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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA • Luglio - Settembre 2009 TURISMO NATURA LA DOMANDA TIENE, PIÙ TURISTI DAL NORD EUROPA LAZIO, SULL’ OPEN AIR SI COLLABORA RUBRICA FISCALE I CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SULLO “SCUDO FISCALE” ANNO III N. 10

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CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO

Sembra che lo sport preferito in questi ultimi me-si da politici ed esperti sia il vaticinio sulla pros-sima, assai prossima, per alcuni già avvenuta, fi-

ne della crisi economica. Non mi unisco al coro, nonper il sano pessimismo d’imprenditore, ma per la sem-plice osservazione della realtà. La crisi è il sintomonon il malessere che affligge l’economia occidentale.Se si osservano le dinamiche dei prezzi, infatti, si com-prende che in un anno di deflazione i consumi nonsono ripartiti, gli ordinativi ristagnano dopo una ca-duta del 30%, la propensione al risparmio delle fami-glie è cresciuta come pure il tasso di disoccupazione,sia a livello europeo che a livello nazionale. Dunque,al di là della soddisfazione che può dare una previsio-ne di crescita positiva del Pil, gli altri indicatori non

sembrano granché incoraggianti. Chi, come noi, ope-ra sulla filiera turistica sa bene che nel medio perio-do questo contesto congiunturale può incidere seria-mente sul tessuto produttivo attraverso la perdita diposti di lavoro, spesso a causa della chiusura delle im-prese marginali. Peraltro, proprio in questi giorni so-no ripartite le estenuanti trattative per il rinnovo delcontratto di lavoro. Ci si ritrova così impegnati in ma-niera bizantina in un lungo defaticante rituale spessoinconcludente. Infatti, gli interlocutori sembrano lon-tani anni luce dal comprendere l’eccezionalità dellasituazione ed ognuno si sforza di difendere un princi-pio piuttosto che partecipare con coscienza ad una

5 NEL LAZIO L’OPEN AIR PIACEDi Pietro Licciardi

7 DOLOMITI A CINQUE STELLEDi Pietro Licciardi

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11 RIMINI CAPITALE DELLA VITA ALL’ARIA APERTA

CON WELLY LE TERME ARRIVANO IN GIARDINODi Stefano Pediconi

22 IDEE “GENIALI” PER IL WEB

24 ARRIVA IL CHIOSCO RICARICA-CELLULARIDi Luca Nestola

25 OCCHIO ALLA SALUTEDi Salvatore Vingiani

28 LO SCUDO FISCALE. ELEMENTI DI SINTESI Di Maurizio Fantaccione

13 TURISMO-NATURA, UN SETTORE CHE TIRADi Antonio Castello

17 DOMANDA IN CRESCITAE TORNANO I TEDESCHI

18 A VILLAGE FOR ALL IL PATROCINIODEL MINISTERO DEL TURISMO

FAITA FEDERCAMPING

Via Properzio, 500193 Romatel. 06 32111043 - fax 06 3200830www. faita.it

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 363/2006 del 29/09/2006

Direttore responsabile:Salvatore Vingiani

Redazione:Nicolcarlo GenovesePietro LicciardiAndrea Spezzigu

Segreteria di redazione:Annamaria Meogrossi

Produzione e pubblicità:Contatto Comunicazione e Marketing s.r.l.L.go O. Zuccarini, 9 - 00149 Roma Tel. 06 55590898 - Fax 06 55179532cell. 3355774176

Progetto grafico:Emilio [email protected]

Impaginazione:Format Roma s.r.l.

Stampa:Arti Grafiche srl - Pomezia

Finito di stampareDicembre 2009

Maurizio Vianello

continua a pag. 8

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La FAITA del Lazio associa 60camping su 110 presenti in re-gione, per lo più concentrati

nella provincia di Roma e sulla co-sta, nel territorio di Latina, mentrenelle altre province le strutture ricet-tive open air si contano, purtroppo,sulle dita di una mano. A tenere sal-damente il timone dell’associazioneè Placido Rosi, gestore e proprietariodel camping Parco del Lago ad An-guillara, affacciato sullo splendidospecchio d’acqua di Bracciano. Rosiinizia la nostra chiacchierata dicen-do che si è appena conclusa con l’as-sessorato regionale al turismo una fa-se di intenso ma proficuo lavoro, ini-ziata nel 2007. Risale a quel tempo,infatti, il varo della legge regionalesul turismo, il cui regolamento attua-

tivo è stato approvato l’anno succes-sivo. Ebbene, nella stesura originalele diverse categorie ricettive eranoelencate e identificate in un solo ar-ticolo e in maniera poco adeguata.Come precisa il presidente della FAI-TA regionale ciò avrebbe sicuramen-te portato a incomprensioni e diffi-coltà nell’attuazione delle norme. Perfortuna però l’associazione è riuscitaad avere udienza presso la Commis-sione sviluppo economico, ricerca in-novazione e turismo, il cui presiden-te Domenico Di Resta ha infine re-cepito le istanze della categoria. Unsuccesso notevole, se si considera lascarsa attenzione che di norma è ri-servata dalla politica al turismo, inparticolare al turismo open air. Il lavoro che attende adesso la FAI-

TA Lazio è collaborare con le ammi-nistrazioni locali per l’assegnazionedelle “stelle”, come previsto dallanormativa regionale. Entro il 31 di-cembre infatti gestori e proprietari dicamping devono consegnare la do-cumentazione dei servizi offerti,l’elenco delle attrezzature e la “pian-ta” della struttura. Entro 30 giorniinizieranno i controlli da parte deiComuni. Manca però il personale e,aggiunge Rosi, in qualche caso an-che la competenza, quindi la FAITAcercherà di dare anche in questa oc-casione una mano. Dopo, cosa vi attende? «Cercheremoancora di far entrare nella testa deipolitici che il turismo è una industriache, soprattutto in questa regione, habisogno di essere protetta», dice il

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

NEL LAZIO L’OPEN AIR PIACE

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di Pietro Licciardi

IN QUESTA REGIONE LA FAITA COLLABORA, PUR CON FATICA, CON LE AMMINISTRAZIONI LOCALI,PORTANDO A CASA QUALCHE SUCCESSO.

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presidente della FAITA Lazio, il qua-le cita il caso di Fondi, sul cui terri-torio ci sono ben 16 campeggi. Eb-bene, il Comune della cittadina pon-tina non ha ancora presentato la va-riante al Piano regolatore e la Procu-ra della Repubblica ha cominciato achiedere ragione del ritardo, susci-tando comprensibilmente non pocheapprensioni tra gli imprenditori. LaFAITA è perciò intervenuta raggiun-gendo un accordo con gli ammini-stratori: sarà l’associazione a incari-carsi, anche con l’aiuto di propriesperti, della presentazione dei docu-menti necessari per giungere alla mo-difica del Piano. In questo modo lapace dei proprietari e dei gestori sa-rà assicurata. Ma Placido Rosi speraanche di evitare che i proprietari deiterreni facciano a gara per far inclu-dere le rispettive proprietà tra le areedestinate alla ricezione open air:«Adesso che la crisi ha reso menoconveniente costruire case c’è chi fi-nalmente si è reso conto che ancheil turismo può rappresentare una fon-te di reddito, ma attenzione! Nonpossiamo sconvolgere gli attuali equi-libri aprendo a ruota libera nuovicamping. Come in tutte le cose an-che in questo settore c’è bisogno diun attento studio del mercato».A proposito di imprese, la FAITALazio cosa fa per aiutare i propri as-sociati nella non facile gestione del-le loro aziende? «Noi cerchiamo difornire alcuni servizi», spiega Rosi,«ad esempio consulenze per districar-si nella legislazione nazionale e re-gionale che riguarda il nostro setto-re e da qualche tempo ci siamo inca-ricati di trasmettere alle questure leschedine di presenza degli ospiti. Lacosa dovrebbe avvenire per via tele-matica ma di fatto ciascuna questu-ra va per proprio conto e il program-ma non dappertutto funziona». So-prattutto, la FAITA regionale sta cer-cando di convincere gli associati afare acquisti di beni e attrezzature incomune, come peraltro altrove av-viene con successo. Il vantaggio evi-dente è di spuntare prezzi migliori erealizzare quelle economie di gestio-ne essenziali in tempi come questi,in cui è importante cercare di conte-

nere i prezzi. Purtroppo, sempre se-condo il presidente regionale Rosi,nel Lazio siamo ancora lontani dal-l’ottenere il necessario spirito di col-laborazione tra imprese. Comunque, in occasione di ogni con-vention annuale della federazione,l’argomento torna puntuale all’ordi-ne del giorno e prima o poi il presi-dente spera di far breccia anche tra ipiù ostinati.L’altro fronte sul quale la FAITA re-gionale è impegnata riguarda le casemobili. La recente legge regionaleconsente la loro installazione ma icamping hanno chiesto di incremen-tare il numero consentito, anche per-ché la domanda è in continuo au-mento. Molti stranieri, infatti, han-no da tempo preso l’abitudine di la-sciare la loro roulotte in rimessaggionei campeggi laziali per evitare dimacinare migliaia di chilometri, unanno dopo l’altro, con la casa al se-guito. Questo per loro vuol dire viag-

giare più velocemente, risparmiandoanche un bel po’ di carburante. Aquanto pare parecchi stanno comin-ciando a fare un ulteriore passo: ri-nunciare del tutto alla spesa di ac-quisto e mantenimento di una casamobile, senza peraltro dover fare ameno della loro vacanza open air. In-fatti, sono sempre di più quelli cheal momento della prenotazione nelcamping preferito chiedono la dispo-nibilità anche della casa mobile.La chiacchierata con il presidenteRosi si chiude inevitabilmente conalcune battute che riguardano l’at-tuale crisi economica, che, secondolui, durerà ancora a lungo. Tuttavianel Lazio sembra che tutto somma-to l’open air abbia tenuto abbastan-za bene: «Il temuto crollo non c’èstato, anche perché abbiamo Romache è un immenso polmone turisti-co. Non abbiamo invece notato ilfenomeno che qualcuno di noiaspettava, ovvero il travaso di par-te della clientela degli hotel, indub-biamente più costosi, nei camping.Ciò dimostra che questo tipo di tu-rismo non è legato a fattori econo-mici ma ha a che fare con vere eproprie scelte di vita. Pensi che peranni ho avuto come cliente fisso ilcapo del personale della Shell bri-tannica, il quale di sicuro non avreb-be avuto problemi nel concedersiuna suite in un qualsiasi cinque stel-le di Roma, eppure… ». n

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Livio Valentini è imprenditoreda quarant’anni, da quando al-la fine degli anni Sessanta de-

cise di acquistare assieme al cognatoun terreno al Lido delle Nazioni, inprovincia di Ferrara, per impiantar-vi un camping. Erano quelli gli anniruggenti dell’open air, in cui frotte dituristi soprattutto nord europei si ri-versavano sulle assolate spiagge ita-liane e i buoni affari sembravano aportata di mano. Da allora di acquasotto i ponti ne è passata parecchiama il signor Valentini l’ospitalitàsembra averla nel sangue e anchequest’anno, che sembra essere permolti un periodo nero del turismo, ilsuo camping ha registrato il tuttoesaurito.In verità la sua fortuna è frutto di unlungo e appassionato lavoro, che loha portato nel corso degli anni a con-frontarsi con le più disparate situa-zioni. Adesso non esercita più la suaattività sul mare, dove ha lasciato lagestione a parte della famiglia, ma inmontagna; in Val di Sole per la pre-cisione, in quel Trentino che lo havisto nascere e trascorrere buona par-te della sua gioventù. Dal 1982 hainfatti aperto un secondo camping,il Dolomiti Village, su poco più di 4 et-tari nel comune di Dimaro, che è or-mai diventato un “cinque stelle”, in-signito con i più prestigiosi ricono-scimenti. È stato nominato “super-campeggio” dalla guida dell’Automo-bil Club tedesco (15 milioni di soci),è stata la prima struttura del Sud Eu-ropa a ricevere l’Ecolabel, il marchio

di qualità UE, che certifica il ridot-to impatto ambientale dei prodotti odei servizi offerti dalle aziende chene hanno ottenuto l’utilizzo e lo scor-so anno è stato nominato campeggiodell’anno dal Deutschland CampingClub, che associa oltre 200 mila fa-miglie.

Signor Valentini, tutto questo im-pegno ha dato frutti?«Fin dall’inizio ho sempre puntato

sulla qualità cercando di dare ai mieiospiti il massimo dei servizi e delcomfort. Pensi che, già vent’anni fa,nel campeggio sul mare avevo instal-lato sui rubinetti dell’acqua calda deicongegni a tempo e da allora è statoun crescendo di iniziative, non sol-tanto in campo ambientale. Oggi miposso permettere di avere i prezzi piùalti di tutta la valle e di registrare co-munque il tutto esaurito proprio per-ché ormai il mio camping, pur essen-do di dimensioni abbastanza ridotte,somiglia piuttosto ad un hotel a cin-que stelle».

Infatti, consultando il sito internetsembra proprio che non abbia bada-to a spese.«Abbiamo tra l’altro un centro be-nessere di seicento metri quadrati

CAMPING MANAGEMENT :PAROLE ATTORNO AL FUOCO

DOLOMITIA CINQUE STELLE

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di Pietro Licciardi

LIVIO VALENTINI, PER 40 ANNI HA PUNTATO SULLA QUALITÀ, E HA VINTO

Livio Valentini

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con piscina, 20 bungalow in stile al-pino e 9 appartamenti tutti di oltre45 metri quadrati e con giardino,inoltre una palazzina adibita a cen-tro sportivo con uno staff di 23 per-sone, una grande piscina all’aperto.Come dico sempre, trascorrere la va-canza qui è come stare in un hotel dilusso senza rinunciare all’open air. Mai risultati ci sono, dal momento chenegli ultimi quattro anni abbiamoaumentato del 50% le presenze e no-nostante la crisi quest’anno c’è statoun 5% in più di prenotazioni. Ormaii nostri ospiti prenotano da un annoall’altro».

Non deve essere stato facile porta-re la sua struttura a questi livelli…«Devo dire che il Trentino, grazie al-la sua autonomia, è in una situazioneprivilegiata e, inoltre, il rapporto conle amministrazioni locali è molto buo-no. Per fortuna hanno capito che seci mettono in condizione di averestrutture di qualità, aperte tutto l’an-no, i benefici non sono soltanto no-stri ma dell’intera collettività. Solo ilmio campeggio, nonostante le ridot-te dimensioni rispetto a quelli sul ma-re ad esempio, dà lavoro a 54 personee registra 60 mila presenza l’anno».

Purtroppo molti suoi colleghi han-no ben altre esperienze.«In effetti il comune dove siamo col-locati è piccolo e dialogare con i po-litici è molto più facile, ma secondo

la mia esperienza sono in ogni casonecessarie due condizioni. La primaè di conquistarsi una credibilità co-me imprenditore; i tempi dell’im-provvisazione sono finiti da un pez-zo e anche la gestione di un campingcome il Dolomiti richiede doti damanager, come qualsiasi altra impre-sa industriale. La seconda condizio-ne è poter dimostrare che la struttu-

ra è in grado di richiamare turisti ecreare posti di lavoro. Se questo av-viene è più facile farsi ascoltare an-che dal politico più distratto».

La sua ricetta per il successo allo-ra qual è?«Lo ripeto: la qualità. Ma anche lacapacità si comunicare. È inutileavere tanti servizi se poi non si rie-sce a farlo sapere alla clientela. An-che per quanto riguarda la comuni-cazione ci siamo mossi abbastanza.Quarant’anni fa ero tra i pochi pro-prietari di camping presenti a tuttele principali fiere del settore, sia inItalia che all’estero, e oggi puntiamoparecchio su internet, senza trala-sciare la presenza sulle più importan-ti riviste internazionali e guide spe-cializzate. Ogni volta che andiamoin giro per Fiere cerchiamo semprenuovi contatti e invitiamo gli ispet-tori o i direttori di testate a visitareil camping».

Quale messaggio dà a chi già lavo-ra nel settore o ai giovani che vor-rebbero darsi all’open air?«Come ho già detto, non si può piùimprovvisare. Soprattutto non è piùpossibile pensare di mettere su un’im-presa turistica perché non si sa o nonsi riesce a fare altro e questo lo dicosempre ai giovani che incontro nel-le scuole, quando mi invitano a par-lare della mia esperienza. Ormai è ne-cessaria una grossa formazione di ti-

trattativa che per forza di cose non può essere come lealtre. Se avessimo o solo avessimo voluto approntare del-le misure di stimolo della domanda, potremmo avere lacoscienza a posto e sperare per la prossima stagione inuna più marcata e salvifica inversione della tendenza.Purtroppo, al di là delle parole e dei proclami, nessunaconcreta politica per il turismo è stata posta in essere ele imprese ed i loro addetti sono stati lasciati soli a risol-vere i problemi ed in moltissimi casi a leccarsi le ferite.Non intendo recriminare, non è mia abitudine, tuttaviase il buon medico si rivela nel momento del bisogno co-sì il buon politico ha un’ottima chance di dimostrare le

sue capacità nei momenti di crisi. Quindi, o si fa qual-cosa adesso oppure è perfettamente inutile agitarsi e pian-gere sul latte che si verserà inevitabilmente fra qualchemese. Secondo l’amministratore delegato di Banca In-frastrutture (Intesa Sanpaolo), Mario Ciaccia, per il ri-lancio del turismo serve un piano quinquennale di atti-vazione di risorse, pubbliche e private, pari a 30,4 mi-liardi di euro l’anno. Sarebbe bello poter contare anchesu un solo decimo di tale cifra oppure vedere abbattutal’Iva come in Francia, oppure godere di una politica dipromozione efficace e mirata come dappertutto, oppu-re... prepariamoci al peggio.

CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

segue da pag. 3

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po manageriale ma anche una gran-de passione e curiosità, perché è ciòche fa progredire l’impresa. Purtrop-po anche le piccole strutture chepensano di tirare avanti senza inno-varsi, affidandosi alla gestione fami-liare, sono destinate a passare deibrutti momenti. Questo è quello chedico anche ai miei figli, tutti laurea-ti e impiegati nell’impresa. Il cam-ping Dolomiti è piccolo, ma ci sonostati investiti così tanti soldi e ha co-sti di gestione talmente alti che sa-rebbe impensabile tirare avanti im-provvisando».

Parliamo adesso della concorrenza…«Beh, in Trentino abbiamo le piùbelle montagne d’Europa e questonon è poco. Tuttavia ci troviamo acompetere con Austria e Germania,che almeno in alcune zone non han-no niente da invidiarci, pensiamo alTirolo. Il terreno sul quale si gioca lapartita, dunque, è quello della quali-tà e dei servizi, un argomento sul qua-le in quei paesi sono molto sensibili.Io, ad esempio, mi sono battuto perpiù di un anno per costruire bunga-low di quasi 50 metri quadrati anzi-ché 40. Alla fine l’ho spuntata e mihanno dato la concessione.

Inoltre al Dolomiti è possibile prati-care quasi tutti gli sport all’aria aper-ta, sia in estate che in inverno: dalrafting, alla canoa, al trekking omountain bike fino allo sci o alleescursioni con le ciaspole sulla nevefresca. Anche per questo abbiamo strutturemoderne e istruttori preparati. Maforse c’è qualcosa che vale più di ognialtra descrizione. Pensi che hannocominciato a venire da noi le azien-de per fare corsi di formazione ai pro-pri manager: la mattina svolgono le-zioni teoriche nella nostra sala attrez-zata per le conferenze e il pomerig-gio fanno praticare ai corsisti sportdi squadra».

Immagino abbiate fatto scuola…«Purtroppo, almeno qui in Trentino,

c’è poca lungimiranza tra gli impren-ditori. Troppi campeggi non si rinno-vano e si accontentano di riaprire al-l’inizio di ogni stagione»

Per finire, cosa chiede alla politicaper aiutare le imprese dell’open aira rimanere sul mercato e incremen-tare le loro attività?«Senza dubbio strumenti più veloci.Il mercato è sempre diversi passiavanti rispetto alla politica e nonpossiamo sottostare a tutti i lacci elacciuoli che le diverse amministra-zioni ci impongono con i loro rego-lamenti e la loro burocrazia. Comedicevo, Dimaro è un piccolo comu-ne e qui gli amministratori cercanodi fare tutto quello che possono peraiutare, ma di fronte a certa burocra-zia la buona volontà non basta». n

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Ormai alla fine di un’estatecalda, Rimini si è trasforma-ta nella capitale della vita

all’aria aperta, ospitando nei padi-glioni della sua nuova Fiera dal 12al 20 settembre la sedicesima edizio-ne di Mondo Natura, “Salone inter-nazionale del camper, caravan,campeggio e turismo all’aria aperta”,e dall’8 al 10 ottobre Sun09, “Saloneinternazionale dell’esterno. Proget-tazione, arredamento, accessori” chequest’anno ha presentato una impor-tante novità. Per la prima volta, in-fatti, una grande area è stata dedica-ta al turismo open-air, dove proprie-tari e gestori di campeggi, villaggi tu-ristici e agricampeggi hanno trova-to indicazioni utili sui beni e serviziproposti dal mercato. Inoltre, si èsvolto anche un workshop per glioperatori, realizzato in collaborazio-ne con l’associazione Mondo delCampeggio. Si è trattato di due appuntamenti im-portanti per il settore. Il primo, co-me sempre, orientato verso il mon-do dei camperisti e dei campeggiato-ri, ha fornito utili indicazioni sullenuove tendenze del mercato, con lapresentazione di nuovi prodotti e so-luzioni tecnologiche per le case suruote e la vita in tenda ma ha anchefornito qualche utile indicazione sucome potrebbe evolversi la crisi. Ri-spetto allo scorso anno, infatti, è sta-to registrato un calo delle immatri-colazioni europee del 10,6% nel seg-mento caravan e del 5,7% nel seg-mento autocaravan. Ancora peggio in Italia, dove la ri-duzione è stata del 21,1% a chiusu-ra del 2008 per le autocaravan e del12,1% per le caravan (dati APC-An-

fia). Fortunatamente nel corso degliultimi mesi si è riscontrato un lento,ma progressivo decremento dellescorte di prodotto finito, scorte chestanno gradualmente rientrando nel-l’ambito di parametri accettabili eche consentiranno la ripresa di rela-zioni industriali e commerciali fon-date su basi corrette. Si tratta di no-

tizie che risultano sicuramente gra-dite anche ai proprietari e gestori dicamping, i quali per una parte anco-ra notevole del fatturato contanoproprio su questo tipo di clientela,benché, come noto, il settore sia inpiena trasformazione orientando lestrutture a preferire l’istallazione dibungalow e case mobili alla realizza-

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

RIMINI CAPITALE DELLA VITA ALL’ARIA APERTA

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ALLA FINE DELL’ESTATE SI SONO SVOLTI DUE IMPORTANTISALONI: LA XVI EDIZIONE DI MONDO NATURA E SUN09

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zione delle piazzole di sosta. In ognicaso, Mondo Natura ha fornito an-che altri spunti interessanti, comequelli proposti dal convegno “Lamountain bike come nuovo strumen-to per lo sviluppo del turismo”, pro-mosso dalla rivista Tutto Mountain Bi-ke nel quale si è sottolineato comebici e camper sposino la stessa filoso-fia di vacanza. Forse, aggiungiamonoi, si potrebbe anche ipotizzare lanascita di un nuovo tipo di turismoitinerante da parte dei giovani, doveil mezzo a due ruote prende il postodella casa a motore come mezzo dilocomozione, grazie anche alla dispo-nibilità di attrezzature e materiali ul-traleggeri e ultracompatti derivati daltrekking e dall’alpinismo.Su tutt’altro terreno invece Sun09,orientato sui prodotti e le soluzioniper arredare qualsiasi ambiente al-l’aria aperta, dal giardino all’area pi-scina, all’urban style, alla spiaggia; conuna ampia sezione dedicata anche aigiochi e agli svaghi. La novità rappresentata dalla presen-za di un’area dedicata ai camping haquindi permesso anche a questa ca-tegoria di imprenditori di entrare incontatto con un mondo estremamen-te interessante per conferire “valoreaggiunto” alle strutture ricettive. Quasi tutte le soluzioni di arredo in-fatti riservano ormai una grande cu-ra al design e allo stile. Utilizzando i materiali più economi-ci e “poveri”, come si è visto al Salo-ne, è possibile creare ambienti ricchidi fascino ed eleganza o creare atmo-sfere suggestive e particolari con lequali sottolineare il “carattere” diogni struttura ricettiva. Difficile fa-re una panoramica su tutte le novitàdedicate ai camping dal punto di vi-sta dei servizi e prodotti che possonooffrire. Tra queste, case di legno do-tate di ogni confort e realizzate conmateriali innovativi che consentonoun consistente risparmio energeticoper il condizionamento e il riscalda-mento. Gli ultimi modelli di casemobili, presentati dalle più impor-tanti aziende produttrici europee, fi-nemente arredate e dotate dei servi-zi tecnologicamente più evoluti. Lalavanderia a gettone, collocata all’in-

terno di una casa mobile utile a com-pletare i servizi a disposizione dellaclientela di camping e villaggi turi-stici. Un interesse particolare è sta-to riservato al reparto wellness, col-locato in un altro padiglione dellafiera, dove i visitatori e gli operatorihanno potuto “toccare con mano”l’innovativa piscina presentata acompletamento del ciclo di tratta-mento wellness proposto all’internodella casa mobile rivestita in legno. Il legno, prodotto semplice ma sem-pre più ricercato, è proposto per lasua versatilità anche per la realizza-zione di pensiline, ballatoi, pergolee, ultima novità, nella realizzazionedi originali e pratiche docce e servi-zi rivestiti con originali mosaici epietre ricostruite. Hanno riscosso notevole attenzioneanche prodotti accessori come lecandele profumate che non si con-sumano mai essendo illuminate tra-mite led, lettini di alluminio e pavi-mentazioni in cemento lavorati inmaniera tale da sembrare di legno.Particolarmente apprezzati i sistemidi illuminazione all’aperto di prossi-ma generazione e i prodotti per l’ar-redo urbano. Ma altre sorprese sonoarrivate dalle pergole simili a vele edalle attrezzature per gli stabilimen-ti balneari – necessario complemen-to di numerosissimi camping – tra lequali lettini da spiaggia dal design in-novativo con sistemi di sicurezza in-corporati. Il Salone non ha mancato di asse-condare la ormai generalizzata ten-denza al risparmio energetico, ospi-tando aziende specializzate nellaschermatura solare o la domotica,grazie alla quale è possibile incre-mentare ulteriormente i risparmi mi-gliorando il controllo degli impian-ti per la produzione di calore o dicondizionamento. Si conferma dunque, ancora una vol-ta, come il mondo delle fiere e dei sa-loni specializzati sia parte integranteormai della buona formazione di ogniimprenditore che, attraverso questiappuntamenti, ha la possibilità di ac-crescere il proprio bagaglio cultura-le e prevedere le trasformazioni delmercato e della domanda. n

I NUMERI DELLE DUE

MANIFESTAZIONIDEDICATE

ALL’ARIA APERTA

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

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MONDO NATURA

Alla sedicesimaedizione di Mon-do Natura, chesi è svolto allaNuova Fiera diRimini dal 12 al 20 settembre han-no partecipato 400 espositori italia-ni e stranieri, che hanno occupato 16padiglioni, per un totale di 100.000metri quadrati di esposizione, visi-tati da 114.333 appassionati di turi-smo all’aria aperta (+3,4% rispettoallo scorso anno). I giornalisti accre-ditati sono stati 474.

SUN

Sun09, che si èsvolto nel nuo-vo quartierefieristico di Ri-mini dall’8 al10 ottobre, ha visto quest’anno lapartecipazione di 700 espositori,che hanno occupato 12 padiglio-ni per un totale di 90.000 metriquadrati. I visitatori “professiona-li” sono stati 24.000, provenientida 52 Paesi, mentre oltre 150 igiornalisti accreditati. La manife-stazione ha infine ospitato 12eventi.

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Il brusco rallentamento del tasso dicrescita del turismo internaziona-le, registrato nel 2008 e ancor più

nell’anno in corso, non sembra inte-ressare il turismo natura. Se, infatti,per il turismo in generale, lo scorso an-no l’aumento degli arrivi è stato parial solo 1,9% e quest’anno si stima ad-dirittura una riduzione compresa fra il4 e il 6%, per il turismo verde le pro-spettive vanno al di là delle più bene-voli previsioni. Se, dal 2004 in poi,l’Organizzazione Mondiale del Turi-smo (WTO), ha registrato per il turi-smo a contatto con la natura una cre-scita tre volte superiore a quella del-l’intera industria turistica, per il 2012,il Travel Weekly, prevede per il setto-re dell’ecoturismo un valore di circa473 miliardi di dollari, con un peso pa-ri al 25% dell’intera industria turisti-ca mondiale. Merito, senza dubbio,delle azioni che molti organismi inter-nazionali promuovono a favore dellatutela ambientale e della conoscenzadei rischi che la natura sta correndo alivello mondiale, ma anche di un di-verso modo di intendere il turismo.Di questo trend favorevole non pote-va non usufruire anche il nostro Pae-se la cui offerta turistica, con 24 par-chi nazionali, un consistente numerodi parchi regionali, aree marine, riser-ve statali e zone umide, può contarecomplessivamente su un territorio pro-tetto superiore al 10% della sua inte-ra superficie. A questo si aggiunga ilrecente provvedimento dell’Unescoche ha riconosciuto le Dolomiti co-me Patrimonio Mondiale dell’Uma-

nità. I dati, peraltro provvisori, rela-tivi al 2008 ci dicono che le presenzetotali negli esercizi ufficiali delle areeprotette sono state 97.809.224 con unincremento rispetto all’anno prece-dente dell’1,97%, mentre il fatturatoè salito a 10,515 miliardi facendo re-gistrare un incremento del 6,28%.«È la dimostrazione», dichiara EnzoGiammarino, presidente di Ecotur«che sta prendendo piede in Italia untipo di turismo non convenzionale,orientato verso nuove esperienze ecapace di offrire emozioni diverse. La

natura, il folklore, l’enogastronomia,la cucina regionale e le tradizioni dicui si caratterizza il nostro territorio,rappresentano un patrimonio che for-tunatamente viene riscoperto e va-lorizzato».L’indagine condotta dal Centro stu-di permanente dell’Osservatorio Eco-tur, il cui Comitato tecnico-scienti-fico è rappresentato dall’Enit, dal-l’Istat, dalla Regione Abruzzo e dal-l’Università dell’Aquila (Facoltà diEconomia), ha evidenziato inoltrediverse indicazioni, significative di

CAMPING MANAGEMENT :FOCUS

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TURISMO-NATURA UN SETTORE CHE “TIRA”

di Antonio Castello

OLTRE 10 MILIARDI IL FATTURATO NEL 2008. NEL 2012 SARÀ IL 25% DEL TURISMO MONDIALE.

TRA I SEGMENTI PIÙ RAPPRESENTATIVI CHE CONCORRONO A GENERARE LA DOMANDA ORGANIZZATA IN ITALIA FIGURANO AL PRIMO POSTO I “PARCHI-AREE PROTETTE”, AL SECONDO TROVIAMO LA “MONTAGNA”CHE, GIÀ RISALITA LO SCORSO ANNO, SI TROVAQUEST’ANNO AD INSIDIARE QUASI LA TESTA DELLA CLASSIFICA

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CAMPING MANAGEMENT :FOCUS

UNA RISORSAPER IL NOSTROTURISMOIn Italia vi sono 22 parchi nazionali checomplessivamente coprono oltre un mi-lione e mezzo di ettari, pari al 5 % cir-ca del territorio nazionale. Il parco na-zionale integra e completa la salvaguar-dia operata dai parchi regionali, e vice-versa, occupandosi di territori alquan-to vasti (almeno per la realtà italiana)e coinvolgendo diverse decine di Co-muni. I parchi costituiscono una im-portante risorsa per il turismo, non soltanto perché mettonoal riparo importanti porzioni di territorio dall’assalto selvag-gio del cemento ma anche perché possono essere uno stru-mento indispensabile per conservare le molte bellezze natu-rali che sono di per sè potente attrattore turistico e le Dolo-miti, recentemente dichiarate dall’Unesco “patrimonio del-l’umanità” sono un eloquente esempio.La più antica riserva naturale italiana è il Gran Paradiso, giàdichiarata da Vittorio Emanuele II riserva reale di caccia e

trasformata ufficialmente in parco il 3dicembre 1922. Si estende per 70.000ettari e abbraccia un vasto territorio dialte montagne, fra gli 800 metri dei fon-dovalle e i 4.061 metri della vetta delGran Paradiso. Ogni anno è visitato da1.700.00 persone.Il Parco Nazionale dello Stelvio è ilpiù grande dei parchi storici italiani etuttora il più esteso dell’arco alpino, si-tuato nel cuore delle Alpi Centrali in-cludendo tipiche vallate modellate dal-l’azione dei ghiacci e delle acque chediscendono dal possente massiccio

montuoso dell’Ortles - Cevedale. Qui si possono ammirare igrandi ungulati: cervi, caprioli, camosci e stambecchi ma an-che numerosissimi uccelli: dalla splendida Aquila reale alGheppio, dal Gufo reale al Picchio (rosso e nero). Negli ul-timi anni anche il maestoso Gipeto può essere osservato, gra-zie ad un progetto di reintroduzione. Da segnalare anche lapresenza, recentissima, dell’Orso bruno. L’area selvaggia più vasta d’Italia ma anche museo all’aper-to della passata civiltà alpina è il Parco Nazionale della Val

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un fenomeno, quello del turismo-na-tura, che non solo non conosce fles-sioni, ma il cui trend è in costante econtinua crescita come dimostratodalle indicazioni del WTO.Tra i segmenti più rappresentativi checoncorrono a generare la domandaorganizzata in Italia figurano al pri-mo posto i “parchi-aree protette”, alsecondo posto troviamo la “monta-gna” che, già risalita lo scorso anno,si trova quest’anno ad insidiare qua-si la testa della classifica, seguitadall’“agriturismo” e dal “turismo ru-rale”. Circa le motivazioni che muo-vono il “turista-natura”, secondo itour operator nazionali, al primo po-sto figura il “vivere a contatto con lanatura” che totalizza nella scala del-le preferenze il 38% delle indicazio-ni, seguita dal “relax e tranquillità”con il 13,7%, dal “conoscere le tradi-zioni culturali, folkloristiche ed eno-gastronomiche” con il 12,6%, la pos-sibilità di avere “prezzi più bassi ri-spetto alle altre tipologie” con il10,3% e, infine, il “praticare sport eattività all’aria aperta” con il 9,9%delle indicazioni. Con riferimento aquest’ultima motivazione il turistasceglie in ordine: il trekking, l’escur-

sionismo, il bird-watching, il ciclotu-rismo, l’equitazione e lo sci di fondo.Dai dati si evince inoltre come tuttipossano godere di questa tipologia diturismo, dai bambini alle personenon più giovanissime. La fascia di etàche più lo richiede è quella dei “31-60 anni” con il 54,5%, seguita a di-stanza dalla fascia “oltre 60 anni” conil 23,2%, dai “16-30 anni” con il19,8% e da ultimo la fascia “fino a 15anni” con il 2,5%. Circa la tipologiadei frequentatori, invece, emerge cheil prodotto viene richiesto dalle “fa-miglie” per il 22,7%, dalle “gite sco-lastiche” per 20%, dalla tipologia “incoppia” per il 19,9% e, infine, dai“singoli” per il 10,3%.

Per quanto concerne le strutture uti-lizzate, gli “alberghi e le pensioni” rap-presentano la soluzione preferita conil 24,1%. C’è da precisare tuttavia cheil dato, in netta diminuzione rispettoalla precedente rilevazione, rappre-senta il valore più basso mai fatto re-gistrare, segno evidente di una diver-sa e alternativa scelta praticata dal tu-rista. In crescita si presentano, infat-ti, sia i “B&B” che raggiungono il21,2%, che gli “agriturismi” con il20,7%. In continua ed evidente dimi-nuzione anche gli “appartamenti/ca-se private” che fanno registrarel’11,6% delle preferenze. Seguono i“campeggi” con l’8,2% e i “camper”che confermano grosso modo i valori

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Grande, istituito nel 1992, che si trova a soli cento chilome-tri da Milano aprendo il suo sipario a coloro che voglionoimmergersi in un’atmosfera del tutto particolare. L’abbando-no degli alpeggi e della pratica del disboscamento ha signi-ficato il ritorno alla wilderness: la natura diventa padrona. Il più richiesto dai turisti è, secondo i tour operator nazionalied esteri, Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ognianno vi si contano quasi 2 milioni di visitatori. L’offerta turi-stica, infatti, è molto ampia sia nei mesi invernali, grazie agli

impianti sciistici, sia nei mesi estivi, quan-do il parco è meta preferita da escursioni-sti e amanti della natura. Il parco presen-ta una notevole varietà di ambienti ed èvisitabile nel corso delle quattro stagioniper scoprire paesaggi, animali e piante chevariano con il trascorrere dei mesi. Istitui-to nel 1921 e riconosciuto ufficialmentenel 1923, ha avuto, sin dall’inizio, un ruo-lo fondamentale nella conservazione di al-cune specie faunistiche italiane molto im-portanti come il lupo, la lince, il camosciod’Abruzzo e l’orso bruno marsicano. Più recentemente anche vaste aree mari-

ne sono state incluse tra le aree protette italiane, come il Par-co Nazionale delle Cinque Terre: un regno di natura e pro-fumi selvaggi, rimasto assolutamente immutato. Cinque pae-si sospesi tra mare e terra che offrono anche l’ istantanea dicondizioni e ritmi di vita altrove ormai persi per sempre.Tra gli ultimi arrivati il Parco Nazionale dell’Arcipelago To-scano. Sette isole: Elba, Capraia, Gorgona, Pianosa, Monte-cristo, Giglio che rappresentano un vero paradiso per chiama la navigazione a vela e il mare.

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PARCHID’ITALIAAbruzzoParchi regionali: 1Riserve regionali: 1

BasilicataParchi regionali: 2

CalabriaParchi regionali: 1Aree marine protette: 1

CampaniaParchi regionali: 8Aree marine protette: 4Altre aree protette: 1

Emilia RomagnaParchi regionali: 8Aree marine protette: 4Altre aree protette: 1

Friuli Venezia GiuliaParchi regionali: 2Aree marine protette: 1Riserve regionali: 6Altre aree protette: 1

LazioParchi regionali: 12Aree marine protette: 2Riserve regionali: 20Altre aree protette: 8

LiguriaParchi regionali: 9Aree marine protette: 4Riserve regionali: 2Altre aree protette: 3

LombardiaParchi regionali: 24Riserve regionali: 9Altre aree protette: 6

MarcheParchi regionali: 4Riserve statali: 3Riserve regionali: 1

PiemonteParchi regionali: 23Riserve regionali: 39Altre aree protette: 9

PugliaParchi regionali: 10Aree marine protette: 3Riserve statali: 1

SardegnaParchi regionali: 2Aree marine protette: 6

SiciliaParchi regionali: 4Aree marine protette: 6Riserve regionali: 33

ToscanaParchi regionali: 3Aree marine protette: 1Riserve regionali: 18Altre aree protette: 3

Trentino Alto AdigeParchi regionali: 9

UmbriaParchi regionali: 7

Valle D’AostaParchi regionali: 1Riserve regionali: 9

VenetoParchi regionali: 5Riserve regionali: 3Altre aree protette: 1

1 GRAN PARADISO

2 VAL GRANDE

3 STELVIO

4 DOLOMITI BELLUNESI

5 CINQUE TERRE

6 APPENNINO TOSCO-EMILIANO

7 FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA

8 ARCIPELAGO TOSCANO

9 MONTI SIBILLINI

10 GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA

11 MAJELLA

12 PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

13 CIRCEO

14 VESUVIO

15 CILENTO E VALLO DI DIANO

16 GARGANO

17 ALTA MURGIA

18 APPENNINO LUCANO VAL D'AGRI E LAGONEGRESE

19 POLLINO

20 SILA

21 ASPROMONTE

22 GENNARGENTU

23 ARCIPELAGO DELLA MADDALENA

24 ASINARA

PARCHI NAZIONALI

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dello scorso anno (6% circa). La com-ponente ricettiva “altro”, che com-prende le foresterie, i rifugi, i bivac-chi, gli ostelli, le case scout, i con-vitti, i centri didattici, etc., fa regi-strare un valore pari al 7,9%, sostan-zialmente stabile rispetto alle prece-denti rilevazioni. Relativamente al-la durata del pernottamento, occor-re distinguere se si tratti di parco re-gionale o nazionale, essendo moltoevidente la difformità. Nei primi, in-fatti, risulta molto diffuso (49,3%) il“senza pernottamento”, nei secondi,visitati da turisti che spesso proven-gono da altre regioni, è proprio laprovenienza a determinate la sosta.In questo caso la categoria tempora-le costituita da “un giorno” fa regi-strare il 17,6%, quella dei “weekend”il 19,9%, i “tre giorni” il 6.9%, “unasettimana” il 7,8% e “più di una set-timana” il 6,8%. La provenienza dei“turisti-natura” è in misura prevalen-te regionale (41,3%), ma in diminu-zione rispetto a qualche anno fa. Ri-sultano, infatti, in aumento sia quel-la nazionale (38,6%) che quella eu-ropea (16,3%) e mondiale (3.8%).Secondo i tour operator internazio-nali, il Parco Nazionale d’Abruzzo èil parco più richiesto dal turista quan-do domanda in maniera specifica il“prodotto parchi”. Non sono da meno il Parco Nazio-nale del Gran Paradiso e quello del-le Cinque Terre. Tra i parchi regio-nali svetta quello dell’Etna. Sui mer-cati stranieri, invece, maggiormenteconosciuti e richiesti sono il Parcodelle Cinque Terre e le Dolomiti. Po-sitiva, infine, si presenta l’analisi pre-visionale per il 2009 e ancor più peril 2010. Secondo i gestori dei parchie aree protette, investiti dell’indagi-ne, il 52,9% degli intervistati preve-de per quest’anno un aumento deiflussi turistici, il 29,4% è peruna certa stabilità e soloil 17,7% prevede unadiminuzione. Per ilprossimo anno, inve-ce, il 56,2% si aspet-ta un aumento, men-tre la restante parte(43,8%) è per unastabilità dei flussi.

«Ecotur è la sintesi del turi-smo-natura in Italia». Loha affermato a Chieti, lo

scorso 26 ottobre, Enzo Giammarino,presidente di Ecotur, aprendo l’incon-tro con la delegazione di giornalististranieri provenienti da Gran Breta-gna, Belgio, Paesi Bas-si, Spagna, Russia e Re-pubblica Ceca e presen-ti quest’anno alla mani-festazione, che ha chiu-so la tre giorni dedica-ta al turismo natura. Inquesto ambito, ha det-to ancora Giammarino,occorre distinguere duemomenti principali:«La vetrina espositiva,dove il momento del-l’exibition si lega a quello della com-mercializzazione, ed il workshop chenoi consideriamo l’anima di questoB2B di prodotto, unico nel panoramaborsistico nazionale». I numeri della borsa, sono significati-vi e da una prima analisi superanoquelli del 2008. Ecotur ha vissuto unaltro momento molto significativo siaper la presenza dell’assessore al turi-smo della Regione Abruzzo, Mauro DiDalmazio, sia del nuovo direttore ge-nerale dell’Enit, Paolo Rubini, cheproprio a Chieti, nei padiglioni delCentro espositivo della Camera diCommercio, ha fatto la sua prima ap-parizione ufficiale.«La qualificata presenza dei media in-ternazionali, ha detto Di Dalmazio, ciconforta e ci inorgoglisce. Noi siamoconsapevoli di avere una regione distraordinaria bellezza che deve rappre-sentare la principale motivazione dacui ripartire. Nostro compito sarà, dun-que, quello di far conoscere queste pre-rogative e di investire per sviluppare

le politiche del turismo, an-che in collaborazione

con l’Enit-Agenziae, soprattutto, per

quanto concer-ne i nostri in-terventi suimercati esteri.Ci saranno alriguardo mol-

tissime iniziati-

ve che vanno dai press-tour agli edu-cational-tour per gli operatori. Dovremo essere bravi a scegliere i mer-cati e successivamente ad intercettarei flussi turistici che da quei mercatiproverranno».Entusiasta il neo direttore generale

dell’Enit-Agenzia italia-na per il turismo, ilquale aggirandosi fra glistand ha potuto consta-tare di persona il gros-so movimento generatodalle contrattazioni,soffermandosi più vol-te su un aspetto che ri-tiene di primaria impor-tanza: far lievitare le ci-fre che oggi connotanoil turismo nazionale. «Il

turismo», ha detto Paolo Rubini, «nelprogramma di Governo figura fra i set-tori che dovrà avere il maggiore au-mento di Pil. E, nelle linee individua-te dal ministro Michela Vittoria Bram-billa, al primo posto figura la destagio-nalizzazione. Un aspetto che si coniu-ga fortemente con le politiche del tu-rismo-natura che consente da un latodi scoprire realtà sconosciute del no-stro Paese, dall’altro perché aiuta e fa-vorisce il ripopolamento di quei bor-ghi e paesi che, oggi a causa di man-canza di settori che sostengono l’eco-nomia locale, vengono abbandonati.Uno studio realizzato dall’Enit-Agen-zia, ha detto ancora Rubini, nei paesieuropei riguardo il fenomeno del tu-rismo-natura ci dice che questo seg-mento non è valutato in maniera con-sistente se preso da solo, ma viene for-temente in evidenza se accompagnatoda altre forme di turismo. Questa con-siderazione colloca l’Abruzzo fra leRegioni maggiormente ricercate suimercati esteri, per essere la Regionepiù verde d’Italia e per tutte le suemolte altre attrattive. Questa manifestazione, dunque, si pre-senta come la massima espressione persviluppare questo tipo di turismo egiustifica la considerazione del mini-stro del turismo Brambilla, nei con-fronti del turismo-natura e del ruoloche gli vuole assegnare nell’ambito del-lo sviluppo delle politiche turistichenazionali».

GROSSO MOVIMENTO DI CONTRATTAZIONI

ALL’EDIZIONE 2009 DI ECOTUR

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La FAITA FederCamping hadiffuso i consueti dati che rias-sumono l’andamento della sta-

gione turistica da poco trascorsa. Se-condo le cifre, gli imprenditori ade-renti alla Federazione hanno registra-to nell’estate 2009 un incremento dicirca il 2% negli arrivi e del 3% nel-le presenze, in contrasto con le pre-visioni dello scorso giugno ed in con-trotendenza rispetto ai dati registra-ti nel settore dell’ultimo triennio.In termini numerici l’incremento èstato di circa 200.000 arrivi che han-no fatto registrare 67 milioni di pre-senze totali, con una media di per-manenza nelle strutture di circa 8,2giorni per ospite. Non si è verificatodunque il temuto, ulteriore calo del-la domanda nel settore del turismoall’aria aperta. Evidentemente il mixformato da condizioni meteorologi-che favorevoli, prenotazioni “last mi-nute” ed il consistente ritorno dei tu-risti tedeschi hanno arrestato la pe-sante congiuntura che aveva colpitoil mercato dell’open air italiano. In particolare, anche quest’anno ladomanda si è distribuita con una net-ta diversificazione tra il Nord che hafatto registrare la migliore performan-ce (+10% Lombardia, +3% Veneto,+5% Trentino, +5% Toscana) ed ilCentro-Sud dove si sono registrati glistessi arrivi e presenze della stagioneprecedente, ad eccezione della Sici-

lia che registra una perdita secca del12% di arrivi e presenze. Interessan-te indagare sui motivi, anche se unaresponsabilità rilevante potrebbe ri-cadere sulla disastrata viabilità, cherende il viaggio verso il Sud un veroe proprio calvario per gli automobi-listi costretti ad utilizzare la Salerno-Reggio Calabria: una “via crucis” dicantieri e di salti di corsia che, so-prattutto in estate, sono causa di in-colonnamenti e rallentamenti.Moderato l’incremento degli italia-ni che hanno scelto l’open air comemodalità turistica mentre un dato in-teressante è che, a fronte del calo di

inglesi e danesi per via della svaluta-zione delle loro monete, sono torna-ti a scegliere il Belpaese i turisti te-deschi (+10%). Nuovi ospiti sono arrivati anche dal-l’Olanda (+5%), dalla Svizzera(+17%) e dall’Austria (+20%). Quest’anno la clientela si è mostra-ta estremamente attenta ai consumi,ha ridotto le escursioni, le serate inlocali e ristoranti – segno che la cri-si ha comunque fatto sentire il suomorso sulle famiglie – ma è rimastacomunque esigente sotto il profilodella qualità, della efficienza e dellasicurezza delle strutture. n

CAMPING MANAGEMENT :CONSUNTIVO 2009

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DOMANDA IN CRESCITA E… TORNANO I TEDESCHI

SECONDO I DATI DIFFUSI DALLA FAITA A FINE ESTATE NON C’È STATO IL TEMUTO CALO DELLA DOMANDA.GLI ARRIVI REGISTRATI SONO 200.000 CON UNA MEDIA DI PERMANENZA NELLE STRUTTUREDI CIRCA 8,2 GIORNI PER OSPITE.

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CAMPING MANAGEMENT :TURISMO ACCESSIBILE

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V illage for All (V4A) ha da po-co compiuto un anno ma hagià mietuto un abbondante

raccolto sia in termini di struttureche aderiscono che di riconoscimen-ti in ambito nazionale, per l’azionesvolta in favore della promozione diun turismo accessibile e senza barrie-re per tutti. Ultimo in ordine di tem-po, il patrocinio ottenuto dal mini-stero del Turismo, nella persona del-la titolare del nuovo dicastero, Ma-ria Vittoria Brambilla, la quale ha ri-conosciuto l’impegno sociale,il valore culturale e l’innova-zione rappresentata dal proget-to promosso dall’associazioneVillage for All. Questo riconoscimento porta al-la ribalta nazionale il tema delturismo accessibile e, proprio fa-cendo seguito ad un inputdel ministro Brambilla, il9 ottobre scorso a Torinoè stato presentato nelcorso di una conferenzastampa il “Manifesto perun Turismo Accessibile”,alla cui stesura ha colla-borato anche V4A.Il Manifesto, che si snoda attraversodieci sintetici punti, costituisce la“tabella di marcia” della Commissio-ne per la promozione e il sostegno delturismo accessibile, che si è costitui-ta nel luglio 2006 presso il ministe-ro del Turismo, è di fondamentaleimportanza. Al primo posto c’è il ri-conoscimento dell’importanza dellapersona nella sua accezione più com-pleta, con i suoi specifici bisogni e lesue esigenze. Gli estensori, e i mem-bri della Commissione, hanno sotto-lineato l’importanza della questioneculturale che sta alla base di ogni in-

tervento pra-tico sull’ac-cessibilità, in-

dicando come fondamentale l’ispira-zione allo Universal Design e il coin-volgimento di tutta la filiera turisti-ca e professionale in questo processodi miglioramento dell’offerta turisti-ca italiana. In questo quadro riveste particolareimportanza l’informazione oggettivae la comunicazione positiva, nonchéuna collaborazione sinergica a più li-velli tra operatori turistici, autono-mie locali, associazioni delle perso-ne con disabilità e organizzazioni delturismo sociale. Il lavoro della Commissione sarà di

rendere edotti coloro che lavoranonel settore turistico sulla grande im-portanza che esso riveste non solo dalpunto di vista economico, ma ancheumano come strumento di conoscen-za ed emancipazione personale. Fan-no parte della Commissione per lapromozione e il sostegno del turismoaccessibile i rappresentanti degli im-prenditori e operatori turistici, i rap-presentanti delle associazioni e del-le organizzazioni turistiche e dellepersone con disabilità. Tra loro anche il presidente di Villa-ge for All, Roberto Vitali che ricoprel’incarico di referente tecnico dellaFederazione italiana superamentohandicap. n

PRESENTATO A TORINO IL MANIFESTO PER UN TURISMOACCESSIBILE

A VILLAGE FOR ALLIL PATROCINIO DEL MINISTERO DEL TURISMO

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Anche in Italia il wellness haavuto il suo boom e un altis-simo numero di strutture ri-

cettive ha ormai il suo bravo centrobenessere, tanto che chi ancora pen-sa di poter sviluppare questo businesssi trova nella necessità di doversi di-stinguere, facendosi notare dallaclientela attraverso la qualità, la crea-zione di situazioni particolari che per-mettano di rendere unica una strut-tura e preferibile più di altre dagliospiti che devono sceglierla per il lo-ro soggiorno.Da qualche tempo si è aggiunta an-che una novità assoluta per il setto-

re: il centro benessere trasportabileWelly, che consente anche alle strut-ture che operano solo stagionalmen-te - come alcuni campeggi o i portituristici - di noleggiare per il temponecessario la propria oasi di relax ecura per il corpo, evitando dunqueinvestimenti importanti senza peròdover rinunciare alla riqualificazionedella propria offerta turistica o di in-crementare i propri servizi. Camping Management in un prece-dente articolo si è già occupato diquesta struttura mobile, che adessoha compiuto un ulteriore passo inavanti, presentandosi profondamen-

te rinnovata. Oggi, nel realizzare icentri wellness, spesso si dimenticache le radici del vero benessere sonopresenti nella nostra cultura fin dal-l’epoca romana, di cui ancora abbia-mo testimonianza nei resti dei gran-di complessi termali. Un “benessere”che aveva raggiunto livelli di note-vole sofisticatatezza, con percorsi benstudiati e realizzati attraverso una suc-cessione di varie aree all’interno del-le terme (palestra, natatio, frigidarium,tepidarium, calidarium, laconicum, ecc.)dedicate a diverse attività. Per cia-scuna erano adottate soluzioni tec-niche all’avanguardia e con l’uso dimateriali appropriati per ogni zona.E non è tutto: la vera cultura del be-nessere contemplava fortemente, inaggiunta alla cura del corpo, la cosid-detta cura dello spirito, ovvero, un be-

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

CON WELLYLE TERME ARRIVANOIN GIARDINO

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di Stefano Pediconi

SI ARRICCHISCE LA GAMMA DEI CENTRI BENESSERE SU RUOTE

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nessere che non prevede solo la rige-nerazione fisica, ma che favorisce ilrecupero dell’armonia con sé stessi,con gli altri, con la natura, con ilmondo. Per questo, nei grandi com-plessi termali la parte dedicata allecure del corpo poteva sembrare ad-dirittura piccola rispetto alla vastitàdella struttura, completata da ampiearee verdi, ristoranti, teatri dove iltutor leggeva i rotoli di filosofia, oaree per la musica. Tutto allo scopodi valorizzare l’incontro, la socializ-zazione, il recupero del valore della“relazione”, che riguardano da vici-no il concetto di “benessere”Dal complesso termale romano al pic-colo centro benessere mobile il pas-saggio può sembrare azzardato. Eppu-re la sfida progettuale del centro be-nessere Welly è proprio di riuscire aragionare secondo standard culturalie qualitativi elevati in ogni situazio-ne, indipendentemente dai metri qua-drati a disposizione. In un modulo di7x2,5 m dunque è stato realizzato unpercorso, evitando di saturare l’am-biente, con tutto ciò che vi potevaentrare: sauna, bagno turco, docce…Dunque non un mero contenitore diattrezzature – avrebbe avuto poco ache vedere con una proposta di be-nessere – ma alcune funzioni da svol-gere all’interno della struttura per

sfruttare appieno tutti i benefici deltrattamento. Ad esempio, col percor-so del bagno turco si può godere di unrigenerante bagno di vapore al qualesi giunge dopo aver preparato il cor-po con una doccia; altermine di un primociclo il raffreddamen-to avviene con un ne-bulizzatore di acquacui segue un momen-to di relax. Solo inquesto modo i benefi-ci del percorso svoltopotranno essere pie-namente apprezzati.Da questo ragiona-mento sono nati imoduli “percorso ba-gno turco” e “percor-so sauna”, completatidal modulo “servizi”in cui è presente an-che una cabina per itrattamenti. La di-mensione contenutadel centro benessereWelly favorisce il recupero della so-cializzazione, cui si accennava pocofa, senza l’inconveniente dei grandie “asettici” beauty center, in cui diven-ta difficile scambiare quattro chiac-chiere. Il modulo Welly è stato pre-sentato in anteprima internazionale

il 31 marzo scorso e, già quest’estate,molti campeggi (dal “Florenz” di Co-macchio al “Due Laghi” di LevicoTerme, a “I Pianelli” di Berceto) han-no potuto sfruttarne la novità. La ri-cerca tuttavia prosegue e al salone in-ternazionale dell’esterno “Sun09” diRimini è stato presentato Welly Idro,vasca idromassaggio trasportabile: unpiccolo modulo aperto di dimensio-ni 3,70x2,50 m che può essere posi-zionato in pochi minuti. Si presentacome una vasca a sfioro con tutti gliimpianti (vasca di compenso, filtri asabbia), elegantemente rivestita e ot-timo completamento o valorizzazio-ne di un’area esterna. Questa soluzione “mobile” consentedi inserire una vasca nella propriastruttura ricettiva senza il problemadi doversi inventare soluzioni com-plicate o dover scegliere, come com-promesso, vasche da appoggio gene-ralmente più banali e meno raffina-te. La formula del noleggio inoltrepermette di non doversi fare cariconeanche della manutenzione, così co-me per tutti gli altri moduli della li-

nea. Quale miglioresoluzione per avere laqualità più alta senzaalcun problema?Al Salone internazio-nale dell’accoglienza“Sia Guest” in pro-gramma sempre a Ri-mini dal 21 al 24 no-vembre 2009, è statoinoltre presentato ilmodulo Welly Fitness(in collaborazionecon Technogym e rea-lizzato con il supportodi T-Pan, Pavitrend,Preformati Italia eTMT): non la pale-stra che frequentiamotutto l’anno sotto ca-sa, ma una suite per ilfitness, studiata per

l’utilizzo contemporaneo da parte didue o tre persone, che vi possono so-stenere sia un allenamento comple-to sotto la guida di un personal trai-ner che una leggera seduta di eserci-zi, adatti a chi non è solito fare trop-po movimento. n

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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L’azienda di Martinsicuro, inprovincia di Teramo, è diquelle nelle quali si respira al-

ta tecnologia appena varcata la sogliae se non fosse per le verdissimecolline abruzzesi che si stagliano sul-lo sfondo potremmo pensare di esserecapitati in uno di quei luoghi dellaSilicon Valley dove si progetta e si re-alizza il nostro futuro. Sarà anche perquesto che sul sito della Genial s.r.l.campeggia a tutto schermo la frase:Laboratorio delle idee. Perché è propriociò che la “creatura” di FerdinandoIustini, ideatore e mente dell’azien-da, fa da ormai quattordici anni:progetta, sviluppa e gestisce sistemie servizi di comunicazione integratain portali internet per campeggi e vil-laggi turistici, oltre a progettare esviluppare siti internet. Dietro ai piùimportanti siti per chi vuole trovare

una vacanza in campeggio o villag-gio turistico in Italia ormai c’è pro-prio la Genial, cui si deve la realiz-zazione oltre a camping.it, anche dicamping-italy.net, adv.camping.it oitaliacampeggi.com. Ormai la rete è diventata uno stru-mento indispensabile per lavorarema anche per programmare il pro-prio tempo libero e qualsiasi azien-da turistica che voglia conservare eincrementare il proprio giro di af-

fari non può fare a meno di esserepresente su internet. L’apparentesemplicità di utilizzo di questo me-dia però non deve trarre in ingan-no; non basta più infatti crearequalche “pagina in html” e inserirlanel mondo del world wide web perentrare in contatto con dei poten-ziali clienti e ottenere prenotazioni.Entrare in internet, infatti, vuoledire perdersi in un mare magnumche conta ormai qualche miliardodi url ed è proprio qui che entranoin gioco aziende come la Genial,che ha fatto della promozione viainternet una scienza.«Siamo molto soddisfatti dei nostririsultati», dice Iustini, «tanto chemolte strutture importanti si sono af-fidate a noi. Il web è il nostro puntodi forza, siamo specializzati nella pro-duzione di portali e ne abbiamo idea-to recentemente uno per un clientein Toscana che raggruppa diverse ti-pologie di strutture turistiche: cam-peggi, alberghi, agriturismi, per ilquale abbiamo pensato ad un softwa-re ad hoc, dove il cliente può agirein completa autonomia». Recentemente la Genial si è specia-lizzata in tour virtuali delle strutturerealizzati ad altissima definizione. Laqualità delle immagini che questatecnologia consente fa sì che nessu-na caratteristica passi inosservata erappresenta una garanzia per i pro-prietari delle strutture, ma soprattut-to per gli ospiti. In pratica è l’evolu-zione della webcam, la telecamera conla quale si può tenere sotto control-lo in tempo reale una località remo-ta dal pc di casa. Questa tecnica continua tuttavia adessere utilizzata dall’azienda abruzze-se, fedele al presupposto che oggi il

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

IDEE “GENIALI”PER IL WEB

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DA 14 ANNI LA GENIAL SRLPROMUOVE LE AZIENDEDELL’OPEN AIR

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business si fa in “diretta” e presup-pone interazione. Tra l’altro l’appli-cazione è stata “arricchita” dotandola webcam di zoom, movimento ver-ticale e orizzontale. Perché il bello di potersi affidare nel-la progettazione del proprio sito odel proprio portale a dei professio-nisti è proprio questo: trovare l’ap-plicazione tecnologica giusta per leproprie esigenze. Niente di più, nien-te di meno. Se si cerca di colpirel’utilizzatore del sito con applicazio-ni di effetto ma ridondanti si correil rischio di rendere lentissima la na-vigazione, con la quasi certezza di ve-der migrare un contatto potenzial-mente utile verso altri più agili siti;se invece si tralascia di fornire stru-menti utili – come una adeguata fo-togallery o magari un tour virtuale –si incorre nel medesimo rischio: per-dere un potenziale cliente, rimastodeluso dal fatto di non riuscire a ren-dersi conto della effettiva qualità del-la struttura. La Genial s.r.l. comunque non haabbandonato l’altra sua attività pro-mozionale: la presenza nelle fiere disettore. Anzi, la notorietà acquista-

ta nel web ha giovato molto e, co-me ricorda ancora Ferdinando Iu-stini, «con il passare del tempo tan-ti clienti hanno chiesto di avereuno spazio nel nostro stand per ladistribuzione di depliant e di mate-riale promozionale: siamo diventa-ti un punto di riferimento per mol-te strutture sia singolarmente chesu base regionale. In alcune fiere ab-biamo avuto una cinquantina di

clienti che hanno usufruito dei no-stri spazi».Insomma Genial s.r.l. si è conqui-stata sul campo una solida fama dipartner serio e affidabile per la pro-mozione sul web o nel settore dellefiere specializzate delle aziende cheoccupano un posto nell’open air, perle quali è oggi più valido che mai ildetto: la pubblicità è l’anima delcommercio. n

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PER AVERE SUCCESSO SU INTERNET NON BASTA PIÙ IMPROVVISARE MA OCCORRE AFFIDARSI A DEGLI SPECIALISTI DEL WEB

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Telefonino scarico? Ansia da di-sconnessione? Panico, diso-rientamento, senso di inutili-

tà: senza telefonino e senza Internetc’è chi si sente perduto. Restano at-toniti di fronte a telefonini alla ricer-ca di segnale o con la batteria che sista scaricando: si sentono ansiosi, di-

sorientati, inetti ad affronta-re il quotidiano.

Li attanaglia lasindrome dadisconnessio-ne: sono gli uti-lizzatori di tele-fonini ritrattida un’indaginenazionale. Piùdella metà de-gli intervistatitra i 25 ed i 49anni si senteperso quando siverifica un’in-terruzione deicanali di comu-nicazione che lilegano al restodel mondo con-nesso. L’ansia li cogliese la batteriadel telefoninovacilla mentre

attendono una chia-mata importante o sela connessione fa lebizze nel momento incui ne hanno bisognoper motivi di lavoro. Quan-te volte vi sarà capitato di incontra-re persone realmente prese dal pani-co alla ricerca di una presa di corren-te per ricaricare il proprio cellulare? In particolar modo durante la stagio-ne estiva quando si passano interegiornate all’aperto e il telefonino vie-ne usato ancora più spesso anche sot-to l’ombrellone. La scorsa stagioneun turista ha segnalato un servizioveramente utile ed unico che final-mente soddisfa un bisogno primario. «Vittima anch’io dell’ansia da tele-fonino», racconta Vittorio Alzati chetrascorreva le sue vacanze estive al-l’Isola d’Elba, «ho chiesto al bar diun lido balneare di poter ricaricare ilmio cellulare, ma mi sono visto ne-gare immediatamente la cortesia, nontanto per l’utilizzo in sé di una bana-le presa di corrente, quanto per lospiacevole ripetersi (a detta dell’eser-cente) di furti in queste occasionisempre più frequenti. A questo punto il barista mi ha indi-rizzato verso il camping adiacente di-cendomi che era attrezzato con unservizio di ricarica rapida e custodi-

ta dei telefonini. Solle-vato e alquanto stupi-to che qualcuno possa

aver pensato ad offrireun servizio del genere,

mi sono diretto al cam-ping e appena raggiunto

sono stato indirizzato ver-so l’“agognato” chiosco ri-

carica cellulari. Senza troppi indugi ho aper-

to uno degli armadietti dispo-nibili, ho collegato il mio cel-

lulare all’apposito connettore(non c’e’ stato bisogno nemme-

no del mio caricabatterie), hochiuso l’armadietto a chiave, do-

po aver inserito una moneta da 1eu-ro, e sono andato a prendere un ge-lato al bar. Dopo 15 minuti il miocellulare aveva terminato la ricarica.Ritrovata la serenità di essere nuo-vamente connesso col mondo sonoritornato sotto il mio ombrellone». L’episodio riportato testimonia co-me, finalmente, al posto di inutilimacchinette di videogiochi e distri-butori automatici di sorprese vengamesso a disposizione un vero servi-zio offerto al cliente in un reale mo-mento di bisogno. Inoltre, il chioscoricarica cellulari unisce all’utilità diricaricare in tempi rapidi la batteriadi cellulari (oltre a Iphone, fotoca-mere digitali, lettori mp3) la funzio-ne di custodia protetta di questi di-spositivi (con chiusura a chiave oelettronica), particolarmente indi-cata nei momenti in cui l’utente siallontana dall’ombrellone per farsiun bagno e vuole evitare spiacevolisorprese… n

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

ARRIVA IL CHIOSCORICARICA CELLULARI

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info su:www.ricaricacellulari.it

UN NUOVO SISTEMA DI CUI I CAMPING POSSONODOTARSI PER FORNIRE AIPROPRI CLIENTI UN SERVIZIOUTILE, SICURO E RAPIDO.

di Luca Nestola

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F ast è il Fondo di assistenza sa-nitaria integrativa per i dipen-denti di aziende alberghiere,

campeggi, residence, villaggi turisti-ci, ostelli, colonie, porti turistici estrutture ricettive complementari. IlFondo ha lo scopo di garantire, ai la-voratori iscritti, trattamenti di assi-stenza sanitaria integrativa. L’obiet-tivo è il miglioramento della qualitàdelle condizioni di impiego nel set-tore, limitando contemporaneamen-te l’impatto dei relativi oneri sul co-sto del lavoro, grazie al regime age-volato previsto per i fondi di assisten-za sanitaria.FAITA FederCamping è uno dei so-ci del Fondo insieme alle organizza-zioni sindacali nazionali più rappre-sentative dei datori di lavoro e deilavoratori: Federalberghi, Filcams,Fisascat e Uiltucs.Dal primo gennaio 2007 tutti i lavo-ratori a cui si applica il contratto na-zionale del turismo parte speciale “al-berghi e campeggi” hanno il dirittoalle prestazioni di assistenza sanita-ria integrativa erogate dal fondo Fast.I vantaggi per i lavoratori sono diavere a disposizione una rete di strut-ture sanitarie convenzionate con ilFondo Fast: case di cura, ospedali,centri diagnostici, diffusi in tutta Ita-lia e in grado di offrire un servizio diassoluta qualità in termini di profes-sionalità medica, tecnologia e com-fort; ridurre al minimo i tempi di at-tesa tra richiesta e prestazione sani-taria; avere a disposizione una cen-trale operativa telefonica che per-mette di prenotare direttamente vi-site ed esami e di ricevere pareri me-dici immediati; poter usufruire di unacopertura completa in Italia e al-l’estero. I servizi di consulenza ven-

gono forniti dalla centrale operativatelefonando al numero verde gratui-to 800-016639 (dall’estero prefissointernazionale dell’Italia +0516389046) dal lunedì al venerdì dal-le 8.30 alle 19.30. Le informazionifornite riguardano le strutture con-venzionate pubbliche e private, ubi-cazione e specializzazioni; le indica-zioni sugli aspetti amministrativi del-l’attività sanitaria: informazioni bu-rocratiche, esenzione ticket, assisten-za diretta e indiretta in Italia e al-l’estero, etc.; i centri medici specia-

lizzati per particolari patologie in Ita-lia e all’estero; i farmaci e, dunque,la loro composizione, le indicazionie controindicazioni; la prenotazionedi prestazioni sanitarie. Qualoral’iscritto venga ricoverato in un isti-tuto di cura per un intervento chi-rurgico – l’elenco completo si trovawww.fondofast.it – ha diritto al pa-gamento delle spese sostenute nei120 giorni precedenti e nei 120 gior-ni successivi al ricovero e durante ladegenza. Nel caso di utilizzo del Ser-vizio sanitario nazionale vengono

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

OCCHIOALLA SALUTE

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NASCE FAST, IL FONDO PER L’ASSISTENZA SANITARIAINTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DEI CAMPING

di Salvatore Vingiani.

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rimborsate integralmente le eventua-li spese per ticket sanitari o per trat-tamento alberghiero (eventuale ca-mera a pagamento) rimasti a caricodel lavoratore. Se il lavoratore nonrichiede alcun rimborso, avrà dirittoad un’indennità di 80,00 euro perogni giorno di ricovero fino al tren-tesimo giorno di ricovero; l’indenni-tà viene elevata a 100,00 euro a par-tire dal trentunesimo giorno fino alcentesimo giorno. Nel caso di utiliz-zo di strutture convenzionate conFast, le spese vengono liquidate di-rettamente alle strutture stesse sen-za applicazione di scoperti o franchi-gie, ad eccezione delle garanzie cheprevedono specifici limiti.Nel caso di ricorso a strutture nonconvenzionate con Fast, questa mo-dalità potrà essere attivata solo nelcaso in cui il lavoratore sia domici-liato in una provincia priva di strut-ture sanitarie convenzionate. Le pre-stazioni vengono rimborsate nella mi-sura dell’80%, con un minimo nonindennizzabile pari a 2.000,00 euroe nel limite di un sottomassimale di8.000,00 euro per ciascun interven-to, nel massimale complessivo del-l’area ricovero. Il massimale è di90.000,00 euro per anno e per perso-na. Il piano sanitario prevede poi ilpagamento di una serie di prestazio-ni diagnostiche e terapeutiche extra-ricovero, ad esempio Tac, chemiote-rapia, mammografia.In caso di utilizzo del Servizio sani-tario nazionale vengono rimborsatiintegralmente i ticket sanitari men-tre, nel caso di utilizzo di struttureconvenzionate con Fast, le spese ven-gono liquidate direttamente allestrutture, lasciando a carico del lavo-ratore 25,00 euro per ogni accerta-mento o ciclo di terapia, da versarealla struttura sanitaria all’atto dellafruizione della prestazione. Nel caso,invece, di utilizzo di strutture nonconvenzionate con Fast le prestazio-ni vengono rimborsate al lavoratorenella misura del 75% con un mini-mo non indennizzabile pari a 55,00euro per ogni accertamento o ciclodi terapia. Il massimale è di 6.000,00euro per anno e per persona.Il Piano sanitario prevede il paga-

mento delle visite specialistiche conesclusione delle visite odontoiatri-che e ortodontiche, ad eccezione diquelle previste nella sezione “Preven-zione odontoiatrica”. Nel caso di uti-lizzo del Servizio sanitario nazionalevengono rimborsati integralmente iticket sanitari. Nel caso di utilizzo distrutture convenzionate con Fast lespese vengono liquidate direttamen-te alle strutture. Il massimale, in que-sto caso, è di 700,00 euro per anno eper persona. In merito alla preven-zione, le prestazioni devono essere ef-fettuate in un’unica soluzione e pre-notate preventivamente attraversola Centrale Operativa. Le prestazio-ni sono garantite solo nelle struttu-re convenzionate con Fast. Per quanto riguarda gli uomini, sonogarantite una volta l’anno la preven-zione cardiovascolare, ad esempio:glicemia, colesterolo, elettrocardio-gramma di base, e una volta ogni dueanni per gli uomini di età superioreai 45 anni è garantita la prevenzioneoncologica ad esempio: Psa, ecogra-fia prostatica, ecc.Anche per le donne è garantita laprevenzione cardiovascolare, adesempio: glicemia, colesterolo, elet-trocardiogramma di base, etc.; unavolta l’anno e una volta ogni due an-ni è garantita la prevenzione onco-logica, ad esempio: visita ginecolo-gica e Pap-Test, per le donne di etàsuperiore ai 35 anni. Per tutti gliiscritti è garantita, a cadenza seme-strale, la prevenzione della sindromemetabolica (colesterolo HDL, cole-

sterolo totale, glicemia, trigliceridi).Una volta effettuate le analisi, o qua-lora l’iscritto fosse già in possesso deirisultati di analisi fatte presso il Si-stema sanitario nazionale, potrà at-traverso il sito www.fondofast.it ac-cedere all’area riservata agli iscritti,leggere le istruzioni e compilare ilquestionario con i dati richiesti. Do-po aver compilato il questionario, ilpersonale medico preposto al servi-zio, provvederà ad analizzare i con-tenuti ed entro due giorni comuni-cherà all’iscritto l’esito della valuta-zione tramite e-mail.In caso di sinistro, occorre, per pri-ma cosa, contattare la Centrale Ope-rativa al numero verde gratuito 800-016639.Nelle strutture convenzionate con ilfondo Fast vengono liquidate diret-tamente alla struttura le prestazionisanitarie autorizzate, con l’esclusio-ne di eventuali somme a carico dellavoratore. All’atto della prestazio-ne, che deve essere preventivamen-te autorizzata dalla centrale operati-va, il lavoratore dovrà presentare al-la struttura convenzionata: un docu-mento comprovante la propria iden-tità; la prescrizione del medico cu-rante, contenente la natura della ma-lattia accertata o presunta e le pre-stazioni diagnostiche e/o terapeuti-che richieste. L’iscritto dovrà inoltrefirmare le ricevute per attestare i ser-vizi ricevuti.Nelle strutture non convenzionatecon il fondo Fast, invece, il lavora-tore, per ottenere il rimborso delle

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A DISPOSIZIONE DEGLI ISCRTTI UN NUMERO VERDE TELEFONICO GRATUITO

CAMPING MANAGEMENT :FAITA INFORMA

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spese sostenute, dovrà inviare diret-tamente al Fondo Fast (via Toscana1 Roma) la documentazione neces-saria ossia il modulo di richiesta dirimborso debitamente compilato; lacopia della cartella clinica conformeall’originale in caso di ricovero; la co-pia della prescrizione contenente lapatologia presunta o accertata da par-te del medico curante in caso di pre-stazioni extraricovero; la copia delladocumentazione di spesa (distinte ericevute, ticket del Ssn) debitamen-te quietanzata.Per le prestazioni effettuate in strut-ture del Servizio sanitario nazionaleo da esso accreditate, le spese soste-nute vengono rimborsate con le mo-dalità previste al punto precedente.Nel caso di corresponsione dell’in-dennità sostitutiva, l’assicurato do-vrà presentare il modulo di richiestadi rimborso debitamente compilatoe la copia della cartella clinica con-forme all’originale.Il Piano sanitario provvede anche alrimborso integrale dei ticket sanita-

ri per accertamenti diagnostici effet-tuati nel Sistema sanitario naziona-le e al rimborso integrale dei ticketper pronto soccorso. Il massimale è,dunque, di 500,00 euro per anno eper persona.Il Piano sanitario prevede inoltre un“Pacchetto maternità” e quindi ilrimborso delle ecografie, delle anali-si clinico-chimiche e sino a quattrovisite di controllo ostetrico-gineco-logico (elevate a sei per gravidanze arischio) effettuate durante il periododi gravidanza. Tali prestazioni potran-no essere effettuate anche nelle strut-ture sanitarie convenzionate. In que-sto caso è necessario chiamare pre-ventivamente la centrale operativa.Il massimale sarà allora di 1.000,00euro per anno e per persona.In aggiunta, la garanzia prevede inoccasione del parto e previa presen-tazione della cartella clinica, un’in-dennità di 80,00 euro per ogni gior-no di ricovero per un massimo di 7giorni per ogni ricovero.Fast provvede al pagamento delle

prestazioni per impianti osteointe-grati e le relative corone fisse. La ga-ranzia opera nel caso di applicazionedi un numero minimo di tre impian-ti, previsti nel medesimo piano di cu-ra, per un massimale annuo di3.000,00. euro La presente garanziaè prestata esclusivamente nel caso incui l’iscritto si avvalga di strutture sa-nitarie e personale convenzionatocon il Fondo Fast.In merito alla prevenzione odonto-iatrica, il Fondo Fast provvede al pa-gamento di una visita specialistica edi una seduta di igiene orale profes-sionale, una volta l’anno, nelle strut-ture sanitarie convenzionate indica-te dalla centrale operativa, previaprenotazione. Le prestazioni, che co-stituiscono la prevenzione, devonoessere effettuate in un’unica soluzio-ne e sono l’ablazione del tartaro me-diante utilizzo di ultrasuoni, o in al-ternativa, se necessario, mediante ilricorso ad un altro tipo di trattamen-to per l’igiene orale; la visita specia-listica odontoiatrica. n

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L’articolo 13-bis del decreto leg-ge 1° luglio 2009 n. 78 (legge3 agosto 2009 n. 102) ha co-

me obiettivo la ridefinizione dellanormativa volta a consentire l’emer-sione delle attività finanziarie e pa-trimoniali detenute all’estero da sog-getti residenti in Italia (cosiddetto“scudo fiscale”). Con la circolare 43/edel 10 ottobre 2009, l’Agenzia delleEntrate ha finalmente chiarito i trat-ti salienti del cosiddetto “rimpatrio”o della cosiddetta “regolarizzazione”con cui è consentito far emergere de-naro e attività di natura finanziaria epatrimoniale non dichiarate prece-dentemente.Con l’emersione delle predette atti-vità – sia nel caso di rimpatrio che inquello della regolarizzazione – si pro-ducono effetti estintivi delle viola-zioni di natura tributaria e previden-ziale relativamente agli importi di-chiarati, con riferimento ai periodidi imposta per i quali non sono an-cora scaduti i termini per l’accerta-mento, ed estingue le relative sanzio-ni amministrative.L’emersione inoltre preclude nei con-fronti del dichiarante e dei soggettisolidalmente obbligati ogni accerta-mento tributario e contributivo per iperiodi d’imposta che hanno termi-ne al 31 dicembre 2008, limitatamen-te agli imponibili rappresentati dallesomme o altre attività costituite al-l’estero e oggetto di rimpatrio o rego-larizzazione.

Al soggetto che si avvale delle facol-tà concesse dal provvedimento è as-sicurata un’ampia riservatezza, anchenel tempo, dei dati e delle notizie co-municati agli intermediari relativi al-le attività oggetto di emersione. Ta-li informazioni sono, infatti, coperteper legge da un elevato grado di se-gretezza, essendo preclusa espressa-mente la possibilità per l’Ammini-strazione finanziaria di venirne a co-noscenza, ad eccezione dei casi in cuisia lo stesso contribuente a fornirlenel proprio interesse. Per regolarizzare la propria posizioneil contribuente è tenuto al versamen-to di un’imposta straordinaria sulleattività finanziarie e patrimoniali de-tenute all’estero a partire da una da-ta non successiva al 31 dicembre 2008e all’effettuazione degli adempimen-ti richiesti per il rimpatrio o la rego-larizzazione nell’arco temporale cheva dal 15 settembre al 15 dicembre2009. Inoltre, per beneficiare delledisposizioni in esame, il contribuen-te è tenuto al versamento di una som-ma pari al 50 per cento – comprensi-va di interessi e sanzioni e senza il di-ritto allo scomputo di eventuali rite-nute o crediti – di un rendimento lor-do presunto in ragione del 2 per cen-to annuo per i cinque anni preceden-ti il rimpatrio o la regolarizzazione,senza possibilità di scomputo di even-tuali perdite.Per le attività oggetto di rimpatrio, icontribuenti che abbiano presentato

la dichiarazione riservata sono esone-rati dall’obbligo di indicare le mede-sime attività nella dichiarazione an-nuale dei redditi (modulo RW). L’eso-nero della compilazione del moduloRW è previsto anche per le attivitàoggetto di regolarizzazione ma solocon riferimento alla dichiarazione deiredditi relativa al periodo d’imposta2009 (Unico 2010).I destinatari delle disposizioni con-cernenti l’emersione delle attività de-tenute all’estero sono quelli interes-sati dalla normativa sul “monitorag-gio fiscale” ossia le persone fisiche, glienti non commerciali e le societàsemplici ed associazioni equiparate,fiscalmente residenti nel territoriodello Stato. Restano, invece, esclusigli enti commerciali, nonché le so-cietà, siano esse società di persone osocietà di capitali, ad eccezione del-le società semplici (capitolo a sé me-ritano i rapporti con i Trust, le socie-tà controllate o collegate estere spe-cie se detenute in paesi inseriti nellac.d. Black list).Il requisito della residenza nel terri-torio dello Stato deve sussistere peril periodo d’imposta in corso alla da-ta di presentazione della cosiddetta“dichiarazione riservata” (2009).Per poter usufruire dell’emersione del-le attività detenute all’estero, rima-ne fermo il presupposto del mancatoadempimento alle disposizioni sul mo-nitoraggio fiscale.Fra i soggetti che possono presentare

CAMPING MANAGEMENT :RUBRICA FISCALE

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LO SCUDO FISCALE.ELEMENTI DI SINTESI

LE REGOLE PER IL RIMPATRIO O LA REGOLARIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIEE PATRIMONIALI DETENUTE ALL’ESTERO.

di Maurizio Fantaccione

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la dichiarazione di emersione so-no da comprendere gli eredi. Ov-viamente solo nel caso in cui il decuius era residente in Italia nel mo-mento in cui ha compiuto la viola-zione delle norme di cui al decretolegge n. 167 del 1990.L’emersione può riguardare anche at-tività detenute in comunione da piùsoggetti. In tal caso, la dichiarazioneriservata deve essere presentata da cia-scuno dei soggetti interessati per laquota parte di propria competenza. Le disposizioni relative al rimpatriohanno per oggetto le somme di dena-ro e le altre attività finanziarie, tra lequali: azioni e strumenti finanziari as-similati, quotati e non quotati, quo-te di società ancorché non rappresen-tate da titoli, titoli obbligazionari, cer-tificati di massa, quote di partecipa-zione ad organismi di investimentocollettivo del risparmio, polizze assi-curative produttive di redditi di na-tura finanziaria, finanziamenti a sog-getti esteri – indipendentemente dal-la residenza del soggetto emittente –metalli preziosi allo stato grezzo o mo-netato, detenute all’estero, in qual-siasi Paese europeo ed extraeuropeo,a partire da una data non successivaal 31 dicembre 2008, per le quali vie-ne disposto dal contribuente il trasfe-rimento in Italia.Pertanto, possono essere oggetto dirimpatrio anche i titoli e le altre at-tività finanziarie emesse da soggettiresidenti in Italia, purché siano dete-nuti all’estero in violazione delle di-sposizioni in materia di monitoraggiofiscale, nonché le attività finanziariee il denaro detenuti presso le filialiestere di banche o di altri intermedia-ri residenti in Italia.Il rimpatrio può avere ad oggetto an-che talune attività patrimoniali se-condo specifiche modalità.L’operazione di regolarizzazione, in-vece, ha per oggetto le somme di de-naro, le altre attività finanziarie, non-ché gli investimenti esteri di naturanon finanziaria, quali, ad esempio, gliimmobili e i fabbricati situati all’este-ro, gli oggetti preziosi, le opere d’ar-te e gli yacht, detenuti a partire dauna data non successiva al 31 dicem-bre 2008 in un Paese europeo o in al-

tro Paese che garantisce un effettivoscambio di informazioni fiscali in viaamministrativa.Per l’effettuazione delle operazioni diemersione è necessario avvalersi del-l’intervento degli intermediari speci-ficamente individuati dall’articolo 11,comma 1, lettera b), del decreto leg-ge n. 350 del 2001. Si tratta, in par-ticolare, di:1. banche italiane;2. società di intermediazione mobi-

liare (SIM) di cui all’articolo 1,comma 1, lettera e), del testo uni-co della finanza, approvato con ildecreto legislativo 24 febbraio1998, n. 58 (TUF);

3. società di gestione del risparmio(SGR) previste dall’articolo 1,comma 1, lettera o), del TUF, li-mitatamente alle attività di gestio-ne su base individuale di portafo-gli di investimento per conto ter-zi. Al riguardo si fa presente che,a seguito delle modifiche apporta-te all’articolo 33 del TUF dal de-creto legislativo 1° agosto 2003, n.274, le SGR possono svolgere, adecorrere dal 22 ottobre 2003, at-tività di custodia e amministrazio-ne di strumenti finanziari non so-lo con riferimento ad una gestio-ne individuale di portafoglio, maanche in relazione alle quote diOICR dalle stesse istituiti;

4. società fiduciarie di cui alla legge23 novembre 1939, n. 1966;

5. agenti di cambio iscritti nel ruolo

unico previsto dall’articolo 201 delTUF;

6. Poste Italiane S.p.A.;7. stabili organizzazioni in Italia di

banche e di imprese di investimen-to non residenti.

È necessario che entro il termine ul-timo del 15 dicembre 2009 i sog-getti interessati abbiano presentatola dichiarazione riservata, conferen-do l’incarico all’intermediario di ri-cevere in deposito le attività prove-nienti dall’estero, abbiano fornito lanecessaria provvista per il versamen-to dell’imposta straordinaria e abbia-no ricevuto copia della dichiarazio-ne riservata. A questa ultima data,pertanto, le attività rimpatriate de-vono essere state prese in carico dal-l’intermediario italiano che le rice-ve in deposito. Le attività rimpatriate prima del 15settembre 2009 ovvero dopo il 15 di-cembre 2009 non possono essere og-getto dell’operazione di emersione. Sempreché non sia decorso il termi-ne di cui sopra, il contribuente puòeffettuare le operazioni di emersioneanche attraverso più intermediari,presentando diverse dichiarazioni ri-servate.Il comma 3 dell’articolo 13-bis del de-creto stabilisce che il rimpatrio ovve-ro la regolarizzazione si perfezionanocon il pagamento dell’imposta stra-ordinaria.Si ritiene, pertanto, che l’operazionesi perfezioni con la fornitura all’inter-

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I SOGGETTI INTERESSATI DEVONO AVER PRESENTATO LA DICHIARAZIONE RISERVATA ENTRO IL 15 DICEMBRE 2009

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mediario della provvi-sta necessaria al paga-mento dell’impostastraordinaria dovuta da partedel contribuente ovvero con l’ad-debito della medesima imposta sulconto del soggetto che effettua il rim-patrio o la regolarizzazione, non rile-vando, invece, a questi fini la datadel versamento all’Erario da partedell’intermediario.Con riferimento al denaro e alle al-tre attività finanziarie, i soggetti in-teressati all’operazione di rimpatriodevono presentare agli intermediariprecedentemente elencati una di-chiarazione riservata delle disponi-bilità detenute all’estero alla predet-ta data delle quali si dispone l’ingres-so nel territorio dello Stato, confe-rendo agli intermediari l’incarico diricevere in deposito le attività pro-venienti dall’estero. L’operazione di rimpatrio può essereeffettuata anche attraverso il traspor-to al seguito del contante e delle al-tre attività finanziarie. In tal caso, siapplica l’ordinaria disciplina in ma-teria di monitoraggio (articoli 3 e se-guenti del decreto legislativo 19 no-vembre 2008, n. 195). Quest’ultimaprevede l’obbligo a carico del sogget-to interessato di dichiarare all’Agen-zia delle Dogane l’operazione di tra-sporto al seguito del contante e del-le altre attività finanziarie di impor-to pari o superiore a euro 10.000. Ladichiarazione può essere trasmessa invia telematica prima dell’attraversa-mento della frontiera ovvero conse-gnata in forma scritta al momento delpassaggio presso gli uffici doganali diconfine o limitrofi. Tali disposizioni si applicano ancheai trasferimenti che si intendono ef-fettuare mediante plico postale oequivalente. In tal caso la predettadichiarazione deve essere consegna-ta a Poste Italiane S.p.A.. Pertanto, nel caso di trasporto al se-guito del denaro e delle attività finan-ziarie detenute all’estero, l’interme-diario riceve la dichiarazione riserva-ta unitamente alla dichiarazione ditrasporto al seguito resa secondo lepredette modalità.Ciò posto, si ricorda che con riferi-

mento alle operazioni dirimpatrio è garantita lacompleta riservatezza deirelativi dati, anche attra-verso la costituzione diappositi conti destinati adaccogliere le somme e leattività finanziarie ogget-to del rimpatrio, con lemodalità successivamen-te precisate.In tutte le ipotesi di ma-teriale rimpatrio delle at-tività patrimoniali van-no assolti gli obblighi inmateria di IVA e diritti doganalieventualmente esistenti.Con riferimento alle attività patrimo-niali, in alternativa alle modalità dirimpatrio sopra evidenziate (traspor-to al seguito, rimpatrio anche giuri-dico tramite società fiduciaria), è al-tresì consentita un’ulteriore modali-tà di rimpatrio giuridico consistentenel conferimento delle attività stes-se in una società costituita nello stes-so Paese in cui le attività conferiteerano detenute alla data del 5 agosto2009 e nel conseguente rimpatrio del-le partecipazioni. In tal caso, tutta-via, è necessario che il soggetto cheeffettua l’operazione di rimpatrio siail proprietario delle attività conferi-te e che la società conferitaria non ri-sulti intestataria di altri beni.Analoghe considerazioni possono es-sere svolte in relazione agli immobi-li detenuti al 31 dicembre 2008, acondizione che la società conferita-ria sia costituita nel medesimo Pae-se in cui si trova l’immobile. Que-st’ultima condizione è finalizzata a

non consentire la rego-larizzazione di attivitàper le quali sarebbe pos-sibile esclusivamente ilrimpatrio.Il contribuente, in alter-nativa all’effettuazionedell’operazione del rim-patrio, può avvalersi de-gli effetti dell’emersioneattraverso la regolarizza-zione del denaro e delleattività finanziarie cheintende mantenere al-l’estero.

La regolarizzazione può avere ad og-getto, oltre che il denaro e le attivi-tà finanziarie, anche investimenti didiversa natura, quali gli immobili e ifabbricati situati all’estero, le quotedi diritti reali, le cosiddette “multi-proprietà”, gli yacht, gli oggetti pre-ziosi, le opere d’arte.Nell’ambito della regolarizzazionerientrano, in considerazione dell’am-pia formulazione normativa e delle fi-nalità del provvedimento, anche leattività detenute all’estero intestatea società fiduciarie o possedute dalcontribuente per il tramite di inter-posta persona. Si conferma che pos-sono essere considerate come attivi-tà detenute all’estero anche gli im-mobili ubicati in Italia posseduti peril tramite di un soggetto interpostoresidente all’estero (cfr. ris. n. 134/Edel 30 aprile 2002). Va da sé che laregolarizzazione è possibile se il sog-getto interposto è residente in un Pae-se che garantisce un effettivo scam-bio di informazioni. Inoltre, si ricorda che, per accedere

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LA REGOLARIZZAZIONE PUÒ AVERE AD OGGETTO ANCHE INVESTIMENTI DI DIVERSA NATURA

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alle procedure di emersione, occorreche sussista il presupposto della vio-lazione, da parte del soggetto inter-ponente/dichiarante, di una delle di-sposizioni contenute nel decreto leg-ge n. 167 del 1990.Ove possibile, una volta effettuata laregolarizzazione, i beni possono esse-re anche riportati in Italia, mante-nendo gli effetti previsti per tale for-ma di emersione.L’operazione di regolarizzazione è tut-tavia condizionata alla circostanzache le attività finanziarie e patrimo-niali siano detenute, a partire da unadata non successiva al 31 dicembre2008, in un Paese dell’Unione Euro-pea o in un Paese aderente all’accor-do sullo Spazio Economico Europeo(SEE) che garantiscono un “effetti-vo” scambio di informazioni fiscali invia amministrativa.La regolarizzazione non è altresì con-sentita per le attività detenute in Pae-si extra UE, quali, ad esempio, la Sviz-zera, Montecarlo e San Marino, perle quali è prevista esclusivamente lapossibilità del rimpatrio.In allegato alla circolare citata sonoelencati i Paesi dai quali è possibileeffettuare l’operazione di regolariz-zazione.Così come per il rimpatrio, ai fini del-la regolarizzazione i contribuenti so-no tenuti a presentare ad uno degliintermediari abilitati la dichiarazio-ne riservata e ad effettuare le mede-sime procedure stabilite per le opera-zioni di rimpatrio.Qualora la dichiarazione riguardi at-tività di natura finanziaria, il contri-buente deve allegare alla dichiarazio-ne riservata una certificazione o altradocumentazione analoga (ad esem-pio, estratti conto bancari) rilasciatadall’intermediario estero, avente da-ta ragionevolmente ravvicinata aquella di presentazione della dichia-razione riservata, che sia in grado dicomprovare che le attività finanzia-rie sono depositate o costituite pres-so l’intermediario medesimo e chequindi sono effettivamente detenuteall’estero.La responsabilità circa la veridicità ela provenienza della certificazione ri-cade esclusivamente sull’interessato e

sul soggetto che l’ha rilasciata, che nerispondono a tutti gli effetti di legge. Come anticipato, la regolarizzazionepuò riguardare anche investimenti eattività di natura diversa da quella fi-nanziaria. In questo caso non è richie-sta la certificazione sopra citata daparte degli intermediari non residen-ti, ancorché detti investimenti ed at-tività siano detenute in cassette di si-curezza.Ai fini del conseguimento degli effet-ti dell’emersione, è dovuta un’impo-sta straordinaria, che tiene conto an-che degli interessi e delle sanzioni,pari al 50 per cento del rendimentopresunto delle attività rimpatriate oregolarizzate. Il rendimento si presume maturatonella misura del 2 per cento annuoper i cinque anni precedenti l’opera-zione di emersione. In sostanza, quindi, l’imposta è parial 5 per cento delle attività indicatenella dichiarazione riservata. Si trat-ta di una presunzione assoluta chenon tiene conto del periodo di effet-tiva detenzione all’estero delle atti-vità che si intende rimpatriare o re-golarizzare né del reale rendimentoconseguito. Tale presunzione esplica effetti esclu-sivamente ai fini della determinazio-ne dell’imposta straordinaria e nonincide sugli altri profili applicativi del-la normativa sullo scudo fiscale. Supponendo, ad esempio, che sia ef-fettuato il rimpatrio di una sommapari a € 1.000.000 il cui rendimentolordo presunto è pari a € 20.000 perciascun anno (per un totale di €100.000 nei cinque anni precedenti),ne consegue che l’imposta straordi-naria dovuta è pari a € 50.000. Non è consentito lo scomputo dieventuali perdite, né il riconoscimen-to di ritenute o crediti, anche per im-poste eventualmente subite all’este-ro. Tale imposta, inoltre, non costi-tuisce per il contribuente un importodeducibile né compensabile, ai fini dialcuna imposta, tassa o contributo.L’effettivo pagamento dell’impostastraordinaria produce gli effetti di cuiagli articoli 14 e 15 del decreto leggen. 350 del 2001 e rende applicabili ledisposizioni di cui all’articolo 17 del

medesimo decreto; in linea generale,è prevista l’inibizione dei poteri di ac-certamento dei competenti uffici inmateria tributaria e previdenziale,nonché l’estinzione delle sanzioni am-ministrative, tributarie e previdenzia-li relative alle disponibilità delle at-tività emerse. In particolare, limitatamente agli im-ponibili rappresentati dalle somme oaltre attività costituite all’estero e og-getto di rimpatrio o regolarizzazione,è inibita l’attività di accertamento tri-butario e contributivo relativa ai pe-riodi d’imposta che hanno termine al31 dicembre 2008. Ciò vale non sol-tanto per le attività esportate dall’Ita-lia, ma anche per quelle comunquecostituite direttamente al di fuori delterritorio dello Stato, a fronte, peresempio, del conseguimento di unreddito erogato all’estero. Si precisa che la preclusione dell’at-tività di accertamento si riferisce inogni caso a presupposti verificatisi fi-no al 31 dicembre 2008. È altresì preclusa l’attività di accerta-mento nei confronti dei soggetti ob-bligati in via solidale con il contri-buente (quali, ad esempio, gli eredi ei donatari). La norma estende la pre-clusione degli accertamenti anche aipredetti soggetti se e in quanto tenu-ti all’obbligazione tributaria in dipen-denza degli imponibili accertati in ca-po al contribuente che ha presenta-to la dichiarazione riservata.Per beni in comunione o eredi la cir-colare specifica alcuni ulteriori adem-pimenti da attuare per beneficiaredelle predette agevolazioniSi evidenzia che l’effetto preclusivodell’accertamento, tenuto conto del-le finalità generali del provvedimen-to, può altresì essere opposto anchenei confronti di accertamenti di tipo“sintetico”, come nell’ipotesi di con-testazione di un maggior reddito com-plessivo riferibile anche astrattamen-te alle attività oggetto di emersione.Per converso, gli effetti della dichia-razione riservata non possono esserefatti valere a tali fini qualora l’accer-tamento abbia ad oggetto elementiche nulla hanno a che vedere con at-tività per le quali si è usufruito del re-gime di emersione, come nel caso, ad

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esempio, di rilievi sulla competenzadi oneri e in altre ipotesi in cui nonpossa configurarsi in astratto una con-nessione tra i maggiori imponibili ac-certati e le attività emerse. Al riguardo si precisa che il contri-buente che intende opporre agli or-gani competenti gli effetti preclusivied estintivi delle operazioni di emer-sione deve farlo in sede di inizio diaccessi, ispezioni e verifiche ovveroentro i trenta giorni successivi a quel-lo in cui l’interessato ha formale co-noscenza di un avviso di accertamen-to o di rettifica o di un atto di conte-stazione di violazioni tributarie, com-presi gli inviti, i questionari e le ri-chieste di cui agli articoli 51, comma2, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633e all’articolo 32 del D.P.R. 29 settem-bre 1973, n. 600. La speciale “copertura” assicurata dal-le operazioni di emersione opera – fi-no a concorrenza degli importi espo-sti nella dichiarazione riservata – suimaggiori imponibili accertati, rappre-sentati dalle somme o dalle attivitàrimpatriate o regolarizzate. In tal ca-so, gli organi di accertamento deter-minano l’eventuale maggiore impo-sta dovuta su un ammontare pari alladifferenza tra l’importo che sarebbestato imponibile in assenza delle ope-razioni in questione e quello del de-naro e delle altre attività dichiarate.L’eventuale eccedenza dell’importorimpatriato o regolarizzato rispetto aquello accertato può essere utilizzato,fino a concorrenza, a copertura dimaggiori imponibili accertati in oc-casione di successivi ulteriori accerta-menti, sempreché sussista l’astratta ri-feribilità tra i maggiori imponibili ac-certati e le attività emerse. Chiaramente non è ravvisabile al-cuna causa ostativa qualora ilsocio/associato rimpatri o regolariz-

zi, successivamente all’inizio diun’attività istruttoria nei confrontidella società/associazione, attivitàpersonali detenute o costituite al-l’estero non correlabili ai redditi chegli derivano per trasparenza dalla so-cietà/associazione. Si fa presente, inoltre, che, relativa-mente alla disponibilità delle attivi-tà dichiarate, il pagamento dell’im-posta straordinaria produce anchel’estinzione delle sanzioni ammini-strative tributarie e previdenziali,comprese quelle speciali contenutenell’articolo 5, comma 1, del decretolegge n. 167 del 1990, nonché nel-l’articolo 9 del decreto legislativo n.195 del 2008.Come già accennato, gli intermedia-ri che ricevono le dichiarazioni riser-vate non devono fornire all’Ammi-nistrazione finanziaria i dati e le no-tizie relativi alle stesse. I dati relativialle operazioni di emersione effettua-te dal contribuente non soltanto nonsono comunicati all’Amministrazio-ne al momento dell’operazione, manon sono forniti nemmeno successi-vamente in sede di accertamento.Ai sensi del comma 3 dell’articolo 13-bis del decreto, le operazioni di emer-sione non possono in ogni caso costi-tuire elemento utilizzabile a sfavoredel contribuente in ogni sede ammi-nistrativa o giudiziaria, civile, ammi-nistrativa ovvero tributaria, in via au-tonoma o addizionale, con esclusio-ne dei procedimenti in corso alla da-ta di entrata in vigore della legge diconversione del decreto legge n. 103del 2009 (4 ottobre 2009).Ai soli fini tributari, si ritiene chetale divieto valga con riferimentonon solo ai procedimenti diretta-mente riferibili al contribuente cheha effettuato le operazioni di emer-sione, ma anche a quelli concernen-

ti soggetti riconducibili al contri-buente stesso in qualità di dominus.Pertanto, ad esempio, le operazionidi rimpatrio o di regolarizzazione ef-fettuate dal dominus di una società dicapitali non possono essere utilizzateai fini dell’avvio o nell’ambito diun’attività di controllo fiscale neiconfronti della medesima società.Gli accertamenti sono preclusi anchecon riferimento a tributi diversi dal-le imposte sui redditi, sempreché sitratti di accertamenti relativi ad “im-ponibili” che siano riferibili alle atti-vità oggetto di emersione.A tal fine si precisa che la preclu-sione opera automaticamente, sen-za necessità di prova specifica daparte del contribuente, in tutti i ca-si in cui sia possibile, anche astrat-tamente, ricondurre gli imponibiliaccertati alle somme o alle attivitàcostituite all’estero oggetto di rim-patrio. Conseguentemente, l’effet-to preclusivo dell’accertamento puòessere opposto, ad esempio, in pre-senza di contestazioni basate su ri-cavi e compensi occultati.Per converso, gli effetti della dichia-razione riservata non possono esserefatti valere a tali fini qualora l’accer-tamento abbia ad oggetto elementiche nulla hanno a che vedere con at-tività per le quali si è usufruito del re-gime di emersione, come nel caso, adesempio, di rilievi sulla competenzadi oneri e in altre ipotesi in cui nonpossa configurarsi in astratto una con-nessione tra i maggiori imponibili ac-certati e le attività emerse.Si ricorda che, ai sensi del comma 4dell’articolo 13-bis del decreto (cherichiama gli articoli 14 e 15 del decre-to legge n. 350 del 2001), le operazio-ni di emersione non producono gli ef-fetti previsti qualora, alla data di pre-sentazione della dichiarazione riser-vata, la violazione sia stata già consta-tata ovvero siano iniziati accessi, ispe-zioni e verifiche o altre attività di ac-certamento tributario e contributivonei confronti del contribuente ovve-ro siano stati emanati nei confrontidel medesimo avvisi di accertamentoo di rettifica o atti di contestazione diviolazioni tributarie, compresi i pre-detti inviti, questionari e richieste. n

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IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA STRAORDINARIA PRODUCE ANCHE L’ESTINZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE E PREVIDENZIALI

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