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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “ARCHIMEDE“
Via G. Bonfiglio, 44 - 92022 Cammarata (AG)
www.ipiaarchimede.it – Email: [email protected] fax 0922/901268 – Cod. Fisc. 80006570842
Piano dell’Offerta
Formativa
Anno Scolastico 2010/2011
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 2 di 49
Indice
PREMESSA
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Ubicazione
Risorse umane e professionali
Risorse strutturali
Classi operanti
L’OFFERTA FORMATIVA
Gli Obiettivi educativi dell’Istituto
I Curricula Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali
Il nuovo ordinamento degli Istituti Professionali
La riforma della scuola secondaria di II grado
L’attività didattica Contenuti
Obiettivi educativi
Obiettivi trasversali
Obiettivi specifici
IL PATTO FORMATIVO
Formazione delle classi prime
Organizzazione dell’Istituto
Orario delle lezioni
Assenze e permessi
Informazioni alle famiglie
La valutazione Criteri generali – Scrutini finali
Attribuzione del credito scolastico e dei crediti formativi
Attribuzione del voto di condotta
Attività di recupero e sostegno
LE ATTIVITA’ DELL’ISTITUTO
Viaggi d’istruzione e scambi culturali
Le attività progettuali
La Rete NO 2 S.I.R.I.O. – I concorsi ed i progetti
APPENDICE
Regolamento d’Istituto
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PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.P.I.A. “Archimede” è frutto di un lavoro sinergico, di pianificazione e
coordinamento, che vede impegnate le risorse umane della scuola, ciascuna nell’ambito specifico del ruolo,
delle responsabilità e delle competenze (Dirigente Scolastico, Funzioni strumentali, Responsabili di settore,
Personale docente e non docente etc.), nel rispetto della normativa ed in sintonia con le componenti
rappresentative di genitori ed alunni. E’ in questo raccordo sinergico che va colto il primo aspetto
qualificante del P.O.F., perché espressione progettuale ed operativa della didattica dell’Istituto.
Grande importanza è data, inoltre, ad ogni occasione propositiva che giunge sia dalle istituzioni, sia dagli
enti e dalle organizzazioni culturali, che possa dare ai giovani sempre migliori opportunità educative. Per
questo l’I.P.I.A. ha il basilare compito di essere presenza attenta e valida nel territorio in quanto scuola di
orientamento verso studi qualificanti e pronti nelle dinamiche produttive del mondo del lavoro. Altro
raccordo importante riguarda le fasi dell’orientamento (accoglienza, obbligo scolastico, orientamento in
entrata e in uscita), su cui si fondano gli interventi quotidiani dei docenti e di ogni singolo consiglio di classe.
Inoltre, l’I.P.I.A. intende concretizzare, anche attraverso il corretto utilizzo delle tecnologie comunicative, di
scambi culturali e delle possibilità operative a disposizione, un “avvicinamento” dei ragazzi alle diversità
culturali del mondo, per un discorso di fratellanza e di pace, promuovendo in tal senso una serie di iniziative,
di incontri diretti e di amicizie reali.
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’I.P.I.A. “Archimede” ha iniziato la sua attività come Istituto autonomo nell’anno scolastico 1972/73,
quindi opera nel territorio da quasi quarant’anni rivestendo un ruolo importante nella realtà socio-economica
e culturale non solo dei comuni di Cammarata e Casteltermini ma anche di altri paesi limitrofi quali: San
Giovanni Gemini, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Acquaviva Platani, Mussomeli, Santo Stefano
Quisquina, Bivona, San Biagio Platani e Campofranco. L’Istituto è provvisto di diverse sperimentazioni
didattiche ed ha contribuito, in collaborazione con gli Enti Locali e con le Aziende del luogo, a formare nel
corso degli anni, in tanti settori, (artigianato, piccola e media industria,) le maestranze, i tecnici, i
professionisti e gli imprenditori che, oggi, sono protagonisti dell’economia locale ed esportando all’estero
apprezzabili esperti e capaci impresari. Nell’Istituto sono operativi tre indirizzi: Chimico/Biologico,
Elettrico/Elettronico e Meccanico/Termico, ognuno dei quali consente una specializzazione e l’inserimento
nel mondo del lavoro anche in collaborazione con gli istituzioni e le imprese territoriali, oppure il prosieguo
degli studi universitari. Gli ultimi due anni scolastici, impegnano gli alunni con “moduli professionalizzanti”
gestiti dalla scuola e da Enti di formazione; questo percorso culmina con un esame di secondo livello
certificante specifiche abilità.
UBICAZIONE
L’I.P.I.A. “Archimede” dal punto di vista logistico è così strutturato:
• la sede centrale è sita in Cammarata, in via Bonfiglio n. 44; in essa si trovano l’ufficio di Dirigenza e gli
uffici amministrativi ed è attivo il corso Elettrico/Elettronico;
• nella sede di San Giovanni Gemini, ubicata in via Sacramento è operante il corso Chimico/Biologico;
• nella sede coordinata di Casteltermini, sita in via Mons. Padalino, operano il corso Chimico/Biologico e il
corso Meccanico/Termico.
L’Istituto si colloca in prossimità del confine tra le provincie di Agrigento, Palermo e Caltanissetta ed è
facilmente raggiungibile dai paesi vicini, grazie ad una rete efficiente di servizi pubblici urbani ed
extraurbani.
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RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico: Prof. Gaetano Fallea
Collaboratore Vicario: Prof. Giuseppe Lo Bue
Collaboratore del D. S . ed addetto alla vigilanza del Plesso Sacramento: Prof. Salvatore Romito
Docente di supporto al Vicario: Prof. Francesco Contino
Docente di supporto al collaboratore del D. S. Plesso Sacramento: Prof. Antonino La Pilusa
Direttore sede coordinata di Casteltermini: Prof. Giuseppe De Marco
Sostituto direttore sede coordinata di Casteltermini; Prof. Francesco Lo Muzzo
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: Dott. Nicola Taibi
FIGURE STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Gestione del piano dell’offerta formativa: Prof.ssa Annamaria Firrera e Prof.ssa Alessandra Petix
Interventi e servizi in favore degli studenti: Prof. Francesco Contino, Prof. Antonino La Pilusa e Prof.ssa
Filomena Padalino
Rapporti con enti ed istituzioni esterne e
con ditte del mondo del lavoro:
Prof. Giuseppe Lo Bue, Prof. Francesco Lo Muzzo e Prof.
Lillo Tirolo
Interventi e servizi in favore ai docenti: Prof.ssa Lo Bue Maria Giuseppa e Prof. Rosario Muni
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COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE
Classi Prime: Manutenzione e Assistenza Tecnica sez. A Prof. Antonino Palermo (plesso centrale)
Manutenzione e Assistenza Tecnica sez. B Prof. Francesco Contino (plesso centrale)
Produzioni Industriali e Artigianali sez. A Prof. Antonino La Pilusa (plesso sacramento)
Manutenzione e Assistenza Tecnica sez. A Prof.ssa Domenica Sciacchitano (sede
coordinata)
Produzioni Industriali e Artigianali sez. A Prof.ssa Maria Rita Guaragna (sede coordinata)
Classi Seconde: Biennio Elettrico/Elettronico sez. A Prof. Antonino Faldetta (plesso centrale)
Biennio Elettrico/Elettronico sez. B Prof. Salvatore Narisi Varsalona (plesso centrale)
Biennio Chimico/Biologico sez. A Prof. Vincenzo Traina (plesso sacramento)
Biennio Meccanico/Termico sez A Prof.ssa Lo Bue Maria Giuseppa (sede coordinata)
Biennio Chimico/Biologico sez. A Prof. Mario Mallia (sede coordinata)
Biennio Chimico/Biologico sez. B Prof.ssa Annamaria Firrera (sede coordinata)
Classi Terze: Operatore Elettrico sez. A Prof. Paolo Schifano (plesso centrale)
Operatore Chimico/Biologico sez. A Prof. Michele Di Mercione (plesso sacramento)
Operatore Chimico/Biologico sez. B Prof. Salvatore Romito (plesso sacramento)
Operatore Meccanico sez. A Prof.ssa Antonina Lombardo (sede coordinata)
Operatore Chimico/Biologico sez. A Prof.ssa Antonina Geraci (sede coordinata)
Classi Quarte: Tecnico delle Industrie Elettroniche sez. A Prof. Luigi Vizzini (plesso centrale)
Tecnico delle Industrie Elettriche sez. A Prof. Giuseppe Noto Millefiori (plesso centrale)
Tecnico Chimico/Biologico sez. A Prof. Giuseppe Sacco (plesso sacramento)
Tecnico Chimico/Biologico sez. B Prof. Rosario Muni (plesso sacramento)
Tecnico delle Industrie Meccaniche sez. A Prof. Rosario Calafato (sede coordinata)
Tecnico Chimico/Biologico sez. A Prof.ssa Filomena Padalino (sede coordinata)
Classi Quinte: Tecnico delle Industrie Elettroniche sez. A Prof. Giuseppe Lo Bue (plesso centrale)
Tecnico delle Industrie Elettriche sez. A Prof.ssa Giovanna Alì (plesso centrale)
Tecnico Chimico/Biologico sez. A Prof. Gerlando Botindari (plesso sacramento)
Tecnico delle Industrie Meccaniche sez. A Prof. Lillo Tirolo (sede coordinata)
Tecnico Chimico/Biologico sez. A Prof. Paolo Maida (sede coordinata)
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PERSONALE DOCENTE
Alaimo Anna Maria, Alì Giovanna, Amato Pietro, Azzarello Vita, Balletti Rosario, Barresi Maria Luisa,
Bennardo Annalisa, Botindari Gerlando, Calafato Rosario, Cani Salvatore, Carta Teresa, Castellino Fausto,
Ciccarello Maddalena (Suppl. Bennardo), Colomba Roberta, Contino Francesco, De Marco Giuseppe, Di
Carlo Rosaria, Di Grigoli Mario, Di Mercione Michele, Di Nolfo Antonino, Di Piazza Salvatore, Di Stefano
Francesco, Dulcimascolo Giuseppina, Faldetta Antonino (Suppl. Cani), Farruggia Salvatore, Fiaccabrino
Alfredo, Firrera Annamaria, Geraci Maria, Giambrone Calogero, Giglione Concetta, Giunta Sergio, Grisafi
Maria Concetta, Guaragna Maria Rita, La Pilusa Antonino, La Rosa Nicolò, Lattuca Margherita, Lazzano
Cinzia Maria, Leto Antonino Vincenzo, Lo Bue Giuseppe, Lo Bue Maria Giuseppa, Lo Muzzo Francesco,
Lo Sardo Giuseppe, Lo Sardo Onofrio, Lo Scrudato Grazia, Lombardo Antonina, Lombino Salvatore, Maida
Paolo, Mallia Mario, Meli Giuseppe, Montalbano Antonino, Muni Rosario, Narisi Varsalona Salvatore,
Nobile Rosa, Noto Millefiori Giuseppe, Padalino Filomena, Palermo Antonino, Petix Alessandra, Principato
Nadia, Raccomandato Croce Adriana, Radicello Giovanna, Rappisi Maria Concetta, Reina Mariano, Reina
Salvina, Romito Salvatore, Sacco Giuseppe, Salvaggio Salvatore, Schifano Paolo, Sciacchitano Domenica
(Matematica), Sciacchitano Domenica (Sostegno), Sferrazza Sabrina, Siracusa Giuseppina, Spataro
Nazarena, Spinelli Nazareno, Tamburello Ignazio, Territo Rosaria, Tirolo Lillo, Tomasino Calogero, Traina
Vincenzo, Vaccaro Pietro, Vicari Giuseppe, Vizzini Luigi.
PERSONALE ATA
D.S.G.A.: Taibi Nicola
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Barba Concetta, Parla Giuseppe, Quaranta Roberto Ottavio, Rinallo
Teresa Maria e Stornaiuolo Francesco
ASSISTENTI TECNICI: Cammarata: Cacioppo Rosario, Giglia Rosario, Lo Sardo Giuseppe, Madonia
Giovanna, Papia Alfonso, Reina Antonina e Scaccia Giuseppe
Sede coordinata: Catinella Maria Lidia e Terrazzino Decimo
COLLABORATORI SCOLASTICI: Cammarata: Bonaccolta Vincenza, Calderone Giuseppe, Conte
Gaspare, Cutaia Giovanni, Fortunato Domenico, Panepinto Vincenzo, Parrino Giuseppe e Russotto Nicolò
Sede coordinata: Caldara Renzo, Vaccaro Rosalia, Triolo Salvatore e Severino Pasqualino
CLASSI OPERANTI NELL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011
Maschi Femmine Totale Alunni Prime 5 93 39 132 Seconde 6 65 37 102 Terze 5 54 39 93 Quarte 6 15 32 107 Quinte 5 39 25 64 Totale 326 172 498 Alunni diversamente abili 28
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Risorse strutturali - Sede di Cammarata
Laboratorio F.E.S.R. Spazio didattico riservato alla misurazione di grandezze elettriche ed elettroniche.
Laboratorio di Elettrotecnica Spazio didattico riservato alla simulazione di impianti elettrici civili ed
industriali.
Laboratorio di Elettronica Spazio riservato alla realizzazione da parte degli alunni di circuiti stampati
elettronici.
Aula Sistemi Laboratorio di programmazione, applicazione ed esercitazione mediante controlli logici
programmabili.
Aula di Fisica Laboratorio di simulazione di fenomeni meccanici, elettrici ed ottici di studio e
misurazione.
Aula Informatica Laboratorio di simulazioni, utilizzo di software didattici ed attività multimediali.
Biblioteca e Videoteca L’Istituto offre agli studenti ed ai docenti l’opportunità di usufruire di volumi
tecnici e di narrativa utili alla consultazione e al prestito, considerevole è anche l’offerta di materiale
audio-visivo.
Aula H Laboratorio per le attività di sostegno e potenziamento per alunni diversamente abili.
Laboratorio Elettronica, Telecomunicazioni e Sistemi Laboratorio acquistato con fondi P.O.N.-
F.E.S.R. che presenta delle attrezzature innovative nel settore di riferimento con dotazione di sistemi di
acquisizione dati tramite P.C.
Laboratorio per le Energie Alternative Il laboratorio presenta delle attrezzature all’avanguardia nel
settore dell’energia alternativa quali celle ad idrogeno (nuova energia per le nuove automobili), pannelli
fotovoltaici e sistemi a P.L.C. controllati da P.C.
Risorse strutturali - Plesso Sacramento
Laboratorio di Chimica Generale Laboratorio dove si acquisisce manualità necessaria alle tecniche
analitiche della chimica di base.
Laboratorio di Chimica Organica Laboratorio per le esercitazioni di chimica organica e di sintesi
chimica.
Laboratorio di Chimica Strumentale Laboratorio dove è possibile effettuare analisi chimiche
strumentali (spettrofotometria, polarimetria, cromatografia, gascromatografia).
Laboratorio di Biologia Laboratorio destinato all’acquisizione delle tecniche di base della biologia e
della microbiologia, alle osservazioni al microscopio, alle analisi microbiologiche.
Aula Informatica Spazio didattico destinato alle esercitazioni informatiche, alla documentazione ed alla
ricerca tramite internet, nonché alla elaborazione di dati a carattere tecnico e scientifico raccolti in
laboratorio, così come di testi letterari.
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Risorse strutturali - Sede di Casteltermini
Reparto Macchine Utensili Laboratorio didattico riservato alle lavorazioni alle macchine utensili, dotato
di un tornio a controllo numerico computerizzato ed un centro di lavoro a controllo numerico
computerizzato a tre assi.
Reparto di Saldatura e Aggiustaggio Laboratorio didattico riservato alle operazioni di saldatura e
all’aggiustaggio di pezzi meccanici.
Laboratorio Tecnologico Spazio didattico riservato alla determinazione delle caratteristiche meccaniche
dei materiali ed alla realizzazione di circuiti pneumatici e oleodinamici.
Laboratorio Informatico Aula riservata alla realizzazione di disegni e progetti di particolari meccanici
tramite sistemi grafici CAD, alla simulazione di lavorazioni meccaniche e all’utilizzo di software didattici
ed attività multimediali.
Laboratorio di Chimica Generale Laboratorio dove si acquisisce manualità necessaria alle tecniche
analitiche della chimica di base.
Laboratorio di Chimica Organica Laboratorio per le esercitazioni di chimica organica e di sintesi
chimica.
Laboratorio di Chimica Strumentale Laboratorio dove è possibile effettuare analisi chimiche
strumentali (spettrofotometria, polarimetria, cromatografia, gascromatografia,misure elettrochimiche
ecc.).
Laboratorio di Biologia Laboratorio destinato all’acquisizione delle tecniche di base della biologia e
della microbiologia, alle osservazioni al microscopio, alle analisi microbiologiche.
Laboratorio Tecnologico Spazio didattico riservato alla determinazione delle caratteristiche meccaniche
dei materiali ed alla realizzazione di circuiti pneumatici ed oleodinamici.
Laboratorio di Microscopia In questo laboratorio è possibile effettuare osservazioni al microscopio
anche in fluorescenza e contrasto di fasi e micromisurazioni con registrazioni digitali al P.C.
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L’OFFERTA FORMATIVA
OBIETTIVI EDUCATIVI DELL’ISTITUTO
E’ nostro convincimento che la scuola debba avere presente la portata della sua funzione educativa,
formativa e orientativa, e che è sempre necessaria la messa a punto di una programmazione che la
caratterizzi come luogo di esperienza e di crescita. Il processo educativo deve tenere presente gli aspetti del
contesto socio-culturale in cui opera l’Istituto e le radici culturali locali in cui vive e si sviluppa per perdere
la sua realtà dinamica e divenire bagaglio di nozioni. Le finalità generali da raggiungere sono:
Promuovere la formazione dell’alunno e del cittadino;
Sviluppare la proiezione verso il futuro del processo educativo degli allievi, nell’interazione tra
scuola/università, scuola/mondo del lavoro, scuola/ territorio.
La scuola, infatti, deve essere in grado di attivare un’azione programmata che permetta, agli allievi, di
acquisire le conoscenze e le abilità funzionali per raggiungere una propria identità, autonomia e
competenza, in rapporto alle diverse fasce evolutive e secondo le personali capacità. Inoltre deve operare con
scelte che mirino all’affermazione di uno stile educativo dinamico, all’interno del quale alunni, docenti, non
docenti, famiglie, Istituzioni locali possano offrire il loro contributo per un’autonomia e per uno sviluppo
delle competenze di ciascun alunno per:
o Costruire una “ Scuola-Comunità” che interagisca con la comunità circostante;
o Adeguare il rapporto docente-alunno al dialogo e alla responsabilizzazione;
o Sviluppare il processo formativo attraverso la crescita intellettuale;
o Accrescere il senso di responsabilità individuale e collettiva per l’inserimento nel mondo del lavoro e la
partecipazione alla vita democratica del Paese;
o Sviluppare capacità di orientamento che affinino le attitudini e le possibilità occupazionali del territorio.
o Elaborare strumenti idonei a favorire la continuità tra Scuola Media Inferiore e Superiore.
In particolare, si svilupperà l’efficacia in ambito didattico attraverso:
Attività curricolari per la formazione della persona;
Attività di recupero e di potenziamento mediante interventi integrativi;
Integrazione e di sostegno per gli alunni portatori di handicap;
Formazione integrata, con extra-scuola, Enti Locali, altri Istituti;
Uscite didattiche, visite e viaggi di istruzione, scambi culturali con altri Paesi;
Adesione a progetti per conformare la scuola ai tempi;
Avviamento alla pratica sportiva atta a promuovere la cultura di sport singoli e di squadra;
Sviluppo dell’educazione ambientale e dell’educazione alla salute;
Corsi sulla ricerca ( umanistica, scientifica, tecnica), sulla Cultura del Cinema, del Teatro, della Musica,
ecc., d’intesa con le Associazioni Culturali, Sportive, di Volontariato, Enti Locali, ASL, Università;
Partecipazione a Concorsi e ad ogni altra attività che nel corso dell’anno scolastico, al fine di stimolare
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negli alunni il confronto con gli altri istituti del Nostro Paese.
Per quanto concerne gli obiettivi generali e specifici di ciascuna disciplina si rimanda alle Programmazioni
elaborate dai singoli docenti, che sono parte integrante del presente Piano dell’Offerta Formativa. Per quanto
attiene il Regolamento interno dell’Istituto, riguardante le funzioni ed i compiti del Dirigente Scolastico, del
personale docente, non docente e degli alunni, si rimanda al Regolamento d’Istituto mentre per il trattamento
dei dati personali si fa riferimento a quanto disposto dal DLgs 96/03.
I CURRICULA
L’Istituto Professionale è uno degli ordini in cui è articolata l’istruzione secondaria di II grado nel sistema
scolastico italiano. Ad esso sono ammessi i giovani in possesso della licenza di scuola secondaria di primo
grado. La finalità dell’Istituto Professionale è di far conseguire ai giovani: un livello di istruzione per la
formazione della persona e del cittadino, corrispondente a quello degli altri ordini di scuola di pari grado;
una professionalità aderente alle esigenze del mondo del lavoro nazionale ed europeo sviluppando la
creatività, l’inventiva progettuale ed applicativa nonché la padronanza delle tecniche, dei processi
tecnologici e delle metodologie di gestione relative. L’I.P.I.A. comprende vari indirizzi, corrispondenti alle
più significative aree di professionalità: chimico/biologico, elettrico/elettronico, meccanico/termico. Il primo
ed il secondo ciclo, della durata di tre anni scolastici, è finalizzato a far conseguire un’idonea cultura
generale e professionale nell’indirizzo prescelto ed una formazione professionale che costituisce base solida
per le successive specializzazioni.
Al termine del primo triennio si sostiene l’esame per il conseguimento del Diploma di Qualifica per:
OPERATORE CHIMICO/BIOLOGICO
OPERATORE ELETTRICO
OPERATORE ELETTRONICO
OPERATORE MECCANICO/TERMICO
I curricula di ciascun corso sono definiti in base alle indicazioni dei D.M. 24/4/ 92 e 7/8/92 e sono articolati
in:
AREA DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
AREA DEGLI INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO
I primi due anni sono caratterizzati da una forte presenza delle discipline di formazione generale umanistica
e scientifica perché l’età degli studenti richiede che l’istruzione sia volta maggiormente a sostenere lo
sviluppo della persona. Gli insegnamenti comuni ed i programmi di studio equivalenti rendono le scelte non
irreversibili e facilitano l’eventuale passaggio a corsi diversi o a scuole diverse. Al terzo anno prevalgono le
materie di indirizzo finalizzate alla formazione di operatori del settore, così da consentire ai giovani di
lasciare eventualmente la scuola ed inserirsi nel mondo del lavoro. In possesso del diploma di qualifica, gli
studenti possono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o proseguire gli studi nei corsi post qualifica
degli istituti professionali o, con esami integrativi, in istituti di ordine diverso.
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Il secondo livello, post qualifica, di durata biennale coerente con i trienni di base, è caratterizzato da due
pacchetti formativi strettamente integrati:
uno di organizzazione scolastica: area delle discipline comuni, di formazione umanistica e scientifica; area
delle discipline di indirizzo, in prosecuzione della formazione già acquisita al triennio; l’altro di competenza
regionale: area di professionalizzazione per il conseguimento di un titolo specifico coerente con la
formazione professionale di base. Al termine del corso di studi si consegue il Diploma di Tecnico che attesta
il superamento dell’Esame di Stato come: Tecnico delle Industrie Elettriche; Tecnico delle Industrie
Elettroniche; Tecnico delle Industrie Meccaniche e Tecnico Chimico/Biologico.
PIANO DI STUDI INDIRIZZO “TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE O ELETTRONICHE”- Quadro orario PRIMO BIENNIO MONOENNIO SECONDO BIENNIO
DISCIPLINE 2ª 3ª 4ª 5ª
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 3 4 4
STORIA 2 2 2 2
LINGUA INGLESE 3 2 3 3
MATEMATICA ED INFORMATICA 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1
FISICA E LABORATORIO 3 (2) 3
TECNICA PROFESSIONALE 6 (5)
ESERCITAZIONI PRATICHE 4 5
ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI 9 (5) 9 (3) 9 (3)
CONTROLLI AUTOMATICI/ELETTRONICI 4 (3)
SISTEMI,AUTOMAZIONE E ORG. DELLA PRODUZIONE 6 (3) 6 (3)
TOTALE ORE SETTIMANALI 34 34 30 30
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PIANO DI STUDI INDIRIZZO “TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE”- Quadro orario PRIMO BIENNIO MONOENNIO SECONDO BIENNIO
DISCIPLINE 2ª 3ª 4ª 5ª
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 3 4 4
STORIA 2 2 2 2
LINGUA INGLESE 3 2 3 3
MATEMATICA ED INFORMATICA 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1
FISICA E LABORATORIO 3 (2) 3
DISCIPLINE TECNOLOGICHE
ESERCITAZIONI PRATICHE 4 5
TECNOLOGIA MECCANICA E LABORATORIO 4(2) 3(3) 8(6)
DISEGNO TECNICO 2(2) 3(2)
MACCHINE A FLUIDO 4
ELEMENTI DI MECCANICA 4
TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO 8(6)
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 3 3
SISTEMI DI AUTOMAZIONE 3(3)
MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE 4
TOTALE ORE SETTIMANALI 34 34 30 30
PIANO DI STUDI INDIRIZZO “TECNICO CHIMICO/BIOLOGICO”- Quadro orario PRIMO BIENNIO MONOENNIO SECONDO BIENNIO
DISCIPLINE 2ª 3ª 4ª 5ª
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 3 4 4
STORIA 2 2 2 2
LINGUA INGLESE 3 2 3 3
MATEMATICA ED INFORMATICA 4 2 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1
FISICA E LABORATORIO 2(2)
CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO 7(6) 6 (6)
BIOLOGIA E LABORATORIO 4 (4)
ANALISI CHIMICA E LABORATORIO 6 (6)
ELEMENTI DI TECNOLOGIA CHIMICA E LABORATORIO 2(2)
MICROBIOLOGIA, BIOCHIMICA E LABORATORIO 8(8)
CHIMICA FISICA E CHIMICA ANALITICA 5(3) 3(3)
PROCESSI E TECNICHE INDUSTRIE CHIMICHE 4 2
MICROBIOLOGIA SPECIALE 6(3) 4(2)
BIOTECNOLOGIA 4
IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIA 2
TOTALE ORE SETTIMANALI 34 34 30 30
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II profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e
la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad
assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro
dimensione sistemica.
In linea con le indicazioni dell'Unione Europea ed in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione,
che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a
tutti i percorsi, ed in aree di indirizzo.
L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il
rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi,
matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Gli studenti degli istituti professionali conseguono la
propria preparazione di base con l'uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi,
valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non formali e informali. Le aree di indirizzo, presenti sin dal
primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro,
mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di
collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1
settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli
ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico.
Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta
metodologica dell'alternanza scuola/lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il
collegamento con il territorio. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale,
consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e
formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per
l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene
assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca gli studenti verso scelte
fondate e consapevoli.
Nuovo ordinamento degli Istituti Professionali - Linee guida (d.p.r. 15/03/2010, n. 87, art. 8, comma 6)
Il settore “Industria e artigianato” comprende due ampi indirizzi riferiti rispettivamente alle produzioni
industriali e artigianali ed alla manutenzione e assistenza tecnica ( settore Servizi).
Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi
comuni che riguardano esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed alle
innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di
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vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti
sul territorio.
I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono
coerenti con l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità nei processi
produttivi e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere.
Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una
articolata didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva dell’indirizzo.
Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, “Scienze integrate (Fisica)” e
”Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il
settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e
sono complementari nella progettazione didattica.
Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo
(nelle diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed
esercitazioni”, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative.
Nel secondo biennio ed al quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative
competenze specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e dell’artigianato e
per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro.
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro
unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le
discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, ad educare
all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento,
all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di
comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio futuro personale e
professionale.
Alla luce della nuova normativa e sulla base di un’analisi dell’andamento dei corsi fin ora svolti, è necessario
una ridefinizione dei settori produttivi in cui operare (senza perdere il patrimonio di esperienze e di
professionalità accumulate in questi anni) in relazione alle potenzialità del territorio e alle possibilità
occupazionali dei giovani qualificati e diplomati in uscita dall’I.P.I.A.
La Riforma della Scuola secondaria di secondo grado
Nuovo ordinamento
Settore Industria e Artigianato
Indirizzi:
- “Produzioni industriali e artigianali” (Sezione per Chimico/Biologico)
- “Manutenzione e assistenza tecnica” (Sezione per Meccanico/Termico, Elettrico, Elettronico)
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PROFILI PROFESSIONALI
Settore industria e artigianato - Indirizzo Produzioni industriali e artigianali
Il “Diplomato nell'indirizzo Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione,
fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (economia del
mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-
biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in
relazione alle esigenze espresse dal territorio.
In particolare, egli è in grado di: scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di
interesse; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare
in modo autonomo nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e
mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla
tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori;
osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei
prodotti di interesse; programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue,
collegate alla produzione dei beni e la dismissione dei dispositivi e supportare l’amministrazione e la
commercializzazione dei prodotti.
L'indirizzo di suddivide in due articolazioni:
Industria
Artigianato
Nell'articolazione Industria vengono applicate ed approfondite le metodiche tipiche della produzione e
dell’organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi
dell’innovazione tecnologica.
Nell’articolazione Artigianato vengono sviluppati ed esaminati gli aspetti relativi all’ideazione,
progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su
commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle
produzioni tipiche locali.
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PIANO DI STUDI INDIRIZZO “PRODUZIONI INDUSRIALI E ARTIGIANALI”- Quadro orario
PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO
DISCIPLINE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4
STORIA 2 2 2 2 2
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3
MATEMATICA 4 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2
SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1
TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 3 3
SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 2 2
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 2 2
TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE 2 2
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 5 4 4
TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI 6 5 4
TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONE 6 5 4
TECNICHE DI GESTIONE-CONDUZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI 3 5
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32
Indirizzo Manutenzione ed assistenza tecnica
Il “Diplomato nell'indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire,
organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e
collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze
tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica,
meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal
territorio.
In particolare, è in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti,
la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e
sulla salvaguardia dell’ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla
realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze
residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le
competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi
lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti
per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le
informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel
rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non
direttamente correlate alle sue competenze tecniche e operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i
costi e l’economicità degli interventi.
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PIANO DI STUDI INDIRIZZO “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA”- Quadro orario
PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO QUINTO ANNO
DISCIPLINE 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4
STORIA 2 2 2 2 2
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3
MATEMATICA 4 4 3 3 3
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2
SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1
TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 3 3
SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 2 2
SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 2 2
TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE 2 2
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 4 3 3
TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI 5 5 3
TECNOLOGIE ELETTRICO/ELETTRONICHE E APPLICAZIONI 5 4 3
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE 3 5 8
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32
Facendo riferimento ai corsi già operanti i curricula degli ultimi due anni sono definiti in base alle
indicazioni del D.M.15/4/94 e sono articolati, per un totale di 30 ore settimanali, in:
AREA DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
AREA DEGLI INSEGNAMENTI DI INDIRIZZO
AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
La caratteristica di quest’ultimo è di integrare l’istruzione nella scuola con la formazione professionale
specialistica, che in Italia è di competenza delle Regioni. L’attività didattica si svolge in cinque giorni
settimanali, all’area di professionalizzazione resta riservato un giorno settimanale ed moduli intensivi
vengono svolti nei modi e nei tempi definiti in sede progettuale.
Le lezioni sono svolte essenzialmente da esperti del mondo del lavoro ed una quota del monte ore è destinata
agli stages aziendali ossia all’alternanza scuola-lavoro. La frequenza dell’area di professionalizzazione o
“Terza Area” è obbligatoria. Lo stage non è configurato come attività produttiva e quindi il rapporto allievo-
azienda in nessun caso dovrà configurarsi come relazione di lavoro; inoltre, ha unicamente natura formativa:
l’obiettivo è quello di consentire agli studenti di vivere concretamente la vita aziendale in tutti i suoi aspetti
(produttivo, organizzativo, sindacale, ecc.) e di acquisire una visione globale e il più possibile completa della
realtà sociale all’interno del sistema di impresa. Gli studenti non potranno essere adibiti alla produzione o
all’espletamento di mansioni lavorative oltre la misura ed i tempi necessari ad acquisire la padronanza delle
tecniche, secondo le finalità previste nel programma formativo. Data l’unilateralità del curricolo, i risultati
intermedi o finali, conseguiti nell’area di professionalizzazione concorrono alla valutazione degli alunni in
sede di scrutinio di ammissione agli esami di stato. L’aver frequentato l’area di professionalizzazione
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permette allo studente di accedere, in un periodo successivo agli esami di stato, ad un esame per il
conseguimento di un secondo livello di qualifica, un titolo in più di specializzazione professionale spendibile
sul mercato del lavoro o che permette l’accesso ad ulteriori corsi di specializzazione.
Nello specifico le classi V completeranno il percorso per il conseguimento dell’attestato post qualifica in :
Tecnico elettronico esperto nella gestione dell’energia alternativa (V T.I.En.);
Tecnico elettrico esperto nella gestione dell’energia alternativa (V T.I.El.);
Tecnico delle industrie meccaniche esperto nella gestione dell’energia alternativa (V T.I.M.);
Tecnico chimico e biologico esperto nel controllo e nella gestione delle problematiche connesse al settore
agro-alimentare ( classi V T.C.B.).
Le classi IV dell’anno in corso seguiranno un percorso di “Alternanza scuola/lavoro” , con un monte ore
variabile da 66 ad un massimo di 132 ore annue.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI:
- libera professione;
- insegnante tecnico-pratico nei laboratori degli istituti di istruzione secondaria di II grado;
- frequenza di ulteriori corsi post- diploma;
- partecipazione ai concorsi banditi dalla pubblica amministrazione;
- accesso a tutte le facoltà universitarie.
L’ATTIVITÀ DIDATTICA
L’attività didattica curricolare è comune ed obbligatoria per tutte le classi e si attiene ai vigenti programmi
ministeriali; ad essa vengono destinati almeno 203 giorni per anno scolastico. Le attività vengono
programmate dagli organi istituzionalmente preposti al governo della scuola.
Contenuti
Sulla base delle indicazioni generali date dal Collegio dei Docenti, dopo le risultanze emerse dalle riunioni
per aree disciplinari, i Consigli di Classe esplicitano la programmazione educativa e didattica, la definizione
delle linee di comportamento ed i criteri comuni di valutazione in armonia con la situazione complessiva
della classe. Il C.d.C. programma la scelta dei contenuti delle discipline tenendo presente che:
• i contenuti non sono il fine dell’insegnamento, ma uno strumento indispensabile per raggiungere gli
obiettivi e perseguire le finalità generali dell’azione educativa e didattica;
• i programmi ministeriali sono il riferimento da cui scaturiscono le scelte funzionali al raggiungimento
degli obiettivi.;
• la programmazione (disciplinare e di classe) deve essere considerata strumento flessibile ed integrabile
“in itinere”, sia dal docente sia per iniziativa del C.d.C e deve essere strutturata per moduli.
I moduli, corrispondenti agli obiettivi intermedi, a loro volta, sono articolati in unità didattiche,
corrispondenti agli obiettivi a breve termine. Le unità didattiche sono segmenti unitari ed omogenei di un
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percorso didattico programmato e devono avere specificati: finalità, obiettivi, contenuti, tempi di
svolgimento, strumenti utilizzati), modalità di verifica, valutazione (formativa e sommativa).
Obiettivi Educativi
1. Conoscere diritti e doveri dell’uomo e praticare il principio di uguaglianza tra gli uomini;
2. Considerare la diversità di opinioni occasione di confronto e ricerca di valori comuni;
3. Accettare la diversità, etnica, razziale, religiosa e culturale e considerarla fonte di arricchimento culturale
e non gerarchia di valori;
4. Fare propria la cultura della solidarietà e di accettazione dell’altro specie se svantaggiato;
5. Apprezzare l’amicizia e la vita relazionale per migliorare la qualità della vita;
6. Vivere la legalità come rispetto di sé, del diritto, delle regole, dell’ambiente, degli altri;
7. Auto- valutarsi e valutare con senso critico;
8. Conoscere e rispettare il proprio corpo e il proprio io per una giusta autostima;
9. Sapersi muovere autonomamente nell’ambiente apprezzando le attività degli altri.
Obiettivi Trasversali
Lo studente deve acquisire:
1. Consapevolezza dei fondamenti scientifici della tecnologia e dei metodi atti a trasferire ed a gestire le
conoscenze in situazioni produttive reali;
2. Conoscenza delle norme relative al settore professionale di riferimento;
3. Conoscenza delle norme in materia di sicurezza;
4. Capacità progettuali nei vari settori di specializzazione;
5. Capacità di prendere decisioni ed assumere responsabilità operando in un ambiente in continua e rapida
evoluzione;
6. Padronanza d’uso di strumenti, di procedure, di processi.
Obiettivi Specifici
Sono specificati nelle singole programmazioni in cui è possibile trovarne un puntuale riscontro nella
programmazione, impegnando così tutti i componenti dei C.d.C. per coerenza sia educativa che disciplinare.
In generale l’Istituto si propone di essere un’agenzia formativa finalizzata a promuovere la crescita culturale,
sociale, civile ed economica della popolazione insediata nel suo territorio attraverso una molteplicità di
iniziative tra loro coordinate.
L’INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO
L’Istituto da tempo si è attrezzato per fornire occasioni formative agli alunni diversamente abili attraverso
una fattiva collaborazione tra la scuola, le famiglie e gli operatori socio-sanitari. Nelle classi dove sono
necessari interventi più mirati, al fine di assicurare a tutti gli alunni il diritto all’integrazione ed alla crescita
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culturale e personale, accanto ai docenti delle varie discipline c’è anche la presenza del docente
specializzato. La sua funzione primaria è quella di fornire un supporto agli alunni in maggiore difficoltà
operando all’interno del gruppo classe. Il docente specializzato (insegnante di sostegno) è, infatti, a tutti gli
effetti docente dell’intera classe in quanto:
- “assume la contitolarità nelle classi in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e
all’elaborazione e veri-fica di attività di competenza dei Consigli di Classe e del Collegio dei docenti”
(art.13, comma 6, L. 104/92);
- “partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione, con dirit-to di voto per tutti gli alunni della classe”
(art. 15, comma 10, O.M. 90/2001).
Il Consiglio di Classe in collaborazione con le famiglie degli alunni certificati (L.104/92) e con gli operatori
socio-sanitari competenti, partendo dall’analisi delle capacità attuali e potenziali dell’alunno, provvede alla
progettazione di per-corsi formativi individualizzati allo scopo di favorire la crescita culturale, comunicativa,
relazionale e di autonomia dell’allievo.
I percorsi formativi, deliberati in seno al consiglio di classe, potranno essere strutturati con due tipologie:
1) una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali
(art.15, comma 3, O.M. 90/2001) al termine del quale l’alunno conseguirà la qualifica o il diploma
quinquennale. Le prove di verifica saranno predisposte dal docente di ogni singola disciplina in
collaborazione con l’insegnante di sostegno.
2) una programmazione differenziata attraverso un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), finalizzata al
raggiungimento di obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali. In questo caso l’alunno
al termine del percorso formativo otterrà un attestato di frequenza con relativi crediti formativi validi per
l’inserimento nel mondo del lavoro. Le prove di verifica saranno predisposte dall’insegnante di sostegno,
in collaborazione con il docente di ogni disciplina e in relazione agli obiettivi previsti dal P.E.I.
La progettazione della classe e il P.E.I. sono elaborati dal consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico e
per quanto possibile con la partecipazione delle figure socio-sanita-rie. Il P.E.I. viene verificato ed aggior-
nato in itinere tenendo conto della disabilità dell’alunno, delle sue difficoltà e delle sue potenzialità. Le
modalità utilizzate dagli insegnanti per identificare i bisogni degli alunni diversamente abili sono
essenzialmente osservative. Inoltre, i ragazzi sono coinvolti nell’esperienza didattica partecipando alle stesse
attività e progetti proposti a tutta la classe in base alle loro possibilità e potenzialità attraverso la
semplificazione delle attività stesse con la guida e l’aiuto del docente di sostegno e occasionalmente dei
compagni se si tratta di attività di gruppo.
Strategie utilizzate per favorire l’integrazione:
• attività di laboratorio di carattere pratico-manuali dove il lavoro può essere organizzato per compiti
assegnati a piccoli gruppi;
• l’attività dell’allievo disabile è organizzata suddividendo il lavoro in tempi più brevi, intercalati da un
maggior numero di pause nel rispetto del processo di apprendimento dell’allievo.
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Strategie didattiche:
• Individuazione di bisogni e interessi dell’allievo sulla base di quanto riportato nel P.E.I.;
• Proposta di attività adeguate alle potenzialità del discente;
• Utilizzo di materiale strutturato e semplificato tramite immagini e schemi riassuntivi;
• Attività di manipolazione del testo per favorirne la comprensione (sottolineare, evidenziare, classificare);
• Somministrazione di schede riassuntive, schemi, diagrammi per rendere più semplice l’esposizione dei
concetti.
L’ORIENTAMENTO
L’orientamento è funzione obbligatoria prevista dalle norme ed è inteso come attività istituzionale delle
scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del
processo educativo e formativo.
1) Orientamento in ingresso
Nei confronti degli studenti che dalla scuola media debbono iscriversi alle superiori l’orientamento
essenzialmente si avvale delle seguenti modalità:
• incontro con gli studenti nelle scuole medie di appartenenza per illustrare la tipologia dell’istituto, per far
conoscere loro le attivi-tà curricolari ed extracurricolari, gli sbocchi lavorativi, i corsi post- diploma e le
facoltà universitarie alle quali si può accedere dopo il conseguimento del diploma;
• visite guidate ai locali dell’I.P.I.A.;
• lezioni teorico-pratiche programmate con i docenti delle scuole medie;
• attivazione di sinergie tra scuole medie ed il nostro Istituto: progetti da realizzare in collaborazione con la
scuola media.
2) Orientamento Universitario
Gli studenti iscritti all’ultima classe della scuola secondaria superiore, interessati all’accesso agli studi
universitari, provvedono alla preiscrizione attraverso un apposito modulo ad accesso libero.
L’I.P.I.A. si impegna a promuovere e realizzare iniziative volte a fornire agli studenti conoscenze e strumenti
atti a sviluppare un personale ed autonomo progetto formativo ed utili per orientarsi nella scelta universitaria.
Le attività di orientamento, prevedono visite guidate presso università, incontri con docenti universitari in
sede, conferenze ed altre iniziative similari finalizzate allo scopo, attività e progetti in collaborazione con
università.
3) Orientamento al mondo del lavoro
La Scuola è sempre stata particolarmente efficiente per le attività di 3ª area ed i relativi stages che hanno
permesso un passaggio graduale nel mondo del lavoro. Le attività di orientamento prevedono incontri,
conferenze con rappresentanti del mondo delle professioni e visite guidate alle aziende.
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IL PATTO FORMATIVO
Formazioni delle classi prime
La formazione delle classi prime, nel caso di più classi dello stesso indirizzo, segue i seguenti criteri:
Ripartizione omogenea degli alunni in rapporto alla scuola e al comune di provenienza;
Ripartizione omogenea degli alunni in rapporto al giudizio di merito con cui hanno conseguito la licenza
media;
Accoglimento della scelta di indirizzo in rapporto alla disponibilità della capienza della scuola.
Organizzazione dell’Istituto
L’anno scolastico 2010/11 è suddiviso in due periodi:
I° Periodo: 16 settembre 2010 - 31 gennaio 2011.
II° Periodo: 1° febbraio 2011 - 12 giugno 2011.
Orario delle lezioni
Le lezioni si articolano in moduli mediamente di 60 minuti dal lunedì al sabato secondo la seguente
scansione oraria:
1ª ora 2ª ora 3ª ora 4ª ora 5ª ora 6ª ora
8.15 ÷ 9.15 9.15 ÷ 10.15 10.15 ÷ 11.15 11.15 ÷ 12.15 12.15 ÷ 13.15 13.15 ÷ 14.15
N.B.: Si ricorda che, che con riferimento alle Leggi n.°584 – 11/11/75 e n.689 – 24/11/81 e agli
orientamenti che ha assunto il Governo nella seduta del 7/7/2000, è fatto divieto a studenti, docenti e
personale A.T.A. di fumare nei locali della scuola e le sanzioni previste dalla normativa vanno da 25,00 euro
a 150,00 euro. Inoltre, non è consentito l’uso del cellulare e non si risponde dell’eventuale furto. Nel quadro
delle iniziative volte a difendere gli studenti dal pericolo di diffusione delle sostanze stupefacenti saranno
attivati, a scopo preventivo e come deterrente, controlli periodici e casuali, all’interno dell’edificio scolastico
ASSENZE E PERMESSI
Ritardi
Per non vanificare l’efficacia della prima ora di lezione non è consentito l’ingresso oltre: le ore 8,20 per la
sede di Cammarata e San Giovanni Gemini e le ore 8,05 per la sede coordinata di Casteltermini, mentre
l’ingresso alla 2ª ora può avvenire solo se autorizzato dalla Dirigenza.
Giustificazioni
Tutti i genitori devono ritirare il libretto per la giustificazione delle assenze entro il mese di ottobre. Inoltre,
sono invitati a controllare il libretto delle giustificazioni in quanto al quinto periodo di assenza dovranno
personalmente motivare al D.S. la mancata regolarità della frequenza.
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Uscita anticipata
Gli studenti possono lasciare l’Istituto prima del termine delle lezioni solo se prelevati da un genitore, e
comunque solo al cambio di ora. L’eventuale uscita anticipata della classe per esigenze della scuola sarà
preavvisata il giorno prima o in casi eccezionali nella stessa mattinata.
INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie degli studenti sono assicurati attraverso:
- I colloqui antimeridiani con i docenti;
- Gli incontri collegiali ( novembre, gennaio ed aprile) in orario pomeridiano;
- I colloqui con i coordinatori di classe, ogni qual volta se ne ravvisi la necessità, oltre l’orario di
ricevimento programmato annualmente;
- Le riunioni periodiche dei consigli di classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli
studenti;
- Le comunicazioni scritte dei coordinatori di classe, qualora si verifichino eccessi di assenze e/o ritardi;
- La consegna agli studenti della pagella relativa al primo periodo dell’anno scolastico nel mese di gennaio.
Nel mese di Marzo 2011 inoltre, verrà effettuata dai Consigli di Classe la valutazione “quadrimestrale” del
secondo periodo del’anno scolastico (“pagellino”). Il pagellino sarà consegnato alle famiglie sotto forma di
comunicazione scritta ed ha lo scopo di informare le stesse sulle discipline nelle quali gli studenti
manifestano difficoltà ed evidenziano carenze più o meno gravi. Il Dirigente Scolastico, in particolare,
intrattiene i rapporti con l’utenza attraverso:
o Comunicazioni scritte ai genitori;
o Circolari scritte agli studenti;
o Convocazione del Consiglio di classe competente ( sia ordinario che straordinario);
o Ricevimento degli utenti presso il proprio Ufficio.
L’Ufficio di Segreteria gestisce i documenti dell’utenza nel rispetto della normativa vigente in materia di
trattamento di dati personali
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LA VALUTAZIONE
Criteri generali
Il Collegio dei Docenti ha stabilito la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri con due momenti
di verifica infraquadrimestrale.
I docenti nel programmare il loro lavoro individueranno il metodo di insegnamento più adatto al
raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto della situazione della classe. Di seguito vengono
indicate le linee generali sulle principali metodologie di comportamento al fine di poter lavorare su giudizi
basati su criteri comuni:
METODOLOGIE DIDATTICHE
STRUMENTI DI VERIFICA
VALUTAZIONE
Le metodologie didattiche più comuni si possono configurare in:
lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti;
lezioni interattive, per favorire la partecipazione dell’intera classe;
esempi introduttivi legati ad esperienze condivise dagli allievi per stimolare l’interesse per nuovi
argomenti;
lavori di gruppo, per sviluppare negli studenti l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi in
collaborazione con altri ed autonomamente dalla figura del docente.
In merito agli strumenti di verifica gli insegnanti ne hanno a disposizione diversi al fine di valutare le abilità
conseguite dallo studente e per consentirgli una migliore espressione delle sue capacità.
Quindi si terrà conto di:
verifiche orali in itinere e sommative che permettono di valutare la conoscenza dei contenuti della
disciplina, la capacità di articolare argomentazioni, la proprietà di linguaggio;
verifiche scritte con le quali valutare, oltre alla conoscenza degli argomenti, la capacità di organizzazione
del pensiero e del proprio lavoro, di collegamento e di rielaborazione di argomenti diversi;
prove pratiche con le quali verificare anche le attitudini professionali e la capacità di lavorare
autonomamente o in gruppo;
test o questionari che permettono di valutare la preparazione su un ampio settore della disciplina e la
capacità dello studente di fornire risposte rapide a problemi di natura diversa (prove strutturate, tipo scelta
multipla, semistrutturate con quesiti a risposta aperta).
SCRUTINI FINALI
Ammissione degli alunni alla classe successiva
In merito agli scrutini finali degli studenti, il Collegio dei Docenti tiene conto di quanto previsto dalla
normativa vigente.
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Attribuzione del credito scolastico e dei crediti formativi
Per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo ci si attiene a quanto disposto in materia dalla
normativa, aggiornando e modificando di pari passo con le innovazioni e le modifiche, le proprie delibere.
Credito formativo
Il Collegio dei Docenti riconosce come valide quelle esperienze che, acquisite al di fuori della scuola, hanno
stretto rapporto con la realtà socio -culturale in cui opera l’Istituto.
Vengono attribuiti fino a un max di 0,20 punti per la frequenza di:
• un corso organizzato da Questo Istituto, in orario extracurricolare che si conclude con una valutazione di
acquisizione di competenze (attività di potenziamento);
• un corso di preparazione e partecipazione a concorsi esterni ed a concorsi interni;
• conferenze, convegni, seminari scelti dal nostro Istituto;
• certificazioni in lingua straniera operate da Agenzie accreditate
• dal MIUR; certificazione finale ECDL; esami di conservatorio (livello intermedio e avanzato);
• attività sportiva anche agonistica (di squadra e individuale);
• attività di volontariato presso enti e/o associazioni riconosciute.
Attribuzione credito scolastico nel triennio
Per l’attribuzione del credito scolastico per gli alunni del triennio, nell’ambito delle bande di oscillazione
indicate dalla Tab. A art. 11 comma 2 del D.P.R. 323/98 (Regolamento sull’Esame di Stato), verranno prese
in considerazione le seguenti voci:
• assiduità nella frequenza scolastica e, ove prevista, frequenza nell’ambito della “Terza Area”;
• interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo ed alle attività complementari ed
integrative;
• giudizio formulato dal docente di religione riguardante l’interesse con il quale l’alunno ha seguito
l’insegnamento della religione cattolica (IRC), ovvero l’attività alternativa ed il profitto che ne
ha tratto (O. M. 128 del 14/05/99);
credito formativo.
Valore riconosciuto alle voci 1), 2), 3) e 4)
1) 2) 3) 4)
0.35 0.30 0.15 0.20
NOTA: La frequenza è ritenuta assidua fino ad un massimo di 28 assenze nell’anno scolastico.
Nel computo delle assenze non vanno considerate quelle per motivi didattici (viaggi d’istruzione, visite
guidate, consulta provinciale, ecc.) e le assenze continuative e prolungate giustificate con certificato medico.
Per arrivare al massimo della banda di oscillazione il punteggio complessivo deve essere 0,70.
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 27 di 49
Nel caso di media dei voti (M) molto vicina all’estremo superiore della banda (es. per la banda 7< M=8) M
molto vicina all’estremo superiore può essere 7,8 oppure 7,9) il punteggio complessivo da raggiungere si
abbassa a 0,50.
Nel caso di alunni che abbiano richiesto l’esonero dall’ora di religione, il C.d.C. non terrà conto della voce
relativa e ridistribuisce il punteggio di 0,15 nella misura di 0,5 per ciascuna delle voci rimaste.
MEMORANDUM
Al candidato promosso con debito formativo (d.f.) viene assegnato il punteggio minimo previsto dalla
banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti.
Il superamento del d.f. consente l’integrazione del credito scolastico (c.s.) relativo all’anno in cui il debito
è stato contratto.
Solo nello scrutinio finale dell’ultimo anno, il C.d.C., in casi particolari, può motivatamente integrare,
fermo restando il massimo di 25 punti complessivamente attribuibili, il punteggio complessivo conseguito
dall’alunno che risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli ultimi tre anni (art. 11
comma 4 del Regolamento).
Gli alunni delle ultime classi che in sede di scrutinio finale presentano anche una sola insufficienza, non
possono sostenere l’esame di stato.
Il voto di educazione fisica fa media per l’attribuzione del c.s..
Il voto di condotta contribuisce all’assegnazione del c.s..
Per i candidati esterni la valutazione del credito è effettuata dalla commissione esaminatrice degli esami
di stato tenendo conto delle vigenti normative.
In sede di scrutinio finale per gli esami di idoneità alle classi IV o V non va attribuito c.s. in quanto verrà
assegnato dalla commissione esaminatrice.
CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI - III ANNO MEDIA DEI VOTI PUNTI
M = 6 3-4
6<M≤7 4-5
7<M≤8 5-6
8<M≤9 6-7
9<M1≤0 7-8
NOTA
M rappresenta il voto conseguito agli esami di qualifica espresso in decimi (Es. voto esame di qualifica pari a
65/100 corrisponde ad M=6,5).
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 28 di 49
CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI - IV ANNO
MEDIA DEI VOTI PUNTI
M = 6 3-4
6<M≤7 4-5
7<M≤8 5-6
8<M≤9 6-7
9<M1≤0 7-8
CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI INTERNI - V ANNO MEDIA DEI VOTI PUNTI
M = 6 4-5
6<M≤7 5-6
7<M≤8 6-7
8<M≤9 7-8
9<M≤10 8-9
Attribuzione del voto di condotta
Ai sensi del D. L. 1° Settembre 2008, n° 137, art. 2, la valutazione del comportamento degli studenti,
espressa in decimi ed attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorrerà alla valutazione
complessiva dello studente. Se inferiore a sei decimi determinerà la non ammissione al successivo anno di
corso o all’Esame di Stato.
Per l’attribuzione del voto di condotta si prenderanno in considerazione i parametri indicati nella seguente
tabella:
Voto Descrittori
10 Presenza di tutte le voci:
a) Interesse notevole e partecipazione costante, attiva ed ammirevole alle lezioni
b) Regolare e serio svolgimento delle consegne didattiche
c) Rispetto degli altri e dei loro diritti, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e culturali
d) Ruolo propositivo e/o collaborativo all’interno della classe
e) Scrupoloso rispetto del Regolamento di Istituto
9 Presenza di tutte le voci:
a) Interesse apprezzabile e partecipazione attiva alle lezioni
b) Regolare svolgimento delle consegne didattiche
c) Rispetto degli altri, dell’Istituzione Scolastica e del Regolamento di Istituto
d) Ruolo positivo all’interno della classe
e) Si relaziona correttamente con i docenti, i collaboratori e con i compagni
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 29 di 49
8 Presenza delle prima voce e di almeno tre delle altre:
a) Non più di due note disciplinari individuali
b) Limitati episodi di disturbo del regolare svolgimento delle lezioni
c) Comportamento corretto; attenzione e partecipazione attiva costanti
d) Osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica (ritardi, uscita dalla classe nel cambio
dell’ora, rientro dall’intervallo…)
e) Partecipazione al funzionamento del gruppo classe
7 Presenza di almeno tre voci:
a) Non sempre ha un comportamento responsabile durante l’attività scolastica, sono presenti alcune note
disciplinari individuali (3 o 4) nel registro di classe, alcuni ritardi, qualche assenza non giustificata
b) Dimostra scarsa attenzione in classe e sovente svolge azioni di disturbo, che compromettono
l’attenzione generale
c) Comportamento non sempre corretto; disinteresse, anche mirato, per alcune discipline
d) Mantiene un atteggiamento scarsamente collaborativo nei confronti dei compagni e tende ad assumere
un comportamento non sempre rispettoso nei confronti dei docenti e/o del personale d’Istituto
6 Presenza di una delle prime tre voci oppure almeno tre delle altre:
a) Una sospensione da 1 a 15 giorni
b) Note disciplinari individuali a carico (>4)
c) Interesse selettivo (disinteresse, anche mirato, per alcune discipline) e partecipazione tendenzialmente
passiva al dialogo educativo
d) Frequenti e reiterati comportamenti scorretti nel rapporto con insegnanti e compagni
e) Assiduo disturbo delle lezioni
f) Atteggiamento non sempre responsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto
g) Inadempienza rispetto agli impegni scolastici
h) Saltuari episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico
i) Ruolo tendenzialmente negativo nel gruppo classe
j) Scarso rispetto degli altri e dei loro diritti, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e culturali
k) Scarso rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
5 Presenza delle prime due voci e di almeno due delle altre:
a) Giorni di sospensione superiori a 15 o più provvedimenti di sospensione
b) Gravi episodi di violazione del regolamento scolastico con note disciplinari
c) Comportamento molto scorretto di ostacolo e turbativa al normale svolgimento delle lezioni
d) Atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto
e) Frequenti episodi di mancato rispetto dei diritti degli altri, delle diversità, siano esse fisiche, sociali e
culturali
f) Frequenti episodi di danni agli ambienti, alle strutture e ai materiali della scuola
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 30 di 49
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Si prevedono dopo lo scrutinio di primo quadrimestre, due settimane di sospensione dell’attività didattica, al
fine di svolgere interventi di recupero e potenziamento in itinere.
LE ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO
Viaggi di istruzione e scambi culturali
I viaggi di istruzione si svolgono nel rispetto della normativa vigente e sono scelti dai consigli di classe sulla
base dei programmi disciplinari, degli interessi culturali delle classi e dei suggerimenti che studenti e genitori
possono fornire in sede di riunione. Particolare attenzione viene data alla coerenza didattica degli itinerari in
rapporto alla classe frequentata, alle attività di approfondimento e di ricerca svolte nel corso dell’anno
scolastico, alla necessità di sviluppare i processi di socializzazione, di aggregazione e di rispetto reciproco
che la vita di gruppo impone.
Nell’organizzazione dei viaggi gli OOCC dell’Istituto ritengono opportuno seguire i seguenti criteri:
tutte le classi possono realizzare il proprio viaggio se ci sono, in ciascuna classe, almeno i 2/3 (in deroga il
50% + 1) di adesioni ed un docente di classe come accompagnatore; le classi possono effettuare viaggi anche
all’Estero con non più di cinque pernottamenti; ogni classe deve avere uno dei propri docenti (uno ogni 15
studenti) tra gli accompagnatori; gli studenti che non manifestano un comportamento corretto nelle attività
curricolari sono esclusi d’ufficio.
LE ATTIVITÀ PROGETTUALI La Rete dell’ ODS N. 2 S.I.R.I.O (Sperimentazione - Informatizzazione - Ricerca - Innovazione -
Orientamento)
L’I.P.I.A. “Archimede” di Cammarata sede dell’ODS e Scuola Polo individuata con Decreto Provveditoriale
N. 5055 del 19/03/200, comprende tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’area di Cammarata e San
Giovanni Gemini.
Scuole della rete: I.P.I.A. “Archimede” Cammarata (Scuola Polo), Istituto Comprensivo “G. Philippone”
San Giovanni Gemini, Circolo Didattico ”Giovanni XXIII” Cammarata, Istituto Comprensivo “Dante
Alighieri” Cammarata, Istituto Istruzione Superiore “Madre Teresa di Calcutta” Casteltermini.
Nell’area sin dal 1997 opera l’Osservatorio Locale per la prevenzione della Dispersione Scolastica di
Cammarata - San Giovanni Gemini. In seguito alla circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
N°22965 del 16/10/2003 sulla costituzione e il funzionamento degli Osservatori provinciali/locali d’Area,
vengono così ripartite le funzioni nell’area: la carica di Presidente dell’Osservatorio e di Coordinatore
d’Area è coperta dal Dirigente Scolastico dell’I.P.I.A. Gaetano Fallea. L’unità docente di coordinamento
assegnata alla rete è appoggiata alla Scuola Polo e ricopre la carica di coordinatore dei progetti della Rete.
Inoltre, dell’ODS fanno parte di diritto tutte le cariche Istituzionali del territorio.
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Secondo quanto stabilito dell’art.7 del D.P.R. 02 –03- 1999 n°275, la suddetta Rete lavora attraverso:
documenti programmatici che ne sanciscono e regolamentano l’operatività; protocollo d’intesa - accordo di
rete tra scuole dell’area; regolamento di rete; convenzione tra la scuola polo della rete ed il C.S.A; accordo di
programma tra le reti di scuole e l’Osservatorio Distrettuale; convenzione per attività di collaborazione
(consulenza, ricerca, formazione e supporto alla didattica) tra la Rete di scuole per il successo scolastico e
formativo dell’Area di: Cammarata - San Giovanni Gemini ed Enti, l’I.E.D.P.E. (Institut èuropeen pour le
développement des potentialiés de tous les enfans) del 2008.
Il funzionamento è delegato al Comitato Tecnico della Rete/Consiglio di programmazione composto dai
Dirigenti Scolastici dell’Area, dal Coordinatore dei progetti di rete, dai Sindaci e dai Referenti ASP.
In questa prospettiva di sviluppo multidirezionale e multiorientata l’opera di coordinamento ha posto in
essere una forma di “governace territoriale” con l’obiettivo di monitorare l’utenza, supportare i processi
innovativi, attraverso interventi e strumenti operativi sugli Assi Docenti –Alunni -Genitori.
Le modalità e le capacità di ipotizzare percorsi sono condensati nel Piano Integrato d’Area, che definisce
contesti, individua attività, ruoli e relazioni i quali concorrono tutti e ciascuno al raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
La collaborazione in rete fondata sul concetto di scuola come “impresa culturale” e risorsa del territorio
che pianifica la collaborazione e la diffusione delle “buone pratiche” del Sistema-Scuola, cerca di offrire
occasioni formative variegate ed ha consentito agli operatori piste per attraversare il rischio in un’ottica di
network.
Progettazione/Implementazione laboratori 2010/2011
F.S.E Formulario per la realizzazione di piani integrati atti a garantire il successo formativo e scolastico
degli studenti che si trovano in situazione di disabilità e/o a rischio di marginalità sociale (progetti
dell’O.d.s.)
ASSE IV Capitale Umano FSER laboratori Formulario Progetti Infrastrutture laboratori
AOODGAI 4992 del 08/10/2009 FESR
tecno & didattica
video / studio ambiente ed energia rinnovabile
interattivamente
Attività in itinere
A.S.L. N°1 AGRIGENTO “OSSERVATORIO DISTRETTUALE PER I PROGETTI IN AMBITO
SCOLASTICO”
Percorsi di formazione docenti
Seminari formativi/informativi “l’abuso sui minori”
• ASSOCIAZIONE RO.MY. TRAVEL
Attività: RAPPORTO DI COPROMOZIONE
EE.LL. Cammarata – San Giovanni Gemini Sponsor Sito Web rete
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Precari - Progetto di Rete dell’ODS “Leggo-Rielaboro-Interpreto” Por Sicilia - Osservatorio Dispersione
Scolastica per la promozione del successo formativo – Codice identificativo 2007.IT. 051.PO.
003/IV/12/F/9.2.5/0013
Avviso n.10 /2010 Scuole a rischio
Programma operativo obiettivo convergenza 2007/2013 – Fondo Sociale Europeo – Regione Sicilia
Asse IV – Realizzazione di progetti integrati atti a garantire il successo scolastico e formativo operanti in
contesti caratterizzati da disagio socio-economico e culturale.
I CONCORSI ED I PROGETTI
PLAY ENERGY. Si tratta di un progetto promosso da ENEL che tratterà temi sull’energia, strettamente
connessi alla scienza, alla tecnologia, alla sostenibilità ambientale; i destinatari sono gli alunni delle classi IV
degli indirizzi elettrico ed elettronico.
TELETHON. L’Istituto aderisce alla campagna di raccolta fondi per combattere le malattie genetiche.
L’azione, pro-mossa da tutti gli alunni, si muove in sintonia con la rete di scuole dei territori di Cammarata e
San Giovanni Gemini.
IL GIORNALE IN CLASSE. Nelle classi è assicurata l’attività relativa alla lettura ed al commento dei
principali quotidiani nazionali quali: “Corriere della Sera”, e “La Stampa”, in modo che i ragazzi possano
consolidare le proprie capacità linguistiche-espressive e lo sviluppo del pensiero critico di ciascuno.
M’ILLUMINO D’EFFICIENZA. Il progetto è teso ad arricchire le esperienze pratiche di base proprie
dell’area professionalizzante delle prime classi; i destinatari sono gli alunni delle classi prime M.A.T. di
Cammarata.
ENERGIA VERDE PER UN FUTURO POSSIBILE. Tecniche di risparmio energetico tipo EIBUS e fonti
rinnovabili tipo fotovoltaico per uso domestico.
ATTIVITA’ SPORTIVA SCOLASTICA GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI. Il progetto viene realizzato nel
rispetto delle linee guida emanate dal MIUR e sulla istituzione da parte delle scuole dei “ centri sportivi
scolastici” per la riorganizzazione delle attività di scienze motorie e sportive extracurriculari che
costituiscono il riconoscimento del ruolo di assoluto rilievo che si attribuisce a tali attività nella crescita dei
giovani, sia per i valori che attraverso le stesse vengono veicolati, sia per il ruolo trasversale rivestito
nell’ambito dell’interdisciplinarietà. Il progetto prevede il coinvolgimento e la partecipazione di quasi tutti
gli alunni/alunne dell’Istituto.
EDUCARE ALLA MONDIALITÀ. Il progetto si propone di sensibilizzare i giovani al dialogo ed al confronto
su temi di vasto respiro mondiale quali: la globalizzazione, l’intercultura, la salvaguardia dell’ambiente, al
fine di intraprendere più consapevoli “stili” e scelte di vita, di cittadinanza e di partecipazione attiva.
PENTOLE E PROVETTE, LA CHIMICA IN CUCINA. Obiettivo principale del progetto è il potenziamento
delle attività di laboratorio chimico, atte a sviluppare negli alunni abilità manuali, con l’uso di semplici
attrezzature e la realizzazione di semplici esperimenti. i destinatari sono gli alunni delle classi prime P.I.A.
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SCUOLA/TEATRO: DIETRO IL PALCOSCENICO. Il progetto, attraverso l’attività di drammatizzazione, si
propone di sviluppare negli alunni le capacità espressive e operative motorie, potenziando l’autocontrollo e
l’autostima.
GIORNATA MONDIALE DELLA MONTAGNA. La classe IV T.I.En. partecipa nei giorni che vanno dal
09/12/2010 al 12/12/2010 alla Giornata Mondiale della Montagna con uno stand espositivo nella chiesa di
San Giuvannuzzu di San Giovanni Gemini.
TORNIAMO INSIEME. Il progetto si propone di arricchire le esperienze pratiche degli alunni, di rafforzare e
di potenziare le conoscenze tecniche di base dell’area di indirizzo; i destinatari sono gli alunni della classe I
M.A.T. di Casteltermini.
La scuola si riserva nel corso dell’anno scolastico di partecipare ad eventuali iniziative che dovessero
coinvolgere ed interessare gli alunni.
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REGOLAMENTO INTERNO D'ISTITUTO
CAPO I COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO E DELLA GIUNTA ESECUTIVA
ART. 1 - Attribuzioni del Consiglio d'Istituto
Le attribuzioni del consiglio d'Istituto, ferme restando tutte le disposizioni al riguardo contenute nel
D.P.R. n. 416 del 3/5/1974, sono disciplinate dal presente regolamento interno.
ART. 2 – 1ª convocazione del Consiglio d'Istituto
La prima convocazione del Consiglio d'Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi
membri, è disposta dal Presidente entro 15 giorni dalla data della comunicazione della nomina stessa.
ART. 3 - Elezione del Presidente e del Vice-presidente del Consiglio d'Istituto
1. Nella prima seduta il Consiglio, presieduto dal D.S., elegge tra i rappresentanti dei genitori il proprio
presidente.
2. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto
3. Sono candidati tutti i genitori del Consiglio
4. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al
numero dei componenti il Consiglio. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima
votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla
seduta almeno 4 unità più uno dei componenti in carica
5. A parità di voti è eletto il consigliere più anziano di età
6. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi tra i genitori componenti
il Consiglio stesso, secondo le modalità previste per le elezioni del Presidente
7. Nella stessa seduta il Consiglio elegge i componenti la Giunta Esecutiva, secondo le modalità
previste dalle vigenti disposizioni di legge.
ART. 4 - Riunioni del Consiglio d'Istituto
1. Il Consiglio d'Istituto si riunisce in seduta ordinaria due volte durante l'anno scolastico. Per
comprovate necessità esso può riunirsi in seduta straordinaria:
• Su domanda di 1/5 dei consiglieri
• Per deliberazione della Giunta Esecutiva
• Per determinazione del Presidente
• Su proposta di tre consigli di classe, del collegio dei Docenti, dell'Assemblea degli alunni e di
quella dei genitori.
2. Il Consiglio in via preliminare esamina e decide sulla sussistenza degli estremi della necessità ed
urgenza e, ove non la riscontri, può rinviare la trattazione degli argomenti alla prossima seduta
ordinaria.
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3. La richiesta di convocazione deve essere presentata per iscritto in segreteria. La riunione
straordinaria deve avvenire entro 5 giorni dalla richiesta.
ART. 5 - Convocazione del Consiglio d'Istituto
1. La convocazione è fatta dal Presidente e diramata a cura dell'ufficio di segreteria, per mezzo di
lettera raccomandata, ai membri del Consiglio, almeno 5 giorni prima della data stabilita per
l'adunanza.
2. Nei casi di urgenza la comunicazione dovrà essere fatta almeno 24 ore prima della convocazione. La
comunicazione può essere fatta a mezzo telegramma o fonogramma.
3. L'avviso di convocazione deve riportare gli argomenti da trattare, la data e l'ora della riunione.
ART. 6 - L'ordine del giorno
1. L'ordine del giorno della convocazione, formulato dal Presidente, sentita la giunta Esecutiva, deve
contenere gli argomenti proposti per iscritto.
2. L'ordine del giorno deve essere affisso all'Albo della scuola a cura dell'ufficio di segreteria.
ART. 7 - Le riunioni del Consiglio d'Istituto
1. Le riunioni del Consiglio d'Istituto sono pubbliche nei limiti dei posti disponibili a sedere.
2. E' fatta eccezione per la trattazione di questioni che implicano apprezzamenti e giudizi sulle persone.
Esse possono essere segrete per decisione motivata del Consiglio. Il Presidente per vari motivi, può
fare sgombrare l'aula. Le riunioni si svolgono nella sede della scuola in un giorno non festivo ed al di
fuori delle ore di normale attività della scuola.
ART. 8 - Il Presidente del Consiglio d'Istituto
1. Il Presidente rappresenta l'intero Consiglio, ne tutela la dignità ed i diritti, osserva e fa osservare le
norme del presente regolamento, assicura il buon andamento dei lavori, apre e chiude le riunioni,
stabilisce l'ordine di votazione, ne controlla e ne proclama il risultato
ART. 9 - Il Vicepresidente del Consiglio d'Istituto
II Consiglio è presieduto dal Presidente. In sua assenza o in caso di legittimo impedimento, lo presiede il
Vicepresidente, quando è stato eletto o il consigliere più anziano tra i rappresentanti dei genitori.
ART. 10- Svolgimento delle adunanze
1. Dichiarata aperta la seduta, il Presidente dispone la lettura del verbale della seduta precedente,
sottoponendolo al Consiglio per l'approvazione. Ogni consigliere può intervenire per proporre
rettifiche al verbale o chiarimenti sui suoi interventi senza riaprire la discussione sull'ordine del giorno
precedente.
2. Dopo la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente, si passa alla trattazione degli
argomenti posti all'ordine del giorno.
3. Il Presidente o un consigliere può proporre lo stralcio di argomenti o l'inversione dell'O. d. G. con
motivazione di dichiarata necessità. La proposta sarà accolta solo con l'approvazione dei presenti.
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4. Durante le sedute possono prendere la parola solamente i membri del Consiglio.
5. Il Consiglio può sentire a titolo consultivo:
• gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola
• i rappresentanti dei Consigli di Classe, delle assemblee degli studenti e dei genitori
• gli esperti dei problemi della vita della scuola
• i revisori dei conti.
6. Il Consiglio prima dei deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia
partecipazione alla questione della scuola, ascolta gli altri organi e le assemblee unitarie di tutte le
componenti soprattutto nei seguenti casi:
• adozione del Regolamento d'Istituto
• formazione delle classi
• calendario, incontro tra docenti e genitori
• viaggi d'istruzione
• determinazione dei turni di servizio del personale non docente
• proposte in materia di sperimentazione
• destinazione ed utilizzazione dei locali promozione di ogni utile iniziativa atta a migliorare le
condizioni della scuola.
ART. 11- Validità delle deliberazioni del Consiglio d'Istituto
1. Le riunioni sono valide se è presente almeno la metà più uno dei componenti in carica.
2. Le deliberazioni, salvo disposizioni speciali che prescrivono diversamente, sono adottate a
maggioranza assoluta dei voti validi espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Le votazioni avvengono per alzata di mano e devono essere soggette a riprova. Le votazioni a scrutinio
segreto si adottano, oltre che nei casi previsti dalla legge, anche su richiesta di 1/3 dei presenti. Gli
studenti che non sono maggiorenni non hanno voto deliberativo sugli argomenti di cui al primo e secondo
comma lettera b) dell'art. 6 del D.P.R. 416/74 e sulla approvazione del Bilancio e del Conto Consuntivo.
Per eventuali modifiche o integrazioni da apportare al presente Regolamento, è richiesta la maggioranza
dei 2/3 dei Componenti il Consiglio d'Istituto.
ART. 12- Atti del Consiglio d'Istituto
1. Di ogni seduta verrà redatto un verbale a cura del segretario nominato dal Presidente.
2. Il registro dei verbali del Consiglio di Istituto, numerato con numerazione progressiva, verrà vistato
dal Presidente e depositato in segreteria
3. Una copia integrale del verbale, sottoscritta ed autenticata dal segretario, deve essere affissa all'Albo
della scuola entro otto giorni dalla data della sua approvazione e rimanere esposto per un periodo di
10 giorni, non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti le singole persone, salvo richiesta
contraria dell'interessato, eventuali richieste di estratti del verbale devono essere rivolte per iscritto al
Presidente del Consiglio di Istituto.
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4. I componenti del Consiglio possono, durante l'orario di servizio degli uffici, accedere in segreteria
per avere tutte le informazioni e copie degli atti relativi alla materia di competenza del Consiglio
5. Possono chiedere al Dirigente Scolastico, Presidente della giunta Esecutiva, informazioni sulle
esecuzioni, da parte della Giunta, delle deliberazioni validamente adottate.
ART. 13- Sede ad attività amministrativa del Consiglio d'Istituto
1. Il Consiglio di Istituto ha la residenza ufficiale presso la sede della scuola ed usufruisce di un idoneo
locale provvisto dei relativi arredamenti da destinare a proprio ufficio
2. Nell'ufficio del Consiglio di Istituto viene istituito anche l'archivio corrente e di deposito di tutti gli
atti e carteggi inerenti alla gestione stessa. Gli atti possono essere scartati e proposti dal Consiglio
d'Istituto per la distruzione solamente per riconosciute necessità e sempre per sopravvenuta
prescrizione.
ART. 14- La Giunta Esecutiva
1. La Giunta Esecutiva è espressione del Consiglio d'Istituto, Svolge attività preparatorie e formula
proposte al Consiglio d'Istituto nelle materie indicate dal D.P.R. 416/74
2. Non ha potere deliberante nemmeno nei casi di urgenza, ne è consentita delega da parte del
Consiglio del proprio potere deliberante
3. La giunta esprime parere al Presidente sulla scelta degli argomenti posti all'O. d. G. ed ogni qualvolta
ne sia fatta richiesta dai membri del consiglio.
ART.15- Il Presidente della Giunta Esecutiva
1. Il Presidente della Giunta Esecutiva è il Dirigente Scolastico, segretario è il segretario della scuola.
Essi hanno attribuzioni conferite loro dalle disposizioni di legge e ministeriali.
2. In caso di assenza o impedimento del D.S., le attribuzioni di Presidente della G.E. sono esercitate dal
docente collaboratore - Vicario, come stabilito dall'ultimo comma dell'art. 3 del D.P.R. 417/74.
3. Il D.S. ed il segretario, componenti di diritto della Giunta, o un membro delegato, sono autorizzati a
firmare le riversali di incasso e i mandati di pagamento.
4. La Giunta può disporre il pagamento di spese preventivamente deliberate riservandosi di sottoporle
al Consiglio per la relativa ratifica.
5. Il Presidente convoca la G. E. di propria iniziativa, su richiesta del Presidente del Consiglio d'Istituto
di almeno 1/3 dei componenti del Consiglio nelle persone diverse da quelle facenti parte della Giunta
e del Presidente del Consiglio d'Istituto.
ART. 16- Relazione annuale del Consiglio d'Istituto
La annuale del Consiglio di Istituto al Centro dei Servizi Amministrativi (ex Provveditorato) prevista
dall’art.6 del D.P.R. 416/74, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è
di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre,
comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell'organo, prima dell'insediamento di esso. La
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relazione firmata dal Presidente del Consiglio d'Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata
al Provveditore entro 15 giorni dalla data della sua approvazione.
ART. 17- Bilancio di previsione e conto consuntivo
Considerate le caratteristiche dell'autonomia amministrativa dell'Istituto, la compilazione del bilancio
preventivo e consuntivo sarà fatto secondo le norme ministeriali e regionali impartite annualmente.
ART. 18- Il Consiglio può votare la sfiducia alla Giunta
1. La mozione di sfiducia può essere posta da almeno 1/5 dei membri del Consiglio d'Istituto ed
approvata con la maggioranza assoluta dei consiglieri in carica.
2. La votazione è segreta. Nella stessa seduta il Presidente stabilisce la convocazione per le elezioni
della nuova Giunta.
ART. 19 - Dimissioni dei membri del Consiglio d'Istituto
1. I membri del Consiglio d'Istituto, dimissionari, devono rassegnare le dimissioni per iscritto al
Presidente, quelli della Giunta Esecutiva al Presidente della Giunta e per conoscenza al Presidente
del Consiglio d'Istituto.
2. Il Consiglio sarà convocato entro 30 giorni dalla data delle dimissioni per l'accoglimento del nuovo
membro della Giunta e per l'eventuale surroga del consigliere dimissionario.
ART. 20 - Elezioni contemporanee di durata annuale
le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo possibilmente nello stesso giorno ed
entro il secondo mese dell'anno scolastico, fatte salve diverse disposizioni ministeriali e regionali.
CAPO II COLLEGIO DEI DOCENTI - CONSIGLIO DI CLASSE - COMITATO DI VALUTAZIONE DEL
SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI
Art. 21 - Convocazione del Collegio dei Docenti
1. Il Collegio dei Docenti si riunisce secondo le modalità e con le periodicità stabilite dall'ari. 4 del
D.P.R. 416/74.
2. La convocazione, a firma del dirigente, avviene mediante circolare interna scritta sul registro delle
circolari d'Istituto almeno 5 giorni prima della data fissata per l'adunanza e, possibilmente, mediante
la firma per presa visione di ogni docente. Ai docenti sarà data informazione anche tramite i bidelli.
3. È utile ribadire il principio di carattere generale che vede, nella pubblicazione all'albo dell'Istituto o
nei registri interni, l'assolvimento da parte dell'Istituto dell'informazione data.
4. In caso di assoluta e comprovata urgenza la convocazione potrà avvenire non meno di 24 ore prima
della data fissata per la riunione, anche mediante comunicazione telefonica o telegrafica.
5. Le riunioni del Collegio dei Docenti sono presiedute dal D.S. o, in sua assenza o impedimento, dal
Collaboratore Vicario.
6. Delle riunioni verrà redatto processo verbale scritto su apposito registro regolarmente numerato.
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Art. 22 - Convocazione del Consiglio di Classe, programmazione e coordinamento delle attività
Il Consiglio di Classe è convocato dal presidente di propria iniziativa o su richiesta motivata della
maggioranza dei suoi membri. Il Consiglio si riunisce secondo i criteri stabiliti dal D.P.R. n. 399 del
23/8/1988.
ART.23 - Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti
Il Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti viene eletto dal Collegio dei Docenti nel suo seno,
secondo le modalità previste dal D.P.R. 416/74. Esso viene convocato dal Presidente con avviso almeno 5
giorni prima della data fissata per la riunione.
CAPO III
GLI STUDENTI ED IL COMITATO STUDENTESCO
ART. 24 - Studenti e Comitato Studentesco
1. Gli studenti e le studentesse sono parte attiva della Comunità scolastica e sono soggetti di diritti e
doveri e, nel rispetto della normativa vigente, hanno l'obbligo dell'assidua presenza alle lezioni
2. Il Comitato studentesco è formato dai rappresentanti eletti nelle singole classi e può essere integrato
dai rappresentanti degli studenti del Consiglio d'Istituto.
3. Il Comitato studentesco chiede la convocazione delle assemblee d'Istituto.
4. Il Comitato studentesco d'Istituto ha funzione di garanzia per l'esercizio democratico dei diritti dei
partecipanti dell'assemblea degli studenti.
5. Il Comitato studentesco può svolgere altri compiti che siano ad esso affidati dall'assemblea o dai
consigli di classe in orario extrascolastico.
6. Il Comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Capo d'Istituto.
7. Il Comitato studentesco, integrato dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio d'istituto, formula
proposte ed esprime pareri per tutte le iniziative previste dal titolo primo v. direttiva del Ministero
della Pubblica Istruzione n. 133 del 03/04/1996.
8. Per lo svolgimento delle sue attività il comitato deve adottare un regolamento interno, che può
prevedere la costituzione di commissioni a gruppi per attività istruttorie, esecutive e di gestione e che
non contrasti col regolamento d'Istituto e le sue finalità culturali, didattiche e formative.
9. Il Comitato studentesco è l'organo riconosciuto di collegamento tra gli studenti e l'istituzione
scolastica nel suo insieme (D.S., docenti, personale ATA, genitori, ecc.).
10. Il Comitato studentesco deve disciplinare, soprattutto nei periodi più delicati dell'attività didattica, le
forme e i modelli di comunicazione, di informazione e di comportamento, mirando alla tutela dei
diritti e delle libertà di tutti con un'azione propositiva, armonizzante e rispettosa dei fini istituzionali
della Scuola.
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CAPO IV
BIBLIOTECA
ART. 25 - Biblioteca scolastica
1. Il Collegio dei Docenti designerà un docente incaricato della biblioteca dei professori.
2. L'incarico è annuale.
3. La biblioteca dovrà rimanere aperta tutti i giorni feriali.
4. I compiti degli addetti alla biblioteca sono:
• Curare la tenuta ed il prestito dei libri in dotazione;
• Proporre acquisti alla Commissione dotazione didattiche, sentiti i consigli di classe e le proposte
dei docenti;
• Promuovere la lettura e la consultazione portando a conoscenza degli alunni i libri, le riviste, i
giornali in dotazione all'Istituto;
• Aggiornarsi sull'editoria per ragazzi
5. Tutti gli alunni possono prendere in prestito i libri della biblioteca nelle ore all'uopo stabilite.
6. Il periodo di tempo massimo per il prestito è limitato ad un mese.
7. Del movimento dei libri sarà tenuto un registro di prestito.
ART. 26 - Audiotelevisivi -
1. Il Collegio dei Docenti designerà un docente responsabile della custodia degli audiotelevisivi.
2. Compiti dell'addetto agli audiotelevisivi sono:
• Curare la tenuta dell'uso delle attrezzature e dei materiali in dotazione alla Scuola;
• proporre gli acquisti alla commissione dotazioni didattiche, sentiti i Consigli di classe e le
proposte dei singoli docenti;
• promuovere l'uso degli audio televisivi;
• Aggiornarsi sulla produzione nel campo delle nuove tecnologie educative;
• A parte saranno dettate forme per il funzionamento e la cura dei gabinetti e laboratori scientifici.
CAPO V
VIGILANZA ALUNNI
ART. 28 - Vigilanza Alunni
1. Alla vigilanza degli alunni all'interno dell'edificio è preposto tutto il personale docente e non docente
in servizio nella scuola nei limiti delle competenze rispettive.
2. La vigilanza sarà sempre esplicata tenendo costantemente presenti i fini educativi e formativi della
comunità scolastica.
3. Gli insegnanti dovranno trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.
4. Il personale ausiliario curerà l'ordinato svolgersi dell'ingresso degli alunni ed è tenuto a vigilare
sugli alunni unitamente ai docenti e ad accompagnare gli stessi nei casi in cui occorra.
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5. Il cambio degli insegnanti, a fine ora, avverrà quanto più rapidamente possibile.
6. Durante le ore di servizio tutti i docenti debbono svolgere un vigile controllo ed evitare che i propri o
altri alunni danneggino le suppellettili, l'edificio e comunque evitare comportamenti che in
qualunque modo possono turbare il buon andamento della scuola.
7. Al termine di ogni ora di lezione gli alunni debbono attendere in classe il docente dell'ora successiva.
8. Durante le ore di lezione è vietato agli alunni di allontanarsi dall'aula. Il docente, in via del tutto
eccezionale, può darne permesso purché limitatamente a pochi minuti e ad un alunno per volta.
9. In caso di malessere dell'alunno, il docente informa il Dirigente Scolastico per mezzo del
collaboratore o di un rappresentante di classe; in casi di urgenza il Dirigente Scolastico provvede di
conseguenza.
10. Qualche minuto prima del suono della campanella che indica l'inizio dell'intervallo, uno dei
collaboratori scolastici in servizio al piano terra chiuderà il cancello esterno che da al cortile della
scuola e lo riaprirà subito dopo il suono che avvisa la fine dell'intervallo.
11. Durante l'intervallo a nessuno è consentito entrare o uscire dalla scuola.
Si precisa,altresì,che è compito dei Docenti della terza e della quarta ora assicurare la vigilanza sugli
alunni che svolgeranno la ricreazione nei locali loro assegnati e secondo le modalità stabilite dal Collegio
dei Docenti.
CAPO VI
DIRITTI DEGLI STUDENTI E DEI GENITORI RICONOSCIUTI E TUTELATI DALLA SCUOLA
I rapporti interpersonali devono essere improntati al rispetto reciproco, alla collaborazione e all'osservanza
delle norme che regolano la vita della comunità scolastica.
ART. 29 - Diritti degli studenti
• DIRITTO ALLA FORMAZIONE CULTURALE: Lo studente ha diritto ad una prestazione finalizzata
alla propria formazione ed istruzione nell'ambito di un apprendimento critico mirato a realizzare la
propria personalità.
• DIRITTO ALLA RISERVATEZZA: La Scuola tutela il diritto dello studente alla riservatezza; i dati
• personali dello stesso potranno essere divulgati solo previa preventiva autorizzazione.
• DIRITTO ALL'INFORMAZIONE SULLE NORME: Lo studente ha diritto ad essere informato sulle
• decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
• Eventuali modifiche od integrazioni al Regolamento d'Istituto in vigore dovranno essere proposte al
consiglio d’Istituto da almeno 1/10 degli appartenenti alle singole componenti entro il 31 maggio
dell'anno in corso. Il Consiglio d'Istituto nominerà la Commissione paritetica formata dal Dirigente
Scolastico, 2 docenti, 2 genitori, 2 personale non docente, due studenti per l'esame ed eventuale
proposta definitiva (se venisse accolta la richiesta) da sottoporre all'approvazione degli OO.CC. nella
prima riunione dell'anno successivo.
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• PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILE ALLA VITA DELLLA SCUOLA: Lo studente
ha il diritto dovere di partecipare attivamente alla vita della scuola nell'ambito: a) della
programmazione nei consigli di classe, nel Consiglio d'Istituto b) degli obiettivi didattici nei Consigli
di Classe e) dell'organizzazione della scuola nei Consigli d'Istituto d) dei criteri di valutazione nei
Consigli di Classe e) della scelta dei libri nei Consigli di Classe
• VALUTAZIONE TEMPESTIVA E TRASPARENTE (del docente e del Consiglio di C!asse): Lo
studente ha diritto di sapere quali conoscenze, competenze e abilità corrispondono ad ogni livello di
profitto, nonché il livello minimo di sufficienza necessario per ogni materia, anche ai fini di
un'autovalutazione responsabile
• CONSULTAZIONE: qualora una decisione influisca in modo rilevante e contrastante con quanto qui
regolamentato e/o previsto da apposite disposizioni di legge sull'organizzazione della scuola, gli
studenti possono essere chiamati dai Presidenti degli OO.CC. per esprimere la loro opinione, mediante
consultazione.
• DIRITTO DI SCELTA DEGLI INSEGNAMENTI: ogni studente ha diritto alla libertà di
• apprendimento e a scelta autonoma dell'attività curricolari integrative ed aggiuntive offerte dalla
• scuola
• RITMI DI APPRENDIMENTO: le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive dovranno
• essere organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle
• esigenze di vita degli studenti.
• ACCOGLIENZA DI STUDENTI STRANIERI: l'Istituto promuove e favorisce, nei limiti del POF,
• tutte le iniziative atte a garantire agli studenti stranieri l'inserimento nella comunità scolastica nel
• rispetto della loro lingua, cultura e religione tenendo presente la possibilità di realizzare attività
• interculturali.
• INIZIATIVE AGGIUNTIVE ED INTEGRATIVE PROMOSSE DAGLI STUDENTI: gli studenti
sono chiamati a partecipare alla vita della scuola in modo propositivo con progetti nei quali devono
assumere il ruolo di protagonisti perché si sviluppi in ciascuno il senso d'appartenenza all'Istituto. Le
attività facoltative e integrative promosse dagli studenti dovranno essere organizzate secondo tempi e
modalità che tengano conto delle esigenze sociali degli studenti e dei periodi di recupero stabiliti
dagli OO.CC.
• RECUPERO DI SITUAZIONI DI RITARDO, SVANTAGGIO E DISPERSIONE: Le iniziative
concrete che la Scuola pone in essere per prevenire o recuperare situazioni di ritardo sono:
1. accoglienza
2. orientamento
3. scuola aperta per il recupero e l'approfondimento
• SALUBRITÀ' E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI ANCHE PER ALUNNI CON HANDICAP:
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La scuola garantisce che le attività degli studenti si svolgano in un ambiente salubre e sicuro, fruibili
anche da studenti in situazione di handicap anche e con eventuale flessibilità organizzativa e/o
programmazione individuale
L'ISTITUTO FAVORISCE LA PRESENZA DEGLI STUDENTI NEL POMERIGGIO PER LO
SVOLGIMENTO DI TUTTE LE ATTIVITA’ integrative che li interessano.
Durante l'apertura pomeridiana gli studenti possono accedere all'Istituto per lo svolgimento di tutte le
attività extracurricolari programmate.
ART. 30 - Diritto di assemblea e di riunione
Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nel rispetto delle norme di legge e del presente
regolamento.
ART. 31 - Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di
partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in
funzione della formazione culturale e civile degli studenti
2. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di Istituto
3. E' consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto ed una di classe al mese nel limite, la prima
delle ore di lezione di una giornata, e, la seconda, di due ore.
4. Le assemblee di Istituto potranno non essere consentite nel caso in cui l'ordine del giorno non
consenta la realizzazione dei fini di cui al comma primo. Le assemblee di classe saranno accordate
secondo la normativa vigente e sarà assegnata per il loro svolgimento la frazione oraria relativa alle
ultime due ore di lezione, previo assenso del docente interessato a tali ore.
5. L'assemblea di classe, da richiedere almeno tre giorni prima, non può essere tenuta sempre lo stesso
giorno di settimana durante l'anno scolastico.
6. Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a
quattro,può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'O. d. G. detta
partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio di Istituto.
7. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento
di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo
8. Non possono avere luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'Assemblea di classe o
d'Istituto possono assistere oltre al D.S. o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderano.
ART. 32 - Funzionamento delle Assemblee studentesche
1. L'assemblea d'istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco d'istituto o
su richiesta dei rappresentanti di tutte le classi o del 10% degli studenti.
2. La data di convocazione e l'O. d. G. dell'Assemblea devono essere preventivamente presentati al
Dirigente Scolastico,almeno 5 giorni prima
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3. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'Assemblea, garantisce
l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti
4. Il D.S. ha potere di intervento nel caso di violazione del Regolamento o in caso di constatata
impossibilità di ordinato svolgimento dell'Assemblea.
ART. 33 - Comitato dei genitori d'Istituto
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe possono esprimere un Comitato dei genitori d'istituto.
Il Comitato dei genitori può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto.
ART. 34 - Assemblee dei genitori
1. Le Assemblee dei genitori possono essere di classe o d'istituto
2. Qualora le Assemblee si svolgano nei locali dell'Istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna
di esse debbono essere concordate di volta in volta con il D.S.. In tal caso l'Assemblea di classe è
convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di Classe; l'Assemblea d'istituto è convocata su
richiesta del Presidente dell'Assemblea, ove sia eletto, o dalla maggioranza del Comitato dei genitori,
oppure qualora la richiedano 100 genitori se l'istituto ha una popolazione scolastica fino a 500, 200
se la popolazione scolastica è fino a 1000, 300 negli altri casi
3. Il D.S., sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione ed i genitori promotori ne danno
comunicazione mediante affissione all'Albo, rendendo noto anche l'O. d. G. L'assemblea si svolge
fuori dell'orario delle lezioni
4. L'Assemblea dei genitori deve darsi Regolamento per il un proprio funzionamento che viene dato in
visione al Consiglio d'Istituto
5. In relazione al numero dei partecipanti ed alla disponibilità dei locali, l'Assemblea d'istituto può
articolarsi in Assemblea di classi parallele
6. All'Assemblea di classe o d'Istituto possono partecipare con diritto di parola il D.S. ed i docenti
rispettivamente della classe o dell'Istituto.
CAPO VII
DOVERI DEGLI STUDENTI
Come in ogni comunità anche nella scuola bisogna stabilire regole di comportamento che conservano la
civile convivenza ed il rispetto dei diritti altrui, poiché è bene ricordare che la propria libertà termina quando
ostacola quella degli altri.
Le norme che seguono, pertanto, tendono a realizzare una reale educazione alla convivenza, alla legalità.
ART. 35- Frequenza regolare e responsabile degli alunni
1. La frequenza delle lezioni è obbligatoria per tutta la durata dell'orario scolastico
2. Gli studenti minorenni che arrivano in ritardo, accompagnati dai genitori o muniti di autorizzazione
scritta sul relativo libretto, verranno ammessi in classe su autorizzazione del docente impegnato nella
prima ora nella classe di appartenenza dell'alunno. Gli studenti maggiorenni, che siano stati delegati
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dai genitori, potranno essere ammessi in classe previa autorizzazione dell'Ufficio di presidenza (D.S.
o Collaboratore)
3. L'ammissione non sarà possibile dopo la prima ora, tranne che il ritardo sia dovuto ad eventi
dipendenti da forza maggiore, che, in ogni caso, saranno valutati dalla Dirigenza o dai docenti
delegati.
4. Per ritardi frequenti, sia dei maggiorenni che dei minorenni, verranno convocati i genitori per un
approfondimento dei motivi che li hanno determinati. Qualora tale comunicazione non dovesse dare
gli esiti sperati, lo studente ulteriormente ritardatario non sarà ammesso in classe se non
accompagnato da uno dei genitori.
5. Le uscite anticipate, per gli studenti minorenni, potranno essere autorizzate solo per seri motivi
sopravvenuti nel corso della mattinata e previa richiesta personale dei genitori o di chi ne fa le veci.
Eventuali richieste eccezionali di uscite anticipate, anche per cause già note di particolare gravita,
dovranno essere presentate personalmente dai genitori non più tardi delle ore 11.00 all'Ufficio di
Dirigenza (D.S. o collaboratori del D.S.). In ogni caso l'uscita anticipata dello studente minorenne
sarà permessa a condizione che uno dei genitori o uno dei familiari conviventi prelevi lo studente e
lo accompagni fuori dall'Istituto. Gli studenti maggiorenni potranno uscire anticipatamente solo
documentando le personali esigenze, controfirmate dal genitore che ha depositato la sua firma sul
libretto di giustificazioni dello studente. L'ufficio valuterà la serietà dei motivi addotti prima di
autorizzare l'uscita e previa consultazione con i docenti di classe.
6. Gli studenti, minorenni o maggiorenni, che siano stati assenti dalle lezioni verranno riammessi in
classe previa presentazione al docente della prima ora di lezione del libretto con la dichiarazione dei
motivi e della durata dell'assenza firmata dai genitori. Se i motivi indicati non sono ritenuti validi o
attendibili lo studente verrà riammesso ma l'assenza non sarà giustificata. In quest'ultimo caso,
L'Ufficio di Dirigenza si riserva di chiedere ulteriori e più precise spiegazioni ai genitori . Per
assenze superiori a 5 giorni dovute a motivi di salute dovrà essere presentato anche il certificato
medico.
7. L'alunno che non giustifica l'assenza verrà ammesso in classe, ma l'assenza non sarà giustificata.
Dopo 3 giorni consecutivi, in mancanza di giustificazione, l'Ufficio di Dirigenza informerà la
famiglia che l'alunno non sarà ammesso in classe se non accompagnato dal genitore.
8. In tutti i casi di assenze frequenti, di ritardi ripetuti, d'inosservanza ai doveri scolastici, il D.S.
convocherà i genitori degli alunni o di chi ne fa le veci e/o comunicherà per iscritto ai genitori degli
studenti interessati per un opportuno controllo
9. Le assenze collettive o di gruppi di alunni, tali da causare un'interruzione didattica, saranno
comunicate per iscritto ai genitori. Qualora le assenze collettive siano ripetute, docenti o genitori, che
rappresentino almeno il 40% dei docenti o dei genitori della classe di appartenenza dello studente,
possono chiedere al D.S. la convocazione del Consiglio di Classe (allargato alle componenti genitori
ed alunni) per decidere i provvedimenti da porre in atto ed eventuali attività pratiche da far svolgere
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agli alunni in orario extracurricolare (possibilmente di pomeriggio) che vadano a beneficio della
comunità scolastica.
10. Qualora le assenze collettive o di gruppo siano ritenute arbitrarie dalla Dirigenza, saranno convocati,
in maniera urgente, i consigli di classe di appartenenza degli studenti per una puntuale analisi della
situazione che, se inquadrata fra le mancanze disciplinari, potrà concludersi con l'adozione di
provvedimenti disciplinari a carico degli studenti assenti.
ART. 36— Altre norme di comportamento
1. Gli studenti non potranno recarsi in aule diverse dalle proprie se non per validi motivi e previa
autorizzazione
2. È fatto divieto agli studenti di entrare nelle sale professori senza la presenza del personale ATA o di
un docente
3. Durante il cambio degli insegnanti, durante l'intervallo, durante lo spostamento dalle aule ai
laboratori, alla palestra e viceversa, nonché all'uscita dall'Istituto, gli studenti dovranno mantenere
un comportamento corretto per consentire l'ordinato svolgimento della vita della scuola in ogni
circostanza e per dimostrare di avere raggiunto l'obiettivo dell'autocontrollo
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare quanto previsto dal Piano di evacuazione
5. A norma delle disposizioni vigenti e per il rispetto degli altri, è vietato fumare in tutti i locali della
Scuola. I trasgressori incorreranno nelle sanzioni previste dalla legge n. 484 dell'I 1/11/1975
6. Il patrimonio della Scuola è un bene comune, pertanto, la conservazione delle aule e delle dotazioni è
affidata prioritariamente alla cura degli studenti che ne sono i principali fruitori.
7. Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati.
Il D.S., ove possibile, provvederà a che i danneggiamenti riparino personalmente il danno provocato.
Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato in solido da
tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata allo scopo di restituire la piena
disponibilità a tutta la comunità scolastica.
8. L'Istituto non risponde dei beni, preziosi, libri, oggetti vari lasciati incustoditi o dimenticati nel suo
ambito. Gli oggetti eventualmente trovati nei locali della scuola, saranno consegnati alla Dirigenza
che provvederà a restituirli ai legittimi proprietari. A fine anno l'elenco degli oggetti ritrovati sarà
esposto all'albo. Dopo un anno, se gli oggetti non fossero reclamati, verranno dati in beneficenza.
9. Gli studenti sono tenuti ad informare ai genitori del contenuto delle comunicazioni trasmesse per
loro tramite e sono invitati a collaborare perché i contatti della Scuola con la famiglia siano continui
e costruttivi. Le comunicazioni, che a parere del Dirigente o degli OO.CC., siano di rilevante
importanza, saranno inviate per iscritto ai genitori tramite i figli che provvederanno a restituire, al
docente coordinatore del Consiglio di Classe, il tagliando di "presa visione". Le comunicazioni a
carattere generale verranno affisse anche all'albo dell'Istituto. Gli studenti sono tenuti a comunicare
in segreteria l'eventuale cambiamento di domicilio, indicato sulla scheda personale, e/o del recapito
telefonico.
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ART. 37 - Regolamento delle mancanze disciplinari
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
2. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare.
3. Allo studente deve essere offerta la possibilità di convenire eventuali l sanzioni in favore della
comunità scolastica.
4. I provvedimenti che comportano l'allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da
un organo collegiale.
Sanzioni disciplinari 1. ammonizione privata in
classe
Natura della mancanza Mancanza dei doveri scolastici; negligenza abituale; assenza ingiustificata; scorrettezze non gravi verso i compagni,gli insegnanti o il personale; disturbo durante le lezioni.
Organo competente Insegnante Dirigente Scolastico
2. ammonimento scritto Gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale; disturbo continuato durante le lezioni; mancanza ai doveri di diligenza e puntualità; violazioni non gravi delle norme di sicurezza; dopo l’irrogazione di tre richiami verbali.
Insegnante Dirigente Scolastico
Allontanamento dalla comunità scolastica
1)da uno a cinque giorni per gravi scorrettezze verso i compagni , disturbo continuato durante le lezioni, mancanze gravi ai doveri di diligenza , turpiloquio,ingiurie ed offese ai compagni ai docenti, al personale ,danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola,molestie continuata ed inoltre dopo l’irrogazione di tre richiami scritti
Consiglio di Classe allargato alla componente genitori ed alunni Dirigente Scolastico
2)da sei a dieci giorni per recidiva dei comportamenti di cui al n.1 e nel caso di ricorso a vie di fatto e per atti di violenza nei confronti di altri compagni,insegnanti o personale avvenuti anche fuori dalla scuola
Consiglio di Classe allargato alla componente genitori ed alunni Dirigente Scolastico
3) fino a quindici giorni per recidiva dei comportamenti di cui al n.2, violenza intenzionale ,offese gravi alla dignità della persona , atti e molestie di carattere sessuale ; per fatti avvenuti all’interno della scuola che comportano l’obbligo della denuncia penale.
Consiglio di Classe allargato alla componente genitori ed alunni Dirigente Scolastico
Allontanamento dalla comunità scolastica per una durata superiore a quindici giorni o sino al permanere della situazione del pericolo o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale
Reato di particolare gravità perseguibile d’ufficio o per il quale l’autorità giudiziaria abbia avviato procedimento penale, se vi sia pericolo per l’incolumità delle persone
Giunta Esecutiva Consiglio di Classe Dirigente Scolastico
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PROCEDIMENTO CONTESTAZIONE DI ADDEBITO: Nei casi a) e b) la contestazione sarà effettuata
all'istante oralmente e annotata sul registro di classe; negli altri casi la contestazione, contenente anche
l'invito a presentarsi per le Giustificazioni , sarà effettuata per iscritto.
GIUSTIFICAZIONI: L'alunno presenterà le giustificazioni per iscritto - E' consentito allo studente di
presentarsi al colloquio accompagnato dai genitori o da un legale di fiducia.
RICORSI: Le impugnazioni delle sanzioni disciplinari, diverse da quelle previste nel superiore punto a) e b)
possono essere inoltrate da parte degli studenti o dei loro genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della
loro irrogazione, all’ORGANO DI GARANZIA.
L'organo di garanzia è così composto:D.S., n. 2 docenti eletti dal Collegio dei Docenti, n. 1 non docente dal
personale ATA, n. 2 alunni eletti dal Comitato studentesco, n. 2 genitori eletti dai rappresentanti di classe e
n. 1 Presidente, persona di elevate doti morali e civili, nominato dal Consiglio di Istituto.
Tale organo viene nominato all'inizio dell'a.s. e rimarrà in carica fino a quando non sarà eletto il nuovo
Organo.
L'organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque ne abbia interesse, decide sui conflitti che
all'interno della scuola in merito all'applicazione del Regolamento.
CAPO VIII
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA ED ATTIVITÀ' PARASCOLASTICHE
ART. 38 - Rapporti Scuola - Famiglia
I docenti sono tenuti ad informare i genitori dello scarso profitto o del comportamento indisciplinato
dei loro figli.
Il Collegio, possibilmente nel mese di ottobre, stabilisce e pubblica, mediante affissione all'albo, il
calendario relativo alle modalità ed ai tempi di incontro dei docenti e dei genitori onde garantire una
proficua partecipazione delle famiglie alla vita della scuola.
Gli incontri avverranno fuori dall'orario di insegnamento e faranno parte dell'orario di non insegnamento.
E' auspicabile che i genitori vengano insieme ai rispettivi figli forniti del libretto delle assenze
ART. 39 - Attività parascolastiche
1. Il consiglio di Istituto su proposta della Giunta Esecutiva, all'inizio di ogni anno scolastico, sulla
scorta delle indicazioni ministeriali e sulla proposta inderogabile del Collegio dei Docenti, fisserà i
criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed
extrascolastiche
2. In particolare, per quanto riguarda i viaggi di istruzione, si è concordi nell'indicare che essi debbano
essere effettuati per particolari esigenze didattiche e non debbano avere finalità meramente ricreative
o di evasione dagli impegni scolastici . Saranno incrementate le visite alle aziende e le esercitazioni
che interessano prevalentemente le attività professionali
I.P.I.A. “Archimede” – Piano dell’Offerta Formativa – Anno Scolastico 2010/2011 Pagina 49 di 49
3. Ai fini di una migliore formazione generale e culturale si darà impulso alla partecipazione collettiva
a rappresentazioni teatrali, musicali, incontri, dibattiti e conferenze su temi che saranno proposti dal
Collegio dei Docenti.
CAPO IX
COMUNICAZIONI ED AUTORIZZAZIONI
ART. 40- Comunicazioni sindacali
1. Le comunicazioni saranno affisse in luogo accessibile ed in vista, a cura della segreteria
ART. 41- Circolari - Comunicazioni interne
1. Le comunicazioni interne interessanti il personale della scuola e gli alunni vanno tutte scritte in
apposito registro che resterà sempre a disposizione nella sala dei professori
2. tutto il personale docente e non docente ha l'obbligo di prenderne visione al suo ingresso a scuola
3. le comunicazioni agli alunni verranno lette in classe
ART. 42 - Autorizzazioni del Dirigente
1. È fatto divieto assoluto di distribuire volantini o altro materiale a scuola e di raccogliere fondi per
qualsiasi circostanza od evenienza a favore di Enti o persone senza autorizzazione del D.S.
2. La vendita dei giornali e di varie pubblicazioni curata dagli alunni di altre scuole o anche d'Istituto,
di biglietti per rappresentazioni e simili, può essere effettuata solo durante l'intervallo, previa
autorizzazione del D.S..
CAPO X
RISARCIMENTO DANNI
ART. 43 - Risarcimento danni
1. Chiunque arreca danni alla suppellettile scolastica, agli impianti, alle apparecchiature, ai banchi, ai
vetri, ecc... a parte l'eventuale misura disciplinare, sarà tenuto al totale risarcimento del danno. Nel
caso di disagiate condizioni economiche della famiglia, l’alunno è tenuto a svolgere attività
lavorativa per l’eventuale ripristino del danno; in alternativa in altre attività lavorative in favore della
comunità scolastica concordate con il D.S..
CAPO XI
ENTRATA IN VIGORE
ART. 44 - Entrata in vigore del regolamento
Il presente regolamento proposto dal Collegio dei Docenti nella seduta del 15 dicembre 2010 ed approvato
dal Consiglio di Istituto con deliberazione del 28 dicembre 2010 entrerà in vigore il 5° giorno dopo
l'affissione all’albo dell'Istituto.