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Esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore Anno Scolastico 2013 – 2014 classe 5^DT SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Cavalese, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Lorenzo Biasori

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Esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore

Anno Scolastico 2013 – 2014

classe 5^DT SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Cavalese, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Lorenzo Biasori

Indice generale 1.Presentazione dell’Istituto pg. 3 1.1 Sintetica descrizione della Scuola “ 3 1.2 Caratteri specifici della sperimentazione in corso – Indirizzo Scientifico tecnologico “ 4 1.3 Quadro orario “ 6 2.Presentazione della classe “ 7 2.1 Gli studenti “ 7 2.2 I docenti del V anno “ 7 2.3 Continuità didattica “ 8 2.4 Composizione della classe e variazioni nell’arco del quinquennio “ 8 2.5 Profilo generale della classe “ 10 3.Percorso formativo realizzato sulla base della programmazione collegiale “ 11 3.1 Obiettivi generali (educativi e formativi) “ 11 3.2 Spazi e risorse didattiche “ 12 3.3 Metodi e strumenti “ 13 3.4 Criteri di valutazione “ 13 3.5 Simulazioni effettuate durante l’anno “ 16 3.6 Attività extra/para/intercurriculari effettivamente svolte “ 16 3.7 Attività di recupero “ 17

3.8 Area di progetto “ 17 3.9 Tesine “ 17

4. Percorsi disciplinari “ 18 4.1 ITALIANO “ 18 4.2 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE “ 30 4.3 FILOSOFIA “ 33 4.4 STORIA “ 39

4.5 MATEMATICA CON INFORMATICA “ 48 4.6 INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI “ 53 4.7 FISICA E LABORATORIO “ 57 4.8 BIOLOGIA E LABORATORIO “ 63 4.9 CHIMICA E LABORATORIO “ 67 4.10 SCIENZE DELLA TERRA “ 72 4.11 EDUCAZIONE FISICA “ 76 4.12 INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA “ 80 Allegati simulazioni “ 84 5.1 Simulazione di prima prova “ 84 5.2 Griglia di valutazione di prima prova “ 89 5.3 Simulazione di seconda prova “ 90 5.4 Griglia di valutazione di seconda prova “ 91 5.5 Prima simulazione di terza prova “ 92 5.6 Seconda simulazione di terza prova “ 94 5.7 Griglia di valutazione di terza prova “ 97 Dichiarazione sottoscrizione documento di classe da parte degli studenti “ 98 Dichiarazione sottoscrizione documento di classe da parte dei docenti “ 99

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1.Presentazione dell’Istituto 1.1 Sintetica descrizione della Scuola L’Istituto di Istruzione di Cavalese è un polo scolastico sperimentale che dispone dal 1991 di una gestione amministrativa autonoma. Comprensivo di vari indirizzi liceali: Scientifico, Linguistico, Sociale e Scientifico-Tecnologico, e dell’Istituto Professionale per il Commercio. Dal 1999 dell’Istituto fa parte anche l’Istituto Tecnico Commerciale di Predazzo.

L’Istituto di Istruzione “La Rosa Bianca – Weisse Rose” accoglie studenti provenienti da Valfloriana e dalle valli di Cembra, Fiemme e Fassa, altrimenti obbligati a frequentare scuole di Trento o Bolzano, in molti casi difficili da raggiungere giornalmente dai luoghi di residenza. Questa scuola è stata particolarmente voluta dalle comunità di queste valli per consentire un’istruzione superiore in loco senza che gli studenti dovessero allontanarsi dalle famiglie. Tuttavia alcuni studenti devono comunque affrontare notevoli disagi dovuti al trasporto e alle distanze. La scuola ha ritenuto opportuno andare incontro a queste esigenze modificando l’orario e riducendo, dove necessario, l’ora di lezione. Non sono programmate lezioni pomeridiane, fatta eccezione per attività di stage o tirocinio per l’indirizzo Sociale e per l’IPSCT, per evitare che gli studenti rientrino troppo tardi in famiglia e non possano così curare in modo adeguato la preparazione nelle diverse discipline. E’ anche vero, però, che la particolare posizione periferica dell’Istituto pone gli studenti lontano dai principali e più vivaci centri culturali, limitandone in certi casi le potenzialità. L’Istituto offre un’ampia offerta formativa, atta a soddisfare le varie esigenze territoriali che vanno da una preparazione idonea alla prosecuzione degli studi all’Università, nonché all’ingresso dei nostri ragazzi, alla fine del percorso scolastico, nel mondo del lavoro (settori turistico, commerciale e terziario).

La sede di Cavalese dispone di 3 laboratori di informatica, 1 laboratorio di fisica, 1 laboratorio di chimica e biologia, 1 laboratorio linguistico, 1 laboratorio multimediale di storia, 3 aule di disegno (tecnico, artistico e di storia dell’arte), 1 laboratorio audiovisivi, un’Aula Magna utilizzata per attività parascolastiche quali conferenze su temi inerenti l’attività scolastica, cineforum, rappresentazioni teatrali, ecc., ed infine la Biblioteca, fornita di testi che soddisfano le varie esigenze degli indirizzi.

L’ITC di Predazzo ha rappresentato fino dalla sua comparsa, avvenuta oltre vent'anni fa, un fondamentale elemento d'arricchimento e di crescita culturale per la popolazione di Fiemme e Fassa, contribuendo in maniera concreta, attraverso i suoi ex allievi, alla formazione degli operatori economici e della classe dirigente delle due Valli. A partire dal 1976, data in cui l'Istituto ha raggiunto la sua piena autonomia, è cominciato quel percorso di consolidamento sul territorio che ha permesso di superare complessivamente più di sei mila iscrizioni, garantendo ad oltre un migliaio di maturati l'accesso diretto al mondo del lavoro o alla formazione universitaria. Questo risultato rappresenta per la Valle dell'Avisio un indiscutibile primato. La stima che gli operatori economici e gli amministratori dimostrano per la scuola, é il frutto di un lavoro continuo che parte dalla conoscenza e dall'analisi della realtà valligiana e che si concretizza nella proposta di un percorso di studio che risponde alle esigenze del mercato del lavoro e della formazione dell'individuo. La qualità del lavoro svolto ha trovato riconoscimento negli innumerevoli concorsi che gli studenti

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dell'Istituto hanno saputo vincere, non solo quando le abilità richieste erano quelle tecniche, ma anche in area umanistica e linguistica. Per quanto riguarda l’organizzazione dell’attività scolastica, considerando le distanze e i conseguenti disagi che ne derivano agli studenti, la scuola ha modificato l’orario, attraverso anche una riduzione per attività di stage o tirocinio per l’indirizzo Sociale e per l’IPSCT), anche se, talvolta, gli studenti si trattengono a scuola oltre l’orario della mattina, per partecipare alle attività parallele alla programmazione curricolare (corsi di recupero, sportello didattico, corsi di approfondimento disciplinare, laboratori facoltativi ecc.) che servono a completare la normale preparazione. Dal 2002 presso la sede di Predazzo è stato attivato un corso serale di perito economico aziendale “Progetto Sirio”. La scuola promuove anche molte iniziative di carattere culturale, che servono ad ampliare l’esperienza degli studenti, considerata la perifericità geografica dell’Istituto. Così si dà grande rilievo alle visite guidate (mostre, musei, ecc.), ai viaggi di istruzione, agli scambi con l’estero particolarmente utili per l’indirizzo linguistico, alla partecipazione a manifestazioni culturali di carattere nazionale (concorsi per la cooperazione, giochi di Archimede, Olimpiadi di Fisica, matematica, chimica e italiano, conferenze con docenti universitari) e sportive (gare provinciali di atletica, gare provinciali e nazionali di corsa campestre e sci nordico). Vengono inoltre svolti interventi, curati da esperti e docenti, di educazione alla salute e prevenzione dell’AIDS, tossicodipendenza, tabagismo ed alcoolismo. Infine gli studenti possono disporre, all’interno dell’Istituto, di una consulenza psicologica. Gli studenti inoltre danno vita a diverse manifestazioni musicali o teatrali che sono anche occasione di socializzazione, quale per esempio il cosiddetto “Concertone” che sigla la fine dell’attività scolastica di un anno e in genere viene gestita dalle classi quinte. L’Istituto dispone anche della collaborazione delle istituzioni locali quali l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cavalese, il Comprensorio, le Casse Rurali, l’ASL . 1.2 Caratteri specifici della sperimentazione in corso – Indirizzo Scientifico tecnologico Nell’attesa della riforma degli ordinamenti scolastici e dei curricoli di istruzione, le Scuole della Provincia di Trento possono definire il Progetto d’Istituto anche adottando soluzioni innovative rispetto agli ordinamenti vigenti per dare risposte efficaci alle esigenze rilevate sia dall'azione di autoanalisi d'Istituto che dalle indicazioni per il miglioramento della qualità del sistema suggerite dal Comitato Provinciale di valutazione del sistema scolastico.” Per l’indirizzo scientifico-tecnologico si è scelta la formula: 1.122 unità orarie di 50 minuti, corrispondenti a 935 ore di 60 minuti. Pari a un monte ore settimanale: 34 unità orarie di 50 minuti.

Un serio confronto con le prospettive della scienza, delle tecnologie, unito a specifiche attività di laboratorio applicate alla chimica, alla fisica e alla biologia sono i contenuti portanti dell’indirizzo. Gli studenti potranno uscire dal Liceo scientifico-tecnologico dotati di una appropriata cultura scientifica, applicata ad un preciso rigore metodologico e pienamente consapevoli dell’uso delle tecnologie informatiche. Le varie discipline proposte favoriranno un quadro culturale di riferimento unitario in cui i vari saperi concorreranno alla formazione integrata dello studente. La proposta formativa dell’indirizzo mira alla costruzione di personalità complesse, che raggiungano gradi di consapevolezza sempre più

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accentuata, utili per l’analisi della realtà odierna. Così conoscenza, libertà responsabile ed autonomia nei percorsi di ricerca offerti diventeranno i riferimenti su cui si incardineranno i percorsi formativi offerti. Profilo formativo

Finalità educative e generali e obiettivi didattici. L’indirizzo tecnologico intende: - promuovere la crescita della personalità degli studenti, affinché riescano a gestirsi con sempre

maggiore autonomia e a relazionarsi con gli altri sempre più responsabilmente; - avviare la formazione di un atteggiamento critico nei confronti delle complesse dinamiche della

realtà; - favorire il rispetto degli ambienti in cui gli studenti vivranno e gli strumenti che adopereranno; - educare alle regole della partecipazione democratica alla vita dell’Istituto.

Competenze in uscita: Alla conclusione del percorso di studio lo studente:

- avrà acquisito un metodo di studio razionale, con il quale riuscirà a raccogliere, valutare ed ordinare in modo analitico i dati che i percorsi di ricerca proposti gli avranno offerto (prendere appunti, redigere schemi, tabelle e grafici);

- saprà usare con criterio i libri di testo; - riuscirò ad affrontare le discussioni in modo adeguato alle proprie capacità; - saprà comprendere la struttura, i problemi, i metodi di analisi che caratterizzano le discipline

delle diverse aree di studio; - saprà riconoscere le principali specificità delle opere letterarie, filosofiche e artistiche, riuscendo

ad inquadrarle nei vari contesti storici, politici e sociali in cui furono analizzati; - metterà in pratica le conoscenze acquisite, applicandole a situazioni operative nel contesto di una

specifica attività progettuale.

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1.3 Quadro orario III ANNO IV ANNO V ANNO

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Storia 2 2 3 Inglese 3 3 3 Filosofia 2 2 2 Matematica con informatica 4 4 4 Scienze della Terra --- 2 2 Biologia e laboratorio 3 2 2 Chimica e laboratorio 3 3 3 Fisica e laboratorio 4 3 5 Scienze motorie e sportive 2 2 2 IRC o attività alternative 1 1 1 Diritto 1 1 --- Tecnologia e disegno 2 2 --- Informatica e sistemi automatici 3 3 3 Totale 34 34 34

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2. Presentazione della classe 5DT 2.1 Gli studenti

1 Bernard Jean

2 Botnari Lucia

3 Gilli Antonio

4 Golles Daniele

5 Milazzo Giuseppe

6 Riz Simone

7 Rizzoli Thomas

8 Sandri Tiziano

9 Zeni Elisa

2.2 I docenti del V anno prof. Zeni Maurizio Lingua Italiana prof.ssa Angela Panciullo Inglese prof.ssa Bridi Verena Storia e Filosofia prof. Valdan Lorenzo Fisica prof.ssa Cicognani Franca Matematica prof. Trettel Giorgio Informatica prof.ssa Piazzi Alhena Biologia, Scienze della Terra e Chimica prof. Tomasi Stefano Educazione Fisica prof.ssa Serafini Linda Religione

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2.3 Continuità didattica Nel seguente schema viene descritto l’avvicendamento degli insegnanti durante i cinque anni di corso; dalla tabella risulta che in alcune materie (Inglese, Fisica, Scienze, Italiano) si è assistito ad un pesante turn-over di insegnanti, con le relative immancabili ripercussioni negative sull’andamento didattico della classe. In questo panorama di instabilità del gruppo docente della classe va messo in luce anche il cambio di docente in numerose materie caratterizzanti l’indirizzo in tutto il triennio e, in particolar modo, nel passaggio dal quarto al quinto anno.

BIENNIO TRIENNIO I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO

Religione Nardin Nardin Bruni Rasom Serafini Educazione Fisica Sala Sala Sala Tomasi Tomasi Italiano Fantei Zeni Zeni Zeni Zeni Filosofia --- --- Bridi Bridi Bridi Storia (con Geografia nel biennio)

Zeni Zeni Bridi Bridi Bridi

Matematica con informatica

Mezzasalma Mezzasalma Cicognani Cicognani Cicognani

Fisica e laboratorio Calzà Leocata Pisati Esposito Valdan Lingua straniera (inglese)

Panciullo Panciullo Panciullo Panciullo Panciullo

Informatica e sistemi automatici

Caruso Caruso Caruso Trettel Trettel

Scienze della terra Acquisti --- --- Lardizzone Piazzi Biologia e laboratorio --- Gilmozzi Loia Lardizzone Piazzi Chimica e laboratorio --- Gilmozzi Loia Lardizzone Piazzi Diritto/Economia Pugliese Pugliese Nequirito Tacchia --- Tecnologia e disegno Gabrielli Gabrielli Gabrielli Gabrielli --- Assistenti laboratorio Leocata (fisica) Leocata (chim./biol) --- --- ---

2.4 Composizione della classe e variazioni nell’arco del quinquennio In prima liceo il numero complessivo era di 19 alunni. La classe 5DT è attualmente composta da 9 studenti, 7 ragazzi e 2 ragazze.

Nel corso del quinquennio ci sono state delle variazioni nella composizione della classe, dovute a bocciature o al trasferimento ad altra scuola e da altra scuola, come risulta dalla tabella sottostante.

Anno Numero

Non Promossi

Trasferimenti in entrata e uscita - Carenze formative

9

alunni ritirati o altro

2009-2010 19 5 3 trasferimenti in uscita

9

2010-2011 12 4 2 trasferimenti in entrata 1 trasferimenti in uscita

3

2011-2012 11 4

1 trasferimenti in uscita 1 trasferimenti in entrata 1 trasferimento in entrata

dalla Moldavia

2

2012-2013 7 0 ---

2013-2013 9 --- 1 alunno ritirato

1 alunno ripetente ---

La tabella seguente illustra la situazione dei carenze formative, tra questi compaiono anche i debiti contratti da persone trasferite ad altri indirizzi o scuole

Anno Materia Numero carenze formative

Inglese 4 Italiano 5

I Laboratorio fisica 1 (non colmata) Matematica 1 Storia 2

Italiano 2 Tecnologie informatiche 2 ( 1 non colmata )

II Biologia 1

Matematica 1 ( non colmata ) Storia 2

Filosofia 1 Diritto 1

Biologia 1

III Matematica 2

Storia 1 Matematica 3 ( 2 non colmate )

Inglese 2 ( 2 non colmate ) Fisica 2

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Storia 1 Come si evince dalla tabella in alcune materie non sempre si nota una costante situazione di profitto; tale fattore è probabilmente attribuibile ai differenti metodi, strumenti, modalità di verifica e parametri di

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giudizio adottati dai vari professori che si sono avvicendati nel corso del quinquennio.

2.5 Profilo generale della classe Nata nell’anno scolastico 2009/2010 con 19 iscritti, la classe ha conosciuto nell’arco del quinquennio una forte selezione e molteplici trasferimenti, sia in entrata sia in uscita, ed è ora composta da 9 iscritti (7 ragazzi e 2 ragazze). Si segnala che una delle due alunne presenti nel gruppo classe è una studentessa, proveniente dalla Moldavia, peraltro ben inserita. La ragazza ha seguito negli ultimi tre anni corsi integrativi di lingua italiana: riesce ad esprimersi in modo sufficientemente corretto sia nello scritto che nelle esposizioni orali. Sin dal primo anno la classe si è caratterizzata per una particolare esuberanza, com'è del resto ampiamente attestato dai voti di capacità relazionale dei vari anni. Il rapporto fra i compagni è sempre stato improntato ad una grande coesione interna, sfociante talora in un forte cameratismo. Tale atteggiamento ha portato, da un lato, a comportamenti non di rado inidonei al contesto scolastico, costantemente sanzionati con provvedimenti disciplinari, dall'altro all'instaurarsi di rapporti radicalmente diversi del gruppo classe con i vari docenti: con alcuni professori gli studenti si sono mostrati disponibili al confronto, affabili e collaborativi nel creare un clima di lavoro armonico e cordiale, seppure non sempre produttivo; con altri, invece, la relazione è risultata spesso difficoltosa, se non proprio ostile. Dal punto di vista del profitto solo alcuni studenti hanno raggiunto risultati che possono essere considerati del tutto sufficienti; è necessario altresì sottolineare come tale rendimento positivo, in alcune discipline, non risulti dall'effettivo raggiungimento di tutti gli obiettivi predisposti dai docenti, ma da uno studio spesso tardivo e riparatore. Alcuni alunni manifestano carenze diffuse e difficoltà di organizzazione dei contenuti. Nella maggior parte degli studenti si rilevano discontinuità nell'impegno, mancanza di un corretto lavoro autonomo di revisione, diffuse lacune pregresse accompagnate da difficoltà espressive a livello sia orale sia scritto. Altri studenti si distinguono, invece, per una discreta curiosità verso le novità, per una particolare volontà di crescita e per vivaci interessi personali. Desta particolare preoccupazione la preparazione in matematica, disciplina nella quale alcuni studenti riportano carenze formative non colmate dal terzo anno di liceo. Vi è comunque da sottolineare che la classe ha dovuto subire, nel corso del quinquennio, un pesante turn-over di insegnanti, sia per quanto riguarda molte materie caratterizzanti l'indirizzo, sia nel passaggio dal quarto al quinto anno. La frequenza alle lezioni è stata complessivamente regolare per buona parte della classe, anche se nell'ultimo anno scolastico sono stati più frequenti i ricorsi a permessi d'entrata e d'uscita e ad assenze strategiche. Generalmente è stata scarsa la disponibilità a partecipare alle attività extra didattiche o di recupero proposte nel pomeriggio e molto limitato il lavoro autonomo di rielaborazione personale. Il rapporto scuola – famiglia è risultato soddisfacente durante l’intero ciclo scolastico, nonostante sia mancata una rappresentanza dei genitori nel Consiglio di Classe. I contatti sono avvenuti per lo più in occasione delle udienze e, in alcuni casi particolari, tramite colloqui e/o telefonate private da parte del coordinatore..

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3.Percorso formativo realizzato sulla base della programmazione collegiale 3.1 Obiettivi generali (educativi e formativi) In relazione agli obiettivi proposti all’interno del Consiglio di Classe, sia ad inizio di ciascun anno scolastico che in itinere, si può affermare che: - pochi studenti hanno acquisito discreti livelli di autonomia sia nel metodo di studio che nell’organizzazione delle conoscenze; - solo una parte della classe è riuscita a maturare discrete capacità elaborative e a potenziare le competenze comunicative, oltre che lessicali, secondo criteri di chiarezza e sinteticità. Solo pochi sanno esporre in modo ordinato e organico, avvalendosi di un pertinente strumento espressivo, conseguito attraverso l’apporto di ogni disciplina e di ogni esperienza scolastica ed extrascolastica; il resto della classe presenta una preparazione appena sufficiente. - nel complesso gli studenti non hanno evidenziato una soddisfacente crescita negli anni, né potenziato le capacità di sintesi e di collegamento anche in relazione alle diverse discipline; -solo un parte della classe infine, ha maturato nel corso del triennio una preparazione critica discreta ed anche, in alcuni casi, personale.

Più analiticamente:

- Obiettivi comportamentali

RISULTATI* COMPORTAMENTO

1 2 3 4 5 FREQUENZA X

IMPEGNO NELLO STUDIO X PARTECIPAZIONE X

*1= INSUFFICIENTE 2= SUFFICIENTE 3=DISCRETO 4= BUONO 5= OTTIMO

- Obiettivi cognitivi

RISULTATI* CONOSCENZE

1 2 3 4 5 LESSICO DI BASE DELLE DIVERSE DISCIPLINE X

CONOSCENZA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI SPECIFICI X

*1= INSUFFICIENTE 2= SUFFICIENTE 3=DISCRETO 4= BUONO 5= OTTIMO

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- Obiettivi inerenti le capacità e le competenze

RISULTATI* CAPACITA’ E COMPETENZE

1 2 3 4 5 Saper comprendere e analizzare criticamente un'opera artistica o un testo, (letterario, poetico, scientifico, storico, filosofico, ecc.)

X

Saper produrre un testo, (letterario, scientifico, storico, filosofico, ecc. ) utilizzando linguaggi specifici ed esponendo il proprio pensiero in modo chiaro e argomentato

X

Saper affrontare un problema analizzandone i termini e rappresentandoli con opportune schematizzazioni, scomponendolo in sottoproblemi ed elaborando strategie di soluzione, con un uso consapevole e sistematico del metodo scientifico

X

Sapersi esprimere in maniera chiara, personale, esauriente e logicamente coerente, anche in una lingua diversa dalla propria X

Saper esprimere valutazioni “personali” in modo argomentato X

Saper analizzare lo spazio e l’ambiente (naturale, urbano, ecc.) sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista estetico ed architettonico X

Saper collocare correttamente sull’asse del tempo i fatti storici e le tappe fondamentali della storia dei pensiero umano, dell’arte, della letteratura e della scienza X

Saper dare una interpretazione scientifica (ricostruzione razionale e modellizzazione) dei fenomeni naturali e dei meccanismi biologici X

Saper padroneggiare le nuove tecnologie informatiche X

*1= INSUFFICIENTE 2= SUFFICIENTE 3=DISCRETO 4= BUONO 5= OTTIMO

3.2 Spazi e risorse didattiche

Gli studenti hanno potuto usufruire degli spazi e dei sussidi didattici disponibili presso la sede di Cavalese:

• 3 laboratori di informatica • laboratorio di fisica • laboratorio di chimica e biologia • laboratorio linguistico • laboratorio multimediale di storia • aule di disegno (tecnico, artistico e di storia dell’arte) • la biblioteca • laboratorio audiovisivi, • Aula Magna utilizzata per attività parascolastiche (conferenze, cineforum, rappresentazioni

teatrali, ecc.) • la palestra

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3.3 Metodi e strumenti Modalità di lavoro del Consiglio di Classe

MODALITÁ

Ital iano

Informat ica

Ing l e s e

St or I a

Fi l oso f i a

Ma t e ma t i ca

Fi s ica

Scienze

Terra

Ch Imi ca

Bi o l og i a

Ed . f i s ica

R e l i g i o n e

Lezione frontale x x x x x x x x x x x

Lezione partecipata x x x x x x X X x x x

Problem solving x x x x

Metodo induttivo

x x x x

Lavoro di gruppo x x X x x x

Discussione guidata x x x X x

Simulazioni x x x x X x

Audiovisivi x X x x

3.4 Criteri di valutazione

L’attività di valutazione è articolata in tre momenti fondamentali: 1. momento di valutazione iniziale (diagnostica), finalizzato a rilevare il possesso dei pre-

requisiti; 2. valutazione ei processi in itinere, al fine di monitorare l’andamento didattico ed

eventualmente effettuare attività integrative di sostegno; 3. valutazione finale (sommativa), in relazione a criteri determinati dai singoli docenti e dalle

differenti aree disciplinari.

Per quanto riguarda la valutazione orale si sono presi in considerazione i seguenti parametri: - grado di acquisizione dei contenuti; - capacità espressive ed uso pertinente dei linguaggi specifici; - capacità di collegamento in riferimento alla stessa disciplina e ad ambiti disciplinari diversi; - autonomia, impegno, studio. In merito alla valutazione degli elaborati scritti si aggiungono a quelli sopra esposti i seguenti parametri: - capacità di produrre testi organici, coerenti e rispondenti alle tracce assegnate, correttezza ortografica (in particolare per le discipline umanistiche);

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− capacità di risolvere problemi e quesiti proposti dimostrando coerenza nel procedimento e il possesso ed il corretto uso delle necessarie procedure di calcolo (in particolare per le discipline scientifiche).

Modalità di valutazione del Consiglio di classe:

STRUMENTI UTILIZZATI

I t a l i a n o

Informatica

Inglese

Storia

Filosofia

Matematica

Fisica

Scienze Terra

Chimica

Biologia

Ed. fisica

Re l i g i o n e

Interrogazione lunga x x x x x x x x

Interrogazione breve x x x x x x x x x x x

Svolgimento di problemi / esercizi x x x x x

Componimenti a carattere generale e/o letterario x x x x x

Questionari a risposta breve e/o articolata x x x x x

Prove grafiche

Presentazioni x

Relazioni x x x x x

Test motori x

Dibattiti x x x x

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Per rendere più chiari e informativi i criteri di valutazione, il Collegio dei docenti ha elaborato una tabella di riferimento comune per tutte le discipline.

VOTO 1-4 5 6 7-8 9-10

CONOSCENZE

Non manifesta alcuna conoscenza dei contenuti proposti. Ha una conoscenza frammentaria, lacunosa e non sempre corretta dei contenuti.

Ha conoscenze poco approfondite. Presenta un numero limitato di idee e/o commette un certo numero di errori.

Conosce e comprende i contenuti essenziali.

Ha una conoscenza completa e abbastanza approfondita e precisa dei contenuti.

Ha conoscenze complete e approfondite dei contenuti, ricco di idee e preciso.

COMPETENZE

Stenta a riconoscere le istruzioni. Evidenzia scarsa o nulla capacità di organizzare un discorso logico.

Limitato rispetto delle consegne. Esposizione dei contenuti piuttosto confusa e poco elaborata.

Sufficientemente rispettoso delle consegne, ordinato e chiaro. Poche incoerenze o ripetizioni di concetti. Sufficienti capacità di analisi e di sintesi..

Pertinente e ordinato. Esposizione dei contenuti logica e coerente. Buone capacità di analisi e di sintesi.

Pertinenza assoluta, ordine nell’esposizione. Sicurezza nell’analisi dei contenuti e ottime capacità di sintesi.

CAPACITA’

Evidenzia scarse o inconsistenti capacità di rielaborazione critica personale.

Evidenzia limitate capacità di rielaborazione delle conoscenze.

Evidenzia sufficienti capacità critiche e di rielaborazione personale

Evidenzia capacità di approfondimento personale, originalità e spunti critici adeguatamente motivati. Capacità di collegamento e applicazione dei contenuti a contesti diversi.

Evidenzia capacità di approfondimento personale, originalità espositiva e spunti critici acuti e pertinenti. Capacità di collegamento in opposizione o in analogia con altre conoscenze (anche interdisciplinari); capacità di applicare i contenuti, autonomamente e correttamente, a contesti diversi.

ABILITA’

LINGUISTICHE ED

ESPRESSIVE

Estrema povertà lessicale; uso improprio o scorretto dei vocaboli. Incapacità di adattare il registro alla situazione

Bagaglio lessicale limitato; improprietà lessicali ed errori che non compromettono la comprensione del significato.

Lessico corretto, ma non specifico. Presenza di qualche imprecisione espositiva, ma correttezza sostanziale.

Il lessico è generalmente corretto e appropriato, il registro adeguato. Correttezza espositiva.

Lessico corretto, appropriato e ricco di sfumature. Registro adeguato. Scioltezza espositiva.

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3.5 Simulazioni effettuate durante l’anno

Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le seguenti simulazioni:

TIPOLOGIA DI SIMULAZIONE TIPOLOGIA DURATA DATA

SIMULAZIONE PRIMA PROVA - italiano Modello

ministeriale 6 ore da 50

min. 30 apr. 2014

SIMULAZIONE SECONDA PROVA - fisica Modello

ministeriale 5 ore da 50

min. 9 mag. 20914

I SIMULAZIONE DI TERZA PROVA 3 ore da 60

min. 4 dic. 2013

II SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

Tipologia B Quesiti a risposta singola 10 righe 3 ore da 60

min. 1 apr. 2014

Nella preparazione delle terze prove si è cercato di coniugare sia l’ambito più prettamente scientifico che quello umanistico. 3.6 Attività extra/para/intercurriculari effettivam ente svolte

Durante il quinquennio sono stati effettuati visite guidate e viaggi d’istruzione nelle seguenti località:

Anno Visite guidate Viaggi d’Istruzione

II Fiera Bologna Edilizia S.A.I.E. ---

III --- Granada – Cordoba - Malaga

IV --- Praga

V MUSE - Trento Budapest - Ljubliana

Alcuni studenti hanno partecipato alle olimpiadi di Matematica e Fisica, alle attività di orientamento, culturali, sociali, umanitarie, organizzate dall’Istituto. In più, molti studenti hanno partecipato, nel triennio, ai diversi laboratori facoltativi(Corso cinema 4D, Casa clima) e alla redazione del giornalino della scuola l’Arcimboldo. Una studentessa è in possesso di certificazione PET. Durante il triennio, alcuni studenti hanno partecipato al progetto EMAS III per la certificazione di qualità ambientale dell’istituto.

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3.7 Attività di recupero

La scuola ha attivato, nel corso del triennio, le strategie di recupero sia in ordine ai debiti formativi eventualmente accumulati dagli studenti sia relativamente a situazioni di particolare fragilità nella preparazione di alcune materie. Durante l’ultimo anno di corso gli studenti si sono potuti avvalere dello sportello didattico per colmare eventuali lacune, per consolidare le conoscenze, per ricevere chiarimenti e per svolgere approfondimenti, ricevendo così un sostegno ed un appoggio in itinere. I singoli insegnanti si sono personalmente preoccupati di valutare l’eventuale estinzione delle carenze formative. In alcune materie sono stati poi attivati interventi pomeridiani di potenziamento in vista dell'esame di stato (matematica, filosofia-storia, inglese, chimica, fisica), ma la frequenza è stata per lo più scarsa e altalenante.

3.8 Area di progetto Attenendosi a quanto esposto a pag. 67 dei Piani di studio della scuola secondaria superiore e programmi dei trienni della Commissione Brocca (ed. Le Monnier) nella quale si delinea come “qualificante e produttiva l'introduzione di un'area di progetto”, ma non come obbligatoria, il consiglio di classe, dopo ampio confronto, sia fra docenti e sia fra docenti e studenti, constatate la situazione della classe e la preparazione non sempre adeguate nelle singole discipline, nonché la scarsa disponibilità degli alunni a lavori supplementari, ha ritenuto preferibile perseguire l'obiettivo di una discreta preparazione sulle discipline per l'anno piuttosto che un progetto che in parte esula dalla normale programmazione. 3.9 Tesine

STUDENTE TITOLO TESINA DISCIPLINE COINVOLTE

1 Bernard Jean IL FREDDO Storia – fisica – scienze - inglese

2 Botnari Lucia I MINERALI Storia – scienze - italiano

3 Gilli Antonio IL CIOCCOLATO Biologia – chimica – storia - italiano

4 Golles Daniele I VIRUS ( un esercito microscopico ) Biologia – chimica - storia

5 Milazzo Giuseppe IL LINGUAGGIO Informatica – italiano – biologia –

filosofia - chimica

6 Riz Simone IL VINO ( proprietà chimiche e

determinazione degli zuccheri ) Chimica – biologia – storia - inglese

7 Rizzoli Thomas I FUMETTI Italiano – fisica - biologia

8 Sandri Tiziano LA RADIOATTIVITA’ E LA CAMERA A

NEBBIA Fisica - storia

9 Zeni Elisa IL CAFFE Biologia – chimica – storia - italiano

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4. Percorsi disciplinari 4.1 ITALIANO

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI ITALIANO

Prof. Maurizio Zeni

Nel presentare il programma svolto nella classe V DT durante l'anno scolastico 2013/2014 pare opportuno riprendere quanto previsto l'ottobre scorso nel piano di lavoro, integrando il testo con annotazioni ulteriori. 1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE V La classe è formata da 9 alunni, 2 ragazze e 7 ragazzi, provenienti dalle valli di Fiemme e Fassa. Due ragazzi ripetono la classe. Nel gruppo classe è inserita una ragazza straniera che ormai dimostra di conoscere discretamente la lingua italiana. La ragazza dimostra grande volizione ed applicazione nello studio e riesce a seguire con profitto anche le lezioni frontali. Il gruppo si presenta nel complesso amalgamato; discreta appare la motivazione allo studio. Gli studenti sono dotati mediamente di un’intelligenza vivace e se adeguatamente stimolati producono elaborati e analisi di discreta qualità. La partecipazione alla discussione è forte in alcune individualità ma si mantiene comunque nella media accettabile. Un paio di alunni presenta alcune difficoltà di organizzazione del lavoro e disorientamento nella programmazione degli impegni. A questo riguardo è stato suggerito agli studenti di organizzare la loro attività attorno ad un "book" che possa rappresentare, oltre che un contenitore-organizzatore del sapere, anche un valido strumento guida. 2. FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO

Le finalità dell'insegnamento di italiano prevedono un delicato equilibrio tra esigenze a prima vista divergenti. Da un lato si tratta di far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria di buon livello: dall'altro una cura particolare deve essere dedicata allo sviluppo della competenza degli usi tecnici della lingua connessi all'indirizzo scelto. L'apparente contraddizione é superabile ponendo agli allievi il traguardo formativo di una piena padronanza della variabilità degli usi linguistici, variabilità che sarà sperimentabile sui due estremi dell'asse che va dal massimo di plurivocità e "opacità" (usi letterari della lingua) al massimo dell'univocità e della trasparenza (usi tecnici dei linguaggi settoriali). La divaricazione risulta più apparente che reale se si considera che:

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• la frequentazione dei testi letterari tende a sviluppare attitudini al senso della complessità, alla creatività e alla flessibilità del pensiero, che appaiono sempre più rilevanti nelle richieste del mondo del lavoro;

• d'altra parte il discorso sui testi letterari (orale e scritto) può e deve avere momenti di precisione definitoria e di rigore argomentativo non dissimili da quanto si richiede in sede di discorso tecnico.

Le finalità dell'educazione letteraria in questo senso possono essere così definite: − promuovere il senso della complessità come consapevolezza che non esistono risposte semplici ai

problemi conoscitivi, che ogni oggetto può assumere aspetti diversi a seconda dell'angolazione da cui é osservato, che ogni sintesi conoscitiva é una costruzione nell'ambito dell'educazione letteraria; ciò significa sperimentare la molteplicità delle dimensioni di fruizione e di analisi del testo letterario e la pluralità dei legami ed intrecci che si possono stabilire tra i settori della storia letteraria, culturale e sociale, senza che un singolo schema interpretativo univoco possa mai essere considerato esauriente;

− promuovere il senso storico, come apertura a riconoscere le diversità delle esperienze umane e culturali attraverso il tempo e lo spazio, apprezzamento della loro durata (continuità e mutamento), attitudine a riconoscere lo spessore storico dei fenomeni culturali presenti, sensibilità e rispetto per i beni culturali;

− arricchire la disponibilità ad esperienze di lettura numerose e varie. Le finalità dell'educazione linguistica muovono pure da un insieme di competenze già acquisite e tendono a sviluppare in particolare la capacità di produzione orale e scritta ne generi testuali della relazione tecnica, della relazione come sintesi di conoscenze e analisi letterarie e storico-culturali, del saggio argomentativo.

3. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Conoscenze: � Prosa (romanzo) tra Ottocento e Novecento: evoluzione delle tecniche narrative � Poesia tra Ottocento e Novecento

Competenze:

� Saper utilizzare un linguaggio appropriato e il più possibile specifico � Essere in grado di padroneggiare gli aspetti morfosintattici della lingua � Saper comunicare in modo adeguato agli scopi e alle situazioni comunicative � Saper riconoscere gli strumenti retorico-formali indispensabili per interpretare un testo � Saper comprendere, interpretare e produrre testi tipologicamente diversificati

Capacità:

� Costruire ragionamenti conseguenti e motivati � Elaborare e argomentare le proprie opinioni � Analizzare e sintetizzare � Rielaborare in modo personale le nozioni apprese � Confrontare e collegare le nozioni apprese � Contestualizzare testi, autori e movimenti letterari

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� Mettere in relazione i testi analizzati con il proprio vissuto esprimendo giudizi adeguatamente motivati

I vari moduli sviluppano inoltre altre competenze più specifiche:

(1) Modulo storico-culturale: • Riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici dell’immaginario collettivo in una data epoca • Riconoscere centri, luoghi e soggetti dell’elaborazione culturale • Individuare elementi di continuità e di mutamento nella storia delle idee

(2) Modulo per genere: • Individuare nei testi le caratteristiche dei generi • Riconoscere le caratteristiche individuali nell’ambito della codificazione del genere • Riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali nell’ambito del genere attraverso il

tempo

(3) Modulo tematico: • Storicizzare il tema • Individuare analogie e differenze tra opere tematicamente accostabili

(4) Modulo per autore:

• Rilevare l’intreccio dei fattori individuali e sociali nella formazione di una personalità letteraria • Riconoscere le fasi evolutive nell’opera di un autore • Porre in relazione opera e intenzioni di poetica

4. I CONTENUTI I contenuti saranno articolati sui seguenti moduli. Per ogni modulo è indicato il monte ore previsto. Il riferimento ai testi e alle parti del manuale è indicato facendo riferimento alla suddivisione in capitoli e paragrafi del testo stesso. 5. I METODI

Il materiale per ogni modulo comprenderà: • una lista di obiettivi specifici di conoscenza e abilità; • una serie di testi opportunamente "montati" in funzione delle scoperte da compiere; • suggerimenti sulle operazioni da compiere sui testi, includenti tracce per la discussione,

questionari e griglie d'analisi da usare anche per una valutazione formativa di processo;

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• suggerimenti sulla forma da dare alle schematizzazioni e alle sintesi finali; • indicazioni per una prova di verifica sommativa.

Il metodo di lavoro avrà come punto di partenza la lettura e interpretazione di testi. La lettura sarà occasione di discussione e confronto di ipotesi interpretative. I concetti generali emergeranno come sintesi guidata. Le attività didattiche saranno variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni singolo argomento: lettura e discussione in classe, lettura individuale eventualmente guidata da questionari o griglie, lavori di gruppo, lezione frontale (intesa quest'ultima soprattutto come introduzione ed invito alla lettura, integrazione e raccordo formativo, aiuto a costruire una sintesi conclusiva del modulo).

6. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state inserite in maniera programmata e puntuale nello svolgimento dei moduli, soprattutto attraverso prove strutturate e semistrutturate, omogenee alle attività svolte (questionari, schede di analisi, riscritture), con particolare riferimento alle competenze di comprensione e analisi testuale. La valutazione ha riguardato costantemente e in maniera congiunta sia l'acquisizione di contenuti disciplinari che la correttezza dell'espressione, sul piano lessicale e linguistico, sulla base di criteri univoci, espliciti e condivisi.

Il libro di testo utilizzato per il corso di italiano è stato il seguente: LUPERINI-CATALDI-MARCHIANI-MARCHESE , La scrittura e l’interpretazione, vol.3, Palumbo

A poche settimane dalla conclusione dell’anno scolastico si può rilevare quanto segue: • Il programma previsto è stato nella sostanza svolto • Gli studenti hanno svolto le esercitazioni affidate per casa in modo sostanzialmente regolare • L’applicazione nello studio è stata complessivamente sufficiente con alcune performance di buon livello • La preparazione complessiva della classe risulta sufficiente. Alcune individualità hanno dimostrato

maggiore interesse per la disciplina e si sono impegnati sia a casa che in classe, intervenendo nelle discussioni e negli approfondimenti ed ottenendo un buon profitto. Solo un paio di studenti dimostra ancora debolezze sia nelle scritto che nell’orale

• La capacità di elaborare testi scritti di tipo argomentativo non è ancora particolarmente raffinata: migliori sono le prove di analisi del testo, gli articoli di giornale ed i saggi brevi

Per quanto concerne l'articolazione dei moduli didattici proposti si rimanda alle schede di seguito riportate ( nel conteggio delle ore utilizzate sono compresi i tempi per esercitazioni e temi in classe)

MODULO STORICO - CULTURALE VERISMO E DECADENTISMO

Modulo realizzato dal 11 al 25 settembre 2013 – 8 ore

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Il contesto storico-culturale ( Tomo I )

• La situazione economica in Italia e in Europa pg. 6 • La figura dell’artista nell’immaginario e nella realtà pg. 20 Testi

• C. Baudelaire – La perdita dell’aureola pg. 23 • G. Verga – Prefazione a “Eva” pg. 186

La filosofia positivista e il naturalismo. La peculiarità del verismo italiano ( Tomo I )

• I tempi, i luoghi, le parole chiave pg. 4 • La cultura filosofica: il positivismo da Comte a Darwin pg. 31 • Il naturalismo francese e il verismo italiano: poetiche e contenuti pg. 66 Testi

• G. Verga – Dedicatoria a S. Farina de “L’amante di Gramigna” pg. 198 • G. Verga – Prefazione a “ I Malavoglia” pg. 255 • E. e J. De Goncourt – Prefazione a “Germinie Lacerteux” pg. 100

Il Decadentismo: caratteri, temi, modelli ( Tomo I )

• La poetica di Rimbaud, Verlaine e Mallarmé pg. 69 • Il movimento francese dei decadents e il Decadentismo europeo pg. 75 Testi

• C. Baudelaire – Corrispondenze pg. 364 • P. Verlaine – L’arte poetica pg. 373 • A. Rimbaud – Vocali pg. 375 • A. Rimbaud – La lettera del veggente pg. 72 • G. D’Annunzio – Da “Il piacere” , Il verso è tutto pg. 78

MODULO PER AUTORE GIOVANNI VERGA

Modulo realizzato dal 27 settembre al 16 ottobre 2013 - 10 ore La poetica verista ( Tomo I )

• La rivoluzione stilistica e tematica di Giovanni Verga pg. 176 • La vita e le opere pg. 177 • L’adesione al Verismo e il “ciclo dei vinti” pg. 195 Testi

• G. Verga – Dedicatoria a S. Farina de “L’amante di Gramigna” pg. 198 • G. Verga – Prefazione a “I Malavoglia” pg. 255 • G. Verga – Una lettera a G. Capuana su “I Malavoglia” pg. 258 • G. Verga – Una lettera a F. Cameroni su “I Malavoglia” pg. 259 •

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Tecniche narrative: regressione e straniamento, il discorso indiretto libero ( Tomo I ) Testi

� G. Verga – Rosso Malpelo pg. 202 � G. Verga – La roba pg. 227 � L. Franchetti, S. Sonnino – Inchiesta in Sicilia pg. 221

Testi critici � R. Luperini – Il tema del diverso in Verga pg. 223 � G. Baldi – L’arteficio della regressione in Verga pg. 274

I Malavoglia ( Tomo I )

• Il titolo e la composizione pg. 254 • Il progetto letterario e la poetica pg. 254 • La “ricostruzione intellettuale” pg. 259 • Il tempo della storia, la struttura, la vicenda pg. 262 • Il sistema dei personaggi pg. 263 • Il tempo e lo spazio pg. 268 • La lingua, lo stile, il punto di vista pg. 271 • L’ideologia e la “Filosofia” di Verga pg. 279 Testi

• G. Verga – Prefazione ai “Malavoglia” pg. 255 • G. Verga – Mena, compare Alfio e le “le stelle che ammiccavano…” pg. 264 • G. Verga – La rivoluzione per il dazio sulla pece pg. 266 • G. Verga – L’inizio dei Malavoglia pg. 270 • G. Verga – La tempesta sui tetti del paese pg. 273 • G. Verga – San Francesco salva i Malavoglia dalla tempesta pg. 276 • G. Verga – L’addio di ‘Ntoni pg. 280

Mastro-don Gesualdo ( Tomo I )

• La composizione e il titolo pg. 294 • La cronologia e la struttura pg. 295 • Il progetto letterario e la poetica pg. 338 • Lo stile pg. 341 Testi

• G. Verga – Mastro-don Gesualdo “La giornata di Gesualdo” pg. 299 • G. Verga – Mastro-don Gesualdo “ La prima notte di nozze” pg. 312 • G. Verga – Mastro-don Gesualdo “ La morte di Gesualdo” pg. 324 • Scheda – La figura dell’arrampicatore sociale pg. 354

MODULO PER TEMA DAL ROMANZO VERISTA AL ROMANZO PSICOLOGICO

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Modulo realizzato dal 19 ottobre al 18 dicembre 2013 - 32 ore

Il contesto del primo Novecento ( Tomo II ) A. Le scienze fisiche, psicologiche, sociologiche pg. 23

Verga: caratteristiche del romanzo verista e figura dell’arrampicatore sociale ( Tomo I )

Testi • Scheda – La figura dell’arrampicatore sociale pg. 354

D’Annunzio: estetismo e romanzo ( Tomo II )

• L’ideologia e la poetica – L’esteta pg. 499 • Il piacere ovvero l’estetizzazione della vita - Il superuomo pg. 521 Testi

• G. D’Annunzio – Il piacere – Andrea Sperelli pg. 523 • G. D’Annunzio – Il piacere – La conclusione del romanzo pg. 525 • G. D’Annunzio – Il trionfo della morte – Ippolita, la nemica pg. 531

Pirandello : caratteristiche dell’arte umoristica e del romanzo psicologico ( Tomo II )

• Il relativismo filosofico e la poetica dell’umorismo pg. 204 • Le caratteristiche principali dell’arte umoristica pg. 210 • I romanzi umoristici pg. 213 • Gli scritti teatrali e le prime opere drammatiche: il “grottesco” pg. 246 • Sei personaggi in cerca d’autore e il “teatro nel teatro” pg. 251 Testi

• L. Pirandello – Lettera alla sorella: la vita come “enorme pupazzata” pg. 200 • L. Pirandello – L’umorismo – L’arte epica “compone”….. pg. 206 • L. Pirandello – L’umorismo – La “forma” e la “vita” pg. 207 • L. Pirandello – L’umorismo - La differenza tra umorismo e comicità pg. 209 • L. Pirandello – Il fu Mattia Pascal – Lo strappo nel cielo di carta pg. 269 • L. Pirandello – Il fu Mattia Pascal – Mi vidi…attore di una tragedia pg. 271 • L. Pirandello – Il fu Mattia Pascal – L’ultima pagina pg. 274

A teatro • Visione integrale di “Sei personaggi in cerca d’autore”

Svevo: dal romanzo ottocentesco al romanzo d’avanguardia ( Tomo II )

• La cultura e la poetica pg. 321 • Caratteri dei romanzi sveviani pg. 327 • Senilità: un quadrilatero perfetto di personaggi pg. 332 • La coscienza di Zeno, grande romanzo di avanguardia pg. 347 • La situazione culturale triestina pg. 356 • L’organizzazione de La coscienza di Zeno pg. 357

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• La psicoanalisi pg. 380 • Scrittura e psicoanalisi pg. 382 • Il rifiuto dell’ideologia: l’ironia pg. 388 • L’io narrante e l’io narrato – Il tempo narrativo pg. 391 Testi

• I. Svevo – L’uomo e la teoria darwiniana – L’elogio dell’abbozzo pg. 325 • I. Svevo – Lettera sulla psicoanalisi a Valerio Jahier pg. 323 • I. Svevo – Una vita – Macario e Alfonso pg. 327 • I. Svevo – Senilità – Inettitudine e “senilità” pg. 335 • I. Svevo – Senilità – L’ultimo appuntamento con Angiolina pg. 338 • I. Svevo – Senilità – La “metamorfosi strana” di Angiolina pg. 343 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – Lo schiaffo del padre pg. 358 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – La proposta di matrimonio pg. 362 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – L’addio a Carla pg. 370 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – Lo scambio di funerale pg. 375 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – La salute di Augusta pg. 389 • I. Svevo – La coscienza di Zeno – La vita è una malattia pg. 383

LA LIRICA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Modulo realizzato dall’ 11 gennaio al 24 febbraio 2014 - 25 ore

Pascoli: le innovazioni a livello lessicale, metrico e sintattico (Tomo I)

• La vita tra il “nido” e la poesia pg. 434 • La poetica del Fanciullino pg. 436 • Myricae e Canti di Castelvecchio pg. 441 • Miricae: composizione e storia del testo pg. 472 • Miricae: struttura e organizzazione interna pg. 472 • Miricae: i temi, la natura, la morte, l’organo e il poeta pg. 474 • La poetica di Miricae : il simbolismo impressionistico pg. 487 • Miricae: le forme , metrica lingua e stile pg. 489 Testi

• G. Pascoli – Il fanciullino pg. 437 • G. Pascoli – Il gelsomino notturno pg. 446 • G. Pascoli – Lavandare pg. 475 • G. Pascoli – X Agosto pg. 477 • G. Pascoli – L’assiuolo pg. 479 • G. Pascoli – Novembre pg. 481

D’Annunzio: il panismo, il verso libero (Tomo I)

� Le poesie: i primi tre libri delle Laudi pg. 509

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� Alcyone: composizione e storia del testo pg. 544 � Alcyone: Struttura e organizzazione interna pg. 545 � Alcyone: i temi pg. 545 � Alcyone: l’ideologia e la poetica – La “vacanza” del superuomo pg. 568 � Alcyone: lo stile, la metrica, la lingua pg. 569 Testi

• G. D’Annunzio – La pioggia nel pineto pg. 552 • G. D’Annunzio – La sera fiesolana pg. 549 • G. D’Annunzio – I pastori pg. 565

Le avanguardie : crepuscolari e futuristi ( Tomo II)

• La tendenza all’avanguardia in Italia: i crepuscolari • L’avanguardia futurista Testi

• G. Gozzano – La signorina Felicita pg. 472 • F.T. Marinetti – Il primo manifesto del Futurismo pg. 71 • F.T. Marinetti – Manifesto tecnico della letteratura futurista pg . 73 • F.T. Marinetti – Sì, sì, così l’aurora sul mare pg. 496

Ungaretti e il culto della parola (Tomo III) � Ungaretti e la religione della parola pg. 96 � L’allegria di Ungaretti pg. 98 � L’allegria: composizione e vicende editoriali pg. 130 � L’allegria: il titolo, la struttura, i temi pg. 132 � L’allegria: lo stile e la metrica pg. 134 Testi

• G. Ungaretti – In memoria pg. 134 • G. Ungaretti – I fiumi pg. 136 • G. Ungaretti – San Martino del Carso pg. 141 • G. Ungaretti – Veglia pg. 143 • G. Ungaretti – Mattina pg. 144 • G. Ungaretti – Soldati pg. 144 • G. Ungaretti – Commiato pg. 145

MODULO PER AUTORE EUGENIO MONTALE

Modulo realizzato dal 26 febbraio al 15 aprile - 12 ore

Ossi di seppia (Tomo III) • Poesia, psicologia e filosofia del primo Montale pg. 205

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• Ossi di seppia come romanzo di formazione pg. 206 Testi

• E. Montale – Non chiederci la parola pg. 210 • E. Montale – Spesso il male di vivere ho incontrato pg. 211

Occasioni (Tomo III) • La poetica, i temi, le scelte stilistiche del secondo Montale pg. 218 Testi

• E. Montale – La casa dei doganieri pg. 222 La bufera e altro (Tomo III)

• Il terzo Montale pg. 230 • La bufera e altro: i temi pg. 253 • La bufera e altro: dalla donna-angelo all’anguilla pg. 259 • La condizione genetica della Bufera pg. 276 • L’allegorismo cristiano e le allegorie degli animali nella Bufera pg. 279 Testi

• E. Montale - La primavera hitleriana pg. 261 • E. Montale - L’anguilla pg. 266

Satura (Tomo III)

• Il quarto Montale pg. 235 Testi

• E. Montale – Ho sceso, dandoti il braccio…. pg. 236 • E. Montale - L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili pg. 238

MODULO PER TEMA L’INTELLETTUALE E LA REALTA’ : IL LABIRINTO, IL GAR BUGLIO

Modulo realizzato dal 6 maggio e tuttora in corso - previste 12 ore

Gadda e il fascino del labirinto (Tomo III)

• La vita dell’ingegnere-scrittore pg. 446 • La formazione e le idee pg. 448 • Il realismo e la deformazione linguistica pg. 449 • Quer pasticciaccio…: la struttura del romanzo pg. 488 • Quer pasticciaccio…: Don Ciccio e il garbuglio delle concause pg. 488 • Quer pasticciaccio…: il giallo dei garbugli pg. 503 • Quer pasticciaccio…: come nasce il “pastiche” pg. 509 • La cognizione…: L’assedio dell’intellettuale e la nevrosi familiare pg. 456 Testi

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• C.E. Gadda – Il commissario Ingravallo pg. 490 • C.E. Gadda – Il cadavere di Liliana pg. 493 • C.E. Gadda – Il sogno di Gonzalo pg. 458

Calvino e la sfida al labirinto (Tomo III)

A. Varietà, unità e senso della ricerca di Calvino pg. 858 B. La cultura e la poetica pg. 861 C. Il primo periodo della produzione narrativa pg. 864 D. Il secondo periodo della produzione narrativa pg. 873

Testi 1. I. Calvino – L’elogio della leggerezza e quello della molteplicità pg. 863 2. I. Calvino – La contemplazione delle stelle pg. 875

MODULO PER OPERA D. ALIGHIERI – DIVINA COMMEDIA - PARADISO

Modulo realizzato dal 19 gennaio e tuttora in corso - previste 11 ore Lo schema del Paradiso : la conclusione del viaggio

• La dimensione della beatitudine appunti • La storia dell’Impero appunti • Francescani e domenicani appunti • La preghiera alla Vergine appunti

Testi Canti I, III, VI, XI, XII, XVII, XXXIII – Lettura integrale

Il docente Prof. Maurizio Zeni

Cavalese, 15 maggio 2014 ____________________________ Sottoscrivono il programma, in segno di condivisione ed accettazione, gli alunni:

Bernard Jean ____________________________________

Botnari Lucia ____________________________________

Gilli Antonio ____________________________________

29

Golles Daniele ____________________________________

Milazzo Giuseppe ____________________________________

Riz Simone ____________________________________

Rizzoli Thomas ____________________________________

Sandri Tiziano ____________________________________

Zeni Elisa ____________________________________

30

4.2 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Prof. ssa Angela Panciullo

Tempi previsti dal progetto d’istituto: • numero di lezioni settimanali: 3 • numero di lezioni complessive (a.s. 2013– 2014): 99

A. PROFITTO La situazione della classe è nel complesso positiva per quanto riguarda il comportamento, la partecipazione e il clima di lavoro. Solo alcuni studenti non hanno mostrato alcun interesse per la disciplina e hanno creato disturbo durante le lezioni. Il profitto risulta essere per la maggior parte degli studenti discreto e per pochi gravemente insufficiente.

B. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE:

- conoscenza delle strutture linguistiche di base della lingua inglese e del linguaggio specifico della letteratura;

COMPETENZE: - comprendere globalmente e produrre con sufficiente correttezza testi di vario tipo, in particolare di

carattere letterario;

CAPACITA’: - capacità di reagire in modo adeguato al contesto; - capacità di applicare le strutture linguistiche apprese; - capacità di riconoscere dal contesto strutture linguistiche non note; - capacità di organizzare il proprio lavoro in modo autonomo.

C. CONTENUTI

ORE

31

THE VICTORIAN AGE BREAKTHROUGH SETTING THE SCENE LITERARY GENRE

3

R.L.STEVENSON THE STRANGE CASE OF DR JEKYLL AND MR HYDE :JEKYLL’S EXPERIMENT

3

AESTHETICISM AND DECADENCE OSCAR WILDE

1

ALFRED TENNYSON ULYSSES :ULYSSES

3

THE VICTORIAN COMEDY OSCAR WILDE: THE BUTTONHOLE G.B.SHAW: THE FLOWER GIRL

3

NATHANIEL HAWTHORNE THE SCARLET LETTER :PUBLIC SHAME

3

CHARLES DICKENS OLIVER TWIST:OLIVER’S NINTH BIRTHDAY HARD TIMES:A MAN OF REALITIES

4

EMILY BRONTE WUTHERING HEIGHTS: LET ME IN!

3

THEME:1 THE ARMCHAIR AND THE HARD-BOILED DETECTIVE ARTHUR CONAN DOYLE: THE SPECKLED BAND DASHIELL HAMMETT: I’M A MANHUNTER

2

THEME:2 VICTORIAN IMPERIALISM RUDYARD KIPLING: THE MISSION OF COLONIZER

2

EMILY DICKINSON I HEARD A FLY BUZZ– WHEN I DIED WILD NIGTHS – WILD NIGTHS!

3

THE MODERN AGE BREAKTHROUGH SETTING THE SCENE LITERARY GENRE

2

THE MODERN NOVEL AND THE STREAM OF CONSCIOUSNESS THE INTERIOR MONOLOGUE JAMES JOYCE ULYSSES:MOLLY’S MONOLOGUE- VIRGINIA WOOLF TO THE LIGHTHOUSE MY DEAR STAND STILL

2

THE THEATRE OF THE ABSURD SAMUEL BECKETT WAITING FOR GODOT:NOTHING TO BE DONE

2

THE THEATRE OF ANGER JOHN OSBORNE LOOK BACK IN ANGER :FITS OF ANGER

2

JOSEPH CONRAD HEART OF DARKNESS :THE CHAIN-GANG – THE HORROR

8

32

F.S.FITZGERALD THE GREAT GATSBY :NICK MEETS GATSBY – BOATS AGAINST THE CURRENT

5

THOMAS STEARNS ELIOT THE WASTE LAND :THE FIRE SERMON

3

GEORGE ORWELL ANIMAL FARM: THE EXECUTION NINETEEN EIGHTY-FOUR

3

RICHARD BACH JONATHAN LIVINGSTON SEAGULL

3

Due studentesse hanno inoltre partecipato al proget to STUDENTS’STAFF in occasione delle Universiadi invernali 2013.L’esperienza ha ri guardato le attività di informazione e assistenza presso gli info point e gli hotel in Va l di Fiemme e le stagiste sono state apprezzate per la preparazione , la serietà e lo sp irito d’adattamento. TESTI IN ADOZIONE Spiazzi/Tavella Lit & Lab Volume 2. e 3-Zanichelli Anno scolastico 2013/2014

D. METODI E STRUMENTI Tutti gli studenti sono stati invitati a partecipare attivamente alle discussioni in classe riguardo le tematiche svolte. Gli argomenti sono stati letti e commentati per promuovere riflessione e senso critico. Il materiale privilegiato è stato il libro di testo.

E. CRITERI DI VALUTAZIONE E TIPOLOGIE DI VERIFI CA Le verifiche scritte e orali (prevalentemente risposte sintetiche a quesiti di natura letteraria) hanno inteso valutare l’assimilazione dei contenuti disciplinari e la reale capacità di espressione. I rappresentanti degli studenti La docente ____________________________________ _____________________________ ____________________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

33

4.3 FILOSOFIA Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI FILOSOFIA

Prof.ssa Verena Bridi

1. SITUAZIONE INIZIALE E QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Conosco la classe dal terzo anno di liceo e come docente ho tenuto in continuità lungo tutto il triennio l'insegnamento di Storia, mentre per Filosofia solo negli ultimi due anni. Nel corso del triennio, soprattutto nel passaggio dalla terza alla quarta, il gruppo classe ha iniziato ad essere progressivamente più partecipe e ad assumere un comportamento sempre più collaborativo, benché, nei confronti della disciplina la maggior parte degli studenti abbia manifestato un atteggiamento di diffidenza e di distacco; si è pur cercato di coinvolgere e stimolare la classe nei confronti delle più importanti tematiche filosofiche, ma l'entusiasmo è sempre stato moderato e limitato solo ad alcune persone o ad alcuni nuclei tematici. Per tali ragioni le lezioni di filosofia si sono spesso svolte in maniera frontale, con un piccolo gruppo di studenti che ha sempre preso in maniera puntuale appunti, mentre la parte più consistente del gruppo si è per lo più limita ad ascoltare, seppure in maniera non passiva, i contenuti proposti, senza però aver mai compiuto un lavoro di rielaborazione o approfondimento dei contenuti appresi in classe. Alla luce di quanto esposto il profitto complessivo della classe attualmente risulta per lo più non sufficiente, sia per lo scarso interesse dimostrato in generale verso la disciplina, sia per una pressochè totale mancanza di studio o, nei casi meno gravi, per uno studio superficiale e poco critico, spesso accompagnato da una diffusa difficoltà espressiva a livello sia orale che scritto. Pochi gli studenti che dimostrano di essere dotati di una sufficiente capacità argomentativa e critica, oltre che di una pertinente padronanza terminologica. 2. FINALITA’ DELL'INSEGNAMENTO Si è proposto lo studio della filosofia, avendo come riferimento programmatico i seguenti obiettivi didattici e le seguenti finalità generali: OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI

1. conoscenza e comprensione dei contenuti 2. competenza terminologica e concettuale 3. capacità di argomentazione 4. capacità di rielaborazione critica

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5. capacità di elaborare fondate argomentazioni 6. acquisizione di un linguaggio specifico e rigoroso 7. acquisizione di un abito mentale critico 8. acquisizione di un bagaglio di nozioni adeguato ad orientarsi nella storia del pensiero 9. maturazione di un abito mentale atto al dialogo e al confronto delle idee

FINALITÀ GENERALI - La riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro “senso”, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana attraverso la contestualizzazione storica. - L’esercizio del controllo del discorso, attraverso l’uso di strategie argomentative e di procedure logiche (dimostrazione, analogia, induzione, deduzione). - L’educazione a pensare per modelli diversi e ad individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche. - L’espressione di giudizi formulati in maniera rigorosa e razionalmente giustificati. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza in filosofia dimostrano di: • conoscere le principali teorie filosofiche • riconoscere le tematiche presenti nei diversi autori • identificare l’impostazione del problema e i diversi punti di vista da cui può essere affrontato • riconoscere i legami e la reciproca influenza che legano il filosofo al suo tempo • individuare i concetti chiave presenti in un testo o in una teoria esposta • individuare i concetti-fulcro ed enucleare le idee centrali • aver acquisito consapevolmente il lessico filosofico • ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi • valutare la coerenza interna delle argomentazioni • riconoscere il punto di vista di un autore in merito alle diverse problematiche filosofiche affrontate e

confrontarle con altri 3. CONTENUTI

IMMANUEL KANT Ripasso degli argomenti svolti nell’ultima parte dello scorso anno scolastico: I. Kant e la Critica della ragion pura. La Critica della ragion pratica. La ragion pratica e i compiti della nuova Critica. Prefazione. La volontà. La libertà dell’uomo noumenico. Analitica. Massime e imperativi (o leggi pratiche). L’imperativo ipotetico. L’imperativo categorico. Il “dovere per il dovere” e l’etica formale. La legalità come rispetto della legge. La moralità dell’azione. L’ideale della santità e il fanatismo. L’analisi dei criteri soggettivi e oggettivi (cenni). L’autonomia della legge morale. Dialettica. Il rapporto tra virtù e felicità. Il sommo bene. L’antinomia della ragion pratica fra virtù e felicità. I postulati della ragion pratica: libertà, immortalità dell’anima ed esistenza di Dio. Il primato della ragion pratica sulla ragione teoretica.

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JOHANN GOTTLIEB FICHTE Vita e opere principali. La critica al dogmatismo. L’idealismo. La coscienza come attività rappresentativa tutta interna la soggetto. La Dottrina della scienza. L’interazione dei tre principi in un rapporto dialettico. L’Io assoluto: l’Io pone se stesso. Il non Io: l’Io pone assolutamente il non Io. L’Io empirico: l’Io che contrappone nell’Io divisibile un non Io divisibile. La liquidazione della cosa in sé. La dottrina della scienza teoretica: la coscienza come attività e la conoscenza come azione. La dottrina della scienza pratica: il valore etico della tensione. La morale del dovere della libertà. Il primato del pratico sul teoretico. I Discorsi alla nazione tedesca (cenni) FRIEDRICH W. J. SCHELLING Vita e opere principali (cenni). La filosofia della natura: la tensione di forze contrapposte. Il problema dell’Assoluto e l’idealismo trascendentale. L’idealismo estetico: l’opera d’arte come riproduzione dell’Assoluto. GEORG WILHELM FRIEDRICH HEGEL Vita e opere. Gli scritti del periodo giovanile: scritti teologici giovanili (cenni). Finito e infinito: critica a Kant, Fichte e Schelling. La dialettica hegeliana: tesi, antitesi e sintesi. L’ Aufhebung. Ragione e realtà. La filosofia come “nottola di Minerva” e il giustificazionismo hegeliano. La Fenomenologia dello spirito. La Coscienza: certezza sensibile, percezione e intelletto. L’Autocoscienza: dialettica servo-padrone, stoicismo, scetticismo e coscienza infelice. La Ragione: ragione osservativa, ragione attiva e individualità in sé e per sé. Lo spirito, la religione e il sapere assoluto (cenni). Il sistema hegeliano. I tre momenti dell’Assoluto: Idea (l’Idea in sé e per se o Idea pura, tesi), Natura (l’Idea fuori di sé, antitesi) e Spirito (l’Idea che torna in sé, sintesi). I momenti della dialettica: momento astratto o intellettuale, momento negativo-razionale o dialettico, momento positivo-razionale o speculativo .La Logica. La logica come scienza dell’Idea pura. I concetti. Identità fra logica e metafisica. Cenni alla logica dell’essere, dell’essenza e del concetto. La filosofia della natura: meccanica, fisica, organica. La filosofia dello Spirito. Lo Spirito soggettivo: antropologia (le età della vita e il loro significato filosofico), fenomenologia e psicologia (cenni). Lo Spirito oggettivo. Il diritto astratto: la proprietà privata, il contratto, il torto e la pena. La moralità: il proponimento, l’intenzione e il bene; contraddizione fra essere e dover essere. L’eticità. La famiglia. La società civile: natura della società civile; il sistema dei bisogni e le classi; l’amministrazione della giustizia; la polizia e le corporazioni. Lo Stato. La concezione etica dello stato. Il rifiuto del modello liberale e democratico. Rifiuto del modello contrattualistico e giusnaturalistico. La monarchia costituzionale e i suoi poteri. Inesistenza di un diritto internazionale e giustificazione della guerra. La filosofia della storia: la razionalità della storia e lo “spirito universale”. Il fine e i mezzi della storia: gli eroi cosmico-storici e l’astuzia della ragione. I tre momenti della realizzazione della libertà nel mondo: il mondo orientale, il mondo greco-romano e il mondo cristiano-germanico. Lo Spirito Assoluto. L’arte come conoscenza dell’Assoluto nella forma dell’intuizione sensibile. L’arte simbolica, l’arte classica e l’arte romantica. La morte dell’arte. La religione come conoscenza dell’Assoluto nella forma della rappresentazione. La filosofia come conoscenza dell’Assoluto nella forma del concetto. Filosofia e storia della filosofia. LA SINISTRA HEGELIANA E FEUERBACH La scuola hegeliana. Vita di Gesù di D. F. Strauss. La distinzione tra destra e sinistra hegeliana. Ludwig Feuerbach. Il rovesciamento dei rapporti di predicazione. La critica della religione. Religione e

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antropologia: il concetto di alienazione. L’ateismo e l’umanisimo naturalistico. KARL MARX Vita e opere. La critica al “misticismo logico” di Hegel. Dalla critica filosofica all’analisi economica. La base economica dell’alienazione. Il lavoratore e la macchina. La dialettica rovesciata. Il comunismo come “negazione della negazione”. Il distacco da Feuerbach e dalla sinistra hegeliana. La critica all’ideologia e la concezione materialistica della storia. Struttura e sovrastruttura. La dialettica della storia. I rapporti di produzione, la divisione del lavoro e la divisione di classe. I modi di produzione. La storia come storia della lotta di classe. La prassi, il proletariato e la rivoluzione. Il Capitale: critica dell’economia politica. Merce: valore di scambio e valore d’uso. Il lavoro. Il plusvalore. L’esercito di riserva. Aumento di capitale e aumento di miseria. Capitale costante e capitale variabile. La caduta tendenziale del saggio di profitto. La rivoluzione e la società comunista. Le fasi della realizzazione. L’estinzione dello Stato. L’uomo e la natura. L’uomo come essere naturale e storico. ARTHUR SCHOPENHAUER Vita e opere. L’opposizione all’idealismo. Gli influssi di Kant e l’interesse per il pensiero orientale. Il mondo come rappresentazione: unione di soggetto e oggetto. Il velo di Maya. Le forme del conoscere: spazio, tempo e causalità. Differenze fra Kant e Schopenhauer. Le idee e il corpo. La scoperta della via di accesso alla cosa in sé. Il mondo come volontà: caratteristiche della Volontà di vivere. I gradi di oggettivazione della Volontà: le idee e le cose. Il pessimismo: dolore, piacere e noia. La sofferenza universale. L’illusione dell’amore. Il rifiuto dell’ottimismo cosmico, sociale e storico. Le vie di liberazione dal dolore. Non liceità del suicidio. L’arte (gerarchia delle arti), l’etica della pietà e l’ascesi (come liberazione dalla volontà e annullamento di sé). La noluntas. SÖREN KIERKEGAARD Vita e opere. Kierkegaard come fondatore dell’esistenzialismo. Una filosofia senza metafisica. La verità come soggettività e interiorità. La verità del singolo e la critica alla verità come oggettività. La critica ad Hegel. La categoria della scelta. Gli ideali di vita: l’ideale estetico, l’ideale etico (critica al moralismo) e l’ideale religioso. L’assurdità e il paradosso della fede. Angoscia e disperazione. Fede e salvezza. IL POSITIVISMO E COMTE Caratteri generali del positivismo e contesto storico del Positivismo europeo. Il positivismo di Comte. La scienza, base della nuova società. L’evoluzione dello spirito scientifico. La legge dei tre stadi (stadio teologico, metafisico e positivo). Abbandono dei problemi metafisici. La politica positiva: “ordine e progresso”.

FRIEDRICH NIETZSCHE Vita e opere. La nascita della tragedia. Apollineo e dionisiaco. Il dolore e il sentimento tragico dell’esistenza. Razionalismo e decadenza. La critica del cristianesimo.

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Nietzsche critico della cultura. La “malattia storica”. La vita e l’oblio. CONTENUTI CHE SARANNO AFFRONTATI DOPO IL 15 MAGGIO

FRIEDRICH NIETZSCHE La critica della morale. L’indagine scientifica sulla morale. Morale come inganno e autoinganno. Genealogia della morale: la morale come imposizione sociale. Morale e civiltà: la “cattiva coscienza”. La trasvalutazione dei valori. Morale dei signori e morale degli schiavi. Il risentimento e la rivolta degli schiavi. Il nichilismo. La morte di Dio. Il superuomo. L’eterno ritorno dell’uguale. La volontà di potenza.

Si prevede poi di accennare a: SIGMUND FREUD Freud e la rivoluzione psicoanalitica. La realtà dell’inconscio. La scomposizione psicoanalitica della personalità. I sogni e la psicopatologia della vita quotidiana. LE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE L’epistemologia e il circolo di Vienna. L. Wittgenstein: il Tractatus logico-philosophicus (cenni). Il falsificazionismo di Popper.

4. METODI E STRUMENTI Lo svolgimento del programma è stato condotto utilizzando prevalentemente la lezione frontale, sviluppata per lo più sulla base di appunti personali, volti a indicare le linee guida per la lettura e lo studio del manuale in adozione. Si è cercato, per quanto possibile, di dare spazio alle richieste di chiarimento e di approfondimento. Manuale in adozione: D. Massaro, Il pensiero che conta. La filosofia moderna, vol. 2, Edizioni Paravia; D. Massaro, Il pensiero che conta. La filosofia contemporanea, vol. 3 A (Dalla crisi dell’idealismo al pragmatismo) e vol. 3 B (Dalla fenomenologia al dibattito attuale), Edizioni Paravia. A partire da gennaio è stato attivato uno sportello di potenziamento, volto specificatamente alla preparazione delle competenze richieste nelle prove dell’esame di Stato, con particolare attenzione alle simulazioni di terza prova. 5. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Si sono utilizzate le seguenti modalità di verifica: - verifica orale approfondita - verifica scritta con tipologia di domande a risposta aperta e a righe predeterminate - simulazioni di terza prova Nella valutazione si è cercato di giudicare non solo la pura esposizione di conoscenze, bensì anche la maturazione

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raggiunta dagli studenti nella rielaborazione ed esposizione delle proprie conoscenze, tenendo conto di indicatori quali:

1. conoscenze dei contenuti 2. comprensione dei contenuti 3. competenza terminologica e concettuale 4. capacità di rielaborazione critica 5. capacità di argomentazione 6. impegno-progresso-partecipazione all’attività didattica Cavalese 15 maggio 2014

I rappresentanti degli studenti La docente Prof.ssa Verena Bridi

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4.4 STORIA

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI STORIA

Prof.ssa Verena Bridi 1. SITUAZIONE INIZIALE E QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE Conosco la classe dal terzo anno di liceo e come docente ho tenuto in continuità lungo tutto il triennio l'insegnamento di Storia. La classe complessivamente manifesta un interesse spontaneo nei confronti della disciplina; l'esposizione dei contenuti è spesso accompagnata da richieste di approfondimento o sollecitazioni sul presente, tanto che si è pensato di attivare una serie di interventi attorno ad alcuni nuclei tematici della seconda metà del Novecento, scelti ed esposti direttamente dagli studenti e che verranno riportati nel paragrafo relativo ai Contenuti. Certo, a questa naturale inclinazione verso la storia, raramente si sono accompagnati studio costante, effettivi approfondimenti nel lavoro domestico e rielaborazioni critiche particolarmente spiccate; tuttavia, anche per l'interesse mostrato il profitto complessivo della classe risulta complessivamente sufficiente, benché tale grado di profitto risulti più dall’unione di diversi fattori, ma non dal compiuto raggiungimento di tutti gli obiettivi sotto riportati. Al momento si segnalano alcuni casi nei quali permangono insufficienze, seppure non gravi, dovute sia a scarso studio sia a scarsa capacità espositiva e critica.

2. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO Nel corso dell’anno scolastico si è proposto lo studio della storia, avendo come riferimento programmatico i seguenti obiettivi e le seguenti finalità generali: OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza in storia dimostrano di:

10. essere capaci di collocare gli eventi entro un complesso quadro storico 11. saper utilizzare correttamente concetti e categorie storiografiche 12. saper riconoscere i valori espressi dalle varie civiltà 13. saper leggere i documenti e saper utilizzare le fonti 14. sapere comprendere criticamente il presente alla luce delle conoscenze acquisite 15. saper riconoscere i modelli principali con i quali è descritto il mutamento storico

FINALITÀ GENERALI Nelle lezioni si è tentato di mirare al raggiungimento delle seguenti finalità, ma solo alcune di queste risultano effettivamente raggiunte:

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7. ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l'individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti

8. acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici

9. consolidare l'attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari

10. riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva 11. scoprire la dimensione storica del presente 12. affinare la "sensibilità" alle differenze 13. acquisire consapevolezze che la fiducia di intervento nel presente è connessa alla capacità di

problematizzare il passato 14. utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nella molteplicità delle in

formazioni e per leggere gli interventi 15. adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali 16. usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni storici locali,

regionali, continentali, planetari 17. ripercorrere, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le interazioni tra i soggetti singoli e collettivi,

riconoscere gli interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi, di genere e ambientali

18. servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti storici e geografici, manuali, raccolte e riproduzioni di documenti, bibliografie e opere storiografiche

19. conoscere le problematiche essenziali che riguardano la produzione, la raccolta, la conservazione e la selezione, l'interrogazione, l'interpretazione e la valutazione delle fonti

20. possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell'epoca studiata, saperli interpretare criticamente e collegare con le opportune determinazioni fattuali

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza in storia dimostrano di: • possedere le conoscenze relative ai temi trattati nei moduli di apprendimento organizzati nella

programmazione • esporre in forma chiara e in successione logica fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati • tematizzare in modo coerente un fatto storico riconoscendo soggetti, fatti, periodi che lo costituiscono • saper utilizzare correttamente concetti e categorie storiografiche • saper leggere i documenti e saper utilizzare le fonti • saper riconoscere i modelli principali con i quali è descritto il mutamento storico • essere capace di collocare gli eventi entro un complesso quadro storico • saper confrontare diverse ipotesi storiografiche • saper riconoscere i valori espressi dalle varie civiltà • saper comprendere criticamente il presente alla luce delle conoscenze acquisite

3. CONTENUTI

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LA FRANCIA DEL SECONDO IMPERO E GUERRA DI CRIMEA Dalla Seconda Repubblica alla nascita del Secondo Impero in Francia. Il colpo di stato del 2 dicembre 1851 e la dittatura plebiscitaria. La proclamazione del Secondo Impero (1852). Il bonapartismo fra autoritarismo e paternalismo sociale. Le strutture amministrative dello Stato. Sviluppo economico e politica estera di potenza (espansionismo). Situazione internazionale e guerra di Crimea. Il Congresso di Parigi e la questione italiana al Congresso. L’UNIFICAZIONE ITALIANA Dal 1849 alla seconda guerra d’indipendenza. La repressione negli stati italiani a seguito del 1848. La situazione del Piemonte liberale. Il ministero D’Azeglio: riforme e laicizzazione dello Stato (leggi Siccardi). Camillo Benso di Cavour. Il pensiero politico ed economico di Cavour, l’ascesa politica e il connubio con Rattazzi. Cavour primo ministro: politica economica-finanziaria, politica ecclesiastica e attività diplomatica. La crisi dell’alternativa rivoluzionaria e democratica. La svolta del movimento mazziniano dopo il 1849. Carlo Pisacane e il socialismo rurale. Il fallimento della spedizione di Sapri. La Società nazionale italiana. La seconda guerra d’indipendenza. La questione italiana nella cornice internazionale. L’attentato di Felice Orsini. Gli accordi di Plombières. Preparazione e inizio della guerra contro l’Austria, gli eventi militari e le insurrezioni nell’Italia centrale. L’armistizio di Villafranca e la pace di Zurigo. Il ritorno di Cavour e i primi plebisciti. La ripresa dell’iniziativa democratica. Mazzini e il Partito d’Azione. Garibaldi e la spedizione dei Mille. Lo scontro fra Cavour e Garibaldi. Le annessioni plebiscitarie e la proclamazione del Regno d’Italia. La proclamazione del Regno d’Italia. La questione istituzionale: il Regno d’Italia come estensione dello Stato sabaudo. Si apre la questione romana. La questione veneta. La morte di Cavour. Le difficoltà della nuova realtà unitaria. Le forze politiche: composizione e orientamenti della Destra e Sinistra storica. I GOVERNI DELLA DESTRA STORICA L’organizzazione amministrativa e politica. Estensione delle strutture amministrative sabaude e accentramento. Arretratezza socio-economica. La questione del Mezzogiorno e il brigantaggio. L’approfondirsi del divario tra Nord e Sud. La politica finanziaria ed economica della Destra. Il deficit di bilancio e lo sviluppo delle ferrovie. La questione romana: i tentativi di Rattazzi e Ricasoli (la Convenzione di settembre). Il Sillabo. Il trasferimento della capitale a Firenze. Nuovo ordinamento amministrativo e nuovi codici di leggi. La terza guerra d’indipendenza e la liberazione del Veneto. Le conseguenze della guerra e l’anticlericalismo. La presa di Roma e i nuovi rapporti fra Stato e Chiesa: la legge delle Guarentigie e il Non expedit. Risanamento finanziario e declino della Destra. L’APOGEO DELL’EUROPA BORGHESE L’unificazione tedesca. La Prussia dopo il 1848. La Costituzione del 1850. Sviluppo industriale e mire egemoniche sulla Germania. Gli junker. Guglielmo I e l’esercito prussiano. L’ascesa politica di Bismarck e il suo programma. La guerra dei Ducati danesi. La guerra lampo tra Prussia e Austria e la pace di Praga. La Confederazione della Germania del Nord. La guerra franco-prussiana e la fondazione del Reich tedesco. La Francia della Terza Repubblica. La guerra franco prussiana e la sconfitta di Sedan. La nascita della Terza Repubblica. La Comune di Parigi. L’impero asburgico. L’indebolimento dell’impero e i problemi interni. L’impero sotto Francesco Giuseppe: germanizzazione, esperimento federalista e ritorno al centralismo. Guerra dei Ducati danesi e conflitto austro-prussiano. La creazione dell’Impero austro-ungarico (Duplice

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monarchia) e l’inorientamento. L’impero zarista. L’impero russo nella seconda metà dell’Ottocento. Il populismo. La stagione delle riforme di Alessandro II. L’Inghilterra liberale. La prima industrializzazione e la politica di riforme liberali (il cartismo). Prosperità economica e politica espansionistica coloniale. STATI UNITI E GIAPPONE: DUE NUOVE POTENZE MONDIALI Gli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento. Lo sviluppo industriale e le differenze economico-sociali fra Nord e Sud. La guerra di secessione. La nascita del Giappone moderno. Breve excursus sulla storia del Giappone dalle strutture feudali alla rivoluzione “forzata” del 1868. L’imperatore Mutsuhito e l’era Meiji. La Costituzione del 1889. Nazionalismo giapponese e modernizzazione nel solco della tradizione. IL PROLETARIATO EUROPEO E LO SVILUPPO DEI MOVIMENTI OPERAI La Prima Internazionale e lo sviluppo dei movimenti operai. Il socialismo scientifico di Marx. Il Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels. La Prima Internazionale o Associazione internazionale dei lavoratori. L’opposizione di Mazzini. La corrente del socialismo anarchico di Proudhon. Il congresso di Basilea e la vittoria della linea marxista. Il socialismo di stato di Lassalle. Bakunin e l’anarchia. Il Congresso dell’Aia e l’Internazionale anarchica. Crisi dell’Internazionale. Le masse nelle società industriali. Le classi rurali e il fenomeno dell’emigrazione. La Seconda Internazionale. I programma dei partiti socialisti. Sindacalismo in Inghilterra e fondazione del Partito laburista. La socialdemocrazia tedesca. Il revisionismo di Bernstein. Il socialismo francese e il sindacalismo rivoluzionario di Sorel. La diffusione del socialismo in Italia. La Seconda Internazionale. ECONOMIA, SOCIETÀ E STATI NELL’ETÀ DELL’IMPERIALISM O Nuovi volti del capitalismo. La grande depressione: cause e conseguenze nei settori agricolo, industriale e finanziario. Nuovo aspetto del capitalismo: crisi del libero scambio e nascita delle concentrazioni (cartelli, trust e monopoli). Il capitale finanziario: la funzione di controllo delle banche e l’influenza del grande capitale sulla politica degli Stati. La nuova fase della rivoluzione industriale. L’importanza della ricerca scientifica. Progresso economico e tecnologia: la crescita della produzione industriale. L’organizzazione scientifica del lavoro: F. W. Taylor e la catena di montaggio. Le nuove fonti di energie e le innovazioni tecnologiche, siderurgiche, meccaniche, chimiche. L’elettricità. Trasporti e comunicazioni. Nuova concezione del tempo e dello spazio. La nascita del tempo libero. La nascita della società di massa. Scienza e tecnica. La crescita demografica. La nascita dei moderni mass media (giornali di massa, radio, cinema) e l’opinione pubblica. Il nuovo commercio e la pubblicità. Nuove funzioni degli Stati. Intervento dello Stato in materia economica e protezionismo doganale. La politica scolastica e sociale. L’estensione del suffragio e la nascita dei partiti di massa. Mentalità borghese. Le condizioni delle donne e le suffragette. Mondo moderno e cattolicesimo. Dal Sillabo all’enciclica Rerum novarum. Dall’idea di nazione ai nazionalismi. L’idea di Stato forte e il diffondersi dei nazionalismi. La costituzione degli imperi coloniali. La dinamica dell’imperialismo. Dibattito storico sulla natura complessa dell’imperialismo. La divisione del mondo e l’organizzazione degli imperi coloniali (cenni). Effetti del colonialismo e rivalità coloniali: la Conferenza di Berlino del 1885.

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IL MONDO FRA I DUE SECOLI Il primato tedesco nell’età bismarckiana. L’organizzazione e la struttura del Secondo Reich. Il ventennio bismarckiano. Politica interna: Kulturkampf, sviluppo economico e socialismo in Germania. Il socialismo della cattedra. La diplomazia bismarckiana e l’equilibrio europeo. Il Congresso di Berlino del 1878. Il sistema bismarckiano delle alleanze. La politica coloniale negli ultimi anni di Bismarck. Guglielmo II e il licenziamento di Bismarck. Il nuovo corso della Germania e il pangermanesimo. Militarismo tedesco e deterioramento dell’equilibrio bismarckiano. La Terza Repubblica in Francia. La nuova Costituzione. Cenni alla travagliata vita politica della Terza Repubblica e all’affare Dreyfus. L’Inghilterra tra liberali e conservatori. I governi di Gladstone e Disraeli. La questione irlandese e l’Home Rule. I governi unionisti e il declino del primato britannico. L’America e l’Oriente fra ‘800 e ‘900. Gli Stati Uniti dopo la guerra dei secessione e il panamericanesimo. La Cina e la rivolta dei boxers (cenni).

L’ITALIA DAI GOVERNI DELLA SINISTRA ALL’ETÀ GIOLITT IANA La crisi della Destra storica. La questione romana. La terza guerra d’indipendenza e la liberazione del Veneto. Le conseguenze della guerra e l’anticlericalismo. Il Sillabo. Il Concilio Vaticano I. La presa di Roma e i nuovi rapporti fra Stato e Chiesa: la legge delle Guarentigie e il Non expedit. Risanamento finanziario (tassa sul macinato e vendita dei beni demaniali ed ecclesiastici). Il declino della Destra storica. La Sinistra al potere. L’ascesa della Sinistra storica: trasformismo, parlamentarismo e dittature parlamentari. Programma e carattere composito della Sinistra. I governi Depretis. Il periodo delle riforme (riforma elettorale e fiscale). La legge Coppino. Crisi agraria e questione meridionale: l’inchiesta Jacini. Umberto I e il partito di corte. Gli scioperi agrari e l’inizio dell’emigrazione. La nascita della grande industria e il protezionismo. La politica estera (Triplice Alleanza) ed esordi della politica coloniale. La sconfitta di Dogali. Il primo governo Crispi . Politica interna e Codice Zanardelli. Crisi economica e sociale. Dall’anarchia al socialismo: il Partito operaio italiano. I cattolici intransigenti (l’Opera dei Congressi) e i cattolici conciliatoristi. L’enciclica Rerum novarum di Leone XIII e il movimento democratico–cristiano. Politica estera triplicistica e antifrancese. Politica coloniale e Trattato di Uccialli. Dal primo ministero Giolitti alla sconfitta di Cris pi. Nascita del Partito socialista italiano. I fasci siciliani. Il ritorno di Crispi: azione repressiva e politica coloniale. La campagna d’Etiopia e la disfatta di Adua. La crisi dello Stato liberale. La crisi di fine secolo. S. Sonnino: “Torniamo allo Statuto”. I ministeri Di Rudinì, Pelloux e Saracco: i moti del 1898, l’ostruzionismo parlamentare e il regicidio. L’età giolittiana. Il programma di Giolitti: la personalità di Giolitti e il suo sistema di governo. Giolitti e i socialisti. Giolitti e i cattolici. Le riforme di Giolitti. Luci e ombre dello sviluppo industriale. I meridionalisti. La guerra di Libia. La crisi del sistema giolittiano: ripresa del socialismo rivoluzionario e correnti antidemocratiche-nazionaliste.L’Associazione Nazionale di corradini. Il suffragio universale maschile e il patto Gentiloni. Il governo Salandra e la settimana rossa. L’EUROPA NEL NUOVO SECOLO E LA PRIMA GUERRA MONDIAL E Nuovi correnti. Il declino dell’ottimismo: reazione contro il positivismo e correnti irrazionaliste. Le componenti dei nazionalismi. Il nazionalismo francese, germanico, slavo e italiano. Rivoluzioni nazionali e democratiche. Cenni generali ai seguenti argomenti: la rivoluzione messicana; l’indipendenza d’Egitto; l’India di Gandhi; il nazionalismo rivoluzionario in Cina; la Turchie di Kemal Ataturk, i Giovani turchi; il genocidio degli Armeni. Nuove alleanze. Gli schieramenti internazionali contrapposti: sovvertimenti delle alleanze, deterioramento del sistema bismarckiano delle alleanze. Le crisi marocchine e guerre balcaniche.

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L’Europa in tensione: incubazione del conflitto e moventi di guerra. La prima guerra mondiale L’inizio del conflitto: l’attentato di Sarajevo, l’allargamento del conflitto e l’illusione di una guerra breve. Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione. La neutralità italiana: il dibattito fra interventisti e neutralisti. Il patto di Londra e l’intervento italiano. La Grande guerra: un nuovo tipo di conflitto e nuove armi; la mobilitazione di massa; la guerra di trincea; un’intera società al servizio dell’economia di guerra. La svolta del 1917. L’intervento degli Stati Uniti. I 14 punti di Wilson. I successi degli Imperi centrali e la disperata reazione italiana. La crisi degli imperi centrali e la fine della guerra. Contrasti tra i vincitori. La Conferenza di pace. I trattati di pace e la Società delle Nazioni. Le conseguenze della guerra. LA RIVOLUZIONE RUSSA E L’EDIFICAZIONE DEL REGIME CO MUNISTA IN RUSSIA La situazione politica della Russia prima del 1905. Il Partito socialdemocratico: corrente bolscevica e menscevica. I socialisti rivoluzionari. Il partito dei cadetti. La rivoluzione del 1905. I soviet, il Manifesto d’ottobre e reazioni conservatrici. Le contraddizioni della società russa: i kulaki, i contadini poveri, la crisi dell’agricoltura e l’industria russa. La rivoluzione di febbraio. Lenin e le tesi di aprile. Il governo Kerenskij. La rivoluzione d’ottobre. Il Consiglio dei commissari del popolo. La pace di Brest Litovsk. La guerra civile, guerra con la Polonia e pace di Riga. Il Comintern. La questione dei contadini e il comunismo di guerra. La costituzione del 1918 e l’URSS. Il ruolo del partito comunista (monolitismo) e linea leninista: Stato e partito. La Nuova Politica Economica. IL TORMENTATO DOPOGUERRA I problemi del dopoguerra. Difficoltà economiche e fermenti sociali. Movimenti rivoluzionari in Germania. La Lega di Spartaco. La Repubblica di Weimar. Stresemann e il piano Dawes. Trattato di Locarno. Piano Young. Il riassetto delle democrazie occidentali. Conservatori e laburisti in Inghilterra. La questione irlandese. Il dopoguerra in Francia e il trattato di Locarno. Sviluppo economico e isolazionismo degli USA. LA CRISI DELLO STATO LIBERALE L’AVVENTO DEL FASCISM O La crisi dello Stato liberale. Fermenti sociali nel dopoguerra. Il governo Nitti. Le delusioni della vittoria, il combattentismo, gli scioperi e la fondazione dei Fasci italiani di combattimento. D’Annunzio e l’impresa di Fiume. Difficoltà del sistema parlamentare e ascesa di partiti di massa. Nascita del Partito polare italiano. Problemi di riconversione industriale e crisi bancaria. L’occupazione delle fabbriche e la fondazione del Partito comunista italiano. Il quinto ministero Giolitti: i provvedimenti economici, riflusso dell’ondata rossa e trattato di Rapallo. Clima di violenza: le squadre d’azione fasciste e debolezza dello Stato. Ambiguità ideologica del fascismo.Lo squadrismo e il fascismo agrario. Condizioni favorevoli per il fascismo: ragioni del successo fascista. I governi Bonomi e Facta. La marcia su Roma e il primo governo Mussolini. La marcia su Roma e ministero di coalizione di Mussolini. Politica economica ed ecclesiastica. Fondazione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. La legge Acerbo e il “listone”. Il delitto Matteotti e la secessione dell’Aventino. Il fascismo in Italia. La dittatura totalitaria. Le “leggi fascistissime”. La Carta del lavoro e il corporativismo. La persecuzione degli oppositori: antifascismo ed emigrazione intellettuale. La propaganda fascista. Il Gran Consiglio del Fascismo e il plebiscito del 1929. I Patti Lateranensi: accordo tra Stato e Chiesa. La politica economica del fascismo: quattro fasi (liberismo-deflazione-Stato imprenditore-autarchia). La politica estera dell’Italia fascista: Conferenza di Stresa e impresa etiopica.

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DALLA CRISI DEL 1929 AI TOTALITARISMI Gli Stati Uniti degli anni Venti: repubblicani, isolazionismo, nazionalismo (Sacco e Vanzetti) e proibizionismo. La crisi di Wall Street. F. D. Roosvelt e il “New Deal”: politica economica e sociale. Effetti della grande depressione in Europa: deflazione e protezionismo. I totalitarismi: stalinismo, nazismo e regimi autoritari in Europa. Dalla morte di Lenin allo stalinismo in Russia. Il socialismo in un solo Paese: isolamento di Trotzkij, Stalin al potere e ripercussioni nel Comintern. La seconda rivoluzione stalinista. Piani quinquennali, collettivizzazione della terra e grandi purghe. La crisi della Repubblica di Weimar. Ascesa del nazismo e caratteri ideologici del nazismo. Il Terzo Reich. Antisemitismo. La politica estera di Hitler fino al 1936. La definizione di “totalitarismo”. Le dittature di destra in Europa (cenni). APPROFONDIMENTI SUL NOVECENTO Come segnalato nel paragrafo sulla profitto della classe, a partire da gennaio, con cadenza settimanale, gli studenti hanno approfondito, sulla base dei loro interessi, alcuni nuclei tematici relativi alla seconda metà del Novecento. Dopo aver compiuto un lavoro di ricerca, con materiali forniti dalla docente, gli studenti hanno poi esposto a turno il loro lavoro in classe e prodotto un piccolo testo di circa 5 pagine, che è stato poi consegnato ai compagni. Gli argomenti trattati sono quelli di seguito riportati: La guerra fredda e il muro di Berlino. Le decolonizzazione. Il comunismo in Cina. La rivoluzione cubana. Il Concilio Vaticano II e il nuovo Concordato. La guerra del Vietnam. Regimi dittatoriali nell'America latina. Gli anni di piombo. Le guerre del golfo. CONTENUTI CHE SARANNO AFFRONTATI DOPO IL 15 MAGGIO VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE Breve excursus sulla storia spagnola. La guerra civile spagnola. La politica dei fronti popolari. Le tappe dell’avvicinamento di Mussolini a Hitler. La Camera dei Fasci e delle Corporazioni. L’Europa e il mondo verso un nuovo conflitto: nuove alleanze. La legislazione antiebraica in Germania e in Italia. L’Anschluss e aggressioni nazifasciste. Politica aggressiva del Giappone (cenni). Il comunismo cinese e la “lunga marcia” (cenni).

LA SECONDA GUERRA MONDIALE Lo scoppio della guerra: la resa della Polonia e della Francia. L’intervento italiano, la resistenza inglese e il Patto tripartito. Le sconfitte dell’Italia in Africa e in Grecia. Gli anni cruciali (1941-1942). La guerra nei Balcani e in Africa, l’attacco tedesco alla Russia, l’apertura del fronte asiatico e l’intervento americano. Ultimi successi del Patto Tripartito e svolta nella guerra.La Conferenza di Teheran. I movimenti di resistenza in Europa. Lo sterminio degli ebrei. Dalla caduta del regime fascista in Italia all’armistizio dell’8 settembre 1943. L’occupazione tedesca in Italia e la Repubblica di Salò.

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La liberazione della Francia e dell’Italia.Il crollo della Germania e vittorie americane nel pacifico. Le conferenze interalleate (Yalta e Potsdam). La resa del Giappone.

IL SECONDO DOPOGUERRA Le conseguenze politiche della seconda guerra mondiale. Il processo di Norimberga. La natura dell’egemonia americana e sovietica. La nascita delle Nazioni Unite e la divisione del mondo in sfere d’influenza. La conferenza dei Ventuno a Parigi e il nuovo assetto europeo. L’avvio della guerra fredda. La guerra di Corea. Il dopoguerra in Italia: la nascita della Repubblica. La Costituzione italiana. Ripasso in vista dell’esame. 4. METODI E STRUMENTI

Lo svolgimento del programma è stato condotto utilizzando prevalentemente la lezione frontale, sviluppata sulla base di appunti personali, volti a rendere consequenziali nel loro sviluppo storico i contenuti.

Manuale in adozione: A. Prosperi - P. Viola, Storia del mondo moderno e contemporaneo, vol.2, tomo 2, Dal Congresso di Vienna al trionfo del capitalismo; vol.3, tomo 1, Dal 1870 alla Seconda guerra mondiale; vol.3, tomo 2, Dalla guerra fredda alla globalizzazione, Einaudi Scuola.

A partire da gennaio è stato attivato uno sportello di potenziamento, volto specificatamente alla preparazione delle competenze richieste nelle prove dell’esame di Stato, con particolare attenzione alle simulazioni di terza prova e alle indicazioni relative alla tipologia C (tema storico) e B (saggio breve di argomento storico) della prima prova.

5. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Si sono utilizzate le seguenti modalità di verifica: - verifica orale approfondita - verifica scritta con tipologia di domande a risposta aperta e a righe predeterminate - simulazioni di terza prova Nella valutazione si è cercato di giudicare non solo la pura esposizione di conoscenze, bensì anche la maturazione raggiunta dagli studenti nella rielaborazione ed esposizione delle proprie conoscenze, tenendo conto di indicatori quali:

- conoscenze dei contenuti - comprensione dei contenuti - competenza terminologica e concettuale - capacità di rielaborazione critica - capacità di argomentazione - impegno-progresso-partecipazione all’attività didattica

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I rappresentanti degli studenti La docente Prof.ssa Verena Bridi Cavalese 15 maggio 2014

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4.5 MATEMATICA CON INFORMATICA

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI MATEMATICA CON INFORMATICA

Prof.ssa Franca Cicognani Ore previste dal Progetto d’Istituto: Ore in settimana: 4 Ore previste complessivamente per la disciplina: 132. Ore effettivamente svolte al 30 aprile: 102 1. CONTENUTI Articolazione dei contenuti (si veda anche il programma svolto con i contenuti dettagliati) ARGOMENTI ORE

Ripasso esponenziali e funzioni reali di var.reale 5

Topologia della retta reale 8+2 di verifica e correzione

Limiti e grafico probabile 29+3 di verifiche e correzioni

Calcolo differenziale, studi di funzione, probl. di max e min 28 +4 di verifica e correzione

Calcolo integrale 18 al 30 aprile Previste altre 10

Eq.differenziali Previste 5

Ripasso e verifiche dopo il 15 maggio Previste 5

Manuale in adozione: N Dodero, P. Baroncini, R. Manfredi Nuovi elementi di matematica vol A, B,C . Ghisetti e Corvi Editori. 2. OBIETTIVI

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CONOSCENZE Alcuni alunni conoscono le definizioni e i teoremi relativi alle nozioni di: Limite di una funzione Continuità di una funzione Derivata di una funzione Integrale definito e indefinito Equazioni differenziali elementari. COMPETENZE Pochi alunni sanno: Calcolare limiti di funzioni applicando consapevolmente i teoremi e le regole di calcolo relativi Riconoscere se le funzioni proposte verificano o meno le ipotesi dei teoremi e procedere di conseguenza Motivare ogni passaggio (algebrico/analitico/logico) nello studio di una funzione Utilizzare le nozioni relative agli anni precedenti in modo consapevole nella risoluzione degli esercizi Passare dalle relazioni algebriche al grafico e viceversa nello studio di una funzione Riconoscere e risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali elementari. CAPACITA’ Pochi alunni sanno: Applicare le nozioni apprese anche ad altre discipline Discutere un affermazione di tipo matematico utilizzando le nozioni apprese Individuare strutture costanti all’interno della disciplina.

3. PROFITTO ED OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe è composta da nove alunni, di cui due provenienti dalla quinta dello scorso anno. La partecipazione alle lezioni, pur soddisfacente, non corrisponde poi all’impegno effettivo di studio, solo tre alunni seguono costantemente lo svolgimento del programma. Il comportamento è molto spesso ai limiti della maleducazione, il linguaggio è decisamente scurrile e sono frequenti gli ingressi in ritardo sia alla prima ora che dopo gli intervalli. Lo studio personale è praticamente inesistente, con la conseguenza che le pur brillanti prestazioni in classe sul ”nuovo” non vengono mai consolidate e quindi in sede di verifica non emergono. Nonostante siano presenti alcuni alunni con ottime capacità, lo scarso impegno personale impedisce di ottenere risultati oltre la sufficienza; altri alunni, pur dotati di sufficienti o discrete capacità, evitano sistematicamente l’impegno ottenendo quindi risultati scadenti. Dei tre alunni con carenze formative solo uno le ha colmate, inoltre i due ripetenti non hanno colmato nemmeno le carenze formative relative alla classe terza. La situazione finale, nonostante il corso, i ripetuti tentativi di coinvolgere gli alunni, il tempo speso durante le esercitazioni e le correzioni delle verifiche, per ripetere e collegare le nozioni, presenta ancora la maggior parte della classe insufficiente in maniera grave, quattro, e la restante parte che oscilla intorno alla sufficienza con un unico alunno che raggiunge risultati, a volte, discreti.

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4. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO La classe ha affrontato in quest’ultimo anno, un programma alquanto ridotto per una classe quinta, e le carenze nella preparazione precedente e l’impegno scadente non hanno permesso di superare un apprendimento, quando presente, meccanico e superficiale delle tecniche dell’analisi. Obiettivo principale del lavoro è stato collegare sinergicamente la trattazione dello studio di funzioni dal punto di vista analitico, con quella grafica e con la capacità di risolvere problemi. Per ottenere quest’obiettivo, in una situazione così difficile, ho preferito un approccio intuitivo all’aspetto teorico, una formalizzazione ridotta al minimo possibile, e ho eliminato la quasi totalità delle dimostrazioni, magari facendole in classe ma non richiedendole mai; e tipologie di esercizi interpretative piuttosto che strettamente operative, anche per non enfatizzare i problemi e le mancanze di molti alunni nel calcolo. Questo è evidente dagli esercizi proposti nelle prove. 5. STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI Poiché per gli alunni il libro in adozione non è di facile comprensione, e per molti argomenti è dispersivo, ho, su tutti i contenuti effettuato trattazioni più sintetiche, corredate da esercitazioni tolte da altri testi o predisposte da me. Tuttavia ho sempre dato indicazioni su dove trovare gli argomenti trattati sul loro testo, e su quali parti avevo aggiunto o tolto alla trattazione. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE Il problema della scarsa capacità espressiva della classe, ha orientato la valutazione sulla prova scritta e sul passaggio dall’esempio al concetto piuttosto che viceversa. La valutazione della prova scritta è a priori su punteggi predisposti per gli esercizi ed esplicitati in una griglia a disposizione degli studenti in fondo al testo. Ho evitato di penalizzare in valutazione eventuali carenze nel calcolo algebrico che non pregiudicano lo scopo dell’esercizio, anche se in alcuni casi non è possibile vista l’entità degli errori, valutando, ove possibile, la coerenza del processo piuttosto che l’esattezza del risultato. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO AL 30 APRILE 2014

Limiti Definizione topologica di limite, sua interpretazione geometrica Teorema di unicità del limite ( dim) Verifica di limiti Limite dx e sx Condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza del limite di una funzione Limite per difetto e per eccesso Limiti notevoli Teorema delle permanenza del segno, enunciati inversi Teoremi del confronto Limiti di funzioni monotone

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Definizione. di funzione continua, in un punto, in un intervallo, nel dominio Algebra dei limiti e delle funzioni continue e forme indeterminate Limiti di funzioni razionali Punti di discontinuità Teorema di Bolzano Teorema di Weierstrass Teorema di Darboux Asintoti, def., verticali, orizzontali, obliqui Grafico probabile di una funzione Calcolo differenziale Definizione di derivata di una funzione in un punto, significato geometrico e fisico Funzione derivata Continuità delle funzioni derivabili (dim) Derivate fondamentali Algebra delle derivate Derivata delle funzioni: inversa, composta, derivata logaritmica Derivate di ordine superiore Definizione di differenziale e suo significato geometrico Teoremi di Rolle, Cauchy, Lagrange Interpretazioni geometriche Funzioni crescenti/decrescenti in un intervallo Teoremi di De l’Hopital e applicazioni Criterio di derivabilita Confronto di infiniti Definizione di massimo e minimo relativo, forte e debole, punti di flesso Teoremi su: massimi e minimi relativi, flessi Massimi minimi e flessi a tangente orizzontale col metodo delle derivate successive Studio di una funzione Integrali Definizione di integrale indefinito Proprietà Integrazioni immediate Integrazioni funzioni razionali Integrazione per parti

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PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO FINE ANNO SCOLASTICO Integrali Def di integrale definito Teorema della media Teorema fondamentale del calcolo integrale (dim) Applicazioni al calcolo di aree e volumi Cenno agli integrali generalizzati Equazioni differenziali Semplici equazioni differenziali del primo e secondo ordine I rappresentanti degli studenti La docente _______________________________ __________________________ _______________________________ Cavalese 15 maggio 2014

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4.6 INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI

Prof. Giorgio Trettel Tempi previsti dal progetto di Istituto:

• n. lezioni settimanali: 3 • n. lezioni complessive (A. S. 2013/14): 99

Ore effettive di lezione svolte (fino al 15 maggio): 80

1. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO Le finalità del corso possono essere così riassunte:

• Saper riconoscere, descrivere e progettare la struttura di un programma in Visual Basic. • Risolvere problemi reali con la realizzazione di opportune interfacce grafiche utilizzando i costrutti e le

potenzialità del Visual Basic Il corso di informatica è stato per lo più svolto in laboratorio con l'utilizzo del computer. I problemi proposti venivano analizzati e risolti applicando e verificando in tempo reale le soluzioni elaborate.

2. PROFITTO E OBIETTIVI RAGGIUNTI

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE

La classe formata da 7 ragazzi e 2 ragazze durante l'anno scolastico è stata in generale molto scostante nel seguire il programma. Lo stesso è stato svolto con diversi rallentamenti causati dello scarso studio e impegno a casa. Poiché le esercitazioni in classe raramente venivano accompagnate da un lavoro di rielaborazione, i contenuti sono stati più volte ripresi per cercare di colmare le difficoltà che nascevano all'aumentare della complessità degli argomenti trattati. Questa situazione ha portato ad una riduzione del programma effettivamente svolto rispetto a quello programmato. L'attenzione in classe è stata in generale piuttosto superficiale, anche se ci sono stati dei momenti in cui gli studenti hanno dimostrato un buon interesse verso alcuni argomenti della materia. Molti ragazzi hanno dimostrato ancora difficoltà nell'utilizzo delle capacità logiche e di ragionamento indispensabili per poter progettare ed elaborare un programma. Per questo durante il corso dell'anno le nozioni presentate nei vari moduli sono state in gran parte riviste focalizzando l'attenzione soprattutto sulla comprensione dei problemi. Sono state svolte molte lezioni di ripasso in cui sono stati rivisti i costrutti fondamentali del

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linguaggio di programmazione e analizzati i passi fondamentali che portano alla risoluzione di un problema attraverso l'ideazione e l'implementazione di una strategia risolutiva. Al termine del triennio molti ragazzi non sono risusciti a maturare una buona autonomia e perciò la valutazione complessiva della classe non risulta pienamente sufficiente. Dal punto di vista comportamentale i ragazzi però sono sempre stati molto corretti e durante l'anno l'attività si è svolta sempre in un clima sereno e sostenuta da un dialogo cordiale e costruttivo.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Abilità/capacità Gli studenti, dato un problema, lo sanno schematizzare e scomporre, ma molti ancora con notevoli difficoltà. Sanno utilizzare i concetti fondamentali del linguaggio Visual Basic per elaborare una strategia che permetta di risolverlo, ma non sempre in modo del tutto autonomo. Competenze Gli studenti sanno realizzare applicativi in Visual Basic per la risoluzione di semplici problemi organizzando i programmi con funzioni e procedure Conoscenze: Gli studenti hanno raggiunto nel complesso una conoscenza quasi sufficiente dei concetti base della programmazione visuale. Hanno appreso la sintassi delle istruzioni fondamentali del Visual Basic e le conoscenze basilari per la costruzione di interfacce efficaci per l'utente.

3. CONTENUTI

MODULI O ARGOMENTI ORE

Modulo I: Ripasso costrutti Visual Basic, tecnica top-down, procedure e funzioni • tipi di dati: interi, decimali, stringhe e booleani. • ripasso delle strutture base del linguaggio di programmazione: sequenze, scelte

condizionali e cicli • principali operatori e funzioni per la gestione dei tipi di dati affrontati • strutture dati: vettori, record e costrutto With…End With

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Modulo II: Ripasso costrutti Visual Basic, tecnica top-down, procedure e funzioni • funzioni e procedure: passaggio per valore e per riferimento • funzioni e procedure ricorsive • memorizzazione delle informazioni nelle variabili locali, globali e nei controlli • efficienza di gestione della memoria e problema dell’oscuramento

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III Modulo: Introduzione alla programmazione ad oggetti e visuale • i concetti fondamentali della programmazione orientata agli oggetti: classe, oggetto,

proprietà, metodo ed evento • la programmazione visuale: ambiente di programmazione, interfacce grafiche,

oggetti e creazione di applicazioni in Visual Basic

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IV Modulo: Controlli base di Visual Basic: eventi, metodi e proprietà • i controlli Form, TextBox, Label, Button, CheckBox, Radiobutton, Timer, e

ListBox: proprietà, metodi e principali eventi ad essi collegati 18

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• risoluzione di semplici problemi con esercitazioni in laboratorio con l’utilizzo dei controlli presentati

• funzioni e procedure: passaggio di controlli (oggetti) V Modulo: Salvataggio e recupero di dati in un file

• modalità di accesso ad un file: la funzione FileOpen, FreeFile e EOF • scrittura e lettura in un file sequenziale: funzioni PrintLine e LineInput • gestione delle eccezioni: struttura Try… Catch…Finally…End Try, l’oggetto

Exception e le sue proprietà • oggetto OpenFileDialog: metodi ShowDialog e proprietà FileName, DafaultExt e

Filter

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Manuale in adozione: Informatica: teoria e programmazione in Visual Basic 4. METODI E STRUMENTI Il corso di informatica è stato per lo più svolto in laboratorio con l'utilizzo del computer utilizzando l'ambiente di sviluppo offerto da Visual Studio. I problemi proposti venivano analizzati e risolti applicando e verificando in tempo reale le soluzioni elaborate. Ogni nuovo strumento o controllo è stato introdotto con una esercitazione guidata e quindi utilizzato nei diversi problemi presentati.

5. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Sono state effettuate delle verifiche al computer con l’assegnazione di consegne per verificare le capacità di analisi e schematizzazione di un problema, la successiva elaborazione di un algoritmo e la sua traduzione in Visual Basic. Durante l'attività sono state effettuate anche delle verifiche orali sulle capacità di elaborazione di programmi per la risoluzione di un problema. Sono stati comunque anche valutati l’impegno, l’interesse e la partecipazione all’attività di insegnamento-apprendimento durante tutto il corso dell'anno ed in particolare durante le esercitazioni in laboratorio.

Criteri di valutazione (conoscenze, competenze, capacità)

Nella valutazione delle prove scritte e orali sono stai utilizzati i seguenti criteri di valutazione: • Comprensione del testo o del problema da risolvere • Conoscenza degli elementi propri della disciplina quali i costrutti del linguaggio, le funzioni, le procedure

e gli oggetti predeterminati dall'ambiente di sviluppo • Capacità di elaborazione di strategie risolutive rispetto ai problemi assegnati • Correttezza e coerenza dei passaggi logici che portano alla schematizzazione e risoluzione del problema

Per quanto riguarda l’assegnazione dei voti si è fatto riferimento ad una scala che va dal quattro (gravemente insufficiente) al dieci (ottimo).

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I rappresentanti degli studenti Il Docente – Prof. Trettel Giorgio ______________________________ ___________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.7 FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI FISICA E LABORATORIO

Prof. Lorenzo Valdan

Tempi previsti dal progetto di Istituto:

• n. lezioni settimanali: 5 • n. lezioni complessive (A. S. 2013/14): 161

Ore effettive di lezione svolte (fino al 15 maggio): 144

1. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO Il lavoro proposto durante quest’anno scolastico è stato programmato considerando prioritarie le seguenti finalità didattiche generali:

− sviluppo di capacità espressive con acquisizione del lessico specifico della disciplina − lettura scorrevole con comprensione di testi di carattere scientifico − produzione di testi scritti di varia tipologia in forma corretta, sia dal punto di vista grammaticale, che dal

punto di vista logico-deduttivo − capacità di sintetizzare e di organizzare informazioni − capacità di porre a confronto e in relazione i contenuti appresi nelle diverse lezioni e discipline − acquisizione di un metodo di studio personale

e alcune finalità specifiche della materia: − Comprensione dei procedimenti dell’indagine scientifica − Affinare il pensiero logico, argomentativi, critico − Acquisizione di metodi, tecniche e metodologie per l’indagine della natura − Capacità di reperire informazione, di utilizzarle in modo autonomo e comunicarle con un lessico e un

linguaggio scientifico − Capacità di analizzare una situazione, un fenomeno, di schematizzare gli avvenimenti − Capacità di osservare e interrogarsi sul perché di certi avvenimenti − Capacità di sostenere e argomentare una propria idea di fronte al gruppo e capacità di ascoltare e

comprendere le idee degli altri − Sviluppare e coltivare curiosità verso il mondo della natura, interrogando le situazione − Consapevolezza delle potenzialità, dello sviluppo e dei limiti delle conoscenze scientifiche − Comprendere l’importanza del linguaggio logico-matematico nella descrizione del mondo, imparando ad

utilizzarlo gradualmente

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2. PROFITTO E OBIETTIVI RAGGIUNTI

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE

La classe 5 DT è composta da 9 studenti, diversi per attitudini, motivazione, capacità, metodo di lavoro e tempi di apprendimento. La frequenza alle lezioni e la partecipazione alle attività in aula è stata nel complesso appena sufficiente. Solo pochi studenti hanno dimostrato disponibilità verso le attività proposte, curiosità e interesse per la disciplina, accompagnando il lavoro in classe con un lavoro di rielaborazione personale e revisione autonoma dei concetti e delle nozioni spiegate. Il resto della classe invece ha evidenziato una mancanza di interesse e uno scarso impegno. Sono da sottolineare le particolari difficoltà di comprensione e la mancanza di capacità di concentrazione ed analisi di alcuni studenti.

3. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Il programma di fisica classica è stato svolto interamente. Sono stati svolti in classe gli esercizi su ogni argomento e dove possibile è stato usato il laboratorio. (elettrostatica e magnetostatica, linee di campo,condensatori e resistenze, legge di Ohm induzione, rapporto carica/massa dell’elettrone ) Nell’ultima parte dell’anno sono stati trattati gli argomenti di fisica moderna. Si è cercato, quando possibile, di instaurare collegamenti con altre discipline cercando così di sottolineare l’importanza della fisica nella visione complessiva del sapere. Le nozioni apprese sono state applicate a diversi contesti pratici e a problemi di realtà quotidiana. Alcuni studenti hanno raggiunto i seguenti obiettivi di apprendimento in modo soddisfacente, altri hanno raggiunto faticosamente la soglia della sufficienza. Gli obiettivi raggiunti sono:

− Capacità di reperire informazioni, di utilizzarle in modo autonomo e comunicarle con un lessico e un linguaggio scientifico

− Capacità di analizzare un fenomeno, potenziando la capacità di osservazione tipica del metodo scientifico e dunque la capacità di schematizzare gli eventi, di riconoscere le variabili che influenzano il fenomeno e quelle che non hanno alcuna incidenza.

− Capacità di formulare un’ipotesi frutto delle osservazioni fatte, provando ad argomentarla, trovando collegamenti e relazioni fra le variabili in gioco e fra premesse e conseguenze.

− Capacità di raccogliere, ordinare e rappresentare i dati ricavati attraverso grafici nel piano cartesiano, di saper valutare gli ordini di grandezza e le approssimazioni, di esaminare i dati da tabelle o da grafici e saper riconoscere possibili relazioni.

Solo alcuni studenti: − Capacità di costruire collegamenti fra situazioni diverse riconoscendo analogie e differenza, operando

collegamenti con altre discipline e ambiti di studio diversi. − Capacità di ricostruire qualche percorso storico che ha portato alla creazione dei modelli oggi riconosciuti

dal mondo scientifico per descrivere i fenomeni − Capacità di sostenere e argomentare una propria idea di fronte al gruppo e capacità di ascoltare e

comprendere le idee degli altri − Comprendere l’importanza del linguaggio logico-matematico nella descrizione del mondo, imparando ad

utilizzarlo gradualmente

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4. CONTENUTI

MODULI O ARGOMENTI ORE

Il campo elettrico: carica elettrica: corpi elettrizzati, conduttori e isolanti, polarizzazione dei dielettrici. Metodi di elettrizzazione: strofinio, contatto, induzione. Legge di Coulomb. Forza e campo elettrico: linee di forza e principio di sovrapposizione. Forza in un dielettrico. Il flusso di campo elettrico e il teorema di Gauss. Applicazioni del teorema di Gauss: sfera conduttrice, sfera uniformemente carico, filo, piastre cariche uniformemente. Energia potenziale elettrica, lavoro della forza elettrica, potenziale elettrico. Circuitazione di campo elettrico. Campo e potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Potere dispersivo delle punte, scarica disruptiva. Capacità di un conduttore. Condensatori: capacità, effetto di un dielettrico sulla capacità, sistemi di condensatori, energia immagazzinata. Laboratorio: esperimenti classici di elettrostatica

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Corrente e circuiti: La corrente elettrica: forza elettrica e forza elettromotrice. Resistenza elettrica e leggi di Ohm. Resistenza, resistività e temperatura. Effetto Joule. Strumenti di misura: amperometro, voltmetro. Conduttori e semiconduttori. Circuiti elettrici in corrente continua. Resistenze in serie e in parallelo. Energia e potenza elettrica. Cenni al Circuiti RC. Effetto termoionico: diodo, tubo a raggi catodici. Conduzione elettrica nelle soluzioni elettrolitiche Laboratorio: la legge di Ohm

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Il campo magnetico: Il campo magnetico generato da magneti e da correnti. Interazioni magnete-corrente e corrente-corrente. Il campo di induzione magnetica: induzione di alcuni circuiti percorsi da corrente: filo rettilineo, spira circolare. Il flusso del campo di induzione magnetica. La circuitazione di campo di induzione magnetica, teorema di Ampere. Applicazione del teorema di Ampere: campo magnetico di un solenoide. Momento torcente su una spira percorsa da corrente. Il magnetismo nella materia. Cenni al paramagnetismo, diamagnetismo, ferromagnetismo Laboratorio: esperimenti classici sul magnetismo

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Interazioni tra cariche e campi: Moto di cariche in un campo elettrico. Esperimento di Millikan e quantizzazione della carica. Forza magnetica di Lorentz sulle cariche in movimento. Il moto di una carica elettrica in un campo magnetico. Esperimento di Thomson. Scoperta degli isotopi e lo spettrografo di massa. Laboratorio: rapporto carica massa dell’elettrone

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Campi magnetici indotti: Induzione di Faraday e correnti indotte. Leggi di Faraday-Neumann e legge di Lenz. Correnti parassite. Induttanza di un circuito e autoinduzione. Circuito RL. Alternatori e dinamo. Circuiti in corrente alternata- Trasformazioni della tensioni alternate e trasporto dell’energia elettrica.

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Equazioni di Maxwell, correnti di spostamento. Onde elettromagnetiche: energia trasportata, spettro elettromagnetico.

La fisica del XX secolo: Origine della fisica dei quanti: raggi X, radiazione di corpo nero, effetto fotoelettrico effetto Compton. Cenni allo spettro dell’atomo di idrogeno, dualismo onda corpuscolo, lunghezza d’onda di de Broglie, eq. di Schrödinger, principio di indeterminazione Relatività speciale , esperimento di Michelson Morley, postulati fondamentali della relatività,trasformazioni di spazio e tempo. Dinamica relativistica. .

Manuale in adozione: Antonio Caforio-Aldo Ferilli –FISICA 3 –ed. Le Monnier 5. METODI E STRUMENTI

Metodologia di lavoro:

lezioni frontali lezioni dialogiche con stimolo all’intervento lavori in laboratorio compatibilmente con le attrezzature lavoro sul testo: riconoscimento di parole e concetti chiave lavoro pluridisciplinare e interdisciplinare esecuzione di esercizi di difficoltà graduata svolti alla lavagna a turno dagli studenti o al posto individualmente o a gruppi

6. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Strumenti di valutazioni:

controllo sistematico degli strumenti di lavoro (quaderno) e dell’esecuzione dei lavori a casa prove scritte (si prevedono 3 prove scritte al quadrimestre) prove orali, interrogazioni brevi, approfondite, personali o di gruppo lavori di gruppo in laboratorio

In particolare per il voto pratico: partecipazione e collaborazione nelle attività in laboratorio capacità di utilizzo degli strumenti di misura conoscenza delle caratteristiche degli strumenti capacità di stilare una relazioni accurata capacità di organizzare il lavoro in laboratorio

La valutazione sia scritta che orale tiene conto di:

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− conoscenza dei contenuti − conoscenza del linguaggio specifico − capacità di elaborazione personale − capacità critica e di ragionamento

Le prove scritte conterranno esercizi di diverso tipo:

− alcuni per testare la pura conoscenza di un concetto (es. domande aperte) − alcuni esercizi da cui poter valutare la comprensione dei concetti e la capacità di saperli applicare nel contesto specifico del problema − alcune domande che richiedono una maggior capacità di rielaborazione, spirito critico e buona capacità di argomentazione

voto Conoscenza Comprensione Capacità 1-2-3 Nulla Nulla Nulla 4 Scarsi Nulla Nulla 5 Insufficiente Non sempre corretta Nulla 6 Elementari Non corretta Insufficiente 7 Soddisfacenti Discreta Minima 8 Adeguati Buona Modesta 9 Completi Puntuale Buona 10 Completi, puntuali,

esposti con linguaggio corretto e preciso

Completa e approfondita Ottima

Per l’orale

Voto 1-2-3 Rifiuta di sottoporsi alla prova 4 Si sottopone alla prova ma risponde in modo confuso e con gravi errori su tutto 5 Risponde in modo confuso, non commette errori gravi ma non riesce ad

esprimere correttamente nessun concetto 6 Risponde a quasi tutte le domande, non sempre in modo chiaro e corretto, non

sempre con un linguaggio specifico; esegue gli esercizi sotto una guida 7 Risponde alle domande con un linguaggio abbastanza appropriato e sa risolvere

gli esercizi abbastanza autonomamente 8 Risponde in modo corretto con un linguaggio appropriato e sa svolgere tutti gli

esercizi in modo corretto autonomamente 9 Risponde in modo esaustivo sapendo argomentare le risposte e dimostrando

capacità di rielaborazione personale; risolve gli esercizi autonomamente in modo corretto ordinato, anche esercizi nuovi.

Modalità di recupero: Le modalità di recupero sono state organizzate con attività in classe.

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I rappresentanti degli studenti Il Docente – Prof. Lorenzo Valdan ______________________________ ___________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.8 BIOLOGIA E LABORATORIO Anno scolastico 2013/2104 Classe VDT

PROGRAMMA SVOLTO DI

BIOLOGIA E LABORATORIO

Prof.ssa Alhena Piazzi 1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE La classe V^ DT è composta da nove studenti, di cui 7 ragazzi e 2 ragazze. Solamente 3 studenti presentano un corso di studi regolare. La classe è vivace e si lavora in modo produttivo in classe anche se l’impegno domestico della maggior parte degli studenti è scarso e in alcuni casi del tutto assente: non tutti gli studenti studiano con continuità. Nel corso delle lezioni gli studenti si dimostrato interessati agli argomenti trattati e pongono domande stimolanti; tuttavia a volte le domande sono tali da deviare dall’argomento in discussione e quindi perdono il loro valore didattico.

2. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO

a. Acquisizione critica dei contenuti fondamentali della disciplina, b. Comprensione e uso appropriato del lessico specifico della disciplina; c. Saper interpretare scientificamente i vari fenomeni studiati; d. Raccogliere dati e informazioni ed interpretarli in modo critico; e. Capacità di reperire informazioni ed interpretarle servendosi di fonti diverse dal libro di testo.

Il lavoro si è svolto in classe e in laboratorio di biologia. All’attività laboratoriale è stato dato più spazio nel corso del primo periodo, poiché gli argomenti trattati potevano essere più facilmente associati ad esperienze pratiche.

3. PROFITTO: quadro del profitto della classe Quasi tutti gli studenti hanno seguito con interesse costante, intervenendo nelle discussioni di approfondimento; tuttavia è mancata la costanza nell’impegno domestico per cui la preparazione non sempre appare omogenea. Il profitto raggiunto è globalmente discreto; si distinguono alcuni alunni con profitto globale buono.

4. OBIETTIVI RAGGIUNTI Abilità e capacità:

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- quasi tutti gli studenti sanno fare collegamenti interdisciplinari; - sanno usare il libro di testo e reperire informazioni anche da altre fonti; - solo alcuni sanno sintetizzare i vari argomenti in appunti e schemi; - quasi tutti sanno redigere un relazione di laboratorio completa. Competenze: - quasi tutti gli alunni sanno affrontare e discutere i temi assegnati in maniera chiara ed esauriente ed

espongono i concetti coerentemente; alcuni devono essere opportunamente guidati. Conoscenze: - la maggior parte degli alunni conosce discretamente gli argomenti affrontati nel corso dell’anno scolastico,

alcuni anche in maniera critica e approfondita e si dimostrano in grado di possedere la disciplina nella sua globalità.

5. CONTENUTI

a. I tessuti degli organismi animali: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso. Struttura e funzioni.

I. L’organizzazione del corpo umano. II. Il tessuto epiteliale: caratteristiche e funzioni.

III. Il tessuto connettivo. I tipi di tessuto connettivo: caratteristiche e funzioni. IV. Il tessuto muscolare: caratteristiche e funzioni. V. Il tessuto nervoso: caratteristiche e funzioni.

b. L’apparato locomotore: struttura e funzioni.

I. Il sostegno e il movimento del corpo II. I muscoli: caratteristiche e funzioni.

III. Lo scheletro: caratteristiche e funzioni. IV. Il movimento del corpo: le interazioni tra i muscoli e lo scheletro.

c. Il sistema nervoso: struttura e funzioni. I. La comunicazione nervosa: l’impulso nervoso.

II. Come è strutturato e come opera il sistema nervoso. III. I sensi: vista, udito, tatto, vista, olfatto e gusto. IV. Il cervello: struttura e funzioni.

LABORATORIO:

- Somatosensation - L’occhio umano: struttura e funzioni. Effetti ottici. Punto cieco e visione periferica.

APPROFONDIMENTI:

- Il cervello e le droghe (morfina, nicotina, eroina, cocaina) - Le malattie degenerative del cervello (Alzheimer, Parkinson, SLA)

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d. Il sistema endocrino: struttura e funzioni.

I. Come comunicano le cellule. II. Il sistema endocrino nei mammiferi.

e. Il sistema immunitario: struttura e funzioni.

I. Le difese dell’organismo. II. La risposta immunitaria.

III. La memoria immunitaria. IV. Virus e batteri. V. HIV e AIDS.

Manuale di adozione: “ BIOLOGIA – La vita sulla Terra” di G. Audesirk - T. Audesirk- B.E. Byers Einaudi Scuola 6. METODI E STRUMENTI

L’insegnamento della Biologia è stato affrontato in modo problematico e facendo riferimento, dove era possibile, a situazioni ed esperienze comuni e concrete.Accanto alle lezioni frontali ampio spazio è stato lasciato alle discussioni, alla visione di filmati e alla lettura di libri/articoli inerenti l’argomento trattato.

Gli studenti hanno studiato sul libro di testo per quanto riguarda la parte anatomico-fisiologica e hanno integrato tali informazioni con gli appunti delle lezioni. Gli studenti hanno potuto usufruire di video e animazioni per comprendere i meccanismi più difficili. 7. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato:

- Prove orali programmate e non programmate; - 1 simulazione di 3^ prova d’esame di Stato; - Correzione delle relazioni di laboratorio. -

8. CRITERI DI VALUTAZIONE (conoscenze, competenze, capacità) Nella valutazione delle prove scritte e orali sono stai utilizzati i seguenti criteri:

- conoscenza della disciplina; - capacità di esporre le proprie conoscenze con i linguaggi specifici della disciplina; - argomentazione critica ed eventuale approfondimento personale delle tematiche proposte.

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Per quanto riguarda l’assegnazione dei voti si è fatto riferimento ad una scala che va dal 3 ( gravemente insufficiente ) al 10 ( ottimo). I rappresentanti degli studenti La docente – Prof.ssa Alhena Piazzi ______________________________ _____________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.9 CHIMICA E LABORATORIO Anno scolastico 2013/2104 Classe VDT

PROGRAMMA SVOLTO DI CHIMICA E LABORATORIO

Prof.ssa Alhena Piazzi

9. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE La classe V^ DT è composta da nove studenti, di cui 7 ragazzi e 2 ragazze. Solamente 3 studenti presentano un corso di studi regolare. La classe è vivace e si lavora in modo produttivo in classe anche se l’impegno domestico della maggior parte degli studenti è scarso e in alcuni casi del tutto assente: non tutti gli studenti studiano con continuità. Nel corso delle lezioni gli studenti si dimostrato interessati soprattutto alle attività laboratoriali che però non sempre affrontano con serietà.

10. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO

f. Acquisizione critica dei contenuti fondamentali della disciplina, g. Comprensione e uso appropriato del lessico specifico della disciplina; h. Saper interpretare scientificamente i vari fenomeni studiati; i. Raccogliere dati e informazioni ed interpretarli in modo critico; j. Capacità di reperire informazioni ed interpretarle servendosi di fonti diverse dal libro di testo.

Il lavoro si è svolto in classe e in laboratorio di chimica. All’attività laboratoriale è stato dato ampio spazio compatibilmente con le esperienze riproducibili nel laboratorio della scuola.

11. PROFITTO: quadro del profitto della classe Solo alcuni studenti hanno seguito con interesse costante, intervenendo nelle discussioni di approfondimento; per gli altri talvolta è mancata la costanza nell’impegno e nella partecipazione per cui la preparazione non sempre appare omogenea. Il profitto raggiunto è globalmente sufficiente; si distinguono alcuni alunni con profitto globale buono.

12. OBIETTIVI RAGGIUNTI

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Abilità e capacità: - quasi tutti gli studenti sanno fare collegamenti interdisciplinari; - sanno usare il libro di testo e reperire informazioni anche da altre fonti; - solo alcuni sanno sintetizzare i vari argomenti in appunti e schemi; - quasi tutti sanno redigere un relazione di laboratorio completa. Competenze: - diversi alunni sanno affrontare e discutere i temi assegnati in maniera chiara ed esauriente ed espongono i

concetti coerentemente; alcuni devono essere opportunamente guidati. - diversi trovano difficoltà nell’esprimersi usando i linguaggi specifici della disciplina. Conoscenze: - le conoscenze dei temi di chimica organica sono diversificate: accanto ad alunni con profitto buono o più che

buono, ci sono anche delle sufficienze stentate.

13. CONTENUTI

f. Introduzione alla chimica del carbonio VI. Perché il carbonio? Il carbonio come atomo della vita.

VII. Ibridazione e angoli di legame: VSEPR VIII. Significato dei gruppi funzionali

IX. Gli idrocarburi alifatici e aromatici: classificazione degli idrocarburi

g. Alcani e ciclo alcani: I. Nomenclatura

II. Proprietà chimico-fisiche III. Reazioni degli alcani:

- Combustione - Cracking e reforming catalitico - alogenazione e suo meccanismo

LABORATORIO: reattività degli alcani e proprietà chimico-fisiche

h. Alcheni: I. Nomenclatura

II. Proprietà chimico-fisiche III. Addizione elettrofila e regola di Markonikov IV. Reazioni degli alcheni:

- Combustione - Addizione di HX - Idratazione catalizzata da acidi

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- Addizione di bromo e cloro - Ossidazione - Riduzione - Polimerizzazione

LABORATORIO: ossidazione degli alcheni e formazione di glicoli

i. Alchini:

I. Nomenclatura II. Proprietà chimico-fisiche

j. Alogenuri alchilici:

I. Nomenclatura II. Proprietà chimico-fisiche

k. Alcoli, eteri e tioli:

I. Nomenclatura II. Proprietà chimico-fisiche

III. Reazioni degli alcoli: - Acidità degli alcoli - Meccanismi di reazione SN1 e SN2 - Ossidazione di alcoli primari e secondari

LABORATORIO: ossidazione degli alcoli primari

l. Aldeidi e chetoni:

I. gruppo funzionale caratterizzante II. proprietà chimico-fisiche

m. Acidi carbossilici:

I. Nomenclatura II. Proprietà chimico-fisiche

III. Acidità degli acidi carbossilici

LABORATORIO: determinazione dell’acidità dell’aceto tramite titolazione

n. Ammine: I. Nomenclatura

II. Proprietà chimico-fisiche

o. Carboidrati: I. Monosaccaridi: struttura e nomenclatura II. Oligosaccaridi: struttura e nomenclatura di alcuni disaccaridi III. Polisaccaridi: struttura e legame glicosidico.

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IV. Reattività: zuccheri riducenti e non riducenti.

LABORATORIO: - Determinazione qualitativa degli zuccheri riducenti e non riducenti (saggio di Fehling) - Titolazione di un energy drink per la determinazione quantitativa degli zuccheri totali.

p. Amminoacidi e proteine: I. Struttura e funzione degli amminoacidi II. Proprietà chimico-fisiche

LABORATORIO: Riconoscimento delle proteine negli alimenti: Metodo del Biureto

q. Lipidi : I. Struttura e funzione II. Proprietà chimico-fisiche

LABORATORIO: Produzione del Sapone

r. Isomeria:

I. tipi di isomerie: riconoscimento e e nomenclatura degli isomeri costituzionali, di gruppo funzionale e geometrici.

II. Molecole chirali (cenni) Manuale di adozione: “ CHIMICA – Progetto modulare” di A. Post. Baracchi – A. Tagliabue Edizioni Lattes NOTA: agli studenti sono stati forniti appunti e dispense di approfondimento- completamento rispetto al testo adottato. 14. METODI E STRUMENTI

L’insegnamento della disciplina è stato affrontato in modo problematico e facendo riferimento, dove era possibile, a situazioni ed esperienze comuni e concrete.

Accanto alle lezioni frontali ampio spazio è stato lasciato alle esperienze laboratoriali eseguendole anche più volte nei casi in cui qualche studente presentasse qualche difficoltà. Gran parte degli argomenti è stata studiata sugli appunti forniti dall’insegnante nel corso delle lezioni. Gli studenti hanno potuto usufruire di video e animazioni per comprendere i meccanismi più difficili. 15. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato:

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- Prove scritte programmate; - 1 simulazione di 3^ prova d’esame di Stato; - Correzione delle - relazioni di laboratorio.

16. CRITERI DI VALUTAZIONE (conoscenze, competenze, capacità) Nella valutazione delle prove scritte e orali sono stai utilizzati i seguenti criteri:

- conoscenza della disciplina; - capacità di esporre le proprie conoscenze con i linguaggi specifici della disciplina; - argomentazione critica ed eventuale approfondimento personale delle tematiche proposte.

Per quanto riguarda l’assegnazione dei voti si è fatto riferimento ad una scala che va dal 3 ( gravemente insufficiente ) al 10 ( ottimo). I rappresentanti degli studenti La docente – Prof.ssa Alhena Piazzi ______________________________ _____________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.10 SCIENZE DELLA TERRA

Anno scolastico 2013/2104 Classe VDT

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE DELLA TERRA

Prof.ssa Alhena Piazzi

17. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE

La classe V^ DT è composta da nove studenti, di cui 7 ragazzi e 2 ragazze. Solamente 3 studenti presentano un corso di studi regolare. La classe è vivace e si lavora in modo produttivo in classe anche se l’impegno domestico della maggior parte degli studenti è scarso e in alcuni casi del tutto assente: non tutti gli studenti studiano con continuità. Nel corso delle lezioni gli studenti si dimostrato interessati ai fenomeni che vengono descritti e pongono domande stimolanti; tuttavia alle volte le domande sono tali da deviare dall’argomento in discussione e quindi perdono il loro valore didattico. 18. FINALITA’ E STRATEGIE DI LAVORO

a. Acquisizione critica dei contenuti della disciplina; b. Comprensione e uso appropriato del lessico specifico della disciplina; c. Saper interpretare scientificamente i vari fenomeni studiati; d. Raccogliere dati e informazioni ed interpretarli in modo critico; e. Uso autonomo del libro di testo; f. Capacità di reperire informazioni ed interpretarle servendosi di fonti diverse dal libro di testo.

Il lavoro si è svolto in parte in classe e in parte nell’aula di Scienze della Terra per quanto riguarda l’osservazione di campioni, favorendo la discussione e riportando esempi, attuali e del passato, in grado di essere d’aiuto alla comprensione dei processi e fenomeni studiati.

19. PROFITTO: quadro del profitto della classe Solo alcuni studenti hanno seguito con interesse costante, intervenendo nelle discussioni di approfondimento; per gli altri talvolta è mancata la costanza nell’impegno e nella partecipazione per cui la preparazione non sempre appare omogenea.

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Il profitto raggiunto è globalmente discreto; si distinguono alcuni alunni con profitto globale buono.

20. OBIETTIVI RAGGIUNTI

Abilità/capacità - gli studenti sanno fare collegamenti interdisciplinari; - sanno usare il libro di testo e reperire informazioni anche da altre fonti; - solo alcuni studenti sanno sintetizzare i vari argomenti in appunti e schemi. Competenze - diversi alunni sanno affrontare e discutere i temi assegnati in maniera chiara ed esauriente ed espongono i

concetti coerentemente; alcuni devono essere opportunamente guidati. Conoscenze: - la maggior parte degli alunni conosce discretamente gli argomenti affrontati nel corso dell’anno scolastico,

alcuni anche in maniera critica e approfondita e si dimostrano in grado di possedere la disciplina nella sua globalità;

- quasi tutti gli alunni conoscono i linguaggi specifici della disciplina e ne comprendono il significato, ma non sempre ne fanno uso.

1. 21. CONTENUTI

a. Struttura interna della Terra e dinamica della litosfera

I. Rocce e minerali. Classificazione delle rocce e ciclo litogenetico. II. Rocce magmatiche e fenomeni vulcanici.

III. Rocce sedimentarie e rocce metamorfiche. IV. Metodi d’indagine per studiare la struttura della Terra. V. Crosta, mantello, nucleo e discontinuità sismiche. Litosfera e astenosfera. Isostasia.

VI. Il calore interno della Terra e il magnetismo. Interazioni tra magnetismo e vento solare. VII. La deriva dei continenti. L’espansione dei fondali oceanici. La tettonica delle placche. L’orogenesi.

Le deformazioni delle rocce. VIII. I sismi.

Capitoli del libro: capitolo 1; capitolo 2 (solo paragrafi 2.1-2.2-2.9-2.10); capitolo 3; capitolo 4; capitolo 5: capitolo 6 (solo paragrafi 6.1-6.2-6.3-6.4); capitolo 7 (no paragrafi 7.7-7.8); capitolo 8; capitolo 9; capitolo 10; capitolo 11; capitolo 12; capitolo 13; capitolo14; capitolo 15.

b. Geodesia

I. Elementi di geodesia II. La rappresentazione della superficie terrestre – reticolo geografico – coordinate geografiche.

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Capitoli del libro: capitolo 36 (no paragrafo 36.14).

c. Geografia astronomica

I. Il moto dei pianeti del sistema solare, le leggi di Keplero e di Newton. II. Moti della terra: conseguenze. I moti millenari.

III. La misura del tempo. IV. La luna e i suoi moti. V. Il Sole.

Capitoli del libro: capitolo 39; capitolo 42 ; capitolo 43 (solo 43.1) capitolo 44; capitolo 45: capitolo 46; capitolo 47 ; capitolo 48; capitolo 49 (no paragrafi 49.8- 49.9).

Manuale in adozione: “ Le scienze della Terra e l’universo intorno a noi”

A. Bosellini – ed. Bovolenta

22. METODI E STRUMENTI

L’insegnamento delle scienze è stato affrontato in modo problematico e facendo riferimento, dove era possibile, a situazioni ed esperienze comuni e concrete.

Accanto alle lezioni frontali, sono stati anche visionati alcuni filmati e animazioni con contenuti specifici della disciplina; ampio spazio è stato lasciato alla discussione e all’approfondimento collettivo dei temi scelti nella programmazione. Per quanto riguarda la parte relativa alle Rocce è stata utilizzata una semplice chiave dicotomica per il riconoscimento delle rocce già catalogate e presenti nell’aula di Scienze della Terra della scuola.

23. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Il raggiungimento degli obiettivi è stato verificato attraverso colloqui orali programmati e non programmati. 24. CRITERI DI VALUTAZIONE (conoscenze, competenze, capacità) Nella valutazione delle prove orali sono stati utilizzati i seguenti criteri di valutazione:

- conoscenza della disciplina; - capacità di esporre le proprie conoscenze con i linguaggi specifici della disciplina; - argomentazione critica ed eventuale approfondimento personale delle tematiche proposte.

Per quanto riguarda l’assegnazione del voto si è fatto riferimento ad una scala che va dal 3 (gravemente insufficiente) al 10 ( ottimo).

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I rappresentanti degli studenti La docente – Prof.ssa Alhena Piazzi ______________________________ _____________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.11 EDUCAZIONE FISICA

Anno scolastico 2013/2104 Classe VDT

PROGRAMMA SVOLTO DI

SCIENZE MOTORIE

Prof. Stefano Tomasi

Con l’anno scolastico corrente ho portato a termine il mio secondo anno con la classe 5DT, dopo che mi era stata assegnata lo scorso anno a seguito di un riordino delle cattedre. Dopo l’anomalia dello scorso anno, in cui venne deciso l’accorpamento (per le sole ore di Scienze Motorie) con la classe parallela dell’indirizzo di Scienze Sociali, indirizzo completamente diverso per la tipologia delle attività in programma, quest’anno le cose si sono fortunatamente risistemate consentendomi di lavorare esclusivamente col gruppo classe indipendente. Le difficoltà incontrate lo scorso anno pertanto, accentuate dal fatto di non conoscere gli studenti, sono state definitivamente superate, ed il numero ridotto di studenti mi ha facilitato il compito; in chiusura di percorso penso di potermi ritenere pienamente soddisfatto del lavoro effettuato con la classe, convinto che la crescita auspicata nel corso del quarto anno di studi, sia venuta a concretizzarsi grazie anche alla completa collaborazione degli studenti nelle attività affrontate mese per mese. Intendo sottolineare questo aspetto, in quanto grazie al rapporto collaborativo e costruttivo instauratosi, è stato possibile svolgere le varie esercitazioni in un clima di disponibilità che ha ben giovato alla qualità del lavoro e al consolidamento ulteriore di socializzazione e spirito di gruppo. Il potenziale e le attitudini per la materia (capacità condizionali e coordinative) e al lavoro corporeo in genere degli studenti sono ovviamente diversi, ma costanza di impegno e applicazione hanno fatto sì che ciascuno di loro trovasse modo di esprimersi apprezzabilmente; non mancano inoltre punte di eccellenza dovute a qualità attitudinali sportive, seppur in alcuni ambiti, talvolta sopra la media. Gli obiettivi specifici che mi sono proposto di raggiungere all'inizio dell'anno scolastico sono riassumibili in 4 punti: 1. Trasmettere alla classe i miei principi culturali in merito al Movimento. 2. Dedicare particolare spazio alle esercitazioni di "ginnastica di base", cioè tutto quell'insieme di esercitazioni o attività tendenti a dare una disponibilità motoria di fondo agli studenti (mobilizzazione articolare, irrobustimento, condizionamento organico ecc.) 3. Utilizzare la motricità ed i grandi Giochi Sportivi per instaurare positive dinamiche di relazione all’interno del gruppo. 4. Approfondire il Potenziamento Muscolare. 5. Praticare con consapevolezza tecnica i principali Giochi Sportivi da Palestra. Il raggiungimento di questi obiettivi è da considerarsi complessivamente più che buono. METODOLOGIA Ho sempre svolto l’attività di lavoro pratico assieme alla classe, condividendo il lavoro con gli studenti con

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l’obiettivo di valorizzarne gli aspetti educativi mediante una compartecipazione diretta, senza la quale ritengo che questi insegnamenti sarebbero risultati assai meno incisivi. Ho proposto situazioni ed esercitazioni pratiche dalle più semplici a quelle maggiormente articolate, stimolando gli studenti nelle prove e nelle correzioni, al fine di rendere i movimenti sempre più consapevoli. Materiali e strumenti didattici: tutta l’attrezzatura della palestra, ambiente naturale, musica. VALUTAZIONE La valutazione è frutto di una osservazione continua, lezione per lezione, analizzando le tre aree della personalità (corporea, relazionale e cognitiva), basi scientifiche imprescindibili delle Scienze Motorie. Per gli aspetti maggiormente legati alla sfera corporea sono stati utilizzati mezzi e strumenti di misurazione tecnica delle prestazioni (da non intendersi assolutamente come performance), per quelli maggiormente riferiti a quella cognitiva, là dove non necessariamente legati all’apprendimento corporeo, analisi e confronti di tipo orale. Le valutazioni specifiche sono state effettuate con la verifica delle capacità e dell'impegno profuso da ogni studente nelle particolari esercitazioni da loro eseguite e con l'osservazione dei comportamenti nell'ambito delle singole lezioni. Inoltre ho tenuto in considerazione la frequenza, la continuità del lavoro, l'interesse dimostrato nei confronti della disciplina, la correttezza del comportamento e la diligenza nel portare l’abbigliamento idoneo. AMBITI DI VALUTAZIONE ● Abilità/Competenza 1 - corpo, postura, percezione sensoriale, strutture responsabili del movimento (apparato locomotore), capacità condizionali ● Abilità/Competenza 2 - coordinazione, schemi motori e gesti tecnici, lateralità, equilibrio, organizzazione spaziotemporale, ritmo.. ● Abilità/Competenza 3 - giochi e sport ● Abilità/Competenza 4 - espressivita’ corporea e ambito relazionale / cognitivo ● Abilità/Competenza 5 - sicurezza, salute, igiene e ambiente ● Abilità/Competenza 6 - impegno/comportamento* * Indicatori - curiosità intellettuale ed interesse per la Disciplina - qualità del lavoro individuale e abilità dimostrate - collaborazione con l'Insegnante ed i compagni - comportamento corretto con Insegnante, Compagni e utilizzo rispettoso del Materiale a disposizione - percentuale di frequenza - corretto uso di scarpe e abbigliamento ai fini igienici sia personali che ambientali - ‘giustificazioni’ GRIGLIA DI VALUTAZIONE voto 4 Scarsa o nulla partecipazione all’attività didattica, evita le consegne sottraendosi al lavoro

sia individuale che di gruppo, non segue lezioni e spiegazioni, manifesta pressoché totale disinteresse nei confronti delle tematiche affrontate dimostrando di non saper cogliere il senso e gli obiettivi dei lavori; assume atteggiamenti scorretti fornendo elementi di disturbo alla dinamica formativa degli stessi compagni di classe

voto 5 partecipazione saltuaria all'attività didattica, non rispetta sempre gli impegni, si deconcentra facilmente, ricorre a continue giustificazioni per sottrarsi all'attività pratica; ha conoscenze frammentarie e poco approfondite, stenta a rielaborarle, coglie solo parzialmente gli aspetti essenziali; non ha affatto capacità di lavoro autonomo e va spesso

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richiamato/esortato voto 6 partecipa alle lezioni ed assolve gli impegni pur limitandosi all'indispensabile, ha

conoscenze non troppo approfondite quando non superficiali, rielabora sufficientemente ma in maniera poco autonoma; non lavora sempre in modo costante

voto 7-8 partecipa attivamente facendo fronte agli impegni con metodo, rielabora in modo approfondito e sa applicare le conoscenze, sa lavorare costantemente in maniera autonoma, dimostra interesse e partecipazione attiva nei confronti dei contenuti della materia, dimostrando di poterli proiettare verso buone pratiche di vita

voto 9-10 partecipazione molto attiva, costruttiva e personalizzata, di riferimento anche per il gruppo classe, rielaborazioni ed applicazioni organiche e precise, lavoro autonomo, interesse ed impegno di qualità, collaborazione con compagni e insegnante, applicazione critica delle competenze motorie, dimostrazione effettiva di aver colto le indicazioni essenziali per un utilizzo consapevole ed intelligente (funzionale) del corpo

Infine, il rapporto con le famiglie è stato limitato, mentre pienamente collaborativo quello con il Consiglio di Classe.

PROGRAMMA SVOLTO La Postura. Esercitazioni di scarico, allineamento segmentario, percezione della corretta relazione tra i segmenti corporei, rilassamento e controllo del tono muscolare. Esercitazioni con la fit-ball ai fini posturali e di potenziamento muscolare. Flessibilità muscolare ed esercitazioni di mobilizzazione attiva. Allungamento passivo: esercitazioni di stretching: Principali esercitazioni (ripresa teorica di tecnica ed obiettivi). Cenni sulla tecnica di allungamento PNF. Esercitazioni di rilassamento, scarico, consapevolezza segmentaria (percezione di respiro e peso, dal training autogeno). Ginnastica propriocettiva, equilibrio statico ed equilibrio dinamico; finalità ed esercitazioni. Esercitazioni di equilibrio su base stabile; di equilibrio dinamico col Tappetino elastico; di equilibrio dinamico con rincorsa e salto. Esercitazioni varie di sviluppo delle capacità condizionali Forza, Resistenza, Rapidità e Mobilità Articolare. Resistenza. Miglioramento della funzione cardiocircolatoria e respiratoria attraverso attività di breve durata e attività progressivamente intense (sia aerobiche che anaerobiche): corsa, lavori in piccoli circuiti, utilizzo dei grandi giochi sportivi, ginnastica con la musica. Camminate ‘misto-corsa’ in ambiente naturale. Esercitazioni con lo Step, con finalità coordinative, cardiocircolatorie e ti tonificazione muscolare. Forza. Attività miranti a sviluppare la qualità Forza, maggiormente nella sua componente dinamica, mediante l’utilizzo di sovraccarichi nella Palestrina di Muscolazione. Principali esercitazioni: Squat, Panza, Stacchi e Girate al Petto. Forza dinamica: andature e balzelli. Rapidità. Esercizi di accelerazione e sprint. Esercizi di sprint a coppie con cambi di testimone (mini staffette a coppie). Mobilità Articolare. Vedi sopra (flessibilità e allungamento). Mobilizzazione dell’anca. Destrezza. Esercitazioni a corpo libero e in progressione (memorizzazione combinazioni) con capriole e verticali. Giochi Sportivi. Pallavolo: palleggio, bagher, schiacciata e servizio. Esercizi tecnici individuali e a coppie. Partite in forma libera. Pallacanestro: ripresa dei fondamentali di gioco (apertura palleggio, palleggio, arresti, principali passaggi, tiro in corsa – terzo tempo). Pallamano: esercizi di passaggio a coppie e di costruzione di una azione di attacco (a una porta); scivolamenti difensivi; partite ad una porta.

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Atletica Leggera: Ostacoli, Lancio del Peso e Salto in Alto. Esercizi tecnici di passaggio dell’ostacolo di prima, seconda gamba; esercizi coordinativi di ciclo destro e sinistro, in andatura. Prove di passaggio in corsa. Tecnica di Lancio da fermi. Mini gara. Salti in sforbiciata; valica mento dorsale da fermi; salti con rincorsa. I rappresentanti degli studenti Il Docente – Prof. Stefano Tomasi ______________________________ ___________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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4.12 INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Anno Scolastico 2013/2014 Classe V DT

PROGRAMMA DI RELIGIONE (IRC)

Prof.ssa Linda Serafini

1, NATURA E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA L’insegnamento della religione cattolica (RC) risponde all’esigenza di riconoscere, nei percorsi scolastici, il valore della cultura religiosa ed il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla legislazione concordataria e dell’autonomia scolastica provinciale, l’insegnamento di Religione cattolica è assicurato nel quadro degli ordinamenti, fa parte integrante della programmazione educativa e si colloca nel quadro delle finalità della scuola del Trentino con una proposta formativa originale e oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene. Il confronto con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo fondamentale sia in rapporto alla piena formazione della personalità (in riferimento alle domande di senso che ciascuno si pone e che possono essere aperte ad una risposta religiosa) sia a livello della costruttiva convivenza sociale (rapporto tra persone appartenenti a culture e religioni diverse). In un progetto educativo scolastico il ruolo della religione (e delle competenze che le corrispondono) è principalmente quello di sollecitare l'attenzione alla persona, alla sua complessità, alla sua libertà e alla sua responsabilità. Agganciandosi al processo di crescita della persona, la proposta educativa del Profilo per competenze di Religione cattolica consiste nell’offrire, con modalità diversificate secondo la specifica fascia d’età, l’opportunità di uno studio critico dei fenomeni religiosi evidenziando la caratteristica risposta cristiana-cattolica in relazione alla ricerca identitaria, alla vita relazionale, alle scelte valoriali, alla complessità del reale e alle più radicali domande di senso, consentendo uno specchio di confronto rispetto al quale la persona può liberamente orientarsi e definirsi. Sul piano culturale la RC scolastica intende far conoscere la specificità del fatto cristiano offrendo al ragazzo in formazione la possibilità di conoscere la tradizione culturale-spirituale che caratterizza fortemente l’ambiente in cui vive, consentendogli di comprendere e interpretare aspetti socio-culturali, artistici, valoriali, che trovano il loro significato alla luce della tradizione cristiana-cattolica, che ha segnato la storia e ancora vive e opera nella società di oggi. In altri termini si tratta di: favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso a partire da come si esprime nell’ambiente circostante (segni, espressioni artistiche, strutture, eventi …);

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favorire la conoscenza e la comprensione del dato religioso che si esprime nella vita di molte persone (le conseguenze personali dell’avere una fede religiosa, il riferimento ai valori che orientano la vita …); favorire la conoscenza e la comprensione della specifico della religione cattolica all’interno dell’esperienza religiosa in generale e in riferimento alle principali confessioni cristiane; favorire la conoscenza e la comprensione delle somiglianze e delle differenze fra le religioni; favorire l’apertura ad un dialogo costruttivo;

favorire l’acquisizione di maggiore consapevolezza delle proprie scelte anche in ambito religioso. (Tratto dai Piani di Studio Provinciali della disciplina di Religione Cattolica, 2012) 2. QUADRO DELLE COMPETENZE Competenze disciplinari del TRIENNIO Definite dalle linee guida dei Piani di studio Provinciali per l’IRC.

15.1 Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale;

15.2 Riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei

tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche;

15.3 Riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi

fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri;

15.4 Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme

etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.

3. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE Nella classe V DT partecipano all'ora di religione 5 alunni, 1 ragazza e 4 ragazzi, provenienti dalle valli di Fassa e Fiemme. I ragazzi se adeguatamente stimolati sanno lavorare bene sia in gruppo che singolarmente dimostrando interesse e buone capacità di analisi e riflessione sia oralmente che in elaborati scritti. Sanno partecipare bene alla discussione esprimendo la propria individualità anche attraverso un buon confronto con i compagni e con la materia.

• PERCORSI OPERATIVI

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Unità di Lavoro

Conoscenze

Abilità

Competenza provinciale di riferimento

Giustizia sociale e pace: politica, bene comune ed economia solidale

- Forme d'impegno contemporaneo a favore della pace, giustizia, solidarietà e rispetto del creato

- Il concetto di “bene comune”

- Le responsabilità morali in ordine alla cura delle relazioni, della giustizia e della solidarietà sulla base del messaggio evangelico e della dottrina sociale della Chiesa

- Individuare i principali fondamenti della proposta cristiana riguardo ai rapporti sociali ed economici, alle relazioni internazionali, espressi nella dottrina sociale della Chiesa

-Comprendere l’importanza del bene comune e della responsabilità a cui ogni singolo è chiamato nella costruzione di una società giusta, solidale e in realizzazione

4-Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.

Unità di Lavoro

Conoscenze

Abilità

Competenza provinciale di riferimento

L’Etica della vita: le sfide e il concetto di

persona

- La terminologia e i concetti di base della riflessione etica confrontando i valori su cui si fondano le possibili etiche (liberalismo,utilitarismo,naturalismo, personalismo

- Il concetto di persona nelle sue dimensioni

- bioetica e approfondimenti circa le implicazioni antropologiche sociali e religiose

- Problemi etici riguardanti la vita prenatale, l'ingegneria genetica e il fine-vita

- Riflettere sul dono della vita, sul dolore, la sofferenza e la morte

- Riuscire a comprendere le varie problematiche che sottendono al concetto e all’esperienza della vita, apprezzandone la ricchezza di relazioni che nascono in un ambito di accoglienza fattiva della vita in generale.

-Riconoscere l’importanza di una concezione etica della vita, del suo rispetto e della sua difesa e saper individuare l’importanza di scelte responsabili.

- Riconoscere, a confronto con prospettive di altre culture e religioni, motivazioni e orientamenti del pensiero cristiano e del magistero rispetto a questioni di bioetica

4-Identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.

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La relazione uomo-donna in un cammino condiviso

-Diversità e ricchezza dell’universo maschile e femminile.

-I presupposti psicologici, filosofici e religiosi relativi all’importanza della relazione nell’esistenza dell’uomo

-La famiglia oggi.

• il matrimonio cristiano come sacramento.

-Saper individuare nella parità di condizioni l’unica possibilità per una piena realizzazione alla relazione uomo-donna.

-Cogliere la diversità di genere come ricchezza per la fondamentale realizza- zione dell'uomo nella relazione.

-Riconoscere i fondamenti del matrimonio cristiano quali il dono reciproco, unione e comunione anche con il mondo.

1- Individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale;

I rappresentanti degli studenti La Docente – Prof.ssa Linda Serafini ______________________________ ___________________________ _____________________________ Cavalese, 15 maggio 2014

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Allegati - SIMULAZIONI

1.1 Simulazione di prima prova del 30 aprile 2014 - ITALIANO

ISTITUTO D' ISTRUZIONE “LA ROSA BIANCA – WEISSE ROS E” - CAVALESE

Sezione Liceo Scientifico - Tecnologico Anno scolastico 2013/2014 Classe V DT

SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO Mercoledì 30 aprile 2014

1. Analisi del testo

Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)

Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. "Passare il tempo" dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non

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è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel "Corriere della Sera" del 7 novembre 1961.

1. Comprensione del testo

Riassumi tesi e argomenti principali del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?

2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione "ammazzare il tempo".

2.3 Perché si accrescono i "bisogni inutili" e si inventeranno "nuovi tipi di lavoro inutile"?

2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la "visione del mondo" espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

2. Tema storico Noi sappiamo quali siano state, nel XX secolo, le conseguenze dell'affermazione della superiorità di una razza sulle altre. Ma gli interpreti dell'età dell'imperialismo, con colpevole leggerezza, poterono esaltare la razza bianca e conferirle il compito di civilizzare gli altri continenti. Delinea quell'epoca, popolandola di esploratori, missionari, politici e popoli che parteciparono, a titolo diverso, alla costruzione di sistemi di potere consegnati al nuovo secolo. 3. Redazione di un "saggio breve" o di un "articolo di giornale"

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Sviluppa l'argomento in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro ). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da' al tuo articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione ( quotidiano , rivista divulgativa , giornale scolastico , altro ), Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali ( mostre , anniversari , convegni o eventi di rilievo ). Non superare le quattro colonne di metà foglio protocollo

AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento.

DOCUMENTI

Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

E. MONTALE, Ossi di Seppia, 1925

Anche questa notte passerà

Questa solitudine in giro

titubante ombra dei fili tranviari sull'umido asfalto

Guardo le teste dei brumisti

nel mezzo sonno tentennare

G. UNGARETTI, L'allegria, 1942

Ho parlato a una capra.

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Era sola sul prato, era legata. Sazia d'erba, bagnata dalla pioggia, belava.

Quell'uguale belato era fraterno

al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno,

ha una voce e non varia. Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita sentivo querelarsi ogni altro male,

ogni altra vita.

U. SABA, La capra, in "Casa e Campagna", 1909 - 1910

Gelida messaggera della notte, sei ritornata limpida ai balconi delle case distrutte, a illuminare le tombe ignote, i derelitti resti della terra fumante. Qui riposa

il nostro sogno. E solitaria volgi verso il nord, dove ogni cosa corre senza luce alla morte, e tu resisti.

S. QUASIMODO, Elegia, 1947

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Edvard MUNCH, L'urlo, 1893

"Sento il grido della natura!" (Munch). "La deformazione della figura è giunta a un limite sconosciuto per quell'epoca. L'uomo in primo piano, con la bocca gridante e le mani strette sulle orecchie per non ascoltare il proprio incontenibile urlo, che è anche urlo della natura, è ridotto ad una misera parvenza ondeggiante in un paesaggio di delirio."

M. DE MICHELI, Le avanguardie artistiche del Novecento, Feltrinelli 1999

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1.2 Griglia valutazione prima prova -ITALIANO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE “LA ROSA BIANCA – WEISSE ROS E” - CAVALESE SEZIONE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO

Aspetti del testo (Indicatori e descrittori)

Livello rilevato Basso - medio - alto

Punti Punti assegnati

VALUTAZIONE ANALITICA

REALIZZAZIONE LINGUISTICA Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione testuale (tra le frasi e le parti più ampie di testo); uso adeguato della punteggiatura; adegua-tezza e proprietà lessicale; uso di registro e linguaggi settoriali; presentazione grafica

0-2 3 4 0-4

COERENZA E ADEGUATEZZA Capacità di pianificazione: struttura complessiva e articolazione del testo in parti; coerente e lineare organizzazione dell'esposizione e delle argomenta-zioni; presenza di modalità discorsive appropriate alla forma testuale e al contenuto (ad esempio parafrasi e citazioni nell'analisi del testo o nel saggio breve); complessiva aderenza all'insieme delle consegne date

0-2 3 4 0-4

CONTROLLO DEI CONTENUTI Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie di prove e dell'impiego dei materiali forniti. Analisi del testo: comprensione e interpretazione del testo proposto; coerenza degli elementi di contestualizzazione. Saggio breve o articolo di giornale: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace. Tema di ordine generale: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso in rapporto al tema dato; complessiva capacità di collocare il tema dato nel relativo contesto culturale Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli elementi informativi, delle idee, delle inter-pretazioni

0-1 2 3-4 0-4

VALUTAZIONE GLOBALE Efficacia complessiva del testo, che tenga conto anche del rapporto tra ampiezza e qualità informativa, della originalità dei contenuti o delle scelte espressive, della globale fruibilità del testo, della creatività e delle capacità critiche personali.

0-1 2 3 0-3

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

max 15

/ 15

90

1.3 Simulazione di seconda prova del 9 maggio 2014 - FISICA Il candidato svolga una relazione su uno solo dei seguenti due temi, a sua scelta, prestando particolare attenzione al corretto uso della terminologia scientifica. Tema 1 L’effetto fotoelettrico rimase per lunghi anni un mistero fino alla scoperta delle sue leggi da parte di Albert Einstein e le attività sperimentali di RobertMillikan. Nel 1905, Einstein riuscì a fornire un’interpretazione del fenomeno introducendo il concetto di fotone, la cui esistenza fu poi confermata dalla scoperta dell’effetto Compton nel 1923. Einstein, Millikan e Comptonebbero il premio Nobel per la fisica rispettivamente negli anni 1921, 1923 e 1927. Il candidato: 1. scriva e commenti le leggi fisiche dell’effetto fotoelettrico, descriva il fenomeno e proponga un esempio di applicazione tecnologica; 2. spieghi perché non è stato possibile interpretare l’effetto fotoelettrico utilizzando le caratteristiche di un’onda elettromagnetica; 3. descriva l’effetto Compton 4. calcoli l’angolo di diffusione di un fotone che, avendo un’energia iniziale di 0,8 MeV, ne perde un terzo per effetto Compton: (h = 6;63 x 10̂ -34 J s, me = 9,11x 10̂ -31 kg, c = 3,00 x 10^8 m/s) Tema 2 Un condensatore è un sistema elettrico costruito in modo tale da avere una gran-de capacità. Più condensatori possono essere collegati fra loro per aumentare o diminuire la capacità complessiva disponibile. Il candidato: 1. definisca la grandezza fisica “capacità elettrica” di un conduttore, la sua unità di misura nel sistema S.I. 2. descriva la struttura di un condensatore piano spiegando perchè essa permette d’aumentare, per quanto possibile, la capacità elettrica del sistema; 3. ricavi e commenti la formula per calcolare la capacità elettrica di un condensatore piano; 4. descriva almeno un’utilizzazione del condensatore in ambito scientifico o tecnologico; 5. disegni i simboli grafici di tre condensatori da 100 µF collegati in modo da ottenere le capacità complessive di 150 –µF e di 300 µF. Il candidato risolva, infine, il seguente problema. Un sistema di condensatori avente la capacità complessiva di 1 mF, a cui è applicata la d.d.p. di 10 kV, è fatto scaricare su un resistore con R = 100 OhmŠimmerso in un litro d’acqua distillata alla temperatura di 20 °C e contenuta in un recipiente isolato termicamente. Il candidato calcoli la temperatura finale dell’acqua dopo che il sistema di condensatori si è completamente scaricato e spieghi che cosa succederebbe se si fosse raddoppiato il valore della resistenza.

91

1.4 Griglia valutazione seconda prova - FISICA

Obiettivo Livello Valutazione Voto

Conoscenza lacunosa o approssimativa dei contenuti

2

Conoscenza sufficiente dei contenuti 3

Conoscenza completa dei contenuti fondamentali

4

Conoscenza dei contenuti

Conoscenza completa e approfondita dei contenuti

5

Dimostra difficoltà nella risoluzione di semplici problemi

2

Risolve semplici problemi riproducendo situazioni note

3

Applicazione delle conoscenze

Risolve problemi più complessi 4

Scarsa capacità nell’esecuzione di calcoli e uso delle unità di misura

1

Sufficiente capacità nell’esecuzione di calcoli e uso delle unità di misura

2

Correttezza nei calcoli, utilizzo unità di misura

Buona capacità di calcolo e correttezza nell’uso delle unità di misura

3

Prova incompleta. Scarso utilizzo della terminologia specifica

1

Prova con lievi errori. Svolgimento sufficientemente completo. Adeguato l’utilizzo della terminologia specifica

2

Completezza di esecuzione. Utilizzo di terminologia specifica

Prova corretta e completa. Preciso l’utilizzo della terminologia specifica

3

92

1.5 Prima simulazione di terza prova del 4 dicembre 2013

ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" - CAVALESE ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Anno Scolastico 2013/2014 - Sessione ordinaria

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "B" Mercoledì 4 dicembre 2013

Classe V^ - sez. DT Durata della prova : 3 ore

ALUNNO/A ________________________________________

I TESTI DELLE RISPOSTE DEVONO ESSERE DI LUNGHEZZA C OMPRESA

TRA 10 E 12 RIGHE !!!

MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA

• BIOLOGIA • INGLESE • MATEMATICA • FILOSOFIA • INFORMATICA

VALUTAZIONI CONSEGUITE

• BIOLOGIA / 15

• INGLESE / 15

• MATEMATICA / 15

• FILOSOFIA / 15

• INFORMATICA /15

PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA / 15

Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente orientativi ed hanno l'unica

finalità di consentire allo studente di valutare la performance.

Il coordinatore di classe

Prof. Maurizio Zeni

________________________________

Cavalese, 4 dicembre 2013

93

1. BIOLOGIA a) Perché quando ci scottiamo ritiriamo la mano ancora prima di sentire il dolore? b) Il tessuto connettivo: tipologie e funzioni. 2. INGLESE a) What is the theme of Hard Times by Charles Dickens? b) Why does Emily Dickinson break with the stereotypes of poetry? 3. MATEMATICA a) Dopo aver dato la definizione di punto di accumulazione di un insieme cerca i punti di accumulazione dell’insieme :

{ }

−∈

== 0;2

1 2 Nnnsenn

xxAπ

motiva le tue risposte. b) Enuncia la definizione topologica di lxf

cx=

→)(lim e poi esplicita, usando le disequazioni, la definizione

nei seguenti casi: +∞=→

)(lim5

xfx

e di 2)(lim −=+∞→

xfx

. Rappresenta graficamente la situazione relativa

ai due limiti. 4. FILOSOFIA a) Individua i tratti peculiari dell’Assoluto hegeliano, confrontandolo con le soluzioni di Fichte e Schelling. b) Qual è il significato della metafora hegeliana che riconduce la filosofia ala nottola, sacra a Minerva ? 5. INFORMATICA a) Elaborare un programma che riceve in ingresso una stringa e restituisce i caratteri della in senso inverso. Per realizzare il programma utilizzare una funzione ricorsiva. b) Elaborare una procedura di nome scambia che riceve in ingresso due vettori ( a – b ) di stringhe ed un numero intero “n”. La procedura deve scambiare le stringhe contenute nelle prime n celle del vettore “a “con quelle delle prime n celle del vettore “b”.

94

1.6 Seconda simulazione di terza prova del 1 aprile 2014

ISTITUTO D'ISTRUZIONE "LA ROSA BIANCA" - CAVALESE ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Anno Scolastico 2013/2014 - Sessione ordinaria

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA - TIPOLOGIA "B" Martedì 1 aprile 2014

Classe V^ - sez. DT Durata della prova : 3 ore

ALUNNO/A ________________________________________

I TESTI DELLE RISPOSTE DEVONO ESSERE DI LUNGHEZZA C OMPRESA

TRA 10 E 12 RIGHE !!!

MATERIE INTERESSATE ALLA PROVA • CHIMICA • STORIA • INGLESE • INFORMATICA

VALUTAZIONI CONSEGUITE

• CHIMICA / 15

• STORIA / 15

• INGLESE / 15

• INFORMATICA / 15

PUNTEGGIO MEDIO CONSEGUITO NELLA PROVA / 15

Il punteggio conseguito nelle singole discipline, così come quello finale, sono puramente orientativi ed hanno l'unica

finalità di consentire allo studente di valutare la performance.

Il coordinatore di classe

Prof. Maurizio Zeni

________________________________

Cavalese, 1 aprile 2014

95

1. CHIMICA

a) Quale prodotto si forma dall'addizione di HBr al 2 metil - 1 butene? Illustra il meccanismo di reazione.

b) Che cosa si forma dall'ossidazione di un alcol primario? Fai un esempio c) Quale tra i seguenti prodotti presenta una maggior solubilità in acqua? Perchè?

• pentano • 2-pentene • 1-pentanolo • acido pentanoico

2. STORIA a) Illustra la politica coloniale italiana, da Depretis a Giolitti, collocandola nel quadro dell’imperialismo europeo. b) Descrivi sinteticamente le cause principali dello scoppio della Grande Guerra. 3. INGLESE a) Discuss the main theme of the poem The Waste Land by T.S. Eliot b) What are the most important symbols in the novel The Great Gatsby by F.S. Fitzgerald? 4. INFORMATICA a ) Nella figura è riportata una form di un programma elaborato in Visual Basic. Date le caselle di testo di nome inizio e fine, il programma scorre i valori da inizio a fine ad intervalli di un secondo riportandoli nella casella secondi. Terminato il conteggio nella casella secondi viene inserito il valore 0. Il tempo è controllato da un timer di nome orologio. Si elabori la procedura collegata all’evento Click sul pulsante Conta che permette di far partire il conteggio

Sub Conta_Click(….

End Sub Si elabori la procedura collegata all’evento Tick di orologio che permette di realizzare quanto richiesto

Sub Orologio_Tick(….

End Sub

96

b) Definire una procedura di nome moltiplica che, ricevendo in ingresso un controllo listBox (contenente numeri interi) e un numero intero n, moltiplica per n il valore di tutti gli elementi in esso contenuti.

Sub….

End Sub c) Definire la funzione conta che, ricevendo in ingresso un controllo listBox (contenente numeri interi), restituisce il numero di interi dispari in esso contenuti. Function…. End Function

97

1.7 Griglia di valutazione di terza prova

ISTITUTO DI ISTRUZIONE “LA ROSA BIANCA – WEISSE ROS E” - CAVALESE SEZIONE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO

Candidato …………………………………….................................................... Classe…..........

Criteri Generali

3. Comprensione di quanto richiesto dai quesiti

4. Conoscenza e padronanza delle questioni poste

5. Capacità di sviluppare con coerenza ed in modo personale le argomentazioni

6. Correttezza e competenza specialistica

7. Tutti i quesiti hanno la stessa importanza e lo stesso peso

8. Nella prova di lingua straniera verrà valutato l’efficace uso della lingua

Punteggi Indicatori basso medio alto

Comprensione di quanto richiesto dai quesiti

1 2 3

Conoscenza e padronanza delle questioni poste

2 4 6

Capacità di sviluppare con coerenza ed in modo personale le argomentazioni

1 2 3

Correttezza e competenza linguistico-specialistica

1 2 3

1 prestazione bassa 2 prestazione media 3 prestazione elevata minimo 5 – massimo 15 – soglia di accettabilità 10

Totale ______ / 15

98

Sottoscrivono il presente documento di classe, in segno di condivisione ed accettazione, gli alunni:

Bernard Jean ____________________________________

Botnari Lucia ____________________________________

Gilli Antonio ____________________________________

Golles Daniele ____________________________________

Milazzo Giuseppe ____________________________________

Riz Simone ____________________________________

Rizzoli Thomas ____________________________________

Sandri Tiziano ____________________________________

Zeni Elisa ____________________________________

99

Sottoscrivono il presente documento di classe, condividendone unanimemente i contenuti i seguenti docenti: Prof. Zeni Maurizio

Prof.ssa Angela Panciullo

Prof.ssa Bridi Verena

Prof. Valdan Lorenzo

Prof.ssa Cicognani Franca

Prof. Giorgio Trettel

Prof.ssa Piazzi Alhena

Prof. Tomasi Stefano

Prof.ssa Serafini Linda