4 La colletta di Rossana merita il Mondiale sulla ghiaia e le biciclette non erano certo i gioielli...

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4 La colletta di Rossana merita il Mondiale Decine di ciclisti ogni giorno si confrontano con la salita Noi rossanesi, abituati a vede- re ogni giorno la moltitudine di cicloamatori che transita- no sulla circonvallazione pro- venienti o diretti verso la Colletta, forse non ci rendia- mo conto del fascino che que- sta salita suscita in tanti amanti delle due ruote.Anche se ora le difficoltà dei tornan- ti sono molto addolcite rispet- to al passato, quando si peda- lava sulla ghiaia e le biciclette non erano certo i gioielli di oggi, la Colla rimane pur sem- pre, negli inguaribili sognato- ri ciclofili, una meta dove misurarsi e dove sentirsi, almeno per qualche minuto, emuli di Coppi o Pantani. Il nome di Rossana, abbinato a quello della Colletta (o colletto) ha avuto riso- nanza mon- diale dopo il transito del Giro d’Italia e del Tour. Questa è sto- ria recente, ma già in passato quando le corse erano epiche, il passaggio dei corri- dori sulla colletta richiamava una moltitudine di appassio- nati e ne parlavano la radio e i giornali. Quando passava la «cursa» i rossanesi si affaccia- vano alle finestre o si accalca- vano lungo la stretta via del paese , incitavano i corridori battevano le mani e i piu organizzati annaffiavano i ciclisti con secchielli di acqua fresca. Negli anni ‘50 nella classica Coppa Valgrana, a Rossana transitò, con un notevole vantaggio: Guido Messina che divenne in segui- to pluricampione del mondo su pista, ma i rossanesi aspet- tavano soprattutto i corridori locali: Carlin Savattero di Piasco, Sicurtà di Savigliano e con allegria non si negava- no applausi al mitico cunee- se Rosso sempre ultimo che non si ritirava mai, tanto per andare a casa bisognava comunque pedalare… Negli anni ’60 tifammo per i pia- schesi Franco Costamagna e Giovanni Monge che conclu- derà tragicamente la propria giovane vita durante una gara .Poi dagli anni ’90 sulla Colletta, aspettammo con ansia e orgoglio il transito dei nostri campioni: Guido Armando, Flavio e Guido Balbis, l’intramontabile Giorgio Balbis, che ancor oggi ci regala belle emozioni, come ce le procurò Eric Solavaggione pluricampione piemontese che, come Guido Balbis , sfiorò il passaggio al professionismo. Era forse l’an- no 2000 quando, durante la tappa Saluzzo-Briançon del Giro d’Italia, vedemmo sfrec- ciare la bandana variopinta di Marco Pantani. Quanti bei momenti abbiamo vissuto lassù ed è proprio vero quello che molti esperti di ciclismo vanno ripetendo da anni: il circuito Rossana – Piasco- Costigliole- Busca-Colletta è un percorso degno di un cam- pionato mondiale! Beppe Cravetto CHI FA ACQUISTI A ROSSANA AIUTA IL PAESE A VIVERE Coppa Valgrana 1948 Pietro Bertola il giovanissimo cal- ciatore rossanese cresciuto nel vivaio del Busca, dopo la con- vocazione in primavera nella compagine Juniores piemonte- se, ha recentemente esordito in prima squadra segnando una spettacolare rete nella partita di Coppa Italia di Eccellenza. I tifo- si del Busca e non solo, si atten- dono ora dal nostro prometten- te goleador una maturazione completa che gli consenta di diventare un pilastro della for- mazione grigiorossa buschese. PIETRO BERTOLA GOLEADOR DEL BUSCA UNA BICI PREZIOSA I fratelli Carpani da sinistra Mario, Ugo e Ubaldo nel 1931 Sposi dal 1955 Nella Cappella di Sant’Anna degli Alpini, in luglio, durante una sug- gestiva cerimo- nia, è stato dedi- cato il sonetto ai coniugi Fantino Pierino e Fusta Maria, che in presenza dei figli, nipoti, parenti ed amici, sono stati festeggiati per i loro splendidi 55 anni di matrimo- nio. Don Testa e i suoi ragazzi Davanti alla Crusà nel 1945 Da sinistra in alto: Isaia Giovanni - Barile Pier Mario - Berardo Bruno - Degiovanni Domenico - Degiovanni Gino Alberto - Rinaudo Costanzo - Tarditi Giovanni - Agnello Piero - Don Celestino Testa - Isaia Francesco - Rinaudo Battista.

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La colletta di Rossana merita il MondialeDecine di ciclisti ogni giorno si confrontano con la salita

Noi rossanesi, abituati a vede-re ogni giorno la moltitudinedi cicloamatori che transita-no sulla circonvallazione pro-venienti o diretti verso laColletta, forse non ci rendia-

mo conto del fascino che que-sta salita suscita in tantiamanti delle due ruote.Anchese ora le difficoltà dei tornan-ti sono molto addolcite rispet-to al passato, quando si peda-

lava sulla ghiaia e le biciclettenon erano certo i gioielli dioggi, la Colla rimane pur sem-pre, negli inguaribili sognato-ri ciclofili, una meta dovemisurarsi e dove sentirsi,

almeno perq u a l c h em i n u t o ,emuli diCoppi oPantani. Ilnome diR o s s a n a ,abbinato aquello dellaColletta (ocolletto) haavuto riso-nanza mon-diale dopo iltransito delGiro d’Italiae del Tour.Questa è sto-ria recente,ma già inp a s s a t oquando lecorse erano

epiche, il passaggio dei corri-dori sulla colletta richiamavauna moltitudine di appassio-nati e ne parlavano la radio ei giornali. Quando passava la«cursa» i rossanesi si affaccia-vano alle finestre o si accalca-vano lungo la stretta via delpaese , incitavano i corridoribattevano le mani e i piuorganizzati annaffiavano iciclisti con secchielli di acquafresca. Negli anni ‘50 nellaclassica Coppa Valgrana, aRossana transitò, con unnotevole vantaggio: GuidoMessina che divenne in segui-to pluricampione del mondosu pista, ma i rossanesi aspet-tavano soprattutto i corridorilocali: Carlin Savattero diPiasco, Sicurtà di Saviglianoe con allegria non si negava-no applausi al mitico cunee-se Rosso sempre ultimo chenon si ritirava mai, tanto perandare a casa bisognavacomunque pedalare… Neglianni ’60 tifammo per i pia-schesi Franco Costamagna e

Giovanni Monge che conclu-derà tragicamente la propriagiovane vita durante unagara .Poi dagli anni ’90 sullaColletta, aspettammo conansia e orgoglio il transito deinostri campioni: GuidoArmando, Flavio e GuidoBalbis, l’intramontabileGiorgio Balbis, che ancor oggici regala belle emozioni, comece le procurò EricSolavaggione pluricampionepiemontese che, come GuidoBalbis , sfiorò il passaggio alprofessionismo. Era forse l’an-no 2000 quando, durante latappa Saluzzo-Briançon delGiro d’Italia, vedemmo sfrec-ciare la bandana variopintadi Marco Pantani. Quanti beimomenti abbiamo vissutolassù ed è proprio vero quelloche molti esperti di ciclismovanno ripetendo da anni: ilcircuito Rossana – Piasco-Costigliole- Busca-Colletta èun percorso degno di un cam-pionato mondiale!

Beppe Cravetto

CHI FA ACQUISTI A ROSSANA AIUTA IL PAESE A VIVERE

Coppa Valgrana 1948

Pietro Bertola il giovanissimo cal-ciatore rossanese cresciuto nelvivaio del Busca, dopo la con-vocazione in primavera nellacompagine Juniores piemonte-se, ha recentemente esordito inprima squadra segnando unaspettacolare rete nella partita diCoppa Italia di Eccellenza. I tifo-si del Busca e non solo, si atten-dono ora dal nostro prometten-te goleador una maturazionecompleta che gli consenta didiventare un pilastro della for-mazione grigiorossa buschese.

PIETRO BERTOLAGOLEADOR DEL BUSCA

UNA BICI PREZIOSAI fratelli Carpani da sinistra Mario, Ugo e Ubaldo nel 1931

Sposi dal 1955Nella Cappella diSant’Anna degliAlpini, in luglio,durante una sug-gestiva cerimo-nia, è stato dedi-cato il sonetto aiconiugi FantinoPierino e FustaMaria, che inpresenza dei figli,nipoti, parenti edamici, sono statifesteggiati per iloro splendidi 55anni di matrimo-nio.

Don Testa e i suoi ragazziDavanti alla Crusà nel 1945

Da sinistra in alto: Isaia Giovanni - Barile Pier Mario - Berardo Bruno - DegiovanniDomenico - Degiovanni Gino Alberto - Rinaudo Costanzo - Tarditi Giovanni -Agnello Piero - Don Celestino Testa - Isaia Francesco - Rinaudo Battista.