PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI … · 2015-10-30 · Numero 6/7 PERIODICO...

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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Numero 6/7 GIUGNO - LUGLIO 2015 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L.353/03 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut C/RM/10/2015 Anniversario 145 ° Arrivederci a settembre Breccia di Porta Pia

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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERINumero 6/7GIUGNO - LUGLIO 2015

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L.353/03 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut C/RM/10/2015

Anniversario 145°

Arrivederci a settembre

Breccia di Porta Pia

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S.M.E. Media Combat Team, I Reparti e le Sezioni interessateche sentitamente ringraziamo per i validi contributi.

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La voce della PresidenzaAttualitàLibriOpinioniIncontro e ricerche di commilitoniFigure da ricordareEco dai repartiAttività associativaRiconoscimenti e OnorificenzeSport CremisiLe nostre gioieI nostri lutti

LIBRI

AI BERSAGLIERI monumenti, opere scultoree e lapidarie a memoria dei “fanti piumati” - euro 20,00 *Costi di spedizione 1 copia € 8,00; da 2 a 6 copie € 12,00; da 7 a 13 copie € 16,00da 14 a 21 copie € 21,00; da 22 a 33 copie € 26,00 da 34 a 44 copie € 32,00; da 45 a 55 copie € 40,00

SOLIDARIETÀ BERSAGLIERESCA IN FORMA FINO A CENTO ANNI E OLTRE euro 20,00**Il 50% del prezzo di copertina al netto di ogni spesa (€ 10,00) andrà al Fondo di Solidarietàdell’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Nazionale tel. 06/5803611 - fax 06/5881040 - e-mail: [email protected] Versamento su C.C. Postale 34846006, più spese postali intestato a: ANB - Amministrazione - Via Anicia, 23/a - 00153 Roma

LA PRESIDENZA NAZIONALE in collaborazione con l’Asso-ciazione Nazionale del Fante, l’Associazione NazionaleEx Partigiani e l’Associazione Nazionale ex Internati, pro-pone un viaggio in aereo e pullman a

CEFALONIA DAL 7 ALL 11 OTTOBRE 2015

Per informazioni rivolgersi a: Associazione culturale Stella Errante di Roma - organizzazione tecnicaCIVATURS ROMA Via dei Granatieri, 30 - 00143 ROMA - Tel 06 8840504

Fax 06 64220524 - [email protected] - www.stellaerrante.it

In copertina “La Breccia di Porta Pia” di Michele Cammarano

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LA VOCE DELLA PRESIDENZA

Tutto è bene quel che finisce bene. La disattenzionegenerale verso luoghi simbolici viene spesso rap-presentata da episodi che fanno trasalire coloro che

hanno a cuore valori e ideali ahimè sempre meno di moda.Il 15 di marzo un gruppo di "squatters" (giovani anar-chicisenza arte né parte) aveva preso possesso della gloriosa ex-caserma Mameli, cara ai bersaglieri milanesi e non solo. Lareazione non si è fatta attendere, da parte dei bersaglieri edi numero-si cittadini, preoccupati dal crescente degradodel quartiere Bicocca, aumentato dopo il triste trasferi-men-to del Terzo in Sardegna. Il 16 marzo davanti alla casermadi viale Suzzani, sotto una pioggia insi-stente, un foltogruppo ha dato voce alla protesta per la mancata reazionedi sgombero nei confronti di questa occupazione abusiva.Una ventina fra bersaglieri della "Manara" e della "Felicia-ni"., si è unita ai cittadi-ni esasperati e ad alcuni esponentipolitici locali. Il medesimo sentimen-to era per tutti: l'indi-gnazione. La difficoltà della civile protesta è stata aumenta-ta dall'irrisione degli occupanti, che hanno esposto len-zuo-la recanti scritte beffarde. La nostra ex-caserma ridotta inquesto stato penoso, vilipesa ed oltraggiata oltre ogni limi-te: dalle altane sulla porta carraia principale vegliavano fi-guri tatuati, preda di deliranti urla a difesadel diritto di occupazione degli stabili ab-bandonati. Dalla disci-plina e dai sani va-lori dei ragazzi in divisa da bersagliere atale abisso di disvalori... chi l'avrebbe maidetto. Bene ha fatto il nostro presidenteMusella a sottolineare in alcune intervistecome tale episodio di occupazione sia sta-to un segnale della progressiva perdita diidentità da parte della città. Non un nor-male percorso di evoluzione identitaria do-vuto alla modernizzazione, al multicultu-ralismo, al progredire naturale delle cose,bensì il risultato grottesco della colpevoleomissione di atti dovuti, che lascia i citta-dini tutti in una sorta di anomia. Mancanza

EX-CASERMA MAMELI: PERSA E RICONQUISTATA Il simbolo del Terzo aveva perso in dignità con l’ingresso di anarchici. Poi riconquistata con il Tricolore issato dalla “Manara” e il concerto della “Scattini”

di regole che ci fa sentire abbandonati in una terra straniera.La Milano del Risorgimento, cui tanto hanno dato i bersa-glieri, ridot-ta in questo deplorevole stato. Una cosa inac-cettabile. Davanti a simili episodi il Nemico non è più chipreme alle frontiere per occupare con violenza il suolo na-zionale, bensì un sentimento trop-po diffuso di trascuratez-za e sciatte-ria visibile nell'abbandono di com-portamentiun tempo naturali, auto-matici, spontanei. Reazioni che perun bersagliere sono quanto di più sentito: sacra è la caser-ma del Terzo Reggimento che per decenni ha visto formaregiovani a valori e comportamenti marziali. Sacra quasi co-me per ogni cristiano lo è una chiesa, anche se sconsacra-ta. Per noi bersaglieri la caserma Mameli rimane un luogodi pellegri-naggio e memoria, assolutamente "non sconsa-crato". Quando oramai iniziava a circolare la voce di unaprotesta bersaglieresca di livello superiore, ecco il dovutoseppur tardivo intervento di sgom-bero degli occupanti a fi-ne mese. Con grande gioia, grazie ad un "blitz" dei bersa-glieri della "Manara" sul pennone della caser-ma il 2 aprileè tornato a sventolare il Tricolore al posto dello straccio"pirata". A completare l'opera ci ha pensato il sabato suc-cessivo la fanfa-ra "A. Scattini" di Bergamo, recan-dosi da-vanti alla caserma per un breve concerto di marce cremisi.Sembravano tornati i bei tempi del reggimento. I bersaglie-ri hanno dun-que vinto una nuova battaglia, una postazionecaduta in mano nemica è stata simbolicamente riconquista-ta. Per noi, ma soprattutto per i Caduti del Terzo.

Piero Dragan(tratto da “Luciano Manara” n.1 /2015

Caserma "Mameli": dove alcuni giorni prima era issata la bandiera dei "pirati", ora sventola il tricolore.

Il Presidente nazionale A.N.B. bers. gen. D. (r) MarcelloCataldi ha inviato un comunicato stampa, pubblicato datutti i quotidiani milanesi, nel quale si dice indignato per lasituazione e che da bersaglieri “preferiremmo vedere lacaserma, che per noi continua ad essere un simbolo,completamente rasa al suolo piuttosto che occuppata dagruppuscoli agitati e incompatibili con la civile convivenza.”

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ATTUALITA

A Redipuglia il ricordo dei Caduti organizzato dai bersaglieri del Friuli Venezia Giulia Centenario della Grande GuerraReDIPugLIA (gO), 24 MAggIO 2015

In occasione del Centenario del-l'ingresso dell'Italia nella GrandeGuerra, abbiamo voluto ricordare

i Caduti, tutti i Caduti, con la letturadell'Albo d’Oro e con la consegna diuna Medaglia ai familiari. Lo ha ri-cordato la presidente della RegioneFriuli Venezia Giulia Debora Serrac-chiani, al Sacrario Militare di Redipu-glia, che ha partecipato assieme allenumerosissime autorità civili, religio-se e militari, alla cerimonia che hachiuso il IV Raduno nazionale di As-soarma, che ha scelto il Friuli VeneziaGiulia, e Udine in particolare, nell'an-no del Centenario. Il Raduno di Asso-arma ha rappresentato un momentoimportante perché, a onorare i Cadutia Redipuglia, accanto alle Associazio-ni d'Arma italiane c'erano anche dele-gazioni di Austria e Ungheria, Paesiallora nemici: un segnale di grande si-gnificato nel contesto europeo. In rap-presentanza del Governo ha parteci-pato alla cerimonia il sottosegretarioalla Difesa Domenico Rossi, per As-soarma erano presenti il presidentenazionale, Generale Mario Buscemi, eil presidente del Comitato organizza-tore del IV Raduno, Generale AlbertoFicuciello con il vice Presidente Bers.Gen. Adriano Bideis. L’organizzazio-ne e conduzione dell’intera cerimonia,atto conclusivo del raduno di assoar-ma, è stata affidata ai bersaglieri delFriuli Venezia Giulia che, compatticon il loro Presidente RegionaleANB, Gen. Piero Iacca, sono scesi incampo dando palese dimostrazione diefficienza riuscendo a coordinare unamoltitudine di circa 5000 radunisti espettatori. Nello schieramento deiGonfaloni, dei Labari e dei Medaglie-ri degli Enti locali e delle Associazio-

ni d'Arma, erano presenti: il Meda-gliere ANB, quello del FVG e tantiLabari anche da fuori regione;l'omaggio ai Caduti con la deposizio-ne di una corona ai piedi della tombadel Duca d'Aosta; i rappresentantidella Croce Nera austriaca e dell'Un-gheria. Alla lettura di alcune paginedell'Albo d'Oro, ha fatto seguito laconsegna delle medaglie ai familiaridei Caduti che ne hanno fatto richie-sta, ormai arrivati alla generazionedei nipoti e pronipoti, da parte delsottosegretario Rossi, della presidenteSerracchiani e di altre autorità presen-ti. Tre aerei d'epoca risalenti alla Pri-ma Guerra Mondiale, hanno infinesorvolato il Sacrario lasciando la sciatricolore. L'Albo d'Oro e la medagliasono iniziative patrocinate dalla Re-

gione Autonoma Friuli Venezia Giu-lia, in collaborazione con il GovernoItaliano e il supporto delle Associa-zioni d'Arma del FVG. Nel suo inter-vento, il sottosegretario Rossi ha sot-tolineato il valore della pace, rivolgen-dosi in particolare alle giovani genera-zioni, perché "non bisogna dimentica-re” - ha detto –“il sacrificio di sanguedei nostri nonni, che ci hanno lasciatoin eredità l'Unità d'Italia, e dei nostripadri, che ci hanno dato la Repubblicademocratica". Foto ARC Montenero - www.regione.fvg.it

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ATTUALITÀ

La trattazione degli argomenti che si intende affron-tare non puo prescindere da alcuni principi che èbene precisare e che sono collegati al concetto di

Difesa nazionale imprescindibilmente sancito dall'art. 52della Costituzione. Al di la della considerazione che il Servizio militare di le-va, sospeso nel 2005, poteva all'epoca essere temporanea-mente giustificato dall'emergenza della crisi economica,tuttavia l'estrema necessità di mantenere Forze Armate cre-dibili ed estremamente efficienti, costituisce una inderoga-bile priorità che uno Stato deve seriamente considerare.Qualsiasi Stato Europeo e Occidentale, ancorché libero edemocratico, tende infatti a mantenere le proprie FF.AA. agaranzia di libertà per i propri cittadini, di difesa della pacee di supporto anche per le altre nazioni alleate e general-mente di tutto l'occidente. Risulta doveroso, quindi, tenerealto il livello di attenzione sulla situazione conflittuale deiPaesi medio orientali e all'estrema criticità che investe tuttal'area Mediterranea. La gravissima situazione di conflittosempre più allargato nelle predette aree territoriali, nonpuò esimere il nostro Paese dal considerare e prevedereuna più capillare strategia di sicurezza relativa ad ogni tipodi minaccia terroristica o criminale che può intensificarsicon eventi improvvisi e quindi difficilmente contrastabili.Anche di questo "la politica" potrebbe esserne direttamen-te responsabile. A tutto ciò si aggiunge la difficile emer-genza Sanitaria relativa a pericolose malattie infettive chestanno preoccupando tutto il mondo, per le quali diversiPaesi hanno blindato le proprie frontiere. Per tutte le consi-derazioni sopra accennate, è quanto mai necessario che lenostre Istituzioni provvedano urgentemente a rafforzare lostrumento militare di difesa, nonché quello sanitario, inmodo da garantire ai cittadini adeguata protezione. Non da ultima, va considerata l'opportunità di evitare ulte-riori tagli al bilancio della Difesa, già da tempo "martoria-to" irresponsabilmente, anziché essere incrementato afronte delle nuove sfide e crescenti emergenze. Senza rivoluzionare l'assetto attuale del Servizio militareprofessionale, potremmo considerare quale supporto l'isti-tuzione e la valorizzazione di una nuova Riserva delle For-ze Armate, magari con la creazione di una brigata di Riser-va con un proprio comando, composta da reparti di milita-ri in congedo delle varie categorie, richiamabili periodica-

IL POTENZIAMENTO DELLO STRUMENTO MILITARE nell'ottica di una difesa più credibile

mente in servizio per essere impiegati, previo ricondizio-namento con frequenti periodi di addestramento specifico.Questo al fine di conferire agli stessi maggiore efficienza ecapacità operativa. In merito a quanto predetto, si potrebbepoi pensare all'utilizzo di alcune delle tante caserme di-smesse, tutto ciò eventualmente accompagnato da un'im-prescindibile e razionale adeguamento che possa consen-tirne un rapido utilizzo. L'eventuale impiego dei repartidella suddetta brigata dovrebbe essere composto anche diunità specializzate e dotate di appositi mezzi, che possanoefficacemente intervenire, all'occorrenza, in ausilio alle al-tre Forze operanti sul Territorio, come la Protezione Civileo i Vigili del Fuoco, oltre che collaborare con le Forze del-l'Ordine per qualsiasi intervento finalizzato al ripristinodell'ordine pubblico. Tutto ciò, poggia su tre elementi fon-damentali: motivazione, formazione e adeguate dotazionidi equipaggiamento e mezzi. Non di meno un modernoconcetto di difesa integrata comporta anche una difesa piùefficace della frontiera sud dell'Italia e delle aree costieredel Mediterraneo di nostra competenza. Quest'ultimo è si-curamente compito dalla nostra Guardia Costiera, che an-drà rafforzata in modo da renderla più efficiente, sia in ter-mini di intervento che di Unità navali d’impiego. Anche inquesto caso, si potrebbe attingere personale dalle Forze diCompletamento della Marina Militare, tra l'altro già esi-stenti. Anche questo può far parte del concetto di "Esercitomoderno", sulla scia degli altri Paesi europei.

Bers. Cap. Paolo Venditti

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ATTUALITÀ

Dopo il doveroso raccoglimento per rievocare glieccidi del passato, riemerge l'attuale e comuneaspirazione dei paesi europei economicamente più

deboli, qual è la Grecia in questo momento, di rinegoziareo di ridurre parzialmente il proprio debito al fine di supera-re, almeno in parte, le difficoltà economiche in cui si dibat-tono; aspirazione che si infrange contro la pervicace oppo-sizione della Germania, protesa ad imporre ai paesi mem-bri misure di austerità molto gravose. Austerità che, oltread impoverire i cittadini di ogni nazione interessata, creauna involuzione economica di per sé dannosa per la “cre-scita” anche per la stessa Germania, in difficoltà ad espor-tare i propri prodotti verso i paesi europei proprio perchéafflitti da crisi economica. La Germania, tuttavia, pur con-dividendo la “memoria” degli ec-cidi provocati dalle guer-re di conquista e di aggressione scatenate nel corso dellaPrima e Seconda guerra mondiale in Europa e in gran par-te del mondo, in particolare sulle comunità ebree, tende adimenticare quanto gli stessi paesi da essa colpiti hannofatto nel recente passato per salvarla da crisi ben più pro-fonde. Infatti, 62 anni fa, la Germania, indebitatissima do-po la Seconda guerra mondiale, fu graziata proprio daipaesi che aveva aggredito. Dopo lunghi negoziati, avviatinel 1952, il 27 febbraio 1953, venne firmato a Londra unaccordo che dimezzava il debito estero che la Germaniaaveva contratto nel periodo 1919/1945 nei confronti di unasessantina di nazioni. Firmarono quel trattato Belgio, Ca-nada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Lie-chtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Gran Breta-gna, Irlanda del Nord, Francia, Spagna, Stati Uniti, Svezia,Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia. Non firmaronoinvece i sovietici che pretesero il pagamento totale del de-bito. Il debito tedesco che al momento ammontava a circa23 miliardi di marchi, era costituito, per una prima parte,dai debiti riferiti alla Prima guerra mondiale; debito cheHitler nel 1923 si rifiutò di continuare a pagare al fine diinvestire quelle somme per la rinascita economica del pae-

se ma soprattutto per il riarmo finalizzato all’organizzazio-ne bellica a premessa della Seconda guerra mondiale. La seconda parte, stimata in circa 16 miliardi era rife-ritaproprio ai debiti relativi a questo secondo conflitto. Taliimporti, con l’accordo di Londra, furono fortemente ridi-mensionati rispettivamente a 7,5 miliardi di marchi ed a 7miliardi di marchi. Il pagamento della prima parte fu im-posto a condizioni estremamente vantaggiose. Infatti fu ascadenza trentennale e ad interessi estremamente bassi econ la favorevole clausola che autorizzava a non destinareal debito più di un ventesimo del reddito da esportazione.La seconda parte fu congelata in attesa della eventuale emolto onerosa riunificazione delle due Germanie. Debito che successivamente, all'atto della riunificazionestessa, nel 1990 fu nuova-mente quasi cancellato (l’ultimarata di circa 70 milioni di Euro fu pagata nell'ottobre2010). Pertanto, malgrado le enormi responsabilità tede-sche per aver dato luogo a due guerre mondiali costate de-cine di milioni di morti, la disponibilità e la comprensionedei paesi firmatari del patto di Londra consentirono di sal-vare la Germania da ben tre default. Pertanto, grazie a questi benevoli accordi, la Germania eb-be la possibilità di emergere come potenza economica qualè diventata oggi. Provvedimenti, questi, che sembra sianostati esclusi dalla “Memoria”. Attualmente, infatti, la Grecia (e forse in futuro anche altriPaesi tra cui l’Italia) sta chiedendo, né più né meno, unprovvedimento analogo a quelli che hanno salvato econo-micamente la Germania ed a cui la Germania stessa tentadi opporsi (almeno una rimodulazione del debito e dei re-lativi interessi), dimenticando che anche questi paesi con-tribuirono a salvarla 62 anni fa permet-tendole di diventareora, con pieno merito ma con un pizzico di egoismo, ilpaese più prospero d’Europa.

Mauro Riva (da “Tradizione Militare” n.2/2015)

Dimenticati i ripetuti dimezzamenti delDEBITO TEDESCO

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ATTUALITÀ

CRITICITÀ PER GLI ORGANISMI DI BASE DELL’ASSOCIAZIONE

Tale fenomeno non contribuiscealla diffusione dell’ANB sulterritorio, né rende agevole la

vita delle sezioni già afflitte da innu-merevoli problemi di gestione. Peral-tro, è impensabile incrementare il co-sto del bollino atteso che le generalidifficoltà economiche in cui versa lamaggioranza dei soci provocherebbesoltanto un inevitabile esodo. Certa-mente, l’uso gratuito di locali di infra-strutture della Forza Armata o del de-manio avrebbero consentito la vita sulterritorio di alcune “fiammelle cremi-si” che al contrario si sono irrimedia-bilmente spente. Come è noto, i concorsi e gli apportida destinare alle nostre manifestazionisono legati ad una programmazioneche deve essere presentata alla ForzaArmata con un larghissimo anticipo.Purtroppo, non è possibile ipotizzarealcuna manifestazione senza il bene-stare del Sindaco della città interessa-ta e la preventiva approvazione inGiunta del progetto che, prevedendooneri per l’Amministrazione locale,non può essere approvato con cosìlargo anticipo. Ciò posto, spesso, nonabbiamo avuto la possibilità di chie-dere alcun apporto alla FF.AA. che,peraltro , quando si sono verificatecondizioni idonee, è stato concessodallo SME, a titolo oneroso e previopagamento di quanto richiesto antici-patamente. L’uso temporaneo delle insegne e deisegni distintivi che identificano l’ap-partenenza del militare ad un Ente oReparto – a seguito del Decreto n. 25luglio n. 162 del M.D. – è a titolooneroso. In pratica, quelli non più inservizio per poter indossare il fez, il

Gli Uffici dell’Agenzia del Demanio, più frequentemente e sempre con maggiore insistenza, richiedono, nella stipula dei contratti di locazione dei locali adibiti a sedi dei nostri organismi, canoni sempre più onerosi.

cappello piumato o lo stemma deibersaglieri dovranno produrre unaidonea documentazione e una voltaottenuta dovranno versare la sommarichiesta rendendo la relativa quietan-za all’apposita struttura del M.D.Considerazioni a margine di tale de-creto sono su “Fiamma Cremisi” nu-mero 7/8 luglio-agosto 2014. (Pag. 7)Successivamente, con la circolare indata 29 ottobre c.a. lo SME ha stabili-to che il personale delle Associazionid’Arma che partecipa ad attività con-nesse con le finalità associative puòindossare soltanto il cappello piumatoe il fazzoletto da collo. In pratica, icomponenti le nostre sezioni, devonoindossare uniformi sociali chiaramen-te distinguibili rispetto a quelle utiliz-zate dal personale della Forza Armata.Questo ultimo nuovo ostacolo hacreato una ulteriore difficoltà soprat-tutto ai nostri complessi musicali chenormalmente indossano la divisa o latuta in uso nella Forza Armata e nonhanno al momento la possibilità fi-nanziaria né il tempo per sostituire ta-le uniforme atteso anche che taleprovvedimento ha effetto immediato.A seguito di un opportuno incontrodel Presidente dell’Associazione Na-zionale Bersaglieri presso lo SME iprovvedimenti in parola sembrano at-tenuarsi sia per quanto attiene i tempisia per le uniformi. Anche nella nostra Associazione, co-me nelle altre, manca ora un automa-tico ricambio generazionale dovuto ingran parte alla sospensione del servi-zio di leva obbligatorio, ma non solo,la soppressione di alcuni Reggimenti,il turn-over che spesso si verifica neireparti e il mancato approfondimento

culturale relativo alle tradizioni delCorpo che, per varie cause, non vienepiù svolto con costanza nei reparti, ag-gravano ulteriormente la possibilità diavvicinare i giovani all’ANB. Ultima-mente, il Presidente di una nostra Se-zione ha posto in evidenza che i ber-saglieri alle armi che risultano iscrittialla Sezione sono meno delle dita diuna sola mano pur vivendo gli stessiin un reparto bersaglieri di stanza nel-la stessa città. Stigmatizzando tale situazione, hachiesto una opportuna azione di sensi-bilizzazione dei Quadri per incremen-tare le iscrizioni. Purtroppo, la richiesta è caduta nellaormai consueta legge del “do ut des” eal Presidente della Sezione è statochiesto di indicare (meglio in una …brochure!) i vantaggi e le opportunitàche la nostra Associazione pone a suf-fragio dei nuovi iscritti! Ho indossato,come tanti altri, le insegne dei bersa-glieri per molteplici anni e mi sonosempre sentito moralmente vicino allanostra Associazione. Penso ora allalunga linea del tempo che ha visto unasolidarietà comune tra i bersaglieri al-le armi e i soci dell’ANB, alla conti-nuità che non è stata ancora mai inter-rotta, ad una presenza continua che haispirato e consentito veri successi e,così, mi risulta, adesso, difficile dareuna risposta. Credo che qualcuno non abbia ben in-teso il carattere eminentemente mora-le dell’ANB e, in linea generale, sem-bra non riconosca alcun valore all’as-sociazionismo che è la più validaespressione della partecipazione, soli-darietà e pluralismo tanto che la nostraRepubblica (legge n.383 del dicembre

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ATTUALITÀ

2000) ne riconosce il valore sociale ene promuove lo sviluppo.Sono questi appena delineati, provve-dimenti e/o situazioni, che aggravanole già precarie condizioni degli orga-nismi di base dell’Associazione equindi non agevolano le previste op-portune funzioni di informazione e distimolo nei confronti della società.Personalmente, sono convinto chel’Associazione costituisca una validarisorsa e un insostituibile anello dicongiunzione tra Esercito e Societàper cui credo sia giusto riconsiderarele aree di interesse e di impegno inuna prospettiva che non può più esse-re quella del concorso a titolo onerosoe con pagamento anticipato. Forse è ilcaso di rivedere il tutto nell’ambitodella visibilità e della promozione chesembrano essere le risposte più genui-ne e aderenti per stimolare nei cittadi-ni e soprattutto nei giovani quelle mo-tivazioni capaci di avvicinarli allaForza Armata dove poi potranno inse-rirsi come volontari. È implicito e da molti considerato im-portante, che a livello promozionale letestimonianze e le esperienze dei“vecchi” insieme con quelle dei gio-vani alle armi costituiscano lo spec-chio più vero e tangibile per determi-nare una scelta di vita. In tale ottica, immagino una politicadi maggiore integrazione volta ad unappassionato interesse per l’Associa-zione che in definitiva persegue il rag-giungimento di risultati che nella real-tà sono più aderenti alla F.A. che allastessa Associazione.Ciò, per scongiurare il nascere di sen-timenti di autonomia e di allontana-mento dall’Istituzione che rimane ilnostro unico riferimento, la nostraidea, la nostra scelta di vita per cui uneventuale disimpegno ci precludereb-be la capacità di seguire i nostri bersa-glieri alle armi con il risultato che fi-niremmo con l’avere una storia masenza più un futuro.

Angelo Agata

“Mi ero ripromesso di far circolare il libro nel circuitodelle 52 biblioteche della Provincia di Rovigo e così hofatto. Da oggi se qualcuno vuol saperne di più sui ber-saglieri può andare in una qualsiasi biblioteca del Pole-sine e appagare la sua curiosità”. Con queste poche righe mi permetto di suggerire di re-galare il libro ad un amico oppure a una persona caranella certezza di fare cosa gradita. Nella prefazione la Casa editrice scrive che probabil-mente bersaglieri non lo si diventa, si nasce. Ma io dicoche questa affermazione non è una probabilità ma una

certezza perché il decalogo di papà Sandrin trasforma l’uomo in un vero auten-tico fante piumato. Leggere della nascita, del bersagliere, del bersaglierismo e della fanfara è sem-pre una grande gioia. Per non parlare dell’emozione che si prova nel conoscere la poesia sul bersa-gliere di Edmondo de Amicis, oppure le storie eroiche dei grandi bersaglieri delpassato e del presente e di sapere che nessun soldato al mondo è mai riuscito emai riuscirà a fare quello che i bersaglieri hanno fatto. Ci terrei tanto che tutti ibersaglieri e i loro simpatizzanti leggessero il mio libro, sono una ottantina dipagine, si legge in un lampo e rimane nell’animo, come è successo a me, l’or-goglio e l’entusiasmo di essere bersagliere. Taglio di Po, 11 marzo 2015 bers. Ten. Davide Pregnolato - [email protected]

VIVA I BERSAGLIERIdi Davide Pregnolato

ADDIO ANGELO E… “PIUME AL VENTO”

Si è spento a 69 anni, il Gen. C. A. Ange-lo Dello Monaco, “Bersagliere “ di granrazza, apprezzato e stimato Comandante

ovunque abbia militato, un uomo da esempio !Nato a Mesagne (BR) nel 1946, viveva a ColleRomano (RM) con la moglie Rita ed i due fi-gli Carlo e Eduardo. Del 21° Corso di Accade-mia Militare è stato Cte di compagnia bersa-glieri presso il 23° Btg.Bers. Autonomo ”Ca-

stel di Borgo” a Tauriano e Comandante del 1° Btg. Bers. “La Marmora”ad Aurelia-Civitavecchia. Dopo la Scuola di Guerra ed alcuni anni pressol’Ufficio del Capo di SME, è stato Vice Cte della Brigata “Granatieri diSardegna” a Roma ed Addetto Militare per tre anni presso l’Ambasciata diBerna (Svizzera). Comandante della Brigata “Centauro” a Novara, ha poicomandato la Regione Militare Autonoma della Sardegna. Tornato a Romae assunto il comando della Regione Militare Centro, è stato infine (suo ul-timo incarico) dal 2007 al 2009, Comandante delle Scuole dell’EsercitoItaliano. Ufficiale esemplare e molto attaccato ai valori della specialità cre-misi, è stato sempre vicino all’Associazione Nazionale Bersaglieri, sia co-me Decano del Corpo che collaborando per varie iniziative di carattere so-ciale e d’immagine. È doveroso rendergli onori bersagliereschi.

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LIBRI

«Tante le presentazioni di libri, poche quelle cheveramente attraggono». La locuzione coniata dal Prof.Raffaele Raimondo, moderatore del convegno tenutosipresso la Biblioteca Diocesana di Caserta, per la presenta-zione del romanzo di Lino Lavorgna, è perfetta per caratte-rizzare l’altissimo profilo dell’evento, seguito da un folto eattento pubblico. Il Colonnello Giuseppe Casapulla ha av-viato i lavori, tratteggiando i dati biografici di Lino Lavor-gna e gli eventi salienti della sua “movimentata e iperdina-mica” vita. L’avvocato Luigi De Rosa, Presidente delLions Club “La Reggia”, si è soffermato sulla “volontàd’azione” del protagonista, traendo spunto dall’aforisma diErnst Jünger scelto dall’autore come “incipit” e improntan-do il suo intervento sulla figura del “ribelle”, che aleggia inogni pagina del romanzo. Molto incisivo l’intervento dell’Avv. Gaetano Iannotta, chesi è soffermato sulle figure di Wagner e Nietzsche, coniu-gate nell’impossibile tentativo di “riconciliazione” postu-ma. Gli interventi sono stati intervallati dalla voce calda emelodiosa dell’Avv. Lucia Ferillo, bravissima attrice tea-trale, che ha letto alcuni brani del romanzo. Non ha man-cato, Lino Lavorgna, di complimentarsi per il “pathos” re-citativo inferto alla sua prosa, del quale è rimasto così col-pito da indurlo a proporle il ruolo di protagonista in un cor-tometraggio di cui sarà regista e sceneggiatore, ispirato,manco a dirlo, al testo di uno scrittore francese: ThéophileGautier. Toccante l’intervento conclusivo dell’Autore, cheha ricordato episodi legati alla sua infanzia e alla sua giovi-nezza. Non senza commozione ha citato l’adorata mam-ma, Maestra elementare e direttrice di un centro di letturaper adulti, la quale, invece di “proibirgli” i fumetti, gli re-galò l’abbonamento al “Giornalino” delle “Edizioni Paoli-ne”, che di fumetti ne pubblicava a iosa, tutti molto avvin-centi. “A sua insaputa”, pertanto, l’Autore ebbe modo diapprendere anzitempo, in modo giocoso, la storia greca eromana. L’excursus ha poi toccato gli anni più recenti, in-tessuti di gustosi aneddoti.

Enzo Di Nuzzo

Da sx: gino Abbro Segretario Sez. Bersaglieri Caserta, LinoLavorgna e Pippo Marchetta compagno d'armi di Lavorgnanel 18° BTg Poggio Scanno.

Interessante epistolario delle vicende legate al BersagliereTullio Sbordoni, già del VI battaglione del 6° rgt. bersaglierie deceduto in Russia. Il volumetto è preceduto da attenteconsiderazioni sull’intervento italiano nella campagna diRussia: valutazioni lucide ed attinenti che lasciano l’amaroin bocca per l’improvvisazione con la quale l’Esercito ita-liano fu inviato in quel teatro di operazioni per parteciparead una campagna che aveva visto sconfitto anche un uomodel calibro di Napoleone. Le vicende vengono accennatebrevemente e si dipanano lungo l’arco temporale in cui ilBersagliere Tullio, che non avrebbe dovuto essere iscrittonelle liste di leva - i fratelli erano già stati arruolati - venneinviato al fronte l’11 settembre del 1942 ed ebbe giusto iltempo di essere chiamato dal suo Comando perché avevaconseguito la promozione al grado di Caporale ed il suo fo-glio matricolare termina con la concessione della Croce alMerito di Guerra conseguita dopo circa un mese e mezzo ditrincea. Ma sono tante le riflessioni e le considerazioni chedanno al lettore spunti di riflessione su quanto è stato ripor-tato in quelle lettere e la figura del Bersagliere Sbordoniemerge in tutte le sue ansie, premure , speranze che coltivanon tanto per il suo rientro a casa, ma per il benessere deisuoi cari. Nelle sue ultime lettere si percepisce che era pre-sago del destino che lo attendeva: fu dichiarato disperso il19 dicembre del 1942 dopo essere stato ricoverato in luogodi cura per ferite riportate in combattimento. Nel dopoguerra la famiglia si adoperò in ogni modo perchéle sue spoglie venissero rimpatriate e soltanto il 30 apriledel 2000 arrivò a Cocullo, suo paese natale, una cassettacon i suoi resti: il cranio, una piastrina ammaccata con ilsuo nome e numero di matricola, tre bottoni consunti ed al-cune stelle alpine che per la loro freschezze denunciavanoun recente pietoso omaggio. Fra le numerose lettere riporta-te con impegno e solerzia da Nino Chiocchio vogliamo ri-cordare un passo di un biglietto scritto dal nostro Bersaglie-re il 12 novembre del 1942 alla moglie Dora che recita;Non piangere cara, sii orgogliosa di avere il marito al servi-zio della Patria. (Pag. 129 S.I.P. )

Alfredo Terrone

DAL FORTINO SUL DON ALLA FOSSA DI NOVOROSSIJSKdi Nino Chiocchio

PRIGIONIERODEL SOGNOdi Lino Lavorgna

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ATTUALITÀ

Il Consiglio Supremo di Difesa, recentemente riunitosi, ha approvatoil nuovo testo di programmazione pluriennale di politica militare edifesa strategica: è denominato “Libro Bianco” della Difesa, ed in-

dica quali dovranno essere le strategie, gli investimenti e le risorse a di-sposizione delle Forze Armate Italiane. Il nuovo progetto, che scaturirà attraverso le proposte che il Ministerodella Difesa presenterà entro i prossimi sei mesi, prevede diverse no-vità tra le quali l'istituzione delle nuove Forze di Riserva Italiane. Secondo quanto chiaramente enunciato nel testo, le nuove Forze diRiserva saranno dislocate su tutto il Territorio Nazionale ed organiz-zate in idonee strutture su base regionale o macro-regionale (detta-glio ancora da definirsi). In questo contesto, un'interessante novità espressamente prevista, ri-guarda direttamente le "Associazioni d'Arma" (legalmente ricono-sciute), le quali dovranno fornire valido supporto in termini di "in-formazione e organizzazione" per la nuova Riserva Volontaria, in-fatti, lo stesso Libro Bianco riporta testualmente:

“in termini di soluzioni organizzative, la Difesa presenterà proposte opera-tive per la costituzione di una nuova struttura della Riserva Volontaria,che:- sia coerente con la nuova struttura concettuale degli arruolamenti e delleprogressioni di carriera;- tragga vantaggio, per le attività informative ma anche organizzative, delsupporto delle Associazioni d'Arma esistenti, soprattutto in relazione al fat-to che la stessa Riserva potrebbe essere impiegata in attività di concorsoalle Istituzioni dello Stato in caso di eventi eccezionali”.

L'efficacia e l'utilità della Riserva risiederà proprio nella versatilità d'impie-go quale “parte integrante di uno Strumento Militare di natura professiona-le”, tra l’altro richiesto anche dall'Alleanza Atlantica. La prevista piena inte-grazione nella struttura delle Forze Armate avverrà grazie al suo regolareimpiego pratico, nonché alle attività svolte in cicli addestrativi anche con-giunti con altri Reparti. Per quanto riguarderà i relativi costi, è stato previsto l'utilizzo di fondi extrache non graveranno, quindi, sul bilancio ordinario dello Stato. Auspichiamo inoltre un'ampia partecipazione di tutte le professionalità e ca-tegorie, impiegando risorse umane di tutte le fasce di età, affinché ciascunopossa essere messo in condizione di dare un suo valido contributo alla Dife-sa Nazionale secondo capacità e competenze già acquisite, irrobustendo intal modo anche la "dorsale" tecnico-logistica.Attendiamo quindi che nei prossimi mesi venga definita la struttura di taleprogetto, unitamente ai previsti incarichi che dovrebbero essere prossima-mente attribuiti alle Associazioni d'Arma.

Bers. Cap. Paolo Venditti

IL “LIBRO BIANCO" DELLA DIFESA GUARDA ALLA RISERVAPossibili incarichi anche per le Associazioni d’Arma

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OPINIONI

LO STILE, IL RISPETTO E LA BUONA EDUCAZIONE

Nella vita quotidiana ognunodi noi si accorge, con ram-marico, che le buone maniere

apprese in famiglia, a scuola ed in Ac-cademia (per noi militari), in molti ca-si, si stanno gradualmente sgretolandoin nome di un andazzo che trae origi-ne da una presunta ricerca di comodi-tà, dall’indifferenza verso il prossimoe dalla errata sensazione di poter vive-re meglio senza i lacci e laccioli delleregole suggerite dallo stile, dal rispet-to e dalla buona educazione.Sempre più spesso capita di trovarci acontatto con “nuovi barbari” che ci la-sciano interdetti e quasi inermi difronte a comportamenti inaspettati eincivili. Purtroppo il quieto vivere haindotto i più ad alzare la soglia di tol-leranza, condizionati in questo da unascuola sempre più permissiva, da unapessima televisione, da una tracotantepolitica e da una società che, con ilproprio lassismo nei costumi e nel-l’abbigliamento, ci fa sentire addirit-tura fuori posto negli ambienti in cuici troviamo. L’ego, sempre più ingombrante, ci faritenere come una perdita di tempo lecorrette relazioni con il prossimo, vi-ste come una inutile distrazione daipropri impegni. Oggi coloro che rispettano le regole,

che vestono in modo corretto ed ade-guato alle circostanze, che sanno rela-zionarsi in modo pacato, educato e ra-gionevole, sono considerati con suffi-cienza, come persone superate daitempi.Questa mancanza di correttezza si ri-scontra un po’ ovunque e qualchevolta anche tra noi militari indossan-do abiti non adatti alla circostanza eall’ambiente che si frequenta o di-menticando le buone maniere nei rap-porti interpersonali; basterebbe infattiosservare il comportamento o meglioil vestiario indossato talvolta da alcu-ni frequentatori in certi circoli milita-ri, anche in occasione di cene o riu-nioni serali, per constatarlo. Ma non basta, anche i rapporti inter-personali hanno perso, in qualche ca-so, la correttezza abituale; ciò avvie-ne, a volte anche da parte del perso-nale in servizio nei confronti di quelloin quiescenza e viceversa; correttezzache è sempre stata prerogativa di noimilitari, ma che ora tende spesso adessere trascurata. E sempre a proposito di rispetto, staprevalendo in ogni società democrati-ca anche una forma giornalistica e te-levisiva di satira, in sé accettabile esimbolo di libertà, ma che, se estre-mizzata e rivolta ai valori spirituali e

religiosi insiti in ogni essere umano,può sconfinare nell’offesa dando luo-go a sensazioni solo emotive per lepersone democraticamente più evolu-te, ma anche a possibili reazioni di ti-po violento ed inconsulto da parte diestremisti fanatici e sanguinari, comeavvenuto recentemente in Francia.Peraltro, la citata decadenza nei com-portamenti individuali e collettivi vie-ne da lontano. Fino a qualche decen-nio fa, i comportamenti erano ben di-versi da quelli attuali ed erano pochicoloro che trasgredivano alle regoledella buona educazione. Prevaleva infatti la convinzione chelo stile e la correttezza nelle relazioniquotidiane e nelle specifiche circo-stanze e luoghi denotassero soprattut-to una forma di rispetto per se stessi eper il prossimo.Pertanto, nella convinzione che pre-potenza, arroganza e scarso riguardoper il prossimo forniscono un pessi-mo esempio alle giovani generazioniè compito di noi anziani non solo da-re l’esempio, come di consueto, maanche di insegnare a loro le regole peruna corretta convivenza.

Mauro Rivatratto da “Tradizione Militare” n.2/2015

Sono forse valori superati?

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LA GRANDE GUERRA

La vita in trincea aveva favoritonella truppa in linea un fiorirdi canzoni su tutti gli aspetti

della sua esistenza grama e pericolo-sa. Dalle canzoni dei soldati le paroledella retorica convenzionale erano re-golar-mente bandite: niente Patria,Italia, Trento, Trieste... Questi motiviriecheggiavano tanto piú intensamen-te, quanto piú ci si allontanava dal-lazona di combattimento; e il massimodi frequenza era raggiunto negli avan-spettacoli e nei «cafés-chantants »delle grandi città. Qui gran tripu-diodi bandiere; il tricolore era sprecato:ballerine nei tre colori, strisce tricolo-ri, quinte e sfondi tricolori. E quantopiú lo spettatore si sentiva al sicuro,tanto piú si spellava le mani nell'ap-plauso. I pochi, che non partecipava-no all’entusiasmo generale — ed era-no guardati con sospetto — erano so-litamente dei reduci, in licenza di po-chi giorni. Essi trovavano assai stranoquel che vedevano: gli Austriaci, re-golarmente buggerati, facevano sem-pre la parte dei minchioni. Vincerli,sarebbe stato quindi molto facile, se icombattenti non fossero stati queibuoni a nulla che erano. Poesie e can-zoni sgorgate dall'anima semplice delsoldato erano di solito intonate ad unatristezza senza fine: peana dolorosi,cui faceva difetto la grammatica manon il sentimento.

Dietro il ponte c’è un cimitero, cimitero di noi soldi. Ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum.

Quando sei dietro quel muretto,

soldatino non puoi piú parlà. Ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum.

Quando saremo scesi al piano, battaglione non hai piú soldà. Ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum.

Battaglione di tutti i morti, a Milano quanti imboscà. Ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum.

Cimitero di noi soldà, forse un giorno ti vengo a trovà. Ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum, ta pum.

In qualcuna alla tristezza si mescolauna vena di ottimismo:Quando l’accampamento riposa,monto di guardia pensando all’amorosa. Se qui caduto dovessi restare, la mia Peppina non si può maritare,perché abbiamo giurato sull’altare di Dio;tu sei la mia sposa, tu sei sposo mio.Perciò io non posso caduto restare,perché la Peppina mi devo sposare.

In un’altra si prendeva bonariamentein giro la milizia territoriale, armatacol vecchio fucile Vetterli, che avevaun tappo rosso sulla bocca: La « Terribile » già viene e il nemico grida: «scappo»! La Terribil spara il tappo che sta in cima del fucil! Spara il tappo del fucile e s’arrendono i Tedeschi. Oh davvero stiamo freschi, se non c’è il territorial!

Le vecchie glorie sanguinose non era-no dimenticate:San Michele, San Michele, tradimento della vita mia. Ho lasciato l’amante mia, per venirti a conquistar.

Le canzoni «ufficiali» o «ufficiose »avevano il difetto di richiamare fatti dicronaca militare o politica, di cui i sol-dati non erano assolutamente al cor-rente. Esse venivano perciò cantatesolo quando la truppa inquadrata rice-veva il la dai suoi ufficiali:Vendicheremo i martiri di Brescia e di Verona, le vittime derise del silurato Ancona, e dei fanciulli belgi le carni mutilate e delle donne serbe le carni violate.

Il generale Capello, che. si era volutotogliere il gusto di misurare la culturapoliticomilitare di alcuni reparti allesue dipendenze, aveva scoperto che diun intero battaglione, solo due o tresoldati ricordavano chi fosse CesareBattisti ad appena tre mesi dalla con-danna del martire. Di un intero reggi-mento bersaglieri nessuno sapeva, pa-recchie settimane dopo la battaglia,della presa di Gorizia. Figurarsi per-ciò quale rispondenza potesse avere ilsiluramento del transatlantico Ancona,avvenuto il 7 novembre 1915; o qualeeco suscitassero le carni «violate» del-le donne serbe.

(da “Isonzo 1917” di Mario Silvestri)

Poesie ...dalla trincea

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La Battaglia di Montebello fu il primo evento bellicoimportante della Seconda Guerra d'IndipendenzaItaliana. Lo scontro dimostrò l'efficacia bellica delle

truppe leggere dell'esercito sardo, le quali, dopo averavvistato il nemico austriaco ed averlo segnalato ai co-mandanti della divisione francese, non si ritirarono ma riu-scirono a respingerle con numerose cariche. A seguito diquesta battaglia, i piemontesi, si distinsero tanto che ven-ne istituito un nuovo reggimento di cavalleria, che anco-ra oggi è attivo, di nome Lancieri di Montebello, unicoreggimento che ha preso il nome da una battaglia.

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INCONTRO E RICERCHE COMMILITONI

La storia del 51° Corso A.U.C. ha inizio nel 1968quando un nutrito gruppo di ragazzi ventenni, bal-danzosi e spensierati, provenienti da ogni parte

d'Italia, fu arruolato a Caserta per formare la 1ª Cp “Bir ElGobi”. Al congedo, ciascuno di loro tornò al proprio luogod'origine, finché nel 2006 il Ten. Enzo Zirba e il Cap. Fran-co Cavigioli, grazie alla loro incredibile caparbietà e tena-cia, riuscirono a ritrovarli uno ad uno e, da ogni parte d'Ita-lia, li chiamarono in adunata per la prima volta a Castel-giorgio (Umbria). Da quel giorno il 51° è diventato una grande famiglia: an-che noi mogli e compagne ci siamo unite con entusiasmo ededizione alla squadra! Da allora infatti non abbiamo persooccasione per incontrarci, sia nei raduni ufficiali sia negliincontri dedicati (auguri di Natale, anniversari, ecc.) graziealle doti organizzative del Ten. Sergio Bruni e alla collabo-razione del Col. Anacleto Romani che tiene i contatti con

l'A.N.B. di Roma. Ricordando i tempi della nostra gioven-tù, ciascuno di noi porta con sé a questi incontri il propriobagaglio di esperienze e condivide la sua storia con gliamici ritrovati. Nonostante le prove a cui la vita ci sottopo-ne, andiamo avanti con lo stesso entusiasmo di allora, conl'allegria e lo spirito di corpo che nascono dallo stare insie-me. In questi anni qualcuno purtroppo ci ha lasciato: nonmanchiamo di ricordarlo ogni volta con affetto e nostalgia.Nel maggio scorso, a Rimini, in molti hanno risposto allachiamata per ripetere con entusiasmo il rituale di sempre.…Ed ecco però, anche il raduno di Rimini è terminato:riavvolgiamo lo striscione, ripieghiamo il gagliardetto e sa-lutiamoci con un po’ di malinconia, ma pieni di speranzeper il prossimo incontro. Grazie 51°!!!

Un abbraccio affettuoso,Irma Merli Cazzola

Il 51°corso AUC a Rimini

giovanni Fattori. La Battaglia di Montebello, episodio della II guerra d’Indipendenza, viene raffigurato il momento in cui gli austriaci si scontrano con i franco-piemontesi.

PILLOLE DI STORIA

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INCONTRO E RICERCHE COMMILITONI

Il Bersagliere Vittorio Corsagni, già dell’8° - Compagnia Controcarri nel 1967-68 - hasegnalato che nel corso del Raduno di Rimini, nel Ristorante del bersagliere RenzoLeardini di Mulazzano-Riccione ha incontrato i colleghi: Angelo Libretti, Fabio Bale-

stra, Domenico Albanese, Piero Alderighi, Orlando Saverio, Giuseppe Caselle. Nel corsodella simpatica riunione cremisi il gruppetto ha tenuto a ricordare i trascorsi nel GrandeOttavo ed in particolare che non sono benemeriti, non hanno titoli nobiliari e sono sem-plici bersaglieri. Nella foto uno di loro, Fabio Balestra, compagno di branda ritrovato do-po 47 anni e Renzo Leardini che ha offerto la cena all’intera Fanfara.

INCONTRO DI COMMILITONI I miracoli dei nostri raduni

Domenica 19 aprile 2015 perinteressamento dei commili-toni Loris Filaferro di Chera-

sco (CN) e Massimo Seno di Ormea(CN), iscritti alle Sezioni “1° Bersa-gliere d'Italia Col. Giuseppe SilvestroVAIRA” di Bra, un gruppo Bersaglieri(vedi foto) si sono ritrovati dopo venti-cinque anni davanti alla Caserma Ma-meli di Viale Suzzani per ricordare ilperiodo del servizio militare e trascor-rere in allegria una giornata tutta cre-misi. Non potendo entrare nella strut-tura per una visita assolutamente vie-tata dalla guardia giurata preposta al-l'ingresso, il Bersagliere Filaferro dallastrada ha suonato il “silenzio” in me-moria dei Caduti del 3° Reggimento.Il pranzo consumato in un vicino ri-storante ha onorato l'incontro tanto de-

siderato quanto gradito con la promessa di coinvolgere in futuro un numeromaggiore di Bersaglieri delle Compagnie Comando, della 2A e di tutte le altreall'epoca componenti il mitico terzo.Recapito: Bers. Loris Filaferro - BorgataCorno n. 58-12062 CHERASCO (CN) - Cell. 329.0256078.

CASERMA MAMELI

Il 31 maggio 2015 in occasione del156° anniversario della Battagliadi Palestro, con grande emozione

i bersaglieri: Peduto Massimo, Ceriot-ti Pietro e Pino Cappiello, hanno in-contrato il Gen. C.A. Riccardo Mar-chiò ora Comandante NRDC-ITA ,che nel 1982 era Ten. al 6° Btg. Pale-stro alla Caserma Cavour; tutti hannoricordato le corse di Battaglione e ibei momenti di naia; Massimo Pedutoha poi ricordato la missione Libano 1,nella quale il Gen. Marchiò era statoil primo a toccare il suolo Libanese.

ANNIVERSARIO BATTAGLIA DI PALESTRO

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INCONTRO E RICERCHE COMMILITONI

ABergamo domenica mattina una telefonata: “Sia-mo i bersaglieri della tua compagnia, siamo a Co-logno al Serio e siamo in dieci ...”. La risposta è:

“Aspettate che arrivo !”. E' nato così il ritrovo sulle spondedel Serio in Provincia di Bergamo dei bersaglieri dell'8^Compagnia “Vittoriosa” - 10° Sc. 83, 23° Battaglione Ber-saglieri “Castel di Borgo” di Tauriano di Spilimbergo(PN). Ragazzi di 19 anni con un Tenente di 25 che alloracomandava la compagnia, 31 anni dopo. Qualche etto inpiù, qualche capello in meno, lo spirito di sempre. Il10°/83 è uno degli scaglioni che ricordo meglio e con cuiho condiviso momenti unici. Composto quasi interamenteda ragazzi lombardi delle Province di Milano, Bergamo eBrescia, in 12 mesi ha lavorato sodo addestrandosi non so-lo in Friuli ma sulle Murge dove tutta la Brigata da cui di-pendevamo si era spostata con i mezzi in organico, per duesettimane di esercitazioni di complessi corazzati a partiticontrapposti… in cui aveva piovuto sempre ! Ma la “Vit-toriosa” aveva anche partecipato alle competizioni per la“Coppa Capo di SME” sul Monte Sei Busi ed a Cesano diRoma, per non dimenticare i campi di battaglione e dicompagnia in poligono con la cucina rotabile da 200 razio-ni, le uscite su allarme alle 5 del mattino per raggiungerela prevista area di diradamento con tutte le dotazioni: unacompagnia mai ferma. E le esercitazioni a “Casa Zoppa”sul Cellina-Meduna, quando i bersaglieri sbarcavano daiVCC1 in movimento ed andavano all'assalto con 2 carica-tori nel FAL legati con nastro adesivo, castagnole, tric-trace fumogeni a volontà. Ed i salti con capovolta nel doppiocerchio di fuoco ed oltre il cannone da 106 senza rinculo

35° CORSO AUC-ADUNATA!Il Cap. Giorgio RICCIO, già del 35° Corso AUC , Compagnia “Bir El Gobi” – Caserma Ferrari Orsi, ricercacommilitoni, e prega di essere contattato via mail a [email protected] .

NOI DELL'OTTAVA “VITTORIOSA”

montato sulla campagnola, ginnastica di ogni genere finoalla frenesia. Immagini che vedendo i “MIEI” bersaglieri,piloti, conduttori, assaltatori mi sono passate davanti comein un film: i tempi sono cambiati, noi no. Siamo stati unreparto di fanteria scelta con uno spirito di Corpo elevatis-simo, un'unità che avrebbe saputo fare il suo dovere se lafrontiera orientale dell'Italia fosse stata minacciata. Queiragazzi sono diventati uomini che si sono fatti strada nellavita: del duro addestramento è rimasta l'amicizia e l'orgo-glio di essere stati – e restare – bersaglieri. Per me è statoun onore essere il loro Comandante. Dopo gli “hip hiphurrà” di rito e qualche canzone “fuori ordinanza”, la riu-nione si è conclusa con un'adunata ed un: “rompete le ri-ghe !”, almeno fino alla prossima per ripetere il nostro gri-do di battaglia: “Ottava !” – “Vittò !”

Bers. Col. Paolo Stendardo

Nell’occasione il Generale ha riferitoche il Gen. Bruno Tosetti ha quasi ul-timato il libro sulla missione Libano 1ove sono riportati i nomi dei bersa-

glieri che vi presero parte; nella stes-sa giornata abbiamo avuto il piaceredi conoscere il Col. Antonino PomaComandante del 6° Palestro a Trapa-

ni e di salutare il Ten. Col. Luigi Fortein rappresentanza del C.M.E. Lom-bardia.

Bers. Ceriotti Cav. Pietro Matteo

INCONTRO DI BERSAGLIERI I Bersaglieri: Giuseppe Conac (Capo Corso), Luigino Bianchetto, Luigi Pennèed Ambrogio Locatelli, già del 23°AUC (1959) e poi nel 1960 al glorioso Terzoa Novara si sono incontrati nel corso di un piacevole convivio indetto daquest’ultimo.

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FIGURE DA RICORDARE

Nato a Bari il 28 mag-gio 1944, dall’età di16 anni ha iniziato a

praticare la sua passione sportiva: “Atletica leggera,specialità mezzo fondo”. Iscritto alla società “ CUS Ba-ri” ha avuto la possibilità di gareggiare e primeggiare alivello regionale ed anche a livello nazionale. Viene ar-ruolato con lo scaglione 3°/66 nel 1° RGT Bersaglieridi Civitavecchia, compagnia controcarri comandata dalCap. Alberto Scotti. Il Cap. Scotti, durante l’esercitazio-ni di marcia, intuisce le attitudini atletiche del Bers. Tra-versa e lo inserisce nella squadra di Reggimento chedoveva disputare il torneo nazionale di “ Tetrathlon”contribuendo notevolmente alla vittoria, sia della squa-dra di Reggimento che a quella della Brigata Centauro.Prescelto tra i migliori atleti delle varie Brigate per for-mare la squadra che doveva rappresentare il 3° Corpod’Armata, ottenne a livello individuale la vittoria nellagara dei 3000 metri e nella classifica generale indivi-duale (corsa - percorso di guerra - lancio bomba a manodi precisione - tiro con fucile Garand). A testimonianzadi questo risultato, il cap. Alberto Scotti volle premiareil Bers. Traversa scrivendo un articolo sul giornalemensile “ IL CAPRONE” del mese di novembre 1967. Convocato per la fase Nazionale svoltasi a Firenze, perun infortunio in allenamento il giorno prima della gara,non fu in grado di partecipare alla competizione. Da congedante iscritto alla sezione di Bari dal 1° gen-naio 1968 tessera 114326, ha contribuito a promuoverei valori del Corpo nelle molteplici manifestazioni. Dal 16 marzo 2005 é iscritto alla sezione di Altamura(BA) ed eletto nel 2014 alla carica di Vice PresidenteProvinciale. Nel 2014 il Bers. Traversa, nella categoria“70 anni” è stato vice campione italiano di cross e nelmese di settembre ha conquistato il titolo di campioneItaliano di corsa su strada sulla distanza di 10 Km garasvoltasi a Bianco (Calabria), coronando così quel suc-cesso che molti atleti inseguono. Il 29 gennaio 2015 la FIDAL Puglia, in occasione della“Festa dell’Atletica” ha premiato il Bers. Traversa per iltitolo italiano conquistato e all’età di 70 anni, continuaimperterrito la sua attività lavorativa da imprenditore,da atleta e da Bersagliere con lo stesso impegno e sacri-ficio che lo hanno distinto in tutti questi anni.

Alter, dalla segnalazione del Presidente Regionale Puglia

BERS.

NICOLA VITO TRAVERSA

Nato ad Asiago nel 1826, ir-redentista e deputato, sinda giovanissimo partecipò

a vari moti rivoluzionari: presso il Valico di Vizze, per la dife-sa di Vicenza e Venezia, in seguito fu anche un membro deiMille di Giuseppe Garibaldi, partecipò alla battaglia di Bez-zecca. Con le sue coraggiose azioni si guadagnò, oltre al pub-blico elogio di Garibaldi, i gradi di colonnello e di generaledella Repubblica Francese e altre onorificenze. Nel 1867 Cri-stiano Lobbia, vice comandante del corpo dei bersaglieri, vie-ne eletto deputato al Parlamento del Regno d’Italia. Egli si fe-ce notare e stimare immediatamente per la sua statura morale.Il suo impegno di maggiore rilievo in parlamento fu quello ri-guardante lo “scandalo del monopolio dei tabacchi”. Esso sca-turì da fondati sospetti che l’approvazione parlamentare dellaconcessione da parte del Regno ad un gruppo di imprese pri-vate del monopolio della coltivazione del tabacco e della ma-nifattura dei prodotti da fumo fosse “pilotata” per mezzo di fi-nanziamenti illeciti da parte di noti banchieri ad un nutrito nu-mero di deputati (sembra circa sessanta). Si dice che per assicurare l’appalto ai loro “amici” furono pa-gate grosse tangenti: due milioni di lire, divise tra sessanta de-putati e sei milioni di lire intascati dal “re galantuomo”. Tantoper rendere l’idea di quali cifre siano in gioco, basta pensareche nel 1868 un lavoratore faticava a raggiungere un redditodi mille lire all’anno. Lobbia ebbe il coraggio di denunciare ilcaso alla Camera, ma in seguito, a Firenze, (allora capitaled’Italia) subì un’aggressione, fortunatamente non mortale: fuaccoltellato, egli si difese sparando. Nei mesi e negli anni suc-cessivi fu calunniato, accusato di essersi auto-pugnalato. Ci fu anche un processo in cui Lobbia venne condannato adun anno e mezzo di carcere, pena che poi venne dimezzata inappello. Nel 1875, al riesame fu poi assolto, ma ormai eratroppo tardi. Lobbia moriva un anno dopo a soli 49 anni, amareggiato esconfitto da quello Stato che aveva contribuito a far nascere,tirando pietre agli Asburgici a Monte Berico. Egli avrebbe potuto adeguarsi all’ambiente e al modo di pen-sare, sicuramente avrebbe avuto vita più facile, ma non accet-tò la corruzione e, ribellandosi, ne pagò le conseguenze in pri-ma persona. Ecco perché propongo di ricordarlo, sia comebersagliere che come uomo onesto e coerente.

Per approfondire l'argomento leggere il libro “I MISTERI DIVIA DELL'AMORINO” di Gian Antonio Stella.

Bersagliere Angelo Libretti

CRISTIANO LOBBIA

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FIGURE DA RICORDARE

Il 6 giugno 2015 nella piazza diPertegada (UD) arrivano bersa-glieri, alpini e fanti nel tardo po-

meriggio. E poi gente dai dintorni eanche da altre regioni lontane dalFriuli. Sono i parenti di alcuni cadutidella Prima Guerra mondiale. Riceve-ranno la medaglia ricordo del lorocongiunto durante la cerimonia che,ogni anno, si tiene in questo luogo.Anche dalla Tuscia viterbese arrivòun bersagliere in Friuli, quasi un seco-lo fa. Giovanni Marconi di Corchia-no. La pagina dell’Albo d’Oro dei ca-duti della Grande Guerra dice “Mar-coni Giovanni di Candido. Decoratodi medaglia di bronzo al valor milita-re. Soldato 56° Battaglione Bersaglie-ri Ciclisti nato il 28 settembre 1894 aCorchiano, distretto militare di Viter-bo, morto il 4 agosto 1916 a Monfal-cone per ferite riportate in combatti-mento”. Tornando a oggi va detto che,durante tutto l’arco del centenario, inFriuli, si svolgeranno le cerimonie diconsegna delle medaglie ricordo ai fa-miliari dei caduti che ne fanno richie-sta. Guardando a oltre un secolo fa,quando scoppiò la guerra, dobbiamodire che Giovanni Marconi venivadavvero da molto lontano. Era infattiemigrato negli Stati Uniti per costruir-si una vita migliore. Ma poi scoppiòla guerra e decise di ritornare per nonessere dichiarato disertore e perché,come disse alla mamma Ester: “Devoessere libero di ritornare nella mia ter-ra e tra coloro che amo. Poi, come po-trei vivere pensando che un altro èpartito per il fronte al posto mio. Epuò morire al posto mio”. Così tornò.Aveva una fidanzata, Corinna, mae-

stra a Corchiano. Andò a far visitaagli zii a Roma prima di partire per ilfronte. La madre lo vide pensieroso egli chiese che cosa avesse, lui rispose:“Penso che al fronte mandano dei sol-dati e non tornano. Allora ne invianoaltri. E non tornano. Poi ne mandanoaltri ancora”. La madre gli chiese dinon pensare a queste cose e se volesseuscire per comprare un regalo alla fi-danzata. Lui disse: “Un libro di pre-ghiere. Così Corinna potrà fare qual-cosa per me”. Ritornato a Corchianoandò in uno dei terreni di famiglia, inlocalità Fratta. Piantò una quercia in-sieme al padre Candido. Come se lecure per il giovane albero costringessegli eventi a restituirlo a quel luogo, ela forza di quella quercia potesse tra-smettersi a lui. La storia fu diversa. APertegada, intorno al monumento deiBersaglieri caduti, dove si sono ritro-vate le locali Associazioni delle Armi,si ricorda anche lui. Il Medagliere Re-gionale del Friuli, con le sue 834 me-daglie al valore, ha aperto il corteoche, dal monumento, si è recato nellachiesa del Santo Spirito dove il coroha intonato all’ingresso “Monte Grap-pa tu sei la mia patria”, mentre sullasoglia c’era chi scattava foto e giravafilm della cerimonia. All’interno dellachiesa, al termine della S. Messa, ilsindaco di Latisana Salvatore Beni-gno, l’assessore al Turismo di Ligna-no Sabbiadoro Massimo Brini e il Ge-nerale dei Bersaglieri Adriano Bidin,hanno consegnato le medaglie ricordoai familiari. Il Presidente dei Bersa-glieri di Pertegada Mauro Beppino hafatto gli onori di casa. I parenti sonogiunti in Friuli anche dalla Toscana,dal Piemonte, dalla Lombardia e dalLazio. Tra loro c’ero anch’io, proni-pote di Giovanni Marconi, con le fotod’epoca dello zio, compresa quelladella traslazione della salma al Sacra-rio Militare di Redipuglia, che pro-

pongo ai lettori. La semplicità e laforza della cerimonia hanno restituitoai presenti l’intensità e la violenza diun evento come la Prima Guerramondiale. Dopo la benedizione dellacorona d’alloro una delegazione loca-le di scout ha letto i nomi di 120 ca-duti, tutti scanditi dalla campanella.Foto originali dei caduti, volti segnatie ricordi raccontati dai nonni. La con-clusione di nuovo intorno al monu-mento per la deposizione della coronad’alloro, con il coro che ha intonatocanzoni in dialetto friulano o, meglio,in lingua e alla fine “La leggenda delPiave”. Qui l’assessore Brini ha ricor-dato come “qualche anno fa, durantequesta stessa cerimonia, mentre stava-mo parlando della Grande Guerra, cihanno sorvolato gli aerei diretti in Bo-snia dalla base militare di Aviano. Eoggi papa Francesco è a Sarajevo”.Una circostanza che fa riflettere. Nonè mancato un momento di conviviali-tà, come avviene da 25 anni. Il presi-dente Beppino sottolinea che: “Ognianno, il primo sabato di giugno cele-briamo una giornata in onore dei ca-duti della Prima Guerra mondiale.Quest’anno siamo stati ben felici dilegare questa cerimonia alla consegnadelle medaglie ricordo. Solo così lamemoria può avere futuro: tornandonei luoghi che questi nostri eroi han-no combattuto per donarci la libertà”.Come sempre non è mancato un mo-mento di convivialità che ha permes-so a chi è giunto per la prima volta diconoscersi. “Anche per questo contala collaborazione. Abbiamo chiestoaiuto agli alpini per preparare la pastae a una signora per il ragù”, ricorda ilpresidente. Qui i parenti hanno condi-viso ricordi, storie simili e presenti,scambiandosi indirizzi e attendendodi leggere quanto accaduto in una seradi giugno in Friuli in onore di qualcu-no che, per ragioni anagrafiche, non

Bersagliere giovanni MarconiMEDAGLIA RICORDO DELLA GRANDE GUERRA

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FIGURE DA RICORDARE

Si cari amici,sono trascorsicento anni, il

27 dicembre 1914,dalla nascita del

Maresciallo Maggiore Luigi Imelio, inquel di Bobbio: ridente cittadina degliAppennini. Non sappiamo molto del-la gioventù di questo grande piumato,conosciamo l'essenziale! A ventanni si arruola nel 6° Rgt. Ber-saglieri, 1935, ed entra nella fanfara. Due anni dopo, 1937, con il grado diSergente ne diviene il capo; con que-sto glorioso Rgt. partecipa a tutte levicende belliche che contraddistinseroquegli anni: Albania, Jugoslavia eRussia. Al termine della seconda G.M. è in-

quadrato nel Terzo per poi assumere,nel 1948, l’ incarico di ricostituire la-fanfara del rinascente "GRANDE OT-TA VO" in quel di Pordenone. Rimar-rà a Pordenone sino al congedo, nel-l'ottobre del 1975, con il grado di M.M. "A". Gli anni trascorsi al Rgt. so-no proficui e gli permettono di girareil mondo, prima compagine Italiana acalcare il suolo della Gran Bretagnanel dopoguerra, 1966 Galles e Londra, 1967 Tattoo Edimburgo, ma la suaformazione attraversa anche l'oceanoper il Brasile. Imelio accoglieva, nella fanfara, tutti igiovani che sapevano o volevano co-noscere la musica e imparare a suona-re uno strumento a fiato ( rigorosa-mente d'ottone). Per tutti fu maestro,

consigliere e padre. Tullio De Piscopone diede un bel ritratto in un'intervistadi qualche anno fa. Non si limitò a formare e dirigere lafanfara ma compose alcuni pezzi cheancora oggi sono eseguiti nei vari ra-duni: il colonnello, inno all'Ottavo,Elisabetta e Federica, questi ultimidue brani in onore delle nipoti figliedi Giancarlo, suo successore nellaguida della fanfara. Luigi Imelio raggiunge la schiera deipiumati, in cielo, il 14 giugno 1987.Nel museo del Friuli Occ. In una salasono raccolte le sue musiche, i suoi ri-cordi, in coabitazione con quelli diLeandro Bertuzzo.

Da un articolo di Lino Pavanello

hanno conosciuto, ma che, come è ri-petuto mille volte sui gradoni del Sa-crario militare di Redipuglia, è Pre-sente! Il giorno dopo, a 99 anni dalla morte,e 80 da quando la salma fu traslata aRedipuglia dalle Scuole Popolari diMonfalcone, dove era morto, qualcu-

no della famiglia di Giovanni Marco-ni ha trovato la tomba al XII gradonedel Sacrario, vi è salito con la meda-glia e l’album di fotografie di fami-glia, così i genitori di Giovanni, chemai avevano avuto la forza di farlo,sono andati idealmente alla tomba delfiglio caduto a 22 anni. Nell’album

anche i suoi discendenti e gli amici difamiglia. Qui ci si rende conto del-l’immortalità della testimonianza. ACorchiano, la quercia piantata da Can-dido e Giovanni si erge solida e rigo-gliosa nella campagna.

Alessandra Gaetani

Nato il 4 settembre 1921; dece-duto il 1 agosto 2013. Da Val-dagno partì volontario l'I otto-

bre 1940, assegnato all'8° reggimentobersaglieri a Verona. Il giorno di Natale

dello stesso anno partì per la Francia, ma lì i combattimen-ti erano finiti. E allora spedizione a Napoli, per imbarcarsiper l'Africa. Il 22 gennaio del 1941 il suo battaglione sbar-cò a Tripoli e partecipò all'avanzata verso l'Egitto conl'Africa Korps del generale Rommel che conobbe sul cam-po. «Si andava avanti con il Trialce della Guzzi e il fucilemitragliatore sul manubrio senza rancio per giorni, ad in-calzare gli inglesi». Arrivò quasi fino a Tobruk, poi fu necessario ripiegare.«Una notte fummo attaccati da soldati australiani e paki-stani. Ormai eravamo allo stremo e il mio compagno alzòle mani per arrendersi: venne trafitto con le baionette senza

pietà. Allora lanciai una granata e mi rifugiai in una bucaprima di svenire. I nemici infilzavano gli italiani caduti, iomi salvai perché ero coperto dai cadaveri». Si svegliò all'ospedale da campo 157 e riconobbe il suomedico Girolamo Marchetti di Valdagno. Da qui passò al-l'ospedale Principe di Piemonte a Derna e quindi rimpa-triato. Guerra finita? Macché, dopo pochi mesi fu caricatoin una tradotta: destinazione Russia con il corpo di spedi-zione Csir. «La popolazione ci chiamava "italianski cucu-ruzza" cioè "italiani galline" per le penne da bersaglieriche avevamo sull'elmetto». Poi altre avventure e battaglie,altri mesi terribili fino al Don. Il 23 agosto del 1942 si tro-vò proprio a Isbuschenskij assistendo alla famosa caricadel Savoia Cavalleria. Carica incredibile: sciabole contromitragliatrici di carri armati. Eppure riuscirono a sbaraglia-re il fronte nemico. Il loro atto eroico ha bloccato l'avanza-ta dei russi salvando molti italiani».

BERSAGLIERE SERGIO TAMIOZZO

BERSAGLIERE LUIGI IMELIO

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POESIE

AI BERSAGLIERI DEL POdi Ada Negri

Istituì Tancredi Mosti, qui a Ferrara,nell’Ottocento, con perizia rara,dei Bersaglieri del Po il glorioso Corpo,che dopo secoli non è ancor morto,ma si trasmette, con valori ideali,che alla Patria fanno mettere le ali.I fondamenti che Lamarmora diede,poi sempre più nel tempo han preso piede.Nel milleottocentoquarantotto i Bersaglieri del Po hanno condottoun’azione di grande patriottismo,combattendo con indomito eroismo,con intrepido valore e veemenzaa Cornuda, Monte Berico e Vicenza.Ma prevalsero gli Austriaci, e le lodi essi espressero lealmente, nei modimilitari, e l’onore delle armitributarono ai vinti.Gli stendardi, di medaglie al valore decorati,al Museo di Ferrara conservati,ci ricordano il gran Risorgimentoitaliano e ferrarese.Un commento sembra inutile i nomi dei Cadutiresteran sempre testimoni mutidel contributo dei nostri Bersaglieri, tuttora attivi e gloriosi come ierili celebriamo con vera commozione, augurando successo in ogni azione.

A TE GRANDE EROE (Leopoldo Pellas)

di Bruno Guiotto

Da le sponde del sacro fiume, in trincea fra i tanti soldati anche i fanti piumati

a liberar la nostra bella e cara Italia. Nella scura notte si fa intensa e dura la battaglia

e sotto il piombo che ti brucia, bersaglier colpito al cuor, tieni stretto il tuo moscetto,

non badare al gran dolor. Tingonsi l'acque di rosso sangue e qual'onor,

ma per liberar questa tua sacra terra, caduto sei, per questa guerra.

Caduto al suolo, con la poca forza, portasti la mano al taschino,

in quella mano la Madonna del Cammino. Intorno a te, i tanti tuoi piumati che guardasti in un baleno

mentre le lucenti piume ti accarezzavano il viso, sulla bocca si stampò un fievole sorriso,

poi, un ultimo esile respiro, capimmo che la Madonna del Cammino ti portava con se in paradiso.

De l'eroico tuo gesto, anche il nemico ti onorò, e sullasponda dove colpito eroicamente cadesti è nato un fior.

Un rosa color sangue, una gemma d'eroico valor.

Il Bersagliere Francesco GHILAR-DI, responsabile relazioni conF.C. della Sezione di Matera ha

inviato in Redazione una letterapervenutagli dalla Signora VirginiaCARONNA, Madrina della localeSezione che volentieri integralmen-te pubblichiamo.Quel bersagliere che la raccolse,piccina, è invitato a farsi avanti.

Virginia Caronna

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ECO DAI REPARTI

Il Comandante del 2° Comandodelle Forze di difesa, Generale diCorpo D'Armata Carmine De Pa-

scale ha trascorso la mattina del 10marzo nella città di Trapani dove è sta-to ricevuto dal Prefetto Dr. Leopoldo

Falco con il quale si è soffermato a di-scutere sul supporto che i bersaglieridel 6° Reggimento forniscono nel-l’ambito dell’operazione strade sicure.Un impegno importante che contribui-sce a fornire ai cittadini la percezione

INCONTRO CON IL 6° REGGIMENTO BERSAGLIERI DI TRAPANIdi sicurezza e di presenza dello Stato.Parole di plauso per i militari dell'Ao-sta anche dalla direttrice del Centroidentificazione ed espulsione di Milo,D.ssa Maria Concetta Papa della coo-perativa "Badia Grande", dove i mili-tari dell'Esercito supportano le forze dipolizia nell'attività di sorveglianza delcentro. La visita si è poi conclusa allacaserma “L. Giannettino”, sede del 6°Reggimento Bersaglieri, dove il Gene-rale De Pascale ha espresso al Colon-nello Antonino Poma, Comandante delreggimento, parole di gratitudine per illavoro svolto ed i risultati conseguitiinvitandolo a sempre maggiori succes-si. Nel corso della visita il GeneraleDe Pascale è stato accompagnato dalComandante dell'Aosta, GeneraleMarco Tuzzolino, e dal comandantedel Raggruppamento strade sicure del-la Sicilia Occidentale, Col. Fausto An-tonio Ricchetti.

CROCE D'ORO AL MERITO DELL'ESERCITO

Il primo luglio 2015, in una cerimonia for-male il Bersagliere Col. Massimiliano Sforzaè stato insignito dal Capo di SME dellaCroce d'Oro al Merito dell'esercito per i fat-ti di Bala Murghab alla guida della Task

Force North con decreto ministeriale n. 1185 in data 11 set-tembre 2014 . Al Colonnello Massimiliano Sforza, nato il 26 settembre 1966a Caserta, é stata concessa la croce d'oro al merito del-l'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante della"Task Force - Nord", evidenziava un'azione di comando alta-mente efficace e incisiva, unita ad una grandissima deter-minazione. In particolare, a seguito di una serie di scontri afuoco con gli insorti, guidava con somma perizia le unità di-spiegate sul terreno, riuscendo a contrastare le sorgenti difuoco dell'avversario e a neutralizzare la minaccia. Consen-tiva, successivamente, il passaggio di responsabilità della si-curezza dell'area alle Forze afgane. Magnifica figura di Uffi-ciale che, con il suo operato, dava lustro all'Esercito italianonel difficile teatro operativo afgano».

Bala Murghab (Afghanistan), 31 marzo-14 settembre 2012.

Continua senza sosta l’attività di supporto alleforze di Polizia da parte del 6° ReggimentoBersaglieri a Roma. Il 25 giugno scorso alle

ore 12.00 circa, nella stazione metro di Roma Anagni-na, una pattuglia di fanti piumati del 6° ReggimentoBersaglieri di Trapani, impiegati nell'Operazione"Strade Sicure", ha coadiuvato il carabiniere in servi-zio nel fermo di una persona in possesso di sostanzestupefacenti. Lo stesso veniva posto in stato di fermo e accompa-gnato presso il comando delle forze di polizia.

COLLABORAZIONE CON LE FORZE DI POLIZIA

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Camigliatello Silano, 26 giugno 2015. L’Esercito Ita-liano impegnato in addestramento sulla Sila. Gli Al-lievi della Scuola Militare Nunziatella di Napoli e

della Scuola militare Teuliè di Milano hanno chiuso con lacerimonia di premiazione presso la base logistica di Fago delSoldato che li ospitava da tre settimane, una tre giorni che liha visti impegnati in una team competition tra squadre com-poste da 8 Allievi. A dare risalto alla cerimonia, tanto sempli-ce quanto significativa, la presenza del Colonnello ValentinoScotillo, Comandante della Scuola militare Nunziatella cheha consegnato il trofeo alla squadra classificatasi al primoposto.

LA TEAM COMPETITION DELLE SCUOLE MILITARI DELL’ESERCITO SULLA SILAGiovani cadetti si sfidano in una tre giorni di gare di resistenza e capacità

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ECO DAI REPARTI

Gli allievi del 227° corso hannoappena concluso il tradizionaleviaggio di istruzione, dove tra i

luoghi di rilievo storico e culturale,spiccano le Foibe di Basovizza, che nel1992 sono diventate monumento nazio-nale. Luogo di tristi vicende dove mi-gliaia di persone (molte ancora vive)

sul finire della seconda guerra mondia-le, furono gettate dentro le voragini na-turali disseminate sull’altopiano delCarso triestino ed in Istria. Il Coman-dante della Scuola Col. Valentino diMauro Riva ed il Comandante di batta-glione Ten. Col. Generoso Mele hannovoluto far visita insieme agli allievi del

primo anno a Basovizza per rimarcarel’importanza di questi luoghi, che han-no segnato la memoria storica naziona-le. Tra le altre tappe della 1^ Compa-gnia allievi del Capitano Giuseppe RI-NAUDO citiamo Redipuglia, il Castel-lo di Miramare, l’Istituto GeograficoMilitare e la sede delle Frecce Tricolori.

VIAGGIO DI ISTRUZIONE PER GLI ALLIEVI DEL 227° CORSO SCUOLA MILITARE NUNZIATELLA

17 GIUGNO 2015Gli Allievi della Scuola Militare Nunziatella di Na-poli e della Scuola militare Teuliè di Milano han-no svolto presso l'ARSAC (il centro sperimentale

dimostrativo di Molarotta) l'attività di elisbarco inserita nelprogramma addestrativo previsto per il campo d'arma cheha avuto inizio la settimana scorsa e che vedrà impegnati i

GIOVANI CADETTI NELL’AREA ADDESTRATIVA

giovani cadetti dei due prestigiosi Istituti di formazione si-no alla prima settimana di luglio nello splendido scenariodella Sila. L'attività è stata svolta grazie al prezioso sup-porto del 2°Reggimento “Sirio” di Lamezia Terme. Gli Al-lievi hanno avuto così modo di effettuare voli tattici viven-do da protagonisti attività emozionanti di infiltrazione esbarco rapido.

Camigliatello Silano

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

abbiategrasso (Mi)Festa di fine anno scolastico

Per i Bersaglieri della locale Sezione ANB “Ten. P.Montorfano”, la festa di fine anno scolastico delleScuole Elementari rappresenta un appuntamento fisso

che si svolge con l’allestimento di un punto di ristoro per cir-ca 900 persone tra alunni e parenti, impegnati in tombolate egiochi vari. Sabato 23 maggio 2015 la Kermesse ha registra-to un discreto successo ed il ricavato è stato messo a disposi-zione della Scuola Elementare Umberto di Savoia e gestitodai genitori per usi vari. I Bersaglieri di Abbiategrasso quan-do si tratta di solidarietà sono sempre Presenti!

Alter, dalla relazione del Bers. Garanzini Cav.Francesco

abbiategrasso (Mi)Festa della Repubblica

Per il secondo anno, in occasionedella festa della Repubblica,Bersaglieri e Alpini di Abbiate-

grasso con i rispettivi Presidenti, hannocollaborato all’organizzazione del 2Giugno Abbiatense con la partecipazio-ne di un coro Alpino e di un concertoeseguito dalla Fanfara “Col. Lavezzeri”di Asti. La Fanfara, pervenuta nel quar-tiere Fiera, ha poi raggiunto in corteo:Piazza Castello; il Cimitero e la Piazzadel Comune per la deposizione di unaLapide e per l’esecuzione di un breveconcerto in attesa che sopravvenisse ilcoro Alpino. L'arrivo di corsa dellaFanfara in Piazza Castello accompa-gnata da un numeroso gruppo di Bersa-glieri della locale Sezione ANB, ma an-che dalla provincia di Varese e di alcunicomponenti della Pattuglia ciclistica“Luciano Manara” di Milano, ha solle-vato un tripudio di applausi, ripetuti an-

che al termine di ogni brano. Hanno partecipato all’intera manifestazione: il Sindaco; il Presidente di ASSOAR-MA; il Presidente Provinciale ANB di Milano, Bers. Crivelli Angelo molto vicinoa tutte le iniziative delle varie Sezioni ANB della provincia.

Alter, dalla relazione del Bers. Garanzini Cav. Francesco

abbiategrasso (Mi)50 anni di sacerdozio

Recentemente, in occasione della celebrazione dei 50 anni di sacerdozio di DonCarlo Ghivraghi (in foto con il Cons. Naz. Onorario Ambrogio Locatelli) èstata donata, a cura della locale Sezione ANB una pregevole riproduzione del

dipinto della Madonna del Cammino, Patrona del Corpo dei Bersaglieri.

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

alessandriaLa Grande Guerra in mostra

L’Ufficio Storico dello SMEper rievocare i 100 anni dalloscoppio del 1° conflitto mon-

diale ha dato incaricato al ComandoRegione Militare Nord di allestire unamostra itinerante in tutti i capoluoghi diprovincia del Piemonte; organizzatacon 19 pannelli ha documentato concommenti, fotografie, stampe ed illu-strazioni gli avvenimenti più salientiche hanno caratterizzato tutto l’arcodella guerra 1915-1918. Responsabile del progetto il Col. Anto-nio Zerrill che si è avvalso della colla-borazione della: Prefettura; Provincia;Comune di Alessandria; Archivio diStato; la Croce Rossa; Associazionid’Arma; Ufficio Scolastico Provincialee di collezionisti privati, per interessaregli studenti in particolar modo quellidegli ultimi anni delle Scuole Superiori. La mostra è stata collocata nel suggesti-vo androne del Palazzo Ghilini sededella Prefettura e della Provincia diAlessandria ed i bersaglieri della localeSezione ANB hanno invitato l’iscrittoSimpatizzante Giarola Luigi a metterea disposizione i cimeli della GrandeGuerra ed hanno allestito nella sala in-terna della Provincia un percorso mu-seale ricco e ben documentato. Il Pres. Bologna Pietro ha accompagna-to le Autorità convenute e illustrato i ci-meli esposti tra i quali: mitragliatrici

(FIAT 1914, Villarperosa FIAT 1915,Sant Etienne, Schwarzlose1907, VikersMaxim, Maxim modello russo), mazzeferrate, maschere antigas, corazze Fari-na, pinze tagliafili, tagliareticolati Mal-fatti, fucile Steyer Mannliker M95 percecchino austriaco, una divisa da Ardi-to, e una bicicletta da Bersagliere conequipaggiamento completo. La mostra, esposta, dal 22 al 28 aprile èstata inaugurata dal Gen. D. Paolo Bo-sotti Comandante Regione MilitareNord, alla presenza del Prefetto di Ales-sandria Romilda Tafuri, del Pres. dellaProvincia e Sindaco del Comune diAlessandria Maria Rita Rossa, del Que-

store Mario della Cioppa, del Coman-dante Provinciale dei Carabinieri Ales-sandro della Nebbia, del Comandantedella Guardia di Finanza Antonio Bor-gia, del Vescovo di Alessandria GuidoGallese e con la partecipazione dei rela-tori: Prof. Giulio Massobrio sul tema“Alessandria, una città fortezza nella IGuerra Mondiale”, il Dott. CesareManganelli sul tema “Risorgimento eprima Guerra Mondiale”, il Gen. C.A.(ris) Franco Cravarezza, sul tema:“Grande Guerra, Evoluzione, Tecnolo-gia e Strategica”.

Bers. Bologna Pietro

alessandriaI Bersaglieri coordinano i profughi

Non è la prima volta che l’ope-rosa Sezione ANB di Ales-sandria assurge agli onori

della cronaca per le sue encomiabiliiniziative. Questa volta ad attirare l’at-tenzione dei media è stato l’esperi-mento pilota, deciso dal Comune diAlessandria sulla scia di quanto giàattuato a Pesaro: utilizzare i profughi

impiegandoli in lavori socialmenteutili. A coordinare e gestire l’operazionesono stati chiamati i Bersaglieri checon successo hanno già effettuato lapulizia di ampi spazi della Cittadellaal cui interno curano e gestiscono il “Museo Storico delle Uniformi”.L’iperattivo Presidente della Sezione

Bers. Bologna, non appena ha avutosentore dell’iniziativa del Sindaco Ri-ta Rossa, ha messo a disposizione iBersaglieri per il coordinamento e larealizzazione del progetto. Esperi-mento riuscito. Gli extracomunitari sisentono utili ed il Comune si rifà inparte delle spese sostenute per la loroassistenza.

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bovolone - isola rizza (vr)Incontro con le scuole

bosia (Cn)Premio Ancalau

Nel mese di maggio con la Se-zione di Bovolone, siamo sta-ti nelle scuole di Oppeano e

in quella di Isola Rizza per parlare diBersaglieri nella Prima Guerra mon-diale alle classi di terza media.

Un’esperienza bella ed importante checi ha dato modo di mostrare e far capi-re a ragazzi e ragazze cosa hanno fattoi Bersaglieri ma soprattutto chi sono,anzi chi siamo ed i valori che portia-mo avanti ed orgogliosamente difen-

diamo. L'attenzione che insegnanti estudenti hanno dimostrato, è stata stra-ordinaria. Per ricordare questi incontriche possiamo definire " storici " per lanostra provincia ANB, abbiamo con-segnato alle scuole un Attestato di Be-

arezzoIn memoria dei Caduti della Grande Guerra

Il 14 marzo 2015 la Sala dei Grandi della Provincia diArezzo ha ospitato la Cerimonia in memoria dei Cadutidella Grande Guerra nel 100°anniversario del suo inizio

alla presenza dei Sindaci di tutta la Provincia ai quali è stataconsegnata la medaglia celebrativa della 1^ Guerra Mondia-le, coniata dalle forze interalleate al termine del conflitto. Alla cerimonia, organizzata dal Bers. Alfio Coppi per l’ANBdella Toscana, sono intervenute numerose autorità Civili eMilitari. Erano presenti gli alunni dell’Istituto Comprensivodi Monte San Savino i quali hanno letto alcune lettere inviatedai soldati al fronte alla maestra del paese e la Fanfara diMontevarchi che ha intervallato le varie fasi eseguendo branidel periodo della 1^ GM. Numerosi i bersaglieri della pro-vincia di Arezzo guidati dal Presidente Provinciale Bers. Ma-rio Gherardi, dal suo Vice, Bers. Angelo Roghi e dal Presi-dente della Sezione, Bers. Giancarlo Lusini. La deposizione

della corona nella cappella dedicata ai Caduti all’interno del-la chiesa di S. Francesco alla presenza del Vescovo di ArezzoSE Riccardo Fontana, ha suggellato la fine della bella ceri-monia.

Alter dalla relazione del Bers. Cav. Uff. Alfio Coppi

Il Bersagliere, Sindaco di Bosia, Ettore Secco, ormai chiamato ”il Sindacodi corsa” ha comunicato che domenica 28 giugno c.a. è stata premiata conil premio Ancalau (in dialetto “colui che osa”) l’audacia di un giovane im-

prenditore torinese, Guillermo Lujan della “Snailcav” un’azienda che produceil “caviale di lumaca”. Il premio era stato sollecitato oltre che dal Sindaco dicorsa, dal Pubblicitario Silvio Saffirio e dallo scultore Remo Salcio per inno-vare il rilancio dell’economia della regione ed il Patron Oscar Farinetti chel’anno scorso era stato proclamato Ancalau aveva lanciato l’idea di sostenereun “Torneo delle idee” al fine di interessare i giovani a mettersi in gioco conle loro invenzioni legate ai settori della Moda, delle App, del turismo e dellaconservazione del patrimonio architettonico. Il progetto è stato premiato conla somma di 10.000 euro , donati da Eataly ed il secondo posto (5.000 Euro) èstato attribuito a Elisabetta Mascherucci di Torino per il progetto “Vinolis” ri-volto alla cultura del vino fra i non udenti. Fra i giurati il Presidente della Re-gione Sergio Chiamparino che nella mattinata aveva inaugurato il murale de-dicato a Beppe Fenoglio, alla presenza della figlia Margherita.Nella foto, sotto il Murale dedicato a Beppe Fenoglio: Oscar Farinetti, Sergio Chiamparino, Margherita Fenoglio ed ilSindaco di Bosia ettore Secco, da LA STAMPA edizione Piemonte e Valle d’Aosta di lunedì 29 giugno 2015

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nemerenza Provinciale. Se in futuroqualcuno di questi studenti vedrà unBersagliere, davanti al monumento delpaese in occasione di qualche cerimo-nia, potrà dire agli amici “io i Bersa-glieri li conosco” e noi fieri potremmoconfermare con: e la corsa continua.Ringrazio la Sezione di Bovolone perla disponibilità e la Sezione di Veronache ha prestato una “cariola” che ab-biamo portato in visione alla scuola diIsola Rizza; per questa iniziativa ab-biamo ricevuto il plauso dell'assessore

regionale Massimo Giorgetti, che haringraziato la Sezione ANB per la te-stimonianza e per l'esempio dato ed haconcluso dicendo “la parola vola,l'esempio trascina”. Abbiamo contatticon altre quattro scuole della Bersa-glieresca Provincia di Verona, conl'obiettivo di contattarne molte altreentro il 2018.

Alter, dalla relazione del Presidente ANB Prov. VR, Bers. Marco Cavallaro

Castellazzo borMida (al) 70° Anniversario della Liberazione

IBersaglieri della Sezione di Ca-stellazzo Bormida (AL) hannocelebrato il 25 aprile ed il 70° An-

niversario della Liberazione unita-mente al Gruppo Alpini “Carlo Mus-sa”. Dopo l'alzabandiera e la benedi-zione delle corone, in corteo, con lapopolazione, le scolaresche e i Soda-lizi della Città, si è proceduto alla lo-ro deposizione ai monumenti ai Ca-duti di tutte le Guerre e a quelli deiCaduti del 1915-18 e del 1940-45.La Commemorazione si è conclusafuori città, in Località Zerba, al mo-numento che ricorda l’eccidio di alcu-ni Partigiani. L'orazione ufficiale èstata tenuta dal rappresentante delComitato ANPI di Alessandria e dalSindaco di Castellazzo. Erano presen-ti alcuni reduci oltre al rappresentantedell'Istituto Storico della Resistenzadi Alessandria (ISRAL). Con la Fan-fara “Balbo” di Settimo Torinese

(TO), hanno partecipato alla manifestazione: i Sindaci di Castellazzo, Carenti-no, Bergamasco, Borgoratto, Oviglio e Frascaro con i Gonfaloni; il PresidenteNazionale Onorario ANB Generale Benito Pochesci; il Bers. Magarotto Silva-no, Presidente della locale Sezione ANB . Folta la presenza di Bersaglieri venu-ti da Genova, Arquata Scrivia, Casale Monferrato, Tortona, Novi Ligure, Riva-nazzano e Valenza. Dopo un lauto pranzo, la Fanfara “Balbo” ha tenuto in piaz-za un bellissimo concerto.

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CivitaveCCHia (rM)Raduno Interregionale Centro Italia e 2° Raduno di “quelli del Primo”

18 GIUGNO 1836 – 18 GIUGNO 2015In occasione del 179° anniversario della fondazione delCorpo dei Bersaglieri l’Associazione Bersaglieri di Ci-vitavecchia ha organizzato il Raduno Interregionale

del Centro Italia e il 2° Raduno di “Quelli del Primo”. IlPrimo Reggimento Bersaglieri che a Civitavecchia, Caser-ma “M.O. Lorenzo D’AVANZO”, ha avuto sede dal 1958sino al 2002, inquadra la Prima Compagnia bersagliericon il retaggio spirituale e di gloria conquistato sul campodell’onore dai primi bersaglieri. Sono trascorsi 179 anni daallora; sono cambiati i mezzi, le armi, le procedure di im-piego, le uniformi, ma non è cambiato l’essere “bersaglie-re”. Il bersagliere è la manifestazione dell’animo gentileche si propone nell’offerta continua di qualcosa e si realiz-za ogni giorno in mille opere con l’aiuto a coloro che nehanno bisogno, con il soccorso e il lavoro in calamità diogni genere, con la solidarietà e il civismo. Il donare è lagioia e l’essenza del bersagliere ed è con questo spiritoche il Comitato organizzatore del raduno ha voluto riunireper la seconda volta a Civitavecchia militari che hanno fat-to parte del 1° Reggimento bersaglieri. Sono state orga-nizzare cerimonie semplici ma piene di significato. La mattina del giorno 13 l’alzabandiera, la deposizione dicorone al busto del Generale Alessandro La Marmora e almonumento dei caduti di tutte le guerre, cerimonia allaquale ha partecipato la Banda Comunale “Ponchielli”, al-lietandoci con musiche bersaglieresche. Il concerto dellasera, eseguito magistralmente dalla Fanfara di Torre Alfi-na, ha concluso la giornata nella splendida cornice del Por-to storico di Civitavecchia. Domenica 14 ha visto la cittàrisvegliata dalle squillanti note delle Fanfare di Colleferro,Valmontone e Palombara, che per tutta la mattina hannoaccompagnato i radunisti nella loro kermesse tra le stradedella Città, concludendo con la parata finale sul lungomaregremito da una moltitudine di persone che hanno dimo-strato il loro affetto applaudendo e incitandoci nella nostra

Foto Francesca Di Maio

travolgente corsa. Sicuramente lo scopo del Raduno è statoraggiunto e a dimostrazione di questo vorrei riportare unodei tanti scritti pervenuti al Comitato, che non lascia dubbiinterpretativi. “Dopo tanti anni sarò a Civitavecchia; im-provvisamente mi sono tornati alla memoria tanti ricordidi quando nel ’75 ’76 ho svolto il servizio militare nella1^ Compagnia Bersaglieri. Colgo l’occasione per ringra-ziarla per avermi fatto acquisire ed amare i valori che cihanno fatto sentire Bersaglieri; ancora oggi, e credo chesarà così per sempre, mi assale la commozione e mi vienela pelle d’oca se penso alla nostra corsa alle note dellafanfara. Grazie. Uno del Primo”.

Antonio Mancinetti

Hanno presenziato il Presidente Nazionale Bers. Gen. D. Marcello Cataldi, il Consigliere d’Onore,Bers. Gen. C. A. Luigi Ramponi, il Presidente Nazionale Onorario Bers. Gen. D. Roberto Russo.

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dogliani (Cn) Centenario della Prima Guerra Mondiale

Il Comune di Dogliani per ricorda-re il centenario della Prima Guer-ra Mondiale con le locali Associa-

zioni Nazionali, il Gruppo Alpini, laSezione Bersaglieri "S. Ten. TerenzioCappa" e quella dei Carabinieri incongedo, nella sera di mercoledì 25marzo ha organizzato nella sala cine-matografica Multilanghe la proiezionedel film FANGO e GLORIA di Leo-nardo Tiberi. La pellicola composta diuna parte di fiction e di materiali di

repertorio dell'archivio storico "Luce",narra le vicende di una generazioneche aveva perduto la sua giovinezzacoinvolta in quel tragico evento, uti-lizzando come principale personaggioproprio colui che sarebbe stato pre-scelto per rappresentare il Milite Igno-to tra i Caduti anonimi. L'iniziativa èstata programmata e coordinata a li-vello provinciale a seguito delle diret-tive del Comitato Storico - Scientificoper i Cent'anni della Grande Guerra

che il Vice Presidente Provinciale del-la Granda dell’Associazione Naziona-le Bersaglieri Francesco Francavilla,il Presidente della Sezione BersaglieriClaudio Porro avevano raccolto e pro-posto all'Assessore Comunale allaCultura Bers. Prof. Martino Belligerocui le Sezioni Bersaglieri consorelledella Provincia di Cuneo con vivo pa-triottismo hanno partecipato alla sug-gestiva ed inedita visione.

Gian Carlo Ciberti

dogliani (Cn) Cittadella delle Associazioni

Sabato pomeriggio 18 aprile 2015 è stato inauguratala" Cittadella delle Associazioni della Città", per fa-vorire lo sviluppo della cooperazione e dell'associa-

zionismo. I locali sono stati ricavati nell'ex AsI in Via Trieste; il Sin-daco Franco Paruzzo, prima del taglio del nastro tricoloree la benedizione del Parroco Don Luigino Galleano, hasottolineato il motivo dicendo di voler dare un sostegno lo-gistico ad alcune associazioni per valorizzare il valore so-ciale del volontariato che svolge un ruolo determinante ecomplementare a quello dell’Amministrazione.È seguita la firma del comodato d'uso da parte dei Presi-denti dei sodalizi ed Associazioni Nazionali Alpini, Bersa-

glieri, Carabinieri in congedo, Comitato Gemellaggi, Ami-ci di Sant'Eleuterio, Pro Loco, Lions Club, Protezione Ci-vile, Cacciatori, Filarmonica "// Risveglio" ai quali è stataaffidata una stanza scelta in precedenza ed intitolata ad il-lustri personaggi Doglianesi con relativi spazi comuni: il

Corbola – isola di ariano Raduno provinciale

Al Raduno provinciale di Cor-bola, organizzato dalla localeSezione hanno partecipato

tutte le 7 province venete con ben 6Presidenti: Padovan, VI; Magro PD,Cecchetto, TV, Peloso, BL; Cavallaro,VR e ovviamente di Rovigo, GiorgioPanin con il valente collaboratore Ida-lio Vetri, Presidente locale. Trentacin-que Labari e Medaglieri ANB “guida-ti” dalla brava fanfara di Ceggia han-no percorso le vie del piccolo paeseannunciando il terzo raduno “polesa-no” poiché la Sezione ANB di Isola

di Ariano comprende 3 comuni: Aria-no Polesine dove si è svolto il radunolo scorso anno con l'inaugurazionedella nuova Sezione alla presenza delPresidente nazionale Cataldi; Corbola,e Taglio di Po’ dove nel 2017 è previ-sto un raduno per completare il tour.Ringrazio sentitamente i bersaglieriferraresi e tutti i Consiglieri che con iBersaglieri Peruzzi e Antoniazzi han-no coordinato la sfilata e soprattuttogli Alfieri con scorta al Medagliere re-gionale, Scabio, Nicoli, Biasion e Sa-raggi. Una menzione particolare meri-

ta l’Oratore ufficiale, rappresentantedell’ANB, Ezio Bressan che ha tenutola “lezio magistralis” ricordando il re-cente successo dell’ANB Veneto conla sottoscrizione del Protocollo d'Inte-sa da parte del Presidente Naz. Gen.Cataldi con l’Assessore Dott. ElenaDonazzon.

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salone polivalente, la cucina, la sala riunioni, la palestrina,i magazzini ed i servizi sanitari. In particolare, a lato del-l'ingresso del locale della Sezione Bersaglieri la targhetta ètitolata al concittadino Sotto Tenente Terenzio Cappa. IIPresidente di Sezione Bers. Claudio Porro, ha rivolto l'invi-to a partecipare alla cerimonia alle Sezioni consorelle della

Granda ed al Presidente Provinciale ANB di CuneoCav.Ettore Secco che hanno aderito con entusiasmo. Il lo-go della Città di Dogliani è stato ideato e realizzato dallagiovane artista Marianna Cillario ed è stato posto nell'andi-to della Cittadella.

Gian Carlo Ciberti

gioia del Colle (ba) La “Grande Guerra”1915/1918

Inaugurazione e Benedizione del labaro di Sezione inti-tolato al Col. Bers. Carlo Maria Tangorra. L’Associa-zione Regionale Bersaglieri Puglia, in ricordo dell’en-

trata dell’Italia nella “Grande Guerra” ha organizzato, incollaborazione con l’Amministrazione Comunale della cit-tà vari eventi commemorativi nei giorni 22-23.24 maggio2015 ed in particolare il 24 maggio 2015 ha visto protago-niste: le delegazioni regionali dei bersaglieri; le Associa-zioni d’Arma e Militari e Personalità Civili coordinati dalBers. Cosimo Aportone, Presidente provinciale della ANBdi Bari, dal Presidente della Sezione di Gioia, Bers. Cosi-mo Donvito e dal Consigliere Bers. Paolo Covella hannopresenziato al taglio del nastro da parte della signora Rosa-lia Risplendente, vedova del rimpianto Colonnello Bers.Carlo Maria Tangorra cui la sede è stata intitolata; è segui-ta la benedizione della sede e del Labaro da parte del cap-pellano militare Don Pasquale Didonna ed il bers. Ten.Col. Lazzarini ha letto la preghiera del Bersagliere, mentreil discorso commemorativo del Col. Carlo Maria Tangorraè stato tenuto dal Gen. Bers. Fedele Sforza. Le AutoritàCivili e Militari, gli ospiti ufficiali e le Ass. d’Arma, incorteo con alla testa la Fanfara del 7° Reg.to Bersaglieri diAltamura hanno poi raggiunto Piazza Plebiscito, ove è sta-ta deposta una corona al Monumento ai Caduti e reso glionori dal picchetto armato del 36° stormo dell’Aeronauti-

ca Militare; a seguire il Dott. Giuseppe Mastromarino hapronunciato un discorso sul “Centenario dell’entrata inguerra dell’Italia” presentato dal Pres. Regionale ANB Pu-glia Bers. Ferdinando Damiani . Dopo l’arrivo di corsa inPiazza Plebiscito al suono della Fanfara, è seguito il con-certo finale della Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieridiretta dal Capo fanfara Bers. Maresciallo Giovanni Car-rozzo. Erano presenti le delegazioni Bersaglieri delle Se-zioni della Provincia di Bari, Altamura, Corato, Ruvo diPuglia , Sannicandro, Valenzano, Turi, Toritto, Gioia delColle, il Gruppo Storico ANB di Altamura ed Andrea Car-lucci con la Pattuglia storico ciclistica di Bari; per la Pro-vincia BAT hanno partecipato le Sezioni ANB di: Andria,Canosa di Puglia, San Ferdinando di Puglia e per quella diTaranto le Sezioni di Crispiano, Fragagnano e Manduria.

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latina4° Raduno Regionale Bersaglieri

Sabato 11 e domenica 12 aprile 2015 numerosi bersa-glieri e simpatizzanti si sono ritrovati nel capoluogopontino per celebrare e festeggiare, con la collabora-

zione dell'Amministrazione Comunale, la ricorrenza del60° Anniversario della fondazione della Sezione A.N.B. diLatina, “E. Migliorin”. I festeggiamenti hanno avuto inizio sabato pomeriggio,presso il Teatro D’Annunzio gremito di spettatori, con iltoccante Concerto della Fanfara “A. Cotterli” di Aprilia,che ha suonato numerosi brani accompagnando le esibi-zioni del coro delle Voci Bianche, del Coro Giovanile Cittàdi Latina e del Coro delle Mani Colorate, riscuotendo ungrandissimo successo. La giornata di domenica, invece, è iniziata con il piacevolerisveglio della cittadinanza al suono delle fanfare di Apri-lia, Torre Alfina e Valmontone e dopo l’ammassamento inPiazzale Prampolini e la cerimonia dell’alzabandiera, almonumento ai Caduti, eseguita in concomitanza della 31^edizione della Corsa Podistica “Vivicittà”, sono stati resigli onori alle Autorità, al Gonfalone cittadino ed al Meda-gliere Regionale A.N.B. Il momento della sfilata nelle strade della città, con le fan-fare che hanno intonato le musiche bersaglieresche, cono-sciute da grandi e bambini, è stato emozionante e ancorpiù quando, in piazza Roma, dopo aver schierato il corteo,è stata deposta una corona di alloro, al monumento al Ber-sagliere, a ricordo dei nostri caduti. In seguito una folla di

cittadini festanti ha salutato la tradizionale corsa dei Bersa-glieri lungo il Corso della Repubblica, per poi applaudire,in Piazza del Popolo, il coinvolgente e conclusivo concertodelle tre fanfare di Aprilia, Torre Alfina e Valmontone.

ligugnana di san vito al tagliaMento (Pn)Museo Storico: Visita di Assoarma Carinzia

“Molto impressionante”, questa l’espressionein uno stentato italiano proferita da un so-cio dell’Associazione d’Arma Carinziana

prima di salire sulla corriera che lo avrebbe riportato aSankt Veit. Una quarantina in tutto in visita all’Associazio-ne Museo Storico Friuli Occidentale venerdì 26 in quel diLigugnana di San Vito al Tagliamento. Una intera mattina-

ta dedicata al sito museale. L’occasione era data dalla do-nazione da parte dell’Assoarma al Museo di una grandevetrina espositiva collocata all’interno del padiglione dedi-cato alla Carinzia. Un rapporto antico quello dell’Assoar-ma carinziana che risale alle origini della raccolta dei primireperti del Cav. Tesolat nel 1991. Oggi Pio Langella, coa-diuvato dal collezionista di uniformi Gabriele Alessio, da-

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Mirano (ve)Festa della Repubblica

Nel Campo Tenda della Famiglia Gallo, la localeSezione ANB coordinata dal Presidente LuigiVecchiato, ha commemorato il significativo mo-

mento storico della Festa della Repubblica con un calorosoapplauso del pubblico presente; è seguito il pranzo Cremi-si consolidando nel seguito della giornata amicizie fra fa-migliari e amici. Un doveroso grazie al Bersagliere Anto-nio Gallo per aver messo a disposizione il Campo Tendaed ancor di più per l’addobbo tricolore. Il raduno ha conse-guito appieno un risultato che è andato al di là di ogni otti-mistica previsione grazie al grande lavoro di squadra cheha visto la partecipazione di tutti - nessuno escluso, chehanno profuso impegno umano e professionale, contri-buendo alla buona riuscita dell'evento.

Dopo il triplice perentorio hip hip hip la festa è terminatacon un caloroso hurrà, hurrà, hurrà!

gli eredi Tesolat, con il sostegno dell’Associazione Bersa-glieri cura ed implementa la straordinaria raccolta di reper-ti storici che vanno dal Risorgimento al dopoguerra.Nel padiglione dedicato alla Carinzia sono stati collocatidei manichini in uniforme legati al plebiscito del 10 otto-bre 1920, che ha comportato l’annessione della Karinziaall’Austria. Una serie di reperti relativi ai due conflittimondiali, l’elenco dei caduti austroungarici che furono se-polti in un settore del cimitero di San Vito al Tagliamento, icui resti sono poi stati riportati in Patria, inoltre foto e do-cumenti riguardanti la stazione di una Casarsa austrounga-rica nel 1915. Manifesti originali, uniformi e bandieredell’epoca: materiale questo fornito dal Presidente delgruppo combattenti Ferdinand Pramerdorfer di Sankt Veit

An Der Glan, presente, che ha fatto da interprete insiemeal socio Pietro Santin. La documentazione esposta e la cor-rispondenza dei combattenti alle famiglie sono donazionedella professoressa e storica viennese Francesca NovakRadek. La foto di rito nella piazza di San Vito riprodotta inun padiglione, all’epoca della presenza austriaca nellaGrande Guerra, lo scambio di doni tra il rappresentanteHerwig Kampl e un brindisi beneaugurante hanno sancitol’ennesimo gemellaggio. La prossima tappa comunicata daLangella è la costituzione della sezione FVG dell’IstitutoInternazionale Studi Giuseppe Garibaldi su delega delConsiglio Direttivo di cui fa parte, riunitosi a Roma nellasede storica di Piazza della Repubblica a fianco della Basi-lica di S. Maria degli Angeli.

lonate Pozzolo (va)IX edizione gara di briscola

Al termine di 4 settimane esal-tanti per l’accesso alla finaledelle squadre iscritte alla IX

edizione della gara di briscola svoltasinella Sezione ANB Tramonti Crostadi Lonate Pozzolo, coordinata dalBers. Cenedese Tiziano, quattro squa-dre si sono ritrovate la sera del 14maggio 2015 per le ultime gare che,con un pubblico qualificato e numero-so, hanno portato al risultato finaleche ha classificato nell’ordine le cop-pie di: Busto Arsizio, composta daCavalleri Luigi e Gariati Antonio; Ca-

stano Primo, con Negroni Angelo eSolazzo Cataldo; Busto Arsizio, conBaila Enrico e Bernacchi Piero e diLonate Pozzolo, composta da BrioliniAngelo e Bottiani Pietro. Alle premia-zioni, svolte con spirito bersaglierescodal neo presidente di Sezione Bers,Piantanida Gianmarco, dal Vice Presi-dente Bers. Panizzon Virgilio hannopartecipato: il Presidente onorario Be-nito Pochesci; il Consigliere Naziona-le Caletti Dario, i consiglieri regionaliCortellezzi Carlo e Baila Enrico (giàvincitore dell'ambito trofeo spettante

alla squadra 3^ classificata ), Presi-denti provinciali ANB Milano CrivelliAngelo e di Varese Boni Sergio. Tra i presenti ricordiamo i Bers. Mo-resco, Poretti, Faccoli, Cannizzaro eCastelli (già protagonista con alternafortuna della competizione) che hannodato lustro alla manifestazione. Gli omaggi floreali alle Signore sonostati offerti dal Bers. Macchi Alessioed i brindisi finali ci hanno accompa-gnati alla fine della cerimonia con lapromessa di un arrivederci alla prossi-ma edizione.

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Morazzone (va)È nata una nuova Sezione ANB.

Domenica 19 aprile, nel Salone P.F. Mazzucchelli, ildesiderio comune dei soci promotori Bers. Loren-zo Poretti, Bers. Giovanni Zarola e Simp. Sara Bi-

notto, ha trovato soddisfazione vedendo costituita la localeSezione ANB intestata alla Medaglia d'Oro al V. M. Mag-giore Giuseppe La Rosa. Idea nata con l'amico nonché pre-sidente della provincia di Pistoia, Bers. Filippo Lanzarini,che conoscendo l’operatività, serietà, abnegazione e capar-bietà dei soci fondatori, ha promosso la sua costituzione.Il consiglio è stato colto ed in tre mesi eravamo pronti, gra-zie alla disponibilità del Sindaco Matteo Bianchi e del pre-sidente ANB della provincia di Varese, Bers. Sergio Boni.Alla presenza sua, del vice presidente, Bers. GianfrancoMoresco, dei soci affluiti in seconda convocazione, è statoconfermato il nascere di questa nuova realtà; anche se so-lo all'inizio, il primo passo è stato colto a seguito ai molti

progetti già in essere. Subito dopo l’ufficialità della sua co-stituzione, si è dato spazio alle candidature e votazioni peril primo consiglio di Sezione che ha visto eletti: il primopresidente ANB di Morazzone, Bers. Lorenzo Poretti; vicepresidente, Bers. Giovanni Zarola e consiglieri: Bers. Car-mine Amaro, Bers. Roberto Salvato e Bers. Giuseppe Zaro-la e di conseguenza la Sezione ha partecipato al RadunoNazionale di Rimini.

Palazzolo s.o. (bs)La Fanfara di Palazzolo verso i sessant’anni di fondazione

Il prossimo anno la Fanfara Maggiore Giudici di Palazzo-lo S.O. (BS) compirà sessant’anni, traguardo certamentedi prestigio essendo una fra le più antiche fanfare costan-

temente in attività. La Fanfara vanta un curioso primato sto-rico allorché, recandosi in udienza dal Santo Padre nel 1961,divenne il primo gruppo di bersaglieri ad entrare in Vaticanodopo la presa di Porta Pia. Ecco quindi che il lungo cammi-no sin qui svolto non è un punto di arrivo ma un trampolinodi lancio verso nuove esperienze, nuove proposte e nuove at-tività con un unico obiettivo: far conoscere i Bersaglieri, tra-mandare le nostre tradizioni e la nostra storia. Innanzi tutto recentemente abbiamo ristrutturato la nostra se-de rendendola più confortevole, cercando di offrire un am-biente sereno, dando spazio alla nostra biblioteca di libri cre-misi e mettendo in risalto tutti i documenti che ci raccontanonel corso dei nostri 60 anni di attività. Abbiamo in program-ma di stringere una collaborazione ancora più solida con ilmuseo della Guerra di Palazzolo S.O. che, da documenti innostro possesso, risulterebbe essere il più antico d’Italia. Pro-seguendo il percorso di promozione e divulgazione storicaabbiamo dato nuova vita al nostro sito internet ma soprattut-to alla nostra pagina Facebook “fanfarapalazzolo”. Il mondodei social è oggi un grande veicolo divulgativo ed è per que-sto che puntiamo sullo sviluppo della pagina per far conosce-re la storia dei Bersaglieri pubblicando notizie e curiosità sto-riche quali la biografia e le gesta delle nostre MOVM, la sto-ria delle più celebri battaglie e biografie di bersaglieri illustri.Pubblichiamo inoltre una galleria di opere d’arte realizzate o

raffiguranti i bersaglieri, la nostra immagine nel cinema enella pubblicità e molto altro. Non possono mancare ovvia-mente alcune curiosità storiche riguardo le nostre origini, lastoria d’Italia e del nostro Tricolore e un capitolo dedicato al-le nostre canzoni. Speriamo in questo modo di far conoscerela storia ai nostri figli, alle nuove generazioni ed a coloro chespesso la dimenticano contribuendo in questo modo a creareuomini migliori. Vi invitiamo a supportare la nostra attivitàvisitando la nostra pagina ed aggiungendola alle vostre pre-ferenze con l’ormai classico MI PIACE. Venendo a mancarela leva obbligatoria, ci siamo attivati reclutando nuove levedi simpatizzanti attraverso la nostra scuola di musica, l’in-contro con le scolaresche locali ecc. ma vogliamo farlo tra-mandando ai giovani ciò che il nostro fondatore ha inseritonel decalogo. Non siamo una banda con il piumetto: siamouna Fanfara di Bersaglieri, siamo la storia d’Italia, fieri ed or-gogliosi di esserlo!!!! Da sempre ripetiamo che i bersaglierinon fanno politica ma raccontano la storia e pongono la loroattenzione sulle questioni d’onore e di spirito di corpo. Pro-prio per questo, in occasione del recente Raduno Nazionale,la nostra Fanfara ha voluto dare un segnale forte di parteci-pazione e solidarietà ai due Marò indossando il fiocco giallo.Da ultimo stiamo registrando il nostro CD con la speranzache possa anch’esso contribuire a far conoscere i bersaglierie la loro storia attraverso la nostra musica. Il 2016 sarà un anno importante per noi e già la macchina or-ganizzativa del nostro raduno si è messa in moto raccoglien-do da ora consensi ed adesioni.

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Paradiso di PoCenia (ud)Commemorazione della M.O.V.M. Alberto Riva di Villasanta

Nel centenario dell’inizio dellaguerra del 1915-18, i bersa-glieri del Friuli Venezia Giu-

lia e della provincia di Udine in parti-colare hanno commemorato la MOVMAlberto Riva Villasanta, il giovanissi-mo sottotenente volontario cagliarita-no, la cui morte - insieme a quella dialtri otto tra ufficiali e soldati italiani -è legata in realtà ai momenti finali delconflitto. Lo scorso 21 giugno, i fantipiumati del FVG si sono radunati nelpiccolo borgo di Paradiso, al confinetra i comuni di Pocenia e Castions diStrada, dapprima intorno al grandemosaico che raffigura un bersagliereciclista e, successivamente, pressol’imponente monumento di Bivio Pa-radiso per rendere omaggio agli ultimiCaduti italiani della Grande Guerra.

L’episodio storico, che pure D’Annun-zio cantò in una celebre orazione, risa-le al 4 novembre 1918 quando, a po-chi minuti dall'armistizio delle ore 15,bersaglieri dell’8° reggimento, lancieridi Mantova e cavalleggeri di Aquila,quasi tutti adolescenti, insieme carica-rono il nemico in località Paradiso in-curanti che qualche istante dopo sareb-bero cessate definitivamente le ostilità.I morti da parte austro-ungarica furonoquattordici. Il padre dello stesso Alber-to, il Maggiore Giovanni, comandantedel 151° reggimento della Brigata Sas-sari, era caduto a sua volta sull'altipia-no di Asiago, nel giugno 1916. Vicen-de militari e umane toccanti che i ber-saglieri del FVG non possono né vo-gliono dimenticare. Le hanno rievoca-te, alla presenza di due appartenenti al-

la famiglia Riva Villasanta giunti dallaSardegna e dal Piemonte, schierandosiai piedi del monumento che - inaugu-rato nell'aprile del 1919 dal Ducad'Aosta Emanuele Filiberto - fu il pri-mo ad essere eretto in Italia in ricordodella Grande Guerra. Alla cerimonia,che si è aperta con l’alzabandiera e du-rante la quale è stata data lettura di al-cune pagine dell’Albo d’Oro dei cadu-ti del 15-18, sono intervenute autoritàe rappresentanze di associazioni com-battentistiche e d'arma. La manifesta-zione è stata l’occasione per inaugura-re e benedire il labaro della neonatasezione di “Paradiso della Battaglia”(prende il posto di Rivignano-Pocenia)intitolata proprio alla M.O. AlbertoRiva di Villasanta, iniziativa fortemen-te voluta dal veterano dei bersaglieredella provincia, Luigi Nardini. Emo-zionante il momento in cui la SignoraMarta, figlia del fante piumato arditoIsidoro Di Luca, fra le cui braccia spi-rò il Sottotenente, ha consegnato ai pa-renti la medaglia commemorativa del-la Regione FVG, di fronte all’elmettoAdrian che nella circostanza indossavail padre. Il Presidente Nazionale ANBCataldi ha fatto pervenire ai presentiun messaggio di saluto, letto in apertu-ra dei discorsi: “Uomini e militari co-me Riva Villasanta e gli eroi di Paradi-so devono essere d’esempio per tutti –nello spirito di sacrificio, abnegazionee senso di responsabilità.”

Da sinistra: Battistutta, Battello, Cattaneo Luigi cugino della M.O Villasanta, gallo Presidente della Sezione, Manuel Villa-santa cugino della M.O. Paravano, Nardini con il nipote, Borean, Bidin.

ParMaDeposizione di una corona d’alloro

«Noi tenacemente bersaglieri». Mai motto fupiù adeguato alla manifestazione svoltasi ie-ri, domenica 14 giugno, organizzata dalla

sezione di Parma dell'ANB, presieduta da Claudio Storchi.Nel quadro delle celebrazioni per il centenario della Gran-de Guerra, la Sezione di Parma dei fanti piumati dedicataalla Medaglia d'oro sottotenente Michele Vitali, in Citta-della, dinnanzi alla Palazzina San Giorgio, ha deposto unacorona d'alloro ai piedi della stele che ricorda il valoroso

bersagliere parmigiano morto sul Pal Piccolo nel marzo1916. Il raduno è iniziato con una S. Messa al campo cele-brata da monsignor Sergio Sacchi alla presenza di un foltopubblico e di numerose autorità. È spettato a Luigi CarloBaroni, anima dei bersaglieri parmigiani, rivolgere un rin-graziamento alle Autorità ed agli ufficiali in rappresentanzadei CC e della GdF. Sono seguiti gli interventi del presi-dente della Sezione di Parma, Claudio Storchi e del presi-dente regionale Rocco Paltrinieri, i quali hanno ringraziato

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i rappresentanti delle Associazioni d'Arma presenti con ilproprio Labaro: Baroni, nel commemorare la figura di Mi-chele Vitali e la lunga peregrinazione del cippo in suo ono-re, collocato in Cittadella nel 2008, ha ringraziato la Fanfa-ra di Viadana che nel pomeriggio si è esibita, fra gli ap-plausi, al circolo Toscanini. Si è poi proceduto alla conse-gna di medaglie e targhe a soci benemeriti, tra i quali ilbersagliere novantunenne Mario Candelari e Italina Coz-

zarli, centunenne, vedova di un'icona dei bersaglieri par-migiani. Baroni ha pure consegnato una targa a LucianoVezzani, storico volonario della Cittadella, che, grazie adun paziente lavoro, ha reso nuovamente leggibili le moti-vazioni della concessione della Medaglia d'Oro a MicheleVitali, incise nel cippo marmoreo mentre una medaglia èstata pure consegnata ad Arturo Dallatana, presidente del-l'associazione «Amici della Cittadella”. Altro momentocommovente è stato la benedizione del nuovo Labaro dellaSezione bersaglieri decorato di due Medaglie d'Oro al Va-lor Militare. Al termine del raduno la fanfara, di corsa, hapercorso un tratto dell'anello superiore della Cittadella fragli applausi dei presenti fra i quali un giovane papà che in-dossava il cappello piumato e teneva per mano il propriobambino. Una significativa immagine che ha interpretatonel migliore dei modi lo spirito del raduno dei bersaglieriparmigiani.

Alter da un articolo di Lorenzo Sartorio in Gazzetta di Parma del 15 giugno 2015

Pez di CesioMaggiore (bl)25 anni di Sacerdozio

Nella serata di Martedì 23 giu-gno , nella chiesa parrocchia-le di Pez, Don Claudio Cen-

ta, assistente spirituale dei bersaglieridella provincia di Belluno, ha cele-brato una Santa Messa di ringrazia-mento per i suoi 25 anni di sacerdo-zio. In una cornice solenne e festosacon tanti fedeli e amici, alla presenzadel coro giovanile e di tanti ragazzi,Don Claudio ha voluto dire tanti gra-zie per la sua vocazione e per la suaesperienza di sacerdote. Il grazie piùimportante al Signore per averlo chia-mato a questa importante missione,un grazie ai genitori defunti per averlosostenuto e accompagnato, un grazieal sacerdote che con l’esempio di vitafece nascere la prima scintilla di voca-

zione, un grazie alle tantissime persone incontrate tutti i giorni. Concludendol’omelia Don Claudio ha rivolto un caloroso invito ai giovani , a fidarsi dellachiamata al bene e alle esperienze importanti.Al termine della Santa Messa, i rappresentanti della Associazione NazionaleBersaglieri della Provincia di Belluno, hanno fatto omaggio a Don Claudio diuna bella immagine della Madonna del Cammino, patrona del Corpo con l’au-gurio di un buon cammino futuro. Erano presenti alla cerimonia: il presidente provinciale di Belluno Alvise Pelo-so , il presidente della sezione di Belluno Paolo Lorenzini, e il presidente dellasezione di Feltre , nonché fratello di Don Claudio, Luigi Centa.

PisaRicordo della battaglia di Curtatone e Montanara

Venerdì 29 maggio, nel Famedio del Cimitero subur-bano di via Pietrasantina è stata ricordata l’epicagiornata del 29 maggio 1848 e la battaglia di Curta-

tone e Montanara in cui oltre 25.000 militari dell’Esercitoaustriaco condotto dal Generale Radetski furono contrastatida circa 5000 volontari e truppe regolari italiane; fra i vo-

lontari 300 studenti divisi in quattro compagnie comandatedal Rettore dell’Università Prof. Mossotti ed il BattaglioneCivico Pisano. Risulta che di quel battaglione facevano par-te due compagnie di bersaglieri che operarono, oltre la lineadifensiva di Montanara al comando del Maggiore Berardi(MOVM), coetaneo ed amico di Alessandro La Marmora.

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Sono intervenuti alla cerimonia: l’Avv. Del Torto, Presiden-te del Consiglio comunale, in rappresentanza del Sindaco;Gli studenti del SAVOT (Sovranus ac Venerabilis Ordo

Torrionis) ed un folto gruppo di bersaglieri pisani. Il Colon-nello Merlino, comandante del CAPAR ha gentilmente for-nito il trombettiere che ha suonato “Il Silenzio”.

Poirino-villastellone (to)Inaugurazione monumento al Bersagliere

La Sezione di Villastellone haapprofittato del Raduno Pro-vinciale del 14 giugno 2015

per solennizzare: l’inaugurazione diun monumento al Bersagliere; il 179°Anniversario di Fondazione del Cor-po; il 160° Anniversario della mortedel Fondatore ed il 30° Anniversariodi costituzione della Sezione. La cerimonia si è insolitamente svoltadi pomeriggio, e così si sono evitatigli acquazzoni del mattino e si è potu-to godere qualche raggio di sole. Il colpo d’occhi sullo schieramentopredisposto dall’ormai esperto Bers.Magg. Nolli nel ruolo di “direttoredell’evento e speaker” era appagante.La fanfara di Nichelino, Il GonfaloneComunale, Sindaci e personalità poli-tiche, Labari ed insegne delle Asso-ciazioni Civili e volontariato, Labari

delle Associazioni d’Arma e relativerappresentanze, il gruppo Militaria, lafanfara di Torino, il Medagliere Re-gionale, il Labaro Provinciale, il La-baro di Villastellone, i Labari delleSezioni di Borgaro, Ciriè, Chieri, Chi-vasso, Giaveno, Nichelino, Orbassa-no, Piossasco, Settimo Torinese, Susa,Venaria Reale, Volpiano, Alba, Ales-sandria, Asti, Castellazzo, Quattordio,Rocchetta Tanaro, Valenza Po, le Pat-tuglie Ciclisti di Ciriè e Venaria Rea-le, 3 plotoni di Bersaglieri e 2 Campa-gnole per non deambulanti, occupa-vano i tre lati della capace piazza,mentre il quarto lato era occupato dalfolto pubblico cha assisteva alla ceri-monia. Dopo la rassegna il corteo si èrecato in piazza Europa per l’inaugu-razione del Monumento. Dopo l’Al-zabandiera il Parroco ha impartito la

benedizione e si è proceduto allo sco-primento ad opera della Madrina Si-gnora Costaura Maino, vedova delcompianto Bers. On. Magg. AldoMaino già Presidente della Sez. “LaMarmora” di Torino. Il Bers. RinoSerra che ne ha curato la realizzazioneha letto la poesia da lui composta,scolpita sulla lapide che costituisce laparte centrale del monumento ed unafragorosa salva, sparata dai fucili delgruppo Militaria ha suggellato l’inau-gurazione. Gli interventi per sottoli-neare l’evento sono stati effettuati dalPres. della Sezione Ramello, dal Sin-daco Sig. Angelita Mollo, dal Pres. In-terr. Ferroni, dal Gen. Pochesci e dalVice Presidente della Regione Pie-monte, Sig.ra Daniela Ruffino che haelogiato l’iniziativa ricordando comeanaloga esperienza lei visse quandoera Sindaco di Giaveno ed i Bersaglie-ri della locale Sezione gliela propose-ro. Il corteo si è poi spostato al Monu-mento ai Caduti per gli Onori e la de-posizione di una corona. Prima dirientrare in piazza Italia, si è fermatodavanti alla casa in cui nacque ilMagg. Maina per un omaggio florealealla Lapide che lo ricorda. Un concerto delle due fanfare ha allie-tato il folto pubblico prima del gene-roso rinfresco.

Gisca

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PoMezia (roMa)I Bersaglieri fanno “Breccia” nelle scuole

Il 16 maggio 2015 si è conclusa lamanifestazione per la consegnadelle borse di studio assegnate

agli alunni per i migliori temi svoltinelle scuole medie “Orazio” e “Maro-ne”. Per i disegni sono state premiatele scuole elementari “Trilussa” e“Margherita Hack”. L’iniziativa volu-ta fortemente dalla Associazione Na-zionale Bersaglieri Sezione di Pome-zia in occasione della ricorrenza dellaprima Guerra Mondiale al fine di ri-cordare e onorare i caduti di tutte leguerre, mantenere vivo l'amor patrio,e risvegliare tutti quei valori ormai as-sopiti, mirava anche a responsabiliz-zare tutti i giovani alunni perché pren-dano coscienza che il futuro del no-stro paese, la libertà, la democrazia, el'unione conquistata con il sangue deinostri avi è nelle loro mani. Loro sonola speranza per un futuro miglioresenza più guerre. Loro sono e saranno

quelli ai quali insegneremo ad essereperché il senso dell'onore, del dovere,del rispetto, e della dignità umana,siano le basi del loro vivere quotidia-no. Il presidente della Sezione Bersa-glieri Bers. Emilio Dionisi, il suo Di-rettivo, e tutti gli iscritti, doverosa-mente ringraziano le Associazioni Mi-litari in congedo del territorio presentialla cerimonia: il Pres. Regionale delLazio Bers. Luciano Pasquali, il Pres.della prov. di Roma Bers. Luigi Stazi,la Fanfara dei Bersaglieri di Valmon-tone con il capo fanfara Bers. AlbertoPolce, i Bersaglieri della sezione diNettuno con il suo Pres. Sergio Pizza-leo, i Bersaglieri della sezione di Al-bano con il suo Pres. Agostino Renzi,il Pres. della sezione Bersaglieri diColleferro Bers. Mauro Conti. Tuttoquesto successo non sarebbe statopossibile se non ci fosse stata la strettacollaborazione dei Dirigenti e Docenti

degli Istituti interessati. Profonda gra-titudine da parte nostra alle gentiliProf.sse della Commissione Esamina-trice, che pazientemente e con grandeprofessionalità hanno lavorato sce-gliendo i temi vincitori. La cerimoniainiziata con il silenzio suonato magi-stralmente dal Bers. MassimilianoGiustiniani in onore dei caduti e allie-tata dalla Fanfara di Valmontone si èconclusa con un omaggio della stessapresso la sede delle Associazioni Mili-tari alla M.O.V.M Gen. Div. UmbertoRocca, che nato Bersagliere ha conti-nuato la sua carriera nell'arma dei Ca-rabinieri. Il Presidente della SezioneBersaglieri di Pomezia Bers. EmilioDionisi, il Direttivo, e i Bersaglieriringraziano gli alunni, i genitori, e tut-ti coloro che hanno partecipato a que-sta iniziativa.

Il Presidente A.N.B. Sezione

roMaMessa al campo e auguri pasquali

Il 28 marzo nella caserma La Marmora, già ospite delglorioso 2° rgt bersaglieri e ora prestigiosa sede dellaPresidenza Nazionale dell'ANB, la Sezione ANB “Bal-

di” ha celebrato la tradizionale Messa al Campo accompa-gnata da un concerto della Fanfara ANB di Guidonia per loscambio di auguri per il precetto pasquale. La cerimonia fortemente voluta quest'anno dal neo presi-dente della sezione Col. Nunzio Paolucci, si inserisce nelprogramma di eventi che vedrà la compagine bersagliere-sca romana partecipare a tutte le celebrazioni collegate airiti della settimana santa. La Santa Messa è stata officiatada Don Stefano dell'ordine dei frati francescani, della con-

tigua chiesa di San Francesco a Ripa e nuovo Cappellanodella Sezione ANB. Molto applaudita l'esibizione dellafanfara di Guidonia che alle note del Flick Flock, e di cor-sa ha fatto il suo ingresso nel piazzale suscitando ammira-zione e stupore con famosi brani bersagliereschi. Tra i presenti, oltre al presidente Paolucci e tutti i consi-glieri della Sezione, il presidente provinciale Stazi e regio-nale Lazio Pasquali, il Direttore di Fiamma Cremisi Col.Terrone, il Bersagliere De Castro del collegio nazionalesindaci e una simpatica e importante presenza della Sezio-ne di Roma dell’ANA.

Alter dalla relazione di Paolo Pierantozzi.

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roMaI Bersaglieri romani ripuliscono la “Breccia”

“Dal male nasce bene”:così si suol dire ed ineffetti è quello che sta

per accadere a Roma dopo l’ennesi-mo scandalo amministrativo denomi-nato “Mafia Capitale”. Un avvisopubblico del Dipartimento dell’Am-biente è stato emanato al fine di cer-care associazioni tra cittadini cui affi-dare la vigilanza delle ventisette areeverdi di Roma. Lo stesso Assessoreall’Ambiente si scusa con i romanigiustificandosi con il fatto che “ci so-no stati problemi, ultimamente e quin-di annullate 40 gare di appalti”.Verità!! Il povero cittadino romanosubirà anche questa, tanto per definirla,novità. Ancor prima del citato avvisopubblico i Bersaglieri della Sezione diRoma Capitale hanno “preso d’assal-to” il monumento a ricordo dellaBreccia e le aiuole antistanti le muraattigue liberandoli dalla tanta “mon-nezza” nascosta ed abbandonata die-tro le piante che si presentavano comeun bosco ceduo coprendo la maestosa

opera e la solenne fortificazione dellaRoma Papalina. Sta di fatto che il 22giugno una “squadra d’assalto” dellaSezione capitolina composta dal Pre-sidente, dal Vice Presidente, dal Se-gretario, dal Capo Fanfara, da alcunifanfaroni e soci, armati di attrezzi ne-cessari, con in testa il “fez” in pocheore e con sveltezza, ovviamente “allabersagliera”, hanno ripulito le lapidicommemorative e il lungo tratto dipseudo verde. La curiosità dei pas-santi è di facile immaginazione, iquali, soffermandosi increduli, hannoavuto parole di compiacimento e diplauso. Da parte del “nemico-municipio”nessuna “resistenza” anzi, detto allaromana “non se so manco fatti vede”.

La fatica dopo il lavoro è stata allieta-ta da un buon aperitivo serale offertodall’autore del “piano di battaglia”,cittadino locale, ex parà, sig. paoloPeroso, decorato sul campo “bersa-gliere simpatizzante onorario”. La so-lita “squadra d’assalto” e di riflessodei bersaglieri componenti la sezioneromana si impegnano a pulire periodi-camente i luoghi sopra citati “a tutti icosti”, (si dice per dire), e a rendereper il prossimo xx settembre lo scena-rio ancora più bello tanto da sperare disentire anche in lontananza “li bersa-glieri… è puro vero che so mezzimatti. Ma… sò sempre li mejo soldatiche c’avemo”. Il fatto descritto è statoripreso televisivamente da una tv loca-le. Battute a parte. È fermo intendi-mento del Presidente della Sezione diRoma Capitale perseguire l’autorizza-zione da parte dell’Assessore all’Am-biente del Comune di Roma e/o delleAutorità preposte alla pulizia del trattodi area verde e muraria che interessala Breccia per rendere questi luoghidegni del fatto storico.

Il Bers. Pulitore Antonio Abbadessa

Un plauso dal Presidente Nazionale Gen. Cataldi ai Soci della rivitalizzataSezione di Roma Capitale ed un ringraziamento per le numerose attivitàavviate per mantenere alta la fiamma del Bersaglierismo romano.

Sabato 6 giugno nel Centro Culturale Leonardo daVinci il Gen. D. Luigi Scollo ha tenuto la conferen-za su “I Bersaglieri nella Grande Guerra” alla pre-

senza di un centinaio di persone e di un paio di scolare-sche che hanno poi visitato la mostra inaugurata in questaspeciale occasione dal titolo “Bersaglieri e Piave...un lega-me secolare”. Il presentatore Cav. Bozzo ha spiegato comequesto fosse uno dei primi tasselli per la realizzazione delmosaico “Piave 2018” che vedrà i Fanti Piumati ritrovarsiin occasione del Raduno Nazionale nella cittadina bagnatadal Fiume sacro alla Patria. Molte sono state nei giorni emesi scorsi le tappe di avvicinamento anche di carattereburocratico: la firma del Protocollo d’Intesa tra il Presi-dente dell’ ANB, Gen. D. Marcello Cataldi con il Governo

della Regione e l'Ufficio scolastico regionale; un’ iniziativache vedrà l'implementazione di diverse iniziative rivolte ai

san dona’ di Piave (ve)Conferenza su “I Bersaglieri nella Grande Guerra”

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giovani nelle scuole per far loro conoscere la nostra Storiaattraverso un coinvolgimento diretto. È stato inoltre presentato dal Capofanfara Niero un nuovo“Vademecum del Bersagliere”, un libriccino con quasi tut-te le nozioni necessarie per un socio o un nuovo iscrittoche si voglia avvicinare al magnifico mondo delle fiammecremisi. La conferenza ha toccato tutti i punti cardine della grandeepopea dei bersaglieri tra il 1914-1918 con la visione di ol-tre 40 slide, “personalizzate” dal Gen. Scollo con l'esposi-zione di temi specifici attinenti al Piave e le gesta eroiche(alcune premiate al Valor Militare) di alcuni soldati e sem-

plici cittadini residenti proprio in questa Terra. Il folto pub-blico, molto interessato ha rivolto anche domande molto“sottili” circa la figura di alcuni Comandanti come Cador-na e Diaz o la storia poco nota dei prigionieri di guerra. Altermine, taglio del nastro del Sindaco Cereser per l’apertu-ra della Mostra dotata anche di annullo postale che il Presi-dente locale Ten. Cattai ha voluto con i suoi collaboratoripreparare per la grande Festa dell' 11-12 luglio a ricordo dei50° anniversario della posa del Monumento e del 60° di fon-dazione della Sezione.

Alter, dalla cronaca del Presidente ANB Veneto Bers. Cav. Antonio Bozzo

serMide (Mn)Commemorazione della liberazione di Sermide

Ibersaglieri della sezione di Osti-glia-Revere-Sermide- Poggio Ru-sco hanno partecipato numerosi il

24 aprile alla commemorazione del70° anniversario della liberazione diSermide, nella quale gli Americanigiunsero in questo paese. Presente an-che la pattuglia ciclisti della “LucianoManara” di Milano guidata dal bers.Floriano Capra, capo pattuglia e con-sigliere regionale ANB Lombardia.Martedì 24 aprile 1945 alle 11,45 iprimi reparti americani entrarono nel-l'abitato di Sermide, percorrendo lavia che oggi prende il nome da questadata. Quasi contemporaneamente ve-nivano liberate le due frazioni riviera-sche di Moglia e Caposotto, mentrereparti sudafricani avanzavano su Fe-lonica. L'attraversamento americanodel fiume Po venne effettuato la nottetra martedì 24 e mercoledì 25 aprile1945 grazie a barche d'assalto, mezzianfibi ed in un secondo momento tra-ghetti. Nel corso della giornata dimercoledì 25 aprile 1945, quando lalinea del fronte si trovava già oltre ilfiume Po, venne proclamata l’insurre-zione del Comitato di LiberazioneNazionale Alta Italia". Così il 24aprile alle ore 9.15, si sono radunatinel centro storico di Sermide alcuneclassi della scuola media, con profes-sori e preside dr. Carla Sgarbi, alcunirappresentanti delle AmministrazioniComunali di Sermide e Felonica, il

Direttore del Museo della Guerra del-la seconda guerra mondiale il Dott.Simone Guidorzi, i cittadini. La pre-senza variegata dei bersaglieri, forte-mente voluta dalle AmministrazioniComunali di Sermide e Felonica haispirato l'organizzazione ad inserirenella commemorazione Nazionale untrasferimento in bicicletta tutti assie-me lungo la sommità arginale del fiu-me Po. L'iniziativa è stata un occasio-ne per far vivere agli studenti questavicinanza al corpo dei Bersaglieri.Dopo l'alzabandiera, la deposizionedella corona al monumento dei cadutie un breve intervento del primo citta-dino, tutte le persone presenti, infor-mate per tempo, hanno inforcato lapropria bicicletta a seguito dei bersa-glieri per il trasferimento lungo l'argi-ne sino al museo della Seconda Guer-

ra di Felonica. Il Direttore del Museodella Guerra ha mostrato, indicando iprecisi luoghi di accadimenti storici,dove i tedeschi avevano tentato dispe-ratamente la traversata del fiume Pocon le note conseguenze di annega-mento e altro. Al termine della bici-clettata, sulle rive del Po c’è stato unsobrio pranzo durante il quale è avve-nuto uno scambio di doni simbolici. In questa circostanza, le Amministra-zioni Comunali di Sermide e Felonicahanno rinnovato il Grazie all’universodei Bersaglieri", quale parte viva ecollaborativa, nella e per la Società!Complimenti alla Sezione di Ostiglia-Revere-Sermide- Poggio Rusco perl’ottima iniziativa e il senso civico.

Il Vice presidente prov. ANB MantovaBers. Giorgio Grossi

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sPiliMbergo-Meduno (Pn)In memoria del sacrificio dell’Agnul

“Pellegrinaggio/raduno” è la manifestazione Re-gionale organizzata dalla Sezione Bersaglieri diSpilimbergo presso il Bivio dell'Agnul, nel Co-

mune di Meduno (Pn), per testimoniare i sentimenti di pro-fonda riconoscenza nei confronti dei 24 eroici bersagliericaduti in quella località, la notte del 4 novembre 1917, nelcorso dei fatti bellici connessi con la ritirata di Caporetto.Nella storiografia della Specialità Bersaglieri l'episodio è ri-tenuto uno dei più significativi e prestigiosi: il sacrificio diun Reparto del 58° Battaglione del 16° Rgt. Bersaglieri, al-l'imbocco della Val Meduna per consentire alla 26a Divisio-ne il ripiegamento verso la Valcellina ed il Piave si rivelòdeterminante per il prosieguo del conflitto perché consentìdi ridare fiducia e morale alle nostre truppe.Alla Manifestazione hanno partecipato numerosi Sindacidella pedemontana pordenonese con i Gonfaloni, GruppiAlpini della zona con altre Associazioni d'Arma e le Sezio-ni Bersaglieri del Friuli Venezia Giulia. La cerimonia è sta-ta animata dalla Fanfara Bersaglieri di Pordenone direttadal M° Antonio Miele. Dopo l'Alzabandiera e la deposizio-ne della corona sulla stele che ricorda i 24 Caduti, il discor-so del Sindaco di Meduno Oreste Vanin, i saluti del Consi-gliere Regionale F VG Armando Zecchinon e del Presiden-te Regionale ANB Gen Giuseppe lacca. Il Presidente dellaSezione di Spilimbergo Giovanni Principi ha concluso gliinterventi ricordando l'esemplare comportamento degli abi-tanti della zona che, dopo il combattimento, usciti dalle lo-ro case, andarono sul campo a recuperare e ricomporre i ca-

duti ed assistere e medicare i feriti con autentico spirito dicristiana umanità; in conclusione, un particolare ringrazia-mento per la disponibilità e la collaborazione l’ha rivoltoall'Amministrazione Comunale ed agli Alpini del GruppoVal Meduna. Nel corso della cerimonia è stata consegnataanche la Medaglia commemorativa della 1A G.M., istituitadalla Regione FVG, alla Signora Simona Mazzoli, proni-pote di un caduto al Bivio d'Agnul. A termine della cerimo-nia l'omaggio al cippo degli Alpini in località Forchia ed unincontro conviviale. Nel programma del Raduno sono statiinseriti altri momenti significativi quali la Mostra Filatelicadal tema “I Bersaglieri nella Prima Guerra Mondiale” e, aconclusione, il brillante Concerto nella Piazza di Medunoda parte della Fanfara Bersaglieri di Ceggia diretta dal M°Giampaolo Trevisan.

treviolo (bg)La Fanfara Garibaldina a Nettuno

Fine settimana da mettere nei ri-cordi più belli, quello trascorsodalla fanfara Garibaldina di

Treviolo (BG) a Nettuno (RM) doveha partecipato al “Raduno NazionaleInterforze Italcon Libano 1 e Libano2” in occasione del “Memorial Day”al cimitero Monumentale Americano.Nella mattinata di sabato 23 maggiointrattenimento dei radunisti sul lun-gomare Matteotti. In serata un ap-plauditissimo concerto al piazzaleSan Rocco dove la formazione, sottol’impareggiabile guida del maestroDavide Botticini, ha dato il megliodel suo repertorio musicale bersaglie-

resco e non. In chiusura non potevamancare prima del silenzio e dell’In-

no Nazionale l’apprezzatissima “leg-genda del Piave” in occasione della

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

commemorazione del centenariodell’entrata in guerra.Domenica 24 maggio dopo la svegliatrasferimento al Cimitero monumen-tale Americano per la suggestiva ceri-monia in un immenso scenario dove ilbianco delle 7862 croci risalta sul ver-de prato che le circonda. Ad ogni cro-ce infissa nel terreno una bandierinaItaliana e una americana.Gli onori alle autorità presenti hanno

preceduto la S. Messa celebrata dalcappellano militare don Walter.Al Termine la deposizione di coronedi alloro, italiana, americana e france-se, seguita dagli interventi del Gen.Tosetti che ha ricordato le prime duemissioni in Libano e ringraziato tutti ipresenti che nonostante qualche capel-lo bianco, e qualcuno che è andatoavanti, si sono ritrovati dopo oltretrent’ anni da quella prima missione di

pace dell’Esercito Italiano con i suoisoldati di leva. Prima di concludere la cerimonia lafanfara Garibaldina ha reso omaggioai caduti con l’esecuzione dell’innonazionale americano seguito da quellofrancese e da quello italiano che hachiuso la manifestazione.

Il Presidente di sezioneBers. Luca di Maio

toronto - CanadaGrande festa dei Bersaglieri d’Italia

Gli avvenimenti si sono svolti al Centro Veneto inWoodbridge sabato 13 giugno per la nascita delCorpo dei Bersaglieri nel lontano 18 giugno 1836,

ricorrendo il 179 Anniversario e per il 45° della SezioneANB di Toronto. Tutto ha avuto inizio nel tardo pomeriggio con la Cerimo-nia Religiosa nel capannone del Centro Veneto in Wood-bridge con una Santa Messa celebrata da Padre EugenioFilice e con la deposizione di una corona al Monumentoai Bersaglieri con il silenzio della tromba, suonata da EzioRicci. Subito oltre 170 persone sono entrate nella salaRialto, per la cerimonia Sociale. Ha presentato la serata ilProf. Giorgio Beghetto con gli Inni Nazionali, Canadese e

Italiano ed il Presidente Giuseppe De Blasis ha dato il ben-venuto ed elogiato il Socio meno giovane della Sezione: ilBers. C.M. Alessandro Bozzato, nato il 27 marzo 1920 aTeglio Veneto e presente con le sue 95 primavere ben por-tate da arzillo bersagliere cui è stato consegnato un quadrodella Presa di Porta Pia. Dopo tanti brindisi e la corsa di re-sistenza al ritmo del Flik e Flok il M° Tony Silvani ha invi-tato tutti al ballo che si è protratto fino alle ore piccole, Ap-puntamento alla prossima edizione delle “Piume al vento”che avrà luogo il prossimo 14 novembre.

Alter, dalla relazione del Presidente Onorario Cav. Pietro Girardi

Il Pres. Onorario Pietro girardi, il Bers. Cap:Magg. Alessandro Bozzato, il Presidente Joe De Blasis: TORONTO

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ATTIVITÀ ASSOCIATIVA

viterbo-Monterubiaglio (tr) Ricordato Don Marzio Miscetti

Il 12 Aprile 2015 la Fanfara Bersaglieri in congedo del-la Sez. ANB di Viterbo, ha partecipato alla celebrazio-ne del 25° anniversario della morte di un Sacerdote:

Don Marzio Miscetti. E’ stato parroco per circa 60 anninella parrocchia di Monterubiaglio, ridente paesino del-l’Umbria nel comune di Castel Viscardo (TR), dedicandola sua esistenza all’ aiuto dei più bisognosi senza distinzio-ne di nessun genere. La Fanfara, insieme agli organizzatoridella cerimonia, si è recata nel cimitero dove è sepoltoDon Marzio per ricordare con parole molto toccanti quan-to da lui fatto nella cittadina nel lungo periodo di sacerdo-zio. E’ stato l’ artefice di importanti realizzazioni a favoredei giovani come: l’ Opera di San Giovanni Bosco (alquale è stato paragonato) e l’ Opera di San Domenico Sa-vio che hanno svolto e continuano a svolgere servizi socio

assistenziali per il lavoro e l’ occupazione. Alla ricorrenzahanno partecipato molti cittadini che anche se non più resi-denti nel luogo: si sono sentiti in dovere di ricordare un sa-cerdote che molti anni prima avevano avuto la fortuna diconoscere. Si ringrazia il Sindaco di Castel Viscardo Sig.Daniele Longaroni e il Sig, Marcello Tomassini Presidentedella Coop. Sant’ Antonio Abate (fondata a suo tempo daDon Marzio per la conduzione dei terreni). La Fanfara si è sentita molto onorata di partecipare a que-sta ricorrenza nel ricordo di un umile parroco di una picco-la comunità, che dopo 25 anni dalla sua morte è tutt’ oravivo nel cuore di tutti quanti lo conobbero e continuerà adesserlo per tutto ciò che di bene ha lasciato.

Bers. Luigi Roselli

udine – teMPio ossario di san niColo’Cerimonia in onore dei Caduti

Il 28 giugno, i bersaglieri del FriuliVenezia Giulia hanno organizzatouna sobria cerimonia per onorare

oltre 40 caduti del 1° conflitto mon-diale i cui familiari discendenti sonogiunti da vari luoghi d’Italia per ritira-re la medaglia commemorativa delcentenario della Grande Guerra, volu-ta e predisposta dalla Regione FriuliVenezia Giulia. Al termine della funzione religiosa,celebrata presso il Tempio Ossario diS. Nicolò, dove trovano sepoltura cir-ca 22.000 Caduti del conflitto, al rin-

tocco della “ Campana della Memo-ria”, realizzata dal bers. Cisint (alfiereregionale), in un suggestivo clima diraccoglimento ed intensa emozione,sono stati declamati i nomi dei Caduti.Con la deposizione di una coronapresso la cripta del Tempio si è con-clusa la cerimonia che ha visto anchela partecipazione di bersaglieri di Lo-reto e Castelfidardo. Per la condottadella manifestazione, un particolareplauso va rivolto al Gen. Bidin, Pres.Prov. di Udine, ed ai suoi bersaglieri;al Pres. Prov. di Pordenone Gen. Cian-

cimino ed al Consigliere regionale An-gelillo il grazie per la disinteressata epreziosa collaborazione.

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RICONOSCIMENTI E ONORIFICENZE

Conferimento della Cittadinanza Onoraria

Il Comune di Narzole con Deliberadel Consiglio Comunale n.19 del24 aprile 2015, ha conferito la Cit-

tadinanza Onoraria al BersagliereGian Carlo Ciberti di Cherasco in se-gno di riconoscenza per la motivazio-ne: “Nell'anno 2009 il CommendatorCiberti si è prodigato, con tenace de-dizione, alla stesura della richiesta alPresidente della Repubblica per ilconferimento dell'onorificenza al Me-

rito Civile del Comune di Narzole, inseguito all'eccidio nazi-fascista avve-nuto il 26.04.1945 che tanto lutto ap-portò alla cittadinanza di Narzole. L'impegno del Commendatore nellaricerca storica, nelle dovute motiva-zioni, è stato coronato dal conferimen-to della Medaglia di Bronzo al MeritoCivile al Comune di Narzole, avvenu-to con decreto del Presidente della Re-pubblica in data 21 gennaio 2011”.

Il Gruppo dell’ANA di Narzole conl'Amministrazione Comunale, per ce-lebrare degnamente il 70° anniversariodella riconquistata libertà nazionale eper non dimenticare il sacrificio deiconcittadini in quel tragico 26 aprile1945, in prima serata di venerdì 24aprile nel Teatro Parrocchiale dopo lapresentazione del libro Tra Storia eMemoria di Edoardo Costa e Piera Ar-costanzo con la partecipazione del Co-ro ANA di Cervere, il Sindaco Dott.Fiorenzo Prever ha consegnato all'in-signito il formale attestato distintivo.Alla cerimonia erano presenti; i com-ponenti il Consiglio Comunale deco-rato; il Sindaco della Città di CherascoClaudio Bogetti con il Vice SindacoCarlo Davico; l'Assessore ComunaleAvv. Massimo Rosso; il ConsigliereSergio Barbero; il Direttore del MuseoCivico "G.B. Adriani" Prof. Bruno Ta-ricco, Cherasco eventi- Ufficio del Turi-smo ed Eventi- Comm. Giovanni Ava-

Consegna onorificenza

Il 13 dicembre dello scorso anno si è tenuta a Ziano diFiemme la cerimonia di consegna dell’onorificenza aCav. della Repubblica al Bers. Marco Giacomuzzi (detto

Mirco) Presidente ANB della Provincia di Trento. Il nutrito gruppo di bersaglieri, provenienti da tutto il Trenti-no con la rappresentanza dell’Alto Adige in divisa storica,al suono della tromba suonata dal figlio del festeggiato si èesibito nella tradizionale “corsa del bersagliere fino alle por-te del Municipio. Accolti dal Sindaco Fabio Vanzetta, e dadue Consiglieri Comunali, è iniziata la cerimonia alla pre-senza dei soci del Tiro a Segno di Predazzo di cui il neo Ca-valiere è Presidente e dagli Alpini del Gruppo A.N.A. diZiano con il quale i bersaglieri delle Valli dell’Avisio hannosempre collaborato. Il Sindaco nel consegnare il Diploma ha

voluto esprimere la soddisfazione per il titolo attribuito dalloStato ad un suo cittadino, non solo per il suo impegno nel-l’associazionismo rivolto ai bersaglieri, ma anche per altrerealtà associative sia sportive che istituzionali e culturali co-me il Gruppo Astrofili di Fiemme del quale è Socio fonda-tore. Il Presidente Regionale Guidolin ha consegnato a no-me di tutti i Bersaglieri del Trentino Alto Adige le decora-zioni corrispondenti al Titolo e nelle parole di ringraziamen-to il Cavaliere Giacomuzzi ha affermato di essere onoratodel Titolo ricevuto ma che l’importante è sentirsi Cavalierinel proprio animo e dimostrarlo con il comportamento quo-tidiano. Un ricco rinfresco ha fatto da cornice alla Cerimo-nia ed alcune ore trascorse in compagnia hanno permesso ildialogo e rafforzato le amicizie tra i vari gruppi presenti.

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RICONOSCIMENTI E ONORIFICENZE

Conferimento onorificenza OMRI

Sabato 27 giugno nella sede pro-vinciale ANB di Foggia, in oc-casione della riunione del con-

siglio provinciale aperto ai presidentidi sezione ed ai loro vice, è stato con-segnato un attestato di benemerenza aCavaliere dell’Ordine al merito dellaRepubblica Italiana al Bers. Raffaeledi Corcia che ha svolto il serviziopresso l’8° rgt di Pordenone e che ri-copre la carica di presidente provin-ciale dal 2008. Il presidente di Corcia,felice del riconoscimento ricevuto, haringraziato i bersaglieri della Capita-nata ed ha sostenuto che “voglio con-dividere con tutti quanti voi questoprestigioso riconoscimento e ringra-ziare coloro che si sono adoperati amio favore: il Generale Michele Gen-chi che nel 2011, durante il suo man-dato di presidente regionale, ha pre-sentato a mia insaputa la richiesta dibenemerenza per farmi una sorpresa;a lui sono legato da un’amicizia e unastima reciproca che dura ormai da an-ni, a partire dal periodo di leva nell’8°rgt; il Presidente Nazionale Gen. Mar-cello Cataldi e il suo vice Mario Rez-zoagli che negli ultimi tempi hannosollecitato e seguito personalmentel’iter burocratico fino all’esito finale.E ancora, un caloroso grazie al presi-

Conferimento onorificenzaIl Sindaco della città diJesolo ha consegnatol’Onorificenza di cava-liere di Gran Croce del-la Repubblica Italianaal Bersagliere FrancoVidotto.

dente regionale il Bers. Ferdinando Damiani e al suo vice Francesco Abbruzze-se, mio stretto collaboratore che ha voluto onorarci della sua presenza per con-segnare personalmente l’attestato. Questo riconoscimento mi stimola ancora dipiù a fare meglio nell’attività associativa e con lo spirito di sempre perché que-sto sia di motivazione per gli altri bersaglieri”. La serata si è conclusa con unbrindisi finale e il triplice URRA.

Alter, dalla relazione di Raffaele Di Corcia.

gnina; la Presidente del Centro D'In-contro Margherita Bucciol; la giorna-lista de LA STAMPA Marisa Quaglia;i reverendi Parroci di Narzole DonAngelo Carosso, della Abbazia SanPietro di Cherasco Don Angelo Con-terno, di Roddi e Verduno Don Ange-lo Franco; il Comandante StazioneCC di Narzole; il Presidente del Con-

siglio Comunale della Città di BraProf. Biagio Conterno. Alla cerimoniasono intervenuti il Presidente Regio-nale ANB Piemonte Col. GiuseppeScandura; il Consigliere NazionaleRag. Giovanni Giordano; il Sindacodi Bosia e Presidente ProvincialeANB Cuneo Cav. Ettore Secco con ilVice Bers. Francesco Francatila; dele-

gazioni Bersaglieri di Bra, Cuneo,Racconigi; i messaggi di Carrù e Sa-luzzo; numerosissimi Alpini e popola-zione in gran numero. La cerimonia èterminata con le parole del SindacoPrever e del neo cittadino onorario aiquali sono seguiti scroscianti applausied un conviviale rinfresco.

Gi.Ca.Ci.

Il 2 giugno scorso, il Prefetto di Udine, su mandato del Presidente della Repubblica, ha consegna-to il Diploma di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al Comm. Gior-gio Borean, con un curriculum che evidenza numerose e importanti cariche associative ricoperte

nel tempo e attualmente validissimo Consigliere regionale ANB del Friuli Venezia Giulia

Conferimento onorificenza OMRI

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SPORT CREMISI

Volano alte le aquile cremisi con le Frecce Tricolori

Si è svolta sabato 16 maggio l’edizione n° 2 dellaversione estiva dell’ormai nota staffetta di benefi-cenza per raccolta fondi Telethon. A fare da cornice

all’evento, la straordinaria pista dell’aeroporto Visintin diRivolto sede delle Frecce Tricolori e a dare il via alle 300 epiù squadre presenti, l’emozionante e suggestivo passag-gio della pattuglia acrobatica. Sotto un sole rovente si sonofronteggiate e distinte le migliori società di atletica locali enon fra tutte si è imposta la sezione atletica dell’ASDFiamme Cremisi con il terzetto Metz Gian Luca, Bombar-della Fabio, Rado Andrea, nella staffetta 3 x 1 ora per averottenuto la miglior prestazione in quantità di kilometri per-corsi. La società cremisina presente a Rivolto con ben 24atleti e coordinata dal nuovo consiglio direttivo capitanatodal Presidente Langella Pio è stata rappresentata per l'oc-casione da Ordano Raimondo non è nuova ad iniziative disolidarietà e beneficenza; con l’esibizione di Rivolto

l’Atletica Fiamme Cremisi continua la scia positiva di suc-cessi alla Telethon, avviata nel 2013 col 2° posto societa-rio e la vittoria nelle 24 ore dell' ultra maratoneta MassimoMartella all’edizione invernale dello scorso anno in quel diUdine.

Campionato regionale su strada Podio USA

Grande soddisfazione dei 25 cremisini che hanno partecipato al 65°“Giro di San Giacomo” valevole quale Campionato Regionale sustrada sulla distanza di 10 chilometri svoltosi in quel di Trieste con

partenza ed arrivo allo stadio Nereo Rocco. Una “spedizione” che ha consen-tito ai cremisini, alla loro prima esperienza “di massa”, di entrare nell’olimpodelle società della Regione. Seconda per i maschi della Provincia di Pordeno-ne e terza nel femminile. La settima in assoluto come società per numero dipartecipanti. In assoluto decimi per prestazione femminile e undicesimi ma-schili su 90 società e quasi 1.000 concorrenti. Primo tra i maschi Gian LucaMetz, 78^ con un tempo di 40.54, tra le donne Manuela Venuti 269^ con iltempo di 48,39. Simpatica la chiamata sul palco del Presidente Pio Langella eClaudio Sterpin accanto al campione ultramaratoneta codroipese Ivan Cudin,nominato bersagliere ad honorem. Le note della Fanfara in congedo di Triestehanno rallegrato alcuni momenti della mattinata nella città giuliana che si èconclusa, ospiti del Vice Presidente Mario Verdoglia e il Presidente A.N.B. diTrieste Paolo Trizio nella sala Parrocchiale di Santa Caterina da Siena, dove lenote dello stare insieme e l’affettività hanno prevalso sulle prestazioni tecni-che di cui farsi vanto.

È una grande soddisfazione vederedue giovani atleti nati nelle FiammeCremisi salire sul podio, al terzo po-sto, ai campionati mondiali Tiro conl’Arco compound categoria juniorsvoltosi a Yankton negli U.S.A: Simo-ne Baradel e Viviano Mior oggi con ilManiago e il Curtis. Intanto si riscal-dano i muscoli per tentare la scalata alpodio nazionale e mondiale nella cate-goria paralimpica arco olimpico Mar-co Gosparini e Denis Vicent

Gran premio giovanissimi di lotta libera

Il 23 maggio nel Centro Olimpico Pala Pellicone di Roma i Biscegliesi Mauro An-tifora, Valeria Simone, Francesco Valente, Domenico Valente e Pasquale Ricchiu-ti, appartenenti alle “Fiamme Cremisi” Federazione Olimpica Fijlkam Bisceglie,

hanno partecipato al Gran Premio Giovanissimi di lotta stile libero 2015. Erano 323atleti, 246 ragazzi e 77 ragazze a contendersi il titolo di Campioni rappresentati da 45Società provenienti da tutta l'Italia. I risultati finali hanno visto in classifica nazionaleper le categorie femminili: 1. Lotta Club Rovereto p. 62, 2. Agoghè Napoli p. 57, 3.CUS Torino p. 50. Maschile: 1. Lotta Club Rovereto p. 86, 2. Club Atletico Faenza p.80, 3. Portuali Savona p.50. A salire sul podio con medaglia di bronzo Valeria Simo-ne categoria 36 kg.

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LE NOSTRE GIOIE

È nata Suel Medea prima nipotina delbersagliere Bruno MUCIGNAT classe1945 della sezione di Azzano X Pordeno-ne, il nonno con orgoglio la presenta atutti gli ex commilitoni.

AZZANO (PN)

Marika, la nipote del BersagliereLENARDON Arnaldo, ha segna-lato che il 29 maggio 2015, ilnonno ha festeggiato il 50° an-niversario di matrimonio conVaccari Clorinda. Ci associamoalla gioia della nipote e dei …novelli sposi.

CAVAGLIÀ (VC)

Il Bers. Michele BRUCOLI iscrittoalla Sezione di Borgo Vercelli e lagentile Signora Marisa il 7 luglio2015 hanno celebrato il 50° anni-versario di matrimonio; Micheleha prestato servizio all’8° a Por-denone. I migliori auguri da tutti i soci della provincia di Vercelli.

BORGO VERCELLI (VC)

Bersagliere GASPARI Marioclasse 1939, alfiere sezionale,con vero spirito bersaglierescoil 26 giugno 2015 ha festeggia-to il cinquantesimo anno di ma-trimonio con la sua dolce con-sorte attorniato da figli e nipoti.

CASTREZZATO (BS)

Tanti auguri di buon compleannoal Bersagliere Livio BOREAN cheha compiuto 90 anni! Auguri dai bersaglieri della sez. diFiume Veneto e della provincia diPordenone.

FIUME VENETO (PN)

Il 24 maggio 2015 il BersagliereCASUCCI Dino si è ritrovato do-po 44 anni con alcuni suoi com-militoni lagunari che non vedevada tanto tempo. Nell'occasionealla socia simpatizzante dell'ANBRoberta ZANNINI, il BersagliereCasucci ha donato un fez e unfazzoletto cremisi.

MESTRE (VE)

Il Bersagliere Daniele TURATI,socio da molti anni della localeSezione ANB, ha portato all’alta-re il 23/05/2015 la cara figlia Eli-sabetta. La Sezione “S.Ten. G.Tambalo” si unisce alla gioia del-la famiglia ed augura un mondodi bene ai novelli sposi.

LEGNAGO (VE)

Raggiungere gli 80 anni non è og-gigiorno un traguardo impossibi-le. Così è avvenuto anche per ilBers. Marino PASOTTI di Premez-zo (VA) il quale ha festeggiatol’evento attorniato dai suoi familia-ri. Ad un certo punto ha sentitoprovenire da lontano una musicabersaglieresca che si avvicinavasempre più mentre tutti gli ospiti fingevano di non udire alcunché: saràstato da lassù la buonanima di La Marmora che voleva porgergli uncordiale augurio? No, era la fanfara A. Vidoletti di Vergiate che, invitatain segreto dalla sorella Marisa si avvicinava di corsa alla sua abitazio-ne. Emozione e lacrime del bersagliere mentre la fanfara lo festeggiavacon alcuni brani della nostra tradizione.

PREMEZZO (VA)

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I NOSTRI LUTTI

Bersagliere Rodolfo SMA-NIA socio fondatore dellaSezione sempre presenteai raduni e manifestazioniricordato da Bersaglieri eFamigliari con affetto.

BERGAMO Bers. Franco SONZOGNI,Classe 1941. Consiglieredella Sezione “Gen. ArturoScattini”. Ha prestato servi-zio come Sergente nelle ca-

serme di Caserta e di Pordenone negli anni1961/1962. Deceduto a Bergamo il 2/04/2015.

CREMONA Il 15 aprile 2015 è de-ceduto il BersagliereGiancarlo FRANCHIclasse 1943, già dell’8°ed iscritto alla Sezionedal 1967, ha ricoperto

con abnegazione e successo le cariche di; con-sigliere provinciale; vice presidente e consiglieresezionale nonché di capo pattuglia ciclisti. Al funerale hanno presenziato: la fanfara provin-ciale “Pietro Triboldi” di Cremona, 10 labari del-la provincia, i componenti della pattuglia ciclisti-ca sezionale e del gruppo femminile cremisidella Sezione.

MEOLO (VE)Il Bersagliere Riccardo DORET-TO, nato il 18 luglio 1926, fon-datore della Sezione é partitoper il suo ultimo viaggio il 27maggio 2015. La Sezione lo

ricorda e lo saluta con il pensiero dei nipoti.

PADOVAIl Bersagliere Renato BO-RILLE, già del 182° Gari-baldi, é deceduto il 26febbraio 2015. La Sezionedi Padova e i famigliari loricordano con affetto.

PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)

MIRANO (VE)Dopo una lunga malattia,affrontata da vigoroso ber-sagliere e accompagnatodal dono di una fortissimafede, ci ha lasciato il 10giugno il Bers. ErmannoBARBARO. Lo ricorda con affetto il bers. Luigi-no Antonello con tutti i suoi familiari, per il suogrande esempio di vita.

PARABIAGO (MI)Dopo lunga sofferenza èmancato il nostro Socio sim-patizzante Ermenegildo CA-RUGO. Ha sempre partecipa-to attivamente alle manifesta-

zioni bersaglieresche della Sezione, per questolo rimpiangiamo e lo consideriamo un Bersa-gliere a tutti gli effetti.

CUNEO La Sezione “Pietro ToselliM.O.V.M.” con le consorelle diAlba, Bra, Carrù, Dogliani, Mon-dovì, Racconigi, Saluzzo, Savi-gliano, ricordano con affetto lasignora Catterina Pepino deceduta il 18 aprile2015, coniuge del Bersagliere Comm. MarioIRALDO, Presidente Provinciale Onorario.

BOVOLONE (VR) Il 16 aprile 2015 ci halasciato il Bers. PaolinoFACCIONI classe 1943socio attivo della Sezio-ne. Viene ricordato datutti i soci con grandeaffetto.

Bersagliere SANTIMARIA Danilo, già dell'8°RGT Bersaglieri e socio attivissimo; ha suonatonelle Fanfare di Este e di Padova; tutti lo ricorda-no bersaglierescamente.

SALERNOBersagliere VETRUC-CIO Salvatore, nato il30 novembre 1947 aOtranto (LE), decedu-to a Eboli (SA) il 30giugno 2015.

Bersagliere Barolo ERMIDO,socio carismatico ha semprevissuto con passione la vitaassociativa, amato da Bersa-glieri e Famigliari.

Bersagliere Giuseppe AN-ZILIERO , socio fondatoree membro del Direttivo Se-zionale, Consigliere Pro-vinciale ha terminato la suacorsa il 11/02/2015 ricor-dato con affetto da tutti.

DESIO (MB) La Sezione ricorda il Bers.Giovanni DE LAZZARI, classe1940, già dell’8° Rgt. decedu-to il 27/04/2015. Orgogliosoe fiero di essere bersagliere,era iscritto alla Sezione dal 1980. Si è sempredistinto in tutti i Raduni Nazionali, Regionali eProvinciali, ottenendo anche un attestato di Be-nemerenza da parte della Presidenza Nazionale.

Bersagliere DIDONÈ Fran-cesco, socio fondatore dellaSezione sempre presente,già del 6° RGT Bersaglieriha terminato la sua corsa il06/04/2015.

ROVOLON (PD)

VILLA DEL CONTE (PD)

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CARICHE SOCIALI

AREZZO PROVINCIA Al 13 dicembre 2014 il Consiglio direttivo provinciale di Arezzo per iltriennio 2014-2017 risulta composto dai seguenti bersaglieri: PresidenteMario GHERARSI, Vice Mario ROGHI; Consiglieri Francesco DIMARCO, Palmiro SEVERI, Andrea CENSINI, Giovanni BALDINI,Alfredo ANDREINI. BARLETTA-ANDRIA-TRANIAl 31 gennaio 2015 la Presidenza del Consiglio Direttivo provincialeBAT per il triennio 2015/2018 risulta diretto dai seguenti Bersaglieri:Antonio LOMUSCIO e Vice, Tommaso LATTANZIO. BIELLAIl Consiglio Direttivo del 6 gennaio 2015 della Sezione ANB per il pe-riodo 2015/2017 è composto dai seguenti Bersaglieri: Presidente LU-SIANI Giuliano; Vice, VEGRO Giorgio; Segretario, STUPENENGOUmberto; Consiglieri: ZANELLATI Giannino, ALBERTINI Carlo,FOLLI Massimo, maestro Fanfara, TERREO Rodolfo, STUPENEN-GO Umberto; Sindaci, ANGELICO Massimo, ANGELICO Alberto,LANARI Alfio. BOLOGNA PROVINCIAAlla data del 16 dicembre 2014 il Consiglio sezionale e provinciale peril triennio 2014-2017 risulta composto dai seguenti bersaglieri: Presi-dente, EVANGELISTI Gabriele, Vice, LELLI Dante; Segretario, GA-BUSI Sergio; Consiglieri: BONORA Mauro, EVANGELISTI Emanue-le, ARMAROLI Gianni, Simp. RACCO’ Eliana, CAMPAGNA Stefa-no, GUIZZARDI Marco, PAGINATI Olindo. BORGARO TORINESEAlla data del 12 aprile 2015 la Sezione ANB risulta composta per glianni 2015-18 dai seguenti bersaglieri: Presidente GERACI Lucio: ViceBANZI Antonio; Segretario BOCCARDI Michele; Consiglieri, GARISMarcello (Tesoriere), GAIDO Corrado; Sindaci Revisori, GERACI Lu-ciano, PICONE Davide. CAMPOFILONE Alla data del 25 marzo 2015 il Consiglio direttivo sezionale per il trien-nio 2015-2017 risulta composto dai seguenti bersaglieri: AMABILILuigi, Presidente; MORICONI Luigi, Vice; MALAVOLTA Alduino,Segretario; GAMBINI Bruno, CANNELLA Stelio, SGARIGLIA Pri-mo, Consiglieri; CIARRIOCCHI Alteo, MARCONI Armando, CIAR-ROCCHI Marcello, Sindaci. CASTELLAZZO BORMIDA Al 17 gennaio 2015 il Consiglio Direttivo sezionale per il triennio2015-17 risulta composto dai seguenti Bersaglieri: Presidente, SilvanoMAGAROTTO; Vice Antonio GIANNETTA; Consiglieri: Angelo FA-VARO; Pierfranco CAPRIATA; Vincenzo ABELLO; Revisori, Simpatiz-zanti. Alessio GIACOMINI Franco CARPANI. Segretario, Simp. DanieleNOLE’. CEGGIA (VE)Alla data del 6 marzo 2015 il Consiglio direttivo della Sezione di Ceg-gia – Fanfara risulta composto dai seguenti bersaglieri: BRAGATO Ro-berto, Presidente; Vice GRANDIN Antonio; Consiglieri: BALDO Ma-rio Pietro, NADALON Sergio, GOBBO Arturo. CHIOGGIAAlla data del 29 marzo 2015 il Consiglio direttivo sezionale per il trien-nio 2015-2018 risulta composto dai seguenti bersaglieri: Presidente,COSTA Paride; Vice, CHIEREGATO Isidoro; Consiglieri, TASSO An-drea, BOSCOLO Giorgio Berto, DE ANTONI Giorgio. CIVITAVECCHIA (RM)Alla data del 18 novembre 2014 sono stati eletti all’unanimità per iltriennio 2014-2017 alla presidenza della Sezione i seguenti Bersaglieri:Presidente Antonio MANCINETTI; Vice Nicola TOMA; SegretarioOttavio RENZI; Amministratore Antonio MARTINELLI.

COLLEFERRO (RM) Il 13 aprile 2015 il C.D. della Sezione ANB risulta composto per iltriennio 2015-17 dai seguenti bersaglieri: Presidente Mauro CONTI;Vice Massimo PALITTI; consiglieri, Vincenzo NAPPO, Alfiero NEC-CIA, Massimiliano RENZI. Sindaci: Franco TEMPESTA, Silvio LO-RETI, Maurizio CONTI. Segretario /Amministratore, SimpatizzanteAlfredo COLUZZI.GIARRE (CT)Alla data del 13 agosto 2014 la nuova Sezione ANB risulta costituitadai seguenti bersaglieri: Presidente Salvatore GUARDO; Vice MarcelloZAPPALA’; Segretario Simp. Michele LA SPINA; Consiglieri MatteoCAVALLARO, Antonino LOMBARDO, Angelo PRIVITERA. SindaciVito LA rocca, Francesco LONGO, Maurizio TOMARCHIO. Supplen-ti Carmelo LA ROCCA, Enrico GALEANOIGLESIAS Alla data del 24 aprile 2015 il Consiglio direttivo per il triennio 2015-17 risulta composto dai seguenti bersaglieri: SANNA Sergio, Presiden-te; DESSI Nicolino, Vice; PILLICU Mario, Segretario e Capo Fanfara;Consiglieri: MILIA Marco, PILIA Roberto, DEIDDA Giuseppe. Sinda-ci: ARU Paolo, MURGIA Antonio. JESI (AN)Alla data del 26 marzo 2015 il Consiglio direttivo sezionale per il trien-nio 2015 – 2017 risulta composto dai seguenti bersaglieri: VINCEN-ZETTI Ivo, Presidente; Vice e Segretario, BEZZECCHERI Omero;Consiglieri, CARDINALI Francesco, CIATTAGLIA Daniele con dele-ga per la Fanfara; LUCARINI Giuseppe. Sindaci, LUCONI Gilberto,FREDDI Giuseppe, PADALINO Mariapace. L’AQUILANella seduta del Consiglio direttivo per il Triennio 2014-2017 risultanoeletti i seguenti Bersaglieri alle cariche di Presidente, SCIMIA Carmi-ne; Vice, CALDARELLI Carmine; Consiglieri: GIANFORTE Antonio,ALFONSI Augusto, MUCCETTI Pierluigi, ROSONE Dino; DE LU-CIA Cesare. Sindaci: SANTAMARIA Giovanni, MANCINI Italo, DECAROSILIS Gino. LEPORANO (TA)Al 19 novembre 2014 il Consiglio direttivo della Sezione ANB “F.For-naro” risulta composto dai seguenti bersaglieri: Presidente, Serg. Magg.CUSA Ignazio; Vice, TUNDO Pietro; Consiglieri M. llo GRAVINALuigi; Revisore TILLI Claudio. MACERATA Alla data del 27 ottobre 2014 il Consiglio direttivo della Sezione ANB“Capitano M. Burchi” per il triennio 2014 – 2017 risulta composto daiseguenti bersaglieri: Presidente, Carmine POSA; Vice, Enrico CHIA-RALUCE; Segretario PALLOTTA Giuseppe; Consiglieri: CHIARA-LUCE Enrico, DOMIZI Maurizio, FIORELLI Giuseppe, PALLOTTAGiuseppe, POSA Carmine, VALLESI Vincenzo; Sindaci revisori:CONTARDI Carlo, ROMAGNOLI Andino, VERDINI Onelio. MATERAAlla data del 15 febbraio 2015 il Consiglio Direttivo Sezionale per iltriennio 2015/2017 risulta composto dai seguenti Soci : Bers. EPIFA-NIA Antonio, Presidente; Bers. CIOLONNA Paolo, Vice; Consiglieri:Bers. Andrisani Michele; Simp. STIGLIANI Luciano; Simp. CARON-NA Virginia; Bers. TOLISANO Vincenzo, Bers. BRAIA Francesco.Sindaci: Bersaglieri: MARSICO Angelo, STELLA Giuseppe, BIANCOAngelo. Segretario Simp. VALENTE Antonio. A norma dell’Art. 21dello Statuto il Consiglio Direttivo Sezionale svolge anche le funzionidi Consiglio Direttivo Provinciale, in quanto nella provincia è presenteuna sola Sezione.

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MILITARIA

CRESTeuro 26,00

DISTINTIVOGiaccaeuro 3,00

DISCO ADESIVOeuro 2,00

PORTACHIAVIeuro 7,00

FERMACARTEeuro 16,00

GAGLIARDETTOeuro 10,00

STATUINABersagliere

euro 37,00

CRAVATTA Cremisi euro 18,00

CAPPELLO CON COCCARDA euro 85,00PIUMETTO 500 piume euro 100,00

FEZ d’ordinanzaeuro 27,00

STAMPA DEL CAMMARANO «19 settembre 1870»euro 6,00

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Nazionale tel. 06/5803611 - fax 06/5881040 e-mail: [email protected]

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GIOVEDI’ 17 SETTEMBRE21.00-22.30 Concerto della Fanfara Bersaglieri di Roma a favore della Comunità ebraica

Palazzo della Cultura al Portico di Oavia

SABATO 19 SETTEMBRE09.30 Alzabandiera Caserma Lamarmora - Via Anicia 23a Roma10.00-12.00 Staffea Commemorativa: Gianicolo – Breccia di Porta Pia10.15-10.30 Onori ai caduti della Repubblica Romana c/o Monumento a Garibaldi10.30-11.00 Fanfara Bers. al Gianicolo area belvedere del Gianicolo11.30-12.00 Onori ai Caduti della Breccia c/o Monumento alla Breccia di Porta Pia12.00-12.30 Fanfara Bers. a Porta Pia Monumento alla Breccia17.00-18.00 Fanfare Bers. in Cià Piazza di Spagna e Piazza del Popolo21.00-23.00 Concerto Cremisi delle Fanfare Bers. di Bergamo e di Roma, con la partecipazione della

Banda dell’Esercito e della Scuola di Danza dell’800 Piazza del Campidoglio

DOMENICA 20 SETTEMBRE09.00-10.30 Afflusso dei Radunisti Piazza del Colosseo10.30-11.45 Schieramento - Rassegna - Allocuzioni - Sfilamento11.45-12.00 Deposizione di Corona all’Altare della Patria12.00-12.30 Fanfare Bers. in Via dei Fori Imperiali21.00-22.30 Concerto Cremisi della Fanfara Bers. di Roma Museo Storico dei Bersaglieri a Porta Pia22.30 Ammainabandiera Museo Storico dei Bersaglieri a Porta Pia

Anniversario 145°Breccia di Porta Pia

PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI

Per esigenze organizzative il programma potrebbe subire alcune variazioni