FROM HELL ( Annalisa Barbariga)

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Annalisa Barbariga, Didattica museale. FROM HELL From Hell è uno dei massimi capolavori del fumetto e della letteratura inglese, scritto da Alan Moore e disegnato da Eddie Campbell. È stato pubblicato originariamente in dieci episodi usciti tra il 1991 e il 1996 e poi raccolto in un unico volume nel 1999. From Hell è la storia romanzata di Jack the ripper , il killer che sconvolse Londra alla fine del Diciannovesimo secolo. Alan Moore, che per chi non lo sapesse è uno dei migliori fumettisti esistenti al mondo, ha eseguito una ricerca meticolosa, ricostruendo una Londra vera, terribile, deflagrata dalla povertà, dall’abominio, dalla morte, dall’indifferenza. La soluzione proposta da Moore è quella che più probabilmente si avvicina alla verità, ossia quella del complotto ordito dalla Regina per salvare la Corona, minacciata da una discendenza proletaria e cattolica. Se la mente era la Regina, il braccio era la Massoneria, di cui William Gull faceva parte. From Hell non è semplicemente il resoconto di quei fatti, non è solo una cronaca o una teoria. Moore ha composto un’opera di ampio respiro, lunga e particolare, forte, violenta, filosofica, poetica, spudorata, rivelatrice. From Hell è in assoluto il miglior lavoro svolto da Moore, perché ha una visione totale dell’umanità e della Storia. Al centro di tutto c'è la Storia, che, come suggerisce l’epigrafe iniziale, avrebbe un’architettura propria. L’architettura è alla base di tutto. L’architettura di Londra, composta di monumenti grandiosi e spaventosi al tempo stesso, va a formare l’epidermide della Storia, la sua spina dorsale, la sua struttura intrinseca. Ci sono simboli nell’architettura inglese che contengono qualcosa di più profondo. Non è una semplice espressione artistica, ma un collegamento con l’ombra eterna del Male dell’uomo, una fitta rete che va a contenere storie e Storia. C’è un evidente legame fra l’architettura (che in quanto arte è eterna) e il tempo. Dunque il Tempo stesso potrebbe avere un’architettura. Ogni evento, ogni individuo, ogni singola azione è inevitabilmente collegata ad a qualcos’altro di più grande, che lo comprende al tempo stesso, un’architettura temporale. Partendo da questo presupposto Moore ipotizza l’esistenza di un’architettura temporale del Male, che appare come una sorta di cappa sotto cui si muovono gli insignificanti esseri umani. È qui che assume maggior significato il ruolo di Gull e delle sue azioni: egli è il male. Compie quelle azioni terribili perché è nella sua natura di essere umano. L’autore sottolinea marcatamente il senso di paradosso che si viene a creare nella sua opera: tutti raccapricciano per le azioni di Jack lo Squartatore, ma rimangono impassibili di fronte all’orrore quotidiano che hanno davanti agli occhi costantemente. La morte è una presenza incessante, ignorata perennemente. A meno che non avvenga violentemente, e non sia causata dall’indifferenza della gente. Qui trovano senso le parole di Gull stesso: “ un giorno l’uomo, voltandosi indietro, dirà che io sono stato il precursore del Ventesimo secolo”. È una frase densa di significato, che nella riduzione cinematografica perde senso e collocazione. Il Novecento sarà il secolo in cui il Male regnerà in maniera assoluta, attraverso gli orrori delle due guerre mondiali, dell’olocausto, della bomba atomica, dei genocidi, della guerra fredda, delle ideologie estremizzate. In maniera più romanzata Moore teorizza l’inevitabilità degli eventi, a causa dell’ essenza stessa dell’uomo. È emblematica una sequenza: due persone fanno sesso, la donna sta gemendo, le immagini mostrano poi una chiesa da cui comincia a sgorgare sangue, un mare di

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Annalisa Barbariga, Didattica museale.

FROM HELL

From Hell è uno dei massimi capolavori del fumetto e della letteratura inglese, scritto da Alan Moore e disegnato da Eddie Campbell. È stato pubblicato originariamente in dieci episodi usciti tra il 1991 e il 1996 e poi raccolto in un unico volume nel 1999. From Hell è la storia romanzata di Jack the ripper, il killer che sconvolse Londra alla fine del Diciannovesimo secolo. Alan Moore, che per chi non lo sapesse è uno dei migliori fumettisti esistenti al mondo, ha eseguito una ricerca meticolosa, ricostruendo una Londra vera, terribile, deflagrata dalla povertà, dall’abominio, dalla morte, dall’indifferenza. La soluzione proposta da Moore è quella che più probabilmente si avvicina alla verità, ossia quella del complotto ordito dalla Regina per salvare la Corona, minacciata da una discendenza proletaria e cattolica. Se la mente era la Regina, il braccio era la Massoneria, di cui William Gull faceva parte. From Hell non è semplicemente il resoconto di quei fatti, non è solo una cronaca o una teoria. Moore ha composto un’opera di ampio respiro, lunga e particolare, forte, violenta, filosofica, poetica, spudorata, rivelatrice. From Hell è in assoluto il miglior lavoro svolto da Moore, perché ha una visione totale dell’umanità e della Storia. Al centro di tutto c'è la Storia, che, come suggerisce l’epigrafe iniziale, avrebbe un’architettura propria.

L’architettura è alla base di tutto. L’architettura di Londra, composta di monumenti grandiosi e spaventosi al tempo stesso, va a formare l’epidermide della Storia, la sua spina dorsale, la sua struttura intrinseca. Ci sono simboli nell’architettura inglese che contengono qualcosa di più profondo. Non è una semplice espressione artistica, ma un collegamento con l’ombra eterna del Male dell’uomo, una fitta rete che va a contenere storie e Storia. C’è un evidente legame fra l’architettura (che in quanto arte è eterna) e il tempo. Dunque il Tempo stesso potrebbe avere un’architettura. Ogni evento, ogni individuo, ogni singola azione è inevitabilmente collegata ad a qualcos’altro di più grande, che lo comprende al tempo stesso, un’architettura temporale.

Partendo da questo presupposto Moore ipotizza l’esistenza di un’architettura temporale del Male, che appare come una sorta di cappa sotto cui si muovono gli insignificanti esseri umani. È qui che assume maggior significato il ruolo di Gull e delle sue azioni: egli è il male. Compie quelle azioni terribili perché è nella sua natura di essere umano. L’autore sottolinea marcatamente il senso di paradosso che si viene a creare nella sua opera: tutti raccapricciano per le azioni di Jack lo Squartatore, ma rimangono impassibili di fronte all’orrore quotidiano che hanno davanti agli occhi costantemente. La morte è una presenza incessante, ignorata perennemente. A meno che non avvenga violentemente, e non sia causata dall’indifferenza della gente. Qui trovano senso le parole di Gull stesso: “un giorno l’uomo, voltandosi indietro, dirà che io sono stato il precursore del Ventesimo secolo”. È una frase densa di significato, che nella riduzione cinematografica perde senso e collocazione. Il Novecento sarà il secolo in cui il Male regnerà in maniera assoluta, attraverso gli orrori delle due guerre mondiali, dell’olocausto, della bomba atomica, dei genocidi, della guerra fredda, delle ideologie estremizzate. In maniera più romanzata Moore teorizza l’inevitabilità degli eventi, a causa dell’ essenza stessa dell’uomo. È emblematica una sequenza: due persone fanno sesso, la donna sta gemendo, le immagini mostrano poi una chiesa da cui comincia a sgorgare sangue, un mare di

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sangue. Le due persone sarebbero i genitori di Adolf Hitler, i quali presumibilmente concepirono il figlio proprio nel periodo in cui avvenivano i delitti di Whitechapel.

From Hell appartiene alla categoria dei graphic novel, un formato di fumetto in cui le storie sono più lunghe (come appunto un romanzo), autoconclusive e in genere rivolte ad un pubblico adulto. Cambpell, data la tipologia di fumetto e i temi trattati, usa così un tratto secco, maledettamente reale, a tratti fastidioso, ma in linea con il tono dell’opera.

Il disegno di Cambpell riflette un pessimismo cosmico, è un disegno crudo e violento! Nel fumetto possiamo vedere scene di omicidi macabri e mutilazioni, scene di sesso, in alcuni casi ritroviamo anche un linguaggio molto acceso e offensivo.

La sceneggiatura di Moore è impeccabile: credibile dal punto di vista del linguaggio, affascinante nel suo esporre teorie e concetti importanti. Anche le scene si rifanno alla sceneggiatura cinematografica, ritoviamo diversi tipi di inquadrature: primi piani, ripresa dall'alto, ripresa dal basso, campo lungo, campo d'insieme, ecc.. Nonostante le bellissime invenzioni teoriche, Moore considera il tutto una semplice opera d’intrattenimento, o ancora, un metodo per gettare nuova luce su delitti ancora irrisolti. Basti pensare alla dedica iniziale dello stesso Moore:

“Questo libro è dedicato a Polly Nichols, Annie Chapman, Liz Stride, Kate Eddowes e Mary Jannet Kelly. Voi e il vostro decesso: di queste cose sole siamo certi. Buonanotte signore.”

(Questi nomi si riferiscono alle cinque prostitute uccise).

From Hell ha il peso di un romanzo, può competere con qualsiasi capolavoro della letteratura contemporanea e non, ma essendo un fumetto è stato per lo più snobbato.

Il fumetto di Moore ha avuto una trasposizione cinematografica, diretta dai fratelli Hughes, con Johnny Depp, Heather Graham e Ian Holm. In America ha mantenuto il titolo fondamentale di From Hell, in Italia è diventato La vera storia di Jack lo squartatore. Pur essendo un bel film, i fratelli Hughes si sono allontanati molto dalla materia narrativa del testo originale, prendendo le adeguate distanze. Sono chiare scelte commerciali, inevitabili per un fumetto di questa portata. Innanzitutto nel lavoro di Alan Moore l’assassino è immediatamente svelato, anzi la storia ruota completamente intorno a lui. Nel film l’identità di Jack si scopre unicamente nel finale, tipico del genere thriller ; inoltre la storia ruota attorno alla figura della prostituta Mary e del dell'ispettore Abberline. Nel fumetto l’ispettore Abberline è un uomo di mezza età, basso, sovrappeso e sposato, ed è aiutato nel finale da un certo Lees, che sostiene avere poteri di premonizione. Nel film le due persone sono accorpate in una sola persona, Johnny Depp, dotato di poteri simili a quelli di Lees ma con l’intelligenza di Abberline.

Nella pellicola alcune sequenze sono assolutamente identiche a quelle del fumetto, ma i significati profondi dell’origine cartacea sono pressoché assenti. I riferimenti all’architettura, alla filosofia massonica, al male come Dio del Ventesimo secolo non esistono. Inoltre nel film il contenuto di violenza tipico di alcune scene, come gli omicidi, mutilazioni, ecc.. non è paragonabile alla ferocia delle scene del fumetto.

Il film è a colori, ma nonostante ciò si vuole ricreare quelle tetre atmosfere tipiche del romanzo di Moore, una Londra sudicia, caratterizzata da un cielo violento quasi “un cielo di sangue e orrore”, una Londra sempre avvolta in una nebbia fumosa.

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Immagini tratte dal fumetto...

Jack the ripper

Ispettore Abberline

Dottor William Gull

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Mutilazione

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Mutilazione

Ago di Cleopatra

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Violenza e scene di sesso

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Immagini varie...

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Scene Film...

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