Parrocchia San Lorenzo, Riozzo 25 marzo 2018 Domenica ...orma settimanale... · commerciali e...

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segui L’Orma Per qualche secolo non sembrò una necessità per gli ar- tisti che realizzavano pitture o scultu- re per i cristiani di tracciare il volto di Gesù cercando una somiglian- za coi suoi tratti somatici. Non possediamo immagini di Gesù dei primi due secoli del cristia- nesimo. E quelle dei due-tre secoli successivi mostrano Gesù con le sembianze di un uomo giovane, perché nel lin- guaggio figurativo dell’epoca il giovane uomo è simbolo dell’ eterno, di colui che non invec- chia perché è superiore al tem- po. Solo verso il quinto-sesto secolo si cominciò a rappre- sentare Gesù col volto ritenuto “il suo”. Da dove veniva questa conoscenza del volto di Cristo, non apparsa necessaria nei tempi precedenti? Da un telo che si venerava a Gerusalem- me e poi a Costantinopoli e che riportava le sembianze di un uomo morto, avvolto in un lenzuolo lungo quattro metri. Le braccia, le gambe, il petto, la schiena, il volto di quel de- funto riportavano i segni di una terribile passione culmina- ta con la crocefissione, della quale si leggevano distintamente i fori dei chiodi su mani e piedi. A quell’epo- ca il telo era una prova inoppugnabile, indiscutibile: quello era il telo in cui fu avvolto Gesù deposto dalla croce, dunque quello era il suo corpo, il suo volto. Da lì si cominciò a prendere spunto per ritrarre Gesù: ovvero, non solo per dipingerlo, ma proprio per farne un ritratto, per mostrarne le li- nee del viso, i caratteri somatici, ahi- mé guastati dalle terribili torture. Questa icona, dipinta da un anonimo a metà del VI secolo è conservata nel Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai. Non è frutto di imperizia, di un pasticcione che volle misurarsi con un’opera più grande di lui. Gesù è rappresentato come il Si- gnore glorioso: l’aureola dorata, l’abito porpora dell’imperatore, il gesto della mano che rappresenta l’eternità e la risurrezione, il libro della vita che solo l’Agnello sacrifi- cato e vivo potrà aprire. Ma il vol- to rivela una somiglianza impres- sionante coi segni impressi sulla Sindone: l’occhio sinistro esorbi- tante, il sopraccigilio spostato co- me da un colpo, la guancia rien- trante, lo zigomo tumefatto, il na- so affilato, i capelli spartiti in due. Il Gesù della Passione è il Cristo della Gloria. Il morto è risorto, lo sconfitto è vincitore. Celebriamo questo mistero della fede nella Settimana Santa, il tempo di gra- zia più importante di tutto l’anno: seguiamo il Signore Gesù, dalla gloria effimera del mondo, pro- clamata dalla folla di Gerusalem- me, fino alla Passione, Morte e Risurrezione, Ottavo giorno, inizio di una eterna novità. dL IN PRIMO PIANO L’ora legale ci tuffa in una perce- zione del tempo più allargata, co- moda, con le ore di luce che, spe- cialmente la sera, facilitano incon- tri e ci fanno risparmiare un po’ di energia. L’orario delle Messe, però, non cambia, anche se prima o poi dovremo affrontare l’argomento, dato che manteniamo consuetudini che rendono facile la partecipazione a chi può scegliere tra molti orari e la rendono più difficile per chi ha la vita spezzettata tra impegni e sla- lom fra diverse necessità. L’impor- tante è crescere nel senso di respon- sabilità che porta a partecipare be- ne, a cominciare con l’arrivo al mo- mento giusto, cioè prima che co- minci la Messa: non è solo buona educazione, è questione di fede. Parrocchia San Lorenzo, Riozzo 25 marzo 2018 Domenica delle Palme e della Passione del SignoreB

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segui L’Orma

Per qualche secolo non sembrò una necessità per gli ar-tisti che realizzavano pitture o scultu-re per i cristiani di tracciare il volto di Gesù cercando una somiglian-za coi suoi tratti somatici. Non possediamo immagini di Gesù dei primi due secoli del cristia-nesimo. E quelle dei due-tre secoli successivi mostrano Gesù con le sembianze di un uomo giovane, perché nel lin-guaggio figurativo dell’epoca il giovane uomo è simbolo dell’ eterno, di colui che non invec-chia perché è superiore al tem-po. Solo verso il quinto-sesto secolo si cominciò a rappre-sentare Gesù col volto ritenuto “il suo”. Da dove veniva questa conoscenza del volto di Cristo, non apparsa necessaria nei tempi precedenti? Da un telo che si venerava a Gerusalem-me e poi a Costantinopoli e che riportava le sembianze di un uomo morto, avvolto in un lenzuolo lungo quattro metri. Le braccia, le gambe, il petto, la schiena, il volto di quel de-funto riportavano i segni di una terribile passione culmina-ta con la crocefissione, della

quale si leggevano distintamente i fori dei chiodi su mani e piedi. A quell’epo-ca il telo era una prova inoppugnabile, indiscutibile: quello era il telo in cui fu avvolto Gesù deposto dalla croce, dunque quello era il suo corpo, il suo volto. Da lì si cominciò a prendere spunto per ritrarre Gesù: ovvero, non solo per dipingerlo, ma proprio per farne un ritratto, per mostrarne le li-nee del viso, i caratteri somatici, ahi-mé guastati dalle terribili torture.

Questa icona, dipinta da un anonimo a metà del VI secolo è conservata nel Monastero di Santa Caterina sul Monte

Sinai. Non è frutto di imperizia, di un pasticcione che volle misurarsi con un’opera più grande di lui. Gesù è rappresentato come il Si-gnore glorioso: l’aureola dorata, l’abito porpora dell’imperatore, il gesto della mano che rappresenta l’eternità e la risurrezione, il libro della vita che solo l’Agnello sacrifi-cato e vivo potrà aprire. Ma il vol-to rivela una somiglianza impres-sionante coi segni impressi sulla Sindone: l’occhio sinistro esorbi-tante, il sopraccigilio spostato co-me da un colpo, la guancia rien-trante, lo zigomo tumefatto, il na-so affilato, i capelli spartiti in due. Il Gesù della Passione è il Cristo della Gloria. Il morto è risorto, lo sconfitto è vincitore. Celebriamo questo mistero della fede nella Settimana Santa, il tempo di gra-zia più importante di tutto l’anno: seguiamo il Signore Gesù, dalla gloria effimera del mondo, pro-clamata dalla folla di Gerusalem-me, fino alla Passione, Morte e Risurrezione, Ottavo giorno, inizio di una eterna novità. dL

IN PRIMO PIANO

L’ora legale ci tuffa in una perce-zione del tempo più allargata, co-moda, con le ore di luce che, spe-cialmente la sera, facilitano incon-tri e ci fanno risparmiare un po’ di energia. L’orario delle Messe, però, non cambia, anche se prima o poi dovremo affrontare l’argomento, dato che manteniamo consuetudini che rendono facile la partecipazione a chi può scegliere tra molti orari e la rendono più difficile per chi ha la vita spezzettata tra impegni e sla-lom fra diverse necessità. L’impor-tante è crescere nel senso di respon-sabilità che porta a partecipare be-ne, a cominciare con l’arrivo al mo-mento giusto, cioè prima che co-minci la Messa: non è solo buona educazione, è questione di fede.

Parrocchia San Lorenzo, Riozzo 25 marzo 2018 Domenica delle Palme e della Passione del SignoreB

- - - - - PROMEMORIA Celebrazioni Nella Settimana Santa si faccia attenzione agli orari delle celebrazioni riportati sotto e a p. 3. La partecipazione ideale è alle tre celebrazioni del Triduo Pasquale, poiché la Pasqua, per i credenti, non è solo la domenica, ma tutta la vicenda della sal-vezza, dal giovedì sera, con la Messa dell’Ultima Cena, al venerdì pomeriggio, con la Celebrazione della Pas-sione, alla veglia Pasquale o alle Messe di domenica. Facciamo il possibile per santificare questi giorni con una partecipazione piena, consapevole, devota. Lunedì 26 ci riuniamo chi vorrà aiutare per i canti nelle feste pasquali con qualche prova: ciascuno si senta liberamente invitato.

Digiuno e astinenza Il Venerdì Santo si propone la pratica del digiuno: signifca saltare un pasto principale o ridurre molto il nutrimento così da alzarsi da tavola sentendo ancora fame. Al digiuno sono tenuti i battezzati dai 18 ai 60 anni, ma è consigliato anche agli altri in buona salute. In ogni caso tutti possono impegnarsi il venerdì santo a togliere dai pasti la carne di ogni genere. Anche ai ragazzi si può proporre l’impegno spiegandone il sen-so. Non è male ampliare il senso del digiuno anche agli strumenti della comunicazione: spegnere del tutto

o per lungo tempo tivù, computer, videogiochi, cellu-lare, tablet, PS, ecc… Quanto prescritto per il Venerdì Santo è suggerito anche per il Sabato Santo.

Formazione e catechesi per tutti Gruppi dei ragazzi. Incontro di catechesi regolare per tutti i gruppi domenica 25. I ragazzi, soprattutto dei gruppi di Comunione e Cre-sima e delle medie sono invitati alle varie celebrazioni, specialmente quella del Venerdì Santo, alle ore 15. Papà e mamme possono pensare alla confessione, per sé e per i ragazzi, considerando i vari orari e le disponibilità in programma (vedi p. 3).

Battesimi Prossime date (avvisare il parroco almeno un mese prima): 20 maggio, 17 giugno.

Bar dell’oratorio Nei giorni della Settimana Santa il bar osserva oppor-tuni turni di chiusura in concomitanza con le celebra-zioni. In particolare, sarà chiusura totale il Venerdì Santo, serale Giovedì Santo e Sabato santo. Pasqua e Pasquetta, naturalmente, tutti i Volontari—che ringra-ziamo per il costante servizio e per qualche “straor-dinario”- meritano un po’ di relax. Il dettaglio degli orari sui cartelli in oratorio.

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OGGI IN CHIESA INCONTRI

Sabato 24 Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri

17.00 Rosario 11.00 Confessioni (due preti) 17.30 Messa def. Agnese Giulietti; Vincenzo, Stefano, 18.30 Gruppo famiglie: ritiro spirituale Giuseppina, Nicola,Graziella, Luigi,Marco; Alfeo Rovati 21.00 Lodi: GMG e prof. di fede 18enni

DOMENICA 25 MARZO

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

8.00 Messa 11.30 Catechesi dei ragazzi 10.15 Cortile oratorio: benedizione ultivi e processione 10.30 Messa pro populo 18.00 Messa def. fam. Braga, Pelizzola; Siro e Immacolata Ricci; Lena e Roberto, Giuseppe e Paola; Federica Bernocchi

Lunedì Santo 26 marzo 18.00 Messa con Vespri 21.00 Prove di canto

Martedì Santo 27 marzo 18.00 Messa con Vespri

Mercoledì Santo 28 marzo 18.00 Messa con Vespri 16.30 Confessioni (il parroco) 21.00 Confessioni (due preti)

TRIDUO PASQUALE DELLA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DEL SIGNORE

GIOVEDÌ SANTO 29 MARZO

CENA DEL SIGNORE 8.30 Lodi mattutine 22.00-24.00 Preghiera di Adorazione 21.00 Messa In Coena Domini 22.00-23.30 Confessioni (parroco)

VENERDÌ SANTO 30 MARZO

PASSIONE E MORTE DEL SIGNORE Digiuno e astinenza

8.30 Lodi mattutine e Ufficio delle letture 15.00 Celebrazione della Passione del Signore Colletta per la Terrasanta 21 .00 Via Crucis per le vie della Parrocchia

SABATO SANTO 31 MARZO

SEPOLTURA DEL SIGNORE 22.00 Veglia Pasquale 10.00-12.00 Confessioni (il parroco)

DOMENICA 1 APRILE

RISURREZIONE DEL SIGNORE

8.00 Messa 10.30 Messa pro populo 18.00 Messa

VITA PARROCCHIALE

Via Crucis. Venerdì Santo meditiamo la Via

della Croce lungo le strade della parrocchia.

Attenzione! Le soste scritte in corsivo sono

già state scelte. Partenza: via Diaz.

I stazione: Via Diaz. II stazione: parcheggio

delle scuola, inizio di via Montenero. III sta-

zione: via Traversa Montenero. IV stazione:

incrocio via per Trognano e via Giovanni Pa-

olo II. V stazione: parcheggio in via Giovan-

ni Paolo II. VI stazione: incrocio con via P.

Nenni. VII stazione: incrocio tra via P. Nen-

ni/via I Maggio/via Montenero. VIII stazione:

parcheggio inizio di via Stelvio. IX stazio-

ne: rotonda di via I maggio/via Pietra di Bis-

mantova. X stazione: incrocio con via Con-

ti. XI stazione: incrocio con via Tulipani.

XII stazione: portico della chiesa. XIII-XIV

stazione: in chiesa.

Senza aspettare l’ultimo giorno, chi può e

vuole allestire una stazione (croce, fiori,

piante, drappi, luci…) passi in sacrestia a

prendere la croce. E grazie a tutti.

Ricordiamo che il Venerdì Santo si tiene la

Colletta per le Chiese della Terrasanta,

spesso in difficoltà per via delle condizioni

difficoltose in cui vengono a trovarsi le fami-

glie cristaine. La legislazione di Israele, infat-

ti rende arduo il mantenimento di attività

commerciali e artigianali, come i negozi di

souvenir o i laboratori che producono oggetti

sacri. Molte famiglie lasciano il luogo in cui

sono nati, poiché sono israelinai di religione

cristiana. Anche le comunità parrocchiali ri-

sentono di questa emorragia, legata anche

agli alti e bassi dei pellegrinnaggi, vero aiuto

economico al sostentamento di famiglie, enti

e organizzazioni ecclesiastcihe.

TEMPO DI CONFESSIONI

Ecco tutte le occasioni pro-grammate per le confessioni pasquali. Sabato 24 marzo 11.00—12.00 due preti Mercoledì 28 marzo 16.30-18.00 il parroco sono invitati i ragazzi 21.00-22.00 due preti Giovedì 29 marzo 22.23.30 il parroco Sabato 31 marzo 10.00-12.00 il parroco. Si può cogliere l’occasione di confessarsi nelle parrocchie vicine, ricordando che la fe-sta di Pasqua è in realtà il Triduo pasquale della Pas-sione, Morte e Risurrezione che comincia con la Messa del Giovedì santo. Ecco per-ché la cosa migliore è confes-sarsi in precedenza. La pre-parazione sia fatta con cura e con spirito davvero pentito: può essere utile usare uno dei sussidi proposti in chiesa.

Cose da fare Settimana Santa e Triduo Pasquale vuol dire tante cose da preparare… Grazie a tutti coloro che collaborano. Grazie alle Signore che puliscono la chiesa e pensano a tovaglie, lini e suppellettili e ai Signori che aiutano nel servizio liturgico. Grazie ai validi distributori de L’Orma in versione deluxe che sta per giungere in tutte le famiglie. Grazie a chi vorrà preparare una stazione della Via Crucis e ai gruppi di catehcesi che si sono già attivati. Grazie a chi ha donato l’ulivo e i fiori. Grazie alle mamme dell’animazione e ai ragazzi per la bancarella di sostegno… A tutti un caro augurio di Buona Pasqua! dL

Dal Vangelo secondo Marco Mc 11,1-10

Quando furono vicini a Gerusa-lemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo?", rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori

sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!». La Santa Settimana inizia con una serie di segni che dicono gloria e sofferenza, folla e solitudine, esul-tanza e presagio. L’asino era l’anti-chissima cavalcatura dei re e il fat-to che nessuno sia ancora salito su quel puledro significa che l’anima-le è destinato al culto, a un’azione rivolta a dar gloria a Dio. Ma è anche segno dell’umiltà, del farsi carico dei pesi altrui. La folla gri-da ed esulta, ma basteranno pochi giorni per ritrovarla docile a mi-nacce e tentativi di corruzione: davanti allo stesso Gesù, il popolo lo scambierà con la libertà di Ba-rabba e non esiterà a gridare ver-so il Re dei Giudei: “Sia crocifis-so!”. Seguiamo il racconto della Passione e le celebrazioni del Triduo Pasquale.

Il vangelo dei ragazzi

Nei ritiri dei gruppi di catechesi ab-biamo seguito il comportamento di Pilato, della folla, dei capi dei sa-cerdoti. Abbiamo scoperto quante ingiustizie si sono commesse, l’invi-dia, le bugie, la debolezza di non prendere decisione, la vigliaccheria di gridare tutti la cosa che sembra più facile e più comoda. E i ragazzi, in queste feste di Pasqua, che po-sizione prenderanno? Sarà facile continuare ad andare alle giostre di Melegnano o stare al parco o all’o-ratorio a giocare, però ci sono an-che i momenti di preghiera, le cele-brazioni, la confessione. Facciamo i coraggiosi, non laviamoci le mani, non andiamo dove vanno tutti: chiediamo aiuto ai genitori e ai nonni, per una Pasqua da cristiani.

segui L’Orma Settimanale parrocchiale

Parrocchia San Lorenzo martire Via Pietra di Bismantova, 11—Riozzo

20070 Cerro al Lambro 02.9830.657

[email protected] www.parrocchiariozzo.it

Scuola materna: 02.9823.2498 trova il parroco: 347.047.5299

Pro manuscripto

DIDASCALIA A p. 1: Cristo Pantokrator, icona ad encausto, metà VI secolo, Monastero di Santa Caterina del Sinai Sopra: Cristo alla Colonna e Crocefissione, bassorilievi di capitelli, secolo XII, Carcassonne

Sulle orme del Vangelo