(P. O. F.) - Scuola Lucianum · argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,...
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Ministero Dell’ Istruzione, Dell’università E Della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale Per La Calabria
Istituto Scolastico Paritario Parificato "Lucianum"
Scuola Primaria: Via Giorgio Miceli, 14
Scuola dell'Infanzia: Viale XXV luglio 1943, 40
89123 Reggio Calabria
P.I. 00775700800 –
C.M. RC1E00400C - RC1A163007
Tel/Fax 0965 28212
email: [email protected]
http://www.lucianum.altervista.org/Scuole.html
Piano dell’Offerta Formativa
(P. O. F.)
anno scolastico 2013-2014
Istituto Scolastico Paritario Parificato “Lucianum”-R.C.
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“ Lucianum “
“Una Scuola Cattolica di qualità”…
In un clima di attenzione alla persona nelle sue diverse fasi evolutive la
Scuola Primaria Paritaria Parificata “Lucianum”:
promuove esperienze educativo - didattiche significative ed innovative;
favorisce l’instaurarsi di dinamiche relazionali positive;
valorizza la collaborazione tra compagni, insegnanti, famiglie e
territorio
al fine di concorrere alla crescita armonica ed alla formazione integrale degli
alunni secondo i valori ispirati al Vangelo.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della Scuola Primaria Paritaria
Parificata ”Lucianum” s’innesta sui valori espressi nel proprio Progetto
Educativo. Esso definisce le linee d’indirizzo sulle quali si fonda l’impegno
educativo - didattico dell’intera Comunità scolastica.
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Indice
Piano dell’offerta formativa pag. 4
Identità della scuola pag. 4
Curriculo di istituto pag. 6
Competenze europee pag. 12
Metodo e strategie pag. 13
Progetto di sperimentazione logico matematico pag. 14
Una scuola inclusiva pag. 16
Criteri di valutazione di istituo pag. 18
Piani di studio personalizzati pag. 25
Componenti della comunità educativa pag. 27
Organizzazione della comunità educativa pag. 28
Organismi di partecipazione e di governo pag. 29
Organizzazione attività docenti pag. 31
Piano annuale delle attività pag. 32
Visite tecniche cultutrali guidate pag. 36
Risorse pag. 37
Immobili, strutture ed attrezzature pag. 38
Informazioni utili pag. 39
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P .O. F.)
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è la risposta, conforme alle Leggi, che la nostra Scuola offre alla
domanda educativa dei genitori e dei giovani, secondo il proprio Progetto Educativo Nazionale (PEN),
in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del DPR n. 275/1999 (articolo 3)
e della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma 4, lettera a).
Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte, comandate dai criteri che emergono dalla proposta
culturale ed antropologica del Progetto educativo e permette la flessibilità dell’offerta di formazione
centrata sulla domanda dei genitori e degli alunni, nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni
scolastiche, riconosciuta dalla legge (legge n. 59/1997, articolo 21 e relativa normativa di
applicazione).
Organizzazione dell’offerta Formativa
Il Piano della nostra offerta formativa è organizzato in i: profili, percorsi, fattori, risorse e valutazione,
in analogia con la struttura del Progetto educativo.
Importante è anche che tutti i processi siano messi in atto perché come Scuola abbiamo degli utenti che
ci chiedono delle prestazioni e che ci fanno pervenire il loro apprezzamento.
I nostri utenti sono gli studenti, ma anche le famiglie, il territorio, la società, il sistema istituzionale
(Stato – Regione – Provincia - Comuni).
IDENTITÀ DELLA SCUOLA
Presentazione
La Scuola Primaria Parificata "Lucianum" - XXX Distretto Scolastico - è uno degli ambiti della
Fondazione di Religione, (D.P.R. n° 1016 del 30.10.1980), denominata "Lucianum", istituita come
Opera Caritativa - Educativa, rivolta ai fanciulli, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, agli anziani.
Essa ha iniziato i suoi primi passi rivolti all'infanzia con una Scuola Materna (1968), alla quale si
accompagnava (1970) nella continuità, un primo ciclo di Scuola Elementare.
Con D.M. 18548/P del 12.11.2001, la Scuola Elementare ha ottenuto il riconoscimento di “Paritaria” e,
con successivo decreto, lo status di "Parifica".
La Scuola Primaria Paritaria Parificata "Lucianum", forte nel suo cammino formativo - educativo sui
principi sociali e sui valori cristiani, stabilisce un serio rapporto tra l'arte dell'educare e l'arte del vivere,
affinché l'alunno di oggi possa essere il cittadino italiano ed europeo del domani, con competenze e
abilità che gli consentano di partecipare, in modo attivo, al progresso materiale e spirituale della società
democratica e alle sfide culturali ed educative del nostro Paese.
Nell'elaborazione di tale Documento si è tenuto conto dell'identità della Scuola Cattolica intesa come:
luogo di servizio educativo e formativo, ecclesiale e civile;
ambiente comunitario basato sulla promozione della partecipazione;
luogo di educazione integrale della persona considerata nella sua singolarità;
luogo di testimonianza dei Docenti, dei formatori e delle figure educative.
La Scuola ha un proprio “ PROGETTO EDUCATIVO “, con relativa “CARTA DEI SERVIZI” e
“PECUP”.
Inoltre, offre un piano formativo, avvalendosi della collaborazione corresponsabile di laici e delle
Maestre Pie Venerini.
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Attualmente la Fondazione “ Lucianum” offre una grande ricchezza di servizi educativi e pastorali
quali:
la Scuola dell’Infanzia
la Scuola Primaria;
un’Aula Magna polivalente, climatizzata, con 180 posti, preziosa per le manifestazioni culturali e sociali;
la Chiesa pubblica dedicata a Santa Lucia;
la Casa del “Buon Pastore” e della “Sacra Famiglia” in Gambarie d’Aspromonte.
Ubicazione
L’edificio della Scuola Primaria Parificata “Lucianum” , ubicato in Via Giorgio Miceli n° 14, è di
recente costruzione e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti in materia.
L’ambiente, pulito ed accogliente, assicura una permanenza a scuola confortevole per tutti gli Utenti.
La struttura scolastica accoglie, inoltre:
un ampio cortile recintato e attrezzato per le esercitazioni ginnico sportive - ricreative;
un’Aula Magna polivalente, climatizzata, con 180 posti, preziosa per le manifestazioni culturali
e sociali;
aule (3), attigue al cortile della Scuola per le attività di Informatica e laboratorio artistico;
una biblioteca attrezzata di televisore, videoregistratore e videoproiettore per video-proiezioni.
La Segreteria è annessa all’edificio della Scuola.
Classe Numero allievi
1ª: 4
2ª : 25
3ª :20
4ª : 16
5ª : 22
Docenti: 13
Personale ATA: 1
Personale ausiliario: 2
Plesso: 2
Dati aggiornati al 02/09/2013
La domanda formativa
Le famiglie avvertono le difficoltà che provengono dal contesto sociale e chiedono alle istituzioni
concreta collaborazione. In particolare esse domandano alla nostra Scuola:
un ambiente familiare che dia garanzie di assistenza attenta e continua, di disciplina equilibrata,
di sicurezza fisica e morale;
una seria preparazione culturale, caratterizzata da continuità didattica e apertura alle continue
innovazioni;
servizi integrativi, quali l’animazione del tempo libero, aiuto pedagogico e didattico, percorsi di
educazione linguistica, informatica, attività ludiche, artistiche e sportive;
occasioni e itinerari di una seria formazione umana, religiosa e cristiana.
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La nostra Scuola offre ai propri Utenti un servizio educativo completo ed apprezzato
CHE COSA OFFRE LA NOSTRA SCUOLA
Finalità Educative
Tutta la comunità educante, con ruoli diversi, condivide la responsabilità della crescita promozionale
del bambino. I valori evangelici di pace, amore, fratellanza e perdono sono proposti e vissuti in modo
sereno non solo dai docenti, ma anche da tutto il personale.
Sapendo quanto importante e difficile sia il compito educativo, la scuola si preoccupa anche, della
formazione dei genitori, infatti sono organizzati incontri formativi e momenti spirituali da trascorrere
insieme.
In quanto comunità educante, la scuola affianca al compito “dell’ insegnare ad apprendere” quello
“dell’insegnare ad essere”. Per raggiungere tale obiettivo la nostra scuola si propone di:
Cogliere ogni occasione durante l'attività scolastica perché, riflettendo sui comportamenti, si
pervenga alla consapevolezza della necessità delle regole, alla formulazione di norme
concordate, al chiarimento dei diritti e dei doveri di ciascuno.
Aiutare l’alunno a costruire la propria identità attraverso un uso equilibrato e costruttivo sia della
gratificazione sia della disciplina, dimostrando sempre fìducia nelle sue capacità.
Educare l'alunno alla responsabilità, anche attraverso l’individuazione e I’assegnazione di
incarichi riguardanti l’organizzazione della classe, le attività educative e didattiche, il
mantenimento dell'ordine e della pulizia degli ambienti scolastici.
Educare innanzitutto con l'esempio, assumendo, in quanto educatori e adulti, comportamenti di
rispetto, tolleranza, disponibilità e collaborazione.
Attuare interventi adeguati ai diversi contesti valorizzando le risorse culturali, ambientali,
strumentali offerte dalla scuola e dal territorio in sintonia con la domanda delle famiglie e con le
caratteristiche degli alunni.
Operare per la sensibilizzazione dei problemi della salute, dell’igiene, del rispetto
dell’ambiente naturale, degli esseri, della conservazione di strutture di servizi di pubblica utilità,
del comportamento stradale, del risparmio energetico.
Sostenere gli alunni in difficoltà attraverso differenziate occasioni di crescita e la realizzazione
di un ambiente di apprendimento inclusivo, organizzato dai docenti coadiuvati dall’ insegnante
specializzata alle attività di sostegno, in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e
valorizzato.
CURRICOLO DI ISTITUTO
Il CURRICOLO delinea, dalla Scuola dell’Infanzia, passando per la Scuola Primaria e
giungendo infine alla Scuola Secondaria di I grado, un processo unitario, graduale e coerente,
continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento
dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati
attesi.
La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui
sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.
Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed
ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo,
abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti.
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Sulla base delle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di
Istruzione”, i Docenti si sono riuniti in apposite commissioni didattiche, per elaborare il
CURRICOLO VERTICALE delle singole discipline, fissando i traguardi da raggiungere in ogni
annualità e definendo gli specifici contenuti.
COME SI PROCEDE PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO? Partendo quindi dalla Scuola dell’Infanzia e passando alla Scuola Primaria, fino alla Scuola
Secondaria, i Docenti riuniti per aree o ambiti culturali, fisseranno i traguardi per lo sviluppo delle
competenze con gli obiettivi specifici di apprendimento, specificando conoscenze e abilità.
Le competenze culturali vanno ricercate sulle tre “macro-aree” e saranno oggetto di
certificazione:
(area linguistico-artistico-espressiva)
italiano
lingua inglese
musica
arte e immagine
educazione fisica
(area storico-geografica)
storia
geografia
(area matematico-scientifico-tecnologica)
matematica
scienze
tecnologia
Principali traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria
Italiano
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi
epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro idoneo alla
situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli
scopi. Legge semplici testi letterari di vario genere, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con
lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di
invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre,
rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato
argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia
specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge
attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di
cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di
situazioni in cui la lingua si usa.
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Lingue comunitarie: Inglese
L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede
spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce
relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua
straniera.
Individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere
atteggiamenti di rifiuto.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni
di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in
scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati.
Musica
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e
strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche
o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la
voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale; sa apprezzare la valenza
estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e
descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione
essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione,
mediante percorsi interdisciplinari.
Arte e Immagine
L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e
leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali
spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e
rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti
diversificati (grafico-espressivi) pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da
altri paesi diversi dal proprio. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio,
e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
Educazione Fisica
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la
padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche
attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline
sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
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Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio
corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport
il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto
reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
Storia
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti
fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo, per
collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e
individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Sa raccontare i fatti studiati.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a
usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Riconosce le tracce storiche presenti sul
territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.
Geografia
L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici,
punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema
territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di
interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna,
collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di
conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città,
porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare
carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni
geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).
Matematica
L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze
in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano
utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali
e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e
strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti
per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. Utilizza
rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. Descrive e classifica
figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o
progettati con i suoi compagni. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti
casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a
un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a
parole il procedimento seguito. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere
le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli
costruiti con i compagni. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni
iniziando a usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando
una prima quantificazione. Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti,
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qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è
impossibile.
Scienze naturali e sperimentali L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza conoscenza per
un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare
all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue
considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Impara a identificarne anche da solo gli
elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. Si pone
domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai
discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Analizza e racconta in forma chiara ciò che
ha fatto e imparato. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo,
formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali,
misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta
soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello
adeguato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto
ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce
e apprezza il valore. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini
alimentari.
Tecnologia
L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una
semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i
fondamentali principi di sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e
valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. Esamina oggetti e processi in relazione
all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali.
Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della
storia della umanità, osservando oggetti del passato. È in grado di usare le nuove tecnologie e i
linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e
anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di
comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.
Organizzazione del curricolo
Il curricolo va costruito nella Scuola. Esso organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno
studente compie ed è espressione di libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica ed esplicita
l’identità dell’Istituto.
Va inserito all’interno del POF, con riferimento al profilo dello studente, ai traguardi per lo sviluppo
delle competenze ed agli obiettivi di apprendimento.
Il curricolo si articola attraverso campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia ed attraverso
discipline nella Scuola del Primo Ciclo.
LE DISCIPLINE Italiano
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Lingue Comunitarie
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Musica
Arte e immagine
Educazione Fisica
Tecnologia
Organizzazione del curricolo
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della Scuola
Primaria. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle
competenze previsti dalle Indicazioni.
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Le competenze europee
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare a imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Il curricolo verticale
Il curricolo verticale per competenze si inserisce nel contesto dell’autonomia scolastica che presuppone
-apprendimento
a prevalenza dell’aspetto trasmissivo a quello di mediazione culturale
collegialità e la cooperazione
Il curricolo verticale per competenze è conseguenza delle riflessioni degli anni scolastici scorsi:
-culturali del territorio
inuità
LA LOGICA DELLA COMPETENZA ... IL PROFILO FINALE
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la
realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
La logica del curricolo per competenze è il profilo finale: che ragazzo/a dovrà essere?
Definiti i bisogni di apprendimento del discente, dunque, la logica è l’apprendimento integrato per
piani, proseguendo a ritroso.
COS’È LA COMPETENZA?
“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni di apprendimento
nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori
della scuola per risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una
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didattica per competenze. Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei
comportamenti colti promossi nella scuola “ (Giancarlo Cerini)
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la
realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Alla base del concetto di competenza c’è il principio di mobilizzazione e integrazione delle conoscenze
e abilità procedurali con le risorse personali (capacità cognitive, metacognitive,
emotivo/affettive/identitarie, etico/relazionali, senso/motorie/percettive) che un soggetto mette in
campo di fronte a un problema o compito autentico da risolvere.
Il concetto di competenza, quindi, si coniuga con un modello di insegnamento/apprendimento che
mette in gioco il ruolo dei processi di elaborazione personale delle conoscenze, attraverso problemi che
suscitino forte interesse da parte dell’allievo e per la cui risoluzione, i contenuti disciplinari, considerati
in forma integrata, devono costituire risorse fondamentali .
Architettura delle indicazioni per il curricolo
METODI E STRATEGIE
La nostra Scuola mantiene la scelta dell’insegnante prevalente, importante punto di riferimento
affettivo per il bambino, che lavora in sinergia con gli insegnanti specialisti.
Tutti gli Insegnanti considerano ogni bambino come persona unica e irripetibile e lo guidano nel
percorso di crescita e di apprendimento con passione e professionalità.
Le ore curricolari sono affiancate da proposte didattiche interdisciplinari che vedono la collaborazione
di tutti gli insegnanti del Consiglio di classe.
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Grazie al contributo degli specialisti, il bambino viene aiutato sia nello sviluppo cognitivo sia nella
crescita globale della persona, anche nei suoi aspetti artistico-creativi e motori. Gli insegnamenti della
lingua straniera e dell’informatica sono inseriti sin dalla prima classe.
La scuola cercherà di raggiungere gli obiettivi educativi prefissati in maniera armonica e consone alle
esigenze che gli alunni presenteranno, servendosi delle seguenti metodologie:
• lezioni collettive a livello di classe
• attività di gruppo
• lavoro individualizzato
• uso degli strumenti audio e video e informatici ( Lim) per l'integrazione didattica
• uso di strumenti e sussidi didattici personali e della scuola
• organizzazione di gite scolastiche e visite guidate
• attività di teatro e drammatizzazione.
Oltre alle suddette attività, la nostra Scuola prevede due rientri pomeridiani obbligatori per le classi II-
III-IV e V ed uno facoltativo aperto a tutti.
Attività laboratoriali obbligatorie:
Corso di potenziamento(Italiano e Matematica)
Corso sulla Comunicazione
Corso di Approfondimento Matematico(Alessandro) Tali attività si caratterizzano per la loro sintonia con l’offerta curricolare, pur non aggiungendo
elementi essenziali alla proposta didattica. Gli approfondimenti sono quindi legati al percorso
comune delle classi e si diversificano mirando a consolidare conoscenze già affrontate nel lavoro
scolastico
Attività laboratoriali facoltative:
Corso di pianoforte
Corso di chitarra
Corso di violino
Corso di Inglese con Insegnante di madrelingua
Corso sul recupero dei materiali e sul loro riutilizzo artistico
Per tutti gli alunni viene offerto un servizio di assistenza dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore
14:00, ed il sabato dalle ore 12:00 alle ore 14:00 gestito dalla Cooperativa “Verdidee-ONLUS”.
È, inoltre, previsto un servizio mensa facoltativo nei giorni dei rientri pomeridiani.
Progetto di sperimentazione logico-matematico Il progetto di logica-matematica tenuto dal prof. Alessandro Sarritzusi propone di rafforzare e
migliorare l’apprendimento dei concetti fondamentali della matematica e stimolare quel processo
ipotetico-deduttivo che sta alla base delle scoperte e dei principi cardini della scienza. Il concetto di
matematica è visto da una prospettiva più ampia, non come saper far di conto, quindi migliorare le
tecniche di calcolo, ma saper ragionare, saper fare ipotesi e da queste dedurre qualcosa, costruendo
teorie che danno vita ad oggetti sia concreti che mentali. Durante le lezioni si abbandona il concetto
classico di contratto didattico, più precisamente di situazione didattica, compito che viene assolto
dall’insegnante prevalente, dando spazio a delle lezioni in situazione a-didattica. La Situazione a-
didattica è una situazione che l’insegnante crea tenendo conto dello stato cognitivo dei suoi allievi,
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delle esigenze del programma, della trasposizione, dell’ambiente; egli la propone in maniera indiretta o,
meglio, se possibile, non la propone affatto, ma fa sì che sia necessario entrarvi.
Allo studente viene devoluto un incarico, proposta una situazione problematica: l’allievo sa che “il
problema è stato scelto per fargli acquisire una nuova conoscenza ma deve sapere che questa
conoscenza è interamente giustificata dalla logica interna della situazione e che può costruire senza far
appello a delle ragioni didattiche.”
In una situazione a-didattica i poli attivi sono l’alunno ed il sapere. Non ci sono obblighi didattici, ma è
la situazione che suggerisce delle esigenze a cui gli allievi danno risposte. Se tale attività non riesce al
primo tentativo, si innesca tra gli allievi una discussione nel tentativo di arrivare ad un accordo, ed è
proprio da tale attività che viene prodotta conoscenza, ma senza che tale produzione sia stata richiesta
dall’insegnante: è l’allievo che produce conoscenza. Ciò presuppone che da parte dell’allievo si sia
raggiunta la devoluzione, cioè l’allievo si interessi personalmente del problema e della risoluzione di
quanto gli è stato proposto.
Nel rapporto insegnante-allievo che è talvolta riassunto nel verbo “animare” (termine che si collega
alla motivazione, all’interesse), si possono rintracciare i seguenti due concetti:
- la devoluzione che rappresenta l’azione dell’insegnante verso l’allievo, che lo spinge ad implicarsi nel
progetto didattico che lo riguarda; è quindi il processo o l’attività di responsabilizzazione attraverso i
quali l’insegnante ottiene che lo studente impegni la sua personale responsabilità in un’attività
cognitiva che diventa allora attività cognitiva dell’allievo;
- l’implicazione che rappresenta l’azione dell’allievo su se stesso: l’allievo accetta la devoluzione,
accetta cioè di farsi carico personale della costruzione della propria conoscenza.
“Animare” può quindi essere interpretato come spingere all’implicazione personale, favorendo la
devoluzione.
L’attenzione ricadrà sul momento allievo-sapere che è caratterizzato dal verbo “apprendere”;
quest’ultimo sarà verificato in tutte le sue tipologie, ossia:
- Concettuale
- Algoritmico (es. sapere eseguire operazioni o sequenze composte di atti elementari)
- Strategico (es. risoluzione dei problemi)
- Comunicativo (es. argomentazione, validazione, dimostrazione etc.)
- Della gestione dei diversi registri semiotici
Il laboratorio sarà di dieci ore settimanili, in orario antimeridiano, così suddivise:
Prima elementare 1 ora
Seconda elementare 1 ora
Terza elementare 2 ore
Quarta elementare 3 ore
Quinta elementare 3 ore
Per le classi Quarta e Quinta il laboratorio si estenderà anche alla Fisica, toccando alcuni dei concetti
principali come la Termologia, l’Elettromagnetismo, la Dinamica e le varie forme di energia (cinetica,
potenziale, etc…). Si cureranno anche due aspetti di matematica applicata, ossia, la matematica
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finanziaria e la statistica; gli studenti saranno attivamente impegnati nel portare avanti un’indagine
statistica in tutte le sue fasi, dalla scelta del campione statistico, alla rilevazione dei dati, alla
tabulazione e infine nella costruzione dei grafici mediante excel o altri software. Per quanto riguarda la
matematica finanziaria si prevedono problemi concreti su percentuali ed interessi.
UNA SCUOLA INCLUSIVA
Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare!
La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un
reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il
piccolo triangolo che sa fare solo “tin-tin” o lo scacciapensieri che fa soltanto “bloing-bloing” la
cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo
triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo
conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo
triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la
stessa musica”
Daniel Pennac “ Diario di scuola ”
La scuola si pone come compito essenziale, in conformità con la Direttiva Ministeriale 27 Dicembre
2012, l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali , in quanto reale concretizzazione di un
limpido valore sociale e applicazione di una precisa norma costituzionale in ordine al fondamentale
principio di uguaglianza.
Il nostro contesto scolastico attraverso differenziate occasioni di crescita e la realizzazione di un
ambiente di apprendimento inclusivo, è organizzato dagli insegnati in modo che ogni bambino si senta
riconosciuto, sostenuto e valorizzato; poiché tutti possano saper coniugare il senso dell’incompiutezza
con la tensione verso la propria riuscita.
Al fine di rendere effettivi gli articoli 3 e 33 della costituzione la scuola garantisce a tutti gli alunni
occasioni di apprendimento e partecipazione, al di là delle condizioni personali. Un approccio che non
parte dalle difficoltà di qualcuno, ma dal diritto di tutti di realizzare il proprio massimo potenziale.
Tale processo di inclusione, assicura agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e alle loro famiglie
interventi sempre più efficaci volti a sviluppare le potenzialità individuali del soggetto.
Una scuola che persegue i principi di inclusione è una scuola migliore per tutti, poiché determina forme
più avanzate di crescita culturale e personale non solo degli alunni con disabilità e difficoltà di
apprendimento, ma di tutti i soggetti.
La scuola si propone perciò non solo come luogo di apprendimento, ma anche come COMUNITA’
EDUCANTE in cui ogni membro interagisce, secondo i propri compiti, le proprie capacità e le proprie
responsabilità, per ottenere il successo educativo e formativo degli alunni; è in questo clima di
corresponsabilità che si snoda il nostro processo inclusivo.
In linea con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 contenente “ Strumenti d’intervento per gli
alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” la scuola
progetta la propria azione educativo - didattica ponendo grande attenzione alle difficoltà che possono
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ostacolare o ritardare il processo di insegnamento-apprendimento: quest’area dello svantaggio
scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata, dalla circolare stessa come area dei
Bisogni Educativi Speciali.
Attraverso metodologie calibrate sulle reali esigenze degli alunni, l’uso di materiali didattici specifici e
un clima accogliente che è alla base di ogni processo formativo ed educativo, la scuola mira a
promuovere l’autonomia personale, l’acquisizione delle competenze e delle abilità espressive,
comunicative e logiche, tenendo presenti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine previste dalle
Indicazioni Nazionali e le specifiche e personali necessità degli alunni .
Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per
tutta la scuola, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento
per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione, coerenti con quanto definito, necessari a
sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più
opportuni provvedimenti compensativi e dispensativi:
gli strumenti compensativi: tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di
vista cognitivo;
le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo di non svolgere alcune
prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano
l’apprendimento.
La personalizzazione del processo educativo va, quindi, da semplici interventi di recupero e
integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di un Piano Educativo Personalizzato, per i
soggetti tutelati dalla L. 104/92, che si fonda sulla condivisione delle abilità possedute dall’alunno in
difficoltà e gli obiettivi propri della programmazione di classe.
Come previsto dalla normativa nazionale, l’azione didattica ed educativa si realizza in un clima di
condivisione degli aspetti progettuali, che coinvolgono insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e
famiglie.
I docenti referenti, gli insegnanti di classe, l’insegnante di sostegno e gli operatori ASL collaborano e
predispongono un Piano Educativo Individualizzato (PEI) sulla base delle indicazioni fornite dalla
diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale.
Il P.E.I. si articola in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di
apprendimento. Valuta con particolare attenzione i livelli di partenza dell’alunno in situazione di
disabilità e individua traguardi progressivi orientati, da verificare durante l’anno.
Al fine di garantire a tutti i bambini iscritti al nostro Istituto, un reale processo inclusivo, la scuola
mira ad “insegnare ad apprendere” in una speciale normalità attraverso un'unica modalità di gestione
del processo di integrazione che persegue i seguenti obiettivi :
integrazione e tutela degli alunni disabili;
superamento delle difficoltà di relazione;
integrazione e valorizzazione delle diversità attraverso interventi formativi personalizzati;
sviluppare processi educativi integrati nell’ambito della scuola e delle relazioni sociali;
promuovere condizioni di autonomia e partecipazione dell’alunno disabile alla vita sociale;
curare la crescita personale sociale dell’alunno predisponendo percorsi volti a sviluppare il
senso di autoefficacia e sentimenti di autostima;
favorire la partecipazione dell’allievo disabile alle attività del gruppo classe e a tutte le attività
della scuola;
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instaurare un dialogo continuativo con le famiglie per coordinare gli interventi educativi e i
processi di crescita globale.
CRITERI DI VALUTAZIONE D’ISTITUTO
Il quadro normativo "La valutazione scolastica ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento scolastico e
il rendimento complessivo degli alunni. Le verifiche intermedie, periodiche e finali sul rendimento
scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal P.O.F. definito dalle
istituzioni scolastiche. Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, definisce modalità
e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio
della liberta di insegnamento. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un'informazione
tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi
momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di
privacy, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11,
comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 della
legge 169/2008:
a. nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel
documento di valutazione; ...
La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno
scolastico.
Riferimenti normativi: art. 8, comma 1, e art. 11, comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del 2004 e
successive modificazioni; art. 2 della legge 169/2008.
Valutazione Religione Cattolica I Docenti incaricati dell'insegnamento della Religione Cattolica fanno parte della componente docente
negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti, ma partecipano alle valutazioni
periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della Religione Cattolica.
La valutazione è, in ogni modo, espressa senza attribuzione di voto numerico.
Riferimenti normativi: Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, articolo 309; Decreto del Presidente
della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 4.
Scrutini finali e pagelle
Nell'ambito dello scrutinio finale, è decisa l'ammissione di ogni singolo alunno alla classe successiva
o, eventualmente, la sospensione del giudizio o la non ammissione. Sono ammessi alla classe
successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione
finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico.
Riferimenti normativi: Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma
8; Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, articolo 193, comma 1, secondo periodo." (da Ufficio
Relazioni con il Pubblico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca -
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http://www.istruzione.it/urp/index.html)
Il Regolamento Sulla Valutazione (D.P.R. n. 122/2009) afferma la valenza formativa della valutazione,
atta a sollecitare e favorire negli alunni l’autovalutazione, l’acquisizione di conoscenze ed il successo
formativo.
Il primo articolo del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 riafferma alcuni princìpi che costituiscono il
fondamento dell’attività valutativa della Scuola, facendo riferimento all’autonomia individuale e
collegiale dei docenti ed all’autonomia didattica delle scuole come base e condizione dell’attività
valutativa, la quale ha per oggetto “il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento
scolastico complessivo degli alunni”.
Il Regolamento è stato emanato in seguito a quanto prescritto dalla legge n. 169/2008, che con gli
articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni cambiamenti di rilievo alla valutazione del comportamento e degli
apprendimenti degli studenti, e che all’art. 3, comma 5, prevedeva l’emanazione di un testo che
coordinasse le norme vigenti nel settore della valutazione, stabilendo eventuali ulteriori modalità
applicative dello stesso articolo 3.
Gli Insegnanti della classe e l'Insegnante di sostegno che segue l’alunno disabile esprimeranno un
unico voto o giudizio valutativo.
Per l’insegnamento della Religione Cattolica la valutazione continua ad essere effettuata con la
"speciale nota" redatta dalla relativa Docente, senza attribuzione di voto numerico.
Il personale non titolare della classe, che abbia svolto "attività o insegnamenti per l’ampliamento e il
potenziamento dell’offerta formativa...fornisce preventivamente ai Docenti della classe elementi
conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno" (art. 2, c.5 e art. 4, c.1).
"Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere
l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione" (comma
1 bis l’art. 3 della legge n. 169/2008, richiamato dall’art. 2, c. 6 del D.P.R. n. 122/2009).
Il Regolamento non prevede che, per essere ammessi alla classe successiva della Scuola Primaria,
occorra avere la sufficienza in tutte le discipline, quindi anche con voti inferiori al "6" l’alunno può
essere ammesso alla classe successiva. In questa eventualità la Scuola allegherà alla scheda di
valutazione una lettera alla famiglia in cui si chiariranno le difficoltà dell’alunno e le motivazioni alla
base della decisione.
Nello stesso art. 2, c. 6, del Regolamento, si stabilisce che lo scrutinio finale venga "presieduto dal
Dirigente Scolastico o da un suo delegato".
Il comma 8 stabilisce che il comportamento debba essere valutato "attraverso un giudizio, formulato
secondo le modalità deliberate dal Collegio dei Docenti, riportato nel documento di valutazione".
A conclusione della Scuola Primaria, "le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate"
(art. 8, c. 1).
La valutazione non è solo controllo degli apprendimenti, è parte integrante della programmazione,
come verifica dell'intervento didattico per operare con flessibilità sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi d'insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica perché permette ai docenti di personalizzare il percorso
formativo di ciascun alunno, predisponendo collegialmente percorsi individualizzati.
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è perchè...
La v
alu
tazio
ne
formativa permette all'insegnante di progettare nuovi interventi didattici per
conseguire un miglior successo formativo
orientativa fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni sul
processo di apprendimento
trasparente vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori ed
alunni
collegiale richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative
individualizzata rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento
dinamica prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di
arrivo
globale prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni
La valutazione formativa ha funzione di:
rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo.
Fissati gli obiettivi, riguardo alla situazione di partenza, in acquisizioni, conoscenze, comportamenti
che gli alunni devono assumere, al termine di ogni attività occorrerà verificare se tali obiettivi sono
stati raggiunti e, in conformità a ciò, si programmerà il futuro lavoro.
La verifica della situazione di partenza è il momento fondamentale dell’iter valutativo e costituisce la
base per la programmazione di classe e per l’individualizzazione degli interventi compensativi e di
potenziamento.
A tal proposito, la Scuola Primaria Paritaria "Lucianum" mette il proprio Organico a disposizione
dell'utenza, anche in orario pomeridiano, affinché intervenga col potenziamento nei casi in cui se ne
ravvisi la necessità.
Tenendo presenti le “Indicazioni per il curricolo”, all'interno del nostro Istituto è stato elaborato un
curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria dove sono elencati gli obiettivi
di apprendimento disciplinari/interdisciplinari, trasversali. A questi si fa riferimento per la stesura della progettazione annuale e per la valutazione dei processi di apprendimento degli alunni della Scuola
Primaria.
In coerenza con le Raccomandazioni del Parlamento Europeo sulle Competenze chiave
dell’Apprendimento Permanente (18/12/2006), con le Indicazioni Nazionali (2007) e con le linee
dell’INVALSI, il nostro Istituto Scolastico Paritario Parificato "Lucianum" attiverà un percorso di
studio sulle competenze e sulla loro valutazione, in continuità con l’ordine di scuola successivo.
Le classi "Seconda" e "Quinta" della Scuola Primaria ogni anno vengono valutate dall’Istituto
Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione, attraverso la
somministrazione delle Prove INVALSI.
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La valutazione si snoda attraverso diverse fasi che si intrecciano e interagiscono tra loro:
la progressione: è il momento dell’accompagnamento verso la crescita intellettuale;
la metodicità: permette la continua regolazione dei processi di insegnamento/apprendimento
consentendo nel contempo un bilancio oggettivo sulle azioni poste in essere;
l’autovalutazione : è la consapevolezza critica dell’alunno del proprio iter scolastico e del
proprio percorso di crescita (autovalutazione).
Gli alunni con cittadinanza non italiana sono valutati allo stesso modo di quelli italiani (art. 3 comma 9
del Regolamento) quando avranno acquisito una buona conoscenza della lingua italiana, che permetta
loro di comprendere, argomentare, riflettere ed esprimere il proprio pensiero in modo autonomo su ogni
disciplina.
Per gli alunni appena giunti in Italia, si attivano corsi di sostegno linguistico ed attività di animazione.
La valutazione si baserà, pertanto, sull’impegno e sull’interesse che dimostreranno nel processo
d'inserimento e di apprendimento.
Per gli alunni con disabilità certificata, la valutazione sarà riferita a "comportamento, discipline ed
attività" sulla base del PEI (art. 9 del Regolamento).
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Per gli alunni con D.S.A. certificato la valutazione tiene conto delle situazioni soggettive (art. 10 del
Regolamento). Nello svolgimento dell’attività didattica sono adottati gli strumenti metodologici e
didattici compensativi e dispensativi descritti nel Piano Didattico Personalizzato.
Valutazione nella Scuola dell’Infanzia Al termine della Scuola dell’Infanzia ai genitori verrà consegnato il dossier di ogni alunno che
racchiude i momenti salienti della sua esperienza scolastica. La raccolta dei lavori, organizzato dagli
Insegnanti secondo criteri stabiliti nell’ambito delle singole sezioni, rende visibile, lasciandone traccia,
i percorsi di apprendimento individuali e collettivi.
VERIFICA
MO
DA
LIT
À colloqui, conversazioni guidate in classe
ST
RU
ME
NT
I prove d'ingresso
prove oggettive (questionari, esercizi vari) produzioni scritte ed orali degli alunni
prove graduate e sostitutive per gli alunni in
difficoltà prove oggettive (test, questionari, tabelle)
osservazioni dirette e sistematiche nei vari
momenti e contesti scolastici osservazioni per gli obiettivi non cognitivi
La Valutazione Curricolare è attuata dai singoli docenti per le discipline di competenza. È di tipo
formativo e sommativo perché si applica periodicamente, durante ed al termine dell'azione didattica,
ma anche a cadenza bimestrale, viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla
fine del primo quadrimestre ed al termine dell’anno scolastico (espressa con voti in decimi, riportati
anche in lettere) utilizza schede di rilevazione, elenchi di descrittori di qualità e si conclude con una
relazione di sintesi al Collegio dei Docenti sullo sviluppo delle attività, sui risultati ottenuti, sui
problemi emersi, sugli aggiustamenti da adottare in rapporto alle finalità da perseguire.
Si manifesta attraverso l’osservazione del comportamento apprenditivo degli alunni, attraverso lezioni
interattive, prove oggettive grafiche e pratiche, interrogazioni orali e questionari scritti, prove
individuali e di gruppo.
La valutazione curricolare è attuata collegialmente dal "team Docenti" della classe di pertinenza (art. 2,
c. 1) al termine delle attività didattiche in sede di valutazione del P.O.F., le delibere vengono assunte a
maggioranza, se necessario.
La valutazione della progettazione extracurricolare è portata a termine dal Collegio dei Docenti insieme
ai Docenti esperti curatori del progetto.
Il Collegio dei Docenti valuta se l’organizzazione didattica e la sua efficacia, l’utilizzazione di spazi,
arredi, tempi, risorse umane e materiali, siano funzionali al P.O.F.
Il CdD ha redatto il seguente documento, dove sono chiariti i descrittori riferiti ai voti in decimi
attribuibili alle diverse prove e discipline.
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VOTO Esiti delle prove di verifica Documento di valutazione
1 – 2 – 3 prova consegnata in bianco
Esiti delle prove di verifica uniti alle
osservazioni riguardanti l'impegno,
la partecipazione ed il
comportamento tenuto dal discente
durante le ore di quella determinata
disciplina.
4 obiettivo non raggiunto
5 obiettivo parzialmente raggiunto
6 obiettivo raggiunto in modo essenziale
7 obiettivo raggiunto in modo discreto
8 obiettivo raggiunto in modo completo
9 obiettivo raggiunto con sicurezza e precisione
10 obiettivo raggiunto con piena competenza
Criteri generali di valutazione degli alunni
Voto Livello
Significato
certificato della
valutazione
Livello di comportamento cognitivi
4 Gravemente
insufficiente
Nessuna o
scarsissima
conoscenza degli
argomenti proposti.
- Non riesce ad applicare le sue conoscenze;
- non riesce a comprendere quanto proposto.
5 Insufficiente
Conoscenze
incomplete,
frammentarie.
- Riesce ad applicare le conoscenze in compiti
semplici commettendo errori anche gravi;
- Comprensione non globale ma settoriale di
quanto proposto.
6 Sufficiente
Conoscenze
superficiali e non del
tutto complete.
- Commette qualche errore applicando le proprie
conoscenze in compiti semplici;
- Non è in grado di individuare autonomamente
la soluzione di proposte complesse;
- Non coglie tutti i livelli della proposta.
7 Buono
Il livello di
acquisizione delle
conoscenze
complessivo è
buono.
- Applica ciò che conosce nell’esecuzione di
compiti semplici in modo sostanzialmente
corretto;
- E’ incerto nella soluzione di problemi
complessi;
- Comprende globalmente quanto proposto.
8 Distinto
Il livello di
acquisizione delle
conoscenze è
completo ed
approfondito solo in
alcuni aspetti.
- Applica le conoscenze in modo sostanzialmente
corretto.
- Si orienta nella soluzione di problemi
complessi.
- Comprende tutti i livelli di quanto proposto, se
guidato.
9 Ottimo
Acquisizione
completa delle
conoscenze.
- Applica le conoscenze in modo corretto;
- Si orienta nella soluzione di problemi
complessi;
- Comprende autonomamente tutti i livelli della proposta.
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10 Eccellente
Acquisizione
completa delle
conoscenze,
elaborate ed
utilizzate secondo
uno stile personale.
- Applica le conoscenze in modo corretto;
- Sa risolvere problemi complessi;
- comprende tutti i livelli della proposta e sa
coglierne anche la valenza simbolica.
Contribuiscono anche alla valutazione:
la costanza nell’impegno lavorativo (discriminante per determinare l’eccellenza del voto);
la progressione dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza (discriminante rispetto ad una
concezione di voto formalmente rigida);
il curriculum (la valutazione finale degli anni scolastici precedenti che soprattutto nelle ultime
classi deve premiare la capacità di progressione degli alunni che hanno iniziato con deficit e la
costanza di quanti invece provengono da iter sereni e positivi);
la situazione personale (difficoltà di salute, familiari e relazionali) per evitare di fare “parti uguali
tra diseguali” (don Milani), o meglio chiedersi se l’alunno ha avuto tutti gli elementi potenziali per
realizzare al meglio il suo percorso.
Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica
La valutazione è espressa in giudizio sintetico secondo i seguenti parametri:
Ottimo
L’alunno ha raggiunto un ottimo livello di acquisizione negli obiettivi programmati.
Ha acquisito in modo completo e approfondito le conoscenze del cristianesimo e i suoi
principi fondamentali.
Distinto
L’alunno ha raggiunto un notevole livello di acquisizione negli obiettivi programmati.
Ha acquisito in modo completo le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi
fondamentali.
Buono
L’alunno ha raggiunto un buon livello di acquisizione negli obiettivi programmati.
Ha acquisito in modo adeguato le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi
fondamentali.
Discreto
L’alunno ha raggiunto un discreto livello di acquisizione negli obiettivi programmati.
Ha acquisito in modo poco adeguato le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi
fondamentali.
Sufficiente
L’alunno ha raggiunto un essenziale livello di acquisizione negli obiettivi
programmati.
Ha acquisito in modo parziale le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi
fondamentali.
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Voto di condotta Il voto di condotta viene assegnato in forma collegiale ed esprime, oltre al comportamento, anche i
seguenti livelli:
costanza nel lavoro personale in classe ed a casa;
puntualità nell’orario d'ingresso e presenza a scuola;
ordine nell’abbigliamento e nella gestione degli spazi personali e comuni;
rispetto verso i pari;
relazioni rispettose con tutto il personale della Scuola.
La valutazione del comportamento è espressa in giudizio sintetico.
Valutazione del comportamento
Ottimo
Stabilisce rapporti costruttivi e stimolanti con compagni ed insegnanti ed è sempre
spontaneamente disponibile alla collaborazione. Rispetta le regole di comportamento e
mantiene sempre un atteggiamento corretto e adeguato alle richieste scolastiche. Evidenzia
notevole interesse e curiosità per le proposte didattiche, attenzione costante e spiccato
senso di responsabilità nello svolgimento del lavoro assegnato.
Distinto
Stabilisce rapporti sereni e positivi con compagni ed insegnanti ed è disponibile alla
collaborazione. Rispetta le regole di comportamento e mantiene generalmente un
atteggiamento corretto e adeguato alle richieste scolastiche. Evidenzia interesse e curiosità
per le proposte didattiche, attenzione e senso di responsabilità nello svolgimento del
lavoro assegnato.
Buono
Tende a stabilire rapporti positivi all’interno del gruppo e con le insegnanti. Riconosce ed
accetta la necessità di regole di comportamento ma non sempre le rispetta. L’interesse e la
curiosità per le proposte didattiche sono discontinui; anche l’attenzione e il senso di
responsabilità non sempre sono adeguati alle richieste scolastiche.
Discreto
Non sempre riesce a instaurare e mantenere rapporti positivi con i compagni e con le
insegnanti. Spesso non rispetta le regole di comportamento e per questo ha bisogno di
essere richiamato ad un maggior autocontrollo. Frequentemente va sollecitato ad un
maggior impegno e concentrazione nello svolgimento del lavoro assegnato.
Sufficiente
Ha difficoltà a relazionarsi serenamente con i coetanei e con gli adulti. Raramente rispetta
le regole necessarie alla vita scolastica e il suo comportamento è spesso tale da disturbare
lo svolgimento delle lezioni. L’impegno e la concentrazione non sono quasi mai adeguati
alle richieste.
Piani di Studio Personalizzati Nella stesura delle Programmazioni mensili, i docenti dell’Equipe Pedagogica terranno conto delle
differenziazioni che si rendessero opportune per singoli Alunni,dando origine al Piano di Studio
Personalizzato.
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LA PROGETTAZIONE FORMATIVA
Come si realizza la progettazione formativa Questa è la nostra PROGETTAZIONE didattica,organizzativa:
COLLEGIO DOCENTI: attua la programmazione educativa, didattica, integrativa, aggiuntiva.
COMMISSIONI:costituite “ad hoc” all’interno del collegio docenti, procedono ad elaborare progetti specifici tutte le volte che ve ne sia la necessità.
EQUIPE PEDAGOGICA (INSEGNANTI CHE OPERANO NELLA CLASSE): formula ed attua la programmazione di classe a livello didattico ed educativo, affinché ogni alunno
raggiunga il profilo culturale ed educativo adeguato alla scuola primaria(PECUP).adeguato alla
scuola primaria ( PECUP).
SINGOLO DOCENTE: progetta ed attua l’attività didattica ordinaria ed integrativa.
La programmazione delle attività didattiche ed educative viene articolata in Programmazioni mensili
disciplinari. Esse possono essere disciplinari o pluridisciplinari. Una tale strutturazione permette di
fare il punto periodicamente sulla situazione della classe; di rendere possibile la scelta delle Unità
Didattiche più adatte alla tipologia degli Alunni, di graduarle in modo da passare da compiti semplici a
compiti più complessi; di sostituirle o modificarle a seconda delle necessità e del grado di efficacia
ottenuto.
In ogni progetto didattico di Unità Didattica vengono indicate:
tipologia;
tematiche;
discipline coinvolte;
destinatari;
periodo;
tempo;
prerequisiti (cognitivi e metacognitivi);
tipologie di attività previste;
modalità operative.
I FATTORI
La nostra Scuola progetta e realizza l’azione formativa mediante alcuni fattori che ne esprimono
l’identità e tendono a realizzare :
uno specifico modello comunitario di educazione;
processi di insegnamento e di apprendimento di qualità, con caratteristiche legate alla nostra
tradizione educativa;
un ambiente scolastico culturalmente ed educativamente religioso.
Scuola Primaria
Fattore essenziale di realizzazione del processo di formazione è la Comunità Educativa di cui
analizziamo brevemente caratteristiche, funzioni e organismi di partecipazione.
LA COMUNITA’ EDUCATIVA
Tutti coloro che partecipano alla vita della nostra scuola costituiscono la Comunità Educativa.
Religiosi, laici, genitori e giovani, uniti da un patto educativo che li vede impegnati nel comune
processo di formazione, ne fanno parte a diverso titolo, con pari dignità secondo la vocazione propria di
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ognuno. Nella Comunità Educativa si esercitano ruoli e si dispiegano competenze per il servizio dei
giovani .
Le attività e la rete dei rapporti interpersonali creano un’esperienza intensa di comunicazione e il clima
di famiglia indispensabile ad un ambiente formativo.
La Comunità Educativa è:
• Soggetto ecclesiale
• Soggetto civile
• Soggetto dell’educazione
La Comunità educativa mediante i vari organismi di partecipazione e governo si propone di:
a) individuare problemi, analizzare situazioni, identificare mete da raggiungere e criteri di azione;
b) verificare periodicamente la validità delle programmazioni in riferimento agli obiettivi, ai contenuti
e alle metodologie adottate;
c) fare esperienza di preventività educativa, non solo per aiutare il giovane ad evitare esperienze
negative, ma anche per renderlo capace di prevenire gli effetti dell’emarginazione e dei vari tipi di
povertà.
LE COMPONENTI DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA
Le Maestre Pie Venerini
Fanno parte integrante della Comunità educativa le Maestre Pie Venerini, inserite lo scorso anno
nella Scuola e nella Comunità Parrocchiale
Il personale laico
Molti laici vivono in piena solidarietà con lo spirito e le finalità della Fondazione “Lucianum”. Con
diversità di ruoli e di rapporti con la Scuola, essi ricoprono diverse Responsabilità di animazione,
organizzazione e collaborazione operativa.
Per le finalità peculiari del presente documento, parliamo qui dei Docenti.
I Docenti
I Docenti sono persone disponibili a stare con i bambini e capaci di farsi carico dei loro problemi.
Essi inoltre:
a) si impegnano a svolgere la propria missione nella Scuola, in coerenza con il Progetto educativo,
attraverso scelte attente e ponderate che esigono equilibrio, serietà e tenore di vita consono con
l’impegno educativo, partecipazione attiva agli incontri di programmazione e di verifica, apertura agli
interessi culturali scolastici e disponibilità all’aggiornamento;
b) esercitano la libertà di insegnamento, soprattutto nell’elaborazione educativa didattica della cultura e
nella programmazione.
I Genitori
Ai Genitori, quali primi responsabili della crescita dei figli, compete in particolare:
a) dialogare con gli educatori per acquisire competenze educative più adeguate;
b) partecipare personalmente, anche tramite gli organi collegiali, alla vita della Scuola e di impegno
nelle attività di tempo libero;
c) offrire le proprie competenze professionali per un servizio che qualifichi maggiormente la Scuola e
le attività integrative;
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d) impegnarsi sul piano politico a promuovere l’approvazione di quelle leggi che, nel riconoscimento
dei diritti-doveri dei singoli cittadini, assicurino a tutti la possibilità di scegliere la Scuola che
desiderano, in coerenza con i propri principi educativi.
Gli Alunni
Gli Alunni si impegnano a:
a) partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, proporzionato alla loro
età, ai processi di insegnamento e di apprendimento, nel rispetto dei diritti-doveri di libertà di
apprendimento e di insegnamento e dei valori sottesi alla libertà di ricerca;
b) acquisire coscienza di essere protagonisti primari del proprio cammino formativo, da percorrere con
continuità e con costanti atteggiamenti di flessibilità e ricerca, anche in relazione al rapido evolversi del
contesto socio - culturale;
c) essere disponibili a collaborare all’elaborazione, realizzazione e verifica del progetto educativo;
d) rendere gradualmente più autentiche le motivazioni di scelta della scuola cattolica;
e) acquisire la capacità di attenzione agli altri, di collaborazione costruttiva, di elaborazione logica e
critica del pensiero, di comunicazione autentica attraverso diversi linguaggi;
g) partecipare a gruppi di interesse sportivo, culturale, artistico, dando il proprio contributo di creatività
e fantasia.
ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA
REGOLAMENTI
La Scuola ha:
un Regolamento interno della Scuola;
un Regolamento interno dell’Attività Scolastica;
Un Regolamento della Commissione per la Formazione;
Una Carta dei Servizi;
Un PECUP
nei quali sono descritti e disciplinati i comportamenti che le varie componenti devono assicurare.
Essi sono depositati presso la Segreteria o possono essere consultati nel sito internet della Fondazione
all’indirizzo http://lucianum.altervista.org., nella sezione Scuola.
TEAM DIRETTIVO
IL GESTORE
E’ il primo responsabile ed animatore della Comunità Educativa della pedagogia cristiana. Esso:
mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo religioso tra i Docenti, i Genitori e gli allievi;
promuove l’accordo, la collaborazione e la corresponsabilità fra le varie componenti della
Comunità Educativa;
è il garante delle finalità educative della Fondazione “Lucianum” nei riguardi della comunità
ecclesiale e della società civile;
mantiene i rapporti con la Chiesa locale;
cura la formazione spirituale dei Docenti e dei Genitori;
cura il dialogo e la collaborazione con la Fiduciaria e i Docenti;
anima la comunità scolastica ed è responsabile dell’attuazione e della verifica del Progetto
Educativo;
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cura la programmazione educativo - didattica collegiale, con particolare attenzione all’impegno
professionale, all’aggiornamento e alla formazione dei Docenti;
cura gli aspetti amministrativi e fiscali della gestione della Scuola, nel quadro globale del
progetto educativo e delle sue finalità;
fa parte di diritto del Consiglio d’Istituto;
ha facoltà di partecipare al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Interclasse;
segue da vicino lo sviluppo dei programmi e dei progetti, l’orientamento
scolastico e la comunicazione tra Scuola e Famiglia;
vigila sull’intero andamento disciplinare e presiede i relativi Consigli.
Per quanto riguarda alcune mansioni specifiche del Dirigente Scolastico, si rimanda alla legislazione
vigente.
IL COORDINATORE DI CLASSE
E’ un Docente - incaricato dal Dirigente Scolastico – che:
segue con particolare attenzione l’andamento di un gruppo-classe coordinandone la
programmazione didattico - educativa;
facilita la comunicazione tra i colleghi, al fine di rendere efficace sia il lavoro generale che gli
interventi mirati sul singolo Alunno;
collabora con il Dirigente Scolastico nell’affrontare situazioni che richiedono interventi
educativi particolari;
anima la vita della classe, curandone anche tutte le attività che la riguardano;
si impegna a dare ampia informazione sulla situazione della classe ai colleghi e ai responsabili
della Scuola nelle sedi opportune;
porta a conoscenza dei Genitori le decisioni, le iniziative ed ogni indicazione che possa risultare
utile all’attività educativa.
ADDETTA ALLA SEGRETERIA
E’ responsabile della gestione della Segreteria scolastica sulla base delle vigenti disposizioni in
materia. In stretta collaborazione con il Dirigente Scolastico, cura alcuni aspetti amministrativi della
Scuola.
ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E GOVERNO
Nella Scuola Primaria Paritaria Parificata “ Lucianum” sono attivi gli Organi Collegiali previsti dal
D.Lg: 16/4/1974: Consiglio d'Istituto, Collegio dei Docenti, Consigli di Interclasse, Comitato di
valutazione del servizio dei Docenti. Le loro competenze sono quelle stabilite dalla legge.
Il Nucleo di valutazione è formato da due membri del Collegio dei Docenti, su indicazione dello
Stesso.
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Il Consiglio D’Istituto
E' composto da un Presidente, eletto tra la componente Genitori, dal Dirigente Scolastico e da
rappresentanti eletti tra le componenti della Scuola e dei Genitori, in numero di:
- cinque Docenti per la Scuola Primaria;
- sei Genitori;
- un rappresentante del Personale A.T.A.
Dura in carica tre anni, si riunisce periodicamente, secondo un calendario prestabilito e comunque ogni
qualvolta se ne ravvisi la necessità. I suoi verbali sono pubblicati in apposito albo della Scuola.
Ad esso compete:
acquisto attrezzature didattiche;
adozione del Regolamento interno;
criteri formazione classi;
criteri di attuazione attività para – inter - extra scolastica Scuola Primaria Paritaria Parificata;
proposte e pareri sulla sperimentazione;
criteri funzionamento servizi amministrativi;
valutazione della disponibilità delle strutture e dei servizi.
Collegio Dei Docenti Totale
E' costituito dal Dirigente Scolastico e da tutti i Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso la
Scuola. Le riunioni non sono pubbliche. I verbali possono essere presi in visione dai membri del
Collegio. Esso si riunisce periodicamente, secondo un calendario prestabilito e comunque ogni
qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Esso:
formula proposte per la formazione delle classi;
propone al Dirigente scolastico l'orario delle lezioni;
programma l'azione educativa;
valuta l'andamento dell'azione didattica;
adotta libri di testo;
promuove iniziative d'aggiornamento;
elegge i collaboratori del Dirigente Scolastico;
elegge il Comitato per la valutazione del servizio;
promuove iniziative di sperimentazione;
sceglie i sussidi didattici;
esamina i casi di scarso profitto degli Alunni;
propone ed autorizza iniziative di sperimentazione;
elabora e verifica il piano per le attività integrative;
elabora il curricolo ;
elabora il Piano di Studi Personalizzato;
suddivide il tempo da dedicare alle varie discipline e definisce la ripartizione dell'anno
scolastico in quadrimestri.
Propone le uscite didattiche
Elabora i Regolamenti interni
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Organizzazione Attività Docenti
I Docenti della Scuola Primaria hanno un'attività di insegnamento settimanale pari a 22 ore più 2 ore di
programmazione (di cui una in orario antimeridiano)e verifica collegiale di équipe.
L'attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente
previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale
di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione, compresa la preparazione
dei lavori degli Organi Collegiali, la partecipazione alle riunioni e l'attuazione delle delibere adottate
dai predetti organi. Ogni anno, inoltre, il personale Docente ha il diritto-dovere di partecipare a corsi di
aggiornamento autorizzati dal Collegio Docenti, dal MIUR, da enti esterni, ecc. per la propria
riqualifica personale.
Gli adempimenti individuali e le attività collegiali sono strutturate come segue:
Attività individuali
Preparazioni lezioni;
Correzione compiti;
Ricevimento dei Genitori degli allievi su appuntamento, tutte le volte in cui se ne ravvisi la necessità.
Attività collegiali
Collegio Docenti;
Riunioni plenarie;
Riunioni per ordini di scuola;
Riunioni per Programmazione/Progettazione.
Informazioni alle Famiglie Risultati quadrimestrali: febbraio - giugno;
Verifica andamento attività periodo intermedio novembre – marzo – maggio;
Assemblee genitori per elezione dei Consigli di Interclasse (componente Genitori);
Sempre in questo senso, al fine di assicurare una corretta informazione ai Genitori si prevedono
colloqui Scuola - Famiglia così distribuiti:
colloqui e/o questionari preliminari all’ ingresso scolastico per avere informazioni sui bisogni degli Alunni, le aspettative delle famiglie e per comunicare le esigenze della Scuola;
colloqui con i genitori per rilevare particolari problematiche e progettare interventi mirati con
eventuali esperti;
Incontri formativi con: Dirigente Scolastico –– Docenti - Genitori.
Attività varie
I Docenti, inoltre,possono svolgere attività aggiuntive funzionali all’insegnamento, quali supporto al
Dirigente Scolastico, coordinamento dei Progetti, formazione di gruppi di ricerca, ecc. Per migliorare
l’offerta formativa è compito della Scuola utilizzare tutte le risorse presenti nel territorio, ma anche
valorizzare le eventuali competenze dei singoli Docenti, operando prestiti professionali tra i vari ordini
di Scuola. In questo modo è possibile prevenire il disagio e la dispersione scolastica come pure
realizzare, sulla base di specifiche progettazioni,percorsi formativi per adulti o iniziative di formazione
ed informazione destinate ai genitori degli alunni.
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Consiglio Di Interclasse
E' costituito dal Dirigente Scolastico, dai Docenti della classe, da un rappresentante dei genitori degli
alunni della classe e da un eventuale presenza di un genitore di alunni extracomunitari. E’ presieduto
dal Dirigente Scolastico o da un Insegnante da lui espressamente delegato.
In sede di coordinamento didattico sono presenti solo gli Insegnanti. Viene rinnovato entro il 30 ottobre
di ogni anno, le riunioni non sono pubbliche e relativi verbali possono essere presi in visione dai
componenti.
Ad esso compete: coordinamento didattico, sperimentazioni (formula proposte al Collegio Docenti),
adozione dei libri di testo (esprime parere al Collegio Docenti), formulazione proposte al Collegio circa
l'adozione di sussidi didattici, verifica ed adeguamento periodico del progetto metodologico - didattico,
formulazione proposte su attività integrative. Esprime parere vincolante sulla non ammissione alla
classe successiva. Diviene momento di analisi dei problemi del gruppo-classe e di ricerca di soluzioni
adeguate.
Un Docente – incaricato dal Dirigente Scolastico - svolge il compito di segretario del Consiglio e di
coordinatore del gruppo-classe. I due ruoli possono essere distinti.
Spettano inoltre al Consiglio, convocato con la sola presenza dei Docenti, le competenze relative alla
realizzazione dell’unità dell’insegnamento e dei rapporti interdisciplinari, nonché alla valutazione
periodica e finale degli Alunni.
Assemblea Dei Genitori E Dei Docenti
Può essere relativa ad una singola classe o a più classi oppure ad un singolo settore o a tutto la Scuola.
Essa ha compiti di verifica e/o di riformulazione della programmazione per iniziative e problemi di
ordine generale. Viene convocata dal Dirigente Scolastico su proposta delle parti.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
Nell'ambito della programmazione dell'azione didattico-educativa, il Dirigente Scolastico, Sac.
Massimo Laficara, ha predisposto, sulla base delle proposte degli organi collegiali, prima dell’inizio
delle lezioni, il presente "Piano Annuale delle Attività".
Il piano contiene le attività e gli impegni di lavoro dei Docenti per l'anno scolastico 2013/2014, anche
relativamente ad attività facoltative aggiuntive all'insegnamento.
Su proposta dei Docenti e del Dirigente, dopo l'opportuna votazione in collegio, il "Piano Annuale
delle Attività" potrebbe subire modifiche nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove
esigenze.
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SETTEMBRE
Quando? A che
ora?
Dove? Cosa?
SE
TT
SE
TT
EE
MB
RE
20
13
2 8:30 Scuola Primaria Presa servizio Docenti prima nomina
4 8:30 Scuola Primaria Convocazione CD Unitario Organizzazione "Accoglienza"
5 8:00 Scuola Primaria Divisione in gruppi di lavoro:
Piano Annuale delle Attività
P.O.F.
5 9:00 Scuola dell'Infanzia Riassetto degli ambienti
6 8:00 Scuola Primaria Consegna al DS delle bozze dei lavori prodotti
9 8:00 Scuola Primaria Revisione dei Regolamenti Progettazione a.s. 2013/2014 (I° parte)
9 8:30 Scuola dell'Infanzia Inizio a.s. 2013/2014
11 8:00 Scuola Primaria CD unitario
12 8:00 Scuola Primaria Preparazione Verifiche in Ingresso
13 8:00 Scuola Primaria Riassetto degli ambienti
16 8:00 Scuola Primaria Inizio a.s. 2013/2014
16 17-18 Scuola Primaria Assemblea genitori di I elementare
25 17:00 Auditorium Assemblea genitori primaria
25 16:00 Auditorium Assemblea genitori infanzia
27 15:00/17:00 Scuola Primaria Prog. "Ottobre
28 10:00 Chiesa "S. Lucia" Inaugurazione a.s. 2012/2013
OTTOBRE
OT
TO
BR
E 2
01
3 1 Scuola dell'Infanzia Inizio Mensa
1 16 / 18 Scuola Primaria Consiglio di Istituto
7 Scuola Primaria Inizio mensa e rientri pomeridiani
22 16/18 Scuola Primaria Rinnovo Consiglio Interclasse: 1° ora › assemblea e insediamento seggio 2° ora › elezione rappresentanti genitori
23 16/18 Scuola dell'Infanzia Rinnovo Consiglio Intersezione: 1° ora › assemblea e insediamento seggio 2° ora › elezione rappresentanti genitori
30 15:00/16:0 Scuola Primaria Prog. "Novembre e Verifiche bim."
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0
NOVEMBRE
NO
VE
MB
RE
201
3
1 Festa di Tutti i Santi
2 Chiusura dell'Istituto (cfr. Calendario Scolastico Regionale)
7 16:00 Scuola Primaria CD
11 8 / 13 e 14/16
Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia
Elezioni per rinnovo Consiglio d'Istituto
18 16:00 Scuola dell'Infanzia Consiglio d'Intersezione
19 16:00 Scuola Primaria Consiglio d'Interclasse
26 16 / 19 Scuola Primaria Incontri Scuola/Famiglia
26 16:00 Scuola dell'Infanzia Incontro Scuola/Famiglia sezioni A-B
28 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Dicembre e Ril. Appr."
Scuola Primaria
"Giochi Matematici del Mediterraneo"
DICEMBRE
DIC
EM
BR
E
20
13
3 17:00 Auditorium Incontro Formativo per i Genitori
12 10:00 Chiesa "S. Lucia" Celebrazione Liturgica
13 Vacanza d'Istituto
16/21 Recite Natalizie
16 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Gennaio e Verifiche quadr.
23 Inizio Vacanze di Natale
GENNAIO
GE
N
NA
I
O
20
1
4
7 Ripresa lezioni
15 18:30 Scuola Primaria CD
21 16:00 Scuola Primaria CI
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27 15:00/16:00
Scuola Primaria Prog. "Febbraio" 28 18,30 Istituto Assemblea genitori
FEBBRAIO
FE
BB
RA
IO
20
14
4
15-19
Scuola Primaria Scrutini cl. I
4 Scuola Primaria Scrutini cl. III
4 Scuola Primaria Scrutini cl. II
4 Scuola Primaria Scrutini cl. IV
4 Scuola Primaria Scrutini cl. V
13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe I e firma Doc. Val.
13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe II e firma Doc. Val.
13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe III e firma Doc. Val.
13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe IV e firma Doc. Val.
13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe V e firma Doc. Val.
MARZO
MA
RZ
O
20
14
3 Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia
Festa di carnevale
4 Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia
Disinfezione dei locali
8 16:00 Scuola Primaria CD
15 16 Scuola Primaria CI
20 17:00 Auditorium Incontro Formativo per i Genitori
25 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Aprile e Ril. Appr."
APRILE
AP
RIL
E
20
14
14 18:30 Chiesa "S. Lucia" Rappresentazione Sacra
16/22 Vacanze di Pasqua
23 Santo Patrono
24 Ponte
25 Anniversario della Liberazione
26 Ponte (cfr. Calendario Regionale)
29 15/17 Scuola Primaria Prog. "Maggio-Giugno e Verifiche finali"
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MAGGIO M
AG
GIO
20
14
1 Festa del Lavoro
7 e 11 Venerini Day - Commemorazione di Santa Rosa Venerini
Scuola Primaria Prove Invalsi cl. II - V
10 Scuola Primaria Viaggio d'istruzione
13 16 / 19 Scuola Primaria Incontro Scuola Famiglia
31 19:00 Chiesa "S. Lucia" Affidamento cl. V alla Madonna
GIUGNO
GIU
GN
O 2
01
4
2 Festa Nazionale della Repubblica
4 18:30 Scuola Primaria Saluto classe V all'Istituto
7 18:30 Scuola Primaria Festa Del Grazie
11 Scuola Primaria Fine a.s. 2013/2014
13 8:30 Scuola Primaria Esame di Idoneità alunni con "istruzione parentale"
14 8:30 Scuola Primaria Esame di Idoneità alunni con "istruzione parentale"
14 17:00 Scuola dell'Infanzia Festa Del Grazie
16 8 /9,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. I
16 9,30 / 11 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. III
16 11 / 12,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. II
17 8:00/9,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. IV
17 9:30/11 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. V
25 9:00/11:00 Scuola Primaria Consegna Schede Di Valutazione
27 8:30 / 10 Scuola Primaria CD e Consegna Registri
30 Scuola dell'Infanzia Fine a.s. 2013/2014
VISITE TECNICHE E CULTURALI GUIDATE
Nel corso dell’anno scolastico saranno effettuate visite tecniche e culturali guidate presso:
Il Museo Nazionale della Magna Grecia
Biblioteca comunale
Il Museo del Presepe
Il Museo della seta
Il Planetario
Il mulino ed il forno
Il Consorzio del bergamotto
Le Sedi istituzionali della città
I siti archeologici
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I monumenti, i palazzi e le chiese della città (Duomo, Castello Aragonese,…)
Un agriturismo
Una Fattoria didattica
e si parteciperà a mostre temporanee e manifestazioni sportive, musicali e culturali che abbiano come
scopo precipuo la solidarietà.
LE RISORSE
La nostra Scuola è gestita da un Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.
La comunità religiosa contribuisce in maniera consistente al bilancio della nostra Scuola, con il lavoro
dei propri membri, mettendo a disposizione ambienti e strutture e sollecitando il concorso della
beneficenza pubblica e privata, per dar modo di accogliere i giovani degli ambienti popolari e per
adeguare le strutture a standard ottimali.
Scelte Di Gestione
La Scuola, anche nelle scelte di gestione, riafferma il suo carattere popolare e l’accoglienza
incondizionata di tutti i giovani al di là di ogni differenza di etnia,religione, cultura, ceto sociale. In
questa linea afferma altresì la valenza del proprio progetto educativo connotato dalla visione cristiana
della vita e dalla serietà dei percorsi culturali.
Per venire incontro alle difficoltà economiche delle famiglie che scelgono il nostro ambiente si
contiene al massimo l’entità della retta e ci si impegna a realizzare un ambiente di vita dove non si
ostentino situazioni e sperequazioni sociali.
La Progettazione Annuale
La progettazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi e luoghi, la qualità e la quantità
delle risorse e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la verifica.
La Tipologia Delle Risorse
La tipologia delle risorse che la nostra Scuola mette a disposizione è la seguente:
personale;
immobili;
strutture;
attrezzature;
risorse finanziarie.
Il Personale
Ai sensi della legge n. 62/2000, art. 1, comma 4, lettera g, nella nostra Scuola svolge servizio personale
Docente fornito dei requisiti necessari. Agli effetti sindacali, il personale laico della Scuola è
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dipendente; i diritti-doveri sono assicurati da un CCNL che ne assicura lo stato giuridico, precisa i suoi
diritti-doveri e quelli dell’istituzione scolastica.
Il contratto della Scuola viene gestito dal Dirigente Scolastico. Il CCNL per il personale dipendente
dagli istituti gestiti da enti ecclesiastici (AGIDAE) prevede un “Regolamento Disciplinare” interno
predisposto dalla Scuola, in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall’attività didattica, di animazione
e di collaborazione, in coerenza con il CCNL e con il Progetto educativo.
Prospetto dei titoli di insegnamento dei Docenti:
5 Docenti coordinatrici dei cinque gruppi-classe di Scuola Primaria
1 Coordinatrice di scuola dell’infanzia
1 Docente di scuola dell’infanzia
1 Insegnante di Religione Cattolica
1 Insegnante di Lingua straniera: Inglese
1 Insegnante di Musica
1 Insegnante di Tecnologia ed Informatica E Educazione fisica
1 Insegnante di Arte ed Immagine
1 Insegnante di Scienze motorie e sportive
1 Insegnante di attività di sostegno
1 Insegnante di matematica responsabile del progetto di sperimentazione logico-matematica
Immobili, strutture ed attrezzature
Ai sensi della legge n. 62/2000, art. unico, comma 4, lettera b, la nostra Scuola è dotata di locali, arredi
e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
L’ambiente, pulito ed accogliente, assicura una permanenza a scuola confortevole per Alunni e
Docenti.
Aule: il numero di aule destinate alla attività didattica è adeguato e funzionale al numero di utenti presenti. Esse sono spaziose ed accoglienti e possiedono un adeguato arredamento.
Servizi igienici: il numero dei servizi igienici, dislocati in modo funzionale, è proporzionato al
numero di utenti.
Biblioteca/Sala Docenti: è attrezzata di computer, televisore, videoregistratore e video-proiettore per video-proiezioni. Essa è ricca di numerosi libri, enciclopedie, videocassette e due
riviste specializzate, a disposizione degli Utenti della Scuola e ospita le riunioni collegiali dei
Docenti.
Cortile: il cortile è ampio, recintato e attrezzato per le esercitazioni ginnico – sportive - ricreative.
Aula Magna: l’Aula Magna è polivalente, climatizzata, con 180 posti. Essa è preziosa per le
manifestazioni culturali e sociali.
Laboratorio di Informatica e di arte: per tali attività la Scuola possiede n° 3 aule ben attrezzate, attigue al cortile della Scuola.
Pronto Soccorso: esiste un’ attrezzata cassetta di Pronto Soccorso, per gli interventi che si possono fare in loco, secondo le disposizioni di legge.
Segreteria: la Segreteria, informatizzata e funzionale, è annessa all’edificio della Scuola. Le strutture e le strumentazioni sopra elencate vengono tutte utilizzate con regolarità secondo le
esigenze dei diversi progetti curriculari. I familiari degli Alunni come anche giovani e adulti di un più
vasto contesto usufruiscono di tali possibilità.
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Valutazione dell’uso
La funzionalità e la qualità dei locali e delle attrezzature è garantita dall’attenzione costante della
Fondazione che provvede alla loro manutenzione e ammodernamento.
Il loro uso nelle varie attività didattiche è garanzia di efficacia e di esercizio pratico per i vari
insegnamenti.
Quanto alla valutazione, indici positivi sono l’alto numero di persone che utilizzano la strumentazione
e gli ambienti apprezzandone la qualità e constatando la possibilità di svolgere un lavoro individuale
autonomo.
E’ da rilevare ancora che la ricchezza del patrimonio in dotazione è reso disponibile alla fruizione
anche esterna alla Scuola.
Per l’uso delle attrezzature, delle strutture, degli immobili, e per i servizi amministrativi, si veda la
Carta dei Servizi, che ne indica modalità e tempi, depositata presso la Segreteria e disponibile su
richiesta degli interessati. Inoltre può essere consultata nel sito internet della Fondazione all’indirizzo
http://lucianum.altervista.org., nella sezione Scuola.
Risorse finanziarie
La retta della nostra Scuola viene commisurata alle necessità del bilancio e calcolata sui costi reali di
gestione, tenendo ben presente il fine benefico dell’Istituzione.
Per consultare il prospetto delle rette per l’anno scolastico in corso ci si può rivolgere presso la
Segreteria.
LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA
Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi della legge n. 62/2000, art. 1, comma 4, lettera a,
viene indicato che:
a) la gestione amministrativa della Scuola è sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico;
b) il riconoscimento legale della Scuola è intestato al rappresentante legale dell’Ente gestore;
c) le assunzioni del personale spettano all’Ente Gestore.
INFORMAZIONI UTILI
Orario di ricevimento degli Uffici
II Dirigente Scolastico riceve il pubblico: a) nei giorni previsti, dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
b) in altri orari per appuntamento..
La Segreteria per informazioni e consulenze rimane aperta:
a) tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 9 e dalle 12 alle 13;
b) il venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18, in concomitanza delle attività di laboratorio;
c) in altri orari per appuntamento.
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L'Ufficio di Gestione riceve il pubblico previo appuntamento telefonico e/o secondo orario di
apertura comunicato con appositi avvii.
La Scuola assicura all'utente la tempestività di modalità di risposta che comprendano il nome della Scuola, il nome e la qualifica di chi risponde.
Comunicazioni con la Scuola Le modalità di comunicazione possono essere:
Telefono / Fax:
Sede sociale: 0965. 24895;
Scuola Primaria: 0965.28212;
Sito internet della Fondazione, all’indirizzo http://lucianum.altervista.org nella sezione Scuola;
Posta elettronica: [email protected] – [email protected] ;
Affissione delle comunicazioni alle bacheche del plesso;
Comunicazione scritta;
Porta listini o quaderno delle comunicazioni degli Studenti;
Diario scolastico degli Studenti.
Il presente P.O.F. viene approvato dal Collegio Docenti con delibera numero 9 del giorno 11 settembre
2013, presentato in assemblea plenaria dei genitori il giorno 25 settembre 2013 e ratificato dal
Consiglio di Istituto del giorno 01 ottobre 2013.
Reggio Calabria 01 ottobre 2013