PARLIAMO IN LATINO - scuolacastiglione.gov.it · a volte ci chiediamo se il latino sia una lingua...

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1 PARLIAMO IN LATINO Classe 2H Scuola Media Statale L. Castiglione, Bronte Anno scolastico 2013-2014

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PARLIAMO IN LATINO

Classe 2H

Scuola Media Statale L. Castiglione, Bronte Anno scolastico 2013-2014

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Docenti: Maria Grazia Squitieri Massimo Liuzzo Coordinatrici: Mancari Martina Spitaleri Elisa Responsabili di Redazione: Calanni Francesca Crimi Maria Pia Mancari Martina Orefice Irene Pia Spitaleri Elisa

Alunni: Calabrò Chiara Calanni Francesca Capace Beatrice Costanzo Isabel Crimi Maria Pia Di Fazio Raffaele Fazio Simone Longhitano Daria Longhitano Gabriele Mancari Martina Marullo Mattia Mazzurco M. Giuseppe Orefice Irene Pia Pinzone Raffaele Pruiti Maria Pia Russo Martina Saitta Martina Spedaletti Alessio Spitaleri Elisa Uccellatore Rossella

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PREMESSA

A VOLTE CI CHIEDIAMO SE IL LATINO SIA UNA LINGUA MORTA O SE

FACCIA PARTE, SENZA CHE CE NE ACCORGIAMO, DELLA NOSTRA

REALTA’ QUOTIDIANA.

OGNI GIORNO USIAMO MODI, DETTI ED ESPRESSIONI CHE SONO

L’ESATTA TRADUZIONE DELLE LOCUZIONI LATINE.

NEL NOSTRO LINGUAGGIO MODERNO ESISTONO, INOLTRE, CIRCA

MEZZO MIGLIAIO DI TERMINI CHE SONO COSI’ ADATTI ALLA NUOVA

TECNOLOGIA DA FAR INVIDIA ALLA LINGUA INGLESE.

E ALLORA PERCHE’ NON SCOPRIRE I SORPRENDENTI LEGAMI CHE CI

UNISCONO ANCORA ALLA NOSTRA LINGUA MADRE ?!

DI CERTO NON VOGLIAMO FARE UN CORSO DI LATINO, BENSI’

IMPARARE AD ASCOLTARE E PARLARE IN MODO CONSAPEVOLE E,

NELLO STESSO TEMPO, OFFRIRE UN OMAGGIO GIOIOSO AD UN

NOSTRO ANTENATO, PER RESTARE AFFASCINATI DAI SUOI RACCONTI

ED INNAMORARCI DELLA NOSTRA CULTURA ITALIANA.

GLI ALUNNI HANNO, CON TANTO ENTUSIASMO, RIELABORATO I

MODI DI DIRE DELLA NOSTRA LINGUA ITALIANA E SICILIANA,

RICONDUCENDOLI ALLE LORO MOTIVAZIONI POPOLARI E RISALENDO

ALLE LOCUZIONI LATINE ATTRAVERSO L'ANALISI DELLE ACCEZIONI,

SIGNIFICATI ED USO, DELLE PAROLE IN QUESTIONE.

CIASCUN ALUNNO HA CURATO LA REDAZIONE DEL PROPRIO

QUADERNO DI CLASSE, E CIO' HA PERMESSO DI INTERVENIRE PER

L'OPPORTUNO POTENZIAMENTO, CONSOLIDAMENTO E RECUPERO

DELLE ABILITA' DI BASE ALLO SCOPO DI TRAFORMARLE IN

COMPETENZE UTILI ALLA PARTECIPAZIONE CONSAPEVOLE ALLA VITA

SOCIALE.

INFINE, A LAVORO SVOLTO, GLI ALUNNI HANNO RAGGRUPPATO LE

LOCUZIONI SOTTO LE CORRISPONDENTI LETTERE DELL’ALFABETO,

CON LA TRADUZIONE E LE OCCASIONI PRATICHE DEL LORO USO

NELLA NOSTRA MERAVIGLIOSA LINGUA.

Maria Grazia Squitieri

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Avendo visto la classe II H abbastanza motivata ad apprendere e ad allar-

gare la loro prospettiva culturale anche al di là del consueto programma

scolastico, l’idea di analizzare durante l’unica ora settimanale di Approfon-

dimento alcune locuzioni latine di uso comune nella nostra lingua italiana non

mi dispiaceva affatto. Il tutto nasce cominciando a leggere alcuni versi

dell’Inferno dantesco che, per essere meglio parafrasati, venivano, per così

dire, smontati nel testo per cercare riferimenti etimologici in una lingua

imprescindibile come il latino. Tale operazione suscitava negli alunni ulteriori

curiosità in materia linguistica. Perché non ricercare, quindi, un trait d’union

che leghi una lingua all’altra attraverso parole e modi di dire che, per tra-

smissione dotta o popolare che sia, fanno carriera da circa due millenni? Il

lavoro non mancava e quel residuo dell’ora utilizzata era davvero un soffio.

Rivolgendomi alla collega e amica prof.ssa M.G. Squitieri e prospettandole il

lavoro che avevo in mente e solo in minima parte ero riuscito a mettere in

atto, mi diede subito la sua disponibilità a lavorare sul progetto e, soprat-

tutto, a mettere per iscritto con la preziosa collaborazione degli alunni, le

locuzioni in ordine alfabetico con definizioni non da vocabolario (fatica pe-

raltro sterile e inconcludente) ma affiorate da frasi estemporanee formulate

a titolo di esempio.

Vorremmo non si giungesse a giudizi affrettati e/o errati sull’utilità del latino

e far comprendere come l’italiano non sia altro che un neolatino che ha subito

modificazioni inevitabili nel tempo dovute a una molteplicità di cause spesso

in relazione tra loro.

Massimo Liuzzo

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A

AD HOC

(HIC-HAEC-HOC)

(QUESTO- QUESTA- CIO’)

Adatto, a proposito, per questo, appropriato alla

cosa di cui si sta parlando.

Da non confondere con l’espressione D.O.C.

(denominazione di origine controllata).

AB OVO

Dall’ uovo

Dall’ origine, dalla sostanza.

Si usa quando si vuole invitare qualcuno ad

entrare subito nell’ argomento, senza prendere il

discorso troppo alla lontana.

ABSIT INIURIA VERBO

L’ingiuria sia lontana dalla parola

Sia detto senza offesa.

Composto da AB+SIT - congiuntivo presente di

AB+ESSERE= essere lontano da.

Si dice quando si vuole chiarire che quello che si è

detto non aveva intenzione di cattiveria.

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AMANTES AMENTES

Gli amanti sono folli

Si dice per commentare atti irragionevoli, insani,

commessi per passione amorosa, o quando si

compiono azioni forti a causa della passione per

qualcosa.

ACTA EST FABULA

Lo spettacolo è finito

Si dice anche quando si è conclusa un’azione

particolarmente intensa.

AB URBE CONDITA

Dalla città fondata

Per i Romani il calendario iniziava dal 21 Aprile

753 a.C. , pertanto si usa per indicare la validità di

un argomento o di uno stato di fatto, dalle origini.

AD

Anno domini

Anno del Signore.

Queste due lettere seguono il numero dell’anno della

nostra era volgare, ed è relativo all’ anno a cui si

riferisce.

Es: “PAPA FRANCESCO E’ STATO ELETTO NEL

2013 A.D.”

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AD ABUNDANTIAM

In abbondanza

A più che sufficienza.

Si usa per indicare prove, ragioni, argomenti a

sostegno della nostra tesi, di ciò che stiamo

affermando, oppure se vogliamo strafare nel nostro

operato.

Es: “IL MILAN HA VINTO CON GOAL AD

ABUNDANTIAM”

AD MAIORA

A COSE MAGGIORI

Auguri! Viene rivolto generalmente durante i

brindisi per una laurea, un avanzamento di

carriera, comunque dopo il raggiungimento di una

tappa fondamentale.

AD PERSONAM

Alla persona

Indica un privilegio, un diritto concepito, concesso

per una singola persona.

ALIBI

Altrove

Giustificazione, scusa.

Si usa nel caso di un’indagine: se il sospettato in

quella data e ora si trovava altrove, non può essere

accusato.

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ADDENDUM

Addendo

Termine utilizzato in matematica, quando si fa una

somma; si chiamano addendi i numeri messi in

colonna.

DALLA PAROLA ADDENDO: memorandum,

referendum.

ANTE LITTERAM

Prima della lettera

Si usa per indicare qualcosa, un pensiero, una

corrente culturale, che anticipa epoche o

movimenti moderni.

A PRIORI

Da prima

Si dice quando si vuole indicare qualcosa che è già

esistente prima del nostro discorso, ovvero un

concetto generale di base.

“A POSTERIORI ’’, invece, “DA DOPO’’ indica

una cosa che scaturisce da ciò che abbiamo detto.

AUT AUT

O … O

Si dice quando si invita, con decisa fermezza,

qualcuno a scegliere.

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AD LIBITUM

A piacere

Si dice quando c’è l’imbarazzo della scelta.

ALEA IACTA EST

L’impresa è compiuta

Il dado è tratto

Si dice quando si è conclusa un’azione di difficoltà.

CORRISPONDE A: “QUEL CHE E’ FATTO E’

FATTO”.

AUDENTES FORTUNA IUVAT

La fortuna aiuta gli audaci

Si dice per commentare un successo inaspettato, o

per sollecitare al successo chi è insicuro.

ALTER EGO

Altro io

Si dice per indicare un sosia, persona concreta o

immaginaria, che impersona se stesso nelle

funzioni e nei pensieri.

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B

BARBA NON FACIT PHILOSOPHUM

Si dice quando si invita a riflettere sulla sostanza e

non sull’apparenza. Corrisponde a “l’abito non fa

il monaco”.

BEATI MONOCULI IN TERRA CAECORUM Beati gli orbi di un occhio nella terra dei cieli.

Si dice quando ci si vuol consolare per la mancanza

di qualcosa.

BIS IN IDEM

Due volte una stessa cosa

Locuzione latina usata a proposito di persona che

cade più volte nello stesso errore. Si dice quando si

ripete lo stesso errore in breve tempo.

BREVI MANU

Direttamente nella mano

Si dice quando si deve consegnare una missiva

personalmente a qualcuno.

BREVI ESSE LABORO

Per essere breve lavoro, mi adopero

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Sarò breve.

Si dice all’inizio di un discorso argomentativo

(sperando corrisponda a verità!).

BONUS MALUS

Bene male

Rifacendoci al significato delle polizze assicurative

il Malus è la cifra che si paga che aumenta se si è

responsabili dell’incidente; se non si è responsabili

(Bonus) diminuisce.

BUSILLIS

Difficoltà

Si dice quando si è di fronte ad una questione

apparentemente irrisolvibile, un enigma.

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C

CAPTATIO BENEVOLENTIAE

Accattivarsi la simpatia

Si tratta di un’espressione che indica l’atteggiamento

di chi, attraverso belle parole e raggiri, cerca di

guadagnarsi un atteggiamento benevolo da parte di

qualcuno.

CAPUT ORBIS

Capitale del mondo

Si tratta di un’espressione usata per la prima volta

dallo storico latino Tito Livio per definire il destino

della città eterna (ROMA).

CARPE DIEM

Approfitta del presente. Cogli l'attimo.

Espressione utilizzata e resa celebre da Orazio che

invita a cogliere tutto quello che di positivo la vita ci

offre giorno per giorno, senza aspettare cose future,

che forse non verranno.

CASUS BELLI

CASO DI GUERRA

Espressione che indica qualcosa di grave che

provoca la dichiarazione di guerra tra due stati; per

estensione si dice di cose piccole che possono

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diventare grandi per l’ostilità delle persone interessate

o coinvolte.

CURRICULUM VITAE

Percorso della vita. Carriera.

Questa espressione indica tutti gli studi o i lavori

svolti, necessari a giudicare un candidato idoneo o

meno all’essenziale. Al plurale si dice “curricula”.

CURSUS HONORUM

Corso di onori, carriera.

Questa espressione, così come indicava la carriera

politica dei giovani romani, oggi viene usata per

indicare tutte le esperienze lavorative che

contribuiscono ad accrescere la propria posizione

sociale e lavorativa.

CASTIGAT RIDENDO MORES

Corregge ridendo i costumi.

Si dice quando si intende indicare una satira

finalizzata al miglioramento dei costumi; non c'è,

infatti, arma migliore del sorriso per correggere gli

errori...

CICERO PRO DOMO SUA

Cicerone a favore della sua casa

Si dice quando si opera per l’interesse personale.

Corrisponde a “tirare l’acqua al proprio mulino”.

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COGITO, ERGO SUM

Penso, dunque esisto

Si dice per indicare la razionalità del dubbio, ovvero

quando si intende giungere alla verità attraverso le

proprie conoscenze ragionando, senza curarsi dei

pregiudizi.

CORAM POPULO

Davanti al popolo

Si dice quando si vuole indicare che una notizia è

diffusa e una richiesta è approvata da tutti.

CRUCIFIGE

Crocifiggilo

Si dice quando la folla si lascia trascinare in un’accusa

senza ragionare “come le pecore del gregge seguono il

caprone”.

Si fa riferimento a Ponzio Pilato.

CUI BONO? CUI PRODEST?

Per chi è bene? A chi serve?

Si dice quando una legge , un provvedimento o una

decisione servono a una ristretta cerchia di persone,

quando si intende curare l'interesse di qualcuno e non

di tutti.

(UNI)CUIQUE SUUM

A ciascuno il suo

Si dice quando si invita a curare le proprie mansioni

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(competenze).

CUM GRANO SALIS

Come un granello di sale

Con un pizzico di buon senso, con misura.

D

DE CUIUS

Della (eredità) del quale

Si tratta del defunto di cui si parla negli atti notarili

relativi all’eredità lasciata.

DEFICIT

Mancanza

Si dice per indicare un vuoto nei bilanci economici.

DE GUSTIBUS NON EST DISPUTANDUM

I gusti non sono da discutere

Si dice per giustificare le preferenze di ciascuno,

personali e diverse.

DAMNATIO AD METALLA

Condanna ai lavori forzati

Si dice quando si commenta una frase, una decisione,

una sentenza, basate sul falso o su un'evidente realtà

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non sempre veritiera.

DAT VENIAM CORVIS, VEXAT CENSURA

COLUMBAS

La censura risparmia i corvi e tormenta le colombe

Sentenza che viene spontaneo applicare quando si

vedono perseguitati gli innocenti e impuniti i malvagi.

DA UBI CONSISTAM

Dammi un punto di appoggio

Si dice quando si cercano i mezzi necessari per una

grande impresa.

ARCHIMEDE: DATEMI UNA LEVA E

SOLLEVERO’ IL MONDO.

DE AUDITU

DE VISU

Per sentito dire

Di faccia

Si dice quando si riferisce solo per averne sentito

parlare.

Si dice quando si ha testimonianza diretta.

DE FACTO

Di fatto

Si dice per indicare una situazione veramente

accaduta.

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DE IURE

Di diritto

Si dice per indicare ciò che avviene per legge.

DE LANA CAPRINA

Discutere della lana delle capre

Si dice quando si discute di cose superficiali, sviando

l’argomento in questione.

DENTE LUPUS, CORNU TAURUS PETIT

Il lupo assale con i denti, il toro con le corna

Si dice quando si giustifica l’uso di mezzi personali

per raggiungere uno scopo.

DENTE SUPERBO

Con dente sdegnoso

Si dice per indicare la falsa raffinatezza.

DEO GRATIAS

Sia ringraziato Dio

E' un ringraziamento per qualcosa andato a buon fine.

Finalmente! Menomale!

DE PLANO

Facilmente

Si dice quando si compie un’azione senza le formalità

previste.

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DE PROFUNDIS

Dal profondo

E' il Salmo per i defunti, l'espressione del dolore più

intimo-

A volte si usa scherzosamente per indicare una

situazione, un oggetto, perduti irrimediabilmente.

DESINIT IN PISCEM

Termine a coda di pesce

Si dice quando un’iniziativa inizia bene e finisce male

DEUS EX MACHINA

Dio con la macchia

Si dice per indicare la provvidenza, una soluzione

insospettata.

Fa riferimento al teatro greco, nel quale una statua

trainata da un carro, entrava in scena per risolvere in

dramma.

DIVIDE ET IMPERA

Divide e comanda

Si dice quando si indica un governo o un capo, al fine

di comandare su tutti, semina discordia nella

comunità, evitando che questa si coalizzi.

DO UT DES

Do affinché venga dato

Non si dà niente per niente.

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Si dice quando si dà per ricevere

DULCIS IN FUNDO

Dolce in fondo

Si dice quando si lascia il meglio alla fine.

Al contrario, l’ultimo boccone amaro si dice

Amaro in cauda, oppure

Venenum in cauda

DURA LEX SED LEX

La legge è dura ma è la legge

La legge importa sacrifici ma bisogna rispettarla.

E

Ecce homo

Ecco l’uomo

E' la frase di Ponzio Pilato ai Giudei. Si dice per

indicare una persona mal ridotta, come Gesù Cristo,

sfigurata dal dolore e dalla sofferenza

Erga omnes

Per tutti

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Si dice di una legge, una norma, un contratto, validi

per tutti, a vantaggio di tutti.

Errare humanum est

Errare è umano

Si dice per giustificare un errore.

Quando si continua a sbagliare si dice: Perseverare diabolicum

Errata còrrige

Correggi l’errore

E’ una formula che serve ad avvertire che nel testo è

stato fatto un errore di stampa.

Est est est

E’, è, è

E’ il nome di un ottimo vino.

Si dice per indicare la buona sostanza di qualcosa, sia

materiale sia morale.

Risale al detto del vescovo Fugger, il quale,

assaggiando il vino a Frascati, disse con soddisfazione

del gusto: EST EST EST.

Ego sum alpha et omega

Io sono l’alfa e l’omega

Si dice per indicare l’inizio e la fine di ogni cosa,

relativamente ai potenti, ai giusti o a Dio. Alpha e

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Omega sono la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto

greco.

Est modus in rebus

C’è modo nelle cose

Si dice per invitare alla moderazione e al corretto uso

delle cose e del comportamento.

Epicuri de grege porcus

Porco del gregge di Epicuro

Si dice per indicare un potente, un politico che

approfitta della carica ricevuta per dedicarsi ai piaceri

materiali.

Ex Abrupto

Improvvisamente, dall’improvviso

Si dice per indicare una cosa che avviene senza

preavviso.

Eureka (parola greca)

Eurisko = trovo

Si dice quando si raggiunge un obiettivo.

Ex aequo

Alla pari

Si dice per indicare vittorie conseguite per lo stesso

merito.

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Ex cathedra

Dalla cattedra

Si dice quando si indica una affermazione infallibile

che non ha, spesso, risultato pratico nella realtà.

Excursus

Percorso

Si dice per indicare e illustrare in modo ampio gli

aspetti di un argomento.

Excusatio non petita accusatio manifesta

Una scusa non richiesta manifesta l’accusa

Si dice per indicare chi, pur senza la richiesta di

giustificazione, si scusa manifestando la propria colpa.

Ex novo

Dal nuovo

Si dice per indicare qualcosa che viene fatta di sana

pianta, di nuovo, daccapo.

Ex professo

Dalla profezia

Si dice di persona che conosce bene la sua arte.

Extra moenia

Fuori dalle mura

Oggi si usa per indicare visite mediche fuori degli

ospedali. Il contrario è:

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Intra moenia

Extrema ratio

Estrema decisione

Si dice quando, non essendoci più nulla da fare, si fa

l’ultimo estremo tentativo.

Ex voto

Dal voto

E’ un oggetto offerto per voto ad un santo, alla

Madonna, come ringraziamento.

F

Faber est quisque fortunae suae

Ciascuno è artefice del proprio destino

Si dice per indicare la decisione o la scelta operata da

ognuno di noi, sia in bene sia in male.

Factotum

Fai tutto (fac-totum)

Si dice di persona che, pur non avendo le capacità

adeguate, procura di fare qualunque cosa per sé e per

gli altri.

Fac simile

Fai una cosa simile

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E’ la copia dell’originale.

Festina lente

Affrettati lentamente

E’ un ossimoro, un paradosso.

Si dice per invitare alla prudenza.

Fiat

Sia fatto

Si dice quando si fa qualcosa in tempo reale.

Fiat lux

Sia fatta la luce

Con questa frase il Creatore illuminò il mondo.

Si dice quando si trova un’ottima soluzione a un

problema, velocemente.

Fiat voluntas tua

Sia fatta la tua volontà

Si dice quando si accetta la volontà di qualcuno, anche

se con dispiacere.

Forma mentis

Forma della mente

Si dice per indicare la mentalità, l’educazione di base.

Frangar, non flectar

Mi spezzo, ma non mi piego

Si dice quando non si intende rinunciare alla propria

idea.

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G

GLORIA IN EXCELSIS DEO

Gloria a Dio nel più alto dei cieli

E’ la formula liturgica; si dice quando giunge la

soluzione desiderata.

GRATIS ET AMORE DEI

Gratis e per amore di Dio

Si dice quando si fa qualcosa senza aspettarsi un

compenso materiale o morale.

GROSSO MODO

In modo grossolano

Si dice quando si fa qualcosa alla meno peggio, senza

cura.

GENIUS LOCI

Genio del luogo

Si dice per indicare la tutela su un luogo. Può essere

usato con ironia per indicare un protettore.

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H

HABEMUS PAPAM

Abbiamo il pontefice

E’ la formula di elezione del Papa. Si dice per dare

risalto all’arrivo di qualcuno.

HABITAT

Egli abita

Si dice per indicare il complesso di fattori che

caratterizzano l’ambiente.

HIC ET NUNT

Qui e ora

Si dice per indicare una cosa da fare senza proroghe.

HISTORIA EST MAGISTRA VITAE

La storia è maestra di vita

Si dice per dimostrare che l’esperienza è alla base del

sapere.

HODIE MIHI, CRAS TIBI

Oggi a me domani a te

Si dice per indicare che tutti abbiamo una sorte

comune.

HOMO HOMINIS LUPUS

L’ uomo dell’uomo è lupo

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Si dice per indicare l’egoismo e la cattiveria

dell’uomo, che non risparmia il suo simile per pensare

a se stesso.

HOMO SAPIENS

Uomo sapiente

E’ la locuzione che indica l’anello di congiunzione fra

l’uomo scimmia e l’uomo moderno.

HONORIS CAUSA

Per meriti speciali

Si dice quando viene riconosciuto un merito speciale

per il quale viene conferita una laurea.

HORRIBILE DICTU/ HORRIBILE VISU

Orribile da dire, orribile da vedere

Si dice per indicare l’orribile bruttezza di qualcosa,

che fa ribrezzo a dirsi e a vedersi.

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I

IBIS REDIBIS NUMQUAM PERIBIS

Andrai, tornerai, ma non morirai

E’ la locuzione pronunciata dalla Sibilla (personaggio

della mitologia greca, in grado di prevedere il futuro.

Viveva a Cuma, vicino Napoli), per rispondere alle

domande poste degli eroi, prima delle guerre.

IN ALBIS

In bianco

E’ la prima domenica dopo Pasqua.

IN ALTO LOCO

In alto luogo

Si dice per indicare coloro che sono nella più alta

posizione di comando e che, spesso, proteggono le

malefatte di qualcuno o un raccomandato.

IN ARTICULO MORTIS

Nell’atto della morte

Si dice per indicare un’azione compiuta solo nel

momento di pericolo, alla morte.

IN CAMERA CARITATIS

In camera di carità

Si dice per indicare un discorso fatto in forma molto

privata e segreta.

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IN DUBIO PRO REO

Nel dubbio a favore dell’imputato

Si dice per indicare che è opportuno, in caso di

mancanza di prove, essere favorevoli ad ascoltare le

giustificazioni dell’accusato.

IN EXTREMIS

All’ ultimo momento

Si dice per indicare un’azione compiuta proprio

all’ultimo momento, utile alla salvezza.

IN FIERI

In divenire

Si dice per indicare un’opera, un prodotto, un progetto

in fase di elaborazione.

IN FLAGRANTE

Nel momento

Si dice per indicare l’evidenza e quando si coglie un

reato nel momento in cui avviene.

IN FOLIO

In folio

Termine tecnico dell’editoria.

IN ITINERE

Nel percorso

Si dice per indicare un cambiamento, una modifica o

una valutazione, fatti durante lo svolgimento di un

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lavoro.

IN ILLO TEMPORE

In quel tempo

Si dice per indicare fatti accaduti in un tempo lontano.

IN MEDIO STAT VIRTUS

La virtù sta nel mezzo

E’ un’esortazione a non eccedere negli eccessi.

IN MEMORIAM

In memoria

Si dice quando si dedica ad un estinto un santino, una

preghiera …

IN PECTORE

Nel petto

Si dice quando si ha un segreto nel cuore.

IN PRIMIS

Soprattutto

Si dice per evidenziare la priorità in un ragionamento.

INSALUTATO HOSPITE

Senza salutare

Si dice quando, dopo aver goduto dell’ospitalità, ci si

defila alla chetichella.

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L

Lapsus calami

Scivolone(errore)della penna

Si dice quando si commette un errore grafico per

distrazione, e non per cattiva conoscenza della

grammatica.

Lapsus linguae

Errore di lingua (lo stesso del precedente)

Si dice quando si commette un errore dovuto al fatto

che si abbina la parola a qualcosa che stiamo

pensando. Errore psicologico.

Laudetur Iesus Christus

Sia lodato Gesù Cristo

E’ la formula di apertura e chiusura delle trasmissioni

vaticane, è il saluto ecclesiastico. Risposta: nunc et

semper.

Longa manus

Mano lunga

Si dice quando qualcuno più potente trama nell’ombra

del suo interesse.

Lupus in fabula

Il lupo nella favola

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Si dice quando la persona si cui si parla arriva

improvvisamente

Lux veritatis

La verità esce alla luce

Si dice quando la verità viene a galla.

M

Magister dixit

Il maestro ha detto

Si dice per una affermazione indiscutibile.

Magistra vitae

Maestra di vita

Ci si riferisce alla storia

Magna Charta

Grande scrittura

E’ la costituzione

Magna Graecia

Grande Grecia

E’ l’insieme delle colonie dell’antica Grecia.

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Magna pars

Grande parte

Si dice per indicare quando si attribuisce la maggior

parte del merito a qualcuno.

Mala tempora currunt

Cattivi tempi corrono

Si dice quando con nostalgia e chiusura mentale si

rimpiange il tempo passato. Si fa riferimento a una

crisi.

Mare nostrum

Mare nostro

E’ il Mediterraneo.

Margaritas ante porcos

Margherite davanti ai porci

Si dice quando si fa del bene a chi non lo apprezza.

Mater certa est, pater numquam

La madre è sempre certa, il padre no

Si dice per indicare con offesa scherzosa l’estrema

furbizia di qualcuno.

Oggi ciò è avvalorato dalla fecondazione artificiale.

Mea culpa

Per mia colpa

Si dice per scusarsi.

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Melius abundare quam deficere

Meglio abbondare che difettare

Si dice quando nel dubbio si aggiunge quantità a ciò

che serve.

Memento audere semper

Ricordati di osare sempre

Si dice per incoraggiare e invitare a provare per

superare i propri limiti.

Memento mori

Ricordati che devi morire

Si dice per invitare alla saggezza, alla giustizia e alla

misericordia.

Mens sana in corpore sano

Mente sana in corpo sano

E’ un invito a fare sport, infatti mente e corpo sono

strettamente collegati.

Mirabile dictu, mirabile visu

Incredibile a farsi, incredibile a vedersi

Si dice per indicare cose mirabili.

Modus vivendi

Modo di vivere

Si dice per indicare l’usuale comportamento di

qualcuno con l’educazione ricevuta.

Mores maiorum

Il modo di comportarsi degli antenati

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Ci si riferisce alla tradizione.

Mors tua vita mea

La tua morte è la mia vita

Si dice quando si deve essere egoisti per potersi

salvare, anche se lo si fa con rammarico.

More solito

Costume solito

Al solito, come sempre.

Motu proprio

Di propria iniziativa

Si dice quando si compie un’azione autonomamente.

More uxorio

Costume matrimoniale

Un tempo si indicava la coppia non sposata, oggi il

diritto di famiglia riconosce le coppie di fatto.

Mutatis mutandis

Cambiare le cose da cambiare

Si dice per esortare a cambiare ciò che non è più

funzionale, per sollecitare le riforme e agevolare il

progresso.

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N

Non plus ultra

Non più avanti

Si dice per indicare il massimo.

Nemo propheta in patria

Nessuno è profeta nella tua patria

Si dice per indicare un artista, o un uomo di valore,

che non è riconosciuto nella sua patria.

Nescio vos

Non vi conosco

Si dice per allontanare uno scocciatore.

Noli me tangere

Non mi toccare

E' la frase pronunciata da Gesù alla Maddalena dopo

la Resurrezione.

Si dice per indicare con ironia qualcuno che si dà delle

aree.

Nosce te ipsum

Conosci te stesso

E’ una celebre frase di Socrate, che invitava a

guardare dentro se stessi per conoscere la verità.

Non causa pro causa

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Una non causa per causa

Si dice per indicare un litigio senza motivo.

Numera stellas, si potes

Conta le stelle, se puoi

Si dice per indicare l’infinito.

Nunc est bibendum

Adesso si pubere

Si dice per indicare che a lavoro ultimato si può

festeggiare.

O

OBTORTO COLLO

Con il collo storto

Si dice quando si fa qualcosa contro la propria

volontà, il proprio desiderio.

OCULOS HABENT ET NON VIDEBUNT

Hanno gli occhi e non vedono

Si dice per criticare chi ha paura di testimoniare un

reato.

OPERA OMNIA

Tutte le opere

Si dice per indicare tutte le opere di un determinato

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autore.

ORA ET LABORA

Prega e lavora

E’ la regola dell’Ordine dei Benedettini.

ODI ET AMO

Odio e amo

Si dice per indicare uno stato d’animo soprattutto in

ambito amoroso.

OMNIA TEMPUS HABENT

Ogni cosa ha un tempo

Indica che ogni cosa va fatta a suo tempo e luogo.

OTIA ET NEGOZIA

Ozi e occupazioni

Si dice quando ci si concede un periodo di riposo,

durante il quale ci si dedica agli hobby e alle attività

culturali preferite.

OVES ET BOVES

Pecore e buoi

Si dice quando si intende raggruppare tutti gli

elementi di un insieme con tono dispregiativo.

Corrisponde a: “Cani e porci”

O TEMPORA! O MORES!

Che tempi! Che costumi!

Si dice quando si rimpiange il passato criticando il

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presente. E’ tipico dei brontoloni, spesso vittime della

loro mentalità bigotta.

P

Panem et circenses

Pane e divertimenti

Si dice quando si indica un popolo che si lascia

affascinare da un governo apparentemente generoso,

ma che in realtà offre divertimenti banali per ottenere

il proprio scopo.

Corrisponde alle 3F di Mussolini (feste, frumento,

frusta). Oggi gli spettacoli televisivi di massa e gli

sport di massa servono ad addormentare le menti.

Pater familias

Padre di famiglia

E’ una figura ormai scomparsa che indica la patria

potestà dell’anziano sui figli e nipoti.

Pax tibi

Pace a te

E’ il saluto cristiano.

Pavor nocturnus

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Paura notturna

E’ un disturbo dei neonati, i quali si svegliano

improvvisamente piangendo, durante la notte, intorno

agli otto mesi.

Pecunia non olet

I soldi non hanno odore

Al tempo dei Romani, a Pompei e nelle città

commerciali, era usanza costruire una vasca

all’ingresso della città dove, per entrare, bisognava

orinare (uomini) pagando il pedaggio; ciò serviva a

raccogliere ammoniaca, usata come concia per le

pelli. Alle critiche l’imperatore Vespasiano rispose “Il

denaro non puzza”. Oggi si dice per indicare chi per

guadagnare compie azioni illegali.

Per fas et nefas

Con i mezzi giusti e ingiusti

Si dice quando si prova di tutto per ottenere qualcosa.

Placebo

Piacerò

Si dice per indicare le cure attigue alle medicine, usate

come illusione per alleviare il dolore, basate sul

convincimento psicologico.

Pluralis maiestatis

Plurale di maestà

E’ l’uso del “Noi”, al posto di “Io”, per indicare

autorità; è usato anche per spersonalizzare la relazione

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su un argomento di interesse generale.

Pollice verso

Pollice in giù

E’ un gesto di condanna.

Pro bono pacis

Per buona pace

Si dice quando si accetta una condizione per amore di

pace.

Pro loco

A favore del luogo

E’ l’associazione che si occupa della cultura locale per

i turisti.

Pro forma

Per la forma

Si dice per rendere pubblico un atto.

Pro memoria

A favore della memoria

E’ un elenco per ricordare le cose da fare.

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Q

QUALIS PATER, TALIS FILIUS

Quale è il padre, tale è il figlio

Si dice quando i pregi e i difetti sono riscontrabili nei

figli come nei genitori.

QUI PRO QUO

Colui che è al posto di un altro

Si dice quando si viene a creare un equivoco, un

fraintendimento di parole.

QUANTUM SATIS

Quanto basta

Si usa nelle indicazioni di quantità nelle ricette

QUISQUE FORTUNAE SUAE FABER EST

Ciascuno è fabbro del proprio destino

Riferito a uomini che vogliono attribuire la propria

sorte ad eventi alla propria volontà.

QUIA NOVI?

C’è qualcosa di nuovo? (Che cosa c’è di nuovo?)

Si dice riferendosi a persone che non hanno più scuse

per giustificarsi.

QUI GLADIO FERIT GLADIO PERIT

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Chi di spada ferisce di spada perisce

Si dice quando la sorte restituisce con la stessa moneta

il torto fatto.

QUISQUE DE POPULO

Qualcuno dal popolo

Si dice per indicare il parere di una persona non

autorevole, pur se talvolta valido.

QUO VADIS?

Dove vai?

Si dice per chiedere scherzosamente e in maniera

solenne il luogo dove ci si dirige.

R

REFUGIUM PECCATORUM

Rifugio dei peccatori

E’ un’invocazione alla Madonna. Si dice per indicare

qualcuno particolarmente disponibile ad aiutare e

soccorrere chi ha bisogno.

REPETITA JUVANT

Le cose ripetute giovano

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Si dice per sollecitare la riflessione ripetendo le cose

dette, studiate o fatte.

REQUIESCAT IN PACE

Riposa in pace

E’ la preghiera per i defunti. Scherzosamente si dice

quando una cosa si rompe definitivamente.

RES NULLIUS

Cose di nessuno

Si dice per indicare ciò che è pubblico, ma spesso

proprio per questo non viene rispettato.

RISUS ABUNDAT IN ORE STULTORUM

Il riso abbonda nella bocca degli stolti

Si dice per indicare l’estrema superficialità di

qualcuno, soprattutto quando ride a sproposito.

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S

Salutatio matutina

Saluto mattutino

Si dice con ironia per indicare una consuetudine

personale del mattino; talvolta può essere usato per

prendere le distanze da un capo che pretende

deferenza o per indicare con sarcasmo un

comportamento da “leccapiedi”.

Schola cantorum

Scuola di cantori

Viene indicata così la Scuola Polifonica.

Semel abbas, semper abbas

Una volta prete, per sempre prete

Si dice per indicare l’irreversibilità del sacerdozio; in

tono sarcastico per indicare una carica (politica)

dolorosa da abbandonare.

Semel in anno licet insanire

Una volta all’anno è lecito impazzire

Un tempo era riferito alla festa del Carnevale,

occasione di feste ed… esagerazioni.

Semper ad eventum festinat

Sempre si giunge alla soluzione

Si dice per riflettere sul fatto che a nulla si giunge

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senza difficoltà.

Sic et simpliciter

Così e semplicemente

Si dice per indicare un contenuto riferito in maniera

essenziale.

Sic stantibus rebus

Essendo così le cose

Si dice con rassegnazione quando non si trovano

soluzioni alternative, per indicare un dato di fatto.

Sic transit gloria mundi

Così passa la gloria del mondo

Si dice per indicare la provvisorietà della vita e delle

cose. Si usa con ironia per indicare che il “potere

temporale” non è eterno.

Sine die

Senza giorno

Corrisponde a: “Meglio tardi che mai!”

Sine ira et studio

Senza ira e intenzione

Si dice per chiarire che si ascolta o si agisce senza

essere prevenuti, ma con onestà di intento.

Sine qua non

Senza la quale non

Si dice per indicare la condizione indispensabile per la

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riuscita di un’azione.

Si vis pacem, para bellum

Se vuoi la pace, prepara la guerra

Indica la necessità di uno Stato di avere un esercito di

difesa. Altresì si dice per indicare che è bene essere

preparati agli inconvenienti, riferito soprattutto a chi

ha grandi responsabilità sociali.

Spes ultima dea

La speranza è l’ultima dea

Corrisponde a: “La speranza è l’ultima a morire”. Si

dice affinché non ci si arrenda alle delusioni e

avversità.

S.P.Q.R.

SENATO E POPOLO ROMANO.

E’ la sigla dell’Urbe (Roma), posta sui beni pubblici.

Scherzosamente si traduce. “Sono pazzi questi

romani”, per polemizzare sull’incuria della città.

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T

Tabula Rasa

Tavola pulita

Indica l’assenza di contenuti (anche dopo un furto, o

un’impreparazione scolastica).

Transeat

Passi…

Viene indicata la tolleranza di un reato commesso, con

invito a non ripetere l’errore.

Tu quoque Brute, fili mihi

Anche tu Bruto, figlio mio.

Con riferimento all’assassinio di Cesare, si dice per

indicare un tradimento da parte di qualcuno da cui non

ci si aspetta del male, un amico o una persona vicina.

Turris eburnea

Torre di avorio

Si dice per indicare “l’altare” su cui qualcuno si pone,

escludendo gli altri o l’attitudine a stare in solitudine.

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U

Ubi maior minor cessat

Dove il maggiore il minore cessa

Si dice per indicare il prodigarsi per un male

maggiore, con urgenza, tralasciando il male maggiore.

Ultima ratio

Ultima ragione

Si dice per indicare l’ultimo tentativo per la salvezza.

Urbi et orbi

Alla città e al mondo

E’ la benedizione del Papa.

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V

Vade retro Satana

Vai indietro, Satana

Si dice per allontanare una tentazione di piacere.

Vae victis

Guai vinti

Esprime la triste realtà della sconfitta.

Vale

Ciao

E’ il saluto confidenziale.

Veni, vidi, vici

Venni, vidi e vinsi

Lo disse Cesare per elogiare le sue vittorie.

Verba volant, scripta manent

Le parole volano, gli scritti restano

E’ l’invito alla prudenza.