Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione...

32
Anno XVIII n° 5 settembre 2010 - Sped. in AP D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 comma 2 - DCB Milano - Reg. Trib. Torino n. 3862 del 10/12/87 Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

Transcript of Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione...

Page 1: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

Anno XVIII n° 5 settembre 2010 - Sped. in AP D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 comma 2 - DCB Milano - Reg. Trib. Torino n. 3862 del 10/12/87

Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

Page 2: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

elHMoncada

2

El MoncadaPeriodico dell’Associazione

Nazionale di AmiciziaItalia-Cuba

Anno XVIII n° 5 - settembre 2010

Redazione e amministrazioneVia P. Borsieri, 4 - 20159 Milano

[email protected]

Direttore responsabile:Marilisa Verti

Progetto grafico e impaginazione:Liderno Salvador & Co.

In redazione:Federico Anfusio,Mauro Casagrandi

(corrispondente da La Habana) Falco e Tomy (vignette da Cuba)

Rocco Sproviero (i Circoli)

Hanno collaborato:

Maria Angelica Casula, Salim Lamrani, Sergio Marinoni,

Editore: Politeko - TorinoStampa:

grafica & stampa sas - Milano

Sped. in AP D.L. 353/2003 conv. inL. 27/02/2004 n° 46 art. 1 comma 2

- DCB Milano - Reg. Trib. Torino n. 3862

del 10/12/87

el Moncada è inviato gratuitamente agli associati

Tiratura di questo numero:6.000 copie

Chiuso in redazione: 10/09/2010

I 5 EROI - PRIGIONIERI DELL’IMPERO

SSoommmmaarr iioo

Editoriale 3

Il ritorno di Fidel 4

Sogni che diventano realtà 7

10° Congresso nazionale 10

La retorica dei Diritti Umani 18

dai Circoli 30

Indirizzi utili 31

Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cubavia P. Borsieri, 4 - 20159 Milano - tel. 02680862 - fax 02683037

[email protected] - www.italia-cuba.it

Iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale n° 82

elHMoncadahttp://www.italia-cuba.it/el_moncada/el_moncada.htm

Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cubacodice fiscale: 96233920584

Page 3: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

3

D odici anni. Sono passati dodici lunghi e pesantianni da quel 12 settembre in cui gli Usa scatena-rono tutto il loro odio nei confronti di Cuba arre-

stando degli antiterroristi anziché i terroristi. I Cinque so-no ancora in carcere, pagando secondo dopo secondo,minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, mese dopo me-se, anno dopo anno, la loro lealtà, il loro impegno versol’isola e la loro capacità nell’aver scoperchiato il vaso diPandora dei gruppi terroristici della mafia cubano-ame-ricana. Molti di questi gruppi, come le Dame in bianco,erano e sono tenuti in piedi da terroristi come SantiagoÁlvarez che recentemente, in un processo in Florida do-ve è stato condannato a due anni e mezzo di carcere perpossesso di esplosivi e armi che secondo lui dovevanoservire per attentati nell’isola, ha rivelato che proprio Mi-chael Parmly, ex capo dell’ufficio di rappresentanza Usaa Cuba, si era offerto di anticipare le sovvenzioni alle Da-me nei mesi in cui lo stesso Álvarez sarebbe stato presu-mibilmente in galera. I Cinque lo hanno detto apertamen-te. L’Fbi ha avuto le prove di quanto stava accadendo, eil risultato è stato che i terroristi circolano liberamente ei Cinque sono rinchiusi da dodici anni. Nella prima fase sono stati accusati di spionaggio e ter-rorismo, ma le critiche erano così inconsistenti che le au-torità statunitensi, comprese quelle giudiziali, hanno do-vuto ammetterne la vacuità. Sono poi stati processati perdelitti minori, ma le pene sono rimaste enormi e spropo-sitate, con ergastoli, decine di anni di carcere e divieti as-surdi e crudeli, come quello di vedere persone della fa-miglia a loro care. Il loro processo, più che alle personee a quello che hanno commesso, e che di fatto è il nulla,è stata una causa intentata nei confronti di Cuba che do-veva essere punita per insubordinazione, a qualsiasi prez-zo e in qualunque modo, perché si era permessa di ribel-larsi al diktat di chi si considera tuttora il padrone delcontinente (e forse anche del mondo) contagiando come“una mela marcia”, secondo la famosa frase di Kissin-ger, il continente latinoamericano. È per questo che i Cin-que sono ancora lì, è per questo che non accennano ad af-fievolirsi i toni e a diminuire gli attacchi mediatici con iloro ripieni di menzogne e di luoghi comuni, nei confron-ti dell’isola. Sono diminuiti i finanziamenti, causa dellacrisi: per il 2010 solo un bilancio gestito dalla Usaid dipoco più di 20 milioni di dollari per finanziare gruppi en-tro e fuori Cuba tra cui brilla CubaNet una delle primepagine web create per diffondere propaganda contro laRivoluzione Cubana in Internet, con le sue pubblicazio-ni e le notizie riprese dai giornali di tutto il mondo. Sitratta di bricioline, in effetti, se si pensa che dal 1999 al2007 il totale dei finanziamenti è stato di 2.323 milionidi dollari. Evidentemente, e come si può notare anche da

una semplice osservazione, i semi gettati nel passato han-no trovato un fertilissimo terreno nel mondo mediatico esono già diventati dei grandi alberi. Eppure quella partesana del mondo che non si è fatta ottenebrare il cervelloin questo ultimo decennio, quasi in parallelo con i finan-ziamenti dell’Usaid per condizionare i media, si è strettaattorno a Cuba e ai Cinque. In oltre 150 paesi sono sortiComitati e Gruppi di solidarietà. Striscioni con la loro ef-fige sono sulle montagne più alte del mondo, dall’Orien-te al Latinoamerica, migliaia di persone si uniscono o-vunque per chiedere la loro liberazione, comprese centi-naia di cittadini statunitensi che hanno coinvolto scritto-ri, artisti, sportivi, uomini di affari e altri personaggi chestanno spingendo con forza per la liberazione dei Cinque.Una lezione per non arrendersi, per continuare a lottareper le idee giuste. H

E approfittiamo dell’editoriale per un saluto a due perso-naggi che, almeno fisicamente, non saranno più al fian-co di Cuba, lo statunitense Lucius Walker leader dei “Pa-stori per la pace”, pastore protestante, uno dei primi arompere il blocco Usa organizzando le Carovane per lapace che portavano aiuti a Cuba sfidando la repressionedel governo Usa e le minacce di morte dei controrivolu-zionari e il cubano Tomy, al secolo Tomás Rafael Rodrí-guez Zayas sagace e incisivo vignettista che collaboravaanche con el Moncada. Due personaggi diversi, di duepaesi differenti, con un conflitto non dichiarato e unila-terale (da parte Usa) in corso da Cinquanta anni, ma en-trambi con uno spirito che superava le barriere in nomedell’amore e della onestà. Lo stesso amore e la stessa o-nestà che caratterizzano i Cinque Eroi. HMarilisa Verti

Dodici anni in cella: il prezzo dell’amore e dell’onestà

editoriale

Sotto, da sinistra,Lucius Walker e Tomás Rafael Rodríguez Zayas,conosciuto come Tomy.

Page 4: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

4

Il potere mediaticoCon la malattia si è buttato a capofit-to nella lettura di libri, saggi, notiziedi agenzia e altro ancora per analiz-zare, capire e cercare di agire perchèil mondo non vada a catafascio. Lasua impressionante velocità di letturache sin dalle prime ore del mattinogli permette di divorare libri, leggeredalle 200 alle 300 news giornalierevia cavo, seguire affascinato le vicen-de di Wikileaks e della rete amplia lasua sete di conoscenza e la sua capa-cità di comprensione: “Internet ci hamesso in mano la possibilità di co-municare con il mondo. Prima nonpotevamo contare su questo strumen-to, e ora è finito il tempo dei segreti.O, almeno, così sembra. Siamo da-vanti a un giornalismo investigativodi alta tecnologia, come lo definisceil New York Times. Siamo di fronteall’arma più pericolosa che sia mai e-sistita: la comunicazione” e, aggiun-ge: “Il potere della comunicazioneera ed è nelle mani dell’impero e diambiziosi gruppi privati che hannofatto uso e abuso di questo strumen-to. Per questo i media sono stati fab-bricati da questo potere che ora o-stentano”. Come non essere d’accor-do con questo pensiero? Prima diqualsiasi azione i media si avventanocome belve affamate sulla vittima de-signata, abili a ribaltare la realtà e afar passare per nemico colui che inrealtà è il buono e così, come ricorda-va Malcom X: “Se non state attenti, imedia vi faranno odiare le personeche vengono oppresse e amare quel-le che opprimono”. Il pensiero unicomediatico che monta un processo perun morto a Cuba di sciopero della fa-me, ancorchè se curato con dovizia eche dimentica letteralmente gli oltreventi indios mapuche prigionieri po-litici nel ‘democratico’ Cile e ancheloro in sciopero della fame anche inquesto dimostra la sua potenza, lastessa che fa puntare al mondo il ditocontro Cuba rea di non ascoltare gliordini che le arrivano indirettamentedagli Usa tramite i ‘dissidenti’ prez-

e ha aggiunto: “Lì, in quella stanza diospedale riuscivo solo a guardarmi at-torno, totalmente ignorante sul perchèdegli strumenti e delle apparecchiatu-re medicali. Non sapevo neppurequanto sarebbe durato quel tormento ese avrei preferito vivere o morire. L’u-nica speranza che avevo era che si fer-masse il mondo, e mi sono chiesto piùvolte se era il caso che i medici conti-nuassero a tenermi in quelle condizio-ni, anzichè lasciarmi morire”. La suaonestà è disarmante. Non capita spes-so - anzi è estremamente raro - cheuno statista del suo calibro confessicon semplicità le proprie debolezze ei suoi timori, gli stessi che affliggonochiunque si ammali in maniera grave,che colpiscono chi soffre. È davverosingolare che emozioni, fatti, situazio-ni tanto private vengano rese pubbli-che. Solitamente si tende a ostentareforza, a vendere l’immagine del lotta-tore a tutti i costi, di quello che com-batte la malattia e la sconfigge. Difronte alla malattia, ancorché se gra-ve, diventiamo tutti un po’ bugiardi eci vergognamo nel dichiarare le nostrepaure, la nostra debolezza, le nostrefragilità. Fidel no. Lui ha raccontatocome si è sentito, e questo fatto da unpunto di vista giornalistico sarebbeuna notizia di per sé: con le sue paro-le ha ribaltato l’immagine del politicoche nasconde il suo male per sembra-re forte, per non correre il rischio diperdere il potere. Il leader cubano an-che in questo caso ha scelto la stradadella verità, quella sincerità che loaccompagna da sempre e che forse lorende odioso al potere intriso di men-zogne e ipocrisie e che tante ne ha in-tessute attorno all’isola e alla sua fi-gura. Con la verità, che è rivoluzio-naria, Fidel si è guadagnato la fiduciae l’amore dei cubani, ma non solo,anche di coloro che sul pianeta aspi-rano a un destino diverso, a un mon-do migliore. E che anche con questaintervista non sono andati delusi. In-fatti, dopo aver messo in gioco le sueemozioni, Fidel esprime le preoccu-pazioni per il mondo.

È ancora lì, alla faccia di chi lovoleva morto, di chi gli avevagià organizzato il funerale, di

chi sosteneva che non era il vero Fi-del quello che appariva nelle imma-gini. E invece no. Con 84 anni appe-na compiuti, il grande uomo che perquasi cinquanta anni ha guidato conmaestria il suo Paese fuori dalle trap-pole imperialiste, ha rilasciato di-chiarazioni, fatto visite, incontri (tracui con Daniel Estulin, autore deisaggi sul ristretto gruppo di Bilde-berg, quello dei potenti che intendo-no indirizzare le sorti del mondo a lo-ro piacimento), si è riunito con scien-ziati, economisti, intellettuali e diplo-matici cubani; ha assistito a una ses-sione straordinaria della AssembleaNacional, ovvero del Parlamento cu-bano. Si è anche speso in un lungo di-scorso con gli studenti dell’Univer-sità de La Habana anche per ribadirela necessità di lavorare per la pace, hapartecipato a tavole rotonde televisi-ve, ha lanciato strali e messo in guar-dia sui rischi di guerra, soprattuttonucleare, e ha anche concesso unalunga intervista, di ben cinque ore, aCarmen Lira Saade, direttrice de LaJornada, quotidiano messicano chescrive: “In ciò che non hanno ottenu-to in 50 anni i suoi nemici più feroci,con bloqueo, guerra, attentati, è riu-scita la malattia di cui nessuno sa diche cosa si sia trattato ma su cui tuttihanno speculato. Una malattia che,piacesse o no al Governo, si è trasfor-mata in ‘Segreto di Stato’”.

Onestà anche nelle emozioniRibatte Fidel: “La mia malattia non ècoperta da alcun segreto di Stato. Perquattro anni mi sono dibattuto tra lavita e la morte, e ora mi sento resusci-tato”. Lo ha confessato con sempli-cità, raccontandole il suo “calvario”degli ultimi quattro anni, in particola-re dei terribili luglio e agosto 2006 incui è stato un continuo “entrare e usci-re dalla sala operatoria, intubato, rice-vendo cibo attraverso vene e catetericon frequente perdita di conoscenza,”

Il ritorno di Fidel

Marilisa Verti

Onestà, preoccupazione per la guerra nucleare,autocritica sugli errori e altro ancora nell’intervista a La Jornada

Page 5: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

5

la sua esistenza e io sono coinvoltocon quello che accadrà. Ho ancoramolte cose da fare”.

Un movimento per la pace nel mondoE tra le cose da fare c’è una nuovasfida: quella di dare vita a un movi-mento contro la guerra nucleare:“Creare una forza di persuasione in-ternazionale per evitare che si realiz-zi questa colossale minaccia”, dice, eprosegue: “All’inizio ho pensato checi sarebbe stato un attacco nuclearealla Corea del Nord, ma poi mi sonocorretto perché mi sono reso contoche la Cina avrebbe esercitato il dirit-to di veto nel Consiglio di Sicurezza... ma la situazione dell’Iran non lablocca nessuno, perchè non ci sonoveti cinesi e neppure russi. Poi è arri-vata la risoluzione (delle Nazioni u-nite e anche se hanno votato Brasilee Turchia il Libano non lo ha fatto, equindi la decisione è stata presa”. Eallora si è messo a studiare con curala situazione. Come sempre ogni a-spetto è sezionato e analizzato neiminimi dettagli, così il leader è pron-to a passare ad altri le informazioniacquisite, riesce ad arricchire ulte-riormente il suo bagaglio di cono-scenze e convoca gli esperti che rie-sce a coinvolgere grazie al suo cari-sma, alla sua preparazione, ma ancheal suo entusiasmo. Così è accadutoanche per la guerra nucleare e sono i-niziati gli incontri con econo-

ti, alla velocità normale nel mondoper la banda larga. Per questo motivo il Governo cubanodà la priorità di connessione non achi può pagarsi il servizio, bensì a chine ha la maggiore necessità, comemedici,accademici, giornalisti, pro-fessionisti, quadri del governo e clubdi Internet per uso sociale. Di più nonsi può fare”. Ma Fidel è ottimista epensa che presto Cuba potrà risolve-re questa situazione. Il riferimento èal cavo sottomarino che dal porto deLa Guaira, in Venezuela, arriverà si-no alle vicinanze di Santiago de Cu-ba e permetterà all’isola di disporredi banda larga e di un ampliamentodel servizio. Carmen Lira Saade ap-profitta del riferimento a Internet e alblocco per chiedergli se è vero che èantistatunitense e mantiene una fer-rea posizione di odio verso quel pae-se. “Niente affatto. Perché odiare gliStati uniti se sono solo un prodottodella storia?” è la pronta risposta delleader cubano che poi si lancia in unaanalisi sulla situazione, su cosa staaccadendo e sulle sue preoccupazio-ni. “Alla luce di tutte le informazioniche studio con cura, ho ben chiari iproblemi della tirannia mondiale e irischi di un attacco nucleare che por-terebbe alla deflagrazione di questomondo. Ho fatto e sto facendo sforziper migliorare le mie condizioni fisi-che perché non voglio essere assentein questo periodo. Il mondo è nellafase più interessante e pericolosa del-

zolati e che dunque non rispetterebbei diritti umani anche se, guarda caso,sono i cubani ad essere vicepresiden-ti della Commissione che porta que-sto nome in seno all’Onu. I mediascivolano sulle fosse comuni di Uri-be, grande amico dell’occidente, suimorti ammazzati, sui sequestrati esulle violenze in Honduras dopo un‘democraticissimo’ colpo di Statoche ha tolto dai piedi Manuel Zelaya,legittimo presidente, sì, ma troppo vi-cino alle idee dell’Alba e si incancre-niscono a cercare i nei della societàcubana, eludendo persino l’enormelavoro di solidarietà da sempre attua-to dai cubani nonostante le penurieimposte dall’unilaterale blocco Usa.Fidel non ne parla, ma invece diceche i media, “nonostante abbianopreteso di conservare intatto il loropotere non ci sono riusciti. Lo stannoperdendo giorno dopo giorno. E nelfrattempo altri, molti, moltissimi,stanno emergendo ogni momento”.Si riferisce a Wikileaks e, per il mon-do latinoamericano, a Telesur, allaTelevisione culturale dell’Argentina,a Canal Encuentro e a tutti quei me-dia, pubblici o privati che fronteggia-no il poderoso mondo informativo re-gionale transnazionale dai consorziglobalizzati per tutto e che fornisco-no divertimento, musica, intratteni-mento, notizie, cultura, così da ap-piattire tutto.

Internet e CubaFidel ricorda che grazie alla rete,chiunque voglia oggi può essereinformato sulle manipolazioni ad o-pera dei potenti gruppi imprendito-riali locali o regionali con i complot-ti per detronizzare o eliminare gover-ni o personaggi della politica, ma an-che sulla ‘tirannia’ esercitata dal-l’Impero attraverso le transnazionali.“Eppure Cuba è fuori da questo qua-dro, perchè dispone a malapena di uningresso Internet per tutto il Paesepari a quello di qualsiasi hotel Hiltono Sheraton”. Per questo collegarsicon Internet a Cuba è sfinente equando si naviga sembra di essere alrallentatore. Il motivo di ciò? Il rifiu-to statunitense di permettere all’Isolal’accesso a Internet mediante uno deicavi sottomarini in fibra ottica chepassano vicino alle coste cubane.“Cuba si vede così costretta a prende-re il segnale da un satellite, fatto cheinnalza considerevolmente i costi delservizio che il governo deve pagare eimpedisce di disporre di una maggiorampiezza di banda che offrirebbel’accesso a una gran quantità di uten- Þ

Fidel Castro parlaagli sudenti dellauniversità de La Habana(foto: R. Chile)

Page 6: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

6

influirono in lui equanto alterarono lasua vita le minacce diattentati e gli attentatistessi di cui fu vittima:“Non potevo stare innessuna parte, non a-vevo un posto dovevivere…” I tradimentierano all’ordine delgiorno e lui dovevasaltare da un posto al-l’altro…”Scappare al-la Cia, che compravatanti traditori, a voltetra la stessa gente dicui uno si fidava, nonera una cosa sempli-ce; ma alla fine, in o-gni modo, ci si devo-

no assumere le responsabilità, e iomi assumo la mia. Non darò la col-pa ad altri…”, sostiene il dirigenterivoluzionario.Gli dispiace di non aver fatto corre-zioni allora, anche se fortunatamenteoggi il problema si sta affrontando.Con lo slogan: “L’omosessualità nonè un pericolo, l’omofobia sì”, si èsvolta recentemente in molte cittàdell’Isola la terza Giornata Cubanaper il Giorno Mondiale contro l’O-mofobia. Oggi a Cuba, gli sforzi pergli omosessuali includono iniziativecome il cambio di identità dei tran-sessuali o le unioni di civili tra perso-ne dello stesso sesso. Dal 2008 sonopraticati gratuitamente gli interventiper il cambio di sesso e in autunno ilParlamento cubano presenterà unprogetto di legge per le unioni legalidelle coppie di fatto. Nessuno è per-fetto, ed è normale sbagliare. Il diffi-cile è riconoscerlo e agire per sanaregli sbagli passati e far sì che non ac-cadano più. Quanto sta accadendoora a Cuba su omosessualità e o-mofobia è una lezione per il mondointero. Al termine dell’intervista Fidel “faun brindisi perchè “nel mondo del fu-turo si abbia una sola Patria”.“Cos'è questa storia che uno è spa-gnolo, un altro inglese, altri africani?E che alcuni possiedano più di altri?Il mondo del futuro dovrà essere co-mune, e i diritti degli esseri umanidovranno venire prima dei diritti in-dividuali. E sarà un mondo ricco, do-ve i diritti saranno uguali per tutti.“Come si arriverà a questo mondo,comandante?”, gli chiede CarmenLira Saade. La risposta è veloce eprecisa: “Educando…, educando ecreando amore e fiducia”.Bentornato, Comandante. H

Omosessualità e omofobiaFidel non si risparmia neppure quan-do parla del Blocco e delle sofferen-ze che ha procurato ai cubani, manon tergiversa di fronte alla questio-ne della omosessualità e del fatto chea Cuba cinquanta anni fa vennero di-scriminati gli omosessuali. Anzi, sene assume tutta la responsabilità: “Sequalcuno è responsabile, sono io...”.Ovviamente è una responsabilità po-litica per non aver impedito che ciòavvenisse, ma ancora una volta, èstraordinario che un grande leaderammetta pubblicamente pecche e er-rori . “È vero che in quei momentinon mi potevo occupare di quel tema… Ero immerso, principalmente, nel-la Crisi d’Ottobre, la guerra, le que-stioni politiche…”, dice.“Per questo divenne un serio e graveproblema politico, Comandante”, loincalza la direttrice de La Jornada.“Comprendo, comprendo… Noi nonlo sapemmo valutare … sabotaggi si-stematici, attacchi armati, si succede-vano tutto il tempo: avevamo tanti etanto terribili problemi, problemi divita o di morte, sai, che non prestava-mo sufficiente attenzione”. Ma leinon demorde: “La persecuzione degliomosessuali poteva avvenire con mi-nore o maggior protesta, in qualsiasiparte. Ma non nella Cuba rivoluzio-naria”.“Comprendo: è come quando il san-to pecca, vero?… Non è lo stesso selo fa il peccatore, no?”, dice Fidel ab-bozzando un tenue sorriso, per poi ri-tornare serio: “Guarda: pensa tucom’erano i nostri giorni in quei pri-mi mesi della Rivoluzione: la guerracon gli yanquee, il tema delle armi e,quasi simultaneamente a questo, gliattentati contro la mia persona…”Fidel rivela quanto ‘tremendamente’

misti, scienziati, comunicatori e altroper studiare il meccanismo utile a im-pedire l’orrore di questa tremendaminaccia Non tutti hanno capito lagravità di una situazione che portereb-be alla scomparsa di buona parte del-l’umanità, e per questo Fidel dice: “Ilmondo deve mobilitarsi per convince-re Barack Obama a evitare la guerranucleare. Lui è l’unico che può per-mettere o bloccare che si schiacci ilbottone”. E Fidel chiede alla giornali-sta: “Conosci l’attuale potere nuclearedi vari paesi del mondo, paragonatocon quello dell’epoca di Hiroshima eNagasaki? Quattrocentosettantamilavolte il potere esplosivo di ognunadelle due bombe che gli Stati uniti lan-ciarono su quelle due città giapponesi.Quattrocentosettantamila volte in più!Questa è la potenza delle 20 mila arminucleari che -si calcola- ci sono ogginel mondo.Con una potenza molto inferiore -consolo 100- si può già produrre un inver-no nucleare in grado di oscurare total-mente il mondo. Un minuto dopo l’e-splosione, oltre la metà degli esseri u-mani sarà morta, la polvere e il fumodei continenti in fiamme oscurerannola luce del sole, e le nebbie assolutetorneranno a regnare nel mondo, co-me ha scritto Gabriel García Márquezin occasione del 41ºanniversario diHiroshima: “Un inverno di piogge a-rancioni e di gelidi uragani invertiran-no il tempo degli oceani e rovesceran-no il corso dei fiumi, i cui pesci saran-no morti di sete nelle acque ardenti?L’era del rock e dei trapianti di cuoreritornerà alla sua glaciale infanzia.”Uno scenario apocalittico che il co-mandante vorrebbe evitare, e su cuinon si risparmia, segno che il suo a-more per l’umanità è più importantedelle cure per la sua salute.

La direttricede La Jornada

Carmen LiraSaade, mentre

intervistaFidel Castro

Page 7: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

7

C omunque lo si voglia consi-derare: lucida analisi, postu-lato etico, sogno o chiaro pro-

getto per il futuro, sicuramente Fidelha sempre avuto ben chiare le ideesul tema del diritto alla salute. E certamente la salute ha svolto unruolo importantissimo nella politicadi Cuba dopo il 1959.Immediatamente dopo il trionfo del-la Rivoluzione, si è cominciato a in-vestire sulla formazione del persona-le, sulla cura e sulla prevenzione af-finché tutta la popolazione dell’Isolapotesse beneficiare dell’assistenzasanitaria completa e gratuita. Attual-mente, soprattutto tenendo contodelle limitate risorse economiche diquesto piccolo paese, Cuba ha realiz-zato una quantità impressionante diobiettivi in materia di sanità pubbli-ca. Questo è risaputo in tutto il mon-do ed è riconosciuto anche da coloroche non perdono occasione per criti-care Cuba in altri campi.Ma Cuba non si è limitata a pensareal proprio popolo. La sua sensibilitàper la salute pubblica è stata sempreaccompagnata da un’etica della soli-darietà, di aiuto e di cooperazionecon i popoli più poveri e bisognosi ditutto il mondo. Già dagli anni ’60 hainiziato a inviare medici e infermieriin altri paesi e organizzare facoltà dimedicina, soprattutto in Africa, dovesi sono formati centinaia di medici.Dal 1966, quasi 4.000 studenti stra-nieri si sono laureati presso univer-sità cubane di medicina e alcuni diloro hanno ricoperto e ricoprono lacarica di ministri della sanità e sotto-segretari nei paesi in via di sviluppo.

La Scuola Latino-Americana di MedicinaAttualmente, circa 30mila studentistranieri studiano medicina a Cuba,circa 10mila dei quali presso la Scuo-la Latino-Americana di Medicina.Quest’ultima è sorta dopo il tragicopassaggio, nel 1998, degli uraganiGeorges e Mitch, che hanno provoca-to un enorme numero di perdite uma-ne e danni materiali incalcolabili neiCaraibi e in Centro America, colpen-do disastrosamente popolazioni e-marginate e senza assistenza sanita-ria. In questo contesto Fidel Castroha concepito l’idea di un ProgrammaIntegrale di Salute (di aiuto medicogratuito per la regione e gli altri con-tinenti), e una Scuola Latino-Ameri-cana di Medicina (come parte soste-nibile di quell’aiuto). Egli disse cheera arrivata l’ora che si formasseroprofessionisti umani impegnati nelleloro comunità, un vero “esercito di

camici bianchi”.Per il futuro, quindi, occorreva pro-grammare non solo l’invio di aiutinell’immediatezza dei disastri natu-rali, ma un’assistenza a lungo termi-ne per rafforzare i sistemi sanitari lo-cali, e una scuola di medicina a Cubain cui potessero studiare con borse distudio giovani provenienti da quellelocalità. L’obiettivo a lungo termineè quello che i medici formati dai cu-bani possano offrire un’adeguata as-sistenza sanitaria nei loro paesi sosti-tuendo via via i medici cubani.Il 15 novembre 1999, nelle struttureche erano state dell’Accademia Na-vale Granma, donata dal Ministerodelle Forze Armate al Ministero del-la Salute Pubblica, alla presenza dinumerosi Capi di Stato e di Governoche partecipavano al IX Vertice Ibe-ro-Americano, è stata ufficialmenteinaugurata la Elam, Escuela LatinoAmericana de Medicina.

Sogni che diventano realtàMaria Angelica Casula

Elam, la scuola di medicina cubana per il mondo

Il plastico della (Elam)Scuola Latino-Americana di Medicina

“Da tanta miseria è possibile liberarsi solo con la morte; e a questo li aiuta lo Stato: a morire. Il 90 per cen-to dei bambini delle campagne è divorato dai parassiti che dalla terra vanno ad annidarsi tra le unghie deiloro piedi scalzi. La collettività si commuove alla notizia del sequestro o dell’assassinio di una creatura, marimane criminalmente indifferente di fronte all’assassinio in massa che si commette con le migliaia di bam-bini che muoiono tutti gli anni per mancanza di mezzi, agonizzando fra rantoli di dolore […]. L’accesso a-gli ospedali dello Stato, sempre strapieni, è possibile solo con la raccomandazione di un alto personaggiopolitico che chiederà al disgraziato il suo voto e quello di tutta la famiglia affinché Cuba continui a essereuguale o peggio”. Fidel Castro: “La storia mi assolverà”, 1953

Þ

Page 8: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

8

Le lezioni erano iniziate nel mese difebbraio, con circa 1.900 giovani,principalmente del Centro-America.Il 20 agosto 2005 l’Elam ha laureatoi primi 1.610 medici. A novembre2009, a dieci anni dalla sua istituzio-ne e in cinque sessioni di laurea, ilaureati erano complessivamente7.256, provenienti da oltre 30 paesidiversi. Tra essi 34 erano statuniten-si. Gli iscritti alla Scuola a marzo2010 erano quasi 10mila, provenien-ti da oltre 55 paesi: Caraibi e Ameri-ca latina (104 dalle comunità indige-ne), Africa, Medio Oriente, alcune i-sole del Pacifico e anche Stati uniti(130 iscritti). Il 75 per cento dei bor-sisti sono figli di operai e di contadi-ni. Circa il 50 per cento degli studen-ti sono donne.L’obiettivo di questa istituzione uni-versitaria è stato ed è la formazionedi medici di medicina generale di ba-se per l’esercizio delle cure primarienei rispettivi paesi con le loro neces-sità e specificità. La caratteristicadella loro preparazione è lo sviluppodi valori etici professionali, interna-zionalisti e di cooperazione con unalto livello di sensibilità umana, uni-te a un’elevata preparazione tecnico-scientifica. L’operato dei medici for-mati dall’Elam dovrebbe anche con-tribuire allo sviluppo umano sosteni-bile e favorire le trasformazioni so-ciali che portino quelle località a mi-gliori indicatori di salute, qualità divita e benessere. È per questo che l’u-nica cosa che si chiede agli iscritti èche, una volta laureati, ritornino alleloro località d’origine per esercitarela professione senza speculare sullamalattia e sugli infermi.I principi di formazione nella Scuolasono gli stessi che si applicano aglistudenti cubani, con un identico pia-no di studio di sei anni e un identicorigore. Anche per loro vale la conce-zione cubana della salute come dirit-to umano che deve essere garantito atutti da professionisti che credono nelproprio lavoro e che sono disposti afare sacrifici per eseguirlo.Il processo di selezione degli studen-ti per l’accesso all’Elam avviene neirispettivi paesi d’origine attraverso leAmbasciate cubane su cui convergo-no le segnalazioni di governi, leaderdelle comunità, Ong, partiti di sini-stra, associazioni di amicizia con Cu-ba, e a volte anche da chiese e grup-pi religiosi. Negli Stati uniti questafase è gestita dall’Interreligious Or-ganization for Community Organiza-tion (Ifco / Pastori per la Pace). Perl’iscrizione si tiene conto delle indi-

cazioni di Cuba, ovvero che si trattidi giovani con la vocazione per lamedicina e con scarsa o nessuna pos-sibilità di studiare nel proprio paese.Sono richiesti la provenienza da fa-miglie a basso reddito, 18-25 annid’età, un diploma di scuola superioree il superamento di un test attitudina-le. Inoltre, gli studenti sono tenuti adassumere l’impegno dopo la laurea diesercitare nelle zone svantaggiatedella loro comunità. Questo impegnonon è vincolante, ma le statistiche in-dicano che viene onorato da oltre il90 per cento dei laureati.Molti degli studenti godono di borsedi studio internazionali, ma comun-que nessun studente né la sua fami-glia deve sopportare costi o pagaretasse per il corso di studi. Gli iscrittiricevono gratuitamente vitto e allog-gio, uniformi, materiale scolastico,libri di testo in spagnolo e articoli datoeletta di base. Inoltre, gli studentiricevono un piccolo stipendio mensi-le in pesos cubani per le proprie ne-cessità personali.Il corso di studi è suddiviso in diecisemestri e l’ultimo anno è uno stage.Tutte le lezioni, i testi e i materiali so-no in lingua spagnola. Gli studentidevono essere, quindi, in grado dileggere, scrivere, partecipare a di-scussioni in classe e fare diagnosi cli-niche in spagnolo. La maggioranzadegli studenti proviene da paesi dilingua spagnola, ma per quelli di lin-gua madre diversa, o che non cono-scono sufficientemente l’idioma, èprevisto l’arrivo a Cuba fino a sei me-si prima dell’inizio dell’anno accade-mico affinché possano partecipare acorsi intensivi di spagnolo così dapoter seguire il Programma Premedi-cal, un corso di transizione che ha loscopo di unificare il più possibile leconoscenze delle matricole che esco-no dai corsi di studio dei rispettivi

paesi con livelli di preparazione dif-ferenti.Per i primi due anni gli studenti stu-diano le scienze di base e sono ospi-tati nella sede dell’Elam, a circa 35chilometri da La Habana. La struttu-ra funziona come un campus. Gli stu-denti vivono in alloggi-dormitori incondizioni piuttosto spartane e man-giano nelle mense della struttura. Ilcibo è quello tradizionale cubano, masono previsti alimenti diversi per chiha problemi di dieta o di religione.Oltre all’accesso alle aule, alle bi-blioteche e alle sale studio, gli stu-denti hanno a disposizione un picco-lo bar e un gran numero di attività ri-creative: dagli sport ai corsi di danzae di arte. Inoltre sono previste attivitàin cui attraverso danza, musica, tea-tro, letteratura e film si può eviden-ziare la cultura dei paesi di prove-nienza così come la partecipazione aeventi culturali cubani. Attualmentein questa struttura sono ospitati circa3.300 giovani che frequentano il pri-mo e il secondo anno. Gli studenti ailivelli più alti continuano gli studipresso le altre 21 facoltà di Medicinadel paese dove si formano per i re-stanti quattro anni frequentando lecliniche a fianco dei futuri medici diCuba. Dopo il sesto anno di tirociniogli studenti devono sostenere un Esa-me di Stato, lo stesso che affrontanoi cubani.Nei piani di studio viene sempre te-nuta presente la provenienza dellostudente e quindi il paese dove presu-mibilmente andrà a esercitare. In al-cuni di questi, infatti, sono ancorapresenti malattie che Cuba ha debel-lato già da tempo, come la poliomie-lite, per esempio. La valutazione del-le situazioni economiche, culturali eambientali e sociali che influisconosul settore della salute potrà servire araggiungere una formazione specifi-

Alcuni studenti di varie

nazionalità della(Elam) Scuola

Latino-Americana di Medicina

Page 9: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

9

ca e come base di progetti per la pro-mozione della salute. Gli studenti ap-prendono anche ad effettuare diagno-si senza il supporto di apparecchiatu-re sofisticate che in alcune localitàsono inesistenti o inutilizzabili pervari motivi, come la mancanza di e-nergia elettrica.Il corso di studi è molto impegnativo.Per diversi studenti il clima, il cibo ele abitudini cubane sono differenti daquelli del loro paese. Molti non pos-sono permettersi di tornare a casa pervari anni a causa dei costi del viag-gio. Tuttavia, la motivazione è moltoforte e gli abbandoni del corso sonopochi. Anzi, gli studenti di alcunipaesi hanno ideato un programma e-stivo e trascorrono parte delle lorovacanze in servizio presso le loro co-munità d’origine, sotto la supervisio-ne di professori cubani. Questo a vol-te ha fornito un aiuto sostanziale aisistemi sanitari locali, come nel casoper l’epidemia di dengue a Teguci-galpa, Honduras, dove oltre 400 stu-denti hanno lavorato in brigate sani-tarie per controllare l’epidemia e, so-prattutto, per fornire vitali informa-zioni e istruzioni alla popolazione.L’Esame di Stato Nazionale obbliga-torio alla fine dei corsi abilita legal-mente all’esercizio della professionedi medici secondo le norme stabilitedal sistema cubano e dà la possibilitàdi richiedere, ove previsto, il ricono-scimento del titolo nei paesi d’origine.Purtroppo, in alcuni paesi persiste laresistenza di associazioni di medici.In Honduras, Brasile, Messico e Ar-gentina, i laureati hanno dovuto lot-tare per vedere riconosciuti i loro stu-di. Per la verità, la diffidenza è dimi-nuita con la scoperta che questi dot-tori tornano nei loro paesi per lavora-

re in luoghi generalmente trascuratidagli altri medici e non nei grandi o-spedali. La maggior parte dei laurea-ti sono tornati nei loro luoghi d’origi-ne, anche se non tutti. Alcuni di loro,dopo anni in cui non potevano eser-citare, alla fine hanno rinunciato sce-gliendo di vivere in Spagna, dove iltitolo cubano è riconosciuto.La situazione sta lentamente mutan-do e nel luglio 2008, il MedicalBoard of California ha concesso il ri-conoscimento alla Escuela Latino A-mericana de Medicina (Elam). I lau-reati sono ora ammessi a partecipareai programmi di formazione post-laurea in California e possono faredomanda per il rilascio di autorizza-zioni.Diversi laureati, si fermano o ritorna-no a Cuba per frequentare i Corsi diSpecializzazione.Studenti ed ex studenti dell’Elam dueanni fa hanno costituito un’associa-zione internazionale che si è riunitaper la prima volta all’estero, a Lega-ne ad Haiti, il 17 aprile 2010.I 97 partecipanti rappresentavano glioltre 700 laureati dell’Elam che, co-stituitisi nel primo Contingente Inter-nazionalista Henry Reeve, sono arri-vati ad Haiti dopo il terremoto digennaio per prestare le cure medichealla popolazione.Ultimamente, l’Elam ha anche varca-to le frontiere di Cuba. Infatti, nel-l’ambito dell’Alba, il Venezuela hacreato nel suo territorio una Elam constudenti provenienti da diversi paesi.Oltre 25 mila studenti venezuelani sistanno formando con la partecipazio-ne diretta dei professori cubani cheprestano la loro opera in tutti gli sce-nari in cui gli studenti si trovano,compreso il programma del Barrio

Adentro di quel paese.La Elam riceve spesso la visita di nu-merose delegazioni, sia di privati cit-tadini di tutto il mondo sia di presti-giose personalità che sempre pronun-ciano parole di elogio. Tra esse laDottoressa Margaret Chan, direttricegenerale dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità che alla fine di ot-tobre 2009 ha detto: “Mi onora rivol-germi a voi, un gruppo internaziona-le di Medicina assai privilegiato, per-ché vi formate con principi nobili, eritornerete alle vostre origini, in luo-ghi con situazioni sanitarie svantag-giate, ma alle quali voi porterete oranumerosi vantaggi.”. “L’influenza diCuba nella vostra formazione è di-mostrazione del suo impegno nel cer-care di raggiungere l’equità nella sa-lute, e questo merita il mio più gran-de rispetto”.E anche la Chiesa Cattolica ha piùvolte espresso il suo apprezzamentoper la Elam. Durante una sua visitanel febbraio del 2008, il CardinaleTarcisio Bertone, Segretario di Statodi Benedetto XVI, ha affermato: “Èun segno eminente della vocazioneinternazionale di Cuba” e ha escla-mato: “È cosi che diventano realtà leidee di cooperazione e solidarietà. Lasolidarietà con i più poveri e conquelli che hanno più bisogno in unmondo dove il diritto alla salute nonesiste per tutti”. Il 19 giugno 2010, ilSegretario della Santa Sede per leRelazioni con gli Stati, MonsignorDominique Mamberti, ha visitato laScuola definendola «prestigiosa» eha precisato: “Uno si mette al servi-zio delle persone malate per aiutarlea superare la malattia, e la medicina èuna relazione da persona a persona,tra il medico e il malato, e questo ri-

chiede una grande qualitàscientifica e umana”.Durante la cerimonia diconsegna delle prime lau-ree della Scuola Latino-Americana di MedicinaFidel ha detto: “…. Per-mettetemi di sognare. So-lo che dopo mezzo secolodi lotta sono assoluta-mente sicuro che nessunopotrà dire dei sogni diCuba, come disse Cal-derón de la Barca, ‘tuttala vita è sogno, e i sogni,sogni sono’ ”.A dieci anni dalla sua na-scita, l’Elam confermache i sogni di Cuba conti-nuano a trasformarsi inrealtà. H

Uno deilaboratori

Page 10: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

10

nostra minore visibilità e un calo degli iscritti e dell’au-tofinanziamento con cui si sostenevano i nostri Circoli. Purtroppo constatiamo, con profonda tristezza, che laframmentazione della sinistra continua e che non si in-travvede una prospettiva di soluzione a breve termine.

Nonostante questo difficile contesto, l’attività di solida-rietà con Cuba dell’Associazione Nazionale, dei Coor-dinamenti Regionali e dei Circoli è proseguita in modopersistente. Dal nostro ultimo Congresso le attività politiche più im-portanti sono state: nel settembre 2008 la promozione ela partecipazione a Roma alla manifestazione indetta dalComitato Italiano Giustizia per i Cinque; l’organizza-zione a Terni nell’ottobre 2008 dell’Incontro Europeo diSolidarietà con Cuba che ha visto la partecipazione diorganizzazioni di 28 nazioni; nel maggio 2009 l’invio diotto giovani a La Habana per partecipare a un importan-te evento sui Cinque; l’organizzazione nell’ottobre 2009a Milano della manifestazione per la liberazione deiCinque Eroi, che ha visto la partecipazione di oltre4.000 tra associati e simpatizzanti; l’iniziativa organiz-zata a fine gennaio 2010 per commemorare la scompar-sa del compagno Arnaldo Cambiaghi, storico presiden-te dell’Associazione, che ha visto la partecipazione didiversi personaggi politici e sindacali e che ha costitui-to un momento unitario importante nell’ambito della si-nistra; le varie iniziative intraprese tra aprile e maggio2010 per contrastare la campagna mediatica contro Cu-ba e che ci hanno visto, tra le altre organizzazioni, pro-motori dei sit-in unitari a Bruxelles davanti alla Com-missione Europea, a Roma davanti alla sede della RAIe a Milano davanti alla sede del Corriere della Sera.

A queste attività del Nazionale vanno aggiunte le centi-naia di iniziative promosse dai Circoli o dai Coordina-menti Regionali, sia come interventi per una correttainformazione su Cuba sia come parte del lavoro di soli-darietà portato avanti attraverso i gemellaggi.Un discorso a parte meritano anche le due grandi cam-pagne di solidarietà promosse dall’Associazione Nazio-nale, che hanno trovato un positivo riscontro sia all’in-terno che all’esterno dell’Associazione. La prima è sta-ta quella nell’autunno 2008 in occasione dei tre uraganiche hanno devastato Cuba. I fondi raccolti in pochi me-si e inviati a Cuba dall’insieme dell’Associazione han-no raggiunto i 59.000 euro. La seconda, in collaborazio-ne con medi Cuba-Europa, è stata quella per l’acquisto

Dopo oltre 50 anni dalla sua vittoria, nonostante gliattacchi militari, economici e mediatici che ha do-

vuto subire, la Rivoluzione cubana non solo ha saputocostruire un avvenire per il proprio popolo, ma tuttorarappresenta un punto di riferimento per nuove forme diaggregazione e di integrazione tra i popoli latinoameri-cani - come l’ALBA - per le lotte di emancipazione deipaesi del Terzo Mondo e per tutti coloro che nel mondooperano per una qualità della vita più equa e più a mi-sura d’uomo.Stiamo vivendo un momento particolare in cui il capita-lismo e l’imperialismo dimostrano il loro fallimentonella politica economica e di giustizia sociale. Questomodello è disastroso perché produce ricchezza per po-chi e miseria per molti, genera problemi ambientali esaccheggio indiscriminato delle risorse naturali, causaconflitti militari e calpesta quei valori morali che do-vrebbero essere la base per una tranquilla convivenzapacifica tra i popoli.In tutti i cosiddetti Paesi Industrializzati i “cantori” dellibero mercato e della globalizzazione stanno facendopagare la crisi economica, finanziaria e occupazionaleai lavoratori, ai pensionati e alle classi sociali più debo-li, innescando una guerra tra poveri che provoca anchesituazioni di razzismo e di xenofobia nei confronti deimigranti.

In Italia, Cuba continua a essere oggetto di attacchi daparte di quasi tutte le forze politiche e dei mezzi di co-municazione cosiddetti indipendenti, che dimostranouna volta di più la loro dipendenza, la loro doppia mo-rale, la loro non conoscenza o il travisamento dellarealtà cubana.Quest’anno la campagna mediatica è stata particolar-mente forte, organizzata in modo congiunto da lobbiesanti-cubane statunitensi ed europee, con l’obiettivo discreditare la Rivoluzione cubana utilizzando il falso pre-testo della violazione dei Diritti Umani che, al contrario,a Cuba sono pienamente rispettati e garantiti.In questi ultimi anni, abbiamo assistito inoltre all’evol-versi di una profonda crisi politica nella sinistra italia-na, sfociata nella totale sparizione di suoi rappresentan-ti alla Camera e al Senato.Questo fatto significa che, all’interno di queste due im-portanti istituzioni, l’Associazione Nazionale non puòpiù contare su nessuna forza politica “amica” in cui tro-vare sostegno, ad esempio, per portare avanti la lotta perla liberazione dei Cinque Eroi oppure per la richiesta diestradizione di Luis Posada Carriles, terrorista interna-zionale responsabile dell’assassinio del nostro conna-zionale Fabio Di Celmo oltre che dell’attentato nel 1976a un aereo di Cubana de Aviación che ha provocato lamorte di 73 persone. Attualmente questo terrorista cir-cola libero negli Stati Uniti protetto dal Governo di que-sto paese e dalla mafia cubana.La crisi della sinistra è comprovata anche dalla notevo-le diminuzione di attività delle sue organizzazioni allequali partecipava l’Associazione, che ha causato una

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

DOCUMENTO COMMISSIONE POLITICA

Page 11: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

11

supportare, anche con nuove idee e con le nuove tecno-logie esistenti, i compagni che già vi lavorano.Riteniamo che aumentare gli sforzi per rendere più ef-ficace questo settore sia fondamentale, dato che in fu-turo la lotta, e la relativa controinformazione, si svilup-perà sempre di più nel campo mediatico.

Un altro argomento che meriterebbe una maggior cono-scenza da parte di tutta l’Associazione è il lavoro, ilruolo e il valore nella solidarietà di mediCuba-Europa.È questa un’organizzazione di secondo grado, costitui-ta non da persone ma da organizzazioni di solidarietàcon Cuba, attualmente di 11 paesi europei, nella qualel’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba rap-presenta l’Italia. Opera esclusivamente in campo medi-co su progetti e campagne di impatto nazionale concor-dati con il Ministero della Salute Pubblica di Cuba.La nostra Associazione ha contribuito fin dall’inizio al-la nascita e allo sviluppo di questa organizzazione a li-vello europeo e fa parte della sua Giunta Direttiva. Perl’impatto politico che riveste e per i risultati ottenuti -finora un valore materiale di oltre 8 milioni di euro -Cuba considera mediCuba-Europa di estrema importan-za per lo sviluppo della solidarietà, come riportato neidocumenti approvati agli Incontri Europei di Terni 2008e di Sofia 2010.

Come già è stato detto più volte negli ultimi DirettiviNazionali, è necessario individuare, sulla base delle e-sigenze espresse da Cuba, un progetto nazionale che ab-bia un impatto generale. Questo potrà essere realizzatoutilizzando parte dei contributi derivanti dal Cinque perMille e prevedendo una durata di un paio d’anni in mo-do che il finanziamento al progetto, al quale potrannocontribuire tutti i Circoli, possa assumere una portatamaggiore. Ovviamente sarà opportuna anche la ricercadi contributi finanziari da parte di enti pubblici. I moti-vi per cui non è stato ancora possibile andare avanti inquesto intento sono dovuti soprattutto alle difficoltà de-rivanti dai profondi cambiamenti in atto in questi ulti-mi anni in molte strutture cubane.Abbiamo sempre chiarito che per noi è indispensabileche la parte cubana destinataria del progetto ci forniscatutta la documentazione formale e nei tempi dovuti, pri-ma di tutto perché dobbiamo renderne conto a coloroche ci hanno sostenuto e poiché l’utilizzo dei contribu-ti del Cinque per Mille - e questo vale anche per i con-tributi erogati dalle istituzioni pubbliche - sono sogget-ti per legge a rendicontazione entro termini stabiliti.Purtroppo, a parte i progetti realizzati con mediCuba-Europa (che è in relazione diretta con il Ministero del-la Salute), come è accaduto a molti dei nostri Circoli, ledifficoltà sono state numerose e a volte gravissime.

Negli ultimi anni si è avuta una partecipazione ridotta aiviaggi di conoscenza organizzati dall’Associazione Na-zionale e alla Brigata Internazionale di Lavoro JoséMartí dovuta a diversi fattori: vanno sicuramente con-siderati il peso della crisi economica e una disaffezioneall’obiettivo di conoscere l’esperienza rappresentatadalla società costruita dalla Rivoluzione cuba-

di un farmaco antitumorale a uso pediatrico che Cubanon poteva più comprare per via del blocco. Attraversoquesta campagna è stato garantito l’intero fabbisognodi Cuba per un anno di questo medicinale, obiettivo checi proponiamo di continuare.

Alla metà del mese di maggio 2010 si è tenuto a Sofia,in Bulgaria, l’Incontro Europeo di Solidarietà con Cu-ba, in cui sono stati approvati accordi che tracciano lelinee-guida di lavoro delle associazioni europee neiprossimi anni.La lotta al blocco e quella per la liberazione dei Cinquerivestono una priorità assoluta, ma molto importanti so-no stati ritenuti la continuazione della lotta per elimina-re la “Posizione Comune Europea” nei confronti di Cu-ba, lo sviluppo della capacità di comunicazione del mo-vimento di solidarietà attraverso Cubainformación -mezzo informativo alternativo dei compagni spagnolisulla realtà cubana - per mezzo di collaboratori delle di-verse organizzazioni europee di amicizia con Cuba, e ilrafforzamento e l’ampliamento di mediCuba-Europa.

Per quanto riguarda la comunicazione dell’Associazio-ne in Italia, da quest’anno la nostra rivista bimestrale ElMoncada, che viene inviata a tutti i nostri iscritti e a 700biblioteche italiane, è stata affiancata dal bollettinoinformatico Amicuba, che viene inviato ogni 15 giornia circa 6.500 indirizzi di posta elettronica. Pertanto in-vitiamo ogni Circolo a inoltrarlo ai propri associati. Ilsito-web dell’Associazione Nazionale, e quelli deiCoordinamenti Regionali, continuano a svolgere la lo-ro funzione di fornire informazioni su Cuba e sulle at-tività del Nazionale e dei Circoli.Data l’importanza che rivestono questi mezzi nel dareuna corretta informazione su Cuba è necessario un lorogenerale miglioramento individuando tra i nostri asso-ciati altri collaboratori che in modo volontario possano

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Þ

ArnaldoCambiaghi,storico presidentedell’Associazione

Page 12: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

12

Un altro fatto importante sarà la formazione del nuovoComitato Direttivo Nazionale che dovrà dirigere l’As-sociazione Nazionale nei prossimi anni.Proponiamo che i candidati a questo incarico che saran-no sottoposti all’approvazione dell’Assemblea Congres-suale abbiano queste peculiarità: innanzitutto la dispo-nibilità all’impegno di partecipare alle periodiche riu-nioni, perché senza di essa tutte le altre caratteristiche,per positive che siano, vengono a cadere. Altri aspettideterminanti per la scelta dei candidati dovranno esserequelli di avere una concezione e una visione nazionaledell’Associazione, capacità, rappresentatività sia in ter-mini territoriali sia per numero di tesserati. Ci sono altri due aspetti che dovranno essere considera-ti: il primo è quello di evitare di proporre come candi-dati coloro che sono decaduti per assenze ingiustificatedal CDN uscente e il secondo è l’individuazione di gio-vani che hanno dimostrato di sapersi impegnare e di a-vere la volontà di continuare a impegnarsi. Anche se lapartecipazione dei giovani alle riunioni del CDN uscen-te non è stata esaltante, occorre insistere su questa stra-

da per permettere lorodi iniziare a fare espe-rienza e per garantire ilrinnovamento e la con-tinuità.

Infine vanno affrontatitemi che regolano lavita interna e i rapportiesterni della nostra As-sociazione.Per questo occorre chei Coordinamenti Re-gionali riprendano ilruolo politico per il

quale sono stati costituiti, cioè la funzione di raccordotra il Nazionale e i Circoli, supporto alla loro nascita esviluppo, e quello di contatto con le istituzioni a livelloregionale o locale, sia come rapporto politico, sia per ilsostegno a iniziative di solidarietà con le province cu-bane gemellate.Per un suo miglior funzionamento, se lo reputa necessa-rio, ogni Coordinamento potrà dotarsi di una strutturache tenga conto delle proprie caratteristiche ed esigen-ze, dandosi un programma annuale di lavoro per lo svi-luppo della solidarietà.Dato che la solidarietà non è solo quella materiale ma èsoprattutto politica, diventa quindi necessario il contri-buto di tutti i Circoli e non solo di quelli volonterosi. Perquesto proponiamo che lo Statuto debba rendere piùvincolante l’adesione dei Circoli al Coordinamento chedeve essere costituito in quelle regioni dove esiste piùdi un Circolo e al quale devono partecipare tutti i Circo-li presenti in quella regione.È necessario affrontare il problema di costruire e man-tenere, a livello nazionale e locale, i rapporti con le isti-tuzioni, con i partiti politici, con i sindacati, con asso-ciazioni democratiche, con altre forze rappresentativedella società civile, ben sapendo che il percorso è irto didifficoltà.

na. Si rende sicuramente necessaria un’analisi ap-profondita di questa congiuntura per invertirne la ten-denza.Per quanto riguarda la Brigata Internazionale JoséMartí, invitiamo l’ICAP a predisporre programma e da-ta della stessa possibilmente all’inizio dell’anno in mo-do di consentire alla Segreteria Nazionale ed all’appo-sito gruppo di promozione che si è costituito di avviareper tempo una campagna mirata.Questo settore che negli anni passati rappresentava unadiscreta fonte di autofinanziamento per l’Associazione,attualmente ha avuto un notevole rallentamento (per ilsecondo anno consecutivo la brigata di lavoro interna-zionale è stata organizzata addirittura in perdita). Restacomunque valido come impegno politico, come investi-mento finalizzato a una reale conoscenza della Rivolu-zione e all’attività solidale della nostra Associazione.Attualmente i viaggi vengono organizzati con Amistur,l’agenzia di viaggio dell’ICAP, con la quale sarà oppor-tuno individuare anche nuove proposte, per periodi dibassa stagione turistica e a costi più contenuti, che con-sentano la partecipa-zione ai giovani o aipensionati.Riguardo alla brigata,proprio quest’anno èstato creato un apposi-to gruppo di lavoro, af-fiancato alla SegreteriaNazionale, che ha ini-ziato, attraverso glistrumenti e le nuovetecnologie di comuni-cazione, la divulgazio-ne di questo importanteappuntamento con l’o-biettivo di coinvolgere i giovani e impegnandoli nelle at-tività dell’Associazione.

Dall’ultimo Congresso Nazionale, l’Associazione ha a-vuto un calo di circa il 15 % degli iscritti, pur mantenen-do nel 2009 un numero di 4.460 associati suddivisi in 82Circoli presenti in 16 regioni italiane. La platea congres-suale pertanto sarà composta da 157 delegati, in rappor-to di 1 delegato ogni 30 iscritti o successiva frazione di15.Sono varie le ragioni che hanno determinato questa dimi-nuzione: dalla minore attività svolta verso l’esterno allesituazioni di difficoltà dovute alla crisi politica delle for-ze di sinistra, a situazioni economiche e occupazionaliche hanno colpito i lavoratori, tra questi parecchi nostriassociati. Comunque sarebbe importante capire specifi-che situazioni che hanno registrato un calo molto supe-riore alla percentuale registrata a livello nazionale.Per questo l’impegno dei nuovi Direttivo Nazionale e Se-greteria Nazionale sarà quello di elaborare un programmadi intervento in accordo con i Coordinamenti Regionali ei singoli Circoli finalizzato al recupero e all’incrementodegli iscritti, tenendo presente che per ottenere dei risul-tati è necessario sviluppare iniziative politiche con al cen-tro Cuba e la sua Rivoluzione.

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 13: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

13

ste istituzioni in modo di avere la possibilità, più che inpassato e sempre con l’aiuto dell’ICAP, di invitare figu-re politiche, storiche, della cultura o di altri settori del-la Rivoluzione, non solo per svolgere attività con l’As-sociazione ma per facilitare l’avvio dei rapporti con isti-tuzioni, partiti e sindacati.

Come Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cubaribadiamo infine il nostro impegno di solidarietà con ilpopolo cubano e con i suoi rappresentanti istituzionali.Continueremo la lotta contro il blocco economico, per laliberazione dei Cinque, per la restituzione della Base diGuantánamo, per una corretta informazione sulla realtàcubana, per difendere la Rivoluzione cubana nel nostropaese e dovunque ci troviamo, per lo sviluppo dell’ami-cizia e della solidarietà tra i popoli e per il rispetto del-la legalità internazionale.Per questo motivo il nostro compito sarà quello di pro-seguire la nostra azione nei confronti delle istituzionipolitiche e sociali italiane e verso tutte le forze politichee democratiche del nostro paese. H

È bene ribadire che gli auspicabili rapporti di cui sopranon devono in nessun modo interferire con la totale auto-nomia dell’Associazione che deve essere mantenuta a tut-ti i livelli. Ogni accenno di divisione frutto di questioniche nulla hanno a che fare con la nostra attività è danno-so non solo per l’Associazione stessa ma soprattutto perla solidarietà con Cuba. Per questo è necessario ritornareai valori che sono alla base della nostra Associazione.L’ICAP resta il nostro principale referente cubano. Do-po i numerosi cambiamenti avvenuti in questi ultimi an-ni a Cuba, è fondamentale capire quale sia il suo ruoloattuale, al fine di ottimizzare il nostro lavoro con questaistituzione cubana. Riteniamo che sia necessario avereun incontro ufficiale con l’ICAP al più alto livello inmodo che possano essere discusse direttamente tutte leproblematiche esistenti, sia a livello nazionale sia a li-vello di Delegazioni Provinciali cubane e di Coordina-menti Regionali.Anche se attualmente vi sono buoni rapporti con l’Am-basciata e con il Consolato cubano in Italia, auspichia-mo una maggiore e più stretta collaborazione con que-

3° capoverso sostituire con “A partire da tale terminela decisione ha effetto di sospensione, e nel caso …(invariato fino a termine capoverso)”.5° capoverso dopo “Il Comitato di Garanzia” aggiun-gere “su richiesta della Segreteria Nazionale”.6° capoverso (aggiuntivo) La delibera di espulsione haeffetto di radiazione dall’ANAIC e deve essere resanota a tutte le sue realtà territoriali.

ARTICOLO 10 - riscrittoLa tessera di socio a qualsiasi titolo rilasciata dal Cir-colo, è unica per tutto il territorio nazionale ed è emes-sa annualmente dall’Associazione Nazionale.Le strutture dell’Associazione ad ogni livello hannol’impegno principale di sostenere tutte le iniziative chesono promosse dall’Associazione Nazionale e di soste-nere la stessa finanziariamente.Il Comitato Direttivo Nazionale stabilisce le modalitàdel tesseramento, la quota minima associativa ed ilcontributo che per ogni tessera sottoscritta deve essereversato all’Associazione Nazionale. I Circoli non pos-sono aumentare la quota minima stabilita.I circoli hanno l’obbligo di versare le quote di compe-tenza dell’Associazione Nazionale e di consegnare itagliandi delle tessere rilasciate alla Segreteria Nazio-nale, nei modi e nei tempi stabiliti dal Comitato Diret-tivo Nazionale, in modo che il socio possa esercitare ipropri diritti, compreso quello dell’informazione.Le organizzazioni territoriali sono titolari, nel proprioambito geografico, di piena autonomia nelle iniziative,purché rispettino gli scopi e gli indirizzi dell’Associa-zione e le norme dello Statuto. Qualora le iniziative sisvolgano in un ambito geografico di interesse di piùstrutture, è d’obbligo informare e cercare la collabora-zione di tutte le strutture interessate.

ARTICOLO 13° capoverso - sostituire con “L’ANAIC è un’associa-zione di promozione sociale senza fini di lucro, auto-noma, pluralista e si colloca nel vasto movimento pro-gressista e antifascista del nostro Paese”.

ARTICOLO 2Punto a) Dopo il punto sostituire con “Negli ambitispecifici, si impegna a promuovere e sollecitare lacooperazione tecnica, scientifica, economica e cultu-rale.”Punto d) eliminare “senza fini di lucro”Punto e) Sostituire con “curare la pubblicazione di pe-riodici, monografie, documenti, ecc., tanto a mezzostampa come attraverso l’utilizzo di altri supporti di-sponibili al fine di favorire:• Una precisa e corretta informazione nella sua sfera diinteressi.• La conoscenza reciproca della storia, della cultura edella realtà socio-economiche dell’Italia e di Cuba.• La crescita e formazione dei propri iscritti.

ARTICOLO 8 Punto a) aggiungere “per iscritto al Circolo di appar-tenenza”. Punto c) sosituire con: “su delibera del Comitato diGaranzia a seguito di decisione dell’assemblea dei so-ci del Circolo di appartenenza o del Comitato Diretti-vo Nazionale, in caso di eccezionale gravità … (inva-riato fino al termine del terzo caso).2° capoverso sotituire con “ La decisione dell’assem-blea dei soci o del Comitato Direttivo Nazionale deveessere tempestivamente comunicata agli organismi di-rigenti nazionionali e all’interessato con comunicazio-ne scritta entro tre giorni.

DOCUMENTO COMMISSIONE STATUTO

Þ

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 14: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

14

immediatamente sostituito”Penultimo capoverso sostituire con “Il Presidente, la Se-greteria Nazionale o singoli suoi componenti possono de-cadere in qualsiasi momento, o per dimissioni o con unvoto della maggioranza assoluta del Comitato DirettivoNazionale. Se decade il Presidente automaticamente de-cade la Segreteria Nazionale”.Ultimo capoverso al termine aggiungere “e sopravvenu-te esigenze logistiche”.

ARTICOLO 14Punti da a) a h) sostituire il tempo infinito del verbo conl’indicativo presente.

ARTICOLO 173° capoverso aggiuntivo L’Amministratore non può fa-re parte del Comitato Direttivo Nazionale né del Collegiodei Sindaci Revisori.

ARTICOLO 18 2° capoverso eliminare “durano in carica tre anni”.

ARTICOLO 195° capoverso sostituire “tre supplenti” con “due supplen-ti”.8° capoverso sostituire “propone” con “delibera sulla va-lidità della decisione del CDN sullo scioglimento o sulcommissariamento”.

ARTICOLO 203° capoverso sostituire “È possibile costituire …” con“Nelle città in cui sia costituito più di un circolo, deve es-sere costituito un comitato cittadino di cui dovranno farparte tutti i Circoli presenti nel territorio cittadino”.4° capoverso riscrivere: “in occasione dell’AssembleaCongressuale Nazionale, tutte le cariche decadono e de-vono essere rinnovate”.5° capoverso, 1° linea riscrivere “- discutere l’attività as-sociativa a carattere nazionale, locale e regionale”.9° capoverso sostituire la parola “luogo” con “loco”.11° capoverso dopo “a sé intestato” inserire “Eventualideroghe potranno essere valutate dalla Segreteria Nazio-nale conformemente al mandato del Comitato DirettivoNazionale” Segue invariato.

ARTICOLO 212° capoverso aggiuntivo “Nelle regioni in cui sono pre-senti più di un circolo, deve essere costituito il Coordina-mento Regionale”.3° capoverso sostituire “Possono partecipare” con “Pos-sono essere invitati a partecipare”.

ARTICOLO 22Al fondo aggiungere “o istituzioni”.

ARTICOLO 261° capoverso Sostituire con “L’Associazione Nazionaledi Amicizia Italia-Cuba ha sede legale a Milano in ViaPietro Borsieri n. 4. Ogni necessità di modifica che inter-venga prima della scadenza congressuale sarà deliberatadal Comitato Direttivo Nazionale”. H

ARTICOLO 12 - riscrittoL’Assemblea Congressuale è convocata una volta ogniquattro anni dal Comitato Direttivo Nazionale.L’Assemblea Congressuale è composta dai delegati elet-ti nei congressi di Circolo.Il numero dei delegati al Congresso Nazionale è stabilitodal Comitato Direttivo Nazionale, sulla base del numerodi soci presenti all’interno del singolo Circolo.L’Assemblea Congressuale è valida con la presenza del-la maggioranza dei delegati.Fissa… (ok tutto il capoverso).L’Assemblea Congressuale è sovrana … (ok tutto il capo-verso).Elegge il Comitato Direttivo Nazionale, il Collegio deiSindaci Revisori e il Comitato di Garanzia, ed i supplen-ti a detti organismi della misura del 20% (arrotondata pereccesso) degli effettivi e comunque nel numero minimodi due, con il voto della maggioranza assoluta dei delega-ti presenti.Partecipano di diritto al Congresso Nazionale, con la so-la facoltà di parola, i componenti uscenti del ComitatoDirettivo Nazionale, del Collegio dei Sindaci Revisori,del Comitato di Garanzia. Essi hanno il diritto di voto sedelegati dalle assemblee congressuali di Circolo.Possono partecipare … (ok tutto il capoverso).L’Assemblea Congressuale può essere convocata in viastraordinaria a richiesta:- Della maggioranza qualificata (2/3) del Comitato Diret-

tivo Nazionale.- Del 50 % dei Circoli.- Del 30 % degli iscritti.L’assemblea Congressuale delibera … (ok tutto il capo-verso).Le votazioni si svolgono di norma in modo palese, oppu-re con scrutinio segreto qualora è richiesto da almeno il20 % dei delegati presenti all’assemblea.Qualora fossero presenti … (ok tutto il capoverso).Ad ogni Assemblea Congressuale ordinaria e straordina-ria, qualsiasi carica precedentemente acquisita decade ele funzioni di direzione sono assunte in forma transitoriadalla Presidenza del Congresso.Eliminare ultimo capoverso.

ARTICOLO 132° capoverso aggiungere “e dotarsi di specifiche com-missioni tematiche”.3° capoverso sostituire il primo e il secondo “Propone”con “decide”.4° capoverso dopo il punto sostituire con “Il rendicontoeconomico e finanziario consuntivo deve essere predispo-sto e approvato entro il 31 maggio dell’anno successivo;il rendiconto preventivo deve essere predisposto e appro-vato entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello acui si riferisce. I rendiconti approvati devono essere co-municati ai Circoli.”5° capoverso sostituire “ Il Comitato Direttivo Naziona-le decide, previa proposta del Comitato di Garanzia, su-gli …” con “Il Comitato Direttivo Nazionale decide e sot-topone al Comitato di Garanzia gli …”6° capoverso sostituire “la posizione resasi vacante do-vrà essere sostituita” con “decade dall’organismo e va

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 15: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

15

rere che tale esperienza non debba essere accantonata, mavada migliorata, aggiornando la strategia alle nuove esi-genze di Cuba, tenendo conto dei cambiamenti avvenuti,soprattutto burocratici, che negli ultimi anni hanno crea-to molte difficoltà, se non proprio ostacoli, all’attività disolidarietà.

Occorre che venga fatta chiarezza sulle procedure da se-guire per autorizzazioni, protocolli ecc, sulle istituzionicui rivolgersi, sulle responsabilità, e che ci sia garanzia diricevere in tempi brevi le documentazioni attestanti l’ese-cuzione di lavori per i progetti, le ricevute per donazionisia di materiale che di denaro o di eventuali variazioni de-gli organismi interessati.Contemporaneamente occorre che vengano posti in esse-re meccanismi atti a favorire davvero la formazione ed il

rafforzamento dei Coor-dinamenti Regionali, inmodo che non vadanopersi i rapporti già con-solidati.

Riteniamo valida la col-laborazione con medi-Cuba-Europa, suggeren-done la continuazione; lacampagna per gli antitu-morali pediatrici ha avu-to una ottima partecipa-zione popolare anche ex-tra associazione, cosache aumenta anche la no-stra visibilità.Tuttavia pensiamo chenon ci si possa limitare aquesta, e che il Naziona-le (come è già stato deli-berato dal C. DirettivoNazionale) debba avereun proprio progetto, cheverrà co-finanziato daNazionale, Circoli,Coordinamenti Regiona-li e ricercando contributidalle istituzioni.In sostanza la politicadell’Associazione Na-zionale deve tendere alla

formazione ed al buon funzionamento dei Coordinamen-ti, contrastando situazioni di protagonismo personale, econtemporaneamente coinvolgendo l’Associazione tutta,Coordinamenti compresi, al raggiungimento di tutti gli o-biettivi (gemellaggi, progetto nazionale e mediCuba-Eu-ropa); non ci deve essere competizione o concorrenza.Occorre far comprendere che tutti gli obbiettivi sono a fa-vore del nostro unico riferimento politico che è e sarà Cu-ba e la sua Rivoluzione e trovare un equilibrio fra le va-rie opzioni. H

Dopo oltre 13 anni dalla firma del protocollo con l’I-CAP, che dava inizio ai “gemellaggi”, visti numero-

si cambiamenti, sia di strategia che di normative, avvenu-ti in questi anni, riteniamo fondamentale da parte dell’I-CAP un’analisi ed una valutazione su questa esperienza,al fine di conoscere in quale direzione e quali iniziativeintraprendere nel prossimo futuro.Tutti i contributi ricevuti dai Circoli danno un giudiziomolto positivo all’esperienza dei cosiddetti ‘gemellaggi’fra le regioni italiane e le provincie cubane, sottolinean-do che:- hanno migliorato la distribuzione degli aiuti nell’isola,che prima convergevano tutti nella capitale, creando unsuper lavoro all’Icap di La Habana con conseguenti di-sfunzioni;- hanno reso possibile la creazione di rapporti più direttied efficaci fra le istituzio-ni locali cubane ed i com-pagni responsabili deicircoli o dei coordina-menti, permettendo l’in-dividuazione di effettivibisogni dei territori, equindi la costruzione diprogetti di intervento piùmirati, con il duplice ri-sultato di essere davveroutili alla popolazione cu-bana, e di essere uno stru-mento molto efficace peri circoli per la raccolta difondi e di aiuti;- hanno permesso una co-municazione precisa cir-ca gli scopi delle varie i-niziative solidali versol’esterno, con la conse-guenza che persone egruppi o associazionimosse inizialmente soloda intenti umanitari sonostati portati a conoscenzadelle motivazioni politi-che della nostra solida-rietà, arrivando a condivi-derle;- hanno contribuito moltosia alla crescita di capa-cità di- rigenziale di molti compagni, sia a rapporti fa-vorevoli con istituzioni locali a tutti i livelli.

Per il futuro, visto che il Nazionale, compatibilmente conla situazione di bilancio, ha intenzione e possibilità direalizzare in proprio progetti di solidarietà, si presentanodue possibilità: concentrare tutte le risorse su un unicoobbiettivo o far convivere la precedente esperienza con lanuova situazione.In base a tutto quanto esposto in precedenza siamo del pa-

DOCUMENTO COMMISSIONE SULLA SOLIDARIETÀ

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 16: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

16

i futuri organismi dirigenti dovranno assumere una po-sizione politica forte sul tema della comunicazione. Varespinta la tendenza prettamente congressuale a discute-re e parlare tanto di comunicazione senza poi rendereconcrete le idee.

El Moncada deve restare senza alcun dubbio il nostro or-gano di stampa ufficiale cercando, con lo sforzo di tutti,di renderlo sempre di più un organo di riflessione e ana-lisi oltre che di informazione, sia sulla politica dell’asso-ciazione che sulle sue iniziative nazionali e locali. In o-gni caso la sua funzione deve restare centrale per la no-stra associazione e anche la campagna di presenza nellebiblioteche nazionali deve essere incentivata richiedendoil contributo concreto di tutti i circoli per far sì che il no-stro organo di stampa possa essere letto anche dai non so-ci. Questo aspetto è di fondamentale importanza ancheper l’ampliamento e l’ulteriore radicamento territorialedella nostra associazione.

Amicuba. Il nostro bollettino bisettimanale, che ha vistol’uscita di 12 numeri finora, dovrà fare un passo in avan-ti per dare una maggiore organicità al lavoro, pur tenen-do in conto e valorizzando al massimo i contributi dei cir-coli e dei singoli compagni. È necessario ricercare e sti-molare una partecipazione da parte dei Circoli. La nuovaveste grafica di Amicuba ci pare già un buon passo in a-vanti nella costruzione di questo strumento. È però fon-damentale che si crei anche una rete di indirizzi di postaelettronica stabile in modo da avere un’idea minima delnumero di mail e persone che riusciamo a contattare. Adoggi fra Facebook ed e-mail Amicuba arriva a circa 6.500contatti, che non sono poca cosa, ma che vanno incre-mentati anche con il contributo dei Circoli.

Il sito internet. È fin qui stato uno strumento di fonda-mentale importanza. Sicuramente può essere miglioratosia nella veste grafica che nella funzionalità. Anche qui è

Isempre più violenti e aberranti attacchi mediatici a Cu-ba e la nostra evidente difficoltà a far conoscere le no-

stre risposte, e quelle di Cuba, all’opinione pubblica ita-liana ci indicano chiaramente che ad oggi i nostri canalidiretti all’esterno dell’associazione sono insufficienti. È vero, ed è molto importante ricordarlo, che in questi an-ni abbiamo realizzato uno sforzo concreto per dar vita anuovi strumenti di comunicazione. Ma, purtroppo, siamopartiti da poco in questa direzione e oggi ne stiamo scon-tando i ritardi. Noi auspichiamo una forte spinta nella di-rezione di dotare la nostra associazione di strumenti mi-nimamente adeguati a confrontarsi con media nazionalipotenti e in mano a forze politiche ed economiche fero-cemente contrari alla rivoluzione cubana. E non solo!

Crediamo necessario ed ineludibile variegare i nostri stru-menti mediatici per cercare di intercettare il più ampionumero di persone possibili. Sicuramente, al di là dei no-stri sforzi, noi possiamo diventare un minimo efficaci so-lo se riusciremo a costruire, e poi rendere funzionante,una rete nostra di informazione. E, al contempo, cercareanche collaborazioni e reciproche presenze in altri stru-menti di informazione di associazioni e/o organizzazionie siti di informazione mediatica. Una rete dunque com-plessa di realtà solidali e amiche di Cuba contro questopotente Golia mediatico.Oltre al sito dell’Associazione Nazionale, El Moncada,Amicuba e i messaggi di posta elettronica, altri strumen-ti possono essere anche Facebook, i vari Socialforum,Web TV e la presenza su specifici forum e l’utilizzo ditutti gli strumenti utili alla divulgazione. Questi ci paio-no gli strumenti ad oggi realmente utilizzabili per co-struire la nostra rete. Ovviamente dovremo anche fareinvestimenti monetari, adesso non quantificabili, perrendere efficienti questi strumenti. Va comunque detto achiare lettere che senza uno sforzo vero, sia sotto il pro-filo economico che politico e di effettivo lavoro, non po-tremo avere risultati concreti. Il Congresso Nazionale e

DOCUMENTO COMMISSIONE SULLA COMUNICAZIONE

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 17: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

17

b a i n f o r m a -ción, per la sua diffusione. In questimesi sono state fatte le veci di un ufficio stampa e credia-mo che le possibilità di approfondire questo campo di la-voro ci siano e molte.

Le risorse. Sicuramente va verificata la possibilità di at-tingere anche a quelle del 5 per 1000, ma la riflessioneche dobbiamo fare è anche quella di verificare attraversoistituzioni nazionali ed europee la possibilità di accedere,tramite bandi, a fondi per la stampa, potrebbe essere unagrande opportunità. Sia per alleggerire i costi, ma ancheper impegnare in modo più stringente persone che potreb-bero lavorarvi e scaricare i costi nel progetto e dunquedando all’associazione un’attività quasi completa senzapesare per niente su di essa.

Il tema della comunicazione è centrale non solo per noima anche per organizzazioni, partiti e addirittura gover-ni. Comunicare è lo strumento fondamentale per ogni or-ganizzazione o aggregato umano per far conoscere le pro-prie idee e dunque deve esserlo anche per noi. H

necessario il contributo di compagni che, con chi fi-nora lo ha realizzato, abbiano le competenze tecni-che e possano occuparsene in modo continuo. Permigliorare questo strumento potranno essere neces-sari investimenti che dovranno essere valutati.

Socialnetwork (Facebook e altri). Pensiamo siaimportante ragionare compiutamente anche suquesto aspetto innovativo della comunicazione.Sicuramente è fondamentale avere la massima at-tenzione nella gestione di questi strumenti chepossono sempre nascondere insidie e pericoloseingerenze, ma senza per questo farci inibire dal-l’intraprendere questa strada. Ovviamente seviene utilizzato il nome dell’Associazione,questo deve avvenire con l’autorizzazione del-l’Associazione Nazionale. È un modo di co-municare che ci permetterebbe di intercettaremigliaia di giovani, amici di Cuba, o personeche semplicemente non la conoscono, dandoloro notizie vere senza schermi ideologici im-perialistici sull’isola rivoluzionaria. Anche inquesto caso non ci sono molti problemi tec-nici, solo la volontà politica di realizzarlo.

WebTV. Questo è uno strumento che do-vremmo costruire ex-novo. Non occorre in-vestimento finanziario rilevante, il canalepotrebbe essere messo su you-tube gratui-tamente, oppure, ancor meglio, su qualchesocial-tv con spese molto basse (ad esem-pio Liberatv.it). Riteniamo questo un a-spetto sul quale dovremo impegnarci per-ché rappresenta uno strumento moltolontano da noi, almeno fino a questo mo-mento, ma che può essere di ecceziona-le importanza nel momento in cui en-trando in funzione ci permetterà di in-viare immagini di nostre iniziative, sit-in, intervi-ste… Sicuramente occorrerà trovare una o più personeche vogliano prendere in mano questo strumento perchépur essendo semplice da usare occorre che venga control-lato e analizzato il materiale che ci arriva per poi pubbli-carlo oppure no. Non è difficile ma occorre che qualchepersona vi si dedichi. Un futuro secondo passaggio potràessere la collaborazione di alcuni compagni incaricati difare riprese nelle manifestazioni che ci interessano, maper adesso basterebbero i contributi di compagni dei cir-coli e che si trovano in rete.

L’ufficio stampa. Anche questo pensiamo debba essere“istituzionalizzato” e reso efficiente ed efficace. Può es-sere utile se riusciamo, con i tempi dovuti e molta serietà,a costruire una nostra rete alternativa di comunicazione edi contatti. In associazione abbiamo giornalisti professio-nisti, abbiamo persone che in qualche modo si occupanodi e-mail, notizie e siti… insomma con un’organizzazio-ne efficace del settore informazione possiamo pensare difare qualche passo in avanti nei prossimi anni. Come èstato stabilito all’Incontro Europeo di Sofia, occorreràpensare a come dare la nostra collaborazione a Cu-

10° congresso nazionaleMilano 30-31 ottobre 1 novembre

Page 18: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

18

mune - l’unica al mondo! -, che limi-ta gli interscambi bilaterali. Questestigmatizzazioni costituiscono il pila-stro della politica estera di Bruxellesrispetto a La Habana e rappresentanoil principale ostacolo per la normaliz-zazione delle relazioni bilaterali. Perle stesse ragioni, tra il 2003 e il 2008,l’Unione europea ha imposto a Cubaanche sanzioni politiche, diplomati-che e culturali, almeno a livello uffi-ciale.3

diverse amministrazioni, da GeorgeH. W. Bush fino a Barack Obama,hanno utilizzato la retorica dei dirittiumani per spiegare l’anacronisticostato di fatto, e questo lungi dal dan-neggiare i dirigenti del paese, fa pa-gare il prezzo delle divergenze politi-che tra le due nazioni agli anziani, al-le donne e ai bambini.2

Per le stesse ragioni, da parte sua,l’Unione europea dal 1996 impone alGoverno cubano una Posizione Co-

Una constatazione inizialeIn Occidente, il nome di Cuba vieneinevitabilmente associato alla proble-matica dei diritti umani. Su questo te-ma, i mezzi di comunicazione euro-pei e statunitensi stigmatizzano Cubain modo reiterato. Nessun altro paesedel continente americano viene addi-tato tanto quanto la patria di JoséMartí, che dispone di una coperturamediatica sproporzionata rispetto al-le sue dimensioni. Infatti, avveni-menti che passerebbero sotto silenzioin qualsiasi altra parte dell’Americalatina o del mondo, quando si tratta diCuba vengono diffusi immediata-mente sulla stampa internazionale.Così, il suicidio nel febbraio del2010, di Orlando Zapata Tamayo, undetenuto condannato per reati comu-ni a Cuba, ha avuto un risalto media-tico molto maggiore della scoperta,nel gennaio 2010, di una fossa comu-ne con 2000 cadaveri di sindacalisti emilitanti dei diritti umani assassinatidall’esercito colombiano. Allo stessomodo, le manifestazioni degli oppo-sitori cubani appaiono regolarmentenella stampa occidentale la quale, al-lo stesso tempo, censura i crimini -oltre 500 casi di omicidi e sparizioni!- commessi dalla Giunta Militare, diRoberto Micheletti prima e poi daPorfirio Lobo, che governa attual-mente in Honduras dopo il colpo diStato del giugno 2009 contro il presi-dente democraticamente eletto JoséManuel Zelaya.1

Gli Stati uniti giustificano ufficial-mente l’imposizione delle sanzioni e-conomiche, in vigore dal luglio 1960e che danneggiano tutti i settori dellasocietà cubana, in particolare quellipiù vulnerabili, a causa della viola-zione dei diritti umani. Dal 1960 al1991, Washington ha spiegato chel’alleanza con l’Unione sovietica erala ragione della sua ostilità verso Cu-ba. Dal crollo del blocco dell’Est, le

La retorica dei diritti umani

Salim Lamrani*

Le verità su Cuba e sul mondo che i media non raccontano

Page 19: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

19

divide il punto di vista di Bruxelles eWashington rispetto alla situazionedei diritti umani a Cuba.8

Infine, Amnesty international ricono-sce che le sanzioni economiche chegli Stati uniti impongono a Cuba“hanno ancora effetti negativi sui di-ritti economici e sociali dei cubani.La legislazione statunitense che limi-ta le esportazioni verso Cuba di pro-dotti e di materiali fabbricati o bre-vettati dagli Stati uniti continuano aostacolare l’accesso ai medicinali ealle apparecchiature mediche”. Am-nesty international aggiunge che an-che le agenzie delle Nazioni unitepresenti a Cuba vengono “penalizza-te dall’embargo”.9

Come illustra la relazione di Amne-sty international, Cuba non è irre-prensibile in termini di rispetto deidiritti umani

I DIRITTI UMANINEL CONTINENTE AMERICANOÈ utile ora mettere in prospettiva larealtà cubana di fronte alla problema-tica dei diritti umani nel resto delcontinente americano

STATI UNITISecondo Amnesty international, 198persone sono ancora detenute illegal-mente nella base navale di Guantána-mo, senza imputazioni, da circa setteanni. Almeno cinque detenuti si sonosuicidati nella prigione di Guantána-mo. D’altra parte, vari detenuti sonostati giudicati da tribunali militari chenon offrivano tutte le garanzie di unprocesso giusto.10

Inoltre, “varie centinaia di persone,

sione]”.5 Ciò nonostante, in una di-chiarazione del 18 marzo 2008 Am-nesty international riconosce chequeste persone erano state condanna-te “per aver ricevuto soldi o materia-li dal Governo statunitense per realiz-zare attività che le autorità cubaneconsiderano sovversive e pregiudi-zievoli per Cuba”, il che costituisceun reato penale a Cuba come in qual-siasi paese del mondo.6

L’Organizzazione sottolinea ancheche “vari [oppositori] hanno dichia-rato di essere stati picchiati durantel’arresto”. Gravi restrizioni gravanoancora sulla libertà di espressione,secondo Amnesty international, poi-ché “tutti i grandi mezzi di comuni-cazione e Internet sono sotto il con-trollo dello Stato”. D’altro canto, i si-ti degli oppositori sono bloccati dalGoverno cubano e sono consultabilisolo all’estero. Vari dissidenti sonoarrestati e poi liberati. Amnesty inter-national denuncia anche le manovredi intimidazione contro di loro. Inol-tre, “le restrizioni al diritto di circola-re liberamente hanno impedito chegiornalisti, difensori dei diritti umanie militanti politici portassero a termi-ne attività legittime e pacifiche”. Co-sì, l’oppositrice Yoani Sánchez nonha ricevuto l’autorizzazione a usciredal paese per ricevere un premio ne-gli Stati uniti.7

Ciò nonostante, Amnesty internatio-nal ricorda che nel maggio 2009 Cu-ba “è stata eletta al Consiglio dei Di-ritti Umani [ONU] per un nuovomandato di tre anni”, rendendo evi-dente, così, che la maggior parte del-la comunità internazionale non con-

Una stigmatizzazione legittima?Non si tratta di affermare che Cubasia irreprensibile sulla questione deidiritti umani e che lì non venga com-messa alcuna violazione. Infatti, Cu-ba è lontana dall’essere una societàperfetta e anche lì certi diritti fonda-mentali non vengono rispettati.Ciò nonostante, conviene chiedersi ilperché di una tale stigmatizzazioneda parte dei media occidentali, degliStati uniti e dell’Unione europea.Forse Cuba presenta una situazionespeciale riguardo ai diritti umani?Sarà peggiore del resto del continen-te? Washington e Bruxelles sono sin-ceramente preoccupate per questo?Hanno forse l’autorità morale per eri-gersi a giudici?Per rispondere a queste domande, larelazione del 2010 di Amnesty Inter-national (AI) offre una interessantemessa a fuoco. Verranno sottoposti aun’analisi comparativa dieci paesi trai quali cinque del continente ameri-cano: Canada, Stati uniti, Messico,Brasile e Colombia, e cinque dell’U-nione europea: Francia, Germania,Regno Unito, Spagna e RepubblicaCeca (leader del fronte delle nazioniche si oppongono alla normalizzazio-ne delle relazioni con Cuba).4

I diritti umani a CubaSecondo Amnesty international, aCuba esistono “severe restrizioni suidiritti civili e politici”. Amnesty in-ternational parla di “55 detenuti perreati di opinione [incarcerati solo peril fatto di esercitare in modo pacificoil proprio diritto alla libertà di espres-

n Note:

1 Salim Lamrani, «Cuba, los mediosoccidentales y el suicidio de Orlando

Zapata Tamayo», Rebelión, 2 de marzo de 2010. 2 Salim Lamrani, Cuba. Ce que lesmédias ne vous diront jamais

(París: Editions Estrella, 2009), pp. 121-134. 3 Ibid. , pp. 21-36. 4 Amnistía Internacional, «Informe Þ

Page 20: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

Secondo Amnesty international,“decine di migliaia di emigranti,anche quelli che chiedevano asilopolitico, venivano regolarmente in-carcerati, in violazione delle normeinternazionali. Molti erano detenu-ti in condizioni estremamente dure,erano praticamente privati dell’e-sercizio fisico, dell’accesso alle cu-re mediche e della possibilità di a-vere assistenza legale”.16

D’altra parte, il Relatore Specialedelle Nazioni Unite per le Esecu-zioni Extragiudiziali, Sommarie oArbitrarie ha denunciato vari casidi esecuzioni extragiudiziarie com-messe dalle forze dell’ordine con-tro gli immigrati. “Il numero deimorti durante la detenzione è supe-riore ai 74 casi riconosciuti dal2003 dalle autorità”, segnala Am-nesty international.17

Amnesty international ricorda le di-scriminazioni in termini di diritto al-la salute sulle donne appartenenti al-le minoranze etniche. Così, “Il nume-ro delle morti evitabili dovute a com-plicazioni relative alla gravidanzacontinua a essere elevato; varie centi-naia di donne sono morte durantel’anno. Nell’accesso all’attenzionemedica, per le donne incinte esistonodisparità relazionate con le entrate e-conomiche, con la razza, con l’origi-ne etnica o nazionale; il tasso di mor-talità materna è quasi quattro voltesuperiore tra le afro-americane ri-spetto alle donne bianche”. Amnestyinternational aggiunge che 52 milio-ni di persone che hanno meno di 65anni non hanno assicurazione medi-ca, “un cifra in aumento rispetto al-l’anno precedente”.18

Secondo Amnesty international, unobiettore di coscienza è stato condan-nato a un anno di carcere per essersirifiutato di prestare servizio in Af-ghanistan. L’organizzazione denun-cia anche gli ingiusti processi controLeonard Peltier, detenuto da 32 anni,“nonostante i dubbi riguardo all’e-quità della sua condanna avvenutanel 1977”. Amnesty international se-gnala anche che la Corte SupremaFederale ha rifiutato di prendere in e-same il ricorso presentato da cinqueprigionieri politici cubani: GerardoHernández, Ramón Labañino, Anto-nio Guerrero, René González e Fer-nando González, condannati a lun-

che gli atti di “tortura e altri maltrat-tamenti” commesse dalle forze del-l’ordine nel territorio degli Stati uni-ti contro cittadini statunitensi. “Al-meno 47 persone sono morte dopoessere state neutralizzate con pistoleTaser, e questo porta a 390 il numerototale delle persone morte in circo-stanze analoghe dal 2001”. Amnestyinternational aggiunge che “tra le vit-time figuravano tre adolescenti disar-mati che avevano commesso reati mi-nori, e un uomo apparentemente inbuona salute a cui la polizia di ForthWorth, nel Texas, nel maggio 2009,ha somministrato scariche elettricheper 49 secondi senza interruzione”.14

L’organizzazione internazionale pun-ta il dito contro le condizioni di de-tenzione negli Stati uniti. Secondoquanto dice, “migliaia di detenuti so-no tenuti in un isolamento prolunga-to nelle carceri di massima sicurezzadove, in molti casi, le condizioni divita violano le norme internazionalisecondo le quali i detenuti devono es-sere trattati umanamente”. Così, “nu-merosi detenuti […] molti dei qualisoffrivano di disturbi mentali, eranorinchiusi in isolamento da dieci annio più, 23 ore su 24, senza cure medi-che adeguate e senza che la loro si-tuazione venisse riesaminata corret-tamente”. Queste persone “non ave-vano la possibilità di lavorare, né diformarsi, né di distrarsi, e avevanopochissimi contatti con il mondo e-sterno”.15

tra cui dei bambini, continuano a es-sere detenute dalle forze statunitensinell’area di Bagram, in Afghanistan,senza che abbiano la possibilità divedere un avvocato o di deporre da-vanti a un giudice”.11

Amnesty international ha denunciatoanche il “programma di detenzionisegrete della Cia” e ha rivelato gli“atti di tortura e altre forme di mal-trattamenti inflitti ai detenuti”. Citadue esempi: “Tra le tecniche autoriz-zate figurano la nudità forzata, la pri-vazione prolungata del sonno e il wa-terboarding (simulazione di affoga-mento). [...] Abu Zubaydah [...] nel-l’agosto del 2002 è stato sottoposto aquesta tecnica più di 80 volte, e Kha-led Sheikh Mohammed, 183 volte nelmarzo 2003”. Gli autori di questi attinon saranno perseguiti dalla giusti-zia, così come hanno dichiarato Ba-rack Obama e il Ministro della Giu-stizia Eric Holder.12

Amnesty international segnala che“l’impunità e l’assenza di vie per i ri-corsi continuavano per le violazionidei diritti umani perpetrate nell’am-bito di ciò che il governo del presi-dente Bush chiamava la «guerra con-tro il terrore»”. L’organizzazione in-ternazionale aggiunge che “il nuovoGoverno ha bloccato la pubblicazio-ne di un certo numero di foto che mo-stravano i maltrattamenti inflitti apersone detenute dagli Stati uniti inAfghanistan e in Iraq”.13

Amnesty international denuncia an-

2010. La situación de los derechoshumanos en el mundo», mayo de 2010. (Sitio consultado el 7de junio de 2010).

5 Ibid. , pp. 87-88. 6 Amnesty International, «Cuba. Cin-co años de más. El nuevo Gobiernodebe liberar a los disidentes presos»,

18 de marzo de 2008. (sitio consulta-do el 23 de abril de 2008). 7 Amnistía Internacional, «Informe2010. La situación de los derechos

20

Page 21: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

Inoltre, “dispute territoriali hannocausato, quest’anno, reati contro i di-ritti fondamentali, commessi tanto dakiller professionisti al servizio dei la-tifondisti, quanto da poliziotti”. Nel2009 sono state assassinate almeno20 persone.24

Secondo Amnesty international, so-no stati violati anche i diritti dei lavo-ratori e “migliaia di lavoratori eranotenuti in condizioni assimilabili aquelle della schiavitù”. Il diritto a unacasa dignitosa non viene rispettato. I-noltre, “nello Stato del Mato Grossodo Sul si continuano a commettereattentati contro i diritti delle popola-zioni”. Amnesty international denun-cia vari casi di scomparsa di militan-ti indigeni.25

CANADASecondo Amnesty international, leautorità canadesi “non hanno rispet-tato i diritti delle popolazione autoc-tone durante la consegna di autoriz-

zazioni per losfruttamento delleminiere, delle fo-reste, del petrolioo altre risorse na-turali. Il Governocontinua ad affer-mare, senza fon-damento, che laD i c h i a r a z i o n edelle Nazioni U-nite sul Dirittodelle PopolazioniAutoctone si ap-plica al Cana-da”.26

L’organizzazionedenuncia anche lediscriminazionicontro gli indigenie particolarmentecontro i bambini.Infatti, lo sfrutta-mento a causa delpetrolio e del gasche si trovano nel-le terre dei Lubi-con-Cree ha con-tribuito a provoca-re “cattiva salute epovertà molto fre-quenti tra loro”.27

In Canada il dirit-to delle donne vie-ne regolarmente

ghe pene detentive, mentre “il Grup-po di Lavoro per la Detenzione Arbi-traria [Onu] aveva concluso, nelmaggio del 2005, che la detenzionedi questi cinque uomini era arbitraria,poiché non avevano beneficiato di ungiusto processo”.19

D’altronde, negli Stati uniti continuaad essere applicata la pena di morte.E nel 2009, sono state giustiziate 52persone.20

BRASILEAnche la situazione in Brasile è og-getto di una relazione. Amnesty in-ternational parla “dell’uso eccessivodella forza, di esecuzioni extragiudi-ziali e atti di tortura da parte della po-lizia”. Le forze dell’ordine “hannocontinuato a commettere violazionimassive”, e “centinaia di omicidi nonsono stati oggetto di indagini serie ele azioni legali sono state quasi inesi-stenti”. E poi, “a Rio de Janeiro nel2009 la polizia ha ammazzato 1.048

persone”. A San Paolo, “questa cifraè arrivata a 543, ossia un aumento del36 per cento rispetto al 2008”. E, “gliomicidi imputabili alla polizia milita-re sono aumentati circa del 41 percento”.21

L’organizzazione denuncia anche“l’aumento del numero delle milizie-gruppi paramilitari armati compostiin gran parte da agenti della forzapubblica che agiscono fuori servizio-”, che “usano il proprio potere sullapopolazione per trarre vantaggi eco-nomici e politici illeciti [...] e chehanno messo in pericolo la vita di mi-gliaia di abitanti e le stesse istituzio-ni dello Stato”.22

In Brasile, “le condizioni di detenzio-ne continuano a essere crudeli, inu-mane o degradanti. La tortura venivaregolarmente impiegata durante gliinterrogatori per estorcere o per puni-re, controllare o umiliare”, secondoAmnesty international, oltre al pro-blema del sovraffollamento.23

humanos en el mundo», mayo de 2010, op. cit. 87-88. 8 Id. 9 Id.

10 Ibid. , pp. 105-09 11 Id. 12 Id. 13 Id.

14 Id. 15 Id. 16 Id. 17 Id. Þ

21

Page 22: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

22

bloccare l’attività. Queste manovresarebbero state realizzate in strettacollaborazione con i gruppi paramili-tari. Sono stati obiettivo di questepratiche anche membri del mondo di-plomatico e difensori stranieri dei di-ritti umani”. Amnesty internationalaggiunge che “alcuni militanti spiatidal Dipartimento Amministrativo perla Sicurezza hanno ricevuto minaccedi morte e sono stati oggetto di azio-ni penali per motivi falsi”.34

Nel 2009, 80 membri del Congressosono stati oggetto di una “indaginegiudiziaria per i loro presunti lega-mi con gruppi paramilitari”. Diver-si magistrati che hanno partecipatoall’indagine hanno ricevuto minac-ce di morte, secondo Amnesty in-ternational.35

Le forze di sicurezza hanno commes-so oltre 2.000 esecuzioni extragiudi-ziali. “Il relatore Speciale delle Na-zioni Unite per le Esecuzioni Extra-giudiziali, Sommarie o Arbitrarie hadichiarato che questi omicidi sonostati commessi da un numero consi-derevole di elementi dell’esercito”.L’esercito continua a collaborare congruppi paramilitari, che sono colpe-voli di “massacri”. Almeno 8 mili-tanti dei diritti umani e 39 sindacali-sti sono stati assassinati nel 2009.Amnesty international segnala che“l’impunità di cui godono gli autoridi violazioni continua a essere fontedi una profonda preoccupazione”.36

Stato o no. Il testo è stato respinto dalCongresso in giugno”.32

Il Relatore Speciale delle Nazioni U-nite per i Diritti Umani e le LibertàFondamentali delle Popolazioni Au-toctone ha definito la situazione deidiritti delle popolazioni indigene del-la Colombia: “grave, critica e profon-damente preoccupante”. Amnesty in-ternational segnala che “almeno 114uomini, donne e bambini indigeni so-no stati assassinati nel 2009, una ci-fra in aumento ri-spetto al 2008”.33

Il DipartimentoAmministrativoper la Sicurezza,che opera sottol’autorità direttadel Capo di Sta-to, è implicato in“un ampio casodi spionaggio il-legale portato a-vanti per un lun-go periodo. Trale vittime figura-vano difensoridei diritti umani,membri dell’op-posizione politi-ca, giudici e gior-nalisti, ai quali sicercava di limita-re, e perfino

violato e “molte donne, adolescenti ebambine hanno subito violenze” e “ilgoverno canadese non ha preso nes-suna misura per l’elaborazione di unpiano d’azione nazionale completoper la lotta contro la violenza e la di-scriminazione”.28

Anche il Canada è stato un complicein atti di tortura nel consegnare dei so-spettati alle autorità afgane nell’ambi-to della lotta contro il terrorismo.29

Inoltre, le forze di polizia hannocommesso un assassinio medianteuna scarica elettrica prodotta da pi-stole Taser.30

COLOMBIAIn Colombia, la popolazione civile è“vittima degli spostamenti forzati, diimboscate, sequestri, sparizioni for-zate, reclutamento forzoso dei mino-ri, violenze sessuali sulle donne e o-micidi”, commessi dalle forze di si-curezza, dai paramilitari e dalla guer-riglia.31

Amnesty international calcola 20.000casi di sparizioni forzate e 286.000casi di persone spostate. L’organizza-zione sottolinea che “il governo si èrifiutato di appoggiare una propostadi legge che preveda il risarcimentoalle vittime del conflitto su una basenon discriminatoria, cioè, senza alcu-na distinzione sul fatto che gli autoridelle violazioni siano agenti dello

18 Id. 19 Id. 20 Id. 21 Ibid. , pp. 48-52.

22 Id. 23 Id. 24 Id. 25 Id.

26 Ibid. , pp. 62-63. 27 Id. 28 Id. 29 Id.

Page 23: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

23

violazioni dei diritti umani a Cuba,l’isola caraibica è ben lontana dal-l’essere il cattivo bambino del conti-nente. Questa constatazione mette indiscussione la stigmatizzazione deimedia occidentali, di Washington edi Bruxelles nei confronti di La Ha-bana.Quindi, la stampa occidentale ingan-na l’opinione pubblica quando pre-senta Cuba come il principale viola-tore dei diritti umani del continenteamericano. Gli Stati uniti, da parteloro, non possono giustificare in al-cun modo l’imposizione delle san-zioni economiche per la situazionedei diritti umani nell’isola e le devo-no eliminare. In effetti, non solo nonhanno nessuna autorità morale perdissertare su questo tema, data la lo-ro situazione, ma anche la maggio-ranza dei paesi del continente ameri-cano presenta una situazione peggio-re di quella di Cuba.Quanto all’Unione europea, devemettere fine alla Posizione Comune,che è discriminatoria e poco credibi-le per le stesse ragioni, e deve norma-lizzare le relazioni con La Habana.Sarebbe il caso di valutare l’autoritàmorale di Bruxelles su questa que-stione.

gli omicidi, sui rapimenti e sulle mi-nacce di cui sono state vittime i pro-fessionisti della stampa, sono sfocia-te assai raramente in azioni legali, equesto contribuisce a mantenere unclima di impunità”.40

Amnesty international denuncia lediscriminazioni e le violenze com-messe contro le popolazioni indige-ne, spogliate delle loro terre e dellecase da parte delle autorità, “con l’o-biettivo di sfruttare le risorse loca-li”.41

Le donne e le bambine sono costan-temente vittime di violenze. “Nume-rosi casi di assassinio di donne, dopoaverle sequestrate e violentate, sonostati segnalati negli Stati diChihuahua e di México”, indica Am-nesty international. Però, “l’impunitàcontinua a essere la norma per gli o-micidi di donne e per gli altri reati dicui esse sono vittime “. D’altra parte,14 dei 31 Stati del Messico rifiutanodi applicare la legge di depenalizza-zione dell’aborto.42

ConclusioniLa relazione di Amnesty internatio-nal è edificante sotto vari aspetti. Perprima cosa, si scopre che nonostantel’organizzazione sottolinei alcune

MESSICOIn Messico, oltre 6.500 per-sone sono state assassinatein atti di violenza legati alnarcotraffico. Amnesty in-ternational segnala “viola-zioni dei diritti umani com-messi da militari, soprattuttoesecuzioni extragiudiziali ealtri omicidi illegali, spari-zioni forzate, atti di tortura ealtri maltrattamenti, così co-me detenzioni arbitrarie”.L’organizzazione aggiungeche “le vittime e i loro fami-liari hanno ricevuto minaccedopo aver cercato di sporge-re una denuncia” e deplora“l’impunità di cui godono icolpevoli”.37

Amnesty international affer-ma che “sono stati segnalativari casi di violazione deidiritti umani - tra gli altri:sparizioni forzate, uso ec-cessivo della forza, tortura ealtri tipi di maltrattamento edetenzione arbitraria - impu-tabili ad agenti della polizia munici-pale, federale e degli Stati”. Inoltre,“le promesse delle autorità, che si e-rano impegnate ad aprire una inchie-sta su tutte le segnalazioni di tortura,non sono state mantenute”.38

Anche i migranti sono stati vittimedelle autorità messicane. Sono stativittime tra l’altro di “brutalità, mi-nacce, sequestri, violazioni e omici-di, perpetrati essenzialmente da grup-pi criminali, ma anche da alcuni fun-zionari”. Amnesty international met-te in risalto anche che “due difensoridei diritti fondamentali degli indige-ni sono stati sequestrati, torturati eassassinati a Ayutla” e segnala ancheche “alla fine dell’anno, RaúlHernández, prigioniero di coscienzae militante di un’altra organizzazionelocale in difesa dei diritti delle popo-lazioni indigene si trovava ancora incarcere sulla base di un’accusa in-ventata di omicidio”.39

In Messico diversi giornalisti sonostati minacciati, aggrediti e seque-strati, secondo Amnesty internatio-nal, particolarmente quelli “che si in-teressavano a questioni di sicurezzapubblica e di corruzione”. Nel 2009sono stati assassinati almeno 12 gior-nalisti. Inoltre, “le indagini aperte su-

30 Id. 31 Ibid. , pp. 72-76 32 Id. 33 Id.

34 Id. 35 Id. 36 Id. 37 Ibid. , pp. 210-14.

38 Id. 39 Id. 40 Id. 41 Id. Þ

Page 24: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

24

colarmente lento, le indagini su que-ste accuse svolte dalle autorità incari-cate dell'applicazione della legge edalle autorità giudiziarie spesso sem-bravano carenti di indipendenza eimparzialità”.43

Amnesty international evidenzia an-che il caso di un altro omicidio com-messo dalla polizia nel gennaio 2005.A questo riguardo, l’ImL di Parigi hapubblicato una relazione nel luglio2009. “La relazione di accertamentoindicava che la morte di quell’uomoera dovuta a una violenta botta e chela testimonianza di un poliziotto cheaffermava che Abou Tandia si eralanciato contro una parete è statacontraddetta dalle constatazioni me-diche”. Il giudice istruttore ha rifiuta-to di disporre l'audizione dei poliziot-ti responsabili del crimine.44

Amnesty international denuncia an-che “il sovraffollamento estremo e lamancanza di igiene nel centro di de-

I Diritti Umani in seno all’Unione Europea

FRANCIASecondo Amnesty international inFrancia persistono gravi violazionidei diritti umani. Così la polizia è re-sponsabile di “uso eccessivo dellaforza e di maltrattamenti che, almenoin un caso, hanno procurato la mortedi un uomo”. Ali Ziri, un algerino di69 anni, “è morto dopo il suo arrestoil 9 giugno 2009 a Argenteuil”, dopoun controllo di routine. Secondo Am-nesty International, le forze dell’ordi-ne hanno picchiato Ziri durante il suoarresto e il suo trasferimento alla sta-zione di polizia insieme a un suo a-mico. “Un mese più tardi, il PubblicoMinistero ha archiviato il caso e haaffermato che le indagini svolte dallapolizia di Argenteuil non indicavanol’esistenza di maltrattamenti”. La fa-miglia di Ziri ha richiesto allora unaperizia di prova all’Istituto Medico(ImL) di Parigi. Questa nuova auto-psia “rivelava ematomi multipli sulcorpo di Ali Ziri e indicava che lamorte era probabilmente dovuta aun’asfissia meccanica”. È stata quin-di aperta un’indagine, ma Amnestyinternational segnala che “i poliziotticoinvolti non sono stati sospesi dalleloro funzioni”. L'organizzazione de-nuncia anche l'impunità della qualegodono i responsabili di tali azioni.Così, “oltre ad un avanzamento parti- tenzione di Mayotte”, così come le

degradanti condizioni di vita dei mi-granti di Calais i cui precari accam-pamenti sono stati distrutti dalle au-torità.45

L'organizzazione segnala la creazio-ne di due nuovi registri di polizia de-stinati a raccogliere informazioni sul-le persone considerate una minacciaper l'ordine pubblico. Secondo Ai,“sussistono ancora preoccupazioniper l’entità dei dati personali raccoltisu persone non accusate di alcuna in-frazione, compresi bambini a partiredai 13 anni, e per la formulazione va-ga dei criteri di iscrizione in questoregistro, che riguardava in particola-re le persone la cui attività [...] indicache potrebbero attentare contro la si-curezza pubblica”.46

Il 14 giugno 2010, la Francia ha ri-chiesto che Cuba liberasse “tutti i pri-gionieri di opinione e di coscienza”,senza limiti di tempo.

42 Id. 43 Amnesty International , «Rapport2010. La situation des droits humainsdans le monde», mayo de 2010.

http://thereport.amnesty.org/sites/de-fault/files/AIR2010_AZ_FR.pdf (si-tio consultado el 7 de junio de 2010),pp. 115-17.

44 Id. 45 Id. 46 Id. 47 El Nuevo Herald , «Francia vuel-

Page 25: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

25

nazionali” della nazione.50

Anche Berlino ha partecipato al pro-gramma di detenzioni segrete dellaCIA, nonostante un’inchiesta delParlamento tedesco che escludevaqualunque coinvolgimento dei poteripubblici e dei servizi di intelligence.“Per Amnesty international, invece,l’inchiesta e la relazione hanno forni-to sufficienti elementi che dimostra-

rogato un testimone detenuto a Ta-shkent, in presenza di agenti del Ser-vizio della Sicurezza Nazionale diun paese, l’Uzbekistan, dove la tor-tura è sistematica”.49

La Germania ha espulso “presuntiterroristi verso paesi dove rischianodi essere torturati o subire altri tratta-menti crudeli, inumani o degradanti,il che è contrario agli obblighi inter-

Cuba, da parte sua, afferma che nes-suno è in carcere per reati d’opinionema solo poichè riceve finanziamentidal governo degli Stati uniti, cosa ri-conosciuta dagli stessi dissidenti.47

Invece, Parigi ha riconosciuto uffi-cialmente la presenza di “prigionieripolitici”, per bocca di Michèle Al-liot-Marie (MaM), ministro dellaGiustizia. Il quotidiano Le Monde hariportato questa realtà in un articolodel 31 gennaio 2009: “Alla domanda sulla promessa delGoverno di avvicinare i detenuti cor-si, ‘MaM’ ha dichiarato: “Bisognaessere pragmatici. Ci sono 28 postinel carcere di Borgo (vicino a Bastia)e 26 sono occupati ...”, e ha precisa-to: “Inoltre, dei 26, otto sono prigio-nieri politici”. La sorpresa è esplosanel piccolo comune di Calvi dove cisiamo incontrati. “Prigionieri politi-ci?” Lo Stato ha sempre rifiutato didefinire in questo modo quelli checonsidera prigionieri comuni o terro-risti, mentre proprio i nazionalisticorsi rivendicano apertamente questaqualifica.48

GERMANIASecondo Amnesty international, leautorità tedesche hanno usato “proveevidentemente estorte con la tortura”,nell’ambito di un caso di terrorismointernazionale.“L’atto di accusa della procura si èbasato in parte sulle dichiarazioni re-se dall’imputato durante la sua de-tenzione in Pakistan, durante la qua-le ha dichiarato di essere stato pic-chiato e privato del sonno”. L’orga-nizzazione sottolinea inoltre che “gliinvestigatori tedeschi avevano inter-

ve a pedir excarcelación de presos deconciencia cubanos», 14 de junio de2010. 48 Isabelle Mandraud, «Un grain de

sable dans la visite de ‘MAM’ enCorse», Le Monde , 31 de enero de2009. 49 Amnesty International , op. cit. ,

pp. 14-15. 50 Id. 51 Id. 52 Id.

Manifestazioneper Ali Ziri

Þ

Page 26: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

26

presentanti della legge”.L’organizzazione ricordache dopo l’installazione disistemi di videosorve-glianza completa nelle sta-zioni di polizia autonomadella Catalogna, le denun-ce contro poliziotti perviolenze sono diminuitedel 40 per cento rispettoall’anno precedente. Tut-tavia, “la polizia nazionalee la Guardia Civil nonhanno ancora implementa-to queste misure”. In tota-le, nel 2009 sono state pre-sentate oltre 230 denunce“per torture e altri maltrat-tamenti inflitti da rappre-sentanti della legge”. L’or-ganizzazione aggiungeche “le autorità non hannopreso alcuna misura percreare una commissioneindipendente incaricata diprendere in esame le de-nunce contro la polizia,nonostante le raccomanda-zioni delle organizzazioniinternazionali di difesa deidiritti umani, in particola-

re le ha fatte più volte il Comitato deiDiritti Umani [Onu]”.56

Diversi poliziotti responsabili di as-sassinii non sono stati perseguiti inSpagna. Altri colpevoli di violenzasono stati condannati a pagare multe(di 600 euro). Amnesty internationalevidenzia “un aumento dei controllid’identità con carattere razzista effet-tuati dalla polizia”, e denuncia gli at-tentati contro i diritti dei migranti e dicoloro che richiedono asilo politico.57

Inoltre, “le autorità hanno mantenutoin segreto persone sospettate di coin-volgimento in attività legate al terro-rismo, nonostante gli organismi in-ternazionali di difesa dei diritti uma-ni abbiano varie volte esortato la Spa-gna ad abbandonare questa pratica”.Così, “in virtù della legislazione invigore, le persone detenute in segre-to vedono molto ristrette le loro pos-sibilità di beneficiare di un’assisten-za legale e corrono rischio di esseremaltrattate o torturate”. Il Comitatocontro la Tortura dell’Onu ha con-dannato queste pratiche. Diversi casidi tortura sono stati denunciati inSpagna.58

forze dell’ordine sono state implica-te nella morte di un detenuto. D’altraparte, la Germania, nell’ambito dellaNato, è responsabile di un attacco ae-reo mortale che è costata la vita a 142persone vicino a Kunduz in Afghani-stan, il 4 settembre 2009. “A causadelle forti pressioni, tre alti responsa-bili governativi e militari in novem-bre hanno dovuto dimettersi”.54

Infine, Berlino non ha ancora ratifi-cato la Convenzione sulla Lotta con-tro la Tratta di Esseri Umani del Con-siglio d’Europa. C’è una ragione pre-cisa per questo, rivelata da AmnestyInternational: “La Germania conti-nua a essere un paese di destinazionee di transito per le donne usate a sco-po di sfruttamento sessuale”, un pae-se dove la prostituzione è legale.55

SPAGNASecondo Amnesty international, gliatti di tortura e altri maltrattamenti daparte della polizia e delle forze di si-curezza sono ricorrenti in Spagna.“Quest’anno, ancora una volta, sonostati segnalati casi di tortura e altrimaltrattamenti che coinvolgono rap-

vano che la Germania era complicedi violazioni dei diritti umani”. Inol-tre, la Corte Costituzionale Federaleha dichiarato che “il Governo avevaviolato la Costituzione perché non a-veva comunicato alla commissioneparlamentare d’inchiesta alcuni do-cumenti utili, sostenendo che, nel-l’interesse dello Stato, dovevano ri-manere riservati”.51

Per vari richiedenti asilo, la Germa-nia ha disposto l’espulsione verso illoro paese d’origine, dove sono statiarrestati e torturati dalle autorità. An-che diversi nomadi sono stati espulsiverso il Kosovo, nonostante i rischiche correvano. Secondo Amnesty in-ternational, “il Commissario per i Di-ritti Umani del Consiglio d’Europa siè dichiarato preoccupato per questeespulsioni”.52

L’organizzazione segnala che in Ger-mania gli immigrati in situazione il-legale, così come i loro figli, “aveva-no avuto solo un accesso limitato al-le cure sanitarie, all’istruzione e al-l’assistenza legale nei casi di viola-zione del diritto del lavoro”.53

Secondo Amnesty international, le

53 Id. 54 Id. 55 Id. 56 Amnesty International , op. cit. ,

pp. 101-04 57 Id. 58 Id. 58 Id.

60 Id. 61 Id. 62 Id. 63 Amnesty International , op. cit. ,

Page 27: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

27

europea contro il Razzismo e l’Intol-leranza denuncia “l'aumento delleparole di odio contro gli zingari neidibattiti pubblici e la moltiplicazio-ne delle manifestazioni di gruppi diestrema destra”, e si rammarica che ipoteri pubblici rifiutino “l’energicaelaborazione di leggi che proibisca-no tutte le forme di violenza razzistao di incitazione all’odio”. Così, unafamiglia zingara è risultata grave-mente ferita dopo l’incendio dolosodella sua casa.63

Anche la discriminazione nei con-fronti dei bambini zingari è grandenella Repubblica ceca. La Corte eu-ropea dei diritti umani segnala chePraga è colpevole di “discriminazio-ne contro i bambini zingari poichè -in quanto zingari - li mette in scuolespeciali”. Secondo Amnesty interna-tional “la segregazione continua a es-sere la regola nei centri scolastici”.L'organizzazione aggiunge che “igiovani zingari sono esageratamentetroppi nelle scuole elementari e nelleclassi per alunni che soffrono di lievehandicap mentale”, o sono raggrup-pati in “scuole e classi del sistemaclassico a loro riservate”, e dove“spesso viene impartito un insegna-mento di qualità inferiore”. Il sistema

L’Agenzia dei Diritti Fondamentalidell’Unione Europea si rammaricache la Spagna non disponga di un or-ganismo nazionale di lotta alle discri-minazioni.61

In Spagna, le sparizioni forzose nonsono ancora registrate tra le infrazio-ni punite dal codice penale. La Cor-te Nazionale si rifiuta di indagaresulle sparizioni forzose della guerracivile e della dittatura di Franco. Di-versi tribunali penali locali hannoqualificato la scoperta di fosse co-muni come “reati di diritto comune ehanno chiuso le indagini con la mo-tivazione che i presunti crimini, era-no prescritti”.62

REPUBBLICA CECANella Repubblica ceca, gli zingari“subiscono una crescente ostilità daparte della società ceca nel suo com-plesso”. Sono vittime “di segrega-zione in materia di istruzione, di al-loggi e di discriminazione sul lavo-ro”. Le aggressioni contro gli zinga-ri sono frequenti le autorità giudizia-rie si rifiutano di sciogliere le miliziedel Partito dei Lavoratori, “una for-mazione di estrema destra, i cui mi-litanti organizzano ronde che attac-cano gli zingari”. La Commissione

La Spagna è colpevole di gravi viola-zioni dei diritti dei bambini. “Minoriche vivevano in case per bambini ge-stite dai pubblici poteri hanno subitoviolazioni dei loro diritti fondamenta-li. Le informazioni raccolte mostranodenunce di negligenza, somministra-zione forzosa di farmaci, uso eccessi-vo della forza, violenze psicologichee fisiche e da parte del personale”.59

Anche la situazione delle donne èmotivo di preoccupazione, secondol’organizzazione. La violenza dome-stica continua a causare gravi danniin Spagna. Amnesty international indica che “lemisure dei poteri pubblici su altreforme di violenza legate al genere, inparticolare la tratta a fini sessuali, so-no insufficienti”, e si rammarica che“nessuna struttura ufficiale permettadi identificare le vittime del trafficosessuale o fornire loro assistenza”.60

Amnesty international denuncia lapersistente presenza in Spagna di di-scriminazioni basate su criteri etnicie di origine. Le raccomandazioni del Comitatoper l’Eliminazione della Discrimina-zione Razziale [Onu] e l’Osservato-rio Europeo dei Fenomeni Razzisti eXenofobi non sono state applicate.

pp. 270-72 64 Id. 65 Id. 66 Id.

67 Id. 68 Amnesty International , op. cit. ,pp. 275-79 69 Id.

70 Id. 71 Id. 72 Id. 73 Id. Þ

Page 28: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

28

ti fondamentali, in particolare ri-schiavano di essere torturate”. LaGrande Camera della Corte Europeadei Diritti Umani ha anche denuncia-to diversi casi di violazione del “di-ritto alla libertà” di cittadini britan-nici incarcerati senza addebiti néprocesso.70

Amnesty international denuncia “or-dinanze di controllo” che permettonoalle autorità di “limitare, sulla base dielementi segreti, la libertà, i movi-menti e le attività delle persone so-spettate di coinvolgimento in atti diterrorismo”. Diverse persone sono at-tualmente detenute senza una ragio-ne precisa.71

In Iraq, le autorità britanniche sonoresponsabili di azioni di tortura e didiversi assassini nei centri di deten-zione amministrati dal Regno unito.Così, Baha Moussa è morto “in Iraqdopo essere stato torturato per 36 oreda soldati britannici.72

Nel novembre 2009 il Parlamento haadottato una legge relativa agli istrut-tori di polizia che conferisce all’ese-cutivo “il potere di ordinare la so-spensione di una indagine dell’istrut-tore di polizia (che si apre in caso dimorte violenta, improvvisa o sospet-ta), di aprire ulteriori indagini nel-

zione della Tortura e delle Pene oTrattamenti Inumani o Degradanti nel2004 ha raccomandato, senza succes-so, che i “letti-gabbia fossero imme-diatamente ritirati dal servizio e cheanche i letti a rete fossero abbandona-ti nel più breve tempo possibile”.67

REGNO UNITOIl Regno unito è colpevole di “graviviolazioni dei diritti fondamentali dipersone detenute all’estero”, in parti-colare di “tortura e altri maltratta-menti” realizzati da “agenti dei servi-zi segreti britannici”. Le autorità han-no rifiutato ogni indagine indipen-dente al riguardo e i responsabili bri-tannici avrebbero cercato di dissimu-lare il coinvolgimento del Regno uni-to in questi casi.68

Londra è stata coinvolta nel pro-gramma di “restituzioni”, condottodalla Cia, in riferimento a personesequestrate illegalmente, e ha parte-cipato alle estorsioni (di confessio-ni) commesse dalle autorità statuni-tensi. Le autorità britanniche hannoanche fatto uso di prove ottenutesotto tortura.69

Il Regno unito ha espulso diversepersone verso paesi in cui si rischia-vano “gravi violazioni dei loro dirit-

di insegnamento ceco “tende a esclu-dere gli alunni con necessità pedago-giche particolari”. Secondo un rap-porto sulla discriminazione, “circa lametà degli alunni zingari che fre-quentavano la scuola primaria eranoripetenti o venivano orientati versoscuole speciali”. Inoltre, la giustiziaha respinto diverse querele di zingariche avevano denunciato casi provatidi discriminazioni.64

Gli zingari sono vittime “di pratichedi segregazione in materia di allog-gi”. La Corte europea dei Diritti U-mani ha deplorato la passività delGoverno al riguardo.65

Casi ricorrenti di “sterilizzazioneforzata di donne zingare” persistononella Repubblica Ceca. La CorteCostituzionale ha respinto la do-manda di risarcimento di una donnazingara “che era stata sterilizzata il-legalmente”.66

Infine, Amnesty international denun-cia casi di “tortura e altri maltratta-menti” da parte delle autorità. Così,“alcune strutture psichiatriche conti-nuano a utilizzare letti di contenzio-ne, anche in assenza di qualunque ri-schio per il paziente o per il suo en-tourage”.Il Comitato Europeo per la Preven-

Vitkov (Repubblica Ceca).

La Comunità di Sant’ Egidio ha fondato la

Scuola della Paceper i bambini rom

74 Id. 75 Id. 76 Id. 77 Id.

78 El Nuevo Herald , «La UE aplazarevisión de la Posición Común haciaLa Habana», 15 de junio de 2010. 79 El Nuevo Herald , «Moratinos cri-

tica ‘posición común’ de UE», 1 dejunio de 2010.

Page 29: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

29

ropa nel continente latino-americano,contrario in grande maggioranza atutte le sanzioni arbitrarie contro Cu-ba. La via verso la normalizzazionedelle relazioni tra La Habana eBruxelles passa per l’eliminazionedella Posizione Comune.79 H

* Salim Lamrani è professore incaricatoall’Università Paris-Sorbonne-Paris IV eall’Università Paris-Est Marne-la-Valléee giornalista francese, specialista dellerelazioni tra Cuba e Stati uniti.

Traduzione dallo spagnolodi Maria Angelica Casula.

principali nazioni del Vecchio Conti-nente presentano gravi violazioni deidiritti umani, spesso peggiori di quel-le commesse a Cuba. L’autorità mo-rale di Bruxelles diventa quindi di-scutibile sotto diversi aspetti.78

La Spagna, tramite il suo ministrodegli Esteri Miguel Ángel Moratinos,riconosce che l’attuale posizione co-mune dell’Europa dei 27 nei con-fronti di Cuba è difficilmente difen-dibile a causa del suo carattere discri-minatorio e della mancanza di credi-bilità di Bruxelles. Invita a porre ter-mine a una politica che ha fallito eche pregiudica l’immagine dell’Eu-

l’ambito della Legge del 2005 in ma-teria di commissioni di inchiesta, sul-la base del fatto che queste sarebberocompetenti a trovare le cause dellamorte”.73

La polizia e le forze di sicurezza han-no fatto “un uso sproporzionato dellaforza, hanno usato armi come man-ganelli e scudi durante le carichecontro i manifestanti e hanno inten-zionalmente rimosso il loro numerodi matricola.” Secondo Amnesty in-ternational, “nelle registrazioni videopubblicamente accessibili e datate 1°aprile, abbiamo potuto vedere un po-liziotto che indossa un casco e unpassamontagna colpire Ian Thomlin-son alla caviglia con il manganello efarlo cadere. Al momento del primocontatto, Ian Thomlinson, un vendi-tore di giornali di 47 anni, dava lespalle a un gruppo di poliziotti anti-sommossa e si allontanava a piedi, lemani in tasca. Cadde e morì poco do-po. Solo dopo la diffusione della re-gistrazione la polizia ha riconosciutodi aver avuto un contatto con IanThomlinson”.74

Nel febbraio 2009, il Pubblico Mini-stero d’Inghilterra ha annunciato che“gli elementi di prova non erano suf-ficienti per concludere che ci fosseviolazione da parte della polizia nelcaso della morte di Jean Charles deMenezes, un brasiliano ammazzatocon un proiettile a Londra nel 2005da poliziotti”. Secondo Amnesty in-ternational, “quella decisione sem-brava ratificare l’impunità per questoomicidio”.75

Amnesty international denuncia an-che l’impunità per “omicidi di carat-tere politico” commessi in passatonel Regno unito, con la “complicitàdello Stato”. Cita diversi casi tra iquali quelli di Patrick Finucane “av-vocato, eminente difensore dei dirittiumani”, Robert Hamill, l’avvocatoattivista per i diritti umani RosemaryNelson e Billy Wright.76

Infine, Amnesty international segna-la discriminazioni contro zingari, ri-fugiati, richiedenti asilo e migranti.L’organizzazione denuncia anche ladetenzione amministrativa applicataa bambini e donne. Inoltre, la violen-za contro donne e ragazze continua aessere un problema ricorrente nel Re-gno unito.77

In Europa peggio che a CubaSecondo i rapporti di Amnesty inter-national, è difficile per l’Unione eu-ropea pretendere che la posizione co-mune del 1996, tuttora in vigore, siagiustificata dalla situazione dei dirit-ti umani a Cuba. Infatti, anche le

Page 30: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

30

ll Circolo di CerialeSabato 26 Giugno con volo diretto daLa Habana sono giunti a Malpensadue “ragazzi” da Cuba.Gilberto García Alonso e ArsenioGarcía Avila assieme al Che, al “no-stro” Gino Doné, a Fidel, a Raúl, aCamilo Cienfuegos (a cui è intitolatoil Circolo di Ceriale) e ad altri 75 va-lorosi effettuarono lo storico sbarcodal Granma...! Da allora non si sonopiù fermati, la loro Rivoluzione vive,continua e si espande.Il nostro Circolo, ubicato nel Ponen-te ligure, in una realtà non sempre fa-cile, ha avuto l’onore di proporre laloro venuta beneficiando della pre-senza di Domingo García, figlio diGilberto, e la fortuna di aver avuto unvalido aiuto per la realizzazione delprogetto dai Circoli vicini di Celle-Cogoleto-Varazze e, soprattutto, diImperia.Il primo contatto col pubblico è avve-nuto domenica 27 giugno alle ore 21all’auditorium San Carlo di Albengadove, con la conduzione del segreta-rio del Circolo “Camilo Cienfuegos”Pino Ronco e la traduzione di Do-mingo (il figlio emozionatissimo diGilberto) le persone presenti hannopotuto ascoltare dai due protagonistiun’intensa pagina di storia di Cuba.Si è constatato che, nella loro straor-dinaria esperienza, passato-presente-futuro sono tutt’uno.Cuba, a differenza di ciò che comu-nemente si crede, non ricerca relazio-ni internazionali per ricevere solo be-nefici, li esporta. Basti pensare aisuoi medici e ai suoi insegnanti, vo-lontari, impegnati nel mondo in mis-sioni, queste sì, di pace.Lunedi 28 giugno c’è stata la seratadedicata al Circolo “Camilo Cienfue-gos” nella quale è avvenuto anche uncommovente incontro con un Parti-giano della zona giunto in sedia a ro-telle per conoscerli.L’umanità, la semplicità, la disponi-bilità dei due compagni non possonoessere compiutamente descritte, stu-pisce sapere che sono due personeveramente importanti e spontanea-mente sorgono paragoni con certi no-stri personaggi...

Circolo “Camilo Cienfuegos” di Ceriale (Savona)

ll Circolo di ParmaIl Circolo Celia Sánchez di Parma haospitato il 3 giugno la giornalista cu-bana Arleen Rodríguez, grande co-noscitrice delle situazioni politicheinternazionali e dei rapporti di Cubacon il resto del mondo.La serata è trascorsa con un susse-guirsi di domande rivolte dai parteci-panti ad Arleen alla quale hanno po-sto tre principali quesiti:1) Chiarimenti sugli organismi delgoverno cubano e spiegazioni sullesostituzioni di alcuni membri al ver-tice.2) Posizione di Cuba nella questionepalestinese e sui diritti umani.3)Perchè Cuba è ritenuto uno statocanaglia?Con grande pazienza, parlando lenta-mente per farsi capire da tutti e bentradotta da una compagna italo-cuba-na, Arleen ha cominciato dicendoche la serata che la vedeva a Parma sisvolgeva nel giorno del compleannodi Raúl, spiegando che coloro che so-no eletti dal popolo per ricoprire ca-riche governative devono essere ingrado di “osservare” sempre i valorifondamentali della Rivoluzione, enon devono anteporvi MAI interessipersonali o pretendere privilegi e fa-vori, ma devono conoscere i bisognidel popolo ed è per questo che Raúlha distribuito le cariche, per respon-sabilizzare chi ha avuto l’incarico. È la gente che propone il nome di unpersonaggio scelto fra loro anche di u-mili origini purchè sia onesto e che co-nosca bene i valori della rivoluzione, i-noltre non saranno mai eletti loschi fi-guri con la fedina penale sporca. Al secondo punto Arleen ha rispostodecisa: “Cuba ha rotto da 30 anni lerelazioni con Israele in occasione delmassacro di Sabra e Chatila”. Cubaha presieduto la commissione per lasoluzione del problema palestinese eCuba è uno dei pochi Stati che rico-nosce lo Stato di Palestina al puntoche all’Avana c’è l’Ambasciata diPalestina. La terza domanda è stata provocato-ria, infatti riassume un pò il sensodella serata. Volevamo essere aggior-nati sulla campagna mediatica e poli-tica CONTRO Cuba. OvviamenteArleen ha risposto che c’è chi pensache Cuba sia uno stato totalitario ma

così offendono il popolo e lo Statocubano; è l’unico paese al mondo incui essere deputato non comportaprivilegi, ma due volte all’anno deverendere conto a coloro che lo hannovotato di ciò che ha fatto nel bene enel male, questo si chiama “procesode rectificacion”, inoltre vi è la pos-sibilità della REVOCABILITA’ dellacarica. Chi parla contro Cuba sottoquesto aspetto, non conosce a fondoil contesto rivoluzionario e la Rivolu-zione.Prendiamo per esempio la “blogue-ra” Yoani Sánchez. Negli Usa le han-no dato dei premi letterari importan-tissimi che per esempio García Már-quez ha ricevuto solo 14 anni dopo laconsegna del Nobel, ma pochi la ri-conoscono come scrittrice, essendoquesto personaggio una creatura de-gli Usa ad hoc: donna, giovane, conun anziano marito alle spalle che faparte di un gruppo mediatico impor-tante, per fare leva sulle generazionipiù giovani che lei chiama “genera-zione Y”. Arleen ha menzionato an-che i 5 eroi (come si poteva NONparlare di loro) e ci ha spiegato che ilmovimento delle donne cubane vesti-te di bianco che sfilano per l’Avanareclamando la libertà dei loro maritidetenuti nelle carceri cubane, non èaltro che un gruppo di donne prezzo-late dagli Usa fin dal 2003 per copri-re il clamore dell’arresto e del pro-cesso farsa a carico dei 5 patrioti . Lehanno “vestite” di bianco perchè è ilcolore sacro per la Santeria cubana, equando Raúl ha loro proposto discambiare i loro mariti con i 5 prigio-nieri dell’Impero gli hanno rispostoche non avrebbero barattato mai i lo-ro mariti con quei terroristi (sic); pa-lese scusa! Qualsiasi moglie farebbecarte false per la liberazione del pro-prio marito, invece queste li lascianoin carcere per continuare a prendersoldi dagli Usa.In un momento di pausa (brevissima)è stata regalata ad Arleen una ma-glietta raffigurante una copertina del-la rivista TRICONTINENTAL (dalei diretta), cosa questa che le ha da-to gioia e riconoscenza al punto di te-nerla indossata per tutta la serata.

per il Circolo Celia Sánchez, Rossana Spocchi e Angelo Giavarini

daicircolia cura di Rocco [email protected]

Page 31: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

31

PIEMONTE H Alessandria - c/o M. Chiesa - via Sant’U-baldo 35 - 15121 AL - tel. 3338409549 - Alto Canavese - c/oP.R.C. - Via M. D’Azeglio 121 - 10081 Castellamonte - TO - A-sti - c/o Casa del Popolo - via Brofferio 129 - 14100 AT - tel3498023760 - Biella - c/o A.R.C.I - via della Fornace 8/b - 13900BI - tel. 3311397513 - Collegno - via Tampellini 39 - 10093Collegno - TO - tel. 011596845 - Cuneo - c/o P.R.C. - via Saluz-zo 28 - 12100 CN - tel. 017166274 - Novara - c/o O. Tacchini -Strada privata Tacchini 2 - 28100 NO - tel. 0321471825 - Rivo-li - c/o P.R.C. - via Trieste 21/A - 10098 Rivoli - TO - tel.0119585600 - Torino - via Reggio 14 - 10153 TO - tel.0112478622 - Valle Pellice - c/o A.R.C.I. Fare-Nait - piazzaCavour 1 - 10066 Torre Pellice - TO - tel. 3398941900 - ValleSusa - c/o F. Peretti - via Susa 77 - 10050 Chiusa S. Michele -TO - tel. 0119642122 - Verbano-Cusio-Ossola - c/o A.R.C.I.‘F. Ferraris’ - via Manzoni 63 - 28887 Omegna - VB - tel.032360894

LIGURIA H Celle Ligure-Cogoleto-Varazze - piazza SanBartolomeo 24F - 17019 Varazze - SV - tel. 0109185153 - Ce-riale - via Concordia 6/8 - 17023 Ceriale - SV - tel. 018220888 -Genova - c/o P.R.C. - via S. Luca 12/40 - 16124 GE - tel.3392267700 - Imperia - via S. Lucia 24 - 18100 IM - tel.0183276198 - La Spezia - c/o Federazione Spezzina PdCI -viale Amendola 100 - 19121 SP - tel. 3398190144 - San Remo -via Mameli 5 - 18038 San Remo - IM - tel. 3471157031 - Sa-vona - c/o S.M.S. Fornaci - corso V. Veneto 73/r - 17100 SV -tel. 019801165 - Tigullio Golfo Paradiso - c/o P.R.C. - vialeDevoto 22/5 -16043 Chiavari - GE - tel. 0185324433

LOMBARDIA H Abbiatense-Magentino - c/o C. Amo-deo - via Folletta 11 - 20081 Abbiategrasso - MI - tel.3358296834 - Arcore-Brianza - c/o A.R.C.I. Blob - via Casati31 - 20043 Arcore - MI - tel. 039616913 - Bassa Bresciana -c/o A. Cò - fraz. Monticelli d’Oglio 47 - 25029 Verolavecchia -BS - tel. 0309920644 - Bergamo - c/o A.R.C.I. - via Gorizia 17 -24127 BG - tel. 035241278 - Borghetto Lodigiano - via Ga-ribaldi 8 - 26812 Borghetto Lodigiano - LO - tel. 0371421503 -Brugherio - c/o Casa del Popolo P.R.C. - via Cavour 1 - 20047Brugherio - MI - tel. 3386920214 - Cassano d’Adda - c/oP.R.C. - via Milano 15 - 20062 Cassano d'Adda - MI - tel.3356516890 - Cologno Monzese - c/o F. Amaro - via Ovidio14/E - 20093 Cologno Monzese - MI - tel. 3388559304 - Como -via Lissi 6 - 22100 CO - tel. 031594692 - Cremona - c/o R. Por-ro - via Cadore 74 - 26100 CR - tel. 3394458112 - Lecco - c/oA.R.C.I. - via C. Cantù 18 - 23900 LC - tel. 0341488270 - Lodi -c/o A.R.C.I. - via Maddalena 39 - 26900 LO - tel. 0371420443 -Malpensa - c/o C.G.I.L. - Via della Chiesa 30 - Fraz. Case Nuo-ve - 21019 Somma Lombardo - VA - tel. 3405411852 - Man-tova - c/o Fed. Prov. PdCI - l.go 1° Maggio 1 - 46100 MN - tel.3407060407 - Milano - via P. Borsieri 4 - 20159 MI - tel.02680862 - Nord Milano - via Prealpi 41 - 20032 Cormano -MI - tel. 0266116354 - Pavia - c/o C.G.I.L. E. Ricci - piazza D.Chiesa 2 - 27100 PV - tel. 03823891 - Rhodense - c/o L. Armi-gliato - Via Arluno 27/c - 20010 Pogliano Milanese - MI - Se-sto San Giovanni - c/o A.N.P.I. Nuova Torretta - via Saint De-nis 101 - 20099 Sesto San Giovanni - MI - tel. 3381183479 -Varese - c/o A.R.C.I. - via del Cairo 34 - 21100 VA - tel.0332234055 - Voghera - c/o P.R.C. - via XX Settembre 92 -27058 Voghera - PV - tel. 0383367291

TRENTINO ALTO ADIGE H Bolzano - c/o F.I.O.M. - viaRoma 79 - 39100 BZ - tel. 0471926427 - Trento - c/o S. Tarta-rotti - via Brescia 99 - 38100 TN - tel. 3496615241

VENETO H Padova - c/o PdCI - via Fra Giovanni Eremita-

no 24 - 35138 PD - tel. 3209581314 - Venezia - calle Dorso-duro 3686 - 30123 VE - tel. 3358115235 - Verona - via Cà deDé 26 - 37020 Pedemonte - VR - tel. 3358455477

FRIULI VENEZIA GIULIA H Friuli - c/o W. Persello -via Roma 40/4 - 33030 Majano - UD - tel. 0432948053 - Por-denonese - c/o M. Russo - via M. Ciotti, 11 - 33086 MonterealeValcellina - PN - tel. 3475138484 - Trieste - c/o Casa del Popolo- via Ponziana 14 - 34137 TS - tel. 3407879787

EMILIA ROMAGNA H Bolognese - c/o P. I. Soravia - cir-convallazione V. Veneto 27 - 40017 S.G. in Persiceto - BO - tel.051823420 - Castell’Arquato - via Crocetta 3 - 29014 Castel-l’Arquato - PC - tel. 0523806100 - Forlì - c/o Circolo Zoré - via-le f.lli Spazzoli 51 - 47121 FC - tel. 054363303 - Imola - c/oP.R.C. - via C. Morelli 11 - 40026 Imola - BO - tel. 0542690755 -Parma - viale Piacenza 59 - 43126 PR - tel. 052499352 - Pia-cenza - via Legnano 16 - 29121 PC - tel. 0523335725 - Raven-nate - c/o F. Bartolini - via Cantagalli 18 - 48018 Faenza - RA -tel. 0546620403 - Riminese - c/o Casa della Solidarietà - viaFlaminia 41 - 47838 Riccione - RN - tel. 0541600521

TOSCANA H Campi Bisenzio - c/o E. Mappa - via Siena32 - 50013 Campi Bisenzio - FI - tel. 3383917152 - Empoli - c/oCasa del Popolo delle Cascine - via Meucci 67 - 50053 Empo-li - FI - tel. 3317148537 - Firenze - c/o Circolo A.R.C.I. Bonci-nelli - via di Ripoli 209/E - 50126 FI - tel. 3366176891 - Livor-no - Borgo Cappuccini 278 T - 57126 LI - tel. 3488505684 -Massa Carrara - c/o A.R.C.I. - via L. Giorgi 3 - 54033 Carrara- MS - tel. 058575275 - Pisa - via Bovio 48 - 56125 PI - tel.3472743826 - Versilia - c/o P.R.C. - via S. Martino 260 - 55049Viareggio - LU -tel. 058431887

MARCHE H Senigallia - c/o Stadio Comunale - via Mon-te Nero - 60019 Senigallia - AN - tel. 3333806715

UMBRIA H Terni - via Damiano Chiesa 34 - 05100 TR - tel.3382098047

LAZIO H Frascati - c/o P.R.C. - via Janari 11 - 00044 Frasca-ti - RM - tel. 3333177884 - Roma “Roma” - vicolo Scavolino61 - 00187 RM - tel. 066790914 - Roma “J.A. Mella” - c/oP.R.C. - via delle Saline 55/A - 00119 RM - tel. 065652468 - Tu-scia - via Garibaldi 23 - 00066 Manziana - RM - tel.0699674258 - Valle Tevere - c/o P.R.C. - via Turati 76 - 00065Fiano Romano - RM - tel. 0765332869 - Velletri - c/o A. Del-la Corte - corso della Repubblica 43 - 00049 Velletri - RM - tel.069626843

ABRUZZO H Fossacesia - via XIV Luglio 10 - 66022 Fos-sacesia - CH - tel. 087260424 - Pescara - c/o P.L. Spiezia - viaAncona 46 - 65122 PE - tel. 3921564784

CAMPANIA H Avellino - c/o G. Matarazzo - vico Sapien-za 8 - 83100 AV - tel. 082535002 - Campi Flegrei - c/o D. Ma-trone - II traversa Cappuccini 7 - 80078 - Pozzuoli - NA - tel.0815262241

CALABRIA H Cortale - via P. Venuti - 88020 Cortale - CZ -tel. 096876530 - Reggio Calabria - c/o A. Amato - via Nefo-ro 12 - 89122 RC - tel. 096546067

SICILIA H Isnello - corso V. Emanuele 25 - 90010 Isnello -PA - tel. 3357744262 - Palermo - c/o Frank Ferlisi - via A. Ve-neziano 57 - 90138 Palermo

SARDEGNA H Cagliari - via Doberdò 101 - 09122 CA- tel. 0705921461 - Nuoro - via Giusti 17 - 08100 NU - tel.0784203039 - Sassari - c/o C.S.S. G. Masala 7/B - 07100 SS -tel. 079274960

icircoli

Page 32: Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba · Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. el ... dell’amore e della onestà. Lo stesso

Campagna tesseramento 2010

Rinnova la tua adesione all’Associazione di Amicizia Italia-Cuba

Ñic

o-70

2010

Somos un ejército de luzy nada prevalecerá contra nosotros.

José Martí

Siamo un esercito di lucee niente prevarrà contro di noi.

José Martí