PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore....

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Avviso 1/2016 - Competitività report conclusivo di monitoraggio 2017/2018 indagine di follow-up aziende - allievi - dialogo sociale - enti attuatori 20 Piani formativi finanziati | 1.035 Aziende coinvolte in 18 Regioni 37.621 ore di formazione per 5.408 lavoratori | Spesa totale 8 milioni di euro in collaborazione con gli enti attuatori aggiudicatari dei 20 piani approvati nell’ambito dell’Avviso 1/2016 - Competitività Gino Severini (1883 - 1966) L’homme future (1935 circa) COM PETITIVITÀ IMPRESA E LAVORO PETENZE COM Comitato Tecnico Permanente

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Avviso 1/2016 - Competitività

report conclusivo di monitoraggio 2017/2018indagine di follow-up

aziende - allievi - dialogo sociale - enti attuatori

20 Piani formativi finanziati | 1.035 Aziende coinvolte in 18 Regioni 37.621 ore di formazione per 5.408 lavoratori | Spesa totale 8 milioni di euro

in collaborazione con gli enti attuatori aggiudicatari dei 20 piani approvati nell’ambito dell’Avviso 1/2016 - Competitività

Gino Severini(1883 - 1966)L’homme future (1935 circa)

COMPETITIVITÀ

IMPRESA E LAVOROPETENZE

COM

Comitato Tecnico Permanente

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“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.”

Leo Buscaglia

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Pubblicazione a cura di:Comitato Tecnico Permanente – Tre Bit srlIn collaborazione con:C.S.P.S. - Centro di Istruzione Scolastica e di Formazione Professionale “G. Veronesi“ - Cisita Parma - Civita Srl - Consvip - Form & ATP - Formamentis - I.F.O.A. - I.S.F.I.Ma - IAL Lombardia - Literalia Formazione Srl - Poliedra Progetti Integrati Spa - Saip Formazione e Lavoro - SDI Soluzioni d’impresa Srl - Sfide Srl - Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

Chiuso in redazione il 25/05/2018

PremeSSa

Liberare il proprio talento, scoprire le proprie carte, mettersi in gioco, avere il coraggio di apprendere e sperimentare, sentirsi parte essenziale ed integrata dell’impresa, determinare il proprio destino investendo su se stessi e, se si possiede un’azienda, sulle proprie risorse umane. Queste opportunità di sviluppo sono possibili grazie al Partner Fondimpresa.

Per il nostro paese ed in particolare per il comparto produttivo dell’Agroalimentare la vera sfida è “Alimentare la crescita culturale” diffondendo la cultura della formazione, della “buona formazione” e della “buona innovazione” stimolando la sperimentazione di nuovi strumenti e/o modelli in grado di migliorare gli attuali processi, determinando in questo modo “percorsi di successo”.

Per questi motivi abbiamo promosso nell’ambito dei Piani formativi dell’Avviso 1/2016 la presente indagine che nasce dal desiderio e dalla volontà di promuovere e diffondere l’eccellenza di modelli concreti, di valori e stimoli innovativi, indispensabili a rendere la formazione, accompagnata dalle competenze della forza lavoro, l’elemento competitivo per eccellenza.

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Sommario

Scenario economico del settore e agroalimentare pag. 5L’impegno dell’industria alimentare in ricerca e innovazione e formazione pag. 6La sfida della digitalizzazione pag. 7La formazione continua pag. 8Certificazione delle competenze pag. 9Indagine di follow up aziende - allievi - dialogo sociale - enti attuatori pag. 10Risultati dell’indagine: rilevazione dati quantitativi e qualitativi dei singoli piani formativi pag. 13I risultati dell’indagine: Aziende pag. 18I risultati dell’indagine: Allievi pag. 21I risultati dell’indagine: Dialogo Sociale pag. 25I risultati dell’indagine: Enti Attuatori pag. 26Risultati significativi dell’indagine pag. 44Conclusioni pag. 45Sintesi dell’avviso 1/2016 - competitività pag. 46Schede di sintesi dei piani formativi pag. 47Strumenti utilizzati per l’indagine pag. 95

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Scenario economico del Settore e aGroalimentare

Le stime relative alla chiusura d’anno 2017 registrano un export di 32,1 miliardi di euro che, uniti agli 8,5 miliardi del comparto primario, raggiunge i 40,6 miliardi di euro, oltre il 6% in più rispetto al 2016 con due importanti novità:

• Guardando ai mercati esteri, sono soprattutto i Paesi extra-Ue ad evidenziare i tassi di crescita più elevati. Tra questi meritano una particolare attenzione Russia e Cina, con variazioni negli acquisti di prodotti agroalimentari italiani a doppia cifra (rispettivamente attorno al + 30% e al + 20%).

• Per quanto concerne il mercato interno, si evidenzia un consolidamento della ripresa dei consumi alimentari, con un + 1,1% delle vendite alimentari nei primi 9 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, dopo anni prima di regressione e poi di stagnazione.

Il lungo periodo di crisi ha provocato un calo del 10% dei consumi interni (2007/2016), tuttavia il settore ha retto meglio rispetto al restante comparto manifatturiero, infatti la riduzione del numero di imprese non è andata oltre il 2,5% (soprattutto piccole e micro) e l’occupazione ha registrato una contrazione di 20.000 unità.è stato l’export con un +69% tra il 2007 e il 2017 (fonte Nomisma) a trainare la ripresa consentendo, con l’aumento del fatturato, anche una maggiore redditività aziendale media, passata dal 7,8% (2011) all’8,6% (2016), con punte, nel Vitivinicolo, dell’11,7% e, nel Dolciario, sopra il 10% ed un aumento della patrimonializzazione che passa dal 39% al 44% nello stesso periodo.Quindi anche nel 2017 l’agroalimentare italiano continua a crescere con un fatturato di 137 miliardi di euro pari al +3,8% sul 2016 e consolida la sua posizione di secondo settore manifatturiero, in crescita del 16% dal 2008 ad oggi.

il settore in sintesi:

Fatturato 137 miliardi +3,8% su 2016

Imprese 58.000

Addetti 385.000

Export 32,1 miliardi

Import 22,1 miliardi

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l’imPeGno dell’induStria alimentare in ricerca e innovazione e formazione1

L’Industria alimentare investe l’8% del fatturato in ricerca e sviluppo (l’1,8% in R&S formale e informale di prodotti e processi innovativi, oltre il 4% in nuovi impianti, automazione, ICT e logistica e circa il 2% in analisi e controllo di qualità e sicurezza), coniugando la sapienza, le tradizioni e i localismi del modello alimentare italiano con la costante innovazione di processo e di prodotto.

Oggi circa un quarto (25%) del fatturato dell’agroalimentare è costituito da prodotti per i quali l’innovazione, anche incrementale, costituisce un fattore essenziale. Se consideriamo le tendenze in atto nei modelli di consumo alimentare, questa componente di prodotti più “evoluta” è destinata ad aumentare il proprio peso rispetto al cosiddetto alimentare classico (pasta, conserve, formaggi, vino, olio), che attualmente costituisce circa due terzi del fatturato totale del settore (65%).

Inoltre l’aumento dell’export, soprattutto nei confronti di mercati e consumatori con gusti ed abitudini alimentari profondamente diverse da quelle italiane ed europee, determina una costante ricerca per il corretto equilibrio tra innovazione del prodotto e salvaguardia della tradizione al fine di non snaturare le caratteristiche della ristorazione Made in Italy.

La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali, marketing e amministrative (35%); scientifiche, tecnologico-alimentari, biochimiche (25%); ingegneristiche, ambientali, logistiche, supply chain (21%), giuridiche (19%).

Saranno inoltre richieste sempre di più conoscenze nelle inter-discipline necessarie a supportare l’innovazione del settore: tecnologie innovative (nanotech, biotech, micro e nutraceutica, soft processing, energie rinnovabili, ecc.); modelli innovativi (necessità del consumatore, nuovi sistemi di organizzazione e di distribuzione, ecc.); design innovativi (imballaggi, ingredienti e ricette, gusto e colori, shelf-life, convenience e ready-to-eat, nuove qualità, ecc.).

Delle 43.540 nuove unità lavorative, che si prevede possano entrare nelle imprese alimentari entro il 2021, se escludiamo i circa 15.000 laureati e diplomati, i restanti 28.000 avranno a disposizione l’apprendistato e la formazione continua quali strumenti per acquisire quelle SOft SkILL indispensabili per inserirsi rapidamente ed efficacemente in un ciclo produttivo sempre più automatizzato ed integrato.

1 fonte: Ufficio Studi federalimentare

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la Sfida della diGitalizzazione

Le ore di formazione finalizzate a sostenere la digitalizzazione dei processi aziendali sono 6.673 sul totale di 37.621 pari al 17,74%, il dato, in sè non è numericamente molto significativo, tuttavia va tenuto conto di tre fattori:

• nell’industria agroalimentare l’innovazione digitale entra con più lentezza di altri settori per le caratteristiche ancora “artigianali” delle lavorazioni e delle produzioni;

• negli avvisi settoriali, le aziende beneficiarie sono piccole e micro imprese che, spesso, non sono ancora in grado di apprezzare i vantaggi delle nuove tecnologie;

• gli incentivi messi in campo dal Governo con il cosiddetto “piano Calenda” non erano ancora stati varati quando i piani formativi in questione sono stati presentati e quindi nelle aziende non erano ancora maturate le condizioni di un tale fabbisogno formativo

Queste considerazioni vanno quindi tenute presenti nella valutazione di un processo che, comunque, ha avuto inizio e che sicuramente tenderà ad espandersi con caratteristiche abbastanza diverse ed originali rispetto ad altri settori.

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia

venti od ottant’anni. Chiunque continua ad

imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita

è mantenere la propria mente giovane.”

Henry Ford

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la formazione continua

L’attività ha avuto inizio con l’Avviso 1/2007 di Fondimpresa. I positivi riscontri delle imprese e dei lavoratorihanno determinato un sempre crescente impegno di federalimentare e delle OO.SS. di categoria volto alladefinizione di intese settoriali in materia di formazione continua al fine di valorizzare le risorse umane.

Nel 2010 è stato firmato un protocollo di intesa tra federalimentare, le Associazioni ele OO.SS. per la costituzione di un Comitato tecnico Permanente a carattere paritetico che si è dotato dispecifiche Linee Guida a cui ispirarsi per lo sviluppo e il miglioramento del modello formativo.

fino al maggio 2017 trentasei Piani formativi nazionali finanziati e completati, 2.367 aziende coinvolte, oltre 19.928 lavoratori in formazione. Sono questi i numeri di 9 anni di impegno di fEDERALIMENtARE, fAI, fLAI e UILA nel campo della formazione Continua.

Con l’Avviso 1/2016 si sono aggiunti 20 nuovi Piani formativi, con il coinvolgimento di 1.035 aziende e 5.408 lavoratori in 18 Regioni, per una spesa totale di 8 milioni di euro.

La formazione è un driver fondamentale per la competitività del settore e la valorizzazione del lavoro.

La sequenza dei Piani formativi, che con successo sono stati rivolti alle aziende e ai lavoratori del settore alimentare, ha progressivamente stimolato la domanda rispondendo ad esigenze di base, ha consolidato il servizio di supporto alle aziende e ha dato continuità all’offerta formativa, elevando il livello della formazione proposta e sollecitando l’emersione delle opportunità formative strategiche.In questo senso riteniamo fondamentale rilevare il ruolo di indirizzo di Fondimpresa, con l’emanazione dei nuovi Avvisi incentrati sull’individuazione dell’iniziativa aziendale e con un’analisi del fabbisogno ancorata ad essa.

Le ultime Linee Guida emanate dall’ANPAL nell’aprile 2018 rafforzeranno tale processo: una migliore finalizzazione della progettazione formativa referenziata all’Atlante Nazionale del Lavoro e delle Qualificazioni ed ai Repertori Regionali e la validazione, tramite attestato degli apprendimenti acquisiti dai lavoratori interessati ai percorsi formativi, consentiranno di sostenere in maniera più adeguata le innovazioni aziendali e di rendere gli operatori più autonomi e consapevoli della loro funzione nell’ambito lavorativo.

Per consultare le Linee Guida per la valutazione/selezione degli attori della formazione continua dell’Industria alimentare http://www.federalimentare.it/new2016/AreeOperative/FormazioneContinua/Linee_Guida_CTP_2017.pdf

Risultati dell’indagine: Elementi significativi Dati rilevatiAziende coinvolte nei 20 piani formativi: 1.035Piccole imprese 847Medie imprese 129Grandi imprese 60Aziende di prima partecipazione 291Dipendenti formati 5.408Dipendenti formati provenienti da PMI 5.083Ore erogate 37.621Ore certificate 9.935Ore interaziendali 4.302Ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione“ 6.673Donne lavoratrici formate 1.956Lavoratori di età superiore ai 50 anni, lavoratori sospesi, lavoratori stranieri formati 1.098Lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni formati 915Lavoratori coinvolti (pertecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze 1.514Operai coinvolti 3.604Impiegati coinvolti 1.618Quadri coinvolti 186Totale Finanziamento Fondimpresa (risorse derivanti dal gettito del contributo integrativo dello 0,30 per cento delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo, già stabilito dall’art. 25, quarto comma della legge n. 845/1978, relative ai datori di lavoro che aderiscono a ciascun fondo)

6.064.863,77 €

Cofinanziamento stimato dalle imprese beneficiarie 2.005.147,11 €

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certificazione delle comPetenze

L’avviso 1/2016 definisce prioritaria la certificazione delle competenze abbiamo ritenuto utile rilevare, nell’ambito della presente indagine, gli aspetti qualitativi e quantitativi riferiti alla certificazione. Il totale dei lavoratori certificati è 1.514 pari al 26,15% degli allievi formati, per un totale di 9.935 ore certificate pari al 26.41% del totale delle ore erogate. Di seguito le modalità di certificazione adottate e condivise con il CPP:

• Certificazioni standard riconosciute dal mercato 152 lavoratori pari all’10% degli allievi certificati;• Certificazioni regionali 333 lavoratori pari al 22% degli allievi certificati;• Certificazioni rilasciate da soggetto terzo 1.029 lavoratori pari al 68% degli allievi certificati.

Se sommiamo le certificazioni standard e quelle rilasciate attraverso un soggetto terzo possiamo affermare che i dati raffigurati rappresentano l’esatta fotografia del quadro nazionale, visto che solo alcune regioni hanno attuato e reso disponibile un sistema di certificazione delle competenze.

modalità certificazioni

totale lavoratori certificati 1.514 (26,15% deGli allievi formati)totale ore certificate 9.935 (26,41% del totale delle ore eroGate)

Certificazioni standard riconosciute dal mercato 152 lavoratori: 10% degli allievi certificati

Certificazioni regionalli 333 lavoratori: 22% degli allievi certificati

Certificazioni rilasicate da soggetto terzo 1.029 lavoratori: 68% degli allievi certificati

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indaGine follow uPaziende – allievi –dialoGo Sociale - enti attuatori

La presente indagine di follow-up è stata organizzata per rilevare gli elementi significativi, in termini di efficacia ed efficienza, dell’attività formativa realizzata nell’ambito degli 20 piani settoriali Agroalimentare, rispondenti all’ambito II dell’Avviso 1-2016 Competitività. L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di aziende e lavoratori beneficiari delle varie azioni contenute nei richiamati Piani formativi. La ricerca si è sviluppata all’avvio di 20 Piani Settoriali ed la sua evoluzione è stata coordinata da un Comitato di indirizzo strategico, il cui apporto è stato determinante nel raggiungimento degli obiettivi di indagine previsti.L’adesione al monitoraggio realizzato con la ricerca, da parte di 16 soggetti attuatori, adesione condivisa anche in seno a ciascun Comitato di Pilotaggio, ha permesso di raccogliere dati e informazioni utili e significativi che qui di seguito saranno sintetizzati. Gli aspetti salienti della ricerca sono stati affrontati e discussi, con il coinvolgimento di differenti stakeholder [lavoratori in formazione, responsabili aziendali, soggetti attuatori, Parti Sociali componenti i Comitati Paritetici di Pilotaggio (CPP)], attraverso la realizzazione di focus Group pianificati e realizzati a valle delle riunioni di CPP per le approvazioni delle progettazioni di periodo. Sono stati intervistati 1.730 lavoratori e 293 aziende. Le domande sono state concentrate sui corsi/percorsi realizzati, sui loro effetti in termini di trasferibilità nell’ambito della propria attività lavorativa, sui risultati connessi alla digitalizzazione, sulle modalità di certificazione delle competenze, sul ruolo dei vari soggetti interessati, sull’impegno nelle fasi di condivisione, di approvazione, di promozione, di indirizzo e di supervisione delle parti sociali, sul gradimento dei servizi prestati. In particolare, la ricerca è stata strutturata su tre distinte direttrici:

rilevazione dei dati quantitativi dei singoli piani formativi;1. somministrazione, ad un campione di oltre il 28% delle aziende beneficiarie, di un questionario tendente a rilevare alcuni

elementi qualitativi (crescita dimensionale, aumento di fatturato, investimenti realizzati, risultati connessi all’area tematica digitalizzazione, etc.) frutto dell’integrazione tra iniziativa aziendale (investimento) e fabbisogno formativo emerso in fase progettuale (formazione continua);

2. somministrazione, ad un campione di circa il 32% dei lavoratori destinatari della formazione, di un questionario tendente a verificare i risultati prodotti dall’attività formativa in termini di potenziamento delle performance, crescita delle competenze professionali, miglioramento nei tempi e nelle modalità operative;con riferimento al tema della digitalizzazione l’impatto in termini miglioramentodella qualità e delle modalità operative processo lavorativo.

3. somministrazione di una serie di questionari tesi a rilevare il livello del dialogo sociale somministrati a: referenti aziendali, lavoratori, enti attuatori e parti sociali.

4. Somministrazione di un questionario agli enti attuatori, diviso in due parti, la prima riguardante essenzialmente la tipologia e le quantità dell’attività formativa a sostegno dell’innovazione/digitalizzazione dei processi produttivi, prendendo a riferimento le Aree Tematiche di intervento proposte da Fondimpresa; la seconda parte di domande cerca di cogliere il nesso tra l’attività formativa svolta ed i percorsi di innovazione (di vario tipo) che possono aver indotto un’evoluzione della domanda formativa stessa da parte dell’azienda.

Risultati dell’indagine: Elementi significativi Dati rilevatiTotale aziende intervistate 293Incidenza dell’investimento di Fondimpresa sul campione analizzato – 28% 1.516.215,94€Valore stimato Iniziative aziendali: Totale investimenti realizzati dalle aziende rispetto all’iniziativa aziendale rilevata

7.200.000,00 €valore stimato

Cofinanziamento delle imprese rispetto al campione rilevato 560.000,00 €Rapporto tra investimenti realizzati e risorse investite da Fondimpresa sul campione rilevato 24%Crescita dimensionale delle imprese +1,9%Territori coinvolti 18 regioniFinanziamento complessivo previsto da Fondimpresa per l’ambito II – settoriale, di reti e di filiere produttive 44.453.998,21 €

Rapporto % risorse destinate alla Filiera Produttiva Agroalimentare nell’ambito dell’Avviso 1/2016 13,6%Indagine follow up – Aziende intervistate - (valore da 1 a 4) 293 aziende

Quali sono i principali risultati che l’impresa vorrebbe perseguire attraverso l’intervento formativo?

Maggiore efficienza organizzativa produttiva 3,51

Incremento occupazionale 2,15

Crescita della professionalitàe delle competenze 3,49

Miglioramento del clima aziendale 2,63

Incremento quote di mercato 2,17

Incremento del fatturato 2,14

Altro 1,31

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Indicare i possibili vantaggi che la formazione svolta nel Piano in oggetto potrà avere sull’azienda, con particolare interesse per i risultati connessi all’/agli intervento/i previsto/i in fase progettuale dall’azienda nell’area tematica della digitalizzazione. (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’azienda ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

Maggiore efficienza organizzativa e produttiva 3,63

Incremento occupazionale 2,66

Crescita della professionalità e delle competenze 3,52

Miglioramento del clima aziendale 3,02

Incremento quote di mercato 2,69

Incremento del fatturato 2,67

Riduzione dei tempi di lavoro 3,13

Altro….. 1,40

Infine, dall’analisi comparativa della rilevazione generale effettuata con le imprese beneficiarie e di quella di dettaglio riferita all’area tematica digitalizzazione emergono alcuni dati estremamente significativi che riteniamo utile rappresentare:

Descrizione elemento rilevato Risultato generale Risultato area tematica digitalizzazione

Incremento occupazionale 2,15 2,66

Incremento quote di mercato 2,17 2,69

Incremento del fatturato 2,14 2,67

Miglioramento clima aziendale 2,63 3,02(scala di valori da 1 a 4)

Indagine follow up – Allievi – Lavoratori intervistati - (valore da 1 a 4) 1.730 lavoratori intervistati

Il corso proposto è coerente con l’iniziativa/e aziendale e ritiene che possa contribuire a migliorare il livello competitivo dell’azienda? (media ponderata)

Media ponderata 3,55

Ritiene che il corso abbia migliorato le sue performance professionali e incida in modo efficiente sulle diverse fasi del processo produttivo in cui è impegnato? (media ponderata)

Media ponderata 3,48

Ritiene che il corso abbia inciso positivamente sulla sua autonomia lavorativa e sulla gestione dei tempi di lavoro? (media ponderata)

Media ponderata 3,40

Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, relativamente alle tecniche e agli strumenti introdotti in azienda, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo? (media ponderata)

Media ponderata 3,49

Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, con riferimento al tema della digitalizzazione, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo? (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’allievo ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

Media ponderata 3,48

Indagine follow up – Dialogo Sociale (valore assoluto e valore %)

Come è avvenuta la tua selezione per partecipare ad una o più attività formative?

1. E’ stato coinvolto tutto il mio servizio/settore/linea/ufficio; 924 – 53,50%

2. Avevo da tempo condiviso con il mio responsabile la necessità di approfondire alcuni temi; 246 – 14,24%

3. Devo svolgere nuove mansioni/attività per cui necessito di nuove conoscenze e di rafforzare le mie competenze 544 – 31,50%

Come sei venuto a conoscenza dell’esistenza di formazione finanziata dai Fondi Interprofessionali?

1. Ho partecipato ad un seminario organizzato da un Fondo Interprofessionale; 0 – 0%

2. Mi sono documentato autonomamente; 19 – 1,10%

3. Mi ha detto tutto il responsabile aziendale; 865 – 50%

4. Ho partecipato a riunioni organizzate dal sindacato; 19 – 1,10%

5. Azienda e Sindacato insieme hanno tenuto un’assemblea di comunicazione dell’iniziativa; 15 – 0,87%

6. Le informazioni mi sono state fornite dall’Ente di Formazione che ha gestito il corso. 819 – 47,34%

Le evidenze raccolte attraverso l’analisi realizzata testimoniano che, laddove le iniziative aziendali sono state integrate con una puntuale analisi del fabbisogno formativo e con l’erogazione di una “Buona formazione”, i risultati raggiunti sono da ritenersi estremamente rilevanti. tale affermazione è avvalorata dai dati presenti nella tabella di sintesi e nei grafici sottostanti, tra cui spiccano

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alcuni elementi significativi rilevati rispetto ai principali risultati che l’azienda intende perseguire attraverso l’intervento formativo (scala di valori da 0 a 4): crescita dimensionale valore 2,15; incremento del fatturato valore 2,14; mentre risultano assolutamente in linea con le aspettative gli altri valori rilevati. Inoltre, segnaliamo il rapporto tra investimenti realizzati dalle imprese e risorse messe a disposizione da Fondimpresa pari al 35%; aumento sensibile delle ore procapite erogate per singolo lavoratore da quando l’azienda è iscritta a fondimpresa con un conseguente miglioramento, generale, delle performance dei lavoratori ed una crescita competitiva dell’impresa.

Durante l’evento conclusivo di diffusione dei risultati sarà proiettato il video dell’indagine che sarà scaricabile e consultabile direttamente via web al seguente link trebit.it/agroalimentare2018.mp4

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riSultati dell’indaGine: rilevazione dei dati quantitativi e qualitativi dei SinGoli Piani formativi

EnteCodice Piano

Nome PianoRegioni

coinvolteore

erogateore

certificate

ore intera-

ziendali

ore di formazione

nell’area tematica “digi-

talizzazione”

Aziende coinvolte

PI coin-volte

MIcoin-volte

GI coin-volte

Aziende prima

parteci-pazione

1 CONSVIP scarl AVS/028E/16

S.W.E.E.t. (S.viluppo competitività ed

empoW.erment per il sE.ttore alimE.nT.are)

Abruzzo, Campania,

Lazio, Puglia,

Toscana

1699 433 191 233 50 44 3 3 15

2 CONSVIP AVS/042A/16 ALIMENtAtE 2

Campania, Puglia, Sicilia,

Veneto, Piemonte

2010 455 239 187 52 48 1 3 11

3 POLIEDRA AVS/001C/16P.A.N.E. Per Alimentare

Nuove Economie

Piemonte, Lazio, Sicil-ia, Molise, Abruzzo,

Puglia

2672 536 194 363 66 54 5 7 14

4

I.S.f.I.Ma. - Istituto per lo Sviluppo, la Formazione, l’Innovazione e il Manage-

ment

AVS/059B/16PERfORMA – PERcorsi fORmativi per Miglio-

rare l’Agroindustria

Basilicata, Campania,

Emilia Romagna

1373 283 168 166 41 31 8 2 31

5 CISItA PARMA AVS/068A/16 Globe Food

Emilia Romagna,

Veneto, Umbria

2707 727 308 484 70 37 23 10 13

6 SfIDE SRL AVS/010H/16

P.L.U.M.P. (PRO-fESSIONALIZZARE

L’ECCELLENZA PRODUTTIVA AGROAL-

IMENtAREPER LA COMPEtI-

TIVITÀ)

Campania, Basilicata, Calabria,

Puglia

1598 480 212 0 56 56 0 0 14

7 fORMAMEN-tIS AVS/024D/16

U.M.A.M.I. UNICItÀ AGROALIMENtARI

PER L’ATTRATTIVITÀ DI IMPRESE E tERRItORI

Campania, Calabria,

Puglia, Basilicata

1620 384 256 96 49 49 0 0 13

8

UNIVERSItA’ DEGLI StUDI DI CASSINO E DEL LAZIO

MERIDIONALE

AVS/084/16CREA:Competitività e Ricerca nEll’ Agroali-

mentare

Lazio, Campania 2218 481 296 424 68 58 8 2 28

9 CIVItA S.R.L. AVS/086/16

SAPORI-Sviluppare nell’Agroalimentare Percorsi ORientati

all’Innovazione

Lazio, Molise,

Piemonte, Puglia, Sicilia

2255 474 281 497 65 52 7 6 20

10 IFOA AVS/062D/16C.I.B.O. - Competitiv-ità,Innovazione e Be-nessere Organizzativo

Emilia Romagna,

Puglia, Veneto,

Friuli Ven-ezia Giulia,

Sicilia, Basilicata

1792 417 140 436 53 38 12 3 14

11 CSPS AVS/001A/16 fOOD tIME

Campania, Piemonte,

Puglia, Liguria

1788 500 200 0 53 50 3 0 10

12 CONSVIP AVS/013f/16II TRAINFOOD

Lazio, Campania,

Puglia, Basilicata,

Umbria

1598 334 168 592 42 36 5 2 8

13 IAL LOM-BARDIA FOO1485943644513 FOODY II

Abruzzo, Emilia

Romagna; Friuli Ven-ezia Giulia, Lombardia,

Marche, Piemonte,

Puglia, Trentino

Alto Adige, Veneto

1659 454 39 363 37 23 11 3 6

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14 14

EnteCodice Piano

Nome PianoRegioni

coinvolteore

erogateore

certificate

ore intera-

ziendali

ore di formazione

nell’area tematica “digi-

talizzazione”

Aziende coinvolte

PI coin-volte

MIcoin-volte

GI coin-volte

Aziende prima

parteci-pazione

14 CISItA AVS/031A/16 II TRAINING FOR FOOD AND BEVERAGE

Emilia Romagna,

Veneto, Piemonte,

Umbria, Friuli Vene-zia-Giulia

1804 492 72 348 48 24 18 6 12

15 fORMAMEN-tIS AVS/003C/16II AGROfORM

Campania, Calabria,

Puglia1798 416 442 0 53 53 0 0 13

16 SDI AVS/010B/16II PROAGRILazio, Sicil-ia, Toscana,

Veneto1628 368 82 684 44 31 13 0 11

17 LITERALIA fORMAZIONE AVS/013M/16II DELIZIA Lazio,

Campania 1478 331 258 296 47 43 3 1 19

18 SAIP AVS/050B/16II TERRA

Campania,Lazio, Emilia

Romagna, Piemonte,

Sicilia

2918 424 236 612 56 49 3 4 17

19 fORM&AtP AVS/ 031G/ 16II NEW EXPERIENCE

Campania, Piemonte,

Puglia, Basilicata

1824 796 296 138 54 50 0 4 11

20

Centro di Istruzione

Scolastica e di Formazione

Professionale “G. Veronesi”

AVS/031f/16II Innovare 2017

Veneto, Toscana, Trentino

Alto-Adige

1182 1150 224 754 31 21 6 4 11

TOTALE 37621 9935 4302 6673 1035 847 129 60 291

Regioni coinvolte: 18

Abruzzo Marche

Basilicata Molise

Calabria Piemonte

Campania Puglia

Emilia Romagna Sicilia

Friuli Venezia Giulia Toscana

Lazio Trentino Alto Adige

Liguria Umbria

Lombardia Veneto

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1515

EnteDipenden-ti coinvolti

(teste)

Dipendenti coinvolti

(teste) proveniente

da PMI

Donne coinvolte

(teste)

Dipendenti coinvolti con età superiore

a 50 anni, lavoratori sosp-

esi, lavoratori stranieri (teste)

Dipendenti coinvolti con età

compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

Dipendenti coinvolti

(partecipanti) che hanno superato le

prove di certi-ficazione delle

competenze

Operai coinvolti

(teste)

Impiegati coinvolti

(teste)

Quadri coinvolti

(teste)

Importo finanzia-

mento

Importo cofinanzia-

mento

1 CONSVIP scarl 261 245 79 39 39 53 222 39 0 289017 143030

2 CONSVIP 274 260 96 82 82 57 251 23 0 297560 129744

3 POLIEDRA 354 324 161 71 42 58 172 177 5 399169,56 78346,43

4

I.S.f.I.Ma. - Istituto per lo Sviluppo, la Formazione,

l’Innovazione e il Management

254 245 92 54 47 60 200 54 0 245740 36,500,00

5 CISItA PARMA 262 231 98 31 31 66 77 142 43 400000 68750

6 SfIDE SRL 271 271 98 72 59 80 203 51 17 306625,29 58983,91

7 fORMAMENtIS 300 300 125 73 68 70 200 90 10 278636,69 75121,02

8

UNIVERSItA’ DEGLI StUDI DI CASSINO

E DEL LAZIO MERIDIONALE

283 273 106 60 61 142 233 49 1 372671,46 85000

9 CIVItA S.R.L. 404 372 125 65 65 144 327 75 2 384183,99 93650

10 IFOA 268 253 100 30 30 105 109 150 9 296908,09 90641

11 CSPS 395 377 122 71 44 118 300 95 0 317990 145000

12 CONSVIP 211 206 74 42 42 31 190 21 0 247.320,00 71.760,00

13 IAL LOMBARDIA 229 215 86 43 39 54 84 121 24 263.393,68 44.193,17

14 CISItA 253 199 108 51 35 94 94 123 36 261.557,00 81.600,00

15 fORMAMENtIS 267 267 94 86 62 93 200 57 10 305.949,00 49.784,94

16 SDI 216 216 80 58 17 51 104 103 9 283.331,40 57.385,39

17 LITERALIA fORMAZIONE 187 179 70 40 21 50 122 63 2 255.208,35 65000

18 SAIP 244 244 97 50 49 58 176 61 7 331114,89 77.548,75

19 fORM&AtP 299 261 108 60 60 88 215 77 7 327.037,37 497.037,37

20

Centro di Istruz-ione Scolastica e di Formazione Professionale “G.

Veronesi”

176 145 37 20 22 42 125 47 4 201.450,00 92.571,13

TOTALE 5408 5083 1956 1098 915 1514 3338 1532 168 6.064.863,77 2.005.147,11

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16 16

aziende coinvolte claSSificate Per dimenSione

PI coinvolte 82%

MI coinvolte 12%

GI coinvolte 6%

riPartizione diPendenti coinvolti in formazione

Operai coinvolti 67%

Impiegati coinvolti 30%

Quadri coinvolti 3%

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1717

incidenza delle ore di formazione nell’area tematica “diGitalizzazione“

Ore erogate: 37.621 (100%)

Ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”: 6.673 (17,74%)

0

20

40

60

80

100

17,74%

100%

diPendenti coinvolti (ParteciPanti) che hanno SuPerato le Prove di certificazione delle comPetenze

0

20

40

60

80

100

28%

100%

Dipendenti coinvolti: 5.408 (100%)

Dipendenti coinvolti (partecipanti che hanno superato le prove di certificazione delle competenze): 1.514 (28%)

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18 18

i riSultati dell’indaGine: aziende

Campione rilevato 293 aziende pari al 28% delle aziende coinvolte nei 20 piani formativi.

0

200

400

600

800

1000

1200

Totale aziende coinvolte: 1.035

Aziende coinvolte nell’indagine di follow up: 293

1. Come l’azienda è venuta a conoscenza delle attività promosse da fondimpresa?

Incontro/seminario promosso da Fondimpresa 0,68%

Incontro/seminario promosso dalle Associazioni di categoria 3,41%

Incontro/seminario promosso dalle Organizzazioni Sindacali 2,39%

Incontro/seminario promosso dall’Ente di formazione 80,2%

Altro 12,97%

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1919

2. Da quando l’azienda è iscritta a fondimpresa è aumentato il numero ore pro capite di formazione erogate al singolo dipendente?

Si: 287 aziende

No: 6 aziende

3. Quali sono i principali risultati che l’impresa vorrebbe perseguire attraverso l’intervento formativo?

Maggiore efficienza organizzativa produttiva 3,51

Crescita dimensionale 2,15

Crescita della professionalità e delle competenze 3,49

Miglioramento del clima aziendale 2,63

Incremento quote di mercato 2,17

Incremento del fatturato 2,14

Altro 1,31

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

Le aziende hanno potuto inserire risposte multiple indicando un valore da 1 a 4

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20 20

4. Indicare i possibili vantaggi che la formazione svolta nel Piano in oggetto potrà avere sull’azienda, con particolare interesse per i risultati connessi all’/agli intervento/i previsto/i in fase progettuale dall’azienda nell’area tematica della digitalizzazione. (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’azienda ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

Maggiore efficienza organizzativa produttiva 3,63

Crescita dimensionale 2,66

Crescita della professionalità e delle competenze 3,52

Miglioramento del clima aziendale 3,02

Incremento quote di mercato 2,69

Incremento del fatturato 2,67

Riduzione dei tempi di lavoro 3,13

Altro 1,400,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

5. Le Azioni Formative sono state condivise a livello aziendale o territoriale?

Territoriale: 119

Aziendale: 169

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2121

i riSultati dell’indaGine: allievi

Campione rilevato 1.730 lavoratori pari al 32% dei lavoratori beneficiari delle attività formative erogate nell’ambito dei 20 piani formativi.

N. DomandaMedia ponderata calcolata sul totale dei discenti intervistati

(Valore da 1 a 4)

1 Il corso proposto è coerente con l’iniziativa/e aziendale e ritiene che possa contribuire a migliorare il livello competitivo dell’azienda? 3,5

2Ritiene che il corso abbia migliorato le sue performance professionali e incida in modo efficiente sulle diverse fasi del processo produttivo in cui è impegnato?

3,43

3 Ritiene che il corso abbia inciso positivamente sulla sua autonomia lavorativa e sulla gestione dei tempi di lavoro? 3,32

4Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, relativamente alle tecniche e agli strumenti introdotti in azienda, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo?

3,44

5

Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, con riferimento al tema della digitalizzazione, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo? (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’allievo ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

3,4

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

Il corso proposto è coerente con l’iniziativa/e aziendale e ritiene che possa contribuire a migliorare il livello competitivo dell’azienda?

Ritiene che il corso abbia migliorato le sue performance professionali e incida in modo efficiente sulle diverse fasi del processo produttivo in cui è impegnato?

Ritiene che il corso abbia inciso positivamente sulla sua autonomia lavorativa e sulla gestione dei tempi di lavoro?

Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, relativamente alle tecniche e agli strumenti introdotti in azienda, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo?

Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, con riferimento al tema della digitalizzazione, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo? (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’allievo ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

3,55

3,48

3,4

3,49

3,48

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1. Il corso proposto è coerente con l’iniziativa/e aziendale e ritiene che possa contribuire a migliorare il livello competitivo dell’azienda?

0% per nulla

2,02% poco

40,92% abbastanza

56,99% molto

0

10

20

30

40

50

60

2. Ritiene che il corso abbia migliorato le sue performance professionali e incida in modo efficiente sulle diverse fasi del processo produttivo in cui è impegnato?

0,06% per nulla

3,64% poco

43,82% abbastanza

52,43% molto

0

10

20

30

40

50

60

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3. Ritiene che il corso abbia inciso positivamente sulla sua autonomia lavorativa e sulla gestione dei tempi di lavoro?

0,35% per nulla

6,94% poco

44,74% abbastanza

47,92% molto

0

10

20

30

40

50

4. Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, relativamente alle tecniche e agli strumenti introdotti in azienda, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo?

0,29% per nulla

3,58% poco

42,25% abbastanza

53,82% molto

0

10

20

30

40

50

60

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5. Ritiene che le tematiche affrontate nel corso e le conoscenze acquisite, con riferimento al tema della digitalizzazione, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo lavorativo? (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’allievo ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

0,49% per nulla

4,62% poco

69,10% abbastanza

81,02% molto

0

20

40

60

80

100

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i riSultati dell’indaGine: dialoGo Sociale

Campione rilevato 293 referenti aziendali e 5.083 lavoratori beneficiari della formazione nell’ambito dei 20 piani formativi.

1. Come è avvenuta la tua selezione per partecipare ad una o più attività formative?

E' stato coinvolto tutto il mio servizio/settore/linea/ufficio 53,50%

Avevo da tempo condiviso con il mio responsabile la necessità di approfondire alcuni temi 14,24%

Devo svolgere nuove mansioni/attività per cui necessito di nuove conoscenze e di rafforzare le mie competenze 31,50%

2. Come sei venuto a conocenza dell’esistenza di formazione finanziata dai fondi Interprofessionali?

Ho partecipato ad un seminario organizzato da un Fondo Interprofessionale: 0%

Mi sono documentato autonomamente: 1,1%

Mi ha detto tutto il responsabile aziendale: 50%

Ho partecipato a riunioni organizzate dal sindacato: 1,1%

Azienda e Sindacato insieme hanno tenuto un'assemblea di comunicazione dell'iniziativa: 0,87%

Le informazioni mi sono state fornite dall'Ente di Formazione che ha gestito il corso: 47,34%

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i riSultati dell’indaGine: enti attuatoril’indagine ha identiche caratteristiche sugli anni 2016/17 e 2017/18 e serve a stand-ardizzare alcune informazioni ed a monitorarne la loro evoluzione nel tempo.

La prima parte di domande riguarda essenzialmente la tipologia e le quantità dell’attività formativa a sostegno dell’innovazione/digitalizzazione dei processi produttivi,

prendendo a riferimento le Aree Tematiche di intervento proposte da Fondimpresa:

A) qualificazione dei processi produttivi e dei prodottiB) innovazione dell’organizzazioneC) digitalizzazione dei processi aziendaliD) internazionalizzazione/e-commerceE) contratti di rete

La seconda parte di domande cerca di cogliere il nesso tra l’attività formativa svolta ed i percorsi di innovazione (di vario tipo) che possono aver indotto un’evoluzione della domanda formativa stessa da parte dell’azienda (in questi casi trattasi di informazioni non sempre disponibili da parte dell’Ente attuatore in relazione al rapporto con l’azienda ed il suo management).

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8 35

27 27 1527 32 26

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PMI

PMI

13 1325 4

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23

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PMI

PMI

PMI

PMI

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28 28

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PMI

PMI

PMI

PMI

PMI

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2929

totale numero aziende coinvolte Per reGione (diviSe tra Pmi e Gi)

Abruzzo 13

Basilicata 23

Calabria 40

Campania 311

Emilia Romagna 110

Friuli Venezia Giulia 3

Lazio 128

Liguria 1

Lombardia 6

Marche 7

Molise 7

Piemonte 85

Puglia 80

Sicilia 89

Toscana 10

Trenitno Alto Adige 8

Umbria 16

Veneto 68

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30 30

tota

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3131

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Page 32: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

32 32

totale numero lavoratori diPendenti Per reGione (diviSi tra oPerai, imPieGati, quadri)

Abruzzo 76

Basilicata 184

Calabria 380

Campania 3433

Emilia Romagna 635

Friuli Venezia Giulia 20

Lazio 2239

Liguria 4

Lombardia 41

Marche 33

Molise 49

Piemonte 1639

Puglia 516

Sicilia 1219

Toscana 50

Trenitno Alto Adige 42

Umbria 85

Veneto 376

Page 33: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

3333

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totale numero lavoratori diPendenti Per reGione (diviSi tra oPerai, imPieGati, quadri)

Page 34: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

34 34

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Page 35: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

3535

totale numero lavoratori formati Per reGione (diviSi tra oPerai, imPieGati, quadri)

Abruzzo 76

Basilicata 149

Calabria 226

Campania 2147

Emilia Romagna 623

Friuli Venezia Giulia 18

Lazio 860

Liguria 4

Lombardia 41

Marche 33

Molise 32

Piemonte 596

Puglia 454

Sicilia 600

Toscana 50

Trenitno Alto Adige 42

Umbria 79

Veneto 369

Page 36: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

36 36

totale numero azioni formative Per SinGole tematiche

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY IITRAINING FOR FOOD AND BEVERAGEAGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA NEW EXPERIENCE TOTALE

17

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445530524053

419

11273

49

3323

18

18

17

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI

AZIENDALI:

INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA:

122

6

6

31

192211

23

INTERNAZIONALIZZAZIONE

QUALIFICAZIONE DEI PROCESSI

PRODUTTIVI E DEI PRODOTTI:

PIANO FORMATIVO

Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti 886

Digitalizzazione dei processi aziendali 158

Innovazione organizzativa 273

Internazionalizzazione 142

Page 37: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

3737

totale numero ore formative Per SinGole tematiche

PIANO FORMATIVO

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY II

TRAINING FOR FOOD AND BEVERAGE

AGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA

NEW EXPERIENCE

TOTALE

308

540

184

3711

1394 292

404830 352

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711

184

616432192

INTERNAZIONALIZZAZIONE

1798

252

800 348

21003 6234

1996 126

924

710 296452 592

1164 432

770 10241142

875 332620 892798 800

1340

1322 144176

1596 227

QUALIFICAZIONE DEI PROCESSI

PRODUTTIVI E DEI PRODOTTI:

INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA:

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI

AZIENDALI:

1892 377 40

233754187363166484

096

424497436

0592363

348

0684296612

138

6673

Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti 21.003

Digitalizzazione dei processi aziendali 6.673

Innovazione organizzativa 6.234

Internazionalizzazione 3.711

Page 38: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

38 38

totale numero di lavoratori formati Per SinGole tematiche

Operai Impiegati Quadri Operai Impiegati Quadri Operai Impiegati Quadri Operai Impiegati Quadri

S.W.E.E.T. 200 40 32 6INNOVARE 12 13 1 18 19 1 55 55 2

ALIMENTATE 2 216 23 49 5

P.A.N.E. 166 162 21 52 24 2 10 8 7 1PERFORMA 102 48 71 34 1 22 10GLOBE FOOD 15 31 5 44 89 17 26 54 10P.L.U.M.P. 90 45 9 91 46 9 19 9 3U.M.A.M.I. 174 74 32 12 6 2 24 10 4CREA 129 32 5 122 39 1 55SAPORI 246 56 1 53 12 28 6 1C.I.B.O. 129 80 3 15 51 2 26 66 7FOOD TIME 220 56 4 86 22 1 24 6 1TRAINFOOD 65 14 59 12 51 10FOODY II 38 45 8 40 44 8 1 38 7

TRAINING FOR FOOD AND BEVERAGE

16 27 15 40 66 37 12 18 10

AGROFORM 200 57 10PROAGRI 52 8 35 43 6 29 53 6DELIZIA 103 35 2 44 25 29 28TERRA 271 171 2 9 50 4 0 0 6 14 1NEW EXPERIENCE

174 60 3 32 11 1 26 9 1

TOTALE 2618 1077 121 789 492 78 367 232 13 202 275 503816 1359 612 527

QUALIFICAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI E DEI

PRODOTTI:

INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA:

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI:

INTERNAZIONALIZZAZIONE

PIANOFORMATIVO

Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti 3.816

Digitalizzazione dei processi aziendali 612

Innovazione organizzativa 1.359

Internazionalizzazione 527

Page 39: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

3939

totale aziende nelle quali Si è reGiStrata una evoluzione della domanda formativa

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY II

TRAINING FOR FOOD AND BEVERAGE

AGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA

NEW EXPERIENCE

TOTALE

EVOLUZIONE DOMANDA FORMATIVA TOTALE

AZIENDE

TOTALE AZIENDE PIANO FORMATIVO

3

9666

11633

7

6

334

14

54

1035116

664

6

5031526641705649686553534237

48

53444756

4

PIANO FORMATIVO

Evoluzione domanda formativa totale aziendale 116

Totale aziende piano formativo 1.035

Page 40: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

40 40

come Si è SoStanziata queSta evoluzione (contenuti, metodoloGie didattiche, aree aziendali coinvolte, altro)

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY IITRAINING FOR FOOD AND BEVERAGEAGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA NEW EXPERIENCE TOTALE

CONTENUTIMETODOLOGIE

DIDATTICHEAREE AZIENDALI

COINVOLTEALTRO

121

7

43625

60

1

532

34

2

74363411

12

2

25

1

22

2

1

11

12110

2

234

1

152

PIANO FORMATIVO

Contenuti 60

Aree aziendali coinvolte 10

Metodologie didattiche 25

Altro 21

Page 41: PETENZE COM IMPRESA E LAVORO PETITIVITÀ...La formazione è driver della competitività del settore. Per i laureati le discipline più richieste dalle imprese alimentari sono: economico-commerciali,

4141

in raPPorto a quale PercorSo innovativo (di Prodotto, di ProceSSo, orGanizzativo, di mercato)

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY IITRAINING FOR FOOD AND BEVERAGEAGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA NEW EXPERIENCE TOTALE

DI PRODOTTO DI PROCESSO ORGANIZZATIVO DI MERCATO

111

43

1

23

1

30

1

1

522222412

22

22

3511

5

452412

1

7

21121

36 10

13

2

2

1

15

39

3

PIANO FORMATIVO

Di prodotto 30

Organizzativo 36

Di processo 39

Di mercato 10

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42 42

le innovazioni di Prodotto e/o di ProceSSo Sono State radicali e/o incrementali

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY IITRAINING FOR FOOD AND BEVERAGEAGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA NEW EXPERIENCE TOTALE

INCREMENTALI

634

81

4

349646563

2565

2

15

312

1

12

34

3

3

53

RADICALI

2

PIANO FORMATIVO

Radicali 34

Incrementali 81

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in che miSura la nuova domanda del conSumatore SinGolo e/o orGanizzato (Gdo) ha Prodotto PercorSi d’innovazione aziendale (certificazioni, Prodotti bioloGici, etnici, SalutiSti, etichetta e confezionamento, altro)

S.W.E.E.T.INNOVAREALIMENTATE 2P.A.N.E.PERFORMAGLOBE FOODP.L.U.M.P.U.M.A.M.I.CREASAPORIC.I.B.O.FOOD TIME TRAINFOOD FOODY IITRAINING FOR FOOD AND BEVERAGEAGROFORM PROAGRIDELIZIA TERRA NEW EXPERIENCE TOTALE

CERTIFICAZIONIPRODOTTI BIOLOGICI

ETNICI SALUTISTIETICHETTA E CONFEZIONE

ALTRO

1

9

2

1

5

5

13

1

22

12

1

5

1

1

1

12

1

41

1

13

1

1

1

1

7

2263

49

3

3

4331

22

3

1

1

26

2

1

1

643615

PIANO FORMATIVO

Certificazioni 49

Prodotti biologici 26

Etnici 5

Salutisti 13

Etichetta e confezione 9

Altro 13

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44 44

riSultati SiGnificativi dell’indaGine

• Sviluppo competitivo dell’impresa;• Maggiore consapevolezza nella scelta di una adeguata formazione;• Miglioramento delle performance dei lavoratori;• Crescita dimensionale e diversificazione delle imprese coinvolte;• Acquisizione di competenze certificate;• Evoluzione della domanda formativa;• Incremento del fatturato;• Sensibile riduzione dei tempi di lavoro;• Maggiore propensione all’export.

Un vivo ringraziamento ai componenti della Commissione Permanente, alle Commissioni territoriali, alle RSU e alle RSA per la loro significativa partecipazione e per il supporto fornito alle fasi della ricerca.

Si ringraziano i 293 responsabili di imprese e i 1.730 lavoratori che hanno partecipato alla rilevazione mettendo a disposizione il loro tempo prezioso e fornendo qualificati contributi.

Si ringraziano i collaboratori dei soggetti Attuatori che hanno permesso l’estrazione e la raccolta di tutti i dati significativi per descrivere al meglio e in sintesi i Piani Formativi.

Si ringraziano Amarildo Arzuffi, Riccardo Mazzarella, Andrea Simoncini ed Elena Sposato per i preziosi contibuti, in termini di idee e di proposte, forniti in occasione dei due workshop del 15 Gennaio e del 22 Febbraio 2018.

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concluSioni

Sulla base dell’indagine condotta e dei dati rilevati, si può asserire che, in corrispondenza di azioni integrate di sostegno ai processi d’innovazione delle imprese si verifica il raggiungimento di risultati rilevanti. Appare evidente, però, che l’azione di sistema può produrre i risultati attesi solo se tutte le componenti coinvolte nel processo svolgono il proprio ruolo in modo efficace e puntuale.In primo luogo, dall’analisi dei dati raccolti, emerge che, superata ormai la lunga congiuntura negativa, le aziende agroalimentari si trovano comunque di fronte un panorama profondamente mutato:

• una riduzione, forse strutturale, dei consumi interni ed una loro progressiva modificazione (prodotti bio, salutisti, etnici ecc);

• una crescita della domanda dai mercati internazionali (Cina, Russia, Sud America) oltre quelli consueti (UE, USA) e la necessità di rispondere a gusti profondamente diversi;

• l’introduzione di nuove tecnologie 4.0 che modificano profondamente il paradigma aziendale e di filiera.

tutto ciò propone alle aziende agroalimentari un percorso di innovazione di prodotto, di processo e di organizzazione, di mercato nel quale la formazione continua diventa strategica per sostenere tali processi.tuttavia la formazione, da sola, non può risolvere i problemi delle aziende e dei lavoratori legati a periodi di crisi di settore congiunturale o strutturale che sia, ma sicuramente può svolgere un ruolo cruciale di supporto, nel processo d’innovazione e di crescita competitiva del tessuto economico produttivo. Un altro aspetto emerso dall’indagine riguarda l’importanza della rapidità nei “tempi” di realizzazione delle iniziative: in quest’ottica, la tempestività e la cantierabilità dei progetti, messe in atto da Fondimpresa, risultano assolutamente strategiche e fondamentali per l’efficace raggiungimento degli obiettivi previsti.Sicuramente interessante è il risultato emerso dalla rilevazione delle certificazioni rilasciate ai lavoratori. tuttavia questa prima positiva esperienza registra due elementi di criticità:

1. l’eccessiva differenziazione di modalità operative scelte dai singoli enti formativi per certificare le competenze; 2. l’utilità della certificazione, probabilmente, nell’ambito aziendale, ma la totale assenza di valore nel mercato del

lavoro esterno di riferimento.

Soprattutto dopo l’emanazione delle nuove Linee Guida dell’ANPAL (10/04/2018) che postulano una “progettazione per conoscenze e competenze“ ed “idonee attività di validazione finalizzate al rilascio all’allievo di un’attestazione degli apprendimenti trasparente e spendibile“ è necessario che le regioni, salvo poche lodevoli eccezioni, superino l’attuale ritardo nel costruire i propri sistemi di certificazione e dall’altro che si completi quel processo di correlazione e di monitoraggio dell’Atlante Nazionale del Lavoro realizzato da INAPP, al fine di avere un unico Repertorio Nazionale a cui referenziarsi. Ultimo elemento da rilevare, nel settore di riferimento, è l’aumento tra l’Avviso 5/2015 e l’Avviso 1/2016 di aziende beneficiarie circa il 65% in più e di conseguenza di lavoratori coinvolti in formazione. Questo sta a significare che la rotta tracciata da Fondimpresa, condivisa e promossa dal Comitato Tecnico Permanente, sta producendo gli effetti desiderati. La ricerca, che comunque non propone tutta la mole di dati che vengono trattati e gestiti durante l’attuazione di 20 Piani multiregionali settoriali rispondenti ad uno stesso avviso, ha permesso di realizzare riflessioni ed approfondimenti sulla necessità di mettere a sistema la raccolta, l’elaborazione e l’analisi di tali informazioni per rendere agevole e utile, da una parte, il lavoro delle parti sociali di categoria che, attraverso la contrattazione, esercitano funzioni pro-attive per la formazione nel Settore Agroalimentare, e, dall’altra, per rappresentare una valida azione di promozione per la realizzazione di “Sistemi formativi” all’insegna dell’efficacia e dell’innovazione. I prossimi avvisi di Fondimpresa potrebbero essere l’ambito di riferimento per un’implementazione sistemica di quanto fin qui riferito.Nell’ottica dello sviluppo e della promozione della “Buona formazione” riteniamo assolutamente strategico rafforzare il sistema dei Fondi Interprofessionale potenziando le attuali politiche attive del lavoro con strumenti integrati. Una vera e propria rivoluzione culturale che consentirebbe di fornire alle aziende, ai lavoratori, ai disoccupati delle opportunità concrete di: sostegno alla crescita competitiva, consolidamento della professionalità, occupazione, sviluppo della cultura d’impresa.In conclusione, per “Alimentare le aziende” occorre formare e innovare. In tal senso citiamo un passaggio dell’intervento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia nel convegno di fondimpresa “Sapere dove andare” dello scorso 05/12/2017 “… eccellere in ogni fase aziendale investendo in attività intangibili comporta una evoluzione culturale delle imprese e degli imprenditori italiani. Passare da produttori ad essere imprenditori è un salto qualitativo fondamentale da un punto di vista di cultura della complessità.” Risulta evidente che tale complessità può essere risolta solo attraverso la “Buona formazione” e innovando il sistema impresa.

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46 46

SinteSi dell’avviSo 1/2016 comPetitivitàData pubblicazione Avviso: 23/06/2016

Con l’Avviso n. 1/2016 vengono stanziati 72 milioni di euro per il finanziamento di piani condivisi per la formazione dei lavoratori sui temi chiave per la competitività delle imprese aderenti: qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, innovazione dell’organizzazione, digitalizzazione dei processi aziendali, commercio elettronico, contratti di rete, internazionalizzazione.Ciascun Piano formativo può interessare solo uno dei seguenti Ambiti:

1. Territoriale, 44 milioni di euro (integrati con ulteriori 29.094.702,78 euro), esclusivamente in una regione o provincia autonoma collocata all’interno delle Macro Aree Nord, Centro, Sud e Isole.

2. Settoriale, di reti e di filiere produttive, 22 milioni di euro (integrati con ulteriori 19.662.124,31 euro), su base multi regionale, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale, anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale. Il Piano deve coinvolgere imprese appartenenti ad almeno due regioni o province autonome e la quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia autonoma meno coinvolta deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano.

3. Ad iniziativa aziendale, 6 milioni di euro, riguardante i Piani presentati da Soggetti proponenti costituiti prevalentemente da imprese già aderenti beneficiarie della formazione per i propri dipendenti (almeno cinque aziende nella compagine proponente), anche su base multi regionale. Requisito necessario è la sussistenza di fabbisogni ed obiettivi formativi comuni a tutte le imprese partecipanti, chiaramente evidenziati.

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schede di sintesi dei piani formativi

Avviso 1/2016 - Competitività

COMPETITIVITÀ

IMPRESA E LAVOROPETENZE

COM

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48 48

Ente Attuatore C.S.P.S. Centro Studi per la Programmazione e lo Sviluppo (capofila) , fORM&AtP s.r.l., Wintime Lavoro S.p.A., Artù Ente formativo, fOR s.r.l.

Codice del piano AVS/001A/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano fOOD tIMETotale ore 1.788totale ore certificate 500Totale ore interaziendali 200Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

0

Territori coinvolti • Campania (38 Aziende) • Piemonte (7 Aziende)• Puglia (8 Aziende)• Liguria (2 Aziende)

Totale aziende coinvolte 53PI coinvolte 50MI coinvolte 3GI coinvolte 0Totale Aziende prima partecipazione 10

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 395Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

377

Totale Donne coinvolte (teste) 122Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

71

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

44

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

118

Totale Operai coinvolti (teste) 300Totale Impiegati coinvolti (teste) 95Totale Quadri coinvolti (teste) 0

Piano formativo avS/001a/16

food time

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Importo finanziamento progetto € 317.990Importo cofinanziamento € 145.000Breve descrizione del Piano Nel pieno rispetto delle prescrizioni dell’Avviso 1/2016 che impone un

approccio di tipo bottom-up, il Piano ha coinvolto unicamente aziende che abbiano dimostrato di aver intrapreso l’implementazione di progetti di ottimizzazione finalizzati alla promozione della competitività. L’analisi dei fabbisogni, posta alla base della costruzione del Piano formativo, è stata analizzata e tradotta in movimenti di costruzione della formazione il più possibile rispondenti ai nuovi standard per la Certificazione delle Competenze, definiti dal D.M. 30/06/2015 e pubblicati in G.U. n. 166.Il complesso di azioni che, attraverso l’analisi dei fabbisogni, è stato edificato dal Soggetto Proponente, in piena concertazione con i Referenti Aziendali, ha risposto al bisogno di allineamento alle peculiarità settoriali agroalimentari.La scelta di intervenire sul settore agroalimentare nasce da una sollecitazione bottom up, agita con largo anticipo dalle aziende afferenti al portfolio clienti del soggetto proponente, finalizzata alla costruzione di un Piano Formativo tarato su tematiche puntuali, la cui urgenza è stata confermata dall’Analisi di Scenario condotta in ex ante dal Gruppo di Progetto acquisita come basamento di lavoro per ogni processo connesso alla raccolta dei fabbisogni.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Il processo di elaborazione del Piano è stato costruito in una logica di definizione volta a porre in matching esigenze aziendali e competenze connesse all’area di attività in cui la figura in formazione si colloca. Nello specifico:

• definizione del settore • definizione del percorso formativo • definizione dell’azione formativa, in connessione con competenza

o elementi di competenza.

Nel rispetto di quanto definito dal D.M. 30/06/2015, il Piano assume quali principi cardine per la valutazione dell’acquisizione delle competenze, i principi di Oggettività, Collegialità, Indipendenza e Terzietà.

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Ente Attuatore A.t.S. “G. Veronesi” Centro di Istruzione Scolastica e di formazione Professionale (capofila), ENAC Ente Nazionale Canossiano, Professione Consulenti srl

Codice del piano AVS/031f/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano Innovare 2017Totale ore 1.182totale ore certificate 1.150Totale ore interaziendali 224Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

754

Territori coinvolti • Toscana (5 Aziende)• Veneto (19 Aziende)• Prov. Autonoma di Trento (4 Aziende)• Prov. Autonoma di Bolzano (3 Aziende)

Totale aziende coinvolte 31PI coinvolte 21MI coinvolte 6GI coinvolte 4Totale Aziende prima partecipazione 11

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 176Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

145

Totale Donne coinvolte (teste) 37Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

20

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

22

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

Il piano formativo è ancora in corso. Al totale dei dipendenti coinvolti, sarà proposta la certificazione delle competenze così come prevista nel piano.

Totale Operai coinvolti (teste) 125Totale Impiegati coinvolti (teste) 47Totale Quadri coinvolti (teste) 4

Piano formativo avS/031f/16ii

innovare 2017

Centro di Istruzione Scolastica e di Formazione Professionale “G. Veronesi”

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Importo finanziamento progetto € 201.450,00Importo cofinanziamento € 92.571,13Breve descrizione del Piano Il Piano coinvolge PMI appartenenti specificatamente al tessuto

industriale ed alle filiere collegate al settore vitivinicolo operanti nella Provincia Autonoma di trento, nella provincia Autonoma di Bolzano e nelle Regioni Veneto e Toscana.Queste aziende pur avendo un proprio “core business” conforme sia alle specifiche realtà produttive di ciascuna, sia alle caratteristiche del contesto in cui si trovano ad operare (territorio di appartenenza e mercato di riferimento), sono state aggregate per una comune esigenza relativa alla crescita professionale e potenziamento delle performance lavorative dei propri dipendenti - fattore considerato all’unisono di primaria importanza e determinante per favorire la ripresa produttiva e la riconquista dei mercati, soprattutto esteri.Le macro aree di fabbisogno di competenze si concentrano sulle Aree tematiche: A. Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti (176 ore) C. Digitalizzazione dei processi aziendali (754 ore) F. Internazionalizzazione (252 ore) G. Azioni integrate tra le predette aree (48 ore) per un totale di 1.182 ore, quasi la metà erogate in modalità action learning, per facilitare e garantire l’efficacia degli apprendimenti anche su un target più debole (70% dei lavoratori coinvolti sono inquadrati come Operaio) .

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Iter del processo di certificazione condiviso con le Parti e validato dal Comitato Paritetico di Pilotaggio::

I docenti, “responsabili della valutazione”, valuteranno in itinere e/o al termine degli interventi formativi, gli apprendimenti acquisiti in termini di conoscenze, abilità e grado di autonomia implementati e rafforzati dai lavoratori in fase di formazione e sviluppo competenze.Attraverso un kIt DI VALIDAZIONE dei risultati dell’apprendimento (elaborato dal Centro G. Veronesi e condiviso con il Comitato Paritetico), che prevede una serie di strumenti per la valutazione, si registreranno le prove svolte e si procederà all’accertamento e validazione delle competenze acquisite in termini di prestazioni attese. La sintesi dell’attività di verifica sarà riportata dal Responsabile della valutazione in un documento contenuto nel kit di valutazione fornitogli, nel quale vengono riportati oltre ai dati dell’azione :

• descrizione della competenza obiettivo.• tipologia e articolazione delle prove di verifica• esito individuale verifica con competenza/e raggiunta/non raggiunta

A ciascun partecipante sarà consegnato al termine dell’azione formativa un certificato fronte/retro, con sulla prima pagina i dati dell’azione e le ore frequentate e sulla seconda le competenze obiettivo dell’azione, la tipologia di verifica attuata e gli esiti individuali del raggiungimento della competenza.

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Ente Attuatore Capofila/Mandatario: Cisita Parma Partner AtS: Assoform Romagna - CIS Scuola per la Gestione d’Impresa - Centoform - forpin - Confindustria Veneto SIAV S.p.A. - Il Sestante - Nuova Didactica - SfCU Sistemi formativi Confindustria Umbria

Codice del piano 176029Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano AVS/068A/16 - Globe foodTotale ore 2.707totale ore certificate 727Totale ore interaziendali 308Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

484

Territori coinvolti • Emilia Romagna (46 Aziende) • Veneto (19 Aziende) • Umbria (5 Aziende)

Totale aziende coinvolte 70PI coinvolte 37MI coinvolte 23GI coinvolte 10Totale Aziende prima partecipazione 13

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 262Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

231

Totale Donne coinvolte (teste) 98Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

31

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

31

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

66

Totale Operai coinvolti (teste) 77Totale Impiegati coinvolti (teste) 142Totale Quadri coinvolti (teste) 43

Importo finanziamento progetto € 400.000Importo cofinanziamento € 68.750

Piano formativo avS/068a/16

Globe food

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Breve descrizione del Piano Il Piano formativo settoriale GLOBE fOOD risponde ai fabbisogni formativi di supporto all’attuazione della strategia competitiva di 70 imprese dell’industria alimentare (in prevalenza filiere della lavorazione e conservazione della carne e dei prodotti a base di carne, della lavorazione del latte e della produzione casearia, della lavorazione delle granaglie e della produzione di pasta e di prodotti da forno, della lavorazione e conservazione di frutti e vegetali, della lavorazione e conservazione del pesce e dei molluschi) e dell’industria delle bevande (filiera vitivinicola, della produzione di bevande alcoliche, acetifici), con diversa collocazione nelle rispettive filiere (produzione primaria e prima trasformazione, trasformazioni ulteriori e commercializzazione di prodotti alimentari), al cui interno le esigenze di sviluppo del sistema di sapere risultano coerenti con le seguenti aree tematiche della formazione previste dall’Avviso: • qualificazione dei prodotti e dei processi della trasformazione

alimentare mediante intervento sulle tecniche produttive, • cambiamenti nelle logiche dell’azione organizzativa, con particolare

riferimento al recupero di flessibilità produttiva e al cambiamento nelle pratiche commerciali,

• sviluppo di iniziative orientate all’ingresso e/o alla maggiore penetrazione nei mercati internazionali.

Con riferimento all’attuale SCENARIO COMPEtItIVO, le scelte che hanno orientato la costruzione del piano e, nello specifico, orientato l’integrazione delle aree tematiche della formazione, in risposta ai fabbisogni emersi, trovano giustificazione a partire dalle seguenti tendenze e prospettive strategiche fondamentali: 1. la qualità (a preferenza di prezzo, flessibilità produttiva e

diversificazione produttiva) viene individuata come principale leva competitiva dalla grande maggioranza delle imprese del settore. Di contro, i margini di investimento per l’ulteriore qualificazione del prodotto e del processo non sembrano significativi stante la debolezza strutturale delle imprese alimentari italiane nell’appropriazione del valore aggiunto di filiera (sceso ulteriormente negli anni della crisi rispetto al 10,7% del 2008) e considerata l’esiguità del risultato netto dopo la copertura dei costi per salari e ammortamenti (equivalente nel 2011 solo al 2,0% del valore aggiunto lordo totale prodotto dall’intera filiera agroalimentare italiana, di contro al 10,2% del reddito operativo delle imprese di distribuzione e logistica).

2. se le imprese di più piccole dimensioni, durante gli anni della crisi, hanno perseguito strategie orientate alla difesa della quota di mercato agendo prioritariamente sulla leva competitiva della qualità, per le imprese più strutturate del settore la ricerca di nuovi accessi sui mercati esteri ha invece rappresentato la risposta strategica prevalente per dare spinta alla crescita, il cui ostacolo maggiore veniva da esse individuato nella stagnazione della domanda interna. Le esportazioni di tutti i sottocomparti delle industrie alimentari hanno registrato tassi di crescita medi annui positivi, che diventano addirittura eccezionali nel caso di alcuni comparti dell’industria delle bevande (vino).

finalità generale del piano proposto è pertanto quella di accompagnare con coerenti interventi formativi i piani di sviluppo competitivo delle imprese aderenti a partire dalla ricostruzione delle specificità del loro piano di sviluppo e in funzione delle caratteristiche del loro posizionamento competitivo. Sono individuati i seguenti OBIEttIVI QUALItAtIVI fONDAMENtALI: a) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, a causa di condizioni di debolezza strutturale nell’attuale posizionamento competitivo (micro o

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piccola dimensione, trend di fatturato in diminuzione e realizzato quasi totalmente sul mercato nazionale, con scarsa disponibilità di risorse per investimento), è focalizzato sul perseguimento di strategie prevalentemente difensive (riduzione dei costi con quota molto bassa di fatturato derivante dalla vendita di nuovi prodotti o servizi), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nel consolidamento della quota di mercato posseduta e per le quali il fattore critico di successo nell’attuazione della strategia è rappresentato dalla ricerca di ritorni adeguati, che consentano di creare valore senza pregiudicare la qualità e la sicurezza del prodotto, nella prospettiva del superamento delle condizioni di debolezza strutturale;b) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, anche in forza di un apprezzabile dinamismo strutturale nell’attuale posizionamento competitivo (piccola o media dimensione, trend di fatturato almeno stabile, con una quota export già significativa, seppure realizzata all’interno dei confini della UE e una disponibilità almeno stabile di risorse per realizzare nuovi investimenti produttivi), prevede di attuare strategie prevalentemente proattive (di allargamento della gamma prodotti o di focalizzazione sulla qualità del prodotto, sia qualificando le tecniche di produzione, sia valorizzando sul piano commerciale, anche con sviluppo di marchi propri, le produzioni tradizionali del Made in Italy e i prodotti tipici del territorio, così da realizzare una quota significativa di fatturato dalla vendita dei nuovi prodotti o servizi), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nella riduzione della dipendenza dal potere contrattuale della distribuzione ed il cui fattore critico di successo per l’attuazione della strategia consiste nell’allargamento del perimetro dei prodotti commercializzati/distribuiti e nella creazione di nuovi filoni di prodotti che possano essere distribuiti attraverso i canali già esistenti oppure mediante nuove pratiche commerciali (in un periodo in cui la distribuzione organizzata tende a ridurre il numero delle referenze, concentrandosi soltanto su quelle che raggiungono un turnover soddisfacente); c) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, anche in forza di un posizionamento competitivo caratterizzato dalla crescita strutturale (media o grande dimensione, trend di fatturato in crescita, con una quota export più che significativa e già realizzata anche al di fuori dei confini della UE, con una disponibilità crescente di risorse per realizzare nuovi investimenti produttivi), prevede di attuare strategie prevalentemente proattive (di differenziazione e allargamento della gamma prodotti a supporto dell’ingresso in nuovi mercati esteri, così da realizzare una quota anche elevata di fatturato dalla vendita dei nuovi prodotti o servizi all’interno di nuovi mercati), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nello sviluppo estero (internazionalizzazione) ed il cui fattore critico di successo per l’attuazione della strategia consiste nell’entrare nella distribuzione organizzata estera, sostenendo i relativi e necessari investimenti non solo per il marketing internazionale, bensì anche per la qualificazione dei processi produttivi (che devono risultarein linea con gli standard di sicurezza alimentare richiesti all’esportazione), per lo sviluppo di nuovi prodotti (per ampliare l’offerta di gamma e ottimizzarne la scala relativamente ai costi di marketing e distribuzione) e per l’organizzazione della logistica.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Le certificazioni delle competenze verranno effettuate attraverso lo svolfgimento di verifiche (test e/o colloqui) con attestazione del “Certificato di competenze” in relazione al profilo SRQ.

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Ente Attuatore Cisita Parma S.c. a r.l. (capofila/mandatario)Assoform Romagna S.c. a r.l. (mandante)Centoform S.r.l. (mandante)CIS Scuola per la gestione d’impresa S.c. a r.l. (mandante)Confindustria Veneto SIAV S.p.A. (mandante)Il Sestante Romagna S.r.l. (mandante)SfCU Sistemi formativi Confindustria Umbria S.c. a r.l. (mandante)Skillab S.r.l. (mandante)Umana forma S.r.l. (mandante)

Codice del piano AVS/031A/16 IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano t4fB: training for food and BeverageTotale ore 1.804totale ore certificate 492Totale ore interaziendali 72Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

348

Territori coinvolti • Emilia Romagna (29 Aziende)• Veneto (8 Aziende)• Piemonte (5 Aziende)• Umbria (5 Aziende)• Friuli Venezia Giulia (1 Azienda)

Totale aziende coinvolte 48PI coinvolte 24MI coinvolte 18GI coinvolte 6Totale Aziende prima partecipazione 12

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 253Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

199

Totale Donne coinvolte (teste) 108Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

51

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

35

Piano formativo avS/031a/16 ii

t4fb: traininG for food and beveraGe

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56 56

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

94

Totale Operai coinvolti (teste) 94Totale Impiegati coinvolti (teste) 123Totale Quadri coinvolti (teste) 36

Importo finanziamento progetto € 261.557,00Importo cofinanziamento € 81.600,00Breve descrizione del Piano • Il Piano formativo settoriale t4fB “training for food and Beverage”

risponde ai fabbisogni formativi di supporto all’attuazione della strategia competitiva di imprese dell’industria alimentare (in prevalenza filiere della lavorazione e conservazione della carne e dei prodotti a base di carne, della lavorazione del latte e della produzione casearia, della lavorazione delle granaglie e della produzione di pasta e di prodotti da forno, della lavorazione e conservazione di frutti e vegetali, della lavorazione e conservazione del pesce e dei molluschi) e dell’industria delle bevande (filiera vitivinicola, della produzione di bevande alcoliche, acetifici), con diversa collocazione nelle rispettive filiere (produzione primaria e prima trasformazione, trasformazioni ulteriori e commercializzazione di prodotti alimentari), al cui interno le esigenze di sviluppo del sistema di sapere risultano coerenti con le seguenti aree tematiche della formazione previste dall’Avviso:

• - qualificazione dei prodotti e dei processi della trasformazione alimentare mediante intervento sulle tecniche produttive,

• - cambiamenti nelle logiche dell’azione organizzativa, con particolare riferimento al recupero di flessibilità produttiva e al cambiamento nelle pratiche commerciali,

• - sviluppo di iniziative orientate all’ingresso e/o alla maggiore penetrazione nei mercati internazionali.

• Ai fini della definizione dello specifico fabbisogno connesso alle tipologie ed aree tematiche dell’avviso, è stato assunto a riferimento un modello di rilevazione in cui, alla ricostruzione preliminare in modalità desk dello scenario di contesto, è seguita, con riferimento alle imprese aderenti al piano, l’individuazione dei principali caratteri del loro comportamento competitivo (in una prospettiva dinamica, tesa ad evidenziare le principali trasformazioni e cambiamenti in atto), da cui derivare la caratterizzazione in base al posizionamento e la descrizione qualitativa del loro piano di sviluppo, nel perseguimento della strategia competitiva, da intendersi nell’accezione ampia di processo complesso, intenzionalmente orientato a produrre un mutamento o una trasformazione funzionali ad accrescere la competitività delle imprese nel contesto di riferimento, attraverso uno specifico progetto/intervento di sviluppo del portafoglio tecnologico dei prodotti e dei processi, delle logiche dell’azione organizzativa o della relazione con la domanda di mercato.

• Con riferimento all’attuale SCENARIO COMPEtItIVO, le scelte che hanno orientato la costruzione del piano e, nello specifico, orientato l’integrazione delle aree tematiche della formazione, in risposta ai fabbisogni emersi, trovano giustificazione a partire dalle seguenti tendenze e prospettive strategiche fondamentali:

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1. la qualità (a preferenza di prezzo, flessibilità produttiva e diversificazione produttiva) viene individuata come principale leva competitiva dalla grande maggioranza delle imprese del settore. Di contro, i margini di investimento per l’ulteriore qualificazione del prodotto e del processo non sembrano significativi stante la debolezza strutturale delle imprese alimentari italiane nell’appropriazione del valore aggiunto di filiera sceso ulteriormente negli anni della crisi rispetto al 10,7% del 2008) e considerata l’esiguità del risultato etto dopo la copertura dei costi per salari e ammortamenti (equivalente nel 2011 solo al 2,0% del valore aggiunto lordo totale prodotto dall’intera filiera agroalimentare italiana, di contro al 10,2% del reddito operativo delle imprese di distribuzione e logistica).

2. se le imprese di più piccole dimensioni, durante gli anni della crisi, hanno perseguito strategie orientate alla difesa della quota di mercato agendo prioritariamente sulla leva competitiva della qualità, per le imprese più strutturate del settore la ricerca di nuovi accessi sui mercati esteri ha invece rappresentato la risposta strategica prevalente per dare spinta alla crescita, il cui ostacolo maggiore veniva da esse individuato nella stagnazione della domanda interna. Le esportazioni di tutti i sottocomparti delle industrie alimentari hanno registrato tassi di crescita medi annui positivi, che diventano addirittura eccezionali nel caso di alcuni comparti dell’industria delle bevande (vino). Finalità generale del piano proposto è pertanto quella di accompagnare con coerenti interventi formativi i piani di sviluppo competitivo delle imprese aderenti a partire dalla ricostruzione delle specificità del loro piano di sviluppo e in funzione delle caratteristiche del loro posizionamento competitivo.

Sono individuati i seguenti OBIEttIVI QUALItAtIVI fONDAMENtALI:

a) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, a causa di condizioni di debolezza strutturale nell’attuale posizionamento competitivo (micro o piccola dimensione, trend di fatturato in diminuzione e realizzato quasi totalmente sul mercato nazionale, con scarsa disponibilità di risorse per investimento), è focalizzato sul perseguimento di strategie prevalentemente difensive (riduzione dei costi con quota molto bassa di fatturato derivante dalla vendita di nuovi prodotti o servizi), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nel consolidamento della quota di mercato posseduta e per le quali il fattore critico di successo nell’attuazione della strategia è rappresentato dalla ricerca di ritorni adeguati, che consentano di creare valore senza pregiudicare la qualità e la sicurezza del prodotto, nella prospettiva del superamento delle condizioni di debolezza strutturale;b) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, anche in forza di un apprezzabile dinamismo strutturale nell’attuale posizionamento competitivo (piccola o media dimensione, trend di fatturato almeno stabile, con una quota export già significativa, seppure realizzata all’interno dei confini della UE e una disponibilità almeno stabile di risorse per realizzare nuovi investimenti produttivi), prevede di attuare strategie prevalentemente proattive (di allargamento della gamma prodotti o di focalizzazione sulla qualità del prodotto, sia qualificando le tecniche di produzione, sia valorizzando sul piano commerciale, anche con sviluppo di marchi propri, le produzioni tradizionali del Made in Italy e i prodotti tipici del territorio, così da realizzare una quota significativa di fatturato dalla vendita dei nuovi prodotti o servizi), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nella riduzione della dipendenza dal potere contrattuale della distribuzione ed il cui fattore

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critico di successo per l’attuazione della strategia consiste nell’allargamento del perimetro dei prodotti commercializzati/distribuiti e nella creazione di nuovi filoni di prodotti che possano essere distribuiti attraverso i canali già esistenti oppure mediante nuove pratiche commerciali (in un periodo in cui la distribuzione organizzata tende a ridurre il numero delle referenze, concentrandosi soltanto su quelle che raggiungono un turnover soddisfacente);c) supportare le imprese il cui piano di sviluppo, anche in forza di un posizionamento competitivo caratterizzato dalla crescita strutturale (media o grande dimensione, trend di fatturato in crescita, con una quota export più che significativa e già realizzata anche al di fuori dei confini della UE, con una disponibilità crescente di risorse per realizzare nuovi investimenti produttivi), prevede di attuare strategie prevalentemente proattive (di differenziazione e allargamento della gamma prodotti a supporto dell’ingresso in nuovi mercati esteri, così da realizzare una quota anche elevata di fatturato dalla vendita dei nuovi prodotti o servizi all’interno di nuovi mercati), in cui il fattore chiave di competitività è individuato nello sviluppo estero (internazionalizzazione) ed il cui fattore critico di successo per l’attuazione della strategia consiste nell’entrare nella distribuzione organizzata estera, sostenendo i relativi e necessari investimenti non solo per il marketing internazionale, bensì anche per la qualificazione dei processi produttivi (che devono risultare in linea con gli standard di sicurezza alimentare richiesti all’esportazione), per lo sviluppo di nuovi prodotti (per ampliare l’offerta di gamma e ottimizzarne la scala relativamente ai costi di marketing e distribuzione) e per l’organizzazione della logistica.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

La certificazione delle competenze acquisite dai partecipanti alle azioni formative del piano avviene in coerenza con i diversi dispositivi previsti, valutata la loro applicabilità ai saperi oggetto di apprendimento e la loro sostenibilità nell’economia del partenariato attivabile nel Piano (in termini di individuazione dei soggetti legittimati all’impiego dei diversi dispositivi). L’oggetto della certificazione è rappresentato dal sapere professionale di cui si è preliminarmente verificato l’apprendimento al termine delle azioni formative. Quando siano soddisfatte le condizioni di riconducibilità, pertinenza ed esaustività di risultati verificati di apprendimento ad almeno uno degli standard di competenza previsti dai dispositivi di certificazione attivabili nel Piano, si avvia il processo di certificazione, con l’individuazione del soggetto responsabile e nel rispetto delle procedure previste dal particolare dispositivo attivabile. In riferimento alla procedura di certificazione, in vista dell’applicazione a tutti i dispositivi utilizzati nel Piano, si acquisisce dall’art. 5 (Riferimenti operativi per gli standard minimi di processo) del Decreto 30 giugno 2015 (Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all’art. 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13), la distinzione fondamentale ivi stabilita fra: - la prima fase di “identificazione” o formalizzazione delle evidenze di apprendimento- la seconda fase di “valutazione” per l’accertamento del possesso secondo modalità che assicurino l’occorrenza dei principi di terzietà, indipendenza e oggettività

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- la terza fase di “attestazione”, con rilascio e repertoriazione di attestati di parte seconda o di parte terza, a seconda delle condizioni di praticabilità emerse nelle fasi precedenti della procedura. Per “identificazione” si intende il processo di formalizzazione del raggiungimento degli esiti di apprendimento delle competenze acquisite in seguito alla partecipazione della persona alle azioni formative (valorizzando, laddove possibile, anche le sue competenze in ingresso, opportunamente identificate mediante le attività preparatorie e di accompagnamento alla formazione), in quanto riconducibili (secondo criteri di pertinenza ed esaustività) a standard che è possibile prendere a riferimento.In particolare, sono messi in trasparenza, rispetto agli standard di riferimento, le evidenze delle prove di verifica degli apprendimenti, realizzate mediante audizione, elaborazione di artefatti tecnici o prove prestazionali. Tali evidenze sono sistematizzate all’interno di un Dossier delle evidenze o Documento di trasparenza. Il Dossier delle evidenze o Documento di trasparenza viene successivamente validato (formalizzazione), individuando la praticabilità o meno per il candidato dell’accesso alle successive fasi della procedura di certificazione, ovvero stabilendo il grado dell’attestazione rilasciabile (di parte seconda o di parte terza). Per “valutazione” si intende la realizzazione, da parte del candidato ammissibile a questa fase della certificazione, di colloqui tecnici o prove prestazionali in coerenza con le modalità previste dai diversi dispositivi, da sostenersi alla presenza di organismi collegiali che assicurino il rispetto dei principi di terzietà, indipendenza e oggettività nell’accertamento del possesso delle competenze da certificare. In particolare accedono ai colloqui valutativi o alle prove prestazionali le persone che, a seguito della formalizzazione dei risultati di apprendimento, evidenzino il possesso di un corpo specifico di sapere professionale, tale da configurare un’unità di competenza significativa secondo i parametri definiti dallo standard di riferimento. Scopo della valutazione è quello di comprovare l’effettivo possesso di tali unità di competenza in vista di una sua attestazione di parte terza. Per attestazione di intende la stesura e il rilascio dei certificati, nel rispetto degli standard minimi di attestazione e registrazione. Possono essere rilasciati: 1) attestazioni di parte seconda o “Attestati”, rilasciati, su responsabilità dell’ente titolato, che eroga il servizio di identificazione e validazione delle evidenze di apprendimento, a tutti i candidati che, a seguito della formalizzazione dei loro risultati di apprendimento, non risultino ammissibili alla successiva fase di valutazione mediante colloquio tecnico o prova prestazionale, stante il riscontro di competenze che non configurano unità di competenza compiute, complete e, come tali, attestabili anche da una parte terza; 2) attestazioni di parte terza o “Certificati” o “titoli” (con valore di atto pubblico ufficiale in caso di rilascio da parte di regioni o province autonome, ministeri), rilasciati tutti i candidati che superino positivamente la valutazione con colloquio tecnico o prova prestazionale, su responsabilità dell’ente titolare della certificazione e dei relativi standard di riferimento (qualificazioni), che agisce come parte terza con il supporto dell’ente titolato che eroga i servizi di individuazione e validazione delle competenze da attestare. In considerazione della varietà dei risultati di apprendimento conseguibili a seguito della partecipazione alle azioni formative del Piano, sono applicabili le seguenti modalità di certificazione delle competenze.

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Ente Attuatore Capofila: Civita S.r.l. Partner: Poliedra Progetti Integrati SpA - S.A.I.P. formazione Sr l – - CO.S.MO. Servizi S.r.l.- fondazione Metes

Codice del piano AVS/086/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano SAPORI - Sviluppare nell’Agroalimentare Percorsi ORientati all’Innovazione

Totale ore 2.255totale ore certificate 474Totale ore interaziendali 281Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

497

Territori coinvolti • Lazio (14 Aziende) • Molise (3 Aziende) • Piemonte (10 Aziende)• Puglia (2 Aziende)• Sicilia (36 Aziende)

Totale aziende coinvolte 65PI coinvolte 52MI coinvolte 7GI coinvolte 6Totale Aziende prima partecipazione 20

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 404Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

372

Totale Donne coinvolte (teste) 125Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

65

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

65

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

144

Totale Operai coinvolti (teste) 327Totale Impiegati coinvolti (teste) 75Totale Quadri coinvolti (teste) 2

Piano formativo avS/086/16

SaPori - SviluPPare nell’aGroalimentare PercorSi orientati all’innovazione

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6161

Importo finanziamento progetto € 384.183,99Importo cofinanziamento € 93.650Breve descrizione del Piano SAPORI è un Piano settoriale multiregionale che sta coinvolgendo 65

imprese aderenti a fondimpresa che operano in Sicilia, Piemonte, Lazio, Molise, Puglia. Le aziende che hanno aderito al Piano operano nella “filiera agroalimentare” che rappresenta uno dei settori portanti dell’economia nazionale sia per numero di occupati sia per contributo alla formazione del PIL. Il Piano è, pertanto, rappresentativo di uno dei comparti più diffusi e conosciuti al mondo; un “insieme” di realtà che mostrano le “eccellenze” nazionali. Prodotti competitivi e garantiti in termini di sicurezza, gusto e qualità, che rispondono alle esigenze del mercato in continua evoluzione, sperimentando con successo, nel rispetto della tradizione le tecnologie più avanzate. L’analisi dei fabbisogni ha consentito di circoscrivere le esigenze formative delle imprese e ha consentito di stabilire gli interventi di formazione da realizzare, le tipologie e aree tematiche e quali lavoratori coinvolgere in via prioritaria.Il programma formativo del Piano, ha un carattere unitario e integrato e le tre aree tematiche individuate rispondono ai fabbisogni comuni di tutte le imprese coinvolte. Complessivamente il Piano sta consentendo la realizzazione dì azioni formative direttamente connesse ai progetti/interventi delle aziende beneficiarie nell’ambito di 3 aree tematiche: Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, Digitalizzazione dei processi aziendali e Internazionalizzazione, realizzando n. 2.255 ore di formazione suddivise in n. 60 tipologie di azioni formative e n. 86 edizioni corsuali.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Nell’ambito del Piano il processo di certificazione delle competenze sta coinvolgendo n.16 azioni formative pari a n. 474 di ore certificabili.IL soggetto attuatore, in mancanza della normativa regionale, come stabilito dall’Avviso 1/2016, art. 6.2 punto IV), ha previsto un sistema di certificazione delle competenze in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30 giugno 2015 (GURI 20 Luglio 2015 n. 166), emanato dal Ministero del Lavoro, di concerto con il MIUR, tenendo conto dell’Accordo Stato-Regioni del 22 gennaio 2015Dettaglio.Per n. 8 azioni (174 ore certificate) il processo di certificazione prevede l’applicazione del sistema CERtEt che permette di Certificare i contenuti di un percorso formativo e verificare le competenze professionali e tecniche acquisite dai partecipanti.Certificazioni rilasciate dal realizzatore o dal fondo.Per n. 6 azioni (230 ore certificate), relativa all’aggiornamento delle lingue il processo di certificazione prevede la partecipazione ad un esame riconosciuto ufficialmente a livello internazionale.Certificazioni standard in materia di lingue straniere.Per n. 2 azioni (70 ore certificate), riferite al soggetto POLIEDRA, il principio di terzietà è garantito da Poliedra tramite incarichi specifici a personale non dipendente (e ovviamente non coinvolto nelle attività di docenza) ma che abbia invece conseguito presso la Regione Piemonte il titolo di Operatore Abilitato alle operazione di certificazione delle competenze, tramite apposito corso ad obbligo di frequenza e tramite superamento di prova abilitante.Certificazioni rilasciate dal realizzatore o dal fondo.

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Ente Attuatore AtS Consvip scarl (Capofila); Partner di progetto: INSI SPA, ASCLA SOC. COOP, Itinera, Uniconsul soc. coop.

Codice del piano AVS/028E/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano S.W.E.E.t. (S.viluppo competitività ed empoW.erment per il sE.ttore alimE.nT.are)

Totale ore 1.699totale ore certificate 433Totale ore interaziendali 191Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

233

Territori coinvolti • Abruzzo (4 Aziende) • Campania (34 Aziende)• Lazio (5 Aziende)• Puglia (4 Aziende)• Toscana (3 Aziende)

Totale aziende coinvolte 50PI coinvolte 44MI coinvolte 3GI coinvolte 3Totale Aziende prima partecipazione 15

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 261Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

245

Totale Donne coinvolte (teste) 79Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

39

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

39

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

53

Totale Operai coinvolti (teste) 222Totale Impiegati coinvolti (teste) 39Totale Quadri coinvolti (teste) 0

Piano formativo avS/028e/16

S.w.e.e.t. - S.viluPPo comPetitività ed emPow.erment Per il Se.ttore alime.nt.are

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Importo finanziamento progetto € 289.017Importo cofinanziamento € 143.030Breve descrizione del Piano La Mission Principale del piano è erogare 1.699 ore di formazione

destinate a 261 lavoratori di 50 aziende beneficiarie del settore agro-alimentare provenienti dalle seguenti regioni: Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia e Toscana.Le azioni formative progettate, per lo più di natura esecutiva 1.467 (86,34%), afferiscono esclusivamente alle seguenti aree tematiche: «Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti» e “Innovazione dell’organizzazione”.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Nel Piano sono previste in totale 13 azioni formative certificate di cui n. 12 azioni sono oggetto di certificazione delle competenze ai sensi del D.M. 30/06/2015 ed 1 azione formativa è certificata mediante Organismo autorizzato trinity College. Per le azioni certificate come da decreto Interministeriale del 30/06/2015 con riferimento agli allegati 5,6 e 7, si è preceduto a rilasciare attestati di tracciabilità e Verifica degli apprendimenti redatti in conformità con la succitata normativa e rilasciati dal soggetto attuatore sulla base di prove di verifica predisposte e somministrate da una Commissione in coerenza con quanto indicato nel Decreto 30 giugno 2015.

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Ente Attuatore AtS CONSVIP SCARL (Capofila); Soggetti partner: CONSULMAN SPA, UNICONSUL SOC. COOP, ASCLA, e ItINERA SRL

Codice del piano AVS/042A/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano ALIMENtAtE 2Totale ore 2010totale ore certificate 455Totale ore interaziendali 239Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

187

Territori coinvolti • Campania (31 Aziende) • Puglia (7 Aziende)• Sicilia (3 Aziende)• Veneto (5 Aziende)• Piemonte (6 Aziende)

Totale aziende coinvolte 52PI coinvolte 48MI coinvolte 1GI coinvolte 3Totale Aziende prima partecipazione 11

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 274Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

260

Totale Donne coinvolte (teste) 96Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

82

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

82

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

57

Totale Operai coinvolti (teste) 251Totale Impiegati coinvolti (teste) 23Totale Quadri coinvolti (teste) 0

Piano formativo avS/042a/16

alimentate 2

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Importo finanziamento progetto € 297.560Importo cofinanziamento € 129.744Breve descrizione del Piano La Mission Principale del piano è erogare 2.010 ore di formazione

destinate a 274 lavoratori di 52 aziende beneficiarie del settore agro-alimentare provenienti dalle seguenti regioni: Campania, Puglia, Sicilia, Piemonte e Veneto. Le azioni formative progettate, per lo più di natura esecutiva 1457 (72,49%), afferiscono esclusivamente alle seguenti aree tematiche: “Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti” e “Innovazione dell’organizzazione”.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Nel Piano sono previste in totale 13 azioni formative certificate ai sensi del D.M. 30/06/2015 del 30 giugno 2015, con particolare riferimento agli allegati 5, 6 e 7. Per le azioni certificate come da decreto Interministeriale del 30/06/2015 con riferimento agli allegati 5,6 e 7, si è preceduto a rilasciare attestati di tracciabilità e Verifica degli apprendimenti redatti in conformità con la succitata normativa e rilasciati dal soggetto attuatore sulla base di prove di verifica predisposte e somministrate da una Commissione in coerenza con quanto indicato nel Decreto 30 giugno 2015.

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Ente Attuatore AtS CONSVIP SCARL (CAPOfILA) E ASCLA (PARtNER)Codice del piano AVS/013f/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano “tRAIN.fOOD_tRAIN.inig for the fOOD industry”Totale ore 1.598totale ore certificate 334Totale ore interaziendali 168Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

592

Territori coinvolti • Basilicata (1 Azienda)• Campania (29 Aziende)• Lazio (1 Azienda)• Puglia (10 Aziende)• Umbria (1 Azienda)

Totale aziende coinvolte 42PI coinvolte 36MI coinvolte 5GI coinvolte 2Totale Aziende prima partecipazione 8

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 211Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

206

Totale Donne coinvolte (teste) 74Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

42

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

42

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

31

Totale Operai coinvolti (teste) 190Totale Impiegati coinvolti (teste) 21Totale Quadri coinvolti (teste) 0

Piano formativo avS/013f/16ii

“train.food_train.iniG for the food induStry”

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Importo finanziamento progetto € 247.320,00Importo cofinanziamento € 71.760,00Breve descrizione del Piano Il Piano formativo “tRAIN. fOOD “ è stato destinato ad un numero di

N. 211 lavoratori provenienti da N. 42 aziende del settore alimentare di n. 5 regioni che hanno aderito al piano. I territori coinvolti sono stati i seguenti: Campania, Puglia, Basilicata, Umbria e Lazio. Le aziende beneficiarie operano in diversi comparti di specializzazione della filiera agroalimentare: industria conserve alimetari, produzione prodotti da forno, industria dolciaria, industria casearia, industria dei salumi/lavorazione carni, torrefazione, industria del vino/vinicola e industria olearia. Il piano, in maniera coerente con la struttura del sistema industriale italiano dove prevalgono le aziende piccole dimensioni, ha coinvolto una maggioranza di PMI pari all’86% del totale delle aziende coinvolte.Le ore di formazione totali del Piano realizzate sono state 1.598 con una progettazione di dettaglio pari al 92,4% delle ore. Complessivamente le edizioni formative realizzate sono state 48 mentre le azioni formative progettate sono state pari a 20 ed hanno riguardato le tre tematiche dell’Avviso: 1) Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti; 2) Innovazione dell’organizzazione; 3) Digitalizzazione dei processi aziendali. I fabbisogni aziendali definiti, specifici e convergenti su queste aree di interesse hanno denotato la forte motivazione delle aziende a sviluppare, singolarmente e in parte anche in forma integrata un upgrade dei propri processi di produzione, che in un’ottica di settore, riesca a fare da volano per una competitività più forte ed accentuata per le imprese stesse, sia individualmente che come cluster, l’ottica di sistema infatti, per questo settore, che si compone anche di picco le e piccolissime imprese- è di fondamentale rilevanza.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Nel Piano sono previste in totale 9 azioni formative di cui n. 3 azioni certificate secondo le competenze standard di inglese e n. 6 certificate ai sensi del D.M. 30/06/2015 del 30 giugno 2015, ed afferiscono alle seguenti azioni formative:

1. Automazione efficiente del ciclo di cottura dei dolciumi2. Automazione efficiente del ciclo di cottura dei prodotti da forno3. Tecniche avanzate per la conservazione degli alimenti e il

prolungamento della shelf life.

Le azioni formative di inglese sono state certificate mediante Organismo autorizzato INtERNAtIONAL ENGLISH SCHOOL DI SPItIERI fRANCIS XAVIER abilitata alla certificazione Cambridge english BUSINESS LANGUAGE tEStING SERVICE. Per le azioni certificate come da decreto Interministeriale del 30/06/2015 con riferimento agli allegati 5,6 e 7, si è preceduto a rilasciare attestati di tracciabilità e Verifica degli apprendimenti redatti in conformità con la succitata normativa e rilasciati dal soggetto attuatore sulla base di prove di verifica predisposte e somministrate da una Commissione in coerenza con quanto indicato nel Decreto 30 giugno 2015.

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Ente Attuatore fORM&AtP s.r.l (capofila), Infor Elea, Artù Ente formativo, Memory Consult Srl.

Codice del piano AVS/ 031G/ 16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano NEW EXPERIENCETotale ore 1.824totale ore certificate 796Totale ore interaziendali 296Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

138

Territori coinvolti • Campania (38 Aziende) • Piemonte (7 Aziende) • Puglia (1 Azienda)• Basilicata (8 Aziende)

Totale aziende coinvolte 54PI coinvolte 50MI coinvolte 0GI coinvolte 4Totale Aziende prima partecipazione 11

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 299Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

261

Totale Donne coinvolte (teste) 108Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

60

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

60

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

88

Totale Operai coinvolti (teste) 215Totale Impiegati coinvolti (teste) 77Totale Quadri coinvolti (teste) 7

Piano formativo avS/ 031G/ 16ii

new eXPerience

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6969

Importo finanziamento progetto € 327.037,37Importo cofinanziamento € 497.037,37Breve descrizione del Piano “New Experience” si caratterizza come un Piano settoriale dedicato

alle aziende agroalimentari e la sua implementazione a consentito di supportare le beneficiarie nel processo di ristrutturazione dei saperi per colmare il gap di competenza generato dai processi di innovazione e sviluppo implementati. In forza delle recenti indicazioni ministeriali sul tema della certificazione delle competenze e sui relativi processi di verifica e valutazione, frutto del recepimento degli indirizzi comunitari, il Piano è stato edificato attraverso un puntuale ricorso agli Standard di competenze, definiti nei repertori delle Qualificazioni Professionali regionali. La metodologia ha consentito di rendere coerente l’intero processo formativo e di limare alcune sbavature procedurali, isolate al termine delle attività formative svolte in capo a precedenti Piani di Formazione Continua. Lo sguardo d’insieme sul settore agroalimentare ha consentito un approccio focalizzato sulle tematiche formative maggiormente impattanti e ha agevolato nella proposta didattica nel suo complesso, normata da un processo di costruzione condivisa.Soddisfacenti sono risultati gli obiettivi conseguiti, pienamente il linea con le previsioni. Ottimo il rapporto con i referenti aziendali e con tutti i partner di progetto

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Il Piano è basato sull’ apprendimento per competenze, denominato CBA – Competence Based Approach, che ha inteso traguardare una duplice finalità: 1) promuovere la definizione di un sistema di riconoscimento delle competenze, che possa assicurare agli individui e alle imprese trasparenza nei sistemi di formazione professionale; 2) creare i presupposti per la capitalizzazione delle competenze professionali. Tutte le azioni certificate sono state costruite nel pieno rispetto di quanto socializzato in fase di progettazione, daimembri della compagine progettuale, sempre a valere su Figure Professionali normate dall’Atlante Nazionale. Al termine delle attività di Verifica degli Apprendimenti è stato rilasciato a tutti i lavoratori che hanno superato le prove previste, un “Documento di tracciabilità delle Competenze Verificate” sottoscritto dal Liceo Classico “torquato tasso” di Salerno, nel pieno rispetto del Principio di terzietà, sancito dal D.M. 30/06/2015.

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Ente Attuatore formamentis SRLCodice del piano AVS/024D/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano U.M.A.M.I. UNICItÀ AGROALIMENtARI PER L’AttRAttIVItÀ DI IMPRESE E TERRITORI

Totale ore 1.620totale ore certificate 384Totale ore interaziendali 256Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

96

Territori coinvolti • Campania (32 Aziende) • Calabria (13 Aziende)• Puglia (6 Aziende)• Basilicata (2 Aziende)

Totale aziende coinvolte 49PI coinvolte 49MI coinvolte 0GI coinvolte 0Totale Aziende prima partecipazione 13

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 300Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

300

Totale Donne coinvolte (teste) 125Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

73

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

68

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

70

Totale Operai coinvolti (teste) 200Totale Impiegati coinvolti (teste) 90Totale Quadri coinvolti (teste) 10

Piano formativo avS/024d/16

u.m.a.m.i. unicità aGroalimentari Per l’attrattività di imPreSe e territori

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7171

Importo finanziamento progetto € 278.636,69Importo cofinanziamento € 75.121,02Breve descrizione del Piano Il Piano UMAMI partecipa all’Avviso 1/2016 di fondimpresa,

coinvolgendo un contesto di 46 aziende appartenenti a N. 4 Regioni del Sud: Campania, Calabria, Basilicata e Puglia e rappresentative di uno dei principali settori attivi sul territorio meridionale, quello dell’Agroalimentare, con l’obiettivo di formare n. 291 lavoratori (operai e impiegati) nelle tematiche necessarie allo sviluppo del comparto produttivo di riferimento. Il Piano in proposta è di ambito Settoriale, di reti e di filiere produttive, su base multi regionale, nato per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica e filiera, quella Agro Industriale, organizzate secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale, anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

In coerenza con quanto previsto dall’articolo 7 del decreto ministeriale Giugno 2015 e dall’allegato 8 dell’Accordo Stato Regioni 22 Gennaio 2015, il processo di individuazione, validazione e certificazione delle competenze del Piano prevede la partecipazione di soggetti esterni al processo formativo, che possano garantire l’effettiva terzietà nel rispetto di quanto indicato in termini di necessità di affidamento del processo ad un soggetto diverso da chi ha erogato la formazione. Di seguito il dettaglio della procedura e dei soggetti terzi coinvolti.Individuazione, validazione e certificazione delle competenze in linea con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015.Di seguito gli step procedurali previsti:

1. Identificazione delle competenze svolta dall’Ente attuatore formamentis, con l’ammissione alla procedura di certificazione tramite formalizzazione del raggiungimento degli esiti di apprendimento;

2. Valutazione svolta dall’Ente Attuatore + IIS E. fERRARI -BAttIPAGLIA – settore tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Produzioni e Trasformazioni, diretta e sommativa realizzata attraverso il test (in uscita) e le prove prestazionali strutturate con la presenza di una commissione nominata dall’Ente Terzo che assicuri il rispetto dei principi di terzietà, indipendenza e oggettività del processo

3. Attestazione, attraverso la stesura e il rilascio del “Documento di Tracciabilità ”, modello condiviso e riconosciuto nell’ambito e secondo le modalità dell’ accordo di condivisione Confederale Regionale della Campania.

Il ruolo di ente terzo qualificato in possesso di comprovata capacità ed esperienza curricolare, idonea ad accertare e certificare le competenze acquisite dal lavoratore, sarà affidato all’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Enzo ferrari”, partner del progetto, con know how congruente ai contenuti delle azioni che saranno certificate.

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Ente Attuatore fORMAMENtIS SRLCodice del piano AVS/003C/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano “AGRO.fORM - formare per la competitività nel settore agroalimentare”Totale ore 1.798totale ore certificate 416Totale ore interaziendali 442Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

0

Territori coinvolti • Calabria (14 Aziende)• Campania (27 Aziende)• Puglia (12 Aziende)

Totale aziende coinvolte 53PI coinvolte 53MI coinvolte 0GI coinvolte 0Totale Aziende prima partecipazione 13

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 267Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

267

Totale Donne coinvolte (teste) 94Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

86

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

62

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

93

Totale Operai coinvolti (teste) 200Totale Impiegati coinvolti (teste) 57Totale Quadri coinvolti (teste) 10

Piano formativo avS/003c/16ii

“aGro.form - formare Per la comPetitività nel Settore aGroalimentare”

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Importo finanziamento progetto € 305.949,00Importo cofinanziamento € 49.784,94Breve descrizione del Piano Il Piano AGRO. fORM – formare per la competitività nel settore

agroalimentare è rivolto a 51 aziende con sede in tre regioni del Mezzogiorno (Calabria, Campania e Puglia), rappresentative di diverse aree produttive del settore agroalimentare.Si tratta di aziende accomunate dalla necessità di promuovere un processo di crescita e di sviluppo, valutato come necessario per adeguare le proprie strategie competitive ai cambiamenti che caratterizzano il settore di appartenenzae per rispondere alle molteplici sollecitazioni provenienti dagli specifici territori in cui operano.Per le aziende coinvolte, l’appartenenza alla stessa area territoriale e allo stesso settore produttivo, ha una rilevante influenza in termini di peculiarità che ne definiscono i profili economico-produttivi e le conseguenti esigenze emerse in fase di rilevazione dei fabbisogni formativi.In linea con quanto emerso dall’analisi dei fabbisogni, gli interventi formativi individuati rientrano nell’area tematica “A - Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti”, e sono orientati alla promozione delle competenze dei lavoratori rispetto all’innovazione e alla qualificazione del processo produttivo e/o dei prodotti.Nello specifico, tra i principali obiettivi del Piano emerge la valorizzazione delle competenze e delle abilità a supporto:

• del miglioramento delle competitività e del mantenimento dell’impresa sul mercato di pertinenza;

• dell’introduzione di metodologie operative innovative e dell’evoluzione degli standard qualitativi e produttivi;

• del sostegno alla cultura della prevenzione dei rischi e della eco-sostenibilità.

I corsi di “food Safety Management System: la ISO 22000” e “I sistemi per la certificazione di qualità (GLOBAL GAP, BRC, IfS)”, corrispondenti ad un totale di 416 ore formative, prevedono la certificazione delle competenze, ovvero il rilascio di un riconoscimento formale delle competenze acquisite dai dipendenti, prodotto secondo le modalità dell’accordo regionale per le certificazioni, condiviso dalle parti sociali e in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

I dipendenti hanno avuto la possibilità di ottenere un riconoscimento formale delle competenze acquisite secondo le modalità dell’accordo regionale per le certificazioni, condiviso dalle parti sociali e in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015. In linea con le indicazioni contenute nel D.M. 30/06/2015, il presente Piano si è avvalso della collaborazione di un Istituto tecnico Enzo ferrari di Battipaglia (SA) , quale organismo di parte terza in possesso di comprovata capacità ed esperienza curriculare idonea ad accertare e certificare le competenze acquisite dal lavoratore. L’Istituto ha nominato una Commissione di valutazione che, in qualità di garante della terzietà, collegialità, oggettività e indipendenza del processo, ha provveduto al riconoscimento delle competenze acquisite e al rilascio della relativa certificazione. Il percorso di certificazione si è articolato in tre distinti momenti:

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1. identificazione, in cui sono state predisposte le azioni generali per a) preparare la documentazione necessaria all’avvio del procedimento; b) ricostruire le esperienze dell’allievo e predisporre un apposito Dossier; c) individuare e codificare le competenze relative alle qualificazioni di interesse per la validazione; d) comporre il “Documento di trasparenza” per la messa in evidenza delle competenze acquisite;

2. valutazione, in cui è sato accertato il possesso delle competenze riconducibili alla qualificazione di riferimento mediante un colloquio tecnico e una prova prestazionale. La procedura di verifica, i relativi criteri di valutazione e tutta la documentazione prodotta sono tracciabili attraverso sistemi documentali predisposti allo scopo;

3. attestazione, in cui è stato rilasciato il “Documento di trasparenza”, predisposto secondo il modello contenuto nel D.M. 30.06.2015.

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Ente Attuatore I.f.O.A. capofila - fondazione Metes parter dell’ AtSCodice del piano AVS/062D/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano C.I.B.O. - Competitività,Innovazione e Benessere OrganizzativoTotale ore 1.792totale ore certificate 417Totale ore interaziendali 140Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

436

Territori coinvolti • Emilia Romagna (26 Aziende) • Puglia (15 Aziende)• Veneto (9 Aziende)• Friuli Venezia Giulia (1 Azienda)• Sicilia (1 Azienda)• Basilicata (1 Azienda)

Totale aziende coinvolte 53PI coinvolte 38MI coinvolte 12GI coinvolte 3Totale Aziende prima partecipazione 14

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 268Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

253

Totale Donne coinvolte (teste) 100Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

30

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

30

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

105

Totale Operai coinvolti (teste) 109Totale Impiegati coinvolti (teste) 150Totale Quadri coinvolti (teste) 9

Piano formativo avS/062d/16

c.i.b.o. - comPetitività,innovazione e beneSSere orGanizzativo

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Importo finanziamento progetto € 296.908,09Importo cofinanziamento € 90.641Breve descrizione del Piano Il Piano “C.I.B.O. - Competitività, Innovazione e Benessere Organizzativo”

ha raggiunto l’obiettivo generale di sviluppare le competenze dei lavoratori di questo settore al fine di favorire il loro sviluppo professionale, la competitività delle singole realtà aziendali e lo sviluppo economico. L’analisi del contesto produttivo e dei fabbisogni delle aziende hanno permesso di individuare e realizzare progetti aziendali che si sono inseriti in tre aree tematiche di intervento, ovvero: Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti per circa il 49,53% delle ore di formazione previste, Digitalizzazione dei processi aziendali per il 25,35% delle ore e Internazionalizzazione per il restante 25,12% . L’ area tematica che ha riscosso maggiore interesse da parte delle aziende aderenti al Piano è quella della “qualificazione dei processi di produzione”, le cui azioni formative hanno apportato cambiamenti effettivi che saranno evidenti non solo nei prodotti e nella loro qualità, e nelle pratiche lavorative ma anche nell’ottimizzazione dei processi e la riduzione degli sprechi di produzione e di stoccaggio con conseguente riduzione di costi. Allo stesso modo le attività formative previste dalle aree tematiche “digitalizzazione dei processi aziendali” e “internazionalizzazione” sono state considerate chiavi importanti per uno sviluppo strategico delle PMI del settore agro-alimentare, non solo in termini di ottimizzazione della gestione dei flussi ma anche in termini di competitività nei mercati nazionali ed internazionali, favorita dall’utilizzo di strumenti digitali innovativi.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Le azioni formative che porteranno a rilascio di certificazione competenze, sono state erogate con riferimento al sistema regionale Qualifiche Regione Emilia Romagna che prevederà, a conclusione di ogni percorso sotto elencato, il rilascio di SCC – Dispositivi di certificazione regionale (Scheda Conoscenze e Capacità). I percorsi formativi che rilasciano al termine la SCC (Scheda Conoscenze e Capacità) sono stati progettati avendo a riferimento il Sistema Regionale delle Qualifiche della Regione Emilia Romagna, correlando le competenze, conoscenze e abilità previste in esito ai singoli progetti con gli standard di una delle qualifiche esistenti sul territorio regionale in base alla DGR 1695/2010.La delibera 1695/2010 ha permesso la rivisitazione del quadro delle qualifiche per collocare il sistema regionale nello spazio europeo e strumentare i lavoratori nelle mutevoli opportunità del mercato globale, ritenendo importante stabilire e/o rafforzare gli “ancoraggi” del sistema regionale delle qualifiche ad un quadro più esteso e condiviso quale l’European Qualification framework (EQf), che già rappresenta il riferimento per la maggior parte dei paesi comunitari.Tutte le qualifiche sono pertanto state correlate e uniformate agli standard europei.Le qualifiche fanno riferimento a competenze “comunque e ovunque acquisite”: si tratta di competenze acquisibili sia in percorsi formativi (contesto di apprendimento “formale”) sia attraverso esperienze professionali (contesto di apprendimento “non formale”) sia in situazioni di vita sociale-individuale (contesto di apprendimento “informale”); sono inoltre espresse in termini di “standard professionali” (elementi essenziali e connotativi di una figura professionale in quanto individuano le principali competenze utili a svolgere le attività caratterizzanti la figura stessa).

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Ente Attuatore I.S.f.I.Ma. - Istituto per lo Sviluppo, la formazione, l’Innovazione e il Management – soggetto mandante

Codice del piano AVS/062D/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano PERfORMA – PERcorsi fORmativi per Migliorare l’AgroindustriaTotale ore 1.373totale ore certificate 283Totale ore interaziendali 168Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

166

Territori coinvolti • Basilicata (6 Aziende) • Campania (26 Aziende)• Emilia Romagna (9 Aziende)

Totale aziende coinvolte 41PI coinvolte 31MI coinvolte 8GI coinvolte 2Totale Aziende prima partecipazione 31

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 254Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

245

Totale Donne coinvolte (teste) 92Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

54

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

47

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

60

Totale Operai coinvolti (teste) 200Totale Impiegati coinvolti (teste) 54Totale Quadri coinvolti (teste) 0

Piano formativo avS/059b/16

Performa – PercorSi formativi Per miGliorare l’aGroinduStria

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Importo finanziamento progetto € 245.740Importo cofinanziamento € 36.500Breve descrizione del Piano Il piano si propone di soddisfare fabbisogni formativi comuni a più

aziende appartenenti alla filiera agroalimentare ed impiegate, più specificatamente, nei seguenti comparti:

• Lavorazioni lattiero casearie;• Industria conserviera e lavorazione e conservazione di frutta;• Lavorazione carni;• Lavorazione farinacei a prodotti da forno;• Produzione di olii e altri grassi.

Le attività formative, in risposta ai fabbisogni rilevati, riconducibili alle aree tematiche della “Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti”, della “Innovazione dell’organizzazione” e della “Digitalizzazione dei processi aziendali” mirano a:

• favorire l’adozione di tecniche di produzione finalizzate al miglioramento continuo qualità, sicurezza alimentare e igiene, legate in particolare alla tracciabilità di filiera, all’etichettatura, alla certificazione di prodotto, alla logistica distributiva e alla sostenibilità ambientale.

• favorire l’applicazione di nuovi metodi organizzativi, con specifico riferimento alla lean production e all’analisi delle prestazioni aziendali mediante l’adozione di specifici piani e strumenti di monitoraggio, al potenziamento dei canali di vendita e alle procedure di autocontrollo.

• Favorire l’implementazione di processi di innovazione digitale inerenti l’introduzione di nuovi dispositivi informatici in azienda o migliorando sistemi informativi e procedure esistenti. In particolare i processi di digitalizzazione sono relativi all’introduzione di software per la gestione informatizzata delle risorse e, soprattutto, del magazzino.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

In ottemperanza a quanto previsto dall’Avviso 1/2016, art. 6.2, si prevede l’erogazione di azioni formative al termine delle quali si rilascerà uno specifico documento di certificazione delle competenze. Nello specifico:

• Per le azioni “La certificazione di qualità dei prodotti e delle aziende agroalimentari”; “tecniche di produzione sostenibile nel sistema agroalimentare”; “Le novità introdotte dalla nuova norma UNI EN ISO:9001”; “Etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari”; “Sicurezza alimentare: standard BRC e IfS”; “tecniche di controllo della produzione agroalimentare e biologica” si prevede il rilascio, da parte del soggetto attuatore, di un “documento di tracciabilità degli apprendimenti verificati”. Il documento sarà rilasciato in ottemperanza agli standard previsti dal D.M. 30/06/2015 emanato dal MLPS di concerto con il MIUR.

• Per l’azione “Progettazione della qualità alimentare: microrganismi di interesse tecnologico, materie prime, progettazione e ottimizzazione del prodotto” si prevede il rilascio di uno specifico attestato CERTET.

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Ente Attuatore IAL LombardiaCodice del piano FOO1485943644513Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano FOODY II: laboratorio per la crescita e lo sviluppo del settore agroalimentare italianoTotale ore 1.659totale ore certificate 454Totale ore interaziendali 39Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

363

Territori coinvolti • Abruzzo (8 Aziende)• Emilia Romagna (4 Aziende)• Friuli Venezia Giulia (1 Azienda)• Lombardia (6 Aziende)• Marche (7 Aziende)• Piemonte (2 Aziende)• Puglia (2 Aziende)• Trentino Alto Adige (1 Azienda)• Veneto (6 Aziende)

Totale aziende coinvolte 37PI coinvolte 23MI coinvolte 11GI coinvolte 3Totale Aziende prima partecipazione 6

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 229Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

215

Totale Donne coinvolte (teste) 86Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

43

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

39

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

54

Totale Operai coinvolti (teste) 84Totale Impiegati coinvolti (teste) 121Totale Quadri coinvolti (teste) 24

Piano formativo foo1485943644513

foody ii: laboratorio Per la creScita e lo SviluPPo del Settore aGroalimentare

italiano

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Importo finanziamento progetto € 263.393,68Importo cofinanziamento € 44.193,17Breve descrizione del Piano Il Piano formativo “fOODY: laboratorio per la crescita e lo sviluppo del

settore agroalimentare italiano” si rivolge alle imprese e ai lavoratori presenti nelle 9 Regioni, che intende supportare nell’affrontare i processi di cambiamento e di generazione di innovazione necessari per perseguire il rilancio e superare la crisi. Nel perseguire tale obiettivo, attenzione particolare sarà dedicata al tema della creazione ed evoluzione delle competenze richieste in un contesto lavorativo sempre meno stabile.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Le azioni formative che prevedono la certificazione delle competenze sono progettate sul concetto di unità di competenze e saranno gestite per consentire la certificazione delle competenze secondo gli standard previsti dal Quadro Regionale Standard Professionali nei repertori dei profili professionali regionali.

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Ente Attuatore LItERALIA fORMAZIONE SRL(Capofila), COPI SRL, UNINDUStRIA PERfORM (Partner)

Codice del piano AVS/013M/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano DELIZIA: Delineare iniziative nell’agroalimentareTotale ore 1.478totale ore certificate 331Totale ore interaziendali 258Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

296

Territori coinvolti • Lazio (31 Aziende) • Campania (16 Aziende)

Totale aziende coinvolte 47PI coinvolte 43MI coinvolte 3GI coinvolte 1Totale Aziende prima partecipazione 19

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 187Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

179

Totale Donne coinvolte (teste) 70Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

40

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

21

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

50 previsti

Totale Operai coinvolti (teste) 122Totale Impiegati coinvolti (teste) 63Totale Quadri coinvolti (teste) 2

Piano formativo avS/013m/16ii

delizia: delineare iniziative nell’aGroalimentare

Literalia Formazione srl

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Importo finanziamento progetto € 255.208,35Importo cofinanziamento € 65.000,00Breve descrizione del Piano Il Piano formativo D.E.L.I.Z.I.A. è presentato dal’AtI (costituenda)

composta Literalia Formazione srl, COPI srl, Unindustria Perform srl a valere sull’Avviso 1/2016 - Competitività, II scadenza. Il Piano formativo D.E.L.I.Z.I.A. ha la finalità di sostenere e accompagnare le aziende beneficiarie in percorsi di sviluppo orientati alla crescita competitiva. In particolare, il Soggetto Proponente, in collaborazione con i responsabili aziendali, ha pianificato percorsi formativi incentrati sull’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche necessarie per la pianificazione e il perfezionamento di progetti/intervento in essere nelle imprese. Il Piano è stato elaborato puntando ad una specializzazione e ad un’integrazione, ove previsto, di tre aree tematiche come indicato nell’avviso 1/2016, sulla base anche delle indicazioni pervenute dalle realtà aziendali coinvolte, quali: Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti;Innovazione organizzativa;Digitalizzazione dei processi aziendali.L’intervento proposto ha natura settoriali e si rivolge ad aziende beneficiarie operanti nelle seguenti Regioni: Campania, Lazio appartenenti alla filiera dell’agroalimentare.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale certifica i contenuti dei corsi e verifica la corrispondenza con il sistema di referenziazione, le conoscenze, le competenze e le modalità di valutazione delle unità di competenze riferite ai vari profili professionali presenti nel Repertorio delle competenze e dei profili formativi regionale o nazionale. Predispone e somministra ai discenti le prove di verifiche attraverso piattaforma dedicata. Assicura il rispetto dei principi di terzietà, indipendenza, pertinenza dell’esperienza professionale, nonché di oggettività del processo di verifica e attestazione degli apprendimenti in coerenza con l’Art. 5 del Decreto 30 giugno 2015, comma 3, lettera b. Redige il Documento di tracciabilità degli apprendimenti verificati firmato dal Legale Rappresentante del Soggetto Attuatore e dal Rappresentante della valutazione per il soggetto terzo, così come condiviso e approvato dalle parti sociali

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Ente Attuatore Poliedra Progetti Integrati spa, S.A.I.P. formazione srl, Civita srl, Co.S.Mo. Servizi srl, Centro di formazione Cebano Monregalese, fondazione Metes

Codice del piano AVS/001C/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano P.A.N.E. Per Alimentare Nuove EconomieTotale ore 2.672totale ore certificate 536Totale ore interaziendali 194Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

363

Territori coinvolti • Piemonte (37 Aziende) • Lazio (13 Aziende)• Sicilia (10 Aziende)• Molise (4 Aziende)• Abruzzo (1 Azienda)• Puglia (1 Azienda)

Totale aziende coinvolte 66PI coinvolte 54 (7 Micro - 47 PI)MI coinvolte 5GI coinvolte 7Totale Aziende prima partecipazione 14

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 354Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

324

Totale Donne coinvolte (teste) 161Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

71

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

42

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

58

Totale Operai coinvolti (teste) 172Totale Impiegati coinvolti (teste) 177Totale Quadri coinvolti (teste) 5

Piano formativo avS/001c/16

P.a.n.e. Per alimentare nuove economie

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Importo finanziamento progetto € 399.169,56Importo cofinanziamento € 78.346,43Breve descrizione del Piano Il Piano formativo P.A.N.E. Per Alimentare Nuove Economie coinvolge

66 imprese del comparto agro alimentare distribuite su 6 regioni: Piemonte, Sicilia, Lazio, Molise, Abruzzo e Puglia.E’ stato redatto sulla base di un’approfondita analisi delle caratteristiche della filiera agroalimentare, in primis tramite l’esame delle principali fonti di ricerca sul settore, quindi compiendo uno studio del contesto dal macro al micro (ossia studiando le caratteristiche del settore agroalimentare a livello nazionale, regionale e locale, con una particolare attenzione agli elementi innovativi e/o di cambiamento su diverse aree tematiche) infine individuando, tramite l’analisi della domanda e dei fabbisogni, le peculiarità delle aziende aderenti. La domanda di formazione espressa dalle 66 aziende presenti nel Piano si è concretizzata in un’ipotesi d’intervento comprendente 82 azioni formative per un totale di 2.672 ore di formazione.L’insieme delle azioni formative previste è riconducibile a tre aree tematiche, comprese tra le sei indicate dall’Avviso 1/2016 ‘Competitività’. Si tratta delle aree attinenti:

• la qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti • la digitalizzazione dei processi aziendali• l’internazionalizzazione

tematiche che riconducono a macro finalità che le aziende perseguono, singolarmente o nella loro interazione, al fine di raggiungere l’obiettivo generale di supportare o innescare processi atti a rafforzare la competitività aziendale.A partire dagli orientamenti strategici di sviluppo e dai problemi che le aziende devono superare per conseguire gli obiettivi di crescita/permanenza sul mercato, sono state individuate le funzioni aziendali le cui competenze sono da rinforzare e le conoscenze e le capacità operative da migliorare. In questo modo, si sono concordate con le aziende le tematiche formative, i profili da coinvolgere e la durata delle azioni formative. Le azioni formative partono a inizio febbraio 2017 e termineranno a dicembre 2017.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Certificazioni rilasciate dal realizzatore: Valutazione dei Prodotti realizzati dai partecipanti, valutazione dei Resoconti di Processo redatti dal docente sull’iter di apprendimento e formazione dei partecipantiCertificazioni standard in informatica e lingue: Le prove di esame valutano le quattro abilità linguistiche (Reading, Writing, Listening, Speaking), proponendo compiti che misurano le capacità dei candidati nell’utilizzo della lingua.Sono collegati al sistema internazionale di livelli di competenza linguistica, il Common European Framework (CEF) del Consiglio d’Europa.

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Ente Attuatore Saip formazione e LavoroCodice del piano AVS/050B/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano t.E.R.R.A. – trasformarE, Rinnovare e Rafforzare l’AgroindustriaTotale ore 2.918totale ore certificate 424Totale ore interaziendali 236Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

612

Territori coinvolti • Campania (8 Aziende)• Lazio (21 Aziende)• Emilia Romagna (6 Aziende)• Piemonte (8 Aziende)• Sicilia (13 Aziende)

Totale aziende coinvolte 56PI coinvolte 49MI coinvolte 3GI coinvolte 4Totale Aziende prima partecipazione 17

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 244Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

244

Totale Donne coinvolte (teste) 97Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

50

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

49

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

58

Totale Operai coinvolti (teste) 176Totale Impiegati coinvolti (teste) 61Totale Quadri coinvolti (teste) 7

Piano formativo avS/050b/16ii

t.e.r.r.a. – traSformare, rinnovare erafforzare l’aGroinduStria

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Importo finanziamento progetto € 331.114,89Importo cofinanziamento € 77.548,75Breve descrizione del Piano Il piano t.E.R.R.A. – trasformarE, Rinnovare e Rafforzare l’Agroindustria

– presentato a valere sull’ Avviso 1/2016 II scadenza di fondimpresa – Ambito II Settoriale, di reti e di filiere produttive, promosso da SAIP formazione Srl (Soggetto Proponente), è stato approvato da Fondimpresa in data 19 giugno 2017 e ha visto avviare le attività in data 2 Agosto 2017 .Obiettivo generale del Piano è stato quello di predisporre un corpus di interventi formativi mirati a promuovere e accompagnare lo sviluppo competitivo di sistemi aziendali dotati di capacità dinamiche, in grado cioè di adattare, integrare e riorientare risorse e competenze per competere sia in modo reattivo che proattivo sul mercato dell’agroalimentare. A a tal fine il Piano si è concentrato nell’Ambito di 3 Aree Tematiche:

A) Qualificazione dei processi produttivi, B) Innovazione dell’Organizzazione;C) Digitalizzazione dei processi aziendali.

Obiettivi generali e trasversali: quali di fornire alle aziende, tramite la formazione, la capacità di fronteggiare le variazioni della domanda o le richieste di standard della GDO ma, al tempo stesso, misurarsi in modo tempestivo e anche innovativo con le opportunità presenti nelle varie configurazioni di filiera, caratterizzate da delivery specifiche per target diversi (GDO, grossisti, retail, consumatori finali presenti sul territorio o sul web).

• Stato d’avanzamento al 27 Aprile 2018: Ore concluse: 1.066 (55,12%), • Ore Avviate: 314 ore (9,10%)• Ore Pianificate: 96 ore (4,96%)• N. Azioni formative concluse: 43• N. Azioni Avviate: 11• N. Azioni pianificate: 4

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Il presente Piano si è avvalso della collaborazione di un Accademia Britannica per svolgere attività di certificazione Eipass di tipo d nel Lazio , quale organismo di parte terza in possesso di comprovata capacità ed esperienza curriculare idonea ad accertare e certificare le competenze acquisite dal lavoratore. La certificazione eipass è stata svolta anche in Campania con acquisizione standard in materia informatica e lingua straniera. In Sicilia le azione formative sono certificate secondo il sistema di certificazione delle competenze Certet. Infine in Piemonte ed Emilia Romagna la cerificazione viene rilasciata da Poliedra e Ifoa.

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Ente Attuatore SDI Soluzioni d’Impresa SrlCodice del piano AVS/010B/16IIAvviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

II scadenza

Nome del Piano PRO.AGR.I. Italia: focus PROdotti per un AGRoalimentare Innovativo in Italia”Totale ore 1.628totale ore certificate 368Totale ore interaziendali 82Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

684

Territori coinvolti • Lazio (5 Aziende)• Sicilia (28 Aziende)• Toscana (2 Aziende)• Veneto (9 Aziende)

Totale aziende coinvolte 44PI coinvolte 31MI coinvolte 13GI coinvolte 0Totale Aziende prima partecipazione 11

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 216Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

216

Totale Donne coinvolte (teste) 80Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

58

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

17

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

51

Totale Operai coinvolti (teste) 104Totale Impiegati coinvolti (teste) 103Totale Quadri coinvolti (teste) 9

Piano formativo avS/010b/16ii

Pro.aGr.i. italia: focuS Prodotti Per un aGroalimentare innovativo in italia”

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Importo finanziamento progetto € 283.331,40Importo cofinanziamento € 57.385,39Breve descrizione del Piano PRO.AGRI.Italia è un Piano formativo Settoriale che coinvolge aziende del

settore agroalimentare delle regioni SICILIA, VENEtO, LAZIO e tOSCANA.L’idea PRO.AGRI.ITALIA nasce da un lavoro di analisi del territorio, da un dialogo continuo con le parti sociali e in particolare da un confronto con le aziende beneficiarie, costituite essenzialmente da imprese di trasformazione alimentare e, in piccola parte, anche da realtà di produzione agricola che fanno anche attività di prima trasformazione, e che partecipano al piano in una logica di filiera agroalimentare. Alla luce di questo primo confronto sono stati individuati i concetti chiave e gli asset di sviluppo del piano, in coerenza con le esigenze di crescita e i fabbisogni manifestati dalle aziende del settore. Come si evince dal titolo stesso il focus del piano è il “prodotto”. Il piano parte dalla considerazione generale che la competitività dell’agroalimentare è essenzialmente centrata sul prodotto. Nell’agroalimentare infatti, il numero di aziende che producono e vendono semilavorati è sensibilmente inferiore ad altri settori (si pensi ad esempio al metalmeccanico o al settore arredamento), questo fa sì che il successo delle imprese è basato su un difficile equilibrio tra prodotto e marketing che permetta di posizionarsi sul giusto segmento di mercato.Il “prodotto”, in generale, ma in particolare quello agroalimentare, racchiude in sé una serie di elementi valoriali che incidono sulla scelta del consumatore. Il prodotto di un’azienda agroalimentare è: la combinazione di materie prime più o meno ricercate; il risultato di un insieme di lavorazioni (più artigianali o più industriali); l’espressione della cultura territoriale, regionale se si guarda al mercato nazionale o del Made in Italy se si guarda al mercato estero. Pertanto, il prodotto agro-alimentare al di là della sua funzione nutrizionale, si caratterizza anche per una serie di caratteri immateriali quali: salute, sicurezza, prestigio, altrettanto importanti nelle scelte strategiche aziendali. Lo sviluppo della competitività delle aziende del settore agroalimentare è quindi correlato al rafforzamento del prodotto, e questo avviene in particolare secondo tre principali direzioni: • il processo e le tecniche di produzione;• - l’azienda e l’efficientamento interno dei processi;• - il mercato. I 3 ambiti sopra descritti vengono espressamente richiamati dalle esigenze formative manifestate dalle aziende beneficiarie di PRO.AGRI.Italia, declinate in termini di gap di competenze delle aziende e dei loro lavoratori in relazione a specifici progetti di sviluppo aziendale, di seguito descritti. tali gap di competenze si riflettono su 3 ambiti tematici che rappresentano a loro volta le aree di intervento del presente piano formativo.

Da un lato si parla di formazione a supporto di progetti aziendali direttamente correlati al tema dell’Internazionalizzazione, dall’altro di formazione correlata a interventi aziendali negli ambiti della Digitalizzazione dei processi e della Qualificazione dei processi produttivi, da intendersi quali interventi di miglioramento interno del sistema azienda, delle risorse e del prodotto. In breve il concept di PRO.AGRI.ITALIA : “sostenere le aziende beneficiarie e i lavoratori nel loro percorso di sviluppo “del prodotto” e della competitività attraverso la qualificazione di competenze specifiche e funzionali alla realizzazione di progetti aziendali negli ambiti INtERNAZIONALIZZAZIONE, DIGItALIZZAZIONE, QUALIfICAZIONE DEI PROCESSI PRODUttIVI E DEI PRODOttI”.

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Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

Il processo di certificazione delle competenze applicato ha previsto le seguenti fasi: individuazione della competenza in esito all’azione formativa, somministrazione e valutazione delle prove predisposte dall’esperto, compilazione del Dossier individuale.Sono stati convolti, come soggetti terzi la commissione composta da: i) n. 3 Componenti del Comitato tecnico Scientifico (CtS) di Piano, provenienti dall’Università di Palermo - Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale (DIID) esperti negli ambiti formativi di Piano (Prof. Giovanni Perrone, Prof. M. Bruccoleri, Prof. G. Lo Re); ii) Esperto in processi valutativi e certificazione delle competenze, Dott. B. Avataneo; coadiuvati in qualità di facilitatore dal Responsabile attività non formative e di accompagnamento di Piano, Ing. Giorgia Petrotta.

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Ente Attuatore SfIDE SrlCodice del piano AVS/001C/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano P.L.U.M.P. Professionalizzare l’eccellenza produttiva agroalimentare per la competitività

Totale ore 1.598totale ore certificate 480Totale ore interaziendali 212Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

0

Territori coinvolti • Campania (27 Aziende) • Basilicata (4 Aziende)• Calabria (13 Aziende)• Puglia (16 Aziende)

Totale aziende coinvolte 56PI coinvolte 56MI coinvolte 0GI coinvolte 0Totale Aziende prima partecipazione 14

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 271Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

271

Totale Donne coinvolte (teste) 98Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

72

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

59

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

80

Totale Operai coinvolti (teste) 203Totale Impiegati coinvolti (teste) 51Totale Quadri coinvolti (teste) 17

Piano formativo avS/010h/16

P.l.u.m.P. (ProfeSSionalizzare l’eccellenza Produttiva aGroalimentare

Per la comPetitività)

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Importo finanziamento progetto € 306.625,29Importo cofinanziamento € 58.983,91Breve descrizione del Piano Il Piano P.L.U.M.P. (Professionalizzare l’ecceLlenza prodUttiva

agroaliMentare per la comPetitività) nasce dalle specifiche esigenze caratteristiche del contesto territoriale del settore agroalimentare dei quattro territori coinvolti nelle azioni formative: Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.L’idea progettuale mira a concretizzare un r-innovamento per le aziende del settore agroalimentare dei territori coinvolti, rappresentativi delle eccellenze produttive del Sud e delle tipicità del Made in Italy, riconosciuto a livello mondiale per prestigio e qualità.Il Piano P.L.U.M.P. prevede il coinvolgimento di 51 aziende del settore agroalimentare e 297 destinatari della formazione, afferenti a diverse aree della produzione, delle quattro regioni coinvolte, accomunati dalla condivisione di medesimi fabbisogni formativi caratterizzanti non solo il settore produttivo, ma la struttura gestionale derivante dal Sud italia, incline all’individualismo anziché alla cooperazione funzionale, a pratiche e tecniche lavorative ancorate nella tradizione senza soluzioni innovative e alla perseverante scelta di non beneficiare di sistemi eco-compatibili, già affermati in altre regioni. L’analisi dei fabbisogni formativi è stata strutturata secondo un Modello Sistemico per Competenze, dal momento che il processo di sviluppo di un sistema aziendale è la risultante di molteplici processi strettamente collegati tra loro e interdipendenti (processo informativo, produttivo, organizzativo, di apprendimento e sviluppo delle professionalità risorseumane, ecc.): una corretta analisi dei bisogni aziendali non deve limitarsi a interpretare il disagio come sintomo di una componente, ma deve individuare tutte (o almeno le principali) variabili coinvolte nel complessivo processo di sviluppo e correlare le eventuali criticità ai diversi processi aziendali e le disfunzioni ai soggetti che intervengono su quei processi.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

La certificazione delle competenze secondo le modalità dell’accordo regionale per le certificazioni condiviso dalle partisociali, in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015. L’individuazione, validazione e certificazione dellecompetenze di tale processo prevede il rilascio del Documento di tracciabilità degli apprendimenti verificati, firmato dalRappresentante legale del Soggetto Attuatore e dal Responsabile della valutazione per il soggetto terzo.

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Ente Attuatore Università Degli Studi Di Cassino E Del Lazio Meridionale (Capofila), Literalia formazione Srl, Copi Srl, Galgano Informatica Srl

Codice del piano AVS/084/16Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)

I scadenza

Nome del Piano CREA: Competitività e Ricerca nEll’ AgroalimentareTotale ore 2.218totale ore certificate 481Totale ore interaziendali 296Totale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

424

Territori coinvolti • Lazio (39 Aziende) • Campania (29 Aziende)

Totale aziende coinvolte 68PI coinvolte 58MI coinvolte 8GI coinvolte 2Totale Aziende prima partecipazione 28

Totale Dipendenti coinvolti (teste) 283Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMI

273

Totale Donne coinvolte (teste) 106Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)

60

Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)

61

Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenze

142

Totale Operai coinvolti (teste) 233Totale Impiegati coinvolti (teste) 49Totale Quadri coinvolti (teste) 1

Piano formativo avS/084/16

crea: comPetitività e ricerca nell’ aGroalimentare

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Importo finanziamento progetto € 372.671,46Importo cofinanziamento € 85.000Breve descrizione del Piano Il Piano formativo CREA è stato presentato dal’AtS composta

dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Literalia formazione srl, COPI srl, Galgano informatica srl a valere sull’Avviso 1/2016 - Competitività. Ha la finalità di sostenere e accompagnare le aziende beneficiarie in percorsi di sviluppo orientati alla crescita competitiva. In particolare, il Soggetto Proponente, in collaborazione con i responsabili aziendali, ha pianificato percorsi formativi incentrati sull’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche necessarie per la pianificazione e il perfezionamento di progetti/intervento in essere nelle imprese. Il Piano è stato elaborato puntando ad una specializzazione e ad un’integrazione, ove previsto, di tre aree tematiche come indicato nell’avviso 1/2016, sulla base anche delle indicazioni pervenute dalle realtà aziendali coinvolte, quali: Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, Innovazione organizzativa, Digitalizzazione dei processi aziendali. L’intervento proposto ha natura settoriali e si rivolge ad aziende beneficiarie operanti nelle seguenti Regioni: Campania, Lazio appartenenti alla filiera dell’agroalimentare.

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

In accordo con quanto previsto nell’accordo di condivisione, ed in coerenza con quanto inserito negli “Obiettivi Quantitativi”, per il Piano C.R.E.A. il soggetto attuatore, in mancanza della normativa regionale, come stabilito dall’Avviso 1/2016, art. 6.2 punto IV), prevede la certificazione delle competenze in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30 giugno 2015 (GURI 20 Luglio 2015 n. 166), emanato dal Ministero del Lavoro, di concerto con il MIUR, tenendo conto dell’Accordo Stato-Regioni del 22 gennaio 2015. Di seguito il dettaglio della procedura: • L’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, in qualità di organismo accademico scientifico ha il ruolo di certificare i contenuti dei corsi e verifica la corrispondenza con il sistema di referenziazione, le conoscenze, le competenze e le modalità di valutazione delle unità di competenze riferite ai vari profili professionali presenti nel Repertorio delle competenze e dei profili formativi regionale o nazionale. tale organismo dispone di esperti in possesso dei requisiti professionali riferiti alle aree disciplinari dell’Ateneo. Predispone le prove di verifiche sulla base delle singole unità di competenza presenti nell’azione formativa erogata al fine di verificare gli apprendimenti conseguiti dai partecipanti nell’ambito della formazione. Le prove d’esame potranno essere erogate anche in modalità on-line attraverso l’utilizzo di una apposita piattaforma. l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale assicura il rispetto dei principi di terzietà, indipendenza, pertinenza dell’esperienza professionale, nonché di oggettività del processo di verifica e attestazione degli apprendimenti in coerenza con l’Art. 5 del Decreto 30 giugno 2015, comma 3, lett. b). • Certiquality, in qualità di organismo di certificazione interviene nell’esame come soggetto qualificato ad assicurare il rispetto delle procedure sulla conformità dell’aula d’esame e sulle procedure di erogazione dell’esame. Al termine della procedura di verifica delle competenze sarà redatto un “Documento di tracciabilità degli apprendimenti verificati” firmato dal Legale Rappresentante del Soggetto Attuatore e dal Responsabile della valutazione per il soggetto terzo, così come condiviso e approvato dalle parti sociali. Inoltre, il presente documento conterrà una liberatoria per l’utilizzo delle informazioni in esso contenute nel rispetto della normativa sulla Privacy. Il Piano formativo CREA è presentato dal’AtS (costituenda) composta dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Literalia Formazione srl, COPI srl, Galgano informatica srl a valere sull’Avviso 1/2016 - Competitività.

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Il Piano formativo CREA ha la finalità di sostenere e accompagnare le aziende beneficiarie in percorsi di sviluppo orientati alla crescita competitiva. In particolare, il Soggetto Proponente, in collaborazione con i responsabili aziendali, ha pianificato percorsi formativi incentrati sull’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche necessarie per la pianificazione e il perfezionamento di progetti/intervento in essere nelle imprese. Il Piano è stato elaborato puntando ad una specializzazione e ad un’integrazione, ove previsto, di tre aree tematiche come indicato nell’avviso 1/2016, sulla base anche delle indicazioni pervenute dalle realtà aziendali coinvolte, quali: • Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, • Innovazione organizzativa, • Digitalizzazione dei processi aziendali. L’intervento proposto ha natura settoriali e si rivolge ad aziende beneficiarie operanti nelle seguenti Regioni: Campania, Lazio appartenenti alla filiera dell’agroalimentare.

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strumenti utilizzati per l’indagine

Avviso 1/2016 - Competitività

COMPETITIVITÀ

IMPRESA E LAVOROPETENZE

COM

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Scheda di rilevazione dei dati quantitativi e qualitativi del Piano formativo

Ente Attuatore

Codice del piano

Avviso 1/2016 Competitività - Settoriale Agroalimentare (indicare se I o II scadenza)Nome del Piano

Totale oretotale ore certificateTotale ore interaziendaliTotale ore di formazione nell’area tematica “digitalizzazione”

Territori coinvolti

Totale aziende coinvoltePI coinvolteMI coinvolteGI coinvolteTotale Aziende prima partecipazione

Totale Dipendenti coinvolti (teste)Totale Dipendenti coinvolti (teste) proveniente da PMITotale Donne coinvolte (teste)Totale Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri (teste)Totale lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni (teste)Totale dipendeti coinvolti (partecipanti) che hanno superato le prove di certificazione delle competenzeTotale Operai coinvolti (teste)

Totale Impiegati coinvolti (teste)Totale Quadri coinvolti (teste)

Importo finanziamento progetto

Importo cofinanziamento

Breve descrizione del Piano

Breve descrizione delle modalità di certificazione delle competenze adottate nel Piano con indicazione di eventuali soggetti terzi e tipologia documento rilasciato

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queStionario referente aziendale

Questionario di efficacia ed efficienza della formazioneAvviso 1/2016 – Competitività I Scadenza

Piano Formativo ________cod._________

Comparto merceologico dell’aziendaArea tematica/iniziativa aziendale per la quale l’azienda ha fruito di attività di formazionetitolo del/dei corso/corsi di cui l’azienda è stata beneficiaria nell’ambito dell’iniziativa aziendale

Il presente questionario, condiviso dal Comitato Tecnico Permanente, sarà utilizzato nel programma di valutazione dell’attività formativa del Piano Formativo. I risultati verranno presentati dagli Enti di formazione in forma aggregata al fine di rilevare un giudizio complessivo delle attività del Piano in termini di efficacia ed efficienza della formazione e dei relativi risultati attesi. L’analisi dei dati sarà utilizzata per monitorare l’attività svolta sul Piano formativo in oggetto e costituirà oggetto del Convegno finale del Piano formativo.Il questionario prende in considerazione i vantaggi che la formazione svolta nel Piano in oggetto potrà avere sull’azienda, con particolare interesse per i risultati connessi all’/agli intervento/i previsto/i in fase progettuale dall’azienda nelle aree tematiche indicate nell’Avviso 5/2015 – Competitività di fondimpresa.

1. Come l’azienda è venuta a conoscenza delle attività promosse da fondimpresa?

Incontro/seminario promosso da FondimpresaIncontro/seminario promosso dalle Associazioni di categoriaIncontro/seminario promosso dalle Organizzazioni SindacaliIncontro/seminario promosso dall’ente di FormazioneAltro

2. Da quando l’azienda è iscritta a fondimpresa è aumentato il numero ore pro capite di formazione erogate al singolo dipendente?

SiNo

3. Quali sono i principali risultati che l’impresa vorrebbe perseguire attraverso l’intervento formativo?N.B. possono essere fornite risposte multiple

Maggiore efficienza organizzativa e produttiva 1 2 3 4Incremento occupazionale 1 2 3 4Crescita della professionalità e delle competenze 1 2 3 4Miglioramento del clima aziendale 1 2 3 4Incremento quote di mercato 1 2 3 4Incremento del fatturato 1 2 3 4Altro 1 2 3 4

Tipologia di rispostaPer nulla= 1; Poco= 2; Abbastanza= 3; Molto= 4

4. Indicare i possibili vantaggi che la formazione svolta nel Piano in oggetto potrà avere sull’azienda, con particolare interesse per i risultati connessi all’/agli intervento/i previsto/i in fase progettuale dall’azienda nell’area tematica della digitalizzazione. (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’azienda ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

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98 98

N.B. possono essere fornite risposte multiple

Maggiore efficienza organizzativa e produttiva 1 2 3 4Incremento occupazionale 1 2 3 4Crescita della professionalità e delle competenze 1 2 3 4Miglioramento del clima aziendale 1 2 3 4Incremento quote di mercato 1 2 3 4Incremento del fatturato 1 2 3 4Riduzione dei tempi di lavoro 1 2 3 4Altro 1 2 3 4

Tipologia di rispostaPer nulla= 1; Poco= 2; Abbastanza= 3; Molto= 4

5. Le Azioni Formative sono state condivise a livello aziendale o territoriale?

Territoriale Aziendale

6. Eventuali suggerimenti/informazione che l’azienda ritiene utile rilevare al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza della formazione:

Luogo e data: _____________, __/__/____

Firma per ricevuta dell’Ente di formazione

_____________________________

Timbro

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9999

queStionario lavoratori

1 2 3 4 5

Il corso proposto è coerente con l'iniziativa/e aziendale e ritiene che

possa contribuire a migliorare il livello competitivo dell'azienda?

Ritiene che il corso abbia migliorato le sue performance professionali e incida in modo e�ciente sulle diverse fasi del

processo produttivo in cui è impegnato?

Ritiene che il corso abbia inciso positivamente sulla sua

autonomia lavorativa e sulla gestione dei tempi di lavoro?

Ritiene che le tematiche a�rontate nel corso e le conoscenze acquisite, relativamente alle

tecniche e agli strumenti introdotti in azienda, migliorino la qualità e le modalità operative del

suo processo lavorativo?

Ritiene che le tematiche a�rontate nel corso e le conoscenze acquisite, con riferimento al

tema della digitalizzazione, migliorino la qualità e le modalità operative del suo processo

lavorativo? (Rispondere se l’Area tematica/iniziativa aziendale per la quale l’allievo ha fruito di attività di formazione è quella della digitalizzazione).

Allievi MEDIA

0 0 0 0

MEDIA PONDERATA 0,00

Tipologia di risposte Per nulla= 1

Poco= 2

Abbastanza= 3

Molto= 4

Allievi

Data Unità emittente/VistoRAQ

Come sei venuto a conocenza dell'esistenza di formazione finanziata dai Fondi Interprofessionali? 1. Ho partecipato ad un seminario organizzato da un Fondo Interprofessionale; 2. Mi sono documentato autonomamente; 3. Mi ha detto tutto il responsabile aziendale; 4. Ho partecipato a riunioni organizzate dal sindacato; 5. Azienda e Sindacato insieme

hanno tenuto un'assemblea di comunicazione dell'iniziativa; 6. Le informazioni mi sono state fornite dall'ente di formazione che ha gestito il corso.

Risposte

Il presente questionario somministrato ai discenti e condiviso dal Comitato Tecnico Permanente, sarà utilizzato nel programma di valutazione dell’azione formativa del presente Piano formativo. I risultati rilevati verranno presentati in forma aggregata al �ne di rilevare un giudizio complessivo delle attività del Piano in termini di e�cacia ed e�cienza della formazione e dei relativi risultati attesi. L’analisi dei dati sarà utilizzata per monitorare l’attività svolta sul Piano formativo in oggetto e a scopo promozionale, per promuovere la bilateralità e la formazione continua nelle realtà aziendali.Il questionario prende in considerazione le ricadute che la formazione svolta nel Piano in oggettopotrà avere sul background professionale del discente in un'ottica di competitività aziendale. Sono presenti anche due quesiti che misurano la maturità ed il livello di consapevolezza del partecipante al corso rispetto al fondamentale tema di informazione e di partecipazione alla di�usione della cultura della formazione continua

Grazie per la preziosa collaborazione

Tipologia risposte: Inserire il numero corrispondente alla risposta che si intende dare

Come è avvenuta la tua selezione per partecipare ad una o più attività formative? 1. E' stato coinvolto tutto il mio servizio/settore/linea/ufficio; 2. Avevo da tempo condiviso con il mio responsabile la necessità di approfondire

alcuni temi; 3. Devo svolgere nuove mansioni/attività per cui necessito di nuove conoscenze e di rafforzare le mie competenze

QUESTIONARIO di VALUTAZIONE dell'e�cacia e dell'e�cienza della formazione Avviso 1/2016 - Competitività (indicare se I o II scadenza)

VALUTAZIONE CORSO

ALL

IEV

I

DOMANDE

PIANO FORMATIVO _____________________ COD AVS /____/___ Denominazione CORSO ________________________________________

ALL

IEV

I

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100 100

queStionario enti attuatori

L’indagine ha identiche caratteristiche sugli anni 2016/17 e 2017/18 e serve a standardizzare alcune informazioni ed a monitorarne la loro evoluzione nel tempo.La prima parte di domande riguarda essenzialmente la tipologia e le quantità dell’attività formativa a sostegno dell’innovazione/digitalizzazione dei processi produttivi, prendendo a riferimento le Aree Tematiche di intervento proposte da Fondimpresa:

1. qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti2. innovazione dell’organizzazione3. digitalizzazione dei processi aziendali4. internazionalizzazione/e-commerce5. contratti di rete

La seconda parte di domande cerca di cogliere il nesso tra l’attività formativa svolta ed i percorsi di innovazione (di vario tipo) che possono aver indotto un’evoluzione della domanda formativa stessa da parte dell’azienda (in questi casi trattasi di informazioni non sempre disponibili da parte dell’Ente attuatore in relazione al rapporto con l’azienda ed il suo management). avviso 1/2016 - competitività

Domande prima parte:

• totale numero regionale aziende coinvolte (dividere tra PMI e GI)• Totale numero regionale lavoratori dipendenti (dividere operai, impiegati, quadri)• Totale numero regionale lavoratori formati (dividere come sopra) • Totale numero azioni formative per singole tematiche • Totale numero ore formative per singole tematiche• Totale numero di lavoratori formati per singole tematiche (dividere come sopra)

Domande seconda parte:

• In quali aziende avete registrato un’evoluzione della domanda formativa?• Come si è sostanziata questa evoluzione (temi, metodologie didattiche, aree aziendali coinvolte, altro)?• In rapporto a quale percorso innovativo (di prodotto, di processo, organizzativo, di mercato)?• Le innovazioni di prodotto e/o di processo sono state radicali e/o incrementali?• In che misura la nuova domanda del consumatore singolo e/o organizzato (GDO) ha prodotto percorsi di innovazione

aziendale (certificazioni, prodotti biologici, etnici, salutisti, etichetta e confezione con maggiori informazioni, altro)?• Ci sono aziende che hanno cominciato ad utilizzare gli sgravi fiscali del Piano Calenda? (Domanda solo per l’anno

2017/18)

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Promossa dal Comitato Tecnico Permanente

Avviso 1/2016 Competitività

Il presente documento è stato realizzato nell’ambito dei 20 piani formativi del settore agroalimentare finanziati da fondimpresa Avviso 1/2016 - Competitività.