rappresentanti esterni vengono designati dall’ente – categoria – settore – associa-
zione ecc. di appartenenza, vengono poi nominati dal Dirigente Scolastico;
i membri onorari sono nominati dal Dirigente Scolastico a seguito di delibera motivata del
CTS, votata a maggioranza dei 2/3 dei componenti;
in caso di decadenza di un componente il Dirigente Scolastico procede a nuova nomina se-
condo la procedura indicata, fatto salvo il caso di decadenza di un membro onorario per il
quale non è prevista la sostituzione.
83
Art. 4
(Ambiti di intervento del CTS)
Il Comitato Tecnico Scientifico formula le proposte e pareri al Consiglio d’Istituto e al Collegio dei
Docenti in ordine ai programmi e alle iniziative finalizzate alla realizzazione delle attività formative
e ne monitora e valuta la progettualità culturale e tecnico- scientifica.
Tutti i provvedimenti del Consiglio d’Istituto concernenti l’azione formativa sono emanati previo
parere obbligatorio del CTS.
Gli ambiti di intervento del CTS sono i seguenti:
1.1 Orientamento e Continuità didattica
Il CTS è un organo che integra competenze e professionalità del mondo della scuola e del contesto
socio – culturale al fine di consentire alla scuola di realizzarsi come sistema aperto, in un continuo
scambio fra interno ed esterno e di potenziare i curricolo in chiave orientativa.
Il CTS può funzionare da supporto al Collegio dei Docenti e alle sue Articolazioni Dipartimentali
nonché ai Consigli di Classe nella costruzione di:
un curricolo orientato per la formazione di profili professionali in uscita;
un curricolo orientante nel rispetto delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili co-
gnitivi individuali.
Si sostiene che gli studenti, a scuola, possano acquisire, nel contempo, due livelli di competenze:
Orientative Generali integrando le personali esperienze con azioni finalizzate a sviluppare
una mentalità o un metodo orientativo;
Orientative Specifiche attraverso azioni di tutoraggio effettuate anche da operatori esterni.
Le competenze orientative specifiche sono finalizzate alla risoluzione di compiti definiti,
contingenti e a carattere progettuale e si sviluppano attraverso interventi gestiti da professionalità
competenti.
Alternanza Scuola - Lavoro
Il CTS svolge un ruolo importante nell’orientamento attraverso l’alternanza scuola – lavoro e le
varie attività collegate:
stage, tirocini formativi, approfondimento dei contenuti disciplinari ed altre iniziative.
Il CTS, di concerto con le istituzioni citate, promuove le seguenti azioni:
a) – individua e definisce le figure professionali dei diplomati e le relative competenze più richieste
dal tessuto imprenditoriale locale;
b) – contribuisce a definire i percorsi didattici;
c) – acquisisce la disponibilità delle imprese del territorio ad offrire postazioni – stage.
Il CTS svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) – informazione e promozione del percorso formativo presso l’utenza;
b) – consulenza tecnica – scientifica nelle fasi del percorso;
84
c) – raccordo organizzativo con i partner esterni per l’implementazione del progetto;
d) – monitoraggio in itinere e finale delle attività svolte;
e) – sostegno e promozione delle molteplici attività organizzate dalla scuola quali:
stage, alternanza scuola – lavoro, reperimento fondi e contributi per spese di gestione e per le
dotazioni dei laboratori.
Gli obiettivi attesi sono i seguenti:
facilitazione dell’inserimento del diplomato nel mondo del lavoro e delle professioni;
miglioramento della qualità e del livello del processo insegnamento – apprendimento per la
prosecuzione degli studi universitari;
aggiornamento continuo dei docenti, in particolare, delle discipline caratterizzanti gli indi-
rizzi di studio.
1.2 – Supporto competente alla formulazione dell’atto di indirizzo del Consiglio d’Istituto
Il CTS concorre a promuovere il miglioramento dell’Offerta Formativa d’Istituto mettendo in
campo le potenzialità, già previste dalla Riforma delle scuole superiori e Riordino, nei due ambiti di
seguito indicati:
a) – Cittadinanza e Costituzione
L’inserimento, a livello trasversale, delle attività e degli insegnamenti relativi a Cittadinanza e
Costituzione qualificano la scuola, in rete con il territorio, quale sistema integrato di collaborazione,
corresponsabilizzazione e codecisione finalizzato alla crescita comune.
Nel territorio, bacino di utenza dell’Istituto, in cui sono presenti numerose e variegate attività nei
settori economici e dell’imprenditoria, diventa condizione imprescindibile armonizzare i fattori:
competitività produttiva, commerciale e tecnologica;
stabilità sociale e partecipazione civica;
recupero degli strati deboli della popolazione al fine di ridurre le diseguaglianze.
La scuola è parte integrante del sistema economico, imprenditoriale e sociale del territorio e
concorre al suo sviluppo svolgendo un ruolo sinergico che si esplicita nelle due funzioni principali:
promozione dell’emancipazione sociale e di educazione e formazione del cittadino;
valorizzazione del capitale umano fornendo un bagaglio adeguato di conoscenze, capacità e
competenze agli individui.
Il CTS collabora con le Funzione Strumentali al POF e con i Dipartimenti svolgendo i seguenti
compiti:
coordinamento degli interventi di esperti messi a disposizione da enti e dalle associazioni delle
categorie: imprenditoriali, professionali, culturali, sociali;
monitoraggio dei processi di collaborazione realizzati e compilazione della documentazione re-
lativa ai risultati conseguiti.
85
b) – Quote di flessibilità
A seguito del rapido sviluppo tecnologico ed organizzativo che hanno subito i processi produttivi
negli ultimi decenni, da più parti viene ribadita la necessità di adeguare la struttura del curricolo
scolastico per soddisfare le attese delle componenti della società civile:
studenti, famiglie, mondo del lavoro, istituzioni, ecc.. fatto salvo la pluralità dei saperi.
Il CTS può svolgere il ruolo di supporto al Collegio dei Docenti e ai Dipartimenti nella
progettazione e gestione delle quote di flessibilità e delle opzioni citate.
1.3 – Valutazione ed autovalutazione d’Istituto
Dato per acquisito che una finalità dell’Autonomia è il miglioramento dei processi insegnamento –
apprendimento e educazione – formazione, questa istituzione scolastica dovrà dotarsi di un organo
di valutazione ed autovalutazione di processo e di sistema.
Il CTS offre un supporto al Consiglio d’Istituto nella valutazione e autovalutazione in termini di:
definizione della Mission dell’istituzione scolastica;
monitoraggio delle relazioni dell’Istituto con il territorio;
formulazione di proposte relative ai due ambiti seguenti:
a) – organizzazione e gestione del sistema scolastico;
b) – innovazione ed adeguamento dell’azione formativa.
Art. 5
(Durata del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Comitato Tecnico Scientifico rimane in carica per tre anni.
Art. 6
(Organi del Comitato Tecnico Scientifico)
Il Presidente o un suo delegato;
Il Segretario;
I Gruppi di Lavoro.
Art. 7
(Il Presidente e il Vice Presidente)
Il Presidente è il Dirigente Scolastico Rosa Smacchi che svolge le seguenti funzioni:
rappresenta il CTS presso gli Organi Collegiali e l’Amministrazione dell’Istituto e presso
ogni altra istituzione esterna;
presiede le sedute coordinando le discussioni e le votazioni secondo le norme del presente
Regolamento;
formula l’ordine del giorno delle riunioni ed appone la firma sui verbali;
in caso di assenza per legittimo impedimento o comunque per indisponibilità, il Presidente
può delegare il Vicepresidente a presiedere le riunioni.
86
Vice presidente del CTS–Prof. Antonio Azzarelli
Art. 8
(Il Segretario)
Il Segretario è nominato tra i membri interni, su proposta del CTS nella sua prima seduta.
Il mandato ha durata triennale.
Segretario è Luca Sbraletta
cura la stesura del verbale con la collaborazione della Segreteria dell’Istituto;
controfirma il verbale e ne dispone l’invio ad ogni componente;
collabora, a richiesta del Presidente, alla stesura dell’ordine del giorno;
si avvale nell’espletamento delle sue funzioni della collaborazione di un componente della
Segreteria d’Istituto;
tale coadiutore presenzia alle riunioni del CTS limitatamente alle sue funzioni;
in caso di indisponibilità del Segretario, il Presidente conferisce l’incarico ad un sostituto.
Art. 9
(Riunioni del Comitato Tecnico Scientifico)
Il CTS si riunisce in seduta ordinaria almeno tre volte l’anno su convocazione del Presidente.
Il CTS può riunirsi in seduta straordinaria qualora ne faccia richiesta al Presidente almeno un terzo
dei suoi componenti o qualora il Consiglio d’Istituto o il Collegio Docenti formulino una richiesta
scritta e motivata al Presidente.
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti eccetto quelle per la modifica del
Regolamento;
In caso di parità di voti prevale quello del Presidente.
Le riunioni non sono pubbliche.
Il Presidente del CTS, su propria iniziativa o su richiesta di uno dei membri ha la facoltà di invitare
alle riunioni uno o più esperti, senza diritto di voto, per fornire pareri in merito ad uno o più punti
all’o.d.g.
Per ogni riunione viene redatto un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.
Una copia di ogni verbale viene inviata al Presidente del Consiglio d’Istituto e a tutti i componenti
del C.T.S..
Un estratto del verbale viene pubblicato sul sito dell’Istituto e può essere reso pubblico con tutti i
mezzi di comunicazione.
Art. 10
(Convocazione del Comitato Tecnico Scientifico)
La convocazione viene diramata dal Presidente del CTS via fax o e-mail a tutti i componenti
almeno:
15 giorni prima della data per le riunioni ordinarie;
5 giorni prima per le riunioni straordinarie.
2 giorni prima per le riunioni d’urgenza con il mezzo più rapido (telefono, e-mail).
87
L’ordine del giorno viene formulato dal Presidente del CTS ed inviato, insieme ai documenti
utili per la discussione, con la convocazione;
Il Presidente o chi ne fa le veci può disporre la convocazione d’urgenza tutte le volte in cui,
a suo giudizio, lo richiedano inderogabili necessità.
Art. 11
(Gruppi di lavoro del Comitato Tecnico Scientifico)
Il CTS può, all’occorrenza, articolarsi in gruppi di lavoro i cui compiti, criteri di nomina e durata
sono stabiliti dal Comitato stesso.
I gruppi di lavoro:
preparano e istruiscono i lavori dell’organismo
forniscono elementi utili alle sue deliberazioni.
Art. 12
(Partecipazione alle riunioni)
I membri del CTS sono tenuti a partecipare alle riunioni.
Le assenze devono essere motivate.
Dopo tre assenze ingiustificate e consecutive i membri del CTS sono considerati decaduti.
Art. 13
(Modifiche ed Integrazioni del Regolamento)
Il presente Regolamento è un documento aperto e dinamico a cui si potrà apportare modifiche,
integrazioni ed adeguamenti in base a:
esigenze ed esperienze maturate durante il funzionamento dell’organismo;
adeguamenti normativi;
variazione del contesto socio- economico del territorio;
evoluzione delle metodologie didattiche, organizzative e gestionali dell’Istituzione Scolasti
ca;
altri e importanti motivi.
Le modifiche, integrazioni ed adeguamenti, proposti dai componenti dell’organismo, dai soggetti
deputati all’attuazione dell’azione formativa nonché dalle rappresentanze dell’utenza:
componenti genitori e studenti e comitato studentesco, dovranno essere:
presentate per iscritto al Dirigente Scolastico ed opportunamente protocollate;
recepite e sottoposte ad analisi da parte del CTS;
approvate dall’organismo, riunitosi in seduta ordinaria, con una maggioranza pari a 2/3 dei
membri.
Il presente documento, letto e sottoscritto dal C.T.S. e dal Consiglio di Istituto.
88
REGOLAMENTO DELL’UFFICIO TECNICO
PREMESSA
Visto: l’art.4 comma 3 del DPR 15 marzo 2010, n88 “Regolamento recante norme per il riordino
degli Istituti tecnici a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112,
convertito, con modificazioni, della legge 6 agosto 2008, n 133”.
Visto: quanto sancito dalla Direttiva ministeriale n.57 del 15 luglio 2010, paragrafo 1.2.4, “Linee
guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici“
Vista: la delibera del consiglio di Istituto
L’Istituto Tecnico Tecnologico L.da Vinci di Foligno articola il regolamento dell’Ufficio Tecnico
come di seguito riportato:
Art.1 – Identità dell’Ufficio tecnico
L’Ufficio tecnico:
Ha la funzione di supporto e coordinamento delle attività previste dai Dipartimenti, in particolare
per assicurare la disponibilità ed il funzionamento dei Laboratori e delle attrezzature.
Predispone il piano annuale degli acquisti delle dotazioni dei laboratori in stretto rapporto con il
Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi.
Cura il piano di manutenzione straordinaria e ordinaria delle attrezzature didattiche dell’Istituto, in
raccordo con i responsabili di laboratorio.
Predispone, secondo le linee guida concordate col Dirigente Scolastico, le modalità di accesso ai
sistemi informatici, le protezioni e le limitazioni da adottare per le diverse tipologie di utenti, e le
politiche di protezione e sicurezza delle reti informatiche.
Collabora con i Dipartimenti e con i Docenti nella realizzazione di progetti didattici.
Art. 2 – Composizione dell’Ufficio tecnico
L’Ufficio tecnico è composto da:
Il Dirigente Scolastico o suo Collaboratore delegato.
Il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi.
Il Direttore dell’ufficio tecnico.
Un assistente amministrativo.
Un assistente tecnico.
Art. 3 – Direttore dell’Ufficio tecnico
Il Direttore dell’Ufficio tecnico, conformemente al proprio orario di servizio:
1.Mette in atto, per quanto di sua competenza, le direttive del Dirigente Scolastico relative
all’utilizzo delle attrezzature e delle strumentazioni didattiche.
89
2.Collabora con il Direttore dei Servizi generali ed amministrativi nella definizione del piano
annuale degli acquisti e di quello della manutenzione.
3.Collabora col Direttore dei servizi generali ed amministrativi nella gestione dell’inventario del
materiale didattico e delle strumentazioni.
4.Cura i rapporti con le Amministrazioni Pubbliche, in particolare con l’Amministrazione
Provinciale, per quanto riguarda la manutenzione degli impianti dei Laboratori e delle Aule ed i loro
ampliamenti.
5.Fa parte dello Staff Dirigenziale e del Servizio di prevenzione e sicurezza per quanto riguarda le
sue competenze specifiche.
6.Coordina in accordo il D.S. ed il DSGA le attività degli Assistenti tecnici assegnando ad essi
incarichi specifici, tenuto conto del loro profilo professionale.
7.Collabora con i Docenti responsabili di progetti disponendo la predisposizione e l’utilizzo di
apparecchiature e strumentazioni didattiche e la produzione di opere multimediali.
8.Riceve dai Docenti richieste per l’utilizzo straordinario o ordinario di apparecchiature e
strumentazioni didattiche e ne stabilisce le modalità ed i tempi di utilizzo.
9.Convoca le riunioni dell’Ufficio nella composizione adeguata allo specifico ordine del giorno.
Art. 4 – Compiti dell’ufficio tecnico
L’Ufficio Tecnico è l’organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica
dell’Istituto Scolastico, e per il tramite del suo coordinatore svolge le seguenti attività:
Predispone i piani di rinnovo e ampliamento delle dotazioni tecniche e scientifiche
dell’Istituto.
Cura i rapporti con le Aziende fornitrici.
Predispone con il supporto dell’assistente amministrativo referente per gli acquisti i
capitolati di gara per gli acquisti di significativa importanza.
Predispone con il supporto dell’assistente amministrativo referente per gli acquisti la
comparazione delle offerte e delibera gli acquisti.
Segue le procedure di fornitura, installazione e collaudo delle attrezzature acquistate.
Verifica il buon funzionamento del magazzino per la distribuzione del materiale di consumo
e didattico.
Cura gli acquisti diretti dei materiali di consumo per il funzionamento dei Laboratori e delle
aule.
Attua le indicazioni espresse dal Collegio dei Docenti riguardo l’assegnazione degli
Assistenti tecnici ai vari reparti.
Funge da supporto ai Docenti responsabili di laboratorio, per individuare delle
problematiche tecniche attinenti lo svolgimento delle attività didattiche.
Predispone per i Docenti le informazioni tecniche sull’utilizzo dei Laboratori e le guide delle
strumentazioni didattiche.
Collabora, per quanto di sua competenza, con i piani di formazione del personale, e
promuove la formazione tecnica dei Docenti e del Personale ATA.
Supporta la gestione dei siti Internet dell’Istituto, in particolare la gestione e manutenzione
dei servizi Web.
Collabora con i Docenti responsabili di progetti didattici per l’utilizzo di laboratori ed
attrezzature.
Coordina la predisposizione dei progetti di sviluppo dei vari dipartimenti didattici.
Collabora, per quanto riguarda le sue competenze, con il Comitato Tecnico Scientifico.
Coordina e gestisce la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, con
particolare riguardo agli aspetti legati alla sicurezza.
90
Cura il buon funzionamento delle reti informatiche e manutenzione hardware e software.
Predispone, in collaborazione con il Direttore SGA, il calendario per il controllo inventariale
di tutti i reparti e partecipazione allo stesso.
Provvede ad una adeguata gestione dell’archiviazione della documentazione ai fini della
piena fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo.
Cura la funzionalità dei laboratori, avvalendosi della collaborazione dei Responsabili dei
laboratori e degli assistenti tecnici.
Collabora con il Direttore SGA e con i responsabili di laboratorio per l’apertura delle
procedure di radiazione di eventuali strumenti obsoleti e per la vendita di materiali fuori uso.
Art. 5 – Responsabilità
A) Per tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi generali, l’Ufficio Tecnico fa capo al Direttore
Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente Scolastico,
predispone gli interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi.
B) Per quanto attiene agli aspetti didattici ed organizzativi correlati, l’Ufficio Tecnico fa capo al
Dirigente Scolastico o al suo collaboratore vicario.
Art. 6 – Acquisizione delle richieste
L’Ufficio tecnico acquisisce le richieste di acquisto di apparecchiature didattiche e scientifiche, di
prodotti multimediali, di riviste, libri dai singoli Docenti e dai Docenti responsabili di Laboratorio e
di progetti.
Le richieste dovranno essere inderogabilmente presentate nei termini previsti da una apposita
circolare emanata dal Dirigente Scolastico e con le modalità in essa contenute. Non verranno prese
in considerazione richieste presentate fuori dai termini e con modalità differenti da quanto previsto.
Le richieste di interventi manutentivi e migliorativi, e quelle di disponibilità di strumentazioni
informatiche o tecniche per particolari progetti devono essere presentate utilizzando unicamente le
modalità che verranno comunicate con circolare del Dirigente Scolastico.
Art. 7 – Validità e modifiche del regolamento
Il presente Regolamento, dopo essere stato approvato dal Consiglio d’Istituto ed emanato dal
Dirigente Scolastico, fa parte integrante del Regolamento d’Istituto ed ha valore fino ad una sua
modifica o alla modifica della normativa attinente.
Il presente Regolamento, è pubblicato all’Albo pretorio e nel sito Internet dell’Istituto.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Rosa Smacchi
91
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
DELLA SCUOLA SECONDARIA
Promulgato con DPR n.249 del 24/06/98 e modificato con DPR n.235 del 21/11/2007
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle co-
noscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazio-
ne del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di
svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale
sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordina-
mento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è par-
te, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consape-
volezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro au-
tonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati
all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscien-
za e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro
età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli stu-
denti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare
temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I diri-
genti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli stu-
denti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazio
ne e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di
scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e
92
tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri
punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad
esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stes-
se modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il dirit-
to di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla
scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo
tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studen-
ti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità
alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la preven-
zione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e
di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di as-
sociazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a
svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle
associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del le-
game con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
93
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didat-
tici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configu-
rano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento
dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola,
le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disci-
plinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplina-
re connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressio-
ne di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione
personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in fa-
vore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica so-
no sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.L'allontanamento
dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi rea-
ti o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commi-
surata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto
possibile il disposto del comma 8.
94
9. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenen-
za, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
10. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si appli-
cano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n.
297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da
parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, en-
tro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno
alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa
parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella
scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola se-
condaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della
scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami
proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le
violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è
assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria supe-
riore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati
dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili
nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo de-
gli studenti sono designati altri due genitori.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia
sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica
è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica.
Contratto formativo di Classe
Il presente Contratto Formativo Educativo di Classe è firmato entro i primi 20 giorni dall'inizio
dell'anno scolastico e affisso nelle classi.
Impegni degli alunni della classe ______________ Impegni dei docenti della classe _______________
Tenere ordinati tutti gli strumenti riguardanti il lavoro
scolastico: quaderni, schede, strumenti di laboratorio in
dotazione.
Tenere ordinati: i locali, i laboratori, gli spazi comuni.
Registrare il lavoro attraverso gli strumenti adottati.
Essere puntuali e rispettare gli orari.
Rispettare il divieto di utilizzo di telefoni cellulari e altri
dispositivi elettronici ove tale uso non sia autorizzato dal
docente per l’attività didattica.
Rispettare il divieto di fumo all’interno e all’esterno della
struttura scolastica.
Portare a termine i lavori assegnati nei tempi stabiliti.
Rispettare l’impegno di una partecipazione e di una
applicazione costante.
Segnalare eventuali lacune e disfunzioni nello svolgimento
del lavoro e delle attività e, possibilmente, fare proposte di
superamento delle stesse.
Segnalare immediatamente le difficoltà che si incontrano
nello svolgimento delle attività scolastiche (progetti, uscite,
laboratori).
Organizzarsi per richiedere istruzioni, spiegazioni,
chiarimenti nei momenti opportuni per poter continuare il
lavoro e/o la ricerca.
Utilizzare il tempo scuola per portare avanti lo studio in
modo proficuo.
Utilizzare i pomeriggi per rivedere, analizzare, sistemare,
approfondire il lavoro scolastico.
Utilizzare le verifiche come momenti di controllo del
proprio processo formativo.
Registrare l’esito delle varie prove sostenute, informare la
famiglia e riflettere sugli errori commessi e lavorare per
superarli.
Tenere ordinati tutti gli strumenti riguardanti il lavoro
scolastico: quaderni, schede, strumenti di laboratorio in
dotazione, registri di classe, registri personali.
Tenere ordinati: i locali, i laboratori, gli spazi comuni.
Controllare che le aule siano lasciate in ordine alla fine
della lezione e garantire la vigilanza durante la ricreazione
in aula e nei corridoi antistanti l’aula.
Essere puntuali e rispettare gli orari.
Rispettare il divieto di utilizzo di telefoni cellulari e altri
dispositivi elettronici ove tale uso non sia connesso
all’attività didattica.
Rispettare il divieto di fumo all’interno e all’esterno della
struttura scolastica.
Registrare attentamente e giustificare le assenze degli
alunni.
Non accettare in classe alunni con assenze non
regolarizzate.
Non concedere agli alunni uscite anticipate se non
autorizzate dal Dirigente Scolastico.
Non concedere uscite frequenti dalle classi durante le ore
di lezione.
Rispettare possibilmente i tempi programmati.
Informare mensilmente la classe sul percorso formativo
programmato.
Segnalare allo studente immediatamente le difficoltà
riscontrate nello svolgimento delle attività.
Essere aperti a tutte le richieste costruttive degli alunni e
disponibili a collaborare con loro nel lavoro per favorire il
successo formativo.
Segnalare all’alunno ed eventualmente alla direzione
atteggiamenti non costruttivi e non partecipativi tali da
impedire un andamento costante nel tempo delle attività
programmate.
consegnare tempestivamente le verifiche e registrare
correttamente l’esito.
Dare indicazioni per il superamento degli errori commessi
nelle verifiche.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Asse dei linguaggi BIENNIO
COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
Utilizzo degli strumenti espressivi
anche multimediali.
Interpretazione di testi verbali e non
verbali.
Produzione autonoma di testi verbali e
non verbali.
Comprensione di messaggi
verbali e non verbali.
Decodificazione di linguaggi
verbali e di forme di comunicazione
non verbale.
Riconoscimento delle strutture di vari
linguaggi.
Interazione in conversazioni.
Selezione di informazioni generali e
specifiche.
Uso del vocabolario.
Contesto storico-sociale.
Contenuti disciplinari.
Strutture della lingua.
Linguaggi non verbali.
Lessico di base.
Tabelle e grafici.
Carte tematiche.
Struttura del vocabolario.
voto descrittori descrittori descrittori
10 Utilizza con sicurezza gli
strumenti espressivi.
Interpreta e produce testi con completa
padronanza.
Sa comprendere testi e situazioni
anche complessi.
Sa interagire in modo sicuro con piena
padronanza dei linguaggi.
Ha conoscenze decisamente
ampie ed articolate.
Dimostra piena padronanza
dei linguaggi.
9 Utilizza con disinvoltura i mezzi
espressivi.
Interpreta e produce testi con sicurezza
e correttezza.
Comprende testi e situazioni anche di
una certa complessità.
Interagisce in modo sicuro,
dimostrando padronanza dei linguaggi.
Ha conoscenze ampie ed
articolate.
Dimostra piena conoscenza
dei linguaggi.
8 Sa esprimersi con efficacia.
Produce testi usando un linguaggio
ricco e appropriato.
Sa riconoscere con sicurezza
elementi fondamentali e dettagli di
testi.
Sa interagire con soddisfacente
padronanza.
Conosce in modo
approfondito.
Dimostra una conoscenza
dei linguaggi decisamente
soddisfacente.
7 Sa esprimersi in modo
abbastanza autonomo.
Produce testi usando un linguaggio
abbastanza appropriato.
Riconosce elementi e dettagli
abbastanza precisamente.
Sa interagire in modo chiaro.
Conosce in modo
abbastanza approfondito.
Dimostra sostanziale
padronanza dei linguaggi.
6 Si esprime in modo semplice.
Produce testi essenzialmente
corretti.
Riconosce gli elementi
fondamentali di un testo.
Sa interagire, pur con qualche errore.
Ha conoscenze corrette,
essenziali ma non
approfondite.
Sa controllare i linguaggi,
pur con qualche errore.
5 Si esprime in modo non
Adeguato.
Produce testi con lacune.
Riconosce solo alcuni elementi
Fondamentali.
Interagisce con qualche difficoltà.
Ha conoscenze imprecise e
incomplete e un’incerta
conoscenza dei linguaggi.
4 Espone in maniera confusa e
scorretta.
Produce testi non comprensibili.
Comprende con difficoltà.
Non è in grado di interagire in modo
autonomo.
Ha conoscenze
frammentarie dei contenuti
e scarsa conoscenza dei
linguaggi.
3 Espressione del tutto inadeguata
e incomprensibile.
Non è in grado di comprendere
semplici testi.
Non sa interagire.
Ha conoscenze del tutto
lacunose dei contenuti.
Dimostra carenze gravi
nell’ uso dei linguaggi.
2-1 Assenza di competenze. Non è in grado di comprendere
alcun contenuto.
Ha conoscenze nulle o
assolutamente scadenti.
ASSE STORICO - SOCIALE
BIENNIO
Voto Competenze Abilità Conoscenze
10 Comprende con precisione il lessico.
Acquisisce con rapidità e sicurezza le
informazioni.
Interpreta con coerenza dati.
Espone con sicura padronanza
di linguaggio.
Individua con precisione coordinate
spazio-temporali.
Usa con precisione e sicurezza le
fonti.
Individua con coerenza collegamenti
intra ed extra- testuali.
Ha conoscenze
decisamente
ampie ed articolate.
9 Comprende con precisione il lessico.
Acquisisce con sicurezza le
informazioni.
Interpreta con coerenza i dati.
Espone con piena correttezza di
linguaggio.
Individua con precisione coordinate
spazio-temporali.
Comprende e usa correttamente le
fonti.
Individua con sicurezza collegamenti
intra ed extra-testuali.
Ha conoscenze ampie ed
articolate.
8 Comprende con precisione il lessico.
Acquisisce con sicurezza
informazioni.
Interpreta con coerenza dati.
Espone con correttezza di linguaggio.
Individua correttamente coordinate
spazio-temporali.
Usa coerentemente le fonti.
Individua correttamente collegamenti
intra ed extra-testuali.
Conosce in modo
approfondito.
7 Comprende il lessico.
Acquisisce le informazioni.
Interpreta i dati con correttezza.
Espone con sufficiente correttezza.
Individua coordinate spaziotemporali.
Usa le fonti in modo corretto.
Individua collegamenti intra ed
extra-testuali con sufficiente
sicurezza.
Conosce in modo
abbastanza
approfondito.
6 Comprende il lessico.
Acquisisce le informazioni.
Interpreta i dati in modo sufficiente.
Espone in modo essenzialmente
corretto.
Individua coordinate spazio-
temporali.
Usa le fonti in modo essenzialmente
apprezzabile.
Individua collegamenti intra ed
extra-testuali in modo essenziale.
Ha conoscenze corrette,
essenziali ma non
approfondite.
5 Comprende il lessico.
Acquisisce informazioni.
Interpreta i dati in modo inadeguato.
Individua coordinate spazio-
temporali.
Usa le fonti in modo inadeguato.
Individua collegamenti intra ed extra-
testuali con qualche difficoltà.
Ha conoscenze imprecise
ed incomplete.
4 Comprende il lessico.
Acquisisce informazioni.
Interpreta dati in modo confuso e
scorretto.
Espone in modo confuso e
inappropriato.
Individua le coordinate
spaziotemporali.
Usa le fonti con difficoltà.
Individua collegamenti intra ed
extra-testuali in modo eccessivamente
confuso.
Ha conoscenze del tutto
lacunose.
3 Non comprende il lessico.
Non acquisisce informazioni.
Non interpreta dati in modo
apprezzabile.
Espone in modo del tutto
inadeguato.
Non individua coordinate spazio-
temporali, né usa le fonti in modo
apprezzabile.
Non individua collegamenti intra ed
extra-testuali in modo che sia
apprezzabile.
Ha conoscenze del tutto
lacunose.
2-1 Evidenzia assenza di
competenze
Non è in grado di individuare alcun
contenuto in modo significativo.
Non ha conoscenze.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
ASSE MATEMATICO (BIENNIO), MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA
Premessa
Il docente di Matematica concorre a far acquisire, alla fine del quinquennio dell’Istituto Tecnico
Tecnologico, le seguenti competenze:
- utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguata-
mente informazioni qualitative e quantitative;
- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;
- utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e na-
turali e per interpretare dati;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento di-
sciplinare;
- correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tec-
niche negli specifici campi professionali di riferimento.
Voto Competenze Abilità Conoscenze
10
Sa esplorare situazioni
problematiche e progettare e
costruire modelli di situazioni
reali in contesti complessi noti e
non noti motivando le scelte
effettuate
Sa usare criticamente modelli
matematici di pensiero e di
rappresentazione grafica e simbolica; sa
comprendere ed esprimere informazioni
qualitative e quantitative;
Conosce in modo critico e
approfondito algoritmi e
modelli matematici; usa il
linguaggio della disciplina in
modo consapevole e corretto
9
Sa esplorare situazioni
problematiche e progettare e
costruire modelli di situazioni
reali in contesti complessi anche
non noti motivando le scelte
effettuate
Sa usare consapevolmente modelli
matematici di pensiero e di
rappresentazione grafica e simbolica; sa
comprendere ed esprimere
adeguatamente informazioni qualitative
e quantitative;
Conosce in modo
approfondito algoritmi e
modelli matematici; usa il
linguaggio della disciplina in
modo consapevole e corretto
8
Sa esplorare situazioni
problematiche e progettare e
costruire modelli di situazioni
reali in contesti noti anche
complessi motivando le scelte
effettuate
Sa usare modelli matematici di pensiero
e di rappresentazione grafica e
simbolica; sa comprendere ed esprimere
informazioni qualitative e quantitative;
Conosce in modo adeguato
algoritmi e modelli
matematici; usa il linguaggio
della disciplina in modo
consapevole e corretto
7
Sa esplorare situazioni
problematiche e progettare e
costruire modelli di situazioni
reali in contesti noti in modo
consapevole
Sa usare semplici modelli matematici di
pensiero e di rappresentazione grafica e
simbolica; sa comprendere ed esprimere
semplici informazioni qualitative e
quantitative;
Conosce sufficientemente
algoritmi e modelli
matematici; usa il linguaggio
della disciplina in modo
corretto
6
Sa esplorare semplici situazioni
problematiche e progettare e
costruire modelli di situazioni
reali in semplici contesti noti
Sa usare semplici modelli matematici di
pensiero e di rappresentazione grafica e
simbolica; sa comprendere ed esprimere
semplici informazioni qualitative e
quantitative;
Conosce sufficientemente
algoritmi e modelli
matematici; usa il linguaggio
della disciplina in modo non
sempre corretto
5
Sa esplorare situazioni
problematiche delimitate non
sempre autonomamente
Sa usare in modo non autonomo modelli
matematici di pensiero e di
rappresentazione grafica e simbolica; sa
comprendere parzialmente informazioni
qualitative e quantitative;
Conosce in modo parziale e
confuso algoritmi e modelli
matematici; non usa
correttamente il linguaggio
della disciplina
4
Non sa esplorare semplici
situazioni problematiche
Non sa usare semplici modelli
matematici di pensiero e di
rappresentazione grafica e simbolica;
non sa comprendere semplici
informazioni qualitative e quantitative;
Non conosce algoritmi e
modelli matematici; non sa
usare il linguaggio della
disciplina
PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE
(vedi Glossario)
Classe:______ Docente:_________________________
Ore settimanali: ________ Monte ore annuali:_________
LIVELLI DI PARTENZA
STRUMENTI UTILIZZATI PER RILEVARLI:
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
LIVELLI DI PARTENZA RILEVATI:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________
Livello Numero alunni
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
ATTIVITÀ DI RECUPERO CHE S’INTENDONO ATTIVARE:
_________________________________________________________________
UDA Competenze Abilità Conoscenze Valutazione Metodologie
(vedi allegato 1) Tempi
UDA 1
UDA 2
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
(tipologie e numero)
Strumenti utilizzati per la valutazione
(vedi allegato 2)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE
livelli generali di
competenza
livello
di competenza
valutazione espressa in
decimi Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazioni anche non
note,
mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni ed assumere
autonomamente decisioni consapevoli
5 – avanzato
dieci
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazioni anche non
note,
mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità.
nove
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi anche complessi in situazioni
note, mostrando
di saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite in modo consapevole
4 – intermedio
otto
sette
Lo studente svolge compiti semplici in
situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze e abilità essenziali e di saper
applicare procedure e regole fondamentali
3 – base
sei
Lo studente svolge compiti delimitati in
situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze e abilità generiche e incomplete
e di saper applicare con scarsa autonomia
e consapevolezza procedure e regole
fondamentali
2- parziale
cinque
Lo studente non svolge compiti delimitati
in situazioni note, mostrando di non
possedere le conoscenze e le abilità basilari
e di non saper applicare in modo
consapevole e autonomo le procedure e
regole fondamentali
1 - NON
RAGGIUNTO
quattro
GLOSSARIO
Lemmi Definizioni
Abilità
Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per
portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del
Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali,
strumenti)
Apprendimento
Processo naturale con cui l'individuo persegue obiettivi per lui/lei significativi; è attivo, volontario e mediato internamente. E' un processo di scoperta e costruzione del significato dall'informazione e l'esperienza, filtrato attraverso le percezioni, i pensieri e i sentimenti individuali dell'allievo.
Apprendimento
formale
Apprendimento che si realizza in un contesto organizzato e strutturato
(per esempio, in un istituto d’istruzione, o di formazione o sul
lavoro ), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di
apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento).
L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del
discente e di norma sfocia in una convalida e/o in una certificazione.
Apprendimento
informale
Apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al
lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato (in termini di
obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse) e di norma non
sfocia in una certificazione.
L’apprendimento informale può essere intenzionale, ma nella maggior
parte dei casi non lo è (ovvero è “fortuito” o casuale).
Apprendimento
non formale
Apprendimento che si realizza nell’ ambito di attività pianificate non
specificamente concepite come apprendimento (in termini di
obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento
non formale non sfocia di norma in una certificazione.
L’apprendimento non formale, a volte denominato “apprendimento
semi-strutturato”, è intenzionale dal punto di vista del discente.
Area di istruzione
generale
degli istituti tecnici
Area di istruzione comune a tutti i percorsi degli istituti tecnici che ha
l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che
caratterizzano l’obbligo di istruzione (asse dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico, storico-sociale).
Aree di indirizzo
degli
istituti tecnici
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia
conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di
studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee a risolvere problemi,
sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni
continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la
valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Asse culturale
Gli assi culturali costituiscono il “tessuto” per la costruzione di
percorsi di
apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che
preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per
consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di
apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.
Gli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione sono
Lemmi Definizioni quattro: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico,
storico-sociale.
Certificazione dei
risultati
di apprendimento
Rilascio di un certificato, un diploma o un titolo che attesta
formalmente che un ente competente ha accertato e convalidato un
insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze, know-how,
abilità e/o competenze) conseguiti da un individuo rispetto a uno
standard prestabilito.
La certificazione può convalidare i risultati dell’apprendimento
conseguiti in contesti formali, non formali o informali.
Competenze
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro
Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.
Competenze chiave
di
cittadinanza
Otto competenze, da acquisire al termine dell’obbligo d’istruzione,
che costituiscono il risultato che si può conseguire – all’interno di un
unico processo di insegnamento/apprendimento - attraverso la
reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze
contenuti negli assi culturali.
Conoscenze
Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel
contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o pratiche.
Misurazione
E’ un’operazione convenzionale che consiste nell’associare un
simbolo, meglio se in forma di numero, ad un oggetto ben definito, o
a una sua particolare proprietà, secondo regole determinate.
Valutazione
In docimologia si distingue tra verifica e valutazione e tra
misurazione e
valutazione. La verifica viene fatta per ottenere delle informazioni sui processi e
sugli
esiti (cognitivi, didattici, formativi). Essa quindi si riferisce a
strumenti o prove (appunto, di verifica).
La valutazione riguarda le reazioni del soggetto esaminatore
(individuale, collettivo) rispetto alle informazioni ricevute attraverso
le verifiche.
Affinché tra verifica e valutazione vi sia congruenza occorre che le
informazioni ricevute attraverso le prove di verifica siano date sotto
forma di punteggio. Questa operazione rappresenta la misurazione.
Solo dopo l ’attribuzione di punteggi, solo dopo la misurazione, si
può procedere alla valutazione propriamente detta.
La valutazione, quindi, costituisce la risultante di due operazioni:
- la misurazione
- valutazione propriamente detta.
Unità di E’ un’occasione didattica significativa per gli allievi, che tiene conto della
Lemmi Definizioni
apprendimento unitarietà del sapere e non si limita alla sola trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma tende alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica attiva.
Ogni Unità di apprendimento è costituita dalle seguenti sezioni:
• Titolo. Formulato all’infinito, evidenzia la competenza che il docente intende sviluppare mediante le situazioni di lavoro o di studio indicate nel percorso.
• Compito unitario. Indica il prodotto e il percorso, cioè che cosa i ragazzi devono realizzare concretamente durante e/o al termine dell’UA e quali sono le operazioni chiave che sono sollecitati a compiere durante il processo didattico.
• Competenza. Si dichiara la competenza prevalente che si intende perseguire.
In altri termini, è necessario specificare:
1) gli apprendimenti che si intendo promuovere e le loro relazioni
2) il set attraverso cui si intende accertare se e quanto l’alunno ha
maturato la competenza:
3) la mediazione didattica, ossia le scelte metodologiche,
organizzative con cui si intende promuovere e verificare gli
apprendimenti
ALLEGATO 1
Repertorio ORM (Organizzazione/operazioni; Raggruppamenti; Media)
Operazioni Raggruppamenti Media
USCITE
Primo contatto
Finalizzate
Viaggio di istruzione
B. CONVERSAZIONI
1. Occasionale
2. Clinica
3. Finalizzata
4. Sistematica
C. LEZIONI
1. Stimolo
2. Espositiva
3. Sistematica
D. ESERCITAZIONI
1. Attività libere
2. Attività preordinate, role-
playng
3. Progettazione,brainstorming
problem-solving, giochi di
simulazione
4. Esercizi di controllo,
debriefing
5. Esercizi di consolidamento
A.LAVORO INDIVIDUALE
1.libero
2.assistito dall’insegnante
3.programmato con materiale
strutturato
B.LAVOROACOPPIE
1.Due alunni, alla pari
2.Compagno in aiuto
3.Assistito dall’insegnante
C.PICCOLOGRUPPO
1.Interno alla stessa classe
2.Interclasse parallela
3.Interclasse non–parallela
4.occasionale
5.Elettivo, libero, informale
6.Secondo criteri socio-metrici
7.Omogeneo per rendimento
8.Con alunno portavoce o
conduttore
D.LAVOROINCLASSE
1.insegnante/alunni (frontale)
2.insegnante/alunni (asenso
multiplo)
3.insegnanti compresenti
E.GRANDIGRUPPI
1.Assemblea interclasse
2.Assemblea di scuola
A.MEDIA
1.D’occasione
(oggetti non–
didattici)
2.Testimonianze,
interviste
3.Supporti (lavagna a
gesso, a fogli, LIM,
luminosa, registratore,
videoregistratore…)
B.SUSSIDI
1.Visivi (foto,
diapositive…)
2.Uditivi (CD,
MP3…)
3.Materiale
strutturato, schedario
autocorrettivo, libri
“mischiati”…
4.Audiovisivi
diaposonorizzate,
films, documentari,
compactdisk,
DVD…)
5.Laboratorio
linguistico
6.Laboratorio
scientifico
C.ELETTRONICI
1.PC, internet
2.laboratorio
informatico
3.Videogames
4.Didattica online
ALLEGATO 2
Repertorio degli strumenti di valutazione
Prove scritte, grafiche ed orali sia strutturate che aperte
Test e questionari
Lavori di gruppo
Sondaggi e discussioni
Esercitazioni individuali o a gruppi
Temi, relazioni
Diario di bordo
Liste di controllo
Dossier
Profili di competenza
Rubriche valutative
Protocolli di osservazione strutturati e non strutturati
Interviste
Compiti di realtà.
Compiti di prestazione
AREA DELL’APPRENDIMANTO CURRICULARE
Descrizione sintetica degli adattamenti disciplinari previsti
da allegare alla programmazione educativa individualizzata (PEI)
Disciplina A.S. 2015/2016
Insegnante
Allievo/a
Prerequisiti
disciplinari
osservabili
Obiettivi
Contenuti
FORMAT
DELL’ UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Comprendente:
UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI
PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
UDA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
DENOMINAZIONE
Prodotti
Competenze mirate
Comuni/cittadinanza
professionali
Abilità CONOSCENZE
Utenti destinatari
Prerequisiti
Fase di applicazione
Tempi
Esperienze attivate
Metodologia
Risorse umane
interne
esterne
Strumenti
Valutazione
LA CONSEGNA AGLI STUDENTI
Per “consegna” si intende il documento che l’équipe dei docenti/formatori presenta agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando il prodotto nei tempi e nei modi definii, tenendo presente anche i criteri di valutazione. 1^ nota: il linguaggio deve essere accessibile, comprensibile, semplice e concreto. 2^ nota: l’Uda prevede dei compiti/problema che per certi versi sono “oltre misura” ovvero richiedono agli studenti competenze e loro
articolazioni (conoscenze, abilità, capacità) che ancora non possiedono, ma che possono acquisire autonomamente. Ciò in forza della potenzialità del metodo laboratoriale che porta alla scoperta ed alla conquista personale del sapere.
3^ nota: l’Uda mette in moto processi di apprendimento che non debbono solo rifluire nel “prodotto”, ma fornire spunti ed agganci per una
ripresa dei contenuti attraverso la riflessione, l’esposizione, il consolidamento di quanto appreso.
CONSEGNA AGLI STUDENTI
Titolo UdA Cosa si chiede di fare In che modo (singoli, gruppi..) Quali prodotti Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti) Tempi Risorse (strumenti, consulenze, opportunità…) Criteri di valutazione Valore della UdA in termini di valutazione della competenza mirata (da indicare): è una componente oppure un “capolavoro”? Peso della Uda in termini di voti in riferimento agli assi culturali ed alle discipline
PIANO DI LAVORO UDA
UNITÀ DI APPRENDIMENTO:
Coordinatore:
Collaboratori :
PIANO DI LAVORO UDA SPECIFICAZIONE DELLE FASI
Fasi Attività Strumenti Esiti Tempi Valutazione
1
2
3
4
5
PIANO DI LAVORO UDA DIAGRAMMA DI GANTT
Fasi Tempi
1
2
3
4
5
SCHEMA DELLA RELAZIONE INDIVIDUALE dello studente
RELAZIONE INDIVIDUALE
Descrivi il percorso generale dell’attività Indica come avete svolto il compito e cosa hai fatto tu Indica quali crisi hai dovuto affrontare e come le hai risolte Che cosa hai imparato da questa unità di apprendimento Cosa devi ancora imparare Come valuti il lavoro da te svolto (vedi rubrica di autovalutazione)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’UDA
Relazionale, affettiva e motivazionale
DIMENSIONI DELLA
INTELLIGENZA CRITERI FOCUS DELL’OSSERVAZIONE PUNTEGGIO
Relazionale, affettiva e
motivazionale
Comunicazione e socializzazione di esperienze e conoscenze
91-100 L’allievo ha un’ottima comunicazione con i pari, socializza esperienze e saperi interagendo attraverso l’ascolto attivo ed arricchendo-riorganizzando le proprie idee in modo dinamico
76-90 L’allievo comunica con i pari, socializza esperienze e saperi esercitando l’ascolto e con buona capacità di arricchire-riorganizzare le proprie idee
61-75 L’allievo ha una comunicazione essenziale con i pari, socializza alcune esperienze e saperi, non è costante nell’ascolto
< 60 L’allievo ha difficoltà a comunicare e ad ascoltare i pari, è disponibile saltuariamente a socializzare le esperienze
Relazione con i formatori e le altre figure adulte
91-100 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e costruttivo
76-90 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pienamente corretto
61-75 Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essenziale
< 60 L’allievo presenta lacune nella cura delle relazioni con gli adulti
Curiosità
91-100 Ha una forte motivazione all’ esplorazione e all’approfondimento del compito. Si lancia alla ricerca di informazioni / alla ricerca di dati ed elementi che caratterizzano il problema. Pone domande
76-90 Ha una buona motivazione all’ esplorazione e all’approfondimento del compito. Ricerca informazioni / dati ed elementi che caratterizzano il problema
61-75 Ha una motivazione minima all’ esplorazione del compito. Solo se sollecitato ricerca informazioni / dati ed elementi che caratterizzano il problema
< 60 Sembra non avere motivazione all’esplorazione del compito
Superamento delle crisi
91-100 L’allievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed è in grado di scegliere tra più strategie quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli apprendimenti
76-90 L’allievo è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di intervento attivo
61-75 Nei confronti delle crisi l’allievo mette in atto alcune strategie minime per tentare di superare le difficoltà
< 60 Nei confronti delle crisi l’allievo entra in confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la risposta
Sociale, Pratica DIMENSIONI
DELLA INTELLIGENZA
CRITERI FOCUS DELL’OSSERVAZIONE PUNTEGGIO
Sociale
Rispetto dei tempi
91-100 L’allievo ha impiegato in modo efficace il tempo a disposizione pianificando autonomamente le proprie attività e distribuendole secondo un ordine di priorità.
76-90 Il periodo necessario per la realizzazione è conforme a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizione, avvalendosi di una pianificazione.
61-75
Ha pianificato il lavoro, seppure con qualche discontinuità. Il periodo necessario per la realizzazione è di poco più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace – se pur lento - il tempo a disposizione
< 60 Il periodo necessario per la realizzazione è più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione, anche a causa di una debole pianificazione.
Cooperazione e disponibilità ad assumersi incarichi e a portarli a termine
91-100 Nel gruppo di lavoro è disponibile alla cooperazione, assume volentieri incarichi , che porta a termine con notevole senso di responsabilità
76-90 Nel gruppo di lavoro è discretamente disponibile alla cooperazione, assume incarichi , e li porta a termine con un certo senso di responsabilità
61-75 Nel gruppo di lavoro accetta di cooperare, portando a termine gli incarichi con discontinuità
< 60 Nel gruppo di lavoro coopera solo in compiti limitati, che porta a termine solo se sollecitato
Pratica
Precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie
91-100 Usa strumenti e tecnologie con precisione, destrezza e efficienza. Trova soluzione ai problemi tecnici, unendo manualità, spirito pratico a intuizione
76-90 Usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e destrezza. Trova soluzione ad alcuni problemi tecnici con discreta manualità, spirito pratico e discreta intuizione
61-75 Usa strumenti e tecnologie al minimo delle loro potenzialità
< 60 Utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato
Funzionalità
91-100 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della funzionalità
76-90 Il prodotto è funzionale secondo i parametri di accettabilità piena
61-75 Il prodotto presenta una funzionalità minima
< 60 Il prodotto presenta lacune che ne rendono incerta la funzionalità
Cognitiva DIMENSIONI
DELLA INTELLIGENZA
CRITERI FOCUS DELL’OSSERVAZIONE PUNTEGGIO
Cognitiva
Uso del linguaggio settoriale-tecnico- professionale
91-100 Ha un linguaggio ricco e articolato, usando anche termini settoriali - tecnici – professionali in modo pertinente
76-90 La padronanza del linguaggio, compresi i termini settoriali- tecnico-professionale da parte dell’allievo è soddisfacente
61-75 Mostra di possedere un minimo lessico settoriale-tecnico-professionale
< 60 Presenta lacune nel linguaggio settoriale-tecnico-professionale
Completezza, pertinenza, organizzazione
91-100 Il prodotto contiene tutte le parti e le informazioni utili e pertinenti a sviluppare la consegna, anche quelle ricavabili da una propria ricerca personale e le collega tra loro in forma organica
76-90 Il prodotto contiene tutte le parti e le informazioni utili e pertinenti a sviluppare la consegna e le collega tra loro
61-75 Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base pertinenti a sviluppare la consegna
< 60 Il prodotto presenta lacune circa la completezza e la pertinenza, le parti e le informazioni non sono collegate
Capacità di trasferire le conoscenze acquisite
91-100 Ha un’eccellente capacità di trasferire saperi e saper fare in situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli nel nuovo contesto, individuando collegamenti
76-90 Trasferisce saperi e saper fare in situazioni nuove, adattandoli e rielaborandoli nel nuovo contesto, individuando collegamenti
61-75 Trasferisce i saperi e saper fare essenziali in situazioni nuove e non sempre con pertinenza
< 60 Usa saperi e saper fare acquisiti solo nel medesimo contesto, non sviluppando i suoi apprendimenti
Ricerca e gestione delle informazioni
91-100 Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con attenzione al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al momento opportuno e interpretare secondo una chiave di lettura.
76-90
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con discreta attenzione al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al momento opportuno, dà un suo contributo di base all’ interpretazione secondo una chiave di lettura
61-75 L’allievo ricerca le informazioni di base, raccogliendole e organizzandole in maniera appena adeguata
< 60 L’allievo ha un atteggiamento discontinuo nella ricerca delle informazioni e si muove con scarsi elementi di metodo
Della metacompetenza, del problem solving DIMENSIONI
DELLA INTELLIGENZA
CRITERI FOCUS DELL’OSSERVAZIONE PUNTEGGIO
Della metcompetenza
Consapevolezza riflessiva e critica
91-100 Riflette su ciò cha ha imparato e sul proprio lavoro cogliendo appieno il processo personale svolto, che affronta in modo particolarmente critico
76-90 Riflette su ciò cha ha imparato e sul proprio lavoro cogliendo il processo personale di lavoro svolto, che affronta in modo critico
61-75 Coglie gli aspetti essenziali di ciò cha ha imparato e del proprio lavoro e mostra un certo senso critico
< 60 Presenta un atteggiamento operativo e indica solo preferenze emotive (mi piace, non mi piace)
Autovalutazione
91-100 L’allievo dimostra di procedere con una costante attenzione valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento continuativo
76-90 L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni
61-75 L’allievo svolge in maniera minimale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione
< 60 La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso
Capacità di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici sottostanti al lavoro svolto
91-100 È dotato di una capacità eccellente di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto
76-90 È in grado di cogliere in modo soddisfacente i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto
61-75 Coglie i processi culturali, scientifici e tecnologici essenziali che sottostanno al lavoro svolto
< 60 Individua in modo lacunoso i processi sottostanti il lavoro svolto
Del problem solving
Creatività
91-100 Elabora nuove connessioni tra pensieri e oggetti, innova in modo personale il processo di lavoro, realizza produzioni originali
76-90 Trova qualche nuova connessione tra pensieri e oggetti e apporta qualche contributo personale al processo di lavoro, realizza produzioni abbastanza originali
61-75 L’allievo propone connessioni consuete tra pensieri e oggetti, dà scarsi contributi personali e originali al processo di lavoro e nel prodotto
< 60 L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di creatività
Autonomia
91-100 È completamente autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, anche in situazioni nuove e problematiche. È di supporto agli altri in tutte le situazioni
76-90 È autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni. È di supporto agli altri
61-75 Ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni ed abbisogna spesso di spiegazioni integrative e di guida
< 60 Non è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni e procede, con fatica, solo se supportato
MODULI PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE E PER LE USCITE DIDATTICHE
Schede da compilare nei Consigli di classe
VIAGGIO DI ISTRUZIONE
Valenza didattica
Itinerario dettagliato
Periodo
Durata
Referente del viaggio,
compresi riferimenti
per reperibilità e co-
municazioni
Accompagnatori
Accompagnatori
(Eventuali sostituti)
Classe/i
Numero alunni
Mezzi di trasporto
Tipo di pensione (per
più giorni)
Richiesta guida/luogo
(specificare)
Sì
No
Eventuali problemati-
che degli alunni (ali-
mentari, salute, ...)
Varie
USCITA DIDATTICA
Valenza didattica
Itinerario dettagliato
Data/periodo
Durata un giorno/ mezza giornata
Referente del viaggio,
compresi riferimenti
per reperibilità e co-
municazioni
Accompagnatori
Accompagnatori
(Eventuali sostituti)
Classe/i
Numero alunni
Mezzo di trasporto
Richiesta guida/luogo
(specificare)
Sì
No
Eventuali problemati-
che degli alunni (ali-
mentari, salute, ...)
Varie
AUTORIZZAZIONI PER LE RIPRESE E LE USCITE
AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ITT L. DA VINCI DI FOLIGNO
Il sottoscritto ________________________________________________________ frequentante
la classe_______ sez.____ dichiara di autorizzare la ripresa e diffusione di foto e filmati riguardanti
se stesso nell’ambito di attività varie dell’Istituto.
FIRMA___________________________________
=======================================================================
AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ITT L. DA VINCI DI FOLIGNO
Il sottoscritto ______________________genitore dello studente_________________ frequentante
la classe_______ sez. ____ dichiara di autorizzare il proprio figlio a partecipare all’uscita didattica
che si svolgerà in data __________ a ____________________ c/o ________________________
dalle ore _______ alle ore _______.
FIRMA___________________________________
=======================================================================
AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ITT L. DA VINCI DI FOLIGNO
Il sottoscritto _______________________________________________________ frequentante
la classe_______ sez. ____ dichiara di voler partecipare al viaggio di istruzione
che si svolgerà in data ___________________dal _____________al ____________con itinerario
________________________ ____________________________________________________
con partenza alle ore________________ e rientro alle ore______________ del_____________
FIRMA________________________________
=======================================================================
AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’ITI DI FOLIGNO
Il sottoscritto ______________________genitore dello studente _________________frequentante
la classe_______ sez. ____ dichiara di autorizzare il proprio figlio a partecipare a visite guidate a
mostre, cantieri, altro, che si effettueranno in città in orario scolastico. La Scuola darà informazione
analitica tramite diario, di volta in volta.
Data______________
FIRMA___________________________________
=======================================================================
Autorizzazione pubblicazione immagini all’ALBO della scuola e sul SITO WEB dell’ITT “L. da
Vinci” di Foligno.
Iosottoscritto_____________________________________________________________________
genitore dello studente _____________________________________________ oppure studente maggiorenne
della classe _______________ sez.____________, indirizzo ______________________________
ai sensi della legge sulla “Privacy” Legge 31/12/96 art.10 e ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30 giugno
2006,
□ Autorizzo la pubblicazione all’Albo e sul Sito delle immagini (foto o filmati) che includono mio
figlio/a, me stesso (studente maggiorenne) nel rispetto delle regole sopra comunicate dalla Scuola
□ Non autorizzo
□ Acconsento, inoltre, che siano pubblicati i “lavori” e/o gli elaborati cui ha partecipato mio figlio/a
o a cui ho partecipato (studente maggiorenne)
□ Non acconsento
Foligno,_______________________
Firma del genitore o dello studente maggiorenne
____________________________
Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo da Vinci-Foligno
a.s. 2015-16
PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIONE
parte prima
ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA'
A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI NUMERO
1. DISABILITÀ CERTIFICATE (legge 104/92 art.3, commi 1 e 3)
1. Minorati vista 2
2. Minorati udito 0
3. Psicofisici 10
2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
• DSA 56
• ADHD 0
• Borderline cognitivo 0
• altro
3. SVANTAGGIO
• Socio economico 1
• Linguistico-culturale 2
• Disagio comportamentale/relazionale 1
• altro 9
totale 81
% su popolazione scolastica
N° PEI 12
N° PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 62
N° PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2
B. RISORSE PROFESSIONALI
SPECIFICHE
prevalentemente utilizzate in Sì/No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti,...)
no
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo No (non
presenti)
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti,...)
No (non
presenti)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo No (non
presenti)
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti,...)
No (non
presenti)
Funzioni strumentali
/coordinamento
No
Referenti di Istituto(disabilità,
DSA, BES)
Sì
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
No
Docenti tutor/mentor Sì
Altro Sportello di Ascolto Sì
Altro
C. COINVOLGIMENTO DOCENTI
CURRICOLARI
attraverso Sì/no
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
No
Altro: Iniziative individuali Sì
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Sì
Altro: Iniziative individuali Sì
Altri docenti Partecipazione a GLI No
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni No
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Sì
Altro
D. COINVOLGIMENTO
PERSONALE ATA Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione/laboratori integrati No Altro No
E. COINVOLGIMENTO
FAMIGLIE Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell'età evolutiva Sì Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Sì Altro
F. RAPPORTI CON
SERVIZI SOCIOSANITARI
TERRITORIALI E
ISTITUZIONI DEPUTATE
ALLA SICUREZZA.
RAPPORTI CON CTS/CTI
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili Sì Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì Procedure condivise di intervento su disagio e simili Sì Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Rapporti con CTS/CTI Sì Altro
G. RAPPORTI CON
PRIVATO SOCIALE E
VOLONTARIATO
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Progetti a livello di reti di scuole No
H. FORMAZIONE
DOCENTI Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe alcuni Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva alcuni Didattica interculturale/italiano L2 alcuni Psicologia e psicopatologia dell'età evolutiva (compresi DSA, ADHD,...) alcuni Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, dis. Intellettive,
sensoriali,...) No
Altro
SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA' RILEVATI 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola x Organizzazione dei diversi tpi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l'organizzazione delle attività educative x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi x
Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo
x
Altro Altro *=0; per niente 1; poco 2; abbastanza 3; molto4
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte seconda
OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL'INCLUSIVITA' PROPOSTI
PER IL PROSSIMO ANNO
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli
di responsabilità nelle pratiche di intervento,...)
Dirigente scolastico
costituisce e convoca il GLI. Viene informata dalla specifica funzione strumentale, dai Coordinatori
di Classe sulle singole situazioni che richiedono una programmazione personalizzata. Convoca e
presiede eventuali Consigli di Classe straordinari. Attiva sinergie progettuali istituzionali.
Funzione strumentale
collabora con il Dirigente scolastico, convoca e presiede i GLI, cura i rapporti con le singole
famiglie, i servizi territoriali e ASL di competenza. Offre il supporto ai Coordinatori di Classe per la
stesura dei PDP. Propone progetti a tematica inclusiva. Informa il Collegio docenti sulle
problematiche d'inclusività e le recenti Direttive ministeriali. Coordina le attività di formazione.
GLI
raccoglie le indicazioni fornite dai Coordinatori di Classe sugli alunni BES presenti nella scuola.
Elabora il Piano Annuale per l'inclusività; propone e gestisce interventi per una didattica inclusiva.
Consigli di Classe e i Coordinatori
i docenti del Consiglio di Classe in caso di certificazione redigono il PdP e il PEI. Nel caso di
studenti con diagnosi o gravi difficoltà di apprendimento, anche temporanee, dopo un periodo di
osservazione e se ritenuto opportuno, informano il Dirigente scolastico e la famiglia e, in accordo
con quest'ultima, predispongono il PdP1.
1Per certificazione si intende un documento con valore legale che attesta il diritto dell'interessato ad avvalersi delle
misure previste dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010. per diagnosi si intende un giudizio clinico attestante la
presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da
Il Collegio Docenti
Approva il Piano Annuale dell'inclusività.
Il Consiglio di Istituto
Collabora con il Dirigente scolastico circa le scelte pedagogiche prese dal Collegio Docenti e dai
vari Consigli.
La famiglia
collabora con la scuola informando il coordinatore di classe e venendo da esso informata
sull'eventuale problematica. Partecipa agli incontri scuola-famiglia-servizi organizzati dall'ASL per
gli alunni in situazione di handicap. Partecipa a consigli straordinari per alunni in situazione di BES
con eventuale esperto esterno.
ASL
effettua tutti gli accertamenti necessari, rilascia la diagnosi. Incontra la famiglia per una didattica
inclusiva
Territorio (enti locali, agenzie del territorio impegnate nel sociale)
collabora con la scuola per migliorare il percorso dello studente in situazione di BES
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Il nostro Istituto cercherà di prediligere corsi di formazione a inizio anno su tematiche riguardanti
DSA e BES, sull'utilizzo del PdP, sull'uso di strumenti multimediali adatti e su come importare la
propria azione didattica educativa secondo quanto stabilito dal PdP; sulla valutazione degli alunni
DSA.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Nel caso di alunni iscritti per la prima volta il consiglio di classe dedica un adeguato periodo di
tempo all'osservazione del ragazzo (su base ICF2); questo per rendere la valutazione il più possibile
oggettiva e rispondente agli effettivi livelli di apprendimento.
All'interno del documento del 15 maggio, viene inserito un dossier relativo alle strategie e
metodologie usate durante il percorso di studio dell'alunno BES.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'interno della scuola
Gli interventi di sostegno nella nostra scuola si concentrano sugli alunni in situazione di
handicap e sulla loro relazionalità all’interno del gruppo classe, per aree e per tipologia.
Affinché il progetto di inclusione abbia buon fine è necessario che ci sia positiva sinergia tra
Dirigente Scolastico, gruppo GLI, funzione strumentale, docenti di sostegno, docenti
curriculari, famiglie e servizi. È per questo che, ad esempio, nella redazione del PDP è
necessario che ogni docente, in merito alla disciplina di competenza, metta in atto,
un’osservazione e una scelta delle metodologie che egli ritiene più opportune per il successo
formativo del singolo alunno. Gli strumenti attualmente utilizzati sono supporti multimediali.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all'esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti
Per gli alunni disabili in situazione di gravità e con mancata autonomia il Comune mette a
uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie. Pertanto, le strutture pubbliche e quelle accreditate nel
caso della legge 170, rilasciano certificazioni per alunni con disabilità e DSA. Per disturbi ed altre patologie non
certificabili, ma che hanno fondamento clinico, si parla di “diagnosi”. 2ICF: classificazione internazionale della funzionalità secondo un approccio bio-psico-sociale
disposizione un assistente alla persona. L’operatore si occupa di fornire un aiuto didattico e di
acquisizione di maggiore autonomia sia nel lavoro scolastico sia nelle attività extrascolastiche.
Si auspica che l’attuale collaborazione venga ulteriormente incrementata, in particolare con gli
enti di riferimento e con i servizi territoriali pubblici e privati.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l'organizzazione delle attività educative
La sinergia scuola-famiglia ha un ruolo fondamentale per far sì che il processo educativo possa
portare al successo formativo dell'alunno.
E' importante coinvolgere le famiglie nelle attività in cui si richiede un ruolo specifico (es ADHD,
DSA, H, BES) pur mantenendo i ruoli.
La scuola coinvolge le famiglie tramite:
➢ L’organizzazione di colloqui individuali con i singoli docenti una volta al mese in orario
➢ antimeridiano, e di colloqui pomeridiani sia nel trimestre che nel pentamestre;
➢ La possibilità di parlare con il Dirigente Scolastico ogni volta che lo si ritenga necessario;
➢ La richiesta di colloqui individuali con la funzione strumentale di riferimento;
➢ La convocazione di Consigli di Classe allargati a tutta la componente genitoriale per la
➢ discussione di particolari problematiche;
➢ La comunicazione delle singole valutazioni e delle assenze nel Sito Internet della scuola;
➢ La stesura del Patto Educativo di Corresponsabilità.
➢ Per ciascun alunno in situazione di handicap, l’ASL organizza due incontri scuola-famiglia-
servizi durante l’anno scolastico.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi
Le nostre strategie con gli alunni BES devono essere ad alta inclusività. Soprattutto durante il
periodo dell’accoglienza si deve fare particolare attenzione a tali problematiche; su tali basi
formulare la Programmazione di classe e le singole programmazioni disciplinari. Essere attenti ad
osservare quando un alunno presenta una situazione riconducibile ad un BES.
Esempi di metodologie didattiche a tematica inclusiva: tempi più lunghi per lo svolgimento di
verifiche, materiale appositamente predisposto, testi adattati, uso di mappe, formulari, schemi,
utilizzo strumenti dispensativi e compensativi.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Valorizzazione delle risorse esistenti;
valorizzazione del personale docente attraverso un percorso di formazione o autoformazione;
valorizzazione degli strumenti presenti come l’uso dei laboratori linguistici e informatici;
valorizzazione del personale ATA nel caso in cui il soggetto con disabilità richieda assistenza alla
persona.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Materiale multimediale a disposizione dei singoli alunni per poter attivare percorsi inclusivi
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l'ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
L’Istituto promuove la continuità tra i diversi ordini di scuola, anche attraverso contatti sia con
gli insegnanti curriculari sia con gli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie di primo
grado.
Si dà pertanto molta importanza all’orientamento in entrata e in uscita.
L’Istituto ha in corso:
progetti di Alternanza scuola – lavoro come orientamento e futuro inserimento in ambito lavorativo;
stage aziendali.
Particolare cura viene riservata nelle delicate fasi di passaggio a tutti gli allievi con bisogni
educativi speciali.
Approvato dal Gruppo di Lavoro Inclusione il 16 ottobre 2014.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 27 -11- 2014
Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci” Foligno
A. s. 2015-16
TABELLA PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
M= media 3o anno 4
o anno 5
o anno
M=6 3 – 4 3 – 4 4 – 5
6<M<=7 4 – 5 4 – 5 5 – 6
7<M<=8 5 – 6 5 – 6 6 – 7
8<M<=9 6 – 7 6 – 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
INDICE
DOCUMENTO DI IDENTITÀ DELL'ISTITUTO …………………………………..…..……... 3
ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA …………………………….......……….................…… 4
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO …………………………………………...…………...10
ORARIO SETTIMANALE …………………………………………………………………….. 11
PERCHÉ SCEGLIERE L’ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “L. DA VINCI” ….... 12
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE
DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1,
COMMA 14, LEGGE N.107/2015 ……………………………………………………….….….. 13
FINALITÀ DELL’ISTITUTO………………………………………..………………..…….….. 20
COMPETENZE TRASVERSALI O DI CITTADINANZA ….……………………………. 21
PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE ……………...…………….. 22
PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO…………………………………..………... 23
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ………................................……….. 24
ATERNANZA SCUOLA-LAVORO …………………...………...................................……….. 26
ACCOGLIENZA DELL'ALUNNO CON DISABILITÀ …...................................................... 29
MATERIE E QUADRI CURRICOLARI …………………………………………..……..….... 31
SUDDIVISIONE DELL'ANNO SCOLASTICO ….................................................................... 58
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/16 …………...59
CONTINUITÀ E PROGRESSIVITÀ DELLA VALUTAZIONE …......................................... 60
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ………………..…......61
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA ……………………………………………....……......62
AREA DELLE RELAZIONI:
A - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ……………….………………………63 B - RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA ..………………………………………………….…..64
PERCORSI FORMATIVI ……………………………………………………….…......……..... 65
APPENDICE: …………………………………………………………………..………………... 66
Regolamento d’istituto
Regolamento del comitato tecnico scientifico Regolamento dell’ufficio tecnico Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Contratto formativo di classe
Griglie di valutazione
Moduli per i viaggi di istruzione e per le uscite didattiche
Autorizzazioni per le riprese e le uscite
Piano annuale per l'inclusione
Tabella per l'attribuzione del credito scolastico