peritrapianti checuraipolmoni Lascatolamagica · dei casi si possono prelevare e utilizzare anche i...

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RAPHAËL ZANOTTI Estromessa la componen- te pidiellina dell’assessora- to alla Sanità dopo l’arre- sto di Caterina Ferrero e del suo braccio destro Pie- ro Gambarino, in Regione la strada sembrava spiana- ta per i cotiani Paolo Mon- ferino e Claudio Zanon. Il direttore generale e il com- missario dell’Aress rappre- sentavano l’asse di ferro che si opponeva alla Ferrero. Ma oggi, che si attende la no- mina da parte del governato- re del futuro assessore, il cli- ma è cambiato. Zanon, nelle ultime setti- mane, ha più volte parlato da assessore in pectore, indi- cando reparti da chiudere e da aggregare sulla base dei «nuovi indirizzi di efficienza della Regione». Parole che gli hanno attirato certo l’an- tipatia di molti colleghi. Ma non solo. Il 30 giugno scorso, il di- rettore generale Monferino ha inviato al commissario delle Molinette, Emilio Iodi- ce, una richiesta di chiari- menti sulla scelta di imple- mentare la struttura di cui è primario Zanon con quattro medici «orfani» di un repar- to di chirurgia chiuso dopo l’andata in pensione del pri- mario. Monferino chiede a Io- dice di motivare la scelta con- siderato che la chirurgia on- cologica (il reparto guidato da Zanon) «gestisce solo 9 posti letto e presenta la casi- stica più bassa» tra le strut- ture delle Molinette. Una critica pesante all’an- tico alleato. Dati alla mano la Chirurgia Oncologica di Za- non ha trattato nel 2010 cir- ca 200 casi. Numeri non pro- prio in linea con gli stessi pa- rametri di produttività espressi dallo stesso Zanon se si considera che la chirur- gia del professor Morino, nel- lo stesso periodo, ha effettua- to 1100 interventi (oltre cin- que volte), di cui 260 inter- venti maggiori sull’intestino, 30 sul pancreas e 80 di coleci- stectomia. A ciò si aggiunga che ernie e vene varicose rap- presentano le prime voci nel- la produttività di Zanon, in- terventi che sembrano aver poco a che fare con la Chirur- gia Oncologica. Dunque per- ché quei quattro medici in più vista la carenza di organi- co in altre strutture come il Dea (chirurgia d’urgenza) «che vantano casistica più complessa e numerosa»? Il commissario Iodice non ha ancora risposto, ma è chiaro che anche tra gli anti- chi alleati sembra comincia- ta la guerra. SI ROMPE L’ALLEANZA AFFONDO DEL DIRETTORE GENERALE Non c’è pace nella Sanità Monferino: “Zanon produce poco” Solo 200 casi Bassa produttività per la chirurgia oncologica del commissario dell’Aress Claudio Zanon antico alleato del direttore generale alla Sanità Paolo Monferino Chiesti chiarimenti sui 4 nuovi medici affidati a Chirurgia oncologica

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Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 55 - 06/07/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/09 - Autore: SILMIC - Ora di stampa: 05/07/11 22.56

La storiaMARCO ACCOSSATO

La scatola magicache cura i polmoni

per i trapianti

Il professor Marco Ranieridirige il dipartimento univer-sitario di Rianimazione delleMolinette, dov’è ricoveratala donna salernitana.

Quali solo le prospettivenel campo dei trapianti,grazie a questa tecnica sal-va-polmone?

«Il trapianto di polmone con-tinua a essere un’emergenzanazionale, perché ci sono po-chi organi disponibili rispet-to alla richiesta e alla listad’attesa. Il che è un dramma,

consideratoche si trattade l l ’un icoorgano chenon ha unaterapia so-stitutiva. Sucento dona-tori, soltan-to nel 30per cento

dei casi si possono prelevaree utilizzare anche i polmoni.La morte cerebrale li danneg-gia rapidamente, e spessol’organo è colpito da infezio-ni legate alla ventilazioneprolungata».

Il 30 per cento di polmoniutilizzabili è una cifra bas-sissima. Di quanto la nuo-va tecnica ridurrà le distan-ze?

«Difficile dirlo. La ricerca ita-liana ha però promosso unprotocollo per una“ventilazione più gentile” interapia intensiva e per rad-doppiare quindi teoricamen-te i polmoni disponibili natu-ralmente al trapianto. Maquesto protocollo deve esse-re esteso a tutte le terapie in-tensive, se vogliamo ottene-re un risultato significativo».

E per il restante 70 per cen-to?

«L’esperienza di Torino di-mostra che si possono recu-perare i polmoni edematosie, se si procederà con questatecnica, anche quelli infetti,da trattare con soluzioni anti-batteriche. Oggi possiamo af-fermare che le possibilità teo-riche di un cambiamento dirotta che dia più speranze aimalati ci sono davvero, ma èchiaro che occorre investire,sia in termini economici siadi ricerca». [M. ACC.]

Grazie a una «sca-tola magica» ingrado di rigene-rare i polmonimalati, i cardio-

chirurghi delle Molinettehanno trapiantato venerdìscorso su una donna salerni-tana di 42 anni - per la primavolta in Italia - due organi fat-ti guarire sotto vetro con unaspeciale soluzione liquida an-ti-edema e anti-batterica.

I polmoni - prelevati daun donatore biellese di 51 an-ni morto per asfissia - non sa-rebbero stati utilizzabili persalvare la donna, affetta da fi-brosi cistica, se a Torino nonfosse stata perfezionata e uti-lizzata una tecnica rivoluzio-naria nata per scopi di ricer-ca quindici anni fa al Toron-to General Hospital, centrouniversitario col quale i chi-rurghi torinesi collaboranoda tempo. L’intervento, ese-guito da Massimo Boffini eLorenzo Del Sorbo, ha richie-sto cinque ore soltanto per ri-generare i polmoni con lospeciale liquido. Ora la pa-ziente è ricoverata in terapiaintensiva, nel reparto del pro-

fessor Marco Ranieri, diret-tore del dipartimento univer-sitario di Anestesia e riani-mazione delle Molinette.

La tecnica si chiamaEvlp, Ex Vivo Lung Perfu-sion System. La «scatola ma-gica» è un contenitore steri-le in plexiglass in grado dimantenere temperatura eumidità costanti e controlla-te, mentre grazie a canuletrasparenti da sala operato-ria una macchina perfondeartificialmente i polmoni dafar rinascere.

L’intervento «è perfetta-mente riuscito», e l’annun-cio apre immediatamentenuove prospettive nel cam-po dei trapianti: «Il polmone- spiega il professor MauroRinaldi, direttore della Car-diochirurgia universitariadov’è stato eseguito il tra-pianto - è un organo che, di-versamente dagli altri, dege-nera rapidamente in caso dimorte cerebrale o per le con-seguenze di infezioni legatealla ventilazione artificialeprolungata».

Mantenere i polmoni «vivi»il più a lungo possibile è l’unicapossibilità di donarli. Ma il me-todo utilizzato nei giorni scor-si alle Molinette va oltre, per-ché è addirittura in grado dicancellare un edema e annien-tare quasi completamente an-che le infezioni prodotte in ge-nere dall’intubazione prolun-gata: «La tecnica permette diincrementare significativa-mente, fino a raddoppiare, la

quota di polmoni idonei al tra-pianto, attraverso la rigenera-zione di organi cosiddetti“marginali” o addirittura giu-dicati inizialmente non idoneial trapianto».

Secondo i chirurghi torine-si, la «scatola magica» potreb-be essere in grado anche dibloccare il cosiddetto dannoda perfusione che colpiscedal 5 al 10 per cento dei pol-moni trapiantati, nel momen-

to in cui riprende la funziona-lità spontanea.

La donna sottoposta al tra-pianto era in cura presso il Cen-tro fibrosi cistica dell’ospedaleSan Luigi di Orbassano. Le suecondizioni erano giudicate gra-vissime; le speranze ridotte or-mai quasi a zero. Da ieri respirasenza più bisogno di macchine.

il video della nuova tecnicasu www.lastampa.it

domandea

Marco Ranieririanimatore

RAPHAËL ZANOTTI

Estromessa la componen-te pidiellina dell’assessora-to alla Sanità dopo l’arre-sto di Caterina Ferrero edel suo braccio destro Pie-ro Gambarino, in Regionela strada sembrava spiana-ta per i cotiani Paolo Mon-ferino e Claudio Zanon. Il

direttore generale e il com-missario dell’Aress rappre-sentavano l’asse di ferro chesi opponeva alla Ferrero.Ma oggi, che si attende la no-mina da parte del governato-re del futuro assessore, il cli-ma è cambiato.

Zanon, nelle ultime setti-mane, ha più volte parlatoda assessore in pectore, indi-cando reparti da chiudere eda aggregare sulla base dei«nuovi indirizzi di efficienzadella Regione». Parole chegli hanno attirato certo l’an-tipatia di molti colleghi. Manon solo.

Il 30 giugno scorso, il di-rettore generale Monferino

ha inviato al commissariodelle Molinette, Emilio Iodi-ce, una richiesta di chiari-menti sulla scelta di imple-mentare la struttura di cui èprimario Zanon con quattromedici «orfani» di un repar-to di chirurgia chiuso dopol’andata in pensione del pri-mario. Monferino chiede a Io-dice di motivare la scelta con-siderato che la chirurgia on-cologica (il reparto guidatoda Zanon) «gestisce solo 9posti letto e presenta la casi-stica più bassa» tra le strut-ture delle Molinette.

Una critica pesante all’an-tico alleato. Dati alla mano laChirurgia Oncologica di Za-

non ha trattato nel 2010 cir-ca 200 casi. Numeri non pro-prio in linea con gli stessi pa-rametri di produttivitàespressi dallo stesso Zanonse si considera che la chirur-gia del professor Morino, nel-lo stesso periodo, ha effettua-to 1100 interventi (oltre cin-que volte), di cui 260 inter-

venti maggiori sull’intestino,30 sul pancreas e 80 di coleci-stectomia. A ciò si aggiungache ernie e vene varicose rap-presentano le prime voci nel-la produttività di Zanon, in-terventi che sembrano averpoco a che fare con la Chirur-gia Oncologica. Dunque per-ché quei quattro medici inpiù vista la carenza di organi-co in altre strutture come ilDea (chirurgia d’urgenza)«che vantano casistica piùcomplessa e numerosa»?

Il commissario Iodice nonha ancora risposto, ma èchiaro che anche tra gli anti-chi alleati sembra comincia-ta la guerra.

Università in luttoAddio al sociologoFilippo BarbanoI Fil ippoBarbano, 89anni, per ol-tre trentaprofessore diSociologia aTorino, èmorto la scor-sa notte. Futra i fondato-ri della facoltà di Scienze Po-litiche, e a lungo direttoredell’Istituto di Scienze Politi-che «Gioele Solari». Studio-so di grande umanità, si èformato nella Torino deglianni Quaranta e Cinquanta,partecipando alla guerrapartigiana sulle colline delMonferrato.

Consiglio regionaleCommemoratoil soldato cadutoI Il Consiglio regionale hacommemorato ieri con un mi-nuto di silenzio Gaetano Tuc-cillo, il carrista ucciso nelcorso della missione Isaf inAfghanistan. La figura delmilitare caduto è stata ricor-data dal presidente dell’as-semblea Valerio Cattaneo.

Porta PalazzoCapitaneria di portoal Mercato del pesceI Polizia Municipale , Ca-pitaneria di Porto di Savonae servizio veterinario del-l’Asl To1, hanno controllatogli stand del mercato ittico aPorta Palazzo. Undici le vio-lazioni nell’etichettatura,mentre due commerciantivendevano pesce diverso daquello indicato sui cartellini.

TrasportiDalla Regione25 milioni al ComuneI La Regione trasferirà al-l’Agenzia per la mobilità me-tropolitana di Torino 25 mi-lioni e 870 mila euro: sono lerisorse aggiuntive relative al2009 ma non erogate in atte-sa dello svolgimento della ga-ra per l’affidamento del servi-zio di trasporto locale.

MetropolitanaGtt non riducei vigilantes

I Gtt non ridurrà i vigi-lantes delle stazioni dellametropolitana. I tagli di per-sonale della ditta incaricatadel servizio vengono integra-te con personale interno al-l’azienda.

BeneficenzaParty notturnoper l’InfantileIDuecentocinquanta ra-gazzi torinesi vestiti da gari-baldini e da centurioni roma-ni si sono ritrovati a scopobenefico per un party a tema«I Love Italy». evento pro-mosso da Lulli Anfossi. Incollina i ragazzi hanno balla-to fino all’alba, ma questa vol-ta per amore di una causa.Raccolti quasi diecimila eu-ro, devoluti a «Io sto con ilRegina Margherita Onlus».

in breve

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SI ROMPE L’ALLEANZA AFFONDO DEL DIRETTORE GENERALE

Non c’è pace nella SanitàMonferino: “Zanon produce poco”

Solo 200 casiBassaproduttivitàper lachirurgiaoncologicadel

commissariodell’AressClaudioZanonanticoalleatodel

direttoregeneraleallaSanitàPaoloMonferino

LA PRIMA VOLTAIl nuovo metodo è statomesso a punto insieme

all’università di Toronto

Chiesti chiarimentisui 4 nuovi mediciaffidati a Chirurgiaoncologica

Alle Molinette rigenerati due organi “inservibili”

«Ci aiuteràa far fronte

all’emergenzanazionale»

Come in una serraI due polmoni vengono prima curati «sotto vetro» grazie a uno speciale liquido

anti-edema e anti-batterico, poi trapiantati sui pazienti in attesa di un organo sano

MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2011 Cronaca di Torino 55LA STAMPA

T1 T2 PR CV

TORINO

CRONACA� V

MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2011

la Repubblica

La “scatola magica” che rigenera i polmoniMolinette: l’organo, “riparato”, è stato trapiantato con successo su una donna

© RIPRODUZIONE RISERVATA

(segue dalla prima di cronaca)

SARA STRIPPOLI

GRAZIE al lavoro dell’é-quipe del direttore dellarianimazione Marco Ra-

nieri, molti pazienti avrannouna possibilità di salvarsi. Per laprima volta in Italia, uno dei pri-mi interventi in Europa, la tec-nica utilizzata al San GiovanniBattista (si chiama Evlp, Ex VivoLung Perfusion System) per-mette di guarire polmoni affettida edema o da infezione, inse-rendoli in una scatola di plexi-glas che mantiene la sterilità,consente la ventilazione dolce,la perfusione e permette la som-ministrazione di una terapiache cura.

Il primo intervento e la dimo-strazione che la tecnica è all’al-tezza delle migliori aspettativesi è svolto nella notte tra giovedìe venerdì scorso. Al lavoro ungruppo di cardiochirurghi delleMolinette che ha prelevato i pol-moni di un cinquantenne diBiella, deceduto per asfissia. Idue organi sono stati preparatisu un banco della sala operato-ria della cardiochirurgia delleMolinette diretta da Mauro Ri-naldi ed inseriti in vitro nella“magic box”, dove vengono ri-generati al di fuori dell'organi-smo umano. Dopo cinque ore ditrattamento, durante le quali ilpolmone ha respirato ed è statoperfuso artificialmente, i test

hanno confermato che i duepolmoni erano “resuscitati” epronti per l’intervento.

Nella sala operatoria accantoera intanto pronta una pazientedi 42 anni della provincia di Sa-lerno, affetta da insufficienzarespiratoria terminale per fi-brosi cistica. Aveva bisogno ur-gente di un trapianto di tutti edue i polmoni. L'intervento,realizzato in cinque ore da Mau-ro Rinaldi, è riuscito e la pazien-te è in buone condizioni. «Lamorte cerebrale fa rapidamentedegenerare il polmone, per que-sto i numeri degli organi utiliz-zabili è così basso, solo il 20 percento», spiega Ranieri. Che rac-conta i primi passi quando lavo-

rava in Canada: «L’idea origina-le è di dieci anni fa all’Universitàdi Toronto - spiega Ranieri - stu-diavamo il polmone dei ratti invitro, notando che in questomodo si riusciva a mantenereumidità e temperatura, mentrelasciati all’aria i polmoni si spac-cavano». Provato che la tecnicapoteva funzionare anche per gliorgani umani, gli studi a Toron-to sono proseguiti fino alla pub-blicazione dei risultati, circa unanno fa. A Torino si è fatto poi unulteriore passo avanti, spiegaRanieri «oltre a mantenere gliorgani in condizioni stabili, nel-la scatola siamo riusciti a curareanche la malattia».

SUL SITO

Surepubblica.itnella sezionedi torino sipuò vedereil videodel polmone“rigenerato”

Il retroscena

Più medici al reparto di ZanonMonferino chiede lumi a Iodice

LA DECISIONE dei verticidelle Molinette di assegnarequattro medici in servizio

nella vecchia chirurgia di Gaetinial reparto di cui è responsabile ilcommissario dell’Aress ClaudioZanon, non convince il direttoreregionale della salute. A fine giu-gno, Paolo Monferino ha inviatouna lettera al commissario EmilioIodice, in cui chiede di motivare ilconsistente ampliamento dell’or-ganico del reparto «consideratoche la struttura semplice, seppurconfigurata a valenza dipartimen-tale - scrive il direttore - gestiscesolo 9 posti letto e presenta la casi-stica più bassa fra quelle che han-no posti letto sia in ricovero ordi-nario sia in day hospital». Una mo-tivazione ancora più necessaria,aggiunge «considerate le esigenzedi organico delle unità organizza-tive che garantiscono il servizio dicontinuità al pronto soccorso evantano una casistica più com-plessa e numerosa». Il direttore re-gionale sembra quindi raccoglie-re le forti perplessità dei direttoridella rianimazione Ranieri, delDea Mioli, della chirurgia 2 Mauro

Morino, che dopo la notizia deltrasferimento dei medici al repar-to di chirurgia oncologica di Za-non avevano contestato con du-rezza la decisione del commissa-rio. Nella sua lettera, Monferinochiede inoltre a Iodice di acquisireil parere del Collegio di direzione,del Consiglio dei direttori e del ret-

tore. Sono circa 200 i casi trattatinel 2010 nel reparto che si è volutopotenziare, una miscellanea di in-terventi (anche ernie e vene vari-cose) ai quali si aggiungono i 128casi passati nel day surgery. Per unconfronto, in un anno, nel repartodi Morino, si fanno 1110 interven-ti, di cui oltre 260 interventi mag-giori sull’intestino, 30 sul pan-creas e 800 colecistectomia.

(s.str.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il direttore generale dellasanità sembra raccoglierele forti perplessità sollevateda alcuni big dell’ospedale

AI VERTICI

ClaudioZanon èil direttoredell’Aressl’agenziadella salute

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Pagina Fisica: LASTAMPA - NOVARA - 59 - 06/07/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/VERBANIA/03 - Autore: GIOCHI - Ora di stampa: 05/07/11 21.54

Da gennaio a giugno l’Asldel Vco ha perso undicimedici, quindici infer-mieri e tre operatricisocio sanitarie. Il tutto

con una ridotta possibilità di assu-mere: c’è solo il 50 per cento delfabbisogno per far fronte al turno-ver. Sono le cifre illustrate ai sinda-ci lunedì sera a Omegna da Gian-maria Battaglia, direttore ammini-strativo dell’Asl, e dal direttore sa-nitario, Renzo Sandrini. Hanno fo-tografato la situazione di difficoltàin cui naviga la sanità spiegandoche il ridimensionamento estivo di

alcuni servizi a Domodossola e Ver-bania è «inevitabile».

Al Castelli l’emergenza porteràla sospensione della degenza diweek e day surgery: nei locali si ègià trasferito il dipartimento areachirurgica. I 24 posti letto di que-st’area saranno utilizzati da luglio,sino al termine dei lavori, per le ur-genze da Dea e per l’attività di onco-logia e senologia. Domodossola pa-ga con la chiusura da luglio a set-tembre del punto nascite, del coun-try pediatrico, della degenza «stro-ke unit» e l’accorpamento dell’atti-vità di quest’ultima con la rianima-zione. Il solo dato positivo è l’attiva-zione da una settimana di 12 postiletto per la chirurgia ambulatorialee il day surgery.

«Sul punto nascite - dice RenzoSandrini - abbiamo avuto una rispo-sta negativa dalla Regione sulla ri-chiesta di deroga per coprire i postimancanti in ostetricia e ginecologia.Vi operano undici medici, a fronte dei15 necessari». Il direttore sanitarioha cercato di far leva sui numeri pergiustificare le difficoltà dell’Asl delVco di tenere in piedi due punti nasci-ta: «Nel 2002 i parti nel territorio del-l’Asl sono stati 994, contro i 959 del-

l’anno scorso. Con un picco di 1.064nel 2006. Nel primo semestre di que-st’anno sono stati 416: di questi, 142 aDomodossola e 274 a Verbania». Do-modossola ha perso in 8 anni 90 par-ti: 455 nel 2002 contro i 365 del 2010.

Il direttore sanitario giustifica iltrasferimento a Verbania per l’emer-genza estiva: «Al Castelli c’è unastruttura più ampia e accogliente ri-spetto a Domodossola. Verbania puòassorbire fino a mille parti senza al-

cun investimento aggiuntivo. Lastruttura organizzativa ostetrico neo-natale ha raggiunto ottimi livelli, otte-nendo il riconoscimento di “Ospedaleamico dei bambini”». Poi rassicura:«All’ospedale di Domodossola saràcomunque presente un ginecologodal lunedì alla domenica dalle 8 alle16 in guardia attiva e dal lunedì alladomenica dalle 16 alle 8 in pronta di-sponibilità; più una ostetrica dal lune-dì al venerdì dalle 8 alle 16».

DAVIDE BORETTIOMEGNA

Ha bisogno di una risonanzamagnetica urgente, ma si sen-te rispondere: torni il 30 set-tembre. E’ accaduto ieri mat-tina all’ospedale San Biagiodi Domodossola a Cinzia Ros-si, omegnese, da 5 anni affet-ta da sclerosi multipla. La de-nuncia arriva dal compagnoErnesto Ciprian. «Pensavo cistessero prendendo in giro -racconta Ciprian -. E’ una si-tuazione allucinante: in pro-vincia non siamo riusciti a tro-vare un posto disponibile. Si è

mosso anche il nostro medicodella mutua, ma non c’è statoverso di avere assistenza». Lacoppia si è rivolta anche all’am-bulatorio dell’Auxologico aVerbania. «Ci hanno però ri-sposto che non si occupano diurgenze», spiega Ciprian.

Rossi, da quando le hannodiagnosticato la malattia, è incura all’ospedale San Raffaelea Milano. A ottobre le condizio-ni sono però peggiorate e hadovuto fare delle ulteriori tera-pie. «Nelle scorse settimane -racconta Ciprian - in un nuovocontrollo ci è stata prospettata

un’ulteriore ricaduta. I medicici hanno detto di fare immedia-tamente una risonanza magne-tica per capire come compor-tarci». E’ a questo punto che èiniziato il calvario per la cop-pia omegnese. «Ieri siamo an-dati direttamente a Domodos-sola - spiega Ciprian -. In accet-tazione sono stati gentili, mapoi ci hanno richiamato dando-ci la mazzata. Capisco le listed’attesa, ma per le urgenze cidovrebbe essere una priorità.In Lombardia esiste un codiceverde che permette di fare gliesami entro 72 ore».

Ciprian si sfoga: «Cinqueanni fa ci è caduto un macignosulla testa e la sanità non fanulla per renderci la vita piùfacile. Ora abbiamo questanuova preoccupazione: vor-remmo capire al più presto la

cura nuova e come interveni-re, ma i tempi si prolungano».Dopo una lunga serie di telefo-nate, i due omegnesi sono riu-sciti a trovare una risonanzamagnetica disponibile: l’esa-me sarà fatto martedì a Tori-

no all’ospedale Larc. «Dobbia-mo fare dei chilometri e sob-barcarci delle spese, ma nonci importa: ora la priorità èavere al più presto gli esiti. Lamia compagna ha bisogno ur-gente di cure».

domandea

MarianoCattrini

Durante l’assemblea dei sindaci haofferto al Castelli il punto nascite echiede emodinamica per il San Bia-gio. In Ossola l’accusano di baratta-re con Verbania: cosa risponde?

«Il punto fondamentale per noi è ave-re emodinamica. Se non lo si è capito,lo ripeto: perdere emodinamica signi-fica perdere l’ospedale».

Intanto così però consegna il puntonascite a Verbania.

«Per ora va a Verbania, ma poi torne-rà in Ossola, perché se arriva emodi-namica il San Biagio sarà un ospeda-le veramente sicuro e attrezzato».

Non crede che Verbania farà di tut-to per portarsi a casa anche emodi-namica?

«Nessuno pensa di avere l’autostra-da spianata. Se ci sono resistenze daparte di Verbania per tenersi emodi-namica vuol dire che è un servizio im-portante. Lo dico da tempo».

Il sindaco verbanese Marco Zacche-ra le ha risposto che la dislocazionedei servizi non la deve decidere ilpolitico, ma il tecnico. Cosa repli-ca?

«In questa situazione anche lui devetener conto di diversi fattori e credoche la cautela sia uno di questi».

Lei resta ottimista?«Non parlo di ottimismo: non so cosasuccederà. Se a Domodossola manife-steranno e occuperanno il municipionoi riavremo il punto nascite, ma per-deremo emodinamica». [RE. BA.]

il casoRENATO BALDUCCI

OMEGNA

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Il direttore sanitario: “Inevitabili gli accorpamenti estivi”

Malata di sclerosi multiplaHa bisogno di una risonanza urgenteDovrà attendere il 30 settembre

«Lascerei a Verbaniail punto nascite

pur di avere a Domoemodinamica»

MATERNITA’ AL CASTELLI«A Domodossola rimarranno

a disposizioneginecologo e ostetrica»

La crisi infinita dell’AslIn sei mesi persi 11 medici

Conferenzadei sindaci

Il commissariodell’Asl

CorradoCattrini

lunedìseraaOmegna

insiemeaiconsiglieri

regionaliReschignaMarinello

eCattaneoInfotoanche

il sindacodiCasale

ClaudioPizzi

OmegneseCinziaRossi

soffredacinque

annidi sclerosimultiplaPer fare

la risonanzadovràandare

aTorinoIl compagno

ErnestoCiprian

denunciala lunga

listad’attesa

MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2011 VCO 59LA STAMPA

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