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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI ITALIANI DA CARNE PER LA CONOSCENZA E DIFFUSIONE DELLE RAZZE CHIANINA, MARCHIGIANA, ROMAGNOLA, MAREMMANA E PODOLICA PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI ITALIANI DA CARNE PER LA CONOSCENZA E DIFFUSIONE DELLE RAZZE CHIANINA, MARCHIGIANA, ROMAGNOLA, MAREMMANA E PODOLICA Anno XIX - N. 3/2008 - Bimestrale “Poste Italiane S.P.A. Spedizione in abbonamento postale 70% DCB CENTRO 1 PERUGIA”

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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI ITALIANI DA CARNEPER LA CONOSCENZA E DIFFUSIONE DELLE RAZZE CHIANINA,

MARCHIGIANA, ROMAGNOLA, MAREMMANA E PODOLICA

PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI ITALIANI DA CARNEPER LA CONOSCENZA E DIFFUSIONE DELLE RAZZE CHIANINA,

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Anno XIX - N. 3/2008 - Bimestrale“Poste Italiane S.P.A.

Spedizione in abbonamento postale 70%DCB CENTRO 1 PERUGIA”

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Tradizione & Genetica d’avanguardia

VILLE UNITE ROMAGNOLAVia Viazza, 27 - 48010 Gambellara (RA) Telefono e fax +39 544 551 298 - Cell. +39 335 280100

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Anno XIX • 4/2008 - Bimestrale

Soggetto di Razza Podolica

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Periodico dell’Associazione Nazionale

Allevatori Bovini Italiani da Carne

Presidente

Fausto Luchetti

Direttore

Roberta Guarcini

TAURUS

Direttore Responsabile:

Roberta Guarcini

Comitato di Redazione:

Matteo Ridolfi, Andrea Quaglia,

Antonio Vagniluca, Francesco Filippini,

Gaia Martuscelli, Fiorella Sbarra,

Chiara Berti

Segreteria di redazione, abbonamenti,

pubblicità:

Chiara Matteucci, Giuseppina Tarducci

Referenze fotografiche:

Archivio ANABIC, Gaia Martuscelli,

Gaetano Panza, APA Siena, Andrea

Gaddini

Foto di copertina:

Gaetano Panza

Stampa:

Tipolitografia Grifo s.n.c.

Str. Bellocchio S. Faustino, 44 - Perugia

Fotolito:

GRAFOX - Perugia

Autorizzazione del Tribunale di Perugia

n. 810 del 12 novembre 1987

ANABIC

06132 - San Martino in Colle - PG

Tel. 075 6070011

Fax 075 607598

e-mail: [email protected]

Internet: www.anabic.it

SommarioASTE

“Tiepide” aste autunnali al Centro GeneticoAntonio Vagniluca

MEETINGLa Chinina ritorna a Tressa

Matteo Ridolfi

MOSTREChianina protagonista a Ponte Presale

Chiara Matteucci

ESPERTIESPERTI: conclusi gli aggiornamenti pratici 2008

Matteo Ridolfi

APPROFONDIMENTISviluppo, fisiologia e conformazione della Mammella

Matteo Ridolfi

CONGRESSO59° Congresso della Federazione Europea di Scienze Animali

Fiorella Sbarra

MOSTRE - PROVINCIALI DI RAZZA MARCHIGIANA

San Giorgio la Molara orgoglio della MarchigianaChiara Matteucci

MOSTRE - PROVINCIALI DI RAZZA MARCHIGIANA

14° Rassegna Agricola della Vallata del Tronto a Castel di LamaFabio Lupi

MOSTRE - PROVINCIALI DI RAZZA CHIANINA

2° Mostra Interprovinciale Bovini di razza Chianina

Romano Palazzo

MOSTRE - PROVINCIALI DI RAZZA CHIANINA

Piena soddisfazione per la mostra dellaChianina a Bibbona

Apa di Livorno

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di Fiorella Sbarra* e Andrea Quaglia**Ufficio Valutazioni Genetiche*Ufficio del Libro Genealogico**

ATTIVITA’ ISTITUZIONALE

5 - Taurus 3.2008

Martedì 13 maggio 2008 si è riunita laCommissione Tecnica Centrale del LibroGenealogico dei Bovini Italiani da Carne;

la riunione è stata preceduta, nel mese di aprile,da una riunione propedeutica del Gruppo di La-voro della CTC, composto da un gruppo ristrettodi ricercatori e tecnici che hanno preventivamen-te esaminato gli argomenti di natura strettamen-te scientifica.A conclusione dell’accurato lavoro di revisionedell’IST, condotto in collaborazione con l’Univer-sità di Padova e sfociato in un nuovo Indice, giàutilizzato a partire da marzo 2008, la CTC hanuovamente valutato le modifiche apportate alsistema di calcolo, confermando la maggiore ri-spondenza del nuovo Indice rispetto a quelloprecedentemente utilizzato. E’ stata quindi avviata una ulteriore riflessionesull’opportunità di eliminare dall’Indice di Sele-zione Toro la componente che riguarda l’Accre-scimento pre-performance (e cioè l’accrescimen-to che il vitello consegue dalla nascita alla primapesata al CG, che attualmente rappresenta il15% dell’IST), argomento che sarà all’ordine delgiorno della prossima riunione.La discussione si è quindi spostata sui temi dellaselezione in linea femminile, ed in particolaresulla possibilità di calcolo di un Indice di Capa-cità Materna.Questo carattere, inteso come capacità dellavacca di svezzare autonomamente ed al massimopeso il vitello, è divenuto, con l’aumento degliallevamenti di tipo semibrado e brado, un fatto-re molto importante nell’economia delle azien-de. E’ stata presentata un’analisi preliminare deidati da utilizzare per il calcolo di tale indice, svol-ta in collaborazione con l’Associazione ItalianaAllevatori. L’analisi, che ha riguardato in fase iniziale la raz-za Romagnola, sarà estesa anche alle razzeChianina e Marchigiana ed i relativi risultati sa-ranno discussi in occasione della prossima CTC.

Per quanto riguarda l’attività dei Centri Genetici,

è stato illustrato lo stato di avanzamento dei la-vori di ristrutturazione e completamento dellestalle del Centro di Perugia, mentre per i CentriGenetici delle razze Maremmana e Podolica si èproceduto alla revisione del protocollo sanitarioper l’ingresso dei vitelli in relazione alla Rinotra-cheite Infettiva del Bovino (IBR). I protocolli at-tuali prevedono infatti che il vitello e la madresiano entrambi negativi al test per IBR. La dispo-nibilità tuttavia di vaccini deleti (marker), checonsentono di identificare le positività dovute al-la vaccinazione, consentono di ammettere allaprova, senza diminuire la sicurezza sanitaria, an-che vitelli figli di vacche vaccinate con vaccinomarker. Pertanto, in considerazione della crescente diffu-sione dell’IBR negli allevamenti di Maremmana ePodolica, la Commissione ha deliberato la possi-bilità di ingresso ai rispettivi Centri dei vitelli figlidi madri vaccinate con vaccino deleto.

All’ordine del giorno anche la discussione sulle a-nomalie genetiche, in particolare sulla Pseudo-miotonia congenita nella razza Chianina. Il Prof. Arcangelo Gentile, invitato alla riunione,ha illustrato lo stato dell’arte sullo studio di que-sta patologia genetica, per la quale l’Universitàdi Bologna e l’Università di Berna hanno messo apunto un test che consente l’individuazione deisoggetti portatori; la commissione ha quindi de-liberato che i vitelli di razza Chianina in ingressoal Centro Genetico dovranno essere sottoposti atale test ed esclusi dal performance se ricono-sciuti portatori del carattere.

E’ stato da ultimo approvato l’ampliamento delpiano di recupero delle linee di sangue nella raz-za Romagnola in virtù della disponibilità di semedi ulteriori 10 tori che potranno essere utilizzatisecondo i piani di accoppiamento predispostidall’Ufficio Centrale del Libro Genealogico. Si stavalutando la possibilità di recupero di alcune vec-chie linee di sangue disponibili, anche per le raz-ze Chianina e Marchigiana.

Dalla Commissione Tecnica Centrale

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Eletto il nuovo Consi-glio Direttivo dell’As-sociazione Nazionale

Allevatori Bovini Italiani daCarne per il triennio 2008-2010. Presentata la relazio-ne annuale sulle numeroseattività svolte.

Si è svolta a San Martino inColle (Perugia), l’AssembleaOrdinaria 2008 dei Soci del-l’Anabic nell’ambito dellaquale è stata esposta la rela-zione del Comitato direttivosull’attività svolta dall’Associa-zione. Nella sua relazione in-troduttiva, il Presidente Lu-chetti si è soffermato sulle dif-ficoltà attuali del compartozootecnico italiano, penalizza-to da costi di produzione cre-scenti che stanno azzerando ilguadagno dell’allevatore. Haricordato come Anabic abbiacercato di recuperare compe-titività ed efficienza in tutti isettori di attività, tentando didare risposte adeguate alle e-sigenze in costante evoluzione

degli allevatori, di rafforzare i rapporticon le altre strutture del sistema, conle Regioni, con il Ministero delle Politi-che Agricole, ottenendo risultati im-portanti sotto molti aspetti. Prose-guendo nel suo discorso il PresidenteLuchetti ha sottolineato il compiaci-mento espresso dalla CommissioneTecnica Centrale per quanto riguarda ilmiglioramento dell’efficienza delloschema di selezione conseguito attra-verso il miglior utilizzo dei riproduttoritestati in prova di performance.Accennando brevemente ai nuovi ser-vizi implementati quali la possibilità diconsultare i dati aziendali via internet,il rinnovo della procedura di gestioneaziendale, Luchetti ha voluto ricordaregli sforzi attuati per migliorare la tra-sparenza e la comunicazione con gliallevatori.Il Direttore Anabic, Roberta Guarcini,ha poi illustrato in sintesi le attivitàsvolte e dei risultati raggiunti nel 2007da parte dell’intera struttura.A conclusione dei lavori l’assemblea hanominato il nuovo Consiglio Direttivodell’Associazione, che nella riunionedel 19 giugno 2008 ha confermatoFausto Luchetti presidente Anabic.

ASSEMBLEA

6 - Taurus 3.2008

di Chiara MatteucciUfficio Mostre

Nella riunione del 19 giugno scor-so, il Consiglio Direttivo dell’As-sociazione ha riconfermato Fau-

sto Luchetti alla presidenza dell’ANA-BIC, Associazione Nazionale AllevatoriBovini Italiani da Carne, per il triennio2008 – 2010.

Nato a Perugia, Luchetti è entrato a farparte del sistema allevatori già da moltianni, assumendo prima la carica di Presi-dente dell’Associazione Provinciale Alleva-tori di Perugia, divenendo poi Vice Presi-dente del Consorzio di Tutela del VitelloneBianco dell’Appennino Centrale e Consigliere della Fe-derazione Provinciale Coltivatori Diretti di Perugia. Nel2005 è stato eletto presidente nazionale dell’Anabic.

Nel maggio 2008 è stato eletto per la pri-ma volta Presidente del Consorzio CarniBovine Italiane.A Collazzone, in provincia di Perugia, con-duce direttamente, insieme al fratello ed aicugini, un’azienda agricola di circa trecen-to ettari, dove il fiore all’occhiello è l’alle-vamento di Chianina, passione di vecchiadata che si tramanda con successo di pa-dre in figlio.Nell’accettare il rinnovo della carica di pre-sidente, Luchetti ha ringraziato i presentiper la fiducia accordata, assicurando cheproseguirà con impegno ed insieme al

consiglio il percorso di valorizzazione delle cinque raz-ze italiane da carne in ambito nazionale ed internazio-nale.

ASSEMBLEA DEI SOCI ANABIC

FAUSTO LUCHETTI RIELETTO PRESIDENTE ANABIC

COMITATO DIRETTIVO

FAUSTO LUCHETTI PresidenteCARLO SABATUCCI FRISCIOTTI Vice PresidenteVITTORIO GANGALE Vice PresidenteFABRIZIO BENEDETTIGIANLUCA CERESANIMICHELE CICCIONIMARIO D’ADAMOFRANCESCO LEMARANGIGIANNALBERTO LUZISTEFANO MARZIOLILORENZO RAGOROMANO ROTINIGAETANO SAELIENRICO SALVITOMMASO SQUARCIA

COLLEGIO SINDACALE

ANGELO GIUSEPPE CIARDIELLOAUGUSTO BIANCHIPAOLO CASUCCI

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

ADALBERTO FALASCHINISERGIO GIGLIFRANCESCO PANELLA

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MOSTRE

7 - Taurus 3.2008

La razza ha sfilato nella sua ve-ste migliore sul prestigiosoring di Villa Potenza.

La 24a edizione della Mostra Naziona-le LG della razza Marchigiana, svoltasidal 30 Maggio al 2 Giugno scorsipresso il foro boario di Villa Potenza,a Macerata, nell’ambito della Rasse-gna Agricola del Centro Italia, è tor-nata finalmente a svolgersi ai migliorilivelli, senza le limitazioni di caratteresanitario che in passato avevano im-pedito la partecipazione agli allevatoridi varie province delle Marche e del-l’Abruzzo. Risultavano infatti iscritti acatalogo ben 317 capi da parte di 32espositori provenienti dalle province diMacerata, Ancona, Ascoli Piceno e Pe-saro. Ad entrare nel ring per i concor-si individuali sono stati 181 soggetti eil loro livello qualitativo è stato non so-lo degno delle migliori tradizioni, matalora ai vertici assoluti rispetto aquanto la razza abbia espresso in que-sti ultimi anni. Particolarmente nutri-ta è stata anche la sezione riservata aigruppi al pascolo, nella quale risulta-vano esposte le rappresentative di ben7 allevamenti. Una novità che ha con-traddistinto questa edizione dellamostra è stata la gara di giudizio ri-servata agli studenti degli Istituti

Tecnici Agrari, che ha visto in compe-tizione 5 squadre di studenti dell’ITASG. Garibaldi di Macerata. Oggettodella competizione, coordinata nelring da Matteo Ridolfi, sono statequattro giovani vacche della categoria6/B e la classifica finale ha visto piaz-zarsi al 1° posto la squadra capitanatada Luca Gallina, che ha precedutoquelle di Costanza Giovannetti e Da-rio Bonifazi, speakers delle squadreclassificatesi al 2° e 3° posto. Gli stu-denti dell’ITAS di Macerata sono datempo una gradita presenza fissa allemostre nazionali, che animano con u-na nota di freschezza e vivacità. Unodegli artefici principali di questa parte-cipazione è sicuramente Stefano A-gnani, il Responsabile distalla dell’Istituto, la cui pas-sione per il bestiame è lo sti-molo migliore per avvicinarei giovani alla Marchigiana,unitamente ad una indi-spensabile dose di pazienza. Tra le note più piacevoli diquesta bella Nazionale 2008va segnalato il netto salto diqualità sotto il profilo dellaprofessionalità espositiva,

con riferimento particolare sia allaconduzione del bestiame nel ring cheall’abbigliamento degli handlers, piùcurato rispetto alle precedenti edizio-ni. Nel ruolo di giudice unico si è di-simpegnato il veterano GiannettoGuerrini, assistito nel ring con puntua-lità da Romina Bastari. Il giudice haimpresso al proprio lavoro un ritmosostenuto, manifestando autorevolez-za e motivando compiutamente leproprie scelte. Ad entrare in scena perprimi sono stati i maschi, relativamen-te ai quali le scelte del giudice hannodato vita alle seguenti finali:

Finale dei Maschi Junior - Teatro, figlio di Romano presentato

MARCHIGIANA, MAI COSI’ BELLA!

di Gaia MartuscelliUfficio Ricerca e Sviluppo

Un momento della gara

di giudizio tra gli Istituti Agrari

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8 - Taurus 3.2008

dall’Azienda F.lli Mei Carni, è prevalsonella 1a categoria in virtù della supe-riore muscolosità, forza dei diametritrasversali e correttezza degli arti. Suariserva è risultato Todaro, un figlio diPalio di Valentino Vissani, che ha pre-ceduto a sua volta Tiberio Valdolmo,un figlio di Cirio e della nota Festosa,presentato da Piero Smargiassi.- Tuffo, figlio di Erode dei Fratelli Erco-li, aveva nella finezza, nella muscolo-sità e nella correttezza degli arti i trat-ti di maggiore rilievo e si è impostonella 2° categoria davanti a Teatro, unfiglio di Pergolo presentato dall’Azien-da Mei di Mei Marco. - Treno, figlio di Damasco di CristianVissani, in evidenza per la muscolositàe il vigore, oltre che per gli ampi dia-metri trasversali della groppa, ha pre-ceduto nella 3° categoria Tenore, unfiglio di Picasso dell’Azienda F.lli MeiCarni.- Tulipano, figlio di Quarzo presentatoda Valentino Vissani e concorrente piùadulto della finale Junior, ha impostola sua superiore muscolosità e lun-ghezza del tronco, precedendo To-nante, un figlio di Quasimodo dell’A-zienda F.lli Mei Carni.La scelta finale del giudice ha attribui-to il titolo assoluto a Tulipano davantia Tuffo, sua riserva, per i diametri lon-gitudinali e traversi del tronco più ac-centuati e la particolare funzionalitàdell’apparato locomotore. Alla riservava riconosciuta una spiccata finezza.

Finale Maschi SeniorLa finale dei Maschi Senior, resa spet-

tacolare anche dalla mole dei sogget-ti in lizza, ha visto in competizione 3tori decisamente interessanti:

- Socrate Valdolmo, figlio di Pergolo edi Novella Valdolmo, presentato daPiero Smargiassi, ha imposto nella 5°categoria la sua taglia superiore, laspiccata lunghezza del tronco e lamaggiore pulizia degli arti posteriorisu Scudo, muscoloso figlio di Birbo diPaolo Zitti, guadagnandosi così l’ac-cesso alla finale.- Raggio, vigoroso figlio di Otello del-l’Azienda Mei di Mei Marco, è preval-so nella 6° categoria per il suo straor-dinario gigantismo e vigore, la mag-giore distinzione ed il modello più mo-derno davanti a Rio, un figlio di Da-masco di Pierino Staffolani.

- Rick, altro figlio di Otello di Mei Mar-co ha dominato la categoria più adul-ta relegando al 2° posto, grazie allesue superiori dimensioni ed eleganzail muscoloso Pedro di Giunture, un Ci-rano del medesimo allevamento ilquale aveva a sua volta preceduto ilnoto Ralf, figlio di Lupo, ancora diMei Marco.Lo strapotere di Raggio, giunto a que-sta mostra in gran forma, gli è valso iltitolo di campione assoluto, rinver-dendo un palmares già impressionan-te per un soggetto così giovane. Lasua eccezionale taglia, lunghezza deltronco, uniformità della muscolaturae correttezza degli arti hanno relegatoal ruolo di riserva il pur promettenteSocrate Valdolmo, soggetto decisa-mente equilibrato e di sicuro avvenire.

Anche le femmine, come di consueto,hanno mantenuto la competizione ac-cesa in tutte le classi, senza distinguotra Junior e Senior. Il lavoro del giudi-ce, a tratti veramente impegnativo, haconcentrato i migliori soggetti in duebelle finali che meritano un dettaglia-to commento.

Finale Femmine JuniorA competere nella finale delle manzeè stato un lotto di femmine uniformiper tipicità razziale, muscolosità, lun-ghezza del tronco e solidità struttura-le:

MOSTRE

Da destra Tulipano e Tuffo Campione e riserva assoluti junior di mostra

Raggio campione assoluto senior di mostra - Az. Mei di Mei Marco, MC

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MOSTRE

9 - Taurus 3.2008

- Tosca, figlia di Piombo presentatadall’Azienda “La Bigotta” dei F.lli Nu-ti, ha imposto la sua superiore distin-zione, muscolosità, forza della dorsalee degli arti sulla pur notevole Tecla, u-na Erode lunga e distinta presentatadall’ITAS di Macerata, dominando la1° categoria, una delle più interessan-ti viste in questa Mostra.- Tundra, una Picasso dell’Azienda F.lliMei Carni, ha dominato la 2a catego-ria per la superiore muscolosità ed iltronco impeccabile, precedendo Toscadel Conero, una elegante Daino diFranco Salciccia, in evidenza per stilee correttezza strutturale.- Trincea, distinta figlia di Ponente diUmberto Miliozzi è stata la vincitricenella 3° categoria, precedendo per lasuperiore taglia, diametri traversi elunghezza del tronco la pur notevoleTastiera, una Gigante di Cristian Vissa-ni.- Tata, una Piombo dei F.lli Nuti, è pre-valsa in una combattuta 4° categoriaper le più evidenti tipicità, muscolo-sità e dimensioni davanti a Scozia unadistinta Mirino presentata dall’alleva-mento Carnevali Donatella.- Star, figlia di Erode di Marco Mei, siè imposta nella 5° categoria per lamaggiore ampiezza della groppa, lasuperiore muscolosità e correttezzadegli arti davanti a Truffa, una interes-sante Ebro di Pierino Staffolani, che a

sua volta aveva preceduto Santa, unadistinta beniamina dell’Azienda “LaBigotta”, che i più appassionati ricor-deranno quale Riserva Junior dell’Edi-zione 2007.- Sicilia, la Erode di Cristian Vissani,campionessa Junior della passata edi-zione, si è presentata più agguerritache mai in virtù della sua spiccatafemminilità, tipicità, lunghezza deltronco e ampiezza dei diametri tra-sversali, lanciando alle contendenti ilproprio guanto di sfida per il titolo as-soluto e precedendo in categoria la

pur notevole Sabbia, una Palio di Vis-sani Valentino, in evidenza per lo stilee la pulizia dell’ossatura. La finale Junior ha offerto una con-centrazione di individualità pregevolis-sime tra le pretendenti e la scelta delgiudice ha decretato la vittoria di Sici-lia, portacolori di Cristian Vissani da-vanti a Tundra dell’Az. Fratelli MeiCarni, per la superiore tipicità, finezzae lunghezza del tronco. Alla riservadeve essere riconosciuta una straordi-naria muscolosità, oltre alla groppa damanuale e alla particolare correttezzadegli arti.

Finale Femmine SeniorLa finale riservata alle vacche non è

stata inferiore a quella delle manzeesprimendo, in tutte le contendenti,

muscolosità, lunghezza del tronco eampiezza della groppa. Da segnalareinoltre, relativamente alle numerosevacche in lattazione presenti in mo-stra, anche la corretta conformazionedelle mammelle.

- Ronda, una interessante primiparafiglia di Palio, presentata da ValentinoVissani, ha dominato tra le vacchegiovani della categoria 6/B imponen-dosi per la superiore tipicità, femmini-lità e lunghezza del suo tronco, da-vanti a Rissa, una Pioniere di Pierino

Socrate Valdolmo campione di riserva assoluta senior di mostra - Az. Smargiassi P. e Leonori R.A., AN

Sicilia campionessa assoluta junior di mostra - Az. Vissani Cristian, MC

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MOSTRE

Staffolani. Da sottolineare, per la vin-citrice, la particolare correttezza dellamammella.- Quercia, la nota Erode di ValentinoVissani, è prevalsa in una spettacolare7° categoria per la superiore distinzio-ne, muscolosità e ampiezza dei dia-metri trasversi davanti a Ronda, altrapromettente Erode presentata da Cri-stian Vissani, che aveva nella lunghez-za del tronco e nella impostazionedella groppa le proprie armi migliori. - Novella Valdolmo di Piero Smargias-si e Ombrella di Donatella Carnevali,entrambe in lattazione e plurideco-rate figlie di Erode, si sono date batta-glia in una infuocata 8a categoria,un’altra tra le classi più interessantiche hanno dato vita alla mostra. La ta-glia superiore e la maggiore pulizia deigarretti hanno consentito a Novella diprecedere la rivale, alla quale va rico-nosciuta la superiore lunghezza deltronco. Al 3° posto si è piazzata Mila-gros di Valentino Vissani, un’altra vac-ca “di cartello” nota a tutti gli appas-sionati. - Liberia, la figlia di Damasco dell’Az.F.lli Mei Carni si è imposta tra le vete-rane della 9° categoria per le superio-ri tipicità, femminilità, lunghezza deltronco e funzionalità degli arti davan-ti a Italia, figlia di Daino e altra porta-

colori del medesimo allevamento, chea sua volta ha preceduto Fava, la plu-ridecorata Nettuno di Marco Mei.La finale Senior è stata onorata damolte vacche di grande spessore e dalpesante palmares. Il Giudice ha indivi-duato in Liberia e Italia dell’Az. F.lliMei Carni, la Campionessa e la Riser-va Assolute Senior della Nazionale2008, confermando in finale i valorigià espressi in categoria da questedue splendide vacche. Da segnalare,per Liberia, la conferma del titolo as-

soluto conquistato nel 2005, che lapone di diritto nella “Hall of Fame”della Marchigiana. Una particolaremenzione deve essere rivolta anche aQuercia, la Erode di Valentino Vissani,altra grande protagonista di questa fi-nale. Dopo le finali ha avuto luogo l’attri-buzione del trofeo riservato alla vaccacon la migliore carriera produttiva eintitolato alla memoria di Lucio Migni.A contendersi l’ambito riconoscimen-to, attraverso il quale Lucio viene ri-cordato in occasione dei nostri mag-giori eventi espositivi, erano le coccar-de azzurre della 7°, 8° e 9° categoria,e precisamente: Quaterna di MarcoMei, Ombrella di Donatella Carnevalie Modella di Pierino Staffolani. Il giu-dice ha decretato l’affermazione diOmbrella, di Donatella Carnevali, che

si è aggiudicata il titolo per il 2° an-no consecutivo.

A questa finale, che ha concluso iconcorsi individuali, ha fatto seguitola competizione riservata ai gruppi diallevamento, composti ciascuno di 3soggetti nati nell’allevamento esposi-tore. Questo concorso ha visto nelring ben 9 rappresentative: Sociono-vo- Gioacchini, Vissani Valentino, Vis-sani Cristian, La Bigotta, F.lli Mei Car-ni, Az. Mei di Mei Marco, ITAS di Ma-cerata, Baleani Adriano e Priori Nazza-rena. A prevalere è stato il gruppopresentato dall’azienda pesarese “La

Tundra campionessa di riserva assoluta junior - Az. F.lli Mei Carni, MC

Miglior gruppo di allevamento Az. Agr. La Bigotta, PU

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MOSTRE

11 - Taurus 3.2008

Bigotta” dei Fratelli Nuti in evidenzaper la tipicità, la muscolosità e per lasuperiore omogeneità delle tre manzeche lo componevano, premiate anchenelle classi individuali. Questo ricono-scimento premia gli sforzi di questoallevamento emergente, che pur seentrato solo di recente nell’ambientedelle mostre si è fatto immediatamen-te apprezzare per la qualità dei suoisoggetti e per la professionalità espo-sitiva. Alle spalle de “La Bigotta” si so-no classificati al 2° e 3° posto i gruppidelle aziende F.lli Mei Carni e VissaniValentino, entrambe di Macerata.Con i gruppi schierati sul ring è statainoltre consegnata, da parte dell’Ana-bic, una targa all’Apa di Macerata,quale segno di apprezzamento per ilsupporto organizzativo alla realizza-zione dell’evento. Il direttore AnabicRoberta Guarcini ha consegnato il ri-conoscimento nelle mani di GianlucaCeresani, Presidente dell’Apa di Ma-cerata, estendendo un vivo ringrazia-mento anche al Direttore Dr. DinoMosca e a tutto il loro staff.Non meno sentiti sono stati i premi at-tribuiti al Miglior Allevatore e al Mi-glior Espositore della Nazionale 2008,consegnati rispettivamente a CristianVissani e all’Azienda F.lli Mei Carni,che non necessitano di presentazioni,sia per i brillanti risultati conseguiti inmostra che per la loro assidua presen-za agli eventi della Marchigiana. Altermine di questo concorso il Dr. Fran-co Cicarilli, allevatore di Pezzata Ros-

sa e consigliere di AIA è stato invitatoa rivolgere il proprio saluto agli alleva-

tori, con i quali si è congratulato nonsolo per la straordinaria qualità del lo-ro bestiame ma anche per avere datovita ad un evento importante, che me-rita attenzione perché promuove unprodotto qualificato che dà lustro alterritorio di origine. In tal senso l’atti-vità delle Apa in ambito locale e del-l’Anabic su scala Nazionale sono de-terminanti e meritano la massima at-tenzione. - Anche per questo - ha pro-seguito Cicarilli, - mi attiverò perché ilpresidente di AIA, Dr. Nino Andena,intervenga alla prossima edizione del-la Raci .- La successiva premiazione è stata ri-servata al miglior conduttore assoluto,

e, a conferma di quanto precedente-mente affermato, ha visto Alessan-

dro Nuti dell’Azienda “La Bigotta” im-porsi davanti a Gianni Vissani e Bruno

Liberia campionessa assoluta senior di mostra, Az. F.lli Mei Carni, MC

L’Az. Carnevali Donatella riceve il trofeo intitolato alla memoria di Lucio Migni

Italia campionessa di riserva assoluta senior di mostra, Az. F.lli Mei Carni, MC

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MOSTRE

12 - Taurus 3.2008

Zingaretti, due abili conduttori, vete-rani di innumerevoli mostre. A seguire si è svolto il concorso riser-vato ai giovani conduttori, che ha vi-sto impegnati 14 giovani handlers. U-na novità di questa edizione è coinci-sa con l’attribuzione del riconosci-mento riservato all’“Allevatore del fu-turo”, riservato al 1° classificato in unconcorso che, accanto alla gara diconduzione, contempla anche unaprova scritta su temi di carattere zoo-tecnico. La prova è stata vinta da Cri-stina Marchianni, appassionatissimaallevatrice 19enne di Macerata. Ai pri-mi 5 posti, relativamente al concorsoriservato ai giovani conduttori, si sonoinvece classificati Martina Salciccia,Federica Vissani, Manuele Mei, Luca

Gallina e Danilo Vissani,ragazzi noti nell’ambien-te sin da giovanissimi. Lavincitrice, Martina Salcic-cia, 13 anni, è infatti fi-glia d’arte: suo padreFranco, oltre che appas-sionato allevatore di lun-go corso è presidentedell’APA di Ancona. Coni giovani conduttori a fa-re da corollario sono sta-ti premiati e fatti oggetto

di un sentito ringraziamento il Giudicee l’Assistente della mostra, GiannettoGuerrini e Romina Bastari. La presen-za di Romina ha offerto a RobertaGuarcini, direttore Anabic e speakerdurante la mattinata conclusiva, lospunto per ricordare ai presenti la fi-gura di suo padre, Giuseppe Bastari,un allevatore appassionato e frequen-tatore delle mostre, prematuramentescomparso. Nel corso delle premiazio-ni Roberta Guarcini, ha inoltre ringra-ziato gli allevatori, non solo per il livel-

lo elevato del bestiame presentato inmostra, ma soprattutto per la loro cre-scente vicinanza all’Anabic, un atteg-giamento che, nonostante il difficilemomento che la zootecnia sta attra-versando, sta iniziando a dare fruttisia in termini di vitelli segnalati perl’ingresso al Centro Genetico che disoggetti acquistati alla fine della Provadi Performance. Gli allevatori dellaMarchigiana sono stati inoltre calda-mente invitati ad intervenire alle Astedi fine prova ed esortati a partecipareattivamente alla selezione, sia me-diante la consultazione del sito webdell’Associazione, che attraverso unamaggiore conoscenza dei servizi chel’Anabic ha predisposto, per il costan-

Vissani Cristian vincitore del trofeo

“Miglior Allevatore dell’anno”

Az. Mei Carni riceve il trofeo “Miglior Espositore dell’anno”

Alessandro Nuti, miglior conduttore assoluto senior di mostra

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MOSTRE

13 - Taurus 3.2008

te miglioramento dei quali i suggeri-menti sono particolarmente apprez-zati.Nel corso del pomeriggio conclusivoha infine avuto luogo la tradizionalesfilata e premiazione dei migliori sog-getti classificati, oltre che delle altrerazze e specie presenti in mostra. Ri-cordiamo in questo contesto, la pre-miazione dei gruppi al pascolo, pro-venienti dalle province di Macerata eAncona, che si sono posizionati nelmodo seguente: 1° classificata l’Az.Conforti Giuliano e Luciano di Mace-rata; 2° l’Az. Marini Paolo di Anco-na; 3° l’Az. Smargiassi Piero di An-cona.

Al termine della carrellata dei cam-pioni di mostra è stato presentatofuori concorso anche Otello, vigoro-so figlio di Erode dell’Az. Mei di MeiMarco, campione senior uscente del-la Nazionale 2007 e tuttora in evi-denza per la tipicità razziale, la mu-scolosità, le dimensioni e la forza de-gli arti.

L’Anabic, organizzatrice dell’eventocongiuntamente al Mipaaf, all’Am-ministrazione Provinciale di Macerataed alle APA delle Marche, era presen-te alla Raci anche con un propriostand promozionale, al pari del Con-sorzio Carni Bovine Italiane, impe-gnato nella promozione delle carnidella Marchigiana, tutelate dal mar-chio IGP “Vitellone Bianco dell’Ap-pennino Centrale”. Si concludono così queste note acommento della Nazionale Marchi-giana 2008, relativamente alla qualerinnoviamo i complimenti agli alleva-tori, principali artefici dell’evento,con un caloroso arrivederci alla pros-sima edizione.

Cristina Marchianni “Allevatore del futuro”

Il Giudice di mostra Giannetto Guerrini

con la sua assistente Romina Bastari

Martina Salciccia miglior conduttore junior di mostra

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LA 24a EDIZIONE DELLA MOSTRA NAZIONALE LG DELLA RAZZA MARCHIGIANA

dal 30 Maggio al 2 Giugno

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CLASSIFICHE

SEZIONE FEMMINE

Categoria 1 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.

1 87 IT041990031892 Tosca Piombo Ivana Soc.agr. “La Bigotta" PU2 85 IT043990025030 Tecla Erode Orlandina Istituto Tecnico Agrario MC3 80 IT043990021689 Taissa Palio Quintana Vissani Valentino MC

Categoria 2 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Esp ositore Pv.1 109 IT043990023622 Tundra Picasso Liberia F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC2 96 IT042990010803 Tosca Del Conero Daino Lussy Salciccia Franco AN3 108 IT043990019741 Tuta Erode Lucca F.lli Ercoli Soc. Agr. MC

Categoria 3 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 122 IT043990018011 Trincea Ponente Erina 4m Di Miliozzi Umberto MC2 115 IT043990020706 Tastiera Gigante Lucas Vissani Cristian MC3 124 IT043990020705 Traccia Ponzio Mauda Vissani Cristian MC

Categoria 4 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 130 IT041990031872 Tata Piombo Nitida Soc.agr. “La Bigotta" PU2 134 IT043000004314 Scozia Mirino Ombrella Carnevali Donatella MC3 133 IT043990018004 Savona Ponente Mora 4m Di Miliozzi Umberto MC

Categoria 5 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 143 IT043990007004 Star Erode Gatta Az. Mei Di Mei Marco & C. MC2 151 IT044990011265 Truffa Ebro Nera Staffolani Pierino E Quinto MC3 142 IT041990020886 Santa Piombo Ostia Soc.agr. “La Bigotta" PU

Categoria 6a/F Cl.Cl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 154 IT043990010946 Sicilia Erode Ilona Vissani Cristian MC2 157 IT043990007149 Sabbia Palio Odette Vissani Valentino MC3 155 IT043990017075 Sibilla Cirio Lula Priori Nazzarena MC

Categoria 6b/FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 163 IT043990007146 Ronda Palio Milagros Vissani Valentino MC2 168 IT043000006290 Rissa Pioniere Olga Staffolani Pierino E Quinto MC3 174 IT043000067916 Resina Milo Ella Az. Mei Di Mei Marco & C. MC

Categoria 7 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 194 IT043990001441 Quercia Erode Galassia Vissani Valentino MC2 180 IT043000005900 Ronda Erode Ilona Vissani Cristian MC3 191 IT043990001443 Quercia Mugello Luce Vissani Valentino MC

Categoria 8 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 216 IT042000033133 Novella Valdolmo Erode Festosa Smargiassi P. E Leonori R. A. AN2 210 IT043000024745 Ombrella Erode Lima Carnevali Donatella MC3 223 IT043000017075 Milagros Erode Cavia Vissani Valentino MC

Categoria 9 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 229 IT043000003316 Liberia Damasco Firma F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC2 233 IT013MC030C020 Italia Daino Numa F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC3 239 51MC134560 Fava Nettuno Bira Az. Mei Di Mei Marco & C. MC

Categoria 10 FCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 216 IT042000033133 Novella Valdolmo Erode Festosa Smargiassi P. E Leonori R. A. AN2 200 IT043990000073 Persia Isidoro Lula Priori Nazzarena MC3 199 IT043000026048 Primula Erode Moena Az. Mei Di Mei Marco & C. MC

CLASSIFICHE XXIV MOSTRA NAZIONALE RAZZA MARCHIGIANAMacerata 30 Maggio - 2 giugno 2008

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CLASSIFICHESEZIONE MASCHI

Categoria 1 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 11 IT043990029078 Teatro Romano Rebecca F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC2 12 IT043990021690 Todaro Palio Noce Vissani Valentino MC3 10 IT042990007716 Tiberio Valdolmo Cirio Festosa Smargiassi P. E Leonori R. A. ANCategoria 2 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 26 IT043990019742 Tuffo Erode Elarda F.lli Ercoli Soc. Agr. MC2 21 IT043990028207 Teatro Ombroso Del Conero Erina Az. Mei Di Mei Marco & C. MC3 20 IT043990020713 Trio Ponzio Quiete Vissani Cristian MCCategoria 3 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 28 IT043990022672 Treno Damasco Muffa Vissani Cristian MC2 29 IT043990023608 Tenore Picasso Precisa F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC3 35 IT043990022400 Trionfo Mugello Inalata Staffolani Pierino E Quinto MCCategoria 4 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 39 IT043990021683 Tulipano Quarzo Famosa Vissani Valentino MC2 38 IT043990023603 Torrente Quasimodo Quinta F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC3 43 IT043990023590 Tarocco Picasso Perla F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MCCategoria 5 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 53 IT042990007698 Socrate Valdolmo Pergolo Novella Valdolmo Smargiassi P. E Leonori R. A. AN2 49 IT043990016430 Scudo Birbo Laida Zitti Paolo AN3 55 IT043990017717 Silicio Pergolo Malva Az. Mei Di Mei Marco & C. MCCategoria 6 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 60 IT043990009230 Raggio Otello Fina Az. Mei Di Mei Marco & C. MC2 59 IT043990010941 Rio Damasco Perla Staffolani Pierino E Quinto MC3 58 IT043990013353 Rio Damasco Polonia Az. Mei Di Mei Marco & C. MCCategoria 7 MCl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.1 62 IT043000006350 Rick Otello Luana Az. Mei Di Mei Marco & C. MC2 65 IT060990007760 Pedro Di Giunture Cirano Nantilla Az. Mei Di Mei Marco & C. MC3 63 IT044990005255 Ralf Lupo Orba Az. Mei Di Mei Marco & C. MC

CAMPIONI ASSOLUTI DI MOSTRA

CAMPIONESSA JUNIOR FEMMINECl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.CAM 154 IT043990010946 Sicilia Erode Ilona Vissani Cristian MCRIS 109 IT043990023622 Tundra Picasso Liberia F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC

CAMPIONESSA SENIOR FEMMINECl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.CAM 229 IT043000003316 Liberia Damasco Firma F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MCRIS 233 IT013MC030C020 Italia Daino Numa F.lli Mei Carni Di Mei A. & C. MC

CAMPIONE JUNIOR MASCHICl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.CAM 39 IT043990021683 Tulipano Quarzo Famosa Vissani Valentino MCRIS 26 IT043990019742 Tuffo Erode Elarda F.lli Ercoli Soc. Agr. MC

CAMPIONE SENIOR MASCHICl. N. Matricola Nome Padre Madre Espositore Pv.CAM 60 IT043990009230 Raggio Otello Fina Az. Mei Di Mei Marco & C. MCRIS 53 IT042990007698 Socrate Valdolmo Pergolo Novella Valdolmo Smargiassi P. E Leonori R. A. AN

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di Antonio VagnilucaUfficio Centri Genetici

ASTE

17 - Taurus 3.2008

Soggetti di assoluto interessehanno conquistato gli acquiren-ti alle aste di giugno, attenuan-

do l’ ”aria di crisi” e siglando aggiu-dicazioni degne del loro valore.

Le aste d’estate, svolte al Centro Geneti-co il 24 e 25 Giugno scorsi, hanno pro-posto la novità di mostrare insieme, nelcorso della 1a giornata, i riproduttori del-le razze Marchigiana e Romagnola, cheproponevano rispettivamente 10 e 12 ri-produttori.La Marchigiana è entrata per prima nelring con un novero di soggetti estrema-mente omogenei, dei quali 6 risultavanoidonei alla IA e 2 alla FN. Per tutti i torellivanno segnalate ottime deviazioni permuscolosità e dimensioni, con buona ti-picità razziale e arti altrettanto validi. Asiglare il top price è stato Teodoro, valu-tato 88 punti con un Ottimo per la mu-scolosità e tre Molto Buono per le re-stanti qualifiche. Si tratta di un figlio diErode da Orchidea, una Lotar x Cavour,vera “gallina dalle uova d’oro” per SilvioDall’Armellina, supporter vicentino dellarazza. Teodoro è stato aggiudicato per4.300 euro all’Azienda Fecondo Gian-carlo di Teramo. La 2° migliore quotazio-ne è stata ottenuta ex-aequo da 2 sog-getti: Tinco, abilitato alla IA, e Tosto, ido-neo alla FN. Si tratta di due torelli impec-cabili nel modello e nella struttura. Rela-tivamente a Tinco deve essere sottoli-neato il pedigree aperto in linea paternae sostenuto da numerose vacche funzio-nali e consistenti. Elegante e distinto, ol-tre che normale per il gene miostatina,Tinco era presentato in asta da LorenzoRaschini di Pesaro ed è stato aggiudicatoper 3.650 Euro al Centro Tori APA di Ma-cerata. Identica quotazione è stata rag-giunta dall’anconetano Tosto, figlio diPomo, con madre Muro e pedigree in-terlinea su Musone, allevato da StefanoGiorgi ed acquistato dall’Azienda Lau-renzi Corrado di Ascoli Piceno. Anchequesto soggetto proponeva una morfo-logia impeccabile, suffragata dai suoi 86

punti. Lievemente inferiore è risultatal’aggiudicazione di Trofeo, figlio di Miri-no su madre Gigante allevato dall’Azien-da Mei Marco ed acquistato da Giusep-pe Masella di Latina. Da segnalare perquesto soggetto un rilevante AMG paria 1.977 grammi e 85 punti per la morfo-logia. La successiva quotazione è quellarelativa all’ascolano Tiberius, il primosoggetto ad entrare in asta. Questo to-rello, con un AMG di 1.706 grammi e 86punti alla morfologia proponeva un pe-digree Quebec x Cirio x Inatteso ed erapresentato da Ezio Sartorelli. Ad aggiudi-carselo è stato Gerardo D’Oto di Bene-vento, che oltre a Tiberius ha proceduto

anche all’acquisto di Tingolo, un sogget-to figlio di Quinto su madre Lupo, risul-tato idoneo alla FN. Come si deduce daqueste note si è trattato di un’asta viva-ce, coronata da un piacevole “sold out”,che conferma il crescente avvicinamentodegli allevatori della Marchigiana alle at-tività del Centro Genetico. Ma non c’èstato tempo per cullarsi sugli allori ed èstata la Romagnola a prendere la scenacon ben 12 soggetti, dei quali 7 idoneialla IA ed i restanti 5 abilitati alla FN. Asiglare il top price è stato La Viola Tapiro,un figlio di Orizio su madre Gallo x Eral-do, con 1700 grammi di AMG, risultatoidoneo alla FN ed acquistato per 4.500

ASTE ESTIVE “SCACCIA CRISI” AL CENTRO GENETICO

Thomas, primo soggetto per IST della razza Romagnola - Az. Pozzi Simone, RA

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18 - Taurus 3.2008

euro dall’Az. Agr. F.lli Gangale di Croto-ne. La seconda migliore quotazione èstata ottenuta dal ravennate Thomas, unPetrarca su madre Lucas presentato daSimone Pozzi. Questo torello, muscolosoe corretto, si presentava in asta con unAMG pari a 1.800 grammi e con ottimedeviazioni per muscolosità, dimensioni estruttura. Ad aggiudicarselo, per 4.000euro, è stata l’Azienda Ancarani Pasqua-le di Ravenna, che lo ha convenzionatocon Semenitaly. Un colpo del martello a3.500 euro ha sancito l’aggiudicazionedi Tiziano Babini, un Nembokid su ma-dre Maracanà, discendente da una dellemigliori linee femminili dell’Azienda Ri-valona. Con 1600 grammi di AMG e 85punti sanciti da forti deviazioni per mu-scolosità e taglia, questo soggetto è sta-to acquistato da Patrizia Amadori di Ba-gno di Romagna, FC . Tutti i restanti sog-getti sono stati aggiudicati per 3.000 eu-ro e tra questi Talamone della Mezza Cà(Ivanhoe x Navaho), presentato dai F.lliDaga ed acquistato da Massimo Bardi, èstato convenzionato con Semenitaly. Unulteriore torello, La Fattoria Tuono, ( Pe-trarca x Denaro), presentato da EmilioDonati, è stato acquistato da GiuseppeRaffini di Firenzuola e verrà stoccato dal-l’Anabic per la gestione dei propri pro-grammi di accoppiamento. Quella dellaRomagnola non è stata certo l’asta deirecord, ma ha comunque ristabilito quo-tazioni tranquillizzanti, cancellando il

brutto ricordo del-l’asta primaverile.Il mattino seguenteè toccato alla Chia-nina assumere ilruolo di protagoni-sta, con i suoi 7soggetti dei quali 4abilitati alla IA e irestanti idonei allaFN. L’evento ha vi-sto una buona par-tecipazione di pub-blico e di allevatorideterminati all’ac-quisto. Ad aprirel’asta, siglando iltop price, è statoTonetto Melograni,

figlio di Fabio su madre Lento presenta-to da Fosco Mecherini di Livorno e ag-giudicato per 5.200 euro all’Az. CiccioniNello e Michele di Arezzo. Muscoloso ecorretto, Tonetto presentava un IST paria 121, 7 , un AMG in test di ben 1.851grammi, 85 punti e due qualifiche Otti-mo a muscolosità e dimensioni. Nel suopedigree compare una sequela di vaccheinteressanti, che include due nonne va-lutate Molto Buono con 88 punti. Il sog-getto verrà stoccato dall’Anabic per ipropri programmi di accoppiamento. U-na quotazione degna di nota è stata ot-tenuta anche dal senese Timor, un Pria-mo con madre Labirinto allevato dai F.lliFioroni ed acquistato per 4,550 euro daFerdinando Florini di Grosseto. Per que-sto torello, idoneo alla IA, vanno sottoli-neati un AMG pari a ben 2.007 grammie le qualifiche Molto Buono per musco-losità e dimensioni. A seguire va citata laprestazione di Teclisse, nipote di Nursocon pedigree apertonella linea materna,presentato da ClaudiaSpatola di Terni, al suoprimo soggetto in usci-ta dal Centro Genetico.Questo torello, musco-loso e corretto, è statoacquistato per 4.150euro da Roberto Cipria-ni di Arezzo.Tra gli idonei all’FN è

degna di nota la quotazione fatta regi-strare da Turno, un Moriero su madreDominio presentato da Basilio Luchettied ultimo soggetto a calcare il ring, u-scendone aggiudicato per 4.050 euroall’Az. Daniele Bestini di Grosseto. Si trat-ta, anche in questo caso, di un soggettodecisamente interessante per tipicità,muscolosità e taglia. Al termine dei lavori, coronati da un di-screto successo, non nascondiamo la no-stra preoccupazione della vigilia relativa-mente al clima impietoso che ha lunga-mente ostacolato la fienagione in ampiezone delle aree di allevamento delle no-stre razze. La consistente partecipazionedi pubblico ci ha confortato nel vedereche, a dispetto dei pressanti lavori incampagna, in molti hanno trovato iltempo per presenziare alle nostre aste,contribuendo in maniera sostanziale alloro felice esito. Il supporto degli alleva-tori è infatti alla base dell’attività di mi-glioramento genetico e lo è più che maiora, con i lavori di potenziamento delCentro avviati e in pieno svolgimento. Ilnostro desiderio di vedere gli allevatorisempre più interattivi e partecipi nonpuò prescindere da una adeguata e tem-pestiva informazione. i due giorni di a-ste, scandite dal martello del direttore A-nabic Roberta Guarcini, sono stati quin-di, sia un piacevole momento di incontroche un’opportunità importante per di-vulgare i servizi che l’Anabic mette a di-sposizione degli allevatori. I cenni di ap-prezzamento che ci giungono in tal sen-so da più parti sono incoraggianti, al pa-ri dei complimenti relativi al tono deisoggetti in aggiudicazione, che ci spro-nano a fare sempre meglio in futuro.

ASTE

Tinco, soggetto di razza marchigiana acquistato

dal Centro Tori Macerata

Tonetto Melograni, top price della razza chianina, az. Mecherini Fosco, LI

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di Romano PalazzoUfficio Centri Genetici

ASTE

19 - Taurus 3.2008

Lo splendido scenario di Spergo-laia, ad Alberese, ha ospitato il4 luglio scorso l’asta di fine pro-

va dei torelli di Razza Maremmana,riservata a 10 notevolissimi soggettiprovenienti da alcuni dei più presti-giosi allevamenti delle province diGrosseto, Latina e Roma.I riproduttori approvati, che rappre-sentavano l’11° ciclo di prova, costi-tuivano senza dubbio uno dei mi-gliori gruppi testati fino ad oggi ehanno raccolto il pieno consenso de-gli allevatori intervenuti. I lotti invendita presentavano infatti ottimecredenziali: 5 soggetti su 10 con va-lutazione morfologica uguale o su-periore agli 85 punti, dei quali unovalutato con 87 punti e uno con 86punti; accrescimenti che hanno su-perato i 1.600 gr in 3 soggetti e chein altri 5 casi sono risultati netta-mente superiori ai 1500 grammi;dati notevoli che indicano quali sia-no le reali potenzialità della Marem-mana. Un ulteriore motivo di inte-resse riguardava i pedigree dei sog-getti in aggiudicazione, che in piùoccasioni rappresentavano la 3° ge-nerazione testata in performance inlinea paterna. Per la prima volta dal-l’avvio del Centro di Alberese la to-talità dei tori ha trovato l’ adeguatoapprezzamento da parte degli acqui-renti, facendo registrare un “tutto e-saurito” nel quale, data la difficoltàdel momento, non osavamo sperare.I lavori sono stati aperti dal Presiden-te Anabic Fausto Luchetti il qualedopo un cenno di saluto ha lasciatola parola al martello di RobertaGuarcini, direttore Anabic, la qualeha dato vita ad un’asta estremamen-te vivace, che ha reso incandescentequesto appuntamento annuale adAlberese. Tra i torelli in asta, il top

price asta è risultato “Tulipano”, unvigoroso figlio di Quorum, della lineaEpifanio, presentato dalla AziendaAgri S. Pietro di Roma, valutato con86 punti e con 1.514 gr/d di AMG,aggiudicato per 3.850 € a RobertoTistarelli di Grosseto.Molto buona anche la quotazione di”Trionfo dell’Alberese”, un figlio diMacigno da madre Imbasto S. cheha sfiorato i 1.600 grammi di AMGed è stato acquistato per 3.500 eu-ro da Filippo Sardella di Cisterna, La-tina. Da segnalare anche l’aggiudi-cazione di Telemaco Castelporziano,con ben 1.609 gr di AMG., che la-scerà Alberese alla volta della Puglia,essendo stato acquistato per 2.500euro da Francesco Basile di Taranto.Degna di nota , infine, l’aggiudica-zione di “Tartaro dell’Alberese”, unfiglio di Quasimodo interessante permuscolosità e taglia aggiudicato a-per 2.500 euro alla Tenuta di Castel-porziano. Il lavoro svolto dalle Asso-

ciazioni Provinciali e le iniziative pro-mosse dalla Nazionale, come ad e-sempio il Meeting svolto ad Allumie-re in occasione della Mostra Nazio-nale, sembrano avere aumentato ilcoinvolgimento degli allevatori, dan-do ai riproduttori testati la valorizza-zione che meritavano sia per la lorocorrettezza morfologica che per leragguardevoli prestazioni produttive.Per il brillante esito dell’asta l’Asso-ciazione intende complimentarsi conil personale dell’Azienda Albereseper il tono dei soggetti e infine, inmodo particolare, con l’esperto Dr.Francesco Basville, incaricato allascelta del gruppo che ha dato vitaall’11° ciclo di prova. Nel corso della settimana successiva,la consueta folta partecipazione dipubblico ha invece ravvivato l’astadei torelli di Razza Podolica, tenutasipresso il Centro Selezione di Lauren-zana (PZ) il 15 luglio scorso. Tanti gliallevatori intervenuti i quali, sin dalle

“SOLD OUT” ALLE ASTE DI ALBERESE E LAURENZANA PERI TORELLI MAREMMANI E PODOLICI

Un momento dell’asta ad Alberese

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ASTE

prime ore del mattino, hanno affol-lato le strutture del Centro osservan-do attentamente i soggetti approva-ti, i quali hanno riscosso ampi con-sensi pur senza raggiungere le quo-tazioni da capogiro registrate in oc-casione dell’asta svolta lo scorso an-no. Degli undici tori presentati in a-sta, sei provenivano da allevamenticalabresi e cinque da nuclei Lucani.Da segnalare, in particolare, il nutri-to drappello degli allevatori Croto-nesi, i cui pregevoli soggetti hannocostituito la novità più interessantedell’asta 2008.Ad aprire l’evento con un saluto aiconvenuti è stato il Dr. Augusto Cal-bi, Direttore delle Apa di Potenza eMatera, il quale, dopo essersi com-plimentato con gli allevatori dei to-relli in asta per la qualità dei torelli,ha sottolineato l’importante ruolosvolto dal Centro Selezione Torelli diLaurenzana per il miglioramento ge-netico della Podolica. Dal Centro,giunto ormai al 12° ciclo di prova,sono infatti usciti abilitati ben 154torelli. L’attività selettiva non è la so-la sulla quale si concentra l’attenzio-ne del mondo istituzionale e ne è unesempio il marchio regionale “Oriz-zonti Lucani” costituito per la valo-rizzazione delle più qualificate pro-duzioni agricolo-zootecniche Luca-ne, che troverà una più vasta econell’ambito del noto marchio Aia Ita-lialleva, che l’Aia ha messo a disposi-zione degli allevatori a tutela dei

prodotti più prestigiosi del si-stema zootecnico nazionale.La parola è passata successiva-mente al Sindaco di Laurenza-na, Dr. Martoccia, il quale harassicurato gli allevatori sullavicinanza delle istituzioni agliallevatori, veri capisaldi dellavalorizzazione e tutela del ter-ritorio. La parola è poi passataal Presidente Anabic FaustoLuchetti, il quale ha sottoli-neato le difficoltà che il mon-do zootecnico sta attraversan-do, caratterizzate, come noto,dal costo crescente delle ma-

terie prime, dall’impennata deicosti dell’energia, dal crollo dei

consumi, che si ripercuotono negati-vamente sulla vitalità del mercato. In

questo scenario poco confortante,ha ribadito Fausto Luchetti, occorrenon mollare sul miglioramento ge-netico e sulla valorizzazione del pro-dotto.A queste considerazioni si è allaccia-to Nunzio di Mauro, Presidente del-l’APA di Matera, il quale ha ribadito,nel corso del proprio intervento, lanecessità di rendere più efficace l’at-tività dei diversi segmenti della filie-ra e per fare in modo che le carnidella Podolica, di indiscussa salu-brità, siano maggiormente conosciu-te e apprezzate anche in ambito lo-cale. Successivamente è stata la vol-ta del Dott. Roberto Falotico, Asses-sore all’Agricoltura per la RegioneBasilicata, il quale ha ribadito la di-sponibilità dell’Ente Regionale per il

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata,

Dr. Roberto Falotico

Uno dei soggetti in prova

al Centro di Laurenzana

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ASTE

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sostegno della Zootecnia Lucana. Dasottolineare, in tale ambito, il contri-buto concesso dalla Amministrazio-ne Regionale della Basilicata per l’ac-quisto dei riproduttori testati al Cen-tro Selezione e rivolto agli allevatoriLucani. Il dr. Falotico ha ribaditol’importanza del lavoro di selezionesvolto dall’Anabic e dalle Apa, esor-tando gli allevatori a rimanere vicinialle proprie organizzazioni e a crede-re nei marchi per la tutela dei loroprodotti, prima tra tutti la Podolica.L’Assessore ha inoltre promesso diimpegnarsi perché l’Ente Regionaletenga fede agli impegni presi neiconfronti del mondo agricolo, cherappresenta indiscutibilmente unadelle entità di maggior valore neltessuto economico della Regione Ba-silicata. La parola è passata successi-vamente alla Dr.ssa Roberta Guarci-ni, Direttore Anabic, la quale ha ri-cordato ai presenti la organizzazionedel Congresso Internazionale dellerazze di ceppo Podolico, un impor-tante evento che si svolgerà a Mate-ra nel Maggio 2009 e al quale è pre-vista la partecipazione di numerosiPaesi dell’area balcanica, nei qualivengono allevate, come in Italia, raz-ze affini a quelle rustiche tutelatedall’Anabic.Terminata la fase introduttiva, l’astaè entrata nel vivo, con il martello diRoberta Guarcini a scandire l’aggiu-dicazione dei diversi soggetti. Anchese con quotazioni inferiori a quelledello scorso anno, ancora una voltatutti gli 11 torelli hanno trovato unacquirente, a conferma del valoregenetico e morfologico dei soggetti.A tale proposito l’Associazione desi-dera complimentarsi con AntonioVagniluca, responsabile dei CentriGenetici Anabic, per la qualità deisoggetti in asta a dispetto delle limi-tazioni sanitarie, che avevano consi-derevolmente ridotto il numero dicandidati al momento dell’ingresso.Un ulteriore cenno di apprezzamen-to deve essere inoltre rivolto ad An-tonio Pino, tecnico del Centro diLaurenzana, per il tono impeccabiledei soggetti presentati in asta, cheha suscitato unanime apprezzamen-

to. A siglare il top price, con 3.850euro, è stato il cosentino Thurii, vi-goroso e tipico soggetto della lineaZorro con linea materna Portagioio,presentato da Vincenzo Avolio é ac-quistato da Canio Perrone di Poten-za. Thurii, valutato con 87 punti,presentava ottime qualifiche per ca-ratteri di razza, muscolosità e dimen-sioni, supportate da un pedigree diparticolare spessore per la morfolo-gia. Per questo interessante sogget-to è in corso il prelievo del semepresso il Centro Selezione Torelli diLaurenzana. La 2° migliore quotazio-ne è stata siglata dal crotonese Tan-talo, un vigoroso figlio di Montagno-lo con madre Triestino allevato daFrancesco Martino ed acquistato dal-l’Apa di Crotone, che lo ha messo adisposizione per il prelievo del mate-riale seminale. Tantalo, valutato con

87 punti, proponeva un AMG di po-co inferiore a 1.500 grammi con unIST pari a 121,5 e un indice dimorfologia pari a 128,1, oltre a van-tare 3 nonne valutate molto buono.Un ulteriore soggetto crotonese, Te-ti, presentato da Silvio Aragona, dalpedigree sovrapponibile a quello diTantalo, è stato aggiudicato per2.900 euro a Francesco Potenza. Lequotazioni dei restanti soggetti si so-no attestate mediamente attorno ai2.500 euro e tra questi deve esserericordato il potentino Tango, figliodi Otello con madre Barone, presen-tato da Carlo Carbone ed acquistatodall’Azienda Greco di Brindisi. Que-sto torello vantava un accrescimentogiornaliero in test pari a ben 1.660grammi, estremamente indicativodel grande potenziale di questasplendida razza.

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MEETING

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Asoli due giorni di distanza dal-l’asta dei torelli di Laurenzana, ilmondo della Podolica si è ritro-

vato in Calabria, a Camigliatello Silano,presso il Centro Sperimentale di Mola-rotta, per un meeting sulla razza orga-nizzato dall’Apa di Cosenza, congiun-tamente all’Anabic e all’ARSSA. A faregli onori di casa è stata, assieme al-l’ARSSA, anche l’APA di Cosenza, perla cui proverbiale ospitalità deve essererivolto in apertura un particolare rin-graziamento al direttore, dr. Piero Maf-fei, e a tutto il suo staff. Gli allevatoridella Podolica non hanno disatteso leaspettative, intervenendo numerosi epartecipando con attenzione all’incon-tro. Dopo il saluto di Piero Maffei, aiconvenuti, la parola è passata al Dr.Vittorio Gangale, Vice presidente del-

l’Anabic e dell’APA di Crotone, il qualeha sottolineato come l’ambiente dellarazza sia estremamente vitale nono-stante le difficoltà del mercato e le e-mergenze sanitarie che hanno colpitoin modo particolare gli allevamenti del-la Calabria. Dello stesso tenore l’inter-vento di Raffaele Portaro, Presidentedell’APA di Crotone, il quale ha ribadi-to l’importanza di questo incontro percreare maggiore coesione tra gli alleva-tori alla ricerca di soluzioni comini aitanti pressanti problemi quotidiani, ditipo prevalentemente sanitario e mer-cantile. La parola è passata poi al Dr.Vincenzo Rocco dell’ARSSA, il quale hasottolineato la piena disponibilità del-l’Ente a sostenere gli allevatori nell’at-tività di selezione della Podolica ren-dendo disponibili le diverse strutture a

seconda delle iniziative che verrannoritenute più opportune. Dello stessotenore è stato anche l’intervento deldr. Giuseppe Scarnati, Coordinatoredelle Attività Zootecniche del CentroSperimentale di Molarotta, il quale haelencato le motivazioni di ordine sani-tario che hanno ridotto drasticamenteil numero delle manze in ingresso alCentro Sperimentale per il 2° ciclo diprova, ribadendo però non solo la pre-vista continuità nell’attività di selezionesulla linea femminile, ma anche la isti-tuzione di un centro di ingrasso cheaiuti gli allevatori a migliorare il proprioreddito ingrassando e commercializ-zando in loco i propri soggetti. Que-st’ultimo aspetto è vitale e di scottanteattualità, considerata l’impennata deicosti degli alimenti che di fatto restrin-

MEETING CON GLI ALLEVATORI DELLA RAZZA PODOLICAMEETING CON GLI ALLEVATORI DELLA RAZZA PODOLICA

Centro Zootecnico Sperimentale di Molarotta, Camigliatello Silano,CS, 17 Luglio 2008

Centro Zootecnico Sperimentale di Molarotta, Camigliatello Silano,CS, 17 Luglio 2008

di Gaia MartuscelliUfficio Ricerca e Sviluppo

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ge drasticamente l’introito degli alleva-tori, soprattutto qualora siano costret-ti a vendere i propri vitelli svezzati aicommercianti. Un centro d’ingrasso a-vrebbe inoltre l’ulteriore vantaggio distandardizzare un prodotto che essen-do estremamente parcellizzato nell’of-ferta stenta a trovare sul mercato ladiffusione e il favore che merita. Dopola fase introduttiva, la parola è passataalla dr.ssa Roberta Guarcini, direttoreAnabic, la quale ha tracciato una pa-noramica delle attività che l’Anabic stasvolgendo e delle iniziative che l’Asso-ciazione ha intrapreso a favore dellaPodolica. Tra queste, una delle più im-portanti è stato un recente incontro alMinistero della Sanità per fare in modoche vengano aumentati gli indennizzi,oramai datati e troppo incongrui, pergli allevatori costretti ad abbattere i lo-ro capi nell’ambito delle profilassi sani-tarie di stato. Altre importanti iniziativehanno riguardato la campagna perl’assegnazione dei premi comunitariprevisti dall’Articolo 69 a favore degliallevamenti che attuano la linea vacca-vitello. Anche la necessità di qualifica-re adeguatamente la carne Podolica èal centro delle attenzioni dell’Associa-zione, tesa a fare sistema con l’Orga-nizzazione Nazionale degli allevatoriche proprio con il marchio Italiallevapotrebbe dare maggiore visibilità alleproduzioni di pregio delle nostre razze.Un primo importante passo per ga-rantire la tracciabilità della filiera è sta-ta l’istituzione della Banca del DNA,destinata a diventare un punto di rife-rimento per il sistema delle cinque raz-ze italiane da carne. L’attività dell’As-sociazione mira inoltre a non disatten-dere le aspettative delle Apa e degli al-levatori, cercando quanto più è possi-bile di raggiungerli capillarmente sulterritorio per raccoglierne le istanze. I-noltre, relativamente alla propria atti-vità istituzionale, l’Anabic sta adope-randosi per costituire una banca delseme anche per la razza Podolica, av-viando il prelievo del materiale semina-le dei migliori riproduttori testati al ter-mine delle prove di performance. Rela-tivamente al ciclo appena concluso,setutto andrà per il meglio, saranno 4 itori prelevati e messi a disposizione de-

gli allevatori. Ma la Podolica non è so-lo “un affare nostrano” e crescente at-tenzione che circonda la razza da par-te degli operatori stranieri ha indottol’Anabic ad organizzare, nella primave-ra del prossimo anno, il primo Con-gresso Internazionale delle razze diCeppo Podolico, relativamente allequali l’Italia vanta le maggiori consi-stenze, se si considerano, accanto allaPodolica, anche la Maremmana, la Ro-magnola e la Marchigiana. La successi-va panoramica delle razze grigie euro-pee di ceppo Podolico ha destato tra ipresenti un vivo interesse. Sono state

infatti presentate la razza Istriana, laGrigia Ungherese, la razza Grigia Tur-ca, e altre razze sono inoltre dissemi-nate in Bulgaria e nei paesi della ex- Ju-goslavia, a testimoniare il percorso cheil bestiame derivato dal Bos Primige-nius ha compiuto al seguito delle mi-grazioni dei Barbari, partendo dalla Po-dolia, regione dell’attuale Ucraina. IlCongresso,che verrà svolto a Matera,metterà la Podolica sotto i riflettori da-vanti ad una qualificata platea interna-zionale, che nei nostri auspici, contri-buirà alla sua promozione e valorizza-zione ben oltre i suoi confini tradizio-

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nali. A conclusione del proprio inter-vento Roberta Guarcini ha introdottola presentazione di Antonio Vagniluca,responsabile dei Centri genetici ana-bic, il quale ha tracciato un dettagliatoresoconto dell’attività svolta per la Po-dolica dal Centro di Selezione di Lau-renzana nell’arco dei 12 cicli di provasvolti a partire dal l’ormai lontano1996. i 154 torelli abilitati sino ad oggihanno mostrato favorevoli risultati intest,suffragati anche dal trend positivodi tutti i parametri relativi ai caratteriselezionati. Risultano infatti in costanteincremento sia gli accrescimenti pon-derali medi giornalieri, che l’Indice diMorfologia e il derivante Indice di Se-lezione. Il miglioramento conseguitoha un particolare valore perché è statoottenuto nonostante le continue av-versità di carattere sanitario che hannopesantemente limitato il numero deicandidati in ingresso. Per ovviare al ri-schio conseguente alla limitata variabi-lità genetica dei soggetti da sottoporrea prova di performance, l’Anabic haottenuto, in sede di Commissione Tec-nica Centrale, che relativamente alprotocollo sanitario relativo all’IBR (Ri-no-tracheite Infettiva del Bovino) pos-sano entrare i soggetti negativi anchese figli di madri recanti positività anti-corpale da vaccino deleto, detto co-munemente marker. Fino ad ora il pro-tocollo sanitario di ingresso previstoper l’IBR decretava che i soggetti in in-gresso dovessero essere non solo ne-gativi essi stessi, ma figli di madri an-ch’esse negative al test della siero-neu-tralizzazione. Questa scelta permet-terà di aumentare il flusso dei torelli iningresso, attingendo da una base piùampia di allevamenti a tutto vantaggiodel miglioramento genetico consegui-bile, peraltro in piena corsa, considera-ti i 1.660grammi di AMG in test siglatida Tango, un soggetto dell’allevamen-to Carbone, nel corso del ciclo appenaconcluso. Accanto alle novità di carat-tere sanitario, l’avvio del prelievo delmateriale seminale dai migliori sogget-ti permetterà, attraverso l’impiego inFA dei riproduttori anche su una picco-la parte degli allevamenti, di disporredei tori “di connessione” indispensabi-li ad una più accurata valutazione ge-

netica del bestiame nell’ambito dell’in-tera razza. La successiva relazione tec-nica ha visto protagonista AndreaQuaglia, responsabile dell’Ufficio LGNAnabic, il quale ha tracciato una esau-stiva panoramica sulle sezioni del Li-bro, sui vari Registri e sui parametri ri-chiesti sia alle Madri di toro che ai ri-produttori maschi funzionanti nell’am-bito del Libro, con riferimenti alloschema di selezione adottato per larazza Podolica e alla corretta segnala-zione dei gruppi di monta, con ripetu-ti riferimenti a quanto stabilito dallaLegge 30, che regola la RiproduzioneAnimale. Il relatore ha inoltre sottoli-neato le modalità e l’importanza deicontrolli funzionali, soffermandosi i-noltre sulla necessità di una correttacompilazione della cartolina di nascita,strumento del quale viene spesso sot-tostimata l’importanza nel fornire datidi grande interesse per la selezione,quali ad esempio quelli relativi alla faci-

lità di parto. La selezione e la valuta-zione genetica del bestiame non pos-sono prescindere dall’accertamentodella genealogia dei riproduttori e rela-tivamente a tale aspetto è stata sotto-lineata la volontarietà dell’iscrizione alLibro Genealogico del quale, una voltaaderito,gli allevatori sono tenuti a ri-spettare i dictat. La Podolica, ha prose-guito Andrea Quaglia nel suo interes-sante intervento, è caratterizzata daallevamenti che presentano al loro in-terno una elevata consanguineità puressendo scarsamente o per nulla con-nessi geneticamente con gli altri nucleidella razza. Ciò determina una ogget-tiva difficoltà nel procedere alla valuta-zione genetica dei riproduttori allaquale si può ovviare sia mediante l’im-piego in monta naturale di riprodutto-ri testati, sia attraverso l’acquisto e/loscambio di riproduttori con altri alleva-menti, oppure ancora attraverso l’at-tuazione della fecondazione artificiale

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anche su una piccola parte della man-dria. Proprio relativamente a questo a-spetto l’Anabic si sta attrezzano me-diante il prelievo e la diffusione del ma-teriale seminale dei tori testati giovani,nel tentativo accelerare significativa-mente il progresso genetico persegui-bile. In appendice all’intervento, sonostati infine illustrati i servizi che l’Asso-ciazione mette a disposizione degli al-levatori grazie alle statistiche di alleva-mento, circa i dati di carattere anagra-fico genetico, produttivo e riprodutti-vo. Per ciascuna bovina della mandriaè infine possibile conoscere il coeffi-ciente di parentela e ricevere dal pro-gramma una indicazione per l’accop-piamento. A prendere la parola succes-sivamente è stato Matteo Ridolfi,Coordinatore degli Esperti Anabic, ilquale ha tracciato una panoramica sul-la tipologia morfologica da perseguireper la razza Podolica in riferimento acanoni di funzionalità produttiva cherispettino la razza e ne salvaguardinola rusticità e adattabilità. La successivadisamina della metodica di valutazionelineare è stata proposta come un mez-zo per raggiungere e integrare gli ob-biettivi di selezione attualmente perse-guiti, che oggi determinano l’Indice dimuscolosità e l’IST dei tori, oltre all’In-dice Morfologico e all’l’ISV delle bovi-ne, ma che in futuro potrebbero esse-re estesi ad altri caratteri. A titolo di esempio sono stati indicati ilrilievo della condizione corporea (oBCS) per la stima della fertilità, la valu-tazione lineare del temperamento perla valutazione indiretta di altri caratte-ri, come la reazione allo stress, che in-fluenza sensibilmente la qualità dellacarne. Altri tratti, oggi correntementerilevati, come quelli relativi alle dimen-sioni, sono correlabili alla longevitàfunzionale del bestiame e, per quantoriguarda la larghezza della groppa agliischi, anche alla facilità di parto dellebovine. Interessanti considerazioni sul-la longevità riguardano infine anche irilievi sulla struttura e in particolarequelli relativi agli arti posteriori. La se-lezione per questi caratteri, detti “se-condari” per la loro bassa ereditabilità,potrebbe avere luogo in futuro se sitiene conto della loro elevata incidenza

economica. La valutazione morfologi-ca è inoltre propedeutica ad ulterioriservizi, come ad esempio la program-mazione meccanizzata degli accoppia-menti e riallacciandosi a questo aspet-to la relazione di Matteo Ridolfi si èconclusa con una panoramica dei datimorfologici,genealogici e genetici deitorelli Podolici usciti dall’ultimo ciclo diprova e sottoposti a prelievo del mate-riale seminale. La parola è poi passataal Dr. Alberto Statti, Presidente dell’A-PA di Catanzaro e Vice-presidente AIA,il quale dopo avere espresso il proprioplauso agli Enti organizzatori per l’inte-ressante iniziativa ha esortato tutte levarie parti del sistema zootecnico acoalizzarsi per fare fronte comune peraffrontare le sfide proposte dalla glo-balizzazione, dall’incremento dei costidell’energia e delle materie prime, dal-la stagnazione del mercato e, non ulti-me, dalle preoccupanti direttive comu-nitarie in materia di finanziamenti allaselezione. Le difficoltà del momento, che metto-no gli allevatori a dura prova, troveran-no spiragli prevalentemente nella ca-pacità del sistema stesso di fornire ser-vizi utili contenendo i costi e garanten-do la adeguata valorizzazione e la trac-ciabilità delle produzioni di pregio tu-telate da marchi rappresentativi di ca-rattere nazionale. Solo questi ultimi possono infatti ga-rantire la necessaria visibilità agli innu-merevoli e preziosi prodotti locali dellanostra zootecnia e a tale scopo il mar-chio Italialleva si propone indiscutibil-mente come il “brand”più rappresen-tativo ed autorevole. Dopo la fitta seriedi interventi la intensa mattinata si èconclusa infine con una nota poetica,offerta dalla presentazione in antepri-ma del libro “La Podolica”, una rac-colta di bellissime foto il cui autore è ildr. Rocco Giorgio, esperto nazionale dirazza, oltre che funzionario del Diparti-mento Zootecnico della Regione Basili-cata. Nell’introdurre il libro, RobertaGuarcini ha sentitamente ringraziatol’Autore per la squisita sensibilità e-spressa nel dedicare a Lucio Migni,questo suo lavoro. Per noi dell’Anabic-ha proseguito Roberta- l’affettoprofondo e la stima nei confronti di Lu-

cio restano indelebili e il suo esempioci sprona in ogni giornata di lavoro. Cifa particolarmente piacere vedere co-me, nonostante il trascorrere del tem-po, le iniziative per ricordarlo venganoda più parti, testimoniando qualeprofondo segno Lucio abbia lasciato intante persone attraverso la sua staturaprofessionale e soprattutto umana-.Queste parole hanno trovato eco nellaaffettuosa presentazione che il Dr. Au-gusto Calbi, direttore delle APA di Po-tenza e Matera , ha riservato al libro,sottolineando la forza evocativa delleimmagini, piene di simbolismi che ri-conducono di volta in volta alla gene-rosità, alla pazienza, alla fierezza, allafrugalità, tipiche non solo della Podoli-ca ma anche della sua gente. Non me-no importante, ha proseguito Calbi, èil richiamo all’ambiente, risorsa assolu-ta ma non infinita, imprescindibile peril benessere materiale e spirituale dellacollettività. Da questo ambiente duroderiva tutto ciò che le terre della Podo-lica hanno di più prezioso da offrire eche l’intera collettività e il sistema zoo-tecnico in primis, hanno il dovere mo-rale di tutelare e valorizzare. Su queste battute Rocco Giorgio è in-tervenuto a commentare il proprio li-bro, le cui foto venivano contempora-neamente proiettate: -Il mio libro nonè un catalogo delle migliori vacche, enemmeno un display di foto d’Autore,che non avrei potuto fare per man-canza di tecnica. Ho solo tentato dirappresentare ciò che la razza “è”, inun ambiente tanto unico quanto diffi-cile. Spero che possa servire alla Podo-lica.- Queste battute sono state riprese daLuigi Forciniti, noto allevatore Cosenti-no, il quale ha espresso all’Autore ilproprio compiacimento sottolineandonon solo le potenzialità uniche dellarazza ma anche il valore storico e u-mano delle tradizioni che la circonda-no. L’intervento conclusivo di PieroMaffei, di ringraziamento e calorososaluto ai convenuti, ha invitato i pre-senti a tavola per una degustazione diprodotti tipici tra i quali non potevamancare la carne Podolica gentilmenteofferta dall’Aprozoo, Associazione Co-sentina di Produttori Zootecnici.

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La 18a Conferenza Mondiale dellarazza Limousine, svoltasi in Italiadal 20 al 28 Maggio scorsi, con il

patrocinio del MIPAAF, delle RegioniToscana e Lazio, delle Province di Fi-renze, del Comune di Piacenza, e del-le Camere di Commercio di Firenze,Piacenza e Viterbo, ha rappresentatosicuramente uno degli appuntamentida non mancare nel calendario deiprincipali eventi zootecnici primaveriliprevisti in Italia. La folta partecipazio-ne di delegazioni internazionali,conoltre 250 ospiti stranieri provenientida tutto il mondo, ha dato lustro aquesta razza Francese che rappresen-ta da tempo una realtà cosmopolitacon estimatori in tutti gli angoli delpianeta. L’Anacli, impeccabile padro-na di casa, aveva messo in scaletta peri congressisti, una fitta serie di visite aipiù prestigiosi allevamenti italiani del-la razza, secondo un percorso che,con partenza da Roma e dopo unabreve visita alla Capitale, si è snodatoattraverso le province di Viterbo, Fi-renze e Piacenza. La tappa Fiorentinaha avuto un ruolo di centralità, nonsolo per l’elevata concentrazione di al-levamenti prestigiosi che questa pro-

vincia può vantare, ma anche perchéquesta straordinaria città ha ospitatosia la parte tecnica del Congresso chela Mostra Nazionale della razza Li-mousine. La “kermesse”, svoltasi dal23 al 25 Maggio nell’ambito di Rura-lia, manifestazione zootecnica che haquale cornice abituale lo splendidoparco della Medicea Villa Demidoff,vedeva a catalogo ben 127 soggettied è stata giudicata da Daniel Peyrot,esperto Francese della razza. La seratadel 24 Maggio ha visto realizzata an-che l’asta internazionale di riprodut-tori provenienti dalla Francia e dallaGermania, oltre che dall’Italia. Nell’oc-casione il torello “Baron”, soggettogeneticamente acorne provenientedall’allevamento francese Gaec Des-salas, ha siglato il top price venendoaggiudicato per ben 21.000 euro. Laparte espositiva dell’evento è statacoordinata sul campo dall’Apa di Fi-renze, che ha dato prova, per l’enne-sima volta, della propria efficienza or-ganizzativa, curando, accanto alla Na-zionale della Limousine, anche la e-sposizione delle varie specie animali diinteresse zootecnico, rappresentateda numerose razze. Tra queste hanno

trovato spazio, nell’ambito dell’allesti-mento Aia - Italialleva, anche le razzeChianina, Romagnola e Maremmana,rappresentate da capi allevati in pro-vincia di Firenze, la partecipazionedelle quali è stata curata dall’ Anabicattraverso alcune sfilate dei migliorisoggetti svolte di fronte ad un pubbli-co numeroso, secondo la migliore tra-dizione di Ruralia. A promuovere ecommentare i soggetti delle razzebianche nel corso delle sfilate previstedurante la manifestazione, sono state,per l’Anabic, Fiorella Sbarra e ChiaraMatteucci. La partecipazione delle razze italianeda carne a Ruralia è stata solo uno de-gli appuntamenti curati da Anabic nelcorso del Congresso. Un altro impor-tante evento, che ha visto le razzebianche protagoniste, si è svolto, du-rante la mattinata di venerdì 23 Mag-gio, a Vicchio nel Mugello, presso laCooperativa Agricola “Il Forteto” no-ta roccaforte della Chianina di Firen-ze, e sede rivelatasi particolarmente i-donea ad ospitare i numerosi delegatiinternazionali. Il grande fienile dell’a-zienda è stato infatti trasformato in u-na accogliente sala, addobbata a do-

LE RAZZE BIANCHE AL CONGRESSOMONDIALE DELLA LIMOUSINE

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di Chiara MatteucciUfficio Mostre

EVENTI

vere e attrezzata di tutto punto. Adaccogliere i convenuti sono state lebellissime immagini che aprirono, 3anni fa, il Congresso Mondiale dellerazze Italiane svoltosi a Gubbio, alquale è seguito il cenno di benvenu-to del Direttore Anabic, RobertaGuarcini, agli oltre 250 ospiti inter-nazionali. Nell’occasione il Direttoreha ringraziato Anacli per avere riser-vato uno spazio alle razze Italiane nelcorso del proprio Congresso, sottoli-neando la statura cosmopolita dellarazza Limousine e tracciando unabreve panoramica sul comparto pro-duttivo della carne in Italia. Al termi-ne del suo breve intervento, il diret-tore di Anabic ha espresso l’auspicioche il confronto con la realtà Italianadell’allevamento bovino da carne of-fra a tutti la possibilità di approfondi-re e condividere tematiche di comuneinteresse, in un clima di amicizia e

collaborazione. A seguire è statasvolta da Matteo Ridolfi una presen-tazione dello schema di selezione at-tuato dall’Anabic per le proprie razzee per la Chianina in particolare, cul-minata con la passerella del toroMandrillo, indiscusso “re” del Forte-to, che ha sfilato davanti al pubblicosfoggiando un tono invidiabile a di-spetto delle sue 8 primavere. Succes-sivamente gli intervenuti si sono spo-stati in stalla, che ospita circa 100 fat-trici Chianine a ciclo chiuso, presso laquale e’ stato presentato un bellissi-mo gruppo di vacche pluripare col vi-tello al piede, per ciascuna delle qua-li sono stati enunciati i dati anagrafi-ci, morfologici, genetici e produttivi.A seguire, è stato mostrato ai presen-ti un gruppo di manze e vacche pri-mipare figlie del toro Mandrillo, ri-produttore tra i più noti nell’ambitodella razza. La visita al Forteto si è

conclusa con un drink che ha fatto daprologo alla successiva tappa al vici-no allevamento Lippi Nocentini, unodei più prestigiosi e rappresentativinuclei italiani della razza Limousine,presso il quale era previsto il pranzo,al quale era stata invitata anche ladelegazione Anabic, che nel pome-riggio si è poi spostata a Firenze pervisitare gli allestimenti di Ruralia. L’interesse manifestato dai presenti

per la presentazione delle attività A-nabic e per l’accattivante display delbestiame davanti ad un pubblico in-ternazionale, particolarmente attentoe critico, sono stati per noi motivo diviva soddisfazione e, al termine diquesto breve ma importante appun-tamento, riteniamo doveroso espri-mere alcuni ringraziamenti. Come so-pra accennato, il primo viene rinno-vato ad Anacli, per avere riservato u-no spazio alle nostre razze, nell’ambi-to del Congresso Mondiale della Li-mousine. Il secondo, non meno im-portante, và all’APA di Firenze, e par-ticolarmente al Direttore, Dr. RossellaBenelli e al controllore Renzo Brilli,impegnati sul campo insieme a noiper dare alle razze bianche il massi-mo risalto. L’ultimo, veramente spe-ciale, intendiamo rivolgerlo alla Coo-perativa Agricola “il Forteto” e inparticolare a Mauro e a Raffaele, perla squisita disponibilità e passionecon la quale hanno messo a disposi-zione le strutture aziendali ed il pro-prio bestiame, assecondando pazien-temente, “alla lettera”, ogni nostrarichiesta e contribuendo in modo de-terminante al felice esito di questoappuntamento.

La presentazione Anabic al Forteto

Le razze bianche a Villa Demidoff

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di Matteo RidolfiUfficio Valutazioni Morfologiche

MOSTRE

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La Chianina è stata protagonistaindiscussa di un evento realiz-zato nella sua culla di origine.

La Mostra Regionale Toscana della raz-za Chianina, svolta a Torrita di Siena,presso il Centro Servizi Val di Chiana,nei giorni 7 e 8 giugno scorsi, ha vistoesposti 93 soggetti dei 111 a catalogo,provenienti da 14 allevamenti delleprovince si Siena, Arezzo, Livorno e Fi-renze. L’evento era organizzato dall’A-PA di Siena con il patrocinio del MiPAAF,dell’Anabic, dell’ARSA, dell’ASL 7 diSiena e con il contributo del Comunedi Torrita, della Regione Toscana, dellaProvincia di Siena, delle Amministrazio-ni Comunali di Montepulciano, Sina-lunga, San Casciano Bagni e Trequan-da, oltre che dell’Associazione Cittàdella Chianina e dell’Associazione Ami-ci della Chianina. La “due giorni” è sta-ta aperta da un convegno dal titolo “Tracciabilità di filiera a tutela delle pro-duzioni locali e dei consumatori”.

IL CONVEGNOIl programma delle relazioni ha toccatovari aspetti relativi ai diversi segmentidella filiera produttiva. In particolare ilDr. Giovanni Fanti e il Dr. Marco Betti,dell’ASL 7 di Siena, hanno dissertato, ri-spettivamente, sulla tracciabilità ed eti-chettatura della carne sull’igiene deglialimenti. Il Dr. Andrea Petrini, del Con-sorzio di tutela “Vitellone Bianco del-l’Appennino Centrale”, ha invece illu-strato le attività svolte dai Consorzi diProduzione, fondamentali per qualifica-re le carni delle razze bianche, e dellaChianina in particolare, in un momentodi stasi del mercato, che vede i produt-tori in forte difficoltà. Un altro tema discottante attualità è stato trattato dalDr. Leonardo Calistri, del Dipartimentoagricoltura della Regione Toscana, ilquale ha dissertato sulla direttiva91/676/CEE, più nota col nome di “Di-rettiva Nitrati”, la quale, ponendo ulte-riori vincoli allo spandimento dei conci-

mi organici, è stata seguita con parti-colare interesse dagli allevatori presenti.Particolarmente gradito l’interventodell’On. Susanna Cenni, Membro dellaCommissione Agricoltura della Cameradei Deputati, la cui esposizione ha trac-ciato una preoccupante panoramicasullo scenario delle produzioni agricolesia in ambito internazionale che comu-nitario. La disamina, relativa alle scortemondiali dei cereali, al loro utilizzo perla produzione di bio-carburanti, all’au-mento esponenziale dei costi energeti-ci, alle relative bolle speculative e alleloro ripercussioni sui costi di produzio-ne, ha composto un quadro che gli al-levatori conoscono assai bene. Se a ciòsi aggiunge la contrazione dei consumilegata ad un’economia nazionale inforte difficoltà, appare chiara la realtà di

mercato che gli allevatori vivono quoti-dianamente. L’agricoltura italiana devemisurarsi inoltre con le normative Co-munitarie piuttosto restrittive in termi-ni di contribuzioni pubbliche al compar-to agricolo e al sistema zootecnico. Suquesto versante, l’On. Cenni ha confer-mato la determinazione del Mipaaf asalvaguardare con ogni mezzo l’interosistema agricolo – zootecnico, tenutoconto anche delle produzioni di altissi-ma qualità che lo contraddistinguono,come ad esempio, la razza Chianina ele sue carni pregiate. Numerosi gli interventi previsti, chehanno visto alternarsi esponenti dellaCOOP, di Confesercenti, del ConsorzioAgrario e delle diverse OrganizzazioniProfessionali. In questa fase dell’incon-tro ha preso la parola anche Fausto Lu-

TEODORA REGINA DI TORRITA

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MOSTRE

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chetti, Presidente di Anabic, il quale hatracciato una disamina sull’attività isti-tuzionale dell’Anabic in materia di sele-zione, illustrando le linee guida del pro-cesso di ristrutturazione in atto, che ri-guardano non solo l’imminente e impe-gnativo potenziamento delle strutturedel centro genetico, ma anche gli ap-profondimenti sull’evoluzione delle ti-pologie di allevamento, le variazionidell’indirizzo produttivo delle aziende ela conseguente revisione degli indici ge-netici. Accanto a questo il Presidente hasottolineato le prese di posizione del-l’Associazione in materia di contribuzio-ne pubblica, facendo riferimento allasensibilizzazione del comparto zootec-nico relativamente al famoso articolo69, per una destinazione preminentedelle risorse agli allevatori che attuanola linea vacca-vitello. Altri importanti a-spetti riguardano inoltre i PSR delle di-verse regioni, nelle cui pieghe è possibi-le scovare risorse per il sostegno dellazootecnia. Nel corso delle conclusioni, il Dr. Clau-dio Galletti, Assessore all’Agricolturadella Provincia di Siena, ha richiamatogli elementi che influenzano pesante-mente l’impennata dei costi di produ-zione, soffermandosi non solo sugli a-spetti relativi all’articolo 69 e, più in ge-nerale agli interventi da parte degli EntiPubblici, ma anche su quanto gli alleva-tori possono fare per accorciare la filie-ra e migliorare il proprio reddito. Dopouna pausa per il pranzo, la Chianina èdiventata protagonista assoluta, pren-dendosi la scena con l’avvio dei lavori digiudizio.

LA MOSTRAChe il livello dei capi esposti fosse parti-colarmente elevato era evidente già daun primo rapido sguardo alle pensiline.A farne le spese, operando al centro delring in qualità di giudice di questa bella4a edizione della Mostra Regionale To-scana, è stato il sottoscritto, coadiuvatodal Dr. Romano Palazzo. Ad “aprire ledanze”è stata la interessante sezionefemminile, particolarmente densa disoggetti di pregio, per i quali è dovero-so esprimere i più vivi complimenti agliallevatori, non solo per quanto hannosaputo esporre ma anche per la profes-

sionalità e la compostezza dimostratanel ring. Particolarmente degne di notasono state la 1a e la 5a categoria traquelle riservate alle manze, mentre traquelle riservate alle vacche è da sottoli-neare una strepitosa 7a categoria, nella

quale è stata assegnata la coccardagialla fino all’11a posizione in classifica.Le categorie maschili, anche se menonumerose, hanno comunque espressoindividualità di rilievo, come emerge an-che dalla seguente disamina generale

Uno scorcio delle pensiline

Da sinistra la campionessa e la riserva junior di mostra

Nilla, campionessa assoluta senior di mostra

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MOSTRE

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dei Campioni e delle Riserve assolutidella Mostra:

- Campione Assoluto Maschi Junior: N.cat. 21, Tedesco, Az. Vanni A.G. e Ot-torino, AR- Campione di Riserva Maschi Junior: N.cat. 15 Tiago Melograni, Mecherini Fo-sco, LITedesco, il potente figlio di Mandrillodei F.lli Vanni, ha imposto il suo partico-lare vigore sia in categoria che in finale,dove ha preceduto Tiago Melograni diMecherini, un figlio di Poldo corretto edequilibrato, che più degli altri finalisti siavvicinava al cliché del campione.

- Campione Assoluto Maschi Senior: N.cat. 24 Sandrillo, Az. Luciano Roghi, SI- Campione di Riserva Maschi Senior: N.cat. 26 Quiro, Az. Pecci Lido, SILa finale dei tori, tutta Senese, ha vistola competizione restringersi al giovaneSandrillo, che molti ricorderanno qualecampione Junior della Nazionale diBraccagni, e al veterano Quiro, il gigan-tesco Nurso di Lido Pecci. La superioredistinzione e la giovanile vigoria di San-drillo, soggetto dal tronco estremamen-te lungo e sostenuto da arti corretti, haavuto ragione delle eccezionali dimen-sioni di Quiro, soggetto in tono ottima-le ma con minore pulizia a livello degliarti.

- Campionessa Assoluta Femmine Ju-nior: N.cat. 68 Teodora, Az.Pucci Gio-vanni, AR- Campionessa di Riserva Femmine Ju-

nior: N.cat. 30, Tullia, Az. Grigioni Jua-nito, ARLa finale delle manze è stata decisa-mente esaltante ed ha visto, quali prin-cipali protagoniste, due notevolissimefiglie di Lio. Ad imporsi è stata Teodoradi Pucci, fresca Campionessa Junior allaNazionale di Bastia, che è prevalsa perla superiore lunghezza del suo tronco,abbinata ad una groppa ben impostata,sulla più giovane Tullia di Grigioni, unavitella distinta, strutturalmente solida edi notevole sviluppo in relazione all’età.

- Campionessa Assoluta Femmine Se-nior: N. cat. Nilla Melograni, Az. Me-cherini Fosco, LI- Campionessa di Riserva Femmine Se-nior:N. cat. Quota di Pergo, Az. Grigio-ni Juanito, ARAnche quella riservata alle vacche è sta-ta una finale esaltante, con Nilla di Me-cherini e Quota di Grigioni nel ruolo dicontendenti più agguerrite. La evidente maturità della veterana Nil-la, unita alla sua strepitosa condizioneespositiva, hanno avuto ragione dellapiù giovane Quota, alla quale và rico-nosciuta la particolare distinzione, trat-to che le ha permesso di uscire vincitri-ce in una bellissima 7a categoria doveaveva preceduto Rarità di Pergo, comelei figlia di Mandrillo e recante il mede-simo affisso.

IL TROFEO GRAZIAl termine delle finali i quattro campio-ni assoluti della mostra sono tornati aconfrontarsi per l’assegnazione del tro-

feo intitolato alla memoria del dr. MarioGrazi, già direttore dell’APA di Siena eprofondo estimatore della Chianina. Adimporsi sul filo di lana è stata ancora u-na volta Teodora di Pergo di GiovanniPucci, manza dal palmares importante,soprattutto considerata la sua giovaneetà. Questo successo aggiunge spesso-re alla partecipazione della compagineAretina, parsa in netto crescendo a giu-dicare dai risultati conseguiti negli e-venti espositivi della sessione in corso.

L’ASTATerminati i lavori di ring ha avuto luogol’asta riservata alle giovani femmine,che ha visto in aggiudicazione 9 manzepresentate da 7 tra i migliori allevamen-ti della Toscana e proponevano pedi-gree di sicuro interesse. A siglare il top price, in un’asta pur-troppo priva di acuti, è stata Tara, unafiglia di Mandrillo presentata da Ottori-no Vanni e aggiudicata per 2.100 Euroall’Azienda Basagni di Arezzo.

LE PREMIAZIONINel piovoso pomeriggio conclusivo, inpresenza delle autorità locali, si sono in-fine svolte le premiazioni degli allevato-ri, il cui momento più importante ècoinciso con l’assegnazione del trofeointitolato alla memoria di Mario Grazi,consegnato a Giovanni Pucci dalla ve-dova dello scomparso. Passa così agli atti un altro evento im-portante vissuto intorno alla Chianina,relativamente al quale rinnoviamo i piùvivi complimenti da parte dell’Anabicsia agli allevatori espositori, che all’inte-ro staff dell’Apa di Siena, direttamentecoinvolto nell’organizzazione della Mo-stra. Accanto al Presidente Dr. Tomma-so Squarcia, al direttore Dr. Paolo Mon-temerani, è doveroso un grazie sinceroa Giovanni Conti, Simone Caliani eFranco Franchi, i controllori impegnatisul campo nel soddisfare le necessitàdegli allevatori. L’auspicio è che lo spiri-to di aggregazione che ha animatoqueste intense giornate sia non solo unviatico per le mostre a venire ma ancheuna esortazione alla coesione del siste-ma, per affrontare adeguatamente ildifficile momento che la zootecnia no-strana sta attraversando.

Sandrillo, campione assoluto senior di mostra, Az. Roghi Luciano - SI

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di Matteo RidolfiUfficio Valutazioni Morfologiche

TECNICA

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A PROPOSITO DI TEMPERAMENTO….

Questo aspetto di rilevanteimportanza per la gestionedel bestiame è al centro di

un diffuso interesse dal punto divista selettivo.

Il temperamento del bestiame, sia dalatte che da carne, è oggetto di inte-resse già da tempo. Il tentativo di va-lutare il temperamento è difficile siaperché non sempre il valutatore ha lapossibilità di rilevarlo adeguatamentee sia a causa della soggettività di chifornisce l’informazione. Esistono inol-tre delle variabili legate alla tipologiadi allevamento: il bestiame stabulatoha un contatto quotidiano e ravvicina-to con l’allevatore mentre, nel casodell’allevamento brado tale contattoavviene a distanza e talora è assai po-co frequente. Anche la qualità del ma-nagement influenza il comportamen-to del bestiame e lo stress legato allaeccessiva densità, all’andamento cli-matico, ai comportamenti inadeguatidel personale di stalla, alla formazionee al rimescolamento dei gruppi checompongono la mandria, alla even-tuale presenza di determinate patolo-gie, come ad esempio le parassitosicutanee, può influenzare i comporta-menti del bestiame. Per avere un’opi-

nione sul temperamento dei soggettiche compongono la mandria occorreosservarli attentamente. Il bovino è unanimale gregario, che stabilisce gerar-chie piuttosto rigide all’interno dellamandria, nell’ambito della quale cia-scun componente tende a ripetere de-terminati atteggiamenti, come, ad e-sempio, entrare in mangiatoia sempreallo stesso posto, alimentarsi con assi-duità ad un certo orario, o coricarsi dipreferenza nello stesso punto. Le rela-zioni di ciascuna bovina con le altredel medesimo gruppo possono esse-re, inoltre, più o meno amichevoli, co-me avviene tra le persone. Quando laquiete della quotidianità non viene al-terata, un’osservazione attenta mettein risalto i comportamenti individuali epuò rivelarsi di grande aiuto. Il confinetra gli aspetti etologici e quelli tempe-ramentali del bestiame è infatti piut-tosto sottile e l’allevatore che osserviassiduamente il proprio bestiame neconosce individualmente tempera-mento ed abitudini fin dalla più giova-ne età. Talune bovine hanno un carat-tere forte e deciso mentre altre sonopiù timide, così come alcune sono e-stremamente nevrili ed altre linfati-che. Nel gruppo esiste sempre il sog-getto più curioso, o più fiducioso, che

si avvicina o si lascia avvicinare senzaproblemi, mentre ne esistono altri piùdiffidenti, che rimangono a distanza oche tendono a defilarsi evitando qual-siasi contatto. Alcune vacche, anchedocili, inoltre, possono modificaresensibilmente il proprio comporta-mento nell’immediatezza del parto,diventando decisamente protettive etalora aggressive nei confronti di qual-siasi intruso. Più spesso però talunicomportamenti emergono in conco-mitanza di fattori stressanti. La sepa-razione di un soggetto dal propriogruppo di appartenenza, ad esempio,è fortemente destabilizzante perchéallontana l’animale dalla sicurezza delgruppo, mettendolo in apprensione epredisponendolo ad atteggiamentiaggressivi. Gli interventi legati allepratiche veterinarie, ai controlli gine-cologici, alle operazioni di mascalcia,così come la separazione dei vitellidalle madri allo svezzamento, il rime-scolamento dei capi per la formazionedei gruppi di monta o, in misura an-cora maggiore lo stress legato al tra-sporto, essendo eventi insoliti ed ecla-tanti, mettono in luce il temperamen-to del bestiame, ma basta anche soloosservare la reazione della mandria al-la semplice visita di un estraneo per

Le classi lineari prev iste dalla scheda Anabic per la valutazione del temperamento

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TECNICA

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rendere evidenti le differenze neicomportamenti degli animali che lacompongono. Il temperamento èquindi un elemento gestionale piutto-sto importante ed è legato non soloalla facilità con la con la quale il be-stiame può essere quotidianamentemaneggiato, ma anche ad altri impor-tanti spetti, come, ad esempio, il po-tenziale di accrescimento, o la qualitàdella carne, nel caso delle nostre raz-ze. L’atteggiamento di apprensione e, ta-lora di aggressività del bestiame è, ingenere, facilmente apprezzabile. Lostato di attentività, lo sguardo, la mo-bilità delle orecchie, la posizione e imovimenti della testa e del collo, imovimenti della coda, la rapidità concui l’animale si muove, talora allonta-

nandosi dall’osservatore, sono indica-tivi della sua tranquillità o nevrilità, alpari di altri atteggiamenti come la fre-quente defecazione o la minzione in-termittente, che si verificano, ad e-sempio, anche senza il manifestarsi dicomportamenti aggressivi, come rea-zione a tentativi di coercizione. A volte la reazione al fattore stressan-te può risultare eccessiva, quasi isteri-ca, oppure può sfociare nell’aggressi-vità, non necessariamente preannun-ciata da atteggiamenti minacciosi. Talora la minaccia, specie nei tori, è o-stentata e rappresenta più un bluff dalfine dissuasivo che un reale pericolo.In altri casi invece l’attacco è istanta-neo, senza alcun preavviso. Non sem-pre gli animali dal temperamento for-te sono i più pericolosi e un numero e-

levato di incidenti sono causati da ani-mali solitamente docili. Il detto “E’sempre l’animale buono che ti frega!”è infatti diffuso tra gli allevatori, lamaggior parte dei quali seleziona abi-tualmente le manze per la rimonta te-nendo conto, tra le altre cose, deltemperamento e avvalendosi per que-sto anche della conoscenza “storica”delle famiglie che compongono lamandria. Gli allevatori che hanno su-bito incidenti lavorando a contatto colbestiame tendono inoltre a seleziona-re per la docilità con particolare rigo-re, perché il trauma subito rimane e sitende a evitare di ripetere l’esperien-za. Inoltre il bestiame percepisce l’ ap-prensione e il nervosismo di chi lo ma-neggia, divenendo automaticamentepiù diffidente.

L’osservazione della mandria da parte dell’allevatore è determinante per valutare il temperamento del bestiame

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E’ assai diffusa l’opinione, tra gli alle-vatori, che il temperamento sia eredi-tabile. In tutte le razze esistono lineechiaramente identificabili come di for-te temperamento e ne esistono altrecaratterizzate dalla spiccata docilità oaddirittura dal linfatismo. Un atteg-giamento degli allevatori è, nella mag-gior parte dei casi, quello di non attin-gere rimonta da famiglie indocili o dievitare accoppiamenti tra soggetticon problemi legati all’indocilità e al-l’aggressività. Gli allevatori preferisco-no infatti bestiame di facile gestione,che non crei problemi nella mandria,né tantomeno a chi deve lavorarciquotidianamente. L’Anabic prevede, sulla propria schedaper la valutazione lineare dei riprodut-tori (Mod. 3), adottata dal 1994, an-che il rilievo del temperamento su sca-la da 1 (aggressivo) a 5 (molto docile).Su questa scala la classe 3 corrispondead un temperamento nella media. O-gni razza tende a manifestare un tem-peramento diverso. Tra le razze spe-cializzate la Chianina ha mediamenteun temperamento più nevrile rispettoalla Marchigiana e maggiormente neiconfronti della Romagnola mentre, re-lativamente alle razze rustiche, la Ma-remmana è mediamente più vivace ri-spetto alla Podolica. Nell’ambito diciascuna razza esistono poi, come ac-cennato sopra, linee riconosciute peril loro temperamento ma, ad oggi,non è stata ancora elaborata dall’Ana-bic una valutazione genetica al riguar-do. Alcuni allevatori, inoltre, non desi-derano bestiame troppo docile. Levacche con un carattere deciso sonoinfatti, secondo loro, più attive dellealtre nella ricerca dell’alimento risul-tando di solito anche più protettivedopo il parto, aspetto che si rileva as-sai utile per l’allevamento brado, so-prattutto in presenza di predatori. Lebovine con un temperamento fortesono solitamente vacche con maggio-re appetito e restano più a lungo inmangiatoia. Queste bovine sembranoessere inoltre più resistenti allo stress esanno farsi rispettare dalle compagneanche quando non sono in condizioniottimali. Non è quindi il temperamen-

to forte ad essere stigmatizzato dagliallevatori, quanto piuttosto, quello ec-cessivamente timoroso e nervoso,proprio dell’animale diffidente, chetende spesso a fuggire l’uomo e a nonlasciarsi avvicinare, talora tirandosidietro parte della mandria. Evitarel’accoppiamento di vacche diffidenti etimorose con riproduttori dal medesi-mo carattere è un atteggiamento sen-sato. Il comportamento della madrenei confronti del proprio vitello è poiun ulteriore importante elemento diformazione del carattere. Se il tempe-ramento ha una componente eredita-ria, l’imprinting e i rapporti tra madree figlio, durante le prime fasi di vitadel vitello, sono altrettanto importan-ti. Una vacca fiduciosa insegnerà al vi-tello la fiducia, mentre una diffidentegli inculcherà un comportamento e-sattamente opposto. In una minorepercentuale di casi, infine, l’atteggia-mento dell’animale può essere condi-zionato da difetti fisici, come nel casodi patologie congenite o acquisite checolpiscano l’occhio, causando proble-mi alla vista.Uno strumento che l’allevatore puòmettere in pratica per influenzare iltemperamento e i comportamenti delproprio bestiame è di avere contattifrequenti con la mandria, in modo daconoscere a fondo e singolarmente glianimali, abituandoli fin da giovani allapropria presenza. L’ambiente ha infat-ti una forte influenza nel modellare ilcarattere del bestiame e quindi i sopracitati elementi come il dolore, il rumo-re, le patologie, la decornazione, lamarcatura, le restrizioni e le costrizio-ni imposte al bestiame fin dalle primeore di vita giocano un ruolo importan-te. Un ulteriore aspetto che può avereripercussioni sono i vizi che l’allevato-re può far prendere al bestiame in etàgiovane. Se ad esempio si permetteread un vitello di avvicinarsi lasciandoche annusi il nostro abbigliamento,talora appoggiando la testa alle no-stre gambe, si è istintivamente portatia provare simpatia e magari a rispon-dere con una grattatina, che il vitellotenderà a cercare nuovamente ogniqual volta si ripeterà il contatto con

lui. In chiave bovina però questo no-stro atteggiamento verrà interpretatocome un’approvazione al gesto di do-minanza dell’animale, che rafforzeràin sé questa convinzione, riducendo eprogressivamente perdendo ogni ti-more nei confronti dell’uomo e diven-tando potenzialmente pericoloso inetà adulta, specie se sarà un toro. L’at-teggiamento corretto quando un vi-tello ci avvicina con troppa confidenzaè quindi di dissuaderlo o almeno dinon incoraggiarlo, intimandogli impli-citamente di restare al proprio posto,in un ruolo gerarchico che per lui do-vrà sempre rimanere, senza ombra didubbio, inferiore al nostro. Nel corso delle valutazioni di fine pro-va al centro genetico ogni esperto va-luta ciascun soggetto singolarmente,separandolo dal gruppo dei coetaneiin modo da poterlo osservare compiu-tamente per il tempo necessario allavalutazione. Gli atteggiamenti del to-rello durante i pochi minuti necessariall’operazione sono estremamente in-dicativi del suo carattere, della sua do-cilità o riluttanza e talora della suapaura, la quale può sfociare, in rari ca-si, in atteggiamenti di panico o di ag-gressività. Quest’ultimo caso coincide puntual-mente con la mancata abilitazione delsoggetto indipendentemente dallasua conformazione e dai risultati otte-nuti in prova di performance. Talescelta, oltre che da finalità selettive, èdettata anche dalla volontà dell’Asso-ciazione di fornire un servizio agli alle-vatori che introdurranno i giovani ri-produttori nei rispettivi allevamenti, iquali hanno pochi elementi per valu-tare il temperamento del soggetto almomento dell’acquisto e che di certonon vorrebbero portare a casa un to-ro “da corrida”. In futuro, se gli e-sperti sapranno cogliere adeguata-mente, attraverso i loro elaborati, lavariabilità biologica del tratto in popo-lazione, non è esclusa la elaborazionedi un indice anche per il temperamen-to, utile sia per gli aspetti legati al ma-nagement che per quelli, altrettantoimportanti, relativi alla quantità e qua-lità delle produzioni.

TECNICA

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di Andrea GaddiniDottore in agraria

CURIOSITA’

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Il ceppo podolico, come visto in unprecedente articolo (Taurus 2/2008),comprende razze bovine di grande

rusticità e resistenza, adattate a viverein ambienti aridi e poveri di vegetazio-ne, che sono oggi diffuse soprattuttoin Italia e nella penisola balcanica.Questi animali sono da sempre consi-derati i più diretti discendenti del bo-vino selvatico, detto uro o aurochs,classificato nel 1827 dal Bojanus co-me Bos primigenius, e che sarà ogget-to di un prossimo articolo.In effetti, oggi si ritiene che tutti i bo-vini moderni derivino dall’uro, tramitevari eventi di domesticazione iniziati inMedio Oriente 11000 anni fa, ma co-munque i bovini podolici sembrano

essere quelli più simili all’antenato sel-vatico, sia per l’aspetto, sia per la ru-sticità.Le razze podoliche sono sempre stateconsiderate di origine asiatica, e que-sta ipotesi sembra confermata dallepiù recenti metodiche di indagine econfronto del patrimonio genetico,che hanno anche hanno permesso dievidenziare la netta differenza tra ibovini podolici e quelli del nord Euro-pa (Negrini et al., 2007).Ci sono diverse ipotesi su come equando i podolici siano giunti in Euro-pa, e in particolare in Italia, e a sup-porto delle varie teorie ci sono sia vec-chi “testi sacri” della zootecnia, siamoderni studi che hanno confrontato

il patrimonio genetico dei bovini at-tuali con quello prelevato dai resti diuro emersi dagli scavi archeologici.

Le teoriePer semplicità di esposizione raggrup-piamo le varie ipotesi sull’origine e lapresenza in Europa dei podolici in cin-que gruppi:1) la teoria “barbarica” la più tradizio-nale, di origine ottocentesca, che pre-vede un arrivo dei podolici in Italiadall’Asia, passando per la piana delDanubio, al seguito delle orde barba-riche, tra il quarto e il sesto secolo do-po Cristo;2) le teorie “balcaniche” che propon-gono un’introduzione in Italia dai Bal-cani, ma in epoche diverse da quelladelle invasioni barbariche;3) la teoria “neolitica” che ipotizzal’arrivo dei bovini podolici in Italia dal-l’Asia in epoca neolitica, intorno alsettimo millennio a.C.;4) la teoria “europea” che vede i po-dolici come il risultato della domesti-cazione dei bovini selvatici, avvenutadirettamente in Italia e nelle altre zo-ne di attuale diffusione in Europa;5) la teoria “mista” secondo la quale ibovini delle steppe importati dagli in-vasori barbarici si sarebbero incrociaticon bestiame podolico già presente inItalia.

1) la teoria “barbarica”La teoria tradizionale sull’origine dellerazze podoliche sostiene che esse pro-vengano dalle steppe dell’Asia centra-le, e che siano arrivate in Europa al se-guito delle popolazioni barbariche,che invasero dapprima l’Europa cen-tro-orientale, e poi l’Europa occiden-tale, compresa l’Italia, alla caduta del-l’Impero Romano.Da questa teoria nasce il nome “po-dolico”, che si riferisce alla regionedella Podolia, nell’attuale Ucraina, maanche il vecchio nome di “grande raz-za grigia delle steppe”attribuito aquesti bovini, ed infine i nomi dellarazza podolica turca (Boz Step) e di

LE ORIGINI DEL CEPPO PODOLICO

Bue Asiatico

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CURIOSITA’

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quella romena (Sura de step ), chefanno riferimento alla steppa.Molti autori, a cavallo tra ‘800 e ‘900,seguendo la classificazione dello zoo-tecnico francese André Sanson, deno-minavano questo ceppo “asiatico”,definendolo addirittura come una sot-tospecie (Bos taurus asiaticus), mentrealtri lo classificavano come “unghere-se”.In effetti molti zootecnici ritenevanoche i popoli invasori, con le mandrie alseguito, provenissero dalla pianura delDanubio, nell’attuale Ungheria, equesto spiegava la notevole somi-glianza tra bovini grigi ungheresi e po-dolici italiani.Esistono diverse opinioni su quale tra ipopoli invasori avrebbe introdotto ibovini podolici in Italia, ma l’opinioneprevalente, ancora molto diffusa, èche siano stati gli Unni che, guidati daAttila, invasero l’Italia nel 452 d.C., eil forte legame di quel popolo di origi-ne asiatica con l’Ungheria avvaloraquesta ipotesi.In effetti, però, l’invasione degli Unnidurò pochi mesi, e sembra difficile cheuna scorreria così rapida abbia potutolasciare tracce durature, come unapopolazione bovina diffusa su tutta lapenisola.Il grande storico ed agronomo EmilioSereni sosteneva che le migrazioni deipopoli asiatici nascevano non tantodalla brama di saccheggio, ma dalla

necessità di trovare nuovi pascoli per ilbestiame, data la drastica riduzionedelle piogge nelle steppe asiatiche,che riduceva il carico di bestiame alle-vabile al pascolo.Sereni distingueva tra migrazioni velo-ci, con cavalli e greggi di pecore al se-guito, e migrazioni lente, con mandriebovine: quella di Attila e degli Unnisarebbe classificabile nel primo tipo,quindi non avrebbe potuto portare al-l’introduzione di nuovi ceppi di bestia-me.Il paleontologo svizzero dell’Ottocen-to Ludwig Rütimeyer, citato da moltizootecnici di epoche successive, so-steneva invece che i podolici sarebbe-ro entrati in Italia nel VI secolo al se-guito dei Longobardi di Agilulfo, an-che se questo popolo si diffuse so-prattutto in zone dove oggi non sonopresenti le razze podoliche Quanto al percorso seguito dai podo-lici nella loro diffusione in Italia, Parisi(1938) sosteneva che l’invasione, e laconseguente introduzione di bovini,sarebbe iniziata dalle Alpi orientali, se-guendo la fascia pedemontana finoalle Alpi occidentali (evitando la pia-nura padana, allora acquitrinosa), poidiscendendo lungo il versante tirreni-co fino alla Calabria, e infine risalendola costa adriatica fino alla Romagna.

Telesforo Bonadonna indicava invecela Romagna come primo luogo di in-sediamento del bestiame podolico.Per Mascheroni (1929), la “Specie A-siatica” (Bos taurus asiaticus), avrebbeavuto come zona d’origine “l’estremoOriente”, e le sua zone di diffusionesarebbero state, oltre ai Balcani e all’I-talia, l’intera Asia e le steppe dellaRussia.

2) le teorie “balcaniche”Una variante della teoria dell’arrivo inItalia con le invasioni barbariche èquella di una introduzione, sempredai Balcani, ma in epoche diverse daquella della caduta dell’Impero Roma-no.Secondo Ammiano Marcellino, storicolatino del quarto secolo, l’imperatoreTraiano, al ritorno dalle spedizioni mi-litari in Tracia e Pannonia, avrebbeportato con sé dei bovini locali per po-polare l’agro romano. È da notare chela Pannonia corrisponde grosso modoall’attuale Ungheria, mentre la Traciaè la regione al confine tra Grecia, Bul-garia e Turchia, nella stessa area dallaquale hanno avuto origine ben trerazze podoliche attuali: la Boz Irk (Tur-chia), la Iskar (Bulgaria) e la Sykia (Gre-cia).Nella regione greca della Pieria, non

Toro Ungherese

Toro Ungherese in una stampa dell’800

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CURIOSITA’

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lontana dalla Tracia, lo storico Erodotoriferiva di aver trovato grande abbon-danza di bovini selvatici, muniti di cor-na enormi, che erano molto apprezza-te dai Greci.Infine il professore ungherese ZoltánCsukás, citato da Honsch (1971a), so-steneva che in Italia sarebbe stato in-trodotto bestiame podolico dall’Un-gheria, in occasione delle campagnedel re ungherese Lodovico il Grandecontro Giovanna di Napoli nel 1347 e1350, e ancora con i movimenti com-merciali del XVI e XVII secolo.

3) la teoria “neolitica”La teoria, sostenuta dalle recenti sco-perte dei genetisti, afferma che i bovi-ni podolici erano già presenti nel baci-no del Mediterraneo in epoca neoliti-ca, nel terzo millennio a.C., e sareb-bero quindi stati introdotti in Italia inetà molto antica.Già Corblin e Gouin (1894) attribuiva-no l’introduzione del bestiame podoli-

co agli Ariani, o Indo-Europei, migratiin più riprese dall’Asia in epoca neoli-tica, che avrebbero introdotto nel sudEuropa anche l’arte di lavorare i me-talli.Ciani e Matassino (2001) hanno rile-vato che i bovini macroceri (a cornagrandi) sono documentati nel Medi-terraneo a partire dal Neolitico, convi-vendo con il progenitore selvatico Bosprimigenius. Esistono numerose testimonianze arti-stiche della presenza di bestiame ma-crocero nel Mediterraneo in epochemolto antiche, ma non è possibile farrisalire con certezza gli animali rappre-sentati a un tipo genetico, anche per-ché si deve considerare che si trattacomunque di espressioni artistiche, edi conseguenza libere rappresentazio-ni della realtà.Però non si può fare a meno di nota-re che il vaso a testa di bovino risalen-te al secondo millennio a.C., rinvenu-to nel palazzo di Cnosso, a Creta, e

conservato nel museo di Iraklion, aCreta, nel suo grande realismo, evi-denzia una somiglianza notevole conun bovino maremmano, o comunquedi ceppo podolico.L’arte dell’antico Egitto ha ritratto siabovini a corna corte, sia a corna lun-ghe, come nel caso del papiro funera-rio della principessa Entiu-Ny o dellerappresentazioni del toro Api, venera-to come sacro e raffigurato con un di-sco solare tra le corna a lira.In Italia si trovano molte rappresenta-zioni di bovini a corna lunghe, comegli affreschi della tomba dei tori diCaere (Cerveteri, nella Maremma la-ziale), l’askos villanoviano del museodi Tarquinia, sempre nella Maremmalaziale (ottavo secolo a.C.), la testataurina del museo di Vetulonia (nellaMaremma toscana) e, sempre da Ve-tulonia, le testine bovine che ornanola conca bronzea dalla tomba Bernar-dini di Palestrina (680-650 a.C.), e-sposte al Museo Etrusco di Villa Giu-

Papiro funerario della Principessa Entiu-Ny

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CURIOSITA’

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lia, a Roma. Recenti ricerche basate sul confrontodel patrimonio genetico delle varierazze, hanno evidenziato che i boviniitaliani delle razze Podolica e Marem-mana, oltre ad essere molto imparen-tati tra di loro, sono più simili a quellidelle razze mediorientali, che non aibovini del resto dell’Europa, compresala razza Piemontese, il che potrebbefar pensare ad un arrivo in Italia di be-stiame podolico in età pre-romana,con migrazioni via mare di popoli a-siatici, poi stabilitisi in Italia.Questi popoli migranti potrebbero es-sere stati gli Etruschi, e l’ipotesi di u-na loro origine asiatica, già riportatada Erodoto, sarebbe avvalorata da re-centi studi sul patrimonio geneticodegli attuali abitanti delle zone etru-sche della Toscana, anch’esso moltosimile a quello di popolazioni medio-rientali.Cymbron et al. (2005) hanno riscon-trato una presenza di geni zebuini invarie razze europee, confermando u-na possibile origine asiatica, ed evi-denziando una notevole vicinanzagenetica tra le podoliche italiane (inparticolare la Maremmana), la grecaSykia e la turca Boz Step. Questo sipotrebbe attribuire agli intensi legamitra le tre regioni già dall’età del Bron-zo (terzo millennio a.C.), proseguitipoi nei secoli successivi.Astolfi et al. (1983) in un confrontotra i gruppi sanguigni delle razze bo-vine italiane, notarono una differenzatra il patrimonio genetico della razzaMaremmana e quello delle altre po-doliche italiane, ipotizzando quindiche la prima derivasse da animali in-trodotti dall’Africa attraverso lo stret-to di Gibilterra e la Spagna, piuttostoche dai Balcani, come le altre.

4) la teoria “europea”Altri autori ritengono invece che i bo-vini podolici non proverrebbero dal-l’Asia, ma sarebbero derivati da e-semplari di Bos primigenius domesti-cati in Europa.Carlo Hugues (1906) sosteneva chela razza bovina podolica derivava daanimali domesticati sia in Ungheria,sia nella Campagna romana, e per

questo la chiamava “podolica-roma-na”.Usuelli (1934) parlando della razzaromena grigia della steppa (Sura destep ), riferiva di racconti riguardan-ti bovini selvatici ancora viventi inMoldavia sotto il regno di DimitrieCantemir, tra il ‘600 ed il ‘700, da cuisarebbe derivata l’attuale razza grigiadella steppa.Borgioli (1959) citava, a fianco dellateoria sull’introduzione barbarica,quella della continuità con il bue sil-vestre descritto da Plinio (l’uro) che e-sisteva allo stato selvatico nelle regio-ni boscose e meno accessibili dell’Ita-lia.Nel 1882 il Lampertico faceva risalireil bestiame podolico del basso vicen-tino all’uro selvatico, di cui erano sta-ti da poco ritrovati dei resti nelle ca-verne di Lumignano, sui colli Berici.Un collegamento simile è stato pro-posto in tempi più recenti (1999), daDejana Brajkovic dell’Istituto di pa-leontologia del Quaternario e geolo-gia, dell’Accademia Croata di Scienzee Arti di Zagabria, che ha propostoun legame tra il bestiame di razza I-striana e i resti di uro del Pleistocenesuperiore, emersi a Šandalja, pressoPola.Partendo da una presunta origine ita-liana, alcuni studiosi hanno poi ipo-tizzato che siano stati i conquistatoriromani, in particolare gli imperatoriAdriano e Traiano, ad introdurre dal-l’Italia il bestiame podolico nei Balca-ni, mentre Pirocchi (1906) fa risalire ilbestiame podolico della Dalmazia al-l’introduzione da parte dei coloni ro-mani ai tempi dell’imperatore Diocle-ziano, nel quarto secolo d.C.Anche Bodó (2004), parlando dei po-dolici ungheresi, ha negato la teoriatradizionale dell’introduzione da par-te di popoli invasori, ritenendo inveceche essi derivino da bovini selvaticiaddomesticati in epoca recente.Questa teoria sembra smentita damolti studi genetici che indicano unadomesticazione dell’uro avvenutanell’area mediorientale detta “mez-zaluna fertile”, che avrebbe dato ori-gine ai bovini taurini, ed una dome-sticazione avvenuta in Asia tra Iran e

India, dando origine ai bovini zebuini,con forse un ulteriore episodio di do-mesticazione in Africa. Però Beja-Pereira et al., (2006), in unaltro studio, hanno confrontato il D-NA ricavato da resti di uri selvatici ri-trovati in Italia con quello di modernibovini di 51 razze, e i risultati ottenu-ti hanno fatto pensare che le moder-ne razze di bovini derivino da uri do-mesticati in Europa, o quanto menoad un incrocio, spontaneo o incorag-giato dagli antichi allevatori, tra vac-che domestiche al pascolo e uri selva-tici maschi. Nello studio di Beja-Perei-ra le razze, tra le 51 esaminate, chehanno mostrato la maggiore somi-glianza con il DNA degli uri ritrovatiin Italia sono la Romagnola e Marem-mana.

5) la teoria mistaLe teorie esposte in precedenza nonsi escludono necessariamente unacon l’altra: infatti è possibile che du-rante le invasioni barbariche sia statoeffettivamente introdotto bestiame diorigine asiatica e che questo si sia poiincrociato con le razze già presenti inItalia; alcune di queste razze avrebbe-ro potuto essere anch’esse di ceppopodolico, provenienti dall’Asia, oppu-re domesticate in Italia in epoca neo-litica.Ad esempio Borellini (1911) sostieneuna tesi del genere a proposito dellarazza Romagnola, mentre Tito Man-lio Bettini (1962), distingue netta-mente tra bovini macroceri, che ritie-ne introdotti dai Fenici o dai Cartagi-nesi, e bovini podolici, introdotti du-rante le invasioni barbariche, forsequelle dei Longobardi di Agilulfo.

ConclusioneQuale che sia la verità storica e scien-tifica sull’origine delle razze del cep-po podolico, esse sono presenti in I-talia da almeno quindici secoli, edhanno ampiamente dimostrato di es-sersi perfettamente adattate al terri-torio italiano, ed in particolare alle a-ree più difficili, e di essere quindi unpreziosa riserva di diversità genetica.La bibliografia dell’articolo può esse-re richiesta all’autore.

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