Per un sistema isolato la somma di energia potenziale ed ... · il sistema fa verso l’esterno e...
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Andrea Zucchini
All’origine di tutto c’è il teorema di conservazione dell’energia totale meccanica:
Per un sistema isolato la somma di energia potenziale ed energia cinetica si mantiene
costante.
Il teorema è tipicamente valido in assenza di forze d‘attrito che costituiscono forze esterne al sistema e quindi fanno decadere l’applicabilità del teorema; quando presenti, l’energia totale meccanica decresce con il tempo, fino a “scomparire” del tutto; al contrario si evidenzia la presenza di calore.
Andrea Zucchini
Bilancio energetico in meccanica
LU −=∆
In meccanica vale il teorema delle forze vive: la variazione di energia di un oggetto è pari al lavoro fatto sull’oggetto; se il lavoro è positivo ci sarà un aumento di energia e viceversa se il lavoro sarà negativo
Il segno meno deriva dal fatto che in termodinamica si assume positivo il lavoro che il sistema fa verso l’esterno e non il lavoro che forze esterne fanno sul sistema!
Andrea Zucchini
I principi della termodinamica• La termodinamica studia gli scambi energetici
dei sistemi fisici non solo dal punto di vista meccanico, considerando solo lavoro, energia potenziale ed energia cinetica, ma anche considerando il calore nel bilancio energetico
• I principi termodinamici definiscono le “regole” seguite da calore, lavoro ed in generale energia negli scambi fra sistema ed ambiente circostante
Principio zero della termodinamica
• Dati tre corpi, A, B, C, con A in equilibrio termico con C e B in equilibrio termico con C, allora A è in equilibrio termico con B
• E’ una “specie” di proprietà transitiva delle relazioni
Andrea Zucchini
Cosa dice il Primo principio della termodinamica ?
Il primo principio della termodinamica in sostanza è il teorema di conservazione dell’energia, esteso a considerazioni che comprendano anche il calore come forma d’energia.
Cosa dice il Secondo principio della termodinamica ?
• Il primo principio della termodinamica definisce i possibili scambi energetici, di lavoro e calore, tutto senza porre però limiti alle possibili conversioni tra forme diverse d’energia !
• Conseguenza di questa “libertà di trasformazione” sarebbe la possibilità di ottenere energia trasformando calore in lavoro, per esempio prelevando calore dalla terra o dal mare: il moto perpetuo!
• Il secondo principio della termodinamica PURTROPPO pone vincoli a queste trasformazioni.
Andrea Zucchini
Sistema termodinamicoSistema che viene studiato non solo dal punto di vista meccanico ma anche dal punto di vista dei suoi scambi di calore con il mondo esternoEquilibrio termodinamico
Dato che in termodinamica si utilizzano le variabili termodinamiche T, p, V, è necessario che queste siano rappresentative del sistema termodinamico in studio.
Si dovranno quindi avere stessa pressione e stessa temperatura in tutto il sistema dato che altrimenti ci sarebbero moti convettivi a causa della temperatura e moti dovuti alla differenza di pressione
L’equilibrio termodinamico è quindi l’unione i tre equilibri:
Equilibrio meccanico
Equilibrio termico
Equilibrio chimico
Andrea Zucchini
Sorgente di calore• Si dice sorgente di calore ideale una
sorgente di calore capace di scambiare calore (acquisire o cedere) senza modificare la sua temperatura.
• Una sorgente di calore ideale dovrà avere una capacità termica infinita
• Esempio di sorgente ideale: contenitore con miscela di acqua e ghiaccio a 0°.
• Se il sistema riceve calore il ghiaccio fonde assorbendo per la fusione il calore in eccesso ma mantenendo la temperatura a 0°
• Se il sistema fornisce all’esterno calore una parte dell’acqua si solidifica trasformandosi in ghiaccio ma mantenendo la temperatura a 0°
Andrea Zucchini
Lavoro in termodinamica
Il pallone che si gonfia quindi fa lavoro esterno positivo mentre il pistone che viene compresso subisce lavoro
{{
VP
hSSF
hFL
VP
∆
=⋅
=⋅=
∆
rr0>L
Quando un gas si espande si dice che “compie lavoro sull’ambiente esterno”
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Lavoro sul piano V-p
Sul piano V-p il lavoro ha una facile interpretazione grafica: è l’area racchiusa dalla curva rappresentante la trasformazione, l’asse V e le verticali passanti per gli estremi
Il concetto di lavoro sul piano V-p è più generale di quanto possa sembrare: l’area racchiusa dalla curva descrivente la trasformazione, lasse V e le verticali rappresenta il lavoro di trasformazione per qualsiasi trasformazione.
Andrea Zucchini
Il lavoro è in generale
Lavoro sul piano V-p
0>= ∫B
A
V
V
pdVL
L’integrale è positivo quando si va da VA a VB, negativo nel verso opposto
0<= ∫A
B
V
V
pdVL
Andrea Zucchini
Trasformazioni ideali, trasformazioni reali e
quasistaticheLe trasformazioni così come le rappresentiamo sul piano V-p non esistono perché i diversi volumi del gas durante la trasformazione hanno valori di p, V, T leggermente differenti dal valore rappresentativo.Potremmo dire che la curva reale in V-p tra i punti A e B è in realtà una fascia che collega i punti A e B.
Andrea Zucchini
Trasformazioni ideali, trasformazioni reali e
quasistatichePer ovviare a questi problemi si ricorre alle trasformazioni quasistatiche che dividono il percorso ideale da A a B in sottopercorsi molto più piccoli, al limite infinitesimi, riducendo così i limiti d’incertezza
Andrea Zucchini
Bilancio energetico termodinamico
L’energia interna di un sistema termodinamico può aumentare grazie all’apporto di calore o per il lavoro che l’esterno fa sul sistema.
Da cui
VpQLQU ∆−=−=∆
VpUQ ∆+∆=
Nelle trasformazioni di un gas perfetto dovremo quindi considerare la variazione di energia interna (e quindi di temperatura) insieme al lavoro fatto dal sistema sull’ambiente esterno
Andrea Zucchini
Trasformazioni di un gas perfetto
• Isocora= il volume è costante e quindi
• Isoterma=per un gas perfetto l’energia interna dipende da T e quindi se T è costante non c’è variazione di energia interna
• Adiabatica=non c’è scambio termico con l’esterno
QU =∆
LU −=∆
LQLQ
U
=−=
=∆0
0
Andrea Zucchini
Trasformazioni cicliche•Si dicono trasformazioni cicliche quelle trasformazioni di un sistema termodinamico che riportano il sistema esattamente nelle condizioni iniziali
• In un piano volume-pressione ciò significa che la trasformazione descrive una curva chiusa
Andrea Zucchini
Lavoro in una trasformazione ciclica
In una trasformazione ciclica fra due punti estremi di volumi VA e VB avremo
21⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+⎟
⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛= ∫∫ ∫
A
B
B
A
V
V
V
V
pdVpdVpdV
Dato che il verso e il valore dei due integrali è opposto, l’integrale totale corrisponderà all’area racchiusa nella curva chiusa
Andrea Zucchini
Trasformazione isocora
QU =∆
Il volume costante comporta il fatto che il sistema non compie lavoro esterno e quindi il calore fornito va tutto ad incremento dell’energia interna del sistema e quindi la sua temperatura
Andrea Zucchini
Trasformazione isoterma
• Per una isoterma si ha che la temperatura e quindi la sua energia interna non variano
• Quindi in teoria da una trasformazione isoterma si potrebbe ottenere lavoro da calore senza limitazioni nello scambio
LQLQ
U
=−=
=∆0
0
Andrea Zucchini
Calori specifici di un gas perfetto
Da quanto già detto il calore specifico di una sostanza è definito dalla relazione
TmQcs ∆
∆=
Ma se questa definizione va bene per una sostanza solida o liquida (ovvero nel caso in cui il volume del materiale non vari significativamente ) per un gas non è più sufficiente e va fatto un distinguo
Andrea Zucchini
Calore specifico a volume costante
isocoraisocora
isocorav
TmU
TmVpU
TmQc
⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆∆
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆∆+∆
=
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆=
Calore specifico calcolato per una trasformazione isocora
Calore specifico a pressione costante
Calore specifico calcolato per una trasformazione isobara
isobara
isobarap
TmVpU
TmQc
⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆∆+∆
=
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆=
Andrea Zucchini
Differenza fra calori specifici calcolati a
pressione o volume costanti
MR
mnR
TmTnR
TmVp
TmU
TmVpU
cc
isocoraisobara
vp
==∆∆
=∆∆
=
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆∆
−⎟⎠⎞
⎜⎝⎛
∆∆+∆
=
=−
A parità di calore Q fornito ad un gas perfetto:
• la trasformazione a volume costante implica che tutta l’energia coinvolta vada in incremento di temperatura
• la trasformazione a pressione costante implica che l’energia coinvolta vada ripartita in incremento di temperatura e produzione di lavoro
Andrea Zucchini
Trasformazione adiabatica• La trasformazione avviene in assenza di scambi
termici, quindi
• Il lavoro che l’esterno compie sul sistema serve ad incrementare l’energia interna del sistema
LU −=∆
L’equazione che descrive una trasformazione adiabatica è
γγ00VPPV =
con
V
P
cc
=γ
100
1 −− = γγ VTTVγγγγ −− = 100
1 PTPT
Valgono anche le seguenti relazioni nelle altre grandezze