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1 ISTITUTO SALESIANO GINNASIO LICEO CLASSICO - LICEO SCIENTIFICO VIA SCARLATTI 29 80129 NAPOLI-VOMERO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARTE I - PRINCIPI GENERALI DELL’OFFERTA FORMATIVA

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ISTITUTO SALESIANO GINNASIO LICEO CLASSICO - LICEO SCIENTIFICO VIA SCARLATTI 29 80129 NAPOLI-VOMERO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARTE I - PRINCIPI GENERALI DELL’OFFERTA FORMATIVA

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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) Questo Piano dell’Offerta Formativa (POF) rappresenta la “carta di identità” della Scuola Salesiana di Napoli-Vomero. Costituisce la configurazione strutturale della Scuola e con esso si predispone e rende noto il piano educativo-didattico-formativo che si intende mettere in atto. La Scuola Salesiana nasce dal "sogno" profetico di un santo: Don Bosco. Il sogno di Giovanni Bosco, intriso di fede, di speranza e di amore, aveva sempre come protagonisti e destinatari i giovani, specialmente quelli più poveri e abbandonati. Ancora oggi, dopo un secolo da quel sogno, Don Bosco "vede" tanti giovani, bisognosi di vere storie d'amicizia e di esperienze significative, per far giungere ciascun ragazzo ad essere liberi nella verità. Ebbene, la scuola salesiana con la sua tradi zione educativa intende incontrare gli allievi per contribuire al progetto che Dio ha di ogni persona e che consiste nella piena realizzazione umana e spirituale di ogni creatura. La Scuola Salesiana, sorretta dal sistema preventivo di don Bosco, considera i giovani non solo con rispetto, ma innanzitutto con fede. Dire con rispetto significa riconoscere che il giovane è così fragile che ha bisogno di essere continuamente sorretto lungo il cammino della vita. Dire con fede significa riconoscere che il giovane è pieno di Dio. Comprendiamo bene perciò, che le prospettive educative cambiano, pertanto, l'approccio sarà quello di valorizzare tutto il Bene, il Vero e il Bello che l'Autore della Vita ha donato. La Scuola Salesiana, non è solo patrimonio culturale di una Famiglia religiosa. Essa fa parte di una tradizione e di una storia bimillenaria, raccolta nella memoria della comunità ecclesiale. La Chiesa sull'esempio di Gesù, che accoglieva i piccoli come espressione della realizzazione del Regno di Dio, ha continuato questo impegno attraverso vari modi di vicinanza al mondo dei giovani. La scuola è un modo importante per continuare questa missione di salvezza iniziata da Gesù di Nazareth. Una scuola per la vita Alla base dell'esperienza educativa di Don Bosco c'è una forte passione per la vita, soprattutto quella vita che si forma negli anni delicati dell'adolescenza. La scuola perciò, ha il compito di porre una speciale attenzione ed impegno per il MIGLIORAMENTO COSTANTE DELLA QUALITA' DELLA VITA SCOLASTICA. La scuola per realizzare la sua missione educativa deve interagire con le varie esperienze degli alunni, considerando la sua presenza nel vissuto degli studenti, come un'autentica esperienza di vita. Docenti e studenti sanno che ciò è possibile se gli studi, frutto di impegno e sacrifici, si realizzano all'interno di un'esperienza gioiosa e gratificante. Pertanto, la "paura della scuola", intesa come paura di non farcela sarà certamente superata. Per realizzare una scuola, dove ciascuno realizza una "simpatica appartenenza", è necessario tessere una serie di rapporti umani, sereni, equilibrati e costruttivi, in modo da far nascere nei giovani un sentimento di accettazione, di adesione, di simpatia nei confronti della scuola. Essi saranno aiutati ad amare lo studio, la ricerca, i compagni, in altre parole, la loro stessa vita. Facciamo nostra l'esperienza di Don Bosco quando "sogna" e realizza la sua opera come <<casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria>>.

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La cultura della speranza <<Gli uomini possono salvarsi solo tra di loro. Per questo Dio si fa uomo con gli uomini.>> (E. Canetti). La scuola costruisce il futuro non solo perché i suoi destinatari sono proiettati verso il futuro, in quanto giovani. Essa prepara il futuro, in quanto attraverso l'istruzione realizza una vera e propria opera educativa, nel senso che costruisce l'uomo dal di dentro, per liberarlo da tutti quei condizionamenti che impedirebbero lo sviluppo integrale dei giovani ad essa affidati. Per fare ciò il nostro impegno consisterà nello sviluppare un sistema vasto di relazioni, atte a coscientizzare l'intera comunità educativa verso i valori eterni della solidarietà, della pace, della salvaguardia del creato. In sintesi, a far sì che ogni giovane diventi un buon cittadino, perché è un buon cristiano. Ci sembra giusto collocare la vita della scuola all'interno della "storia" e della "geografia" non solo della città o della nazione, ma in una visione sempre più planetaria attraverso la conoscenza e magari l'esperienza dei processi di sviluppo intorno ai contenuti dell'interdipendenza e della conoscenza reciproca tra i popoli. Vanno dunque sviluppate nella continuità, le iniziative che sollecitano nella coscienza della scuola, quel sentire collettivo rispetto alla non separabilità del destino individuale e di gruppo da un destino comune a tutta l'umanità. La scuola e la trasformazione sociale I vertiginosi mutamenti della nostra società, sollecitano ogni individuo e specialmente i giovani a sapersi "ri-orientare" continuamente di fronte al cambiamento. La crescita culturale com plessiva dell'individuo diventa il fattore determinante del processo sociale. E' fondamentale per la scuola, abilitare i giovani a padroneggiare la nuova alfabetizzazione, a codificare e decodificare, a produrre e fruire attivamente le parole, le immagini, i suoni, i numeri, i simboli, ecc. Il grande educatore, don Lorenzo Milani, affermava che la differenza tra i ricchi e i poveri consisteva essenzialmente nel fatto che i ricchi conoscessero mille parole in più dei poveri. Autorevolezza nel rapporto tra docente e alunno Un elemento chiave nella costruzione di una scuola intesa come comunità educativa, consiste in una corretta gestione del rapporto tra docente e alunno. L'insegnante non è prima di tutto "l'amico" o addirittura un "primus inter pares". Non è neanche la persona che trasmette aset ticamente una serie di nozioni, ritenendo i suoi destinatari individui non pensanti, che bisogna riempire di informazioni culturali, al fine di farne dei sapienti; altresì l'insegnante, attraverso una vera e propria opera "maieutica", si impegna a "provocare" l'intelligenza degli studenti e a valorizzare le capacità creative, raziocinanti e spirituali per svi luppare "cammini vocazionali" individuali e collettivi. La sinergia dei risultati scolastici (profitto) e crescita re lazionale (verso gli individui e il mondo) sono la vera opera d'arte del docente e la strada da percorrere per realizzare gli allievi come cittadini e come cristiani.

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Scuola e Sistema Preventivo La Scuola Salesiana memore dell'esperienza educativa di Don Bosco, sviluppa un sistema educativo attraverso un SISTEMA PREVENTIVO e non repressivo, ne tanto meno assolutizzando l'esperienza del disagio giovanile. La prevenzione che intendiamo si riferisce ad un modo complessivo di intendere la crescita umana nell'ottica della "ragione", della "religione" e dell'"amorevolezza". Queste tre coordinate sono presenti nei vari momenti della vita scolastica. Perciò è importante che in tale programmazione si tengano presenti tutte le "agenzie educative" che interagiscono nel cammino formativo di ogni giovane. La Scuola si propone di mettersi in contatto con esperienze e persone che operando nel mondo del disagio, possono "narrare" con la loro vita l'importanza della vita. La valutazione Essa è legata in modo inscindibile alla programmazione: riteniamo che non si possa mai parlare di un processo di valutazione valido da un punto di vista pedagogico se prima, a livello didat tico non si sono accuratamente definiti i traguardi che si intendono raggiungere: le capacità, le abilità, le conoscenze ed i comportamenti. Inoltre è necessario determinare se l'allievo ha raggiunto o meno un determinato traguardo e specifico livello di padronanza che gli consenta di procedere oltre nell'itinerario educativo e formativo. Pertanto la valutazione è una fase unitaria e difficilmente scomponibile, delicata e preziosa. D'altra parte riteniamo di po ter identificare alcuni parametri valutativi che rispondano ai due elementi di fondo: COMPORTAMENTO E PROFITTO, che possiamo cosi specificare: -FREQUENZA: è la premessa fondamentale per un lavoro scolastico-educativo; -INTERESSE: è caratterizzato da attenzione, viva curiosità, gusto gioioso di apprendere; PARTECIPAZIONE: capacità di integrarsi alle attività della classe, con contributi critici e stimoli originali; IMPEGNO: è la vera attività di studio personale, metodica ed ordinata; CONOSCENZE: con questo termine indichiamo i concetti, le nozioni, i dati culturali inerenti alle discipline scolastiche; ABILITA': comprende la capacità assimilativa, la capacità di rielaborazione e la capacità di esposizione. ATTITUDINE: intendiamo la capacità di pervenire ad elevati livel li di rendimento. Nel processo di valutazione si terrà conto anche della personalità e della maturità raggiunta dal giovane alunno; inoltre si terrà conto dei livelli di partenza, della diligenza nelle atti vità di recupero, dei segnali di crescita nella capacità di metodo di studio. Inoltre si darà il dovuto peso all'impegno e alla buona volontà, e alla capacità di stare nella classe con una presenza costruttiva ed impegnata. GLI INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI (I CORSI DI RECUPERO) costituiscono il "salvagente" per quegli studenti che non hanno raggiunto pienamente gli obiettivi culturali e formativi previsti dalla programmazione didattica. Essi si svolgono in quattro fasi dell'anno scolastico: all'inizio della attività didattica e dopo gli scrutini bimestrali e quadrimestra li; hanno luogo durante la attività curricolare, sono tenuti dagli stessi docenti della classe, con una durata di due o tre set timane per ogni fase di recupero.

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Per una educazione integrale Il triennio conclude il processo di abilitazione degli alunni ad un'atteggiamento esistenziale e di studio capace di fare non solo sintesi, ma a procedere nelle varie discipline, e successi vamente a quelle universitarie, in modo "scientifico". In questa fase dell'itinerario scolastico, gli interventi di dattici si estenderanno alla specificità e correlazione delle va rie discipline in vista del potenziamento di abilità più complesse: da quelle espressive a quelle analitiche e sintetiche, alla capacità logico-matematiche, alla storicizzazione dei problemi, alla comprensione della varietà delle espressioni del mondo contemporaneo e all'acquisizione di strumenti per una metodologia di lavoro autonomo e personale. La scuola salesiana ha uno spirito particolare che attraversa come un "filo rosso" tutti gli ambiti educativi: l'ORATORIO. Lo spirito oratoriano è uno stile educativo che intende non solo educare la domanda dei giovani, ma consiste innanzitutto nel far sì che “i giovani non solo siano amati, ma che si accorgano di essere amati”. Pertanto, ci proponiamo di realizzare formazione e tempo libero in uno stile di autentico protagonismo degli allievi e dei docenti. Finalità educative Una scuola salesiana si propone di raggiunge la sua piena realizzazione quando gli studenti, attraverso le molteplici esperienze didattiche e culturali in generale e la conoscenza della Persona del Dio di Gesù di Nazareth, tenderanno ad essere PERSONE DISPONIBILI, APERTE, SOLIDALI, SPIRITUALI E COLTE. Esemplificando è importante: * pensare ad una scuola che attraverso uno stile relazionale e iniziative varie si faccia carico di una vera e propria educazione alla legalità, per la costruzione di una società basata sulla solidarietà e sulla promozione del bene comune; * costruire personalità equilibrate, coerenti ed aperte ad ulteriori esperi enze; * conseguire una preparazione culturale di base, diventare persone colte, il cui possesso delle discipline scolastiche valgono per la persona e per il cui possesso la persona vale. Obiettivi educativi * COMPORTAMENTO INDIVIDUALE: interessi, continuità del lavoro, partecipazione, equilibrio e autocontrollo; * COMPORTAMENTO SOCIALE: collaborazione con i compagni e con gli adulti della scuola, coinvolgimento nell'attività didattica, capacità di cogliere criticamente le proposte educative che vengono dal mondo esterno, esperienze di volontariato; * PROCESSO DI APPRENDIMENTO: elaborare in progetti culturali le esperienze e mettere il tutto a disposizione degli altri (dimensione missionaria); * CRESCITA INTELLETTUALE: - capacità logiche di analisi, sintesi, astrazioni; - capacità intuitive, immaginative, espressive, creative; - capacità di individuare, elaborare, analizzare e risolvere problemi; - capacità di riflessione e di indagine critica; - capacità di lettura, comprensione, interpretazione; - capacità di osservazione, progettazione, realizzazione e valutazione dei risultati; * EDUCAZIONE ALLA FEDE

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L'esperienza educativa e pastorale di Don Bosco, ci consente di realizzare un itinerario di fede che ha presente la "condizione esistenziale" di ogni giovane. Non possiamo pensare ad un'educazione alla fede come un unico "catechismo" valido per tutti. La dottrina della Chiesa è unica, la comunicazione di essa invece richiede itinerari educativi talvolta differenziati. Con Don Bosco siamo consapevoli che non può esistere un'educazione <<diretta>> della fede. Essa si comunica attraverso vari interventi educativi, che possiamo definire "luoghi teologici", nel senso che in essi si realizzano vere e proprie storie di salvezza. Quest'ambito, logicamente non esclude il dialogo diretto che ogni persona ha e deve avere con Dio. L'esperienza quotidiana come luogo essenziale per incontrare la salvezza donata da Gesù, ci consente di entrare in una logica nuova, opposta alla cultura dei segni del potere, poichèì con il vangelo entriamo nel mondo che esalta la "potenza dei segni". La scuola salesiana ha il compito di offrire a tutti i giovani reali esperienze di contatto con il Dio della vita, consapevoli che l'amore di Dio viene accolto attraversi vari modi appartenenza. Cenni storici dell'Opera Salesiana del Vomero La presenza dei Salesiani al Vomero risale al Maggio 1901 attorno alla chiesa del Sacro Cuore che, affidata ai Figli di Don Bosco, veniva consacrata nel Maggio del 1911 ed eretta a Parrocchia il 30 settembre del 1914. Il primo Oratorio, nucleo e vita di ogni attività Salesiana, venne in seguito sviluppandosi con tutte le varie forme ricreative ed educative. Sorse subito il problema della scuola: elementare agli inizi, poi media, con ragazzi convittori ed esterni, ed in fine ginnasio e liceo classico. Così, nel tempo, l'Istituto ha assunto la sua attuale configurazione in un'opera articolata, svolgendo una azione educatrice non solo nella completezza della scuola, ma anche attraverso le varie opere parrocchiali ed oratoriane, in fusione di intenti e con la collaborazione della Famiglia Salesiana. Da un punto di vista sociale il quartiere Vomero si può definire un quartiere di media borghesia; ciò si deduce dal tenore di vita condotto dagli abitanti. I nuclei familiari sono composti prevalentemente da genitori e 2 o 3 figli; entrambi i genitori svolgono un lavoro a livello di impiego pubblico o di libera professione e i figli sono inseriti nella scuola almeno fino al conseguimento del diploma di scuola media superiore, con la prosecuzione, in alta percentuale, per gli studi universitari. Le caratteristiche fondamentali della nostra Scuola La nostra Scuola possiede alcune caratteristiche fondamentali: - la scelta di indirizzi scolastici che preparano ad inserirsi nel mondo universitario, garantendo una solida preparazione nel campo umanistico e delle scienze sperimentali, per un valido proseguimento degli studi universitari; - la presenza di insegnanti-animatori che sentono la passione per la vita dentro la cultura, l'arte e la tecnica, e operano nell' orizzonte di un nucleo di valori condivisi che fanno il Progetto Educativo; - la chiara scelta educativa: il processo di istruzione e formazione è intenzionalmente finalizzato alla crescita integrale dei giovani come persone, e ha quindi una portata

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evangelizzatrice per cui insegnare, educare, evangelizzare sono momenti profondamente uniti e contestuali; - il rigore professionale del momento didattico: per gli insegnanti significa una attenta programmazione per obiettivi; una precisa, benchè non formale, attuazione di programmi, piani di lavoro, verifiche; un impegno di aggiornamento costante. Per gli allievi significa fedeltà al quotidiano, puntualità agli adempimenti, maturazione di un consapevole senso del dovere, acquisizione di un autonomo metodo di studio; - il processo valutativo a scadenze ravvicinate e con frequenti comunicazioni: per porre l'allievo in condizione di autovalutarsi con realismo, e per interagire costantemente con la famiglia; - la costruzione di un clima di famiglia, per cui la scuola si connoti come "casa" che accoglie, e la classe si strutturi come gruppo solidale e coinvolgente che aiuta i giovani a costruire la propria identità e li motiva nella fatica dell' apprendimento; - la collocazione dell'esperienza scolastica nel contesto più ampio della vita del giovane con particolare riferimento alla famiglia, alla società civile ed ecclesiale, al mondo del lavoro e delle professioni; - la personalizzazione del rapporto educativo e didattico, per cui al singolo allievo sono rivolti interventi individualizzati, in relazione alle sue potenzialità e carenze sia in ambito cognitivo che socio-affettivo; - la cura dell'aggiornamento didattico e professionale dei docenti. La domanda dei giovani e delle famiglie In genere i genitori si rivolgono alla scuola salesiana per conoscenza di altri allievi ed ex-allievi che apprezzano la nostra proposta e progetto formativo. Le motivazioni che stanno alla radice di tale scelta sono riconducibili ad una richiesta di solida formazione umana, cristiana, culturale e professionale. Per corrispondere ai bisogni educativi degli allievi, la nostra scuola secondaria superiore con indirizzo classico e scientifico ha a disposizione tre rilevanti opportunità: la prima e’ costituita dalle discipline di studio. Ciascuna di esse promuove finalità educative connesse alle esigenze dei giovani, grazie al perseguimento di obiettivi e contenuti specifici. Le discipline che compongono i curricula non debbono dunque rivendicare un valore finale, ma strumentale. Le conoscenze, i metodi, i concetti, la sintassi, i valori di cui sono portatrici diventano preziosa ed insostituibile risorsa formativa se considerati mezzi privilegiati a disposizione dei docenti per corrispondere alle domande dei genitori e per dare un senso alla loro crescita. Da questo punto di vista la cultura è e si fa educazione. La seconda rilevante opportunità fornita dalla nostra scuola secondaria superiore di tipo classico e scientifico è costituita dalla qualità delle relazioni umane tra educatori e studenti. I giovani chiedono di non essere semplicemente trattati da studenti, ma, a pieno titolo, da persone. L’esperienza scolastica è certo peculiare. Trova nella dimensione conoscitiva il proprio carattere distintivo. Non esistono tuttavia conoscenze astratte, concepite in un asettico spazio professionale. Ciascuna di esse ha anzitutto significato per chi le trasmette e deve a sua volta diventare significativa per chi la riceve. Tale caratteristica, però, non può esaurirsi nella significatività cognitiva; deve estendersi anche a quella affettiva e a quella etica. Ciò vuol dire che solo relazioni umane esemplari e profonde, ancorché rispettose della coscienza morale e civile degli alunni, possono garantire un uso formativo della cultura e della esperienza scolastica.

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La terza rilevante opportunità è costituita dalla organizzazione della scuola come ambiente democratico, pluralista ed educativo. E’ necessario, in primo luogo, valorizzare gli spazi sanciti dai Decreti Delegati per la partecipazione dei genitori e degli studenti alla gestione democratica delle istituzioni scolastiche. In particolare, quelli affidati, previo il sostegno educativo necessario in fase di preparazione e di gestione, alla piena responsabilità degli allievi, come le assemblee di classe e di Istituto. In secondo luogo è necessario assumere quelle forme di lavoro didattico che possano valorizzare gli atteggiamenti collaborativi, il senso di responsabilità sia personale che collettivo, l’impegno costante, la trasparenza, il rispetto per tutti. Infine occorre non trascurare una accurata gestione della vita scolastica come l’intervallo, i trasferimenti nelle aule speciali, la biblioteca, i laboratori, le attività extrascolastiche e parascolastiche, particolarmente preziosi per l’educazione del carattere e per il consolidamento delle esigenze educative, oltre che tecnico-conoscitive, dei giovani. Il metodo della animazione Il metodo che sottolinea la personalizzazione della attività educativa è espresso dalla SCELTA della ANIMAZIONE, in cui la concezione di fondo è la PERSONA, portatrice di originalità, aperta al bene, con una possibilità di cammino. Non vi è dunque imposizione dall’esterno. Per animazione intendiamo: partecipazione, coinvolgimento, crescita, condivisione. Gli animatori sono, quindi, guidati da finalità e da valori: insegnare, educare, evangelizzare. Il primo obiettivo è la COMUNITA’ SCOLASTICA: partecipazione di tutti alla costruzione della comunità; clima di famiglia (la scuola è per i Salesiani e docenti laici, motivo ed occasione per diventare amici dei giovani), con presenza amichevole tra i giovani, saper intervenire nel civile con senso evangelico: partecipare al confronto educativo in forza del nostro progetto e del livello di recettività dei nostri giovani (incontri, conferenze, dibattiti, anche con altre scuole...); attività complementari, integrative, di sostegno; attività libere (attività artistiche, ricreative, sportive), gruppi, gite, visite di istruzione, tornei sportivi; saper operare una sintesi tra VITA-FEDE-CULTURA. Gli educatori si impegnano a proporre, risvegliare e coltivare la fede attraverso un itinerario di CONVERSIONE e di MATURAZIONE CRISTIANA, secondo queste linee di intervento: 1. INSEGNAMENTO: disciplina, rispetto reciproco, puntualità, serietà nello studio, colloqui e dialogo con i genitori... I docenti si impegnano a fare scoprire la profonda coerenza tra fede e valori della cultura nelle varie discipline umanistiche e scientifiche. 2. LA COMUNITÀ’ DI RIFERIMENTO: un ambiente comunitario scolastico permeato di spirito evangelico, di amore fraterno e di libertà. 3. INSEGNAMENTO RELIGIOSO: cioè cultura religiosa, informazione sulla centralità dell’evento-Cristo; evangelizzazione, quindi, con esperienze di confronto, annuncio, catechesi sistematica. Si richiede dal giovane un atteggiamento di disponibilità e di fiduciosa ricerca della verità. 4. MOMENTI FORMATIVI: brevi incontri formativi giornalieri: il buongiorno, la preghiera del mattino, la preghiera alla fine della scuola; momenti “forti” dell’anno liturgico da sottolineare; commemorazioni mensili: Primo venerdì del mese, don Bosco, Ausiliatrice; incontri di formazione, ritiri spirituali, giornate di spiritualità; celebrazione della fede, con la partecipazione comunitaria o di gruppo all’Eucaristia, alla Liturgia della

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Parola, agli incontri di Preghiera, alla Celebrazione della Penitenza, alla preparazione della Liturgia con i canti. I salesiani propongono l’annuncio di Cristo nella scuola attraverso l’insegnamento e le discipline scolastiche: è necessaria la disponibilità al dialogo con il superamento di blocchi e di contrapposizioni. Il rapporto con i giovani non deve essere quello di alunno-professore, ma amico con amici. Il contatto umano deve essere improntato a cordialità, con il saluto, con la presenza, con la disponibilità al colloquio, intessendo un rapporto costante di dialogo. La condivisione della vita è il requisito essenziale del rapporto educativo: perciò gli educatori si impegnano ad essere attenti ai problemi dei giovani, superando la barriera ( o diaframma ) della disciplina, con un clima di distensione e di serenità. La scuola è un motivo di dialogo e un momento ed occasione per diventare amici dei giovani: contenuti culturali, esigenza di impegno, ma non assolutizzazione della scuola; ragionevolezza nell’esigere le interrogazioni, comprensione per le situazioni che i giovani vivono al di fuori della scuola, prestando grande attenzione alla totalità della vita, perché il momento scolastico non esaurisce tutta la vita del giovane. Tutte le attività integrative, quali il teatro, lo sport, gli incontri pomeridiani, le feste, sono il naturale completamento del clima di vita insieme: CAMMINARE INSIEME E INSIEME PER CAMMINARE dovrebbe essere lo slogan e il filo conduttore di tutto l’anno scolastico e formativo. La formazione religiosa, in tale clima, è molto più facile, distensiva, non imposta dall’alto: molti giovani sono indifferenti ed incerti nella scelta di fede; sono in ricerca, non sono cristiani già formati: meritano, pertanto, tutta l’attenzione e la pazienza del salesiano educatore. “Il cuore oratoriano” è lo stile del Salesiano: uno stile che superi la contrapposizione e che si trasformi in dialogo ed amicizia. Don Bosco visse una tipica esperienza educativa nel suo primo oratorio-scuola: essa fu per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita, cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria. la nostra proposta scolastica e formativa La Scuola Salesiana “ Sacro Cuore “ di Napoli -Vomero è aperta ai giovani e alle ragazze, e i suoi indirizzi sono i seguenti: 1. SCUOLA MEDIA La Scuola Media presta particolare attenzione alla crescita culturale dei ragazzi e soprattutto si propone di orientarli verso la loro realizzazione umana. Punta alla maturazione di comportamenti che sostanziano la responsabilità sociale, l’iniziativa civica e la solidarietà, operando soprattutto dove è più vivo il bisogno e la necessità del recupero. Sottolinea la personalizzazione dei rapporti educativi, in quanto si costituisce come vera comunità di tipo familiare, caratterizzata dalla presenza degli insegnanti tra gli allievi e dalla partecipazione degli educatori agli interessi dei ragazzi. Insegna ai giovani allievi ad esprimersi nella reciprocità, nella festa ed allegria personale e comunitaria, sviluppando la propria affettività. Orienta i ragazzi nella ricerca del proprio progetto di vta , in vista dell’inserimento progressivo nella Chiesa e nella società.

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2. GINNASIO - LICEO CLASSICO Il Liceo Classico, all’interno delle finalità generali della Scuola Secondaria Superiore, si propone: 1. di far accedere, grazie allo studio congiunto del latino e del greco, ad un patrimonio di civiltà e di tradizioni in cui si riconoscono le nostre radici in un rapporto di continuità e alterità; 2. di realizzare una sintesi tra visione critica del presente e memoria storica;

3. di far riconoscere, nell’analisi dei testi letterari ed espressioni artistiche, il luogo di incontro tra la dimensione filologico-scientifica e quella estetica e di permettere il confronto tra i metodi di analisi delle scienze storiche e quelli delle scienze matematiche e naturali.

In relazione a tali finalità, l’indirizzo classico fa riferimento a un tipo di formazione connotato da capacità di approccio storico e critico-analitico ai problemi, di interpretazione della realtà nei suoi vari aspetti in una equilibrata ricomposizione umanistica e scientifica del sapere, di utilizzo operativo delle competenze teoriche acquisite anche in riferimento al mondo classico, di elaborazione di modalità di pensiero e di conoscenza trasferibili in contesti diversi. Se l’itinerario formativo dell’indirizzo si qualifica, infatti, per una peculiare attenzione al momento teorico della cultura, esso non esclude la consapevolezza del momento operativo, di cui privilegia, però, l’aspetto dell’analisi dei fondamenti anche nella loro dimensione storica con una adesione, cioè, alle modalità tipiche, storicamente determinate, delle diverse aree disciplinari. L’indirizzo classico assume la sua fisionomia grazie ad un piano di studi cui contribuiscono le componenti fondamentali del sapere storicamente costitutive della cultura fino al presente. L’esperienza linguistico-letteraria viene solidamente assicurata dall’Italiano, dal Latino, dal Greco e dalla Lingua Straniera Moderna, da considerarsi in un rapporto comparativo sistematico. La conoscenza delle due lingue classiche, in particolare, è orientata non solo a fornire l’accesso alle culture che esse esprimono e che sono storicamente alla base delle civiltà trainanti del mondo moderno, ma a dare un apporto rilevante per il dominio dei linguaggi del sapere nei diversi campi. Lo studio di tali discipline favorisce, inoltre, una migliore comprensione delle origini e degli sviluppi della cultura europea in tutte le sue espressioni. Contribuiscono pienamente alla realizzazione delle finalità dell’indirizzo classico la Matematica e le Scienze Sperimentali ; la prima con i suoi linguaggi e modelli, le seconde con i loro strumenti logico-interpretativi della realtà naturale. L’insieme delle discipline umanistiche si collega a tali insegnamenti attraverso la considerazione che ad essi si può dedicare sotto l’aspetto epistemologico e storico e con riguardo alle ragioni dello sviluppo scientifico. Pur di fronte alle evoluzioni dei saperi, non manca, infatti, nel disegno storico della nostra civiltà, una fondamentale unità della cultura. La Filosofia sostiene aspetti generali della formazione in funzione della maturazione personale, ma costituisce, anche mediante lo sviluppo della capacità di problematizzare e della riflessione critica sulle dive rse forme del sapere, un momento privilegiato di incontro. La componente storico-artistica presente come Storia dell’Arte offre a sua volta specifici strumenti di analisi e di interpretazione critica e concorre alla comprensione delle varie civiltà nel rapporto dialettico e continuo tra passato e presente.

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L’indirizzo classico, in ragione del suo articolato piano di studi e delle possibilità di interazione tra le discipline, che ne costituisce un elemento peculiare, si caratterizza per una globalità formativa, tale da permettere un ampio orizzonte di scelte e da preparare ai vari studi universitari, rivolti alla ricerca o alla formazione di professioni che richiedano una forte base teorico-riflessiva. Oltre all’accesso all’Università, esso consente l’acquisizione di perquisiti per forme di professionalità attinenti all’ambito dei beni culturali e delle tecniche della comunicazione. 3. LICEO SCIENTIFICO L’indirizzo scientifico ripropone il legame fecondo fra scienza e tradizione umanistica del sapere. In esso, metodo e procedura scientifica, pur con diversi approcci di metodo, di elaborazione teorica e linguistica, vengono assunti in sostanziale continuità con la funzione mediatrice svolta dalla lingua nella descrizione del reale. Il percorso formativo fa emergere il valore, il metodo, i processi costruttivi di concetti e categorie scientifiche e si conclude con un approccio comparato e convergente delle discipline nella pratica interdisciplinare quale si realizza nei processi cognitivi. Nell’indirizzo scientifico la matematica e le scienze sperimentali assumono un ruolo fondante sul piano culturale ed educativo per la funzione mediatrice e decisiva che tali discipline e i loro linguaggi svolgono nella interazione conoscitiva col mondo reale. In tale contesto la matematica con i suoi linguaggi e i suoi modelli da un lato e le scienze sperimentali con il loro metodo di osservazione, di analisi, di spiegazione e con i loro linguaggi dall’altro rappresentano strumenti di alto valore formativo. A sua volta l’area delle discipline umanistiche ha lo scopo di assicurare l’acquisizione di basi e di strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva delle realtà storiche e delle espressioni culturali delle società umane. In particolare collegamento con la conoscenza delle tradizioni di pensiero, è presente l’insegnamento del latino, necessario non solo per l’approfondimento della prospettiva storica della cultura, ma anche per la padronanza del linguaggio intellettuale che ha fondato lo stesso sapere scientifico. Pertanto l’insegnamento di tutte le discipline previste nel programma risulta finalizzato alla acquisizione degli aspetti più squisitamente culturali del “sapere”. Questa finalità viene perseguita sia mediante lo specifico piano orario proposto, sia attraverso un adeguato sviluppo dei contenuti disciplinari indicati nei programmi. In particolare risulta qualificante e produttiva l’introduzione di un’area di progetto. La preparazione conseguita in questo indirizzo si caratterizza per il ruolo fondante che in essa assumono le discipline scientifiche con l’integrazione del sapere umanistico. E ciò appare evidente nei loro apporti di natura linguistica e più squisitamente culturale, negli strumenti che esse offrono all’analisi critica negli ambiti specifici di competenza e di operatività, sulla riflessione epistemologica riguardante l’interazione conoscitiva col reale. Il grado di preparazione che questo indirizzo ipotizza è tale da corrispondere in maniera significativa ad esigenze sia del sentire comune, in primo luogo dei giovani, sia della ricerca, coerentemente con l’intero progetto educativo della nuova scuola secondaria superiore. Per tali motivi questo indirizzo, mentre non esclude la possibilità di accedere, direttamente o attraverso corsi di specializzazione post-secondaria, all’attività produttiva, è più direttamente finalizzato al proseguimento degli studi in ambito universitario.

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La Scuola Cattolica Salesiana di Napoli-Vomero La Scuola Salesiana, in quanto SCUOLA, sviluppa prima di tutto l'importante momento dell'incontro. Un giovane incontrando coetanei, docenti, contenuti culturali, elabora un proprio modo di pensare, orienta la sua vita attraverso gli itinerari educativi che la scuola offre e assimila il patrimonio culturale della scuola nel contesto attuale. In quanto CATTOLICA, imposta tutta l'attività tutta la sua at tività alla luce della concezione cristiana della realtà, di cui il Cristo è i centro. In essa i principi evangelici ispirano la metodologia educativa e definiscono le mete finali. In quanto SALESIANA raggiunge le sue finalità con lo stile, lo spirito, il metodo educativo di Don Bosco, da lui chiamato "sistema preventivo". <<Questo sistema poggia tutto sopra la ragione, la religione e l'amorevolezza>>. Per questo: * si propone come famiglia educante, centrata sui giovani, che trovano in essa la loro casa; * sottolinea la personalizzazione dei rapporti educativi; * assume la vita dei giovani, promovendo anche attività di tempo libero e favorendo forme costruttive di incontri e collaborazione; * educa evangelizzando ed evangelizza educando, cioè armonizzando, in unità inscindibile, sviluppo umano e ideale cristiano. La nostra Scuola è caratterizzata dal suo Progetto Educativo Pastorale che è la concretizzazione del progetto carismatico di Don Bosco: aiutare i giovani ad essere <<onesti cittadini e buoni cristiani >> oppure <<onesti cittadini perché buoni cristiani>>. A questo cammino di formazione integrale del giovane sono orientate tutte le iniziative e attività della Comunità Educativa: culturali, religiose, associative, ricreative e del tempo libero. I profili formativi La nostra Scuola eroga l'offerta formativa sotto forma di un profilo formativo dell'adolescente da realizzare. Per profilo formativo si intende la descrizione organica delle conoscenze e delle competenze che l'alunno viene abilitato ad acquisire. Ogni profilo sarà descritto attraverso conoscenze e obiettivi. Le conoscenze sono di carattere disciplinare. Gli obiettivi si riferiscono a due campi: la comunicazione e il comportamento. La comunicazione, nelle sue varie espressioni (orale, scritta, multimediale), consiste nella capacità di leggere, di capire, di riassumere, rielaborare un testo, comunicare contenuti disciplinari e scientifici utilizzando pluralità di forme scritte (articolo, intervista, saggio) e di linguaggi multimediali. Di fondamentale importanza, inoltre, è il cammino di educazione integrale proposto dalla Scuola (cfr Progetto Educativo), specificato negli impegni che gli alunni, all'interno della Comunità Educativa Salesiana, devono assumere. La Comunità Educativa Salesiana propone, infatti, un cammino di educazione integrale che, considerando le domande esplicite di cultura generale e di qualifiche professionali, mira alla qualità dell'offerta, sviluppando la dimensione affettiva, sociale e politica, promuovendo l'orientamento, affinché il giovane realizzi integralmente se stesso e si inserisca in modo creativo e critico nella società in trasformazione. La Comunità educativa Salesiana intende, perciò, condurre i giovani a rendersi gradualmente responsabili delle loro scelte nel delicato processo di crescita della loro umanità nella fede, guidandoli

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progressivamente alla scoperta e alla acquisizione consapevole di un progetto originale di vita cristiana. Il giovane imparerà così ad esprimere un nuovo modo di essere credente nel mondo e ad organizzare la vita secondo scelte di valori e atteggiamenti evangelici. Gli insegnanti-educatori cureranno soprattutto la crescita personale dell'allievo verso un'esperienza di vita pienamente umana, una profonda spiritualità nell'incontro con Gesù Cristo, uomo perfetto, un inserimento progressivo nella comunità dei credenti; cureranno l'impegno in vista della realizzazione dell’ inserimento del giovane nella società. Pertanto gli educatori individueranno, nell'ambito degli itinerari di crescita degli alunni, nuclei di conoscenze indispensabili per comprendere adeguatamente la vita cristiana, coltiveranno con puntualità opportuni comportamenti, sceglieranno esperienze atte a stimolare atteggiamenti e conoscenze. Le conoscenze e gli obiettivi della comunicazione mireranno alla formazione della persona, integrandosi nel profilo di un uomo. Tale persona, dunque, verrà educata ad acquisire una serie di valori e di comportamenti corrispondenti ad un'etica e ad una vita di fede. I percorsi formativi I percorsi costituiscono un segmento essenziale del Piano dell'offerta formativa e, insieme agli altri suoi elementi, promuovono l'interazione tra la realtà scolastica e i canali informativi extrascolastici. Il percorso formativo consiste in un itinerario educativo, di istruzione e di formazione, che conduce gli allievi a realizzare il profilo di uscita relativo agli specifici indirizzi di scuola. Ogni percorso è strutturato in unità formative. L'unità formativa è un'unità contenutistica di organizzazione del processo di insegnamento-apprendimento per conoscenze e competenze stabili e capitalizzabili, cioè che durano nel tempo e tanto flessibili da agevolare l'acquisizione di altri saperi in forma autonoma. All'inizio dell'attività formativa è opportuno somministrare agli allievi una serie di test che rivelino ciò che essi già sanno e sanno fare. Occorre, in altre parole, procedere alla verifica diagnostica dei prerequisiti cognitivi e metacognitivi degli allievi. Il possesso dei prerequisiti è, infatti, uno dei presupposti necessari per intraprendere con buone probabilità di successo l'itinerario formativo. Sulla base dei risultati dei test il docente individua una piattaforma comune di apprendimento degli alunni e, se necessario, organizza itinerari di recupero e di consolidamento dei prerequisiti. Passiamo a considerare le componenti dell'unità formativa. Prerequisiti cognitivi e metacognitivi. Come è stato detto, si tratta di ciò che gli allievi già sanno e sanno fare. Attività individuali o collettive per eventuale recupero e/o consolidamento dei prerequisiti. Obiettivi da accertare in uscita. Sono le conoscenze apprese (teorie, concetti, principi, argomenti, regole, metodi, ... ) e le competenze acquisite, (le operazioni compiute dall'allievo, in base alle conoscenze apprese, per eseguire un compito). Contenuti. Sono i testi di ogni tipologia su cui si lavora per conseguire gli obiettivi previsti. Impianto metodologico. E' l'indicazione dell'organizzazione del lavoro del docente e degli allievi sui contenuti. Verifiche. Sono le prove da somministrare agli allievi per accertare il livello dell'apprendimento. Distinguiamo la verifica formativa, utile a migliorare in itinere la

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qualità dell'istruzione con l'organizzazione di itinerari di recupero e/o consolidamento, dalla verifica sommativa o finale. Quest'ultima ha la funzione di bilancio consuntivo ai fini del proseguimento nel percorso curricolare. Nelle verifiche va specificato cosa verificare e secondo quali criteri di valutazione. Tempo. Indica la durata in ore o in settimane della trattazione dell'unità formativa e il periodo dell'anno in cui essa verrà attivata. i fattori La nostra Scuola, comunità educativa, realizza un modello comunitario di educazione Salesiana, fondato sul Sistema Preventivo di Don Bosco, dove il giovane è aiutato non solo ad evitare esperienze che potrebbero comprometterne la crescita, ma è reso capace di scelte libere che accrescono la sua personalità in termini di autonomia ed equilibrio. Tale itinerario formativo viene realizzato dai fattori che esprimono l'identità della scuola stessa: - la comunità religiosa - i docenti - i genitori - gli alunni La comunità religiosa è il garante del servizio formativo e scolastico, ed è responsabile: - dell'identità, della direzione, dell'animazione e della gestione della scuola; - della scelta dei docenti; - dell'accettazione dei giovani che fanno richiesta di essere accolti nella scuola; - della capacità di collaborazione tra docenti, allievi e genitori nel rispetto dei ruoli e delle competenze; - degli ambienti e delle attrezzature necessarie al funzionamento della attività scolastica; - dell'approvazione della programmazione annuale, del rendiconto amministrativo, delle tasse scolastiche e dell'amministrazione scolastica. I docenti sono direttamente interessati al processo di crescita culturale ed educativo di ciascun allievo e sono responsabili di: - curare la propria qualificazione professionale in modo permanente; - progettare e verificare in forma collegiale profili e percorsi; - applicare le indicazioni del progetto educativo adottato dalla comunità scolastica; - approfondire il proprio percorso di fede, prestando particolare attenzione ad assimilare il sistema preventivo di Don Bosco, di modo che il loro servizio professionale diventi testimonianza cristiana; - curare il proprio aggiornamento educativo-didattico: I genitori quali diretti interessati alla crescita dei propri figli sono responsabili di: - partecipare, anche tramite gli organi collegiali, alla vita della scuola nei suoi momenti di programmazione, di revisione educativa ed impegno nelle attività di tempo libero; - dialogare con gli educatori per essere più partecipi dell'andamento scolastico dei propri figli, ed essere capaci di promuovere nel sociale lo sviluppo di un servizio educativo sempre più ispirato al sistema preventivo di Don Bosco. I giovani diretti interessati del percorso di crescita culturale ed educativo sono responsabili di:

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- partecipare attivamente con impegno di studio e approfondimento personale critico ai processi di apprendimento e di insegnamento; - acquisire consapevolezza di essere protagonisti primari del proprio cammino formativo, da percorrere con continuità ed impegno; - essere disponibili a collaborare all'elaborazione e alla realizzazione del processo educativo salesiano; - rendere gradualmente più autentiche le motivazioni di scelta della Scuola Salesiana, attraverso la partecipazione attiva ai gruppi di interesse sportivo, culturale, missionario, offrendo il proprio contributo di creatività e fantasia; - acquisire la capacità di attenzione, di collaborazione costruttiva, di comunicazione autentica, attraverso i nuovi e diversi linguaggi, in primo luogo quello multimediale interattivo. L'organizzazione della comunità educativa della nostra Scuola vede, nella figura del Direttore, il primo responsabile. Egli, in quanto educatore, è principio di unità ed interazione all'interno della comunità educativa. Si avvale della collaborazione del Preside, dell'economo, dei Docenti, dei Coordinatori di classe, dell’Animatore per l'educazione alla fede, del Segretario della scuola. Le struttura di partecipazione della nostra Scuola corrispondono alla logica del modello comunitario di educazione e alla tradizione educativa Salesiana, la loro attivazione e le loro caratteristiche sono coerenti con la piena libertà didattica, di ricerca e di organizzazione. Le strutture di partecipazione sono: - il Consiglio di Istituto, che esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle metodologie dell'educazione; - il Collegio dei Docenti al quale compete, dal punto di vista professionale, la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione, e verifica; - il Consiglio di Classe, che diviene strumento di analisi dei problemi della classe e di ricerca di soluzioni adeguate; - l'Assemblea di genitori e docenti, che ha compiti di verifica e/o riformulazione della programmazione per iniziative e problemi di ordine generale; - l'Assemblea di classe, nella quale gli studenti trattano i vari problemi e i loro rappresentanti se ne fanno interpreti; - la Consulta dei rappresentanti degli studenti, nella quale vengono discusse le proposte degli studenti. le risorse La gestione delle risorse economiche, degli immobili e delle attrezzature è condotta, secondo il Progetto Educativo, con la dovuta trasparenza e con il coinvolgimento della Comunità Educativa. Il Ginnasio-Liceo Classico e il Liceo Scientifico sono gestiti dall'Ente Concordatario, soggetto non commerciale e senza fini di lucro, " Istituto Salesiano - Sacro Cuore - via Scarlatti 29 80129 Napoli " . Agli effetti fiscali il Ginnasio-Liceo Classico e Liceo Scientifico sono equiparati ad una impresa commerciale, ma l'attività è esente da I.V.A. (D.P.R. n. 633, art. 10 del 26.10.72 e art. 14 della legge n. 537 del 24.12.93 ). Pertanto, la retta dell'allievo è considerata un corrispettivo. La Comunità Salesiana contribuisce in maniera consistente al pareggio del bilancio con il lavoro dei propri membri e mette a disposizione ambienti e strutture.

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Iniziative particolari sono finalizzate alla sollecitazione della beneficenza pubblica e privata, per dar modo di accogliere i giovani degli ambienti popolari. La tipologia delle risorse, che la nostra Scuola mette a disposizione, è la seguente: - Personale - Immobili - Strutture - Attrezzature - Risorse finanziarie - Reti di scuole Il Personale. L'assunzione del personale laico docente e non docente avviene tramite esame delle domande e colloquio con i candidati. Ai sensi della lettera g), comma 4, art.1, legge nr. 62/2000, nella nostra scuola svolge servizio personale docente fornito del titolo di abilitazione, fornito dei titoli scientifici e professionali e dei requisiti necessari (comma 5). I docenti sono tenuti a condividere il progetto educativo ed, in seguito, a superare il previsto periodo di prova. Agli effetti sindacali il personale laico della scuola è dipendente; i diritti e doveri sono assicurati dal CCNL AGIDAE. Tale contratto assicura lo stato giuridico del personale, pure se a carattere privato. Il contratto della scuola viene gestito unitariamente dal Direttore della casa salesiana, dal Preside e dall'economo. Il CCNL per il personale dipendente dagli istituti gestiti da enti ecclesiastici prevede un ""Regolamento Disciplinare " interno predisposto dall'istituto, in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall'attività di didattica, di animazione e di collaborazione, in coerenza con il CCNL e con il Progetto Educativo. Tale regolamento pone in evidenza gli elementi caratterizzanti la nostra Scuola sotto il profilo formativo organizzativo e il ruolo del Docente come Educatore. Il " Sacro Cuore" di Napoli-Vomero infatti è una scuola con preciso orientamento in cui ai giovani vengono proposti i valori cristiani come quadro di riferimento. Il regolamento disciplinare è portato a conoscenza dei dipendenti e viene affisso in luogo pubblico. La Carta dei Servizi (la carta dei Diritti e dei Doveri), inoltre, depositata presso la Segreteria ed allegata al Progetto educativo di Istituto, indica modalità e tempi per l'uso delle attrezzature, delle strutture degli immobili. Gli immobili L'Istituto Salesiano " Sacro Cuore" di Napoli-Vomero, offre un servizio culturale, educativo professionale alla città di Napoli. L'Istituto è facilmente raggiungibile essendo situato al centro del Vomero nelle immediate adiacenze delle funicolari di Montesanto, Centrale e di Chiaia. Inoltre è ben collegato con la Metropolitana collinare a pochi passi da piazza Vanvitelli. Esso offre un servizio pubblico alla società e alla Chiesa e si colloca, col suo Progetto Educativo, in dialogo con analoghe istituzioni statali e non statali, nel comune interesse per la crescita integrale dei giovani. Ai sensi della lettera b), comma 4, art. unico, legge nr. 62/2000, la nostra Scuola è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.

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Le strutture Le strutture sono organizzate su 5 livelli: Piano terra , 1° , 2°, 3°, 4° piano. A piano terra trovano la loro sistemazione le aree di servizio comune, quali la Direzione, Presidenza, Sala Professori, Segreteria, Amministrazione, Portineria, Sala accoglienza ospiti, Sala ex-allievi, sala di pronto soccorso, nonché tutti gli spazi destinati a ristoro e sport. I piani superiori sono destinati alle attività didattiche per gli allievi, alle relative aree di pertinenza e di servizio. Le strutture sono disponibili tutti i giorni della settimana per sei ore di attività didattiche curricolari e nel pomeriggio per attività didattiche integrative e per tutte le altre attività contemplate dall'offerta formativa di istituto. Le aule didattiche, di capienza media di trenta posti, sono in grado di offrire funzionalità confortevole ed agibilità sia per collocazione sia per il rispetto dell'impiantistica a norma. Nelle strutture sono rispettate le norme generali di sicurezza. Ad ogni piano di aule si trovano i servizi igienici tanto maschili che femminili. Due impianti di ascensori servono le scale di accesso e sono raggiungibili sia dal piano strada sia dal piano terra. All'interno dell’Istituto vi sono aree di parcheggio riservate al personale docente e non docente e spazi custoditi riservati agli alunni per il parcheggio di moto e motocicli. Troviamo inoltre aree sportive destinate alle attività fisico-sportive che comprendono un campo di calcio, un cortile rialzato con due campi di pallavolo ed un terzo campo di basket. E' altresì presente una palestra coperta di 440 mq con gradinate per n. 300 spettatori con ingresso indipendente ed annessi spogliatoi e servizi. Al di sotto della palestra coperta, nel seminterrato, è ubicata una palestra di mq. 115 per attività di arti marziali, attrezzistica e ginnastica a corpo libero. Nella Scuola ci sono aree di ristoro e svago: al primo piano si trova la sala mensa, mentre al piano terra è ubicato il bar ristoro per alunni e docenti; inoltre si trovano ampi locali di ricreazione e di gioco. Le planimetrie Tutte le planimetrie costituiscono parte integrante della Carta dei Diritti e dei Doveri della Scuola e sono agli atti presso gli uffici dell'amministrazione e della segreteria scolastica. Le attrezzature La Scuola dispone dei seguenti locali: Laboratorio di chimica Laboratorio di Fisica Laboratorio linguistico con 30 posti Laboratorio di informatico e sala multimediale Aula di scienze e chimica con 60 posti Sala di studio e di disegno con 80 posti Aula Magna con capienza di 250 posti Teatro di 480 posti con attrezzature professionali Biblioteca con una vasta dotazione valutata in 8000 volumi Sala stampa Sala Musica Sala audiovisivi

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Le risorse finanziarie La retta, versata dalle famiglie degli allievi della scuola, viene commisurata alle necessità del bilancio. E' valutata sui costi reali di gestione, distinguendo tra attività didattica ed extradidattica. La sua entità viene approvata annualmente dal Consiglio della Casa Salesiana. Le reti di scuole: La nostra scuola collabora con altre scuole, in particolare con l'Istituto "Maria Ausiliatrice" di Napoli-Vomero, al fine di presentare sul territorio un'offerta completa di tutto il ciclo scolastico, con preparazione agli esami di ingresso all'Università, con progetti specifici, depositati in segreteria e disponibili su richiesta degli interessati. Ai fini della realizzazione del P.O.F. e della formazione dei docenti e dei servizi di segreteria, è collegata in rete con l'Istituto suddetto. La trasparenza amministrativa Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell'art. 1, comma 4, lettera a), legge nr. 62/2000, viene indicato che la proprietà di edifici, attrezzature e spazi, di cui gode la Scuola, è dell'Istituto Salesiano "Sacro Cuore". La gestione amministrativa della scuola è affidata al Consiglio della Casa Salesiana. Il legale rappresentante della scuola è attualmente il Sac. Giovanni Garzia domiciliato in Via Don Bosco, 8 Napoli ( C.F. 01267920633). Le assunzioni del personale sono di competenza del Direttore pro-tempore della Casa Salesiana. La normativa è regolata dal contratto di lavoro AGIDAE. Il rendiconto amministrativo della scuola viene distinto da quello della Comunità Religiosa e delle altre attività dell'ente gestore. In esso risultano pure distinte le voci riguardanti la gestione della scuola da quelle riguardanti le attività para ed extra scolastiche . La progettazione annuale La programmazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi, luoghi, la qualità e la quantità delle risorse, e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la verifica. Il rilevamento e la programmazione delle risorse sono strumenti indispensabili di discernimento, di innovazione e di risignificazione e delle attività e della nostra Scuola. Il testo della programmazione annuale, disponibile in segreteria su richiesta degli interessati, comprende: - un profilo del personale rispetto alle sue funzioni, alle materie di insegnamento e al numero degli studenti; - un profilo professionale o curricolo di tutte le capacità del personale, oltre alle materie, anche i metodi didattici; - un inventario degli immobili, delle strutture e delle attrezzature con l'indicazione di come vengono utilizzati, - una valutazione dello spazio disponibile; - il bilancio secondo le disposizioni della lettera a), comma 4, legge n. 62/2000. Se vi è un punto di particolare novità determinato dalla libertà delle scuole non statali e dall'autonomia di quelle di stato, questo è costituito dalla progettazione economica e finanziaria. L'esistenza medesima del POF, oltre alla sua struttura, rappresentano una lettura delle domande di educazione, di istruzione e di formazione; l'elaborazione di una offerta formativa coerente con la domanda; la realizzazione di fattori specifici di

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realizzazione dell'offerta progettata ( organizzazione scolastica, qualità dei processi attivati ambiente culturale educativo), la formazione del personale, il reperimento delle risorse necessarie e una valutazione dei processi e dell'intera struttura. LA VALUTAZIONE Valutazione educativa pastorale La valutazione educativa pastorale è fondata su una preparazione professionale pertinente oltre che dall'esperienza della vita in mezzo ai giovani, dall'osservazione personale e collegiale degli educatori e da documentati itinerari pastorali. E infatti la nostra scuola è caratterizzata da un proprio Progetto Educativo Pastorale che rappresenta la concretizzazione del progetto carismatico di Don Bosco: aiutare i giovani a essere "onesti cittadini e buoni cristiani" oppure "onesti cittadini perché buoni cristiani". Le iniziative e le attività della Comunità Educativa, siano esse culturali, religiose, associative, ricreative, sono pertanto orientate verso un cammino di formazione integrale. Attraverso il dialogo con i giovani, l'osservazione e la comprensione dei problemi che essi affrontano, si procede a periodiche verifiche dello stesso Progetto Educativo, per adeguarlo alle situazioni che mutano. I vari strumenti di verifica consentono agli educatori di essere attenti alle domande dei giovani e delle famiglie, di rimodulare la proposta educativa, scolastica e formativa, di progettare la formazione degli educatori, di essere attenti al territorio oltre che ai cambiamenti della legislazione scolastica e professionale. Valutazione tecnico-didattica La valutazione tecnico-didattica è relativa ai processi di insegnamento e di apprendimento attivati secondo le scelte presenti nel Progetto Educativo. La strumentazione comune viene opportunamente ripensata e adattata per perseguire le finalità specifiche della nostra scuola. Il Collegio dei Docenti stabilisce, dopo adeguata analisi e discussione, i parametri valutativi da tenere in considerazione per un corretto e motivato giudizio. Tali parametri rispondono a due elementi di fondo: comportamento e profitto. Riguardo al comportamento si terrà conto della frequenza, dell'interesse, della partecipazione, dell'impegno. Il profitto verrà valutato in base alle conoscenze, alle abilità e alle competenze. La valutazione per competenze, rispondente alla didattica per profili formativi adottata nel Progetto Educativo, viene realizzata attraverso le seguenti abilità trasversali rispetto al processo competente: - il sapere (di sfondo), di fatto operante nel processo competente; - l'articolazione del processo competente; - la comunicazione secondo le funzioni del linguaggio scritto e parlato. I criteri e gli strumenti di valutazione e verifica specifici per le diverse discipline sono indicati, su questa base, nei singoli percorsi disciplinari. Valutazione degli interventi formativi per gli educatori Il regolamento e l'itinerario di crescita della comunità educativa costituiscono strumenti indispensabili di verifica del cammino intrapreso. Il personale direttivo della nostra scuola si assumerà il ruolo di committente della formazione del personale scolastico per far sì che tutti i docenti siano professionalmente abilitati a elaborare le nuove forme di programmazione. La valutazione dell'efficacia di tali

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interventi, già nel corso dell'anno scolastico, sarà strumento di verifica della qualità totale dell'offerta formativa e occasione di ricomprensione e riprogettazione del piano di formazione. Valutazione dell'impiego delle risorse La gestione delle risorse economiche, degli immobili e delle attrezzature è condotta, secondo il Progetto Educativo, con la dovuta trasparenza e con il coinvolgimento della Comunità Educativa. Il personale direttivo e il Consiglio della Casa Salesiana, tenendo conto delle indicazioni fornite dalle strutture di partecipazione della Scuola, elaborano una programmazione annuale delle risorse disponibili in termini di personale, tempi e luoghi, determinando realisticamente le operazioni da compiere. Il rilevamento e la programmazione delle risorse diventano in questa sede strumenti privilegiati di verifica del loro impiego e della loro efficienza ed efficacia. Valutazione globale del processo di educazione cristiana La valutazione del processo di educazione cristiana trova il suo strumento nel Progetto Educativo di Istituto. La tradizione educativa salesiana intende contribuire a sviluppare in ogni allievo la piena realizzazione umana e spirituale secondo il progetto che Dio ha su ciascuno, valendosi del sistema educativo di Don Bosco. La nostra scuola, dunque, raggiunge il suo fine quando gli studenti, attraverso le esperienze didattiche e culturali e la conoscenza di Dio attraverso Gesù di Nazareth, tendono a essere persone disponibili, solidali, colte e aperte ai valori dello spirito. Consapevole, tuttavia, che la comunicazione della dottrina della Chiesa richiede itinerari educativi differenziati, la Scuola Salesiana si impegna ad offrire a tutti i giovani reali esperienze di contatto con il Dio della vita, rispettando la sensibilità di ciascuno e promuovendo lo sviluppo di un vasto sistema di relazioni atte a indirizzare la comunità educativa verso l'acquisizione e la trasmissione dei valori eterni della solidarietà, della pace, della salvaguardia del creato, così che ogni giovane diventi un buon cittadino perché un buon cristiano. A tal fine il Progetto Educativo costituirà terreno di incontro e di dibattito in funzione di discernimento, innovazione e risignificazione adeguata. Valutazione dei percorsi attivati Per la valutazione delle unità formative e, in generale, dei percorsi attivati, si richiama quanto indicato specificamente in ognuno di essi. Le modalità di valutazione delle singole unità formative specificano infatti quali siano i contenuti da verificare e i rispettivi criteri di valutazione con riferimento alle norme ISO 9000 relative a specifici processi di insegnamento e di apprendimento di qualità. Valutazione globale della scuola e dei processi attivati Ai fini della valutazione globale della scuola e dei progetti attivati, prima del termine delle lezioni, verrà fatto pervenire a tutte le persone che partecipano alle attività del nostro Istituto e a testimoni privilegiati del territorio, un apposito questionario, depositato in segreteria e disponibile su richiesta degli interessati. Nel questionario vengono indicati i tempi di invio, compilazione e di consegna e, infine, i responsabili del rapporto finale. Con questo strumento l'Istituto intende verificare annualmente le proprie attività, analizzando innanzitutto i seguenti indicatori rapportati alle previsioni: - ore di lezione effettuate; - frequenza degli alunni;

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- attività extradidattiche; - tempo dedicato alle attività non curricolari; - definizione di criteri di valutazione e strumenti di verifica; - numero di prove di verifica effettuate; - attività di sostegno; - comunicazione con le famiglie; - accesso alle strutture e agli strumenti; - tasso di abbandoni e ripetenze; - relazioni finali dei Docenti; - eventuali reclami presentati.