PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il...

24
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C1 / PG /06 /2012

Transcript of PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il...

Page 1: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Pos

te I

talia

ne S

.p.A

. –

Spe

dizi

one

in a

bbon

amen

to p

osta

le –

D.L

. 3

53

/20

03

(co

nv. in

L. 2

7/0

2/2

00

4 n

.46

) ar

t. 1

, co

mm

a 1

Aut

. G

IPA

/ C1

/ P

G /0

6 /2

01

2

Page 2: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

DALLE API ALLE ROSEBimestrale del Monastero di Santa Rita da Cascianr. 1 Gennaio-Febbraio 2014

Aut. Trib. Spoleto n. 9 del 26-06-1954. Iscritto al ROC con il n. 2460Edizione italiana: anno XCI. Edizione inglese: anno LIII. Edizione francese: anno LII. Edizione spagnola: anno XLII. Edizione tedesca: anno XLII.

In copertina: Vivere la malattia. Foto Tatiana Belova/Fotolia.com

SOMMARIO3 Editoriale del direttore

Rita e Teresa

4 Vivere la malattiaLuciana Lombardi: «Se non hai ungrande amore, non ce la fai»

7 AgostinianiCent’anni con Padre Luigi a Cascia

10 Fondazione Santa RitaL’Alveare su Facebook

12 Cascia EventiAppuntamenti

14 Nel mondoLe signore di Facen

16 Tracce di RitaLa riflessione sulla vita

18 Pia Unione PrimariaAndate in pace: celebrazione emissione

19 Sulla buona stradaStoria di fede

20 Dialogo col MonasteroLa mia missione in clausura Il mio matrimonio è in crisi, come si fa famiglia?

SOSTIENIDALLE API ALLE ROSE

Le tariffe di spedizione postale sonoaumentate notevolmente e questo ciporta a chiedervi un piccolo aiuto a

sostegno della nostra Rivista.

Per continuare a diffondere la speranzadel messaggio ritiano, aiutateci a sostene-re “Dalle Api alle Rose”, la voce di SantaRita in tutto il mondo.

Una vostra piccola donazione, scrivendonella causale “abbonamento”, ci per-metterà di mantenere il contatto con voi.

Grazie a tutti!

Sr. M. Giacomina Stuani, direttore editoriale

Direttore responsabilePasquale GrossiComitato di RedazioneSr. M. Giacomina Stuani (direttore editoriale)Monica Guarriello (caporedattore)P. Mario De Santis, P. Giuseppe Caruso, Roger Bergonzoli Sede legaleMonastero Santa Rita, viale Santa Rita 13 - 06043 Cascia (PG)tel. + 39 0743 76221 - fax + 39 0743 76786Sede operativavia delle Fornaci 38 - 00165 Romatel. + 39 06 39674099 - fax + 39 06 39637399 www.santaritadacascia.org/dalleapiallerose [email protected] collaborazione conSr. M. Natalina Todeschini, Sr. Maria Rosa Bernardinis, P. Remo Piccolomini, Fra Paolo Zecca, Alessandra Paoloni, Giulia Di Lauro, Rita Gentili, Cristina Siccardi,Marta Ferraro, Natalino Monopoli. FotoGiovanni Galardini, Lamberto Manni, Massimo Chiappini, Maurizio Gadolini, Renzo Lidano, Mario Leonardi, Rafael Ben-Ari, CandyBox Images,Maridav/Fotolia.comProgetto Grafico e ImpaginazioneBruno Apostoli graphic designer - www.brunoapostoli.it

Se desideri fare un’offerta al Monastero di Santa Rita a Cascia perrichiedere l’abbonamento, preghiere, Sante Messe, per le opere di caritàdel Monastero, per grazie ricevute e devozione, puoi farlo tramite:

banca: IBAN IT27D0631538330000001001328 SWIFT: CRSPIT3S

posta: c/c postale nr. 5058 - intestato al Monastero Santa Rita da Casciaper effettuare un bonifico postale: IBAN IT85R0760103000000000005058

carta di credito: www.santaritadacascia.org/donazioni

PER LA SVIZZERAPosta: conto nr. 69-8517-0intestato a: Monastero Santa Rita Agostiniana06043 Cascia PG - ItaliaIBAN CH8309000000690085170

PER LA GERMANIAPosta: conto nr. 14421706Intestato a: Superiora del Monastero Santa Rita06043 Cascia PG - ItaliaIBAN DE11600100700014421706

www.santaritadacascia.org

Finito di stampare nel mese di dicembre 2013 da Litograftodi srl per conto di Tau Editrice srl Via Umbria 148, 06059 Todi (PG).

La rivista Dalle Api alle Roseè stampata su carta ecologicacertificata col marchio FSC

Page 3: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

EDITORIALE DEL DIRETTORE

Ho pensato molto all’editoriale dapreparare per questo numero di“Dalle Api alle Rose”, dedicatoalla malattia come esperienza di

vita quotidiana. Confesso che non è statofacile. Se l’obiettivo per me è parlare a chisi trova nella difficile situazione diaffrontare una malattia, sia dal punto divista della persona malata, sia dal lato degliaffetti che decidono, volente o nolente, dicondividere questa pesantissima croce,confesso di sentire la mia inadeguatezza.Mi metto quindi nelle mani di Dio, che lemie sono fragili.

E così, sono partita dal mio punto diriferimento, Santa Rita. Ho ripercorso conla mente, anche grazie al contributo diPadre Giuseppe Caruso (cfr. suo articoloalle pagg. 16-17 di questo numero) gli annidella stigmata, per arrivare, attraverso unsalto nel tempo, alla malattia, sposata,voluta, amata come un dono dalla BeataMadre M. Teresa Fasce.

Rita e Teresa. Due donne, due straordinari strumenti

del Signore, che, abbracciando la Croce,hanno ricevuto indietro l’abbraccio diCristo. La scrittrice e studiosa CristinaSiccardi ci spiega che per queste duedonne il male del corpo era «il sistemaottimale per investire l’anima in proprietàdi grandi valori», che «per entrambe ildolore non è stata né una prova, né unatentazione, né una scelta difficile, ma uncompimento, una realizzazione di vitaproiettata nella gioia di Dio… Concepire ecomprendere che il tormento, la durezza el’asprezza dei mali vengono concessi dalPadre ai figli non è facile… Non è il caso diMadre Fasce e della sua maestra…accolsero il dolore, raddolcito da Dio, congratitudine, per farne ponte privilegiato deltraguardo migliore» (C. Siccardi, MariaTeresa. Alla conquista di Cascia, pag. 268,Gribaudo Ed., 1993).

E penso alle persone che hoaccompagnato o non accompagnato primache lasciassero questo mondo. Torno allasofferenza impaurita, impressa sui visi dialcune di loro. Torno alla Luce, che ho vistotrapassare i visi di altre. Torno aquell’istante, a volte invocato, pregato,

temuto, in cui tutto finisce. Torno agliodori, acri, duri come il fiele. Torno ai mieipensieri, che, Dio mi perdoni, ho desideratodi mettere avanti a chi piangeva morte dalcorpo. Torno a voi, miei cari lettori e amici,con la consapevolezza dei miei limiti e lacertezza di sentirvi più vicini di quanto nonpotessi immaginare.

Sono passati 67 anni, da quando laBeata Madre Fasce ha abbandonato questomondo, quel 18 gennaio di 67 anni fa.Oltre cinque secoli e mezzo, invece, sonotrascorsi dalla morte di Rita. Ma,nonostante le ampie distanze dettate dallalinea del tempo, io le sento qui, accanto ame, e prego affinché anche voi le sentiatevicine, le chiamiate, come me, a guidaverso la Luce, le invochiate per sentirvimeno soli e più vicini a Dio.

3

Bea

ta M

adre

Mar

ia T

eres

a Fa

sce

in u

n ritr

atto

di A

ndri.

Rita e Teresa

DALLEAPI ALLEROSE

Page 4: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

4

Quando una persona cara si ammala, la vita di tutta la famiglia, di tutti coloro che le sonointorno, viene stravolta, devastata. Inesorabilmente. Lo racconta Luciana Lombardi, mogliedi Adriano Lombardi, ex capitano e allenatore della squadra di calcio dell’Avellino, morto diSLA nel novembre 2007 all’età di 62 anni. Nota anche come Morbo di Lou Gehrig, la SLA(Sclerosi Laterale Amiotrofica), è «una malattia cattiva» racconta Luciana. «Sei imprigiona-to in un corpo che non risponde più, mentre il cervello resta lucido. È questa, la pena piùgrande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noistessi perché l’altro viva.

Come cambia la vitain una famiglia di unmalato di SLA? Stia-mo parlando di una

malattia cattiva. È venutacome un fulmine a ciel sere-

no, senza avvisaglie. Essen-do incurabile, quando ti dan-no la diagnosi, hai anche lacondanna. I primi sintomi,(mio marito) li ha avuti nel2000. Poi, il 30 novembre

del 2007 è venuto a manca-re. È una malattia cattiva. Titoglie tutto quello che hai: lavoce, il respiro, i muscoli.Sei imprigionato in un corpoche non risponde più, men-

Luciana Lombardi:«Se non hai un grandeamore, non ce la fai»

intervista di Marta Ferraro

DALLEAPI ALLEROSE

Page 5: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

tre il cervello resta lucido.Ed è questa, la pena piùgrande per i familiari e per ilmalato. Questo è il dramma.Perché ti vedi in quella ma-niera e allora impazzisci. Ilparente che vede il malatocosì, che capisce, ragiona,anche se in quello stato, vor-rebbe comunque tenerlo invita a qualsiasi costo. Adesempio, mio marito, anchesenza voce, senza potersi

muovere, ancora dalla suasedia, dava la sua opinioneper quanto riguarda la ge-stione della casa, l’educazio-ne delle nostre bambine…Dopo tre anni, ha perso l’usodella parola e ha cominciatoad avere problemi di respira-zione, difficoltà a deglutire.Ha cominciato a conviverecon una macchina artificialeche lo teneva in vita. Pur ditenerlo a casa, io ho impara-to ad usarla. Vivevamo in ca-sa con questo “ospite” sgra-dito, eppure gradito insieme,perché lo faceva stare in vi-ta, con noi.

Qual è stata la reazione diAdriano davanti alla diagno-si? Finché ha potuto, ce loha tenuto nascosto. Poi, lamalattia ha cominciato a ga-loppare e ce lo ha detto. Tut-te le notti, per due anni, loalzavo alle tre di notte esomministravo le medicine.Nel frattempo, avevo le ge-melle che erano piccole. Vi-vere con un malato del gene-re è difficile, le istituzioninon ti aiutano, non sono pre-parate. Devi stare attento evigile 24 ore al giorno. Nonpotevo allontanarmi un atti-mo. Se dovevo uscire fuori albalcone, lasciavo una dellebambine a guardarlo e loromi chiamavano subito:«Mamma, mamma, deviaspirare». Tutta la famiglia ècoinvolta e convive con ilmalato e la macchina. Nonpuoi distogliere mai, mai,l’attenzione. Quando non po-teva parlare, aveva inventatoun rumore che ancora era ingrado di fare e significavache aveva bisogno. Finché imuscoli facciali non lo han-

no abbandonato, non ha mailasciato il sorriso. (Adriano)aveva una forza incredibile,un capitano coraggioso an-che nella vita… Se non haiun grande amore, non ce lafai, perché devi annientarticompletamente. È stata du-ra, le mie figlie hanno vistotante cose.

Suo marito aveva fede?Aveva fede, ma mi diceva:«Non so pregare» e piange-va. Una cosa che gli è man-cata tanto è stata la figura diun religioso, qualcuno chegli desse una parola di spe-ranza, di un conforto diver-so. Io non ci pensavo a que-sto. Ero troppo impegnata adassisterlo fisicamente, a sal-

VIVERE LA MALATTIA

NON PROFIT PER LA SALUTESono oltre 340mila, i volontari impegnati in Italia neglienti sanitari non profit. 158mila, i lavoratori operantiall’interno delle 11mila onlus che si occupano del di-ritto alla salute. Il volontariato rappresenta ormai una risorsa indispen-sabile per il welfare italiano ed europeo. Ogni giorno,centinaia di migliaia di persone affiancano gratuita-mente il servizio sanitario-assistenziale tradizionale peruna sola ragione: la solidarietà.

È una malattiacattiva. Ti toglie tuttoquello che hai

Tutta la famiglia è coinvolta e convive con il malato e la macchina

IN PAROLA a cura di P. Vittorino Grossi osa

… un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide en’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi

olio e vino; poi… si prese cura di lui. (Vangelo di Luca 10, 33-34)

5

Page 6: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

vargli la vita con quella mac-china. In casa non ci sonopiù orari. Ma non è quelloche è insopportabile, è lapressione psicologica chenon ti consente di rilassartiun attimo e non puoi per-metterti di ammalarti. Inospedale, devi essere ancorapiù vigile che a casa, in piùnon hai le comodità che haia casa tua, perché il malatodi SLA ha bisogno del lettoadatto e poi non puoi preten-dere che l’infermiere stia ac-canto al tuo malato 24 ore,oltre che poi hanno un siste-ma immunitario pari a zeroquindi diventa più pericolo-so. Negli ultimi momenti,piangeva continuamente.

Prima, cercava di trattenersie alle figlie sorrideva sem-pre. Alla fine, era stanco.Non ce la faceva più. È undolore così devastante... Ri-schi di ammalarti. È unamalattia troppo cattiva e lun-ga. La cosa che mi è manca-ta di più era una parola diconforto. Io ero troppo impe-gnata a salvargli la vita, adaccudirlo nel fisico e nonnell’anima. Ma non venivamai nessuno. A volte anch’ioperdevo la pazienza, presadalla paura. Non ho avuto, avolte, il tempo di stargli vici-no. Sempre preoccupata achiamare i medici, ad assol-vere i problemi pratici e bu-rocratici della malattia.

VIVERE LA MALATTIA

6

Cari lettori, da questonumero, “Dalle Api al-le Rose” esce con unatestata rinnovata nellagrafica. Nuovi colori eil simbolo del Mona-stero Santa Rita daCascia (la rosa nelcuore), con l’augurioche vi piaccia, com’èpiaciuta a noi. Conti-nuiamo a stare insie-me sulla Rivista diSanta Rita da Cascia. La Comunità delle Monache

SANTA RITA A MONTEFERRANTEIl 3 gennaio di 26 anni fa, gli abitanti di Monteferrante(Chieti) posero una statua di Santa Rita nella chiesa par-rocchiale di San Giovanni Battista, affinché potessero ognianno ritrovarsi uniti nell’amore e nella devozione della Pa-trona dei casi impossibili. Dal 1988, infatti, la piccola comunità si stringe intorno al-l’effigie della santa. «La devozione a Santa Rita» ci spiegail signor Nicola Ambrosini, che ha inviato la sua testimo-nianza alla redazione di “Dalle Api alle Rose”, è davveromolto forte ed ha origine dalla devozione personale di unagiovane monteferrantese che «durante gli anni della secon-da guerra mondiale, fece il postulandato nel Monastero di

Cascia, sottola guida dellaR e v e r e n d aMadre Bades-sa, la BeataMaria Teresa Fasce. Purtroppo, durante ilconflitto bellico, molte ragazze furono co-strette a tornare a casa, tra cui anche la gio-vane, che rimase sempre fedele ai suoiideali. La mia devozione ebbe inizio a 15anni, con un vecchio libretto di preghiera aSanta Rita, fatto avere proprio da questa ra-gazza a mia madre, in quegli anni».

Un gruppo di monteferrantesi durante le celebrazioni del25° anniversario della benedizione della statua di SantaRita, il 3 gennaio 2013.

La statua di Santa Rita, nella par-rocchia di San Giovanni Battista diMonteferrante (Chieti).

DALLEAPI ALLEROSE

Page 7: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

AGOSTINIANI

Cent’anni con Padre Luigi a Casciaintervista di Rita Gentili

Classe 1913, agostiniano, Padre Luigi Giu-liani è stato ordinato sacerdote all’età di 23anni. Decano e cittadino onorario di Cascia,Padre Luigi offre da 60 anni il suo serviziosacerdotale alla città di Santa Rita. Prezio-sa, la sua catechesi ai pellegrini in visita alMonastero di Santa Rita. Accompagnato daquello che lui chiama “la mia badante”, ov-vero il bastone, all’età di cent’anni, dimo-stra ancora tutta la sua vitalità di uomo dispirito e sacerdote.

Il 29 ottobre 2013 ha festeggiato centoanni. Una persona ancora vitalissima. Co-me fa? La vita viene da Dio; e quindi hosempre pensato a me stesso, alla mia

esistenza così lunga, come un dono di Dio. Eil dono di Dio lo si riceve ma non si compren-de; neanche lo si merita, alle volte.

La sua vita è un dono che Dio le ha fatto,ma è anche un dono che lei fa agli altri…Non perché ho cent’anni, ma perché sono sa-cerdote da 77 anni. La mia esistenza di sa-cerdote ha avuto questo programma: renderefelice gli altri. Si vive la famiglia universale,stando a disposizione di tutti.

Quella famiglia che voi agostiniani costrui-te ogni giorno, con i tanti pellegrini che rag-giungono Cascia. Lei lo fa da 60 anni, com’ècambiato il pellegrino in questi anni? Neitempi più indietro, la gente aveva la pietà,guardava il miracoloso, si fermava lì, pregavae pregava. Oggi, invece, si prega ugualmentema si è anche nella comprensione di imitare isanti che preghiamo. La fede non è soltanto“chi prega”, ma “chi fa la volontà”.

Mi fa pensare ad una sua affermazione diqualche anno fa: “La storia di Santa Rita, do-vrebbe raccontarla la gente comune, perché èla gente comune che ha capito Santa Rita”…È proprio quello che sto dicendo. La devozio-ne a Santa Rita è straordinaria. Mentre altrisanti hanno avuto bisogno di trasmissione,cultura, modernità, dell’ordine, della congre-gazione, Santa Rita ha fatto tutto da sé. Que-sta donna è cresciuta in Egitto, dove noi ago-stiniani ci siamo e non ci siamo, in Giappone,

Corea del Sud, Cina, India, dove siamo orama non prima. Rita è arrivata prima, ha fattoda sé: la mamma, ha pensato lei per il benedei figli.

Parla di madre e mi viene in mente laBeata Madre M. Tersa Fasce (ricordata qui alSantuario il 18 gennaio scorso, nel 67° anni-versario della sua morte). Lei l’ha conosciuta.Che ricordo ha della Madre? Bello! Dunque,la prima volta, era il 20 giugno 1937. Io eronel Collegio internazionale a Roma, all’univer-sità. Per la posa della prima pietra (della Ba-silica di Santa Rita, ndr), venimmo. E per laprima volta la vidi, ma non le parlai. La se-conda volta, quando ero filosofo a Tolentino

La fede non è soltanto“chi prega”, ma “chifa la volontà”

Padre Luigi Giuliani durante la Festa di Santa Rita celebrata aCascia, il 22 maggio 2013.

7

DALLEAPI ALLEROSE

Page 8: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

(Macerata, ndr), avrò avuto 18-19 anni; Pa-dre Angelini, casciano, venne a celebrare laprima messa a Cascia e il maestro mi portòcon sé. E quella volta vedemmo e parlammoun pochino con la Madre Fasce. La terza vol-ta, quando io ero già sacerdote, ero superiorea Perugia. Ero venuto a Cascia a prendere glioggettini devozionali che si vendevano poi ilgiorno della festa a Perugia. Dopo la festa,tornammo per portare i soldi. Andai dalla Ma-dre Fasce, già era malata. Mi parlò della co-struzione del tempio e le diedi i soldi. Lei midisse: «No, Padre Giuliani, questi sono per lasua comunità». Madre Fasce, la Madre perantonomasia, era, non soltanto la Madre dellemonache, ma anche di molte famiglie poveredi Cascia. Io ho parlato con dei figli che midicevano: «Padre Giuliani, eravamo poveri, lamamma andava al monastero dalla Madre Fa-sce e tornava a casa con qualcosa da mangia-re». La Madre Fasce, non solo è santa perchépregava, ma perché era una donna di carità.La regina d’Italia, Elena (Elena di Savoia, mo-glie di Vittorio Emanuele III, ndr), la bella

Elena, veniva a parlare con la Madre Fasce.Fu una festa, quel giorno. Tutti vollero vederela regina d’Italia. Venne con la figlia, Giovan-na. Tu pensa, una regina d’Italia che viene aCascia, un fatto storico che non si è ripetutomai più. La fama di Madre Fasce, non è sol-tanto quella di una donna che pregava e dice-va “pregherò per voi”; era una donna che fa-ceva, che consigliava.

La sua, è stata una vita ricca di esperienzee di saggezza… Nella mia vita ho conosciutotante personalità, quanti cardinali, quanti ve-scovi… Ma la mia saggezza è quella della cul-

8

PRENDI

E LEGGI

CINQUE MINUTI CON L’AUTRICEIl suo libro è un viaggio “dentro e fuori”Rita da Cascia. Non è semplicemente lastoria della vita di Santa Rita: ma ci lasciapercepire vivide anche le emozioni cheforse l’hanno attraversata. Questo fa trape-lare il legame che c’è tra lei e la santa de-gli impossibili… Il legame è di carattere generazionale. Mia nonna si recò a Cascia nel1950, Anno del Giubileo, da allora prese a pregare, ad invocare e ad avere un legame spiri-tuale con il Monastero di Santa Rita. La devozione alla Santa degli impossibili passò poi amia mamma, la quale trasmise a mia sorella e a me l’“amore ritiano”.Un momento che non avevo mai considerato appieno, è quello che Rita vive quando chiededi entrare nel monastero di Santa Maria Maddalena, ma le viene negato. Rita vaga per icampi, si arrampica sullo Scoglio sfogando “l’ardore per Dio”. Questo la fa sembrare “pazza”agli occhi dei suoi concittadini. Ci sono documenti che lo testimoniano? Seguire Dio vuol di-re non essere capiti dagli uomini? Le prime fonti ritiane registrano come Santa Rita fu coltada un immenso amore per Dio, così grande da esprimersi in una incontenibile ansia, che nontrovò tregua se non nel chiostro: “pazza per amore” e per alcuni soltanto “pazza”. È difficile,a volte impossibile, per chi non contempla la dimensione soprannaturale, comprendere talestato mistico… talvolta, diventa motivo di calunnia e persecuzione. D’altra parte la Veritàportata dal Redentore è motivo di “scandalo”, come scandalo fu la Croce (Gal 5,11).

Rita da Cascia. La santa degli impossibili

Cristina SiccardiLa Fontana di Siloe, 14 €

Padre Luigi con la Comunità delle Monache di Santa Rita.

DALLEAPI ALLEROSE

Page 9: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

AGOSTINIANI

9

SO

RR

IDO

NO

ALL

A V

ITA

Invi

a le

foto

dei

tuoi

pic

coli

a m

onas

tero

@sa

ntar

itada

casc

ia.o

rg c

on il

con

sens

o al

la p

ubbl

icaz

ione

di e

ntra

mbi

i ge

nito

ri.

1

3

5

7

9

11

2

4

6

8

10

12

1. Aurora Legittimo, Casarano (LE) - Italia 2. Edoardo Bonaiti, Lecco - Italia3. Edoardo e Roberta Trudu, Cagliari - Italia4. Eros e Naomi Manca, Nule (SS) - Italia 5. Francesco Filippo Genati, Calatabiano

(CT) - Italia6. Gabriele Agostino Radicia, Gela (CL) -

Italia7. Gaia Colletto, Vinci (FI) - Italia8. Giovanna e Giulia Mirotto, Valeggio sul

Mincio (VR) - Italia9. Helena Aita, Porto Alegre - Brasile10. Joshua Landini, Melbourne - Australia11. Maria Lara e Maria Livia Barello,

Quaranti (AT) - Italia12. Sasha e Ethan Glovelier - Svizzera

tura agricola. I giovani della mia saggezza chese ne fanno? Non ne hanno bisogno.

E lei crede che a noi giovani tutta questacultura non serva? Non lo so, ho un dubbio.Oggi i pc, le e-mail, vi hanno risolto tutto.Non è come al tempo nostro. Per me, la ci-viltà è stupenda. Quando devo scrivere ai cu-gini in America, vado dal rettore che mi aiutae lui, lì, fa così (simula il gesto di scriveresulla tastiera, nda)… ed è arrivata in Ameri-ca! Tu comprendi che è una cosa meraviglio-sa, però io non ho voluto interessarmi alla co-noscenza del computer. Lo accetto e mi me-raviglio.

È anche paura della tecnologia? Ecco, bra-va, completo il mio pensiero riguardo alla ci-viltà, la vostra è troppo fragile. Bellissima, ot-tima, sotto tutti i punti di vista, ma troppofragile. Un blackout a New York paralizza tut-to. La natura, invece, non può distruggere laciviltà rurale, la può modificare, arricchire manon distruggere. Con l’evoluzione, non è chela mia civiltà rurale sia stata distrutta; perfe-zionata. Oltre la campagna, ecco la fabbrica.L’homo sapiens che si evolve.

Un’evoluzione positiva che ha portato an-che effetti negativi, come non amare più lapovertà, come lei diceva già tredici anni fa…Assolutamente. Abbiamo dimenticato la ra-dicalità della nostra vita. Sant’Agostino,quando ha scritto la regola, come modello,ha preso la prima comunità di Gerusalem-me, i veri cristiani “cuore uno, anima una,protesi verso Dio”. Oggi, siamo troppo ricchi.Oggi, non esiste più il superfluo. Oggi è tut-to necessario.

E come si può tornare ad amare la po-vertà? Io mi rifaccio a San Francesco. Vai erestaura la mia chiesa (sono le parole uditedal santo mentre pregava di fronte al crocifis-so di San Damiano, ndr). Ecco l’opera di Pa-pa Francesco. Noi, non solo il Vaticano, nonsolo Roma, ma tutta la chiesa e tutti gli ordinireligiosi abbiamo bisogno radicalmente di ri-tornare ai primi cristiani.

La mia saggezza èquella della culturaagricola

Page 10: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

10

Su questo numero di “Dalle Api alleRose”, vogliamo condividere convoi lettori una bella novità: la pagi-na Facebook ufficiale dell’Alveare

di Santa Rita è finalmente on line suwww.facebook.com/apettedisantarita

Abbiamo pensato fosse ormai giunto ilmomento di creare stabilmente la nostrapresenza su uno dei social network più uti-lizzati al mondo. Per condividere con tutti isostenitori delle Apette e dei Millefiori i tra-guardi che continuiamo a raggiungere gra-

L’Alveare suFacebook di Giulia Di Lauro Il nostro desiderio è

quello di realizzare lapagina di una grandefamiglia

Clicca su MI PIACEVai sulla pagina Facebook delle Apette di Santa Rita www.facebook.com/apettedisantarita e clicca su Mi piaceper entrare nella casa dell’Alveare.

DALLEAPI ALLEROSE

Page 11: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

FONDAZIONE SANTA RITA

zie alla vostra generosità e per far conosce-re l’Alveare di Santa Rita anche a chi nonne ha mai sentito parlare.

Il nostro desiderio è quello di realizzarela pagina di una grande famiglia, la nostragrande famiglia, di cui ognuno di voi è par-te attiva. Abbiamo cercato un luogo che,malgrado le distanze, potesse avvicinarci.Questo luogo è Facebook.

Giorno per giorno, cercheremo, attraver-so immagini e pensieri, di trasmettervi laquotidianità delle Apette (bambine e ragaz-ze che vivono nell’Alveare) e dei Millefiori(bambine e bambini assistiti dalle educatri-ci durante il giorno). Proveremo a farvi re-spirare il clima di amore e impegno tra lemura di questa grande struttura. Un postoche, per molti minori, è diventata casa. Perqueste ragioni, saranno le Apette in primapersona a raccontarvi la loro giornata, le lo-ro esperienze, creando parte dei contenutidella pagina.

Tra momenti di festa, gite e laboratoriformativi, ogni fotografia scattata e postatasu Facebook sarà un’occasione per entrarenella casa dell’Alveare. Accanto alle Apet-te, come sempre, le educatrici. Preziosecollaboratrici di questo progetto di caritàche raccontano l’Alveare di Santa Rita, dalpunto di vista di chi dedica cuore e profes-sionalità quotidianamente.

Cliccando “Mi piace” sulla pagina uffi-ciale dell’Alveare di Santa Rita, sarete sem-pre aggiornati sulle novità e le attività pro-mosse, partecipando in prima persona allavita di questa importante opera di carità ri-tiana che, da 75 anni, si prende cura di chiha più bisogno.

11

SOSTIENI CON NOI IL PROGETTO ALVEARE

consentono di comprare unlibro di testo per una ragaz-za che ha bisogno.

assicurano un’ora di soste-gno pedagogico alle giovaniseguite nel doposcuola.

è il costo di una settimanadi mensa per una delle ra-gazze in difficoltà.

garantiscono una visita me-dica specialistica ad unagiovane che ne ha bisogno.

ci permettono di acquistareun kit di materiale didatticocompleto per una ragazza.

L’Alveare è una struttura che vive unica-mente grazie alle offerte di persone cherendono concreta la loro devozione, at-traverso l’aiuto ai più deboli.

Per sostenere le Apette e i Millefiori, basta una donazione, anche piccola, tramite:banca IBAN: IT27T0200821703000102136901BIC/SWIFT: UNCRITM1J35

posta c/c nr. 1010759072 intestato a: Fondazione Santa Rita da Cascia onlus

per effettuare un bonifico postaleIBAN: IT-59-S-07601-03200-001010759072 carta di creditosu www.santaritadacascia.org/donazioni

specificando nella causale “Alveare”

12€

20€

50€

100€

200€

Anch’io aiuto le ApetteSe anche tu sostieni le Apettedell’Alveare di Santa Rita e vuoicondividere con i lettori di “Dalle Api alle Rose” la tuapersonale esperienza di carità,inviaci la tua testimonianza [email protected]!

Saranno le Apette a raccontarvi la lorogiornata

Sarete sempreaggiornati sulle novità

Page 12: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

12

APPUNTAMENTI a cura di Fra Paolo Zecca osa

Cascia (PG), 6 febbraio-15 maggio Quindici Giovedì di Santa RitaOgni giovedì, a partire dal 6 febbraio, cele-briamo i Quindici Giovedì di Santa Rita che ciaccompagnano fino alla festa della Patronadei casi impossibili, il 22 maggio 2014. In ri-cordo della stigmata che Rita portò sulla fron-te per quindici anni, i Quindici Giovedì delSantuario di Cascia prevedono la S. Messapomeridiana alle ore 17.00 (da febbraio amarzo) e alle ore 18.00 (da aprile a maggio).

Cascia (PG), 30 marzo-2 aprileSolenni QuarantoreA partire dalla IV domenica di Quaresima, da-remo inizio alle Solenni Quarantore di Adora-zione Eucaristica. Il SS. Sacramento saràesposto alla preghiera dei fedeli in Basilicadalle ore 8.30 alle ore 17.30 di ogni giornodal 30 marzo al 2 aprile.

Cascia (PG), 5-6 aprileIncontro Generale Pia Unione Primaria Santa RitaIl tema pastorale proposto per l’incontro ge-nerale della PUP, “Andate in pace: celebra-zione e missione”, propone ai devoti di SantaRita un itinerario che parte dalla Messa econduce alla missione evangelizzatrice cheogni cristiano deve sentire propria. L’incontro

è aperto a tutti: agli affiliati alla Pia UnionePrimaria, ma anche a chi non è iscritto esemplicemente è interessato a conoscerequesta grande famiglia agostiniana e ritiana.Ecco il programma:sabato 5 aprile8.30 - (Viale del Santuario) Processione “Viadella Spina”11.00 - (Parlatorio Grande) Incontro dei re-sponsabili locali PUP con le Monache 15.00 - (Basilica di Santa Rita) Visita all’urnadi Santa Rita da Cascia16.30 - (Sala della pace) Conferenza tenutada Mons. Felice Di Molfetta, Vescovo di Ceri-gnola-Ascoli Satriano 18.15 - (Basilica di Santa Rita) Vespri con leMonache21.00 - (Basilica di Santa Rita) Adorazionecon le Monache (e nuove affiliazioni)domenica 6 aprile9.15 - (Sala della pace) Conferenza tenutadallo studioso agostiniano Padre Remo Picco-lomini11.00 - (Viale del Santuario) Processione PiaUnione12.00 - (Basilica di Santa Rita) S. Messa conil coro delle Monache. A seguire, foto di grup-po e salutiPer partecipare, basta prenotarsi chiaman-do l’Ufficio Informazioni del Santuario altel. + 39 0743 75091, entro il 22 marzo.

Cascia (PG), 16-19 aprile Convegno Amici di Sant’AgostinoGli Amici di Sant’Agostino vi aspettano al-l’Hotel delle Rose nella Settimana Santa, peraffrontare insieme un tema di rilievo socialesempre più incalzante: “Cuori in periferia. Co-me i giovani possono uscire dalla marginalitàdel nostro tempo”. Anche grazie al Santo Pa-dre Francesco, il tema della periferia è oggipiù sentito. I giovani vivono nella periferia delmondo: ai margini dalla società, hanno scarsepossibilità di riscattarsi, trovare un lavoro ecostruirsi una famiglia. Vi invitiamo al conve-gno, per discuterne insieme e proporre dellesoluzioni.

DALLEAPI ALLEROSE

Page 13: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

13

CASCIA EVENTI

BASILICA DI SANTA RITA. PROCEDONO I LAVORI SUL TETTOCarissimi amici di Santa Rita, alla fine del 2013, noi monache abbiamo scritto a moltidi voi, chiedendo aiuto per ristrutturare la cupola della Basilica. E la vostra risposta,amorevole e generosa, è stata straordinaria! Grazie al contributo di tante persone devotedella Santa, abbiamo raggiunto rapidamente la cifra di 20.000 euro, che era necessariaper l’intervento più urgente alla cupola. Nonostante il rigido inverno, i lavori sono andatiavanti attivamente e siamo liete di annunciarvi che la cupola della Basilica è stata messain sicurezza attraverso il rifacimento della copertura.

Ora, l’intervento proseguesul resto del tetto, danneg-giato dal tempo, dai terre-moti e dalla rigidità degli in-verni. Le offerte di tutti voistanno continuando a giun-gerci, ve ne siamo infinita-mente grate, vi preghiamodi continuare ad aiutarci. Con l’intercessione dellagrande Patrona Celeste, ciauguriamo di cuore che lacasa di Santa Rita, casa ditutti i devoti, sia di nuovopronta ad accogliervi in tuttala sua bellezza per la prossi-ma festa del 22 maggio. La Comunità delle Monachedi Santa RitaL’intervento sulla cupola, prima dell’arrivo del rigido inverno.

Italia, dal 1° maggio al 12 ottobre Incontri Regionali Pia Unione Primaria Santa RitaGli associati alla Pia Unione Primaria sonoparte della grande famiglia agostiniana-ritianae vivono il Vangelo seguendo l’esempio diSanta Rita, in un clima di fraternità e di fede.Per chi è già membro della PUP o per chivuole saperne di più, gli incontri regionali so-no un’ottima occasione. Ecco il calendariodegli appuntamenti: San Vito dei Normanni (Brindisi), 1° maggio.Incontro Regionale PugliaInfo: Arcangelo Carrone, cell. + 39 3489967771 - [email protected] (Catania), 2 giugno. Incontro Regiona-le Sicilia

Info: Lucia Scirè, cell. + 39 337 1023016 [email protected] Marcellina (Cosenza), 29 giugno. IncontroRegionale CalabriaInfo: Don Paolo Raimondi, cell. + 39 3202249899 - [email protected] (Brescia), 14 settembre. IncontroRegionale LombardiaInfo: Cirillo Olmi, cell +39 340 2465678 [email protected], 7 settembre. Incontro Italia CentraleInfo: Luigi Della Sala cell. +39 3284205409 - [email protected] (Casa Esercizi), 10-12 ottobre. Incon-tro dei Responsabili locali PUP Info: Ufficio Informazioni Santuario tel. +39 [email protected]

Page 14: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Nello splendido paesaggio del Par-co Nazionale delle Dolomiti bellu-nesi sorge Facen, una piccola fra-zione del comune di Pedavena, in

provincia di Belluno. Nel centro del paese, in cima ad una ri-

pida salita, come ad abbracciare dall’altoogni casa, sorge la chiesa di Facen, intito-lata a San Pietro Apostolo. Istituita comeparrocchia nel 1944, ha origini piuttostoantiche, sebbene la costruzione attuale siail risultato di numerosi rifacimenti e restau-ri. La chiesa accoglie al suo interno unapiccola cappella dedicata a Santa Rita daCascia, dove è custodita una statua dellasanta.

La devozione alla Patrona dei casi im-possibili è molto sentita dagli abitanti diquesto piccolo centro. Ogni anno, infatti,il 22 maggio, giorno in cui ricorre la So-lennità di Santa Rita, si festeggia con lacelebrazione di Ss. Messe, seguite dallatradizionale benedizione delle rose, e sidistribuiscono santini raffiguranti la santadi Cascia.

Qualche tempo fa, un’altra felice tradi-zione accompagnava questi festeggiamenti:ogni cinque anni, oltre alle consuete cele-brazioni, veniva organizzata, in onore di

Santa Rita, una processione per le vie delpaese. Purtroppo però, per ben 30 anni, acausa di varie difficoltà, non è stato possi-bile rispettare questa bella usanza, che ri-schiava così di andare perduta. Almeno finoal 2013, quando un gruppo di donne del

Le signore di Facen di Giulia Di Lauro

RITA È ANCHE QUI

Paese: ItaliaCittà: Facen di Pedavena (Belluno)Da sapere: Facen è una frazione delcomune di Pedavena, in provincia diBelluno, Veneto. Proprio nel Bellunese,prendono vita “I miracoli della Val Mo-rel”, l’ultima opera letteraria e figurati-va del giornalista e scrittore Dino Buz-zati (San Pellegrino di Belluno, 1906 -Milano, 1972). “I miracoli della Val Morel” raccontanoalcuni miracoli immaginari che la tra-dizione popolare attribuisce a SantaRita, corredati da ex voto tutti disegna-ti da Dino Buzzati e raccolti insieme alracconto. Uno di questi ex voto, Tavoladi Santa Rita, è conservato presso ilComune di Limana (in provincia di Bel-luno); in occasione della Festa di San-ta Rita 2013, l’ex voto è stato espostoal Santuario di Cascia, accanto all’urnadi Santa Rita.

14

La chiesa di Facen accoglie al suo interno lastatua di Santa Rita.

DALLEAPI ALLEROSE

Page 15: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

NEL MONDO

VIOLENZA CONTRO LE DONNEL’Università di Udine ha istituito un premio di laurea in memoria di Silvia Gobbato. Ri-servato a studentesse e studenti della facoltà di giurisprudenza dell’ateneo friulano, ilpremio ha lo scopo di promuovere “studi di genere”, con particolare riguardo ai temi re-lativi alla violenza nei confronti delle donne, approfondendo il tema della violenza digenere. Ma chi era Silvia Gobbato? Nata a San Michele al Tagliamento (Venezia), Silvia era una ragazza di 28 anni, uccisanel settembre 2013 mentre faceva jogging sulla “ippovia”, la pista ciclabile che daUdine porta a Buja, partendo dal parco del Cormor. Laureata in Giurisprudenza (con ilmassimo dei voti), presso l’ateneo di Udine, sarebbe presto diventata un avvocato. Ilsuo corpo è stato ritrovato da un passante che, allarmato dalla presenza di un telefonocellulare sulla strada, si è fermato e ha scoperto il corpo senza vita. L’autore del delittoè stato arrestato dai carabinieri due giorni dopo l’accaduto.

paese, trainate dall’entusiasmo della signo-ra Maria Antonia, ha risvegliato tra i cittadi-ni di Facen la devozione e la voglia di fare.Da molti anni ormai questo affiatato grupposi incontra, solitamente il mercoledì, percondividere ed organizzare iniziative per ilpaese. E così è stato anche per il 22 mag-gio scorso.

Per l’occasione tutti gli abitanti hannodato il proprio contributo: c’è chi ha confe-zionato le rose di stoffa, chi le catene,qualcuno ha addobbato le strade, o ha puli-to il lavatoio dove è stata posta la statuadella santa di Cascia; ognuno, insomma, hafatto qualcosa per riportare in vita una tra-dizione per tanti anni abbandonata.

Alla festa hanno partecipato circa mil-le persone, arrivate anche dai paesi limi-trofi per celebrare l’amata santa degli im-possibili. La giornata è stata vissuta datutti con grande intensità e partecipazio-ne: gli anziani si sono commossi nel ve-dere finalmente ritrovata un’antica usan-za, e i giovani, anche quelli più scettici,si sono lasciati coinvolgere dall’entusia-smo generale.

Grazie all’impegno e alla devozione delleoperose signore di Facen, l’amore per SantaRita da Cascia continua a risplendere tra lemontagne del nord Italia.

Una piccola cappelladedicata a Santa Rita

La devozione alla Patrona dei casi impossibili è molto sentita da-gli abitanti del paese.

15

Page 16: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

L’iscrizione sulla cassa solenne cidice che Rita, per quindici anni,gli ultimi della sua esistenza terre-na, portò sulla fronte il segno del-

la spina. Le narrazioni biografiche amplianoil dato narrando di una sofferenza continua-ta che costrinse la religiosa agostiniana auna vita ritirata, nella sua piccola stanza,per tutto quel lungo periodo. Rita ha cono-sciuto, possiamo concludere, l’esperienzadella malattia, di una malattia lunga e or-mai cronicizzata. La malattia è un’esperien-za del corpo, certo, ma anche dell’anima;del resto la persona umana è sempre unasintesi dei suoi due elementi, e l’uno influi-

sce sull’altro. Quando siamo malati speri-mentiamo, con triste sorpresa, che il nostrocorpo non risponde al nostro desiderio di vi-ta e che non siamo padroni dei nostri giorni,perché questi finiranno, anche se ne vor-remmo ancora e ancora. La malattia ci portaai margini, ai margini della vita e, spesso,anche ai margini della socialità: una perso-na ammalata non frequenta più i posti di ri-trovo, non va al lavoro, né a spasso. AncheRita, dopo aver tanto desiderato di entrare

La riflessione sulla vita di P. Giuseppe Caruso osa

A te, Signore, umilmente raccoman-diamo questi nostri defunti, perchécome nella loro vita mortale sono sta-ti sempre amati da Te d’immensoamore, così ora, liberati da ogni ma-le, entrino, per Tua grazia nel riposoeterno. Portali nel tuo Paradiso, dovenon vi è più lutto, né dolore, né lacri-me, ma pace e gioia con il Tuo Figlioe con lo Spirito Santo, nei secoli deisecoli. Amen.

Alberto Conati (Palazzolo di Sona VR - Italia)Anna Maiolini Pisapia (Genova - Italia)Arnaldo Lolli (Teramo - Italia)Carolina Porcaro (Salerno - Italia)Emilia Ratasi (Canneto sull’Oglio, MN - Italia)Fausto Gaffi (Cascia, PG - Italia)

Filomena Crotoli (Ascoli Piceno - Italia)Gioconda Visintin (Trieste - Italia)Giovenale Gottardo (Saliceto, CN - Italia)Giuseppe Carbonara (Rutigliano, BA - Italia)Giuseppe Ferri (Nepezzano di Teramo, TE - Italia)Ivana Antinori (San Pietro a Vico di Lucca, LU - Italia)Lorenza Rocchi Ved. Castellucci (Cascia, PG - Italia)Luciano Barbanti (Concorezzo, MB - Italia)Onorina Lucchini (Vergato, BO - Italia)Maria Berardi (Rutigliano, BA - Italia)Maria Ingravalle (Bisceglie, BT - Italia)Maria Librizzi (Villarosa, EN - Italia)Pietro Discipio (Rutigliano, BA - Italia)Rita Cardilli (San Giovenale di Leonessa, RI - Italia)Rosa Rita De Santis (Reservoir, Melbourne - Australia)Stefano Magrelli (Ocosce di Cascia, PG - Italia)Totò (Maglie, LE - Italia)Ubaldo Ceccarelli (Gubbio, PG - Italia)Vito Grazio Giuliano (Rutigliano, BA - Italia)Vittorina Baudino (Cuneo - Italia)Vittorina Nicrosini (Tortona, AL - Italia)

VIVO

NO

IN C

RIS

TO

Coro antico del Monastero, Stigmatizzazione di Santa Rita(autore ignoto, sec. XVII).

DALLEAPI ALLEROSE

16

Page 17: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

nel monastero di Cascia, a un certo punto,quando fu costretta a letto, dovette rinun-ciare a tanti e tanti momenti della vita co-munitaria. Eppure, malgrado la condizionedi ammalato sia tanto dolorosa, può diventa-re l’occasione per imparare qualcosa di im-portante: la malattia, allontanandoci dalcaotico flusso della vita, ci permette una ri-flessione su di essa che, come dono prezio-so, può essere offerta a tutti. Nella sua ma-lattia, Rita ha compreso che, ben oltre i mil-le bei discorsi che si possono pronunciare,ben oltre le molte cose che si possono fare,la cosa più importante, la molla segreta diogni gesto veramente significativo è l’amore:un amore che prende a modello quello diCristo che, per salvare il mondo, è salito, so-lo e abbandonato, sulla croce, fidandosi finoalla fine di Dio Padre.

TRACCE DI RITA

TESTIMONIANZA DI VANESSAGIAMPAOLI (ROMA, ITALIA) Il 4 settembre 2010, a Roma, è nataLudovica Rita. All’inizio della gravidan-za, mi era stata diagnosticata un’altera-zione cromosomica e i medici non pote-vano darci certezze o rassicurazioni ri-guardo allo stato di salute della bambi-na, che avrebbe potuto riportare ritardomentale o malformazioni cardiache.Questi rischi sarebbero stati scongiuratisolo dopo la nascita e, addirittura, entroil primo anno di vita, pur eseguendo tut-ti gli accertamenti diagnostici del caso.Ludovica è stata tanto desiderata dame, mio marito, mio figlio di 11 anni emia figlia di 8 anni e insieme abbiamorivolto le nostre preghiere alla nostraSanta protettrice, Rita, andando in pel-legrinaggio a Cascia, fermamente con-vinti che avrebbe ascoltato le nostrepreghiere vegliando sulla piccola chedoveva nascere. Al Monastero, accom-pagnati anche da mia madre, nonnamolto affettuosa e premurosa, abbiamotrovato un’atmosfera familiare dove sirespira carità fraterna, amore e pace, elì abbiamo promesso che saremmo tor-nati con la piccola, pregando con fede eprofonda devozione. Nel frattempo lagravidanza procedeva, Ludovica ci davasegnali che voleva vivere, era tenace eforte. Tutti noi continuavamo a pregareSanta Rita affinché vegliasse sulla no-stra bimba. Alla nascita tutto è andatobene. Oggi, Ludovica Rita è una bimbaintelligente, molto simpatica, dolce ebuona. È adorata da tutti noi e siamotornati insieme di nuovo al Monastero,come promesso, a rendere omaggio allanostra cara Rita, Santa degli impossibiliche non abbandona mai nessuno, graziealla quale abbiamo ricevuto un’immensagrazia. Grazie, Santa Rita.

GR

AZI

A R

ICE

VUTA

LA P

RE

GH

IER

A Signore Gesù, l’Eucaristia è un bagno nel-la tua Persona: miracolo, potenza di gra-zia, grazia di trasformazione, di purifica-zione che solo Tu, Altissimo, potevi operaree concepire e solo per creature fatte a Tuaimmagine e somiglianza.Nell’Eucaristia, quando Tu, Cristo Gesù,entri dentro di me, avviene per Tua solamisericordia il miracolo della mia traspa-renza. Gesù dolcissimo, entra in me e co-municami tutto di Te nella tua purezza in-finita, il mio essere ne è penetrato e tra-sformato in Te. Tu sei il Luminoso, io il tra-sparente, per Te e per tutti, tutti, tutti ifratelli!

Estratto di una preghiera scritta da MadreAlessandra Macajone osa (1931-2005), chericordiamo in occasione del 9° anniversariodella sua salita al Cielo, il 27 gennaio.

La malattia èun’esperienza del corpo ma anchedell’anima

17

Page 18: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Andate in pace:celebrazione e missione

PIA UNIONE PRIMARIA

a cura di Natalino Monopoli

Èquesto, il tema scel-to nel preparare lagrande festa dellaPia Unione, per l’in-

contro generale a Cascia il 5e 6 aprile 2014. Nelle gior-nate del 26 e 27 ottobre2013, ben 18 associazioniaffiliate, nella persona dei

padri spirituali e presidenti,e una rappresentanza di sin-goli iscritti, hanno attiva-mente ed energicamente la-vorato per definire nel detta-glio il programma della fra-terna unione nel nome di Ri-ta. Il tema pastorale Andatein pace: celebrazione e mis-sione (anche come spunto di

rif lessione nelle singolerealtà locali, in attesa delpellegrinaggio annuale), vuo-le offrire ai devoti della San-ta un itinerario che dallaMessa possa trovare il fulcrodella celebrazione e dellamissione, da portare avantinel mondo al termine dellaCelebrazione Eucaristica.

Non è mancata, nella pau-sa delle assemblee organizza-tive, la carezza che la Santaconcede ai presenti, durantela preghiera della Pia Unioneintorno alla sua urna (nellafoto); è sempre, infatti, unmomento così intenso che ri-carica e ristora la mente e lospirito dalle attività di pro-grammazione (i dettagli degliappuntamenti sono nella ru-brica Cascia Eventi a pag. 13di questo numero, ndr).

Il programma definito peraprile prevede nella mattina-ta del sabato la Via della spi-na e l’incontro dei responsa-bili con la Comunità delleMonache; nel pomeriggio, lapreghiera a Santa Rita e laconferenza di Sua Eccellen-za Mons. Felice Di Molfetta,Vescovo della Diocesi di Ce-

rignola-Ascoli Satriano. Inquesta circostanza, infatti, laPia Unione di Ortanova (Fog-gia), città inserita nella sud-detta diocesi, condurrà a Ca-scia la venerata immaginedella Santa, che accompa-gnerà i momenti di preghieranel Santuario e nella proces-

sione domenicale, al terminedella catechesi agostiniana.Sono stati infine definiti gliincontri regionali, che findalla primavera vedranno laPUP camminare e meditarecon “un Cuor solo ed un’Ani-ma sola”, portando in tuttal’Italia il messaggio e la te-stimonianza di fede di una“donna piccola di statura,ma grande nella santità”(Giovanni Paolo II, Udienza20 maggio 2000).

ISCRIVITI ALLA PUPChe tu sia una persona singola o membro di un gruppo, iscriviti alla PUP! Parteciperai così ai nostriincontri conoscendo chi, come te, è devoto alla cara Santa Rita. Per informazioni, puoi rivolgerti allaresponsabile generale, Alessandra Paoloni: [email protected]

18

Il temapastorale vuoleoffrire ai devotidella Santa unitinerario

DALLEAPI ALLEROSE

Page 19: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Cari amici lettori, vorrei condividerecon voi la storia di Vincenzo di SanGiacomo di Spoleto (Perugia):Caro Padre Rettore, sono nato nel

1942. All’ospedale di Ancona, sono statooperato due volte per un aneurisma; poi, adistanza, operato per restringimento delcanale vertebrale.

In sala operatoria, mi misero il catetereche mi provocò una ferita alla prostata equesto mi portò a perdere molto sangue,causandomi dei danni molto seri alla vesci-ca che mi impediva di orinare.

Fui costretto allora a portare il cate-tere per circa due anni, arrivando al li-mite della sopportazione.

Qui fu l’inizio del mio calvario.Visi-tato da professori esperti, nes-suno si pre-se la re-sponsabi-lità di ope-rarmi in quanto ilmio cuore nonavrebbe sopportatol’intervento chirur-gico.

Il mio fisioterapistami disse di fare unaprova per ritornarenormale e final-mente arrivò un“gran regalo”.

La sera,mentre ero a

letto, in sogno Santa Rita mi disse: «Forza,che ce la fai!». La mattina, venne l’infer-miera e mi tolse il catetere.

Poi, all’improvviso, ho ripreso la norma-lità della mia vita, senza più avvertire nulla.Sono certo che Santa Rita mi è venuta in-contro ed io voglio ringraziarla partecipandoa tutti questo miracolo.

Nel suo racconto, breve ma intriso disofferenza e di fede, Santa Rita ha avuto

una parte importante. Perché non crederci? Vibra,tra le righe della sua testimo-

nianza, semplicità, schiet-tezza e naturalezza di unlinguaggio appropriato ecrudo, ma proprio perquesto merita fiducia ecredibilità. Grazie, Vin-cenzo, di questa condi-visione.

Padre Mario De Santis osa,

Rettore Basilica

Santa Rita

19

SULLA BUONA STRADA

SCRIVI A PADRE MARIO Ogni pellegrino che giunge al Santuario Santa Rita da Ca-scia, compie un viaggio sulla buona strada dei valori ritiani.Invia a P. Mario De Santis la tua testimonianza di pellegri-naggio scrivendo a [email protected] e au-torizzandoci alla pubblicazione, per riflettere insieme sui va-lori che Rita ci trasmette.

Storia di fede

DALLEAPI ALLEROSE

Page 20: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Prima di formarti nel grembo materno,ti conoscevo, prima che tu uscissi al-la luce, ti avevo consacrato (Ger.1,5). E questa potrebbe essere anche

l’inizio della mia storia, una storia d’amore edi misericordia che il Signore ha voluto inizia-re e sta costruendo ogni giorno con me.

Prima di tre figli, sono cresciuta in una fa-miglia molto religiosa, dove la vita è impre-gnata di fede e di preghiera, con una profon-

da devozione alla Vergine Maria che da sem-pre mi accompagna nel mio cammino e nellemie scelte. Cercare sempre la Volontà di Dio èstato il principale insegnamento dei nostri ge-nitori ed io ho incominciato presto a chieder-mi quale potesse essere il progetto del Signo-re su di me. Non avevo una guida spirituale enon sapevo neanche che sarebbe stato moltoutile e necessario. Sapevo solo che avevo ungrande amore per il silenzio, la preghiera e ildesiderio di una vita che mi desse di più diquella normale che conducevano tutti. La co-noscenza, verso i 14 anni, di alcuni missiona-ri, fa nascere in me l’idea di una vita consa-

crata nella missione. Seguono anni di varieesperienze in ambito parrocchiale e, attraver-so un percorso di volontariato, inizio ad aprir-mi al mondo della gratuità. Sono anche glianni dei primi contatti con alcune organizza-zioni missionarie che mi incoraggiano a porta-re avanti l’ideale missionario. Tutto questo,però, solamente come atto di volontà: era ilmio progetto, non quello del Signore. Ma que-sto, l’ho capito solo alcuni anni dopo. Decisi-vo è stato il trasferimento a Pavia, per motivi

La mia missione in clausura di Sr. Maria Grazia Cossu, osa

Il Signore mi volevatutta dedita a Lui nella clausura

MI PIACE SANTA RITA Il Monastero Santa Rita da Cascia è pre-sente da qualche mese su Facebook,con la pagina ufficiale di Santa Rita daCascia Agostiniana. Oltre ad essere ricordata come la patro-na degli impossibili, Rita è la santa deldialogo, una donna che si rivolge a tutti.Come portatrici del messaggio ritianonel mondo, noi Monache abbiamo pen-sato di promuovere la pagina Facebookdi Santa Rita, pensando che questostrumento sia un mezzo di comunicazio-ne e vicinanza, una finestra aperta versol’esterno della clausura, verso tutti voidevoti alla cara Santa. Non essendo pra-tiche di questi cosiddetti “socialnetwork”, avevamo un po’ di timori all’i-nizio di questo percorso, ma siamo mol-to liete di vedere che invece la paginasia frequentata da molti devoti. Siete intanti a condividere le preghiere ritiane,accompagnate dalle belle immagini del-la Santa e del Santuario di Cascia. Oltrea questo, potete trovare nel nostro spa-zio su Facebook il messaggio di fede delnostro amato Papa Francesco e i pensie-ri di Sant’Agostino. Sperando che questo piccolo contributopossa esservi d’aiuto e sostegno nella vi-ta quotidiana, vi invitiamo a seguire lapagina ufficiale di Santa Rita da CasciaAgostiniana all’indirizzo www.facebook.com/monasterosantarita

Suor Maria Grazia Cossu durante la sua Professione Tem-poranea, il 7 ottobre 2013, nella Basilica di Santa Rita.

20

DALLEAPI ALLEROSE

Page 21: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

DIALOGO COL MONASTERO

di studio. Sono anni molto belli: ricchi d’im-pegni, avvolti da un’atmosfera di pace e sere-nità, favoriti anche dalla struttura collegialedove risiedevo e dalle meravigliose amicizienate in quel periodo. Non delusa dalla vita,non sfiduciata, sempre con uno sguardo posi-tivo all’esistenza: eppure… mancava qualco-sa. Decido di cercare questo “qualcosa” nel-l’Ordine Francescano conosciuto da poco. Mail Signore aveva altri progetti e il Suo inter-vento provvidenziale mi porta a cambiare di-rezione. Per aprirmi le porte e farmi un varcoverso quello che era il Suo progetto, si servedi alcune amiche che m’invitano a frequenta-re gli incontri tenuti presso il convento deiPadri Agostiniani. Inizialmente, poco convin-ta, decido, comunque, di avvicinarmi a que-sta realtà a me sconosciuta. E proprio questoera il momento in cui si apriva per me il cam-mino vocazionale agostiniano: stavo andandoin una direzione che mai mi sarei immagina-ta. Tra i Padri Agostiniani, il Signore mi metteaccanto la guida di cui avevo tanto bisogno e,insieme, abbiamo cercato la volontà di Diosulla mia vita. Avevo ormai smesso di seguirela mia volontà ma, docilmente, mi lasciavocondurre dal Signore, senza chiedere nientese non di conoscere e fare la Sua volontà. Ri-conoscevo sempre più chiaramente che il Si-gnore mi voleva tutta dedita a Lui nella clau-sura e mi voleva nell’Ordine Agostiniano. Hofrequentato alcune volte il monastero che miera stato consigliato e, tornando fuori, sentivoogni volta che il mio posto era lì dentro, nonfuori. Superando gli inevitabili ostacoli e ledifficoltà, il 10 ottobre 2011 sono entrata nel

Sr. Maria Grazia insieme al fratello Alessandro (accanto alei), alla mamma Gemma e alla Badessa Sr. M. NatalinaTodeschini.

CORSO DI ORIENTAMENTO

VOCAZIONALE FEMMINILE

Apriti alla Verità, porterai la Vita

dal 18 al 23 agosto 2014 Monastero Santa Rita, Cascia (Perugia)

La tua vocazione è testimonianza della Verità, scoprila... insieme a noi e ad altre ragazze

in ricerca come te...

Per informazioni:Monastero Santa Rita da Cascia

tel: + 39 0743 76221 email: [email protected]

Monastero Agostiniano “Santa Rita” a Casciae il 7 ottobre 2013, con la Professione Tem-poranea, ho pronunciato il mio “sì” a Dio da-vanti alla Chiesa, circondata dalla Comunità edalle persone a me care. Non sarò mai mis-sionaria come lo intendevo io ma, secondo ilpensiero di Dio, lo sarò in modo più ampio:con la preghiera incessante potrò raggiungereil mondo intero. “Nella Tua volontà, Signore,è la mia gioia”. È la frase che ho scelto per ilgiorno della Professione. Perché, nella vitacontemplativa come in qualsiasi stato, solonel compimento della Sua volontà si può rea-lizzare un cammino di fede e di Amore, la-sciandosi da Lui guidare, vivendo nel quoti-diano continuamente alla Sua presenza, eavendo, in cambio, la vera gioia, quella gioiache il nostro cuore tanto desidera.

21

Page 22: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Ho tanto bisogno dell’aiuto di Santa Ri-ta, ho perso la pace in casa, non sono riu-scita a diventare madre per ora e il mio ma-trimonio è in crisi. Non trovo pace, non tro-vo la mia strada. Parliamo spesso di sepa-rarci. Lui si è arreso alla vita, sopravvive,non crede che il Signore possa donarci lagrazia di un figlio. E quindi ragiona da sin-gle, da scapolo. Io soffro molto. Non so co-me cambiare la situazione. Siamo insiemeda 20 anni, ma spesso non troviamo piùmotivi per stare insieme. Sembra che nien-te si muova per il verso giusto. Come si fafamiglia? Non so proprio.

Carissima amica,comprendo la tua sofferenza e il vuoto

che vuole essere colmato da un figlio e ilmalessere che ti rende confusa. Ogni donnasi sente realizzata nel diventare madre e sequesto sogno non trova compimento, capitadi sperimentare la frustrazione. Credo,però, che bisogna fare una distinzione ri-spetto a dove ciascuno di noi può trovare lafelicità, nonostante la situazione in cui ci siviene a trovare. Ciò che realizza l’uomo e ladonna e li rende felici è la fecondità e que-sto non sempre significa generare nella car-ne. Sì, l’uomo e la donna, per stare bene,devono essere fecondi, cioè dare vita, spe-ranza, amore. Noi siamo amati da sempreda un Padre buono che è nei cieli e che neltempo si è fatto carne nel Figlio, perché noi

lo conoscessimo più da vicino e sperimen-tassimo il Suo Amore. Questo Amore Dio celo ha messo nel cuore e solo donandolo aglialtri diventa vita, diventa fecondo, genera…Non sempre i nostri desideri sono esauditi,ma Dio sempre ci ama di amore fedele. Conil tuo amore, sei chiamata a donare vita atuo marito, ai tuoi genitori, ai tanti fratelliche incontri nel tuo lavoro e dare vita signi-fica donare un sorriso, una parola amica,una mano sulla spalla, una carezza, unafetta del tuo tempo, spazio e ascolto all’al-tro, coraggio e fiducia… insomma un gestodi affetto che fa bene al cuore dell’altro eallora la vita non è più vuota ma si riempiedi significato e vale la pena di essere vissu-ta in pienezza. Questa maternità si chiamaspirituale ma è altrettanto reale. La vita ci èdonata per essere ri-donata, non la possia-mo vivere in modo sterile solo perché non“arriva” un figlio.

Fai dono di te stessa e di tutto ciò chedi bello il Signore ti ha dato, a tuo marito,al tuo prossimo vicino e lontano. Non vede-re sempre il bicchiere mezzo vuoto, Dio tiama e ti vuole felice. Apriti all’amore versogli altri ed Egli ti mostrerà i modi per realiz-zarlo, ti sentirai felice e piena di vitalità.Hai ancora tanto da dare, questo è solo l’i-nizio. Prego e preghiamo per te, Dio ti be-nedica insieme ai tuoi cari.

LA BADESSA RISPONDESe desideri condividerecon noi i tuoi timori, i tuoidubbi o la tua felicità, scrivi [email protected], specificando di autorizzarci alla pubblicazionedella lettera. Madre M. Natalina risponderà atutti, sulla Rivista o in forma privata.

Il mio matrimonio è in crisi,come si fa famiglia?

DALLEAPI ALLEROSE

22

Page 23: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro

Destinare anche un piccolo lascito testamentario al Monastero Santa Rita da Cascia significa

lasciare il segno della tua generosità nel tempo.Grazie ai lasciti, possiamo sostenere l’Alveare di Santa Rita, una speranza per tutte leApette, le bambine che erediteranno il tuo amore.

Scrivici a [email protected]

e riceverai informazioni su come fare per aiutare i minori in difficoltà che hanno bisogno di te.

Un lascito, dono d’amoreRicordando nel tuo testamento

chi è più indifeso, puoi cambiare la vita di qualcuno

per sempre

Page 24: PA/ C1 / PG /06 /2012 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione ... · grande per i familiari e per il malato». Ed è solo per amore che riusciamo ad annullare noi stessi perché l’altro