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  • 7/29/2019 PAG07DIF02

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    Per noi la ferrovia una scelta precisa, nonintendiamo affatto tor-

    nare indietro.Cos Alberto Pacher, 56

    anni, vicepresidente e as-sessore ai trasporti dellaprovincia autonoma diTrento e presidente a tuttigli effetti dopo le dimissioni

    di Dellai. Sembrerebbe unalinea politica per lo menodiscutibile data la situazio-ne in cui versano le ferrovieitaliane, eppure alle parolestanno seguendo i fatti.

    Presidente, come procedeliter che vi porter a gestirein proprio la linea Trento-

    Bassano?

    Procede tutto in manie-ra regolare e soddisfacente.Secondo laccordo che ab-biamo firmato con le Ferro-vie dello stato, dal 10 feb-braio quattro linee sarannodi nostra competenza attra-verso Trentino trasporti,mentre dallinizio del 2014tutte le 21 linee presenti

    sulla tratta saranno gestiteda noi.

    Le stazioni per rimarran-no a Reti ferroviarie italia-ne, giusto?

    Per il momento s, ma

    c la possibilit di prender-ci in carico anche linfra-struttura. Abbiamo fatto de-gli studi per il raddoppiodella ferrovia almeno in al-cuni punti in modo da au-mentare le corse giornalieree per lelettrificazione dellalinea. Si figuri poi che fraTrento e Bassano ci sono

    57 passaggi a livello, chemeriterebbero un discorso aparte. Intanto, proprio inquesti giorni (venerd scor-so, ndr) partito un bandoper lassunzione di 50 figu-re professionali tra capitre-no e personale di stazione.

    Un investimento importan-te insomma. Perch questa

    scelta?

    Noi crediamo nel ferroesattamente come lEuropa: il futuro. Tutti i grandicorridoi europei, compresoquello tra Helsinki e LaValletta in cui ci troviamo,sono ferroviari. Pensi poiche con questa operazioneandiamo a risparmiare due

    milioni di euro lanno ri-spetto al contratto che ab-biamo con Trenitalia. Con-temporaneamente creia-mo un sistema di metropo-litana di superficie che col-

    7trasportiLA DIFESA DEL POPOLO20 GENNAIO 2013

    I dieci comitati civici del versante vicentinodella Valsugana sono al lavoro. Battono i comu-

    ni casa per casa e allestiscono banchetti nellepiazze nei prossimi fine settimana per mettere in-sieme il maggior numero di firme per il referendumabrogativo dellarticolo 38 del piano territoriale re-gionale di coordinamento.

    Tra questi c Valsugana a Romano (www.val-suganaromano.it), costituito formalmente il 19 di-cembre da una quarantina di cittadini che intendo-no il comitato come un luogo pubblico di confrontoche ha lo scopo di i nformare sulla superstrada.

    A Romano abbiamo un disperato bisogno dicapire il perch di questopera e quali interessi cisono dietro esordiscono il presidente Isaia Cittone il suo vice Sergio Dissegna Tutta la questione stata politicizzata oltremodo e ora si rischia di an-dare avanti a compartimenti stagni. Da una partec chi vuole procedere per spuntare opere dicompensazione importanti che altrimenti rischie-

    remmo di perdere, dallaltra chi nettamente con-traria. Noi vogliamo uscire da questi giochi di pote-re, che nascono anche per il clima irrespirabile chesi creato a Romano, e farci unidea chiara, ancheperch le decisioni vere si prenderanno a Venezia.Per questo motivo il comitato invita tutta la popola-zione al teatro parrocchiale di Romano dEzzelinoluned 28 gennaio alle 20.30.

    La regione Veneto ha stipulato negli ultimi anniotto project financing, sistema misto pubblico-pri-vato per la costruzione di opere ritenute strategi-che. Il proponente privato, che si accolla per interoo in parte lesborso iniziale, presenta un progettoallente pubblico che comprende anche un piano dirientro finanziario, basato, nel caso delle superstra-de a pagamento (Valsugana e Pedemontana), suipedaggi. Che cosa succeder se i transiti non sa-ranno sufficienti? si chiedono nel comitato Laregione sar costretta a onorare dei canoni cospesanti che potrebbero avere ripercussioni fortissi-

    me. Praticamente dobbiamo augurarci che il traffi-co aumenti nonostante linquinamento....

    C un punto su cui Citton e Dissegna insisto-no con forza: Non siamo contro nessuno, voglia-mo smascherare il meccanismo che sottost aqueste decisioni politiche. Fino allanno scorso lazona verde tra i comuni di Romano (allaltezza divia Carlessi dalla cantina Montelvini in poi) e Poveera super tutelata per la vicinanza del Grappa.Adesso, dalloggi al domani, idonea per unauto-strada. I conti non tornano.

    Anche perch i conti vanno fatti anche con lanetta contrariet di Trento. Il rischio di creare unimbuto allaltezza di Cismon concreto e gli abi-tanti di Romano temono che le code possano al-lungarsi fino al loro comune alzando il livello di in-quinamento. Gi a gennaio 2010 lArpav rilevavaconcentrazioni di pm2,5 otto volte pi alte del con-sentito. Poi della centralina di rilevamento non sisono pi avute notizie...

    VALSUGANADal 10 febbraio la provincia gestir quattro linee, dal 2014 tutta la tratta

    Il Trentino si prende la ferrovia

    ROMANO DEZZELINO Il comitato Valsugana a Romano terr un incontro pubblico luned 28 gennaio nel teatro parrocchiale

    Vogliamo capire quali interessi ci sono dietro allautostrada

    SUPERSTRADASi muovono i cittadini

    Marted 29, in treno

    al consiglio regionale Dopo mesi di discussioni accese,polemiche per nulla velate tra i sin-daci della valle e incontri pubblici infuo-cati, i comitati civici dei cittadini che sioppongono o vogliono vederci chiarosulla nuova superstrada a pedaggiodella Valsugana hanno deciso di pren-dere in mano la situazione. Marted 29gennaio un treno partir da Trento e at-traverser tutta la valle, imbarcando aogni stazione sindaci, cittadini e attivistitrentini e veneti che metteranno perso-nalmente nelle mani del presidente delconsiglio regionale, Clodovaldo Ruffato,a Venezia, le firme raccolte da un mesea questa parte per indire un referen-dum.La consultazione pubblica non pu cer-

    tamente riguardare lopera (nella fotolavariante di Romano dEzzelino), che haincassato il 13 dicembre 2011 la di-chiarazione di pubblico interesse dellagiunta regionale. Il vero obiettivo abrogare larticolo 38 del Piano territo-riale regionale di coordinamento (Ptrc)adottato dalla giunta Galan nel febbraio2009. Si tratta della norma che pone learee nel raggio di 2 km da caselli auto-stradali, accessi alla rete primaria estazioni del sistema ferroviario di me-tropolitana regionale (sfmr) sotto lacompleta giurisdizione della regione,scavalcando i comuni. Agli occhi di chi fortemente critico su unopera cheporter a 40 mila il numero dei veicoligiornalieri che transiteranno in valle(contro i 12 mila attuali) e che introdur-r pedaggi salati, al punto forse da

    scoraggiare la percorrenza della nuovaarteria, sono gli interessi che potrebbe-ro svilupparsi in queste aree il vero mo-tivo che ha spinto la regione ad accele-rare improvvisamente su questopera.

    attivamente

    Sopra,

    Alberto

    Pacher.In alto,

    uno dei treni

    di Trentino

    trasporti

    gi in servizio

    sulla linea

    Bassano

    Trento.

    Sotto,

    Romano

    dEzzelino,

    larea

    che verrebbe

    attraversata

    dalla

    superstrada

    a pedaggio.

    PEDAGGIO DA PREVISIONE DEL PROPONENTE:DATI2009 -PEDAGGIO CON IVA AL 22%

    2,87 0,69 4,80 250,0520,55

    4,99 1,19 8,36 435,7835,82

    21,43 4,50 31,53 1.643,82135,11

    9,60 2,30 16,7 837,8868,87

    13,30 9,74 68,15 3.553,49292,07

    PEDAGGI STIMATI PER VEICOLI LEGGERI PARTENDO DA ROMANO

    lega Trento e i comuni sul-la tratta.

    E poi questo un no chia-ro alla nuova Valsugana.

    Ferrovia e gomma nonpossono convivere, labbia-mo detto e ripetuto. Pensiche gi oggi nel punto incui la statale sbocca a Tren-to si contano 40 mila veico-

    li al giorno. traffico per lopi trentino, vero, ma nonpossiamo pensare di au-mentare il transito e linqui-namento con altri veicoliprovenienti dal Veneto. Sec una cosa di cui il Trenti-no non ha bisogno sono al-tre strade.

    Nemmeno della Valdastico

    nord, quindi.

    Men che meno. En-trambi questi progetti ta-glierebbero fuori il nodo in-termodale che lEuropa haindividuato in Verona: lacosa non ha senso. La que-stione Valdastico nord le-gata alla concessione per laPadova-Brescia, lho riba-

    dito in tutte le sedi: non ab-biamo nulla in contrarioche il presidente Schneckcontinui ad amministrarelautostrada, presenti puretutti i progetti se questo necessario, ma lautostradaper quanto ci riguarda nonsi far. pagina diLuca Bortoli