(P. O. F.) - Scuola Lucianum · argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,...

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Ministero Dell’ Istruzione, Dell’università E Della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Per La Calabria Istituto Scolastico Paritario Parificato "Lucianum" Scuola Primaria: Via Giorgio Miceli, 14 Scuola dell'Infanzia: Viale XXV luglio 1943, 40 89123 Reggio Calabria P.I. 00775700800 C.M. RC1E00400C - RC1A163007 Tel/Fax 0965 28212 email: [email protected] http://www.lucianum.altervista.org/Scuole.html Piano dell’Offerta Formativa (P. O. F.) anno scolastico 2013-2014

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Ministero Dell’ Istruzione, Dell’università E Della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale Per La Calabria

Istituto Scolastico Paritario Parificato "Lucianum"

Scuola Primaria: Via Giorgio Miceli, 14

Scuola dell'Infanzia: Viale XXV luglio 1943, 40

89123 Reggio Calabria

P.I. 00775700800 –

C.M. RC1E00400C - RC1A163007

Tel/Fax 0965 28212

email: [email protected]

http://www.lucianum.altervista.org/Scuole.html

Piano dell’Offerta Formativa

(P. O. F.)

anno scolastico 2013-2014

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“ Lucianum “

“Una Scuola Cattolica di qualità”…

In un clima di attenzione alla persona nelle sue diverse fasi evolutive la

Scuola Primaria Paritaria Parificata “Lucianum”:

promuove esperienze educativo - didattiche significative ed innovative;

favorisce l’instaurarsi di dinamiche relazionali positive;

valorizza la collaborazione tra compagni, insegnanti, famiglie e

territorio

al fine di concorrere alla crescita armonica ed alla formazione integrale degli

alunni secondo i valori ispirati al Vangelo.

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della Scuola Primaria Paritaria

Parificata ”Lucianum” s’innesta sui valori espressi nel proprio Progetto

Educativo. Esso definisce le linee d’indirizzo sulle quali si fonda l’impegno

educativo - didattico dell’intera Comunità scolastica.

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Indice

Piano dell’offerta formativa pag. 4

Identità della scuola pag. 4

Curriculo di istituto pag. 6

Competenze europee pag. 12

Metodo e strategie pag. 13

Progetto di sperimentazione logico matematico pag. 14

Una scuola inclusiva pag. 16

Criteri di valutazione di istituo pag. 18

Piani di studio personalizzati pag. 25

Componenti della comunità educativa pag. 27

Organizzazione della comunità educativa pag. 28

Organismi di partecipazione e di governo pag. 29

Organizzazione attività docenti pag. 31

Piano annuale delle attività pag. 32

Visite tecniche cultutrali guidate pag. 36

Risorse pag. 37

Immobili, strutture ed attrezzature pag. 38

Informazioni utili pag. 39

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P .O. F.)

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è la risposta, conforme alle Leggi, che la nostra Scuola offre alla

domanda educativa dei genitori e dei giovani, secondo il proprio Progetto Educativo Nazionale (PEN),

in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del DPR n. 275/1999 (articolo 3)

e della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma 4, lettera a).

Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte, comandate dai criteri che emergono dalla proposta

culturale ed antropologica del Progetto educativo e permette la flessibilità dell’offerta di formazione

centrata sulla domanda dei genitori e degli alunni, nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni

scolastiche, riconosciuta dalla legge (legge n. 59/1997, articolo 21 e relativa normativa di

applicazione).

Organizzazione dell’offerta Formativa

Il Piano della nostra offerta formativa è organizzato in i: profili, percorsi, fattori, risorse e valutazione,

in analogia con la struttura del Progetto educativo.

Importante è anche che tutti i processi siano messi in atto perché come Scuola abbiamo degli utenti che

ci chiedono delle prestazioni e che ci fanno pervenire il loro apprezzamento.

I nostri utenti sono gli studenti, ma anche le famiglie, il territorio, la società, il sistema istituzionale

(Stato – Regione – Provincia - Comuni).

IDENTITÀ DELLA SCUOLA

Presentazione

La Scuola Primaria Parificata "Lucianum" - XXX Distretto Scolastico - è uno degli ambiti della

Fondazione di Religione, (D.P.R. n° 1016 del 30.10.1980), denominata "Lucianum", istituita come

Opera Caritativa - Educativa, rivolta ai fanciulli, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, agli anziani.

Essa ha iniziato i suoi primi passi rivolti all'infanzia con una Scuola Materna (1968), alla quale si

accompagnava (1970) nella continuità, un primo ciclo di Scuola Elementare.

Con D.M. 18548/P del 12.11.2001, la Scuola Elementare ha ottenuto il riconoscimento di “Paritaria” e,

con successivo decreto, lo status di "Parifica".

La Scuola Primaria Paritaria Parificata "Lucianum", forte nel suo cammino formativo - educativo sui

principi sociali e sui valori cristiani, stabilisce un serio rapporto tra l'arte dell'educare e l'arte del vivere,

affinché l'alunno di oggi possa essere il cittadino italiano ed europeo del domani, con competenze e

abilità che gli consentano di partecipare, in modo attivo, al progresso materiale e spirituale della società

democratica e alle sfide culturali ed educative del nostro Paese.

Nell'elaborazione di tale Documento si è tenuto conto dell'identità della Scuola Cattolica intesa come:

luogo di servizio educativo e formativo, ecclesiale e civile;

ambiente comunitario basato sulla promozione della partecipazione;

luogo di educazione integrale della persona considerata nella sua singolarità;

luogo di testimonianza dei Docenti, dei formatori e delle figure educative.

La Scuola ha un proprio “ PROGETTO EDUCATIVO “, con relativa “CARTA DEI SERVIZI” e

“PECUP”.

Inoltre, offre un piano formativo, avvalendosi della collaborazione corresponsabile di laici e delle

Maestre Pie Venerini.

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Attualmente la Fondazione “ Lucianum” offre una grande ricchezza di servizi educativi e pastorali

quali:

la Scuola dell’Infanzia

la Scuola Primaria;

un’Aula Magna polivalente, climatizzata, con 180 posti, preziosa per le manifestazioni culturali e sociali;

la Chiesa pubblica dedicata a Santa Lucia;

la Casa del “Buon Pastore” e della “Sacra Famiglia” in Gambarie d’Aspromonte.

Ubicazione

L’edificio della Scuola Primaria Parificata “Lucianum” , ubicato in Via Giorgio Miceli n° 14, è di

recente costruzione e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti in materia.

L’ambiente, pulito ed accogliente, assicura una permanenza a scuola confortevole per tutti gli Utenti.

La struttura scolastica accoglie, inoltre:

un ampio cortile recintato e attrezzato per le esercitazioni ginnico sportive - ricreative;

un’Aula Magna polivalente, climatizzata, con 180 posti, preziosa per le manifestazioni culturali

e sociali;

aule (3), attigue al cortile della Scuola per le attività di Informatica e laboratorio artistico;

una biblioteca attrezzata di televisore, videoregistratore e videoproiettore per video-proiezioni.

La Segreteria è annessa all’edificio della Scuola.

Classe Numero allievi

1ª: 4

2ª : 25

3ª :20

4ª : 16

5ª : 22

Docenti: 13

Personale ATA: 1

Personale ausiliario: 2

Plesso: 2

Dati aggiornati al 02/09/2013

La domanda formativa

Le famiglie avvertono le difficoltà che provengono dal contesto sociale e chiedono alle istituzioni

concreta collaborazione. In particolare esse domandano alla nostra Scuola:

un ambiente familiare che dia garanzie di assistenza attenta e continua, di disciplina equilibrata,

di sicurezza fisica e morale;

una seria preparazione culturale, caratterizzata da continuità didattica e apertura alle continue

innovazioni;

servizi integrativi, quali l’animazione del tempo libero, aiuto pedagogico e didattico, percorsi di

educazione linguistica, informatica, attività ludiche, artistiche e sportive;

occasioni e itinerari di una seria formazione umana, religiosa e cristiana.

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La nostra Scuola offre ai propri Utenti un servizio educativo completo ed apprezzato

CHE COSA OFFRE LA NOSTRA SCUOLA

Finalità Educative

Tutta la comunità educante, con ruoli diversi, condivide la responsabilità della crescita promozionale

del bambino. I valori evangelici di pace, amore, fratellanza e perdono sono proposti e vissuti in modo

sereno non solo dai docenti, ma anche da tutto il personale.

Sapendo quanto importante e difficile sia il compito educativo, la scuola si preoccupa anche, della

formazione dei genitori, infatti sono organizzati incontri formativi e momenti spirituali da trascorrere

insieme.

In quanto comunità educante, la scuola affianca al compito “dell’ insegnare ad apprendere” quello

“dell’insegnare ad essere”. Per raggiungere tale obiettivo la nostra scuola si propone di:

Cogliere ogni occasione durante l'attività scolastica perché, riflettendo sui comportamenti, si

pervenga alla consapevolezza della necessità delle regole, alla formulazione di norme

concordate, al chiarimento dei diritti e dei doveri di ciascuno.

Aiutare l’alunno a costruire la propria identità attraverso un uso equilibrato e costruttivo sia della

gratificazione sia della disciplina, dimostrando sempre fìducia nelle sue capacità.

Educare l'alunno alla responsabilità, anche attraverso l’individuazione e I’assegnazione di

incarichi riguardanti l’organizzazione della classe, le attività educative e didattiche, il

mantenimento dell'ordine e della pulizia degli ambienti scolastici.

Educare innanzitutto con l'esempio, assumendo, in quanto educatori e adulti, comportamenti di

rispetto, tolleranza, disponibilità e collaborazione.

Attuare interventi adeguati ai diversi contesti valorizzando le risorse culturali, ambientali,

strumentali offerte dalla scuola e dal territorio in sintonia con la domanda delle famiglie e con le

caratteristiche degli alunni.

Operare per la sensibilizzazione dei problemi della salute, dell’igiene, del rispetto

dell’ambiente naturale, degli esseri, della conservazione di strutture di servizi di pubblica utilità,

del comportamento stradale, del risparmio energetico.

Sostenere gli alunni in difficoltà attraverso differenziate occasioni di crescita e la realizzazione

di un ambiente di apprendimento inclusivo, organizzato dai docenti coadiuvati dall’ insegnante

specializzata alle attività di sostegno, in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e

valorizzato.

CURRICOLO DI ISTITUTO

Il CURRICOLO delinea, dalla Scuola dell’Infanzia, passando per la Scuola Primaria e

giungendo infine alla Scuola Secondaria di I grado, un processo unitario, graduale e coerente,

continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento

dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati

attesi.

La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui

sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.

Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed

ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo,

abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti.

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Sulla base delle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di

Istruzione”, i Docenti si sono riuniti in apposite commissioni didattiche, per elaborare il

CURRICOLO VERTICALE delle singole discipline, fissando i traguardi da raggiungere in ogni

annualità e definendo gli specifici contenuti.

COME SI PROCEDE PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO? Partendo quindi dalla Scuola dell’Infanzia e passando alla Scuola Primaria, fino alla Scuola

Secondaria, i Docenti riuniti per aree o ambiti culturali, fisseranno i traguardi per lo sviluppo delle

competenze con gli obiettivi specifici di apprendimento, specificando conoscenze e abilità.

Le competenze culturali vanno ricercate sulle tre “macro-aree” e saranno oggetto di

certificazione:

(area linguistico-artistico-espressiva)

italiano

lingua inglese

musica

arte e immagine

educazione fisica

(area storico-geografica)

storia

geografia

(area matematico-scientifico-tecnologica)

matematica

scienze

tecnologia

Principali traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria

Italiano

L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi

epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro idoneo alla

situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di

studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli

scopi. Legge semplici testi letterari di vario genere, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con

lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di

invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre,

rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).

Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato

argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia

specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge

attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di

cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di

situazioni in cui la lingua si usa.

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Lingue comunitarie: Inglese

L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede

spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce

relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua

straniera.

Individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere

atteggiamenti di rifiuto.

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni

di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).

Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in

scambi di informazioni semplici e di routine.

Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si

riferiscono a bisogni immediati.

Musica

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e

strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche

o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la

voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale; sa apprezzare la valenza

estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e

descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione

essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione,

mediante percorsi interdisciplinari.

Arte e Immagine

L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e

leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali

spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e

rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti

diversificati (grafico-espressivi) pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da

altri paesi diversi dal proprio. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio,

e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.

Educazione Fisica

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la

padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche

attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline

sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

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Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio

corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport

il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto

reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.

Storia

L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti

fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo, per

collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e

individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Sa raccontare i fatti studiati.

Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura).

Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a

usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Riconosce le tracce storiche presenti sul

territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.

Geografia

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici,

punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema

territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di

interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna,

collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di

conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città,

porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare

carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni

geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).

Matematica

L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze

in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano

utili per operare nella realtà. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali

e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti

per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura. Utilizza

rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. Descrive e classifica

figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o

progettati con i suoi compagni. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti

casi possono ammettere più soluzioni. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a

un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a

parole il procedimento seguito. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere

le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli

costruiti con i compagni. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni

iniziando a usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando

una prima quantificazione. Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti,

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qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è

impossibile.

Scienze naturali e sperimentali L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza conoscenza per

un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare

all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue

considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Impara a identificarne anche da solo gli

elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. Si pone

domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai

discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Analizza e racconta in forma chiara ciò che

ha fatto e imparato. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo,

formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali,

misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta

soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello

adeguato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto

ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce

e apprezza il valore. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini

alimentari.

Tecnologia

L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una

semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i

fondamentali principi di sicurezza.

Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e

valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. Esamina oggetti e processi in relazione

all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali.

Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della

storia della umanità, osservando oggetti del passato. È in grado di usare le nuove tecnologie e i

linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e

anche per potenziare le proprie capacità comunicative. Utilizza strumenti informatici e di

comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.

Organizzazione del curricolo

Il curricolo va costruito nella Scuola. Esso organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno

studente compie ed è espressione di libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica ed esplicita

l’identità dell’Istituto.

Va inserito all’interno del POF, con riferimento al profilo dello studente, ai traguardi per lo sviluppo

delle competenze ed agli obiettivi di apprendimento.

Il curricolo si articola attraverso campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia ed attraverso

discipline nella Scuola del Primo Ciclo.

LE DISCIPLINE Italiano

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Lingue Comunitarie

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Musica

Arte e immagine

Educazione Fisica

Tecnologia

Organizzazione del curricolo

Obiettivi di apprendimento

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della Scuola

Primaria. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle

competenze previsti dalle Indicazioni.

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Le competenze europee

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

1. comunicazione nella madrelingua;

2. comunicazione nelle lingue straniere;

3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4. competenza digitale;

5. imparare a imparare;

6. competenze sociali e civiche;

7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8. consapevolezza ed espressione culturale.

Il curricolo verticale

Il curricolo verticale per competenze si inserisce nel contesto dell’autonomia scolastica che presuppone

-apprendimento

a prevalenza dell’aspetto trasmissivo a quello di mediazione culturale

collegialità e la cooperazione

Il curricolo verticale per competenze è conseguenza delle riflessioni degli anni scolastici scorsi:

-culturali del territorio

inuità

LA LOGICA DELLA COMPETENZA ... IL PROFILO FINALE

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la

realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

La logica del curricolo per competenze è il profilo finale: che ragazzo/a dovrà essere?

Definiti i bisogni di apprendimento del discente, dunque, la logica è l’apprendimento integrato per

piani, proseguendo a ritroso.

COS’È LA COMPETENZA?

“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni di apprendimento

nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori

della scuola per risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una

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didattica per competenze. Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei

comportamenti colti promossi nella scuola “ (Giancarlo Cerini)

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la

realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Alla base del concetto di competenza c’è il principio di mobilizzazione e integrazione delle conoscenze

e abilità procedurali con le risorse personali (capacità cognitive, metacognitive,

emotivo/affettive/identitarie, etico/relazionali, senso/motorie/percettive) che un soggetto mette in

campo di fronte a un problema o compito autentico da risolvere.

Il concetto di competenza, quindi, si coniuga con un modello di insegnamento/apprendimento che

mette in gioco il ruolo dei processi di elaborazione personale delle conoscenze, attraverso problemi che

suscitino forte interesse da parte dell’allievo e per la cui risoluzione, i contenuti disciplinari, considerati

in forma integrata, devono costituire risorse fondamentali .

Architettura delle indicazioni per il curricolo

METODI E STRATEGIE

La nostra Scuola mantiene la scelta dell’insegnante prevalente, importante punto di riferimento

affettivo per il bambino, che lavora in sinergia con gli insegnanti specialisti.

Tutti gli Insegnanti considerano ogni bambino come persona unica e irripetibile e lo guidano nel

percorso di crescita e di apprendimento con passione e professionalità.

Le ore curricolari sono affiancate da proposte didattiche interdisciplinari che vedono la collaborazione

di tutti gli insegnanti del Consiglio di classe.

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Grazie al contributo degli specialisti, il bambino viene aiutato sia nello sviluppo cognitivo sia nella

crescita globale della persona, anche nei suoi aspetti artistico-creativi e motori. Gli insegnamenti della

lingua straniera e dell’informatica sono inseriti sin dalla prima classe.

La scuola cercherà di raggiungere gli obiettivi educativi prefissati in maniera armonica e consone alle

esigenze che gli alunni presenteranno, servendosi delle seguenti metodologie:

• lezioni collettive a livello di classe

• attività di gruppo

• lavoro individualizzato

• uso degli strumenti audio e video e informatici ( Lim) per l'integrazione didattica

• uso di strumenti e sussidi didattici personali e della scuola

• organizzazione di gite scolastiche e visite guidate

• attività di teatro e drammatizzazione.

Oltre alle suddette attività, la nostra Scuola prevede due rientri pomeridiani obbligatori per le classi II-

III-IV e V ed uno facoltativo aperto a tutti.

Attività laboratoriali obbligatorie:

Corso di potenziamento(Italiano e Matematica)

Corso sulla Comunicazione

Corso di Approfondimento Matematico(Alessandro) Tali attività si caratterizzano per la loro sintonia con l’offerta curricolare, pur non aggiungendo

elementi essenziali alla proposta didattica. Gli approfondimenti sono quindi legati al percorso

comune delle classi e si diversificano mirando a consolidare conoscenze già affrontate nel lavoro

scolastico

Attività laboratoriali facoltative:

Corso di pianoforte

Corso di chitarra

Corso di violino

Corso di Inglese con Insegnante di madrelingua

Corso sul recupero dei materiali e sul loro riutilizzo artistico

Per tutti gli alunni viene offerto un servizio di assistenza dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore

14:00, ed il sabato dalle ore 12:00 alle ore 14:00 gestito dalla Cooperativa “Verdidee-ONLUS”.

È, inoltre, previsto un servizio mensa facoltativo nei giorni dei rientri pomeridiani.

Progetto di sperimentazione logico-matematico Il progetto di logica-matematica tenuto dal prof. Alessandro Sarritzusi propone di rafforzare e

migliorare l’apprendimento dei concetti fondamentali della matematica e stimolare quel processo

ipotetico-deduttivo che sta alla base delle scoperte e dei principi cardini della scienza. Il concetto di

matematica è visto da una prospettiva più ampia, non come saper far di conto, quindi migliorare le

tecniche di calcolo, ma saper ragionare, saper fare ipotesi e da queste dedurre qualcosa, costruendo

teorie che danno vita ad oggetti sia concreti che mentali. Durante le lezioni si abbandona il concetto

classico di contratto didattico, più precisamente di situazione didattica, compito che viene assolto

dall’insegnante prevalente, dando spazio a delle lezioni in situazione a-didattica. La Situazione a-

didattica è una situazione che l’insegnante crea tenendo conto dello stato cognitivo dei suoi allievi,

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delle esigenze del programma, della trasposizione, dell’ambiente; egli la propone in maniera indiretta o,

meglio, se possibile, non la propone affatto, ma fa sì che sia necessario entrarvi.

Allo studente viene devoluto un incarico, proposta una situazione problematica: l’allievo sa che “il

problema è stato scelto per fargli acquisire una nuova conoscenza ma deve sapere che questa

conoscenza è interamente giustificata dalla logica interna della situazione e che può costruire senza far

appello a delle ragioni didattiche.”

In una situazione a-didattica i poli attivi sono l’alunno ed il sapere. Non ci sono obblighi didattici, ma è

la situazione che suggerisce delle esigenze a cui gli allievi danno risposte. Se tale attività non riesce al

primo tentativo, si innesca tra gli allievi una discussione nel tentativo di arrivare ad un accordo, ed è

proprio da tale attività che viene prodotta conoscenza, ma senza che tale produzione sia stata richiesta

dall’insegnante: è l’allievo che produce conoscenza. Ciò presuppone che da parte dell’allievo si sia

raggiunta la devoluzione, cioè l’allievo si interessi personalmente del problema e della risoluzione di

quanto gli è stato proposto.

Nel rapporto insegnante-allievo che è talvolta riassunto nel verbo “animare” (termine che si collega

alla motivazione, all’interesse), si possono rintracciare i seguenti due concetti:

- la devoluzione che rappresenta l’azione dell’insegnante verso l’allievo, che lo spinge ad implicarsi nel

progetto didattico che lo riguarda; è quindi il processo o l’attività di responsabilizzazione attraverso i

quali l’insegnante ottiene che lo studente impegni la sua personale responsabilità in un’attività

cognitiva che diventa allora attività cognitiva dell’allievo;

- l’implicazione che rappresenta l’azione dell’allievo su se stesso: l’allievo accetta la devoluzione,

accetta cioè di farsi carico personale della costruzione della propria conoscenza.

“Animare” può quindi essere interpretato come spingere all’implicazione personale, favorendo la

devoluzione.

L’attenzione ricadrà sul momento allievo-sapere che è caratterizzato dal verbo “apprendere”;

quest’ultimo sarà verificato in tutte le sue tipologie, ossia:

- Concettuale

- Algoritmico (es. sapere eseguire operazioni o sequenze composte di atti elementari)

- Strategico (es. risoluzione dei problemi)

- Comunicativo (es. argomentazione, validazione, dimostrazione etc.)

- Della gestione dei diversi registri semiotici

Il laboratorio sarà di dieci ore settimanili, in orario antimeridiano, così suddivise:

Prima elementare 1 ora

Seconda elementare 1 ora

Terza elementare 2 ore

Quarta elementare 3 ore

Quinta elementare 3 ore

Per le classi Quarta e Quinta il laboratorio si estenderà anche alla Fisica, toccando alcuni dei concetti

principali come la Termologia, l’Elettromagnetismo, la Dinamica e le varie forme di energia (cinetica,

potenziale, etc…). Si cureranno anche due aspetti di matematica applicata, ossia, la matematica

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finanziaria e la statistica; gli studenti saranno attivamente impegnati nel portare avanti un’indagine

statistica in tutte le sue fasi, dalla scelta del campione statistico, alla rilevazione dei dati, alla

tabulazione e infine nella costruzione dei grafici mediante excel o altri software. Per quanto riguarda la

matematica finanziaria si prevedono problemi concreti su percentuali ed interessi.

UNA SCUOLA INCLUSIVA

Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare!

La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un

reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il

piccolo triangolo che sa fare solo “tin-tin” o lo scacciapensieri che fa soltanto “bloing-bloing” la

cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo

triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo

conferisce all’insieme. Siccome il piacere dell’armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo

triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la

stessa musica”

Daniel Pennac “ Diario di scuola ”

La scuola si pone come compito essenziale, in conformità con la Direttiva Ministeriale 27 Dicembre

2012, l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali , in quanto reale concretizzazione di un

limpido valore sociale e applicazione di una precisa norma costituzionale in ordine al fondamentale

principio di uguaglianza.

Il nostro contesto scolastico attraverso differenziate occasioni di crescita e la realizzazione di un

ambiente di apprendimento inclusivo, è organizzato dagli insegnati in modo che ogni bambino si senta

riconosciuto, sostenuto e valorizzato; poiché tutti possano saper coniugare il senso dell’incompiutezza

con la tensione verso la propria riuscita.

Al fine di rendere effettivi gli articoli 3 e 33 della costituzione la scuola garantisce a tutti gli alunni

occasioni di apprendimento e partecipazione, al di là delle condizioni personali. Un approccio che non

parte dalle difficoltà di qualcuno, ma dal diritto di tutti di realizzare il proprio massimo potenziale.

Tale processo di inclusione, assicura agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e alle loro famiglie

interventi sempre più efficaci volti a sviluppare le potenzialità individuali del soggetto.

Una scuola che persegue i principi di inclusione è una scuola migliore per tutti, poiché determina forme

più avanzate di crescita culturale e personale non solo degli alunni con disabilità e difficoltà di

apprendimento, ma di tutti i soggetti.

La scuola si propone perciò non solo come luogo di apprendimento, ma anche come COMUNITA’

EDUCANTE in cui ogni membro interagisce, secondo i propri compiti, le proprie capacità e le proprie

responsabilità, per ottenere il successo educativo e formativo degli alunni; è in questo clima di

corresponsabilità che si snoda il nostro processo inclusivo.

In linea con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 contenente “ Strumenti d’intervento per gli

alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” la scuola

progetta la propria azione educativo - didattica ponendo grande attenzione alle difficoltà che possono

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ostacolare o ritardare il processo di insegnamento-apprendimento: quest’area dello svantaggio

scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata, dalla circolare stessa come area dei

Bisogni Educativi Speciali.

Attraverso metodologie calibrate sulle reali esigenze degli alunni, l’uso di materiali didattici specifici e

un clima accogliente che è alla base di ogni processo formativo ed educativo, la scuola mira a

promuovere l’autonomia personale, l’acquisizione delle competenze e delle abilità espressive,

comunicative e logiche, tenendo presenti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine previste dalle

Indicazioni Nazionali e le specifiche e personali necessità degli alunni .

Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per

tutta la scuola, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento

per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione, coerenti con quanto definito, necessari a

sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più

opportuni provvedimenti compensativi e dispensativi:

gli strumenti compensativi: tutti gli strumenti didattici e tecnologici che sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di

vista cognitivo;

le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo di non svolgere alcune

prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano

l’apprendimento.

La personalizzazione del processo educativo va, quindi, da semplici interventi di recupero e

integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di un Piano Educativo Personalizzato, per i

soggetti tutelati dalla L. 104/92, che si fonda sulla condivisione delle abilità possedute dall’alunno in

difficoltà e gli obiettivi propri della programmazione di classe.

Come previsto dalla normativa nazionale, l’azione didattica ed educativa si realizza in un clima di

condivisione degli aspetti progettuali, che coinvolgono insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e

famiglie.

I docenti referenti, gli insegnanti di classe, l’insegnante di sostegno e gli operatori ASL collaborano e

predispongono un Piano Educativo Individualizzato (PEI) sulla base delle indicazioni fornite dalla

diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale.

Il P.E.I. si articola in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di

apprendimento. Valuta con particolare attenzione i livelli di partenza dell’alunno in situazione di

disabilità e individua traguardi progressivi orientati, da verificare durante l’anno.

Al fine di garantire a tutti i bambini iscritti al nostro Istituto, un reale processo inclusivo, la scuola

mira ad “insegnare ad apprendere” in una speciale normalità attraverso un'unica modalità di gestione

del processo di integrazione che persegue i seguenti obiettivi :

integrazione e tutela degli alunni disabili;

superamento delle difficoltà di relazione;

integrazione e valorizzazione delle diversità attraverso interventi formativi personalizzati;

sviluppare processi educativi integrati nell’ambito della scuola e delle relazioni sociali;

promuovere condizioni di autonomia e partecipazione dell’alunno disabile alla vita sociale;

curare la crescita personale sociale dell’alunno predisponendo percorsi volti a sviluppare il

senso di autoefficacia e sentimenti di autostima;

favorire la partecipazione dell’allievo disabile alle attività del gruppo classe e a tutte le attività

della scuola;

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instaurare un dialogo continuativo con le famiglie per coordinare gli interventi educativi e i

processi di crescita globale.

CRITERI DI VALUTAZIONE D’ISTITUTO

Il quadro normativo "La valutazione scolastica ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento scolastico e

il rendimento complessivo degli alunni. Le verifiche intermedie, periodiche e finali sul rendimento

scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal P.O.F. definito dalle

istituzioni scolastiche. Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, definisce modalità

e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio

della liberta di insegnamento. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un'informazione

tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi

momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di

privacy, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.

Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento degli alunni è espressa, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11,

comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 della

legge 169/2008:

a. nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,

attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel

documento di valutazione; ...

La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno

scolastico.

Riferimenti normativi: art. 8, comma 1, e art. 11, comma 2, del Decreto legislativo n. 59 del 2004 e

successive modificazioni; art. 2 della legge 169/2008.

Valutazione Religione Cattolica I Docenti incaricati dell'insegnamento della Religione Cattolica fanno parte della componente docente

negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti, ma partecipano alle valutazioni

periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della Religione Cattolica.

La valutazione è, in ogni modo, espressa senza attribuzione di voto numerico.

Riferimenti normativi: Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, articolo 309; Decreto del Presidente

della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 4.

Scrutini finali e pagelle

Nell'ambito dello scrutinio finale, è decisa l'ammissione di ogni singolo alunno alla classe successiva

o, eventualmente, la sospensione del giudizio o la non ammissione. Sono ammessi alla classe

successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non

inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione

finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico.

Riferimenti normativi: Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma

8; Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, articolo 193, comma 1, secondo periodo." (da Ufficio

Relazioni con il Pubblico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca -

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http://www.istruzione.it/urp/index.html)

Il Regolamento Sulla Valutazione (D.P.R. n. 122/2009) afferma la valenza formativa della valutazione,

atta a sollecitare e favorire negli alunni l’autovalutazione, l’acquisizione di conoscenze ed il successo

formativo.

Il primo articolo del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 riafferma alcuni princìpi che costituiscono il

fondamento dell’attività valutativa della Scuola, facendo riferimento all’autonomia individuale e

collegiale dei docenti ed all’autonomia didattica delle scuole come base e condizione dell’attività

valutativa, la quale ha per oggetto “il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento

scolastico complessivo degli alunni”.

Il Regolamento è stato emanato in seguito a quanto prescritto dalla legge n. 169/2008, che con gli

articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni cambiamenti di rilievo alla valutazione del comportamento e degli

apprendimenti degli studenti, e che all’art. 3, comma 5, prevedeva l’emanazione di un testo che

coordinasse le norme vigenti nel settore della valutazione, stabilendo eventuali ulteriori modalità

applicative dello stesso articolo 3.

Gli Insegnanti della classe e l'Insegnante di sostegno che segue l’alunno disabile esprimeranno un

unico voto o giudizio valutativo.

Per l’insegnamento della Religione Cattolica la valutazione continua ad essere effettuata con la

"speciale nota" redatta dalla relativa Docente, senza attribuzione di voto numerico.

Il personale non titolare della classe, che abbia svolto "attività o insegnamenti per l’ampliamento e il

potenziamento dell’offerta formativa...fornisce preventivamente ai Docenti della classe elementi

conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno" (art. 2, c.5 e art. 4, c.1).

"Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere

l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione" (comma

1 bis l’art. 3 della legge n. 169/2008, richiamato dall’art. 2, c. 6 del D.P.R. n. 122/2009).

Il Regolamento non prevede che, per essere ammessi alla classe successiva della Scuola Primaria,

occorra avere la sufficienza in tutte le discipline, quindi anche con voti inferiori al "6" l’alunno può

essere ammesso alla classe successiva. In questa eventualità la Scuola allegherà alla scheda di

valutazione una lettera alla famiglia in cui si chiariranno le difficoltà dell’alunno e le motivazioni alla

base della decisione.

Nello stesso art. 2, c. 6, del Regolamento, si stabilisce che lo scrutinio finale venga "presieduto dal

Dirigente Scolastico o da un suo delegato".

Il comma 8 stabilisce che il comportamento debba essere valutato "attraverso un giudizio, formulato

secondo le modalità deliberate dal Collegio dei Docenti, riportato nel documento di valutazione".

A conclusione della Scuola Primaria, "le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate"

(art. 8, c. 1).

La valutazione non è solo controllo degli apprendimenti, è parte integrante della programmazione,

come verifica dell'intervento didattico per operare con flessibilità sul progetto educativo.

La valutazione accompagna i processi d'insegnamento/apprendimento e consente un costante

adeguamento della programmazione didattica perché permette ai docenti di personalizzare il percorso

formativo di ciascun alunno, predisponendo collegialmente percorsi individualizzati.

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è perchè...

La v

alu

tazio

ne

formativa permette all'insegnante di progettare nuovi interventi didattici per

conseguire un miglior successo formativo

orientativa fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni sul

processo di apprendimento

trasparente vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori ed

alunni

collegiale richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative

individualizzata rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento

dinamica prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di

arrivo

globale prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni

La valutazione formativa ha funzione di:

rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;

diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;

prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo.

Fissati gli obiettivi, riguardo alla situazione di partenza, in acquisizioni, conoscenze, comportamenti

che gli alunni devono assumere, al termine di ogni attività occorrerà verificare se tali obiettivi sono

stati raggiunti e, in conformità a ciò, si programmerà il futuro lavoro.

La verifica della situazione di partenza è il momento fondamentale dell’iter valutativo e costituisce la

base per la programmazione di classe e per l’individualizzazione degli interventi compensativi e di

potenziamento.

A tal proposito, la Scuola Primaria Paritaria "Lucianum" mette il proprio Organico a disposizione

dell'utenza, anche in orario pomeridiano, affinché intervenga col potenziamento nei casi in cui se ne

ravvisi la necessità.

Tenendo presenti le “Indicazioni per il curricolo”, all'interno del nostro Istituto è stato elaborato un

curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria dove sono elencati gli obiettivi

di apprendimento disciplinari/interdisciplinari, trasversali. A questi si fa riferimento per la stesura della progettazione annuale e per la valutazione dei processi di apprendimento degli alunni della Scuola

Primaria.

In coerenza con le Raccomandazioni del Parlamento Europeo sulle Competenze chiave

dell’Apprendimento Permanente (18/12/2006), con le Indicazioni Nazionali (2007) e con le linee

dell’INVALSI, il nostro Istituto Scolastico Paritario Parificato "Lucianum" attiverà un percorso di

studio sulle competenze e sulla loro valutazione, in continuità con l’ordine di scuola successivo.

Le classi "Seconda" e "Quinta" della Scuola Primaria ogni anno vengono valutate dall’Istituto

Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione, attraverso la

somministrazione delle Prove INVALSI.

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La valutazione si snoda attraverso diverse fasi che si intrecciano e interagiscono tra loro:

la progressione: è il momento dell’accompagnamento verso la crescita intellettuale;

la metodicità: permette la continua regolazione dei processi di insegnamento/apprendimento

consentendo nel contempo un bilancio oggettivo sulle azioni poste in essere;

l’autovalutazione : è la consapevolezza critica dell’alunno del proprio iter scolastico e del

proprio percorso di crescita (autovalutazione).

Gli alunni con cittadinanza non italiana sono valutati allo stesso modo di quelli italiani (art. 3 comma 9

del Regolamento) quando avranno acquisito una buona conoscenza della lingua italiana, che permetta

loro di comprendere, argomentare, riflettere ed esprimere il proprio pensiero in modo autonomo su ogni

disciplina.

Per gli alunni appena giunti in Italia, si attivano corsi di sostegno linguistico ed attività di animazione.

La valutazione si baserà, pertanto, sull’impegno e sull’interesse che dimostreranno nel processo

d'inserimento e di apprendimento.

Per gli alunni con disabilità certificata, la valutazione sarà riferita a "comportamento, discipline ed

attività" sulla base del PEI (art. 9 del Regolamento).

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Per gli alunni con D.S.A. certificato la valutazione tiene conto delle situazioni soggettive (art. 10 del

Regolamento). Nello svolgimento dell’attività didattica sono adottati gli strumenti metodologici e

didattici compensativi e dispensativi descritti nel Piano Didattico Personalizzato.

Valutazione nella Scuola dell’Infanzia Al termine della Scuola dell’Infanzia ai genitori verrà consegnato il dossier di ogni alunno che

racchiude i momenti salienti della sua esperienza scolastica. La raccolta dei lavori, organizzato dagli

Insegnanti secondo criteri stabiliti nell’ambito delle singole sezioni, rende visibile, lasciandone traccia,

i percorsi di apprendimento individuali e collettivi.

VERIFICA

MO

DA

LIT

À colloqui, conversazioni guidate in classe

ST

RU

ME

NT

I prove d'ingresso

prove oggettive (questionari, esercizi vari) produzioni scritte ed orali degli alunni

prove graduate e sostitutive per gli alunni in

difficoltà prove oggettive (test, questionari, tabelle)

osservazioni dirette e sistematiche nei vari

momenti e contesti scolastici osservazioni per gli obiettivi non cognitivi

La Valutazione Curricolare è attuata dai singoli docenti per le discipline di competenza. È di tipo

formativo e sommativo perché si applica periodicamente, durante ed al termine dell'azione didattica,

ma anche a cadenza bimestrale, viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla

fine del primo quadrimestre ed al termine dell’anno scolastico (espressa con voti in decimi, riportati

anche in lettere) utilizza schede di rilevazione, elenchi di descrittori di qualità e si conclude con una

relazione di sintesi al Collegio dei Docenti sullo sviluppo delle attività, sui risultati ottenuti, sui

problemi emersi, sugli aggiustamenti da adottare in rapporto alle finalità da perseguire.

Si manifesta attraverso l’osservazione del comportamento apprenditivo degli alunni, attraverso lezioni

interattive, prove oggettive grafiche e pratiche, interrogazioni orali e questionari scritti, prove

individuali e di gruppo.

La valutazione curricolare è attuata collegialmente dal "team Docenti" della classe di pertinenza (art. 2,

c. 1) al termine delle attività didattiche in sede di valutazione del P.O.F., le delibere vengono assunte a

maggioranza, se necessario.

La valutazione della progettazione extracurricolare è portata a termine dal Collegio dei Docenti insieme

ai Docenti esperti curatori del progetto.

Il Collegio dei Docenti valuta se l’organizzazione didattica e la sua efficacia, l’utilizzazione di spazi,

arredi, tempi, risorse umane e materiali, siano funzionali al P.O.F.

Il CdD ha redatto il seguente documento, dove sono chiariti i descrittori riferiti ai voti in decimi

attribuibili alle diverse prove e discipline.

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VOTO Esiti delle prove di verifica Documento di valutazione

1 – 2 – 3 prova consegnata in bianco

Esiti delle prove di verifica uniti alle

osservazioni riguardanti l'impegno,

la partecipazione ed il

comportamento tenuto dal discente

durante le ore di quella determinata

disciplina.

4 obiettivo non raggiunto

5 obiettivo parzialmente raggiunto

6 obiettivo raggiunto in modo essenziale

7 obiettivo raggiunto in modo discreto

8 obiettivo raggiunto in modo completo

9 obiettivo raggiunto con sicurezza e precisione

10 obiettivo raggiunto con piena competenza

Criteri generali di valutazione degli alunni

Voto Livello

Significato

certificato della

valutazione

Livello di comportamento cognitivi

4 Gravemente

insufficiente

Nessuna o

scarsissima

conoscenza degli

argomenti proposti.

- Non riesce ad applicare le sue conoscenze;

- non riesce a comprendere quanto proposto.

5 Insufficiente

Conoscenze

incomplete,

frammentarie.

- Riesce ad applicare le conoscenze in compiti

semplici commettendo errori anche gravi;

- Comprensione non globale ma settoriale di

quanto proposto.

6 Sufficiente

Conoscenze

superficiali e non del

tutto complete.

- Commette qualche errore applicando le proprie

conoscenze in compiti semplici;

- Non è in grado di individuare autonomamente

la soluzione di proposte complesse;

- Non coglie tutti i livelli della proposta.

7 Buono

Il livello di

acquisizione delle

conoscenze

complessivo è

buono.

- Applica ciò che conosce nell’esecuzione di

compiti semplici in modo sostanzialmente

corretto;

- E’ incerto nella soluzione di problemi

complessi;

- Comprende globalmente quanto proposto.

8 Distinto

Il livello di

acquisizione delle

conoscenze è

completo ed

approfondito solo in

alcuni aspetti.

- Applica le conoscenze in modo sostanzialmente

corretto.

- Si orienta nella soluzione di problemi

complessi.

- Comprende tutti i livelli di quanto proposto, se

guidato.

9 Ottimo

Acquisizione

completa delle

conoscenze.

- Applica le conoscenze in modo corretto;

- Si orienta nella soluzione di problemi

complessi;

- Comprende autonomamente tutti i livelli della proposta.

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10 Eccellente

Acquisizione

completa delle

conoscenze,

elaborate ed

utilizzate secondo

uno stile personale.

- Applica le conoscenze in modo corretto;

- Sa risolvere problemi complessi;

- comprende tutti i livelli della proposta e sa

coglierne anche la valenza simbolica.

Contribuiscono anche alla valutazione:

la costanza nell’impegno lavorativo (discriminante per determinare l’eccellenza del voto);

la progressione dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza (discriminante rispetto ad una

concezione di voto formalmente rigida);

il curriculum (la valutazione finale degli anni scolastici precedenti che soprattutto nelle ultime

classi deve premiare la capacità di progressione degli alunni che hanno iniziato con deficit e la

costanza di quanti invece provengono da iter sereni e positivi);

la situazione personale (difficoltà di salute, familiari e relazionali) per evitare di fare “parti uguali

tra diseguali” (don Milani), o meglio chiedersi se l’alunno ha avuto tutti gli elementi potenziali per

realizzare al meglio il suo percorso.

Valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica

La valutazione è espressa in giudizio sintetico secondo i seguenti parametri:

Ottimo

L’alunno ha raggiunto un ottimo livello di acquisizione negli obiettivi programmati.

Ha acquisito in modo completo e approfondito le conoscenze del cristianesimo e i suoi

principi fondamentali.

Distinto

L’alunno ha raggiunto un notevole livello di acquisizione negli obiettivi programmati.

Ha acquisito in modo completo le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi

fondamentali.

Buono

L’alunno ha raggiunto un buon livello di acquisizione negli obiettivi programmati.

Ha acquisito in modo adeguato le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi

fondamentali.

Discreto

L’alunno ha raggiunto un discreto livello di acquisizione negli obiettivi programmati.

Ha acquisito in modo poco adeguato le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi

fondamentali.

Sufficiente

L’alunno ha raggiunto un essenziale livello di acquisizione negli obiettivi

programmati.

Ha acquisito in modo parziale le conoscenze del cristianesimo e i suoi principi

fondamentali.

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Voto di condotta Il voto di condotta viene assegnato in forma collegiale ed esprime, oltre al comportamento, anche i

seguenti livelli:

costanza nel lavoro personale in classe ed a casa;

puntualità nell’orario d'ingresso e presenza a scuola;

ordine nell’abbigliamento e nella gestione degli spazi personali e comuni;

rispetto verso i pari;

relazioni rispettose con tutto il personale della Scuola.

La valutazione del comportamento è espressa in giudizio sintetico.

Valutazione del comportamento

Ottimo

Stabilisce rapporti costruttivi e stimolanti con compagni ed insegnanti ed è sempre

spontaneamente disponibile alla collaborazione. Rispetta le regole di comportamento e

mantiene sempre un atteggiamento corretto e adeguato alle richieste scolastiche. Evidenzia

notevole interesse e curiosità per le proposte didattiche, attenzione costante e spiccato

senso di responsabilità nello svolgimento del lavoro assegnato.

Distinto

Stabilisce rapporti sereni e positivi con compagni ed insegnanti ed è disponibile alla

collaborazione. Rispetta le regole di comportamento e mantiene generalmente un

atteggiamento corretto e adeguato alle richieste scolastiche. Evidenzia interesse e curiosità

per le proposte didattiche, attenzione e senso di responsabilità nello svolgimento del

lavoro assegnato.

Buono

Tende a stabilire rapporti positivi all’interno del gruppo e con le insegnanti. Riconosce ed

accetta la necessità di regole di comportamento ma non sempre le rispetta. L’interesse e la

curiosità per le proposte didattiche sono discontinui; anche l’attenzione e il senso di

responsabilità non sempre sono adeguati alle richieste scolastiche.

Discreto

Non sempre riesce a instaurare e mantenere rapporti positivi con i compagni e con le

insegnanti. Spesso non rispetta le regole di comportamento e per questo ha bisogno di

essere richiamato ad un maggior autocontrollo. Frequentemente va sollecitato ad un

maggior impegno e concentrazione nello svolgimento del lavoro assegnato.

Sufficiente

Ha difficoltà a relazionarsi serenamente con i coetanei e con gli adulti. Raramente rispetta

le regole necessarie alla vita scolastica e il suo comportamento è spesso tale da disturbare

lo svolgimento delle lezioni. L’impegno e la concentrazione non sono quasi mai adeguati

alle richieste.

Piani di Studio Personalizzati Nella stesura delle Programmazioni mensili, i docenti dell’Equipe Pedagogica terranno conto delle

differenziazioni che si rendessero opportune per singoli Alunni,dando origine al Piano di Studio

Personalizzato.

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LA PROGETTAZIONE FORMATIVA

Come si realizza la progettazione formativa Questa è la nostra PROGETTAZIONE didattica,organizzativa:

COLLEGIO DOCENTI: attua la programmazione educativa, didattica, integrativa, aggiuntiva.

COMMISSIONI:costituite “ad hoc” all’interno del collegio docenti, procedono ad elaborare progetti specifici tutte le volte che ve ne sia la necessità.

EQUIPE PEDAGOGICA (INSEGNANTI CHE OPERANO NELLA CLASSE): formula ed attua la programmazione di classe a livello didattico ed educativo, affinché ogni alunno

raggiunga il profilo culturale ed educativo adeguato alla scuola primaria(PECUP).adeguato alla

scuola primaria ( PECUP).

SINGOLO DOCENTE: progetta ed attua l’attività didattica ordinaria ed integrativa.

La programmazione delle attività didattiche ed educative viene articolata in Programmazioni mensili

disciplinari. Esse possono essere disciplinari o pluridisciplinari. Una tale strutturazione permette di

fare il punto periodicamente sulla situazione della classe; di rendere possibile la scelta delle Unità

Didattiche più adatte alla tipologia degli Alunni, di graduarle in modo da passare da compiti semplici a

compiti più complessi; di sostituirle o modificarle a seconda delle necessità e del grado di efficacia

ottenuto.

In ogni progetto didattico di Unità Didattica vengono indicate:

tipologia;

tematiche;

discipline coinvolte;

destinatari;

periodo;

tempo;

prerequisiti (cognitivi e metacognitivi);

tipologie di attività previste;

modalità operative.

I FATTORI

La nostra Scuola progetta e realizza l’azione formativa mediante alcuni fattori che ne esprimono

l’identità e tendono a realizzare :

uno specifico modello comunitario di educazione;

processi di insegnamento e di apprendimento di qualità, con caratteristiche legate alla nostra

tradizione educativa;

un ambiente scolastico culturalmente ed educativamente religioso.

Scuola Primaria

Fattore essenziale di realizzazione del processo di formazione è la Comunità Educativa di cui

analizziamo brevemente caratteristiche, funzioni e organismi di partecipazione.

LA COMUNITA’ EDUCATIVA

Tutti coloro che partecipano alla vita della nostra scuola costituiscono la Comunità Educativa.

Religiosi, laici, genitori e giovani, uniti da un patto educativo che li vede impegnati nel comune

processo di formazione, ne fanno parte a diverso titolo, con pari dignità secondo la vocazione propria di

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ognuno. Nella Comunità Educativa si esercitano ruoli e si dispiegano competenze per il servizio dei

giovani .

Le attività e la rete dei rapporti interpersonali creano un’esperienza intensa di comunicazione e il clima

di famiglia indispensabile ad un ambiente formativo.

La Comunità Educativa è:

• Soggetto ecclesiale

• Soggetto civile

• Soggetto dell’educazione

La Comunità educativa mediante i vari organismi di partecipazione e governo si propone di:

a) individuare problemi, analizzare situazioni, identificare mete da raggiungere e criteri di azione;

b) verificare periodicamente la validità delle programmazioni in riferimento agli obiettivi, ai contenuti

e alle metodologie adottate;

c) fare esperienza di preventività educativa, non solo per aiutare il giovane ad evitare esperienze

negative, ma anche per renderlo capace di prevenire gli effetti dell’emarginazione e dei vari tipi di

povertà.

LE COMPONENTI DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA

Le Maestre Pie Venerini

Fanno parte integrante della Comunità educativa le Maestre Pie Venerini, inserite lo scorso anno

nella Scuola e nella Comunità Parrocchiale

Il personale laico

Molti laici vivono in piena solidarietà con lo spirito e le finalità della Fondazione “Lucianum”. Con

diversità di ruoli e di rapporti con la Scuola, essi ricoprono diverse Responsabilità di animazione,

organizzazione e collaborazione operativa.

Per le finalità peculiari del presente documento, parliamo qui dei Docenti.

I Docenti

I Docenti sono persone disponibili a stare con i bambini e capaci di farsi carico dei loro problemi.

Essi inoltre:

a) si impegnano a svolgere la propria missione nella Scuola, in coerenza con il Progetto educativo,

attraverso scelte attente e ponderate che esigono equilibrio, serietà e tenore di vita consono con

l’impegno educativo, partecipazione attiva agli incontri di programmazione e di verifica, apertura agli

interessi culturali scolastici e disponibilità all’aggiornamento;

b) esercitano la libertà di insegnamento, soprattutto nell’elaborazione educativa didattica della cultura e

nella programmazione.

I Genitori

Ai Genitori, quali primi responsabili della crescita dei figli, compete in particolare:

a) dialogare con gli educatori per acquisire competenze educative più adeguate;

b) partecipare personalmente, anche tramite gli organi collegiali, alla vita della Scuola e di impegno

nelle attività di tempo libero;

c) offrire le proprie competenze professionali per un servizio che qualifichi maggiormente la Scuola e

le attività integrative;

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d) impegnarsi sul piano politico a promuovere l’approvazione di quelle leggi che, nel riconoscimento

dei diritti-doveri dei singoli cittadini, assicurino a tutti la possibilità di scegliere la Scuola che

desiderano, in coerenza con i propri principi educativi.

Gli Alunni

Gli Alunni si impegnano a:

a) partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, proporzionato alla loro

età, ai processi di insegnamento e di apprendimento, nel rispetto dei diritti-doveri di libertà di

apprendimento e di insegnamento e dei valori sottesi alla libertà di ricerca;

b) acquisire coscienza di essere protagonisti primari del proprio cammino formativo, da percorrere con

continuità e con costanti atteggiamenti di flessibilità e ricerca, anche in relazione al rapido evolversi del

contesto socio - culturale;

c) essere disponibili a collaborare all’elaborazione, realizzazione e verifica del progetto educativo;

d) rendere gradualmente più autentiche le motivazioni di scelta della scuola cattolica;

e) acquisire la capacità di attenzione agli altri, di collaborazione costruttiva, di elaborazione logica e

critica del pensiero, di comunicazione autentica attraverso diversi linguaggi;

g) partecipare a gruppi di interesse sportivo, culturale, artistico, dando il proprio contributo di creatività

e fantasia.

ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA

REGOLAMENTI

La Scuola ha:

un Regolamento interno della Scuola;

un Regolamento interno dell’Attività Scolastica;

Un Regolamento della Commissione per la Formazione;

Una Carta dei Servizi;

Un PECUP

nei quali sono descritti e disciplinati i comportamenti che le varie componenti devono assicurare.

Essi sono depositati presso la Segreteria o possono essere consultati nel sito internet della Fondazione

all’indirizzo http://lucianum.altervista.org., nella sezione Scuola.

TEAM DIRETTIVO

IL GESTORE

E’ il primo responsabile ed animatore della Comunità Educativa della pedagogia cristiana. Esso:

mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo religioso tra i Docenti, i Genitori e gli allievi;

promuove l’accordo, la collaborazione e la corresponsabilità fra le varie componenti della

Comunità Educativa;

è il garante delle finalità educative della Fondazione “Lucianum” nei riguardi della comunità

ecclesiale e della società civile;

mantiene i rapporti con la Chiesa locale;

cura la formazione spirituale dei Docenti e dei Genitori;

cura il dialogo e la collaborazione con la Fiduciaria e i Docenti;

anima la comunità scolastica ed è responsabile dell’attuazione e della verifica del Progetto

Educativo;

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cura la programmazione educativo - didattica collegiale, con particolare attenzione all’impegno

professionale, all’aggiornamento e alla formazione dei Docenti;

cura gli aspetti amministrativi e fiscali della gestione della Scuola, nel quadro globale del

progetto educativo e delle sue finalità;

fa parte di diritto del Consiglio d’Istituto;

ha facoltà di partecipare al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Interclasse;

segue da vicino lo sviluppo dei programmi e dei progetti, l’orientamento

scolastico e la comunicazione tra Scuola e Famiglia;

vigila sull’intero andamento disciplinare e presiede i relativi Consigli.

Per quanto riguarda alcune mansioni specifiche del Dirigente Scolastico, si rimanda alla legislazione

vigente.

IL COORDINATORE DI CLASSE

E’ un Docente - incaricato dal Dirigente Scolastico – che:

segue con particolare attenzione l’andamento di un gruppo-classe coordinandone la

programmazione didattico - educativa;

facilita la comunicazione tra i colleghi, al fine di rendere efficace sia il lavoro generale che gli

interventi mirati sul singolo Alunno;

collabora con il Dirigente Scolastico nell’affrontare situazioni che richiedono interventi

educativi particolari;

anima la vita della classe, curandone anche tutte le attività che la riguardano;

si impegna a dare ampia informazione sulla situazione della classe ai colleghi e ai responsabili

della Scuola nelle sedi opportune;

porta a conoscenza dei Genitori le decisioni, le iniziative ed ogni indicazione che possa risultare

utile all’attività educativa.

ADDETTA ALLA SEGRETERIA

E’ responsabile della gestione della Segreteria scolastica sulla base delle vigenti disposizioni in

materia. In stretta collaborazione con il Dirigente Scolastico, cura alcuni aspetti amministrativi della

Scuola.

ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E GOVERNO

Nella Scuola Primaria Paritaria Parificata “ Lucianum” sono attivi gli Organi Collegiali previsti dal

D.Lg: 16/4/1974: Consiglio d'Istituto, Collegio dei Docenti, Consigli di Interclasse, Comitato di

valutazione del servizio dei Docenti. Le loro competenze sono quelle stabilite dalla legge.

Il Nucleo di valutazione è formato da due membri del Collegio dei Docenti, su indicazione dello

Stesso.

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Il Consiglio D’Istituto

E' composto da un Presidente, eletto tra la componente Genitori, dal Dirigente Scolastico e da

rappresentanti eletti tra le componenti della Scuola e dei Genitori, in numero di:

- cinque Docenti per la Scuola Primaria;

- sei Genitori;

- un rappresentante del Personale A.T.A.

Dura in carica tre anni, si riunisce periodicamente, secondo un calendario prestabilito e comunque ogni

qualvolta se ne ravvisi la necessità. I suoi verbali sono pubblicati in apposito albo della Scuola.

Ad esso compete:

acquisto attrezzature didattiche;

adozione del Regolamento interno;

criteri formazione classi;

criteri di attuazione attività para – inter - extra scolastica Scuola Primaria Paritaria Parificata;

proposte e pareri sulla sperimentazione;

criteri funzionamento servizi amministrativi;

valutazione della disponibilità delle strutture e dei servizi.

Collegio Dei Docenti Totale

E' costituito dal Dirigente Scolastico e da tutti i Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso la

Scuola. Le riunioni non sono pubbliche. I verbali possono essere presi in visione dai membri del

Collegio. Esso si riunisce periodicamente, secondo un calendario prestabilito e comunque ogni

qualvolta se ne ravvisi la necessità.

Esso:

formula proposte per la formazione delle classi;

propone al Dirigente scolastico l'orario delle lezioni;

programma l'azione educativa;

valuta l'andamento dell'azione didattica;

adotta libri di testo;

promuove iniziative d'aggiornamento;

elegge i collaboratori del Dirigente Scolastico;

elegge il Comitato per la valutazione del servizio;

promuove iniziative di sperimentazione;

sceglie i sussidi didattici;

esamina i casi di scarso profitto degli Alunni;

propone ed autorizza iniziative di sperimentazione;

elabora e verifica il piano per le attività integrative;

elabora il curricolo ;

elabora il Piano di Studi Personalizzato;

suddivide il tempo da dedicare alle varie discipline e definisce la ripartizione dell'anno

scolastico in quadrimestri.

Propone le uscite didattiche

Elabora i Regolamenti interni

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Organizzazione Attività Docenti

I Docenti della Scuola Primaria hanno un'attività di insegnamento settimanale pari a 22 ore più 2 ore di

programmazione (di cui una in orario antimeridiano)e verifica collegiale di équipe.

L'attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente

previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale

di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione, compresa la preparazione

dei lavori degli Organi Collegiali, la partecipazione alle riunioni e l'attuazione delle delibere adottate

dai predetti organi. Ogni anno, inoltre, il personale Docente ha il diritto-dovere di partecipare a corsi di

aggiornamento autorizzati dal Collegio Docenti, dal MIUR, da enti esterni, ecc. per la propria

riqualifica personale.

Gli adempimenti individuali e le attività collegiali sono strutturate come segue:

Attività individuali

Preparazioni lezioni;

Correzione compiti;

Ricevimento dei Genitori degli allievi su appuntamento, tutte le volte in cui se ne ravvisi la necessità.

Attività collegiali

Collegio Docenti;

Riunioni plenarie;

Riunioni per ordini di scuola;

Riunioni per Programmazione/Progettazione.

Informazioni alle Famiglie Risultati quadrimestrali: febbraio - giugno;

Verifica andamento attività periodo intermedio novembre – marzo – maggio;

Assemblee genitori per elezione dei Consigli di Interclasse (componente Genitori);

Sempre in questo senso, al fine di assicurare una corretta informazione ai Genitori si prevedono

colloqui Scuola - Famiglia così distribuiti:

colloqui e/o questionari preliminari all’ ingresso scolastico per avere informazioni sui bisogni degli Alunni, le aspettative delle famiglie e per comunicare le esigenze della Scuola;

colloqui con i genitori per rilevare particolari problematiche e progettare interventi mirati con

eventuali esperti;

Incontri formativi con: Dirigente Scolastico –– Docenti - Genitori.

Attività varie

I Docenti, inoltre,possono svolgere attività aggiuntive funzionali all’insegnamento, quali supporto al

Dirigente Scolastico, coordinamento dei Progetti, formazione di gruppi di ricerca, ecc. Per migliorare

l’offerta formativa è compito della Scuola utilizzare tutte le risorse presenti nel territorio, ma anche

valorizzare le eventuali competenze dei singoli Docenti, operando prestiti professionali tra i vari ordini

di Scuola. In questo modo è possibile prevenire il disagio e la dispersione scolastica come pure

realizzare, sulla base di specifiche progettazioni,percorsi formativi per adulti o iniziative di formazione

ed informazione destinate ai genitori degli alunni.

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Consiglio Di Interclasse

E' costituito dal Dirigente Scolastico, dai Docenti della classe, da un rappresentante dei genitori degli

alunni della classe e da un eventuale presenza di un genitore di alunni extracomunitari. E’ presieduto

dal Dirigente Scolastico o da un Insegnante da lui espressamente delegato.

In sede di coordinamento didattico sono presenti solo gli Insegnanti. Viene rinnovato entro il 30 ottobre

di ogni anno, le riunioni non sono pubbliche e relativi verbali possono essere presi in visione dai

componenti.

Ad esso compete: coordinamento didattico, sperimentazioni (formula proposte al Collegio Docenti),

adozione dei libri di testo (esprime parere al Collegio Docenti), formulazione proposte al Collegio circa

l'adozione di sussidi didattici, verifica ed adeguamento periodico del progetto metodologico - didattico,

formulazione proposte su attività integrative. Esprime parere vincolante sulla non ammissione alla

classe successiva. Diviene momento di analisi dei problemi del gruppo-classe e di ricerca di soluzioni

adeguate.

Un Docente – incaricato dal Dirigente Scolastico - svolge il compito di segretario del Consiglio e di

coordinatore del gruppo-classe. I due ruoli possono essere distinti.

Spettano inoltre al Consiglio, convocato con la sola presenza dei Docenti, le competenze relative alla

realizzazione dell’unità dell’insegnamento e dei rapporti interdisciplinari, nonché alla valutazione

periodica e finale degli Alunni.

Assemblea Dei Genitori E Dei Docenti

Può essere relativa ad una singola classe o a più classi oppure ad un singolo settore o a tutto la Scuola.

Essa ha compiti di verifica e/o di riformulazione della programmazione per iniziative e problemi di

ordine generale. Viene convocata dal Dirigente Scolastico su proposta delle parti.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

Nell'ambito della programmazione dell'azione didattico-educativa, il Dirigente Scolastico, Sac.

Massimo Laficara, ha predisposto, sulla base delle proposte degli organi collegiali, prima dell’inizio

delle lezioni, il presente "Piano Annuale delle Attività".

Il piano contiene le attività e gli impegni di lavoro dei Docenti per l'anno scolastico 2013/2014, anche

relativamente ad attività facoltative aggiuntive all'insegnamento.

Su proposta dei Docenti e del Dirigente, dopo l'opportuna votazione in collegio, il "Piano Annuale

delle Attività" potrebbe subire modifiche nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove

esigenze.

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SETTEMBRE

Quando? A che

ora?

Dove? Cosa?

SE

TT

SE

TT

EE

MB

RE

20

13

2 8:30 Scuola Primaria Presa servizio Docenti prima nomina

4 8:30 Scuola Primaria Convocazione CD Unitario Organizzazione "Accoglienza"

5 8:00 Scuola Primaria Divisione in gruppi di lavoro:

Piano Annuale delle Attività

P.O.F.

5 9:00 Scuola dell'Infanzia Riassetto degli ambienti

6 8:00 Scuola Primaria Consegna al DS delle bozze dei lavori prodotti

9 8:00 Scuola Primaria Revisione dei Regolamenti Progettazione a.s. 2013/2014 (I° parte)

9 8:30 Scuola dell'Infanzia Inizio a.s. 2013/2014

11 8:00 Scuola Primaria CD unitario

12 8:00 Scuola Primaria Preparazione Verifiche in Ingresso

13 8:00 Scuola Primaria Riassetto degli ambienti

16 8:00 Scuola Primaria Inizio a.s. 2013/2014

16 17-18 Scuola Primaria Assemblea genitori di I elementare

25 17:00 Auditorium Assemblea genitori primaria

25 16:00 Auditorium Assemblea genitori infanzia

27 15:00/17:00 Scuola Primaria Prog. "Ottobre

28 10:00 Chiesa "S. Lucia" Inaugurazione a.s. 2012/2013

OTTOBRE

OT

TO

BR

E 2

01

3 1 Scuola dell'Infanzia Inizio Mensa

1 16 / 18 Scuola Primaria Consiglio di Istituto

7 Scuola Primaria Inizio mensa e rientri pomeridiani

22 16/18 Scuola Primaria Rinnovo Consiglio Interclasse: 1° ora › assemblea e insediamento seggio 2° ora › elezione rappresentanti genitori

23 16/18 Scuola dell'Infanzia Rinnovo Consiglio Intersezione: 1° ora › assemblea e insediamento seggio 2° ora › elezione rappresentanti genitori

30 15:00/16:0 Scuola Primaria Prog. "Novembre e Verifiche bim."

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0

NOVEMBRE

NO

VE

MB

RE

201

3

1 Festa di Tutti i Santi

2 Chiusura dell'Istituto (cfr. Calendario Scolastico Regionale)

7 16:00 Scuola Primaria CD

11 8 / 13 e 14/16

Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia

Elezioni per rinnovo Consiglio d'Istituto

18 16:00 Scuola dell'Infanzia Consiglio d'Intersezione

19 16:00 Scuola Primaria Consiglio d'Interclasse

26 16 / 19 Scuola Primaria Incontri Scuola/Famiglia

26 16:00 Scuola dell'Infanzia Incontro Scuola/Famiglia sezioni A-B

28 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Dicembre e Ril. Appr."

Scuola Primaria

"Giochi Matematici del Mediterraneo"

DICEMBRE

DIC

EM

BR

E

20

13

3 17:00 Auditorium Incontro Formativo per i Genitori

12 10:00 Chiesa "S. Lucia" Celebrazione Liturgica

13 Vacanza d'Istituto

16/21 Recite Natalizie

16 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Gennaio e Verifiche quadr.

23 Inizio Vacanze di Natale

GENNAIO

GE

N

NA

I

O

20

1

4

7 Ripresa lezioni

15 18:30 Scuola Primaria CD

21 16:00 Scuola Primaria CI

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27 15:00/16:00

Scuola Primaria Prog. "Febbraio" 28 18,30 Istituto Assemblea genitori

FEBBRAIO

FE

BB

RA

IO

20

14

4

15-19

Scuola Primaria Scrutini cl. I

4 Scuola Primaria Scrutini cl. III

4 Scuola Primaria Scrutini cl. II

4 Scuola Primaria Scrutini cl. IV

4 Scuola Primaria Scrutini cl. V

13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe I e firma Doc. Val.

13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe II e firma Doc. Val.

13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe III e firma Doc. Val.

13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe IV e firma Doc. Val.

13 16 / 18,30 Scuola Primaria Incontro S/F classe V e firma Doc. Val.

MARZO

MA

RZ

O

20

14

3 Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia

Festa di carnevale

4 Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia

Disinfezione dei locali

8 16:00 Scuola Primaria CD

15 16 Scuola Primaria CI

20 17:00 Auditorium Incontro Formativo per i Genitori

25 15 / 17 Scuola Primaria Prog. "Aprile e Ril. Appr."

APRILE

AP

RIL

E

20

14

14 18:30 Chiesa "S. Lucia" Rappresentazione Sacra

16/22 Vacanze di Pasqua

23 Santo Patrono

24 Ponte

25 Anniversario della Liberazione

26 Ponte (cfr. Calendario Regionale)

29 15/17 Scuola Primaria Prog. "Maggio-Giugno e Verifiche finali"

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MAGGIO M

AG

GIO

20

14

1 Festa del Lavoro

7 e 11 Venerini Day - Commemorazione di Santa Rosa Venerini

Scuola Primaria Prove Invalsi cl. II - V

10 Scuola Primaria Viaggio d'istruzione

13 16 / 19 Scuola Primaria Incontro Scuola Famiglia

31 19:00 Chiesa "S. Lucia" Affidamento cl. V alla Madonna

GIUGNO

GIU

GN

O 2

01

4

2 Festa Nazionale della Repubblica

4 18:30 Scuola Primaria Saluto classe V all'Istituto

7 18:30 Scuola Primaria Festa Del Grazie

11 Scuola Primaria Fine a.s. 2013/2014

13 8:30 Scuola Primaria Esame di Idoneità alunni con "istruzione parentale"

14 8:30 Scuola Primaria Esame di Idoneità alunni con "istruzione parentale"

14 17:00 Scuola dell'Infanzia Festa Del Grazie

16 8 /9,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. I

16 9,30 / 11 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. III

16 11 / 12,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. II

17 8:00/9,30 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. IV

17 9:30/11 Scuola Primaria Scrutini Finali cl. V

25 9:00/11:00 Scuola Primaria Consegna Schede Di Valutazione

27 8:30 / 10 Scuola Primaria CD e Consegna Registri

30 Scuola dell'Infanzia Fine a.s. 2013/2014

VISITE TECNICHE E CULTURALI GUIDATE

Nel corso dell’anno scolastico saranno effettuate visite tecniche e culturali guidate presso:

Il Museo Nazionale della Magna Grecia

Biblioteca comunale

Il Museo del Presepe

Il Museo della seta

Il Planetario

Il mulino ed il forno

Il Consorzio del bergamotto

Le Sedi istituzionali della città

I siti archeologici

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I monumenti, i palazzi e le chiese della città (Duomo, Castello Aragonese,…)

Un agriturismo

Una Fattoria didattica

e si parteciperà a mostre temporanee e manifestazioni sportive, musicali e culturali che abbiano come

scopo precipuo la solidarietà.

LE RISORSE

La nostra Scuola è gestita da un Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.

La comunità religiosa contribuisce in maniera consistente al bilancio della nostra Scuola, con il lavoro

dei propri membri, mettendo a disposizione ambienti e strutture e sollecitando il concorso della

beneficenza pubblica e privata, per dar modo di accogliere i giovani degli ambienti popolari e per

adeguare le strutture a standard ottimali.

Scelte Di Gestione

La Scuola, anche nelle scelte di gestione, riafferma il suo carattere popolare e l’accoglienza

incondizionata di tutti i giovani al di là di ogni differenza di etnia,religione, cultura, ceto sociale. In

questa linea afferma altresì la valenza del proprio progetto educativo connotato dalla visione cristiana

della vita e dalla serietà dei percorsi culturali.

Per venire incontro alle difficoltà economiche delle famiglie che scelgono il nostro ambiente si

contiene al massimo l’entità della retta e ci si impegna a realizzare un ambiente di vita dove non si

ostentino situazioni e sperequazioni sociali.

La Progettazione Annuale

La progettazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi e luoghi, la qualità e la quantità

delle risorse e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la verifica.

La Tipologia Delle Risorse

La tipologia delle risorse che la nostra Scuola mette a disposizione è la seguente:

personale;

immobili;

strutture;

attrezzature;

risorse finanziarie.

Il Personale

Ai sensi della legge n. 62/2000, art. 1, comma 4, lettera g, nella nostra Scuola svolge servizio personale

Docente fornito dei requisiti necessari. Agli effetti sindacali, il personale laico della Scuola è

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dipendente; i diritti-doveri sono assicurati da un CCNL che ne assicura lo stato giuridico, precisa i suoi

diritti-doveri e quelli dell’istituzione scolastica.

Il contratto della Scuola viene gestito dal Dirigente Scolastico. Il CCNL per il personale dipendente

dagli istituti gestiti da enti ecclesiastici (AGIDAE) prevede un “Regolamento Disciplinare” interno

predisposto dalla Scuola, in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall’attività didattica, di animazione

e di collaborazione, in coerenza con il CCNL e con il Progetto educativo.

Prospetto dei titoli di insegnamento dei Docenti:

5 Docenti coordinatrici dei cinque gruppi-classe di Scuola Primaria

1 Coordinatrice di scuola dell’infanzia

1 Docente di scuola dell’infanzia

1 Insegnante di Religione Cattolica

1 Insegnante di Lingua straniera: Inglese

1 Insegnante di Musica

1 Insegnante di Tecnologia ed Informatica E Educazione fisica

1 Insegnante di Arte ed Immagine

1 Insegnante di Scienze motorie e sportive

1 Insegnante di attività di sostegno

1 Insegnante di matematica responsabile del progetto di sperimentazione logico-matematica

Immobili, strutture ed attrezzature

Ai sensi della legge n. 62/2000, art. unico, comma 4, lettera b, la nostra Scuola è dotata di locali, arredi

e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.

L’ambiente, pulito ed accogliente, assicura una permanenza a scuola confortevole per Alunni e

Docenti.

Aule: il numero di aule destinate alla attività didattica è adeguato e funzionale al numero di utenti presenti. Esse sono spaziose ed accoglienti e possiedono un adeguato arredamento.

Servizi igienici: il numero dei servizi igienici, dislocati in modo funzionale, è proporzionato al

numero di utenti.

Biblioteca/Sala Docenti: è attrezzata di computer, televisore, videoregistratore e video-proiettore per video-proiezioni. Essa è ricca di numerosi libri, enciclopedie, videocassette e due

riviste specializzate, a disposizione degli Utenti della Scuola e ospita le riunioni collegiali dei

Docenti.

Cortile: il cortile è ampio, recintato e attrezzato per le esercitazioni ginnico – sportive - ricreative.

Aula Magna: l’Aula Magna è polivalente, climatizzata, con 180 posti. Essa è preziosa per le

manifestazioni culturali e sociali.

Laboratorio di Informatica e di arte: per tali attività la Scuola possiede n° 3 aule ben attrezzate, attigue al cortile della Scuola.

Pronto Soccorso: esiste un’ attrezzata cassetta di Pronto Soccorso, per gli interventi che si possono fare in loco, secondo le disposizioni di legge.

Segreteria: la Segreteria, informatizzata e funzionale, è annessa all’edificio della Scuola. Le strutture e le strumentazioni sopra elencate vengono tutte utilizzate con regolarità secondo le

esigenze dei diversi progetti curriculari. I familiari degli Alunni come anche giovani e adulti di un più

vasto contesto usufruiscono di tali possibilità.

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Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) – Rev. 0

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Valutazione dell’uso

La funzionalità e la qualità dei locali e delle attrezzature è garantita dall’attenzione costante della

Fondazione che provvede alla loro manutenzione e ammodernamento.

Il loro uso nelle varie attività didattiche è garanzia di efficacia e di esercizio pratico per i vari

insegnamenti.

Quanto alla valutazione, indici positivi sono l’alto numero di persone che utilizzano la strumentazione

e gli ambienti apprezzandone la qualità e constatando la possibilità di svolgere un lavoro individuale

autonomo.

E’ da rilevare ancora che la ricchezza del patrimonio in dotazione è reso disponibile alla fruizione

anche esterna alla Scuola.

Per l’uso delle attrezzature, delle strutture, degli immobili, e per i servizi amministrativi, si veda la

Carta dei Servizi, che ne indica modalità e tempi, depositata presso la Segreteria e disponibile su

richiesta degli interessati. Inoltre può essere consultata nel sito internet della Fondazione all’indirizzo

http://lucianum.altervista.org., nella sezione Scuola.

Risorse finanziarie

La retta della nostra Scuola viene commisurata alle necessità del bilancio e calcolata sui costi reali di

gestione, tenendo ben presente il fine benefico dell’Istituzione.

Per consultare il prospetto delle rette per l’anno scolastico in corso ci si può rivolgere presso la

Segreteria.

LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi della legge n. 62/2000, art. 1, comma 4, lettera a,

viene indicato che:

a) la gestione amministrativa della Scuola è sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico;

b) il riconoscimento legale della Scuola è intestato al rappresentante legale dell’Ente gestore;

c) le assunzioni del personale spettano all’Ente Gestore.

INFORMAZIONI UTILI

Orario di ricevimento degli Uffici

II Dirigente Scolastico riceve il pubblico: a) nei giorni previsti, dalle ore 10,00 alle ore 12,00;

b) in altri orari per appuntamento..

La Segreteria per informazioni e consulenze rimane aperta:

a) tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 9 e dalle 12 alle 13;

b) il venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18, in concomitanza delle attività di laboratorio;

c) in altri orari per appuntamento.

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L'Ufficio di Gestione riceve il pubblico previo appuntamento telefonico e/o secondo orario di

apertura comunicato con appositi avvii.

La Scuola assicura all'utente la tempestività di modalità di risposta che comprendano il nome della Scuola, il nome e la qualifica di chi risponde.

Comunicazioni con la Scuola Le modalità di comunicazione possono essere:

Telefono / Fax:

Sede sociale: 0965. 24895;

Scuola Primaria: 0965.28212;

Sito internet della Fondazione, all’indirizzo http://lucianum.altervista.org nella sezione Scuola;

Posta elettronica: [email protected][email protected] ;

Affissione delle comunicazioni alle bacheche del plesso;

Comunicazione scritta;

Porta listini o quaderno delle comunicazioni degli Studenti;

Diario scolastico degli Studenti.

Il presente P.O.F. viene approvato dal Collegio Docenti con delibera numero 9 del giorno 11 settembre

2013, presentato in assemblea plenaria dei genitori il giorno 25 settembre 2013 e ratificato dal

Consiglio di Istituto del giorno 01 ottobre 2013.

Reggio Calabria 01 ottobre 2013