Part-time, tutti fuori dal limite - fenealuil.it · Part-time, tutti fuori dal limite ... Messina 7...
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Part-time, tutti fuori dal limiteI dati delle Casse edili sull’incidenza dell’orario ridotto: oltre il tetto del 3% quasi tutte le Province
Fonte: Cnce
LAVORO Il contratto
DOVE COLPIRANNO I TAGLI
Operai in part-time sul totale
Cassa edileCassa edile % operaiPt/Tot.
% operaiPt/Tot.
Aosta 2
Alessandria 8
Asti 5
Biella 5
Cuneo 4
Novara 6
Torino 7
Verbano 6
Vercelli 7
Genova 9
Imperia 10
La Spezia 15
Bergamo 2
Como e Lecco 3
Cremona 4
Mantova 6
Milano 6
Sondrio 2
Varese 2
Bolzano 4
Gorizia 5
Pordenone 3
Trieste 7
Udine 3
Belluno 2
Padova 3
Rovigo 4
Treviso 3
Venezia 3
Verona 11
Vicenza 3
Ceda 10
Cedaf 4
Ferrara 6
Forlì 5
Modena 4
Modena e affini 7
Parma 5
Piacenza 6
Ravenna 4
Rimini 11
Arezzo 3
Falea 8
Firenze 7
Grosseto 5
Livorno 6
Lucca 6
Massa Carrara 10
Pisa 7
Pistoia 9
Prato 9
Siena 4
Ancona 6
Perugia 6
Terni 6
Latina 3
Rieti 12
Roma 18
Viterbo 10
Chieti 7
L’Aquila 5
Pescara 6
Teramo 10
Campobasso 5
Avellino 7
Benevento 10
Caserta 13
Napoli 10
Salerno 3
Brindisi 12
Foggia 7
Lecce 14
Taranto 7
Matera 4
Potenza 3
Catanzaro 7
Cosenza 5
R. Calabria 8
Messina 7
Palermo 5
Ragusa 6
Cagliari 4
Nuoro 0
Oristano 11
Sassari 1
Totale su 85Casse edili 7
L e sanzioni per le imprese chesforano il tetto del 3% di lavo-ratori assunti con contratto
part-time rispetto a quelli strutturatiscatteranno da gennaio 2011. Lo han-no deciso all’unanimità associazionidatoriali e sindacati, che il 23 settem-bre nel corso di un tavolo al Consi-glio nazionale delle Casse edili han-no concordato la proroga rispetto al-la decorrenza del 1˚ ottobre preceden-temente stabilita da una delibera delCnce diramata agli uffici territorialiil 27 luglio (si veda Edilizia e Territo-rio n.36/2010). Ora l’ultima parolaspetta al consiglio di amministrazio-ne convocato per il 29 settembre,dove all’ordine del giorno si decide-rà come gestire la «gatta da pelare»delle nuove norme, fissate già dal2008 all’interno di tutti i contratti dilavoro del settore, con l’eccezione diquello degli artigiani che probabil-mente porteranno a casa una versio-ne più «soft».
«Oggi (il 23 settembre, ndr) abbia-mo deciso all’unanimità di posticipa-re a gennaio la disciplina – dice Ga-briele Buia, vicepresidente dell’An-ce –. Una decisione presa per miglio-rare l’operatività delle casse ediliche in questo momento non potrebbe-ro gestire i dati necessari per le verifi-che». Al centro della vicenda unamera questione tecnica, da un lato, euna sopraffina questione politica dal-l’altro. La questione tecnica è quellache spiega Buia. Quella politica ri-guarda il capitolo degli indici di con-gruità, rispuntati dopo anni di annun-ci mai andati a buon fine ma suiquali è tornata a premere l’attenzio-ne dei sindacati e della parte datoria-le. «È la verifica di congruità il verosnodo della questione – dice Massi-mo Trinci, segretario nazionale diFeneal-Uil – e il giusto approdo del-la questione sul part-time». Nel frat-tempo però saranno le norme contrat-tuali a rappresentare un argine alboom di contratti a tempo parzialeregistrati nella penisola negli ultimi
anni (si veda articolo in alto). E quila riunione del 29 del Cda delle casseedili dovrà dire una parola chiarasulla faccenda. Non è escluso cheuna soluzione di “compromesso” tral’annuncio della decorrenza del 1˚ottobre e i problemi tecnici e infor-matici delle casse possa essere trova-ta in una formula che inizi la speri-mentazione con decorrenza dal pri-mo del mese prossimo ma che facciascattare le sanzioni da gennaio. Unasorta di periodo di rodaggio che –dicono le associazioni e i sindacati –consentirebbe nello stesso tempo allecasse edili di dotarsi dei sistemi infor-matici necessari.
Altra questione che andrà chiaritaè quella della platea degli obbligati.Secondo un indirizzo comune adotta-to nella riunione del 23 settembre sivorrebbero estendere gli obblighi atutte le imprese con decorrenza suc-cessiva alla data del Ccnl di riferi-mento (2008), e non più a partiresolo dal 27 luglio.
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A Roma si tocca addirittura il 18%, il 15% a La Spezia e il 14% a Lecce
A Roma sono unesercito di6.500 persone,su un totale di
36mila operai: il 18%del totale. Alla Spezia so-no 407 su poco più di2.700, il 15 per cento. ALecce 818 su quasi seimi-la, il 14 per cento. E lecose non vanno meglio aCaserta, Rieti, Brindisi,Rimini, Oristano e Vero-na. I contratti part-time,stando a una fotografiascattata dalla Commissio-ne nazionale delle Casseedili che considera i datidi giugno 2010 in 85 dellesue 120 province, hannodefinitivamente perso laloro natura di fenomenofisiologico per l’edilizia,relegato ad alcune ipotesiresiduali.
E sono diventati una ve-ra patologia, che conta50mila rapporti di lavoroa tempo parziale su 800mi-la operai registrati in Cas-sa edile. Una patologia sul-la quale a breve si abbatte-rà la scure dei nuovi tettiprevisti dal contratto col-lettivo siglato dalle partisociali lo scorso 19 aprile.
La soglia fissata dall’ac-cordo è del 3%, ma vaprecisato che scatterà sol-tanto per i nuovi rapporti.Non saranno toccati quelli
in essere, e le imprese chesi troveranno oltre le so-glie a causa di contrattisiglati prima della nuovanorma avranno semplice-mente il vincolo di nonpoter avviare nuovi con-tratti part-time, senza peròpatire la sanzione dellamancata concessione delDurc. Eppure, l’analisidella situazione attualedelle imprese italiane è co-munque molto significati-va, perché restituiscel’idea di un ricorso massic-cio al contratto a tempoparziale per dissimularesacche di lavoro nero egrigio. E dà la sensazioneche saranno molti ad ave-re problemi organizzativiall’indomani della parten-za delle nuove regole.
«L’aggiornamento del-le nostre statistiche a giu-gno 2010 – spiega il diret-tore della Cnce, MauroMiracapillo – ci dice cheil numero dei rapporti dilavoro part-time sta cre-scendo in modo esponen-ziale, soprattutto a causadello stato di difficoltà delsettore. Prima era una si-tuazione legata a singoliterritori, adesso questa si-tuazione si sta allargandorapidamente a tutto il Pae-se».
Fino a qualche tempofa solo alcune realtà, so-prattutto i grandi comuni,
venivano considerate ter-reno di coltura ideale peril part-time. Adesso, oltreai classici esempi di Mila-no, Roma e Bari, non esi-ste praticamente zonad’Italia che non sia inte-ressata da un ricorso mas-siccio al fenomeno. Bastipensare che, delle 85 Cas-se considerate, appena 18sono sotto la quota fatidi-ca del 3% dei lavoratoriiscritti. Le restanti 64sfondano la soglia. E mol-te anche di parecchio: 16province sono sopra il10%, 33 sfondano la quo-ta del 7%, più del doppiodi quanto previsto dal con-tratto. «E non mi pare –continua Miracapillo –che sia possibile eviden-ziare differenze tra Norde Sud».
Sebbene, infatti, il feno-meno sia diffusissimo, adesempio, in Campania,con Napoli, Caserta e Be-nevento nel gruppo deipeggiori, anche la Liguriapiazza La Spezia e Impe-ria nella stessa classifica.A Verona, per fare un al-tro esempio, l’11% dellaforza lavoro è arruolatacon contratti a tempo par-ziale. Stessa percentualeper Rimini. E il fenomenoromano, con il suo recorddel 18%, ha contagiato an-che i territori limitrofi:Rieti e Viterbo si attesta-
no rispettivamente al 10 eal 12 per cento. Insomma,proiettando questi numerisu scala nazionale e su tut-te le Casse edili, viene fuo-ri che oggi in Italia ci so-no oltre 50mila part-timesu una forza lavoro di cir-ca 800mila unità iscrittein Cassa edile. Concentra-ti soprattutto nel Lazio ein Lombardia, che da solene hanno circa 11mila.
Le maggiori incidenze,invece, oltre che nel La-zio (17%) si registrano inPuglia e Liguria (10%).Cifre gigantesche, che as-sumono ancora più rile-vanza se lette attraversouna semplice considera-zione statistica: «Questinumeri – dice Miracapillo– rappresentano ovvia-mente delle medie. E sepensiamo che ci sono mol-te imprese che lavoranosenza ricorso al part-time,statistiche così pesanti cidicono che, all’estremoopposto, ci sono situazio-ni in cui abbiamo aziendecon tutti i dipendenti part-time». E, a parlare con glioperatori del settore, nonsono nemmeno poche. Re-sta da capire come faran-no queste imprese che la-vorano solo con contrattia tempo parziale a riorga-nizzarsi alla luce dei nuo-vi limiti del Ccnl.
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27 SET.-2 OTT. 2010 EDILIZIA E TERRITORIO 9
10 EDILIZIA E TERRITORIO 27 SET.-2 OTT. 2010