PERIODICO DELL’ ASSOCIAZIONE CAVALLINO-TREPORTI PER … · 2019. 12. 2. · to pressoché...

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+ BUON VIAGGIO CT PER TUTTI CAVALLINO TREPORTI PER TUTTI PERIODICO DELL’ ASSOCIAZIONE CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI novembre 2019 10 ANNI DI “PORTA A PORTA”, DIECI ANNI DI BENEFICI PER I CITTADINI, MA ADESSO…? ZTL BUS TURISTICI COME PENALIZZARE I CITTADINI DI CAVALLINO-TREPORTI C AVALLINO-TREPORTI PER TUTTI”: LAVORIAMO PER FARE UNA COSA GIUSTA B UON VIAGGIO “CT PER TUTTI” S E IL COMUNE NON AVESSE PERSO QUESTI SOLDI, VOI PER COSA LI SPENDERESTE? 0 [email protected] nr. Trovaci su

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BUON VIAGGIOCT PER TUTTI

CAVALLINO TREPORTI

PER TUTTI

PERIODICO DELL’ ASSOCIAZIONECAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI

novembre 2019

10 ANNIDI “PORTA A PORTA”,

DIECI ANNI DI BENEFICI PER I CITTADINI, MA ADESSO…?

ZTLBUS TURISTICI

COME PENALIZZARE I CITTADINI DI CAVALLINO-TREPORTI

CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI”: LAVORIAMO PER

FARE UNA COSA GIUSTA

BUON VIAGGIO “CT PER TUTTI”

SE IL COMUNE NON AVESSE PERSO QUESTI SOLDI, VOI

PER COSA LI SPENDERESTE?

0

[email protected]

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Trovaci su

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È nato “Cavallino-Treporti per tutti” e questo che state sfogliando è uno degli strumenti che abbiamo creato per farci conoscere ma soprattutto per spiegare i motivi e gli scopi della sfida che ci siamo dati e che intendiamo rilanciare insieme ai cittadini:

dar vita a una nuova esperienza amministrativa, sommando la passione dei giovani e la competenza di chi ha qualche anno in più, per dare al Comune

una gestione corretta, efficiente e giusta.

Quest’ultimo termine, ‘giusta’, non è casuale. Per noi giustizia, imparzialità, rispetto delle regole, sono valori irrinunciabili in ogni atto e comportamento amministrativo. Chi ama la terra in cui vive più della carica che ricopre, mette al primo posto il senso del dovere e del servizio e non il proprio prestigio perso-nale; chi rispetta i cittadini, parla loro con onestà intellettuale e schiettezza, anche quando la verità è scomoda, rinunciando a quella comunicazione invasiva e spesso ipocrita largamente in uso oggi, che trasfigura la realtà per cercare di convincere che le cose vanno bene anche quando peggiorano.

“Cavallino-Treporti per tutti” non è un partito, non ha padroni, non ha politici a cui dover obbedire, soprattutto quando le loro scelte sono a danno della popolazione.

“Cavallino-Treporti per tutti” è una comunità di cittadini, è un’i-niziativa che parla al presente ma si declina al futuro, è un pro-getto impegnativo ma credibile, è responsabilità.

Eccoci, siamo pronti a cominciare, ad affrontare un percorso non privo di in-sidie, che comporta sicuramente fati-ca e sacrificio ma che immaginiamo appassionante e soprattutto utile per il paese nel quale viviamo.

“Cavallino-Treporti per tutti” è una re-altà, è il nome dell’associazione che oggi presentiamo, è il nome della lista che parteciperà alle elezioni comuna-li del prossimo anno, ma è soprattutto il nome di un progetto, voluto e soste-nuto da tante persone che in questi mesi si sono incontrate per condivide-re un obiettivo ambizioso ma credibi-le: mettere insieme le migliori energie e competenze disponibili per dar vita a un’amministrazione che si occupi dei veri bisogni della gente e faccia cre-scere l’intera comunità.

Un’amministrazione per tutti, insomma, e non solo per qualcuno.

Noi siamo solo il nucleo iniziale di que-sto progetto civico che si svilupperà d’ora in avanti, proponendo nuovi protagonisti che vogliono avvalersi del sostegno e dell’aiuto di chi ha più esperienza. Siamo persone libere, im-pegnate a dare un futuro a Cavallino-Treporti anche oltre le prossime elezio-ni, mettendoci buona volontà e spirito di servizio, umiltà ma anche determi-nazione, evitando personalismi, favori-tismi, intimidazioni.

Partiamo per un cammino che ci au-guriamo lungo e proficuo e in questa sfida c’è spazio per chiunque voglia dare il suo contributo di idee e di la-voro, con senso di responsabilità, con rispetto per le istituzioni e per le regole, senza prepotenze e volgarità.

Facebook: facebook.com/ctpertuttiInstagram: ctpertuttie-mail: [email protected]

CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI

LAVORIAMO PER FARE UNA COSA GIUSTA

BUON VIAGGIO “CT PER TUTTI”

Cavallino-Treporti per tutti: 2 lavoriamo per fare una cosa giusta

Buon viaggio “CT per Tutti” 3

Se il Comune non avesse perso questi 4 soldi, voi come li spendereste?

Cosa ci hanno insegnato venti anni 5 di autonomia comunale

LA VOSTRA RUBRICA 6 La bellezza di vivere a Cavallino Treporti

Pista ciclabile del Pordelio: 8 ecco perché si può fare solo ora

La protesta per il medico a mezzo servizio 9

Dieci anni di “porta a porta”: dieci anni 10 di benefici per i cittadini ma adesso…?

ZTL bus turistici: accontentiamo 11 gli albergatori jesolani...

Mareggiate, acque alte e cambio 12 del clima: il nostro territorio sempre più a rischio

CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTIanno 2019 - Numero Zero

Stampa: Grafiche Nardin, Ca’Savio

contatti: [email protected]

“CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI”

NON È UN PARTITO, NON HA PADRONI, NON HA POLITICI

A CUI DOVER OBBEDIRE, SOPRATTUTTO QUANDO LE LORO SCELTE SONO

A DANNO DELLA POPOLAZIONE

SPAZIO A CHI VUOLE DARE IL SUO CONTRIBUTO DI IDEE E DI LAVORO, CON SENSO

DI RESPONSABILITÀ E RISPETTO PER LE ISTITUZIONI E PER LE REGOLE

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di Chiara Sartorato Presidente dell’Associazione “CT PER TUTTI”

SE CREDETE IN QUESTO PROGETTO E NELLE PERSONE CHE LO STANNO REALIZZANDO, VI CHIEDIAMO DI SOSTENERE LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE, COMPRESI I COSTI PER LA REALIZZAZIONE E LA DIFFU-SIONE DI QUESTA PUBBLICAZIONE.

NOI CI STIAMO GIÀ AUTOTASSANDO E CONTINUEREMO A FARLO, MA NON ABBIAMO SPONSOR FACOLTOSI E NON VOGLIAMO SUPPORTER INTERESSATI: CI PIACEREBBE POTER CONTARE SUL GE-NEROSO E SPASSIONATO AIUTO DI QUEI CONCITTADINI CHE DESIDERANO PARTECIPARE A QUESTA ESPERIENZA IN MODO CONCRETO.

IL CODICE IBAN DELL’ASSOCIAZIONE “CAVALLINO-TREPORTI PER TUTTI” È:

IT 44 V 02008 83211 000105662092

GRAZIE SIN D’ORA PER LA VOSTRA ADESIONE!

CAVALLINO TREPORTI

PER TUTTI

SOMMARIO

IT 44 V 02008 83211 000105662092

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Voi cosa ci fareste con le risorse che, per scel-te discutibili di questa amministrazione, sono concretamente state sottratte al bilancio del nostro Comune?

Se mettiamo insieme+ i 200 mila euro di minori entrate dalla ZTL per

i bus turistici, a causa del regalo che la sin-daca ha voluto fare a Jesolo, ai suoi turisti e albergatori;

+ la differenza tra i 50 mila euro e i 400 mila euro lordi di potenziali introiti derivanti dalla gestione dei pontili di Punta Sabbioni, alla quale il nostro Comune ha immotivatamen-te rinunciato, lasciandoli “in usufrutto” a quello di Venezia;

+ una buona parte dei quasi 80 mila euro uti-lizzati per il pagamento di “Beach on Fire”, manifestazione che fino a qualche anno fa veniva prevalentemente pagata dalle strut-ture ricettive e dagli operatori turistici del li-torale;

avremmo un gruzzoletto che si aggirerebbe annualmente attorno ai 500 mila euro.

Voi per quali azioni utili alla nostra comunità li utilizzereste:• per abbassare le rette dell’asilo nido?• per dotare le scuole di qualche strumento

utile agli alunni e studenti?• per incrementare il sostegno economico

alle nostre associazioni di volontariato?• per dare un aiuto alle società sportive e cul-

turali nelle loro attività?

Queste sono solo delle ipotesi, ma a noi fareb-be piacere conoscere le vostre proposte: scri-veteci all’indirizzo mail [email protected], così, nel caso queste risorse tornassero a essere di-sponibili, avremo già pronta qualche idea su come spenderle nel vero interesse della nostra popolazione.

L’istituzione del Comune autonomo ha segnato vent’anni fa l’inizio di una nuova fase storica per Cavallino-Tre-porti, proiettandolo in una dimensione diversa rispetto a quella conosciuta e vissuta fino a quando il nostro territorio apparteneva amministrativamente a Venezia.

Sono stati anni impegnativi, costellati di non poche difficoltà, avendo fatto nascere dal niente un Comune di me-die dimensioni, demograficamente in crescita, che per mesi si trasforma in una delle più rilevanti località turistiche d’Italia. Ma è stato anche un periodo di grandi soddisfazioni, di una passione civica tutta nuova, derivante essenzial-mente dalla possibilità di gestire diret-tamente l’Ente pubblico più vicino ai bisogni e alle istanze dei cittadini.

Un’esperienza avvincente e una scom-messa vincente quella di abbandona-re il decentramento per approdare alla centralità dell’azione amministrati-va, tanto da produrre un convincimen-to pressoché unanime: indietro non si torna.

Ma se evocare la conquista dell’auto-nomia è opportuno, se difenderla è do-veroso, trasformarla in un falso idolo da venerare è insensato e persino poco rispettoso degli obiettivi e delle volon-tà di quanti, a più riprese, sin dagli anni Sessanta si sono battuti per essa.

Dal 1999 a oggi gli scenari sono cam-biati, le leggi sono cambiate, il conte-sto economico e sociale è cambiato, e anche il nostro essere “Comune auto-nomo” risente degli effetti di queste mu-tazioni. L’importante è non subirle ma affrontarle con lucidità, consapevolez-za e onestà politica (purtroppo sembra-no due termini di senso opposto), non come invece sta accadendo ora.

Perché, per esempio, è ipocrita evo-care la Città Metropolitana come uno spauracchio, come un rischio che in-combe sulla nostra libertà. Il pericolo non deriva dall’appartenere o meno a questo Ente ma dalla sua ineffica-cia nel dare risposte a problemi come quelli dei trasporti o della viabilità.

E non è forse una presa in giro per chi non voleva più essere periferia di Ve-nezia, riscoprirsi mestamente l’estrema e marginale propaggine del Veneto Orientale?

L’autonomia vera è quella di chi difen-de prima di tutto e in ogni sede gli inte-ressi dei cittadini e non li svende a po-tentati economici o partitici, come è avvenuto nella triste vicenda del cam-bio di Ulss, imposta a Cavallino-Treporti con la complicità della sindaca e della giunta. Il peggior insulto all’autonomia è stato negare in modo vergognoso alla popolazione di potersi esprimere in un referendum sul futuro della loro sa-nità, beffando quei 4.700 cittadini che lo avevano chiesto.

SE IL COMUNE NON AVESSE

PERSO QUESTI SOLDI, VOI COME LI SPENDERESTE?

COSA CI HANNO INSEGNATO

VENTI ANNI DI AUTONOMIA COMUNALE

NON È FORSE UNA PRESA IN GIRO PER CHI NON VOLEVA PIÙ ESSERE PERIFERIA DI VENEZIA, RISCO-

PRIRSI MESTAMENTE L’ESTREMA E MARGINALE PROPAGGINE DEL VENETO ORIENTALE?

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di Matteo Scarpa

di Stefano Zanella

0 NOVEMBRE 2019

LE VOSTRE PROPOSTE SONO IMPORTANTI, SCRIVETECI:

[email protected]

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LA VOSTRA RUBRICA

i n f o @ c t p e r t u t t i

Dedichiamo uno spazio in questo e nei prossimi numeri a immagini del nostro territo-rio e della nostra comunità che abbiano la capacità di emozionare e di farci con-siderare quanto sia bello vi-vere qui: istantanee che non hanno bisogno di essere de-scritte o commentate, ma che chiedono solo di essere ammirate.

Foto di Nicola ZanellaFoto di Nicola Zanella

Foto di Nicola Zanella

Foto di Francesco Marinello

Foto di Nicola Zanella

Foto di Francesco Marinello

Foto di Aldo Rossetti

Vi invitiamo, pertanto a inviar-ci i vostri scatti, con un’alta risoluzione per ottenere una stampa di qualità e con la li-beratoria alla pubblicazione, al seguente indirizzo e-mail: [email protected].

Selezioneremo quelle più ori-ginali e significative, renden-do noti gli autori.

Foto di Aldo Rossetti

Foto di Aldo Rossetti

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Non so se la pista ciclabile sul Pordelio, i cui lavori dovrebbero iniziare a giorni, sarà la più lunga d’Europa, ma poco im-porta: quello che conta è che si faccia,

sperando sia anche la più bella, funzionale e soprat-tutto la più sicura, vista la voragine che si è aperta sulla strada in questi giorni a Ca’Ballarin.

Ma perché si realizza solo ora, visto che era già prevista nell’accordo con il Magi-strato alle Acque del 2003? Forse perché gli amministratori precedenti sono stati degli incapaci? No, non è proprio così.

Cerchiamo di rinfrescarci la memoria, su-perando le forti amnesie di certi racconti imprecisi.

Quest’opera si può realizzare adesso per i seguenti motivi:• nell’agosto 2017 il nostro territorio è

stato colpito dal downburst, un fortu-nale che ha provocato danni ingenti;

• a seguito di questo fortunale, il gover-no, su proposta dell’allora sottosegre-tario veneziano Baretta ha dato la possibilità ai Comuni colpiti da cala-mità naturali di spendere i soldi che le amministrazioni avevano in cassa ma erano bloccati a causa del patto di stabilità (il nostro Comune aveva circa 10 milioni di euro);

• lo sblocco dei finanziamenti, secondo la legge, doveva riguardare “interven-ti finalizzati al ripristino e alla messa in sicurezza del territorio a seguito dei danni derivanti da eccezionali eventi meteorologici”;

• per usufruire di questa possibilità il Co-mune di Cavallino-Treporti ha presen-tato richiesta al Ministero prendendo come base, e aggiornandolo, il pre-ventivo di spesa allegato allo studio di fattibilità che avevo fatto predisporre dallo Studio di Ingegneria Milan nel biennio 2014/2015, che ho reso pubbli-co scrivendo un libro;

• la richiesta al Ministero è stata motiva-ta come “messa in sicurezza della via Pordelio”;

• in questo modo il nostro Comune ha avuto la possibilità di disporre dei cir-ca 10 milioni di euro di Legge Specia-le che erano già in cassa e che prima non potevano essere spesi.

È doveroso dare atto all’attuale ammini-strazione, una volta ottenuta l’ammissibi-lità dell’intervento, di aver predisposto il progetto (pur con qualche criticità a mio avviso) e di aver rispettato le scadenze per l’appalto e per l’aggiudicazione dei lavori.Ci auguriamo che preventivamente sia-no state effettuate approfondite e scru-polose indagini geognostiche per verifi-care la tenuta del muro di contenimento e della sede stradale, rivelatisi fragili e in-stabili, su cui sarà realizzata l’opera.In sintesi, se non ci fosse stato il fortunale nell’agosto 2017 non si sarebbero aper-te le porte per realizzare l’opera. Questo per completezza d’informazione e per dire che spesso c’è chi semina e c’è chi raccoglie.

E adesso avanti tutta, a condizione che si siano prima verificate tutte le condizio-ni di sicurezza.

Una comica che non fa ridere: verreb-be da definire così la vicenda relativa alla sostituzione del dottor Ghezzo, an-dato in pensione alla fine dello scorso

anno con grande dispiacere e rimpian-to dei suoi assistiti, i quali, nel continuo via vai di informazioni e dichiarazioni, quasi sempre contraddittorie, l’unica cosa che hanno capito e toccato con mano è che l’accesso al servizio è di-ventata un’impresa.

Si è perso il conto delle tante confer-me e smentite sui giorni di visita e sugli orari che si sono succedute soprattutto dopo che la prima sostituta del dot-tor Ghezzo, la dottoressa Zanon, con la quale gli assistiti avevano ormai fa-miliarizzato (non a caso si definiscono anche medici di famiglia), ha dovuto lasciare il posto alla dottoressa Orlan-do di Jesolo.

Oltre ai disagi derivanti dal fatto che i cittadini si sono dovuti mettere in coda agli sportelli dell’Ulss per provvedere al cambio di medico, la prima amara sorpresa è stata che i giorni di ambula-torio non erano più quattro ma due. A seguito delle corali proteste, la sinda-ca, facendosi fotografare sorridente con la dottoressa, si attribuiva il merito di aver ripristinato gli stessi quattro gior-ni di prima. Peccato, però, che anche se distribuito in quattro giorni, l’orario di ambulatorio era, ed è rimasto, lo stesso effettuato su due giorni, vale a dire 8 ore totali, contro le 15 che facevano prima i dottori Ghezzo e Zanon.

Come è possibile seguire oltre mille per-sone, molte delle quali anziane e quindi più bisognose di tempo e di attenzioni, aprendo l’ambulatorio a Treporti solo due ore al giorno? A meno che, non si prenda la macchina e si vada a Jesolo dove la dottoressa ha l’altro suo ambu-latorio. Ma non ci era stato garantito e promesso che i servizi sanitari territoriali di Cavallino-Treporti non avrebbero su-bito alcun ridimensionamento?

Inevitabilmente il malcontento è cre-sciuto e di pari passo anche le proteste, sino al punto che la dottoressa Orlan-do manifestava la volontà di andar-sene. L’Ulss, anche se tardivamente, prendeva atto dei problemi causati e si scusava; la sindaca, non più sorriden-te, diffidava... Siamo così arrivati all’ul-timo capitolo, almeno per il momento, di questa vicenda tragicomica: dietro-front, la dottoressa Orlando rimane.

Ma rimangono anche le sole 8 ore e i disagi che questo orario limitato com-porta. In conclusione, a rimetterci in tutto questo marasma sono i cittadini, soprattutto quelli più deboli, costretti a patire le inefficienze di un sistema ina-deguato per il nostro territorio.

E per fortuna che ci era stato assicu-rato che con il cambio di Ulss le cose sarebbero andate meglio…

PISTA CICLABILE DEL PORDELIO ECCO PERCHÉ SI PUÒ FARE SOLO ORA

LA PROTESTA PER IL MEDICO A MEZZO SERVIZIO

SIANO VERIFICATE TUTTE LE CONDIZIONI

DI SICUREZZA

... E PENSARE CHE QUALCUNO AVEVA GARANTITO CHE CON IL CAMBIO DI ULSS

LE COSE SAREBBERO ANDATE MEGLIO

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di Claudio Orazio di Alice Bozzato

0 NOVEMBRE 2019

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Vi ricordate i cassonetti per le immon-dizie, quegl’ingombranti e antiestetici raccoglitori che venivano piazzati lun-go le strade, nelle piazze, in prossimità delle abitazioni e che frequentemente diventavano il luogo di abbandono in-

discriminato di rifiuti? Dieci anni fa, il 13 no-vembre 2009, nel giro di una notte, vennero definitivamente elimi-nati e il nostro Comu-ne fu il primo tra quelli litoranei a passare a una raccolta differen-ziata molto spinta con il sistema “porta a por-

ta”, realizzato con l’uso di bidoncini fa-miliari e contenitori condominiali.

Dopo un breve periodo di rodaggio, si comprese che da quella rivoluzione sarebbero derivati notevoli e duratu-ri benefici per Cavallino-Treporti. Il più immediato fu quello relativo all’igiene e al decoro urbano: il nostro paese era finalmente stato liberato da quei brutti e spesso puzzolenti cassonetti e, grazie all’apertura, poco tempo dopo, del funzionale Ecocentro di Ca’ Pasquali, si registrò un crollo degli abbandoni di rifiuti.

In pochi mesi la differenziata passò dal 34% a circa il 70%, e fu vinta la scom-messa anche sull’equilibrio dei costi: le tariffe, infatti, non furono aumentate in quanto i maggiori costi del servizio furono assorbiti dal risparmio derivan-te dalla minor quantità di rifiuti conferiti

in discarica. E grazie a quella scel-ta coraggiosa e lungimirante, i rincari prima della TIA e poi della TARI, furo-no notevolmente contenuti, mentre in quasi tutti i comuni della Città Metro-politana di Venezia lievitarono, in alcu-ni casi persino del 50%.

Negli ultimi anni, però, parte dei van-taggi economici risultanti dalla crescita di raccolta differenziata sono vanifica-ti dal costante aumento di produzione complessiva dei rifiuti. Nel 2018 ha rag-giunto le oltre 1.500 tonnellate, a causa soprattutto dell’aumento vertiginoso di raccolta di verde e ramaglie.

Quest’ultimo aspetto merita però una riflessione che l’attuale amministrazio-ne ha deliberatamente sorvolato e cioè valutare quale sia la ripartizione più corretta tra le diverse tipologie di utenze dei maggiori costi di smaltimen-to di materiali derivanti prevalente-mente da sfalci e potature. Allo stato attuale questo incremento di spesa è spalmato su tutte le utenze. In altre pa-role lo stiamo pagando tutti.

In conclusione, se vogliamo una ridu-zione dei costi della Tari dobbiamo produrre meno rifiuti, invertendo la ten-denza degli ultimi anni, attraverso l’ap-plicazione di una tariffa calcolata sulle reali produzioni conferite da ogni sin-gola utenza, adottando soluzioni che in molti altri Comuni hanno già porta-to a una diminuzione della quantità di rifiuti complessivi. A volte basterebbe copiare e copiare bene.

L’amministrazione comunale di Caval-lino-Treporti ha recentemente stipulato un accordo con quella di Jesolo per diminuire le tariffe ZTL per gli autobus che provengono dalle strutture ricet-tive del vicino Comune in cambio di uno sconto sui parcheggi per i nostri residenti e della presenza dei vigili ur-bani di Jesolo al ponte di Cavallino nei giorni di traffico intenso.

Nel 2020, quindi, gli autobus provenien-ti da Jesolo che oggi pagano 170 euro ne pagheranno 90, poco più della metà, mentre quelli che portano i tu-risti nei nostri alberghi e campeggi an-ziché continuare a pagare 30 euro ne pagheranno 90, tre volte tanto rispetto ad ora!

Un accordo per noi totalmente in per-dita, un’operazione di cui francamen-te non si capisce la convenienza per i nostri operatori turistici e per tutti i cit-tadini di Cavallino-Treporti. La rimodu-lazione delle tariffe, infatti, causerà un minor introito nel bilancio del nostro

Comune stimato in circa 200 mila euro all’anno. Tale perdita di risorse, cau-sata dallo “sconto” fatto agli autobus degli alberghi jesolani, sarà recuperata con il rincaro delle tariffe per i bus de-gli alberghi di Cavallino-Treporti e con l’aumento di 10 centesimi dell’imposta soggiorno pagata dai turisti ospiti delle nostre strutture ricettive.

In sintesi: gli autobus di Jesolo paghe-ranno circa la metà, agli autobus di Cavallino la tariffa viene triplicata, sarà aumentata l’imposta soggiorno per i nostri turisti e tutto ciò in cambio di qualche vigile al ponte di Cavallino nei giorni di traffico intenso e il godimento (si fa per dire) di tariffe agevolate per i nostri concittadini nei parcheggi jeso-lani.

Perché per accontentare gli alber-gatori jesolani dobbiamo penalizzare gli albergatori di Cavallino-Treporti? Perché non usare il maggior incasso dell’imposta soggiorno (un aumento di 10 centesimi equivale a un maggior incasso per il Comune di 500 mila euro circa) per realizzare un’opera impor-tante o per migliorare i servizi ai nostri cittadini anziché pagare lo sconto ZTL a Jesolo?

E non si dica che non è possibile appli-care tariffe differenziate per i nostri al-berghi rispetto a quelli di Jesolo. Vene-zia, per esempio, applica tariffe diverse tra gli autobus provenienti da fuori co-mune e gli autobus che portano turisti negli alberghi veneziani e persino tarif-fe differenziate nell’ambito dello stesso comune.

È solo questione di scelte.

DIECI ANNI DI “PORTA A PORTA”

DIECI ANNI DI BENEFICI PER I CITTADINI MA ADESSO…?

ZTL BUS TURISTICI

UN DANNO A CAVALLINO-TREPORTI PER ACCONTENTARE JESOLO

PER RIDURRE I COSTI DELLA TARI DOBBIAMO

APPLICARE UNA TARIFFA CALCOLATA SULLE REALI PRODUZIONI CONFERITE

DA OGNI SINGOLA UTENZA

PERCHÉ PENALIZZARE AZIENDE E CITTADINI DI CAVALLINO-TREPORTI?

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di Angelo Zanella di Nicolò Bacciolo

0 NOVEMBRE 2019

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MAREGGIATE, ACQUE ALTE E CAMBIO DEL CLIMA:

IL NOSTRO TERRITORIO SEMPRE PIÙ A RISCHIO

Come testimoniano queste immagini, anche il tratto di co-sta dal faro di Cavallino a quello di Punta Sabbioni ha subito nelle scorse settimane danni considerevoli.

L’ondata di maltempo che ha imperversato per giorni, facendo rimpiombare Venezia e le isole della laguna nel dramma dell’ “acqua granda” (la seconda più alta di sem-pre dopo quella del 1966), ha colpito pesantemente anche il “fronte mare”, dal Friuli fino al Polesine, evidenziando una volta ancora la fragilità del territorio e delle sue difese di fronte a burrasche di grande violenza, che si ripetono pur-troppo con ciclicità quasi annuale, a conferma che i cam-biamenti climatici stanno seriamente mettendo a rischio il nostro ambiente.

Se la cronaca racconta di una Venezia in ginocchio, del-la spiaggia di Bibione letteralmente spazzata via, di Caorle e Jesolo invase dall’acqua, dell’arenile di Eraclea rimasto praticamente senza sabbia, delle cavane dei pescatori di Porto Tolle distrutte, la conta dei danni è iniziata anche a Cavallino-Treporti, dove la mareggiata ha provocato l’e-rosione di diversi tratti di costa, non solo di quelli da sempre riconosciuti come più deboli. Avviare gli interventi di ripasci-mento appare quanto mai urgente, anche per ripristinare le condizioni di sicurezza, dato che in vari punti l’acqua ha

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di Erminio Vanin

0 NOVEMBRE 2019

raggiunto il muro di contenimento, rimasta l’ultima e non proprio invalicabile barriera che separa il mare dal territorio. Nel contempo non deve venir meno l’at-tenzione sul fronte laguna: gli argini, in occasione dei picchi di marea di inizio novembre, hanno tenuto, ma sarebbe-ro bastati pochi centimetri in più perché l’acqua li superasse.

E la voragine sulla via Pordelio a Ca’Balla-rin suona come un grave allarme.

La Regione ha chiesto lo stato di emer-genza e si è assunta l’impegno di riportare “tutto come prima e meglio di prima”: cit-tadini e imprese sperano sia così.

Foto di Nicola Zanella Foto di Marika Facco

Foto di Marco Agazia Foto di Stefano Camozzi

Foto di Riccardo Enzo