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PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE,POLITICA,ECONOMICA NUMERO 23 GIUGNO 2008 D a Benedetto XVI, al Presidente d e l l a Repubblica, a l l e Associazioni di genitori, a moltissimi dirigenti e docenti,è stato sottoli- neato con insistenza che, la società e l’uomo,oggi, hanno bisogno assoluto di recuperare qualità educativa e formativa, e un sup- plemento di anima e di etica esistenzia- le. La Scuola – si ripete spesso – non gode più di quella sua specifica “connotazio- ne educativa” che le faceva guadagnare rispetto, collaborazione sociale, dignità istituzionale! Negli ultimi decenni, si ritiene da più parti, ha subito riforme e controriforme,mode (autogestione,ecc.) e “scelte”pedagogiche e disciplinari spesso tra loro in contrasto, tali da inge- nerare “disorientamento” in moltissimi dirigenti e docenti, ma anche sconcerto nelle famiglie e in molti studenti .Al punto che, oggi, sempre più spes- so, si“snobba” scuola e docenti, si aggrediscono dirigenti e insegnanti, si rifiutano le decisioni e il rispetto delle regole fino … ad atti vandalici gra- vi (si allagano, incendiano, demo- liscono scuole; branchi “aggredi- scono” fanciulle ..poi “filmate” e “affidate” ad internet!) D’Altro verso, la droga spesso vi circola pesantemente... alcuni “studenti” ne diventano sprovveduti spaccia- tori; altre volte si rivelano dediti all’alcool, e responsabili di vere e proprie malefatte ….(fenomeni di bullismo….) Un nichilismo esistenziale sembra spazzare via i valori più nobili del- la vita! In questo “clima” sociale, che per- cepisce spesso la scuola come ormai inutile perdita di tempo, si determina spesso, non sempre, un grave livello di disinformazione, ignoranza, disattenzione e scarsa motivazione allo studio: in molte statistiche risultiamo ormai nelle retroguardie europee, e non solo. Il ministro Fioroni, con propria ordinanza del febbraio scorso, reintroduce – ove richiesto – per il prossimo anno, sembra, consen- ziente pure l’attuale ministro, l’e- same di riparazione a settembre; per intanto si parla di debiti for- mativi, corsi di sostegno estivi… La confusione è piuttosto totale! Secondo il Corriere della Sera dell’11 maggio u.s., il polverone di polemiche si è sollevato anche per- ché “7 ragazzi” su 10 nel primo quadrimestre hanno totalizzato almeno un 5 in pagella…si preve- de una strage di bocciati. Da parte loro,molti docenti, intan- to, insorgono: ”decisione frettolo- sa… non ci sono le risorse per avviare le lezioni di sostegno….” Ancora, i media informano che proprio in questi ultimi mesi mol- ti studenti, in specie di licei scien- tifici, abbandonano gli studi o si rifugiano nel “mercato”parallelo privato dei diplomifici! L’esodo, in ogni caso, va dagli istituti scienti- fici ai tecnici, ai professionali, a parte lo stesso abbandono scolasti- co! Dove va la scuola ! Dove va la scuola ! “C’è bisogno di un concorso per riscrivere un nuovo libro “CUORE?” Il Presidente dell’AIAS -dott. Salvatore Gaetano Esposito Centro AIAS-Lauria Servizio Specialistico Neuropsichiatria Infantile -d.ssa Debora Tripodi - N.P.I. -Direttrice Sanitaria -d.ssa Giulia Ingegneri - N.P.I. -Consulente -d.ssa Maria Luisa Sgalambro -Fisiatra -Consulente Logopedia Impiantistica Protesi -d.ssa Elvira Liguori - Logopedista R.I.L.I.C. -Servizio consulenza -dott. Gaetano Rivelli -psicologo-psicoterapeuta -Consulente Servizio Terapeutico Salvatore Gaetano Esposito segue a pag. 2 Palestra di psicomotricità Un Edificio Scolastico

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PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE, POLITICA, ECONOMICA NUMER

O23

GIUGNO

2008

Da

B e n e d e t t oXVI, alP r e s i d e n t ed e l l aRepubbl ica ,a l l eAssociazionidi genitori,a moltissimidirigenti ed o c e n t i , èstato sottoli-neato con

insistenza che, la società e l’uomo,oggi,hanno bisogno assoluto di recuperarequalità educativa e formativa, e un sup-plemento di anima e di etica esistenzia-le.La Scuola – si ripete spesso – non godepiù di quella sua specifica “connotazio-ne educativa” che le faceva guadagnarerispetto, collaborazione sociale, dignitàistituzionale! Negli ultimi decenni, siritiene da più parti, ha subito riforme econtroriforme,mode (autogestione,ecc.)e “scelte”pedagogiche e disciplinarispesso tra loro in contrasto, tali da inge-nerare “disorientamento” in moltissimidirigenti e docenti, ma anche sconcertonelle famiglie e in molti studenti.Al punto che, oggi, sempre più spes-so, si“snobba” scuola e docenti, siaggrediscono dirigenti e insegnanti, sirifiutano le decisioni e il rispetto delle

regole fino … ad atti vandalici gra-vi (si allagano, incendiano, demo-liscono scuole; branchi “aggredi-scono” fanciulle ..poi “filmate” e“affidate” ad internet!) D’Altroverso, la droga spesso vi circolapesantemente... alcuni “studenti”ne diventano sprovveduti spaccia-tori; altre volte si rivelano deditiall’alcool, e responsabili di vere eproprie malefatte ….(fenomeni dibullismo….)Un nichilismo esistenziale sembraspazzare via i valori più nobili del-la vita!In questo “clima” sociale, che per-cepisce spesso la scuola comeormai inutile perdita di tempo, sidetermina spesso, non sempre, ungrave livello di disinformazione,ignoranza, disattenzione e scarsamotivazione allo studio: in moltestatistiche risultiamo ormai nelleretroguardie europee, e non solo.Il ministro Fioroni, con propriaordinanza del febbraio scorso,reintroduce – ove richiesto – per ilprossimo anno, sembra, consen-ziente pure l’attuale ministro, l’e-same di riparazione a settembre;per intanto si parla di debiti for-mativi, corsi di sostegno estivi…La confusione è piuttosto totale!Secondo il Corriere della Seradell’11 maggio u.s., il polverone dipolemiche si è sollevato anche per-ché “7 ragazzi” su 10 nel primoquadrimestre hanno totalizzatoalmeno un 5 in pagella…si preve-de una strage di bocciati.Da parte loro,molti docenti, intan-to, insorgono: ”decisione frettolo-sa… non ci sono le risorse peravviare le lezioni di sostegno….”Ancora, i media informano cheproprio in questi ultimi mesi mol-ti studenti, in specie di licei scien-tifici, abbandonano gli studi o sirifugiano nel “mercato”paralleloprivato dei diplomifici! L’esodo, inogni caso, va dagli istituti scienti-fici ai tecnici, ai professionali, aparte lo stesso abbandono scolasti-co!

DDoovvee vvaa llaa ssccuuoollaa !!DDoovvee vvaa llaa ssccuuoollaa !!“C’è bisogno di un concorso per riscrivere un nuovo libro “CUORE?”

Il Presidente dell’AIAS-dott. Salvatore Gaetano Esposito

Centro AIAS-LauriaServizio Specialistico

Neuropsichiatria Infantile

-d.ssa Debora Tripodi - N.P.I. -Direttrice Sanitaria

-d.ssa Giulia Ingegneri - N.P.I. -Consulente

-d.ssa Maria Luisa Sgalambro -Fisiatra-Consulente

Logopedia Impiantistica Protesi

-d.ssa Elvira Liguori - Logopedista R.I.L.I.C. -Servizio consulenza

-dott. Gaetano Rivelli -psicologo-psicoterapeuta-Consulente Servizio Terapeutico

S a l v a t o r e G a e t a n o E s p o s i t o

segue a pag. 2Palestra di psicomotricitàUn Edificio Scolastico

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La riforma delle Asl, e la riforma deglienti intermedi, che la Giunta regionale

ha proposto a suo tempo con disegni dilegge, sono state al centro dell’audizione -tenuta in prima Commissione - del presi-dente della Regione Vito De Filippo. Ildisegno di legge sul “riassetto organizzati-vo e territoriale del Servizio SanitarioRegionale”, ha lo scopo di accorpare leAziende sanitarie locali e rilanciare la fun-zione dei Distretti socio-sanitari per raffor-zare la competitività del servizio sanitarioregionale. Previste, come è noto, due Asl adimensione provinciale e un’Azienda ospe-daliera regionale, mentre il territorio saràorganizzato in Distretti della salute adimensione comprensoriale, coincidenticon gli Ambiti socio-territoriali dei servizialla persona, e possibilmente con le aree-programma della programmazione territo-riale integrata. E’ previsto inoltre il raffor-zamento delle reti intra e interaziendali,con particolare riguardo ai percorsi specia-listici clinico-terapeutici ad alte specialità,alle politiche della prevenzione ed ai ser-vizi di emergenza-urgenza. “Il ddl di rior-

dino del Servizio sanitarioregionale si inquadra nellagenerale attività di riformadella governance - ha spie-gato De Filippo – direttaanche a costruire una riorga-nizzazione del territorio inmodo ordinato, attraverso lacostituzione di un nuovoente che assorbe le funzioniche oggi svolgono leComunità montane, modellosuperato anche perché i lorocompiti e le loro attività era-no state ridotte in termini digestione riducendosi allasola forestazione. L’ente si occuperà dipolitiche sociali, strutturali, urbanistiche suun’area vasta ed avrà una grande forzaoperativa concreta senza competizioni coni Comuni o le Province”. “Distretti sanitari, socio assistenziali – hadetto ancora il presidente della Regione -Comunità intermedie e locali hanno lo stes-so territorio a disposizione quindi le poli-tiche sanitarie e sociali, le politiche di svi-

luppo e di investimento sono collocabili sulterritorio con un’unica regia ed un’unicadimensione territoriale.Il disegno di leggedi riordino del Servizio sanitario regionaleapre quindi una stagione di riforme e dicambiamenti importanti, ma la riforma del-le Asl “non va vista solo nell’ottica delrisparmio – ha aggiunto ancora De Filippo- o della riduzione dei direttori generali,cose che comunque si verificheranno”.

Giugno 2008 | PAGINA 2

SS aa nn ii tt àà aa dd ii mm ee nn ss ii oo nn ee pp rr oo vv ii nn cc ii aa ll eeCCoonn llaa rriiffoorrmmaa ssoolloo dduuee aazziieennddee ssaanniittaarriiee pprroovviinncciiaa llii

Per le famiglie,naturalmente,saltano progetti, vacanze,ferie, impegni economiciassunti.. come si fa?Ecco il quadro di una scuolae di una società in grave dif-ficoltà e sofferenza!Il giornale “Repubblica”, il26 maggio pubblica un arti-colo, ispirato ad un testo diZagrebelsky: “ La scuola ita-liana ha ancora bisogno di “

MAESTRI,” soppiantatiormai da televisione, pubbli-cità, mode. . . “.Addirittura, Adriano Sofri,insospettabile di conservato-rismo, sostiene sulla“Repubblica” del 3 giugnoscorso: “ oggi c’è ancorabisogno di riscrivere il libroCUORE, c’è bisogno di DeAmicis, come di PINOC-CHIO, o di una nuova “ LET-TERA AD UNA PROFESSO-RESSA . . . .” “ Ma quando l’antica maestra“intera” si scisse nelle tre ( 4

– 5 – 6 ) maestre per due clas-si, per ragioni sindacali – nonpedagogiche – contro il crol-lo demografico, si minò un “pilastro” della nostra convi-venza: la brava buona mae-stra unica, intera, quella dellibro di De Amicis”.

Dunque, tanti interrogati-vi, dubbi, sconcerto sul fun-zionamento del “sistemascuola”..Forse aveva ragione un diri-gente scolastico, quando –qualche tempo fa - affermavache per rimettere in cammino

questa scuola, non sarannosufficienti venti -trenta annidi serio lavoro e impegno ditutti: famiglia, scuola, socie-tà, politica, che sappiano“ripensare” il funzionamentoproduttivo della formazione,“l’organizzazione” dellascuola e della classe; la cul-tura psico-pedagogica – pri-ma che disciplinare – degliinsegnanti; le competenze deidocenti anche in merito allecapacità (autorevolezza) difar rispettare le regole basi-lari della convivenza civile.

I danni della ricostruzioneLa Corte dei Conti chiede oltre 400 mila euro a 12 amministratori

La gravità straordinaria della crisi finanziaria in cui versa la finanza locale difficilmentepotrà essere superata, nonostante l’intervenuto aumento delle tasse comunali sancito nel-

l’approvazione del bilancio dell’ente locale. L’enormità del danno alle casse comunali deter-minato a seguito della vicenda della “bretellina” non resterà – pare – un caso isolato, maancora altri contenziosi si apprestano a minacciare la sostenibilità finanziaria del comunedi Lauria.Intanto la Procura regionale della Corte dei Conti ha notificato gli avvisi a dodi-ci amministratori locali, che – novelli apostoli componenti dal 2003 al 2006 delle giunte –si presume abbiano procurato un danno complessivo di circa 423 mila euro. La giustiziacontabile contesta - in varia misura – il danno ai singoli amministratori chiamati a renderneconto.Quest’altra vicenda è relativa alla proroga ed estensione ulteriore degli incarichi aitecnici incaricati di verificare le pratiche del sisma, mentre stando alla normativa richia-mata dalla Corte dei Conti doveva essere riaperto l’avviso pubblico per il reclutamento.Lafarraginosa normativa relativa al terremoto contribuisce a rendere complesso il contenzio-so aperto dalla giustizia contabile, ma comunque resta avviato il procedimento.Questi acca-dimenti ed altre informazioni - che pure circolano – hanno determinato il venire meno del-la fiducia dei cittadini nelle istituzioni di governo locale. La caduta di credibilità di chi leregge si è largamente diffusa nella popolazione, che si rende conto - per altri aspetti, daiservizi a tutto il resto - della gravità straordinaria della crisi dell’ente locale.(a.s.)

Lagonegro - A.S.usl n°3 - Sede Centrale

Lauria - Il Comune

DDoovvee vvaa llaa ssccuuoollaa(segue da pag. 1)

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Giugno 2008 | PAGINA 3

RRiioorrddiinnoo tteerrrriittoorriiaallee ddeeggllii eennttii llooccaallii iinntteerrmmeeddiiDDaa ll ll ee CCoommuunn ii tt àà MMoonn tt aa nnee aa ll ll ee CCoommuunn ii tt àà LL oocc aa ll ii

Sussidiarietà, differenziazione,autonomia, cooperazione e

programmazione sono i piùimportanti principi contenutinella legge istitutiva delle nuoveComunità Locali, che andranno asostituire le Comunità Montane.Il provvedimento disciplina l’or-dinamento del governo di areavasta di dimensione sovracomu-nale e provvede al conseguenteriordino normativo dei compiti edelle funzioni pubbliche inambito infraprovinciale del siste-ma delle autonomie istituzionali. In sostanza, le nuove particolariforme di unione di comuni, defi-nite Comunità Locali, vengonoriconosciute come enti locali dilivello intermedio, fra comuni eprovince, ed ambito ottimale perl’esercizio associato su scalasovracomunale di compiti, fun-zioni e servizi, e per la propostae l’attuazione delle politicheregionali di sviluppo locale.In linea generale sono tre i prin-cipali compiti delle Comunitàlocali: pianificazione territoriale

sovracomunale, difesa del suoloe tutela dell’ambiente; sviluppoeconomico e programmazionedelle attività produttive; pro-grammazione organizzazione egestione associata dei servizi. Le Comunità Locali hanno auto-nomia finanziaria fondata su cer-tezza di risorse proprie e trasfe-rite. La Regione concorre alfinanziamento delle Comunità

Locali per la rea-lizzazione deiprogrammi diinvestimento, eassicura la coper-tura finanziariadegli oneri neces-sari all’eserciziodi funzioni trasfe-rite o delegate. A tal proposito ildisegno di leggeistituisce il“Fondo regionaleper la montagna”e viene anche raf-forzato il “Fondodi CoesioneInterna” per il

sostegno dei Comuni più svan-taggiati delle aree interne dellaRegione, la promozione e l’in-centivazione delle gestioni asso-ciate di funzioni e servizi all’in-terno dei territori dellaComunità locale, e il supportoall’elevazione delle capacitàamministrative e progettuali.Nelle more del compimento del

processo costitutivo delleComunità Locali, le ComunitàMontane rimangono operative.Al fine di concorrere agli obiet-tivi di contenimento della spesapubblica fissati dalla LeggeFinanziaria 2008 e fino alla costi-tuzione delle Comunità Locali, leComunità Montane vengonodeterminate in numero nonsuperiore a 12, mentre le altresaranno commissariate. Nella fase transitoria che dureràun anno, fino alla costituzionedelle Comunità Locali, tutti gliorgani delle Comunità Montanesi dovranno adeguare nel nume-ro e nelle indennità ai parametridella Finanziaria dello Stato.Sarà garantita così la riduzionedei costi prevista dalla normati-va. La Regione provvederà a disci-plinare gli effetti conseguentialla soppressione delleComunità Montane, in particola-re con riferimento alla ripartizio-ne delle risorse umane, finanzia-rie e strumentali.

Lauria - Comunità Montana del Lagonegrese

EDU ESADISCIPLINA APPELLO DISCIPLINA APPELLO

ISTITUZIONE DIRITTO PUBBLICO 26 GENNAIO ISTITUZIONE

DIRITTO PUBBLICO 26 GENNAIO

SOCIOLOGIA GENERALE 20 FEBBRAIO SOCIOLOGIA GENERALE 20 FEBBRAIO

SOCIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE 20 FEBBRAIO SOCIOL. DEI PROCESSI

CULT. E COMUNICATIVI 20 FEBBRAIO

GEOGRAFIA E RELAZIONIINTERNAZIONALI 21 FEBBRAIO

PEDAGOGIA GENERALE 15 MARZO PADAGOGIA GENERALEE SOCIALE 15 MARZO

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 28 MARZO ORGANIZZAZIONE

AZIENDALE 28 MARZO

MEDICINA DEL LAVORO 9 MAGGIO

TECNOL. DIDATTICHE 15 MAGGIO

STORIA DELLA PSICOLOGIA 17 MAGGIO PSICOLOGIA GENERALE 17 MAGGIO

CINEMA FOTO E TELEVISIONE 23 MAGGIO CINEMA FOTO E

TELEVISIONE 23 MAGGIO

INGLESE 17 GIUGNO INGLESE 17 GIUGNO

DIDATTICA GENERALE 28 GIUGNO DIDATTICA GENERALE 28 GIUGNO

MEDICINA DELL’APPARA-TO LOCOMOTORE 4 LUGLIO

SOCIOLOGIA DELL’AMBIEN-TE E DEL TERRITORIO 22 LUGLIO

ECOLOGIA 2 OTTOBRE BIOLOGIA APPLICATA 2 OTTOBRE

Calendario esami Lauria- Scienze dell’educazione e della formazione- Educatore sanitario professionale

CORSI DI LAUREA EDU ESA Calendario esami in presenza

I calendari di seguito riportati sono validi per gli anni accademici di competenza. Gli studenti che ne avessero particolare urgenza a fini organizzativi possonorichiedere direttamente ai docenti titolari degli insegnamenti di cui non sianoancora disponibili date d’appello.

La sede di svolgimento esami è l’AIAS di Lauria.

E’ possibile sostenere prove d’esame nella sede di Lauria previo pagamento di€ 50,00 per ciascuna sessione, tramite bonifico bancario intestato a:

Scuola IaD - U.S.R.”Tor Vergata”Banca di Roma Agenzia n.75

CCB 5020972 - ABI 03002 - CAB 03255 - CIN ZIBAN IT08 Z 03002 03255 00000 5020972

LLAAUURRIIAA // UUnniivveerrssiittàà iinn mmooddaalliittàà tteelleeddiiddaattttiiccaaUUnniivveerrssiittàà ddii RRoommaa ””TToorr VVeerrggaattaa”” –– QQuuaarrttoo ccoorrssoo ddii llaauurreeaa ttrriieennnnaallee

* Scienze dell’educazione e della formazione * Educatore sanitario professionale* Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche - SPE* Corso di Laurea in Teoria e Design dei New Media - IND

Presso la sede Aias di Lauria sono aperte le iscrizioni per i l nuovo annoaccademico 2008/2009 ai corsi tr iennali di laurea, direttamente tenuti inmodalità teledidatt ica dall ’Università “Tor Vergata” di Roma.Gli studenti possono rivolgersi - per tutte le esigenze - al la segreteriadell ’Aias, che cura direttamente le iscrizioni , le immatricolazioni e tutte lepratiche relative a problemi di “convalide” di esami già sostenuti frequen-tando altre università, ma con “indirizzi” ed esami comuni ed equivalenti .

Gli universitari in possesso delle lauree triennali e coloro che hanno conseguito ildiploma di laurea di primo livello in Edu e Esa possono frequentare – semprepresso l’aula multimediale dell’Aias di Lauria, in modalità teledidattica – i Corsidi Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche e in Teoria e Design dei New Media.Sono presupposti per l’ammissione ai due Corsi l’accertamento dei requisiti curri-culari dello studente e la verifica della adeguatezza della sua personale prepara-zione.

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Icittadini di Lauria Inf., e non solo, sonoormai stanchi: attraversare via Cairoli

(4/5 metri larga) specie nelle ore di pun-ta, tra auto, corriere, camion, moto chespesso sfrecciano, o che all’”ultimo secon-do” corrono tra un semaforo e l’altro; i cit-tadini di Lauria Inf. – che da anni fannopresente i “pericoli” e i batticuori quoti-diani – si augurano che gli assessori si ren-dano conto di persona - per non costrin-

gere a lasciare le abitazioni di via Cairoli. In verità, questo tipo di politica e diAmm.ne cittadine con il loro imperterritosilenzio, e la loro totale “assenza” da que-sto grave problema, hanno fatto in modoche via Cairoli “morisse”, che i negozichiudessero, che una via in altri tempirigogliosa e “vivace” di commercio, di ini-ziative artigianali, di “botteghe” ( barbie-ri, sarti, calzolai…) finisse nel silenzio delsuo tramonto, in una condizione pre-cimi-teriale effettivamente penosa! Basta osser-vare e riflettere: tutto il commercio si ètrasferito altrove ( via Melara….), i nego-zi artigianali, ogni iniziativa nuova, siorganizzano in altri posti del paese. Così, via Cairoli langue e va “morendo!”A chi giova? A quanti e quali cittadinipotrà risultare preferibile questa soluzio-ne? E per i cittadini è utile e civile appro-vare e votare la politica del non assumer-

si “responsabilità”, del tirare a campare,del far finta di non vedere? Noi invitiamotutti: Sindaco ed assessori, ad essere nelleore di punta in via Cairoli, o la domenicaquando si va o si esce dalla Chiesa, o all’u-scita dalle scuole…. Facendo tutti gli scon-giuri, le responsabilità civili e penali, pertanto pericolo quotidiano, eventualmentesu chi dovrebbero ricadere?E sul pianomorale e politico, non è più gratificanteessere “ricordati” e “indicati” come i poli-tici e gli amm.ri che hanno preso iniziati-ve, risolto problemi, ridata vivacità e vitae gioia di vivere e speranza a tanta gentee a tanti cittadini, ai quali invece sembrarimanere solo il grigiore di una politicapiatta, negativa, disattenta, e a volte - fral’altro anche responsabile di spese indebi-te e di bilancio in rosso?

Un gruppo di cittadini di Lauria Inferiore.

AA LLaauurriiaa -- iinn vviiaa CCaaiirroolliiII cc ii tt ttaaddiinn ii sseennzzaa ““vv iiee dd ’’uusscc ii ttaa””

Gli studenti delle classi ter-minali del Liceo classico,

dell’Itis e dell’Ipssct diLauria sono stati coinvoltinella simulazione di un veroe proprio processo penale.L’udienza si è tenuta nellasala Atomium dell’IsisMiraglia con ospiti d’eccezio-ne il dott. Claudio Scorza,magistrato e presidente delCollegio penale del Tribunaledi Lagonegro e la dott. MariaCarmela Di Stefano, giudicedi pace a Lagonegro.La scelta didattica dell’inizia-tiva costituisce la fase finaledi un percorso di formazionesull’educazione alla legalità,che si è sviluppato nel corsodell’anno scolastico attraver-so diverse tappe. Significativiin particolare il gemellaggiotra l’Isis di Lauria ed alcunescuole della Calabria e Sicilia,conclusosi con il megaradunodi Rosarno – presenti oltre800 studenti – nonché variincontri e seminari sulla lega-lità.Il progetto sulla legalità -

promosso dai docentiAdriana D’Angelo, Silvio Vita e DomenicoSaporiti – si è posto l’obietti-vo di accrescere nei ragazzi laconsapevolezza e maggioresensibilità verso i valori del-la legalità, favorendo com-portamenti orientati alleregole.Nel corso dell’incontro è sta-to simulato un processo -protagonisti gli stessi studen-ti – preceduto e seguito dallalectio magistris impartita agliallievi dal giudice Scorza, cheha ipotizzato due ipotesi disentenze, naturalmentedipendenti dall’efficacia del-le prove che ciascuno delleparti produce nel dibattimen-to.Molto seguita ed apprezzatala mediazione didattica deimagistrati, che hanno moltovalorizzato la componenteformativa e consolidato lecompetenze relazionali ecognitive dei ragazzi in mate-ria di diritto, utili alla cresci-ta culturale.

AA ssccuuoollaa ddii lleeggaalliittààSSeemmiinnaarriioo ddeeggllii ssttuuddeennttii ddii LLaauurriiaa ccoonn ii mmaaggiissttrraattii ddii LLaaggoonneeggrroo

Aseguito del protocollo d’intesa stipulato dal Comune diLagonegro con il Dipartimento dell’Amministrazione

Penitenziaria di Potenza è stato attivato – nella città di MonnaLisa - lo sportello territoriale dell’Ufficio Esecuzione PenaleEsterna. Il nuovo servizio è diretto a coloro che - residenti nell’ambitoterritoriale del Piano Sociale di Zona - versano in condizionedi esecuzione penale alternativa alla detenzione. Lo stretto contatto e collaborazione dell’Uepe con i ServiziSociali consentirà la progettazione di percorsi di consulenza edi sostegno finalizzati al superamento della condizione di mar-ginalità dei condannati, affidati in prova al Servizio Sociale emeritevoli di sostegno ed aiuto per un loro graduale reinseri-mento nel contesto sociale con programmi di recupero.

Lagonegro - Palazzo di Giustizia

Lauria - ISIS Miraglia

Lauria - Via Cairoli

A Lagonegro nuovo servizio territorialeAAttttiivvaattaa ll’’iinntteessaa ttrraa CCoommuunnee ee UUffffiicciioo eesseeccuu--

zziioonnee ppeennaallee eesstteerrnnaa

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E’ stato sottoscritto il con-tratto di affidamento dei

lavori per la realizzazione delnuovo Ospedale Unico perAcuti del Lagonegrese.

La cerimonia si è svoltanella sala multimedialedell’Asl 3 dove erano presentiil presidente Vito De Filippo,l’assessore alle InfrastruttureInnocenzo Loguercio, il diret-tore generale dell’Asl 3 MarioMarra, i sindaci delLagonegrese e dirigenti regio-nali.

A seguito di appalto inconcessione i lavori sono stati

affidati al raggruppamento tempora-neo d’imprese Cons Coop da Forli,che avrà anche la gestione dei ser-vizi non ospedalieri e la manuten-zione del nuovo nosocomio.

L’impresa ha sei mesi ditempo per procedere all’acquisizio-ne dei suoli - sei ettari in localitàCastagnareto in prossimità dellosvincolo autostradale di LagonegroSud – per definire la progettazioneesecutiva e per procedere all’appro-vazione dello stesso progetto daparte della conferenza di servizio.

I lavori dovrebbero ini-ziare nei primi mesi del prossimo

anno ed essereconclusi in 4anni.

Il progetto èstato affidatoal RTI ConsCoop di Forlìsulla base ditre elementi:la qualità pro-gettuale, ilprezzo piùbasso delcosto digestione ed iltempo più bre-

ve di realizzazione. Il costo dell’intervento è

di 60 milioni di euro, di cui 40 a cari-co della Regione – fondi del Serviziosanitario nazionale – e 20 come quotadi investimento dell’impresa aggiudica-taria, che potrà ammortizzare l’inter-vento con l’assegnazione per 26 annidella gestione e manutenzione il cuicosto è stimato in 4,8 milioni all’anno.

“Con la firma del contratto – hadetto il presidente della Regione VitoDe Filippo – si compie un significativopasso in avanti nel processo di ristrut-turazione sanitaria del Lagonegrese.

Si elimineranno le dupli-cazioni – sul territorio esi-stono 4 ospedali per 80mila abitanti – si realizze-rà una struttura adeguatae verranno assicurati ser-vizi efficienti. Questo risultato è stato

possibile grazie al buonlavoro condotto dagli entilocali, alla buona strategiaprogrammatoria dellaRegione e all’efficientegestione dell’Asl delLagonegrese”.

OOssppeeddaallee UUnniiccoo ppeerr AAccuuttii ddeell LLaaggoonneeggrreesseeOOssppeeddaallee UUnniiccoo ppeerr AAccuuttii ddeell LLaaggoonneeggrreesseeSSoottttoossccrr ii ttttoo ii ll ccoonnttrraa ttttoo eedd aa ffffiiddaa ttii ii llaa vvoorr ii ppeerr rreeaa ll iizzzzaa rree llaa nnuuoovvaa ssttrruuttttuurraa

Il complesso ospedalieroprevisto nel progetto

aggiudicatario ripercorre le

ipotesi del “meta progetto”. Il nuovo nosocomio si svi-lupperà su diversi livelli lun-go la “via ospedaliera” - lar-ga circa 16 metri – per unasuperficie complessiva di cir-ca 50 mila metri quadri. Sono previsti 235 posti letto,le degenze del tipo a lettosingolo o duplice posto letto.I ricoveri saranno diversifi-cati nelle varie specializza-

zioni relative alDipartimento MaternoInfantile, con i reparti diOstetricia e Ginecologia,dotato anche del GruppoParto, di Neonatologia eTerapia Intensiva Neonatalee di Pediatria. AlDipartimento di ChirurgiaGenerale con lo stessoReparto e i Reparti diOrtopedia, Trautomatologia,

Otorino, Oculistica eUrologia. Al Dipartimento di MedicinaGenerale con i Reparti diMedicina Generale,Diabetolgia, Geriatria eCardiologia. Il complessoospedaliero sarà inoltre dota-to di un edificio adibito acentro congressi, con galleriacommerciale e parcheggiocustodito.

LL aa ss cc hh ee dd aa dd ee ll nn uu oo vv oo nn oo ss oo cc oo mm ii oo

II nn dd ii cc aa zz ii oo nn ii pp rr oo gg ee tt tt uu aa ll ii-Collegamento diretto fra il Pronto Soccorso e la Diagnostica d’Immagine

-Complanarità e prossimità tra Pronto Soccorso e Cardiologia Utic

- Area per la Diagnostica Avanzata a supporto del Pronto Soccorso

-Blocco Operatorio collegato con Pronto Soccorso e Rianimazione

-Raggruppamento dei servizi di laboratorio in un’unica area

-Raggruppamento delle degenze di tipo medico e relativi servizi

-Area Materno-infantile collegata con Ostetricia, Ginecologia e Pediatria

Lagonegro - Plastico del nuovo Ospedale

Direttore Generale ASL 3 -Lagonegro - MARIO MARRA

Il Governatore della BasilicataVITO DE FILIPPO

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Giugno 2008 | PAGINA 6

iniziativa editoriale

L’aeroporto di Salerno-Pontecagnano ha ottenuto

dall’Enac – l’ente nazionale per laprotezione civile – la concessioneventennale per la gestione totaledella struttura. Con questa auto-rizzazione, che inserisce lo scalonel novero degli aeroporti italianicon concessione pluriennale, lasocietà aeroportuale può avviarela fase di definizione dei contrat-ti. A tutti gli effetti lo scalo saler-nitano è entrato nel mercato deltrasporto aereo. Sono in fase didefinizione sia i rapporti con ilpartner privato per la gestionedella struttura, sia le convenzioni con lacompagnia aerea che dovrà garantire icollegamenti previsti sia con Roma eMilano, che con altre località europee. I

primi voli ufficiali sono previsti in que-sto mese di giugno, ma in più occasionialcuni vettori sono già atterrati sullapista, per voli di prova e collaudi. Le

trattative sulla scelta della compa-gnia aerea è stata chiusa. Sarà la spa-gnola Flightline a battezzare la pistaed assicurare i collegamenti. Almomento la proposta prevede duevoli giornalieri su Malpensa, scali aRoma e voli charter da e per alcuniaeroporti europei, in particolare nel-la prossima stagione estiva.Gli aeromobili utilizzati saranno deltipo Bae 146/200, che volano a 800chilometri orari ed hanno unacapienza massima di 92 passeggeri.L’operatività dello scalo ha sollecita-to, inoltre, l’interesse di altre com-pagnie aeree, che nei loro siti inter-

net hanno già annunciato la program-mazione charter per l’estate 2008, inse-rendo nelle destinazioni anche l’aero-porto di Salerno-Pontecagnano.(a.s.)

DDeeccoollllaa ll’’aaeerrooppoorrttoo ddii PPoonntteeccaaggnnaannooHHaa oott tteennuu ttoo ll aa ccoonncceessss iioonnee nnaazz iioonnaa llee ee ss tt iippuu llaa ttoo llee ccoonnvveennzz iioonn ii

E’ stato celebrato lo storico ritodella ‘Ndenna di

Sant’Antonio a Castelsaraceno,risalente - secondo alcuni stu-diosi - ad epoca precristiana.La ‘Ndenna, un faggio ben dirit-to e scorticato alto almeno 20metri, e la Cunocchia, una cimafrondosa di abete di circa 4metri, rappresentano nel loroincontro l’aspetto di un primiti-vo rito nuziale. L’unione tra il“principe dei tronchi” e la sua“chioma regale” sotto gli auspi-ci del Santo sono il simbolo del-la perpetuazione della vita,evento fondamentale per un’eco-nomia agricolo-pastorale. In ano-logia con questo altri sposalizi dialberi hanno tradizionalmenteluogo anche nei comuni diRotonda, Viggianello ed in altricentri lucani con uguali riti arbo-r e i .Il trasporto del tronco di faggio

– spiega il comunicato della ProLoco di Castelsaraceno - vieneeffettuato mediante traino conbuoi, dal luogo di taglio al pae-se. L’operazione viene predispo-sta la prima domenica di giugno.La festa vera e propria cade laterza domenica di giugno e l’u-nione tra ‘Ndenna e Cunocchiaavviene al mattino, quindi si sol-leva il tronco dopo aver appesoalla conocchia cartellini di legnoche segnalano generi vari, disolito alimentari, che sarannopresi di mira, con due colpi cia-scuno, dai cacciatori. Chi abbat-te il cartellino ha diritto al pre-mio. Al termine della sparatoria,i cartellini rimanenti vengonopresi dal ragazzo più abile delpaese, in grado di scalare a maninude e per primo tutta la‘Ndenna e capace di staccare icartellini dalla conocchia.

LL oo ss pp oo ss aa ll ii zz ii oo dd ee gg ll ii aa ll bb ee rr iiTT rraadd ii zz iioonnaa ll ii ii rr ii tt ii aarrbboorree ii ddii CCaass ttee llssaarraacceennoo ,, RRoottoonnddaa ee VV ii ggggii aanneell lloo

A Maratea un’estate piena di eventiUn c a r t e l l o n e e s t i v o d i q u a l i t à p e r

un t e r r i t o r i o d ’ e c c e l l e n z a

Sono già partite le prime manifestazioni che fanno parte del riccoprogramma di eventi che caratterizzeranno l’estate di Maratea.

Sono un insieme di iniziative volte a valorizzare sulla scena interre-gionale e nazionale l’offerta della cittadina tirrenica, costellata dal suoborgo, dalle sue contrade, dalle sue piazzette. Nella locale splendi-da peculiare cornice della sua natura e del suo mare - già pluripre-miato con l’assegnazione della Bandiera Blu e delle 4 vele diLegambiente – si terranno le manifestazioni del Kalos Festival, pro-gramma dal sapore ellenico. Concerti di musica classica e jazz di arti-sti nazionali ed internazionali, presentazione di libri di autori localie di fama nazionale, mostre d’arte e di fotografie, spettacoli per i piùpiccoli, ricorrenze di festività religiose, spettacoli teatrali e di danza,sagre e degustazione di prodotti tipici. Si tratta di un programmamolto nutrito – spalmato da giugno a settembre – diviso in sei sezio-ni, con oltre 60 eventi di qualità per un territorio d’eccellenza, conarticolate manifestazioni culturali, per una spesa complessiva di cir-ca 280 mila euro, suddivisa tra Regione Basilicata, Comune diMaratea e partners privati. L’estate di Maratea non lascerà alcunospazio alla noia, ma nella tradizionale continuità si annuncia di gran-de eccellenza, con le tante serate di animazione che sapranno accon-tentare le esigenze del target medio-alto degli ospiti.(a.s.) Maratea - Il Porto

VViiggggiiaanneelllloo -- TTrraaiinnoo ddeellllaa ““ccuuccccaaggnnaa””

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Giugno 2008 | PAGINA 7

Il recupero della“GRANDE LUCANIA”

iniziativa editoriale

Un largo successo di sostenitori e sim-patizzati ha suffragato l’iniziativa

del gazebo del comitato “GrandeLucania” installato nella principale viaMezzacapo per la raccolta delle firme perl’indizione del referendum consultivo perl’aggregazione del Vallo di Diano e delCilento alla vicina regione lucana.Dalla massiccia adesione registrata a SalaConsilina si può presumere che le possi-

bilità perché il sogno si concretizzi sonodavvero notevoli. Ordinatamente in fila icittadini hanno affollato il gazebo e pro-ceduto per il momento a sottoscrivere larichiesta del referendum , che sarà pre-sentata alla giunta di Gaetano Ferrari perla discussione e valutazione in uno deiprossimi consigli comunali.Il procedimento lungo e complesso nonspaventa, le adesioni al movimento con-tinuano ad essere numerose e cresce ilnumero dei centri del basso salernitanoche hanno già deliberato la loro adesioneper il distacco dei territori dallaCampania ed aggregazione allaBasilicata.“Abbiamo raggiunto circa 500 firme, altrene raccoglieremo ancora – ha dichiaratoBarbara Gorga, presidente del comitatocittadino – perché Sala Consilina, il miocomune , è il più popoloso del Vallo evisto che si pregia di definirsi “comune

capofila” in ogni occasione, si è confer-mato tale anche in questa manifestazione.Per il resto quest’inizio è stato molto pro-mettente, la gente si è accalcata appenaabbiamo finito di montare il gazebo. Sonoconsapevoli i concittadini che quella delritorno in Basilicata rappresenta la solaoccasione concreta di affrancamento dalcampano napolicentrismo, che lascia aglialtri centri solo le briciole”.(a.s.)

TTuutttt ii aa ssoottttoossccrr iivveerree ppeerr llaa GGrraannddee LLuuccaanniiaaMMaann ii ff eess ttaazz iioonnee aa SSaa llaa CCoonnss ii ll iinnaa ee rr ii cchh iieessttaa ddee ll rree ffeerreenndduumm

Sempre più numerose le ade-sioni al movimento per “La

Grande Lucania” verso il qualeha pronunciato parole di consi-derazione l’on. MassimoD’Alema, intervenuto a Marinadi Camerota ad una recente pub-blica manifestazione. L’esponente politico del Pd nelcorso del suo intervento ha defi-nito i “cittadini cilentani lucanidel nord” e questa sua conside-razione ha suscitato critiche rea-zioni tra i politici campani.Sorpreso di tali prese di posizio-ne si è dichiarato il vicepresi-dente della CommissioneAgricoltura del Consiglio regio-nale lucano, Gaetano Fierro, il

quale ha sottolineato come “nonci sia nulla di offensivo in que-sto pubblico riconoscimento,che, invece, sottolinea la secola-re operosità di un pezzo di ter-ritorio - quello cilentano – che sirichiama alla Grande Lucania,con suoi valori e tradizioni.Certamente nelle parole diD’Alema c’è il riconoscimentoper il lavoro che in questi anni sista facendo per ricomporre, sot-to l’aspetto culturale ed ammini-strativo, i confini della GrandeLucania, che ha subito per sceltepolitiche improprie – nel secoloscorso – decisioni mai condivisedalle popolazioni locali”.Nel concludere Fierro sottolineache “per il movimento proGrande Lucania l’atteggiamentodi D’Alema è un segnale politi-co che va inserito in un ragiona-mento più ampio e più coinvol-gente, anche rispetto al suo par-tito che – ad oggi – a propositodella istituzione della GrandeLucania ha mantenuto una posi-zione distaccata, ma non disinte-ressata”.

““CCii tt ttaaddiinnii ccii lleennttaannii lluuccaannii ddeell nnoorrdd””RRii ccoonnoosscc iimmeennttoo dd ii DD ’’AA lleemmaa pprroo GGrraannddee LLuuccaann iiaa

Buonabitacolo sceglie la BasilicataApprovata dal Consigl io l ’adesione

al la Grande Lucania

E’ stata approvata dal consigliocomunale di Buonabitacolo la

delibera di adesione al progetto del-la “Grande Lucania”, che prevede ilpassaggio dei comuni del Cilento edel Vallo di Diano dalla regioneCampania alla Basilicata.E’ stata votata all’unanimità la deli-bera che dispone l’indizione delreferendum per decidere il distaccoo meno del comune diBuonabitacolo ed il ritorno dellostesso nei confini lucani allargati alle popolazioni del bassosalernitano.“Siamo fiduciosi che l’affermazione di Buonabitacolo possaessere al più presto seguita da altri importanti comuni dell’a-rea del Vallo di Diano e del Cilento” ha commentato PasqualeScaldaferri, pofrtavoce nazionale della “Grande Lucania”.In precedenza e prima di Buonabitacolo hanno aderito al pro-getto – nato da una iniziativa del viceprocuratore generale del-la Corte dei Conti, Raffaele De Dominicis – i comuni cilentanidi Ascea, Casalvelino, e Pisciotta e quelli del Vallo di Diano diAtena Lucana, Montesano sulla Marcellana e di Laurito.

SSaallaa CCoonnssiilliinnaa -- PPaannoorraammaa

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Era la domenica dellePalme del 1630 quando

un giovanetto, all’insaputadei genitori, si allontanòdalla casa di abitazione edal suo paese, Lauria, perraggiungere il più vicinoconvento dei Frati MinoriConventuali che si trovavaa Noia, l’attuale Neopoli,

in Val Sarmento. Una bella distanza compiutacertamente a piedi perché non c’erano collega-menti e men che meno collegamenti diretti traLauria e Noia. Di quell’antico convento ogginon resta che il ricordo storico.Di quel viaggioparla lo stesso interessato; è Lorenzo Brancatiche divenne Cardinale della Chiesa e che percaramille politiche del tempo nonn venne elet-to al soglio pontificio; ne parla lui stesso nellasua biografia. Giovanni Francesco Brancatinacque il 10 aprile 1612 da Marcello e DoroteaSarubbi, entrambi di Lauria e nel 1630, il 2luglio, indossò il saio dei Conventuali edassunse il nome di Lorenzo. Un personaggio dialtri tempi, non molto conosciuto, che va rivi-sitato attraverso le sue opere e che si imponeper la robustezza delle sua fede, per la pas-sione che poneva nella risoluzione delle con-troversie.Lorenzo Brancati farà la professionedi fede a luglio 1631ed assegnato al conventodi Noia.Subito dopo fu mandato a Rutigliano,dove si distinse per la sua grande erudizionein fisica, filosofia e teologia tanto che la famalo precedette a Roma dove fu affidato al famo-

so teologo Stefano Di Luca di Venosa.A Roma,il conventuale di Lauria, si laureò e divennemaestro nelle discipline sacre; fu mandato aNapoli e da qui dirottato ad Aversa dove inse-gnò filosofia.Da Aversa tornò a Napoli comeMaestro delle Arti e ben presto venne nomi-nato Reggente di Firenze, poi di Ferrara e qiun-di di Bologna dove vennero subito riconosciu-te le sue grandi qualità e fu nominatoSegretario Generale ed Assistente dell’Ordine,con il titolo di Provinciale di Isernia. Fu invia-to a Venezia per sistemare alcune situazioni ementre si compiaceva della feconda quiete del-la città, nel 1650 venne nominato Guardianodel convento dei Santi 12 Apostoli di Roma.Funominato Esaminatore Sinodale anche deiVescovi. Ormai l’opera di Lorenzo Brancati siimponeva all’attenzione oltre che di Ponteficie di Principi della Chiesa, anche all’estero,come quando intervenne, determinandone lasoluzione, nella questione della nomina deiVescovi nel Portogallo. In definitiva l’umileconventuale di Lauria era diventato “ l’istru-mento più importante di tutti gli affari dellaChiesa” e combattè le eresie del tempo, speciequelle del giansenismo. Le sue discussioni, lesue dissertazioni ed argomantazioni eranoricercate dappertutto, e venivano studiate dateologi, canonisti, oratori, che vi attingevanoper la difesa della religione.Scrisse numeroseopere sulla Teologia Scolastica, opere teologi-che in genere, ascetiche e di diritto canonico;gli dettero fama e contribuirono allo sviluppodegli studi sacri. Spesso era individuato come

“il Cardinale di Lauria, dal nome di sua patria,nel Regno di Napoli”. Papa Innocenzo XI loelevò alla dignità cardinalizia il 1 settem-bre1681 col titolo di S. Agostino che poi cam-bio in quello dei SS XII Apostoli e la notiziavenne accolta con gran favore dai romani.Partecipò ad alcuni conclavi tra ciu quella perl’elezione di Innocenzo XII ma le sue condi-zioni di salute cominciarono a peggioraretantoche lui stesso volle dettare una semplice lapi-de per la tomba. Morì il 30 novembre 1693 edè ricordato con un busto di marmo in un chio-stro del Convento dei XII Apostoli in Roma. Èricordatro anche come Papa mancato: non ven-ne eletto perché sul suo nome intervenne ilveto dei “ protettori!”della Santa RomanaChiesa.

DD aa ll cc oo nn vv ee nn tt oo aa ll ll aa dd ii gg nn ii tt àà cc aa rr dd ii nn aa ll ii zz ii aaII ll cc aa rr dd ii nn aa ll ee LL oo rr ee nn zz oo BB rr aa nn cc aa tt ii dd aa LL aa uu rr ii aa rr ii cc oo rr dd aa tt oo cc oo mm ee PP aa pp aa mm aa nn cc aa tt oo

Vincenzo Fucci

Accreditato scrittore – giornali-sta, Vincenzo Fucci, prezioso

collaboratore de “ il CITTADINIOdi BASILICATA”, recentemente hadato alle stampe un suo scritto, cheegli presenta come “ pochi, umili edisadorni pensieri”. In verità , acaldo, posso senz’altro indicarlicome uno scritto che si legge d’unfiato, ma con l’anima e il cuore,oltre che con la mente e il pensiero. . . rivolti alle “ nostre” storie di“santità meridionali”. Senza inutilicompiacimenti, occorre riconoscereche Vincenzo Fucci sa ben “ scava-re” e “discernere” quanto di piùsignificativo e pregnante vi sia nel-le “storie” spirituali, nelle opereesistenziali delle “religiosità” e“santità meridionali”; così come ,magistralmente sa ben tratteggiarei “ contesti locali”, lo “spazio spiri-tuale” di ogni “ figura” religiosache si apre e realizza nella storia ,e insieme si collega ai “filoni” cul-turali, alle regolarità ordinali, alletradizioni e alle più coeve espres-sioni religiose, che finiscono per

caratterizzare le “vite” sofferte disantità umane e spirituali. Fucci,testimonia ancora una volta, chesa cogliere sentimenti e pensieri,vita e opere, di colore che - inmodi e forme particolari – hannovissuto il Vangelo con la peniten-za , la donazione, la parola, l’e-sempio , le “virtu’” eroiche. Miguardo bene dal riprendere eriportare le notizie storiche, lecaratterizzazioni umane e spiri-tuali , le analogie e le stesse diver-sità colte delle “santità meridio-nali” di Vincenzo Fucci, chedescrive con oggettive notizie esuggestioni di luoghi, di tempi edi culture, che racconta con mae-stria e l’ oggettività del serio stu-dioso. In fondo, Vincenzo Fucci hasaputo far “assaporare” – senzaappesantimenti culturali - la spi-ritualità e la profonda religiositàdi “santità meridionali”, aiutandoa cogliere il significato e la lezio-ne della loro vita, come pedagogiadell’essenza e dell’esistenza.

LL’’uulltt iimmoo llaavvoorroo ddii VViinncceennzzoo FFuucccciiLL’’uulltt iimmoo llaavvoorroo ddii VViinncceennzzoo FFuucccciiS a l v a t o r e G a e t a n o E s p o s i t o

Lauria - Chiesa di San Giacomo

Il Card. L. Brancati

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La comunità scientifica e le isti-tuzioni nazionali regionali si

sono riunite nella cittadina tirre-nica per un confronto su comeaffrontare le tematiche relativealle aree costiere italiane. Nel cor-so dell’incontro promosso dallaRegione Basilicata, dal Grupponazionale per la ricercasull’Ambiente costiero e dalleAutorità di bacino lucane epugliesi sono state esaminate lequestioni relative ai processi ero-sivi, valutate le condizioni dirischio naturali ed antropiche,affrontata la programmazionedegli interventi di difesa dellacosta.I processi erosivi in atto lungo lecoste lucane – attivati dall’azione delmare e dei corsi di acqua – comportanodanni non solo ai sistemi ambientali, maanche allo sviluppo socio-economicolocale e regionale. Le maggiori difficol-tà sono state registrate negli anni lungola costa jonica, mentre per la diversitàdella costa tirrenica le strategie da adot-tare devono essere sviluppate tenendoconto della tutela e della salvaguardia

del patrimonio naturale e paesaggistico. In entrambi i casi, comunque, sono sta-te valutate le condizioni di rischio natu-rale e le esigenze di sviluppo economi-co e sociale del territorio.Nel corso del-l’incontro è stato presentato il progetto“Vie dell’acqua: il fiume Noce. Recuperoe valorizzazione di un percorso fluvialead alta valenza ambientale e turistica”che coinvolge i comuni lucani diLagonegro, Rivello, Nemoli, Trecchina,

Lauria, Maratea e i comunicalabresi di Aieta e Torta, tut-ti bagnati dal corso del fiume,che viene indicato come ParcoFluviale nell’interobacino.Sempre con l’obiettivodella salvaguardia delle areemarine la Regione Basilicata èimpegnata a sostenere attivitàdi studio e di ricerca finaliz-zate all’istituzione delle areeprotette di Maratea e dellaMagna Grecia, che alla tuteladell’enorme patrimonio natu-rale uniscano anche concreteopportunità di sviluppo eco-nomico nel pieno rispettodell’Ambiente. Da Maratea è stato lanciato –

dalla comunità scientifica di numeroseuniversità e centri di ricerca – l’appelloteso a difendere e proteggere i litoralinazionali, ambienti di elevato valorenaturalistico ed economico. Sulla com-plessità della dinamica erosiva confer-mata la richiesta di un approccio multi-disciplinare ed una stretta cooperazionetra istituzioni, scienziati e comunitàlocali per la gestione. (a.s.)

DDaa MMaarraatteeaa aappppeelllloo ppeerr llaa ggeessttiioonnee ddeellllee aarreeee ccoossttiieerreeSS cc ii eenn zz ii aa tt ii aa cc oonn ff rr oonn ttoo ssuu ll ll ee dd ii nn aa mmii cc hh ee dd ee ii pp rr oocceess ss ii ee rr ooss ii vv ii

Due significative iniziativehanno interessato gli stu-

denti dell’IstitutoComprensivo di Maratea. Sisono tenute le cerimonie del-la messa a dimora de “Glialberi dei ragazzi” ed è stataconsegnata alla scuola la salaIdearium “Laboratorio delle

idee”.Le sezioni A e B delle terzeclassi della Scuola Mediahanno piantato due alberellidi ulivo a testimoniare il loropercorso nella scuola dove sisono formate le radici dellaloro cultura. L’iniziativa riassume anche lafinalità di sensibilizzare iragazzi nei confronti dellanatura e dell’ambiente in unacittà particolarmente attentaa queste tematiche, tanto dameritare anche quest’anno ilconferimento della BandieraBlu.Di assoluto rilievo l’inaugu-razione della nuova sala poli-valente, realizzata dalla loca-le AmministrazioneComunale, che completa ledotazioni dell’IstitutoComprensivo, finalmentedotato di un locale ampio earioso, nel quale tutti glialunni si possono incontrare,confrontare, portare avantiprogetti ed iniziative.

AA MMaarraatteeaa ssccuuoollaa pprroottaaggoonniissttaa RRaa gg aa zzzzii sseennssiibbii ll ii zzzzaa tt ii ssuull ll ’’aammbbiieennttee

Tutto esaurito nel primo ponte estivo

Sulla costa tirrenica lucana sventola anche quest’anno la“bandiera blu” impreziosita inoltre dalle “4 vele” asse-

gnatele dalla Guida Blu 2008 di Legambiente. Sono questiespliciti riconoscimenti della bontà dell’offerta balneare diMaratea, che ha registrato - al primo approccio della stagio-ne estiva - il tutto esaurito.Nel soleggiato ponte dell’iniziodi giugno la cittadina tirrenica è stata invasa dagli ospiti, siè avuto il “pienone” in tutte le strutture ricettive. Larga lapresenza di stranieri - in particolare tedeschi ed inglesi – nel-la folla di ospiti che hanno invaso non solo le spiagge, masi sono riversati nel centro storico, al porto e nei diversi eser-cizi commerciali.Sono stati molti, insomma, i turisti che han-no affollato Maratea, lasciando presumere che la prossimastagione estiva registrerà arrivi e presenze molto nutrite.Idiversi riconoscimenti che la costa ed il mare di Marateahanno avuto a livello nazionale contribuiscono ad incre-mentare l’interesse ed il richiamo per la rinomata localitàlucana, stabilmente inserita nelle mete turistiche d’eccellen-za.

LLaa ccoosstt aa ddii MMaarraatteeaa

MMaa rr aa tt eeaa -- PP ii aa zz zz aa BBuu rr aa gg ll ii aa

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Un pregevole lavorodi ricostruzione

storica e iconograficariferito alle illustre per-sonalità religiose diLagonegro è stato rea-lizzato dal professorCarlo Calza, che l’hapresentato nella localeChiesa di Sant’Anna.Il recupero di questa

memoria storica religiosa riguarda gli stem-mi dei vescovi del paese, mirabilmenteriprodotti su tela dall’artista Luciano Iudici.L’inaugurazione della mostra è avvenutaalla presenza del Vescovo della Diocesi diTursi-Lagonegro, mons. Francesco Nolè, delsindaco Pasquale Mitidieri e di altre autori-tà religiose e civili del posto e dei paesi del-la diocesi. Di grande interesse il lavoro pro-dotto da Carlo Calza che - con il recuperodegli stemmi vescovili - ha riportato alla luceil susseguirsi di periodi storici, partendo dal1550, secolo che vide la nomina di monsi-

gnore Giuseppe Rossi(8), vescovo diUmbriatico dal 1555 al 1560, per finire dal1970 al 1984 con il Cardinale AgneloRossi.(1). Tra i due altri sette nomi:l’Acrivescovo di S. Severina FrancescoFalabella(2), dal 1660 al 1670; il Vescovo diBisognano monsignor Giuseppe Consoli(3)dal 1680 al 1706: l’Arcivescovo di S. Severinamonsignor Nicola Carmine Falcone(6),1743/59; il Vescovo di Bovino monsignorNicola Molinari(4), dal 1783 al 1792;il Vescovo di Gerace monsignor VincenzoBarisano(9), dal 1797 al 1806; il Vescovo diS. Severina monsignor Ludovico Gallo(5),dal 1824 al 1848; il Vescovo di Sulmona mon-signor Giovanni Sabatino(7), dal 1853 al1861. Considerato che tre vescovi lagone-gresi hanno retto la diocesi di S. Severina sipensa ad un gemellaggio tra i due comuni,mentre mons. Nolè ha annunciato che all’in-terno del palazzo dell’episcopio diLagonegro – in fase di ristrutturazione –saranno esposte copie degli stemmi espostinella Chiesa di Sant’Anna.

LLaaggoonneeggrroo:: RRiipprrooddoottttii ggllii sstteemmmmii ddeeii vveessccoovviiEsposti nella Chiesa di Sant’Anna i simboli dei prelati di Lagonegro

E’ stato completato il complessodei lavori artistici di abbelli-

mento – nella Chiesa di San Nicola- del quadro della Madonna di

Pompei e quindi dellaCappella del BeatoLentini.L’importante lavoro traprogettazione, autorizza-zioni ed esecuzione harichiesto un anno di tem-po. In particolare è statorecuperato, restaurato eposizionato il preziosissi-mo ”paliotto del rosario”opera settecentesca in sca-gliola, unico e raro esem-pio a Lauria e nella zona.Successivamente è avve-nuta - tramite l’impresa

Mario Pittella – la costruzione del-l’altare in stucco dipinto e marmopregiato, adornato da candelieri e

crocefisso di ottone ottocentesco,pure restaurati di recente.I restauri e i dipinti sono stati cura-ti dal restauratore dottor GiuseppePittella. A completamento del lavo-ro – attorno al dipinto del 1945,opera di Mario Lanziani, donatodalla famiglia Ielpo – sui pannellilignei circostanti è stata dipinta unaricca e suggestiva decorazione adopera del noto pittore maestro AldoCarlomagno.Il progetto e la direzione dei lavoriartistici sono stati curati dal geom.Franco Fittipaldi, funzionario dellaSoprintendenza. La grandiosa opera è costata circa13 mila euro. Il nuovo altare è sta-to eretto con l’offerta generosa di

Immacolata e Giacomo Fittipaldi. Ilpaliotto in scagliola è stato restau-rato con il contributo della BancaCarime e dei devoti. La decorazio-ne artistica, con il lavoro di manod’opera, è stata realizzata con lacospicua offerta della prof.Anastasia Rossi, degli altri fedeli econ fondi della cassa parrocchiale.Il risultato ottenuto è di grandeimportanza artistica e architettonica,nonché di rilievo devozionale e reli-gioso. Il nuovo splendore dato allaMadonna del Rosario, arricchiscecon un ulteriore elemento di magni-ficenza la tomba del BeatoDomenico Lentini, mettendo in luceanche la devozione mariana del san-to sacerdote di Lauria. (a.s.)

LLaauurriiaa:: AArrttee ee bbeelllleezzzzaa nneellllaa ccaappppeellllaa ddeell LLeennttiinniiRecuperati, restaurati e posizionati paliotto e Madonna del Rosario

LLaauurriiaa:: UUnnaa rriicceerrccaa aa ccuurraa ddeell pprrooff.. RRaaffffaaeellee PPaappaalleeooSu “Nicola Alaggia” (1873-1938) fotografo a Lauria tra due guerre mondiali.

Una ricerca ricca di “reperti “ storici, di ricordi e testimonianze del passato: quella realizzata daRaffaele Papaleo, cultore e studioso della tradizione, dell’arte vera, quella più “nobile” e creati-

va, che evidenzia la laboriosità – spesso sconosciuta – dal popolo di Lauria.Così Raffaele Papaleo, riporta alla memoria del nostro tempo anche “strumenti” fotografici costruitianzittutto con l’ingegno di un appassionato antesignano delle più moderne tecnologie, oltre di unacuto operatore e cultore della produzione e dell’impiantistica distributiva dell’energia elettrica.Aggiunge e arricchisce la sua ricerca con “recuperato” prezioso materiale fotografico, ma anche contante “notizie” di prima mano, raccolto ascoltando “parenti” di Nicola Alaggia e di altri cultori arti-stici ed estimatori vari.La mostra fotografica, ma anche di altri lavori, è stata opportunamente allestita in occasione delle“celebrazioni” della vita e delle opere del cardinale Rocco BRANCATI da Lauria, il tutto organizza-to - nei gg.14 e 15 giugno a cura dell’ “ECO” di Basilicata, in particolare dal giornalista MarioLamboglia.

Lauria - Il nuovo altare

Nicola Alaggia- fotografo

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Gli incendi che nella scor-sa estate hanno devasta-

to gran parte del territoriodella Basilicata ripropongo-no con forza il problema del-la salvaguardia del patrimo-nio forestale, una esigenzaormai irrinunciabile.Traendo spunto proprio daquesti fatti accaduti direcente, si analizza retro-spettivamente la situazionedel patrimonio boschivo inBasilicata, una risorsa sem-pre minacciata. L’etimologiadel nome “Lucania” (dalucus = bosco, selva) e lecitazioni dei vari autori lati-ni, in particolare di Orazio,originario del luogo, prova-no che ai tempi dei Romani tutta laregione era in gran parte coperta dauna fitta vegetazione boschiva, in alcu-ni punti subalpina, in altri tipicamentemediterranea, a seconda delle condizio-ni climatiche e altimetriche. Secondo lestime della copertura boschiva risalen-ti al 1810, la Basilicata figurava al pri-mo posto tra le circoscrizioni facentiparte del Regno di Napoli: 115 grandiboschi coprivano il 29% del territo-rio.Ma gia nel 1860 l’area boscata siriduceva notevolmente come primoeffetto delle leggi eversive della feuda-lità emanate da Gioacchino Murat tra1806 e il 1815. Fino ad allora la terra

apparteneva a pochi proprietari cheavevano cura del bosco e impedivanol’esercizio degli usi civici, in base aiquali gli abitanti potevano esercitare ilpascolo e sfruttare la superficie boschi-va.Tali imposizioni, pur socialmenteingiuste, avevano però il pregio di limi-tare la diffusione delle aree coltivate,preservando il bosco. Il passaggio deibeni feudali ai comuni e ai privatideterminò gravi conseguenze per lasopravvivenza dei boschi, in quanto leamministrazioni preposte non furono ingrado di regolarne lo sfruttamento.Effetti ancora più gravi ebbe la leggeforestale del 1826, che permetteva di

liberare il bosco e mettere a col-tura i prati e i pascoli perma-nenti e i terreni con pendenzanon troppo accentuata. Ne deri-vò un intenso disboscamento e learee interessate furono natural-mente quelle più fertili: la zonaalluvionale costiera con l’imme-diato retroterra (Matera,Bernalda, Grottole) e le collineplioceniche della parte setten-trionale. Dopo la creazione dellostato unitario fu emanata un’al-tra legge (1877) che incrementa-va l’opera di distruzione delbosco, accordando concessioniper il dissodamento e sottopo-nendo a vincoli solo i terreni piùinstabili. Successivamente ladistruzione della vegetazione in

Basilicata si diffuse anche alle fasciealtimetriche più elevate ed è continua-ta indisturbata fino ai nostri giorni. LaBasilicata, tuttavia, conserva un note-vole patrimonio forestale in posizionidifficilmente raggiungibili. Oltre alleforeste di Gallipoli – Cognato e diMonticchio, pregievoli boschi coprono ifianchi dell’appenino calcareo ( MonteVolturino, Monte Sirino, Massiccio delPollino ) ed eccezionalmente anchealcuni tratti di pianura (bosco diPolicoro), residuo della grande areaboscata che si stendeva in passato trala foce dell’Agri e quella del Sinni.

UU nn aa rr ii cc cc hh ee zz zz aa dd aa tt uu tt ee ll aa rr eeSalvaguardare la r i sor sa de l pat r imonio fo res ta le

Giuseppe Priante

Sono stati censit i e cata-logati nel r icco patrimo-

nio arboreo lucano g l ialberi monumental i che –dalla pianura f ino ai mon-

ti – sono esempi e test imo-nianze di una storia biolo-gica e di una straordinariacultura.Nel cuore del cen-tro storico in via Roma aLaur ia t roneggia unostraordinario esemplare dipioppo – populos nigra –posto al l imite dell ’asfalto,come un monumento . I lpaese gl i è cresciuto intor-no. Case, asfalto, marcia-piede, traff ico e scarico diautomobil i , scavi per ospi-tare l inee di servizi hannominacciato la sua incolu-mi tà .La p ianta res i s tebene, presenta un meravi-glioso tronco di 6 ,50 metridi circonferenza e si elevaper un’a l tezza d i 31metr i . In loca l i tàCastagnareto, nel comunedi Lagonegro , c resce unacero opalo – acer opalus –di o l t re cento anni , d is t raordinar ie d imens ioni ,

alta 18 metri ed oltre5 metri di circonferen-za a l t ronco .Semprenel comune d iLagonegro, in locali tàBonf ig l io , s i puòammirare una piantadi cas tagno seco lareche – alta 20 metri ecirca 3 metri di dia-metro a l t ronco – ès ta ta recentementedanneggia ta da unfulmine. In particola-re per la longevità sid is t inguono i l be lgruppo di roverelle –in locali tà Costa dellaPescara nel comune diRive l lo – s t imate inoltre 300 anni di età,con una pianta centra-le alta 20 metri e 4 ,20metri di circonferenzaa l la base de l t ron-co.(a.s . )

AA ll bb ee rr ii mm oo nn uu mm ee nn tt aa ll iiSono patriarchi arborei definiti di notevole interesse

Lat ronico - I l bosco Magnano

L’Olmo di Lauria

Il castagno di Lagonegro

Page 12: PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE …ancora altri contenziosi si apprestano a minacciare la sostenibilità finanziaria del comune di Lauria.Intanto la Procura regionale della Corte

Giugno 2008 | PAGINA 12

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I dati dell’Istat confermano le difficoltà dellefamiglie e l’emigrazione

Nel sud in difficoltà esiste un caso Basilicata - unaregione povera e vecchia - con la sorpresa di avere

un tasso di scolarità tra i più alti d’Italia e giovani sem-pre più istruiti, ma con la valigia in mano. Il fenomenodelle nuove povertà è sempre più diffuso in Basilicata.

I suoi 230 mila pensionati mediamente ricevonole pensioni più leggere ed anche per questo i lucani sonoalle prese con una dilagante povertà. Secondo gli ultimidati forniti dall’Istat, infatti circa il 23% delle famigliearriva con molta difficoltà alla fine del mese, il 29% nonriesce a fronteggiare spese impreviste, il 26% non ha sol-di per i vestiti, il 13% è in arretrato con le bollette e lastessa percentuale di lucani non può riscaldare l’abita-zione.

Per il reddito medio la Basilicata si colloca alterzultimo posto nella graduatoria nazionale, mentre alivello regionale si scopre che Melfi guida la classificacon 43.330 euro per il reddito pro-capite che vede ilcomune di Calvera quale centro più povero con un red-dito di 5.628 euro, seguito a breve distanza daCersosimo, Carbone, Terranova del Pollino e San PaoloAlbanese.

Studiano di più i giovani lucani, ma trovanosempre meno lavoro e sono costretti a lasciare la regio-ne.L’investimento delle famiglie sul cosiddetto capitaleumano è un dato sorprendente ed il tasso di scolaritànella scuola secondaria in Basilicata è il più alto d’Italia.

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Lucani più poveri e conla valigia in mano

Il 98% dei giovanifra i 14 e i 18 anni sisono iscritti ad unistituto superiore, il50% si iscrive all’u-niversità e per ognicento persone di 25anni ci sono inBasilicata 28 laurea-ti. Mancano però leopportunità e restasolo l’emigrazione.