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PALMANOV A 1 SEMINARIO la VIS qual e opportunità di integ Giorgio Mattassi Direttore tecnico scientifico la Valutazione Ambientale Strategic a Valutazione di Impatto Ambien la visione europea dalla VIA alla VAS aggiornamento del percorso culturale verso la sostenibilità e la prevenzione primaria

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1SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Giorgio MattassiDirettore tecnico scientifico

dalla Valutazione Ambientale Strategicaalla Valutazione di Impatto Ambientale

la visione europea dalla VIA alla VAS

aggiornamento del percorso culturaleverso la sostenibilità e la prevenzione primaria

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2SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Sostanze pericoloseLa Direttiva n° 67/548

• 76/769/CEIl Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE, ha lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da sostanze chimiche già esistenti (introdotte sul mercato prima del settembre 1981) e nuove (dopo il settembre 1981) e al contempo mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell’industria chimica europea

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3SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

VIA 85 HABITAT 92

IPPC 96

ACQUE 2000VAS 2001

EMAS 2001

PARTECIPAZIONE 2003

DANNO AMBIENTALE 2004

ARIA 2008REACH 2007

Sostanze pericoloseDirettiva n° 67/548

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4SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

- considerando che l'esistenza di disparità tra le legislazioni vigenti negli Stati membri in materia di valutazione dell'impatto ambientale dei progetti pubblici e privati può creare condizioni di concorrenza ineguali e avere perciò un'incidenza diretta sul funzionamento del mercato comune;

- che è quindi opportuno procedere al ravvicinamento delle legislazioni, previsto dall'articolo 100 del trattato;

- considerando che risulta inoltre necessario realizzare uno degli obiettivi della Comunità nel settore della protezione dell'ambiente e della qualità della vita

DIRETTIVA VIA 85/337/CEE-mod97/11/CE

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5SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

•La Valutazione dell'impatto ambientale individua, descrive e valuta, in modo appropriato, per ciascun caso particolare e conformemente agli articoli da 4 a 11, gli effetti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori:

- l'uomo, la fauna e la flora;- il suolo, l'acqua, l'aria, il clima e il paesaggio;- l'interazione tra i fattori di cui al primo e secondo trattino;- i beni materiali ed il patrimonio culturaleconsiderando che gli effetti di un progetto sull'ambiente debbono essere valutati per proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento della varietà delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in

quanto risorsa essenziale di vita

DIRETTIVA VIA 85/337/CEE

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6SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

• La Convenzione della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite sulla valutazione di impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, del 25 febbraio 1991, che si applica sia agli Stati membri sia a altri Stati, incoraggia le parti della convenzione ad applicare i suoi principi anche a piani e programmi

DIRETTIVA VIA 85/337/CEE

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DIRETTIVA conservazione habitat 92/43/CE

(VALUTAZIONE DI INCIDENZA)

• tutti i piani e i programmi per i quali è stata prescritta la valutazione ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat

• naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche , potrebbero avere effetti significativi sull'ambiente e dovrebbero di norma essere oggetto di una valutazione ambientale sistematica

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8SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Direttiva IPPC 1996/61

sostituita 2008/1/CEEpriorità alla riduzione integrata

dell’inquinamento quale elemento importante per raggiungere un equilibrio più sostenibile tra attività umane e sviluppo socioeconomico, da un lato, e risorse e capacità rigenerativa della natura (goods and ecological services)

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9SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

decisione n. 2179/98/CEE

• Il quinto programma comunitario di politica ed azione a favore dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile «Per uno sviluppo durevole e sostenibile», integrato dalla decisione n. 2179/98/CE del Consiglio relativa al suo riesame, ribadisce l'importanza di valutare i probabili effetti di piani e programmi sull'ambiente

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10SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Direttiva acque 2000/60/CE• Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la

protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che:

• a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico;

• b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili;

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DIRETTIVA VAS 2001/42/C

• L'articolo 174 del trattato stabilisce che la politica dellaComunità in materia ambientale contribuisce, tra l'altro,

– a perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente, della protezione della salute umana e dell'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali e che essa dev'essere fondata sul principio della precauzione.

– L'articolo 6 del trattato stabilisce che le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione delle politiche e delle azioni comunitarie, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile

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12SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

• La convenzione sulla biodiversità richiede alle parti di integrare, per quanto possibile e appropriato, la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità nei piani e nei programmi settoriali e intersettoriali pertinenti

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13SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

L'adozione di procedure di valutazione ambientale a livello di piano e programma dovrebbero andare a vantaggio delle imprese,

fornendo un quadro più coerente in cui operare inserendo informazioni pertinenti in materia ambientale nell'iter decisionale. L'inserimento di una più ampia gamma di fattori nell'iter decisionale dovrebbe contribuire a soluzioni più sostenibili e più efficaci

I diversi sistemi di valutazione ambientale operanti negli Stati membri dovrebbero prevedere una serie di normeprocedurali comuni necessarie a contribuire ad un elevato livello di protezione dell'ambiente.

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14SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Regolamento EMAS 2001/761

sull’adesione volontaria delle imprese del settore industriale a un sistema comunitario di ecogestione e audit ha mostrato la sua efficacia nel promuovere miglioramenti delle prestazioni ambientali

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Direttiva partecipazione 2003/35che prevede la partecipazione del

pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale L'effettiva partecipazione del pubblico all'adozione di decisioni consente allo stesso di esprimere pareri e preoccupazioni che possono assumere rilievo per tali decisioni e che possono essere presi in considerazione da coloro che sono responsabili della loro adozione; ciò accresce la responsabilità e la trasparenza del processo decisionale e favorisce la consapevolezza del pubblico sui problemi ambientali e il sostegno alle decisioni adottate

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Direttiva danno ambientale 2004/35

mod. 2006/21Ai sensi della direttiva, i danni ambientali sono definiti nel modo seguente:– i danni, diretti o indiretti, arrecati all'ambiente

acquatico coperti dalla legislazione comunitaria in materia di gestione delle acque;

– i danni, diretti o indiretti, arrecati alle specie e agli habitat naturali protetti a livello comunitario dalla direttiva " Uccelli selvatici " del 1979 e dalla direttiva "Habitat " del 1992;

– la contaminazione, diretta o indiretta, dei terreni che crea un rischio significativo per la salute umana.

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17SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Regolamento REACHin vigore dal 1 luglio 2007

• REACH significa Registration, Evaluation, Authorisation of Chemical ed è l’acronimo usato dalla Comunità Europea per descrivere il nuovo sistema di regolamentazione delle sostanze chimiche che, entrato in vigore il 1 giugno 2007 a partire dal rispetto della direttiva 76/769/CEE 7 relativa alle sostanze pericolose di interesse europeo

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Direttiva aria 2008/50

relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più

pulita in Europa

• La direttiva prevede che, nelle aree urbane, gli Stati membri – riducano mediamente del 20% l'esposizione al PM2,5

entro il 2020 rispetto ai valori del 2010, obbligandoli a portare i livelli di esposizione in queste zone al di sotto di 20 microgrammi/m3 nel 2015.

– A livello dell'intero territorio nazionale, gli Stati membri dovranno rispettare il valore limite di 25 microgrammi di PM2,5/m3, da raggiungere obbligatoriamente entro il 2015 e, se possibile, già nel 2010.

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19SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Principio di precauzioneCOMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL CONSIGLIO (GENNAIO 2000 : INTEGRA IL LIBRO BIANCO SULLA SICUREZZA

ALIMENTARE)

Giustificato solo quando unisce 3 condizioni :– L’identificazione degli effetti potenzialmente negativi;– La valutazione dei dati scientificamente disponibili– L’ampiezza dell’incertezza scientifica

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20SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

Principio di precauzione

• 3 principi scientifici:– Una valutazione scientifica la più completa possibile e la

determinazione, nella misura del possibile, del grado di incertezza scientifica;

– Una valutazione del rischio e delle conseguenze potenziali dell’assenza di azione;

– La partecipazione di tutte le parti interessate allo studio delle misure di precauzione, non appena i risultati della valutazione scientifica e/o della valutazione del rischio sono disponibili

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Principio di precauzione invocato

1. La proporzionalità tra le misure prese e il livello di protezione ricercato;

2. La non discriminazione nell’applicazione delle misure;3. La coerenza delle misure con quelle già prese in situazioni

analoghe o che fanno uso di approcci analoghi;4. L’esame dei vantaggi e degli oneri risultanti dall’azione o

dell’assenza di azione;5. Il riesame delle misure alla luce dell’evoluzione scientifica.

L’ONERE DELLA PROVA A CARICO DEGLI “INVOCANTI”:

OCCORRE DIMOSTRARE IL PERICOLO ASSOCIATO !!!

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22SEMINARIO la VIS quale opportunità di integrazione tra ambiente e salute

conclusioniLa valutazione di impatto ambientale, la valutazione

di incidenza, la valutazione ambientale strategica, la valutazione di impatto sanitario…

…..ha bisogno di certezze che solo un sistema scientificamente esperto può dare, ovvero noi…..

…..avendo ben chiaro che il servizio indipendente che ciascuno deve svolgere

ha come condizione di riferimento• La scientificità delle valutazioni• l’efficienza e l’univocità delle valutazioni,• tutela dell’ambiente e della salute umana• l’onore delle pubbliche istituzioni • ed il rispetto delle generazioni future