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IL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE I cristiani fin dalle origini invocano Maria SS.ma come la Panaghía (Tutta Santa). Fin dai primi secoli la Chiesa ha creduto all’immacolato concepimento dell’anima di Ma- ria. L’idea che Maria fosse la “nuova Eva”, esente dal peccato, è presente nelle opere di alcu- ni Padri della Chiesa, in particolare in S. Giustino martire, S. Ireneo, S. Giovanni Damasce- no. In Palestina la concezione della Vergine Maria si chiamava “Concezione di S. Anna”. La festa continua a conservare questo nome in Oriente e i cattolici orientali la chiamano ufficial- mente “Concezione di S. Anna, madre della Madre di Dio”. Pare che la festa sia stata impor- tata in Italia da Costantinopoli, nel sec. IX. Gerusalemme, Costantinopoli e Napoli ne faceva- no memoria il 9 dicembre. Ciononostante la commemorazione fu approvata a Londra nel 1129. La cattedrale di Lione, intorno al 1140, decise di celebrarne la festa, ma la protesta di S. Bernardo di Chiaravalle dette inizio a una controversia durata trecento anni; anche il do- menicano S. Tommaso d’Aquino non fu d’accordo ma l’intero Ordine di S. Francesco l’adottò nel 1263. La disputa verteva sul fatto che se Maria fosse stata concepita senza pecca- to originale ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nato in Scozia (†1308) riuscì a superare questa difficoltà dottrinale con una sottile distinzione: parla di "redenzione preventiva" o "preservativa" al contrario di Anselmo e degli scolastici che sostenevano la "redenzione anticipata" Per Duns Scoto, Maria non fu concepita nel peccato origi- nale e poi redenta, ma che fu preservata dal peccato originale fin dal concepi- mento in previsione dei meriti del suo Figlio divino. Nel 1476 papa Sisto IV approvò la festa con una Messa e un Ufficio propri. Al Concilio di Trento (1545 1563) si dichiarò esplicitamente che un decreto sul peccato originale non poteva ap- plicarsi nel caso della Beata Vergine Maria. Nel 1708 papa Clemente XI impose l’osservanza obbligatoria della festa in tutta la Chiesa occidentale. Nel 1830, la Ver- gine invitava Santa Caterina Labouré, a far coniare e diffondere la medaglia della "Concepita senza peccato". Ciò suscitò un'intensa devozione e molti Vescovi chiese- ro a Roma la definizione del dogma. L’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, pa- pa Pio IX, dalla città di Gaeta dove da circa nove mesi viveva da esule a causa delle rivolte massoniche, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Ver- gine Maria come di una dottrina rivelata da Dio; ciò significa che tutti i fedeli devo- no credere saldamente e costantemente che Maria SS.ma, nel primo istante del suo concepimento, fu, con la grazia unica e il privilegio di Dio Onnipotente alla luce dei meriti di Gesù Cristo, immune da ogni traccia del peccato originale. La macchia del peccato originale non fu rimossa, ma era assente nella sua ani- ma. Le apparizioni di Lourdes nel 1858 furono accolte come una prodigiosa conferma del dogma. PAG. 4 LA FONTANA DEL VILLAGGIO - ANNO VII , N°XI DICEMBRE - 2018 LA REDAZIONE 0922.871096 www.unitapastoralesommatino.it DIRETTORE PADRE DOMENICO LIPANI DIRETTORE RESPONSABILE CARMELO SCIANGULA HANNO COLLABORATO I SACERDOTI: DON MARCO E DON DANIELE Email:[email protected] Dicembre 2018 IN ATTESA DEL NOSTRO SALVATORE Carissimi fratelli e sorelle, il 2 dicembre inizia il nuo- vo anno liturgico con l’Avvento. Tempo di attesa e di speranza. Attendiamo il Signore nella sua venuta gloriosa alla fine dei tempi, attendiamo la sua venuta nel tempo presente, nella quotidianità della vita, nel- la Parola, nei sacramenti, nelle vicende della vita. Inoltre facciamo memoria della venuta storica del Si- gnore nella pienezza dei tempi. Le letture dell’Anno C con il Vangelo di Luca te- stimoniano questa suddivisio- ne dell’Avvento. Nella prima domenica di Avvento 2 dicembre il Vangelo (Luca 21,25-28.34-36) descrive «il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria» e ricorda che «la vostra liberazione è vicina». Nella seconda domenica di Avvento 9 dicembre il Vangelo (Luca 3,1-6) ha al centro Giovanni Battista che predica «un Battesimo di conversione» ed è «voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore». con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui Durante l’avvento segno luminoso della Speranza cristiana è la Madonna che in particolare celebreremo nella solennità dell’Immacolata. Papa Francesco ha sottolinea- to che «Maria è la “via” che Dio stesso si è preparato per venire nel mondo» ed è «colei che ha reso possibile l’incarnazione del Figlio di Dio, “la rivelazione del mi- stero, avvolto nel silenzio per secoli eterni” (Romani 16,25)» grazie «al suo “sì” umile e coraggioso». La pre- senza della Solennità dell’Immacolata Concezio- ne 8 dicembre fa parte del mistero che l’Avvento celebra: Maria è il prototi- po dell’umanità redenta, il frutto più eccelso della ve- nuta redentiva di Cristo. E in questo tempo forte la figu- ra della Vergine viene pre- sentata come l’icona dell’attesa fiduciosa e vigi- lante, della disponibilità at- tenta e concreta al mistero di Dio. Prepariamoci al Natale del Signore con impegno nella preghiera e nelle opere di carità costruendo lega- mi di fraternità . Tanti au- guri!!! Sac. Padre Domeni- co Lipani Nella terza domenica di Avvento 16 dicembre il Vangelo (Luca 3,10-18) si sofferma ancora sul Bat- tista che spiega: «Io vi bat- tezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sanda- li».Infine il Vangelo dell’ultima domenica di Avvento (Luca 1,39-45) 23 dicembre è quello dell’incontro fra Maria ed Elisabetta che si rivolge alla Vergine con queste parole: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che co- sa devo che la madre del Unità Pastorale di Sommatino

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IL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE I cristiani fin dalle origini invocano Maria SS.ma come la Panaghía (Tutta Santa). Fin dai primi secoli la Chiesa ha creduto all’immacolato concepimento dell’anima di Ma-ria. L’idea che Maria fosse la “nuova Eva”, esente dal peccato, è presente nelle opere di alcu-ni Padri della Chiesa, in particolare in S. Giustino martire, S. Ireneo, S. Giovanni Damasce-no. In Palestina la concezione della Vergine Maria si chiamava “Concezione di S. Anna”. La festa continua a conservare questo nome in Oriente e i cattolici orientali la chiamano ufficial-mente “Concezione di S. Anna, madre della Madre di Dio”. Pare che la festa sia stata impor-tata in Italia da Costantinopoli, nel sec. IX. Gerusalemme, Costantinopoli e Napoli ne faceva-no memoria il 9 dicembre. Ciononostante la commemorazione fu approvata a Londra nel 1129. La cattedrale di Lione, intorno al 1140, decise di celebrarne la festa, ma la protesta di S. Bernardo di Chiaravalle dette inizio a una controversia durata trecento anni; anche il do-menicano S. Tommaso d’Aquino non fu d’accordo ma l’intero Ordine di S. Francesco l’adottò nel 1263. La disputa verteva sul fatto che se Maria fosse stata concepita senza pecca-to originale ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nato in Scozia (†1308) riuscì a superare questa difficoltà dottrinale con una sottile distinzione: parla di "redenzione preventiva" o "preservativa" al contrario di Anselmo e degli scolastici che sostenevano la

"redenzione anticipata" Per Duns Scoto, Maria non fu concepita nel peccato origi-nale e poi redenta, ma che fu preservata dal peccato originale fin dal concepi-mento in previsione dei meriti del suo Figlio divino. Nel 1476 papa Sisto IV approvò la festa con una Messa e un Ufficio propri. Al Concilio di Trento (1545 – 1563) si dichiarò esplicitamente che un decreto sul peccato originale non poteva ap-plicarsi nel caso della Beata Vergine Maria. Nel 1708 papa Clemente XI impose l’osservanza obbligatoria della festa in tutta la Chiesa occidentale. Nel 1830, la Ver-gine invitava Santa Caterina Labouré, a far coniare e diffondere la medaglia della "Concepita senza peccato". Ciò suscitò un'intensa devozione e molti Vescovi chiese-ro a Roma la definizione del dogma. L’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, pa-

pa Pio IX, dalla città di Gaeta dove da circa nove mesi viveva da esule a causa delle rivolte massoniche, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Ver-gine Maria come di una dottrina rivelata da Dio; ciò significa che tutti i fedeli devo-no credere saldamente e costantemente che Maria SS.ma, nel primo istante del suo

concepimento, fu, con la grazia unica e il privilegio di Dio Onnipotente alla luce dei meriti di Gesù Cristo, immune da ogni traccia del peccato originale. La macchia del peccato originale non fu rimossa, ma era assente nella sua ani-ma. Le apparizioni di Lourdes nel 1858 furono accolte come una prodigiosa conferma del dogma.

P A G . 4 LA FO NT A N A D E L V I L LA GGI O - A N NO V I I , N° X I D I C EM B R E - 2 01 8

LA REDAZIONE 0922.871096 www.unitapastoralesommatino.it DIRETTORE PADRE DOMENICO LIPANI

DIRETTORE RESPONSABILE CARMELO SCIANGULA

HANNO COLLABORATO I SACERDOTI:

DON MARCO E DON DANIELE

Email:[email protected]

Dicembre 2018

IN ATTESA DEL NOSTRO SALVATORE

Carissimi fratelli e sorelle,

il 2 dicembre inizia il nuo-

vo anno liturgico con

l’Avvento. Tempo di attesa

e di speranza. Attendiamo

il Signore nella sua venuta

gloriosa alla fine dei tempi,

attendiamo la sua venuta

nel tempo presente, nella

quotidianità della vita, nel-

la Parola, nei sacramenti,

nelle vicende della vita.

Inoltre facciamo memoria

della venuta storica del Si-

gnore nella pienezza dei

tempi. Le letture dell’Anno

C con il Vangelo di Luca te-

stimoniano questa suddivisio-

ne dell’Avvento. Nella prima

domenica di Avvento – 2

dicembre – il Vangelo (Luca

21,25-28.34-36) descrive «il

Figlio dell'uomo venire su

una nube con grande potenza

e gloria» e ricorda che «la

vostra liberazione è vicina».

Nella seconda domenica di

Avvento – 9 dicembre – il

Vangelo (Luca 3,1-6) ha al

centro Giovanni Battista che

predica «un Battesimo di

conversione» ed è «voce di

uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore».

con acqua; ma viene colui

che è più forte di me, a cui

Durante l’avvento segno luminoso della Speranza cristiana è la Madonna che in particolare celebreremo nella solennità dell’Immacolata. Papa Francesco ha sottolinea-

to che «Maria è la “via” che

Dio stesso si è preparato per

venire nel mondo» ed è

«colei che ha reso possibile

l’incarnazione del Figlio di

Dio, “la rivelazione del mi-

stero, avvolto nel silenzio per

secoli eterni” (Romani

16,25)» grazie «al suo “sì”

umile e coraggioso». La pre-

senza della Solennità

dell’Immacolata Concezio-

ne – 8 dicembre – fa parte

del mistero che l’Avvento

celebra: Maria è il prototi-

po dell’umanità redenta, il

frutto più eccelso della ve-

nuta redentiva di Cristo. E

in questo tempo forte la figu-

ra della Vergine viene pre-

sentata come l’icona

dell’attesa fiduciosa e vigi-

lante, della disponibilità at-

tenta e concreta al mistero di

Dio. Prepariamoci al Natale

del Signore con impegno

nella preghiera e nelle opere

di carità costruendo lega-

mi di fraternità . Tanti au-

guri!!! Sac. Padre Domeni-co Lipani

Nella terza domenica di

Avvento – 16 dicembre –

il Vangelo (Luca 3,10-18)

si sofferma ancora sul Bat-

tista che spiega: «Io vi bat-

tezzo con acqua; ma viene

colui che è più forte di me,

a cui non sono degno di

slegare i lacci dei sanda-

li».Infine il Vangelo

dell’ultima domenica di

Avvento (Luca 1,39-45) –

23 dicembre – è quello

dell’incontro fra Maria ed

Elisabetta che si rivolge

alla Vergine con queste

parole: «Benedetta tu fra le

donne e benedetto il frutto

del tuo grembo! A che co-

sa devo che la madre del

Unità Pastorale di Sommatino