Peer coaching e sviluppo delle competenze -...

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Peer coaching e sviluppo delle competenze fabio bocci università roma tre

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Peer coaching e sviluppo delle competenze

fabio bocci università roma tre

presupposti • Rinnovata attenzione alla formazione degli

insegnanti e alle pratiche di tirocinio e laboratoriali (atti normativi, convegni, ecc…)

• Rischi di una professione debole (Canevaro, 2006)

• Rischi di un tirocinio estemporaneo (vedi TFA)

• Atteggiamento epistemologico (Calvani, 2014)

• Simulation games (Tomassucci Fontana, 2012)

• Situazioni di non scuola (Ballanti, 1975)

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microteaching

(Allen & Ryan, 1969)

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Modello procedurale

• 1. La progettazione (plan) di un breve intervento didattico;

• 2. La realizzazione (teach) dell’intervento in situazione laboratoriale con l’uso della videoripresa;

• 3. L’osservazione critica (observe) e l’analisi della lezione con l’uso della videoregistrazione;

• 4. La riprogettazione (re-plain) dell’intervento alla luce dei feed-back ricevuti;

• 5. La riproposizione (re-teach) della lezione revisionata;

• 6. L’analisi (re-observe) della seconda videoregistrazione.

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Componenti della lezione efficace (Calvani, 2014)

• Fase di preparazione (definire obiettivi, variazione di modalità, prevedere punti critici)

• Fase di avvio (predisporre l’ambiente, entrare in situazione, focalizzare l’attenzione, attivare le preconoscenze…)

• Fase di svolgimento – Aspetto comunicativo (uso di più codici, facilitatori, evitare sovraccarico cognitivo)

– Aspetto cognitivo e strategico (immaginare i cambiamenti negli schemi mentali degli allievi, generare un atteggiamento aperto e sfidante nel processo di apprendimento)

– Aspetto gestionale e interattivo (regole e controllo della relazione)

– Aspetto partecipativo (gestione del feedback, modulare le attività)

• Fase di conclusione (essenzializzare, consolidare, aprire)

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nove eventi didattici di R.M. Gagné

1. ATTIRA E CONTROLLA L’ATTENZIONE

2. COMUNICA GLI OBIETTIVI

3. COMUNICA GLI OBIETTIVI

4. PRESENTA STIMOLI INERENTI AL COMPITO DI APPRENDIMENTO

5. FA DA GUIDA ALL’APPRENDIMENTO

6. 6. SOLLECITA LA PRESTAZIONE

7. 7. FORNISCE IL FEEDBACK

8. 8. VERIFICA LA PERFORMANCE

9. PROVVEDE AL TRANSFER E ASSICURA LA RITENZIONE

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Funzioni • fornire precise informazioni sulle procedure e strategie didattiche nonché

sui modelli di comportamento e sui contenuti da insegnare; • indicare le possibili strategie da introdurre nelle lezioni modificate,

chiarendone le caratteristiche, e le possibilità che offrono per il conseguimento di obiettivi diversificati;

• aiutare i tirocinanti ad analizzare il proprio comportamento didattico, migliorare e raffinare l'impiego delle singole abilità esercitate;

• cogliere gli errori per correggerli immediatamente e dare consigli precisi sulle possibilità di correzione e rinforzare adeguatamente i comportamenti efficaci;

• dare consigli sulle funzioni pedagogiche svolte da certi tipi di interventi verbali e indicazioni sulla esecuzione di determinate prestazioni;

• esaminare gli interventi didattici con estrema cura ed esprimere valutazioni il più possibile oggettive; interpretare il feedback fornito verbalmente dall'allievo o dagli strumenti osservativi o valutativi usati, ecc.

• (Ballanti, 1975; Tomassucci Fontana, 2012)

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«L’insegnante viene posto nella condizione di potersi “guardare allo specchio”, di poter valutare la “situazione pedagogica” nel suo insieme e produrre così un maggiore sviluppo della sua consapevolezza.

L’insegnante, grazie alle videoregistrazioni, prende coscienza del grado di adeguatezza delle proprie azioni rispetto al contesto complessivo e può soffermarsi ad analizzare con un maggiore dettaglio aspetti specifici del proprio intervento didattico quali le decisioni assunte, il comportamento, la gestualità e lo stile comunicativo»

Calvani et al. (2011).

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riflessività La Riflessività quale attitudine del docente (tirocinante) ad analizzare e riflettere ricorsivamente sulle proprie azioni è considerata una pratica fondamentale per lo sviluppo del sapere professionale degli insegnanti e per il raggiungimento del successo educativo (Shön, 1993, 2006)

Vi è ormai un prevalente accordo sul fatto che la riflessività meriti di essere considerata una componente essenziale nei programmi di formazione degli insegnanti (Calvani et al. 2011)

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Baldacci (2015)

• La competenza professionale è la capacità di usare le conoscenze per agire efficacemente in un certo ambito, in questo caso l’insegnamento scolastico. La competenza integra il sapere, il saper fare e il saper pensare rispetto a un campo di attività. Detto altrimenti, una competenza è basata sulla connessione tra conoscenze dichiarative, conoscenze procedurali, metaconoscenze e cognizioni pragmatiche (queste ultime relative all’impiego di tali componenti come mezzi per gli scopi di un certo campo di attività)

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riflessività sul piano applicativo, per favorire la riflessività vi sono diverse modalità di intervento • Mentoring (attività di affiancamento del tirocinante da parte di un mentore); • Supervisione di tutor • Peer Coaching • Confronto e discussione tra pari • Confronto all’interno di un gruppo collaborativo (anche in situazione di ricerca

azione). Tali attività possono essere accompagnate da vari strumenti di supporto, in genere basati su resoconti scritti dell’esperienza: • Portfolio • Report • Autobiografie • Diari • Giornali riflessivi

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Il laboratorio di Microteaching nel Tirocinio OnLine per la formazione iniziale degli insegnanti (Felisatti, Tonegato)

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VIDEOANT

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Bocci, 2009

• Sperimentazioni di microteaching anche con pratiche di role playing e uso di storyboard

• Presentazione situazione

• Suddivisione in piccolo-gruppo

• Story-board (Costruzione dialogo educativo

• Drammatizzazione (role-play) e videoregistrazione

• Proiezione delle produzioni

• Feedback (Competenza affettiva e apprendimento

• Feedback e confronto finale

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Attività di riflessione con il cinelinguaggio (Bocci, 2002; 2003)

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Pratiche riflessive basate sul video

• Rispetto alle pratiche riflessive tradizionali basate su commenti scritti diversi studi evidenziano come il processo di analisi supportato dal video abbia un impatto positivo sulle abilità riflessive dei docenti dal momento che li aiuta a descrivere, analizzare criticamente il loro insegnamento da diverse prospettive.

• Grazie alla video analisi i docenti si trovano ad essere maggiormente coinvolti e aumenta il volume e la qualità dei loro commenti.

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Per riflettere

• L’esperienza formativa così come la pratica sul campo svolta senza momenti e spazi significativi di analisi e autoanalisi (simulazioni -pratiche riflessive…) rischia/no di inficiare (quando non di determinare un vero e proprio rigetto) tutto ciò che è frutto di innovazione (teorie, conoscenze, pratiche….) scaturito in ambito scientifico anche se basato su evidenze…

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