ITA_Tenute La Montina. 1990-2010. Vent'anni di Franciacorta

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1990-2010. Vent’anni di Franciacorta

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Il libro/brochure dei vent'anni dell'azienda franciacortina

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L’azienda vitivinicola La Montina nasce in Franciacorta il 28 aprile 1987 per volere di tre dei sette fratelli Bozza: Vittorio, Gian Carlo e Alberto. Mio padre Gian Carlo e gli zii Vittorio e Alberto provengono dalla campagna, permeati dalle sue tradizioni. Dalla campagna hanno tratto passione per la terra e per l’enologia sin dalla più tenera età. Sì, perché il loro padre – mio nonno Fioravante Antonio (detto Fiore) – lavorava già i vigneti e produceva vino rosso; anch’io ricordo le sue mani tinte del tipico colore dei vinattieri, il viola rilasciato sulla pelle dai pigmenti del vino. Mia nonna Vittoria Gaia (detta Gina), gestiva la propria Osteria nel cuore di Monticelli Brusati, il paese in provincia di Brescia dove tutti siamo nati; un trascorso che si ripete, come se il Dna di questi uomini contenesse da chissà quante generazioni il codice genetico del vignaiolo.Oggi La Montina – o meglio, le Tenute La Montina, come in realtà è denominata la nostra azienda vitivinicola – conta molte vendemmie e molto lavoro basato su concetti nuovi e tecnologicamente evoluti e pur tuttavia incardinati nella tradizione acquisita dall’indissolubile e rispettoso legame con il territorio per l’ottenimento della Qualità. Prerogative fondanti, queste, che si declinano nella conoscenza, nella maestria di impiantare e le viti, nell’individuare i siti migliori per allevare l’uva da millesimare, nell’accompagnarci con saggezza lungo il ventunesimo secolo, mantenendo fede all’impegno generazionale di ottenere sempre il meglio dalla ricerca sia per gratificare le nostre scelte sia per appagare il piacere di degustare i nostri Franciacorta. Con il Ventennale la nostra produzione raggiunge le 450.000 bottiglie di pregiati Franciacorta, frutto di scelte operate da sapienti uomini di vigna che giorno dopo giorno vivono il territorio e, come allora, ne condividono la condizione e i cambiamenti climatici interagendo quotidianamente con esso per interpretarne ogni messaggio.

Tenute La Montina: vent’anni di Franciacorta con passione. Di padre in figlio

Da sinistra Gian Carlo Bozza mentre effettua il tradizionale «dégorgement à la volée», la sboccatura, per eliminare i sedimenti nel vino; di seguito i fratelli Vittorio e Alberto con Michele.

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Monticelli Brusati è un paese che occupa uno splendido lembo di terra nel versante Nord Orientale della Franciacorta, dove finiscono le strade carrozzabili e inizia la boscosa Valle Mugnina. Alle spalle, il lago d’Iseo fa da corona donando uno speciale microclima di cui tutti beneficiano, vigneti compresi.Le prime notizie su La Montina risalgono al 1620, quando proprietaria della casa padronale era una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – il cui cognome originò il toponimo Montina. Da allora questa piccola località che comprende, oltre le terre vitate, la collina retrostante è denominata per l’appunto «La Montina». All’interno della Tenuta vinicola domina la seicentesca Villa Baiana che ospita in tutti gli spazi espositivi visibili centinaia di opere d’arte del «Museo di Arte Contemporanea in Franciacorta Remo Bianco». La Tenuta accoglie nella suggestiva ex barricaia anche una vitale e spaziosa Galleria d’arte per esposizioni temporanee di pittura e scultura. E un classico Wine Shop.In passato Villa Baiana era sede di un Convento di Suore dell’Ordine delle Dorotee, i cui interni sono oggi utilizzati per altri fini dalla nostra azienda.Ricordo i tre fratelli passeggiare nel cortile di quella grande e nobile dimora toccando le pietre, i colonnati, le grosse mura. Di tanto in tanto le loro braccia indicavano alcuni punti nel vuoto, tracciando nell’aria il progetto che da lì a poco avrebbe preso vita. I lavori iniziarono nel 1985, la collina che scende a ridosso dell’antica villa padronale venne svuotata al suo interno, gli escavatori mangiarono la terra e, fedeli al progetto, si iniziò a ricostruire la struttura portante.

Sin dal 1620 La Montina deve il suo nome alle tenute di campagna di Benedetto Montini, avo di Papa Paolo VI

Lavori in corso nella tenuta della seicentesca villa padronale appartenuta alla famiglia Montini. La villa sarà completamente ristrutturata dal 1985 in poi per ospitare la nuova azienda vitivinicola di Franciacorta dei fratelli Bozza, denominata «La Montina».

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Primi anni Ottanta del secolo scorso: ecco come si presentavano le antiche mura della villa agli occhi di Vittorio, Gian Carlo e Alberto Bozza. Il sogno di investire con passione in Franciacorta diviene da allora realtà. Nelle pagine seguenti la villa padronale, oggi totalmente ristrutturata.

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La prima vendemmia del 1987 consentì una produzione di 25.000 bottiglie, mentre la ventesima del 2007 ha portato le Tenute La Montina ad aumentare la produzione dei suoi Franciacorta fino a raggiungere le 450.000 bottiglie. In pochi anni gli interventi di ampliamento si sono susseguiti consentendo contem-poraneamente ai vini di riposare

sui lieviti per affinarsi. Ma gli spazi non erano sufficienti per contenere il nostro sogno e dunque occorreva crearne di nuovi. Abbiamo ampliato perciò la vecchia cave estendendo la nuova cantina a 7.450 metri quadrati ricavati sotto la collina preservandone le caratteristiche, il paesaggio e le sue bellezze.Forse nonno Fiore e nonna Gina rimarrebbero sbalorditi dalla capacità dei loro figli, che con dedizione e tanto lavoro hanno trasformato l’antica tenuta di Contrada Baiana fra le principali protagoniste di quella realtà vinicola apprezzata in tutto il mondo che è oggi la Franciacorta.E così, con la stessa cura, intuizione e capacità con cui abbiamo realizzato il sogno della nostra cantina, gestiamo con uguale passione e direttamente sia i 72 ettari di vigna dislocati in 7 comuni franciacortini, sia la pigiatura soffice mediante il Torchio verticale Marmonier con la conseguente caduta dei mosti per gravità, oltre alla tecnologica sala per la vinificazione e la scelta dei legni per la fermentazione in barrique.

Dal classico torchio dei nonni Bozza al tecnologico “Marmonier”, una rarità in Franciacorta

Nella pagina accanto, il vecchio torchio per uva della famiglia Bozza esposto nella barricaia dell’azienda vitivinicola. In alto, i ritratti di “Nonna Gina” e “Nonno Fiore”, genitori di Vittorio, Gian Carlo e Alberto. Nelle pagine seguenti, il Torchio verticale Marmonier.

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Da sempre La Montina è stata una «cantina aperta»: ogni giorno dell’anno accoglie gli enoturisti, che vengono accompagnati in visite guidate con degustazione. Ad essi vengono illustrati i complessi percorsi che portano dalla vigna alla bottiglia finita, viene raccontato quanto lavoro vi sia dietro un calice di Franciacorta, le 70 volte che una bottiglia viene toccata nell’arco dei 3 anni di vita media che trascorre in cantina.I fratelli Bozza hanno fatto della cultura del vino uno dei capisaldi del nostro lavoro e questo impegno è stato riconosciuto con l’assegnazione del Premio Accoglienza Essere Franciacorta, indetto dalla Strada del Franciacorta in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano, che ha decretato La Montina l’azienda vinicola con il più elevato e qualificato livello d’accoglienza fra le pur eccellenti cantine della Franciacorta. Una cantina da visitare, per scoprire quanta passione, lavoro, storia c’è dietro al perlage finissimo e persistente, alla piacevole sapidità e freschezza dei nostri Franciacorta.

In cantina per scoprire quanto lavoro e storia c’è dietro al perlage dei Franciacorta

Un suggestivo scorcio delle cantine La Montina dove avviene lo stoccaggio delle bottiglie di Franciacorta, perfettamente coricate e disposte in cataste dove avverrà la rifermentazione.

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Nella pagina accanto, le tradizionali pupitres di castagno accolgono le bottiglie infilate per il collo nei rispettivi fori per l’operazione di remuage allo scopo, ruotandole, di staccare manualmente i sedimenti del vino dal vetro. Sopra e nelle pagine successive, alcune immagini della bottaia con barriques; la statua lignea di Papa Paolo VI (nel fondo) è stata scolpita da Luigi Zambelli.

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Il 2010 è per le Tenute La Montina una data importante: una nuova fase della nostra storia iniziata nel 1987 con la prima vendemmia commercializzata nel 1990 per giungere a quella del Ventennale 2007, in degustazione dal 2010. E per celebrare le nostre prime 20 vendemmie, abbiamo pensato di rinnovare con la stessa eleganza che contraddistingue i nostri Franciacorta non solo l’immagine grafica aziendale, ma anche il design delle bottiglie nei formati Classico, Magnum e Jeroboam.Abbiamo perciò affidato l’incarico di ridisegnare la nuova immagine all’artista Paolo Menon, membro del Museo della Permanente di Milano, noto per la sua passione e conoscenza del mondo dell’enologia, rivelatosi da subito un sensibile interprete del nostro stile di oggi.Gli elementi sculturali della nuova bottiglia esprimono da subito eleganza e austerità: dalle linee sinuose dell’ampolla, il lungo collo riceve alla base un cammeo fuso nel vetro, raffigurante due leoni che reggono una tiara. L’altorilievo intende pertanto «fondere» simbolicamente la cultura bresciana del territorio rappresentato dal leone dell’antica «Brixia fidelis» (motto blasonato della città di Brescia), all’orgoglio leonino de La Montina radicata nella seicentesca tenuta di campagna bresciana appartenuta a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – da

Per celebrare il Ventennale le nuove forme vinarie delle Tenute La Montina indossano lo smoking

Vestire il vino è un’arte che richiede senso estetico, capacità di sintesi e conoscenza delle arti grafiche. Accanto, una selezione dei primi appunti stilistici di Paolo Menon. In alto, l’etichetta Vintage Pas Dosè Franciacorta, in degustazione dal 2013, diventa logo aziendale.

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cui inoltre prese nome la collina retrostante.Altro elemento di seduzione visiva – altrettanto importante nel suggellare i gesti creativi da dedicare a un vino – è l’etichetta che s’incastona nella nicchia in bassorilievo a mo’ di corona per cingere la bottiglia con la nobiltà dei Franciacorta mentre gli stessi continuano ad evolversi e affinarsi nella nuova dimora.Non da ultimo, una piccola raffinatezza grafica: il nuovo logo con cui si fregiano le nuove etichette riprende affettivamente l’iniziale «M» in omaggio alla continuità con il carattere tipografico che abbiamo utilizzato fino ad ora.Ogni etichetta, infine, è stata declinata nei sei colori che contraddistinguono le altrettante tipologie dei Franciacorta della nostra Casa: il color avorio per i Brut, l’oro per i Brut Millesimato Aurum, l’argento per i Brut Satèn Argens, il verde per gli Extra Brut, il rosa melograno nelle versioni Rosé Demi Sec (bottiglia nera) e Rosé Extra Brut Rosatum (bottiglia trasparente), per concludere con l’etichetta di colore nero, logo in oro per denominare le Vintage, le grandi Pas Dosé R iserva, orgoglio di famiglia.

In alto, il brindisi dei fratelli Bozza al Ventennale della loro attività in Franciacorta. Da sinistra, Alberto, Vittorio e Giancarlo con il figlio Michele. Accanto i sette Franciacorta.

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Villa Baiana e La Montina coesistono nella stessa tenuta e sono l’una il complemento dell’altra. La stessa dedizione e ricerca dell’eccellenza che caratterizza la produzione vitivinicola delle Tenute La Montina, ha spinto i fratelli Bozza a restaurare nel 1989 il palazzo seicentesco costruito da Benedetto Montini e ridotto a quel tempo a poco più di un rudere. É stato un lavoro lungo, complesso, ripagato dalla soddisfazione di veder rinascere, ritornata all’antico splendore, Villa Baiana. Il palazzo – che può ospitare fino a 600 persone – ha tre grandi saloni e terrazze panoramiche. Si trova in una posizione incantevole, con vista sui vigneti della Franciacorta ed è circondato da un parco di piante secolari, tra cui spicca un pregiatissimo cedro del Libano datato 1784. Una soluzione prestigiosa, ricca di storia e fascino, per chi cerca una location per un evento speciale, una festa, un meeting. Il parco e la terrazza del primo piano permettono, con la bella stagione di ampliare considerevolmente la capienza.

Post scriptum:l’eccellenza a Villa Baiana

Nelle due immagini, la Sala del Torchio che può accogliere oltre cento ospiti e un dettaglio di una tavola imbandita per il classico ricevimento. Nelle pagine seguenti, il giardino interno.

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Una caratteristica che contraddistingue Villa Baiana di cui i fratelli Bozza sono fieri, è che non si ricorra a catering esterni, ma a un vero e proprio ristorante interno dedicato esclusivamente agli ospiti degli eventi. Chef, brigata di cucina e pasticcieri garantiscono la preparazione espressa di menù di assoluta qualità e raffinatezza.

Ecco alcune prelibatezze tipiche della cucina proposta agli ospiti di Villa Baiana accostate ai classici Franciacorta delle Tenute La Montina. 1. Petto di quaglia, tortino di patate e tartufo con salsa alle spezie, abbinato al Franciacorta Extra Brut. 2 . Lo chef Dragan Erdemović. 3. Lo chef Maurizio Veschetti . 4. Lo chef pasticciere Primo Pinetti con un giovane assistente. 5 . Raviolo al Bagoss croccante, abbinato al Franciacorta Aurum Millesimato Brut. 6 . Lo chef Gianluigi Cantaboni. 7. Galantina di faraona al ginepro e sformato di porcini, abbinati al Franciacorta Vintage Riserva Pas Dosé. 8 . Dolcezza di mandorle e cioccolato, dessert abbinato al Franciacorta Rosé Demi Sec.

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Per fornire un servizio completo a professionisti e aziende che cercano per i propri meeting e convention un luogo che sappia coniugare la tradizione e l’innovazione, è stata realizzata nel 2006 una moderna Sala Congressi dotata delle più moderne attrezzature, dalla capienza di 170 posti e predisposta per video conferenza e traduzione simultanea con la possibilità di registrazione audio e video.Il desiderio di far conoscere non solo i nostri vini, ma anche di promuovere il territorio in cui è incastonata La Montina, ha portato la nostra Famiglia a creare all’interno della tenuta un luogo dedicato ai sapori della terra bresciana: il Wine Shop La Montina, dove la passione per il vino incontra altri sapori del territorio. All’interno del Wine Shop, i visitatori della cantina e gli appassionati gourmet trovano - oltre ai pregiati Franciacorta de La Montina – prelibatezze gastronomiche provenienti da una nutrita schiera di produttori della Franciacorta e delle Valli Bresciane.

Post scriptum:Centro Congressi e Wine Shop

Nella pagina accanto, la solare scala a chiocciola che conduce al Centro Congressi (in alto).

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In alto da sinistra/upper from left, Mariella Boniotti Bozza, Alberto Botticini, Roberto Belleri, Alessandro Silvestri, Michele Bozza, Paride Guzzetti, Stefano Spada, Anna Bozza. In basso da sinistra/bottom left, Alceo Totò, Rocco Marino, Barbara Bozza e Massimiliano Gandossi.

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Dove allignano i nostri Franciacorta

tutti i collaboratori che hanno contribuito con il proprio lavoro a far crescere qualitativamente l’Azienda nei suoi primi 20 anni. E coloro che con passione hanno partecipato alla realizzazione della nuova immagine del Ventennale. In particolare: Paolo Menon per il design della bottiglia e la direzione artisticaMassimiliano Gandossi per l’immagine graficaMarina Tagliaferri per la comunicazioneRinaldo Capra per i ritratti fotografici e still-lifeEnrica Magnolini per l’assistenza fotograficaFederico Pollini per le fotografie in esternoMarino Colato per le fotografie degli interniBeppe Baiguera per la cartografia

La Poligrafica Bresciana di Brescia per la stampa

ringrazia