Pagine da SDS scuola dello sport 95

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SdS Scuola dello Sport, la rivista del CONI. http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/sds-scuola-dello-sport-n-95

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  • 1. TEORIA DELLALLENAMENTOMarco Arpino Scuola dello Sport, Coni Servizi, Roma Alessandro Pezzoli Politecnico di Torino, U.O. Psicologia dello sport, Centro Ricerche scienze motorie,Scuola universitaria scienze motorie, Universit di Torino, Torino Una STRADA nella RICERCA 3 della PERFORMANCE? La connessione mente-corpo-ambiente e materiali nello sportFOTO FABRIZIO TACCHINOLobiettivo principale di questa ricerca mostrare non pu prescindere dalla conoscenza del clima SdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95come le informazioni statistico-climatologiche ee del terreno su cui si sta operando e della relativameteo-idrologiche, relativamente a una determinatainterazione con i materiali che sono utilizzati durantezona geografica e con riferimento ad uno specificola pratica sportiva. Si viene infatti a creare un sistemaperiodo dinteresse, possano essere utilizzate in ambitomente-corpo-ambiente e materiali in cui nessunosportivo per il miglioramento della performance di questi quattro elementi pu essere tralasciatodellatleta. In effetti, lo svolgimento dellattivit fisica, nella ricerca della performance e nello svolgimentosia per le discipline indoor sia per quelle outdoor,della pratica sportiva in sicurezza.

2. METODI DI RIGENERAZIONE Sandra ckert Istituto superiore per la salute e lo sport, BerlinoLAPPLICAZIONE del FREDDO nello SPORT La gestione della temperatura attraverso applicazioni15 del freddo nello sportDopo avere descritto la genesi dellapplicazione del freddo come terapia, o come misuradi regolazione della temperatura prima, durante e dopo il carico e come metodo di rigenerazione, SdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95trattati gli aspetti legati alla termoregolazione e alla temperatura critica del corpo,si espongono quali siano i mediatori del freddo: aria, giubbetti refrigeranti e acqua fredda.Si trattano poi alcuni aspetti che riguardano lapplicazione del freddo secondo il genere, il livellodi prestazione, le diverse discipline sportive e i diversi mediatori del freddo stesso. Infine, dopo avereesposto quali siano vantaggi e problemi dellutilizzazione del freddo, si espongono le diversevarianti e modalit del suo uso: raffreddamento pregara, precooling; raffreddamento duranteil carico di allenamento o di gara, simultancooling; raffreddamento durante le pause tra i carichio le fasi di una gara o di una partita, intercooling, raffreddamento dopo il carico di allenamentoo di gara, postcooling, utilizzato cio come mezzo di recupero. 3. 23 MATCH ANALYSISFranco Merni, Michele SchincagliaCorso di Laurea magistrale in Scienza e tecnicadelle attivit sportive, Dipartimento di Scienzebiomediche e neuromotorie, Universit di BolognaLa PRESTAZIONE TECNICO-TATTICAnel GIOCO del CALCIOUna analisi della prestazione tecnico-tattica in un intero campionato di calcioSdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95Questo lavoro analizza i dati tecnico tattici di tutte le 760 partite di un intero campionato di calcio di serie A (2009-10).Vengono studiati degli indicatori di performance come i punti ottenuti, i goal realizzati o le varie tipologie di tiri in portae vari indici derivati (come efficienza, precisione, rapporto goal realizzati e subiti) in relazione alla classifica finale delcampionato. Alcune variabili, per esempio numero dei passaggi, possesso palla, vantaggio territoriale, distribuzione del gioco,non sono correlati con la prestazione, ma sono egualmente importanti per definire un profilo tecnico-tattico, tale dapermettere allallenatore di comprendere meglio i punti forti e deboli di ogni reparto della propria squadra e degli avversari. 4. SPORT FEMMINILEGwenda Wards United Kingdom AthleticsALLENARE la DONNA ATLETA Alcuni aspetti fisiologici: maturazione, ciclo mestruale, infortuni, la triade della donna atleta 35Si trattano alcuni aspetti fisiologici che sono legati alle particolarit dellorganismo femminilee dei quali si deve tenere conto nellallenare la donna atleta. Si forniscono cos informazioni suiproblemi legati al processo di maturazione, con particolare riferimento alla maturazione sessuale,al periodo puberale e alle differenze tra i generi per quanto riguarda capacit di prestazionee allenabilit. Ampio spazio dedicato al rapporto tra ciclo mestruale e prestazione sportiva:dalle difficolt di parlarne che incontrano atlete e allenatori e come superarle, alle fasi del ciclomestruale e come esse incidano sulla prestazione di allenamento e di gare e a come prevenireeventuali effetti negativi. Si espongono poi le differenze di genere per quanto riguardai traumi, in particolare del ginocchio, e le forme di prevenzione. Dopo una breve esposizionedi aspetti legati alla programmazione dellallenamento in relazione alle fasi del ciclo mestruale,si tratta infine la triade della donna-atleta. Lanalisi delle sue componenti, disturbi alimentari,amenorrea, osteoporosi e delle loro interrelazioni non si limita a definirne la natura e comesi manifestano, ma indica quali ne sono le cause, come se ne possono rilevare i sintomi,quali siano le strade per loro prevenzione e le possibilit di cura.SdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95FOTO CALZETTI & MARIUCCI EDITORI 5. MEDICINA DELLO SPORT Introduzione e definizioneHuong Tran, Markus Huebscher, Christian Thiel, Winfried Banzer del problemaDipartimento di medicina dello sport, Universit W. Goethe, Francoforte sul Meno La caffeina rappresenta la sostanza ergogena lega- le di pi frequente consumo da parte degli atleti eCAFFEINA E CAPACITdei praticanti sport del tempo libero (Burke 2008). Dal 2004 non pi presente nella lista delle sostanza di PRESTAZIONEdoping, con la giustificazione che impossibile determinare se allorigine di una data concentrazione di caffeina nelle urine vi sia un consumo di alimenti 45di ENDURANCE e bevande che la contengono o se essa sia, invece, il risultato di una sua assunzione volutamente diretta al miglioramento della prestazione (cio a scopoLeffetto dellassunzione acutadoping). La caffeina presenta un ampio spettro da- zione e i meccanismi attraverso i quali in grado didi caffeina sulla capacit di prestazioneinfluenzare la capacit di prestazione fisica sonoaerobica e anaerobica(Tarnopolsky 2008): la mobilitazione del calcio intracellulare; alcuni adattamenti metabolici e ormonali, ad esem- pio, incremento del metabolismo dei grassi; la stimolazione del sistema nervoso centrale. Lutilizzazione di metodi diversi di operazionalizza- zione della capacit di prestazione sportiva (proto- colli di test), un ampio numero di variabili dipendenti e dosaggi diversi fanno s che sia difficile confronta- re i vari studi e, quindi, complicano anche una analisi riassuntiva delleffetto della caffeina sulla perfor- mance aerobica e anaerobica (cio la cosidetta valu- tazione delle evidenze). La figura 1 mostra quali siano i diversi protocolli di ricerca e i parametri per il rilievo della capacit di prestazione fisica attualmen- te in uso (Bosquet, Lger, Legros 2002). Lavori di review sulla capacit aerobica di prestazio- ne (Burke 2008; Ganio, Klau, Casa, Armstrong, Maresh 2009; Goldstein et al. 2010; Magkos, Kavouras 2005; Skmen et al. 2008) che cercano di riepilogare i dati in un quadro generale, per quanto riguarda i protocolli di test e la concentrazione di caffeina in alcuni settori presentano una situazione coerente e in altri incoerente. Mentre Burke et al. (2008), Magkos et al. (2005), Goldsterin et al. (2010) e Skmen et al. (2008) hanno riassunto gli effetti di una supplementazione con caffeina senza prendere in considerazione i protocolli di test utilizzati, le review di Doherty, Smith (2004) hanno quantificato solo studi nei quali leffetto della caffeina stato studiato attraverso Constant Work Test o ConstantLa caffeina rappresenta una delle sostanze ergogene di maggiorePower Test (cfr. figura 1). Nel primo lobiettivo degliconsumo in tutto il mondo. I suoi effetti sulla prestazione sportiva gi atleti quello di produrre un determinato lavoro o disono stati oggetto di numerosi lavori e rassegne. Mentre per alcunepercorrere una distanza stabilita nel pi breve tempoprocedure di test e certi gruppi target si riusciti a dimostrare effetti possibile. Il secondo richiede allatleta di manteneredi miglioramento delle prestazioni, i risultati in altri settori sonouna prestazione costante stabilita (ad esempio, 300inconsistenti. Per questa ragione, questa rassegna sistematica siWatt o 10 km h-1) pi a lungo possibile fino allin-propone di riassumere gli effetti diretti del consumo di caffeinaterruzione del lavoro per esaurimento (time toSdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95sulla capacit di prestazione sia aerobica, sia anaerobica sulla baseexhaustion, TTE). I lavori di Ganio et al. (2009) si rife-dei dati di ricerche di elevato valore metodologico. In base a taliriscono esclusivamente a test nei quali gli atleti deb-dati si pu affermare che attraverso unassunzione di caffeina dabono fornire un lavoro pi elevato possibile, percor-2,1 a 5,3 mg kg-1 di massa corporea si pu produrre un effetto rere una determinata distanza o realizzare un deter-dincremento sulla prestazione in carichi aerobici di resistenza minato lavoro nel pi breve tempo possibile. Isuperiori ai 5 min. Per quanto riguarda la capacit di prestazione Constant Work Test corrispondono alla classicaanaerobica, ad esempio, sprint brevi dintensit elevata, invece,non si trovato alcun effetto di incremento della prestazione.situazione di gara di quasi tutti gli sport di enduran- ce, mentre i Constant Duration Test corrispondono 6. DIDATTICA Gaetano Gebbia Federazione italiana pallacanestro, Scuola dello Sport Coni, Roma 53 Paolo Maurizio Messina Corso di Laurea in Scienze Motorie Universit degli Studi di Catania, Federazione italiana pallacanestro, Scuola dello Sport Coni Sicilia La SEQUENZA DIDATTICA Criteri e problematiche legate alle progressioni di lavoro per lo sviluppo della tecnica e della tattica individuale nella pallacanestro La sequenza didattica (SD) rappresenta il mezzo utilizzato dagli allenatori per proporre in modo logico una serie di esercizi per il raggiungimento di obiettivi tecnici o tattici. Dopo una breve disamina introduttiva sulle finalit delle SD, vengono esposti i criteri di costruzione delle sequenze, una classificazione orientativa delle stesse e i fattori incidenti sui tempi operativi. Per ultimo vengono descritte alcune forme di attivit caratterizzate da particolari strategie didattiche e metodologiche utili per modulare adeguatamente le diverse forme di carico motorioSdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95 (fisico, tecnico, tattico, cognitivo).FOTO CRISTIAN DE MASSIS 7. SPORT DEL GHIACCIOMarta BravinAllenatrice Federazione italiana sportdel ghiaccioMatteo BonatoDipartimento di Scienze biomediche per la salute, 59Universit degli Studi di MilanoPaola VagoTeoria e metodologia del movimento umano,Universit Cattolica, MilanoIL NUOVO SISTEMAdi GIUDIZIOnel PATTINAGGIOdi FIGURAsu GHIACCIOOsservazioni e propostadi un laboratorio per lo sviluppodel punteggio artisticoA seguito dello scandalo dei Giochi Olimpici del 2002,che ha visto corrotti alcuni giudici, lInternational SkatingUnion ha proposto dal 2006 un nuovo sistema di giudizio.La prestazione degli atleti, non pi il loro piazzamentoin classifica, diventata il centro dellattenzione della giuria.Ogni elemento eseguito identificato da un pannello tecnicoe valorizzato qualitativamente dalla giuria. Nel giudiziodi presentazione vi stato per la prima volta il tentativodoggettivizzare e misurare aspetti difficilmente quantificabili.Sono stati identificati cinque componenti (o components) la cuisomma determina il punteggio artistico che, grazie a questonuovo sistema, diventa allenabile sulla base di parametri precisi.Lo scopo del lavoro la proposta di un laboratorio che integrigli attuali metodi di allenamento nello sviluppo del punteggioartistico. Il programma del Laboratorio stato costruito sulla basedei cinque components. Sono state individuate quattro aree FOTO CALZETTI & MARIUCCI EDITORIdintervento: Tecnica, Educazione musicale, CoreografiaSdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95e Interpretazione e per ognuna di esse diversi approcci didattici.Da una prima analisi puramente osservativa e qualitativa, condottaa conclusione della stagione agonistica, sono emersi sensibilimiglioramenti in quegli atleti che hanno aderito al Laboratorio.Gli sviluppi futuri di questo lavoro prevedono un disegnosperimentale ben preciso con i seguenti obiettivi principali:analisi delle capacit motorie, analisi statistiche e divulgazione. 8. FITNESSCarlo Simonelli, Massimiliano NosedaCorso di laurea in Scienze motorie,Universit dellInsubria, Varese67ERGONOMIA in PALESTRACome ottimizzare il lavoro alle macchine cardiovascolariSi descrivono in modo sistematico i principali macchinaricomunemente utilizzati per lallenamento cardiovascolare,per illustrare sia le pi comuni strategie dirette ad ottimizzarnela resa sia gli accorgimenti ergonomici volti al miglioramentodella postura, alla prevenzione dei compensi e alla riduzionedel rischio di infortunio delle strutture muscolarie articolari sollecitate. SdS/Scuola dello Sport Anno XXXI n.95FOTO ARCHIVIO FIPE