PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE …...di Enzo Climinti 12 – LA SINGOLARE...

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA A.N.F.I. ANNO XXIV - N. 4 - 2009 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.

ANNO XXIV - N. 4 - 2009 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA

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IN COPERTINA

S O M M A R I O3-4 – INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI CAGLIARI

di Giovanni Verdicchio5-6-7 – AL PASSO CON I TEMPI - Interessante Convegno di studi sul tema “Mercati finan-

ziari: profili civilistici, contabili e fiscali” di Umberto Fava8-9 – IL SEQUESTRO DELLE 100 BRICOLLE (Val d’Intelvi, 3 gennaio 1934)

di Luciano Luciani10 – LA VERIFICA … AL TEMPO DEI PIONIERI di Claudio Marrocu11 – II Guerra Mondiale Campagna d’Italia 1943-1945

LA SQUADRA SPECIALE (*) con il C.I.C. Counter Intelligence Corps di Enzo Climinti

12 – LA SINGOLARE ESERCITAZIONE A FUOCO CHE CONCLUSE IL CAMPO ESTIVODELLA SCUOLA ALPINA DI PREDAZZO NEL 1957 di Tommaso Santamaria

13-14 – TACCUINO di Giuseppe Giuliani15-16 – IL VOLONTARIATO

Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) (prima parte: o.n.l.u.s didiritto) di Tito Marini

16 – LA FORZA E LA GIOIA DEL VOLONTARIATO

17 – FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I. a cura di Antonio Casula17 – DICHIARAZIONE DEI REDDITI ANNO 2008 – SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL

5 PER MILLE A SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI PROMOZIONE SOCIA-LE/ONLUS

18 – AZIONE DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I. A FAVORE DELLE POPOLAZIONI TERRE-MOTATE DELL’ABRUZZO

19 – CELEBRAZIONE DEL 235°ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEL CORPO DELLAGUARDIA DI FINANZA

20 – 91° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DEL DISTACCAMENTO DI FOPPA 2 marzo 1918 - 2 marzo 2009 di Ruggiero Giannino

20 – I CENTO ANNI DELL’APPUNTATO ROSARIO BURGIO di Alberto Merlo

21-22-23 – 1929-2009: 80° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE24-25-26 NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

27 – IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA RICEVE I SOCI DELLA SEZIONE ANFI DI GIOIATAURO a cura di Anselmo Giusti

27 – L’OPERA NAZIONALE CADUTI SENZA CROCE INCONTRA IL PREFETTO DI VARE-SE a cura di Giuseppe Daversa

28 – RICORDATO A GENOVA IL FIN. ALESSANDRO CICCOTTI di Antonio Marino 28 – ATTIVITÀ DELLA SEZIONE DI BIACESA DI LEDRO

29-30 – PRAGA e le Terme della Boemia occidentale a cura di A. Malizia e A. Calò31 – Recensioni a cura di Tommaso Santamaria32 – V A R I E

VITA NELLE SEZIONI33 – Firenze, Bolzano, Enna34 – Perugia, Bergamo, Pescara35 – Lecco, Orbetello, Sacile36 – Brindisi, Aosta, Ragusa37 – Genova, Milazzo38 – Barletta, Vicenza, Nocera Inferiore39 – Napoli, San Severo e Lesina, Imola

CONSEGNA ATTESTATI DI BENEMERENZA AI SOCI NELLE SEZIONI A.N.F.I.40 – Mestre, Modena, Marsala, Acqui Terme, Savona41 – Napoli, Teramo, Chieti, Lanciano, Pontedera, Trani

42-43-44-45 – NELLA NOSTRA FAMIGLIA a cura di Gaetano Guglielmi

80° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONEdell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia

Nella foto: le Bandiere delle Sezioni che hannopartecipato al XVII Raduno Nazionale dell’A.N.F.I.,svoltosi a Palermo dal 1° al 4 maggio 2008.

MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

DIRETTORE RESPONSABILEGiovanni Verdicchio

VICE DIRETTOREUmberto Fava

REDATTORE CAPOTommaso Santamaria

REDATTORIGiovanni Valerio - Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia

COORDINATOREGiuseppe Ruggieri

RESPONSABILE AMMINISTRATIVOVittorio Porceddu

SEGRETARIO AMMINISTRATIVOMarino Orfei

ADDETTO ALLA SEGRETERIA AMMINISTRATIVAAlfonso Lancia

COMITATO DI REDAZIONEUmberto Fava - Mauro Cappelli - Antonio Zampelli

Giuseppe Ruggieri - Espedito FinizioAntonio Casula - Alfio Giovanni Costanzo

Michele Gianfrancesco - Pierangelo Nissolino

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEA.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 RomaTel. 06.80.69.38.30 - Fax 06.80.84.280

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del 29 gennaio 1986

Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

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Finito di stampare il 20-04-2009

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INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE

A.N.F.I. DI CAGLIARI

Il 27 marzo 2009, è stata inaugurata,presso la caserma “Corrias”, la nuova sededella Sezione ANFI di Cagliari, intitolata al“Brig. Filiberto Boi”, caduto nella 1° Guer-ra Mondiale e decorato di M.A.V.M. (allamemoria) con la seguente motivazione“Mirabilmente coraggioso, disciplinato edinstancabile, dopo sei giorni di intensa lot-ta, cadeva colpito a morte”. Monte Spero-ne, 6-11 aprile 1916.

Alla cerimonia di inaugurazione hannopresenziato il Comandante Regionale Sar-degna, Gen. B. Stefano Baduini, il Presi-dente ed il Vice Presidente Vicario dell’As-sociazione Nazionale Finanzieri d’Italia,Gen. C.A. Giovanni Verdicchio e Gen.C.A. Umberto Fava, il Consigliere Nazio-nale A.N.F.I. per la Sardegna, Magg. Sal-vatorico Cuccuru nonché il Presidente, ilConsiglio Direttivo e moltissimi Soci dellaSezione di Cagliari.

Un picchetto d’onore ha reso gli onoridi rito.

Dopo il tradizionale taglio del nastro tri-colore da parte della gentile Madrina,Signora Stefania Pileri, moglie del Coman-dante Provinciale di Cagliari, Col. France-sco Bucarelli, il Cappellano Militare, DonGiuseppe Curcu, ha proceduto alla bene-dizione dei nuovi locali assegnati allaSezione, i quali consentiranno una sistema-zione più funzionale alle specifiche esigen-ze dell’Associazione ed offriranno la possi-bilità di un maggiore contatto tra il perso-nale in servizio e quello in congedo.

La cerimonia è, quindi, proseguita pres-so la Sala Polivalente della caserma “Steri”,dove, nel frattempo, erano affluite anche leAutorità, gli invitati, i Presidenti di tutte leSezioni A.N.F.I. della Sardegna, con ban-diere ed Alfieri, numerosi Soci, nutrite rap-presentanze del personale Ufficiali e ISAFin servizio alla sede, fra cui il Capo di Sta-to Maggiore del Comando Regionale, Col.t. ST Francesco Capasso, il ComandanteProvinciale di Cagliari, Col. FrancescoBucarelli, il Comandante del Nucleo di Poli-zia Tributaria, Col. Paolo D’Amata, ilComandante del Reparto T.L.A. Sardegna,Col. Lanfranco Gulisano, il Comandantedel Reparto Operativo Aeronavale Caglia-ri, Magg. Aldo Venditti e la rappresentan-za dei delegati COBAR.

Il Presidente della Sezione di Cagliari,M.M.A. cs Desiderio Lisci, dopo aver dato ilbenvenuto a tutti i presenti, li ha vivamenteringraziati per la loro gradita e significativapartecipazione. Ha, quindi, offerto un mera-viglioso fascio di fiori alla madrina della ceri-monia, Sig.ra Stefania Pileri, che ha sentita-mente ringraziato per la sua disponibilità.

Ha preso, poi, la parola il Gen. B. Ste-fano Baduini, il quale, dopo aver rivolto il

suo caloroso saluto alle numerose Autoritàpresenti ed a tutti gli intervenuti, ha ringra-ziato vivamente tutti coloro che hanno con-tribuito all’ottima riuscita della cerimonia.Ha proseguito pronunziando sentite espres-sioni di stima, di apprezzamento e di affettonei confronti dell’A.N.F.I., alla quale si sen-te fortemente legato anche perché la Sezio-ne di La Spezia è intitolata al Suo Papà, uffi-ciale generale della Guardia di Finanza cheha retto prestigiosissimi comandi.

Ha, quindi, preso la parola il PresidenteNazionale dell’A.N.F.I., Gen. C.A. Giovan-ni Verdicchio, il quale ha rivolto, soprattuttoai Soci della Sezione A.N.F.I. di Cagliari eda tutti coloro che si sono adoperati per larealizzazione della nuova sede, il seguentemessaggio di saluto ed auguri:«Autorità, Gentili Ospiti e Cari Finanzieri diogni grado, in servizio ed in congedo,

rivolgo a tutti il mio più caloroso e cordialesaluto e vi ringrazio sentitamente per essereintervenuti a questa suggestiva cerimonia.

In particolare, esprimo la mia gratitudineal Comandante Regione Sardegna, Gen.Stefano Baduini, e a tutti i rappresentanti del-la Guardia di Finanza che con la loro signi-ficativa partecipazione testimoniano il radi-cato e coinvolgente orgoglio di reciprocaappartenenza che lega l’A.N.F.I. al Corpo.

Un orgoglio che deriva dalla consapevo-lezza che la Guardia di Finanza grazieanche al contributo da noi fornito allorchéeravamo in attività di servizio, è oggi una for-za di Polizia dalle solide basi morali, culturalie professionali, che è chiamata a svolgere unruolo sempre più importante ed impegnativo

per la salvaguardia della legalità e soprattut-to della sicurezza economica e finanziariadell’Italia e dell’Unione Europea.

Porgo un vivissimo augurio ed un affet-tuoso saluto al Magg. Salvatorico Cuccuru,Consigliere Nazionale A.N.F.I. per la Sar-degna, al Presidente della Sezione ANFI diCagliari, M.M.A. cs Desiderio Lisci, al Con-siglio direttivo ed ai soci tutti, che celebranooggi un ambitissimo evento: l’Inaugurazio-ne ufficiale della nuova sede assegnata allaloro Sezione, con la partecipazione dellebandiere, degli Alfieri e dei Presidenti di tut-te le Sezioni A.N.F.I. della Sardegna.

La Sezione A.N.F.I. di Cagliari è stataufficialmente costituita il 25 marzo 1929.Perciò quest’anno celebra l’ottantesimo

Nella foto, da destra: il Vice Presidente Nazionale Vicario, Gen. C.A. Umberto Fava; il Presi-dente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, il Comandante Provinciale di Cagliari, Col.Francesco Bucarelli; il Consigliere Nazionale per la Sardegna, Magg. Salvatorico Cuccuru; ilComandante Regionale della Sardegna, Gen. B. Stefano Baduini, la Sig.ra Stefania Pileri; ilPresidente della Sezione di Cagliari, M.M.A. cs Desiderio Lisci ed il Vice Presidente della Sezio-ne Brig. Terenzio Vacca.

Il momento del taglio del nastro tricolore daparte della Madrina, Sig.ra Stefania Pileri,consorte del Comandante Provinciale diCagliari, Col. Francesco Bucarelli.

a cura di Giovanni Verdicchio

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anniversario della sua costituzione. Essa,come già ricordato, è intitolata al Brig. del-la Guardia di Finanza Filiberto BOI, Cadu-to nella 1^ Guerra Mondiale e decorato diM.A.V.M. (alla memoria).

L’Associazione Nazionale Finanzierid’Italia, anche con l’intitolazione delle sueSezioni, mantiene sempre viva la memoriadi quanti hanno sacrificato la loro vita sullavia del dovere e dell’onore, il cui gloriosoesempio illumina costantemente il suo cam-mino e le consente di realizzare le princi-pali finalità istituzionali, cementando l’unitàdei finanzieri in congedo, rafforzando inloro lo spirito di Corpo, l’amor di Patria edi sentimenti di solidarietà e cameratismocon i finanzieri in servizio.

Nell’organizzazione dell’AssociazioneNazionale Finanzieri d’Italia, la Sezionecostituisce un punto fondamentale, perché èil luogo di incontro e di scambio culturaledei soci e, perciò, consente ad essi di inten-sificare la comunicazione, rafforzare i senti-menti di amicizia e di solidarietà e, ricor-dando con i vecchi e cari commilitoni leesperienze del servizio prestato, rinsaldarela consapevolezza delle nostre solide radicie prendere atto con orgoglio della vitalità emodernità della nostra Associazione, che frai compiti istituzionali, annovera anche quel-lo di svolgere ogni possibile attività di ope-rante solidarietà per superare difficoltàmorali e materiali dei soci e della collettività.

Cari Finanzieri in congedo della Sarde-gna dovete essere dunque orgogliosi e fie-ri di essere Soci dell’A.N.F.I., perché ilnostro è un Sodalizio che è vivo e vitale econcepisce una moderna forma di associa-zionismo, grazie al quale:- tende ad uscire dal ristretto ambito sezio-nale per inserirsi nel tessuto socio-connetti-vo cittadino, coinvolgendo nelle proprieiniziative cittadinanza ed autorità, comel’odierna manifestazione ampiamentedimostra;

- desidera arricchire di contenuti concreti icompiti istituzionali tendendo in futuro disoddisfare sempre piu’ bisogni ed esigen-

ze di interesse pubblico, anche in forzadella professionalità e dell’esperienzaacquisite;

- aspira ad essere ancora di esempio, perentusiasmo e linearità di comportamento,alle giovani leve del Corpo, perché trag-gano dalla vivacità e dalla riaffermatafede delle Fiamme Gialle in congedo,motivi di conferma nella scelta operata eforza per bene attendere agli impegnativicompiti loro assegnati dalle odierne esi-genze del servizio.

E tutto questo ha soprattutto una grandemotivazione di fondo, che è quella di con-tinuare a servire lo Stato anche facendoriverberare sulla Guardia di Finanza, daogni altro ambiente esterno, ancora giudizied apprezzamenti favorevoli, che siaggiungano alla larga messe di riconosci-menti mietuta dai Comandi del Corpo nellaloro diuturna, insostituibile e difficile azionea tutela degli interessi della Nazione.

Perciò, cari Soci della Sezione diCagliari, oggi per voi deve essere un giornofelice e gratificante e dovete essere fieri delrisultato conseguito, lavorando proficuamen-te ed in stretta collaborazione col Consiglie-re Nazionale per la Sardegna, il vostro Pre-

sidente di Sezione ed il Consiglio direttivo,anche nell’organizzare l’odierna cerimonia.

Io, a nome dell’Associazione Naziona-le Finanzieri d’Italia, ringrazio vivamentetutti Voi dell’impegno profuso e dei sacrificifatti e vi esorto a continuare ad operare effi-cacemente, nel rispetto delle leggi e dellenorme statutarie, al fine di tenere semprealto il prestigio di cui gode oggi la nostraAssociazione.

Questi sono momenti di intensa com-mozione che ci accomunano in uno spiritodi grande partecipazione, solidarietà ecompattezza.

Io sono lieto di vivere con voi questiindimenticabili momenti e vi auguro di tra-scorrere ancora tanti, tanti momenti felici diuna vita lunga, serena e ricca delle soddi-sfazioni più belle.

VIVA L’A.N.F.I.!VIVA LA SEZIONE DI CAGLIARI!VIVA LA SARDEGNA E VIVA L’ITALIA!».

Al termine della cerimonia, nella nuovasede della Sezione di Cagliari, su convo-cazione del Consigliere Nazionale per laSardegna, ha avuto luogo l’annuale assem-blea dei Presidenti delle Sezioni ANFI dellaSardegna, con la partecipazione del Gen.C.A. Giovanni Verdicchio e del Gen. C.A.Umberto Fava.

Il Presidente Nazionale ha rivolto uncaloroso e cordiale saluto a tutti i convenu-ti ed ha ringraziato vivamente i Presidentedelle Sezioni ANFI della Sardegna per laloro compatta e qualificata presenza. Ha,quindi, invitato il Consigliere Nazionale,Magg. Salvatorico Cuccuru, ad analizzaregli argomenti posti all’ordine del giorno.

Nella conseguente discussione,approfondita ed intensa, alla quale hannopartecipato con significative proposte, moltiPresidenti di Sezione, sono state dibattutesoprattutto le problematiche relative al finan-ziamento dell’Associazione, al reclutamentodi nuovi Soci, al rinnovamento delle carichesociali, alla organizzazione di eventi che

favoriscano l’incontro dei soci e la frequen-tazione delle Sezioni, allo sviluppo delvolontariato ed alle azioni di solidarietà.

L’Assemblea ha, poi, effettuato un effi-cace esame dello Statuto dell’Associazio-ne, formulando utilissimi suggerimenti inordine alla sua eventuale modifica.

Nel dibattito è intervenuto anche il VicePresidente Nazionale Vicario che ha fornitoalla discussione qualificatissimi contributi.

Il Consigliere Cuccuru ha, quindi, propo-sto al Presidente ed al Vice Presidente Vica-rio di riprendere, quanto prima, a livello cen-trale, la discussione sulla riforma dello Statu-to, stante la necessità da più parti sentita,tenendo in debito conto anche le proposteformulate nelle precedenti riunioni dei Presi-denti delle Sezioni ANFI della Sardegna.

Al termine dell’Assemblea tutti i conve-nuti hanno partecipato al pranzo sociale.

Il Gen. C.A. Giovanni Verdicchio ed il Gen. B.Stefano Baduini mentre pronunziano le loroallocuzioni.

Le Autorità presenti alla cerimonia con gli Alfieri e le bandiere delle Sezioni ANFI della Sar-degna, e le rappresentanze delle Associazioni d’Arma.

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Nella foto, da sinistra, il Dott. Lamberto Cardia, il Gen. C.A. Nino Di Paolo e il Gen.D. Saverio Capolupo.

La Scuola di Polizia Tributaria haorganizzato, il 4 marzo 2009, un pre-gevolissimo convegno avente per tema“Mercati finanziari: profili civilistici, con-tabili e fiscali”, nel corso del quale sonostati analizzati gli aspetti più significati-vi di un tema di grande rilievo ed attua-lità, unitamente alle connesse problema-tiche operative che caratterizzano l’at-tuale fase di crisi del settore finanziarioe, di riflesso, di quello economico.

Lo spessore ed il prestigio degli illu-stri conferenzieri, per cariche istituzio-nali ricoperte e per l’elevatissimo livellodegli approfondimenti scientifici, face-vano presagire l’alto profilo dei singoliinterventi che, sul campo, hanno supe-rato ogni aspettativa, confermando,ancora una volta, l’apprezzatissimocontributo di pensiero che la Scuola haassicurato nel tempo e che si è concre-tizzato, recentemente, nella certificazio-ne di qualità ISO 9001-2008, rilascia-ta al Reparto.

L’incontro ha avuto inizio con l’inter-vento del Comandante della Scuola diPolizia Tributaria, Gen. D. SaverioCapolupo, che, dopo i rituali saluti eringraziamenti, ha evidenziato “Il terre-moto finanziario degli ultimi mesi è atutti noto ed altrettanto conosciute sonomolte delle cause che lo hanno deter-minato. Costituiscono patrimonio comu-ne anche le conseguenze che ciascunodi noi quotidianamente può constatare.La tempesta sui mercati ha ormai lascia-to le sale della finanza. L’analisi nonriguarda soltanto i titoli ed i mutui sub-prime: i timori e i tremori sono scesi allivello del quotidiano e le pulsioni pri-mitive toccano ormai l’istinto di soprav-vivenza finanziaria, con preoccupazio-ni che guardano al conto corrente, aititoli, ai prezzi, alle case”.

Il Gen. Capolupo ha, poi, accen-nato alla necessità di un approfondi-mento globale delle implicazioni sot-tese all’attuale crisi e che “non eraquella la sede per:– esaminare le origini della crisi; – esprimere giudizi sulla validità dei

provvedimenti adottati e di quelliancora da emanare, a livello inter-no ed internazionale;

– considerare le conseguenze dellacarente liquidità a disposizione del-le aziende e la necessità di agevo-lare l’erogazione del credito indi-

spensabile per la loro sopravviven-za, soprattutto in un sistema econo-mico strutturato sulle medie e picco-le aziende, salvaguardando, in talmodo, l’occupazione ed i consumi;

– valutare la sussistenza dei presup-posti, come da più parti sollecitato,per la revisione dei parametri diBasilea 2;

– predisporre un sistema di controlliadeguato alla realtà, finalizzato aprevenire analoghi errori per il futu-ro e, soprattutto, capace di tutelareconcretamente i risparmiatori, onderiportare fiducia e trasparenza man-canti sul mercato;

– individuare la migliore soluzionevolta a ripartire adeguatamente glioneri registrati tra azionisti creditorie Stati.

Lo scopo del convegno è limitato, inparticolare, all’esame delle dannoseconseguenze, per i contribuenti ed i ter-zi, che la perdita di valore di alcunibeni aziendali – avviamento, parteci-pazioni, attività finanziarie, ecc. –dovrà essere considerata in sede diredazione del bilancio ed alla indivi-duazione delle soluzioni possibili suiversanti giuridico ed aziendalistico”.

Successivamente ha preso la parolala Prof.ssa Avv. Albina Candian perporgere il saluto del Prof. Alessandro

Albisetti, Preside della Facoltà di Giuri-sprudenza dell’Università Statale diMilano, con la quale la Scuola ha con-cluso un accordo per avvalersi dell’o-pera di Docenti di tale Università per ilconseguimento degli obiettivi didatticidell’Istituto.

Nel suo intervento introduttivo ilComandante in Seconda della Guar-dia di Finanza, Gen. C.A. Nino DiPaolo, ha posto «l’accento sull’impor-tanza che la tutela dei mercati finan-ziari riveste nella strategia della Guar-dia di Finanza.

Essa è un prezioso strumento a pre-sidio della libertà negoziale, dellalibertà d’impresa e del libero funziona-mento del mercato, ossia degli assi por-tanti della nostra “costituzione econo-mica”, la cui salvaguardia assumeancor più significato in scenari di crisicome quelli che stiamo vivendo.

L’attività svolta nel settore dei mer-cati finanziari rappresenta oggi unobiettivo strategico per il Corpo e sicaratterizza, sul piano operativo, perun approccio globale che, muovendodall’analisi di specifiche condotteaccertate, si impegna su più fronti percoglierne i possibili legami con feno-meni evasivi o con reati di criminalitàorganizzata.

I mercati finanziari possono rappre-sentare, infatti, un terreno assai fertile

AL PASSO CON I TEMPI

Interessante Convegno di studi sul tema “Mercati Finanziari: profili

civilistici, contabili e fiscali”di Umberto Fava

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Il Gen. C.A. Nino Di Paolo, Comandantein Seconda della Guardia di Finanza,durante il suo intervento.

Il Gen. Di Paolo ed alcuni conferenzieri.

per gruppi criminali alla continua ricer-ca di “business” più redditizi e menorischiosi.

Per questo motivo la versatilità ope-rativa dimostrata dal Corpo, che ha tro-vato pieno riconoscimento a livello legi-slativo nel ruolo di Polizia economica efinanziaria, può rappresentare unindubbio valore aggiunto nelle attivitàcondotte autonomamente o in collabo-razione con le Autorità di vigilanza.

È un ruolo assai delicato, che vienesvolto dalla Guardia di Finanza condiscrezione ma con grandissima pro-fessionalità e senza risparmio di ener-gie, come dimostrano i complessi filoniinvestigativi che hanno portato a impor-tanti risultati negli ultimi anni (Parmalat,Cirio, Antonveneta, solo per citare quel-li più rilevanti).

Si tratta di illeciti sempre più diffusie difficili da accertare per il fatto di ave-re spesso una dimensione transnazio-nale, che rischiano di minare la credi-bilità del nostro sistema paese, ponen-dosi come un fattore frenante nello svi-luppo dell’economia.

Per queste ragioni l’azione di pre-venzione e repressione non può pre-scindere, oggi molto più che in passa-to, da un’approfondita conoscenza del-la complessa normativa di settore, dal-l’acquisizione di specifiche competen-ze tecniche e da una spiccata proiezio-ne operativa che passa anche attraver-so un giusto riconoscimento di leader-ship reale in materia di Polizia econo-mica e finanziaria».

Il Gen. Di Paolo, dopo aver accen-nato alle iniziative assunte dal Corposotto il profilo organizzativo, con l’indi-viduazione del Nucleo Speciale di Poli-zia Valutaria quale referente delle Auto-rità di vigilanza, ha sottolineato l’im-portanza della collaborazione a carat-tere generale tra la Guardia di Finanzae le citate Autorità «una intuizione intel-ligente per esplorare altri sentieri e far

dialogare attori diversi.Queste le ragioni che hanno sugge-

rito di stipulare con la CONSOB e l’I-SVAP (Istituto per la vigilanza sulle assi-curazioni private e di interesse colletti-vo), e più di recente con la Banca d’I-talia e la COVIP (Commissione di vigi-lanza sui fondi pensione), specifici pro-tocolli d’intesa volti a definire la naturae la tipologia dell’attività collaborativa,nell’ottica di conferire alla cooperazio-ne sempre maggiore efficacia.

Si tratta di un rapporto, quello conle Authority, rapidamente consolidatosiin questi anni, che, oltre a rappresenta-re un motivo di orgoglio e di soddisfa-zione per il Corpo, è già stato foriero dirisultati di non poco momento.

Alla soddisfazione per quanto giàfatto si affianca, tuttavia, la consapevo-lezza del delicato compito che attendela Guardia di Finanza nell’attuale sfa-vorevole congiuntura economica efinanziaria.

Siamo consapevoli del fatto che ilrecupero di fiducia nel corretto funzio-namento dei mercati può rappresentareun importante fattore di ripresa.

delle peculiari attività istituzionali dinatura tributaria.

Faccio riferimento allo sviluppo del-le verifiche nei confronti delle società dimedio-grandi dimensioni che emettonostrumenti finanziari o sono quotate suimercati regolamentati, per la cui esecu-zione sono state impartite disposizioniad hoc sin dal novembre del 2008 eda ultimo con la circolare 1/2008,entrata in vigore il 1° gennaio u.s.».

Il Dott. Lamberto Cardia, Presidentedella Commissione Nazionale per laSocietà e la Borsa (CONSOB), dopoaver accennato alle finalità perseguitedal D.Lgs. 24.02.1998, n. 58 (T.U.F.),ha richiamato i poteri di ispezione, per-quisizione, sequestro e confisca attri-buiti alla Consob e la connessa potestàsanzionatoria che, recentemente, haportato all’esecuzione di 14 sequestriper circa 45 milioni di Euro, di cui 13confiscati, nonché all’erogazione disanzioni amministrative.

L’Alta Autorità ha, poi, ringraziatola Guardia di Finanza per la stringentee puntuale collaborazione, ritenuta

In questa prospettiva, in linea con ledirettive del Signor Ministro dell’Econo-mia e delle Finanze, è stata dispostauna ulteriore intensificazione delle atti-vità svolte a presidio dei mercati finan-ziari in considerazione della rapidaevoluzione della crisi nell’ultimo anno.

Si è cercato, infine, di attualizzare iltradizionale modus operandi, allo sco-po di rispondere con maggiore effica-cia alle nuove ed assai insidiose con-dotte fraudolente.

Di qui la necessità di un’attenzionecostante ai possibili profili di rischio peril settore della tutela del risparmio, chedovesse emergere nello svolgimento

determinante per il conseguimento dirisultati immediati, ed ha sottolineato,anche, la piena e totale sinergia con ilMinistero dell’Economia e delle Finan-ze, l’ISVAP, Banca d’Italia, formalizza-ta nella recente firma del “Protocollo distabilità finanziaria”.

La crisi finanziaria attuale, secondol’illustre conferenziere, è caratterizzatada profondi effetti perduranti che ren-dono difficile l’adozione di decisionistabili. Il suo superamento impone,comunque, la necessità di ristabilire lafiducia, la trasparenza e la correttezzanei mercati, assumere regole fonda-mentali a livello universale, assicurare

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Veduta dell’Aula Magna.

un coordinamento internazionale, guar-dando anche e soprattutto all’economiareale. Ma più di ogni iniziativa occorreristabilire la fiducia nel sistema finan-ziario, allargare il credito disponibile atutti, rispettare e tutelare il piccolorisparmiatore.

Il Presidente dell’Istituto di Vigilanzasulle Assicurazioni Private e di InteresseCollettivo (ISVAP) Dott. Giancarlo Gian-nini ha, anch’egli, sottolineato la mag-giore incisività degli interventi effettuaticon l’ausilio della Guardia di Finanzaed ha affermato che la crisi attuale ha:– ridotto l’utile di settore (-13%) del

ramo vita;– fatto registrare un’inversione di ten-

denza che ha portato ad un aumen-to dei prodotti assicurativi e ad unadiminuzione dei prodotti finanziari;

– avuto riflessi sul patrimonio delleAssicurazioni in relazione al por-tafoglio di ciascuna di esse ed unimpatto contenuto per effetto deldivieto di indicizzazione sui deri-vati del credito e delle cartolariz-zazioni.

L’Esimio conferenziere ha ultimato ilsuo intervento ribadendo la necessità diun regolamento che semplifichi la strut-tura di alcuni prodotti e ponga il defaulta carico delle imprese e non degliacquirenti.

Il Dott. Stefano Mieli, Direttore AreaFunzionale Vigilanza Bancaria e Finan-ziaria della Banca d’Italia, dopo aversottolineato gli effetti della crisi sullaliquidità bancaria, ha precisato che:– il sistema italiano ha resistito bene

anche per la stringente normativadi vigilanza emanata dalla Bancad’Italia;

– il risultato di gestione potrà peggio-rare e, conseguentemente, potràverificarsi una diminuzione del patri-monio delle banche;

– la crisi del credito è dovuta anchealla recessione economica;

– le banche debbono adottare miglio-ri presidi organizzativi e patrimo-niali, più accentuati controlli internisui flussi finanziari ed informativiper attenuare i rischi;

– l’insolvenza è aumentata.

Il Dott. Edgardo Maria Iozia, mem-bro del Comitato Economico e SocialeEuropeo, ha suggerito:– una migliore informazione, comuni-

cazione e trasparenza dei mercatifinanziari;

– un rafforzamento della vigilanza edei controlli operativi;

– una democratizzazione del sistema.

Il Dott. Massimo Tezzon, SegretarioGenerale dell’Organismo Italiano diContabilità, ha fatto rilevare l’esigenzadi più chiare regole di trasparenza e distabilità, affermando che i principi con-tabili non debbono condizionare ilbusiness dell’impresa e che è in corso ilprocesso di integrazione tra quelli euro-pei e quelli americani per assicurareuna maggiore chiarezza dei bilanci.

Nella sessione pomeridiana ha pre-so la parola la Prof.ssa Avv. AlbinaCandian che ha posto l’accento sullearee di rischio che si collegano ad ogniattività negoziale, evidenziando ladiversità delle valutazioni e dei criteri digestione dei rischi, come definiti dagliaziendalisti, rispetto a quelli utilizzatidai giuristi, che fanno riferimento aidiritti delle obbligazioni, mobiliari eproprietà, soprattutto per i rapporti conle parti correlate, fatti con contratti nontipicizzati. Dopo aver accennato alladifferenza, sotto il profilo civilistico, tratitolarità del potere di disporre e desti-natari dei benefici economici (c.d. trustamorfo) ha sottolineato la necessità difar ricorso alla tipicità dei vari modellicontrattuali, non dimenticando che latecnica civilistica consente di operarecon libertà di scelta per contenere irischi e, quindi, di superare l’opacità dialcuni contratti insita nella sofisticatez-za degli stessi.

Il Prof. Avv. Emanuele Rimini ha sug-gerito l’opportunità di definire, compiu-tamente, i compiti da attribuire ai con-siglieri indipendenti, soprattutto per leoperazioni con le parti correlate ed haaccennato alle iniziative in corso permodificare le norme di diritto societarioe del mercato finanziario.

Il Prof. Matteo Rescigno ha posto

l’attenzione sui settori che richiedonomodifiche ed, in particolare, ha auspi-cato un intervento sui conflitti d’interes-se, qualificandoli come le spie della cat-tiva gestione, dello spostamento deirischi del mercato sui finanziatori, dellestrategie di marketing dei titoli emessi.

L’esigenza che si pone, quindi, nonè quella di richiedere all’intermediariodi eliminare il conflitto, ricorrendo amisure organizzative. In realtà la ten-denza è di non incidere sull’operativitàdell’operazione e della struttura orga-nizzativa ovvero di non effettuare l’o-perazione, ma soltanto di rendere que-st’ultima trasparente, valorizzando lanormativa vigente ed il rispetto delleregole organizzative delle imprese.

Il Dott. Francesco Rossi Ragazzi haaffrontato il tema degli aspetti fiscali deifondi immobiliari chiusi ed ha messo inrilievo la “convenienza” fiscale delricorso al fondo immobiliare chiusorispetto all’intestazione dell’immobilead una persona fisica o giuridica.

Ha concluso il convegno il Gen. B.Bruno Buratti, Capo dell’Ufficio delComandante in Seconda della Guardiadi Finanza che, nel corso della suaesposizione, facendo ricorso a dati sta-tistici molto significativi, anche in termi-ni di risultati di servizio conseguiti, hadato risalto all’impegno del Corpo atutela dei mercati finanziari.

Le relazioni svolte dai singoli orato-ri hanno rappresentato un momento diriflessione e di approfondimento che,sicuramente, ha ampliato l’orizzontedei presenti su tematiche complesse, lacui sintesi, non disponendo dei testiscritti, è possibile non esprima compiu-tamente il loro pensiero.

Se questo è accaduto, mi scuso, find’ora, con gli illustri conferenzieri.

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L’episodio più eclatante del conflittotra Guardia di finanza e contrabban-dieri al confine italo – elvetico, protrat-tosi dalla fine del XVIII alla fine del XXsecolo, si consumò nella notte sul 3 gen-naio 1934 in Val d’Intelvi.

La relazione ufficiale sul fatto oggi èirreperibile, ma i contorni dell’avveni-mento si possono desumere dalla moti-vazione delle medaglie al Valor Milita-re conferite ai protagonisti del seque-stro di un imponente quantitativo disigarette, zucchero e caffè, contenuto in96 bricolle trasportate da altrettanticontrabbandieri.

Quella notte erano appostati a nonmolta distanza dal confine di Stato ilbrigadiere Ugo Ballerini, in forza allaretrostante brigata volante di Argegnoed il finanziere Angelo Torrente dellabrigata di Lanzo d’Intelvi con il compitodi controllare i sentieri provenienti dallaSvizzera che sorpassavano la frontieranei pressi di Sasso Bovè.

Altre quattro pattuglie controllavanoi percorsi laterali, ma si trovavano aduna distanza tra loro che non consenti-va un aiuto reciproco.

In piena notte, all’apparire di unacolonna di contrabbandieri, della qua-le evidentemente, data l’oscurità, nonpotevano apprezzare il numero, il Bal-lerini ed il Torrente gridarono il rituale“molla”, facendo uso delle armi a sco-po intimidatorio.

Il brigadiere, poi, accortosi del grannumero di frodatori e temendo di esse-re da loro soverchiati, tanto più chequalcuno aveva sparato alcuni colpicon un’arma da fuoco, ebbe la brillan-te idea di urlare ordini ad un immagi-nario drappello di finanzieri accorrentia dar man forte, ingannando gli avver-sari che si davano alla fuga abbando-nando il carico.

I militari, messisi all’inseguimentodei fuggitivi, riuscirono a raggiungerneuno e ad arrestarlo.

Alle prime luci dell’alba fu possibileradunare le bricolle abbandonate, cherisultarono 96 contenenti 30 kg ditabacchi, di zucchero e di caffè.

L’episodio fu immortalato in unacopertina della “Domenica del Corrie-re”, il telegiornale dell’epoca, chesuscitò le proteste del quotidiano “LaProvincia di Como”, che dava voce aisentimenti di animosità nei confronti

della Guardia di finanza da parte deicittadini del comasco.

Sotto il titolo “La realtà romanze-sca”, un redattore del giornale lamen-tava che il titolo della Domenica delCorriere, “due contro cento” era ecces-sivo per un episodio che “nella miserarealtà non trattava che di contrabban-dieri e di guardie di finanza che, condue moschettate in aria, li hanno messiin fuga”.

All’editoriale della “Provincia”rispondeva “Il Finanziere” con un arti-colo di Domenico Olivo che ironizzavasulla presa di posizione del contraddit-tore e riaffermava l’eccezionalità delcomportamento dei due militari cheavevano operato il sequestro.

nia durante la seconda guerra mondia-le , il tenente colonnello Vittorio Gallia-no, dal titolo “Esposti a Settentrione”,volume che ha ispirato un film neglianni quaranta del secolo scorso, inter-pretato da due attori allora all’apicedel successo, Amedeo Nazzari eGabriele Ferzetti, e l’altro realizzatopochi anni orsono da uno scrittore ori-ginario della Val d’Intelvi, Cecco Bello-si, dal titolo “Il paese dei contrabban-dieri”.

I due romanzi sono chiaramenteispirati a fatti realmente avvenuti, masono liberamente trasposti nel raccontovariando i nomi dei protagonisti ed iluoghi dell’avvenimento.

In “Esposti a Settentrione”, ambien-

IL SEQUESTRO DELLE 100 BRICOLLE

(Val d’Intelvi, 3 gennaio 1934)di Luciano Luciani

La polemica continuava in seguitocon un altro articolo, subito controbat-tuto da Domenico Olivo.

Sull’operazione di servizio, come siè visto, le fonti ufficiali sono parche diparticolari.

I fatti peraltro suscitarono nellapopolazione della Val d’Intelvi e tra ifinanzieri della Legione di Milano, allaquale facevano capo i reparti del Cor-po ubicati lungo il confine tra Italia eCanton Ticino, grande scalpore tantoche in questi ambienti ancora oggi sene parla.

Il sequestro delle cento bricolle èanche l’episodio centrale di due roman-zi, uno dovuto alla penna di un valoro-so ufficiale del Corpo caduto in Alba-

tato in una brigata di frontiera dellazona di Buggiolo a nord di Porlezza,l’autore narra le vicende di un finanzie-re, innamorato della figlia di un con-trabbandiere del luogo ove prestavaservizio.

Il militare riteneva che la ragazza loricambiasse, mentre invece questa fin-geva di corrispondere il sentimento alloscopo di carpire notizie sui turni di ser-vizio disposti dal comandante dellalocale brigata di frontiera.

Il finanziere, accortosi dopo qual-che tempo del doppio gioco della gio-vane e venuto a conoscenza che si sta-va organizzando un consistente tra-sporto di bricolle, fece trapelare allasua innamorata che il brigadiere

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comandante la notte in cui si presume-va che si sarebbe perpetrato il contrab-bando avrebbe gravitato con la vigi-lanza in una determinata valle, lascian-do sguarnita quella adiacente.

I finanzieri, invece, si appostaronoproprio lì, riuscendo ad intercettare lacolonna dei contrabbandieri facendolimollare le cento bricolle.

Nel romanzo si narra anche che icontrabbandieri aprirono il fuoco con-tro i militari e nel conflitto risultò ferito amorte proprio il finanziere che avevaoriginato il servizio che aveva portatoad un così cospicuo risultato.

La versione dei fatti de “Il paesedei contrabbandieri”, invece, narra lavicenda dal punto di vista di questiultimi.

Gli organizzatori del trasporto era-no due personaggi locali, coinvolti nelpassato in vari fatti delittuosi per i qua-li erano stati condannati a diversi annidi reclusione, che non avevano sconta-to perché latitanti.

Secondo Bellosi, la stagione inver-nale e l’accresciuto impegno deifinanzieri aveva frenato di molto ilcontrabbando e quindi i magazzini dimerce di contrabbando traboccavanoin Svizzera e i rifornimenti in Italiascarseggiavano.

I finanziatori del traffico decisero,quindi, di tentare un grosso colpo fidan-do sul fatto che nel periodo natalizio lavigilanza era allentata.

Si affidarono ai due latitanti per-ché erano gli unici dotati del prestigioper condurre una colonna di centocontrabbandieri reclutati anche dazone lontane.

Scelsero la via dell’Alpe Bovè pas-sando dal cippo 21, perché la più faci-le e apparentemente la più sicura, neltriangolo tra Valmara, Piano delle Nocie Lanzo d’Intelvi, perché nel periodonatalizio quando la gran parte del per-sonale delle Brigate della Guardia difinanza era in licenza la vigilanza eradi molto ridotta.

La voce popolare fa ascendere il fal-limento dell’impresa alla scarsa riserva-tezza di qualcuno dei 100 spalloni chesi era lasciato andare ad involontarieconfidenze nelle osterie della zona,confidenze che erano giunte fino alComando della Guardia di finanza.

Sulla base delle notizie ufficiali edei racconti romanzati è possibile rico-struire, con una certa approssimazione,il reale svolgimento dei fatti.

Innanzitutto è da considerare chel’operazione di servizio ebbe luogo nel-la notte tra il 2 ed il 3 gennaio 1934,in pieno periodo di ferie natalizie, aimmediato ridosso del Capodanno.

Su questa circostanza dovevano farconto necessariamente gli organizzato-ri del contrabbando.

Una seconda considerazione è chesul luogo dell’appostamento del briga-diere Ballerini e del finanziere Torren-te si presentò compatta la colonna dei96 frodatori.

Tutti coloro che hanno prestato ser-vizio al confine italo-elvetico sanno chele squadre dei contrabbandieri attraver-savano le zone a ridosso della frontieraprecedute da una o più staffette, cioècontrabbandieri isolati od a coppiedisposti a perdere il carico in caso diincontro con la Guardia di finanza, purdi dare l’allarme ai complici che liseguivano a distanza di sicurezza.

Il numero delle staffette, poi, eratanto più elevato quanto maggiore erala consistenza numerica di quelli cheseguivano.

Risulta quindi incomprensibile cheben 96 contrabbandieri avanzasseroraggruppati senza farsi precedere dacomplici deputati a segnalare la vialibera.

Gli organizzatori del traffico eranoquindi sicuri che la colonna degli spal-loni non avrebbe incontrato pattugliedi Fiamme Gialle lungo il percorso operché informati volontariamente odinvolontariamente da qualche finan-ziere, come narrato nel romanzo“Esposti a Settentrione” o perché ave-vano fatto controllare le caserme dellazona avendo assicurazione che nessu-

no era uscito quella notte.Invece, il comandante responsabile

aveva avuto notizia di quello che si sta-va preparando ed aveva predispostoun blocco della linea con personale trat-to da reparti retrostanti affluiti con lamassima segretezza sulla prima linea.

L’onore del risultato di servizio toccòcosì al brigadiere Ugo Ballerini ed alfinanziere Angelo Torrente, che per illoro comportamento furono decorati,rispettivamente, con le medaglie d’ar-gento e di bronzo al Valor Militare efurono promossi al grado superiore permeriti straordinari.

Nessuno dei due avrebbe dovutotrovarsi appostato quella notte sotto ilSasso Bovè: il brigadiere prestava ser-vizio in una brigata volante sul lago diComo che svolgeva normalmente ser-vizi di controllo sulle rotabili di fondovalle, mentre il finanziere prestava ser-vizio in un reparto lontano dalla zonadi operazioni.

È giusto mettere in evidenza la pre-senza di spirito e l’ardimento di duebrave Fiamme Gialle.

Ma l’episodio dei “due contro cen-to” non è che uno dei tanti della vitaquotidiana dei reparti di frontiera i cuicomponenti con serenità, abnegazionee spirito di iniziativa per oltre due seco-li si sono opposti al contrabbando tral’ostilità più o meno esplicita non solodei frodatori, ma anche di buona partedella popolazione della zona.

“2 contro 100”.L’episodio del sequestro delle cento bricolle illustrato in un quadro esposto nel MuseoStorico del Corpo.

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Nel 1971 il Colonnello Donato Azzarone visita la Sezione A.N.F.I. di Taranto.

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Sono entrato in Accademia nell’ottobredel 1942 con il 45° corso Ala 1°, un corso,come è noto, particolarmente sfortunato,diviso, dopo il primo anno, nel 1943 in duetronconi, per le vicende della guerra, parteal sud e parte al nord Italia.

Sono stato il capocorso dei colleghirimasti al sud e diventati sottotenenti nel1945, a firma dell’allora Luogotenente.

Di quel travagliato periodo accademicoposso solo dire che la nostra preparazioneè stata semplicemente nozionistica, senzaalcun risvolto pratico, talché allorquando fuiassegnato ai primi incarichi, comandante diTenenza e poi di Sezione al Nucleo pt diTorino, le operazioni di verifica erano perme qualcosa di nebuloso e quasi misterioso.

A parte il fatto che per la mia giovaneetà, ero impiegato solo in servizi anticon-trabbando.

Il primo incontro con la contabilità e ibilanci avvenne nel 1949, allorquando eroufficiale istruttore in Accademia. Fui infattidesignato, insieme ad altri tre Ufficiali dicorsi precedenti al mio, e di una trentina difunzionari civili, a frequentare il primo cor-so per Verificatori Contabili, disposto dal-l’allora Ministro Vanoni.

Fu una prova particolarmente impegna-tiva per me, proveniente da studi classici,ma noi Ufficiali riuscimmo ad emergereclassificandoci nel gruppo A, classe 1^.

Dopo un altro periodo trascorso nelnucleo pt di Torino, nel settore delle ImposteDirette, nel 1952 fui designato a frequenta-re il corso “pt specializzazione Ige”, ed intale occasione ebbi come insegnante l’allo-ra Cap. Donato Azzarone, l’ufficiale cheavrebbe poi lasciato un segno indelebilenella mia preparazione e, se mi passate iltermine, anche nel mio cuore.

Infatti dopo alcuni anni, trascorsi ancoraa Torino e al comando di una compagnia diconfine, venni assegnato al Nucleo Centra-le di Roma, alla sezione verifiche, con supe-riore diretto proprio il maggiore Azzarone.

Questo ufficiale, oltre a dirigere lenostre Sezioni, svolgeva una intensa attivitàdi insegnamento nel campo delle verifica-zioni, sia in Accademia (allievi e ufficialiallievi) sia nella Scuola Sottufficiali per i cor-si di pt.

Aveva, tra l’altro, fatto stampare un testosulle operazioni da seguire nel corso delleverifiche, specie sulla facoltà e gli obblighiche ne derivano, sviluppando anche il set-tore della preparazione e dell’esecuzione.

Aveva la stoffa di un vero insegnante,chiaro, semplice, pratico, e non si arrende-va se non quando era certo di aver fattoassimilare i suoi concetti.

Con questo splendido ufficiale ho colla-borato per molti anni in una vera identità diintenti e una salda amicizia, talché, ad uncerto momento mi chiese di sollevarlo daisuoi notevoli impegni di insegnamento,assumendone una parte.

Ho così alternato i miei compiti dicomandante di sezione verifiche a quellidi insegnamento, sostenuto dai consigli e

dall’esperienza del mio comandanteAzzarone.

È stato un periodo intenso e impegnati-vo, perché dal 1955 al 1963, ho insegna-to “altre tasse affari”, “IGE e servizio delCorpo” ecc. ai corsi allievi e sottotenentiallievi dell’Accademia ed ai corsi nellaScuola Sottufficiali.

In tale periodo, in collaborazione con ilmaggiore Azzarone, abbiamo dato allestampe un testo sulle c.d. “Altre tasse affari”in ordine alle quali sono stato designato adinsegnarle ai cosiddetti “corsi di specializ-zazione per ufficiali” trovandomi spessocome allievi, ufficiali di grado e corsi supe-riori al mio (sic.) nonostante le mie proteste.

A tal punto termina la mia collaborazio-ne con il maggiore Azzarone, perché fuiassegnato ad altri incarichi, salvo a ripren-

diventare il Comandante del Gruppo.La creazione di queste Sezioni, a mio

avviso, determinò veramente un salto diqualità nell’esecuzione delle verifiche, inquanto composte da ufficiali che partecipa-vano attivamente e da personale molto qua-lificato ed esperto. Ciò permise al GruppoSezioni Speciali del Nucleo Centrale dieffettuare verifiche ad Enti e aziende dinotevole importanza, anche multinazionali,in passato spesso tralasciate.

Di quel periodo ho un bellissimo ricor-do perché, coadiuvato da valenti ufficiali(di cui voglio almeno ricordare i nomi delCap. Nanula e del Cap. Pappa) portam-mo a termine operazioni di vasta portatache riscossero spesso il plauso delle supe-riori gerarchie.

Per quanto è nei miei ricordi, in quell’e-

LA VERIFICA... AL TEMPO DEI PIONIERI

di Claudio Marrocu

dere ancora l’insegnamento allorquando alcomando del II° btg della Scuola Sottufficia-li, ho insegnato “tecnica professionale” aicorsi per vicebrigadieri.

Una piccola precisazione vorrei fare inordine alla metodologia che, seguendoAzzarone, adottavo nell’insegnamento.

Infatti non ci limitavamo ad insegnare,in modo statico, le norme legislative e pro-cedurali, ma cercavamo di intercalare concasi ed episodi pratici cui c’eravamo trova-ti di fronte nel corso delle verifiche.

Per quanto mi riguarda particolarmente,debbo anche aggiungere che, per ordinedel Comando Generale, nel periodo diappartenenza al Nucleo Centrale, ho dovu-to spesso eseguire verifiche in molte localitàdella penisola, coadiuvato da personalealle mie dipendenze.

—-Termina qui il periodo che ho voluto

ricordare come … pionieristico.Infatti nel 1968 fui assegnato al coman-

do di una Sezione Speciale del NucleoCentrale, di nuova creazione, salvo poi a

poca cercammo di non limitarci, come spes-so nel passato, a minuziosa disamina dellacontabilità.

Provammo infatti ad applicare ancheuna metodica da noi chiamata “procedi-menti induttivi”.

Si tratta infatti di ricostruire, con deter-minati elementi, la produzione effettiva del-l’impresa, per poi raffrontarla con il girod’affari e la contabilità.

In tale metodica ci siamo spesso avval-si, con profitto, degli studi di settore, all’e-poca effettuati dagli Ispettori Compartimen-tali delle II.DD.

—-L’attività operativa e di insegnamento,

che ha occupato tanta parte della mia car-riera, si conclude con il comando del Grup-po Sezioni Speciali.

Infatti, nel 1972, promosso Colonnello,fui trasferito al Comando Generale qualeCapo del III° Reparto.

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di particolar interesse, in cerca di documen-ti e di informazioni segrete» e non solo…

Questo fece anche Lapiello con la suasquadra giunta a Roma con la “Special For-ce”, al quale si presentò un compito arduo,tra difficoltà ambientali in un territorio appe-na liberato, tra la incomprensione, la diffi-denza e l’ostruzionismo dei soggetti neiconfronti dei quali la squadra doveva ope-rare per applicare e far rispettare le clauso-le armistiziali di carattere politico-economi-co, finanziario e le direttive dell’ACC.

Iniziò quindi una frenetica attività assie-me ad alcuni ufficiali della sottocommissio-ne finanze dell’ACC, tra i quali il Col.Eickols ed il Cap. Henry Tasca, nei confrontidi Banche e Istituti Finanziari, effettuandouna serie di interventi per il recupero diingenti quantitativi di valuta nazionale edestera e lingotti d’oro, bloccando tempesti-vamente ogni tentativo di distrazione divalori e manipolazioni di bilanci nel delica-to momento del trapasso dei poteri alGoverno Militare Alleato che subentrava nelgoverno del territorio liberato dopo la fugadegli occupanti nazifascisti.

Altri interventi della squadra e personal-mente del Ten. Lapiello furono determinantiper la ripresa amministrativa dei più alti Entifinanziari dello Stato.

Il Ten. Lapiello e gli ufficiali americani,presero autonomamente anche provvedi-menti urgenti di scioglimento di consigli diamministrazione e di commissariamento dialcuni Enti, e questo nei confronti di ammi-nistratori che avevano collaborato con ilnemico.

Gli ufficiali americani dell’ACC rispon-

devano del loro operato e della squadraLapiello direttamente al Comando SupremoAlleato.

Questo modo di operare, provocò qual-che timido intervento del Ministro delleFinanze ed in seguito anche del Capo delGoverno De Gasperi, che si sentivano sca-valcati ed esautorati.

Le motivazioni delle promozioni sul cam-po, che definiscono i componenti dellasquadra “elementi al servizio del contro-spionaggio americano che dettero con laloro azione svolta con ardimento e perizia,notevole contributo alla buona riuscita delleoperazioni belliche delle truppe alleate”,sono un giusto, importante riconoscimento.

L’attività della Squadra SpecialeLapiello con il CIC e con l’ACC si inqua-dra nel più ampio scenario della Campa-gna d’Italia 1943-1945 condotta dalleForze Armate alleate e da reparti delleForze Armate italiane del Regno del Sudper la liberazione del territorio italianodalle truppe nazifasciste.

A sessantaquattro anni da quegli avve-nimenti è doveroso ricordare con ammira-zione e riconoscenza quanti operarono inquel periodo bellico in nome del risorto sta-to italiano, consentendoci di riprendere ilcammino a testa alta.

(*) Questo episodio bellico sarà oggetto diuna più ampia trattazione a cura dell’Autore,con una pubblicazione corredata da notizieai più rimaste sconosciute dei documenti efoto d’epoca.

Durante la campagna d’Italia, dal 1943al 1945, operò con il CIC – Counter Intelli-gence Corps, il controspionaggio della 5ªArmata Americana e con l’ACC – Commis-sione Alleata di Controllo, una squadra del-la R. Guardia di Finanza, che oltre a com-piti di controspionaggio, assolse alle direttedipendenze della sottocommissione finanzedell’ACC anche il delicato compito di appli-care e far rispettare nei territori appena libe-rati dalle truppe alleate, le severe condizio-ni armistiziali in materia politico – economi-co finanziaria previste dagli articoli 23, 24,28, 33 B del testo dell’armistizio “lungo”del 29 settembre 1943.

Tutto questo nella difficile situazioneambientale di disordine che regnava nei ter-ritori devastati dalla guerra e nella incom-prensione, diffidenza e ostruzionismo deisoggetti destinatari delle suddette norme.

Ogni ostacolo fu brillantemente supera-to da quel piccolo reparto di 13 finanzieri,che prese il nome di Nucleo “S”, ma meglioconosciuto come “Squadra Lapiello” dalnome del suo comandante, i cui componen-ti vennero promossi sul campo al gradosuperiore per merito di guerra dal Coman-do Americano.

Il Tenente Emilio Lapiello (1911-1998),ufficiale di complemento della R. Guardiadi Finanza, dopo l’8 settembre 1943,lasciò Roma e riuscì ad attraversare lelinee del fronte di Cassino e a raggiunge-re Napoli occupata dalle truppe alleate,dove formò una squadra speciale di finan-zieri in forza al Battaglione “R” destinatoa svolgere compiti di polizia finanziarianelle zone occupate.

La squadra era composta dai seguenti12 elementi, oltre il comandante: CosimoMeo, Pasquale Grimaldi, Vincenzo Ingletto,Leonardo Sorrentino, Raffaele D’Elia, SantoSanti, Domenico Spagone, Carmine Masiel-lo, Antonio Capilli, Michele D’Elia, CamilloRomano e Ettore Morandino.

Dopo un periodo di servizio di contro-spionaggio a Napoli la squadra, sbarcataad Anzio con il Battaglione “R”, raggiunseRoma il 5 giugno 1944 ed iniziò subito ilsuo lavoro.

Roma 5 giugno 1944.Un vero e proprio assalto incruento e

disordinato ad uffici statali, enti vari, ban-che, venne effettuato già a partire dal matti-no del giorno 5 da squadre della “SpecialForce” giunte a Roma da Anzio.

Max Corvo, agente americano di origi-ne italiana, in servizio con il grado di capi-tano nella Sezione SI – Secret Intelligencenell’OSS, a proposito dell’arrivo a Romadegli americani, nel suo libro “La campa-gna d’Italia dei servizi americani 1942-45”ha scritto «… parte del personale di Napo-li fece il suo ingresso nella città eterna insie-me alla Special-Force, organizzata per“precipitarsi” su determinate aree ed edifici

II Guerra Mondiale Campagna d’Italia 1943-1945LA SQUADRA SPECIALE (*)

con il C.I.C. Counter Intelligence Corpsdi Enzo Climinti

Roma 1945Comando Generale della R. Guardia di Finanza in Via Sicilia.Il Ten. Lapiello in abito civile 4°, da sin., al centro il Comandante Generale, Gen. C.A. G.B. Oxi-lia, un ufficiale dell’ACC – Commissione Alleata di Controllo e il Magg. V. Montanari.

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Nella foto, il mazziere Brig. Forster, in testa alle Compagnie della Scuola Alpina di Predazzodurante la celebrazione della festa della Repubblica alla sede di Trento, nel 1954.

Molti soci mi chiedono di raccontarequalche aneddoto che abbia come prota-gonista l’allora Comandante della ScuolaAlpina, Ten. Col. Fausto Musto; il collegaEspedito Finizio vorrebbe anche che rac-cogliessi i vari aneddoti, noti e non anco-ra noti, in una speciale pubblicazione. Hosempre evitato di affrontare l’impegnoanche perché tanti aneddoti sono nati inuna versione originale, e poi sono statiaggiornati e modificati, anche da partedello stesso Comandante, in una versionediversa, spesso per adattarla ai diversiascoltatori.

In questi ultimi tempi, dopo la Sua scom-parsa, alcuni soci mi sollecitano, anche conloro scritti inviati a questo giornale, a ricor-dare almeno gli aneddoti che li hanno visticome protagonisti.

In questo numero intendo ricordare ditali aneddoti quello riguardante l’esercita-zione a fuoco che ho personalmente direttoa conclusione del Campo estivo nel territo-rio di Caprino Veronese.

L’esercitazione doveva riguardare solouna squadra fucilieri, ma il ComandanteMusto volle che impegnasse anche alcunimortaisti, oltre alle mitragliatrici, per daredimostrazione di una più completa prepa-razione militare a tutte le Autorità cheavrebbero assistito dall’Osservatorio, esoprattutto al suo Comandante della Legio-ne Allievi, il Col. Amedeo Palmese (gran-de amico del Comandante della ScuolaAlpina), oltre al Generale dell’Esercitoaddetto al Comando Generale del Corpo,unitamente alle altre Autorità militari e civi-li competenti per territorio.

Il Comandante Musto voleva fare, comesempre, una gran bella figura, come sape-va benissimo il suo Aiutante, Ten. Ennio Boi,che mi convocava ogni giorno presso laTenda Comando per mettere a punto losvolgimento della esercitazione con gli altripartecipanti, che mi avrebbero coadiuvatonella sua esecuzione, che diventava semprepiù complessa, per l’impiego dei mortai,diretti dal Ten. Luciano Ferrari che duranteuna precedente esercitazione aveva avutola fortuna di piazzare un colpo di mortaioaddirittura nel centro dell’obiettivo (materia-lizzato coi sassi sul terreno) e di tre mitra-gliatrici, coordinate dal famoso MarescialloFarneti, detto anche “barbetta”.

Per me ogni modifica comportava sol-tanto un aggiornamento del piano delleoperazioni, che io predisponevo secondo

uno schema appreso durante il campo esti-vo con il 7° Reggimento Alpini di Belluno,nel corso del quale avevo appreso la tecni-ca seguita dal Cap. Claudio Guadagnini diFiera di Primiero, Comandante della 78^Compagnia; tecnica con la quale, in un Pia-no si indicava l’ora zero dell’inizio delleoperazioni, e le ore di inizio e termine del-le successive: dell’intervento dei mortai, del-le mitragliatrici ed infine dell’assalto con illancio delle bombe a mano, dell’uso deiMAB e dell’accensione dei fumogeni sull’o-biettivo conquistato.

Definito il piano, quale Direttore dell’e-sercitazione ne controllavo il coerente svol-gimento dando ordini con un apparatoradio portatile, peraltro collegato ad altrisimili apparati affidati all’Osservatorio perseguire gli ordini da me emanati, come giàal campo estivo con gli Alpini, erano dati inuna lingua spagnola “maccheronica”,come segue, per attivare i mortai: “dal pri-miero mortaio, fuego!”; per attivare le mitra-gliatrici: “dalla primiera mitragliadora, fue-go a voluntad!”, oppure “fuego d’amor!”;per iniziare l’assalto, il segnale “Viva lamuerte!” e gli assaltatori uscivano dalle trin-cee gridando “Viva la muerte!”, fino all’oc-cupazione dell’obiettivo, lanciando le bom-be a mano, sparando con i MAB e, infineaccendendo i fumogeni per la conquistaavvenuta dell’obiettivo.

Durante l’esercitazione, il Col. Palmese,che seguiva gli ordini da me impartiti, chie-

se al Comandante Musto, scherzosamente,se c’era una interferenza con una radio spa-gnola, e Musto rispose: “No, quello è quelpazzerello del Ten. Santamaria, che segueancora le istruzioni del suo capitano degliAlpini che aveva partecipato alla guerra diSpagna”.

Le Autorità presenti sull’Osservatoriorimasero comunque favorevolmenteimpressionati e quando i “combattenti”furono convocati all’Osservatorio per ladescrizione dell’operazione eseguita e icomplimenti finali, io detti “l’attenti al plo-tone”, invitandoli a gridare con me “Vival’Italia!”; e i ragazzi risposero forte e chia-ro “Viva l’Italia!” con quelle faccette anne-rite e commosse.

In quel momento accadde quello chenon avevamo previsto: tutte le Autorità mili-tari presenti sull’Osservatorio si misero sul-l’attenti e salutarono i combattenti che rien-travano agli alloggiamenti.

Mentre gli passavo davanti, il Coman-dante Musto, mi disse: “Bravi ragazzi, bra-vo Tommy, però il grido Viva l’Italia te l’hoinsegnato io!”.

Era vero. Il Comandante Musto era sem-pre il nostro Maestro e sapeva sempre dareun tocco di giovanile esuberanza per otti-mizzare i risultati.

Gli saremo sempre grati per tutto quelloche ha fatto per la Scuola Alpina e per l’en-tusiasmo che sapeva infondere nei giovaniallievi, che Lo ricorderanno sempre.

LA SINGOLARE ESERCITAZIONE A FUOCO

CHE CONCLUSE IL CAMPO ESTIVO DELLA SCUOLA

ALPINA DI PREDAZZO NEL 1957di Tommaso Santamaria

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Sopra le righe

Da bambino, ho abitato per alcunianni a Casoria, una cittadina alla peri-feria di Napoli, oggi fortemente indu-strializzata ma allora con una chiaraconnotazione agricola. Per di più, lanostra casa, una bella villetta nel cuicortile io scorrazzavo con un’automo-bilina a pedali, era al limite del paese,quindi vicino alla campagna. Provve-deva alle faccende domestiche unacontadinella, di nome Giulia, analfa-beta, alla quale mia madre insegnò aleggere e scrivere. Poi Giulia volle chemia madre le facesse da madrina diCresima e così diventò “commarella”,restando sempre in contatto con noi,anche quando cambiammo residenzae quindi casa. Quando mia madremorì, Giulia, naturalmente, fu informa-ta e si precipitò a casa nostra dovecominciò ad urlare, a dimenarsi, aschiaffeggiarsi ed a strapparsi i capel-li. In tal modo, manifestava il suo dolo-re, certamente sincero, con un ritualedi campagna (quello di un tempo, oracredo che le cose siano cambiateanche lì) che io definirei “sopra lerighe”. Qualcuno le fece capire, conla discrezione necessaria, che quelrituale non si usava in città, lei capì ela situazione si normalizzò.

Questo lontano episodio mi tornaalla mente allorquando leggo le dottedispute che si svolgono intorno al temadella omosessualità.

Per non essere frainteso – come,purtroppo, capita quando si affronta-no temi scottanti – vorrei fare una pre-messa. Da quando ho l’età della ragio-ne, mi sono sempre dichiarato dispo-sto a qualsiasi esperienza, con dueeccezioni: la droga e la omosessua-lità. Questa mia solida determinazionenon mi ha però impedito di cercare dicapire – lasciando stare la droga, chemeriterebbe un discorso a parte – leragioni dei “diversi”. E qui devo rian-dare ad un altro ricordo.

Allorquando avevo più o meno ottoanni, la mia casa era frequentata dauna giovane donna amica di miamadre, avvenente, e, per di più,fasciata in abiti che ne facevano risal-

tare le forme. Veniva a casa, sedevasul divano, accavallava le gambe, sic-ché la gonna le scivolava sopra leginocchia. A quel punto, io venivosistematicamente assalito dal desideriodi giocare, ma sdraiato per terra, aisuoi piedi, in modo da poterne osser-vare non solo le gambe ma anche lecosce. Così ho scoperto la mia sessua-lità e su quella strada – anche se,ovviamente, con “modi” diversi – sonoandato avanti.

Ecco, io mi chiedo se la mia ses-sualità, invece che dalle gambe dellasignorina amica di famiglia, fosse sta-ta attirata da parti anatomiche di unmaschio, oggi dovrei vergognarmi?Insomma, se invece di essere un etero-sessuale senza se e senza ma, io fossistato un omosessuale od anche unocosì e così, che cosa dovrei fare? Sui-cidarmi? Ma neanche per sogno.

Perciò, a me sembra che l’unicacosa da fare di fronte alla realtà sia diprenderne atto: il terzo sesso esiste,punto e basta. È decretato dalla natu-ra, al pari del colore della pelle, dellastruttura corporea eccetera.

L’esistenza del terzo sesso compor-ta taluni risvolti umani e sociali di nonfacile soluzione. Per esempio, unacoppia omosex (di due uomini o didue donne) potrebbe avvertire il biso-gno della paternità o della maternità.Dovrebbe essere ammessa l’adozio-ne? Secondo me, sì, anche se sonofacilmente prevedibili le obbiezioni, lapiù intuitiva delle quali è che si rischie-rebbe di danneggiare l’adottato cheha in mente la figura genitoriale fattadi un uomo e di una donna, nel men-tre si troverebbe a crescere o con dueuomini o con due donne. Ma si potreb-be ribattere che sono tanti i motivi peri quali un bambino può crescere conla mancanza di uno dei due genitori:dalla morte prematura alla carcerazio-ne eccetera.

Altra questione è quella economi-ca. Se due omosex hanno condivisouna vita intera, è giusto che la morte diuno dei due privi l’altro dei mezzi disussistenza?

Secondo me, no, e quindi la legge

dovrebbe trovare il modo di non con-dannare all’accattonaggio quello deidue che sopravvive, per ipotesi privodi mezzi propri.

È tempo di cercare di tirare le filadi questo lungo discorso. Quando siespongono queste questioni, il discor-so è “nelle righe”, ossia ciascuno puòpartecipare con le proprie idee, diconsenso o di dissenso non importa,ma in modo civile e controllato. Èquando queste questioni vengono esa-sperate che si va “sopra le righe” e sirischia di conseguire effetti opposti aquelli che ci si prefiggeva. Propriocome capitò alla “commarella” Giulia.

Un rischio del genere si corre tuttele volte in cui la pubblicità o gli artico-li di giornale o addirittura le dimostra-zioni di piazza ci parlano di “orgogliogay”. Ma quale orgoglio? Si sono maivisti gli eterosessuali fare dimostrazio-ni per il loro “orgoglio”? E chi nasce inmodo “diverso” dalla media (peresempio, più intelligente o più cretino,più bello o più brutto, più alto o piùbasso e via elencando) si è mai sogna-to di manifestare il proprio “orgoglio”?Uno stato di natura va accettato e vis-suto per quel che è, altrimenti si va“sopra le righe”, dimostrando unavisione dei problemi rozza, incivile econtroproducente.

Quote rosa

“A me le donne alte o basse,magre o grasse, bionde o brune, belleo brutte, piaccion tutte”. Non so piùquale sia la fonte di questa frase chesta nella mia memoria, ma è certo cheessa ha influenzato non poco la miavita. Nel senso buono, si capisce,ossia nel senso di dedicare alla donnasempre un’attenzione particolare.Esempio. Nei periodi o nei giorni incui, per un motivo o per l’altro, mancain casa l’aiuto domestico, io non cipenso su due volte a darmi da fare,anche se i lavori domestici non sonocertamente la mia passione.

Altro esempio. Io sono piuttostoirascibile e la guida in una città come

di Giuseppe Giuliani

TACCUINO

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Napoli mi offre occasioni frequentiper mettere a dura prova il mio fega-to, in difesa del quale, seguendo isuggerimenti degli psicologi, emettoqualche moccolo. Ma se poi miaccorgo che la persona che sta allaguida dell’auto o del motociclo chemi ha messo in crisi, è di sesso fem-minile, il moccolo si spegne in golaed io sorrido.

“Già, tu sorridi perché, ritenendola donna un essere inferiore, pensi chesia naturale che non guidi bene”. Que-sta è la risposta che qualche femmini-sta arrabbiata (ne conosco parecchie)mi dà quando le racconto quantosopra. Ma giuro che non è vero. Io sor-rido soltanto perché se la donna è undolce, come io la immagino, comepotrebbe farmi arrabbiare una fetta dicassata siciliana o di pastiera?

E poi io non considero affatto ladonna un essere inferiore. Quando,negli anni verdi, fui redattore capo de“il finanziere”, ricevetti una lettera diuna ragazza proprio napoletana, laquale mi chiedeva se mi pareva giustoche alle donne fosse preclusa la car-riera militare. Le risposi di no, che nonlo ritenevo affatto giusto e che sarebbestata solo questione di tempo: prima opoi anche le donne avrebbero avutolibero accesso a tutte le carriere,anche militari. Come è puntualmenteavvenuto, anche se è avvenuto dopoche avevo dismesso le stellette, per cui,ahimè, mi sono dovuto accontentare diavere come collaboratori soltantomaschietti. Ne ricordo uno, bravissimodattilografo (il computer era ancora dainventare) al quale dicevo: “Tu sei bra-vissimo ma vuoi mettere se al tuo postoci fosse una bella guagliona?”. Maquello, per la verità, non apprezzava,perché era un “maschilista fottuto” eriteneva che il giorno in cui le donnefossero entrate in caserma sarebberostati guai.

Non avendo esperienza diretta dicaserme con donne, non posso direche cosa sia in realtà accaduto. Maposso dire che nelle scuole di ogniordine e grado, nelle pubbliche ammi-nistrazioni, nelle aziende private, lapresenza delle donne è stata sempreefficace e produttiva. Mia madre, tan-to per dire, insegnava ed io ho cono-sciuto non so quante persone che ave-vano con lei un rapporto di familiarità,

direi di devozione. Certo, la donnache lavora qualche problema all’an-damento della famiglia lo crea maquesto non è un argomento per negar-le la possibilità di lavorare. Volendoessere concreti, bisogna riconoscereche la famiglia patriarcale di una vol-ta – nella quale l’uomo aveva il com-pito di procurare i quattrini e la donnaquello di educare la prole e dirigere labaracca – non è che fosse un modellodel tutto negativo, anche perché ledonne che avevano veramente qual-cosa da dire, lo dicevano eccome:Matilde Serao, Madame Curie, Geor-ge Sand, sono nomi citati a caso tra itanti di donne che si sono imposteanche in “altri tempi”, così come neinostri si sono imposte una Rita LeviMontalcini o una Margherita Haak.Ma i tempi cambiano, la mentalitàevolve e se la donna si propone, a tor-to o a ragione, come lavoratrice sen-za barriere non è che gli uomini deb-bano “riconoscere” questa possibilità,giacché non è un loro diritto dare onon dare: essi devono semplicementelimitarsi a prendere atto della mutatasituazione, punto e basta.

Tutto ciò stabilito, occorre peròaggiungere che esistono anche in que-sto campo comportamenti “sopra lerighe”. E, a mio avviso, si verificanotutte le volte in cui qualcuno vuoleimporre le “quote rosa”, ossia unnumero prestabilito di donne da inclu-dere, per esempio, nelle liste elettorali.Una volta ci fu una proposta che obbli-gava a candidare una donna ogni treuomini, come se la ricerca delle capa-cità fosse da attribuire al caso.

Angela Merkel, cancelliera tede-sca, è emersa non in virtù di “quoterosa” e lo stesso dicasi per MargarethThatcher, che ha superato gli ottanta,dopo aver dato una raddrizzatina almondo intero.

Per dirla fuori dai denti, questa sto-ria delle “quote rosa” ha il sapore diun tardo-maschilismo che, sconfitto suun terreno sul quale si era dissennata-mente arroccato, ora vuol farsi perdo-nare i trascorsi ma eccedendo. E glieccessi sono da evitare, perché posso-no provocare il ridicolo.

Stile militare

Il 28 giugno 1940, in piena guer-ra, un aereo dell’Aviazione militare

italiana, pilotato da Italo Balbo, il miti-co “trasvolatore atlantico”, sorvolòTobruk appena bombardata da aereibritannici. Mentre l’aereo si abbassa-va per atterrare venne scambiato peravversario ed abbattuto dalla nostracontraerea.

Il giorno successivo, il 29, unaereo inglese si abbassò sulla carcas-sa del velivolo italiano e lanciò unmazzo di fiori con un messaggio: “ LaRoyal Air Force esprime la sua sincerapartecipazione alla morte del Mare-sciallo Italo Balbo, un grande coman-dante, un prode aviatore che il fato miha posto sul fronte avversario”. Firma-to: Arthur Longmore, Comandante incapo delle Forze aeree inglesi inMedio Oriente.

Spiccioli di saggezza

Qualcuno una volta ha detto:Lavora come se non avessi bisogno

dei soldi.Ama come se nessuno ti abbia mai

fatto soffrire.Balla come se nessuno ti stesse

guardando.Canta come se nessuno ti stesse

sentendo.Vivi come se il Paradiso fosse sulla

Terra.

Gli aforismi

La donna, alla fine, è di chi la saidealizzare (Mario Malpetti).

Le persiane, per loro natura, sonoportate ad aprirsi verso l’esterno: Sonogli iraniani che spesso non glielo per-mettono (Eros Drusiani).

In generale, per andare d’accordocon le donne il segreto è avere torto(Achille Campanile).

Sono contrario ai rapporti primadel matrimonio perché fanno arrivaretardi alla cerimonia (Antonio Ricci).

Latinorum

Mulier cum sola cogitat male cogi-tat (la donna, quando pensa da sola,pensa male – Publilio Siro)

Mulier malum necessarium (ladonna è un male necessario – AuloGellio).

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Chiariamo subito che l’acronimoONLUS deriva da una norma tribu-taria, il D.Lgs 4 dicembre 1997, n.460, che ha per oggetto il “Riordinodella disciplina tributaria degli entinon commerciali e delle organizza-zioni non lucrative di utilità sociale”.Tale sigla, quindi, non indica unaparticolare figura giuridica, cometalvolta parrebbe d’intuire, ascoltan-do improprie affermazioni discorsi-ve.

La norma, infatti, disciplina unregime tributario agevolato in pre-senza di preordinati requisiti, stabi-lendone regole ed oneri applicativi,senza badare – come può dedursichiaramente dall’oggetto – a qualifigure, giuridicamente riconosciutedall’ordinamento, sia applicabile.

Ai sensi dell’art. 10 del citatodecreto legislativo “Sono organizza-zioni non lucrative di utilità socialele associazioni, i comitati, le fonda-zioni, le società cooperative e glialtri enti di carattere privato, con osenza personalità giuridica”.

Conseguentemente rimane diffici-le fare delle esclusioni soggettivedegli organismi destinatari. I comita-ti sono al primo posto dell’elenconormativo e sono proprio le figurepiù ricorrenti che accomunano per-sone in numero imprecisato, cheevocano gruppi organizzatori dellesagre di paese.

A conferma che si parte da realtàpiccolissime sino ad arrivare allegrandi fondazioni o aziende opera-tive. Tutte queste realtà possonoessere beneficiarie delle agevolazio-ni fiscali previste dalla norma in rife-rimento. Ma se la platea dei sogget-ti destinatari appare illimitata, visono altre condizioni che inveceriducono i benefici a cui si fa riferi-mento. Vediamole.

Incominciamo da quella di natu-ra formale indicata nello stesso art.10, qui in commento, il quale, dopo

l’elenco degli organismi deputati aibenefici, stabilisce che gli stessi pos-sono essere con o senza personalitàgiuridica, ma aggiunge, poi, che irelativi statuti o atti costitutivi devonoessere redatti nella forma dell’attopubblico o della scrittura privataautenticata o registrata. Anche quipartiamo dal requisito minimo, ossial’onere semplicissimo della registra-zione presso il locale ufficio territo-riale dell’Agenzia delle Entrate, cheha la funzione di garantire data cer-ta all’atto costitutivo e, quindi, delsuo contenuto espressamente previ-sto quale condizione essenziale. Lediverse forme degli atti di costituzio-ne sono elencate perché variamentevolute dalle singole norme di riferi-mento per ciascuno degli organismi,alcuni dei quali già trattati su questecolonne.

Il secondo requisito, di naturasostanziale, è quello dei settori ope-rativi e, quindi, lo svolgimento dialmeno una delle seguenti attività daindicare, come si è detto, negli atticostitutivi:1. assistenza sociale e socio sani-

taria;2. assistenza sanitaria;3. beneficenza;4. istruzione;5. formazione;6. sport dilettantistico;7. tutela, promozione e valorizza-

zione delle cose d’interesse arti-stico e storico;

8. tutela e valorizzazione dellanatura e dell’ambiente, conesclusione dell’attività, esercita-ta abitualmente, di raccolta deirifiuti urbani, speciali e perico-losi;

9. promozione della cultura e del-l’arte;

10. tutela dei diritti civili;11. ricerca scientifica di particolare

interesse sociale…

Anche questa elencazione è sen-za dubbio di ampio raggio perchémolte voci sono così generiche dapoter comprendere davvero tantefunzioni. In particolare, l’inclusionedegli sport dilettantistici nelle agevo-lazioni tributarie ha aperto una fine-stra in un settore rivolto ai giovanis-simi, cioè a coloro che saranno iltessuto produttivo di domani; cosìcome l’istruzione, la formazione e lapromozione, costituiscono un sicuroinvestimento per l’avvenire.

Il terzo requisito, essenziale, ècostituito dalla necessità che non visia scopo di lucro nello svolgimentodelle funzioni citate sopra. Il riferi-mento al lucro deve essere inteso insenso tecnico, perché come vedre-mo possono essere esercitate ancheattività commerciali che per naturasono destinate al profitto, ma lo stes-so deve essere finalizzato al rag-giungimento dello scopo che l’entesi prefigge.

Rassegnati i requisiti per acce-dere alla categoria delle organiz-zazioni beneficiarie di agevolazio-ni fiscali, vediamone ora le proce-dure distinte secondo le seguentitipologie: 1. Le o.n.l.u.s. di diritto sono le

organizzazioni di volontariato,le organizzazioni non governati-ve, le cooperative sociali ed irelativi consorzi, tutte già trattatenei precedenti numeri di FiammeGialle. Preme ora sottolineareche le associazioni di diritto sonoquelle iscritte negli appositi regi-stri nazionali o regionali o pro-vinciali che le singole normeregolatrici prevedono per ciascu-na di esse. Le stesse, quindi, nonhanno bisogno di seguire le pro-cedure di iscrizione all’anagrafeunica delle o.n.l.u.s. descritto alsuccessivo punto sub 2.

2. Queste organizzazioni sono con-siderate tali a prescindere dal

IL VOLONTARIATOORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE (ONLUS)

(prima parte: o.n.l.u.s. di diritto)di Tito Marini

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rispetto dei requisiti voluti dallaseconda parte del D.Lgs460/97. A titolo di esempio, leo.n.l.u.s. di diritto non sono tenu-te ad inserire nel loro statuto lecondizioni e le previsioni chesono state esaminate in prece-denza e, quindi, ognuna di essedeve fare riferimento unicamentealla propria normativa. E questoconsente loro di scegliere il regi-me fiscale più favorevole.Considerato che ai fini delleimposte dirette la vera peculiaritàe la principale norma di favoreper le o.n.l.u.s. è quella di nonconsiderare attività commercialile attività istituzionali, di fatto l’in-teresse a qualificarsi o.n.l.u.s. didiritto si presenta solo per leorganizzazioni di volontariato ele organizzazioni non governati-ve perché da questa “decommer-cializzazione” sono espressa-mente escluse tutte le cooperati-ve, comprese quelle sociali, erelativi consorzi.Vi sono poi altri vantaggi chesarebbe prolisso esporre. Pertan-to sarà utile comparare il regimefiscale proprio di ciascun ente equello delle o.n.l.u.s., in genera-le, per adottare la soluzione piùopportuna.

3. I soggetti che intendono sponta-neamente qualificarsi comeo.n.l.u.s. devono innanzituttoassumere la struttura illustrata inprecedenza, poi passare attra-verso una fase di controlli pre-ventivi da parte dell’Agenzia del-le Entrate. In particolare l’art. 11del DLgs. 460/97, istitutivo del-l’Anagrafe unica delle o.n.l.u.s.,stabilisce che i soggetti interessa-ti all’acquisizione di tale qualifi-ca devono darne comunicazionealla Direzione Regionale delleEntrate entro trenta giorni, chedecorrono dalla redazione del-l’atto costitutivo o dello statuto, sefatto in forma di atto pubblico, odalla registrazione, se scritturaprivata. Alla comunicazione,redatta secondo apposito model-lo reperibile presso gli uffici dellapredetta Agenzia o per via tele-matica, deve essere allegata ladichiarazione sostitutiva resa dallegale rappresentante dell’orga-nizzazione che si vuole iscrivere,con indicazione della natura giu-ridica dello stesso ente, la formadell’atto costitutivo, l’elencazionedelle attività effettivamente eserci-tate, comprese quelle connesse,nonché la tipologia dei soggettibeneficiari di tale attività.

L’iscrizione all’Anagrafe unicadelle o.n.l.u.s. ha effetto costituti-vo del diritto ad usufruire delleagevolazioni fiscali di cui allostesso decreto.

4. Le O.N.L.U. parziali. Questa defi-nizione ministeriale indica i sog-getti che per certe attività o peruna certa area dell’attività svoltapossono assumere tale qualifica esostanzialmente sono gli entiecclesiastici e le associazioni dipromozione sociale le cui finalitàassistenziali sono riconosciute dalMinistero dell’Interno.Nel prossimo numero saranno

passate in rassegna le agevolazionied i vantaggi che derivano dallaqualifica di o.n.l.u.s. operanti nelpanorama del non profit.

Nel prossimo numero parleremo diONLUS (2^ parte)Nei precedenti numeri si è trattato:– Storia del volontariato, n. 7/08;– III° Settore – Non profit, n. 8/08;– Le Organizzazioni di Volontaria-

to, n. 9/08;– Le Associazioni di Promozione

Sociale, n. 10/08;– Le Organizzazioni non Governati-

ve, n. 11-12/08;– Le Cooperative Sociali, n. 1/09;– Le Fondazioni, n. 3/09.

LA FORZA E LA GIOIA DEL VOLONTARIATO

Il ricordo dell’attività di volontaria-to del socio Francesco Rafaschieri del-la Sezione di Bari.

Dei miei cinque anni di volontaria-to ANFI a Bari, ho un bellissimo ricor-do, per aver condiviso con amici,genitori e studenti delle scuole mediela meravigliosa esperienza di aiutareil prossimo.

L’unico mio interesse era vegliaresulla sicurezza dei ragazzi, sia all’en-trata che all’uscita della scuola; unloro sorriso, un grazie dei genitori tigratifica del sacrificio della giornata:Pioggia, vento o caldo afoso nonimportava, quello che contava eraessere sempre presente li davanti allascuola.

Francesco Refaschieri

Nella foto: il gruppo dei volontari della Sezione ANFI di Bari, tra cui anche il socioFrancesco Refaschieri, con la bandiera della Sezione e il Presidente e ConsigliereNazionale, Comm. Antonio Fiore.

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Versamenti volontari da effettuare tramite: c.c. postale n. 85737468 intestato alla Presidenza Nazionale dell’A.N.F.I., Via Caroncini, 19 (00197) Roma - codice IBAN: IT 91 T 07601 0320 000008537468

SALDO PRECEDENTE: € 8.827,42 - (vds. Fiamme Gialle n. 1/2009).Interessi maturati, anno 2008 € 31,76.

VERSAMENTI EFFETTUATI dalle Sezioni:

* Bologna € 250,00 * Cassino € 30,00* Falconara Marittima € 150,00 * Jesi € 100,00* Latina € 250,00 * Lecco € 100,00* Mantova € 100,00 * Novara € 100,00* Pavia € 50,00 * Terni € 270,00

VERSAMENTI EFFETTUATI dai privati:

– Gen. Romolo D’Amico € 30,00 – anonimo € 50,00– anonimo € 50,00 – anonimo € 100,00

TOTALE VERSAMENTI (+ interessi) € 1.661,76

Il Comitato Esecutivo Nazionale, nella riunione del 10 marzo 2009, presieduta dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. GiovanniVerdicchio:– esaminate le proposte pervenute dalle Sezioni di Imperia, Jesi e Roma-1/Nord a favore dei rispettivi soci in condizioni di parti-

colare bisogno;– verificata la documentazione fatta pervenire;– attese le disposizioni contenute nelle circolari nr. 1896 del 3 ottobre 2006 e nr. 4189 del 30 novembre 2007,

ha deliberato di concedere agli interessati (i cui nominativi si omettono per motivi di riservatezza) sussidi per € 2.750,00.

SALDO ATTUALE (aggiornato al 31 marzo 2009, al netto delle imposte e spese varie € 37,11): € 7.702,07

La Presidenza Nazionale dell’A.N.F.I. ringrazia, sentitamente, le Sezioni e tutti coloro che, aderendo alla iniziativa, permette-ranno di alleviare, con la loro offerta, le particolari condizioni di bisogno dei Soci meno fortunati.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI ANNO 2008 – SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE A SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE/ONLUS

È prevista la facoltà per i contribuenti di effettuare la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF a sostegno delle orga-nizzazioni del volontariato riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, comma 1, lett. a) del D. Lgs. n. 460 del 1997,senza alcuna maggiorazione d’imposta, apponendo sul CUD ovvero sul modello 730 o Unico 2009 la propria firma solo nel riqua-dro corrispondente alla finalità alla quale si intende destinare la quota del 5 per mille.

Poiché è facoltà del contribuente indicare il codice fiscale del soggetto cui intende destinare tale quota, si invitano tutti gli asso-ciati all’A.N.F.I. e tutti i militari della Guardia di Finanza e loro familiari ed amici a destinare tale quota a favore di uno dei seguen-ti organismi in possesso dei previsti requisiti che, in via sperimentale, sono stati costituiti collateralmente ad alcune Sezioni del-l’A.N.F.I.:

a cura di Antonio Casula

FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I

– in Piemonte: Gruppo di Protezione Civile e Volontariato A.N.F.I. - C.F. 960427880062

Il Consigliere Nazionale per il Piemonte e Valle d’AostaCap. Dr. Tito Marini

– in Friuli - Venezia Giulia: Fiamme Gialle di ieri.it -ONLUS - C.F. 02457490304

Per Fiamme Gialle di ieri.it-OnlusIL PRESIDENTE

Ten. Col. (a.r.) dr. Vincenzo d’Amato

– in Lombardia: Associazione di Promozione Sociale “ASSISTENZA DEI PENSIONATI DEL PUBBLICO IMPIEGO” (A.P.P.I) -C.F. 97463380150

Per l’A.P.P.I.Il Consigliere Nazionale per la Lombardia

Cap. Stanislao Di Pascale

– in Toscana: Associazione di Promozione Sociale“FIAMME GIALLE DELLA TOSCANA”C.F. 93062230508

Il Consigliere Nazionale per la ToscanaFin. Marco Mugnaini

– in Sicilia: “Fiamme Gialle Sicilia Onlus”C.F. 93154090877

IL PRESIDENTE: S. Ten. Dott. Giuseppe Culò

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La gravissima calamità che ha colpito la Regione Abruzzo ed, in particolare, lacittà di l’Aquila e dintorni, ha dato vita in Italia e nel mondo a spontanee ed apprez-zate iniziative volte ad alleviare le situazioni di grave disagio, anche materiale, incui versano le locali popolazioni.

A tale manifestazione di lodevolissima generosità, la Presidenza Nazionale, sicu-ra d’interpretare i sentimenti di umana solidarietà di tutti gli associati, visto l’art. 2,comma 1, lettera l) dello Statuto, ha deciso di partecipare, autorizzando una

RACCOLTA VOLONTARIA DI FONDI

La somma potrà essere destinata, in particolare, ai soci A.N.F.I. colpiti dal disa-stro ed alla laboriosa popolazione aquilana che, con tantissimo entusiasmo e indi-menticabile calore, ha accolto l’A.N.F.I. e i suoi soci in occasione del RadunoNazionale del 1996.

Tutte le Sezioni sono state, pertanto, invitate a sensibilizzare i rispettivi soci, perassicurare il necessario sostegno all’iniziativa in argomento.

L’importo complessivo del contributo raccolto potrà essere accreditato, entro il 15maggio p.v., sul conto corrente bancario dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’I-talia – Presidenza Nazionale, con la causale “PRO TERREMOTATI ABRUZZO”.

A tale scopo, si trascrive il Codice IBAN:

PAESE CHECK CIN ABI CAB NR. CONTOIT 68 P 01030 03217 000000411587

I soci, tuttavia possono partecipare anche direttamente alla raccolta, versando ilproprio contributo sul citato c.c. bancario specificando nella causale “PRO TERRE-MOTATI ABRUZZO”.

Considerato lo scopo della raccolta, si confida su una fattiva e concreta adesio-ne di tutti gli iscritti, ed eventuali amici e familiari, ai fini della perfetta riuscita del-l’iniziativa.

Ringraziamo, sin da ora, tutti coloro che vorranno partecipare a tale iniziativaumanitaria.

AZIONE DI SOLIDARIETÀ DELL’A.N.F.I. A FAVORE

DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE DELL’ABRUZZO

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Come anticipato dalla Presidenza Nazionale con circolare n. 957 del 18 marzo 2009, diretta a tutte le Sezioni A.N.F.I., ilComando Generale della Guardia di Finanza ha reso noto che il 235° Anniversario di Fondazione del Corpo sarà celebrato,nel corso dell’anno, con le seguenti manifestazioni:

1. A LIVELLO CENTRALE:

a. Roma, 23 giugno 2009:– ore 09,00 - Largo XXI Aprile: Deposizione congiunta di corona di alloro al Monumento al Finanziere da parte del Coman-

dante Generale e del Presidente Nazionale A.N.F.I.;– ore 09,30 – Caserma “Gen. Sante Laria”: Deposizione di una corona di alloro al Sacrario della Guardia di Finanza da

parte del Comandante Generale;– ore 11,00 – Altare della Patria: Deposizione di una corona di alloro al Milite Ignoto da parte del Comandante Generale;– ore 19,00 – Stadio dei Marmi: Parata militare;

b. Luogo e data da determinare: Concerto annuale della Banda Musicale della Guardia di Finanza;c. Roma, 21 settembre 2009 - Basilica di S. Maria Maggiore: Celebrazione eucaristica solenne di San Matteo;

2. A LIVELLO PERIFERICO:Sedi dei Comandi periferici: Cerimonie organizzate dai rispettivi Comandi, a partire dal 24 giugno e comunque non oltre il 26giugno 2009.

3. PRESENZA DELLE SEZIONI A.N.F.I. ALLA PARATA MILITARE DEL 23 GIUGNO 2009 PRESSO LO STADIO DEI MARMI IN ROMA

Il Comando Generale della Guardia di Finanza, memore della molto apprezzata ed entusiastica presenza dei soci A.N.F.I.e relativi familiari alla parata militare dello scorso anno, ha riservato anche per quest’anno all’A.N.F.I. ampi settori dello Stadiodei Marmi, per assistere alla spettacolare parata militare del prossimo 23 giugno.

Nella certezza che la particolare attenzione riservata al Sodalizio da parte del Comando Generale, potrà avere il mas-simo riscontro, anche in questa circostanza, con la presenza numerosa e compatta, allo Stadio dei Marmi, di tutti i sociA.N.F.I. e rispettivi familiari, la Presidenza Nazionale, con la sopraindicata circolare ha già invitato tutte le Sezioni A.N.F.I.,con particolare riferimento a quelle del Lazio e regioni limitrofe (nessuna esclusa), a comunicare, in tempi brevi, il numero del-le relative adesioni.

La circostanza sarebbe propizia per effettuare una gita sociale nella Capitale e ammirare i monumenti più antichi di Roma,il suo incommensurabile patrimonio artistico-architettonico, la ineguagliabile graziosità delle sue piazze, delle sue fontane, dellesue ville, delle sue strade e restare, poi, incantati dalla bellezza del suo incomparabile panorama, dominato dalla maestosità del-la cupola della Basilica di San Pietro che, posta all’interno della Città del Vaticano, rappresenta la più importante e veneratachiesa del mondo cristiano.

La Presidenza Nazionale, intanto, al fine di favorire la presenza a Roma e nello Stadio dei Marmi del maggior numero possi-bile di soci e familiari, ha in corso di definizione con il Comando Generale la possibile concessione, alle Sezioni interessate, di uncontributo, a titolo di rimborso spese, per il trasferimento in autobus dei predetti soci e familiari, dalla propria sede allo Stadio deiMarmi e ritorno, previo intestazione e inoltro alla Presidenza Nazionale della relativa fattura.

I soci interessati sono pertanto invitati a fornire la propria adesione alla Sezione di appartenenza che, all’occorrenza, potràcompletare gli eventuali posti disponibili sull’autobus con i soci delle Sezioni limitrofe, previo accordi tra i rispettivi Presidenti.

PROROGATI I TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE ALLO STABILIMENTOBALNEO-TERMALE MILITARE DI ISCHIA

Il Ministero della Difesa – Direzione Generale della Sanità Militare ha reso noto che stante alcune difficoltà verificatesi nelladiffusione capillare della circolare n. 22718 del 28 novembre 2008, i termini di presentazione delle domande di ammissioneallo Stabilimento Balneo-Termale Militare di Ischia, sono prorogati, rispettivamente al:– 30 aprile 2009 – termine ultimo per la presentazione delle domande presso gli Enti di appartenenza (Centri Documentali per

il personale in quiescenza);– 30 maggio 2009 – termine ultimo per la presentazione delle domande da inoltrare a questa Direzione Generale;– 30 giugno 2009 – termine ultimo per la presentazione delle istanze di ricorso presso la Commissione Unica Interforze, isti-

tuita presso questa Direzione Generale.Ulteriori informazioni potranno essere richieste alle Sezioni di appartenenza o telefonando alla Direzione Generale della

Sanità Militare al nr. 06.777039040.

CELEBRAZIONE DEL 235° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE

DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA

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Il 2 marzo 2009 a Dosso del Liro (CO), èstata commemorata la tragedia provocata dallaslavina che il 2 marzo 1918 ha colpito a morte7 finanzieri del Distaccamento della “Foppa”,dipendente dalla Brigata di Dosso del Liro, e di2 civili portaviveri del posto. Si salvarono mira-colosamente, nella circostanza, i Fin. PietroNicolai e Giuseppe Principe, rimasti per circa16 ore sepolti dalla neve e sotto le macerie del-la caserma. Si salvò anche un terzo finanziereche, benché ferito, dopo una lunga marcia not-turna in ambiente abbondantemente innevato,raggiunse il Comando della Brigata e diede l’al-larme per i soccorsi.

Al fine di non disperdere nel tempo il sacri-ficio dei nostri Commilitoni, ogni anno, la Sezio-ne ANFI di Gravedona organizza una cerimo-nia celebrativa a doveroso e perenne ricordo ericonoscimento.

La solenne fun-zione è stata officia-ta, nella locale SedeParrocchiale, daDon Ferruccio, Par-roco di Dosso delLiro e da Don LuigiBianchi, Parroco diGera Lario, che, nel-la loro omelia, han-no voluto ricordareil sacrificio dei mili-tari caduti in servi-zio alla frontieraaccomunati alla sor-te tragica anche deidue portaviveri.

Alla cerimoniasono intervenuti: il

Comandante dellaCompagnia diMenaggio, Cap.Marco Sorrentino,in rappresentanzadel ComandanteProvinciale diComo, Col. RodolfoMecarelli; il Coman-dante della Brigata

di frontiera di Dongo, M.M.A. Paolo Suma; altreAutorità locali e rappresentanze di finanzieri inservizio.

Per l’A.N.F.I. erano presenti, con bandiera,numerose rappresentanze delle Sezioni ANFI diComo, Dongo, Menaggio, Porlezza, S. FedeleIntelvi, Lecco, Olgiate Comasco, Chiavenna eGravedona.

Presenti, inoltre, rappresentanti delle Associa-zioni d’Arma fra cui gli Alpini di Dosso del Liro.

Il 26 febbraio u.s., l’Appuntato RosarioBurgio, socio fin dal 1958, della Sezionedi Livorno ha compiuto cento anni.

La Sezione di Livorno, unitamente alComando Provinciale alla sede, ha orga-nizzato un delicato festeggiamento in ono-re dell’App. Burgio, nato a MonterossoAlmo (RG) il 26 febbraio 1909.

Alla cerimonia, oltre alla consorteSig.ra Salvina Petitto ed al figlio Mario,M.A. in congedo, anch’egli socio dellaSezione di Livorno, erano presenti ilComandante Provinciale, Col. t.ST Fabri-zio Crisostomi, con una rappresentanza diufficiali e sottufficiali, il Consigliere Nazio-nale per la Toscana, Fin. Marco Mugnai-ni, il Presidente della Sezione, M.A. Alber-to Merlo, l’intero Consiglio di Sezione enumerosi soci e familiari.

All’App. Burgio, durante il brindisi, glisono stati letti messaggi di augurio inviatidal Comandante Regionale della Toscana,

Gen. D. Giorgio Toschi e dal Presidentedell’A.N.F.I., Gen. C.A Giovanni Verdic-

chio, il quale, per l’occasione gli ha con-cesso un attestato di benemerenza.

91° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DEL

DISTACCAMENTO “FOPPA” 2 marzo 1918 - 2 marzo 2009di Ruggiero Giannino

Nella foto un momento dei festeggiamenti. Al centro nella foto l’App. Burgio con la consorteSig.ra Petitto.

I CENTO ANNI DELL’APPUNTATO ROSARIO BURGIOdi Alberto Merlo

Il Presidente della Sezione di Gravedona, Fin. Cav. Ruggiero Giannino,durante il suo intervento al termine della deposizione della corona d’allo-ro al Monumento ai Caduti.

Deposizione di fiori alla lapide esistente al Cimitero che riporta inomi dei 7 finanzieri da parte del Presidente della Sezione e delCap. Marco Sorrentino. Con loro le rappresentanze, con bandiera,delle Sezioni partecipanti.

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1929 - 2009

80° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

Celebrazione dell’ambito traguardo raggiunto

1. Istituzione, Statuto, Organi, finalità dell’Ente.

L’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, costituita ed eretta Ente Morale con R.D. 29 marzo1929 n. 377, è posta sotto la tutela e la vigilanza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, chele attua per mezzo del Comandante Generale del Corpo della Guardia di Finanza.

Attualmente l’Associazione è articolata in 275 Sezioni sparse in tutto il territorio nazionale e unaa Toronto (Canada) e conta circa 30.000 soci.

Il Presidente Nazionale in carica è il Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, coadiuvato da un Vice Pre-sidente Nazionale Vicario e da due Vice Presidenti Nazionali (uno per l’Italia Settentrionale e unoper l’Italia Centro Meridionale), nove Consiglieri Nazionali (residenti a Roma), dal Segretario Gene-rale (eletto dal Consiglio Nazionale tra i nove Consiglieri di Roma) e da 15 Consiglieri (residentifuori Roma) in rappresentanza di tutte le Regioni d’Italia.

L’Organo Ufficiale dell’Associazione è il periodico “Fiamme Gialle”, fondato nel 1986.

Lo Statuto attualmente in vigore, approvato dal Ministro dell’Economia e delle Finanza con D.M.5 ottobre 2001, all’art. 2 sancisce che l’A.N.F.I. fa parte integrante del Consiglio Nazionale delleAssociazioni d’Arma ed è iscritta all’Albo delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma tenuto dalMinistero della Difesa ai sensi del Decreto del Ministro della Difesa 5 agosto 1982.

L’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia è apolitica e apartitica ed ha le seguenti finalità:

a) cementare l’unione di tutti i militari in servizio e in congedo della Guardia di Finanza, mantenen-do vivo, nel culto delle gloriose tradizioni del Corpo, il sentimento patrio, lo spirito di corpo, lospirito militare e il senso dell’onore;

b) conservare e rafforzare i sentimenti di solidarietà e di cameratismo tra i finanzieri in servizio equelli in congedo e tra essi e gli appartenenti alle Forze armate e di polizia e rispettive associa-zioni;

c) promuovere ogni attività per favorire l’accesso dell’Associazione in seno ai vari organismi interas-sociativi costituiti tra le altre associazioni aventi scopi affini;

d) onorare degnamente i Finanzieri Caduti in guerra o per motivi di servizio;e) partecipare alle manifestazioni di carattere patriottico militare e commemorative anche con la

componente del servizio attivo, con le altre Forze armate e di polizia e con le altre associazionid’Arma e Combattentistiche;

f) sviluppare, anche attraverso la promozione di collaterali organizzazioni non lucrative, e curare,per il tramite dei propri rappresentanti nazionali e periferici, l’assistenza morale, culturale, sporti-va, ricreativa ed economica dei soci e dei loro familiari, realizzando, nei vari settori d’intervento,una costante azione di sostegno e ispirandosi, in ogni caso, ad un fraterno spirito di operantesolidarietà tra Fiamme Gialle in congedo e in servizio;

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g) promuovere, in particolare, visite ai soci ammalati, sia nei luoghi di ricovero sia presso le rispetti-ve abitazioni, nonché ai soci rimasti soli e carenti di assistenza per alleviare, in ogni modo possi-bile, la loro condizione;

h) sviluppare l’assistenza dei soci in congedo in materia pensionistica, fornendo in particolare, leinformazioni utili attraverso il proprio “Centro di assistenza legale e pensionistica” e partecipando,con le altre associazioni senza fini politici, alla tutela dei giusti trattamenti pensionistici del medesi-mo personale in congedo;

i) adoperarsi per l’eventuale inserimento in attività lavorative civili dei militari meritevoli che cessa-no dal servizio attivo;

l) svolgere ogni possibile attività di operante solidarietà per superare difficoltà morali e materiali dellacollettività;

m)concorrere, in particolare, alle attività di protezione civile collaborando con gli organi dello Statoe degli altri enti pubblici territoriali;

n) svolgere assidua azione di promozione e proselitismo per la istituzione delle Sezioni e per l’iscri-zione di nuovi soci.

2. Cenni Storici sulla Istituzione.

I primi fermenti associativi tra i finanzieri in congedo si manifestarono all’inizio del secolo scorso,quando gruppi di militari del Corpo in congedo, residenti nella stessa località, sentirono spontanea-mente il bisogno di ritrovarsi ancora insieme, per rinsaldare i vincoli di cameratismo che li avevanouniti durante il servizio attivo, per sostenersi ed aiutarsi a vicenda e superare le difficoltà del viverequotidiano.

Evoluzione nel tempo:

• nel 1906, fu costituita a Napoli, l’“Associazione Federale dei Finanzieri Italiani” e, quasi contem-poraneamente, un analogo sodalizio si formò a Luino (VA);

• nel 1907, si costituì a Genova, la “Società Ligure di Mutuo Soccorso fra i Pensionati e i Congedatidella R. Guardia di Finanza”;Seguirono:

• nel 1910, a Livorno, un “Nucleo Associativo dei Finanzieri in Congedo”;• nel 1910, a Torino, una “Società di Mutuo Soc-

corso fra le Guardie di Finanza in Congedo”;• nel 1912, a Venezia e Verona, una “Società dei

Finanzieri in Congedo”, seguita da Como e Pia-cenza nel 1913;

• nel 1919, a Firenze e Sassari, una “Società diMutuo Soccorso fra le Guardie di Finanza”;

• nel 1920, a Milano, una “Unione fra le Guardiedi Finanza in Congedo” che cercò di estenderela sua sfera, dapprima alla provincia di Milano,e poi in tutta la Lombardia;

• nel 1921, a Pisa, una “Società di Mutuo Soccor-so” mentre il “Nucleo Associativo” di Livornocercò di riunire le Associazioni della Toscana.

Dovette passare ancora qualche anno perchéun Comitato Promotore, costituito dai ColonnelliBevilacqua, D’Angelo e Leone, potesse convocare,dopo un’intensa e appassionata opera preparato-ria, un Congresso Nazionale dei Finanzieri in Con-gedo, con il patrocinio del Comandante Generaledella R. Guardia di Finanza, Generale Giovanni

Generale Salvatore Galiano1927-1929

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Ghersi.Il Congresso si tenne a Roma il 27 gennaio 1927 e iniziò solennemente i lavori eleggendoalla carica di Presidente il Generale Salvatore Galiano, eminente figura di soldato e finanziere. Siconcluse, dopo laboriose e autorevoli discussioni, con la fondazione dell’“Associazione NazionaleMilitare della R. Guardia di Finanza in Congedo” che si costituì nel corso dell’anno 1928 ed ebbe ilriconoscimento ufficiale in ENTE MORALE CON R.D. 11 MARZO 1929, N. 377.

Nel frattempo, sotto la fervida guida del Generale Galiano e con la generosa collaborazione deiComandi del Corpo, l’Associazione raggiunse una soddisfacente efficienza organizzativa e unaconsiderevole consistenza ordinativa costituita da 57 Sezioni e 5.000 soci.

3. I Presidenti Nazionali e le loro principali realizzazioni per l’organizzazione dell’ANFI e afavore dei soci. In una sintesi riepilogativa citiamo tutti i Presidenti Nazionali dell’A.N.F.I.,fino ad oggi, e il loro principale impegno per l’affermazione dell’ANFI.

Subito dopo l’approvazione dello Statuto, disposta con lo stesso R.D. n. 377, ebbe luogo nel1929 la prima elezione delle cariche sociali centrali, che vide eletto alla carica di Presidente Nazio-nale il Generale Domenico Olivo, valoroso combattente, primo Comandante della Legione di Trentonel 1918 e appassionato cultore della storia del Corpo. Il Generale Olivo rimase in carica per noveanni, ispirando la propria azione sagace, lungimirante e coraggiosa a vigile tutela degli interessimateriali e morali dei militari in congedo e riuscendo ad incrementare il numero delle Sezioni e deisoci.

Nel gennaio del 1938, a somiglianza delle altre Associazioni d’Arma, la nostra Associazioneassunse il nome di “Legione Finanzieri d’Italia” alla cui Presidenza venne nominato il Generale Bar-tolo Iozzia, il quale nell’ottobre 1939, avendo chiesto la dispensa dall’incarico, venne poi sostituitodal Colonnello Ferdinando Leone.

Poco dopo si abbatté sull’Italia la bufera della guerra che travolse anche la “Legione Finanzierid’Italia” disperdendone i soci e le sedi in un modo che al momento sembrò irreparabile. Terminatala guerra, nel 1944 il Colonnello Leone, assunta la carica di Commissario straordinario, si dedicòcon tutte le sue forze alla riorganizzazione del Sodalizio, che assunse la denominazione di “Asso-ciazione Nazionale Finanzieri in Congedo”.

Generale Domenico Olivo1929-1938

Generale Bartolo Iozzia1938-1939

Colonnello Ferdinando Leone1939-1948

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I l 15 agosto 1948, alla presenza delComandante Generale della Guardia di Finan-za, Generale Raffaele Pelligra, il ColonnelloLeone consegnò al nuovo Presidente Naziona-le eletto, Generale Stanislao Muratori, un orga-nismo completamente ricostruito e formato da106 Sezioni e 7.500 soci.

Il Generale Muratori, noto per la signorilitàe la nobiltà dei sentimenti, completò l’operaaltamente meritoria del suo predecessore, per-fezionò l’organizzazione consolidandola conl’adesione al Comitato d’Intesa delle Associa-zioni Nazionali d’Arma.

Al Generale Muratori successe, nel 1957, ilGenerale Domenico Passamonti, il cui nomeresta legato al primo grande Raduno naziona-le svoltosi a Vicenza e a Monte Cimone nel1958 con l’intervento di alte Autorità militari ecivili, e del Comandante Generale, Gen.Domingo Fornara.

Nel 1960 le nuove elezioni degli organisociali centrali attribuirono la carica di Presi-dente Nazionale al Generale Enrico Palandri,già Comandante in Seconda della Guardia diFinanza, combattente di quattro guerre e pluri-decorato al Valor Militare.

Durante il suo mandato con il nuovo Statu-to dell’Associazione, approvato con D.P.R. 10gennaio 1962, furono ammessi, fra i proprisoci anche i militari del servizio attivo e laprevista nuova denominazione di “Associa-

zione Nazionale dei Finanzieri”. Poco tempodopo, per del iberazione del Consigl ioNazionale, prese l’attuale definitiva denomi-nazione di “ASSOCIAZIONE NAZIONALEFINANZIERI D’ITALIA”.

Il Generale Palandri lasciò la PresidenzaNazionale nel 1969, dopo nove anni di fer-vida, intensa attività, nel corso della qualel’Associazione raggiunse la consistenza di165 Sezioni e 12.500 soci.

Al Generale Palandri cui venne poi confe-rita dal Consiglio Nazionale la qualifica diPresidente Nazionale Onorario dell’A.N.F.I.,subentrò il Generale Plinio Pradetto – giàComandante in Seconda della Guardia diFinanza – che resse le sorti dell’Associazioneper ben sedici anni, contribuendo con gran-de dedizione e passione all’ulteriore sviluppodell’Associazione.

Con le elezioni del 1985, nell’atto dilasciare la carica al subentrante GeneraleArturo Dell’Isola, al Generale Pradetto venneconferita la qualifica di Presidente NazionaleOnorario.

Il Generale Dell’Isola, già Comandante inSeconda del Corpo, durante il suo mandato,assolto fino al 26 maggio 1993, diede gran-de impulso all’Associazione soprattutto conla istituzione del Periodico “Fiamme Gialle”,

Generale Stanislao Muratori1948-1957

Generale Domenico Passamonti1957-1960

Generale Enrico Palandri1960-1969

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Generale Plinio Pradetto1969-1985

Generale Arturo Dell’Isola1985-1993

Generale Pietro Di Marco1993-2007

organo ufficiale A.N.F.I., rivelatosi elementoutilissimo di informazione e di collegamentoper tutti i finanzieri in congedo, cosa checontribuì anche all’incremento dei soci, dive-nuti circa 16.000 ripartiti sul territorio nazio-nale in 205 Sezioni.

Nelle elezioni del maggio 1993 venivaeletto Presidente Nazionale dell’Associazio-ne, il Generale Pietro Di Marco che, nei pre-cedenti otto anni, aveva ricoperto le carichedi Vice Presidente Nazionale dell’A.N.F.I. equella di Direttore responsabile del periodico“Fiamme Gialle”.

Il Generale Di Marco, oltre ad una rubricapensionistica sul periodico, ha istituito pressola Presidenza Nazionale, con la consulenzadi un avvocato specializzato, un “Centro diAssistenza legale e pensionistica”.

Anche per tali nuovi servizi la PresidenzaNazionale dava un grande impulso alle atti-vità di previdenza ed assistenza morale emateriale dei soci e all’incremento dell’azio-ne di promozione e di proselitismo, portandoil numero delle Sezioni da 205 a 275, di cuiuna a Toronto (Canada) e quello degli iscrittida 16.000 a 30.000 circa.

Nel 1995 l’Associazione ha stipulato unaconvenzione con il Dipartimento della Prote-zione Civile per l’affidamento all’A.N.F.I. deicompiti di volontariato a livello nazionale.

Il 31 dicembre 2007 il Generale Di Marcolasciava la Presidenza dell’Associazione eveniva nominato Presidente Nazionale Ono-rario.

Dal 1° gennaio 2008 il Presidente Nazio-nale dell’Associazione Nazionale Finanzierid’Italia è il Generale Giovanni Verdicchio.

L’A.N.F.I. celebra quest’anno il suo 80°anniversario della Fondazione. Era, infatti, il29 marzo 1929 quando Vittorio EmanueleIII, Re d’Italia, veduto il parere favorevoleespresso dal Consiglio di Stato, su propostadel Capo del Governo Mussolini e istanzadel Presidente pro-tempore dell’AssociazioneNazionale tra i militari della Regia Guardiadi Finanza in congedo, con sede in Roma,ne decreta la nomina a Ente Morale e appro-va il suo primo Statuto.

Il Consiglio Nazionale dell’A.N.F.I., pertan-to, considerata la particolare importanza dellaricorrenza, nell’approvare il programma del-l’attività del Sodalizio per il 2009, ha delibe-rato che la stessa venga solennizzata il 20novembre p.v., a Roma, con specifiche ceri-monie che, a cura della Presidenza Naziona-le, saranno concordate anche con il ComandoGenerale della Guardia di Finanza e comuni-cate in tempo utile con apposita circolare.

Roma, 29 marzo 2009.

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ma, come appunto l’ANFI, e quelle cherappresentano gli appartenenti alle altreforze dell’ordine, possano contribuireper il ripristino della legalità nel supe-riore interesse dei cittadini onesti e dellagente perbene.

L’On. Veneto (fiamma gialla perdiscendenza) haprofferito espres-sioni di condivi-sione su quantoaffermato dal Pre-fetto. Il Comm.Giusti, nella qua-lità di Presidentedella Sezione diGioia Tauro, nelporgere il salutodi tutti i finanzie-ri, ricordando la“calabresità” delDott. Musolino,lo ha ringraziatoper il suo impe-gno, proceden-do, poi, alla con-segna del crestdell’ANFI e di un

medaglione con il logo del Corpo dellaGuardia di Finanza.

Il Prefetto, al momento del saluto,non ha escluso una sua possibile par-tecipazione alla prossima riunionedei soci della Sezione ANFI di GioiaTauro.

Il Fin. Giuseppe Daversa, Consi-gliere dell’Opera Nazionale Cadutisenza Croce, sede Regionale e Provin-ciale, di Samarate e socio della Sezio-ne ANFI di Gallarate, accompagnatoda alcuni soci della Sezione, è statoricevuto dal Prefetto di Varese Dott.ssaSimonetta Vaccari.

Il Daversa ha voluto portare con séle due figlie gemelle Jessica e Sabrina,entrambe affette sin dalla nascita dellasindrome di Down.

Lo scopo della visita è stato quellodi far conoscere anche la realtà e ledifficoltà che spesso i genitori di por-tatori di handicap incontrano nei rap-porti con le Istituzioni.

Il Prefetto Dott.ssa Vaccari, personaattenta e sensibile, si è impegnata asegnalare nelle sedi competenti il pro-blema dell’assistenza ai portatori dihandicap.

La stampa locale ha dato notiziadell’incontro con il Prefetto e ha ripor-tato le dichiarazioni del Finanziere

Nella foto, da sinistra: l’Avv. De Nuccio; il M.M. Albino, il Comm. Giusti,il Prefetto Dott. Musolino; l’On. Veneto e il Prof. Melara.

Una delegazione dell’AssociazioneNazionale Finanzieri d’Italia di GioiaTauro è stata ricevuta dal Prefetto diReggio Calabria, S.E. Dott. FrancescoMusolino.

Della delegazione, guidata dalComm. Anselmo Giusti, Presidente dellaSezione di Gioia Tauro e ConsigliereNazionale per la Calabria, facevanoparte il Vice Presidente, Avv. Antonio DeNuccio, il Segretario, Prof. Felice Mela-ra, il Consigliere M.M. Girolamo Albi-no, e il socio onorario Europarlamenta-re, On. Armando Veneto.

Tema dell’incontro i problemi dellasicurezza e della legalità sui quali il Pre-fetto si è soffermato a lungo riferendodel proprio impegno dispiegato soprat-tutto per il recupero di quest’ultima in unterritorio a rischio per quanto attiene inparticolare l’ordine pubblico.

Il rappresentante del Governo ha,tra l’altro, sottolineato che la piena col-laborazione di tutti i cittadini che amanola legalità diventa sempre più necessa-ria, auspicando, in particolare, che leassociazioni combattentistiche e d’ar-

IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA RICEVE

I SOCI DELLA SEZIONE ANFI DI GIOIA TAUROa cura di Anselmo Giusti

L’OPERA NAZIONALE CADUTI SENZA CROCE INCONTRA

IL PREFETTO DI VARESEa cura di Giuseppe Daversa

Nella foto: il Brig. Mario Zorgno, Segretario della Sezione ANFI di Gallarate, il Prefetto diVarese Dott.ssa Simonetta Vaccari con le due signorine Jessica e Sabrina, il Fin. GiuseppeDaversa e il Fin. Eugenio Sbarra.

Daversa, che ”avrebbe voluto averedue figlie normali; eppure nonostante

tutto, si ritiene fortunato e crede dipoter conoscere il valore della vita”.

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Il 5 marzo 2009, a Genova, si è svol-ta una significativa cerimonia, voluta ecurata dal Comando Regionale Liguriadella Guardia di Finanza.

Presso la caserma di Via LungomareCanepa, sede del Comando Provincia-le, intitolata al Brig. AA.SS. TorquatoTestero, nato a Genova il 7 ottobre1894 e deceduto a Ferrara il 26 ottobre1916, M.B.V.M. per atti di eroismocompiuti durante la prima guerra mon-diale, è stata ricollocata la targa com-memorativa a ricordo del Fin. Alessan-dro Ciccotti.

Il Fin. Ciccotti era nato il 28 novembre1908 a Montecelio di Tivoli (RM) e dece-duto il 12 gennaio 1929, alla giovaneetà di 21 anni, nell’espletamento di unservizio di vigilanza doganale nel portodi Genova, schiacciato da un montacari-chi: una fatalità che oggi definiremo“morte bianca sul lavoro”.

Alla sua memoria, nel lontano 1947,era stata intitolata la Caserma del Porto,posta sul molo di Ponte Canepa, dove perdecenni hanno alloggiato centinaia difinanzieri, che nel tempo si sono avvicen-dati per il loro servizio d’istituto nel portoe dove, nell’atrio della stessa, era statainizialmente murata la targa alla memo-ria, per i giovani colleghi, del suo eroicosacrificio.

La caserma, a metà degli anni ’90,era stata dismessa ed adibita a magazzi-no delle Dogane e la targa era rimasta in

RICORDATO A GENOVA IL FIN. ALESSANDRO CICCOTTI

di Antonio Marino

attesa di nuova collocazione.L’occasione si è presentata nel 2009,

ricorrendo, l’80° anniversario della mortedel Fin. Ciccotti.

Alla cerimonia hanno partecipato, inqualità di Madrina, la nipote del com-pianto Finanziere Alessandro Ciccotti,Sig.ra Anna Maria Madaudo, e per laGuardia di Finanza il ComandanteRegionale Liguria, Gen. B. RaffaeleRomano, unitamente ad una rappresen-tanza di ufficiali, sottufficiali e finanzieri.

Il Gen. Romano ha ricordato la figuradel Fin. Ciccotti e di tutti i finanzieri che,durante il loro servizio, sono deceduti nelporto di Genova; inoltre ha voluto ringra-ziare la Sig.ra Madaudo per la graditapartecipazione.

Al termine dello scoprimento e dellabenedizione della targa è stata celebrata,a cura del 1° Cappellano Militare Capodel Comando Regionale, Mons. Denegri,una Santa Messa di suffragio.

Domenica 2.11.2008

Con il mio nonno Paolo e il mioamico Luca, siamo andati a Tiarno diSopra, per ricordare i soldati Cadutidurante le guerre.

Abbiamo marciato fino alla chie-sa, io e il mio amico abbiamo alzatoe abbassato la bandiera all’ordinedella tromba, il mio nonno con il corodella Valle di Ledro cantava le loromelodie.

Finita la celebrazione siamo uscitia benedire i nostri Caduti presso ilMonumento del Paese.

Omar

Nella foto, davanti alla targa ricordo, il Gen. B. Raffaele Romano, con, alla sua destra, laSig.ra Anna Maria Madaudo, nipote del Fin. Alessandro Ciccotti, ed il Cappellano Militare,Mons. Giovanni Denegri, oltre al Consigliere Nazionale ANFI, Ten. Col. Antonio Marino, rap-presentanti del Comune e della Dogana di Genova.

ATTIVITÀ DELLA SEZIONEDI BIACESA DI LEDRO

Durante una delle varie manifestazioni svolte in onore dei Caduti di tutte le guerre, il Presidente della Sezione di Bia-cesa di Ledro, M.M. Paolo Faggioni, si è avvalso anche della collaborazione del piccolo nipotino e di un suo amico.

Al termine della cerimonia il piccolo Omar ha voluto ricordare l’avvenimento svolgendo un temino che, vista anchel’età, ci sembra opportuno pubblicare.

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La straordinaria bellezza di Praganon dipende solo dalla sua splendidaposizione sulla Moldava (fiume cheattraversa tutta la città) e dalle ecce-zionali testimonianze artistiche, maanche dall’aura magica che l’avvol-ge impercettibilmente e dal suo fasci-no misterioso.

Il nostro tour è iniziato da Pragacon una passeggiata nella piazzadella città vecchia, dove si possonoammirare l’Orologio Astronomico ela chiesa gotica di Nostra Signoradavanti al Tyn ed è proseguito con lasalita alla zona del Castello, dove sitrova il Vecchio Palazzo Reale e laCattedrale di San Vito.

Nel pomeriggio abbiamo visitatouna delle più famose zone di Praga:il Quartiere ebraico. La Nuova Sina-goga e il Cimitero Ebraico sono imonumenti di maggiore interesse, maaltrettanto belle sono altre sinagogheminori.

Il giorno successivo abbiano rag-giunto Mariánské Lázne, la secondacittà per grandezza del triangolo ter-male della Boemia occidentale.Gode di una rinomanza mondiale siaper i risultati delle cure e le risorsenaturali, sia per la sua suggestiva epittoresca posizione all’interno diuna valle, ampiamente aperta nellacintura verde di foreste tenute concura. Il luogo offre ai suoi ospiti siabellezze naturali che inesauribilirisorse minerali; vi sgorgano infatticirca cento sorgenti, già conosciutedal XVI secolo, di acqua fredda mine-rale acidula dalle differenti composi-zioni chimiche.

Lo stile dominante della città èneoclassico, con un colonnatocostruito nel 1889 che ne costituisceil gioiello principale.

Abbiamo poi visitato altre duefamosissime località della Boemia:– Frantiskovy Lazne, le terme di Fran-

cesco sono le più piccole tra lelocalità della regione ovest dellaBoemia. Sono state fondate nel1793 e ancora oggi conservano lostile di una città termale da inizioXIX secolo. Il clima moderato del

carattere temperato tipico dellezone di montagna, i boschi circo-stanti, i parchi e giardini pubblici,ben tenuti, rafforzano gli effettiterapeutici della famosa acquaminerale acidula e rendono il sog-giorno degli ospiti e dei visitatoriancora più piacevole;

– Karlovy Vary: le terme della città,che sono tra le più conosciute e lepiù importanti della RepubblicaCeka, furono fondate nel 1350 edivennero una città vera e proprianel 1370 grazie al re boemo Car-lo IV. Solo nel tardo XIX secolo lacittà ha raggiunto il suo aspetto

PRAGA E LE TERME DELLA BOEMIA OCCIDENTALE

Appunti di viaggioa cura di A. Malizia e A. Calò

L’Orologio Astronomico nella piazza della città vecchia.

L’ingresso del Castello dove si trova il Vecchio Palazzo Reale, ora sede di rappre-sentanza del Presidente della Repubblica.

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Mariánské Lázne: il colonnato, costruito nel 1889, e la splendida fontana cantante.

Karlovy Vary: il colonnato delle terme.

Praga, la casa danzante.

attuale. Tra i monumenti più impor-tanti la chiesa di Sant‘Andrea(svatého Onreje), la chiesa orto-dossa di S. Pietro e Paolo e la cat-tedrale di Santa Maria Maddalena(sv. Mar í Magdalény), il Teatrodella città o la particolare Colonnadei mulini (Mlynská kolonáda).La città è circondata dalla catena

montuosa di Krusné hory, che ledona una cornice unica grazie aipendii ricchi di vegetazione lungo cuicorrono chilometri di sentieri, cheoffrono sia la possibilità di passeg-giate meravigliose, sia vedute pano-ramiche sulle valli. Oltre alle bellezzenaturali e alle proprietà curative, Kar-lovy vary è famosa anche per la pro-duzione tipica del cristallo e delleporcellane e per i numerosi festival econcerti che si tengono ogni anno.

Ci siamo quindi recati a Plzen perla visita della città e di un birrificio.Con i suoi 170.000 abitanti, è laquarta più grande città della Repub-blica Ceka. Vi spicca il castello anti-co di sorveglianza del X secolo. Diquell’ epoca si é ben conservata larotonda preromanica di San Pietro. Anord del castello, sulla confluenza diquattro fiumi Úslava, Úhlava, Radbu-za e Mze, fu fondata, alla fine delXIII secolo, la nuova città reale. Ladomina l’alta torre (103m) della cat-tedrale di San Bartolomeo.

Dopo la visita a Plzen, siamo ritor-

nati a Praga, da dove abbiamo intra-preso il viaggio di rientro a Romacon un pò di nostalgia per averlasciato un Paese pieno di bellezze,ricchezze e cultura.

Il viaggio è stato organizzato dal-la “Pansepol Travel” di Trieste, con laquale la Presidenza Nazionale del-l’Associazione Finanzieri d’Italia hastipulato una convenzione, nella qua-le sono previste per le Sezioni ed isoci, condizioni particolarmente van-taggiose, per viaggi curativi e giteturistiche nella Repubblica Ceka, non-chè viaggi di gruppo a tema rievoca-

tivo, militare, storico e culturale.La convenzione è estesa anche ai

familiari conviventi del socio.Ulteriori informazioni sono sul sito

internet dell’Associazione www.asso-finanzieri.it, nelle “Agevolazioni econvenzioni”, oppure sul si to:www.pansepol.it.

Ci sia consentito inviare un parti-colare ringraziamento ed un saluto alSig. Luca Khek, dell’Infinitum Traveldi Praha – www.infininitumtravel.cz,per la squisita assistenza ricevutae per la particolare disponibilitàmanifestata.

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Don Giuseppe Gabana – soldato diCristo e martire della fede (1904-1944), pagg. 75, di Gerardo Severi-no. Edizioni San Paolo, € 12,50, pres-so tutte le librerie.

Il libro traccia le vicende umane diuno sconosciuto Cappellano Militaredella Guardia di Finanza, Don Giu-seppe Gabana, barbaramente assas-sinato a Trieste, nel marzo 1944, damani ignote. Don Gabana avevalasciato la sua parrocchia, nella paci-fica provincia bresciana, per seguire isoldati al fronte, all’indomani dello

scoppio della guerra italo-etiopica.Terminato il conflitto, aveva deciso dirimanere fra i suoi soldati, e fuammesso quindi fra i Cappellani inservizio permanente. Nel 1941, dopoaver assistito spiritualmente i militi del-la Guardia alla Frontiera, Don Giu-seppe viene trasferito tra i Finanzieri.Tra le Fiamme Gialle di Trieste, egli sirende protagonista di un apostolato“senza confini”, sia nel tentativo diriappacificare le varie etnie, costrettea vivere nei territori dell’allora confineorientale italiano, sia nel tentativo diportare aiuto a quanti avessero biso-gno: dai profughi istriani agli ebreiricercati dai nazisti. Assassinato daesponenti del comunismo slavo, pro-prio a causa della sua azione aposto-lica, il Tenente Cappellano Don Giu-seppe Gabana è stato insignito, loscorso giugno 2008, dal PresidenteNapolitano, della Medaglia d’Oro alMerito Civile “Alla Memoria”, su pro-posta dello stesso Tenente GerardoSeverino.

La pubblicazione è stata curataegregiamente dal Direttore del MuseoStorico, Ten. Gerardo Severino, cheha saputo cogliere ancora una volta,una figura emblematica per la Guar-dia di Finanza, quella di un Cappel-lano che ha voluto ergersi Finanzierefra i Finanzieri.

R E C E N S I O N Ia cura di Tommaso Santamaria

Don Giuseppe assieme ad alcuni finanzieri della Compagnia di Idria, 1943.

Non c’è niente che fa male così– romanzo, di Amabile Giusti,ed. La Tartaruga, pagg. 275,€ 17,00.

Amabile Giusti è nata in Cala-bria 39 anni fa è un avvocato,ma non si sente avvocato: scrive-re romanzi, poesie, filastroccheper bambini, è la sua vera pas-sione da sempre.

Non c’è niente che fa malecosì, è il suo romanzo d’esordio,che tocca temi vecchi e nuovi,riguardanti una ragazzina di seianni, sconvolta da una tragedia,che spazza via la sua innocenza,peggiorando il difficile rapportocon la madre e quello impacciatocon il padre.

Undici anni dopo, per un dia-rio ritrovato, scopre inaspettata-mente l’identità del colpevole diciò che è accaduto e da quelmomento Caterina sente di avereun’unica missione: conoscerlo edistruggerlo.

Trattasi, quindi, di un romanzod’attualità che è tutto da scopriree da leggere.

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V A R I E

Ricerca di Commilitoni

Il M.O. Enrico Gnoni, Presidente del-la Sezione di Policoro, dopo circa 46anni è riuscito a ritrovare il collega Gior-gio Melis, attualmente sindaco effettivodella Sezione di Olgiate Comasco.

Il M. Gnoni, nella foto datata1962 che pubblichiamo a lato, è ilprimo da destra, ed a seguire: il col-lega Melis, il Ten. Mazzapicchio, l’al-fista Aniello Lamberti ed altri colleghidel nucleo mobile della Compagnia diPeglio D’Intelvi.

Coloro che volessero contattare ilM. Gnoni possono scrivere alla Sezio-ne ANFI di Policoro, Via Bologna, 2 –75025 Policoro (MT).

***

Il V.Brig. Vincenzo Laudonia, sociodella Sezione di Caorle, desidera met-tersi in contatto con il gruppo dei com-militoni che lo ritrae nella foto, scatta-ta in occasione di un fermo di bricolledi contrabbando nella zona di ValCavargna (CO).

Prestava servizio presso la brigatadi San Nazzaro negli anni1954/1955.

L’indirizzo del socio è: VincenzoLaudonia, Via Collelungo, 23 - 30021Caorle (VE) tel. 0421/82255.

***

Il Brig. C. Domenico Perfido, Presi-dente della Sezione ANFI di Turi (BA),nel ringraziare la Redazione per lapubblicazione di una sua foto, sul nr.7/2008, desidera mettersi in contattocon i commilitoni raffigurati nella foto alato e precisamente, da sinistra: lo scri-vente, Romani, Nasta, Rozzi, Rossetti.

La foto è stata scattata durante ilcampo d’armi – maggio, giugno 1963– nei pressi di Rio d’Elba (Isola d’Elba).

Gli interessati possono contattare ilBrig. C. Perfido presso la Sezione ANFIdi Turi (Bari), Via Maggiore Orlandi,38 – 70010 Turi, tel. 349.5523666 –oppure 080.8916500.

RADUNO DEL 33° CORSO AA.SS. ARGENTERA

Il M.M.A.cs Erasmo Roscilli, sociodella Sezione ANFI di Cassino, hamanifestato l’intenzione di organizza-re un Raduno del 33° Corso AA.SS.Argentera presso la Caserma Italia diLido di Ostia il 13 settembre 2009.

In particolare il M. Roscilli scrive:“Tenuto conto della eccezionale

ricorrenza del cinquantenario con pia-cere e nostalgia rivolgo ai 505 AllieviSottufficiali, ai Comandanti e Istruttoritutti, un sentito invito a radunarci,Domenica 13 settembre 2009, pressola Caserma Italia di Ostia o in altralocalità da stabilire”.

Tutti coloro che gradiscano parte-cipare al Raduno sono pregati di con-tattare il M.M.A. cs Erasmo Roscilli alseguente indirizzo: Via Casilina Sud,34 – 03044 Cervaro (FR) oppuretelefonicamente al n. 0776.366326.

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Chiatti e il M.A. Giorgio Giorgetti.Nella foto, il Gen. C.A. Marcello Gen-

tili, Comandante Interregionale per l’ItaliaCentro-Settentrionale, con i soci dellaSezione di Firenze.

Sezione di Bolzano

Il 19 gennaio 2009 il Gen. C.A. Lucia-no Pezzi, Comandante Interregionale del-l’Italia Nord-Orientale, accompagnato dalGen. B. Francesco Attardi, ComandanteRegionale Trentino Alto Adige e dal Col.t. ST Claudio Di Gregorio, ComandanteProvinciale, si è recato in visita alla Sezio-ne ANFI di Bolzano, dove è stato ricevutodal Presidente e Consigliere NazionaleFin: Mauro Giannini, unitamente ad alcu-ni soci.

Nella foto, il Gen. C.A. Luciano Pezzi,si congratula con il Consigliere Naziona-

VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Firenze

Il 28 gennaio 2009 ha avuto luogo inFirenze la cerimonia dell’avvicendamentonella carica di Comandante Interregiona-le dell’Italia Centro-Settentrionale tra ilGen. C.A. Nino Di Paolo e il Gen. C.A.Marcello Gentili, alla presenza delComandante Generale del Corpo.

Hanno partecipato alla cerimonia ilS.Ten. Romano Piccolomini, Presidentedella locale Sezione, il S.Ten. Giuseppe

le ANFI, Fin. Mauro Giannini per l’attivitàsvolta dalla Sezione ANFI di Bolzano.

Sezione di Enna

Recentemente la Sezione ANFI diEnna, con la partecipazione del Col. Giu-seppe Pisano, Comandante Provinciale diEnna, e gentile consorte, presenti numero-si soci e familiari, ha organizzato la ceri-monia di consegna delle targhe ricordo aitre soci fondatori, Fin. Giuseppe Leonar-do, Fin. Gaetano Napoli e Fin. MicheleRindone, distintisi nella vita militare e civi-le, che hanno superato ottanta anni di etàcon la seguente motivazione: “Nihil sinemagno labore vita dedit mortalibus” (Nul-la la vita concede agli uomini senza gran-de fatica).

Nella foto i festeggiati con i soci dellaSezione.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Bergamo

Il 27 gennaio 2009 il Presidente del-la Sezione, Ten. Col. Alvaro Giacomini,ha consegnato al Col. t. St GiancarloTrotta, Comandante Provinciale dellaGuardia di Finanza di Bergamo, l’atte-stato di Socio Benemerito A.N.F.I., con ipiù fervidi auguri del Presidente Nazio-nale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio edel Consigliere Nazionale per la Lombar-dia, Cap. Stanislao Di Pascale.

Nella foto il momento della consegnadell’attestato di socio benemerito.

Sezione di Pescara

Il 5 marzo 2009, presso la caser-ma Angelini, sede del Comando Pro-

Sezione di Perugia

Una delegazione della Sezione diPerugia, composta dal PresidenteM.A.c.s. Nello Cesaretti, dal Vice Presi-dente M.A.c.s. Giovanni Pani e dall’App.Adelio Toppetti Segretario Economo, èstata ricevuta dal Comandante RegionaleUmbria Gen.B. Fabrizio Cuneo.

Nell’occasione il Presidente dellaSezione ha consegnato al GeneraleCuneo il Crest dell’ANFI.

Nella foto: Il Vice Presidente, il Presi-dente della Sezione, il ComandanteRegionale e il Segretario Economo.

vinciale di Pescara, alla presenza delGen. B. Angelo Antonio Quarato,Comandante Regione Abruzzo, il Col.t. SFP Francesco Paolo Rampolla,socio benemerito ANFI, ha ceduto ilComando al Col. t. ISSMI MaurizioPasquale Favia.

I due Ufficiali, nei loro discorsi, han-no avuto parole di elogio per quantimilitano nelle file dell’A.N.F.I..

Il Presidente della Sezione di Pesca-ra, S.Ten. Gregorio Totaro, ha ringra-ziato ed augurato al Col. Rampolla e alCol. Favia i migliori successi nei lororispettivi incarichi.

Nella foto un momento del pas-saggio di consegne con, sullo sfon-do, la rappresentanza dell’A.N.F.I.di Pescara.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Orbetello

Il 7 dicembre u.s. i soci delleSezioni di Orbetello e di Grosseto,hanno effettuato una visita culturale aRoma, visitando il Gruppo Storico e ilMuseo Didattico dei Legionari, assi-stendo alle dimostrazioni di combatti-menti tra Legionari.

Nella foto, il gruppo dei gitanti trai Legionari e i Gladiatori.

Sezione di Lecco

Il 30 gennaio u.s., il ComitatoInterforze - Tempo Libero - Provincia diLecco, ha indetto, presso il salone del-la sede centrale della Deustche Bank,una conferenza stampa dove è statopresentato il XIII° Trofeo di sci che si èsvolto il 14 febbraio u.s. sulle nevi deiPiani di Bobbio.

Presente alla conferenza oltre agliaddetti stampa, il Prefetto di Lecco,Dott. Nicola Prete.

Nella foto: Il gruppo di parteci-panti alla conferenza stampa.

Sezione di Sacile

Recentemente il Consiglio dellaSezione di Sacile ha organizzato unincontro sociale, presieduto dal Pre-sidente della Sezione, Ten. PietroVolpe.

All’incontro conviviale hanno par-tecipato anche numerosi soci dellaSezione di Pordenone con i loro fami-liari e con il Presidente S.Ten. AntonioGobbi.

Nella foto: Il taglio della torta, coni suddetti Presidenti e alcuni soci.

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VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Aosta

Soci e familiari della Sezione han-no partecipato ad un pellegrinaggio aLourdes, organizzato dalla SezioneDiocesana OFTAL (Opera FederativaTrasporto Ammalati a Lourdes) diAosta.

Nella foto il folto gruppo dei pelle-grini a Lourdes.

Sezione di Brindisi

Il Presidente della Sezione, Cav.Angelo Petracca, ha organizzato perla terza volta una gita pellegrinaggioa Lourdes.

Durante i tre giorni di permanenzaa Lourdes, i soci hanno partecipato airiti sacri nella Basilica della Vergineed alla fiaccolata serale, oltre alleescursioni alla Grotta di Bettharam ePonte di Spagna.

Nella foto i partecipanti al pelle-grinaggio posano davanti alla SacraChiesa della Madonna di Lourdes.

Sezione di Ragusa

Durante i festeggiamenti patronaliin onore di S. Giovanni Battista,Patrono della città di Ragusa, è stataorganizzata dall’AssociazioneA.S.D. di Ragusa il 16° Raduno delCavallo Ibleo.

Nella foto, il Vescovo di Ragusa,Mons. Paolo D’Urso, tra i soci dellaSezione ANFI di Ragusa e con il Pre-sidente M.M.A. Carmelo Rocca.

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Sezione di Milazzo

Il 18 gennaio 2009, presso laSala Consiliare del Comune diMilazzo, il Sindaco della città, Dott.Lorenzo Italiano, ha concesso allalocale Sezione ANFI un Attestato diBenemerenza per il volontariato svol-to dai soci.

Nella foto, a lato: il momento del-la consegna dell’Attestato di Bene-merenza al Presidente della SezioneBrig. C. Giuseppe Notaristefano.

Il successivo giorno 20 gennaio2009, il Presidente della Sezione,Brig. C. Giuseppe Notaristefano edalcuni soci, su invito del Comandan-

VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Genova

Il 18 gennaio u.s. si è svolta aGenova in un clima di grande cordia-lità la consueta “Giornata del Tessera-mento”.

Alla cerimonia hanno partecipato ilCol. Maurizio Tolone, il Ten.Col. Gerar-do Imbimbo, il Ten. Col. Antonio Mari-no, Consigliere Nazionale per la Ligu-ria, e numerosi Soci con loro familiari.

Dopo la relazione tenuta dal Presi-dente della Sezione, Capitano CarmineMiglino, agli intervenuti è stato offertoun rinfresco. Successivamente è seguitala Santa Messa officiata dal Cappella-no Capo Monsignor Giovanni Denegri.

Nella foto: i partecipanti all’incontro.

te della Polizia Municipale delComune di San Filippo del Mela,hanno partecipato alla festa del Pro-tettore della Polizia Municipale.

Dopo la Messa, si è svolto un rice-vimento nel corso del quale è statodonato al Sindaco di San Filippo delMela, Dott. Giuseppe Cocuzza, edal Comandante della Polizia Munici-pale Cap. Filippo La Malfa, il Crestdella Sezione.

Nella foto: il momento della con-segna dei Crest.

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VITA NELLE SEZIONI

Onore dei Caduti, il gruppo rappre-sentanza dei soci ANFI di Barletta,con al centro il S.Ten. Ruggiero Maz-zarella, Presidente della Sezione, e ilM.C. Michele Papavero, Alfiere dellaSezione.

Sezione di Vicenza

La Sezione ANFI di Vicenza, in col-laborazione con l’Associazione Pan-gea-Onlus operante in Tanzania nellaDiocesi di Njomba, ha adottato adistanza il terzo bambino.

Nella foto, il bambino con i colori eil cappello alpino dell’ANFI.

Sezione di Barletta

Il 7 febbraio 2009, nel Piazzaleantistante la Caserma “Fin. M.A.V.M.Giovanni De Santis”, sede del Coman-do Compagnia di Barletta, si è svolta lacerimonia d’inaugurazione del Monu-mento in Onore dei Caduti della Guar-dia di Finanza.

Alla cerimonia hanno partecipatoAutorità civili, militari e religiose, tra cuil’Arcivescovo di Barletta, Trani e Bisce-glie Mons. Giovanni Battista Picchierri,il Sen. Antonio Azzolini e il Col. Gian-luigi D’Alfonso, Comandante Provincia-le della Guardia di Finanza di Bari.

Nella foto, in alto: il Monumento in

Sezione di Nocera Inferiore

Nei giorni 16 e 18 dicembre u.s.,nella sede della Sezione si è disputa-to il 4° Torneo di “Scopone Scientifi-co” a coppie, intitolato alla memoriadel socio ordinario della Sezione diNocera Inferiore, Maresciallo MicheleCozzolino.

La competizione si è svolta a carat-tere prettamente ricreativo e sono sta-te messe in palio otto coppe. Alla ceri-monia di premiazione hanno parteci-pato Autorità civili e militari del luogo.

Nella foto, i concorrenti e i premiin palio.

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Sezioni di San Severo e Lesina

La Sezione ANFI di San Severo,presieduta dal Cav. Luigi Iaguli, in col-laborazione con la Sezione di Lesina,presieduta dal M.M. Vincenzo Sabati-ni, ha organizzato un incontro convi-viale in occasione del Carnevale2009.

Nella foto i soci e i familiari delledue Sezioni durante il convivio.

VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Napoli

Nella foto i soci e familiari dellaSezione ANFI di Napoli durante lagita a Vienna, organizzata dal Presi-dente, S.Ten. Augusto Avarone.

Sezione di Imola

Il 7 marzo 2009, i componenti del-la Sezione di Imola si sono riuniti, inun noto ristorante della zona, in occa-sione della festa della donna e perscambiarsi gli auguri per la prossimafestività pasquale.

Gradito ospite il Lgt. Remo Dad-dante, Comandante della Compagniadi Imola.

Nella foto i presenti al convivio.

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CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI BENEMERENZA AI SOCI NELLE SEZIONI A.N.F.I.

Sezione di MestreNel corso di due riunioni conviviali sono stati consegnati alcuni attestati di benemerenza ai soci ottantenni della Sezione, concessi dal Presi-dente Nazionale dell’A.N.F.I..Nelle foto: a sinistra, il Gen. C.A. Luciano Pezzi, Comandante Interregionale per l’Italia Nord-Orientale, con il Presidente della Sezione, App.Comm. Gaetano Fasulo e i soci ottantenni; a destra, il Col. Giovanni Jelasi, con il Comm. Gaetano Fasulo e i soci ottantenni con l’attestato dibenemerenza.

Sezione di Acqui TermeNel corso di una riunione conviviale il Consigliere Nazionale per ilPiemonte e Valle d’Aosta, Cap. Tito Marini, ha consegnato, a cinquesoci della Sezione, l’attestato di benemerenza concesso dal Presi-dente Nazionale dell’A.N.F.I. Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.

Sezione di SavonaIl 19 febbraio u.s. il Presidente della Sezione, M.M.A. GiuseppeMerenda, ha consegnato gli “attestati di benemerenza”, concessi dalPresidente Nazionale, ai seguenti soci: App. Celebrino Boschi, Brig.Felice Cussola e S.Ten. Michele Uzzato.

Sezione di ModenaNella foto: da sinistra, il Brig. C. Silvano Galletti, Vice Presidente diSezione, il M.A. cs Cav. Uff. Carlo Bonara, Presidente della Sezione,i festeggiati S.Ten. Michele Maietta Latessa, Brig. Leandro Chinni, ilM.C. Gino Girini ed il Brig. Ildebrando Cavazza.

Sezione di MarsalaNella foto, da sinistra, il M.C. Domenico Truglio, il Brig. FilippoMaria, il Vice Presidente, S.Ten. Nicola Giannini, al centro, il Fin.Francesco Lucido, con l’attestato di benemerenza concessogli dal Pre-sidente Nazionale, il Presidente della Sezione, Lgt. Saverio Dibene-detto, il Lgt. Girolamo D’Antoni ed altri soci presenti al convivio.

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CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI BENEMERENZA AI SOCI NELLE SEZIONI A.N.F.I.

Sezione di NapoliNella foto: il Presidente della Sezione, S.Ten. Augusto Avarone, coni familiari e i soci ottantenni a cui è stato consegnato l’attestato dibenemerenza concesso dal Presidente Nazionale dell’A.N.F.I., Gen.C.A. Giovanni Verdicchio.

Sezione di TeramoNel corso di una recente riunione conviviale, organizzata dal Presiden-te della Sezione, M.C. Mario Mirandi, il Ten. Col. Roberto di Mascio,Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ha consegnato l’at-testato di benemerenza al M.M.A. Antonio Friscioni (ved. foto).

Sezione di PontederaNella foto: il gioioso momento della consegna all’App. Romolo Bat-taglia dell’attestato di benemerenza, concessogli dal PresidenteNazionale. Accanto al festeggiato il Presidente della Sezione,M.M.A. cs Argentino Fasulo.

Sezione di TraniIl Presidente della Sezione, Lgt. Michele Costabile ed il ConsiglioDirettivo hanno festeggiato gli ottantanni del Brig. C. GioacchinoCosentino, al quale il Presidente a nome del Gen. C.A. Giovanni Ver-dicchio ha consegnato l’attestato di benemerenza tra gli auguri e gliapplausi dei presenti.

Sezione di ChietiNella foto, da destra, il Col. Raffaele Paone, Presidente della Sezio-ne, l’App. Salvatore Di Girolamo, con l’attestato di benemerenza con-cessogli dal Presidente Nazionale dell’A.N.F.I. e il M.M.A. dei Cara-binieri, Paolo Bonomo, Presidente della locale Sezione ANC nonchésocio simpatizzante della Sezione ANFI di Chieti.

Sezione di LancianoNella foto: l’App. Cav. Uff. Lino Flamminio, con l’attestato di bene-merenza concessogli dal Presidente Nazionale dell’A.N.F.I., vienefesteggiato dai soci della Sezione e dal loro Presidente, Brig. C. Cav.Agostino Tolfa.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Soci che si fanno onore

a cura di Gaetano Guglielmi

Carmelo MANDALARI

Il M.M.A.c.s. Cav. Uff. CarmeloMandalari, Presidente della Sezio-ne di Reggio Calabria, ha ricevutol’Attestato di Benemerenza rilascia-to dalla Presidenza dell’Associa-zione Nazionale “Nastro Verde”,presieduta dal Gen. C.A. LuigiFederici, per aver “partecipato conentusiasmo alla vita del Sodalizioed aver contribuito a diffondere gliideali e i valori dell’Associazioneper oltre dieci anni”.

Antonio Fernando TRIVELLATO

Il Fin. Antonio Fernando Trivel-lato, socio della Sezione ANFI diPadova è riuscito, dopo 13 anni disperimentazione presso la propriamasseria, a ricostituire la razzadella “Gallina Polverara”.

La Gallina Polverara è partico-larmente grande ed apprezzataper la sua carne squisita, fecondae facile da allevare.

Ora anche il Comune di Polve-rara si sta attivando per continuarele ricerche su questa gallina chetroneggia anche nello stemmacomunale.

Il Trivellato, nella sua masseriamuseo, custodisce varie attrezzatu-re dei contadini del secolo scorso eva segnalata la sua particolarepassione e costanza nella sua atti-vità. La masseria è visitata conti-nuamente dalle scolaresche dellaprovincia di Padova.

Chi volesse conoscere meglio leattività dell’Agrimuseo può visitare ilsito: www.lamasseriadipolverara.it.

Remo PIRO

Il M.A. Remo Piro, socio dellaSezione di Orbetello, dirige e inse-gna judo agli atleti della societàSport Club di Orbetello che contasessanta iscritti tra i quali dieci cin-ture nere.

La stampa toscana, recentemen-te, ha dato ampio risalto di altri treatleti del Club Lagunare che hannoricevuto la cintura nera nella cittàdi Siena.

Per i risultati raggiunti, il M.A.Piro ha appena ricevuto nuovi inca-richi presso gli Istituti Scolastici del-la provincia di Grosseto, tra i qua-li quello di portare avanti il proget-to denominato “Sport Amico”, ini-

ziativa voluta ed ideata dal Conicon il sostegno delle Istituzioni Pro-vinciali.

Giuseppe DE FILIPPIS

Il M.M. Giuseppe De Filippis,socio della Sezione di Roma-1/Nord,ha creato un particolare sito web foto-grafico, con il quale intende presen-tare reportages italiani.

La peculiarità di questo sito èrappresentata dalle descrizioni diluoghi percorsi e rappresentati datanti poeti e scrittori nel periododel “Grand Tour”.

Il nome del sito è: www.defilip-pisfotogallery.com.

La consegna dell’Attestato di Benemerenza al M. Mandalari da parte del PresidenteRegionale dell’Associazione “Nastro Verde” Cav. Domenico Cambareri.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

“Uomo numero 142.192 – V.Brig.Parete Ermando – sottufficiale in conge-do della Guardia di Finanza sopravvis-suto al campo di sterminio di K.Z.Dachau”.

Nel corso delle celebrazioni della“Giornata della Memoria” svoltasi nellecittà di Pescara e Montesilvano, il sociodella Sezione di Pescara, V.Brig.Ermando Parete è stato invitato dalleAutorità dei predetti comuni per unatestimonianza dei momenti vissutidurante il suo internamento nel campodi sterminio di Dachau.

Il V.Brig. Parete, con assiduità, par-tecipa ad incontri organizzati dai Presi-di di Istituti superiori, nell’ambito dellaRegione Abruzzo.

Per l’impegno, assiduo e costanteche il Parete svolge nelle scuole e pres-so convegni, è stato premiato, dal Pre-sidente della Provincia di Pescara e dalConsiglio Comunale di Montesilvanoricevendo rispettivamente una meda-glia d’oro e due targhe di riconosci-mento.

La stampa abruzzese ha datoampio risalto alla giornata della memo-ria ed in particolare al costante impe-gno che il socio, V.Brig. Ermando Pare-te, nel corso di ogni anno, svolge nelladivulgazione degli orrori dei campinazisti perché vissuti in prima persona.

Nozze di diamanteI seguenti soci hanno festeggiato il loro60° anniversario di matrimonio:

- Fin. Domenico Taggiasco, socio dellaSezione di Ventimiglia, e consorteSig.ra Pierina Smeraldo.

Nozze d’oroI seguenti soci hanno festeggiato il loro50° anniversario di matrimonio:

- Sig. Michele Fazio, socio della Sezionedi Bitetto, e consorte Sig.ra Maria Signo-rile;

- App. Francesco Farella, socio dellaSezione di Bitetto, e consorte Sig.ra Gia-coma Ameno;

- M.M. Cav. Franco Martellacci, sociodella Sezione di Ravenna, e consorte,Sig.ra Mariella Bettini;

- Sig. Alfredo Morassut socio della Sezio-ne di Lecco, e consorte;

- Brig. Carlo Moscardini, socio dellaSezione di Firenze, e consorte Sig.raWally Tommasi.

NozzeI seguenti soci o loro familiari si sonouniti in matrimonio:

- Sig.na Maria Carmen Pino, figlia delM.llo. Giovanni, consigliere della Sezio-ne di Palermo, con il Dott. GiovanniCosta.

CulleSono nati:

- Agata e Giada, gemelle, nipotine del-la Sig.ra Leonarda Mazzeo, socia del-la Sezione di Foggia;

- Alice, figlia del Sig. Fernando Mag-giani, socio simpatizzante della Sezio-ne di Ischia, e della consorte Sig.raTonia Marziano, nipote del M.C. Cav.Giuseppe Marziano, Presidente dellaSezione di Ischia;

- Andrea, nipote del M.M.A.c.s. Anto-nio Tartaglia, socio della Sezione diRoma 3/Est;

- Caterina, nipote del Brig.C. SalvatoreScuderi, socio della Sezione di Carpi,e della consorte Sig.ra FilomenaAgnello;

- Federico, nipote del Brig.C. GiovanniScarnera, socio della Sezione di Sas-sari, e della consorte Sig.ra GiovannaMaria Mura;

- Francesco, nipote del Brig.C. Cav. Sil-vestro Palmarini, socio della Sezione diLivorno;

- Giacomo, figlio del Sig. Pier GiorgioRinaldi, socio simpatizzante dellaSezione di Verbania, e della consorteSig.ra Elena Albertini;

- Irene, nipotina del Brig.C.m. GaetanoStaornanti, socio della Sezione di Mes-sina;

- Lorenzo, nipote dell’App. Gavino Ser-reri, socio della Sezione di Olbia;

- Lucrezia, figlia del Sig. Enzo Ciocca,socio simpatizzante della Sezione diVerbania, e della consorte Sig.ra Sabi-na Cerini;

- Martina, nipote del Sig. Calogero Fal-zone, socio della Sezione di Canno-bio;

- Mathias, nipote del M.llo GiovanniPino, Consigliere della Sezione diPalermo;

- Mattia, nipote del M.M.A.c.s. Cav.Uff. Albano Panighel, Presidente dellaSezione di Schio, e della consorteSig.ra Carmen Gasperi;

- Michele, nipote del Lgt. Mario Dinelli,socio della Sezione di Modena, e del-la consorte Sig.ra Liliana Pigati;

- Miriam, nipote del Brig. Paolo Calvo,

Nella foto: il V.Brig. Ermando Parete viene premiato dal Presidente della Provinciadi Pescara per il suo costante impegno nel ricordo degli orrori dei campi nazisti.

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Il 4 marzo 2009 è deceduto in Vero-na il Gen. D. Domenico Spinoni, che eranato il 15.1.1922 a Borgo San Giacomo(Brescia).

Il rito funebre è stato officiato nellaCattedrale di Verona da Mons. AlbertoPiazzi, responsabile della BibliotecaCapitolare di quella città, alla presenzadi Autorità civili e militari e di numerosiamici ed estimatori dell’Estinto.

La Sezione A.N.F.I. di Verona, che hapotuto annoverare tra i suoi soci il Gen.Spinoni, ha partecipato alla commemora-zione con il suo Presidente, Col. WertherMontanari e col Vessillo dell’ANFI.

Il Comandante Provinciale della Guar-dia di Finanza locale, Col. t. ST Giusep-pe Magliocco, ha letto il saluto che i col-leghi di Corso hanno rivolto al Gen. Spi-noni e che viene riportato qui di seguito.

Caro Domenico,

nel tuo bellissimo libro autobiografico “Testi-monianze di una vita” hai ricordato che conprofonda emozione il mattino del 1° dicem-bre 1949 varcasti il cancello dell’Accade-mia e Scuola di applicazione della Guardiadi Finanza di Roma, in Viale XXI Aprile,rivestito con i gradi di Brigadiere e con unpatrimonio di esperienze acquisito in anniprecedenti da semplice Finanziere, e soprat-tutto nella guerra combattuta sul fronte Bal-canico; e così entrasti a far parte del grup-po dei 60 Allievi Ufficiali destinati a forma-re il 49° Corso. E hai scritto anche che i for-ti legami d’amicizia cementati tra i compa-gni di corso in Accademia restano indisso-lubili per una vita intera. Infatti proprio cosìè stato per tutti noi. Ma tu più di altri daautentico Ufficiale gentiluomo hai saputoessere l’alfiere di questo meraviglioso lega-me, e ce lo hai dimostrato, con quella sem-plicità e con quella discrezione propria deltuo carattere, anche quando non eravamopiù in servizio attivo, organizzando magni-fici raduni in questa stupenda città scalige-ra, con passione, entusiasmo e generositàdavvero ineguagliabili.

Ora di questi tuoi antichi compagnid’Accademia quelli ancora in vita, con l’a-nimo affranto e gonfio di dolore, sono ideal-mente qui in questo luogo sacro davanti altuo corpo che giace esanime, chiuso in unabara fredda e muta, per esprimerti un gra-zie di cuore il più vero e sentito, per averdato tanto lustro al nostro 49° Corso, men-tre i colleghi che la bontà divina ha giàchiamato alla vita eterna sono pronti adaccoglierti, sereni e sorridenti in un coro diangeli festanti nel mondo dei buoni e dei

giusti, in quel paradiso dove da anni è intrepida attesa la tua cara dolce e tanto ama-ta Maria.

Nelle file della Guardia di Finanza percirca mezzo secolo hai dato prova indi-scussa di essere un genuino servitore delloStato, un puro Cavaliere del dovere, e permolti Finanzieri e colleghi più giovani chehanno avuto la fortuna di collaborare con tesei stato certamente una guida illuminata,un sicuro punto di riferimento, un Maestroinsuperabile specialmente nell’attività diverificatore contabile. Perché nelle variesedi dove sei stato chiamato a svolgere iltuo lavoro, in incarichi molto delicati e com-plessi, in Alto Adige, a Milano, a Vicenza,a Venezia, a Bologna, e soprattutto neglianni 70 a Verona, in qualità di Coman-dante di Gruppo, hai sempre svolto il tuodifficile compito animato da elevata compe-tenza, notevole spirito di sacrificio, profon-da lealtà nei rapporti di amicizia e da unasincera comprensione delle esigenze altruinel pieno rispetto dei diritti dei cittadini.

Caro Domenico, il tuo percorso terrenoè stato davvero vario ed avvincente con-traddistinto da un’ammirevole serenità d’a-nimo, accompagnato in ogni momento daun profondo senso religioso e cristianodella vita, da una incrollabile fede in Dio,da un immenso amore per la famiglia qua-le impareggiabile e inimitabile marito,padre e nonno.

Sicché si può ben dire, parafrasando ilcattolico Manzoni, che la tua magnifica esi-stenza si è snodata come un ruscello che,scaturito limpido dalla roccia, senza rista-gnare né intorbidirsi mai, va limpido a get-tarsi nel fiume. Così vogliamo ricordarti noicolleghi del 49° Corso. Ciao Domenico.

consigliere della Sezione di Ragusa, edella consorte Sig.ra Vita Roccavallo;

- Sofia, nipote della Sig.ra Mattia Bella-monte, socia della Sezione di Lecco;

- Tommaso, nipote del Fin. GiovanniCasula, socio della Sezione di Caorle,e della consorte Sig.ra Fortunata Fal-conera;

- Valerio, nipote dell’App. s. UPG Calo-gero Campisi, consigliere della Sezio-ne di Bari, e della consorte Sig.raAnna Assunta Sereno;

- Valerio Massimo, nipote del Brig.C.Giuseppe Lattaruolo, socio fondatoredella Sezione di Cerignola.

LaureeSi sono laureati i seguenti soci o lorofamiliari:

- Sig.na Antonella Gatto, figlia delBrig.C. Leonardo, sindaco della Sezio-ne di Sciacca, in “Scienza dell’Educa-zione” presso l’Università di Palermocon il punteggio di 105/110;

- Sig. Michele Gammauta, figlio delBrig. Antonino, socio della Sezione diVerona, in “Sociologia” presso l’Uni-versità di Trento, con il punteggio di107/110;

- Sig.ne Ilaria, Roberta e Gabriella Lan-na, figlie del S.Ten. Antonio, socio del-la Sezione di Mondragone, rispettiva-mente, in “Giurisprudenza”, “Conser-vazione dei Beni Culturali” e “Scienzedell’Architettura”. Tutte presso l’Univer-sità di Napoli e con ottimo punteggio;

- Sig.na Annunziata Vullo, figlia delBrig.C. Lorenzo, socio della Sezione diMondragone, in “Chimica e Tecnolo-gia Farmaceutiche” presso l’Università“Federico II” di Napoli, con ottimopunteggio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Tristia

LA SCOMPARSA DEL GENERALE D. DOMENICO SPINONI

Ai coniugi che hanno festeggiato lenozze di diamante, d’oro e d’argento,ai novelli sposi, ai neonati ed ai neolaureati giungano le più vive felicitazio-ni di “Fiamme Gialle” ed infiniti e fervi-di auguri di tanta fortuna e felicità.

Il Generale Domenico Spinoni

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Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

Sono inoltre deceduti i seguenti soci oloro familiari:

- Sig.ra Adriana ANDREOLI, consortedell’App. Salvatore Finis, socio dellaSezione di Sondrio, il 10.2.2009;

- M.M.m. Andrea ANSELMO, socio dellaSezione di Mazara del Vallo, il18.2.2009;

- Fin. Livio BILUCAGLIA, socio dellaSezione di Trieste, il 13.2.2009;

- Brig.C. Savino BOCCAFORNO, sociodella Sezione di Cerignola, il21.2.2009;

- Fin Giovanni BRIGUGLIO, socio dellaSezione di Sanremo, il 23.2.2009;

- Sig.ra Anna BRUNO, madre del Sig.Sebastiano Caridi, socio simpatizzantedella Sezione di Reggio Calabria;

- App. s. UPG Giovanni CACIOPPO,socio della Sezione di Genova, il3.2.2009;

- Brig. Roberto CANELLA, socio dellaSezione di Rimini, il 2.2.2009;

- App. Carlo CINTILINI, socio della Sezio-ne di Mestre, il 21.2.2009;

- Fin. Vito COPPOLECCHIA, socio dellaSezione di Lecco, il 19.2.2009;

- Sig. Berardino COSTANTINO, sociodella Sezione di Potenza, il 14.2.2009;

- App. Elio DE ZOLT LISABETTA, sociodella Sezione di La Spezia, il22.2.2009;

- Sig. Gianfranco DI BIAGI, fratello delBrig.C. Angelo, socio della Sezione diCaorle, l’11.2.2009;

- Sig.ra Gilda DI LORENZO, consorte delM.llo Cosimo Romano, socio dellaSezione di Leverano, il 19.2.2009;

- Sig.ra Grazia DI SALVO, madre dellaSig.ra Rosa Puglisi, socia simpatizzantedella Sezione di Messina, l’1.2.2009;

- Sig.ra Laura DURANTE, madre del Sig.Gregorio Melidoro, socio simpatizzantedella Sezione di Policoro, l’8.3.2009;

- App. Giovanni ESPOSITO, socio dellaSezione di Monza, il 18.2.2009;

- S.Ten. Pietro FIGONE, socio dellaSezione di Genova, l’1.3.2009;

- Sig.ra Barbara FIORETTI, socia dellaSezione di Modena, il 14.2.2009;

- Sig.ri Giuseppe GAGLIOSTRO e Cateri-na POLITI, genitori del Brig. GirolamoGagliostro socio della Sezione di GioiaTauro, recentemente;

- Brig. Gustavo GAMMA, socio dellaSezione di Padova, l’1.3.2009;

- Lgt. Dino GAZZILLI, in servizio nel Cor-po, figlio del M.A. Nicola e fratello delDott. Domenico, entrambi soci dellaSezione di Bari, l’1.2.2009;

- Sig. Francesco GIAMPAOLO, padre delPresidente della Sezione di Domodosso-la Cav. Cosimo Damiano, il 27.2.2009;

- M.A. Fedele GIORGIO, socio dellaSezione di Teramo, il 9.2.2009;

- M.A. Luigi GIUDICI, socio della Sezionedi Como, il 22.2.2009;

- Sig.ra Fantina GIUSO, socia dellaSezione di Acqui Terme, il 15.2.2009;

- Sig. Mario GRAZIOLI, fratello del Sig.Giuseppe, socio simpatizzante dellaSezione di Monza, il 7.2.2009;

- Sig. Francesco INFANTINO, fratello delM.M. Vito, sindaco supplente dellaSezione di Este, l’8.2.2009;

- Sig. Ettore LEVOTE, fratello del M.M.Ubaldo, socio della Sezione di Luino, il28.2.2009;

- M.C. Fernando LIBERATORI, socio dellaSezione di Modena, il 14.2.2009;

- Fin. Giovanni MARONE, socio dellaSezione di Como, il 4.2.2009;

- Brig. Antonio MARTINO, fratello delM.M.A. Pasqualino, socio della Sezionedi Lesina, l’1.2.2009;

- Sig. Battista MAZZUCCHELLI, suocerodel Brig.C. Piero Dottarelli, Presidentedella Sezione di Tirano, il 24.1.2009;

- Sig. Antonio MELONI, padre del Brig.C.Mauro, socio della Sezione di Chioggia,il 22.2.2009;

- App. Moretti MARCELLINO, socio dellaSezione di Faenza, il 2.3.2009;

- Sig. Aldino ORSINI, fratello del Sig.Agide, socio della Sezione di Rimini, il3.2.2009;

- App. Alberto OTTOBONI, alfiere dellaSezione di Sestri Levante, il 23.2.2009;

- Sig. Giuseppe PANTALEO, fratello del-l’App. Vincenzo, socio della Sezione diSondrio, il 10.2.2009;

- Sig.ra Giovanna PIANTANIDA, consor-te del Magg. Lorenzo Montalbano,socio della Sezione di Lecco, il5.3.2009;

- App. Leonardo PISEDDU, socio dellaSezione di Sassari, nel mese di gennaio2009;

- Brig. Telesforo RUFINI, socio dellaSezione di Velletri, il 18.2.2009;

- Sig.ra Iole STEDILE, suocera del M.A.Luigi Cristiano, socio della Sezione diBiacesa, il 3.2.2009;

- Sig.ra Giuseppa Tavoloni, madre delM.llo Romolo e del Brig. Gino Fiorentini,consiglieri della Sezione di FalconaraMarittima, il 7.2.2009;

- Sig.ra Giuseppina TORNABENE, con-sorte dell’App. Sergio Tellurio, consi-gliere della Sezione di Agrigento, il18.2.2009;

- Sig.ra Antonietta TUSCANO, consortedell’App. Sebastiano Motta, socio dellaSezione di Reggio Calabria, il18.2.2009;

- Brig. Pietro USAI, socio della Sezione diTorino, il 10.2.2009;

- Sig.ra Carmela ZAMPAGLIONE, con-sorte del Sig. Carmelo Marino, sociodella Sezione di Reggio Calabria,l’8.2.2009.

Il 13 febbraio 2009 è deceduta l’inse-gnante Alda Maria SALVATORE, di anni70, stroncata da un male incurabile,lasciando in quanti l’hanno conosciuta estimata tanto dolore ed amarezza.

Ai familiari ed in particolare al con-sorte, Giovanni Valerio Redattore delPeriodico, ed al figlio Giulio giunganole più sentite condoglianze della Dire-zione e Redazione del Periodico Fiam-me Gialle.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Alda Maria Salvatore

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A.N.F.I.Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia

La Sezione A.N.F.I. di Piombino con il patrocinio del Comune di Piombinoorganizza

Comune di PiombinoMedaglia d’Oro al Valor Militare

Dedicato al Sottobrigadiere della Guardia di Finanza VINCENZO ROSANOcaduto nella Battaglia di Piombino del 10 settembre 1943

4° PREMIO LETTERARIONAZIONALE

Per informazioni:M.C. Saverio Marceddu 0565.226338

Fin. Cav. Agostino Mignogna 0565.226303M.M. Cav. Nicola D’Archi 0565.20613

E-mail: [email protected]

REGOLAMENTOSez. A

Poesia inedita per adulti, a tema libero.

Inviare 1 poesia inedita in 6 copie di cui una soltanto con firma dell’autore e i dati anagrafici.

Sez. BPoesia inedita per i giovani

(fino a 16 anni).Inviare 1 poesia inedita in 6 copie di cui una

soltanto con firma dell’autore e i dati anagrafici.

Sez. CNarrativa inedita per adulti:

racconto, teatro, favola e saggio.Lunghezza massima di 5 pagine dattiloscritte

a battitura normale in 6 copie di cui una soltanto con firma dell’autore e i dati anagrafici.

Sez. DNarrativa inedita per i giovani

(fino a 16 anni).Inviare 1 elaborato che abbia i requisiti della

fiaba o del racconto per ragazzi, della lunghezza massima di 5 pagine dattiloscritte a battitura nor-

male in 6 copie di cui una soltanto con firma dell’autore e i dati anagrafici.

Sez. ENarrativa inedita per adulti e giovani.

Tema: Il volontariato: impegno civile e qualità sociale.

Per i partecipanti al di sotto del 18° anno di età indicare anche la data di nascita.

Tutti gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 31 maggio 2009 (farà fede il timbro postale) presso:

Ass. Naz. Finanzieri d’Italia “Sb. Vincenzo Rosano”Sez. Piombino - Val di Corniavicolo Sant’Antonio, 8 - 57025 Piombino (LI)

NORME1.

A parziale copertura delle spese di organizzazione è richie-sto un contributo di euro 10,00 per le Sezioni A, C ed

E, mentre per le Sezioni B e D euro 5,00. È ammessa la partecipazione ad ogni sezione, purché per ciascuna sia versata la relativa quota, che può essere allegata, unita-mente all’elaborato o a mezzo vaglia postale intestato alla Sezione ANFI organizzatrice, all’indirizzo riportato a lato, oppure consegnato direttamente presso questa Sezione di Piombino nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 16 alle 18.

2.I nomi dei componenti la Giuria saranno resi noti all’atto della premiazione. Saranno messi in palio premi (coppe e targhe) fino al 5° classificato per ogni sezione e saranno assegnati, a discrezione della Commissione giudicatrice,

premi speciali e menzioni di merito.3.

La proclamazione dei vincitori avverrà durante una pubbli-ca manifestazione che si terrà nel mese di settembre 2009, in occasione dell’anniversario della Battaglia di Piombino.

L’elenco dei vincitori sarà pubblicato sui siti: www.anfi piombino.altervista.org e www.anfipisa.it

4.Il giudizio della Commissione è inappellabile.

Gli elaborati non saranno restituiti e verranno distrutti.5.

La Segreteria del Premio Letterario comunicherà l’esito del Concorso ai soli premiati la data della cerimonia di

premiazione.6.

I premi saranno consegnati personalmente ai vincitori. È ammessa la delega scritta. Nell’impossibilità di ritirare perso-nalmente i premi, questi potranno essere inviati in contras-segno solo con richiesta scritta, previo invio di euro 10,00.

7.Non sono ammessi testi che abbiano partecipato alle prece-denti edizioni del premio letterario “V. Rosano” e che siano

già stati premiati ai primi tre posti in altri concorsi.