Pagine da SdS - Scuola dello Sport n.112

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SDS-SCUOLA DELLO SPORT 112 ll piano annuale 2017 della Scuola dello Sport è un portfolio d’auto- re. Dodici mesi di alta formazione per pensare, studiare, approfondi- re e accogliere nuovi contenuti, con spirito aperto, fieri ed orgoglio- si dei risultati sportivi ed economici raggiunti dallo Sport Italiano nell’anno olimpico 2016. Oggi dopo essere stati testimoni privilegiati del cinquantesimo anniversario della Scuola dello Sport, continuiamo a rispettare quelli che sono i valori originari e soprattutto la qualità del pensie- ro, delle idee, lavorando sulla contemporaneità e, insieme, cercan- do di anticipare i tempi, le mutazioni, intercettare le tendenze, spe- rando di incuriosirvi sempre e ispirare caparbiamente il migliora- mento. La Scuola dello Sport di oggi si rimbocca le maniche, spalanca le finestre al mondo con una visione inclusiva e grazie alla rete delle tante sorelle, le Scuole Regionali dello Sport, sparse in tutta Italia, alla loro efficacia e multiculturalità, riprende a rincorrere coraggio- samente il sogno di un domani migliore. Le Scuole Regionali dello Sport, che nel tempo hanno maturato eccellenti competenze, sono lo strumento essenziale per la forma- zione dei tecnici, dei dirigenti e di tutti gli operatori indispensabili per lo svolgimento e lo sviluppo dello sport nel proprio territorio. 4300 persone hanno frequentato i corsi della Scuola Centrale nel 2016 e 30.000 quelli delle Scuole Regionali. Persone che hanno voglia di mettersi in gioco per vincere anche fuori dal campo. Numeri significativi che coinvolgono il mondo dello sport e che ribadiscono quel modello unico dello Sport Italiano anche nella formazione. La vittoria sportiva si realizza attraverso un insieme molto articolato di fattori: tra i tanti, la competenza dei tecnici è quello che assicura una maggiore costanza nel conseguimento dei successi sportivi. Avere tecnici preparati determina una maggiore continuità nei risultati e garantisce una crescita culturale, un investimento nell’e- ducazione delle nuove generazioni. La gara ed i risultati della stes- sa sono l’ultimo test, dove tutti i fattori; quali le capacità, la condi- zione fisica, le conoscenze, la motivazione e le strategie tecniche e tattiche messe in campo sono testate insieme. Una buona prepa- razione permette di gestire la complessità, l’incertezza e un ade- guato feedback per il rapido adattamento ai cambiamenti. Il requisito essenziale per formare atleti di alto livello è poter disporre di allenatori di livello mondiale. Grazie a loro, che hanno il controllo della progressione agonistica dei nostri atleti, lo Sport ita- liano vanta un palmares invidiabile, un cielo punteggiato di stelle: quinti nel medagliere olimpico di tutti i tempi e comunque sem- pre posizionati nelle prime dieci posizioni del medagliere olimpico anche nelle ultime edizioni. Sono sempre alla ricerca del migliora- mento, tesi all’aggiornamento e all’innovazione, ad intercettare l’i- dea vincente. Sono loro che investono nel capitale umano, lo indi- viduano e lo educano creando nuove generazioni di atleti compe- titivi; quelle che hanno forti motivazioni e che vogliono inseguire un sogno. Quella “generazione di fenomeni” di Velasco, le cui abi- lità e competenze specifiche sono da allenare all’efficienza, per esprimersi ai massimi livelli ed arrivare ad obiettivi difficili. Nella società liquida i risultati sportivi sono punti di riferimento. La Scuola dello Sport ha iniziato a sperimentare 50 anni fa, con Giulio Onesti, che decise di potenziare la qualità. Il confronto con esperti nazionali, internazionali e uomini di sport continua anche oggi: il nostro modello permette ai direttori tecnici delle squadre nazionali di dialogare tra loro, ma anche agli atleti, ai dirigenti, ai medici ed ai fisioterapisti, influenzando e creando una logica for- mativa e reticolare che dà ulteriore valore all’offerta didattica. Il 2017 è un anno pre-olimpico per gli sport invernali, di prepara- zione per la Federazione degli Sport invernali e per quella degli Sport del ghiaccio in vista dell’appuntamento olimpico di Pyeong Chang, in Corea del Sud, in programma dal 9 al 25 febbraio 2018. Agli sport della neve e del ghiaccio sono dedicati i seminari “I fatto- ri della prestazione negli Sport invernali” e “Il riscaldamento, il core & functional training per le discipline invernali”, che la Scuola Centrale organizzerà a Milano insieme alla Scuola Regionale della Lombardia. È anche l’anno pre-olimpico per i Giochi Olimpici giovanili che si svolgeranno a Buenos Aires dal 1 al 12 ottobre 2018 ed è l’anno in cui si disputano il Festival Olimpico della Gioventù Europea inver- nale ed estivo, rispettivamente ad Erzurum (Turchia) e Gyor (Ungheria). La Scuola oltre a dedicare due moduli del corso di IV livello all’attività giovanile organizza un seminario specifico su “Talento: preparazione trasversale e specifica”. 2 FORMAZIONE NELLO SPORT SDS-SCUOLA DELLO SPORT / XXXVI / 112 Rossana Ciuffetti Direttore della Scuola dello Sport Rinnovare la tradizione attraverso l’innovazione FOTO GMT

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SDS-SCUOLA DELLO SPORT 112

ll piano annuale 2017 della Scuola dello Sport è un portfolio d’auto-re. Dodici mesi di alta formazione per pensare, studiare, approfondi-re e accogliere nuovi contenuti, con spirito aperto, fieri ed orgoglio-si dei risultati sportivi ed economici raggiunti dallo Sport Italianonell’anno olimpico 2016.Oggi dopo essere stati testimoni privilegiati del cinquantesimoanniversario della Scuola dello Sport, continuiamo a rispettarequelli che sono i valori originari e soprattutto la qualità del pensie-ro, delle idee, lavorando sulla contemporaneità e, insieme, cercan-do di anticipare i tempi, le mutazioni, intercettare le tendenze, spe-rando di incuriosirvi sempre e ispirare caparbiamente il migliora-mento.La Scuola dello Sport di oggi si rimbocca le maniche, spalanca lefinestre al mondo con una visione inclusiva e grazie alla rete delletante sorelle, le Scuole Regionali dello Sport, sparse in tutta Italia,alla loro efficacia e multiculturalità, riprende a rincorrere coraggio-samente il sogno di un domani migliore. Le Scuole Regionali dello Sport, che nel tempo hanno maturatoeccellenti competenze, sono lo strumento essenziale per la forma-zione dei tecnici, dei dirigenti e di tutti gli operatori indispensabiliper lo svolgimento e lo sviluppo dello sport nel proprio territorio.4300 persone hanno frequentato i corsi della Scuola Centrale nel2016 e 30.000 quelli delle Scuole Regionali. Persone che hannovoglia di mettersi in gioco per vincere anche fuori dal campo.Numeri significativi che coinvolgono il mondo dello sport e cheribadiscono quel modello unico dello Sport Italiano anche nellaformazione. La vittoria sportiva si realizza attraverso un insieme molto articolatodi fattori: tra i tanti, la competenza dei tecnici è quello che assicurauna maggiore costanza nel conseguimento dei successi sportivi.Avere tecnici preparati determina una maggiore continuità neirisultati e garantisce una crescita culturale, un investimento nell’e-ducazione delle nuove generazioni. La gara ed i risultati della stes-sa sono l’ultimo test, dove tutti i fattori; quali le capacità, la condi-zione fisica, le conoscenze, la motivazione e le strategie tecniche etattiche messe in campo sono testate insieme. Una buona prepa-razione permette di gestire la complessità, l’incertezza e un ade-guato feedback per il rapido adattamento ai cambiamenti.

Il requisito essenziale per formare atleti di alto livello è poterdisporre di allenatori di livello mondiale. Grazie a loro, che hanno ilcontrollo della progressione agonistica dei nostri atleti, lo Sport ita-liano vanta un palmares invidiabile, un cielo punteggiato di stelle:quinti nel medagliere olimpico di tutti i tempi e comunque sem-pre posizionati nelle prime dieci posizioni del medagliere olimpicoanche nelle ultime edizioni. Sono sempre alla ricerca del migliora-mento, tesi all’aggiornamento e all’innovazione, ad intercettare l’i-dea vincente. Sono loro che investono nel capitale umano, lo indi-viduano e lo educano creando nuove generazioni di atleti compe-titivi; quelle che hanno forti motivazioni e che vogliono inseguireun sogno. Quella “generazione di fenomeni” di Velasco, le cui abi-lità e competenze specifiche sono da allenare all’efficienza, peresprimersi ai massimi livelli ed arrivare ad obiettivi difficili. Nellasocietà liquida i risultati sportivi sono punti di riferimento.La Scuola dello Sport ha iniziato a sperimentare 50 anni fa, conGiulio Onesti, che decise di potenziare la qualità. Il confronto conesperti nazionali, internazionali e uomini di sport continua ancheoggi: il nostro modello permette ai direttori tecnici delle squadrenazionali di dialogare tra loro, ma anche agli atleti, ai dirigenti, aimedici ed ai fisioterapisti, influenzando e creando una logica for-mativa e reticolare che dà ulteriore valore all’offerta didattica. Il 2017 è un anno pre-olimpico per gli sport invernali, di prepara-zione per la Federazione degli Sport invernali e per quella degliSport del ghiaccio in vista dell’appuntamento olimpico di PyeongChang, in Corea del Sud, in programma dal 9 al 25 febbraio 2018.Agli sport della neve e del ghiaccio sono dedicati i seminari “I fatto-ri della prestazione negli Sport invernali” e “Il riscaldamento, il core& functional training per le discipline invernali”, che la ScuolaCentrale organizzerà a Milano insieme alla Scuola Regionale dellaLombardia.È anche l’anno pre-olimpico per i Giochi Olimpici giovanili che sisvolgeranno a Buenos Aires dal 1 al 12 ottobre 2018 ed è l’anno incui si disputano il Festival Olimpico della Gioventù Europea inver-nale ed estivo, rispettivamente ad Erzurum (Turchia) e Gyor(Ungheria). La Scuola oltre a dedicare due moduli del corso di IVlivello all’attività giovanile organizza un seminario specifico su“Talento: preparazione trasversale e specifica”.

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Rossana CiuffettiDirettore della Scuola dello Sport

Rinnovarela tradizione attraverso l’innovazione

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“Lo sport può essere un motore di crescita ed un volano per l’innovazione”

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Francesco Anesi

Sport, innovazione e economia:dal Trentino, una panoramicainternazionalesp

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Angelo AltieriScuola dello Sport, Coni Servizi S.p.A.Stefano BaldiniFederazione Italiana di Atletica LeggeraAndrea GianniniFederazione Italiana di Atletica LeggeraFabrizio RaymondiAmministrazione, Finanza e Controllo,Coni Servizi S.p.A.

Lo SPLISS: i fattori chedeterminano il successonello sport élite

ualità, risultati, imprenditorialità e pensiero strategico sono tutti fattori importanti per il miglioramento della performance organizzativa di un sistema produttivo, ma lo stesso vale per un sistema sportivo?

Nello studio analizzeremo le concomitanze sociali ed economiche che hanno generato l’interesse di gruppi di ricerca internazionali sul tema della misurazione della performance delle politiche sportive attraverso i sistemi sportivi di alto livello. I criteri definiti sono stati prospettati a Stefano Baldini ed Andrea Giannini, tecnici sportivi di alto livello, e a Fabrizio Raymondi, manager di Coni Servizi SpA per valutarne l’applicabilità nei relativi ambiti di azione.

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La misurazione della performancenei sistemi sportivi di alto livello

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A cura di Gianni BondiniScuola dello Sport, Coni Servizi S.p.A.

Italia: record di praticantiI numeri dello sport Istat-Coni 2016

Sono le famiglie che fanno la differenza. 25% di sportivi praticanti. Mai così tanti. Malagò: “Vale come una medaglia olimpica”.Campania, Sicilia e Calabria fanalini di coda del movimento”.

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Gabriele Di Leginio Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, Roma

La Premier Leagueeccellenza anche nel web marketing: i casi Manchester United e City Football Group

Le nuove tecnologie e il web marketing in supporto dello sport

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el lavoro è analizzato un argomento molto importante dello sport, il marketing, in particolare

gli strumenti e le iniziative adottate in questo ramo da due club calcistici di rilevanza mondiale che sono il Manchester United Football Club e il City Football Group (il Manchester City Football Club),entrambi militanti nella Premier League inglese.Molte organizzazioni, club e federazioni sportive dovrebbero prendere questi due club come esempio per avviare le loro strategie di web marketing; strategie che dovranno essere durature e costanti nel tempo poiché il web e le innovazioni sono in continuaevoluzione e trascurarle porterebbe a una situazione di svantaggio a confronto ai rispettivi concorrenti.

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a vista è la nostra principale modalità di accesso al mondo esterno, per questo la fotografia e la cinematografia sonodivenuti strumenti insostituibili per l’analisi del movimento umano e delle prestazioni sportive sin dalla loro invenzione

nella seconda metà dell’800. La tecnologia moderna permette, sovente a costi contenuti, di registrare fenomeni molto veloci e complessi che l’occhio umano non è in grado di percepire. Potenti programmi consentono di analizzare i filmati fornendoimportanti ricadute pratiche in ambiti come l’analisi della tecnica di esecuzione del gesto, della biomeccanica, la valutazionedelle prestazioni dei propri atleti e degli avversari sconfinando in settori come la prevenzione degli infortuni e la valutazione dei processi di riabilitazione. Tralasciando gli aspetti tecnologici legati alle telecamere, che sono in continua evoluzione e difficilmente valutabili per i non addetti ai lavori, e dopo una velocissima carrellata storica finalizzata a mostrare come moltimoderni risultati siano in realtà figli di antiche speculazioni, gli articoli si occupano di dare un quadro concettuale generale eindicazioni pratiche relativamente alle principali modalità di utilizzo dell’analisi cinematica in ambito sportivo, elencano alcuni tra i più utili programmi di videoanalisi, discutono le problematiche relative all’analisi del movimento umano, riportano le esperienze maturate sul campo dal Dipartimento di Scienza dello Sport dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Conicon particolare riferimento ai Giochi Invernali di Sochi 2014 e di Pyeongchang 2018, si concludono con uno sguardo versoil futuro in cui – paradossalmente – la videoanalisi potrebbe essere fatta senza usare i video ma con altre tecnologie.

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Dario Dalla Vedova, Maurizio Besi, Valentina Becchi, Valerio Carlozzi, Francesca Romana Gardini, Claudio GallozziIstituto di Medicina e Scienza dello Sport “Antonio Venerando”, Dipartimento Scienza dello Sport

Metodologia e pratica della videoanalisi negli sport invernali Prima parte: storia, strumenti e metodi dell’analisi cinematica applicata allo sport

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copo dell’allenamento è quello di promuovere lo sviluppo atletico e la resistenza nel tempo, ad esempio prevenendo lesioni da infortunio sportivo,

al fine di migliorare la prestazione. Assicurare lo sviluppo di un atleta richiedeun approccio integrato, focalizzato sull’intera persona piuttosto che sulle singole componenti. Vern Gambetta afferma che “devono essere sviluppate tutte le componenti della prestazione fisica: la forza, la potenza, la velocità, l’agilità, la resistenza e la flessibilità.”

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Craig Liebenson Spruce Grove, Alberta, CanadaJason Brown Brown Integrated Chiropractic Schodack, New YorkJeff Cubos L.A. Sports and Spine Los Angeles, California

Elementi fondamentali dell’allenamento dell’apparato locomotore

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Sesta parte: I micronutrienti e la loro importanza per la struttura e la funzione del cervello. Vitamine, minerali, sostanze vegetali secondarie e acqua1

Franz J. Schneider

VintageArchivio

L’importanza del cervello come “generatore e recettore” nello sport (di prestazione)

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l collegamento sperimentalmente dimostrato tra l’apporto di vitamine e sostanze minerali e la capacità di prestazione

psicomotoria cognitiva così come il benessere emotivo è rilevante per competizioni sportive. Questi aspetti sono trattati in relazione con l’apporto di micronutrienti, che non sempre copre le esigenze degli atleti.

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INTRODUZIONE

L’atleta inizia il lavoro di rieducazione della programmazioneposturale nel 2016 dopo aver subito due interventi al crociatoginocchio destro e ginocchio sinistro. All’anamnesi l’atleta si pre-senta con accentuato atteggiamento varo di entrambe le ginoc-chia, forte flessione dell’anca, sovraccarico lombare, anteposizionedel capo. Dolori diffusi e impossibilità di eseguire la rimuscolazionedegli arti inferiori, senza produrre un aggravio del dolore.Test Canali eseguito con strumentazione GYKO Microgate con soft-ware sviluppato da Motustech inizialmente rileva:

• forte rigidità sia nella catena posteriore che anteriore (anca forte-mente flessa) e blocco in flessione plantare di entrambe le caviglie;

• lato debole: SN;• lato rigido: SN e DX (da sovraccarico);• lato carico: DX;• lato in difficoltà da sovraccarico): DX.

La situazione iniziale è ricollegabile ad alcuni problemi di:

• errato atteggiamento del corpo, incapacità di estensione dell’an-ca, con forte compenso sul piano frontale degli arti inferiori pie-gati. In ortostasi, ed extraruotati segnale di accorciamento diIleopsoas, quadricipite zona vasto mediale in particolare, addut-tori, ischiocrurali.

• riduzione del ROM articolare effettivo nel cingolo scapolo-ome-rale;

• blocco della flessione del tronco in avanti aggravato dalla fles-sione plantare in pronazione;

• resistenza effettiva all’attivazione addominale in varo in entrambii lati sia a corpo a 90° (seduto e supino) sia a corpo esteso prono(attivazione ischiocrurali) e doppio appoggio prono (attivazioneaddome anche contropliometrico);

• leggero peggioramento dell’attivazione addominale anche inintrarotazione;

• tendenza ad accorciare il passo DX avanti.

PREMESSA AL METODO D’INTERVENTO

1. L’atleta necessita di un riordino degli atteggiamenti del corpo edi definire gli stessi con corrette posizioni del bacino.

2. L’atleta necessità di un abbassamento della soglia di reazionedei recettori per raggiungere uno stato di “disponibilità” articola-re che permetta il collegamento tra resistenze muscolari periferi-che e stabilizzazioni addominali.Il range articolare resterà, al momento, ridotto ma migliorerà lostato di tensione attuale.Per raggiungere l’obiettivo, dovremo posizionare tutti i muscoliagenti direttamente sul bacino e sul passo, in catena tra loro,così da poter produrre la massima reazione dei recettori neuro-muscolari rispetto al movimento più ridotto possibile, quasi iso-metrico.L’obiettivo di questo intervento è quello di produrre un realeabbassamento della “difesa” che il dolore costituisce negli angolidi perfetto posizionamento delle articolazioni.In altre parole, l’atleta utilizza la supinazione delle caviglie abbi-nata a rotazioni compensative del bacino, anche sul piano tra-sverso, per non mettere in relazione negli stessi angoli determi-nati muscoli particolarmente retratti.L’intervento correttivo verte a miscelare in sinergia statica i rap-porti tra la muscolatura interagente negli angoli definiti a posi-zione certa delle articolazioni starter interessate.

3. Tutte le attivazioni addominali proposte verranno eseguite conforte facilitazione:

• come utilizzo di leve resistenti;• come agevolazione dei piani di lavoro;• allo scopo di ridurre al minimo le resistenze intrinseche musco-

lari per permettere agli stabilizzatori addominali di riemergerenel delicato rapporto con le masse muscolari che risultanoessere prevalenti allo stato attuale e costruite con metodi dicontrazione esclusivamente concentrica che hanno portato aitraumi sopra descritti a causa della forte riduzione degli angolidel rapporto statico dinamico.

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Posturae sport

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Recupero da infortunio attraverso un percorso posturale: Elio Verde – judo

Vincenzo Canali, Mattia PatrunoPostura e Sport S.r.l.

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unto d’incontro di due sport, il surf ela canoa, lo Stand Up Paddle (Sup)

è una disciplina sportiva che si pratica in acqua stando in piedi su una tavola eusando una pagaia per la propulsione. Agli inizi di questo terzo millennio, il Sup è entrato a far parte degli sport acquatici italiani. Nel calendario agonistico, nazionaleed internazionale, le gare a maggior diffusione sono le competizioni di Racedi lunga distanza. Nella classificazione delle attività sportive basata sugli aspettidella meccanica muscolare e sul contributoenergetico, questa tipologia di gara rientranelle attività ad impegno prevalentementeaerobico. Nella valutazione dell’atleta la scelta dell’ergometro specifico è un fattore fondamentale affinché una misura, come quella della massimapotenza aerobica, risulti attendibile. Per tale motivo è stato intrapreso uno studio pilota al fine di verificare la fattibilità della valutazione delle qualitàfisiologiche, metaboliche e muscolari durante l’esecuzione di prove, effettuatedirettamente sulla tavola da Sup, utilizzandocome ergometro specifico la vasca ergometrica polifunzionale. I risultati dello studio hanno accertato la fattibilità di testare l’atleta in vasca ergometrica utilizzando la propria tavola e di misurarne,in condizioni riproducibili, i fattori organicofunzionali. In particolare è stata valutata la misura del dispendio energetico, del lavoro effettuato e la massima potenzaaerobica, attraverso la misura del massimoconsumo di ossigeno (V

.O2max).

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Claudio MariniIstituto di Medicina e Scienza dello Sport “Antonio Venerando”, Dipartimento Scienza dello SportMauro TerlizziItalian Stand Up Paddle Association, Isupa; Organizzazione per l’educazione allo sport, Opes Italia; Federazione Italiana Canoa Kayak, FICK

Un nuovo modo di praticare sport in acqua:Stand Up Paddle Prima parte: un approccio fisiologico

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