PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto...

78
e Book 03 PASSAGGIO GENERAZIONALE SALOTTI FINANZIARI

Transcript of PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto...

Page 1: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

eBoo

k

03

PASSAGGIOGENERAZIONALE

S A L O T T I F I N A N Z I A R I

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

Page 2: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

OTTAVIO CANFORA

1. Chi sono

2. I miei numeri

3. I miei valori

4. Cosa faccio

Cenni personali

1.Chi sonoSono un Private Banker in attività da oltre 20 anni.

Ho conseguito la Laurea in Traduzione all’Ecole de Traduction et

d’Interprétation dell’Università di Ginevra acquisendo specifiche

competenze in campo economico-giuridico utili alla mia professione.

Sono iscritto all’Albo dei Promotori Finanziari, degli Intermediari

Assicurativi e, dopo il corso per la Gestione del Risparmio alla SDA

Bocconi, ho superato l’esame per la Certificazione di European

Financial Advisor, un importante riconoscimento che attesta una

formazione particolarmente approfondita e un forte impegno al suo

mantenimento.

Page 3: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

2.I miei numeri57 anni

4 lingue (italiano, inglese, francese e tedesco)

240 ore annue di formazione professionale

5 crisi epocali (1997 – 2001 –2008 – Grecia – Cina e, naturalmente,

la prossima!)

3.I miei valoriL’affidabilità, la responsabilità e la riservatezza sono, per me, i requisiti

fondamentali per esercitare questa professione ed essere il meritevole

depositario della fiducia e delle risorse dei Clienti.

4.Cosa faccio

Sono un professionista della gestione e dell’ottimizzazione del risparmio

che offre soluzioni personalizzate ad esigenze di varia natura: finanzia-

ria, previdenziale ed assicurativa.

I miei Clienti mi considerano l’interlocutore di riferimento – ma preferirei

considerarmi, piuttosto, un facilitatore – che li guida nelle scelte finan-

ziarie mettendo al loro servizio le migliori risorse e competenze nella

gestione del patrimonio.

Questo lavoro non può prescindere da un’approfondita conoscenza

degli aspetti famigliari, finanziari ed economici di ciascuno di loro né da

una costante presenza al loro fianco per la progettazione responsabile

e condivisa del loro futuro.

La disciplina e la solidità di questo approccio insieme alla disponibilità

e all’impegno costanti sono gli ingredienti indispensabili per il raggiungi-

mento degli obiettivi pianificati e per il successo della nostra relazione .

Page 4: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

Page 5: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

Page 6: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

PASSAGGIO GENERAZIONALE

03

Page 7: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

SommarioRACCONTIAMOCI una STORIA

SUCCESSIONI: TESTAMENTO e DONAZIONI a confronto

LA FAMIGLIA prima di TUTTO

ISTRUZIONI per L’USO

pagina 7

pagina 33

pagina 45

pagina 59

Page 8: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PAGINA

PERCHÉ PIANIFICARE LA SUCCESSIONE 10

LA SUCCESSIONE EREDITARIA...TRA LEGGE E TESTAMENTO 12

CHI SONO I MIEI PARENTI ? 14

LA PARENTELA E L’AFFINITÀ 14

COME SI DIVENTA EREDI ? 17

EREDE SÌ, MA NON PAGO I DEBITI DEGLI ALTRI 19

DEVO PER FORZA DIVENTARE EREDE ? 20

LA SUCCESSIONE LEGITTIMA 21

LA SUCCESSIONE NECESSARIA E TESTAMENTARIA 23

L’ESPERTO RISPONDE 30

Page 9: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

7

In Italia, la cultura della successione e del passaggio della ricchezza da una generazione ad un’altra, è poco diffusa.

Basta guardare i dati statistici: solo l’8% degli italiani pianifica la pro-pria successione a dispetto di quasi l’80% degli inglesi.Addirittura solo il 5% delle succes-sioni viene fatta per testamento.

Molto probabilmente il contesto sociale e blocchi di natura psicologica non invitano a pensare ad una programmazione della successione. O forse ci si pensa quando una persona a noi cara viene a mancare oppure quando si viene convocati dal notaio in qualità di eredi. Sentiamo spesso discutere di testamento, eredità e donazioni. Ma nello specifico, conosciamo questi strumenti? Sappiamo come vanno utilizzati? É proprio vero che il testamento è solo per grandi patrimoni? É forse inutile pensare a chi riceverà i nostri beni e come verranno divisi?Non è solo una questione d’età.

Raccontiamociuna storia

E’ necessario riconoscere i rischiche possano compromettere il tenore di vita dei familiari

7

Page 10: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

8

Certamente, nessuno di noi pensa volentieri alla propria successione e, quanto più si è giovani, tanto più rimandiamo questi pensieri e tanto più si è avanti con gli anni, tanto più si cerca di esorcizzare “l’evento”.

Spesso ciò accade perché non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità e del passaggio generazionale della ricchezza.

Le domande che ci poniamo di solito, in questi casi, sono le seguenti:

come vengono determinati gli eredi di una persona defunta?

quali sono le modalità per dividere il patrimonio del defunto tra gli eredi?

a quali aspetti bisogna prestare attenzione nella stesura di un testamento?

Questa guida non è destinata ai giuristi né ai notai né ai tecnici del diritto: è indirizzata a tutte quelle persone che, senza conoscere il codice, desiderano provvedere al meglio alla sorte del loro patrimonio, grande o modesto che sia.

Riflettendo sulla trasmissione della vostra ricchezza, insieme al consulente di fiducia, troverete delle soluzioni che possano evitare dispersioni del patrimonio accumulato e proteggere la vostra famiglia, soprattutto nel caso in cui ci siano soggetti deboli da tutelare.

Le famiglie italiane sono oggetto di notevoli dinamicita’

Page 11: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

Solo l’8% degli italiani pianifica il trasferimento intergenerazionale della propria ricchezza, a dispetto dell’80% degli inglesi.

La maggior parte degli italiani pensa che il testamento sia uno strumento uttilizzato solo per chi possiede patrimoni consistenti e non ne conosce funzioni e vantaggi.

Il 50% delle aziende scompare alla seconda generazione;Il 15% supera la terza generazione.

92% Imprese italiane a carattere familiare

80.000 Imprenditori italiani coinvolti ogni anno nel passaggio generazionale

1 su 2 Imprenditori italianicon più di 60 anni

1 su 4 Imprenditori italianicon più di 70 anni

MENO DEL 10% Imprenditori che affrontano la pianificazione del patrimonio familiare

Le strutture familiari negli ultimi venti anni sono oggetto di notevole dinamicità.In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie monogenitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’incremento delle nuove strutture familiari.Tutto ciò va ad incidere sulla trasmissione della ricchezza agli eredi.

Gli Imprenditori e il Passaggio Generazionale

15% - 3° GENERAZIONE

50% - 2° GENERAZIONE

Gli italiani e la Pianificazione Successoria

Le motivazioni per cui le persone pianificano la successione della propria ricchezza sono: Disporre in maniera autonoma dei propri beni; Evitare contrasti tra gli eredi; Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi; Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione; Trasmettere la propria azienda ai propri eredi.

15%

50%

8%

80%

9

Page 12: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

10

PERCHÉ PIANIFICARE LA SUCCESSIONE

Le risposte a questa domanda possono essere molteplici, ma fondamentalmente le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio della nostra ricchezza sono le seguenti: disporre in maniera autonoma dei propri beni; evitare contrasti tra gli eredi; assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri eredi;

ridurre l’imposizione fiscale a carico degli eredi; trasmettere l’azienda ai proprio eredi.

La legge mette a disposizione una serie di strumenti che hanno la funzione di pianificare e organizzare la trasmissione della ricchezza; ma districarsi tra le norme e scegliere quello più adeguato a noi, non è sempre così facile.

La pianificazione successoria è come un vestito su misura; ciò che è adatto per una persona, non è detto che lo sia anche per le altre. Una coppia sposata ha esigenze diverse rispetto ad una coppia che convive.Qualche esempio vi mostrerà la necessità di approcciarvi alla pianificazione successoria con l’aiuto del vostro consulente.

Molti ritengono che al momento del decesso di uno dei coniugi, il patrimonio dell’uno passi automaticamente all’altro. Ciò può essere vero solo se non esistono parenti stretti.

In caso contrario, se per esempio ci sono fratelli o sorelle e non è stato fatto testamento, questi saranno eredi insieme al coniuge (e, semmai,

Page 13: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

11

il defunto non intratteneva rapporti con i suoi fratelli da anni e non avrebbe voluto che costoro ricevessero alcunché).

E se il defunto non è sposato e non ha mai avuto figli, chi beneficerà della sua eredità? La legge riconosce che parenti fino al 6° grado potranno diventare nostri eredi, come ad esempio i cugini dei vostri genitori! Ma è davvero ciò che vogliamo?E se invece volessimo destinare il nostro patrimonio al nostro amico fidato o al nostro partner (se per esempio non siamo sposati) o ad un ente di beneficenza? Quali sono i mezzi a disposizione e come è possibile utilizzarli?

Molto probabilmente il testamento potrebbe essere d’aiuto. Con la nomina dei singoli eredi, sarà possibile evitare che parenti lontani, molto probabilmente anche sconosciuti, possano ereditare il frutto di una vita di sacrifici, indirizzandolo invece a persone più strette ma non parenti.

Maggiore tutela e protezione meritano anche i figli soprattutto se minori (o maggiorenni ma non tanto maturi da amministrare un patrimonio) o disabili. In questo caso, anziché il testamento, il vostro consulente potrà suggerirvi altri strumenti di protezione che consentano di tenere al riparo il patrimonio anche in vostra assenza.

Poche domande ma sufficienti a chiarire che è necessario organizzare e sviluppare un percorso di pianificazione e trasmissione della ricchezza, in cui siate voi gli attori principali, evitando che qualcuno possa decidere per voi!

Page 14: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

12

LA SUCCESSIONE EREDITARIA...TRA LEGGE E TESTAMENTO

Prima di entrare nel “vivo” dell’argomento, facciamo una premessa. Dopo la morte di un soggetto, tutta la sua ricchezza (sia essa costituita da più beni ma anche da un solo immobile) non può rimanere senza titolare. La legge, quindi, prevede che l’eredità (cioé il patrimonio di qualcuno che non c’è più) si trasmetta, ossia vada a finire, ai suoi eredi.

La trasmissione dell’eredità può avvenire per legge o per testamento: nel primo caso, parleremo di successione legittima e, nel secondo caso, di successione testamentaria.

La prima, quella legittima, è una forma di successione standard, uguale per tutti. Se non si redige un testamento, è la legge che stabilisce chi sono gli eredi e quanto dovranno percepire.Gli eredi che la legge individua sono i familiari del defunto (o de cuius): coniuge, figli, ascendenti (ossia coloro da cui si discende, come genitori e nonni), fratelli e parenti fino al 6° grado (come i figli dei figli dei nostri cugini, ecc...).Se il de cuius (ossia il soggetto della cui eredità si tratta e quindi del defunto) non ha parenti fino al 6° grado e non ha fatto testamento, l’eredità viene trasmessa allo Stato.

Quanto alla successione testamentaria, essa si basa appunto sul testamento. Con la redazione di tale documento ognuno di noi può decidere chi saranno i nostri eredi, quali e quanti beni vorremo loro attribuire.Ma, attenzione! Il testatore, ossia colui che fa il testamento, deve rispettare alcuni limiti previsti dalla legge: deve riservare parte del suo patrimonio

Page 15: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

13

a determinati soggetti.

Nello specifico, l’ordinamento giuridico vuole tutelare quelle persone vicine al de cuius, appunto i suoi familiari più stretti, che, si presume, avendo contribuito alla formazione del patrimonio del defunto e rimanendo privi del suo reddito, abbiano diritto a ricevere parte dell’eredità.

Questi soggetti, chiamati legittimari, sono: il coniuge, i figli e, in mancanza di questi, gli ascendenti (ossia coloro da cui si discende, come genitori e nonni) del de cuius.La legge non solo individua questi soggetti ma impone anche la “quantità” di patrimonio che obbligatoriamente devono ricevere.Per comprendere meglio questo concetto, si immagini il patrimonio ereditario divisibile in due parti che chiameremo, quota riservata e quota disponibile.

La prima è definita tale perché esclusivamente destinata e riservata ai legittimari ed è variabile in relazione al numero di eredi esistenti. Se il testatore lede questo diritto (ad esempio dispone nel testamento che al coniuge non vada nulla) la legge interviene per riequilibrare le porzioni di eredità.

Non tutto il patrimonio deve andare obbligatoria-mente agli eredi legittimari.

Il testatore può decidere di devolvere parte del proprio testamento a chicchessia (enti di beneficenza, amici o addirittura redistribuirlo ai suoi familiari). La quota di cui si può disporre è appunto detta disponibile.

Page 16: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

14

CHI SONO I MIEI PARENTI

Parlare di successioni ed eredità significa fare riferimento alla famiglia e ai vincoli che da essa discendono: parentela e affinità. Grazie a questa breve lettura impareremo a conoscere e a comprendere le varie tipologie di parenti, in modo tale da poter comprendere successivamente quali siano le quote che la legge riconosce a costoro.

LA PARENTELA E L’AFFINITÀ

La parentela è quel rapporto che intercorre fra persone che discendono da uno stesso stipite (ossia la persona da cui discende una famiglia) e quindi legate da un vincolo di sangue; potrà essere in linea retta (in tal caso le persone che discendono l’una dall’altra, come il genitore ed il figlio), e in linea collaterale (hanno uno stipite comune, ad esempio il padre o il nonno, ma non discendono l’una dall’altra, come tra fratelli o cugini).

La legge prevede che la parentela non ha effetti giuridici oltre il 6° grado.Vediamo adesso come si calcolano i gradi di parentela, sia in linea retta che in linea collaterale.Nella linea retta, si contano tanti gradi quante sono le generazioni, con esclusione dello stipite. Ad esempio, padre e figlio, sono parenti di 1° grado, nonno e nipote sono parenti di 2° grado [nonno + padre + nipote = 3 – il nonno (quale stipite che non si conta) = 2°].

Gli affini in linea retta sono suoceri, genero e nuora

14

Page 17: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

15

Nella linea collaterale, i gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso lo stipite I primi cugini, quindi, sono parenti di quarto grado [dal figlio al padre (2) dal padre al nonno (3) dal nonno al figlio (4) dal figlio al nipote (5) - il nonno (stipite comune) = 4°].

Quanto ai fratelli, la legge distingue inoltre i consanguinei, gli uterini e i germani. I primi sono coloro che hanno in comune solo il padre, i secondi solo la madre, mentre i terzi sono figli della stessa madre e stesso padre.

Oltre alla parentela, è necessario fare una breve parentesi circa l’affinità, vincolo che si crea con i parenti dell’altro coniuge, anch’essa importante per la successione.Il metodo di calcolo dei gradi di affinità è identico a quello previsto per la parentela.

Pertanto, saranno affini di primo grado il suocero e il genero/nuora. Mentre saranno affini di secondo grado marito e fratelli della moglie.Gli affini dei coniugi, però, non sono affini anche tra loro; la moglie di mio fratello è, quindi, mia affine ma non è affine anche a mia moglie.

L’affinità non cessa con la morte di uno dei coniugi, ma tra affini non esistono diritti ereditari.

Si definiscono collaterali di secondo grado fratelli e sorelle

15

Page 18: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

16

Trisavo

Bisavo

Nonno

Genitore

De cuius Fratello

Zio

Nipote

II° cugino

Figliodel I° cugino

Abbiatico di nipote

Fratello del bisavo

I° cugino

Figlio del nipote

Prozio

Figlio del II° cugino

Abbiaticodel I° cugino

Altro abbiatico di nipote

Fratello del trisavo

Abbiatico del trisavo

Figlio

Abbiatico

Pronipote

Abnipote

4 6

64

5

6

6

5

4

3

2

3

4

5

6

53

2

1

1

2

3

4

IN LINEA RETTA IN LINEA COLLATERALE

QUADRO DEI GRADI DI PARENTELA FINO AL 6° GRADO

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

°

Page 19: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

17

COME SI DIVENTA EREDI?

Procediamo per step. Innanzitutto, legittima o testamentaria che sia, al momento della morte di un soggetto, si apre la sua successione.

Quanto al luogo, la legge prevede che si riferisca al domicilio del defunto, ossia il luogo in cui il soggetto aveva la sede principale dei suoi affari (mentre la residenza di una persona è il luogo in cui una persona ha la dimora abituale e coincide con il comune dove il soggetto è iscritto anagraficamente); il domicilio è quel luogo in cui questi ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.

La residenza può anche non coincidere con il domicilio.

Non è sufficiente essere convocati da un notaio o essere nominati in un testamento per diventare eredi. La legge infatti prevede degli step necessari per “acquisire” questa qualifica e lo fa soprattutto per tutelare coloro i quali si trovano in questa posizione.

All 'apertura della successione si individuano i chiamati all 'eredita’

Page 20: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

18

Primo step:

Per diventare eredi è necessario essere chiamati all'eredità. La chiamata può avvenire per testamento o per legge. Nel primo caso sarà stato direttamente il de cuius a nominare quel soggetto suo erede; nel secondo caso, che si verifica ove manchi, totalmente o parzialmente il testamento, è l'ordinamento stesso a “chiamare” gli eredi del defunto in base ai gradi di parentela precedentemente analizzati.

Secondo step:

L'eredità si acquista solo con l'accettazione. Tale diritto si prescrive in 10 anni dal giorno dell'apertura della successione (ossia da quando è avvenuta la morte). L'accettazione può essere espressa o tacita.

L'accettazione espressa può essere fatta dinanzi ad un notaio (atto pubblico) o dinanzi al cancelliere del Tribunale dove è stata aperta la successione, o per scrittura privata (trattasi di un documento scritto dal chiamato dall'eredità in cui si dichiara di accettare l'eredità).

L'accettazione tacita si verifica quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone la volontà di accettare, come ad esempio, il pagamento di debiti ereditari con denaro prelevato dal patrimonio ereditario.

18

L’eredita’ si acquista con l ’accettazione

Page 21: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

19

EREDE SÌ, MA NON PAGO I DEBITI DEGLI ALTRI

Questione difficile quella dei debiti ereditari. Non sono debiti da noi contratti, ma se accettiamo l’eredità, diventiamo tanto creditori quanto debitori.

Come fare ad evitare questo pericolo?

La legge prevede la possibilità di ac-cettare con beneficio d’inventario.

Con questo tipo di accettazione, l’erede non risponde con il proprio patrimonio dei debiti del de cuius e se nel patrimonio di quest’ultimo, i debiti superano i crediti, l’erede non è tenuto a pagarlo con i propri soldi ma solo con i soldi dell’eredità (con la conseguenza che l’erede risponde di eventuali passività solo nei limiti di quanto ereditato).

Pertanto, nel caso in cui abbiate dei dubbi sull’effettiva consistenza del patrimonio da ereditare, è bene chiedere l’accettazione con beneficio d’inventario.

19

Con il beneficio d 'inventario si evitano brutte "sorprese”

Page 22: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

20

DEVO PER FORZA DIVENTARE EREDE ?

Non è obbligatorio accettare l'eredità. Può accadere infatti che non vi sia attivo ereditario (tutti i beni che si possegono) e il patrimonio sia costituito solo da debiti. Ci possono essere anche delle motivazioni di natura familiare (ad esempio liti pregresse) che possono spingere un chiamato all'eredità a rinunciarvi.

Modalità tecniche

La rinuncia all'eredità è un atto formale con cui si manifesta la volontà di non accettare l'eredità. Come per l'accettazione, essa deve essere fatta dinanzi ad un notaio oppure dinanzi al Cancelliere del Tribunale in cui si è aperta la successione.

Dovrete allegare alla dichiarazione: Certificato di morte del defunto rilasciato da comune di residenza;

Copia del codice fiscale e del documento di identità del defunto;

Copia del codice fiscale e del documento d’identità valido del rinunciante;

Copia del testamento.

La procedura prevede il seguente costo: 1 marca da bollo da € 16,00; Imposta di registro da € 200,00 da pagare tramite F23

Page 23: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

21

I minori devono accettare obbligatoriamente con beneficio d 'inventario

LA SUCCESSIONE LEGITTIMA

La successione legittima è quella che si apre nel caso in cui il defunto non lasci un testamento oppure lasci un testamento che non contempla tutti i beni a lui appartenuti al momento della morte. In altri termini è la legge che stabilisce chi siano i possibili successori.

Gli eredi legittimi, ossia coloro ai quali si trasferisce l’eredità, sono il coniuge, i discendenti, i fratelli e le sorelle, gli ascendenti, i parenti fino al sesto grado ed infine, lo Stato.

Se tutte queste categorie sono compresenti al momento della morte del de cuius, non è detto che riceveranno l’eredità.Più precisamente la legge vuole che la categoria “precedente” escluda quella “successiva” (principio di gradualità).

Ad esempio, la presenza di un figlio (parente in linea retta di 1° grado esclude la successione del nipote (parente in linea retta di 2° grado).

Vediamo nel dettaglio come si sviluppa la rete successoria: al de cuius succedono per legge: il coniuge, i propri figli; se il de cuius non lascia né coniuge, nè discendenti, né fratelli o sorelle,

Page 24: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

22

né discendenti di questi (che erediterebbero per rappresentazione a questi ultimi), a lui succedono il padre o la madre in parti uguali; se mancano anche i genitori, succedono gli ascendenti (nonni o bisnonni);

se chi muore non lascia prole, nè coniuge, né genitori o altri discendenti, succedono i propri fratelli in parti uguali (salvo le distinzioni tra fratelli unilaterali e germani);

in mancanza di tutte queste categorie, l’eredità è devoluta allo Stato.

Qualora vi sia la presenza di più parenti dello stesso ordine e dello stesso grado, questi concorrono tutti alla successione in parti uguali; ad esempio, in presenza di più figli, questi riceveranno la stessa quantità di eredità perché appartengono alla stessa categoria di successibili.

Si faccia attenzione! Per poter ereditare, i parenti devono essere in vita al momento in cui si apre la successione.Nel caso in cui il primo chiamato muore nel corso della successione, gli eredi di quest’ultimo subentrano al loro ascendente

Ad esempio: Il sig. Paolo muore lasciando i figli Marco e Giulia nonché i nipoti Viola e Luigi nati dal figlio Michele premorto, ed i nipoti Luca, Stefano e Giovanni, nati dal figlio Daniele, anch’esso premorto.L’eredità di Paolo viene suddivisa in modo tale da assegnare 1/4 a Marco e Giulia (che succedono per diritto proprio) ripartendo

22

Page 25: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

23

1/4 spettante a Michele tra i suoi figli Viola e Luigi e quello spettante a Daniele tra i suoi figli Luca, Stefano e Giovanni (che succedono per rappresentazione).

LA SUCCESSIONE NECESSARIA E TESTAMENTARIA

E se volessimo nominare come erede un nostro amico o comunque una persona che non fa parte della nostra famiglia?

Vogliamo, in sostanza, che il nostro patrimonio venga diviso in una maniera diversa da quella prevista dalla legge. Lo strumento più adeguato è il testamento.Prima però di imparare assieme come redigerlo, dobbiamo precisare una cosa fondamentale!

La legge limita la volontà testamentaria ma nell’interesse supremo della famiglia.

Questo significa che vi sono infatti alcuni familiari (vale a dire i legittimari, cioè coniuge, figli, e in mancanza di questi, gli ascendenti) che hanno sempre diritto ad una quota di eredità, perché si presume abbiano contribuito a costruire il patrimonio del disponente e meritano di essere tutelati in sua assenza.

Le tabelle (a pagg. 24-27) potranno aiutare il lettore nella comprensione delle quote riservate agli eredi, sia singolarmente che in concorso fra di loro.

Se mancano le “volontà " decide il codice civile

Page 26: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

24

Le quote stabilite nelle tabelle indicate sono quelle che la legge necessariamente assegna a ciascu-na delle persone strettamente indicate; vale a dire che in nessun caso possiamo lasciare in eredità meno di quello che è previsto. Ciò significa che nel testamento, il disponente (ossia colui che dispone della sua eredità) può attribuire la quota disponibile a chiunque ma deve rispettare le quote riservate ai legittimari.

Ribadiamo che in mancanza di testamento, sarà la legge ad individuare gli eredi attraverso la successione legittima.

! Legittimi e Legittimari

I “legittimi” sono coloro che succedono al defunto qualora questi non lasci un testamento (si chiamano legittimi perché individuati dalla legge, in assenza di una indicazione testamentaria). In pratica, gli eredi legittimi sono coloro ai quali si sarebbe devoluta l’eredità in assenza di testamento. Sono eredi legittimi il coniuge, i figli e i parenti entro il 6° grado.

I legittimari sono invece coloro i quali hanno comunque diritto alla successione necessaria, cioè ad una quota del patrimonio e sono: il coniuge, i figli ed in assenza dei figli i genitori. Precisamente: coniuge, discendenti e gli ascendenti.Gli eredi legittimi ricomprendono quindi i legittimari, se esistenti.

Page 27: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

25

La dichiarazione di accettazione conil beneficio d 'inventario deve essere precedutao seguita dall 'inventario di tutti i beni

25

Page 28: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

26

Se chi muore lascia Quota di eredità spettante

Coniuge Tutta

Coniuge e 1 figlio 1/2 al coniuge1/2 al figlio

Coniuge e 2 o più figli 1/3 al coniuge2/3 da dividersi in parti uguali tra i figli

Coniuge e fratelli e/o sorelle

2/3 al coniuge1/3 da dividersi in parti uguali tra le sorelle e i fratelli germani (entrambi i genitori in comune)In caso di fratelli sia germani sia uni-laterali (un solo genitore in comune), a quelli unilaterali spetta la metà della quota che spetta a ciascuno dei germani

Coniuge e un nipote 2/3 al coniuge1/3 al nipote

Coniuge ed entrambi i genitori

2/3 al coniuge1/6 al padre1/6 alla madre

Coniuge e un solo genitore

2/3 al coniuge1/3 al genitore

Coniuge e genitori o altri ascendenti e fratelli e/o sorelle

2/3 al coniuge1/12 ai fratelli e/o sorelle (da dividersi in parti uguali tra tutti)

Coniuge separatoCui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato.Cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato

Stesse quote spettanti al coniuge non separato.

Assegno vitalizio, se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto

QUANDO NON C’È IL TESTAMENTO QUANDO NON C’È IL TESTAMENTO

Page 29: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

27

QUANDO NON C’È IL TESTAMENTO QUANDO NON C’È IL TESTAMENTO

Se chi muore lascia Quota di eredità spettante

Coniuge divorziato Nessun diritto ereditario.Può richiedere un assegno vitalizio, se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto

1 figlio Tutta

2 o più figli Suddivisione in parti uguali

1 figlio o 2 nipoti (figli di un secondo figlio morto prima dei genitori)

1/2 al figlio1/4 al primo nipote1/4 al secondo nipote

Padre e madre 1/2 al padre1/2 alla madre

Un genitore soltanto Tutta

Nonni paterni e nonni materni o altri ascendenti

1/2 agli ascendenti paterni1/2 agli ascendenti materni(Se nella linea paterna o materna c’è solo un ascendente, a questi va ugualmente metà dell’eredità)

Nonni e bisnonniSenza coniuge nè figli, geni-tori, fratelli e/o sorelle o loro discendenti

Tutta al nonno o ai nonni superstiti, in quanto l’eredità è devoluta all’ascendente di grado più vicino senza distinzione di linea

Coniuge e genitori 1/3 ai genitori2/3 al coniuge

Altri parenti Tutti ai parenti più prossimi di grado, senza distinzione di linea: in caso di più parenti dello stesso grado, si suddivide in parti uguali; se non ci sono parenti entro il VI grado, l’eredità va allo Stato

Page 30: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

28

Se chi muore lascia Quota del patrimonio

di riserva disponibile

1 solo figlio(quando manca il coniuge)

1/2 1/2

2 o più figli(quando manca il coniuge)

2/3 1/3

Ascendenti legittimi(se chi muore non lascia nè figli nè coniuge)

1/3 2/3

Coniuge*(in mancanza di figli e ascendenti)

1/2 1/2

Coniuge* e 1 figlioA favore del coniuge 1/3A favore del figlio 1/3Quota disponibile 1/3

Coniuge* e 2 figli

Ai figli complessivamente 1/2

Al coniuge 1/4Quota disponibile 1/4

Coniuge* e ascendenti legittimi, in assenza di figli e discendenti

A favore del coniuge 1/2

A favore degli ascendenti legittimi 1/4

Quota disponibile 1/4

QUANDO C’È IL TESTAMENTO QUANDO C’È IL TESTAMENTO

Page 31: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

29

Se chi muore lascia Quota del patrimonio

di riserva disponibileConiuge separato

Cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato (in mancanza di figli e ascendenti)

1/2 1/2

Cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge decedeuto

Assegno vitalizio

Tutta

Altri parenti Nessuno Tutta

(*) al coniuge sono inoltre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni

QUANDO C’È IL TESTAMENTO QUANDO C’È IL TESTAMENTO

29

La legge stabilisce a priori le quote per gli eredi

Page 32: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

30

L’ ESPERTO RISPONDE

Come si calcola la quota riservata e quella disponibile di un patrimonio ereditario?

Per conoscere questi dati bisogna fare questa semplice operazione: verificare e quantificare il patrimonio lasciato in eredità (c.d. relictum) al momento della morte; a questo valore, dobbiamo sottrarre i debiti (debitum); infine, aggiungere le donazioni, in beni o denaro, fatte a chiunque durante la vita del de cuius (donatum).

Sul patrimonio così formato, si può calcolare la quota disponibile. Un piccolo esempio potrà rendere più chiara l’operazione. Ipotizziamo che un soggetto muoia e lasci beni che alla sua morte valgono € 120.000,00, debiti per € 20.000,00 e abbia fatto donazioni per € 60.000,00.

Nel testamento, il disponente (de cuius) ha assegnato ad un suo amico alcuni beni per un valore pari ad € 40.000,00.Sulla base di quanto già detto, proviamo a fare la riunione fittizia dei beni:

€ 120.000,00 - € 20.000,00+ € 60.000,00=

_____________

€ 160.000,00

Su tale valore, dobbiamo calcolare la quota riservata e quella disponibile. Immaginiamo che il nostro de cuius abbia un solo figlio. La legge prevede metà del patrimonio sarà del figlio, mentre l’altra metà è completamente a

Page 33: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

RACCONTIAMOCI UNA STORIA

31

disposizione del testatore.Nel nostro caso la quota riservata e quella disponibile sono ciascuna pari ad € 80.000,00 (€ 160.000,00 / 2).

Dobbiamo precisare che il testa-tore ha già fatto in vita donazioni per un valore pari ad € 60.000,00 e ha disposto nel suo testamen-to altri € 40.000,00 in favore del suo amico, per un totale di € 100.000,00.

In base ai calcoli fatti poc’anzi, il nostro de cuius poteva disporre di € 80.000,00 (quota disponibile).

Questo significa che è stata lesa la quota di riserva spettante al figlio per la somma di € 20.000,00.

Come faccio a sapere se un erede ha accettato con beneficio d’inventario?

Si può verificare nel Registro delle Successioni che è pubblico. Sarà sufficiente fare apposita richiesta presso il Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, ossia l’ultimo domicilio del defunto.

Inoltre, se tra i beni dell’eredità ci sono anche degli immobili, l’accettazione beneficiata va trascritta presso la conservatoria dei Registri Immobiliari.

Page 34: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PAGINA

IL TESTAMENTO 33

CHI PUÒ REDIGERE TESTAMENTO 36

CHI PUÒ RICEVERE PER TESTAMENTO 36

DONARE: ANTICIPARE LA SUCCESSIONE 38

COSA POSSO DONARE? 30

L’ESPERTO RISPONDE 42

Page 35: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

33

IL TESTAMENTO

Conviene fare testamento?Non esiste una risposta che valga in maniera assoluta. Senza alcun dubbio è una delle facoltà che la legge italiana riserva ai propri cittadini, pur nel rispetto delle quote legittime, sebbene sia poco conosciuta. Difatti solo il 5% delle successioni sono fatte tramite testamento.

Molte persone sostengono che si tratti di uno strumento riservato a patrimoni ingenti o che sia costoso perché costretti ad affidarsi ad un notaio. Al contrario, vi sono persone che del testamento ne fanno un abuso, lasciando semmai un testamento a casa e un altro fatto dal notaio, facendo così insorgere liti tra gli eredi e caos nella divisione dei beni.Insomma, prima di utilizzare questo strumento è opportuno

Successioni: testamento e donazioni a confronto

Il testamento è un atto di liberalita’

33

Page 36: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

34

conoscerne le caratteristiche fondamentali per evitare impugnazioni e semmai farvi assistere dal un professionista di fiducia per evitare almeno le trappole più comuni e che il vostro testamento venga dichiarato nullo.

Tutti quanti abbiamo sentito parlare di testamento, ma nello specifico pochi sanno come si redige e delle accortezze che vanno adottate per questo importante documento.

Innanzitutto il testamento è un documento con cui si può disporre di tutto o parte dei propri beni per il momento successivo alla propria morte. É un atto: personalissimo: può essere fatto solo dal de cuius. É nullo quel testamento con il quale il testatore attribuisce ad una terza persona la scelta dell’erede e/o delle quote da attribuire;

revocabile: il de cuius può sempre modificare il testamento;

formale: la legge indica le diverse forme in cui può essere redatto il testamento; regola comune è la forma scritta. Pertanto è nullo il testamento orale.

Il testamento può essere:

olografo: scritto di pugno dal testatore su di un foglio e da lui datato e sottoscritto; sebbene non sia obbligatorio, si consiglia di depositare il testamento presso uno studio notarile o altro professionista di vostra fiducia, per evitare lo smarrimento e garantirne la conservazione. Si suggerisce inoltre di fare 2 fotocopie, con indicazione del professionista presso cui è stato depositato il testamento, di cui una per l’invio al beneficiario e l’altra da riporre in un luogo sicuro.

pubblico: redatto da un notaio alla presenza di due testimoni e sottoscritto dal testatore;

Page 37: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

35

segreto: si compone di due atti; la scheda testamentaria e l’atto di ricevimento. Con la prima il testatore redige il testamento; esso può essere scritto dal testatore o da un terzo. Nel primo caso, esso deve essere sottoscritto da lui alla fine delle disposizioni; se è scritto in tutto o in parte da altri, o se è scritto al computer o altri mezzi, deve essere sottoscritto dal testatore a metà di ogni foglio. L’atto deve essere consegnato in busta sigillata ad un notaio alla presenza di due testimoni; di tale operazione, il notaio redige un verbale definito appunto atto di ricevimento, sottoscritto dal notaio, testatore e testimoni. La data del testamento segreto è quella della data dell’atto di ricevimento.

Come già anticipato, con il testamento, possiamo attribuire la parte disponibile del nostro patrimonio anche a chi non fa parte della nostra cerchia di familiari stretti (c.d. legittimari).Come ricorderete, il patrimonio ereditario si divide in parte indisponibile e parte disponibile. La legge impone che quote determinate siano devolute ai parenti più stretti (parte indisponibile) mentre, per la parte disponibile, il testatore ha completa autonomia.

In questo caso, se ad esempio volessimo destinare il nostro patrimonio ai poveri o altri bisognosi, la legge lo consente ma dovremo indicare in maniera specifica l’ente che se ne occupa.

Sempre in tema di testamento, le legge consente la possibilità di nominare eredi anche chi non è ancora stato concepito (nella successione legittima non è possibile). Unica condizione che l’ordinamento impone è che sia figlio di persona vivente al momento della morte del testatore.

Page 38: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

36

CHI PUÒ REDIGERE TESTAMENTO

Tutti coloro i quali hanno la capacità di disporre del proprio patrimonio, possono redigere testamento. Tale capacità deve essere presente al momento della redazione del l’atto e non necessariamente al momento della morte.

Ci sono tuttavia dei casi specifici in cui la legge impedisce a determinati soggetti di “fare testamento”:• i minori di 18 anni;• gli interdetti, ossia chi è stato

interdetto per infermità di mente o per provvedimento dell’Autorità Giudiziaria;

• tutti gli altri soggetti che nel momento in cui hanno redatto il testamento erano incapaci di intendere e di volere (stati di ubriachezza o alterazioni di altro genere).

CHI PUÒ RICEVERE PER TESTAMENTO

La legge individua delle categorie di persone che per diversi motivi non possono ricevere per testamento:• il notaio che riceve lo stesso testamento

e i testimoni che assistono alla firma presso il notaio ricevente;

• l’interprete che sia intervenuto durante la redazione dell’atto;

• gli indegni.

36

Page 39: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

37

! L’indegnità

Si tratta di una situazione che determina incompatibilità tra il chiamato all’eredità e il defunto, a causa di un fatto commesso dal primo a danno del secondo che lo esclude dalla possibilità di esser erede. La legge individua dei casi specifici di indegnità che possono suddividersi in:1. Atti gravi contro la persona fisica del de cuius o del coniuge o di un

ascendente o discendente di questi (ad esempio l’omicidio);2. Atti gravi compiuti contro la personalità morale del de cuius o del

coniuge o di un ascendente o discendente di questi (ad esempio calunnia);

3. Atti gravi contro la libertà di testare (ad esempio aver formato un testamento falso).

37

Chi è incapace di intendere e di volerenon può redigeretestamento

Page 40: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

38

DONARE: ANTICIPARE LA SUCCESSIONE

E se volessimo dare i nostri beni senza dover aspettare l’apertura del testamento?Può accadere, infatti, che i nostri figli e persone più care necessitino di aiuto e sostegno economico quando siamo ancora in vita e attendere, potrebbe non avere molto senso.

La donazione può essere un ottimo strumento per raggiungere questa finalità.Donare un bene significa anche anticipare gli effetti di un testamento, sebbene si tratti di due istituti giuridici differenti tra loro.Così come per il testamento, anche la donazione richiede alcune formalità, senza le quali l’atto non è valido.

La legge richiede che la donazione si rediga dinanzi al notaio e alla presenza di due testimoni. Il notaio, quale pubblico ufficiale, ha il compito di verificare la reale volontà di chi dona e di chi riceve e soprattutto che l’atto sia conforme alla legge; la presenza dei testimoni ha finalità di controllo sul donante e per far si che questi rifletta sulle conseguenze dell’atto che sta per compiere (si sta spogliando di uno o più beni).

Tutte queste formalità non sono invece necessarie quando doniamo un bene di modico valore; in questo caso, la sola consegna del bene rende l’atto valido. É evidente che questo requisito vari in relazione al patrimonio del donante (se donate un monile ad un vostro nipote, non

Sono nulli gli accordi con cui si dispone della propria successione

Page 41: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

39

sarà necessaria la forma dell’atto pubblico; se il monile vale quanto un immobile, sarà necessaria ogni formalità che la legge prescrive).

Attenzione! Oltre a queste formalità è necessario anche che colui che riceve manifesti l’accettazione della donazione.

COSA POSSO DONARE?

L’oggetto della donazione dovrà essere possibile, lecito determinato o determinabile. É possibile quella donazione che abbia ad oggetto una cosa fisica, esistente e non di fantasia. É lecita quando non è contraria alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume (sarà nulla la donazione che abbia ad oggetto sostanze stupefacenti).

É inoltre necessario che il bene sia determinato nei suoi elementi fondamentali o che sia possibile individuarlo (la disposizione “ti dono uno dei miei appartamenti in Via de Rossi” renderà nulla la donazione poiché non è determinato l’oggetto).

Fate quindi molta attenzione quando decidete di procedere alla donazione di un bene. Tuttavia, la presenza del notaio vi aiuterà a specificare ciò che state per donare.

Page 42: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

40

LE DONAZIONI E LE SUCCESSONI: COSA C’È DA SAPERE

Se, per esempio il defunto ha predisposto in vita delle donazioni a figli e al coniuge, la legge presume che si tratti di un anticipo sulla futura successione. Per tali motivi, questi soggetti dovranno conferire, al momento dell’apertura della successione, quanto ricevuto in donazione quando era in vita il de cuius per verificare se siano state rispettate le quote che la legge attribuisce a costoro.Se un erede ha ricevuto in donazione la casa dove abita, il valore di questa dovrà essere aggiunta a quello della massa ereditaria (tutta la ricchezza del de cuius) e, se ha ricevuto una quota maggiore di quella che la legge gli riserva tanto da ledere i diritti degli altri legittimari, dovrà pagare una compensazione agli altri coeredi, salvo diversa pattuizione.Si tratta della collazione dell’eredità, istituto giuridico che obbliga i figli, i loro discendenti, e il coniuge del defunto a conferire, cioè a dare, alla massa ereditaria tutti i beni che gli sono stati donati dal de cuius mentre era in vita. Lo scopo è quello di evitare l’alterazione delle quote tra gli eredi.

ESEMPIO

Mario ha due figli, Marco e Giulia. A Marco ha donato € 20.000,00. Alla sua morte, Mario ha lasciato un patrimonio di € 100.000,00 e nel suo testamento ha stabilito che a Giulia spetti 2/3 del patrimonio e Marco 1/3.

Per stabilire se sono state rispettate le quote che la legge prevede, agli € 100.000,00 lasciati, vanno aggiunti € 20.000,00 della donazione a Marco. Pertanto il patrimonio di Mario su cui calcolare le quote spettanti ai due figli sarà pari ad € 120.000,00, che, sulla base del testamento, sarà pari ad € 40.000,00 per Marco ed € 80.000,00 a Giulia.

40

Page 43: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

41

! Azione di riduzione e di restituzione

Nella parte dedicata alla successione legittima e testamentaria, abbiamo visto che il legislatore tuteli particolari categorie di familiari, i legittimari (coniuge, figli e ascendenti del defunto), riservando loro una quota di eredità detta legittima della quale non possono essere privati per volontà del defunto, sia che sia stata espressa in un testamento o eseguita in vita tramite donazioni.

Nel caso in cui ciò dovesse accadere, il legittimario può agire in giudizio con l'azione di riduzione (può farlo entro 10 anni dall'apertura della successione).

Con tale azione il legittimario si rivolge al Giudice chiedendo che al donatario venga ridotta la sua donazione per reintegrare la sua quota.Se il donatario ha però ceduto il bene a terzi e non abbia proprie sostanze, il legittimario leso potrà chiedere ai successivi acquirenti (del bene donato) la restituzione, attraverso la c.d. azione di restituzione.

Tuttavia il terzo acquirente può liberarsi dall’obbligo di restituire in natura le cose donate pagando l’equivalente in denaro.

Come è possibile tutelarsi?

La legge, per garantire una serena e libera circolazione dei beni, ha previsto che l’azione di restituzione può essere intrapresa dal legittimario leso nel limite massimo di 20 anni dalla trascrizione della donazione.

Trascorso questo lasso temporale, la donazione non corre alcun rischio.

Page 44: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

42

L’ ESPERTO RISPONDE

Con mio marito, abbiamo redatto un testamento in cui ognuno ha disposto dei propri beni a favore dell’altro. É corretto?

Si tratta del c.d. testamento reciproco considerato nullo dalla legge. Il testamento è un atto esclusivo del suo autore. Tuttavia è ben possibile che i coniugi possano realizzare l’effetto voluto, ma dovranno redigere due testamenti diversi.

Mio figlio minorenne è stato nominato erede da un mio caro amico. Come dobbiamo comportarci?

I minori, assieme ad altre categorie di soggetti individuati dalla legge, non possono accettare l’eredità se non per il tramite del loro rappresentante legale (in questo caso, il genitore) e autorizzazione del giudice tutelare. A ciò aggiungasi che l’accettazione dovrà avvenire con “beneficio d’inventario”. In tal modo l’erede risponde dei debiti del de cuius ma entro i limiti di quanto ricevuto, senza alcun esborso personale.

Mia moglie, interdetta dal Tribunale di Milano dal 2000, è venuta a mancare nel gennaio del 2015 lasciando un testamento olografo. É valido?

Gli interdetti, assieme ad altre categorie di soggetti individuati dalla legge, non posso fare testamento perché incapaci di provvedere alle proprie sostanze. In tal caso, il testamento sarà impugnabile da chiunque vi abbia interesse e sarà efficace fin quando non ne venga pronunciato l’annullamento.

Page 45: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

TESTAMENTO E DONAZIONI A CONFRONTO

43

Sono vedovo e ho un figlio minorenne. Per questo motivo, nel testamento che ho redatto, ho indicato mia sorella come persona di fiducia che dovrà occuparsi di lui in mia assenza. É possibile fare questa disposizione?

Nel testamento è possibile inserire anche disposizioni di natura non patrimoniale, come la nomina di un tutore. In tal caso, il Giudice Tutelare, senza essere limitato nella propria discrezionalità, sarà comunque obbligato a tenere conto di tale investitura.

Oltre alla nomina di un tutore, nel testamento, quanto al suo contenuto atipico, si potrà riabilitare l’indegno o ancora effettuare le c.d. “disposizioni a favore dell’anima” (si tratta di esecuzione di suffragi e atti di culto in favore dell’anima del de cuius o di altra persona).

Se il testatore desidera che siano correttamente eseguite le sue volontà, può nominare un esecutore testamentario, ovvero una persona di fiducia incaricata di verificare che siano eseguite le volontà scritte nel testamento. Può essere anche lo stesso professionista che si occupa della conservazione del testamento.

Voglio donare a mio nipote un’automobile che devo acquistare tra due mesi. Posso redigere l’atto di donazione?

No. La legge non consente la donazione di beni futuri, ossia che non sono ancora di proprietà del donante. Una donazione così fatta è pertanto nulla.

Page 46: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PAGINA

REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA E DIRITTI SUCCESSORI 48 COMUNIONE DEI BENI 48

SEPARAZIONE DEI BENI 49

DIRITTI E DOVERI DEI CONIUGI 50

LA POSIZIONE “FORTE” DEL CONIUGE SUPERSTITE 52

IL CONVIVENTE E I DIRITTI SUCCESSORI 55

L’ESPERTO RISPONDE 57

Page 47: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

45

Abbiamo visto che quando parliamo di successioni ed eredità, facciamo sempre riferimento alla famiglia. Secondo i dati Istat le strutture familiari sono mutate.

Alla luce dell’ultimo censimento (2011) sono aumentate le famiglie monogenitore, le coppie senza figli e quelle non coniugate, le cosiddette coppie di fatto, con notevole diminuzione della famiglia tradizionale, quella formata da padre, madre e bambini. A questi dati se ne aggiunge un altro non meno importante: l’aumento dei divorzi e delle separazioni.

Uno scenario che si ripercuote nell’ambito del diritto successorio e che è doveroso conoscere.

Difatti, i diritti successori per il divorziato sono diversi dal coniugato, così come i fratelli vantano posizioni ereditarie diverse rispetto ai coniugi.

La famiglia prima di tutto

4545

Page 48: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

46

Sono possibili diverse strutture familiari che determinano differenti impatti nella trasmissione ereditaria. Analizziamo le conseguenze dello stato civile rispetto al diritto successorio.

Il single è quel soggetto che non è legato da vincolo matrimoniale (rientra in tale categoria chi non ha mai contratto matrimonio civile, il divorziato e il vedovo). Per il single, in relazione alla sua successione, è necessario verificare la presenza di discendenti; i figli e i nipoti, in assenza di testamento sono gli unici eredi legittimi. In mancanza di discendenti, subentrano gli ascendenti, i quali sono chiamati a succedere, in parti uguali, i genitori (in parti uguali) o il genitore sopravvissuto. Se siete single e non avete alcun parente fino al 6° grado, la vostra eredità andrà allo Stato. Se non volete questo tipo di destinazione, rivolgetevi al vostro per conoscere quali soluzioni adottare.

Il convivente è quel soggetto che non è mai stato spostato, o che è divorziato, e convive con un compagno/a come fossero una famiglia. Tale unione, pur non essendo fondata sul matrimonio, è caratterizzata dalla stabilità della convivenza, dall’assistenza e collaborazione reciproca. Al convivente, la legge non riconosce alcun diritto successorio. Uno tra gli strumenti messi a disposizione dalla legge è il testamento.

Il coniugato è quel soggetto che è legato da vincolo matrimoniale con un’altra persona di sesso diverso. Indipendentemente da eventuali disposizioni testamentarie, il coniuge erediterà sempre parte del patrimonio dell’altro, la cui misura non potrà mai essere ridotta, nemmeno

Page 49: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

47

dal de cuius (c.d. quota indisponibile), a cui si aggiunge il diritto su abitazione ed uso sui mobili di cui è corredata la casa coniugale.Per il coniugato è necessario anche conoscere il regime patrimoniale adottato in costanza di matrimonio. A seconda del regime prescelto, comunione o separazione dei beni, la legge indica a chi appartengono i beni durante il matrimonio e in caso di scioglimento di quest’ultimo, anche in caso di decesso, come vengono ripartiti.

Per il coniuge separato è necessario distinguere tra separazione con addebito o senza addebito. Nel primo caso, il coniuge a cui sia stata addebitata la separazione ha diritto solo ad un assegno vitalizio se al momento della morte dell’altro coniuge godeva degli alimenti. Nel secondo caso, il separato è equiparato, quanto ai diritti successori, al coniuge non separato. La separazione non comporta lo scioglimento, ma solo una minore intensità del vincolo matrimoniale.

Il divorziato perde ogni diritto ereditario e non può partecipare alla successione del suo ex coniuge, perché con la sentenza di divorzio cessa il vincolo coniugale. Tuttavia, se con la sentenza di divorzio, gli è stato riconosciuto un assegno divorzile, il superstite potrà richiederlo e sarà a carico degli eredi del defunto.

Per evitare questo genere di richieste, sarà suf-ficiente liquidare l’ormai ex coniuge, al momen-to di divorzio, attraverso la corresponsione in un’unica soluzione dell’assegno divorzile.

Page 50: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

48

REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA E DIRITTI SUCCESSORI

Nel momento in cui ci sposiamo dobbiamo anche decidere che regime patrimoniale vogliamo adottare: comunione legale dei beni o separazione. Se non facciamo alcuna scelta, la legge applica automaticamente la comunione legale.

A seconda del regime prescelto, la legge indica a chi appartengono i beni durante il matrimonio e in caso di scioglimento di quest’ultimo, anche in caso di decesso, come vengono ripartiti.

COMUNIONE DEI BENI

I beni acquistati durante il matrimonio insieme o individualmente, ivi incluse le aziende gestite e costituite dopo il matrimonio e gli incrementi e gli utili delle aziende gestite da entrambi i coniugi ma appartenente ad uno solo di essi, entrano a far parte di un unico patrimonio comune ai due coniugi, i quali, indipendentemente dall’apporto reale, ne sono proprietari esattamente al 50%.

I beni acquistati prima del matrimonio e quelli personali acquisiti da un coniuge per successione o donazione e quelli acquistati, reinvestendo il ricavato dalla vendita di beni personali, sono invece esclusi dalla comunione.

48

Il regime patrimoniale legale è costituito dalla comunione dei beni

Page 51: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

49

SEPARAZIONE DEI BENI

Innanzitutto la separazione dei beni non deve confondersi con la separazione dei coniugi, che costituisce un momento di crisi della coppia. La separazione dei beni è un regime patrimoniale alternativo alla comunione. I coniugi possono scegliere, al momento del matrimonio o anche successivamente che regime adottare.

Con la separazione dei beni, ciascun coniuge rimane esclusivo titolare dei beni di sua proprietà e anche di ogni acquisto fatto in costanza di matrimonio. Oltre al diritto di proprietà, il coniuge ha diritto di amministrare il suo patrimonio senza alcuna ingerenza da parte dell’altro coniuge. Anche in questo caso, l’obbligo di contribuzione, collaborazione e aiuto reciproco è imprescindibile perchè derivante dal vincolo matrimoniale.

In regime di comunione legale dei beni, cadono in successione il 50% dei beni oggetto della comunione e il 100% dei beni personali del defunto.Nel caso della separazione, l’intero patrimonio cade in successione (perchè tutti i beni vengono considerati personali).

EFFETTI REGIMI PATRIMONIALI E SUCCESSIONE

COMUNIONE DEI BENI SEPARAZIONE DEI BENI

La comunione dei beni si scioglie al momento della morte di uno dei coniugi e per l’effetto, ricadranno in successione il 50% dei beni in comunione tra i coniugi e il 100%

dei beni personali del defunto.

L’intero patrimonio del de cuius cadrà in successione

(questo perché tutti i beni acquistati durante il matrimonio si

intendono personali).

Page 52: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

50

DIRITTI E DOVERI DEI CONIUGI

Indipendentemente dal regime patrimo-niale adottato (comunione o separazione dei beni), con il matrimonio marito e mo-glie acquistano gli stessi diritti e assu-mono i medesimi doveri.

Oltre all’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e alla coabitazione, i coniugi sono tenuti a collaborare nell’in-teresse della famiglia e a contribuire, ciascuno in relazione alle proprie sostan-ze e alla propria capacità di lavoro pro-fessionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia. Ma cosa accade in caso di crisi del rap-porto coniugale?La crisi può essere temporanea o de-finitiva: separazione nel primo caso, divorzio nel secondo.

Con la separazione, i coniugi non mettono fine al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono gli effetti nell’attesa che ci sia una riconciliazione oppure il provvedimento di divorzio.

Durante la separazione l’obbligo di assistenza materiale non cessa, ma si trasforma, per il coniuge più forte, nell’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento eventualmente previsto dal giudice.

Con il divorzio, viene invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili.

Page 53: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

51

Di conseguenza vengono meno gli effetti del matrimonio e i doveri di solidarietà e assistenza, tipici del vincolo coniugale, salvo gli obblighi nei confronti dei figli nati dal matrimonio.

Sia con la separazione che con il divorzio, il giudice può stabilire a carico del coniuge “più forte” il versamento dell’assegno di alimenti a carico dell’altro che versi in stato di bisogno e sia incapace di procurarsi adeguati redditi al suo sostentamento.

Molto più ampio nel suo contenuto, è invece l’assegno di mantenimento che invece sostiene economicamente il coniuge beneficiario ed è finalizzato a garantire le stesse condizioni di vita avute durante il matrimonio. Di regola, l’assegno di mantenimento viene corrisposto periodicamente (ogni mese) ma è anche possibile richiedere che venga versato in un’unica tranche.

Una breve precisazione: prima del 2012, nel nostro ordinamento, il rapporto di filiazione veniva distinto a seconda che i figli fossero nati fuori o dentro il matrimonio: rispettivamente figli naturali e legittimi.

Con la riforma del 2012 (legge n.219/2012) questa distinzione è stata eliminata.

La famiglia è una formazione sociale cheproduce e distribuisce ricchezza

Page 54: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

52

LA POSIZIONE “FORTE” DEL CONIUGE SUPERSTITE

Analizziamo in dettaglio la po-sizione del coniuge superstite che rimane il soggetto più tutelato tra gli eredi necessari.

Il coniuge è un erede legittimario; questo significa che, indipendentemente da quello che dispone il testatore, questi riceverà una quota prestabilita, la cui misura è fissata dalla legge, variabile in relazione al concorso di figli. Se è unico erede, egli avrà diritto a metà del patrimonio.

La perdita del coniuge, oltre a costituire un indubbio momento critico nella vita di coppia e personale, costituisce anche una privazione di natura economica.

La legge (art. 540 del codice civile “Diritto di abitazione ed uso”) proprio per venire incontro al coniuge superstite, prevede che egli possa continuare ad abitare nella casa familiare utilizzando anche i beni di cui è corredata, indipendentemente dalla quota di eredità.

In tal modo, il coniuge non dovrà subire l’ulteriore disagio di cercare un’altra abitazione e allontanarsi dalla casa condivisa con il defunto.

Al coniuge sono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredono

52

Page 55: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

53

Si precisa che tale diritto è garantito solo al coniuge e non anche al convivente (la legge garantisce solo il subentro nella titolarità nel caso di contratto di locazione).

Anche il coniuge separato non potrà beneficiare di tale diritto, il cui presupposto è la convivenza stabile ed effettiva.

Cessando questa, l’abitazione perde la sua caratteristica di luogo di organizzazione della vita familiare.

La pensione di reversibilità, quale quota parte del trattamento previdenziale che spetta ad uno dei coniugi al momento della morte dell’altro, si giustifica con la necessità di tutelare i bisogni della famiglia rimasta priva di reddito (o di una parte di esso).

Essa viene erogata dall’INPS a favore del coniuge anche separato (se il tribunale ha decretato il diritto agli alimenti) o, in casi particolari, anche divorziato.

Quest’ultimo potrà beneficiarne alle seguenti condizioni: se non ha contratto nuove nozze; se il rapporto di lavoro era antecedente alla sentenza di divorzio;

se è titolare di un assegno divorzile periodico.

La pensione di reversibilità è un

trattamento di natura economica

previdenziale, in favore dei superstiti del

lavoratore assicurato o pensionato

53

Page 56: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

54

A quanto ammonta la pensione di reversibilità? Come posso richiederla?

Il diritto alla pensione di reversibilità decorre dal mese successivo alla data del decesso del pensionato o dell’assicurato, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda di pensione. Gli aventi diritto dovranno fare apposita istanza, corredata di apposita documentazione, agli Uffici INPS, direttamente o per il tramite del Patronato, ovvero on line direttamente dal portale INPS.

Quanto alla misura, bisogna distinguere tra:

CONIUGE NON DIVORZIATO CONIUGE DIVORZIATO

• Coniuge senza figli: 60% della pensione;

• Coniuge con un figlio: 80% della pensione;

• Coniuge con due figli: 100% della pensione

Le somme percepite dal divorziato sono pari al 40% delle misure spettanti al coniuge (non divorziato) e proporzionato agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio.

Nel caso di concorso tra divorziato e nuovo coniuge, la quota del tratta-mento pensionistico è attribuita dal Tribunale tenendo conto della dura-ta dei rispettivi rapporti patrimoniali e dello stato di bisogno degli aventi diritto.

Page 57: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

55

IL CONVIVENTE E I DIRITTI SUCCESSORI

In precedenza abbiamo già analizzato il notevole aumento delle coppie di fatto in Italia. Nonostante ciò, la legge non ha ancora provveduto a tutelare queste “nuove” famiglie, che si caratterizzano per la convivenza stabile e non occasionale.I conviventi, però, dispongono di un “nuovo” strumento: i contratti di convivenza. Con tale contratto, i conviventi possono disciplinare parte dei loro rapporti personali e soprattutto i loro rapporti patrimoniali (ad esempio uso della casa comune, divisione delle spese, gestione della vita domestica ecc...).

La legge non prevede alcun diritto successorio per il convivente more uxorio, il quale non succede al defunto compagno se non per testamento e concorrendo soltanto sulla quota disponibile (a differenza del coniuge che, addirittura anche se separato, ha una quota riservata oltre al diritto di abitazione e uso). Questo significa che, in assenza di testamento, il compagno anche ultradecennale è equiparato ad un estraneo rispetto al de cuius.

Immaginiamo che Marco e Giulia abbiano convissuto per circa 10 anni prima che Marco venisse a mancare improvvisamente e senza aver fatto testamento.Giulia, in qualità di convivente (ma non coniugata) non potrà ricevere nulla dell’eredità del suo compagno.

Page 58: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO

56

COPPIA CONIUGATA COPPA DI FATTO

Se lavora solo un coniuge, l'al-tro può risultare fisicamente a carico e il coniuge con reddito da lavoro ha diritto alle de-trazioni fiscali

Coniuge a carico Un convivente non può ri-sultare a carico dell'altro; nessuna detrazione

Possono essere detratte an-che dal coniuge che non le ha sostenute

Spese mediche Ognuno può detrarre solo le sue spese

Se la casa è cointestata, gli interessi sul mutuo possono essere detratti anche da uno solo dei due coniugi

Mutuo Ognuno può detrarre solo la sua parte

In caso di separazione, è previsto che il coniuge più ricco paghi all'altro un assegno di mantenimento che può essere detratto interamente dal reddito

Assegno di mantenimento

In caso di separazione, il convivente economica-mente più debole non ha diritto all'assegno di man-tenimento

Il coniuge è erede legittimo dell'altro anche in mancanza di testamento. Ha diritto 1/3 dell'eredità se ci sono due o più figli, 1/2 se c'è solo un figlio, 2/3 se gli altri eredi sono genitori e fratelli. In assenza di questi, il coniuge è erede universale. Anche in caso di testamento, al coniuge è comunque riservata una quota di legittima pari a 1/2 in assenza di figli, 1/3 con un figlio e ¼ con due o più figli. Inoltre la successione tra coniugi fino a € 1.000.000,00 è esente da imposte.

Eredità Il partner non ha diritto ad alcuna quota di eredità. L'unico modo per lasciargli una parte dei propri beni è fare testamento. Sul va-lore della successione si applica l'aliquota più alta, prevista per gli estranei, pari all'8%.

I figli nati all'interno del matri-monio sono eredi legittimi

Figli I figli delle coppie di fatto sono riconosciuti da en-trambi i partner, hanno gli stessi diritti dei figli nati da coppie sposate

COPPIE CONIUGATE E COPPIE DI FATTO A CONFRONTO

Page 59: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

L’ ESPERTO RISPONDE

Con la mia compagna conviviamo da circa dieci anni e abbiamo avuto due figli. Se dovessi venire a mancare, come verranno distribuiti i miei beni?

La legge non riconosce la convivenza, né tanto meno attribuisce alcun diritto successorio ai conviventi. In caso di morte di uno dei due, tutto il patrimonio verrà diviso tra i due figli e la sua compagna non avrebbe diritto a ricevere nulla. Se volesse fare testamento, al convivente potrebbe essere attribuita soltanto la parte disponibile, facendo però attenzione a non ledere le quote riservate ai figli.Dal punto di vista fiscale, il convivente che eredita è paragonato ad un estraneo e la legge non fa alcuno sconto, come invece accade per il coniuge.

Io e mia moglie viviamo in affitto. Cosa accade se io dovessi venire a mancare?

Il codice civile dispone che al coniuge superstite sia riservata una parte dell’eredità, sempre e comunque. Ciò che può cambiare è la “misura” della sua quota, variabile in relazione alla presenza e al numero dei figli.A questa quota riservata, il coniuge superstite, anche se non è proprietario della casa coniugale, ha diritto ad abitarci e ad usare tutto l’arredamento presente nell’immobile.Se invece la casa coniugale è in affitto, il coniuge superstite subentra automaticamente nel contratto di affitto. Pertanto, sia che l’appartamento sia di proprietà o in affitto, il coniuge non sarà costretto ad abbandonare la casa coniugale, evitando così ulteriori disagi dopo l’evento luttuoso.

57

Page 60: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

PAGINA

IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE 61

COME SI CALCOLA L’IMPOSTA DI SUCCESSIONE ?PRENDIAMO LA CALCOLATRICE 62

ALTRE IMPOSTE 64

L’ AGEVOLAZIONE PRIMA CASA 65

LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE 68

L’ESPERTO RISPONDE 72

Page 61: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

59

Ereditare un patrimonio per quanto possa rappresentare un arricchimento, comporta anche imposizioni di natura fiscale. Vediamo adesso le mosse giuste da fare per cercare di limitare, se non proprio di ridurre le tasse che gli eredi dovranno versare.Regola generale è che con la successione tutti i rapporti patrimoniali, ossia i debiti e crediti, si trasmettono automaticamente in capo agli eredi.

Normalmente, questi sono obbliga-ti al pagamento in proporzione a quanto hanno ricevuto, ma può anche accadere che il testatore ab-bia disposto una volontà diversa, os-sia che rispondano “solidalmente”.

La differenza è fondamentale.Nel primo caso il creditore del de cuius potrà richiedere all’erede il pagamento del debito proporzional-mente a quanto ricevuto, mentre nel secondo caso al singolo erede potrà essere richiesto il pagamen-to dell’intero debito (salvo diritto di rivalsa del coerede verso gli altri).

Istruzioni per l’ uso

59

Page 62: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

60

Quanto ai crediti, essi non si dividono tra gli eredi automaticamente ma entrano a far parte della comunione ereditaria.

ACCETTAZIONE EREDITÀ:COSA C’E’ DA SAPERE

Di regola, l’acquisto dell’eredità avviene con l’accettazione da parte del chiamato, attraverso una manifestazione di volontà espresse o tacita. Ci sono tuttavia dei casi in cui, il semplice evento morte, comporta l’acquisto automatico di un diritto. Contratto di locazione: alla morte del conduttore, il coniuge e gli altri parenti conviventi subentrano nel contratto; tale diritto è esteso anche al convivente;

TFR e indennità di preavviso: alla morte del lavoratore, il coniuge, i figli e alcuni parenti stretti, se a carico del lavoratore, hanno diritto a queste voci relative al rapporto di lavoro;

Le assicurazioni sulla vita: queste somme vengono diret-tamente attribuite ai beneficiari dal contratto di assicurazione, indipendentemente dal fatto che siano eredi.

Page 63: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

61

IMPOSTE DI SUCCESSIONE E DONAZIONE

In Italia sono in vigore le imposte di successione e donazione. Questo significa che i trasferimenti dei beni e delle proprietà fatte con donazione e successione sono soggetti ad un prelievo fiscale che varia a seconda:

dell’entità dell’eredità; del grado di parentela con il defunto.

Sono obbligati al pagamento dell’imposta gli eredi che beneficiano dei seguenti beni e diritti:

beni immobili e diritti reali immobiliari; azioni e partecipazioni societarie; obbligazioni (ad esclusione dei titoli di Stato); aziende.

ESENZIONE IMPOSTE SUCCESSIONE: COSA C’È DA SAPERE

Ci sono beni che, pur appartenendo al de cuius,non vengono calcolati nell’asse ereditario e quindi sono esclusi dalla tassazione, con notevole risparmio per gli eredi:

1) le indennità di fine rapporto in caso di morte del prestatore di lavoro e le indennità spettanti per diritto agli eredi in forza di assicurazioni previdenziali obbligatorie e stipulate dal defunto;

2) i crediti oggetto di controversia e non definiti giudizialmente o con transazione alla data dell’apertura della successione;

3) i crediti verso lo Stato, gli enti pubblici territoriali e gli enti pubblici che gestiscono forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, fino a quando non siano riconosciuti con provvedimenti dell’amministrazione debitrice;

4) i crediti ceduti allo Stato entro la data di presentazione della dichiarazione della successione;

5) i beni culturali se sono stati assolti i conseguenti obblighi di conservazione e protezione;

6) i titoli del debito pubblico, tra cui si intendono compresi Bot e Cct e Btp;7) gli altri titoli di Stato, garantiti dallo Stato o equiparati, nonché ogni

altro bene o diritto dichiarato esente dall’imposta da norme di legge;8) i veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico.

61

Page 64: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

62

COME SI CALCOLA L’IMPOSTA DI SUCCESSIONE ?PRENDIAMO LA CALCOLATRICE

Si tratta di un’operazione che richiede necessaria-mente il supporto di un professionista. Ciononostante, in questa sede, possiamo affron-tare l’argomento in modo tale da comprendere assieme il meccanismo di imposizione fiscale.

La procedura contabile si compone di due fasi.Con la prima, calcoliamo la base imponibile (ossia la base su cui calcolare l’imposta); successivamente, ottenuto questo valore, procederemo a quantificare l’imposta di successione.Nello specifico, l’imposta sulla successione si calcola sul valore complessivo dell’asse ereditario che è costituito dalla differenza fra: valore complessivo, alla data del decesso, di tutti i beni e crediti del de cuius;

l’ammontare delle passività.

Tuttavia, la legge prevede che la tassa di successione possa variare in relazione al valore economico di quanto si riceve e del grado di parentela con il defunto.

Nello specifico, la legge parla di aliquote e di franchigie. Ma cosa sono e come si applicano?Le franchigie costituiscono delle soglie di esenzione dell’imposta. Questo significa che la legge va incontro al contribuente, nel senso che al di sotto di un determinato valore, l’erede non dovrà pagare alcuna imposta. Nel caso delle successioni, la franchigia, ossia la fascia di esenzione, varia in relazione al rapporto di

Se l’erede è portatore di handicap, l’imposta si applica solo quando il valore del patrimonio è superiore ad € 1.500.000,00 indipendentemente dal grado di parentela con il de cuius.

62

Page 65: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

63

parentela con il de cuius: per il coniuge e i parenti in linea retta, l’imposta si applica per un valore superiore a € 1.000.000,00; per i fratelli/sorelle, l’imposta si applica per un valore superiore a € 100.000,00.La Finanziaria del 2007 ha inoltre introdotto un’importante franchigia per i portatori di handicap pari ad € 1.500.000,00.

Per le aliquote, ossia le percentuali che si moltiplicano alla base imponibile (nel nostro caso, l’asse ereditario) e determinano il reddito di imposta, la legge distingue: per il coniuge e i parenti in linea retta, si ha un’aliquota del 4% sull’eccedenza della franchigia;

per i fratelli/sorelle, si ha un’aliquota del 6% sull’eccedenza della franchigia;

altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e collaterale fino al 3° grado, si ha un’aliquota del 6%, indipendentemente da quanto ricevuto;

altri soggetti (tra cui i conviventi), si ha un’aliquota dell’8%, indipendentemente da quanto ricevuto.

Ad esempio, il coniuge del defunto che riceve un’eredità di € 1.000.000,00 non pagherà alcuna imposta.

RIASSUMENDO...

Step 1 – Calcolo Base imponibile Quando si apre la successione, è fondamentale capire a quanto ammonta il patrimonio da divi-dere tra gli eredi e da che cosa sia composto. Il valore del patrimonio si ottiene sottraendo al valore dell’asse patrimoniale, tutte le passività e

63

Page 66: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

64

gli oneri deducibili (quali debiti della persona dece-duta, spese mediche e funerarie).

Step 2 – Calcolo imposta di successione L’imposta di successione si calcola applicando alla base imponibile le aliquote (calcolate sul rapporto di parentela) e franchigie (calcolate sul patrimonio ereditato) poc’anzi analizzate. In particolare: 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da cal-colare sul valore eccedente, per ciascun erede, di € 1.000.000,00;

6%, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente € 100.000,00 per ciascun erede;

6% da calcolarsi sul valore totale per gli altri par-enti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado;

8% senza alcuna riduzione della base imponibile, in tutti gli altri casi.

….ALTRE IMPOSTE

Qualora, come spesso accade, oggetto del trasferimento siano dei beni immobili o diritti reali immobiliari, la legge prevede che il beneficiario, al momento della presentazione della dichiarazione di successione, debba versare:

l’imposta catastale: per calcolare l’imposta catastale è necessario conoscere il valore catastale dell’immobile.

Detto valore è dato dalla rendita catastale dell’immobile (non deve essere confuso col valore commerciale) rivalutata per il 5% per un coefficiente stabilito dalla legge, variabile in base alla categoria catastale cui appartiene (A2, A3 ecc....).

Page 67: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

65

Quanto al regime successorio, l’imposta ipotecaria sarà corrisposta nella misura del 1% del valore catastale.

l’imposta ipotecaria: è corrisposta nella misura dell’ 2% del valore catastale.

L’ AGEVOLAZIONE PRIMA CASA

Se ereditate un immobile, la legge vi consente di ottenere un notevole risparmio fiscale, se si possegono i requisiti della prima casa.

Infatti pagherete le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa, pari cioè ad € 200,00 per ciascuna di esse. Vediamo i requisiti:

l’immobile non deve essere di lusso; l’immobile deve essere ubicato nel comune in cui l’acquirente ha la propria residenza, ovvero nel comune in cui l’acquirente stabilirà la propria residenza entro 18 mesi dall’apertura della successione o, se diverso, in quello in cui l’erede svolge la propria attività; l’immobile deve avere destinazione abitativa; l’erede non deve essere titolare di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione (né a titolo esclusivo né in comunione con il coniuge) su altra casa/abitazione sita nel comune in cui si trova l’immobile ereditato; l’erede non deve essere titolare di diritti di proprietà, uso, usufrutto abitazione (né a titolo esclusivo né in comunione con il coniuge) su altra casa/abitazione, sul territorio nazionale, acquista con l’agevolazione prima casa.

Page 68: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

66

ESEMPIO DI CALCOLO DI IMPOSTA DI SUCCESSIONE

Si ponga il caso che, Alberto, sposato e padre di un figlio, al momento del suo decesso lasci un patrimonio ereditario pari ad € 3.000.000.Calcoliamo l'imposta di successione che i suoi eredi dovranno versare:

Asse ereditario € 3.000.000,00 -

Passività € 0 -

Donazioni € 0 -

Franchigie1 € 2.000.000,00 =

Totale € 1.000.000,00 +

10% del totale2 (denaro, gioielli e mobilia)

€ 100.000,00 =

Base imponibile € 1.100.000,00

Applicazione Aliquota3

(4% di base imponibile)

Imposta di successione → € 44.000,00

1. Essendo coniuge e figlio parenti in linea retta, si applicherà la franchigia più alta pari ad € 1.000.000 ciascuno.

2. La legge presume che il defunto possegga denaro, gioielli e mobilia per un valore pari al 10% dell'asse ereditario.

Tale dato è possibile modificarlo con specifica perizia a norma di legge.3. Essendo coniuge e figlio parenti in linea retta, si applicherà l'aliquota più elevata pari al 4%.

50% al coniuge→

€ 22.000,00

50% al figlio → € 22.000,00

66

Page 69: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

67

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE IMPOSTE DI SUCCESIONE E DONAZIONE

IMPOSTA DI SUCCESSIONE E DONAZIONE

IMPOSTA IPOTECARIA

IMPOSTA CATASTALE

EREDI: CONIUGE

PARENTI IN LINEA RETTA

PRIMA CASA SUL VALORE COMPLESSIVO DEI BENI E DIRITTI

FRANCHIGIA PER OGNI EREDE € 1.000.000,00 OLTRE

LA FRANCHIGIA DI: 4%

€ 200,00 € 200,00

ALTRI IMMOBILI 2% 1%

ALTRI BENI - -

EREDI: FRATELLI

E SORELLE

PRIMA CASASUL VALORE COMPLESSIVO

DEI BENI E DIRITTI FRANCHIGIA PER OGNI

EREDE € 100.000,00 OLTRE LA FRANCHIGIA DI: 6%

€ 200,00 € 200,00

ALTRI IMMOBILI 2% 1%

ALTRI BENI - -

EREDI: PARENTI SINO AL 4° GRADO (DIVERSI DA

FRATELLI E SORELLE)

AFFINI IN LINEA RETTA

AFFINI IN LINEA

COLLATERALE SINO

AL 3° GRADO

PRIMA CASA

SUL VALORE

COMPLESSIVO

DEI BENI E DIRITTI 6%

€ 200,00 € 200,00

ALTRI IMMOBILI2% 1%

ALTRI BENI

EREDI: ALTRI SOGGETTI

PRIMA CASA

SUL VALORE

COMPLESSIVO

DEI BENI E DIRITTI: 8%

€ 200,00 € 200,00

ALTRI IMMOBILI2% 1%

ALTRI BENI - -

EREDI: SOGGETTI

PORTATORI DI HANDICAP

PRIMA CASA SUL VALORE COMPLESSIVO

DEI BENI E DIRITTI

FRANCHIGIA PER OGNI

EREDE € 1.500.000,00

OLTRE LA FRANCHIGIA:

- SE CONIUGE O PARENTE

IN LINEA RETTA: 4%

- SE PARENTE SINO AL 4°

GRADO, AFFINE IN LINEA

RETTA, O AFFINE IN LINEA

COLLATERALE ENTRO

IL 3° GRADO: 6%

NEGLI ALTRI CASI: 8%

€ 200,00 € 200,00

ALTRI

IMMOBILI 2% 1%

ALTRI BENI - -

Page 70: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

68

LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

Tra gli obblighi degli eredi, oltre al pagamento dell’imposta di successione, vi è anche quello della presentazione della dichiarazione di successione. Cos’èSi tratta di un documento composto da più parti nelle quali vanno indicati gli eredi, l’attivo ereditario (costituito da immobili e diritti reali immobiliari, azioni, titoli, quote di partecipazione non quotate in borsa né negoziate al mercato ristretto, aziende, altri beni) le donazioni e le liberalità effettuate dal defunto e le passività.Quando nell’attivo ereditario sono compresi beni immobili o diritti reali immobiliari è sempre obbligatoria la dichiarazione di successione. Ci sono tuttavia dei casi in cui è possibile evitare tale adempimento, sempre che si verifichino contemporaneamente le seguenti condizioni:1. Gli eredi devono essere solo il

coniuge e i parenti in linea retta;2. Il patrimonio ereditato non deve

avere un valore superiore ad € 100.000;

3. Non ci devono essere immobili o diritti reali immobiliari.

La dichiarazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dall’apertura della successione (tendenzialmente è la stessa data in cui vi è stato il decesso). Può essere fatta a mano o a mezzo raccomandata

68

Le imposte devono essere ripartite tra gli eredi nelle rispettive quote ereditarie

Page 71: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

69

a/r. Solo dopo la prova dell’avvenuta presentazione i debitori del defunto provvederanno al pagamento di quanto dovuto agli eredi; inoltre i beni che appartenevano al defunto e detenuti da altri soggetti, verranno restituiti agli eredi.Si tratta di un documento, denominato “Modello 4”, scaricabile dal sito dell’Agenzia dell’Entrate o ritirabile direttamente negli uffici. Se si utilizza un modello differente, la dichiarazione è nulla. La compilazione può essere fatta direttamente dal soggetto obbligato ma si consiglia l’assistenza di un professionista, quali un notaio o altro professionista esperto. Questi compirà tutti gli accertamenti catastali necessari, provvederà a redigere la dichiarazione e altri documenti necessari per tutto l’espletamento della pratica.

Il modello è composto da due sezioni: una da compilare a cura dell’obbligato e l’altra riservata all’ufficio. Andranno indicati:• Dati anagrafici del defunto e

dell’erede;• Descrizione analitica di tutti i beni

che fanno parte del patrimonio ereditato;

• Indicazione degli estremi di registrazione degli atti di donazione che il defunto abbia disposto nei confronti degli eredi e i relativi valori;

• Indicazione e descrizione dei debiti del defunto.

69

La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla morte della persona

Page 72: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

70

Inoltre l’Agenzia delle Entrate richiede una serie di documenti da allegare, tra cui:• Certificato di morte del de cuius;• Certificato dello stato di famiglia

del de cuius e degli eredi;• Copia autentica del testamento;• Certificato di destinazione

urbanistica dei terreni ed eventuale dichiarazione sostitutiva per la richiesta di agevolazione prima casa;

• Documentazione contabili delle aziende possedute, le registrazioni di navi o aeromobili posseduti, fallimenti e spese mediche.

Non è invece obbligatoria la presentazione dei catastali degli immobili, considerata la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente al servizio telematico di visura catastale e la consultazione degli archivi catastali. Si precisa che, in sostituzione di alcuni documenti che dovevano essere prodotti in originale o in copia autentica (atti di volontà, bilanci, inventari ecc…) gli eredi possono utilizzare in alternativa anche copie non autentiche, con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la stessa costituisce copia dell’originale. Chi deve presentare la dichiarazione di successione

Page 73: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

71

Sono soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione:• Gli eredi, sia in caso di successione

legittima che testamentaria;• I legatari e i loro rappresentanti

legali;• Gli amministratori dell’eredità;• I curatori dell’eredità giacente;• Gli esecutori testamentari;• I trustee;• Coloro che posseggono anche

temporaneamente i beni del defunto, nel caso di morte presunta o assenza del defunto.

Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una.

ATTENZIONE

Quando nell’attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria, i tributi speciali (per esempio, diritti di segreteria, tributi per copie di certificati) e i tributi speciali catastali (per esempio, i tributi per certificati, copie ed estratti degli atti e degli elaborati catastali). Per il versamento di tali tributi va utilizzato il modello F23.

!

Page 74: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

72

L’ ESPERTO RISPONDE

Ho un’azienda e voglio trasferirla a mio nipote. Posso usufruire di agevolazioni fiscali?

Il trasferimento di società, oltre che di quote sociali e azioni, non è soggetto all’imposta di successione alle seguenti condizioni: il beneficiario sia un discendente o coniuge del disponente;

il trasferimento consente di avere una posizione di controllo nella società;

il beneficiario si impegni a proseguire l’esercizio dell’impresa per almeno 5 anni decorrenti dalla data di trasferimento

Con mia moglie abbiamo un conto corrente cointestato, con un saldo attivo pari ad € 100.000,00. in caso di decesso di uno dei due, il superstite quali somme ha a disposizione?

Le somme sul conto corrente cointestato si presumono di proprietà in parti uguali dei cointestatari, salvo prova contraria. Non appena la banca viene a conoscenza del decesso di uno dei cointestatari, blocca il conto corrente in maniera parziale

ATTENZIONE

Se il beneficiario prima dei 5 anni cede la società decade da ogni beneficio di esenzione e pagherà l’imposta in misura ordinaria oltre gli interessi di mora.

!

Page 75: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ISTRUZIONI PER L’USO

73

riferibile alla sola parte deceduta e il superstite ha diritto di disporre in maniera piena dell’altra metà del conto.

Ho rinunciato all’eredità di mio padre. Ho diritto a ricevere il suo TFR e l’indennità di preavviso?

Il trattamento di fine rapporto così come l’indennità sostitutiva del preavviso, costituiscono in diritto proprio degli eredi e non di natura successoria; infatti non fanno parte dell’attivo ereditario e la loro corresponsione è indipendente dall’accettazione o rinuncia dell’eredità.

Dal contratto di assicurazione sulla vita stipulato da mio padre, risulto beneficiario. Tuttavia ho rinunciato alla sua eredità. Posso percepire le somme del contratto di assicurazione?

Il beneficiario del contratto di assicurazione acquista, per effetto della designazione, un diritto proprio nei confronto dell’assicurazione, per cui, il figlio, non incassa dall’assicurazione in quanto erede ma in quanto beneficiario della polizza stessa. Per questi motivi, non fanno parte dell’attivo ereditario e la loro corresponsione è indipendente dall’accettazione o rinuncia dell’eredità, così come accade per il TFR e l’indennità sostitutiva del preavviso.

Page 76: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

ForFinance SrlP.Iva 0336 8810 127

Sede Operativa e Legale:Via N. A. Porpora 1420131 Milano (MI)

web: www.forfinance.itemail: [email protected]

Tel: 02.83418723

REALIZZAZIONE: A cura della redazione di ForFinance Srl

GRAFICA:Maxia Alberto

A CURA DI:Valentina Pignataro

I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i paesi.

Le riproduzioni diverse da quelle sopra indicate (per uso non personale - cioè, a titolo esemplificativo, commerciale, economico o professionale - e/o oltre il limite del 15%) potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dagli aventi diritto o dall’editore.

Edizione e-book aggiornata a: Gennaio 2017

Editoria per la Finanza © www.forfinancestore.it - www.forfinance.it

Per informazioni: [email protected]

Page 77: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo
Page 78: PASSAGGIO GENERAZIONALE - Ottavio Canfora · PASSAGGIO GENERAZIONALE 03 Il segreto dell’immortalità. L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo. Secondo

Cell. +39.335.5974846

Mail: [email protected]

www.ottaviocanfora.it

Il segreto dell’immortalità.

L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini vivono

mediamente fino a 83,80 anni e le donne fino a 85,82. Prima di noi c’è

solo il Giappone. A livello planetario, invece, il valore medio maschile è

di 68 anni e 6 mesi e quello femminile di 73 anni e 6 mesi. Chiude la

classifica il Ciad con una speranza di vita generale di soli 49,44 anni.

Viviamo più a lungo, lavoriamo di più e, se tutto va bene, riusciamo

anche ad accumulare maggiori ricchezze rispetto ai tempi passati.

Nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese il patrimonio

medio pro capite degli italiani e la loro capacità di risparmio restano di

gran lunga i più elevati al mondo. Questa enorme massa di ricchezza è

stata creata negli anni del boom economico e sta passando dalla

generazione che l’ha prodotta a quella successiva: si calcola che entro

il 2045 questo gigantesco travaso patrimoniale sarà finalmente comple-

tato. Ma non senza problemi.

Quando arriva il fatidico ed ineluttabile momento del passaggio a

miglior vita lasciamo ai nostri successori tre tipi di eredità:

1. L’eredità genetica.

2. L’eredità morale.

3. L’eredità patrimoniale.

La prima non richiede particolari sforzi, perché Madre Natura stessa

provvede a trasferire geneticamente i nostri tratti e le nostre caratteristi-

che alla discendenza. La seconda, invece, riguarda i valori e i principii

in cui crediamo e che ci siamo impegnati a tramandare ai nostri figli. La

terza è il frutto del duro lavoro, dei rischi che abbiamo corso e dei sacri-

fici che abbiamo fatto nella vita per poterla accumulare e, finalmente,

trasmettere ai nostri degni eredi.

Quest’ultimo passaggio è particolarmente delicato e rischioso, perché

gli italiani – contrariamente a quanto succede nel resto del mondo –

sembrano essere piuttosto imprevidenti e distratti quando si tratta di

pianificazione successoria: solo il 6% fa testamento mentre il restante

94% trascura questa possibilità abbandonando alla normativa il difficile

compito di risolvere le delicate e quasi sempre personalissime questioni

di famiglia. La giustizia, non a caso, è rappresentata da una donna

bendata che ha in una mano la bilancia e nell’altra la spada a signifi-

care che è uguale per tutti. Purtroppo, però, i nostri figli non sono tutti

uguali, non hanno tutti le stesse necessità, ognuno ha i propri progetti e

ciascuno proprie esigenze. Tener conto di queste specificità e cercare

di gestirle anticipando gli eventi permetterebbe ai genitori di ottimizza-

re il patrimonio evitando antieconomiche svendite o eventuali litigi e

dissapori in famiglia dopo la loro dipartita. Significherebbe conservare

meglio e più a lungo quanto si è conquistato lasciando qualcosa che

duri nel tempo e diventando, in altre parole…immortali!

La pianificazione successoria è un gesto di grande responsabilità ed

attenzione nei confronti dei propri cari. Decidere prima vuol dire far

previdenza ed impedire ingiustizie, evitando squilibri che la normativa,

necessariamente generica e non sempre al passo con i tempi, potreb-

be provocare. Inoltre, non bisognerebbe trascurare gli interessanti

vantaggi fiscali che l’attuale legislazione riserva tutt’oggi a chi trasmet-

te il proprio patrimonio agli eredi, ossia una franchigia di un milione di

euro a testa per i discendenti diretti ed il coniuge oltre ad un’aliquota

variabile dal 4 all’8 percento: una tassazione da paradiso fiscale se si

tiene conto che, in Europa, le imposte successorie arrivano (tenetevi

forte!) fino al 70% e che il Fondo Monetario Internazionale, nella sessione

del gennaio 2014, ha raccomandato al nostro Paese di rafforzare la

tassazione equiparandola a quella sui redditi.

Per concludere, questa guida vuol essere uno strumento per iniziare a

comprendere il complesso mondo della pianificazione successoria.

Infatti, sia che si partecipi in qualità di erede sia che si abbia la necessi-

tà di programmare il passaggio delle proprie ricchezze, è necessario

conoscere quali siano le principali disposizioni in tema di successioni.

La programmazione del trapasso generazionale della ricchezza rappre-

senta una parte importante della pianificazione finanziaria e necessita

di un’analisi personalizzata che abbracci anche competenze di natura

giuridica.

Col supporto di una consulenza personalizzata, si potrà individuare la

migliore strategia di pianificazione patrimoniale e successoria, affinché

si possano tutelare sia le risorse accumulate nell’arco della vita che gli

eredi.

Buona lettura!

RIPRODUZIONE VIETATA