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Laboratori e spettacoli su arte, cultura, alimentazione…

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1 2 3… SIPARIO! Montiamo dalla A alla Z uno spettacolo teatrale

Proposta di lavoro Gli esercizi integrati alla teatralizzazione rappresentano una strategia di promozione al benessere per i bambini della scuola primaria. Attuando la possibilità di includere nel gioco-dramma la realtà del lavoro sul corpo in uno spazio sicuro dove sviluppare armoniosamente la partecipazione, l’ascolto, le relazioni, la parte narrativo- rappresentativa è vissuta in maniera divertente e anche profonda. La storia guida i protagonisti in esplorazioni cinestesiche in cui il movimento contatta le emozioni del racconto. Ma spesso si parte dal contrario: è il gesto che evoca un’immagine e da lì parte una storia. Lavorare sull’improvvisazione del gesto è parte fondante della modalità operativa proposta dagli esperti, con l’intento di essere uno stimolo. Sono i bambini stessi a suggerire cambiamenti di prospettiva. La modulazione degli interventi sarà quindi anche in questa direzione, riducendo così la modalità imitativa e stereotipata favorita dal mondo tecnologico e liquido che ci circonda.

Proposta di progetto

Il progetto combina la narrazione e l’animazione teatrale abbinate allo strumento teorico-esperienziale proprio delle classi di bioenergetica, proponendo un approccio educativo/preventivo. Il fare teatro fornisce una possibile educazione permanente, fondata sull’essere, non sull’avere né tanto meno sull’apparire. L’animazione teatrale permette di tirar fuori da sé stessi le proprie risorse, le abilità e potenzialità. L’alchimia che si attua nell’espressione di sé diventa gioia di ciò che si è, e scambio vivo e naturale con gli altri. Partecipanti: bambini elementari, un gruppo classe alla volta. È richiesto un ambiente dove sia possibile il movimento: salone, palestra, aula magna. L’abbigliamento dei bambini dovrà essere comodo con uso di calzini antiscivolo. I materiali usati durante il laboratorio potranno essere:pennarelli , tempere , cartone e cartoncini, teli per abiti scena. È preferibile avere materassini se l’ambiente ha un pavimento “freddo”.

Numero di studenti: min. e max 8-25 / un gruppo classe Durata e costo di ogni incontro: 90 minuti /60 euro (IVA inclusa)

Numero d’incontri per gruppo classe con messa in scena dello spettacolo finale: min.10

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Introduzione Lo strumento di cui ci si avvale all’interno del progetto, deriva dalla struttura di una classe di esercizi bioenergetici. Tale percorso rientra non nell’area psicoterapeutica ma in quella della prevenzione e della promozione alla salute. La messa in scena è coadiuvata da una serie di esercizi bioenergetici proposti in forma di gioco e drammatizzazione simbolica. L’attività espressiva del movimento spontaneo è favorita e rimane punto di partenza dell’attività. Il racconto e la messa in scena dello spettacolo teatrale promuovono a vari livelli una differente percezione di sé e del mondo circostante (compagni, insegnanti, genitori).

Ambiti/Aree disciplinari

Corpo, movimento, salute Fruizione e produzione di messaggi Esplorare, conoscere e progettare in gruppo Attività teatrale

Obiettivi Fare teatro ha come obiettivo principale il potenziamento della personalità, attraverso lo sviluppo dei suoi aspetti creativi e relazionali. • Obiettivi formativi – Educare alla socializzazione e alla cooperazione. – Potenziare l’autocontrollo e l’autostima. – Adottare un’ampia gamma di strumenti espressivi: danza, canto, parola, manualità. • Obiettivi specifici - Costruzione dello spettacolo dalla A alla Z: composizione di scenografie, coreografie e singole scene. –Sviluppare l’uso della comunicazione gestuale teatrale. –Sviluppare le potenzialità espressive e comunicative attraverso linguaggi verbali e non. – Sviluppare le capacità attentive e mnemoniche. –Cogliere il significato dell’intonazione (tono di voce, accenti, pause). –Sviluppare l’interpretazione espressiva del testo/copione. –Esprimersi adottando strategie diverse in funzione dello scopo.

CANOVACCI TEATRALI

Un mare di pirati! Le storie che raccontano le avventure di pirati ben si prestano alla creazione di un fantastico viaggio nelle emozioni e nella fantasia. L’avventura si declina nell’esplorazione non solo di isole sconosciute ma di tutto un mondo che si popola di personaggi o forze ricorrenti, che si riaffacciano nei sogni di tutti e nei miti di tutte le culture. Tutti i racconti sono costituiti da alcuni elementi strutturali comuni, che si trovano universalmente nel mito, nelle fiabe, nei sogni e nei film di animazione e non. Essi sono conosciuti come il “viaggio dell’Eroe”. I buoni racconti ci fanno sentire di aver avuto un’esperienza soddisfacente e completa; abbiamo pianto, riso, sognato… e alla fine della storia si ha la sensazione di aver imparato qualcosa sulla vita e su noi stessi. Tutte le prove pongono delle ostacoli da superare e permettono d’apprendere le regole del mondo Stra-Ordinario: il Regno della fantasia, del coraggio e della vera amicizia. Alla fine,

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conquistato il tesoro che ogni pirata va cercando, si riuscirà a portare con sé la prova che la sfida sia stata vinta? Se così non sarà, non resta che imbarcarsi per una nuova avventura. Temi e argomenti trattati nella messa in scena di questo spettacolo: -generi letterari correlati: avventura e mito; -coraggio, amicizia, collaborazione.

La fabbrica dei Dolci Sogni Una pasticceria molto molto particolare: i maestri che ci lavorano ci raccontano degli ingredienti prelibati e di quelli assolutamente vietati per creare dei dolci unici e appetitosi. Sono proprio loro che ci guidano attraverso giochi di sensi, profumi e gusti . Come dicono questi mastri dolciari: “Ogni dolce è un dono e deve essere prodotto con amore, rispetto per chi lo mangerà e tanta allegria!” Ben presto la fama di questa pasticceria raggiunge i quattro angoli del mondo e attira una buffa banda di ladri ghiottoni! Ma non basta, perché a fare concorrenza alla Fabbrica dei Sogni, ci si mette pure uno spaccio aziendale, che smercia prodotti industriali zeppi di additivi chimici e zuccheri raffinati. Riuscirà la pasticceria a vincere l’agguerrita concorrenza del produttore industriale? L’alleanza con la fattoria di Verde Colle si rivelerà vincente? Quale sarà la parte dei ladri ghiottoni in questa battaglia all’ultimo morso? Uno spettacolo teatrale che attinge a piene mani dal cinema d’azione e dai thriller, senza rinunciare ai contenuti della buona tavola! Temi e argomenti trattati nella messa in scena di questo spettacolo: -generi letterari correlati: giallo e thriller; -alimentazione biologica e industriale; -amicizia, collaborazione, rispetto.

Mille stelle di Natale Finalmente Natale, finalmente l’albero, la neve e i regali. La magia del periodo dell’anno più amato dai bambini di ogni età. Natale e mille sorprese, spesso attese per un intero anno. Così quando il 25 dicembre i regali vengono aperti che sorpresa e che… delusione trovarli tutti vuoti! Che cosa è accaduto alle lettere inviate a Babbo Natale? Ma, scava scava dentro ogni pacchetto, in apparenza vuoto, un messaggio e un disegno, o meglio i tasselli di una… mappa! Scritta da chi? Certamente gli gnomi, i fidi aiutanti di Babbo Natale, ne devono sapere qualcosa? Da tempo vedono i bambini troppo assorti dai loro videogiochi che sembrano aver perduto la voglia di giocare gli uni con gli altri. allora perché non coinvolgerli in una bella avventure fatta di sorprese, prove da superare, spaventi, ma soprattutto tanta tanta magia! Soprattutto quella del Natale. Uno spettacolo che invita a riscoprire il significato più profondo di questa antica festa, invitando i bambini e i genitori a riflettere su quali debbano essere i veri principi di questo periodo! Temi e argomenti trattati nella messa in scena di questo spettacolo: -generi letterari correlati: avventura e fantasy; -rispetto, collaborazione, generosità.

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STORIE PER… SENTIRE Laboratori espressivi su vari generi letterari

Proposta di lavoro “Storie per… sentire” è un progetto che lavora su più livelli cognitivi ed espressivi. Integra la dimensione rappresentativa della narrazione, finalizzata allo sviluppo dell’immaginazione visiva, con la possibilità di “giocare fisicamente con e nella storia”. Gli “esercizi” prendono ogni volta spunto da una storia e dal suo genere letterario connesso alla esperienza di un’emozione specifica. Tutte le storie vengono sviluppate tenendo conto del contesto narrativo. L’immedesimazione è una capacità naturale dei bambini che viene attuata attraverso la storia e le emozioni in essa contenute. I movimenti e le azioni simboliche non richiedono alcuna performance fisica, semplicemente s’invita il bambino a seguirli solo sperimentando la sua autenticità.

I generi letterari Horror / paura – Le storie di paura attingono a una dimensione profonda dei bambini. La libera espressione dei propri timori e la messa in atto di situazioni paurose consentono una messa in contatto con il proprio universo interiore. Avventura / coraggio – Vivere avventure insieme ai propri compagni è uno strumento per apprendere i valori della solidarietà e della cooperazione all’interno di un gruppo. Il gioco dramma spinge a cercare dentro di sé risorse e intuizioni di gruppo. Sentimentale / amore – I sentimenti sono una risorsa importante, rappresentano l’alfabeto relazionale di cui necessitano gli individui adulti. Poter accogliere la vasta gamma delle sensazioni e dei sentimenti in una situazione data è un’occasione di crescita. Fantasy / amicizia – Le storie bizzarre offrono un momento ludico in cui mettere in scena il valore della fratellanza. L’identità e la diversità sono gli elementi fondamentali per crescere in una società democratica.

Proposta di progetto

Il progetto combina la narrazione e l’attività ludico-teatrale abbinate allo strumento teorico-esperienziale proprio delle classi di bioenergetica, proponendo un approccio educativo/preventivo. Partecipanti: bambini del ciclo materne ed elementari, un gruppo classe alla volta. Contenuti: sviluppo del coordinamento psicofisico, valore delle emozioni e sviluppo delle relazioni interpersonali. È richiesto un ambiente dove sia possibile il movimento: salone, palestra, aula magna. L’abbigliamento dei bambini dovrà essere comodo con uso di calzini antiscivolo. È preferibile avere materassini se l’ambiente ha un pavimento “freddo”.

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Il progetto è rivolto ai bambini che frequentano la materna e la scuola elementare, dai 3 ai 10 anni, ed è modulato a seconda dell’età dei partecipanti. Perché proprio questa fascia di età? Perché è un periodo della vita durante il quale il gioco è il mezzo più autentico e originario che il bambino ha per interagire e relazionarsi con il mondo, confrontarsi e comunicare con esso, socializzare e crescere. Numero di studenti: min. e max 8-25 / un gruppo classe Durata e costo di ogni incontro: 90 minuti /60 euro (IVA inclusa)

Strumenti di lavooro Lo strumento di cui ci si avvale all’interno del progetto, deriva dalla struttura di una classe di esercizi bioenergetici. Tale percorso rientra non nell’area psicoterapeutica ma in quella della prevenzione e della promozione alla salute. Gli esercizi infatti, non sono mai svolti in senso di attività meccanica ma sempre solo rispetto al “sentire nel corpo”. La classe di esercizi di bioenergetica rappresenta un tempo e uno spazio donato al benessere personale attraverso movimenti psicofisici che prendono in considerazione la totalità di un corpo vibrante, riduce lo stress, agevola l’ascolto delle sensazioni cenestesiche, delle emozioni, del respiro e dell’equilibrio posturale. L’integrazione delle classi di esercizi di bioenergetica nelle scuole, nelle università, negli uffici, nei centri anziani e nella preparazione al parto, è una vera fonte di prevenzione e promozione della salute. La narrazione recitata è coadiuvata quindi da una serie di esercizi bioenergetici proposti in forma di gioco e di drammatizzazione simbolica. È importante sottolineare che l’attività espressiva del movimento spontaneo è favorita e rimane punto di partenza dell’attività. Il racconto promuove a vari livelli una differente percezione di sé e del mondo circostante. I generi letterari, che di volta in volta, si incontrano nelle diverse storie permettono di prendere “in azione” vari aspetti della propria realtà quotidiana e come ci si rapporta ad essa.

Interventi pratici È prevista prima dell’inizio della narrazione una fase di attivazione attraverso il gioco che viene intesa come carica e scarica energetica. Attraverso la consapevolezza del corpo che gioca, della relazione con lo spazio, l’ambiente e con gli altri viene focalizzata l’attenzione su scoprire sé stessi attraverso l’espressione, lavoro finalizzato al lavoro di gruppo. La narrazione mette in contatto il bambino con il proprio mondo immaginativo. La parola evoca in lui immagini e le emozioni correlate, quindi energia viene “agita” nelle varie fasi del laboratorio. Il lavoro di racconto e drammatizzazione segue la storia e le emozioni in essa contenute proseguendo con cura attraverso il delicato equilibrio tra espressione libera e spontanea e padronanza del movimento. “Storie per… sentire” non vuole essere un laboratorio “silenzioso”, l’uso della voce è consentito e incoraggiato senza forzature. Farsi sentire favorisce la scarica energetica e il rilascio delle tensioni alla gola, spesso responsabili dei problemi del linguaggio.

Conclusioni Il lavoro teorico-esperienziale relazionato funge da base a quello che può essere con gioia esplorato attraverso una narrazione e permette ai fruitori di sperimentarsi senza giudizi e condizionamenti. L’emersione delle capacità infantili è espressione di saggezza biologica e culturale.

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QUANTI GGG CONOSCI? Laboratorio espressivo su Identità e Diversità

“Esiste davvero la diversità? Non siamo forse tutti unici?” J.T. Alexander

Contenuto del laboratorio

Il romanzo per ragazzi GGG di Roald Dahl fornisce spunti di discussione, analisi e confronto sul tema dell’identità e della diversità con gli studenti delle classi quinte. Il testo è un classico letto e conosciuto dalla maggior parte dei ragazzi e contiene spunti per un’efficace drammatizzazione. Attraverso alcune scene salienti i partecipanti al laboratorio provano cosa significa “essere diversi, sentirsi diversi e vivere la propria diversità” in modo identitario, cioè aderente al proprio modo di essere senza giudizi e preconcetti.

Proposta di progetto

Il progetto combina l’attività ludico-teatrale allo strumento teorico-esperienziale delle classi di bioenergetica, proponendo un approccio educativo/preventivo. Partecipanti: studenti classi quinte. Contenuti: sviluppo del coordinamento psicofisico, valore delle emozioni e sviluppo delle relazioni interpersonali rispetto al tema identità/diversità. È richiesto un ambiente dove sia possibile il movimento: salone, palestra, aula magna, biblioteca. L’abbigliamento dei bambini deve essere comodo con uso di calzini antiscivolo. È preferibile avere a disposizione materassini se l’ambiente ha un pavimento “freddo”.

Strumenti del laboratorio

Lo strumento di cui ci si avvale all’interno del progetto, deriva dalla struttura di una classe di esercizi bioenergetici. Tale percorso rientra non nell’area psicoterapeutica ma in quella della prevenzione e della promozione alla salute. Gli esercizi, infatti, non sono svolti in senso di attività meccanica, ma solo rispetto al “sentire nel corpo”. La recitazione e l’uso della corporeità sono strumenti inscindibili per una piena espressione di sé e delle emozioni fino a quel momento inesplorate. Interpretare un personaggio permette di realizzare un’immedesimazione fino a quel momento sconosciuta. Attraverso il gioco dramma e l’interrelazione si innescano dinamiche di gruppo, volte alla cooperazione e al reciproco

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ascolto e rispetto. La diversità diventa elemento concreto di uno scambio simbolico ed esperienziale.

Interventi pratici È prevista prima dell’inizio della narrazione una fase di attivazione attraverso il gioco che viene intesa come carica e scarica energetica. Attraverso la consapevolezza del corpo che gioca, della relazione con lo spazio, l’ambiente e con gli altri viene focalizzata l’attenzione su scoprire sé stessi attraverso l’espressione, lavoro finalizzato al lavoro di gruppo. Quanti GGG conosci? non vuole essere un laboratorio “silenzioso” l’uso della voce è consentito e incoraggiato senza forzature. Farsi sentire favorisce la scarica energetica e il rilascio delle tensioni alla gola, spesso responsabili dei problemi del linguaggio.

Obiettivi Tra gli obbiettivi degli incontri il “lavoro tra pari” in piccoli gruppi è teso a favorire un’interdipendenza positiva e cooperativa. Per sviluppare collaborazione positiva, cioè fare in modo che i gruppi-lavoro riescano a perseguire i loro obiettivi, agli studenti vengono mostrati comportamenti verbali e non verbali che favoriscono la crescita di competenze sociali ovvero: 1.costruire relazioni positive tra gli studenti; 2.confronto tra lavoro individualistico e competitivo e collaborazione; 3.competenze nella soluzione negoziata dei conflitti; 4.competenze nella soluzione dei problemi usando un mezzo espressivo quale il teatro; 5.competenze nel prendere decisioni .

Conclusioni Il lavoro teorico-esperienziale relazionato funge da base a quello che può essere con gioia esplorato attraverso una drammatizzazione e permette ai fruitori di sperimentarsi senza giudizi e condizionamenti sul tema trattato. L’emersione delle capacità infantili è espressione di saggezza biologica e culturale.

Scheda tecnica Numero d’incontri (min. e max) – 4-6 incontri Numero di partecipanti – un gruppo classe Materiale – lavagna, fogli A4, penne, pennarelli, colla, videoproiettore Durata di ogni incontro – 90 min. Numero di operatori – 2 Costo di ogni incontro – 60 euro (IVA inclusa)

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CHI CI MANGIAMO OGGI? Educazione & alimentazione a teatro

Introduzione Nel documento finale della Conferenza dell’OMS che si tenne ad Ottawa in Canada il 21 Novembre 1986 fu adottata una carta sulla promozione della salute: “La promozione della salute è il processo che conferisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e migliorarlo. Questo modo di procedere deriva da un concetto che definisce la salute come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato, realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e dall’altro, evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. È un concetto positivo che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di vita per mirare al benessere”.

Il progetto

L’alimentazione, nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi, costituisce uno dei più importanti determinanti dello stato di salute. Il percorso da noi proposto parte dall’alimentazione e dall’assunto che siamo ciò che mangiamo. Si parte da nozioni scientifiche sulle proprietà del cibo, per arrivare a parlare di argomenti quali la sostenibilità ambientale, consumo etico, chilometro zero, commercio equo e solidale. Questo percorso viene proposto attraverso modalità di apprendimento adatte alle varie fasce di età utilizzando vari strumenti: -giochi di ruolo -rappresentazione simboliche (disegni) -video -laboratori esperienziali. La divisione in piccoli gruppi di apprendimento cooperativo può essere funzionale per lo svolgimento di alcune attività. È prevista un’attivazione fisica iniziale attraverso piccoli esercizi. Lo strumento di cui ci si avvale all’interno del progetto, deriva dalla struttura di una classe di esercizi bioenergetici. Tale percorso rientra non nell’area psicoterapeutica ma in quella della prevenzione e della promozione alla salute. Viene fornita una bibliografia per gli studenti inerente il tema trattato e gli stessi compendi saranno utilizzati durante il percorso.

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Gli incontri I incontro - Quattro salti in palestra o quattro salti in padella? Variazione alimentare e promozione alla salute. I necessari apporti proteici. Il cibo surgelato e quello fresco. II incontro - Una questione di etichetta. Bon ton etico e promozione alla lettura delle… etichette. La pubblicità mantiene sempre quello che promette? Il condizionamento del consumatore e il marketing. III incontro - Sempre la stessa zuppa? Storie nei barattoli. All’interno della confezione che stiamo aprendo c’è la storia del suo produttore.

Obiettivi Sviluppare negli alunni capacità critica, consapevole e la gestione di un dibattito. Sviluppare la capacità di esprimere desideri diversi da quelli indotti dal mercato

pubblicitario. Promuovere e sostenere un’economia basata sui criteri della valorizzazione delle

relazioni e della dimensione locale, della giustizia e della sostenibilità sociali, della sostenibilità ecologica, in una logica di rete e cooperazione.

Stimolare una cultura che tenga presente la complessità dell’argomento alimentazione.

Scheda tecnica Operatori - 2 Materiale – lavagna, fogli A4, penne, pennarelli, colla, videoproiettore Durata di ogni incontro – 90 minuti Numero di incontri consigliati – 3 A chi è rivolto – studenti dai 6 anni ai 11, 1-2 gruppo classe Costo di ogni incontro – 60 euro (IVA inclusa)

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HO UN LIBRO IN TESTA Ideare, scrivere e creare un libro… dalla A alla Z

TANTE STORIE IN UN LIBRO Quante storie circolano per la nostra mente. Quante idee ci vengono che sarebbe bello far leggere al nostro amico del cuore, ai nostri genitori. E invece! Invece, è possibile da oggi non solo imparare a ideare una storia, ma pure a scriverla e a comporre un libro artigianale dalla A alla Z.

PICCOLI SCRITTORI CRESCONO

Le storie sono come le ciliegie: una tira l’altra. Ma non basta. La scrittura porta con sé molti segreti. Si deve essere molto pazienti per impararli tutti, anche perché a volte sono le “eccezioni” che fanno Grande una storia. La lingua, come insegna Gianni Rodari, diventa stimolante proprio in presenza di alcuni errori plateali. E allora, avanti tutta a ideare e pensare storie di avventura, mistero, sentimentali, viaggi, horror, fantascientifiche.

LEGATORIA PRET Â PORTER

Le storie più belle hanno bisogno delle rilegature più affascinanti, che sappiamo metterne in evidenza tutta poesia e fantasia. Il laboratorio di legatoria si pone l’obbiettivo di creare per ciascuna classe un volume unico e artigianale alla cui realizzazione partecipino tutti i bambini della classe. La legatoria è un’arte antica, che consta di numerosi e affascinanti segreti; apprenderli può diventare un gioco affascinante in grado di regalare oggetti unici e preziosi.

SCHEDA TECNICA

Pubblico – bambini 6-10 anni Tipo d’intervento –

Laboratorio di scrittura creativa e cartonage

Durata – 90 minuti N. min. d’incontri – 5

Luogo in cui realizzare l’attività – aula, biblioteca, auditorium, aula

magna Costo a incontro –

60 euro (IVA inclusa, escluso il costo del materiale)

Operatori – 2

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I GIARDINI DELL’ARTE Sperimentare le storie dietro i dipinti più amati

Introduzione Vivere l’arte dall’interno di un quadro. Assaporare il profumo dei colori. Immergersi in un melodioso blu cobalto o in un giallo ocra. Ogni dipinto racconta una storia, vera e/o inventata. Ogni quadro offre una possibilità unica: immergersi nei colori, nelle forme, nei dettagli per ricreare successivamente un proprio dipinto.

Strumenti La narrazione multisensoriale offre spunti creativi alla vista, all’udito, all’olfatto e al tatto. Il laboratorio creativo I GIARDINI DELL’ARTE permette a tutti i partecipanti di approfondire una tecnica pittorica differente partendo da suggestioni che riguardano direttamente la parte destra del cervello, cioè la creatività e il femminile in generale. L’attivazione fisica iniziale permette di ridurre le inibizioni legate al giudizio su di sé e sugli altri e contribuire a una migliore collaborazione insieme ai compagni.

Tecniche Dalla pittura automatica al cadavere squisito, dal graffito al pastello acquerellato, dal collage al divisionismo. “Sentire un quadro” prima di dipingerlo è il segreto di questa proposta artistica. Da Klee ad Haring, da Kandisky a Mirò, da Dada ai miniaturisti medievali: la proposta pittorica tiene conto delle sperimentazioni delle avanguardie del ‘900 e non solo.

Struttura Conduttori – 2 Durata e costo di ogni incontro – 90 min. / 60 euro (IVA inclusa, ma è escluso il costo del materiale) Pubblico – studenti scuola primaria / 1 gruppo classe a incontro Luogo in cui realizzare l’incontro – aula, biblioteca d’istituto, aula magna Strumentazione richiesta – videoproiettore collegabile al pc o LIM Tipo d’intervento – narrazione performativa + laboratorio creativo Numero d’incontri consigliati – 2-4 N.B. Il costo del materiale è escluso dal compenso dei due operatori. Generalmente si predilige materiale di recupero o facilmente reperibile in ambito familiare.

Finalità didattiche sviluppare la fantasia e lo spirito critico; rielaborare e ricombinare creativamente immagini artistiche attraverso il lavoro manuale; sfruttare l'arte come materia interdisciplinare, collegandola al proprio vissuto per comprenderla e interiorizzarla; stimolare la collaborazione tra i partecipanti, legittimando e sostenendo la diversità degli elaborati. Inoltre: avvicinare a tematiche e pratiche proprie dell'arte contemporanea, con attenzione particolare alle opere di Mirò, Paul Klee, W. Kandinsky, Klimt, A. Haring; far rielaborare creativamente immagini a fini espressivi per incentivarne una lettura visiva critica; stimolare la fantasia attraverso la creazione di opere d'arte originali, sostenendo la diversità degli elaborati e la collaborazione tra i partecipanti.

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BaBy & Teen PoeTry LaB Per scrivere versi non è mai troppo presto!

Presentazione

Dalle sperimentazioni linguistiche futuriste alla paint writing, dalla primitive art ai reading collettivi. L’arte di scrivere versi è antica, da sempre gli uomini vi si dedicano con passione. Sensazioni olfattive, tattili, visive sono tutte al servizio dello scrivere versi in un laboratorio divertente e ricco di stimoli per prendere confidenza con “l’universo poesia”. Un approccio che capovolge i consueti modi di intendere lo scrivere versi e l’immagine stessa del poeta. Una vera e propria officina della parola che si fa immagine, il segno che si fa visione, come affermava il poeta Rimbaud, per fissare scorgere squarci inediti nella quotidianità di ciascuno.

Argomenti Il corso affronta e sviluppa praticamente i seguenti argomenti: -emozioni e sensazioni nella poesia -coltivazione della “visione”, sperimentazione lessicale -aspetti essenziali e costitutivi della scrittura poetica -contenuto, uso delle parole, importanza del suono dei lemmi -significato delle parole, la funzione dell’allitterazione -onomatopea, assonanza, uso e l’abuso della metafora

Finalità didattiche

Ciascun incontro ha lo scopo di far prendere coscienza agli studenti di come la poesia abbia a che fare con una libera espressività dell’essere umano. Prima ancora della tecnica l’essere umano ha l’esigenza di esprimere parti profonde di sé. Il linguaggio poetico offre immediatezza, sintesi, esaustività di quanto si desidera esprimere. Il foglio diventa uno spazio s-confinato da cui partire per mettere alla prova le parole in contatto con i sentimenti. Linguaggio poetico diventano anche un semplice segno, un disegno, un gruppo di lettere, macchie di colori. L’attivazione di percezioni e sensazioni legate ai cinque sensi attraverso stimolazioni di diversa origine, rende gli studenti consci dell’ampia gamma di “colori” che possono confluire nelle poesie. Baby Poetry Lab offre un’esperienza lirica multisensoriale che si conclude ogni volta con un reading collettivo degli elaborati.

Scheda tecnica

Durata di ogni incontro – 60 minuti circa Numero di incontri min. e max – 2-4 Pubblico – studenti dai 6 ai 13 anni

Costo a ogni incontro – 40 euro (IVA inclusa) Partecipanti: 1-2 gruppo classe alla volta.

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HO UN VULCANO NELLA PANCIA! Laboratorio esperienziale per vivere la rabbia

“Ero arrabbiato con il mio amico: dissi la mia rabbia, la mia rabbia finì. Ero arrabbiato con il mio nemico: non lo dissi e la mia rabbia crebbe.”

William Blake, Song of experience

Arrabbiarsi è lecito e normale. Capita a tutti di sentirsi furiosi se qualcuno ci tradisce, ci fa delle cattiverie, è prepotente, stupido o indifferente, quando ci fa ingelosire o ci punisce ingiustamente. Ma se ci è dato di esprimerci attraverso le parole, il disegno la fantasia, l’espressione corporea, la rabbia alla fine si sgonfia come un palloncino a cui è stato tolto il laccio. Gli incontri sono proposti per favorire la messa in contatto con questa emozione, attraverso il racconto di storie, il giocodramma, l’espressione creativa. L’educazione sentimentale può diventare così occasione di crescita e prevenzione alla salute . Tentare di controllare e negare la rabbia non ci aiuta a farla scomparire, ma anzi, fa si che si manifesti in modo nocivo ed improvviso minando insidiosamente le nostre relazioni, in primis quella con noi stessi. La rabbia negata ci blocca nella paura, lasciandoci in una posizione passiva e sottomessa oppure viene rivolta in modo autodistruttivo contro di noi o ancora ci fa esplodere in scatti d’ira incontrollati per futili motivi. La repressione della rabbia sfocia nella repressione dell’amore, perché reprimere qualsiasi sentimento riduce notevolmente i livelli di energia e vitalità dell’organismo, per cui reprimendo un sentimento si indeboliscono inevitabilmente anche tutti gli altri. Il rischio è di vivere anestetizzati e perdere la preziosa opportunità di sperimentare sensazioni di piacere autentico e di amore, sia verso noi stessi che nelle relazioni con gli altri. Il ciclo di tre d’incontri prevede un’alfabetizzazione emotiva legata al tema.

SCHEDA TECNICA

Operatrici – Cristina Barbieri e Katya Buonomo (Counsellor Cncp e Assocounseling) Studenti – 6-8 anni. Durata di ogni incontro – 90 minuti. Numero d’incontri min./max – 3-5 Costo a incontro – 35 euro + R.A. 20% È richiesto uno spazio che consenta libertà di movimento con abbigliamento comodo e calzini antiscivolo.

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IL CERCHIO DI COOPERAZIONE

PREMESSE SI Può ASCIUGARE UN PO’? riesci a portarla su 2 pagine? I bambini bisticciano, disturbano, si picchiano, urlano e piangono ... insomma continuano a fare i bambini, nonostante le “ricette “ aspiranti all’armonia suggerite da generazioni di psicologi e educatori. La famiglia, come la scuola, si rapporta al bambino che crea problemi, litiga, si oppone, fa i capricci entrando in crisi, come se avesse fallito il proprio scopo educativo. Peccato che i bambini siano appunto per natura oppositivi e il conflitto, con i coetanei, con i fratelli, con gli adulti, non sia in realtà un problema ma piuttosto un’esperienza che può trasformarsi in un’occasione di apprendimento. A travisare il valore del conflitto tra bambini hanno contribuito anche anni di pedagogia tradizionale e moralistica dall’atteggiamento profondamente giudicante: il litigio è sempre stato letto come una parentesi problematica, un intoppo all’interno dell’ordine e dell’armonia da ristabilire il prima possibile. Si è passati così alla stigmatizzazione della litigiosità come elemento di colpa, di errore, di sbaglio, di qualcosa di tragico. Proibito litigare e, in caso di conflitto, l’adulto-giudice, individuava il colpevole che era punito per non essere stato capace di stare assieme agli altri, di rispettare le regole della convivenza.«Se litigate ancora una volta vi metto in castigo!»: il giudizio adulto ordinava di evitare ogni forma di rottura, di disturbo, di opposizione, di contrasto. L’idea che la convivenza si fondi sull’assenza di conflitto, è però un’idea profondamente errata oltre che irrealistica. Ciascuno di noi sperimenta nella propria esperienza relazionale quotidiana diversi e numerosi conflitti e, piuttosto che contrapporre la dimensione del litigio e dello scontro a quella dell’incontro, dell’ascolto e della comprensione reciproca, occorrerebbe riflettere che si tratta di due facce della stessa medaglia, due poli della stessa competenza sociale. L’incontro vero e la comprensione reciproca, in famiglia come a scuola, nascono grazie alla capacità di vivere e affrontare lo scontro e il conflitto come momento dello «stare con» l’altro, come occasione di riconoscimento e di esercizio di apertura e accettazione reciproca. La convivenza nasce dal conflitto, non a prescindere da esso. Un conflitto non va risolto (per ritornare all’armonia perduta...) ma va gestito: occorre imparare a riprendere la comunicazione e vedere se e come si è in grado di mettere in gioco risorse e apprendimenti per contenerne gli aspetti più difficili e pericolosi. Perché litigare è un diritto. Un bambino che non ha potuto imparare a litigare da piccolo diventerà facilmente un adulto con difficoltà a riconoscere la differenza fra la violenza e la legittima necessità di esprimere le proprie opinioni, di esplicitare le situazioni di conflittualità, di affrontare in maniera costruttiva le problematiche relazionali. L’incompetenza nell’esplicitare e gestire i conflitti fa sì che essi si

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mantengano in quell’area di occultamento e colpevolezza che aggrava la situazione relazionale, impedendole di sviluppare le sue potenzialità evolutive. Per questi motivi la psicopedagogia moderna considera i litigi tra bambini come organici contributi allo sviluppo della persona e all’acquisizione di autonomia e competenze relazionali più evolute,fondate sulla conquista personale e non sulla proibizione. Attraverso il litigio il bambino impara a riconoscere se stesso e gli altri, scopre il senso del limite (la presenza dell’altro, adulto o bambino come argine al proprio naturale narcisismo e alla propria onnipotenza), individua, grazie alla resistenza che incontra, le proprie capacità e i propri difetti, impara a sbagliare, a scoprire l’errore come momento evolutivo e creativo, a gestire le proprie forze e a misurare quelle degli altri. Il litigio è una forma profonda di autoconoscenza, legata alla necessità di distinguere se stessi dagli altri, sviluppando la capacità di tenere conto della presenza altrui e di separare e individuare la propria opinione. Ovviamente si parla di conflitto e non di violenza. Conflitto e violenza sono due cose ben diverse, che però nel linguaggio e nell’idea comune tendono spesso a sovrapporsi creando non pochi problemi nel mondo degli adulti come in quello dei bambini. Occorre ricordare però che prima dei sette anni non è possibile parlare di intenzionalità dell’atto violento, non è presente la violenza perlomeno nei termini in cui la intendono e percepiscono gli adulti. Certo, nei conflitti tra bambini è indubbiamente presente una buona dose di fisicità dato che la verbalizzazione non è ancora sufficiente a esprimere le emozioni, ma la violenza intenzionale è un’altra cosa. DANIELE NOVARA

direttore Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti

IL PROGETTO

Il consiglio di cooperazione nasce dall’esperienza decennale nel Canton Ticino, dell’insegnante Danielle Jasmin che ha sperimentato come i bambini all’interno della scuola elementare, possono avere un momento di confronto tra loro. La ciclicità degli incontri è fondamentale per sviluppare una fiducia reciproca. Fondamentale in quest’approccio è l’utilizzo di una comunicazione efficace, basata sull’ascolto attivo e sul rispetto dell’altro, nelle sue idee, nelle sue proposte, nelle sue reazioni, nei suoi silenzi. Il gruppo classe diventa comunità – risorsa educativa, quando gli studenti diventano consapevoli del punto di vista dell’altro. Cosa dono al gruppo? Cosa ricevo dal gruppo? Quali sono le aspettative reciproche? Cosa mi aspetto da te/cosa ti puoi aspettare da me? I miei/tuoi diritti – le regole condivise. Attraverso la facilitazione da parte dell’operatore il gruppo è portato a riflettere dei problemi, dei conflitti attraverso la cooperazione; ad analizzare le situazioni con una palestra di obiettività. Organizzare partendo dalla pratica e dalle proprie esperienze personali e decidere in modo democratico con l’apporto di tutti, esplorando così le molteplici possibilità che il gruppo può proporre. Cercare e trovare delle soluzioni, partendo dal presupposto che nulla è definitivo e che il gruppo può sperimentarsi, verificando poi gli esiti in occasione del successivo consiglio.

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OBIETTIVI DEL CERCHIO DI COLLABORAZIONE In ambito di formazione personale bambini e ragazzi potranno imparare a conoscersi meglio, a cooperare, a gestire i diritti individuali in rapporto ai diritti collettivi, ad accettare le differenze, a sviluppare l’autostima, il senso di responsabilità, l'autonomia, la propria partecipazione, la solidarietà, la propria leadership, le attitudini positive, il significato di appartenenza al gruppo, la tolleranza, la creatività. L’obiettivo a lungo termine è quello di condurre ad un mutamento nel campo della coscienza individuale per portare a un cambiamento del sistema in cui viviamo in cui diversità, soggettività interpersonale, interculturale, interreligiosa viene ancora vista come elemento di minaccia e antagonismo che va rifiutato.

SVILUPPO DELL’AZIONE La scelta degli argomenti dovrebbe essere fatta sempre dai ragazzi/e o bambini/e. Lo strumento utilizzato è un giornale murale. Il giornale murale è una sorta di bacheca dedicata esclusivamente alle comunicazioni legate alla classe. Il giornale murale suddiviso in tre parti; la prima è dedicata alle congratulazioni, poi seguono le critiche e infine gli argomenti. Evidenziando le congratulazioni, la classe è abilitata a porre attenzione anche alle cose positive, sapendo dare loro il giusto peso. La seconda parte, dedicata alle critiche costruttive, permette di dire le cose che non vanno senza paura, favorendo così una prevenzione al sopruso. Gli argomenti di cui parlare che dovrebbero essere suggeriti dal gruppo dei pari, all’inizio,possono essere guidati dalla facilitazione di un esperto.

DURATA E COSTO E’ consigliato un minimo di dodici incontri, svolti con cadenza regolare settimanale, al fine di garantire l’avviarsi di una pratica in cui bambini e ragazzi si fidano e che imparino a usare per la loro crescita comunicativa. La durata degli incontri è variabile secondo l’età dei bambini, dalla mezz’ora ai quarantacinque minuti massimo. Il costo è di 30 euro esclusa ritenuta d’acconto.

RISORSE MATERIALI E’ richiesta una lavagna (a fogli o classica) e un tabellone per l’affissione di un cartellone per il giornale di classe.

RISORSE UMANE L’operatore coinvolto nel progetto è Cristina Barbieri, counsellor a mediazione corporea con formazione bioenergetica e abilitata alla conduzione di classi di esercizi. Iscritta S.i.a.b (società analisi bioenergetica ) e Cncp (Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti)

I TEMPI DELL’AZIONE Sarà redatto un calendario degli incontri in accordo e su proposta con la Direzione scolastica.

LA VALUTAZIONE La valutazione del grado di soddisfazione per il corso sarà compiuto attraverso la consegna di questionari compilati dai fruitori degli incontri e dagli insegnanti.

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CHE GENERE DI AMICIZIA Laboratorio esperienziale attraverso le identità di genere

Introduzione Bambini e bambine si ispirano alle donne e agli uomini che vedono e conoscono e quando giocano utilizzano facilmente granitici stereotipi di secolare tradizione di divisioni di ruoli. L’attribuzione di valore negativo o positivo alle differenze le trasforma in disuguaglianze. Quanto il mondo adulto è consapevole dei modelli che propone o dei comportamenti che sanzionano o gratificano? Spesso il genere viene addirittura confuso con il sesso, mentre indica le differenze socialmente costruite tra i due sessi. Per ridare opportunità e diritti alla crescita e liberare il potenziale vitale dei bambini/e, occorre esplorare il delicato equilibrio tra uguaglianze e differenze. All’interno del percorso attraverso l’osservazione, gli insegnanti potranno verificare e sviluppare competenze per facilitare un apprendimento aperto all’incontro con la pluralità di mondi e differenze. Letture, giochi e attività seguono un programma sempre integrato da una bibliografia suggerita.

Proposta di progetto L’obiettivo generale è prevenire la violenza attraverso un processo educativo che sappia valorizzare le differenze fra maschile e femminile in termini di rispetto e ricchezza, rendendo consapevoli circa l’importanza di costruire relazioni affettive, amicali e interpersonali basate su reciprocità e consensualità. Perché se non si sanno verbalizzare le proprie emozioni spesso si usa la forza o si alza la voce, favorendo così relazioni basate sulla violenza. Il Laboratorio “Che genere di amicizia” prevede minimo 3 incontri da 90 minuti ciascuno. Il progetto si avvale di due operatori, uomo e donna, per favorire la relazione con entrambi i generi.

Obiettivi Conoscenza ed espressione di sé Valutazione delle individualità e autostima Facilitazione alla socializzazione Integrazione ai progetti educativi scolastici e della famiglia Favorire un atteggiamento consapevole dell’identità di genere Imparare a verbalizzare le emozioni Riflettere sul concetto di “equivalenza”tra i sessi

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Metodologia Il progetto combina la narrazione teatrale, l’attività del gioco dramma e lo strumento teorico-esperienziale delle classi di bioenergetica, proponendo un approccio educativo/preventivo. Gli esercizi integrati nella narrazione rappresentano una strategia di promozione al benessere per i bambini della scuola primaria. Con il gioco-dramma e il lavoro sul corpo si possono sperimentare partecipazione, ascolto attivo attraverso le relazioni tra pari in maniera più divertente e profonda. La storia guida i protagonisti in esplorazioni cinestesiche in cui il movimento contatta le emozioni del racconto. L’azione rappresentativa comprende:

Dialogo sul tema Racconto, narrazione e fabulazione Gioco dramma: messa ”in scena” di episodi di vissuto quotidiano.

Il laboratorio prevede una parte simbolica che comprende: Pittura, disegno, collage Visioni di immagini

Contenuti: sviluppo del coordinamento psicofisico valore delle emozioni sviluppo delle relazioni interpersonali

È richiesto un ambiente dove sia possibile il movimento: salone, palestra, aula magna. L’abbigliamento dei bambini dovrà essere comodo con uso di calzini antiscivolo. È preferibile avere materassini se l’ambiente ha un pavimento freddo.

Struttura degli incontri

Classe Quarta Primo incontro – Il corpo: maschi e femmine Secondo incontro – Siamo le nostre emozioni Terzo incontro – Troviamo un accordo: collaborare nelle diversità Classe Quinta Primo incontro – Il corpo: maschi e femmine Secondo incontro – Diventeremo uomini e donne Terzo incontro – Che emozione! Le farfalle nello stomaco È prevista una fase iniziale di attivazione fisica che sviluppa attraverso il gioco il tema dell’incontro. Ciò fornisce elementi espressivi di collaborazione con gli altri, strategie di gestione del conflitto e riflessioni sul rispetto delle regole.

Scheda tecnica Materiale – lavagna, fogli A4, penne, pennarelli, colla, videoproiettore Durata di ogni incontro – 90 minuti circa Numero di incontri min. e max – 2-4 Pubblico – studenti 6-13 anni Partecipanti – 1-2 gruppo classe alla volta. Costo di ogni incontro – 60 euro (IVA inclusa). Operatori – 2

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MULTI-KULTI La notte in cui quattro clan s’incontrarono…

Argomento “Ci fu un tempo in cui il Signore degli universi iniziò un sonno che durò milioni di anni. Che cosa accadde nel frattempo? Il Signore fece sogni, migliaia di sogni. Ogni volta che sognava, un pianeta sorgeva e lì sopra prendevano vita fili d’erba, animali e piante. Dentro ognuno risuonava lo stesso identico battito. Per questo motivo, almeno in principio, le creature vivevano in armonia tra loro. Per via di quel battito universale…” Un viaggio ai quattro angoli del mondo per conoscere e confrontare storie d’adolescenti italiani e stranieri che vivono nello stesso ambiente, ma provengono da realtà culturali differenti. I ragazzi, divisi in quattro clan, ciascun con il proprio totem e il profumo delle storie degli antenati, iniziano a narrare per bocca dello sciamano.

Finalità didattiche Racconti che affondano nella notte dei tempi, che riscoprono il profondo significano del mito e del rapporto con le proprie radici culturali. Attraverso la NARRAZIONE PERFOMATIVA si propongono storie dal forte impatto emotivo. I racconti si concludono con un viaggio simbolico nel mondo per raggiungere una nuova terra in cui non si sa come si verrà accolti… La finalità principale è promuovere una riflessione sulla condizione degli adolescenti di nazionalità differenti nella società italiana del XXI secolo. Identità culturali a confronto: un modo divertente e creativo per parlare di rispetto, alterità, identità e valore culturale.

Destinatari - Studenti scuola primaria e secondaria, 1-2 gruppo classe Durata di un incontro - 60 minuti

Tipologia – narrazione performativa multisensoriale Costo a incontro – 40 euro (IVA inclusa)

Luogo in cui realizzare l’incontro – biblioteca, aula magna

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PROMOZIONE ALLA LETTURA Dentro e fuori dalla classe…

PUPÙ PUZZE E PIPÌ Pazze avventure maleodoranti!

Pupù, Puzze e Pipì sono argomenti a dir poco “mitici” nel mondo dell’infanzia. Un vero e proprio oggetto di culto! Da “Chi me l’ha fatta in testa?” a “Il trattamento Ridarelli”, da “Gli Sporcelli” a “Le cacche del coniglio” la letteratura per l’infanzia è ricca di divertenti avventure che inneggiano a un rapporto con il proprio corpo privo di inibizioni. L’alimentazione e un rapporto sano con il proprio corpo sono la base per la formazione di un’identità consapevole, che rifugge complessi, inibizioni ma al contempo rispetta la propria individualità e quella altrui.

GIANNI QUANTE STORIE Le favole e le filastrocche surreali più belle di Rodari

Gianni Rodari è il maestro della nuova narrativa per ragazzi. Ha rivoluzionato letteralmente il genere della narrativa per l’infanzia. Storie dallo spazio, fantafiabe, filastrocche e favole, poesie lunghe e corte… Ma non solo! Che bello fare errori! Che bello sbagliare! Giocare e scombinare la grammatica per trovare nuovi percorsi narrativi con storie, filastrocche e favole in rosso e blu. Nessun storia è stata più la stessa da quando questo maestro del racconto ha iniziato a pubblicare le sue storie in volume, ma anche su riviste e testate giornalistiche. Le sue opere sono destinate a tutti i bambini, e come si sa, i bambini non hanno età!

DANIEL PENNAC & ROALD DAHL Pazzi maestri scrittori!

Daniel Pennac e Roald Dahl sono due degli autori per ragazzi più amati di tutti i tempi. I loro libri negli ultimi vent’anni hanno fatto sognare milioni di ragazzi di tutti le età. Molte loro storie sono state rappresentate a teatro e al cinema. Dalle avventure di Kamo a “L’occhio del lupo”, da “Abbaiare stanca” a “Signori bambini”, da “Versi perversi” a “Gli sporcelli”, da “Le streghe” al “GGG”. Si tratta di capolavori entrati a pieno diritto nel mondo della letteratura, non solo per ragazzi ma per tutte le età che trattano temi cruciali per lo sviluppo dei ragazzi: identità & diversità, autonomia & autostima.

Pubblico – 5-10 anni, 1-2 gruppo classe Durata e costo di un incontro - 60 minuti / 40 euro (IVA inclusa)

Tipologia – narrazione performativa interattiva Numero d’incontri consigliati – 2-4

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CHE RAZZA DI STORIE! Il ricordo delle vite degli innocenti

Uno spettacolo teatrale interattivo che racconta le storie di quattro ragazzi che hanno subìto la violenza sulla propria pelle: Pablo argentino, Amadou africano, Alì afghano, Giosuè ebreo italiano. Che siano bambini ebrei, indios sudamericani, giovani palestinesi o bambini-soldato africani c’è un solo responsabile per tutta la loro sofferenza: l’essere umano adulto!

SCHEDA TECNICA Spettacoli ideati e prodotti da

Alessandro Tacconi Roberta Mangiacavalli

Cristina Barbieri Pubblico – bambini 6-10 anni Spettacoli teatrali interattivi

Durata – 60 minuti circa Costo – 490 euro (+IVA)

LE CALZE DELLA BEFANA… A NATALE?

L’avete sentito questo sibilo? Non è uno spiffero a una finestra, neppure il vento gelido del Nord che spira come mille treni a vapore. Ha pure lei una sacca molto grande, ingombrante. Forse che i regali li porterà lei a tutti i bambini del mondo, invece di Babbo Natale? Già, ma quale è il significato del Natale negli altri Paesi del mondo? In Africa o in Asia, in America Latina o in Africa cosa fanno i bambini in questo periodo dell’anno? Beh, Santa Claus e la Befana scopriranno proprio questo!

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FREDDIE TORTA E GENNY PIZZARELLI

Un giallo sulla sana alimentazione La Pasticceria Pizzarelli è la migliore della città. Tutti i bambini vanno matti per i dolci naturali e biologici cucinati da Genny. Un brutto giorno in città giunge Freddie Torta, un famigerato ladro di merendine. La passione per i dolci di qualità lo porta a derubarla continuamente, portandola sull’orlo del fallimento. Uno spettacolo divertente che invita bambini e genitori a riflettere sulla necessità di cibi sani.

SCHEDE TECNICHE

Spettacoli ideati e prodotti da Alessandro Tacconi

Cristina Barbieri Pubblico – bambini 4-11 anni.

Spettacolo teatrale di 60 min. ca.

Costo – 490 € (+IVA)

UN MARE DI PIRATI …E se escono dal tuo armadio?

Di solito nell’armadio si nascondono l’Uomo Nero, il Mostro Peloso, il Lupo Mannaro e l’assetatissimo Vampiro. Tutt’altra faccenda quando esce dall’armadio un’onda d’acqua salata, seguìta dal braccio robusto e tatuato di un terribile… pirata! Uno spettacolo in cui il giovane pubblico diventa parte dello spettacolo. Un’avventura nell’affascinante e avventuroso mondo dei pirati: un’isola misteriosa, un tesoro da scoprire, un sortilegio da sconfiggere e gli immancabili calzini a strisce puzzolenti e “piratosi”.

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Collaborazioni 2014 Gennaio -Coordinamento gruppo di lettura, biblioteca, Casarile (MI), Lainate (MI). -Che razza di storie, spettacolo teatrale, ICS “Clerici”, Gerenzano (VA). -Té o caffè?, recital con degustazione, Cassano D’Adda. -A futura memoria, spettacolo teatrale, Cameri (NO), Bernareggio (MI). -Un mare di pirati / La gabbianella e il gatto, laboratori teatrali, ICS “Tarra”, Busto Garolfo (MI). -Dahl & Pennac, narrazioni performative, Muggiò. -Laboratorio di cinema, Ass. Il Delfino, Vanzago (MI). Febbraio -A futura memoria, spettacolo teatrale, Locate Varesino (CO). -Bevi birra e sai cosa bevi, recital con degustazione, Cassano D’Adda. -Perché erano italiani, spettacolo teatrale, Bovisio Masciago (MI), Terno d’Isola (BG), Desio (MI), -Freddy Torta & Genny Pizzarelli, spettacolo teatrale, Rescaldina (VA), Legnano (MI). -I giardini dell’arte, laboratori d’arte, ICS “Clerici”, Gerenzano (VA). -Sgranocchiafiabe, narrazioni performative, Magnago (MI). -Il mio regno per un cavallo, Ri-Leggere i Promessi Sposi, I colori del giallo, promozione alla lettura, ICS Parabiago (MI). Marzo -Freddy Torta & Genny Pizzarelli, spettacolo teatrale, Castano Primo. -Fotoromanza, lettura scenica, Gorla Minore (VA). -Un mare di pirati, spettacolo tetarale, Fergnano (CR). -Perché erano italiani, spettacolo teatrale, Cameri (NO). -Che razza di amore, spettacolo teatrale, Gorla Minore (VA). -Marco Binetto coltivatore diretto, spettacolo teatrale, Cornaredo (MI). -Ho un libro in testa, laboratori di scrittura creativa+cartonage, ICS, Cassano Magnago (VA). -Storie per sentire, laboratorio di drammatizzazione, ICS, Cassano Magnago (VA). -Baby Poetry Lab, laboratorio di poesia performativa, ICS, Cassano Magnago (VA). -Nando bullo-nato, promozione alla lettura, ICS, Guanzate (CO). Aprile -Italiani… veri!, lettura scenica, Inveruno (MI). -Freddy Torta & Genny Pizzarelli, spettacolo teatrale, Bienate (MI). Maggio -Cioccolataterapia, biblioaperitivo con degustazione, Canegrate (MI). -Una struggente voglia di legalità, Il mio regno per un cavallo, Sei un mito, promozione alla lettura, biblioteca, Busto Arsizio (VA). -Decalogo del consumatore, ICS Secondaria, Lecco (LC). Giugno -Haiku a ki?, spettacolo teatrale, Concorezzo.

Collaborazioni 2013 Ottobre -Quanti denti ha il lupo?, spettacolo teatrale, Cerchiate (MI). -Un mare di pirati / Un magico compleanno, laboratori teatrale, ICS “Tarra”, Busto Garolfo (MI). -In-differenti, laboratorio su stereotipi di genere, Liceo Musicale “Pantani”, Busto Arsizio (VA). -1 2 3 Sipario, laboratorio teatrale, Liceo Musicale “Pantani”, Busto Arsizio (VA). -Voglio i nomi, laboratorio di narrazione, Liceo Musicale “Pantani”, Busto Arsizio (VA). -I denti della zucca, spettacolo teatrale, Arese (MI), Lainate (MI). -Favoloso Halloween, narrazioni per bambini, Arese (MI). Novembre -Ad alta voce, Lab. di lettura ad alta voce, Magenta (MI). -Cioccolata terapia, recital con degustazione, Cassano D’Adda. -Sempre la stessa storia, Lab. di narrazione, Teatro della Corte, Castellanza (VA). -Che razza d’amore, spettacolo teatrale, Teatro della Corte, Castellanza (VA), Gorla Maggiore (VA). Dicembre -Le calze della befana, spettacolo teatrale, Arese (MI), biblioteca parco Sempione, Milano, Pero (MI).

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CURRICULA Cristina Barbieri è un counsellor a mediazione corporea e conduttrice di classi di esercizi di Bioenergetica (formazione Siab ed associata a CNCP-coordinamento nazionale counsellor professionisti). Si è occupata come educatrice di sostegno con bambini e adolescenti nei centri estivi di Corsico. Ha lavorato nelle scuole in un progetto di espressione corporea, rappresentativa e simbolica (gioco dramma narrazione, laboratori) curato dall’associazione Alchera. Collabora in percorsi di narrazione, laboratori ludici e teatrali con l’Ensemble teatrale Acetico Glaciale. Ha integrato queste esperienze con corsi di teatro e dizione, fonetica, danza moderna presso Centro Teatro Attivo (CTA) e Teatro Arsenale di Milano. Collabora in percorsi di aiuto con l’Associazione Auser Filo Rosa di Cardano al Campo (VA), che si occupa di maltrattamento in famiglia su donne e minori. È facilitatrice del gruppo di automutuoaiuto cittadino per donne coinvolte in relazioni difficili. È referente nella Federazione Comilva per la Lombardia come consulente telefonica per i genitori con problematiche vaccinali. Tiene classi di esercizi bioenergetici e promozione alla salute in centri olistici. Ha esperienze lavorative nei settori artistici più vari: pittura su stoffa per Funky Fashion, incisione di dischi in qualità di artista per Dischi Ricordi, restauratrice e lucidatrice di mobili antichi e cornici per Gacarù e altri antiquari.

Alessandro Tacconi Laureato a pieni voti in filosofia con tesi in lingua dal titolo Simbolisti francesi e Wagnerismo. Ha studiato presso Collegio Arcivescovile, Saronno (VA), Collegio Rotondi, Gorla Minore (VA), Collegio di Celana, Celana (BG), Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano (MI), Università degli Studi, Milano (MI). Si divide fra teatro di narrazione e di prosa per bambini, ragazzi e adulti. È autore, regista, attore, scrittore con una passione per il genere surreale-grottesco. Ha studiato recitazione con Narcisa Bonati presso il CTA (Centro Teatro Attivo), seguito corsi di dizione e stage di formazione teatrale e narrazione con Roberto Anglisani, Enzo Scala, Ciridì-Le Fenicie Teatro, Carlos Alsina, Teatro di Ariele, Martino d’Amico. Ha fondato l’ensemble teatrale Acetico Glaciale con cui produce spettacoli rivolti a ragazzi e adulti, utilizzando un’ampia gamma di strumenti espressivi (musica, recitazione, sculture, audioascolti, videoproiezioni). Al suo attivo ha varie collaborazioni con gruppi teatrali (Le Fenicie Teatro, Lafabù, Impronte Teatro), enti e scuole pubbliche e private, associazioni teatrali e sportive. Performance, pièces, cortometraggi, radiodrammi, cabaret, concerti recitanti, narrazioni performative, laboratori, percorsi di lettura e promozione culturale, questi gli ambiti in cui ha sviluppato le proprie competenze.