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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA QUANTA FIDUCIA HANNO I VIAGGIATORI ITALIANI? TELIS, UN “CINQUE STELLE” SUL GOLFO DI TORTOLÌ LA NUOVA LEGGE PER IL TURISMO DELLA TOSCANA L’ONLINE È L’ANIMA DELLE PRENOTAZIONI ANNO XI N. 37

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FAITA FEDERCAMPING Via Cola di Rienzo, 285 - 00193 Romatel. 06 32111043 - fax 06 3200830 | www. faita.it

Autorizzazione del Tribunale diRoma n. 363/2006 del 29/09/2006

Direttore responsabile: Salvatore Vingiani | Redazione: Nicolcarlo Genovese,Pietro Licciardi, Andrea Spezzigu |Produzione e pubblicità: 2Kind s.r.l. - Via Arnaldo Cantani, 14 - 00166 Roma Tel. 335 5774176 [email protected]| Progetto grafico: Emilio Procopio [email protected] Impaginazione:Format Roma S.r.l. www.formatroma.it Stampa: Grafica Di Marcotullio sas - Roma|Finito di stampare Aprile 2017

Siamo alla vigilia di una nuovastagione turistica ed i segnali chearrivano dal mercato appaiono in-coraggianti.La domanda interna dopo un pe-riodo di regresso e di successivastagnazione, sembra in ripresa,mentre quella estera conferma un trend positivo avviatodal 2011. Buoni presagi e prognosi fausta.Tuttavia il nostro mestiere non è fatto solo di arrivi pre-senze e fatturato. Il contorno di problematiche è assai piùcomplesso che per altre attività turistiche ed ogni annosi aggiungono nuovi ostacoli. Se volessimo farne un in-ventario, tutti ne avremmo di diversi l’uno dall’altro. Lanostra è, infatti, una di quelle attività che, a seconda didove la si esercita, risulta più o meno complicata.Non starò qui a lamentare la frammentazione normativacausata dalla regionalizzazione delle attribuzioni in materiadi turismo, ma proprio non si può sopportare che questacomporti una così ampia forbice comportamentale sulprofilo burocratico e su quello delle prassi di interventodelle diverse autorità preposte alla vigilanza ed al con-trollo. Sarebbe bello se per una volta il legislatore com-prendesse che il nostro mestiere, le nostre aziende ed inostri servizi devono trovare un’interlocuzione unitariaed uniforme su alcuni piani strategici. In primis quelloautorizzatorio relativo alla installabilità delle case mobili,ma anche quello relativo ai regimi di concessione, cheper altro, dovrebbe tener conto delle peculiarità propriedel nostro ambito.Qualcuno ci prova, come nel caso della proposta di rior-dino del settore presentata dall’on Arlotti di recente. E’un tentativo condivisibile ed utile al quale la Federazioneha dato e darà il proprio contributo. Se si aggiungerà unavisione meno marginale del nostro settore ed una effettiva,incisiva e programmata strategia di promozione della no-stra modalità turistica, allora il passaggio ad una fase piùevoluta delle relazioni con la controparte pubblica saràconcreto ed effettivo. Purché la politica ed il suo universodi contorno smettano di considerarci extralberghiero. Non è difficile basta avere la cultura e la libertà di volerlo.

Maurizio Vianello

5 TELIS, UN “CINQUE STELLE”SUL GOLFO DI TORTOLÌa cura di Pietro Licciardi

11 LA PUB BLICITÀ ONLINE ÈL’ANIMA DELLE PRENOTAZIONIdi Dario Lambarelli

16 LA TOSCANA HA UN NUOVOTESTO UNICO PER IL TURISMOa cura di Pietro Licciardi

19 MA QUANTA FIDUCIA HANNOI VIAGGIATORI ITALIANI?

22 PINANDGO PER UNA VACANZAFORMATO FAMIGLIA

25 EASYAPP, LA PRIMA APP CHE NON HA VITA BREVE

28 CASE DI LEGNO ECOLOGICHEE DI QUALITÀ

31 RISTRUTTURARE SERVIZI IGIENICI NON È UNPROBLEMA CON PRESTO

33 LA PROROGA DEL TERMINE PER LEATTIVITÀ SOGGETTE ALLAPREVENZIONE DEGLI INCENDI

35 “IRI” LA NUOVA “IMPOSTASUL REDDITO DI IMPRESA

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Il campeggio e villaggio Telis è ubi-cato a Arbatax, nell’Ogliastra inSardegna, ricavato sul fianco di

una collina che degrada verso la pic-cola e splendida baia di Portu Frailis.La struttura è un incantevole balconesul mare, dotato di tutti i confort. Perrealizzarlo è stato necessario un im-pegnativo intervento di terrazzamento,al temine del quale è stato possibileinserire nei tre ettari di superficiecomplessiva sessantuno case mobiliBustner, otto bungalow in muratura,sessanta piazzole per camper e roulottee circa un centinaio di piazzole pertende sia grandi che piccole. Ognunadi queste gode della vista sul mare,che fino allo scorso anno ha ottenutoben cinque Bandiere Blu. Titolare delTelis è Nello Aversano, la cui famigliaopera da sempre nell’ospitalità. I ge-nitori infatti erano proprietari dell’-hotel “Speranza” di Arbatax, in augedagli anni Cinquanta agli anni Ot-tanta del secolo scorso. La conduzioneera rigorosamente familiare, con lamamma e le zie che curavano in ma-niera esclusiva il ristorante mentregli uomini si occupavano della di-spensa uscendo in mare per pescare. L’idea di buttarsi nel turismo all’ariaaperta è venuta nel 1980, quando adAversano e a un suo socio si presentòl’occasione di rilevare l’appezzamentodi terreno che un imprenditore diBrescia stava appunto adattando acamping. Prima di allora Nello colfratello Giovanni portava avanti unapiccola impresa di pesca – che tra l’al-tro ancora gestisce tra un impegno el’altro – ma per un giovane aitante,perennemente “a caccia” di turiste,

l’idea di gestire un camping, già alloraben frequentato da svizzeri e tedeschima soprattutto da laziali e toscani, sirivelò irresistibile. Del resto abituatoda sempre a vivere all’aria aperta nonpoteva prendere in considerazionel’idea di rinchiudersi tra le quattromura di un ufficio o di una fabbrica.Abbandonata perciò l’Università Nel-

lo Aversano si buttò a capofitto inquel mondo nuovo e ancora scono-sciuto dell’open air. La giovane età –appena trent’anni – e la innata cu-riosità fecero in modo che il nostroimprenditore procedesse spedito lungoquel percorso divertente e caratteriz-zato da una estrema libertà che lo haportato ad assaporare in pieno la ric-chezza di un mondo così informale ecosì fantastico.Come ogni pioniere che si rispettianche Aversano ha dovuto faticarenon poco per dar corpo alla sua ideadi campeggio, sopravvivendo ad unmare di cambiali. L’intuizione giustafu quella di offrire ai turisti sprovvistidi tenda o camper un alloggio in tendeo roulotte arredate di proprietà delcampeggio stesso mentre ai i villeg-gianti già abituati ai bungalow in mu-ratura l’alternativa della casa mobile.Il Telis, come tiene a sottolineare iltitolare, è stato tra i primi, se non ilprimo, a portare le case mobili in Sar-degna.Dal 2000, con la tipica caparbietà checontraddistingue i sardi, Nello Aver-sano ha in corso la sua ennesima sfida:stravolgere completamente l’assettodel campeggio-villaggio per poter ot-tenere le cinque stelle; una classifica-zione superiore a quella italiana chene prevede soltanto quattro ma comuneall’estero per contraddistinguere lestrutture al top della gamma. Con or-goglio il nostro imprenditore tiene asottolineare che già oggi la ristorazione,i servizi, il centro benessere, la piscinae la palestra sono al massimo della qua-lità, come pure ogni altro settore delTelis, al punto che «qui ormai di vec-

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

TELIS, UN “CINQUE STELLE”SUL GOLFO DI TORTOLÌ

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NELLO AVERSANO, RACCONTA LA SUA AVVENTURA IMPRENDITORIALE LUNGA 37 ANNI

L’IDEA DI BUTTARSINEL TURISMOALL’ARIA APERTA ÈVENUTA NEL 1980,QUANDO ADAVERSANO E A UN SUOSOCIO SI PRESENTÒL’OCCASIONE DIRILEVAREL’APPEZZAMENTO DITERRENO CHE UNIMPRENDITORE DIBRESCIA STAVAAPPUNTO ADATTANDOA CAMPING

a cura di Pietro Licciardi

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chio è rimasto solo il gestore».Per quanto riguarda la clientela ilTelis ha visto rafforzare la presenzastraniera, che ha superato quella ita-liana. In media il 45% sono Tedeschi,il 20% Svizzeri, il 13% Francesi, il10% Austriaci, il 10% olandesi e in-fine un 2% di altre nazionalità. Loscorso anno tuttavia c’è stato un ri-torno dei connazionali, che sono statiil 40% delle presenze. Fatto ancor piùconfortante se si considera il prezzomolto alto del biglietto per il passaggioin nave del braccio di mare che separala Sardegna al continente. Come spie-ga Aversano «il costo dei traghetti èdiventato il nostro cruccio. Una voltac’era la certezza che quando la Tirreniaapriva le prenotazioni da e per la Sar-degna le tariffe sarebbero rimaste sta-bili per tutto il periodo estivo e se unturista non trovava posto per il giornoda lui scelto, anticipava o posticipavala partenza senza praticamente alcunsovrapprezzo. Oggi la situazione è to-talmente cambiata a causa dell’incettadi biglietti da parte di alcuni grossitour operator che già a Settembre eOttobre dell’anno precedente acqui-stano a prezzi stracciati. La disponi-bilità di posti immediatamente iniziaa scarseggiare, autorizzando le com-pagnie di navigazione a mettere inatto la micidiale legge della domandae dell’offerta, cosicché il costo dei bi-glietti inizia a lievitare a discapito delturismo meno ricco, che è diventatoquello italiano. Ciò ha fatto sì chesoprattutto negli ultimi anni moltiabbiano cominciato a lasciare la Sar-degna per altre mete diventate piùeconomiche. Tutto questo ci fa esseremolto meno competitivi ma graziealla nostra capacità di fidelizzare iclienti e a madre natura, che ha ba-ciato questa isola, riusciamo ancoraa reggere».Quella dei trasporti è una grossa ipo-teca anche per l’ulteriore sviluppodel turismo sardo. Sempre secondoAversano lo Stato nulla ha fatto enulla sembra interessato a fare percorreggere gli svantaggi che derivanoall’insularità: «Se almeno si sgravasseil turismo in Sardegna di parte delcarico fiscale sicuramente avremmoun boom, considerata l’esuberanza di

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una natura che non ha paragoni. Equesto soprattutto per quanto riguardail turismo all’aria aperta»Invece per quanto riguarda la con-correnza delle altre mete del Medi-terraneo? «Noi sardi ci siamo sempre confrontaticon due aspetti» risponde il titolaredel Telis, «il primo è la concorrenzadelle altre località che si affaccianosu questo mare, come Croazia, Spagna,Sicilia, Liguria dove però grazie adalcuni nostri attrattori combattiamouna guerra alla pari e puntando semprepiù sulla calda ospitalità del popolosardo, cosicché riusciamo ancora avendere bene il nostro “prodotto”.L’altro aspetto, è la situazione politicache soprattutto in questi ultimi tempicaratterizza la sponda africana. Daquesto punto di vista siamo abbastanzatranquilli perché possiamo ancorapresentarci al mondo come meta sicurasullo stesso mare».Come però ben sa qualsiasi impren-ditore non ci si deve mai adagiaresugli allori e occorre sempre pensarea come rilanciare la propria attivitàsul mercato. Quali misure sarebberodunque necessarie per sostenere il tu-

rismo sardo e in particolare il turismoopen air? Per Nello Aversano il mondodell’open air in Sardegna, oggi fre-quentato dal turista medio, ha millenecessità, tra le quali poter garantirela certezza e la economicità del viaggioe poter disporre di una viabilità internadignitosa. «Personalmente non credoci sia bisogno di grandi cose per ga-rantire il settore», prosegue l’impren-ditore, «ma sarei curioso di vederecosa accadrebbe se spuntasse una com-pagnia di navigazione low-cost sullelinee più richieste da e per la Sardegna.Lavorando di fantasia vorrei vederecosa accadrebbe se la Regione Sar-degna si facesse carico del servizio ditraghettamento azzerando o quasi ilcosto dei biglietti. Di sicuro potremmomeglio impiegare le somme che oggisiamo costretti a spendere per rendereancora più appetibile la nostra isolanonostante questo handicap»«Il turismo sardo di livello superiore,che fa capo agli hotel» dice ancoraAversano «non sente le crisi perchéha sempre avuto da parte della Regionenon una ma più corsie preferenzialisia riguardo ai finanziamenti e con-tributi che nella legislazione regionale,

che ha soddisfatto tutte le richieste ele fantasie del settore. Io non condividol’idea di fare della Sardegna un paradisoper pochi, perché sono convinto chepossiamo essere dei validi competitorcapaci di aumentare l’offerta del pro-dotto turistico isolano».Ma pur con tutta la buona volontàdei singoli imprenditori in un sistemacentralizzato come quello italiano siva poco lontano se le istituzioni nonsi mostrano quantomeno collaborative.Secondo il titolare del Telis finalmen-te, dopo anni di completa indifferenza,la Regione sembra finalmente parlaredi turismo e gli amministratori sem-brano cominciare a credere a quelche dicono. «Finalmente non si parlapiù solo di industria e di agricolturama anche di sviluppo turistico nonsolo alberghiero; seppure non si af-fronti ancora nei giusti termini il tu-rismo all’aria aperta». Quello cheAversano, ma anche gli altri colleghidell’open air, lamenta è che il com-parto è preso in considerazione soloper limitarne il potenziale o quandoc’è da spostare le strutture, mentreinvece agli hotel è stato concesso diaumentare i posti letto e di riclassi-

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“PER NELLO AVERSANO IL MONDO DELL’OPEN AIR IN SARDEGNA, OGGIFREQUENTATO DAL TURISTA MEDIO, HA MILLE NECESSITÀ, TRA LE QUALI POTERGARANTIRE LA CERTEZZA E LA ECONOMICITÀ DEL VIAGGIO E POTERDISPORRE DI UNA VIABILITÀ INTERNA DIGNITOSA.

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ficarsi. «Siamo arrivati al paradosso»,prosegue il proprietario del Telis, «di“consigliare” alle imprese del turismoall’aria aperta di spostarsi nell’entro-terra perché “deturperebbero” il pae-saggio. Anche le più recenti leggi na-zionali però non sono state da meno:nelle ultime agevolazioni al mondoproduttivo hanno escluso proprio lestrutture all’aria aperta. Purtroppo leistituzioni, Regione in primis, si stannorivelando non madri ma matrigne neiconfronti di un comparto che generaoccupazione e milioni di presenze tu-ristiche». A riprova di ciò Aversanofa presente come quest’anno la cen-tesima edizione del Giro d’Italia, ce-leberrima gara ciclistica internazionale,transiterà proprio da Arbatax-Tortolìe nonostante sul territorio non visiano sufficienti posti letto per ospitaretutte le persone coinvolte nella ma-nifestazione proprio alle aziende openair è stato impedito di aumentare iposti letto.Poiché, come suol dirsi, “l’unione fala forza” un modo per superare questo“gap” potrebbe essere l’associazionismo,e a questo proposito Nello Aversanoracconta la sua esperienza: «Quandoho acquistato il campeggio Telis sonrimasto al di fuori da ogni forma diassociazionismo; poi un caro amicomi convinse di iscrivermi alla FAITASardegna e da allora non ho più sen-tito la necessità di fare il “cane sciolto”perché mi sono convinto della grande

utilità, non solo politica, dell’associarsi.La nostra FAITA oggi si occupa nonsolo della tutela dei diritti con un av-vocato che cura i nostri interessi, maanche di marketing, completandoquello che le singole aziende fanno.In questo campo la FAITA riesce agenerare nuovi flussi e pubblica unopuscolo pubblicitario di grande ri-chiamo». Ma il nostro imprenditore

ripone molta fiducia anche nella FAI-TA nazionale, che svolge un insosti-tuibile ruolo di rappresentanza, riu-scendo a cogliere molte opportunitàper l’intero comparto. «Certo avreigradito maggior incisività nel pro-spettare azioni di protesta e nel co-municare quel sentimento di unioneche accomuna noi tutti», chiosa Aver-sano, «ma forse sono influenzato unpo’ troppo dallo spirito condottierodi quel Garibaldi che proprio in Sar-degna volle trascorrere il suo meritatoriposo»Ma tornando ancora alla storia im-prenditoriale del nostro interlocutore,quali scelte avrebbe volentieri evitatoe quali appuntamenti sente di avermancato? «Le mie umili origini, seppurdignitose, hanno in parte frenato lamia ambizione», risponde Aversano.«Mi sarebbe piaciuto essere ancor piùdeterminato, come nell’ormai lontano2000; ma la fortuna decise di fare icapricci e a causa di una diagnosi me-dica che lascava presagire un futuroincerto lasciai poi perdere il bel sognofatto. Non mi pento invece di averiniziato la mia avventura lavorativain compagnia, contrariamente a quan-to si dice qui in Sardegna: “le societàson belle se i soci son dispari e di nu-mero inferiore a tre”. Anche se colsenno di poi sarei molto più oculatonello scegliere questa compagnia.Oggi consiglierei a un giovane chevolesse iniziare la sua avventura la-

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

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«IL TURISMO POTRÀTRARNE DEI BENEFICISE SAPRÀ ACCETTARELA DIVERSITÀ DEITEMPI EDACCOMPAGNARNE LA VELOCETRASFORMAZIONE.CONFIDO SUL FATTOCHE NOI TUTTIAVREMO LA CAPACITÀDI SAPERNE VALUTARELA POSITIVITÀ, COMEGIÀ ACCADUTO NELPASSATO».

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vorativa nell’open air di osare, di pen-sare in grande, come grande deve es-sere anche il suo spirito di sacrificio.Consiglierei anche di non aver pauradi coinvolgersi con altri facendo so-cietà per realizzare il proprio sognosenza arrendersi mai. Imbattersi inostacoli di ogni genere è normale manon bisogna intestardirsi nel superarli;non sempre è costruttivo e qualchevolta si possono tranquillamente ag-girare».

Per concludere chiediamo al titolaredel Telis come secondo lui influiràsul turismo il cambiamento in attonel nostro Paese, che vede rapida-mente modificare il proprio panoramaetnico e culturale. «Un cambiamentoanche profondo lo vedo molto pro-babile», risponde Aversano, «ma seben guidato potrà rappresentare pernoi la possibilità di un utile confrontoe arricchimento. Del resto noi sardisiamo avvezzi a confrontarci sin dai

tempi remoti con civiltà eterogeneee credo di poter dire che proprio icontatti avuti negli ultimi cinquan-t’anni, hanno migliorato il nostro mo-dus vivendi e allargato i nostri orizzonti.Pure il turismo potrà trarne dei be-nefici se saprà accettare la diversitàdei tempi ed accompagnarne la velocetrasformazione. Confido sul fatto chenoi tutti avremo la capacità di sapernevalutare la positività, come già acca-duto nel passato». �

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La società Osmozis specializzata nelle reti wirelessper campeggi e villaggi turistici in tutta Europa,ha fatto ingresso in Borsa su Alternext Parigi. La

decisione è stata presa dalla proprietà per raccoglierefondi con i quali finanziare la propria crescita, essen-dosiposta l’obbiettivo di raddoppiare il numero di piaz-zole attrezzate da qui al 2020. Osmozis sviluppa tecno-logie su misura per il mondo del turismo. Specialista nel campo della copertura globale, Osmozisoffre soluzioni adatte a qualsiasi tipo di superficie e vin-

colo dei vari luoghi di villeggiatura per soddisfare le esi-genze dei clienti in termini di qualità e garantire un si-stema di connessioni affidabile in tutta la struttura ri-cettiva. La tecnologia della rete WiFi a maglie di Osmo-zis permette ai dispositivi senza fili (PC, smartphone,tablet, ecc.) di connettersi alla migliore velocità dispo-nibile, indipendentemente dal tipo di accesso alla rete(linee ADSL o in fibra ottica). Estremamente flessibile,il sistema permette ai gestori delle strutture turistichedi personalizzare le offerte proposte agli ospiti, ad esem-pio a seconda del tipo di alloggio o della stagione.Vincitore dell'ultimo Gran premio di obiettivo categoriadi servizi per professionisti e privati, e dopo aver apertoaperto tre filiali in Europa (Spagna, Italia e Germania)Osmozis porterà la propria esperienza nei Paesi Bassinel 2017. �

L’OPERATORE DI RETI WIFI OSMOZIS ENTRA IN BORSA.

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

LA PUBBLICITÀ ONLINE È L’ANIMA DELLE PRENOTAZIONI

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I SOCIAL NETWORK CI METTONO IN CONTATTO CON IL MONDO MA PER AVERE RISULTATI OCCORRE CONOSCERNE I SEGRETI E “USARLI” IN MODO ADEGUATO

Internet è gratis, tutti sono su in-ternet e con internet si vuole con-quistare il mondo. Alzi la mano

chi non ha mai pensato che, graziealla rete, avrebbe potuto raggiungerefacilmente milioni di persone inte-ressate alla propria struttura turistica.Nel 2016 in effetti, molte realtà delsettore, non solo semplici campeggie villaggi, ma anche enti di promo-zione e consorzi, hanno sfruttato dav-vero gli strumenti e i canali che in-ternet mette a disposizione, riuscendoad emergere e a diventare dei veri epropri punti di riferimento per i turisti;ma sono riusciti da soli in questa im-presa?Partiamo da una notizia positiva: larete ormai è l’estensione virtuale dellanostra vita reale, e la presenza suisocial network come Facebook e In-stagram con oltre 1 miliardo e 800milioni di utenti – quindi pratica-

mente un quinto della popolazionemondiale - dimostra che siamo dav-vero quasi tutti online.La notizia negativa? Beh, ovviamentenon è facile raggiungere gli utenti.Perché tutte queste persone dovrebberoascoltare cosa avete da dire? Non val-gono risposte del tipo “perché quelloche offriamo noi è esclusivo”, oppure:“perché il nostro è il miglior campeggioe villaggio d’Italia”. Sinceramente,perché un tedesco o un olandese, ma

anche un italiano, dovrebbe seguirela pagina Facebook del vostro cam-peggio e villaggio? Cosa potete offrirgli,in termini di contenuti, che altrovein rete non riuscirebbe a trovare? Epoi, come fa una persona a sapere dellavostra esistenza? Magari conosce ladestinazione turistica: Lago di Garda,Sardegna, Sicilia, Maremma, Salen-to…, ma ignora quali siano i nomidei villaggi turistici là presenti.“I Mercati sono Conversazioni”; questa

di Dario Lambarelli

PREMESSO CHE LE CONVERSAZIONI SONO ONLINE,LA PRIMA DOMANDA DA PORSI È: CON CHIVOGLIO DIALOGARE? E OVVIAMENTE NON ÈPOSSIBILE RISPONDERE: “CON TUTTI”. LA REALTÀ ÈCHE ABBIAMO LA POSSIBILITÀ DI CONVERSARECON QUASI DUE MILIARDI DI PERSONE, MANON TUTTE QUESTE PERSONE SONO REALMENTEINTERESSATE AI NOSTRI PRODOTTI O SERVIZI

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tesi del marketing contenuta nel Clue-train Manifesto l’abbiamo già citatamoltissime volte, ma è il fulcro di tutto. Quindi, premesso che le conversazionisono online, la prima domanda da porsiè: con chi voglio dialogare? E ovvia-mente non è possibile rispondere: “contutti”. La realtà è che abbiamo la pos-sibilità di conversare con quasi duemiliardi di persone, ma non tutte que-ste persone sono realmente interessateai nostri prodotti o servizi. La primaoperazione da fare è quindi mettere afuoco esattamente chi sono i nostriclienti, da dove provengono, che lingueparlano, cosa cercano e cosa trovanoda noi. È un’operazione per certi versifacile da fare per una struttura turistica,rispetto magari ad una multinazionaleche per avere queste informazioni devespendere molto in indagini di mercato.Chi gestisce un campeggio o villaggiosa benissimo quali sono i target inte-ressati alla propria struttura, la tipologiadi turisti, l’età, le abitudini, i periodie le richieste. Forse la cosa si complica leggermentequando si debbono incrociare i datidelle presenze nelle strutture con quel-le della destinazione turistica, ma lasostanza non cambia.La seconda operazione da fare è quelladi mettere a fuoco i plus dei servizi edella destinazione; questo è quelloche possiamo offrire, quello che civalorizza e che ci rende unici, e suquesti valori dobbiamo puntare percostruire la nostra comunicazione.Sappiamo chi sono i clienti e sappiamocosa possiamo offrire loro, non restache incrociare i dati.Ma una volta capito tutto ciò, comefaccio a farmi ascoltare, come faccioad ottenere l’attenzione delle personeche ho individuato come potenzialiclienti? Ottenere l’attenzione è lacosa più cara in assoluto perché oramaiognuno di noi è bombardato da mes-saggi più o meno urlati che voglionoattirarci verso prodotti e servizi e laconseguenza è di essere diventati tuttiun po’ impermeabili ad un certo tipodi comunicazione che si presenta comeprettamente commerciale.Per intercettare le persone che possonoessere realmente interessate a noidobbiamo dunque capire come farlo

ed è subito chiaro che non basta avereun sito internet e la pagina Facebookper vendere bungalow e piazzole. Oc-corre di più; c’è bisogno che le personeci conoscano, ci cerchino, frequentinoi nostri “spazi” online e che interagi-scano con noi e tra di loro parlandobene di noi. E infatti gli utenti dellarete vogliono informazioni, contenuti,intrattenimento, svago, e dobbiamodare loro quello che cercano se vo-gliamo farci ascoltare. Per farlo ab-biamo solo due strade che si comple-tano a vicenda, ma che non sono gra-tis. Le persone infatti si raggiungonoe si conquistano o producendo deicontenuti di alto livello, utili e con-divisibili, o promuovendoci tramitel’advertising online, con Google Ad-Words e Facebook Ads.Chiariamo: creare contenuti ha uncosto. Pensate al compenso del gior-nalista che scrive un articolo o un co-municato o del professionista chescatta delle foto o gira un video. Rea-lizzare questi contenuti è un lavoroa tutti gli effetti, e anche se lo fate“in casa” ha ugualmente un costo intermini di ore e sappiamo tutti che iltempo è denaro, soprattutto se è quellodei dipendenti. Ma anche con il con-tenuto migliore di questo mondo lacrescita di visibilità non può essereistantanea, immediata e virale. Provatea pensare: chi può vedere cosa pub-blico se nessuno mi conosce o non ègià in contatto con me? Se non ci

sono persone che mi ascoltano, chipotrà farsi portavoce di quello chedico in modo da amplificare il miomessaggio per raggiungerne altre? Perquesta ragione nessuna azienda puòpensare di fare a meno della pubblicità,che fortunatamente con mezzi mo-derni come Facebook e Google è mol-to più strategica e per certi versi eco-nomica. La pubblicità è un’“arte” an-tichissima; pensate che il più anticoreperto pubblicitario risale a oltre3.000 anni fa e appartiene all’anticoEgitto: l’annuncio di un tessitore egi-ziano di nome Hapù. Qualcuno potrebbe obiettare: “maFacebook è gratis, perché devo paga-re?”. Giusto, ma Facebook e la retein generale è gratis per gli utenti, nonper le aziende. E qui scopriamo unagrande verità: “se una cosa è gratis si-gnifica che il prodotto sei tu”.Non c’è da spaventarsi in questa af-fermazione che accomuna quasi tuttii pay-media come TV e radio, che so-no di fatto gratuiti per gli utenti perchévendono la loro attenzione alle aziendeche acquistano spazi di visibilità al-l’interno del palinsesto, proprio comeavviene su internet in cui si possonoacquistare posizioni nella SERP diGoogle (l’elenco dei risultati di unaricerca), nella news-feed di Facebook,o ancora come banner in siti affini.Ma a differenza dei media tradizionali,il fatto di poter mirare i messaggi soloalle persone interessate fa si che questefunzionino meglio, e i dati dimostranoche nell’ultimo anno gli introiti de-rivanti dalle pubblicità di Facebookhanno registrato un +55%, quelli diGoogle +45%, mentre per tutti glialtri mezzi, dalla radio, alla TV e allacarta stampata, la crescita è stata solodi un misero 1%.

COME FUNZIONANO LE ADV ONLINE?Uno degli esempi che si fanno durantei corsi di social media marketing per lestrutture turistiche italiane è quellodel “fuoco”. Avete mai provato ad ac-cendere un barbecue o un camino?Sembra facile ma se non si hannotutti gli attrezzi giusti il fuoco non siaccenderà mai. La comunicazionefunziona nella stessa maniera: abbiamo

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CRESCITE DELLA FANBASE DA 4.000 A OLTRE22.000 LIKE NELL’ARCODI UN ANNO PER UNAPICCOLA REALTÀ DELLEDOLOMITI, CONCONSEGUENTEAUMENTO DELLANOTORIETÀ DELLASTRUTTURA, DELLERECENSIONI POSITIVE,DELL’AUTOREVOLEZZAE QUINDI DELLEPRENOTAZIONI CON UNBUDGET COMPLESSIVODI POCO PIÙ DI 3.500EURO SONO OTTIMIRISULTATI.

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bisogno di ottimi contenuti da “bru-ciare”, di persone che li “sfruttino”creando interazioni e viralità, e di uncanale di diffusione. Come nel casodel fuoco possiamo però usare la “dia-volina” per accelerare l’accensione el'innalzamento della temperatura ne-cessaria, così nelle comunicazionipossiamo usare la pubblicità. In pocheparole Google Adwords e FacebookAds sono la “diavolina” per accenderela nostra comunicazione.Si tratta di due strumenti comple-mentari che svolgono funzioni diffe-renti ma che devono necessariamenteessere coordinati. Con AdWords sicerca di intercettare utenti nel mo-mento stesso in cui effettuano unadeterminata ricerca online, di fattoscalando le posizioni della SERP percatturare l’attenzione con il nostrosito internet - che ovviamente deveessere ottimizzato in chiave SEO, fa-cilmente utilizzabile, mobile friendlye ricco di contenuti inediti - ; tramitele Facebook Ads invece rivolgiamoil nostro brand, la nostra pagina e lanostra comunicazione in generale atarget specifici scelti in base agli in-teressi e ai comportamenti.Google Adwords quindi si utilizza perrispondere a domande specifiche nel-l’immediato, con parole chiave (key-words) scelte in base agli obiettivi diconversione, annunci pubblicitari elanding page - le pagine di atterraggiosul nostro sito - coerenti che dovrannoin prima istanza invitare gli utenti asceglierci tra tutti i risultati di ricercae successivamente “convertire” ese-guendo un’operazione specifica; ge-neralmente la prenotazione vera epropria. Chi sta svolgendo questa ri-cerca sta già dichiarando la sua in-tenzione di acquistare o approfondireun discorso e voi dovrete quindi dargliun aiuto.Facebook Ads - che gestistendo anchele adv su Instagram a livello di pub-blicità può essere considerato comeun unico strumento - invece si basasulla possibilità di sfruttare le innu-merevoli informazioni che il GiganteBlu detiene grazie ai comportamentidegli utenti. Nell’articolo sui cookiee i Big Data del numero 33 di CampingManagement abbiamo parlato di come

ognuno di noi lascia online tracce delproprio passaggio. Queste tracce suFacebook sono ancora più profilate,grazie a tutta una serie di comporta-menti che di fatto ci rendono da unlato unici e dall’altro collocabili indeterminati target. Infatti oltre aicampi che ognuno di noi compilaspontaneamente - sesso, età, prove-nienza, istruzione… -, ci sono tuttauna moltitudine di informazioni ag-giuntive che “regaliamo” a Facebookgrazie ai Like che mettiamo, alle pa-gine che seguiamo e ai post con cuiinteragiamo. In questo senso quindi,Facebook è gratis e il “prodotto siamonoi”, perché queste informazioni ser-vono appunto per creare delle Advmirate, scegliendo di raggiungere conpersone che soddisfano solo determi-nati requisiti come una fascia di etàspecifica, una provenienza, una pas-sione, o un interesse particolare.Precisiamo che essere profilati in que-sto caso “è un bene”. Come utenti cievita di ricevere messaggi indesiderati,quindi meno spam e più sponsorizza-zioni di argomenti di nostro interesse,e all’ azienda che decide di investiresul canale permette di non disperdereforze e denaro per raggiungere personeche non sono interessare a noi. Inoltreil futuro è sempre più rivolto allo hu-man marketing: non più target ma aspecifici utenti in base alle singoleesigenze. Ma di questo ne parleremoin altra occasione.

FARE ADVERTISING ONLINE NON SI IMPROVVISANel marketing, dopo aver scelto gliobiettivi e messo in atto le azioni perraggiungerli, dobbiamo monitorarnecostantemente l’andamento per ve-rificare se effettivamente ci stiamomuovendo nella direzione corretta.Ad ogni dato che leggiamo deve cor-rispondere un’interpretazione eun’azione successiva, che può essereanche un “ok va bene così”; quindioltre alla creatività dei singoli annunciè necessario avere la visione e la sen-sibilità per leggere i dati che i varistrumenti di monitoraggio mettonoa disposizione, come la console di diGoogle AdWords e Analytics e gli

Insights di Facebook.Le campagne AdWords vanno mo-nitorate e ottimizzate in termini dikeywords, campagne, annunci, targetdi ricerca e costi. Queste campagnefunzionano come “aste” ed esiste quin-di una sorta di “borsa valore” di ogniparola o frase di ricerca. Questo però– proprio come in Borsa – è semprein evoluzione, a seconda dei target,e dei periodi di ricerca. Va da sé cheuna parola come “campeggi last minuteFerragosto” abbia un valore moltobasso in inverno e molto più alto inprossimità della data.Le campagne Facebook invece hannomolteplici obiettivi a seconda di quelliche dovete o volete realizzare per lavostra strategia. Potete decidere difar conoscere la vostra struttura tramiteazioni di brand awarenes alimentandoquindi la vostra fanbase con utenti intarget, oppure promuovere il vostrosito internet, o un’offerta specifica equindi mirare ad ottenere prenota-zioni. Va detto però che mentre Goo-gle risponde ad una domanda specificanel momento della ricerca, Facebookha un percorso di conversione piùlento (funnel): si parte dal farsi cono-scere a nuovi utenti, per poi passareal coinvolgimento degli stessi per au-mentare il valore della nostra relazionecon loro e infine avere il duplice ri-sultato di ottenere nuovi clienti e ad-vocacy, ovvero utenti che con il lorocomportamento - commenti, recen-sioni, like… - alimentano il passapa-rola tra gli utenti (marketing virale).Ovviamente anche queste campagnevanno monitorate costantemente eottimizzate per ottenere i migliori ri-sultati e i costi minori.Possiamo anche spingerci oltre e capirealtre differenze tra i due mezzi di co-municazione. Google AdWords creaquasi una relazione “mordi e fuggi”,un legame debole con l’utente, chesi esaurisce nel lasso di tempo dellaricerca se non ottiene una conver-sione. C’è anche un discorso di re-marketing, ma lo affronteremo neiprossimi articoli, che è uno strumentofondamentale per sfruttare i momentidella scelta. Facebook invece stringeun legame più forte con gli utenti eha bisogno quindi di contenuti e di

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creare una relazione vera e tangibile,costruendo fiducia e autorevolezza.Google e Facebook sono quindi duealleati per il business e svolgono duecompiti diversi e complementari, equindi necessariamente hanno com-portamenti e coinvolgimenti diffe-renti visto che sono un motore di ri-cerca il primo e un social network ilsecondo.Vi starete ora chiedendo: Quantocosta fare pubblicità su Google o Fa-cebook? Ovviamente non parlandodi un media tradizionale - come la ra-dio, la TV o la carta stampata – nonesiste un listino prezzi e online ognunoinveste in base ai propri bisogni, alproprio target e al proprio obiettivo.Su AdWords, come abbiamo detto,si investe in base al valore delle parolee il costo della visibilità è legata aiclick sugli annunci, determinato inbase a quanto quella parola sia ricer-cata ed è soggetto a variazione a se-conda dei periodi. Su Facebook l’in-vestimento invece dipende dall’obiet-tivo: una conversione o una venditahanno bisogno di un certo budget,generalmente maggiore rispetto alla“semplice” brand awareness tramiteLike sulla pagina. In entrambi i casisi possono investire pochi euro al gior-no per ottenere i primi risultati, checomunque saranno proporzionali albudget. Quindi se l’obiettivo è au-mentare per esempio i Like sulla pa-gina Facebook di 5.000 in un mese,il budget dovrà essere coerente perottenere questo traguardo, stesso di-scorso se vogliamo essere in prima

posizione con parole super ricercate.Se una parola costa ad esempio 0,50euro/click e ho un budget di 2 euroal giorno, ovviamente dopo 4 visiteil nostro annuncio non verrà più mo-strato per il resto della giornata, anchese sono magari solo le 9.00 del mat-tino, con la conseguente perdita dialtre possibili visite e conversioni.Rispondendo alla domanda che ab-biamo posto all’inizio dell’articolo èsemplice raggiungere le persone in-teressate, ma per farlo non ci si puòimprovvisare e non si può lasciareche sia il caso a decidere il buono ocattivo esito di una campagna. Servegente preparata, bisogna studiare unastrategia, degli obiettivi e delle azioniper raggiungerli. È necessario analizzarei target specifici per ogni obiettivo,realizzare le campagne di alto valoresia dal punto di vista dei copy chedelle immagini, e per tutta la duratamonitorarle costantemente appor-tando le modifiche necessarie perconvergere al meglio verso il risultatodesiderato. Come esempio possiamoportare realtà come enti turistici, con-sorzi di campeggi e villaggi, o semplicistrutture magari anche con tipologiediverse di servizi e quindi con comu-nicazioni più “complesse”, come ilvillaggio per i turisti e il ristoranteche si rivolge anche alla popolazionelocale, che grazie ad una buona stra-tegia di social media marketing, ad obiet-tivi chiari e budget coerenti con essi,hanno saputo integrare alla perfezionegli annunci AdWords con quelli diFacebook ottenendo quindi i risultati

desiderati, sia in termini di notorietà,sia di prenotazioni.Crescite della fan base da 4.000 a oltre22.000 like nell’arco di un anno peruna piccola realtà delle Dolomiti, conconseguente aumento della notorietàdella struttura, delle recensioni posi-tive, dell’autorevolezza e quindi delleprenotazioni con un budget comples-sivo di poco più di 3.500 euro sonoottimi risultati. O ancora, la promo-zione di un territorio che ha evidenticriticità sulla tipologia e usabilitàdello stesso – come la balneabilità diun lago o di alcune zone dell’Adriatico- che grazie a comunicazioni miratea valorizzarne i servizi e gli eventi hasaputo convertire la sua reputazionee favorire anche i flussi dei target piùdifficili, sono obiettivi che possonoessere raggiunti solo con un’ottimaprogrammazione.Per mettere a segno i risultati certa-mente si è puntato su certi “segreti”del mestiere, frutto della professio-nalità nella gestione, ma sicuramenteha contato il fatto di destinare unbudget per le Adv già in fase di ana-lisi, lasciando però che lo stesso inqualsiasi momento potesse esserespostato su campagne e canali diffe-renti, a seconda dei risultati, dei pe-riodi e dei target. Le aziende e lestrutture turistiche che si sono mossein questa direzione sono quelle chestanno avendo i migliori risultati econtinuano ad investire in advertising,con il supporto di web agency specia-lizzate. Vale la pena di pensare ingrande come loro. �

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“CHIARIAMO: CREARE CONTENUTI HA UN COSTO. PENSATE AL COMPENSO DEL GIORNALISTA CHE SCRIVE UN ARTICOLO O UN COMUNICATO O DELPROFESSIONISTA CHE SCATTA DELLE FOTO O GIRA UN VIDEO. REALIZZAREQUESTI CONTENUTI È UN LAVORO A TUTTI GLI EFFETTI, E ANCHE SE LO FATE “IN CASA” HA UGUALMENTE UN COSTO IN TERMINI DI ORE

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La Regione Toscana ha varatoun nuovo „Testo unico sul si-stema turistico regionale“ con

la legge n.86 del 20 dicembre 2016,la quale introduce alcune novità ri-spetto alla precedente legge n. 42 del23 marzo 2000, più volte rimaneggiata.Per la piena operatività delle normeoccorrerà tuttavia attendere il Rego-lamento regionale di attuazione, chedeve essere emanato entro 180 giornidall'entrata in vigore del nuovo testounico, ossia dal 20 gennaio 2016.Secondo il presidente di FAITA To-scana Giampiero Poggiali «nelle in-tenzioni, oltre ad un fisiologico ade-guamento dovuto all'entrata in vigoredella legge Delrio, sono diversi gli ob-biettivi che la nuova normativa siprefigge. I più rilevanti sono: ridise-gnare la nuova governance del settore.;migliorare la capacità competitiva

delle strutture ricettive attraverso unasemplificazione delle norme e un am-pliamento dei servizi offerti; chiarireruolo e funzioni delle strutture ricettiveextralberghiere; B&B, affittacamere,attività non professionali, affitti tu-ristici alla luce dell'esplosione dellacosiddetta sharing economy e ricono-scere, promuovere, valorizzare tuttele forme di turismo tematico o setto-riale»Sempre secondo Poggiali alcune ri-chieste delle imprese dell’open airsono state accolte. Fra queste quellache per gli operatori del settore è daconsiderare più importante per il si-stema di governance del turismo inToscana, è l‘introduzione del prodottoturistico omogeneo, inteso come l'in-sieme di beni e di servizi di un terri-torio il cui scopo è realizzare un'offertaturistica di qualità. Da notare che i

confini di tale territorio potrannonon coincidere con quelli ammini-strativi, pertanto i Comuni possonoassociarsi per tipologia di prodottoturistico mediante la stipula di unaconvenzione, componendo un'offertain grado di rispondere alle esigenzedi specifici segmenti della domandaturistica.Come fa notare il presidente dellaFAITA Toscana, «questa nuova pos-sibilità introdotta dalla legge potrebbeavere ricadute significative per alcunicomparti come il balneare, dove piùforte e spesso prevalente è la concen-trazione di campeggi e villaggi».La legge regionale n. 86/2016, supe-rando il concetto di stagionalità checonsentiva l’apertura delle struttureper sei mesi al massimo, introduceuna nuova definizione di apertura sta-gionale, che prevede un periodo diesercizio non inferiore a tre mesi con-secutivi e non superiore a nove mesicomplessivi nell'arco dell'anno solare.Tale concetto, sottolinea Poggiali,potrebbe facilitare le politiche azien-dali di destagionalizzazione delle strut-ture ricettive, infatti in Toscana, molticomuni applicano una riduzione delletariffe Tari per le attività stagionalie molte imprese si preoccupano dinon superare il limite per godere dellaagevolazione.Un'altra significativa novità è l'am-pliamento delle attività da offrire ainon alloggiati. In particolare vieneconsentita l'attività di somministra-zione di alimenti e bevande al pub-blico e la vendita al dettaglio ancheper i non alloggiati nel rispetto dellenormative regionali di settore. E‘ inol-tre consentita l'attività di centro be-nessere e le strutture ricettive potrannovendere direttamente al cliente i ser-vizi turistici non accessori al trasportoo all'alloggio, purché costituiscano

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

LA TOSCANA HA UN NUOVOTESTO UNICO PER IL TURISMO

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a cura di Pietro Licciardi

PER POGGIALI, FAITA REGIONALE,«È UN SIGNIFICATIVO PASSO INAVANTI NEL RICONOSCIMENTODEL TURISMO ALL'ARIA APERTA»

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offerta integrativa e contestuale alsoggiorno ed a condizione che essinon rappresentino una parte preva-lente del valore del servizio turisticoofferto.Come è facile comprendere l'insiemedi queste misure, in alcune realtà, po-trebbe aprire importanti spazi e ulte-riori occasioni di lavoro, incremen-tando produttività e reddito tramiteattività che già sono nella disponibilitàdelle strutture ricettive.Un’importante novità, segnala ancoraGiampiero Poggiali, è la possibilitàdi installazione di case mobili neicampeggi, superando la precedentedefinizione di facile / difficile rimo-zione, prevedendo la possibilità di al-lestimento di tali tipi di strutture perl’intero periodo di permanenza delcampeggio e rinviando al rispettodelle prescrizioni urbanistico-edilizie

e, ove previsto, paesaggistiche. Inoltrela nuova legge consentirà oltre all’at-tuale possibilità di installare case mo-bili da parte del gestore nel 40% dellepiazzole autorizzate, di offrire tendee relativi accessori di proprietà delgestore per un ulteriore 20% dellepiazzole.Altro successo per l’open air è l‘intro-duzione della nuova categoria di strut-tura ricettiva all'aria aperta: il Cam-ping-Village, dove è prevista l'instal-lazione di strutture temporaneamenteancorate al suolo allestite dal titolareo gestore in una percentuale compresatra il 30% e il 70% del numero com-plessivo delle piazzole. Il presidentedella FAITA Toscana ritiene che molticampeggi potranno abbastanza faci-lemente ottenere tale classificazioneche consentirà loro di aumentare laflessibilità di gestione tramite l'in-

stallazione del numero di case mobiliche verranno ritenute opportune dalgestore per una efficiente conduzionedella propria azienda. L'introduzionedi questa nuova tipologia di strutturaricettiva pone tuttavia una questionedi natura urbanistica e conseguente-mente dovrà essere adeguata anchela normativa urbanistica-edilizia re-gionale. Per questo la FAITA regionalesi impegnerà nei prossimi mesi.«In conclusione posso affermare»,conclude Giampiero Poggiali, «cheè stata approvata una buona legge,certo non è quella che avremmo scrit-to noi, ma se con il regolamento at-tuativo, al quale sono legate moltedelle procedure applicative, riusciremoad ampliarne ulteriormente la portata,un significativo passo in avanti nelriconoscimento del turismo all'ariaaperta sarà stato compiuto». �

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I NUMERI DELL’ OPEN AIR TOSCANO

Secondo i dati dell’Istat in Toscana ci sono 445 tracampeggi e villaggi dei quali 87 sono associati allaFAITA – Federcamping e circa 50 a Confcommercio.In totale l’open air regionale mette a disposizione deivacanzieri circa 184 mila posti letto mentre nel 2015sono stati registrati 1,3 milioni di arrivi e 9,5 milionidi pernottamenti.Gli italiani sono stati, sempre nel 2015 il 56% degliarrivi e il 60% delle presenze. Di questi la maggior

parte (44%) provenienti dalla stessa Toscana; il 19%dalla Lombardia, il 9 % dal Piemonte. L’8% dal Lazioe il 7% dall’Emilia Romagna. Per quanto riguarda ituristi dell’aria aperta stranieri il 34% viene dalla Ger-mania, 20% dai Paesi Bassi, il 10% dalla Francia, l’8%dalla Svizzera, l’8% dal Regno Unito, secondo i datiresi noti dalla Regione Toscana.L’open air regionale occupa circa 26 mila persone egenera un fatturato di 520 milioni di euro.

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

MA QUANTA FIDUCIA HANNOI VIAGGIATORI ITALIANI?

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L’Istituto Piepoli ha reso notol’Indice di fiducia del viaggiatoreitaliano rilevato in Gennaio e

Febbraio 2017 ed elaborato per contodi Confturismo e Confcommercioanalizzando un campione di 1.000casi, rappresentativo della popolazioneresidente in Italia di età compresa tra18 e 74 anni. Tale indice è costruitosulla base delle risposte degli inter-vistati a una serie di domande circala propensione al viaggio nei successivitre e dodici mesi, la maggiore o minorepropensione al viaggio rispetto al pas-sato, la durata dei viaggi effettuati.Secondo la rilevazione l’Indice inGennaio è stato di un punto superiore(63) rispetto al dato del mese prece-dente e a mostrare un indice di fiduciasostanzialmente più alto della media

sono stati, tendenzialmente, i giovanie chi vive nelle città di medie dimen-sioni. Per quanto riguarda i primi ilvalore è stato 75 per la fascia di etàcompresa tra 18 e 35 anni, mentrel’Indice di fiducia è stato di 71 perchi vive in città fino a 100 mila abi-tanti. Nelle città fino a 10 mila abi-tanti ad esempio lo stesso Indice èstato di 57 per attestarsi a 67 nellecittà di oltre 100 mila abitanti. La fi-ducia maggiore è stata registrata nelNord-est dell’Italia (67) per scenderea 65 nel Nord-ovest, a 62 al Centroe 58 nel Sud e nelle isole. A Gennaio la propensione a viaggiarenel lungo periodo è risultata maggiorerispetto allo stesso periodo del 2016.Tuttavia le notizie circolate sull’eco-nomia e quelle circa i terremoti che

hanno colpito il Centro Italia hannoalimentato un clima negativo. Infattialla domanda: «Pensando alle notiziesull’economia e il turismo sentite suTV, giornali o internet nelle ultimedue settimane, lei si definirebbe piùottimista o pessimista sull’economiadel Paese rispetto a due settimanefa?», il 35% degli intervistato ha ri-sposto «più pessimista», solo il 20%«più ottimista» (erano il 23% il meseprecedente). Il 45% invece si definisce«uguale a prima».Per quanto riguarda la durata del viag-gio la previsione tra coloro che con-tavano di spostarsi nei successivi tremesi era al di sotto delle quattro nottie rimane pressoché stabile la quotadi viaggiatori che avrebbero utilizzatoInternet come modalità di prenota-zione del viaggio: circa 6 su 10.Gli intervistati preferirebbero viaggiarein coppia col partner (54%) o con lafamiglia (figli o parenti): 26%; solo il9% viaggerebbe da solo. La loro desti-nazione potrebbe essere per lo più unacittà d’arte (la metà del campione) epoco più di 3 viaggiatori su 10 andrannoinvece in montagna (32%). Il mare èstato scelto dal 22%, la campagna e lacollina attraevano invece l’11%. Il43% ha dichiarato che avrebbe volutoviaggiare per riposarsi, il 37% per di-vertirsi mentre per il 17% la vacanzasarebbe stata un modo per prendersicura dello spirito e del corpo.L’interesse maggiore degli intervistatiè stato per la cultura: il 49% avrebbevisitato musei o monumenti; subitodopo l’interesse per il buon cibo e lagastronomia (26%). Il 22% avrebbevoluto fare visita ad amici o parenti,il 18% recarsi alle terme e il 18% vi-vere un’avventura. Comunque l’appealmaggiore per le vacanze invernali loesercita l’Italia (80%), in particolareil Trentino Alto Adige per la possi-bilità che offre di praticare sport e laToscana per le sue attrattive culturali.Anche il Lazio affascina per la sua

L’ISTITUTO PIEPOLI HA RESO NOTO GLI INDICI DI GENNAIO E FEBBRAIO 2017

L’INDICE DI FIDUCIA È COSTRUITO SULLA BASEDELLE RISPOSTE DI UN CAMPIONE A UNA SERIE DIDOMANDE CIRCA LA PROPENSIONE AL VIAGGIONEI SUCCESSIVI TRE E DODICI MESI.

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cultura e i monumenti. Solo il 20%,tra cui la maggioranza giovani dai 18ai 35 anni, si recherebbe all’estero eprevalentemente in Gran BretagnaCome ha rilevato l’indagine dell’Isti-tuto Piepoli a destare preoccupazioneper il futuro è la situazione economica,che rimarrà pressoché uguale a quellaattuale per il 51% del campione senon peggiore (24% del campione).Soltanto il 15% percento ritiene pro-babile un miglioramento nei successivisei mesi. Più pessimiste le donne e gliuomini di età compresa tra 35 e 54anni. Quasi 7 intervistati su 10 ha di-chiarato di prevedere una stabilitànella situazione economica personale(68%). I giovani sono apparsi più spe-ranzosi. Il pessimismo rischia di influireanche sul viaggio, poiché per il 71%del campione la situazione economicainfluenza molto o abbastanza le sceltein materia di vacanza; per il 50% ne-gativamente, spingendo a optare perspostamenti più brevi, meno frequentie meno dispendiosi.Comunque la maggioranza degli in-tervistati, ritiene che il turismo nel

nostro paese si manterrà stabile e spe-cialmente le persone di età compresatra 55 e 74 anni, pensa addirittura aduna ripresa.Questo stesso Indice di fiducia del viag-giatore italiano a Febbraio è risultatolievemente superiore: 64 anziché 63ed è cambiata anche la dislocazionedi questa fiducia, risultata maggiorenelle grandi città (73) e tra i giovani(74) e superiore nel Nord-ovest d’Italia(68) rispetto al Nord-est (67), al Centro(64) e al Sud (59). Cala la propensioneal viaggio nel lungo periodo rispettoa Gennaio (2% invece del 3%) ma re-sta invariata la durata della vacanza(sotto le 4 notti) per chi viaggerà neisuccessivi tre mesi. Aumenta invecedi 6 punti percentuali la quota di uti-lizzatori di Internet rispetto al 2016mentre diminuiscono coloro che con-tatterebbe direttamente i fornitori.Per quanto riguarda le preferenze èaumentato rispetto a Gennaio il nu-mero di chi vorrebbe fare il viaggioin compagnia di amici (+ 5%) ma èrimasta stabile la preferenza per lecittà d’arte; la cultura era sempre al

primo posto; circa un terzo degli in-tervistati invece era interessato a fareshopping e vacanze enogastronomiche.La destinazione preferita era ancoral’Italia ma rispetto al mese precedentecome meta estera prevarrebbe la Spa-gna. Nessuna significativa variazioneinvece su come il campione ha per-cepito la situazione economica gene-rale e quella personale.Interessante come è stato inteso il re-cente mutamento politico avvenutonegli Stati Uniti con l’elezione di Do-nald Trump. Se il 57% degli intervi-stati pensava che l’afflusso di statu-nitensi in Italia sarebbe rimasto in-variato rispetto allo scorso anno un18% pensava invece ad una diminu-zione, di questi la maggioranza eranoi giovani tra i 18 e i 35 anni di età.Tuttavia erano sempre prevalente-mente giovani quelli che con la pre-sidenza Trump si sentivano più sicuri,a fronte di un 30% di intervistati cheriteveva probabile una diminuzionedella sicurezza. Per il 31% tutto sarebberimasto come prima e il 27% sarebbestato più tranquillo. �

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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Come si fa, in vacanza, a met-tere d’accordo papà, mammae figli; specialmente se questi

si sentono già indipendenti e hannoidee precise su come divertirsi? Unbel problema, almeno fino a quandonon ha fatto il suo debutto nel mon-do del web PinAndGo, il portale perle famiglie in viaggio. PinAndGo è una start up innovativaa vocazione sociale che promuovecultura intrattenimento e ambiente.Secondo le intenzioni una rispostaveloce e moderna che risponde alleesigenze di una famiglia impegnata,che ama viaggiare e visitare cose in-teressanti e divertenti. Su www.pinandgo.it si possono tro-vare musei, teatri, associazioni spor-tive che praticano di tutto: dallo ska-te, allo sci, al pattinaggio; ma ancheparchi naturali e festival di strada.Per passare in rassegna quello che c’èda vedere o da fare basta digitare sul

proprio tablet, smartphone o pc il no-me della città che s’intende visitaree con un solo click apparirà una map-pa geolocalizzata dove individuaretutte le strutture a misura di famigliaselezionate dallo staff di PinAndGo.PinAndGo è nato dall’esperienza diSonia D’Errico, che a 40 anni, do-vendo reinventarsisi un percorso dilavoro ha messo assieme i ricordi diinnumerevoli giornate trascorse a or-ganizzare una vacanza con bambini,ai quali far vedere posti nuovi dovepossano intrattenersi in maniera in-telligente ed educativa, anche gio-cando.Ha così preso forma PinAndGo, unportale ambizioso che scopre e pro-muove un turismo intelligente e di-vertente anche e soprattutto all’ariaaperta, segnalando non soltanto leattività che si svolgono in mezzo allanatura ma anche parchi, riserve earee protette. Ecco perché anche i

campeggi e le strutture open air do-vrebbero poter essere presenti inPinAndGo. Del resto i campeggi so-no da sempre family friendly; un postosicuro dove i bambini si muovono li-beramente e di solito trovano nume-rose attività a loro dedicate. Ovviamente scopo della App è so-prattutto mettere tutti d’accordo edunque tiene conto delle esigenze an-che dei genitori: c’è chi cerca il supercampeggio dotato di ogni confort,animazione compresa, e chi invecepreferisce campeggi più tranquilli aconduzione familiare, piccoli ma ac-coglienti. A tutti PinAndGo dà lapossibilità di scegliere la vacanza sumisura e alle aziende di ampliare l’of-ferta allargando il proprio target .Dal punto di vista tecnico la App ga-rantisce una elevata velocità di recu-pero dell’informazione; con un soloclick compare una mappa, facile daleggere in cui risulta subito evidente

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

PINANDGO PER UNA VACANZAFORMATO FAMIGLIA

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NASCE IL PORTALE CHE METTE D’ACCORDO GENITORIE FIGLI. UNA PROPOSTA AL MONDO DELL’OPEN AIR

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la propria posizione e cosa c’è nellevicinanze. Inoltre consente di creareitinerari personalizzati. Cliccando sulcuoricino di ogni singola scheda, lafamiglia può crearsi un itinerario sumisura e portarlo sempre con sé.La App è partita nel Luglio 2016 conottanta strutture inserite; adesso neconta 500 con molte altre in attesadi pubblicazione con nuove recen-sioni ogni giorno. Per questo lo staffringrazia le numerose PinHer, mam-me e amiche che sul territorio scel-gono le strutture migliori e le segna-lano. Ma la crescita non si è ancoraesaurita, infatti l’azienda ha da pocopartecipato a una raccolta fondi suEppela. PostePayCrowd ha inoltrescelto il progetto perché scalabile sulmercato cofinanziandolo, mentre in-vestimenti sono stati fatti per l’inter-nazionalizzazione del portale e per lacomunicazione. Un articolo pubbli-cato sul quotidiano il Giorno ha avutoun successo inatteso, avvicinandomolte mamme a questa realtà. Infineil portale sarà presente a fine marzo

a “Fa’ la cosa giusta”, una fiera per ilturismo consapevole e il consumocritico che si svolgerà a City Life diMilano dove sono previsti settanta-mila visitatori. La proposta che PinAndGo lancia atutte le strutture ricettive open air èuna vetrina, con pagamento a con-sumo, in cui promuovere la propriastruttura, immagini e testi per rac-contarsi alle famiglie con figli. �

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PINANDGO È UNASTART UP INNOVATIVAA VOCAZIONE SOCIALECHE PROMUOVECULTURAINTRATTENIMENTO EAMBIENTE. UNARISPOSTA VELOCE EMODERNA CHE RISPNDEALLE ESIGENZE DELLAFAMIGLIA CHE AMAVIAGGIARE

Per maggiori informazioni basta mandare una mail dal form di contatto sul sito: www.pinandgo.it

Oppure una mail diretta a [email protected]

il nostro staff sarà felice di rispondervi contattarvi e accogliervi nella Community.

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CAMPING MANAGEMENT :LE AZIENDE INFORMANO

EASYAPP, LA PRIMA APP CHE NON HA VITA BREVE

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Dall’esperienza trentennale diEditoriale Eurocamp srl, azien-da per la promozione del settore

turistico all’aria aperta, e dalle com-petenze di Bit Lounge srl, agenzia diconsulenza, web marketing e strategiadigitale, è nata ed è disponibile dal2015 EasyApp, applicazione pensataper rispondere all’esigenza di proprietaridi campeggi e villaggi turistici di avereuno strumento per comunicare in ma-niera più facile e veloce con i propriospiti. Giuseppe Cavallo, consulentedigitale per il turismo di Bit Loungesrl parla dellei vantaggi, delle funzionie degli sviluppi di EasyApp.

Perché un’alta applicazione mobile? «Dopo l’analisi dei bisogni di alcuniclienti di Bit Lounge desiderosi di au-mentare il valore aggiunto del propriocampeggio o villaggio con nuovi stru-menti digitali e attraverso uno studiodel mercato delle app presenti su Goo-gle Play e App Store, abbiamo com-preso che la maggior parte di appli-cazioni di visibilità hanno vita breve.La causa? Gli elevati costi di promo-zione e la facilità di disinstallazione.Nel nostro approfondimento, invece,abbiamo riscontrato che le app chevengono mantenute più a lungo dal-l’utente finale sono quelle che offrono“veri” servizi».

Qual è la filosofia della vostra app? «Sono tre gli aspetti che sintetizzanol’idea su cui si fonda EasyApp. Il primoè la possibilità di personalizzare e di-gitalizzare la vacanza dei clienti dicampeggi e villaggi. Il secondo la fa-cilità per il gestore della struttura diessere in contatto con il proprio ospite

ventiquattr’ore al giorno e sette giornisu sette gestendo lo strumento attra-verso un pannello di controllo per-sonalizzato. Infine, vista la facilitàd’uso, l’app permette alla struttura dimantenere il rapporto con il clienteoltre la vacanza e di fidelizzarlo».

In pratica, quali servizi offre EasyApp? «Ci piace pensare EasyApp come unpunto informazioni virtuale che crea

un filo diretto con il cliente per tuttoil tempo della vacanza e oltre. I prin-cipali servizi si dividono in due tipi:informativi e di up selling. I primi of-frono in tempo reale notizie sulla vitadel villaggio o campeggio ed i suoidintorni: ad esempio calendario eventigiornaliero, news su attività di ani-mazione, informazioni su orari di ac-cesso a strutture sportive e consiglisu luoghi di interesse (musei, cinema,monumenti, ristoranti convenzionati)da visitare nelle vicinanze della strut-tura. I secondi invece sono utili perveicolare promozioni sulle attivitàcollaterali offerte nel campeggio, che,se l’ospite vuole, può ricevere durantetutto l’anno grazie alle notifiche push».

Notifiche push? Ci illumini…«Sono messaggi istantanei illimitati,filtrati, divisi per categorie che il clien-te riceve sul suo cellulare e, cosa moltoimportante è che può scegliere in basealle proprie esigenze informative. Peresempio un cliente fidelizzato dellastruttura che dopo la vacanza dellascorsa estate vuole conoscere le pro-mozioni del campeggio o villaggioper la stagione 2017, può decidere diabilitare solo le notifiche riguardantitali offerte».

Ai turisti non ancora clienti, cosapropone EasyApp? «L’applicazione offre una mappa in-terattiva per raggiungere facilmentela struttura, una galleria fotograficaper conoscere l’ambiente del villaggioprima di raggiungerlo e, una voltascelto, contattare la struttura via emailo telefonicamente. E se il turista èstraniero, EasyApp è multilingua».

CREATA DA BIT LOUNGE SRL E PROMOSSA IN PARTNERSHIP CON EUROCAMP, L’APPLICAZIONEMOBILE CHE INFORMA E FIDELIZZA I CLIENTI

«ABBIAMO COMPRESOCHE LA MAGGIORPARTE DIAPPLICAZIONI DIVISIBILITÀ HANNOVITA BREVE. LACAUSA? GLI ELEVATICOSTI DI PROMOZIONEE LA FACILITÀ DIDISINSTALLAZIONE».

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Nei campeggi e villaggi in cui Ea-syApp è già in uso, quali apprezza-menti avete ricevuto? «Gli utilizzatori finali dell’applicazione,ovvero i vacanzieri disposti a non per-dere neppure un minuto del propriotempo libero, sono molto soddisfattinell’evitare file alla reception in cercadi informazioni, che ora sono facil-mente reperibili tirando fuori dallatasca o dalla borsa il proprio cellulare.I proprietari di strutture clienti di BitLounge ed Eurocamp invece non sen-tono affatto la mancanza delle innu-merevoli telefonate con richieste diinformazioni da parte dei loro ospiti.Per fare un esempio, il gestore del vil-laggio Lido d’Abruzzo di Roseto hatrovato in EasyApp uno strumentocomplementare alla tradizionale fonicaper canalizzare le informazioni e av-vicinare alla struttura il target piùgiovane».

Quando Bit Lounge ed Eurocamphanno cominciato a collaborare? «I primi contatti tra le aziende ci sonostati nel 2014. Eurocamp chiese a BitLounge di poter realizzare un’appli-cazione mobile per il loro portale tu-ristico www.campeggievillaggi.it, puntodi riferimento per le vacanze in cam-peggi e villaggi in Italia, Corsica, Croa-zia e nel resto d’Europa. Nacque cosìl’omonima app per smartphone di-sponibile su IOS e Android. Una voltagettate le basi della collaborazione,Eurocamp ha apprezzato il lavoro diBit Lounge e con entusiasmo ha decisodi proseguire la partnership».

Cosa differenzia Bit Lounge da altreaziende? «Per prima cosa specifichiamo cheBit Lounge ha due anime che corri-spondono alle principali aree di lavorodella nostra web agency: una più tu-ristica e l’altra rivolta alle aziende. InBit Lounge gravita un team di pro-fessionisti attivi nello sviluppo di so-luzioni digitali da oltre dieci anni,pronti ad affrontare le sfide del futuroe creare i migliori prodotti per i propriclienti. Il nostro metodo è il seguente:attraverso l’esperienza raggiunta emettendo a frutto il nostro impegno,analizziamo, creiamo e miglioriamola presenza online di un’azienda o una

struttura ricettiva, per raggiungerel’obiettivo più importante: incremen-tare il suo fatturato».

Oltre EasyApp, per il settore turisticocosa proponete? «In campo turistico la nostra webagency affianca ogni tipo di strutturaricettiva. Facciamo consulenza e pro-poniamo strategie digitali per miglio-rare e monitorare online la vetrina egli strumenti necessari alla struttura,la visibilità, la percezione e la presenzadel brand della struttura turistica e lareputazione».

Tornando a Easy App, cosa avetein serbo? «L’applicazione verrà arricchita giàper questa stagione con nuovi serviziche nascono dall’ascolto delle neces-sità dei nostri clienti. Attualmentestiamo testando la possibilità di in-tegrare servizi con i software gestionaligià presenti in strutture. Abbiamoavviato una collaborazione con lasoftware house SGS, il principale player

italiano in materia di gestionali peril settore turistico».

Perché un proprietario di campingo villaggio dovrebbe scegliere Ea-syApp?«Per il gestore del campeggio o vil-laggio è indispensabile massimizzarei ritorni sui clienti che ha già acqui-sito, i quali si aspettano continue no-vità per rendere la propria esperienzadi viaggio unica. In più una struttura,grande o piccola che sia, ha comun-que necessità di comunicare tanteinformazioni nel minor tempo pos-sibile e in maniera personalizzata atutti i clienti. Infine, se pensiamoche nel mondo a ottobre 2016 ab-biamo assistito al sorpasso degli accessiinternet da mobile su quelli da Pc eche i ritmi dello sviluppo digitaletendono ad aumentare, un proprie-tario di campeggio o villaggio nonpuò farsi scappare la possibilità di fi-delizzare i propri clienti attraversocellulare o tablet e quindi di acquistareEasyApp». �

CAMPING MANAGEMENT :LE AZIENDE INFORMANO

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EASYAPP È UN PUNTO INFORMAZIONI VIRTUALECHE CREA UN FILO DIRETTO CON IL CLIENTEPER TUTTO IL TEMPO DELLA VACANZA E OLTRE.

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L’azienda Castellani si occupa dilegno per l’edilizia da quaran-t’anni e grazie alla notevole

esperienza accumulata ha ottenuto ilprestigioso attestato di conformitàS.a.l.e. (Sistema Affidabilità Legnoedilizia) che garantisce sulla serietàdel costruttore, sulla qualità dei ma-teriali e dei sistemi costruttivi utilizzatie facilita l’accesso alla finanza age-volata con istituti di credito e assi-curativi. Castellani è inoltre partnerdi Lignius, Associazione nazionaleitaliana case prefabbricate in legno,che raggruppa le maggiori aziende delsettore per promuovere questa tec-nologia costruttiva, ideale non soloper realizzare abitazioni ma anche uf-fici, scuole, e strutture pubbliche al-l’avanguardia per efficienza, risparmioenergetico e sicurezza.Nel corso degli anni Castellani harealizzato case, ampliamenti residen-

ziali, stabilimenti balneari, tetti, per-golati, coperture di vario genere, scu-derie, edifici artigianali e commerciali,pavimentazioni per piscine. Tutto ri-gorosamente in legno fondendo de-sign, sostenibilità e risparmio ener-getico per garantire prodotti esclusivi,durevoli, rispettosi dell’ambiente e

personalizzabili in tutto e per tutto.Savio Castellani è direttore di DoricaLegnami e a lui chiediamo: spessoquando si parla di abitazioni in legnopensiamo alle baite in montagna…«E’ per lo più un luogo comune ed èda sfatare. Ormai disponiamo di nu-merose tipologie costruttive e i prodottisono personalizzabili in base alle esi-genze. Il sistema bioHABITAT adesempio è ideale per abitazioni ad al-tissime prestazioni con una strutturain legno massiccio suddiviso in piùstrati che ne garantiscono la contro-ventatura, il sistema a pannelli X-Lam, ideato per strutture capaci diospitare molte persone in quanto risultamigliore in termini di resistenza staticae termoacustica, ed infine il sistemaPlatform-Frame o Traliccio, che ri-prende uno dei più antichi sistemi co-struttivi impiegati per costruzioni abi-tative leggere ed economiche».

CAMPING MANAGEMENT :LE AZIENDE INFORMANO

CASE IN LEGNO ECOLOGICHE E DI QUALITÀ

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L’AZIENDA CASTELLANI HA 40 ANNI DI ESPERIENZANEL SETTORE DEL LEGNAME PER L’EDILIZIA.

NEL CORSO DEGLI ANNICASTELLANI HAREALIZZATO CASE,AMPLIAMENTIRESIDENZIALI,STABILIMENTIBALNEARI, TETTI,PERGOLATI, COPERTUREDI VARIO GENERE,SCUDERIE, EDIFICIARTIGIANALI ECOMMERCIALI,PAVIMENTAZIONI PERPISCINE.

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Nella progettazione delle vostre strut-ture a cosa fate particolarmente at-tenzione?«Sicuramente a design, sostenibilitàe risparmio energetico, per garantireprodotti esclusivi e durevoli il cuiconfort abitativo sia il massimo. Senzadimenticare che le case in legno han-no zero collanti chimici, zero emissionidi Co2 e sono totalmente compostedi materie prime naturali».

Voi della Castellani comunque nonsiete gli unici a costruire case in le-gno…«Certo che no, ma noi abbiamo qua-rant’anni di esperienza, l’attestato diconformità S.a.l.e. e siamo partnerLignius, l’associazione nazionale cheraggruppa le forze, le idee e le profes-sionalità delle maggiori aziende delsettore».Come è avvenuto il vostro ingresso

nel settore dei sistemi abitativi?«Prima di specializzarci nelle case inlegno commercializzavamo legnameper l’edilizia e per la falegnameria,progettavamo e realizzavamo pergolatie gazebi, casette in legno, copertureper posti auto, pavimentazioni per pi-scine, parquet. Poi è avvenuta unaevoluzione spontanea verso la pro-gettazione di strutture innovative incui riversare le nostre competenze or-mai mature. Poi costatando l’entu-siasmo di chi ha provato le nostrecase abbiamo consolidato sempre dipiù questa vocazione. �

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«ORMAI DISPONIAMO DINUMEROSE TIPOLOGIECOSTRUTTIVE E IPRODOTTI SONOPERSONALIZZABILI INBASE ALLE ESIGENZE. ILSISTEMA BIOHABITATAD ESEMPIO È IDEALEPER ABITAZIONI ADALTISSIMEPRESTAZIONI»

La struttura bioHABITAT® è esclusivamente di legnomassiccio suddiviso in più strati, i quali garantisconouna controventatura perfetta e sono uniti tra loro dacavicchi in legno di faggio, senza l’uso di chiodi e dicolle. Questi vengono essiccati molto di più del legnodelle pareti e vengono poi inseriti con una pressionedi 30 atmosfere in un foro più piccolo del tassellostesso. Tale procedimento fa si che, assorbendo l’umiditàdel legno circostante, il cavicchio si gonfi, rimanendoimmobilizzato come fosse un ramo cresciuto all’internodelle tavole.

Sistema a Pannelli X-Lam, Ideale per uffici pubblici,scuole, alberghi.Questo nuovo sistema risulta migliore in termini di re-sistenza statica e termoacustica, consigliato per ambientidove è obbligatoria la ventilazione controllata.

Sistema Platform-Frame o Traliccio, ideale per abi-tazioni private, ampliamenti e sopraelevazioniUno dei più vecchi sistemi costruttivi impiegati percostruzioni abitative leggere ed economiche con ca-ratteristiche termoacustiche, antisismiche e antincendiocomunque superiori al laterizio. Le pareti vengonorealizzate come elementi composti, costituiti da un’os-

satura portante con montanti verticali e telai, rivestitida uno o da ambo i lati con materiali a base legno ogesso, che collegano i montanti al telaio.

I vantaggi delle case in legnoSi sta diffondendo la sana abitudine ad adottare unostile di vita green ed ecosostenibile. L’edilizia è pro-babilmente uno dei settori che maggiormente fa sentireil proprio impatto sull’ambiente con costi di costruzione,manutenzione e gestione decisamente alti. La soluzionea tali problematiche risiede nella realizzazione e nell’usodi abitazioni in legno, che permettano di non rinunciarealla solidità, alla comodità ed al design. In tal sensosi muovono i sistemi di costruzione Castellani cheoltre ad essere ecologici perché non usano materialiinquinanti e garantiscono sia l'isolamento acusticoche quello elettromagnetico. Le case Castellani inoltresono costruite in maniera tale da garantire totale si-curezza a chi si trova al loro interno in quanto vengonoprogettate e costruite nel pieno rispetto degli standarddi conformità antincendio ed antisismici.

Dorica Legnami ha sede ad Ancona (AN)www.doricalegnami.itwww.castellanicaseinlegno.it

Sistema bioHABITAT®

IDEALE PER UN’ABITAZIONE AD ALTISSIME PRESTAZIONI

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CAMPING MANAGEMENT :LE AZIENDE INFORMANO

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RISTRUTTURARE I SERVIZI IGIENICI NON È UN PROBLEMACON PRESTO

Perché in una rivista dedicata almondo del turismo, Presto ru-binetterie in Italia parla di im-

pianti sportivi? Chiediamolo a Fran-cesco Tedeschi, responsabile del-l’azienda: «Il motivo è piuttosto sem-plice. Le tipologie dei locali adibitia bagni sono molto simili nelle strut-ture turistiche e in quelle sportive.Gli impianti sportivi infatti hannole stesse esigenze di un villaggio tu-ristico o un campeggio; in primo luogoil risparmio idrico, energetico e l’an-tivandalismo. Senza contare che an-che le strutture turistiche sono dotatedi impianti come la piscina. Stadi,Palazzetti dello sport e campeggi inol-tre condividono tutti i tipi di utenze:lavabi, orinatoi, wc e docce. Prestorubinetterie propone soluzioni ottimaliin funzione di ciò di cui il cliente habisogno».

Recentemente vi siete occupati diuna ristrutturazione allo stadio SanSiro di Milano…«Questo lavoro si è sviluppato lavo-rando a stretto contatto con la com-mittenza, gli studi di progettazione ele imprese che hanno lavorato al re-styling dello stadio. I tre anelli di San

Siro sono stati realizzati in periodidifferenti con tecnologie e tecnichecostruttive completamente diverse.Si va dalla tradizionale struttura inmuratura e capriate in calcestruzzoarmato del primo anello, risalenteagli anni Venti del secolo scorso, allestrutture prefabbricate in calcestruzzoprecompresso del terzo anello, realiz-zate per Italia 90, passando per i portalirealizzati con getti in opera dei telaiche reggono il secondo anello, deglianni Cinquanta, come spiegato dal-l’architetto Marco Brega fondatoreinsieme a Michele Brunello di Don-tstop Architettura. Poiché l’Uefa sta-bilisce un preciso rapporto tra quantitàdi spettatori e numero di servizi igie-nici disponibili, è stato necessario ilrifacimento dei bagni. In tutto lo sta-dio ci sono 179 wc, 162 lavabi e 203orinatoi. A differenza dei bagni delprimo anello, che sono stati rinnovati,quelli del secondo sono stati demolitie ricostruiti, raddoppiando il numerodi utenze e creando impianti del tuttonuovi».«I rubinetti meccanici antibloccaggiodella serie 600 S di Presto sono statiscelti per la loro caratteristica di ero-gare acqua solo al momento del rila-scio del pulsante, impedendo aglieventuali vandali di provocare un al-lagamento. Nel primo anello sonopresenti modelli bordo lavabo, nelsecondo rubinetti murali che hannocomunque la stessa cartuccia in mododa ottimizzare costi e tempi per la loromanutenzione. Per gli scarichi dei wce gli orinatoi del primo anello, sonostati installati a controsoffitto dei sen-sori modulari volumetrici Presto Rada.Tali dispositivi permettono di tenerei servizi puliti anche in caso di man-cato azionamento dello scarico. Sonoinfatti programmati per eseguire ilprelavaggio del vaso e il successivorisciacquo; finché l’utilizzatore per-

SPECIALIZZATA IN INTERVENTI SUIMPIANTI SPORTIVI L’AZIENDAADOTTA LE STESSE SOLUZIONI PERI CAMPING E I VILLAGGI

LE TIPOLOGIE DEILOCALI ADIBITI ABAGNI SONO MOLTOSIMILI NELLESTRUTTURETURISTICHE E INQUELLE SPORTIVE. GLIIMPIANTI SPORTIVIINFATTI HANNO LESTESSE ESIGENZE DIUN VILLAGGIOTURISTICO O UNCAMPEGGIO

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mane entro il suo cono di rilevamento,lo scarico dell’acqua non avviene.Azionabili attraverso un telecomandoe centralina che ne gestiscono l’elet-trovalvola e liberamente program-mabili, possono essere utilizzati anchecome servizio per docce, lavabi, wce orinatoi.I bagni del secondo anello ospitanodai 2 ai 5 wc e orinatoi in acciaioinox. A differenza di quelli del primo,si avvalgono di una tecnologia chePresto impiega da anni in strutturecritiche come le carceri. I rubinettidegli scarichi sono stati posizionatinei 19 cavedi che passano sotto legradinate: sul lato utente si vede sol-tanto un comando meccanico.Oltre a prevenire atti vandalici, ren-dono possibile la manutenzione inqualsiasi momento. L’adduzione vieneinvece fatta passare tramite i soffittidei bagni. Dal punto di vista impian-tistico, riducendo il consumo d’acquasi sono potute razionalizzare le addu-zioni, risparmiando sul costo dell’im-pianto. Inoltre si è predisposto un cir-cuito di alimentazione idrica specificoper l’utilizzo delle acque meteoriche.Praticamente le acque piovane checadono sulle coperture delle tribune,vengono recuperate in grandi cisterne

ubicate nei grandi pilastri costruitiper i mondiali di calcio di Italia 90 eche sorreggono le coperture stesse edil terzo anello. Quest’acqua viene suc-cessivamente utilizzata per lo scaricodei wc e degli orinatoi».

Altro importante lavoro è stato l’in-tervento presso la Piscina Solari,sempre a Milano…«Questo magnifico impianto è statoprogettato 1935. A partire dal 2015la Piscina Solari è stata totalmenterinnovata in seguito a profondi lavoridi ammodernamento che hanno in-teressato gli spazi destinati a spogliatoi,servizi per gli utenti e il piano vasca.La vasca è stata ampliata con l’aggiuntadella sesta corsia per rispondere meglioalle esigenze dei molti utenti che quo-tidianamente si recano per nuotare.»«Le docce degli spogliatoi sono statedotate dei nuovi miscelatori tempo-rizzati ad incasso modello Alpa Sta-gno. Si tratta di un nuovo prodottostudiato appositamente per il mon-taggio su cartongesso. La scatola incui si trova il miscelatore è comple-tamente stagna e non permette al-l’acqua di arrivare al cartongesso ro-vinandolo. Inoltre, per maggior si-curezza, il miscelatore è dotato di una

pellicola impermeabile da inseriresotto le piastrelle per evitare che l’ac-qua, penetrando dalle fughe dellepiastrelle stesse, vada a infilarsi trail cartongesso e la scatola di montag-gio. Infine questo miscelatore è dotatodi rubinetti d’arresto telescopici perfacilitare le manutenzioni. Sui lavabidegli spogliatoi sono stati installatidei rubinetti temporizzarti della gam-ma Presto 2000 mentre sui lavabidelle infermerie sono stati montatidei rubinetti elettronici Presto Volta.Per finire all’esterno sono state montatedelle colonne doccia Presto CC4 enei passaggi obbligati per l’entrata inpiscina sono state montate delle bar-riere ad infrarosso modello Presto»

A quanto pare siete in grado di in-tervenire con grande versatilità, in-dividuando soluzioni adatte ad ognisituazione…«Proprio così. Sarebbe interessantepoter incontrare qualche proprietariodi camping che sta pensando di ri-strutturare i propri servizi igienici oquelli connessi con gli impianti spor-tivi per illustrare le nostre soluzionie le nostre capacità, proponendo ma-gari soluzioni impensate all’insegnadel risparmio e della qualità» �

CAMPING MANAGEMENT :LE AZIENDE INFORMANO

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LA PRESTO RUBINETTERIE IN ITALIA HA RECENTEMENTERISTRUTTURATO I SERVIZI IGIENICI DELLO STADIO DI SAN SIRO E DELLA PISCINA SOLARI A MILANO

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CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

LA PROROGA DEL TERMINEPER LE ATTIVITÀ SOGGETTEALLA PREVENZIONE DEGLI INCENDI

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Nella Gazzetta Ufficiale n. 49del 28 febbraio 2017 è statapubblicata la legge 27 febbraio

2017, n. 19 che ha convertito in legge,con modificazioni, il decreto-legge30 dicembre 2016, n. 244, recanteProroga e definizione di termini, comu-nemente noto come decreto Mille-proroghe. La legge è entrata in vigoreil giorno successivo a quello della suapubblicazione nella Gazzetta Ufficiale(1° marzo 2017).Il comma 11-ter dell’art. 5 della leggeha differito al 7 ottobre 2017, il ter-mine per l’assolvimento degli adem-pimenti prescritti dal comma 4. del-l’art. 11 del D.P.R. 1° agosto 2011, n.151, da parte dei soggetti responsabilidelle nuove attività assoggettate alladisciplina di prevenzione incendi dalD.P.R. 151/2011 (fra le quali sono ri-comprese le attività ricettive all’ariaaperta), esistenti alla data del 22 set-tembre 2011 (data di pubblicazione delD.P.R. 151/2011 nella G.U. 22 set-tembre 2011, n. 221).Il comma 11-quater del medesimo art.5, ha stabilito inoltre che possonousufruire della proroga, i responsabilidelle attività che provvedono, entroil 1° novembre 2017, agli adempimentiprevisti dall’art. 3 del D.P.R. 151/2011(presentazione dell’istanza di valutazionedel progetto di adeguamento).Relativamente al comma 11-quater,è appena il caso di evidenziare che lostesso è privo di efficacia giuridica,

essendo il termine del 1° novembre2017 (termine che consente l’accessoalla proroga) successivo al terminedel 7 ottobre 2017 (termine ultimostabilito dalla proroga).In pratica è stato differito al 7 ottobre2017 il termine per gli adempimentiprescritti dagli articoli 3 e 4 del D.P.R.151/2011, ovvero:

• presentazione della richiesta di “Va-lutazione del progetto” (art. 3 delD.P.R. 151/2011);

• presentazione della “SegnalazioneCertificata di Inizio Attività” (art.4 del D.P.R. 151/2011) relativa agliinterventi oggetto della prima fasedi adeguamento.

La proroga determina inoltre lo slitta-mento al 7 ottobre 2020 del termineper la presentazione della SCIA an-tincendio relativa agli interventi oggettodella seconda fase di adeguamento.Per una migliore comprensione dellemodifiche intervenute, si riepiloganello schema di seguito riportato lanuova tempistica per l’adeguamentoalle disposizioni di prevenzione incendirelativa alle attività ricettive all’ariaaperta esistenti alla data del 22 set-tembre 2011 e di capacità ricettivasuperiore a 400 persone. �

NELLA GAZZETTA UFFICIALE DEL 28 FEBBRAIO 2017 È STATA PUBBLICATA LA LEGGE 27 FEBBRAIO 2017, N. 19 CHE HA CONVERTITO IL DECRETO-LEGGE“MILLEPROROGHE”

POSSONO USUFRUIREDELLA PROROGA, IRESPONSABILI DELLEATTIVITÀ CHEPROVVEDONO, ENTROIL 1° NOVEMBRE 2017,ALLA PRESENTAZIONEDELL’ISTANZA DIVALUTAZIONE DELPROGETTO DIADEGUAMENTO.

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CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

“IRI” LA NUOVA “IMPOSTASUL REDDITO DI IMPRESA”

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Con la legge di bilancio 2017è stata introdotta l’“IRI” -l’“Imposta sul Reddito di Im-

presa” - già prevista dalla Legge De-lega di Riforma fiscale, voluta da al-cune organizzazioni di categoria alfine di rendere neutra fiscalmentela scelta della forma giuridica concui si esercita l’attività di impresa. Oggi, se si esercita l’attività di impresasotto forma di società di capitali [so-cietà per azioni (S.p.A.), società aresponsabilità limitata (s.r.l.)], si èsoggetti all’IRES (Imposta sul Redditodelle Società) con aliquota fissa, oggipari al 27,5%, e dal 2017, ridotta al24%. Se, invece, si esercita l’attivitàdi impresa sotto forma di società dipersone [società in nome collettivo(s.n.c.), società semplice, società difatto] o come ditta individuale si èsoggetti all’IRPEF (Imposta sul Red-dito delle Persone Fisiche) con ali-quote progressive che variano da unminimo del 23% ad un massimo del43%. Ciò premesso, lo scopo dell’“IRI” èquello di rendere uniforme la tassa-zione del reddito d’impresa a pre-scindere dal fatto che si eserciti l’at-tività economica sotto forma di so-cietà di capitali o di società di personeo di ditta individuale. Il meccanismodell’“IRI” prevede, infatti, che gliutili che le società di persone o leditte individuali reinvestono nellapropria impresa saranno assoggettatiall’aliquota fissa del 24%, mentre gliutili prelevati per le esigenze personalio familiari dell’imprenditore sarannoassoggettati alle aliquote progressiveIRPEF. L’“IRI”, in pratica, estendealle imprese individuali ed alle societàdi persone i benefici attribuiti dal-l’IRES nelle società di capitali. Il

funzionamento del nuovo tributo èsemplice: il reddito d’impresa pro-dotto, dedotto quello distribuito,viene tassato all’aliquota proporzio-nale, mentre quello che, al contrario,viene percepito dal socio della societàdi persone ovvero dall’imprenditoreindividuale o dai collaboratori fami-liari a titolo di distribuzione di utili,viene tassato ad IRPEF. Qualora fos-sero mantenute le attuali aliquoted’imposizione, cioè il 24% dal 2017,per l’“IRI”, e gli attuali scaglioni IR-PEF, l’“IRI” potrebbe portare concretibenefici alle imprese personali chevogliono capitalizzare gli utili pro-dotti, per la parte di reddito superiorea 15.000 euro (che sconterebbe ali-quote marginali IRPEF superiori al24%). Per una analisi costi-benefici emer-genti dall’applicazione della nuova“IRI” nel caso delle imprese indivi-duali in contabilità ordinaria, si rinviaal seguente esempio: Impresa indi-viduale con reddito di impresa di40.000 euro di cui 15.000 europrelevati dall’imprenditore: IRPEFdovuta con le attuali disposizioni:11.520 euro; imposta dovuta con lafutura IRI ad aliquote attuali: 9.450euro; vantaggio fiscale: 2.070 euro.In questa ipotesi, tutto il differenzialepositivo di imposizione emerge dallaparte di reddito eccedente i 15.000euro che, invece di scontare l’aliquotaIRPEF del 27% o del 38%, resta as-soggettata ad “IRI” ad aliquota del24%.L’esempio è finalizzato a sottolineareche all’aumentare del reddito, man-tenendo ferma a 15.000 euro la quotadi reddito distribuita, il margine diconvenienza della nuova “IRI” au-menta sempre di più. Nell’esempio

che segue si tiene conto, invece, delfatto che una parte di reddito deve,comunque, essere distribuita perchénecessaria al sostentamento personaledell’imprenditore e della sua famiglia.Impresa individuale con reddito diimpresa di 40.000 euro e preleva-mento dell’imprenditore di 28.000euro: IRPEF dovuta con le attualidisposizioni 11.520 euro; impostadovuta con la futura “IRI” ad aliquoteattuali: 9.840 euro; vantaggio fiscale1.680 euro. L’introduzione della nuova “IRI”,sebbene nell’immediato porterebbebenefici solamente ad una parte diimprese individuali e società di per-sone, segnerebbe, comunque, uncambiamento epocale nella tassazionedel reddito d’impresa, orientato versouna maggiore equità del prelievo. E’ evidente che l’“IRI” - oltre a ren-dere neutra fiscalmente la scelta dellaforma giuridica di come esercitarel’attività di impresa - favorisce ancheil reinvestimento degli utili nellapropria azienda e, quindi, la patri-monializzazione delle piccole impreseche sono costituite sotto forma disocietà di persone o di ditta indivi-duale. In pratica, l’“IRI” può essereutile a far diventare “un po’ più gran-di” ed a strutturare meglio le piccoleimprese che sono il vero tessuto eco-nomico del nostro Paese.

L’AGENZIA DELLEENTRATE CHIARISCE:

Trattamento Iva per la sommini-strazione di alimenti e bevande ef-fettuata tramite distributori auto-matici a capsule o cialde - risoluzionedell’agenzia delle entrate n. 103/edel 17 novembre 2016. L’Agenziadelle Entrate, rispondendo ad unarichiesta di consulenza giuridica daparte di un contribuente, ha illustratoil trattamento tributario ai fini IVA

LO SCOPO DELL’“IRI” È QUELLO DIRENDERE UNIFORME LATASSAZIONE DEL REDDITO

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da applicare alla somministrazionedi alimenti e bevande effettuata tra-mite distributori automatici a capsuleo cialde. In particolare, l’Agenziadelle Entrate ha precisato che l’ali-quota ridotta IVA del 10% può essereapplicata solo nel caso in cui l’ac-quirente della capsula o cialda sial’effettivo utilizzatore della stessa, inqualità di consumatore finale, facendorientrare, in tale ipotesi, anche il da-tore di lavoro che acquista la partitadi cialde per l’utilizzo proprio o deicollaboratori. Nel caso, invece, dipassaggi intermedi delle capsule ocialde, l’aliquota applicabile rimanequella propria del particolare prodottoceduto. Affinché si possa usufruiredell’aliquota agevolata del 10% ènecessario che le cessioni delle cap-sule o cialde vengano effettuate neiconfronti di clienti che utilizzino idistributori a cialde, concessi a loroin noleggio o in comodato gratuitodalla stessa società fornitrice.

Equitalia – “rottamazione delle car-telle esattoriali” iscritte a ruolo dal2000 al 2016. Sul sito internet diEquitalia (www.gruppoequitalia.it)è disponibile il nuovo modello checonsente ai contribuenti di richiederel’accesso alla definizione agevolatadelle somme iscritte a ruolo. Il mo-dello deve essere presentato pressogli sportelli di Equitalia oppure in-viato all’indirizzo di posta elettronica(email o Pec) riportato sul modelloe sul portale web di Equitalia. Lesomme che rientrano nella defini-zione agevolata sono quelle riferiteai carichi affidati ad Equitalia tra il2000 ed il 2016 ed il termine ultimoper presentare la richiesta di adesioneè il 31 marzo 2017. Entro il 31 maggio2017, Equitalia invierà, ai contri-buenti che avranno aderito alla “rot-tamazione delle cartelle esattoriali”,una comunicazione con l’indicazionedell’importo dovuto ed i bollettinicon le date di scadenza dei pagamenti.Il pagamento degli importi dovutipotrà essere effettuato in cinque rate,con l’ultima scadenza fissata al mesedi settembre 2018, oppure in un’unicasoluzione, con scadenza fissata almese di luglio 2017.

DOMANDE E RISPOSTE

Un’impresa la cui attività è iniziatanel mese di ottobre 2015, è tenutaal pagamento dell’imposta di pub-blicità per tutto l’anno 2015, nelcaso di omessa presentazione delladichiarazione? Nel caso di omessa presentazionedella dichiarazione, la pubblicità sipresume effettuata in ogni caso condecorrenza dal primo gennaio del-l’anno in cui è stata accertata. Sitratta, in sostanza, di una presunzioneassoluta che non ammette prova con-traria, per la quale si presume chel’inizio della pubblicità abusiva de-corra dal primo gennaio o dal primogiorno del mese, a seconda se si trattidi pubblicità con carattere annualeo temporaneo.

Qual è il trattamento fiscale nelcaso di autoconsumo di pasti daparte del titolare, di soci lavoratorio di dipendenti di bar o ristoranti?Le somministrazioni di alimenti ebevande costituiscono delle presta-zioni di servizi se di valore superiorea euro 50, anche se effettuate perl’uso personale o familiare dell’im-prenditore ovvero per altre finalitàestranee all’esercizio dell’impresa.Pertanto, ai fini IVA, l’autoconsumodi alimenti e bevande, da parte deidipendenti e/o del titolare, non rilevase di valore inferiore a euro 50, men-tre, se di valore superiore a tale im-porto, il valore della singola sommi-nistrazione è dato dall’ammontaredelle spese sostenute per la relativaeffettuazione (costo delle materieprime, consumo di energia, ecc.).Per quanto concerne, invece, il red-dito di impresa, considerato che lefattispecie di autoconsumo rilevantiai fini impositivi appaiono esseresolo quelle riguardanti le cessioni dibeni e non anche le prestazioni diservizi, il relativo autoconsumo nonassume alcuna rilevanza reddituale,poiché la somministrazione in que-stione configura oggettivamente unaprestazione di servizi.

Qual è il corretto trattamento fiscaledell’erogazione liberale in natura

effettuata in favore di un collabo-ratore a progetto?Il reddito dei “lavoratori a progetto”(ed anche del “collaboratore occa-sionale”) è stato assimilato, dal puntodi vista fiscale, a quello derivantedal lavoro dipendente. Di conse-guenza, nel caso di erogazioni liberaliin natura a favore dei collaboratoria progetto, il valore dei beni cedutie dei servizi prestati deve essere esclu-so dalla formazione del reddito sel’importo non è superiore, comples-sivamente, a 258,23 euro, consideratoil periodo d’imposta in cui avvienel’erogazione liberale.

La detenzione della nuda proprietàdi una quota di una s.n.c., concessain usufrutto, costituisca causa diesclusione dal regime forfetario?Nel caso della costituzione del dirittodi usufrutto su una quota di parteci-pazione ad una s.n.c., si viene a creareuna dissociazione dei diritti connessialla quota stessa, in quanto all’usu-fruttuario spetta il diritto agli utili,senza che ciò possa fargli acquisirela qualifica di socio, mentre al titolaredella quota spetta la nuda proprietà,senza che questi perda la qualificadi socio. Il titolare della quota, anchese detiene la nuda proprietà, è sog-getto, comunque, alla responsabilitàpersonale illimitata e solidale per leobbligazioni sociali, pur essendo spo-gliato di alcuni dei suoi diritti, ed inparticolare del diritto alla percezionedell’utile. Pertanto, la partecipazionead una s.n.c. sussiste anche nel casoin cui un soggetto detiene la nudaproprietà di una quota senza la per-cezione di reddito e tale circostanzarientra, quindi, tra le causa per lequali non è possibile avvalersi delregime forfetario.

Tratto da “Il Fisco semplice” n.1 newsletter di Confcommercio

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