Outdoor Mgazine n.3 - 2012

40
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. [email protected] Anno 5 - Numero 3 / 2012

description

The b2b monthly publication of the italian and european outdoor market

Transcript of Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Page 1: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo FrigerioPeriodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

[email protected] 5 - Numero 3 / 2012

Page 2: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 3: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Edito

re Spo

rt Press S.r.l. - Re

dazion

e: Corso

della Res

istenz

a, 23 - 20

821 Med

a (M

B) - Tel. 0

362.60

0469

- Fax

036

2.60

0616

email: reda

zion

e@ou

tdoo

rmag

.it - D

irettore resp

onsa

bile: A

ngelo Frigerio - Periodico

men

sile - Reg

istraz

ione

al T

rib. d

i Mila

no n.186

del 20 marzo

200

7 - Po

ste Italiane

SpA

Sped

izione

in abb

onam

ento pos

tale D.L. 3

53/2

003 - co

nv. in L. 46/

2004

Art. 1

Com

ma 1 - LO

/MI -

Stampa

: Ing

raph

- Sereg

no (MB)

- In

cas

o di m

anca

to rec

apito

, inviare all’u

fficio di R

oserio per la

res

tituz

ione

al m

itten

te che

si impe

gna a pa

gare la

relativa tarif

fa.

FOCUS ON

[email protected] 5 - Numero 3 / 2012

Una stagione oro,argento e… fluoper SCARPA

speciale

Ad oggi vi sono più di 30.000 partecipanti alle oltre 160 gare trail & skyrunning in Italia.Con un ulteriore, grande potenziale per queste attività e per il mercato in generale,considerando i quasi 3 milioni di runners (più o meno professionali) nel nostro paese.

Un trail a ritmo di samba

Periodo trionfale per il marchio e il suoprodotto di punta Alien 1.0, grazie inparticolare ai successi nello ski alp raceottenuti dai suoi atleti. Su tutti, le vittorie ai Campionati Europei e al Pierra Menta.

Trail running, una delle facce più bellee rappresentative dell’outdoor moderno

COVER STORY I Il circuito ISF comprende 30mila atleti e 200 gare. Con tutti i big mondiali e un sogno... olimpico. Parlano Marino Giacometti e Lauri van Houten.

Lo skyrunning celebra i suoi primi 20 anniLo skyrunning celebra i suoi primi 20 anni

ALLE PAGINE 20 - 21

RUN FOR PITITINGA

INTERVISTA CON MARCO ZANCHI

IL NUOVO TEAM VIBRAM

TRA EVENTI, ATLETI, PRODOTTIda pagina 14 a pagina 38

ALLE PAGINE 12 - 13

Di corsa, sempre più in alto…

Un’altra Extraordinary Story

Lafuma punta forte sul trail

A PROPOSITO DI BAREFOOT

La transizione con Inov-8

FOCUS SHOP: OUTDOOR CUNEO

“Passione, rinnovamento, modernità”

PARLA PIETRO TRABUCCHI

La montagna, il mio laboratorio

Page 4: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

EDITORIALE

4 |Numero 3 / 2012|

Il “tarlo” della crisi e la forza delle decisioni

EditoreSport Press Srl

Presidente: DANIELE DE NEGRIDirettore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616

Email: [email protected]: www.outdoormag.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB)

Redazione USA: DNF Media, Inc1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050

Tel: 001.408.261.8809 - Email: [email protected] Website: www.outdoorusa.net

Anno 5 - N.3 / 2012Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007.

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 -conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro.

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio

di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i datipotranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:

Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 marzo 2012

IN PRIMO PIANO

NEW DISTRIBUTION

Archiviati i primi tre mesi del 2012 e quasi alla fine di questasfortunata stagione invernale, è tempo di un primo bilanciodell’anno. A dir la verità la situazione non è del tutto nitida. Da questo chiaroscuro primaverile ci sono però alcuneconsiderazioni che dal nostro punto di vista emergonodistintamente.

È ormai assodato che questa è stata una delle peggiori stagioniinvernali di sempre per il mercato dei winter sports. Qualcunodice la peggiore degli ultimi 30 anni, per la scarsissima neve dellaprima parte, la temperatura ben al di sopra della media, leimprovvise e fin troppo abbondanti nevicate nel periodo centrale - comunque concentrare in poche zone - l’arrivo assai prematuro di temperature primaverili. Questo fatto, unito ad una situazionegenerale di recessione dei consumi e di “terrorismo psicologico”causa crisi economica, ha portato ad alcuni casi ad un calo divendite fino al 20/30% soprattutto nel settore delle attrezzatureinvernali (sci e snowboard). Ma anche l’abbigliamento ne hainevitabilmente risentito. E con esso il mercato outdoor,certamente più vasto e variegato e con “nicchie” comunque inbuona salute (vedi sci alpinismo o ciaspole).

Risultato: per la prima volta dopo molti anni di vacche grasse,anche nel finora incontaminato mercato dell’outdoor inizia adinsinuarsi un piccolo, malefico tarlo. Quello della “crisi”. Parolaquanto mai abusata negli ultimi tempi, a volte a ragione, spessosenza una precisa cognizione di causa. Tutto è ormai in crisi,l’economia è in crisi, le famiglie sono in crisi, i valori sono in crisi,e potremmo continuare con un lungo elenco. Ma lageneralizzazione è quasi sempre fuorviante e può provocare unavisione distorta e caricaturale delle realtà. Cerchiamo quindi dimettere qualche piccolo puntino sulle “i”.

Innanzitutto non parlerei di crisi ma di “momento no”. Legatoper l’appunto soprattutto a questa infausta stagione invernale. Il mondo dell’outdoor rimane comunque un’isola felice ed èdestinato molto probabilmente a crescere ancora per molti anni.Con lo stesso entusiasmo che attività - tanto per citarne alcune -come lo sci alpinismo, l’arrampicata o il trail running (si vedal’ampio speciale su questo numero) stanno dimostrando. Dettoquesto, non vanno sottovalutate le problematiche macro-economiche e alcune difficoltà che comunque riguardano il nostrosettore. Ma se proprio vogliamo parlare di “crisi” temporanea(quindi non strutturale) facciamolo per una volta considerando il suo “vero” significato.

Innanzitutto il dizionario italiano definisce la crisi come uno“stato transitorio di particolare difficoltà o di turbamento”. Di per sé quindi una situazione temporanea. Ma forse non moltisanno la vera origine di questa parola: deriva infatti dal greco“krisis”, che significa “scelta”, “decisione”. Proprio nei momentidi difficoltà si è chiamati a operare delle scelte, magari dolorose. A prendere l’iniziativa, investire di più, essere ancora più visibili,evitare l’immobilismo. Se tutto ciò è ben ponderato e portatoavanti con decisione e coraggio, porta a riprendere il cammino piùforti e temprati, ad affrontare il futuro con spirito rinnovato epositivo. Pensateci quando vi dicono che - in tempo di “crisi” - è meglio tagliare la comunicazione, non assumersi rischi, rimanerefermi, aspettare…

Keen con il gotha dell’industria USA in visita alla Casa Bianca

GVM Distribution, società che distribuisce in Italia Moment, Amplid, Am-plifi, NXTZ e Magic Potion, ha aggiunto altri due marchi al proprio porta-foglio: Untraced e Rotauf. Untraced è un brand focalizzato principalmentesullo sviluppo di face protection, mentre Rotauf è un nuovo sistema di se-gnalazione personale in caso divalanga. Il dispositivo, semplicee compatto, permette una ra-pida localizzazione delle per-sone rimaste sepolte, grazie aun sistema a pressione che per-mette il gonfiaggio di un "pal-lone" (vedi foto). Accessorioprezioso per gli appassionati dimontagna di ogni livello tec-nico, dai ciaspolatori agli escur-sionisti domenicali fino agli scialpinisti più tecnici, in cercadella massima riduzione di peso nella loro attrezzatura, senza dimenticarela propria sicurezza. Rotauf è certamente anche un’occasione per i nego-zianti specializzati di distinguersi e offrire ai propri clienti un prodotto tec-nico a un prezzo molto interessante (120 euro al pubblico).

INFO: GVM Distribution - 0324.243507 - [email protected]

Untraced e Rotauf, due innovativibrand per GVM Distribution

Keen, fin dalla sua nascita nel2003, si è sempre distinta per lapeculiarità delle sue scelte di na-tura etica, strategica e produt-tiva, tanto da essere definita daOutside Magazine come “unadelle migliori aziende americanenelle quali lavorare”. Non a casoil presidente USA Barack Obamaha incluso Keen nella rosa diaziende ameri-cane invitate allaCasa Bianca l’11gennaio per par-tecipare al forum “InsourcingAmerican Jobs”, incentrato sullosviluppo delle risorse industrialiinterne degli Stati Uniti. Accantoa Keen. Quattordici giganti del-l’industria USA, tra i quali Ford,Intel, Siemens USA, Rolls RoyceNorth America e DuPont. In unmomento di grave difficoltà e re-cessione, l’obiettivo del Presi-dente è di ottenere l’impegnoconcreto da parte delle più grandiimprese americane per la realiz-zazione di investimenti sul terri-torio utili a innalzare il tasso di

occupazione. James Curleigh, ceodi Keen, ha così commentato: “Inquanto azienda giovane, Keen èsempre stata incline ad avere unapproccio pionieristico e proat-tivo. Oggi il Presidente ha chiestoa un gruppo ristretto di aziendedi condividere la loro esperienzain materia di innovazione e svi-luppo del business sul territorio

americano. Unmomento diconfronto im-portante, che ci

auguriamo possa stimolare altreimprese a intraprendere scelteanaloghe”. Nel 2011 il numero diimpiegati nello stabilimento diKeen situato a Portland (OR) ècresciuto da 95 a 130. Nellostesso anno, l’azienda statuni-tense ha inoltre completato lacostruzione di un nuovo centro aPortland dotato di una piatta-forma informatica avanzatissimanonché del primo store Keen aldettaglio. In aggiunta ha poten-ziato sia il servizio marketing cheil centro logistico.

Da subito operativo il neonatogruppo outdoor di Assosport

Era da un po’ che ci si stava la-vorando e lo scorso 22 marzo si èavuta la piena ufficializzazione: an-che Outdoor Magazine ha assistitoalla costituzione del Gruppo Out-door di Assosport, presso PalazzoGiacomelli di Treviso, sede opera-tiva dell’Associazione. Presente an-che un ospite d’eccezione: MarkHeld, Segretario Generale dell’Eu-ropean Outdoor Group. “Questacompagine associativa che opereràsotto l’egida della già esistente As-sosport, di cui diverrà parte costi-tutiva, avrà l’obiettivo di promuo-vere l’outdoor sia come praticasportiva, sia come brand aware-ness”, afferma Luca Businaro, Pre-sidente di Assosport. “Abbiamoraggiunto un traguardo fondamen-tale per l’associazione, costituendoun gruppo dedicato all’outdoor, cheriveste un’importanza strategica inItalia e in Europa”. Oggi all'internodi Assosport sono 34 le aziendeche producono per il settore out-door con oltre 3.800 addetti ed unturnover superiore al miliardo dieuro. “Grandissima è la soddisfa-zione per la creazione di questogruppo, obiettivo fortemente vo-luto e pianificato con grande cura

ed attenzione da tempo – spiegaAndrea Parisotto, neoeletto Presi-dente del Gruppo Outdoor. “Leaziende che ne fanno parte rappre-sentano realtà importanti e ricono-sciute di un mercato in costante esignificativa crescita, con un trendsuperiore rispetto a quello del mer-cato dell’articolo sportivo generico,grazie anche ad una costante at-tenzione all'innovazione dei pro-dotti e alla propria clientela. Nel-l’occasione è stata presentata laseconda edizione di Play Outdoor,un progetto promosso da Asso-sport, in collaborazione con RiminiFiera e l’Esercito Italiano all’internodi RiminiWellness 2012 (10-13maggio), che ha l’obiettivo di avvi-cinare i visitatori e le famiglie almondo outdoor, facendo provarele attività e conoscere i brand delleaziende presenti. Le aziende quindisono già all’opera per affrontare leproblematiche specifiche del com-parto e valutare le opportunità dipromozione e di sviluppo delmondo outdoor.

SportXtreme distribuisce i telefonidella linea Outlimits di ITTM

SportXtreme, divisione di SofTeam attiva nella distri-buzione di prodotti tecnologici per lo sport, ha annun-ciato di aver siglato un accordo con ITTM per la distribu-zione in Italia della gamma di telefoni della lineaOutlimits, avendo individuato un’opportunità interes-sante per completare la propria offerta. La gamma ditelefoni GSM e 3G Outlimits offre modelli innovativi atenuta antisabbia, antishock, waterproof e doppia Sim,in grado di affrontare le sollecitazioni degli sport piùduri ed estremi, oltre che di operare in condizioni natu-rali avverse. “La linea di telefoni Outlimits rappresentauna grande opportunità per la nostra azienda: l’allarga-mento di un’offerta di prodotti destinati agli amantidello sport e dell’outdoor, che permette di coniugareattività fisica e natura con i vantaggi dell’elettronica; untarget di consumatori in crescita, attento alle novità eaperto a nuove e esperienze. ITTM con la sua storia plu-riennale, e con una gamma di prodotti completa, èsicuramente un partner per noi altamente affidabile”,ha commentato Agostino De Andreis, marketing mana-ger di SofTeam. I prodotti saranno acquistabili nelleprincipali catene di distribuzione, nei negozi specializ-zati e anche online, attraverso il sito www.sportxtre-me.it. In foto i modelli Out Limits 3G (arancione) e OutLimits K2 (giallo).

DISTRIBUITO DA: SofTeam - 039.207891 - [email protected]

di Benedetto Sironi

Gli scarponi a marchio Koflach ritornano in Italia grazie a Sovendi

Il marchio di scarponi Koflach,creato nel 1898 nell’omonima cittàda appassionati scalatori austriaci,torna in possesso di investitorisvizzeri, che hanno fondato la Ko-flach A.G. allo scopo di rilanciare ilmarchio, e sarà distribuito in Italiada Sovendi. I nuovi prodotti Ko-flach offrono un comfort estrema-mente elevato, un’ottima calzabi-lità e sono in grado di assicuraregrande sicurezza a eccezionali pre-stazioni per l’uso in alta quota ealle basse temperature. Queste ca-ratteristiche sono raggiunte grazie

all’utilizzo di una tecnologia chepermette di assemblare elementidi plastica dalle caratteristiche dif-ferenti per rigidità ed elasticità,consentendo una grande stabilitàe una buona flessione direzionalee laterale. Le suole Vibram utiliz-zate sono particolarmente robustee garantiscono un’aderenza eccel-lente su rocce, neve e sterrato. Lascarpa interna è termoformabilein quasi tutti i modelli.

DISTRIBUITO DA: Sovendi011.4303854 - www.sovendi.it

Page 5: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 6: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

6 |Numero 3 / 2012|

Tim Emmett (UK) e KlemenPremrl (Slovenia), atletiMountain Hardwear, hannorecentemente portato a ter-mine una delle imprese piùaudaci dell’ice climbing con-temporaneo: la scalata delleHelmcken Falls, le imponenticascate di ghiaccio nellaBritish Columbia, Canada. “Unluogo incredibile”, raccontaEmmett. “La cava di ghiaccioè sospesa sulla cima (circa141 mt) e camminare sotto lecascate in pieno inverno èun’esperienza impressionan-te”. Fino a quel momento leHelmcken Falls erano praticamente sconosciutealla comunità di climber. La visione di quel pae-saggio surreale ha spinto i due arrampicatori adefinire la formazione “Spray Ice”, spruzzi di

ghiaccio. Nel 2011 Emmett eWill Gadd erano riusciti a sca-lare fino alla metà del murodella grotta. Quest’anno l’im-presa doveva essere portataa termine. É così che dome-nica 6 febbraio il duoEmmett-Premrl ha coronatoil sogno, compiendo l’impre-sa in otto tiri: Emmett i primitre, Premrl i secondi quattroe l’ultimo ancora Emmett.“Mi sento come se questasalita avesse aperto unnuovo capito dell’arrampica-ta su ghiaccio” - ha aggiuntoTim - “ed è solo l’inizio! La

nostra via è piuttosto difficile, ed è la più faciledella grotta. C’è un immenso potenziale per altrelinee più difficili e più dirette. Questo è il futuro,per chiunque voglia avventurarsi”.

Una giornata baciata dal sole, sullo sfondodel Monte Bianco. L’11 marzo si è svolta la 31a

edizione Master DesNeiges Thones, in AltaSavoia (Francia), ul-tima prova della CoppaEuropa di racchette daneve. Sul percorsolungo 11 km per 500mt di dislivello è statoAntonio Molinari, capi-tano dell’Amorini TSLTeam Italia, a tagliareper primo il traguardoin 54’ e 49”. Alle suespalle il francese BrunoFreudenreich, secondo in 55’ e 18”, e il giovanecompagno di squadra Filippo Barizza, autore di

una grande prova (55’ e 37”). Quarto posto perFlavio Ghildini, anche lui del team Amorini.

Questo successoporta a due le vittoriedi Antonio nella Ma-ster Des Neiges, inquanto già nel 2002ne era uscito vinci-tore. Tra le donnebuon quarto posto diMirella Bergamo, chenulla ha potuto con-tro il terzetto di testacatalano compostoda Monica ArdidUbed, Laia Andreuu

Trias e Silvia Leal Auge, rispettivamente prima,seconda e terza.

PEOPLE

AVVISO DI CONTROLLO

Avviso di controllo del puntodi attacco sternale dell’im-

bracatura Newton. Du-rante un controllo perio-

dico su un’imbracaturaNewton, è stato rilevatoun errato posizionamentodella cucitura di sicurezzache chiude uno degli anellidel punto di attacco ster-nale. Come misura precau-zionale, Petzl chiede a tutti

i clienti di effettuareun’ispezione delle cuci-

ture di sicurezza degli anellidel punto di attacco ster-nale delle imbracatureNewton. I prodotti inte-

ressati dall’ispezione sonole imbracature di tipo New-

ton C73*** il cui numero di serieè inferiore o uguale a 11365***. Questa ispe-zione è semplice. Consiste in una misurazioneda effettuare sulle cuciture di sicurezza deglianelli del punto di attacco sternale. Per l’ispe-zione dell’imbracatura tipo Newton e per mag-giori informazioni: www.petzl.com/newton.

Al 31° Master Des Neiges trionfa il team Amorini

Emmett e Premrl per la 1a volta sulle Helmcken Falls

PETZLIMBRACATURA NEWTON

Salewa dà il benvenuto nel suo alpineXtremTeam all’alpinista polacca Kinga Baranowska,che ha scalato sette dei quattordici 8.000 ed èstata la prima donna polacca a raggiungere lacime di tre di questi: Dhaulagiri, Manaslu eKangchenjunga. L’azienda è entusiasta per ilnuovo arrivo: “L’alpinismo è una competenzafondamentale per Salewa, ed è presente nelDNA dell’azienda da più di 75 anni. Kinga in-carna perfettamente il nostro orientamento. È

un’autentica ambascia-trice in grado di offrireun volto femminile al-l’alpinismo internazio-nale”, afferma Mas-simo Baratto, CEO diSalewa. Oltre a fornirleattrezzatura, l’aziendaintende lavorare conl’atleta per sviluppareinsieme un’intera lineadi prodotti focalizzatasul soddisfare le esi-genze dei professioni-sti della montagna.Inoltre Salewa e Kingahanno intenzione diimpegnarsi reciproca-

mente per un progetto di solidarietà, come adesempio lavorare per i diritti delle donneSherpa in Nepal secondo la campagna socialeinternazionale Empowering Women of Nepal.Kinga è infatti molto attiva sul fronte sociale e,tra le altre cose, è stata scelta come ambascia-trice per gli European Summer Special OlympicGames, per promuovere lo sport e l’atletica perpersone con disabilità mentale.

Baranowska nel TeamSalewa alpineXtrem

In seguito alla nomina di Stefano Viganò nelruolo di managing director di Garmin Italia, la di-visione Fitness & Outdoor della sede italiana siè ristrutturata, assegnando nuove competenzemanageriali alle risorse interne. A partire dalprimo marzo, infatti, Luca Sannazzari ha assuntola responsabilità della divisione Fitness & Out-door con il ruolo di sales & marketing managere risponderà direttamente a Viganò. Sannaz-zari, in Garmin fin dal 1989, ha maturato unaventennale esperienza tecnica e commercialenello sviluppo di applicazioni nel mercato dellanautica, con l’approfondimento in particolaredelle tecnologie dedicate alla navigazione per lamarina da diporto e allo sviluppo di strumenta-zione elettronica dedicata a questa attività, sup-portata dal sistema Global Position System. Conlo sviluppo dei nuovi strumenti GPS dedicati almondo dello sport e dell’outdoor, Luca nel 2008lascia il mare per tornare alla terraferma e allamontagna nel ruolo di product specialist outdoor,per contribuire con la sua esperienza alla divi-sione Sport & Outdoor di Garmin Italia. Nellanuova configurazione della divisione stessa, Mat-teo Bortesi sale al ruolo di product marketingmanager dopo una lunga partecipazione nellosviluppo del mercato dedicato alle soluzioni peril tempo libero. Entrato in Garmin nel 2006, Bor-tesi si è occupato fin da subito dei prodotti stu-diati per il mondo dello sport, mettendo a dispo-sizione dell’azienda la propria esperienzaagonistica nell’atletica e nel tennis.

Cambio ai vertici Fitness & Outdoor per Garmin

Il Beal World Team ha accolto a braccia aperteil forte alpinista elvetico Ueli Steck. Nato nel1976 a Emmental, Ueli ha iniziato ad approcciarsiall’arrampicata all’età di 12 anni. Il grande ta-lento e l’audacia che lo contraddistinguono glihanno permesso di conquistare, a soli 18 anni,la temibile parete nord dell’Eiger e il pilastro Bo-natti sul Monte Bianco. Successivamente si èdato alle vie in solitaria, cercando di ascenderealle vette nel minor tempo possibile. Nella pri-mavera del 2005 ha completato la sua prima so-litaria in cima al Cholatse (6.440 mt), risalitolungo la parete nord in sole 37 ore. Due setti-mane dopo è toccato alla parete est del Tawo-che (6.505 mt). Nello stesso anno viene insignitodel Piolet d’Or. Nel 2006 conclude la secondaascesa alla parete nord dell’Eiger, attraverso lavia Young Spider, la prima in solitaria e la primain inverno: 5 giorni per 1.800 mt. In seguito levie affrontate a velocità record sono diventate ilsuo marchio di fabbrica. Di recente ha raggiuntoil Shisha Pangma attraverso la parete sud insole 10 ore. Ueli ora potrà contare anche sull’ap-poggio di Beal, che si aggiunge agli altri suoisponsor: Audi, Julbo e Mountain Hardwear.

Ueli Steck nuovo membrodel Beal World Team

Da sinistra, Matteo Bortesi e Luca Sannazzari.

Page 7: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

|Numero 3 / 2012|

Intersport International Corp. ha firmato unaccordo di master franchising con Fujian NewHuadu Supercenter Co. Ltd.,uno dei più grandi retailernel sud della Cina. L’ac-cordo prevede l’apertura di80/100 punti venditamulti-sport e multi-brand nei prossimi cinqueanni in dieci province del sud della Cina, dove

vivono non meno di 513 milioni di persone. Inegozi avranno una superficie espositiva com-

presa tra i 1.000 e i 1.500metri quadrati. L’obiettivo fi-nale di IIC è quello di avere500 negozi Intersport opera-tivi in Asia nel giro di dieci

anni, con potenziali vendite annuali pari a 1miliardo di dollari.

Intersport in Oriente con un accordo di master franchising

MARKET

Ispo Beijing ha definitivamente attestatol’ottimo stato di salute del mercato cinese. Siai player locali che i marchi stranieri credonotra l’altro che la crescita a doppia cifra del bu-siness cinese sia divenditori che di retailernon si arresterà neiprossimi 10 anni. Inparticolare il COCA (Chi-nese Outdoor Com-merce Alliance) ha resonoti i dati dell’evolu-zione del mercato out-door cinese. Secondoquesti numeri, a livellodi retail il business ècresciuto da 7,1 mi-liardi di RMB nel 2010 a 10,76 miliardi di RMB(circa 1,3 miliardi di euro) lo scorso anno.Questa crescita del 51% corrisponde a livellowholesale a un +70% fino a quota 54,3 mi-liardi di RMB (6,49 miliardi di euro). È cre-sciuto (del 29% fino a superare quota 700)anche il numero dei marchi operativi sul mer-cato locale tra il 2010 e il 2012, trainato daibrand locali, aumentati del 46% fino a 334unità. Il numero di brand stranieri ha inveceraggiunto le 367 unità a un tasso di crescitapiù contenuto (+13%). Secondo il COCA, in

termini di canali distributivi, le vendite neigrandi magazzini continuano a essere moltopiù consistenti di quelle nei negozi specializ-zati nonostante la minaccia di operatori stra-

nieri come Wal-Mart,Carrefour e Metro.Come conseguenza,sempre più aziendetra cui Amer Sportsstanno differenziandola propria forza ven-dite lavorando conagenti dedicati all’unoe all’altro canale divendita. In fiera sonopoi circolati rumorsnon confermati che

vorrebbero Arc’teryx distribuito in grandi ma-gazzini da Amer dal 2013. Attualmente il mar-chio condivide il distributore locale con Aku.

www.ispo.com

Oxylane, casa madre di Décathlon, ha inau-gurato il suo primo flagship store Quechua,private label dedicato a prodotti outdoor. L’in-tenzione è quella di rafforzare la credibilità diquesto marchio nel mercato outdoor. Per que-sto il monomarca, che si estende su una su-perficie di 80 mq, sorge in una località chiaveper questo genere di attività come Chamonix.Questa apertura è da considerarsi come pro-getto pilota, per cui al momento non sonopreviste ulteriori inaugurazioni simili. Oltre aquesto monomarca, Oxylane può contare suun negozio Quechua a Domancy (Francia)dove sono localizzati gli headquarter Que-chua e Wed’ze, brand snowboard lanciato daOxylane nel 2007. Ma il futuro di questopunto vendita è incerto, considerando l’immi-nente trasferimento degli headquarter aPassy in un unico stabile di 10.200 mq checomprenderà anche un negozio di 2.500 mqe un test center. Inoltre Quechua ha stretto unaccordo con il tour operator francese outdoor-oriented Club Adventure che, all’inizio del-l’anno, ha lanciato un servizio noleggio di at-trezzatura outdoor. In particolare il touroperator propone tre kit firmati Quechua (unoper trekking, uno per travelling e uno più ac-cessibile) comprensivi di zaino, borraccia,sacco pelo, materasso e cuscino con un prezzocompreso tra i 39 e i 59 euro. Il marchio Oxy-lane ha infine annunciato una cooperazionecon l’accademia artistica Ecole Cantonnaled’Art de Lausanne per il lancio del progetto“MyTent”. Agli studenti sarà data la possibi-lità di ridisegnare e decorare la tenda bestseller del brand 2Seconds. Una giuria sce-glierà i nove migliori progetti e li pubblicheràsu Facebook, dove saranno valutati dalgrande pubblico. Le tre proposte più apprez-zate faranno parte di un’edizione limitata de-dicata all’estate 2012.

A Chamonix Quechua apreun monomarca outdoor

Tra le new entry dell’edizione 2012 dell’Out-Door Show di Friedrichshafen spicca la primapartecipazione delle due associazioni tedescheEuropean Rope Course Association (ERCA) e In-ternational Adventure Park Association (IAPA).La prima, con sede a Hannover, include allena-tori di percorsi di corda e organizzazioni che col-laborano con questo genere di corsi. Una voltaall’anno l’associazione organizza un meetingper promuovere ulteriormente questo tipo diattività, definendo nuovi team, organizzandoworkshop e conferenze (www.erca.cc). L’asso-ciazione IAPA, invece, ha sede sul Lago di Co-stanza ed è stata fondata nel 2007 da 23 mem-bri rappresentanti 4 paesi europei (nel 2010 sicontavano 95 membri da 5 paesi, responsabilidi 92 parchi che nel 2009 hanno attirato circa2,5 milioni di persone). L’obiettivo di IAPA èquello di facilitare lo scambio professionale tracostruttori di parchi, operatori, autorità pubbli-che ed esperti in risposta alla crescente do-manda di parchi avventura (www.iapa.cc). L’in-teresse alla kermesse di entrambe questeassociazioni è giustificato dai numeri degli ap-passionati di parchi avventura: lo scorso anno,infatti, ben 25 milioni di persone in tutta Europahanno visitato un adventure park e hanno af-frontato percorsi di corde per mettere alla provail proprio coraggio e la valutazione esatta del ri-schio. In occasione di questa loro prima all’Out-Door Show, sono previste dimostrazioni prati-che di tecniche di salvataggio speciali e incontriinformativi sulla formazione professionale delpersonale esercente.

Due associazioni di parchiavventura ad OutDoor 2012

7

Prosegue la crescita a doppia cifra del mercato cinese

Page 8: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Arc’teryx si è fatto promotoredi una nuova iniziativa dedicataagli appassionati della monta-gna, in particolare verso chi pra-tica e ama l’alpinismo: AlpineArc’ademy. Teatro dell’eventosarà l’Aiguille du Midi, la gugliapiù alta delle Aiguilles di Cha-monix (3.842 mt), dall’8 al 10giugno 2012. I partecipanti sa-ranno guidati da personalità dispicco nel mondo dell’alpinismo(come gli atleti del team Arc’te-ryx Ines Papert, Nina Caprez,Alex Chabot, Luka Lindic e moltialtri) e da ospiti illustri del set-tore outdoor. In primo pianoogni singolo e fondamentale in-grediente dell’avventura inquota: auto-responsabilità e co-noscenza delle attrezzature, pe-culiarità degli ambienti, statopsico-fisico durante l’azione alpi-nistica, adrenalina e gioia dellaverticalità. Durante il weekendci sarà il tempo e lo spazio perraccontarsi le rispettive espe-rienze grazie all’appuntamentocon Alpine Movie Night, dedi-

cato alla più recente cinemato-grafia di montagna. I parteci-panti potranno inoltre testare econoscere le più avanzate at-trezzature per l’alpinismo, incre-mentando le proprie nozioni ele proprie abilità. L’iniziativa Al-pine Arc’ademy è supportataanche dalla Compagnie duMont-Blanc e dai marchi Gore-Tex, Suunto, Petzl, Primus eScarpa. Per maggiori informa-zione sugli appuntamenti previ-sti nelle singole giornate, periscriversi ai workshop e per vin-

cere una giornata in montagnain compagnia di Nina Caprez ba-sta visitare il sito www.alpinear-cademy.com (online dal 23aprile) o la pagina Alpine Ar-c’ademy su Facebook.

INIZIATIVE

8 |Numero 3 / 2012|

Il ministro della Pubblica Istruzione FrancescoProfumo ha annunciato il progetto di aperturadel liceo sportivo nell’anno sco-lastico 2013/14. Concorde conquesta iniziativa Luca Businaro(nella foto), presidente diAssosport, che ha commentato:“È di fondamentale importanzaistituire un corso di studi nelquale i giovani vengano educatiall’attività sportiva e avvicinati inmodo concreto al mondo dellosport, considerandolo un vero eproprio fattore su cui investire esul quale creare valore aggiunto.Come associazione di categoria,rappresentiamo e sosteniamo leaziende produttrici che operanonel settore dello sport – ha poi aggiunto - e a talproposito stiamo lavorando al progetto ‘Dote in

movimento’”. Si tratta di un progetto ambiziosoche ha l’obiettivo di incrementare la pratica spor-

tiva in Italia, ma anche di soste-nere le piccole società e gli sportminori e, di conseguenza, i con-sumi e la produzione nel seg-mento dello sportsystem italia-no. Per raggiungere questoscopo si istituirà un fondo dadestinarsi a tutti gli studentinella fascia di età 6-14 anni cheper motivi di reddito non posso-no praticare attività sportiva.“Siamo fermamente convintiche investire nella formazionedei giovani all’attività sportivasia un ottimo punto di partenzaper innescare un meccanismo

virtuoso nell’economia di settore”, ha conclusoBusinaro.

Assosport promuove l’istituzione del Liceo Sportivo

Tra le principali novità della tanto attesa60esima edizione del TrentoFilmFestival (26aprile - 6 maggio) da segnalare una grandeapertura agli scenari orientali. Una particolareattenzione sarà dedicata allaRussia più selvaggia e sperduta(alla quale è dedicata la spe-ciale sezione Destinazione) nellaquale sono ambientati ad esem-pio i documentari We Need Hap-piness dell'ultimo Leone d'OroAlexander Sokourov e ¡Vivan lasantipodas! di Victor Kossakow-sky. Ma a contendersi l’ambitaGenziana d’Oro non mancheranno opere diautori cinesi, indiani, giapponesi, di Taiwan eHong Kong, come il nipponico Gaku di OsamuKatayama, tratto dal famoso manga alpini-stico di Shinichi Ishizuka. Sempre sul fronte no-vità, ecco la partnership con l’Italian Outdoor

Group, associazione che riunisce circa 20 brandtra i più importanti del mercato outdoor ita-liano, sfociata nella creazione di un premiospeciale denominato “Spirito Outdoor – IOG”,

attraverso cui far conoscere alpubblico la filosofia dell’asso-ciazione. Un riconoscimento as-segnato all’opera che megliorappresenterà lo spirito IOG, in-teso come un modo semplicedi vivere l’attività all’aria aperta,non per forza legata alla dimen-sione epica delle grandi im-prese o dei gesti sportivi più

estremi. Verrà dunque premiato il film ingrado di raccontare lo spirito più autenticodell’outdoor, nel suo approccio più soft, lento,puro, alla portata dei più. In questo senso out-door significa anche viaggio, contemplazione,scoperta.

TrentoFilmfestival, scenari orientali e un premio IOG

Mancano due sole settimane all’esordio dellaZero-3000 Extreme Race, avvincente sfida cheunirà in un unico contesto ciclismo e sci alpini-smo. La prima edizione prenderà il via da Asoloil 14 aprile e raggiungerà Punta Rocca sulla Mar-molada, la vetta più alta delle Dolomiti a 3.265mt. Obiettivo della gara sarà coprire nel più brevetempo possibile i 3.715 mt di dislivello così sud-divisi: 1.900 in bicicletta distribuiti su 124 km ealtri 1.815 con gli sci ai piedi per circa 12 km dirisalita. Main sponsor della kermesse sarà Scarpache con questa collaborazione vuole far cono-scere le radici della sua storia ed evidenziare ilsuo impegno nello sci alpinismo, sport al qualeha dedicato l’innovativo scarpone Alien. MarcoSartori, rappresentante del comitato organizza-tore, ha dichiarato: “Vogliamo unire due disci-pline molto vicine tra di loro e complementari:

numerosi sci alpinisti praticano ciclismo durantel’estate e viceversa. A tale proposito la data disvolgimento è simbolica, costituendo una sortadi spartiacque tra la stagione dello sci e quella delciclismo”. Il regolamento prevede le categorieIron (uomini e donne che si cimenteranno inentrambe le gare) e Duo-Iron (dedicata alla par-tecipazione a coppie dove il primo atleta copriràla parte in bicicletta e il secondo quella con glisci). I vincitori assoluti della categoria Iron ma-schile e femminile si aggiudicheranno 1.500 euroa testa. I vincitori del Duo-Iron maschile, femmi-nile e coppia mista torneranno a casa invececon 1.000 euro a coppia. Segnaliamo che sullapagina Facebook dedicata all’evento è possibileinserire i propri contatti al fine di trovare un com-pagno per la categoria Duo-Iron.www.zerotremila.com

Garmin Connect è la piattaforma web in gradodi raccogliere i dati di allenamenti e gare dei pos-sessori di GPS Garmin. Disponi-bile anche in lingua italiana, è difatto una community di riferi-mento per gli appassionati di di-scipline outdoor, tanto da averraggiunto e superato il muro deidue miliardi e mezzo di chilome-tri inseriti. “Consideriamo questovalore come un traguardo im-portante di uno strumento chesta mostrando una crescitaesponenziale”, ha commentatoLuca Sannazzari, sales marke-ting manager della divisione Fit-ness & Outdoor di Garmin Italia,“segno che il pubblico mondialeapprezza le funzionalità di Gar-min Connect, soprattutto per leopportunità che offre”. GarminConnect consente di scaricare tutte le informa-zioni rilevate dagli strumenti Garmin studiati perlo sport e costruire così un diario di allenamentie gare, di semplici gite o escursioni in montagna.Inoltre i dati di ogni utente, ovvero gli attuali 2,5miliardi di km di tracciati, sono tutti scaricabili

gratuitamente sul proprio GPS. Inoltre, graziealla funzione Virtual Partner, sarà possibile sfi-

dare l’autore del tracciato sca-ricato. Tra le nuove funzioniimplementate vi è anche lapossibilità di disegnare il pro-prio tracciato su una mappaGoogle e vederne visualizzatoin automatico il profilo altime-trico. Oltre alle tradizionalifunzioni di chilometraggio,frequenza cardiaca, velocità,potenza, cadenza e tanto altroancora, Garmin Connect con-sente anche la gestione degliallenamenti: un allenatorepuò impostare un piano dipreparazione sul sito e farloscaricare all’atleta sul propriodevice. Garmin Connect è ba-sato su tecnologia MotionBa-

sed, un’applicazione web che traduce i dati GPSin una mappatura online per utilizzi sportivi di ca-rattere endurance e outdoor.

www.garmin.comconnect.garmin.com

Garmin Connect raggiunge quota 2.500.000.000 km

Arc’teryx lancia a Chamonix la prima Alpine Arc’ademy

Bike e ski alp in scena alla Zero-3000 Extreme Race

Page 9: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

9 |Numero 3 / 2012|

PARTNERSHIP

Il 25 febbraio si sono accesi i riflettori sull’at-tesissima tappa norvegese del Freeride WorldTour, in scena a Røldal. Il piccolo villaggio sulla co-sta occidentale della Norvegia è famoso perchéla neve non l’abbandona mai tanto che, in me-dia, ha 12 metri di neve all’anno. Vista l’impor-tanza dell’evento, Norrøna ha colto l’occasioneper sponsorizzare la tappa del FWT, sottolineandoancora una volta il suo impegno per promuovereil futuro del freeride contemporaneo. La tappa diRøldal del Freeride World Tourha costituito inoltre un’occa-sione privilegiata per pre-sentare alla stampa lanuova linea Norrønadedicata al free-ride, battezzata,non a caso, røl-dal. Progettataper l’energia elet-trizzante del free-ride, røldal unisceavanzatissime pre-stazioni tecniche elook d’ispirazione urban,con proposte dal fortepotenziale innovativo. Garantisce la massimaprotezione in termini di idrorepellenza, traspira-bilità, isolamento, versatilità, e vuole essere unomaggio a uno dei luoghi simbolo del freeridecontemporaneo. In foto un modello della linea eun momento “gustoso” della tappa del FreerideWorld Tour.

FWT: la tappa di Røldal sponsorizzata Nørrona

La nuova linea apparel Sixs OriginalCarbon Underwear, 100% Made in Italy, èrealizzata con una particolare tecnica pro-duttiva, brevettata dall’azienda, che uniscecarbonio alla fibra Dryarn e rappresenta unagrande innovazione nel mondo dell’under-wear sportivo. Dedicata a tutti gli sportiviche desiderano indossare capi comodi madotati di grande contenuto tecnologico, per-mette di supportare le performance del-l’atleta anche in condizioni climatiche varia-bili. Traspirante, idrorepellente e batterio-statica, la microfibra Dryarn è accoppiata alCarbonio per offrire un risultato superiore inprotezione e comfort. I nuovi capi della lineaCarbon sono senza cuciture e vantano unalunga solidità di colore e resistenza ai lavag-gi frequenti.

www.dryarn.com

La linea Original CarbonWear by Sixs e Dryarn

Dal 21 al 24 marzo a Courmayeur e Chamo-nix è andata in scena la 20ª edizione dei Pio-lets d’Or che ha celebrato le migliori ascensionidel 2011 e la carriera del grande scalatorefrancese Robert Paragot, vincitore appunto delPiolet d'Or alla carriera da quest'anno intitolatoPremio Walter Bonatti. Il fitto programma haprevisto anche proiezioni di film e serate atema. Il premio è entrato nel vivo il 23 marzocon la presentazionedella giuria, presiedutada Michael Kennedy, edelle ascensioni in garaper la vittoria finale. Il24 marzo si sono poisvolte le consegne deipremi. Vincitrice asso-luta la tenacia, l’espe-rienza e la metodicitàdella spedizione statu-nitense (nella foto lapremiazione) compostada Steve Swenson (58anni), Mark Richey (53anni) e Freddie Wilkin-son (33 anni). I tre hanno completato la primasalita del Saser Kangri II (7.518 mt, secondavetta inviolata del mondo), aprendo in cinquegiorni in stile alpino una nuova linea denomi-nata “The Old Breed” che si sviluppa per 1.700mt sulla parete sud. I Piolets d’Or 2012 sonostati assegnati anche agli sloveni Luka Strazar(24 anni) e Nejc Marcic (27 anni), che hannodomato una difficile via sul K7 (6.615 mt) inPakistan aprendo in tre giorni un complesso iti-nerario di misto, lungo 1.600 mt e denominato“Dreamers of the Golden Caves”. La giuria hainoltre riservato una menzione speciale allascalata, quasi interamente su ghiaccio, delgrande diedro sulla parete sud della Torre Eg-ger (Patagonia) compiuta dai norvegesi OleLied e Bjorn-Eivind Artun. Un team rattristatodalla scomparsa di quest’ultimo, morto in un in-cidente il 14 febbraio scorso mentre scalavauna cascata di ghiaccio in patria.

Ecco i vincitori della 20ªedizione dei Piolets d’Or

RICONOSCIMENTI

Victorinox, l’azienda svizzera conosciuta nelmondo per il celebre coltellino multiuso, ha an-nunciato il conferimento dello Swiss Award2011 a Carl Elsener jr per la categoria econo-mia. Un riconoscimento che vuole rendereomaggio al suo instancabile impegno a favoredel marchio svizzero e alla sua dedizione peraccrescere l’importanza della Svizzera comecentro di produzione. Nell’ambito della cerimo-nia per lo Swiss Award 2011, la giuria tecnicaha voluto premiare cinque personalità elveti-che che si sono particolarmente distinte nel-l'ambito della politica, della cultura, dell'eco-nomia, dello spettacolo, della società e dellosport. Al momento della premiazione, Carl El-sener jr ha precisato che questo riconosci-mento è come un ringraziamento a tutti i col-laboratori e al padre Carl Elsener sr, che giornodopo giorno si sono impegnati con grande mo-tivazione, dedizione e infinita partecipazioneper il successo del brand. Nata nel 1884 aopera di Karl Elsener, bisnonno di Carl, Victori-nox e il multiuso sono diventati nel tempo unprodotto di culto e l’impegno profuso anche daCarl Elsener jr ha visto affermare a livello mon-diale il marchio come l’ideale “Companion forlife”. Victorinox è distribuito in Italia da Künzida ben 75 anni.

www.kunzi.it

Victorinox premia Elsener jrcon lo Swiss Award 2011

Page 10: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

10 |Numero 3 / 2012|

PREMIO NATURA 2012In questa prima parte

dell’anno Patagonia hacollezionato una serie dipremi di grande ri-

lievo, dimostrandosi ancora unavolta come un’azienda dotata diuna forte identità innovativa elegata a un approccio eco-sostenibile. Il brand fon-dato da Yvon Chouinardha infatti vinto il Pre-mio Natura 2012 nellacategoria abbiglia-mento con la giaccaM’s & W’s GuideHoody. Il riconosci-mento premia iprodotti e i servizipiù attenti all’am-biente e all’ecolo-gia, classificati in 8categorie, ed èstato attribuito aPatagonia attraverso il voto espresso da10.000 italiani nel corso di una ricerca dimercato. I criteri di valutazione hanno ri-guardato il contenuto ecologico del pro-dotto, così come la sostenibilità del pro-cesso produttivo e logistico, la culturaaziendale e l’applicazione della Corpo-rate Social Responsibility. Queste le pa-role della giuria: “Guide Hoody è realiz-zata al 92% in poliestere riciclato al 47%.È a sua volta riciclabile e approvata dabluesign”. Questa giacca da alpinismo èsolo uno dei numerosi capi eco-sosteni-bili prodotti da Patagonia: il 27% della col-lezione Primavera/ Estate 2012 è infatticertificata bluesign.

THE BEST WORK STYLE AWARDIl brand americano è

stato insignito anche delThe Best Work StyleAward 2012, premio creatodal magazine inglese The

Work Style, che vuole segnalare i miglioristili di lavoro sulla base di una selezione alivello mondiale. I vincitori sono stati valu-tati in base a cinque criteri: identità, emo-zione, architettura, ambiente e organizza-zione. The Work Style magazine, che siinteressa alle evoluzioni del mondo del la-voro, ha premiato Patagonia per la suamission aziendale “non provocare danniinutili alla natura”, sottolineando che “conquesto scopo assume collaboratori checondividono gli stessi valori. Da un puntodi vista emotivo, credere in uno scopo piùgrande della qualità del prodotto è fonda-mentale”.

WORLD'S 50 MOST INNOVATIVECOMPANIES

È da segnalare infine la no-mina di Patagonia tra le 50aziende più innovative al

mondo (World's 50 Most Innovative Com-panies) nella classifica stilata per il 2012da Fast Company, rivista americana epunto di riferimento per il business e lanew economy di tutto il mondo. Patagoniasi è aggiudicata il quattordicesimo postonella classifica, prima e unica tra leaziende del settore outdoor, dimostrandodi essere un modello esemplare diazienda il cui obiettivo è quello di creareuna nuova economia più sostenibile. Laclassifica di Fast Company, compilata inbase alle opinioni di esperti e a prove diprodotto, segnala anche quali sono le 10aziende più innovative per specifici campiindustriali o geografici e Patagonia è al

terzo posto nella Top 10 nella categoriaRetail. Fast Company ha deciso di pre-miare l’azienda “per la sua costante e ag-gressiva ricerca di sostenibilità” e “per-

chè è stata capace di vendere di più,incoraggiando i consumatori acomprare meno” grazie alla

sua Common Threads Initia-tive, focalizzata sulle “5

R”: riduci, ripara, riusa,ricicla e re-immagina.

La rivista di businessstatunitense ha se-gnalato inoltre, tra iprincipali punti diforza dell'innova-zione dell’azienda,l’iniziativa che Pa-tagonia ed eBayInc hanno realiz-zato negli StatiUniti per offrire aipropri clienti unnuovo “spazio” di

mercato per acquistare o vendere i capiusati Patagonia all’interno del sito di asteonline. L'iniziativa è accessibile al mo-mento solo per il mercato americano, maPatagonia sta già pensando a una par-tnership simile per l'Europa.

Questi premi si aggiungono ad altri pre-stigiosi riconoscimenti ottenuti da Patago-nia negli ultimi anni. Tra questi l’OutdoorIndustry Social Media Awards 2011 (asse-gnato dal mensile Outdoor MagazineUSA) per il canale YouTube del mondooutdoor più visitato in assoluto lungo il2011 (in foto sotto il logo del premio e RobBanDurant con il premio ad OR Winter).Nel 2010 invece è stata premiata conl’Ispo Eco Responsibility Award per lagiacca da donna R3 Hi-Loft, oltre che condue Gear of the Year Awards per l’utilizzodi ecofibre e materiali riciclati e per laleggerezza dei materiali dei suoi capi.

Tre riconoscimenti mondiali per Patagonia

TRA INNOVAZIONE, ECO-SOSTENIBILITÀ E STILE DI LAVORO

Il Premio Natura 2012, The Best Work Style Award 2012 e la nomina fra le prime World's 50 Most Innovative Companies hanno insignito il brand fondato da Yvon Chouinard.

Delle quasi cinquecento coppie iscritte,“solamente” 366 hanno portato a termine laSellaronda Ski Marathon, una delle compe-tizioni di sci alpinismo più affascinanti e am-bite. Con il pettorale numero 20 erano schie-rati al via anche Benedikt Boehm e GeorgNickaes, per entrambi un passato di agoni-smo al vertice della nazionale tedesca di scialpinismo e ora con ruoli manageriali in Dy-nafit.

Abbiamo incontrato il numero uno del-l’azienda del leopardo delle nevi dopo al-cuni giorni dalla Sellaronda Ski Marathon eriviviamo con lui le emozioni di quella sera.

Più che sera direi quasi notte, perché allaSellaronda si parte alle 18 e il buio ti accom-pagna fino all’arrivo.Che cosa vuol dire gareggiare nell’oscuritàdella sera?

Sicuramente ci sono degli aspetti tecnicida curare, primo tra tutti l’illuminazione conla pila frontale che deve essere efficiente e,soprattutto, deve durare per tutta la gara. Epoi una temperatura più fredda e un lavoromentale più impegnativo. Ma a parte questogareggiare nel buio della notte è magico,perché tutto viene amplificato, persino il si-lenzio. Mi piace gareggiare in queste condi-zioni anche perché gran parte dei miei alle-namenti si svolgono dopo il lavoro, quando laluce è già calata.Va detto che vi siete piazzati al 28esimo po-sto e questo è un risultato di grande rilievo.

Sì, io e Georg siamo ab-bastanza soddisfatti, per-ché vediamo che il livellomedio delle competizionisi alza sempre più, mentrenoi siamo consapevoli dinon essere più i ragazzinidi un tempo. Alla Sella-ronda c’è un’atmosferaeccezionale e puoi perce-pire l’eccitazione di tuttele persone coinvolte. Io hoavuto dei problemi piutto-sto seri legati al freddopoiché non indossavol’abbigliamento intimo.Due giorni dopo la gara avevo ancora ilmento nero per un principio di congelamento.A ogni modo il mio compagno di gara, amicoe collega, sa tirare fuori il meglio di se proprionelle condizioni difficili e nell’ultimo quartod’ora abbiamo rimontato parecchie squadre.Molti atleti di alto livello vivono di rendita perun certo periodo dopo aver chiuso la car-riera, ma tu Benedikt continui ad allenarticome riesci a conciliare gli impegni profes-sionali con l’allenamento?

Io lavoro molto e spesso mi sento troppoimpegnato e stressato per gareggiare. D’al-tra parte per me allenamento e gare sonocome un esercizio di meditazione. Ho biso-gno di allenarmi per mantenere il mio equili-brio personale, anche se questo significafarlo molto presto la mattina o molto tardi lasera. Le soluzioni ai miei problemi lavorativile trovo molto spesso durante una sci alpini-stica o una corsa in montagna. Mi piace lasensazione di migliorare me stesso durantel’attività fisica, ecco anche perché amo garecome la Sellaronda.Si può dire che tu e Georg alla Sellarondagiocavate in casa, perché Dynafit è il mainsponsor dell’evento. Perché avete sceltoquesta competizione?

Con 17 edizioni alle spalle, la SellarondaSki Marathon è una “classica” ed è una dellegare più prestigiose del panorama europeo,con una formula che attrae sempre più. L’Ita-lia è inoltre uno dei nostri mercati più impor-tanti e per questa ragione abbiamo voluto

diventare partner dell’evento. Abbiamo avutoda subito un ottimo rapporto con il comitatoorganizzatore dal quale riceviamo sempreottime indicazioni. La nostra è più di una part-nership, è un rapporto di amicizia, di condivi-sione di una passione.Questo dimostra che Dynafit resta semprelegata al mondo racing?

Il DNA di Dynafit è nelle gare. Veniamo daquel mondo ed è lì che vogliamo continuarea investire. Molte persone che hanno ruotatointorno a Dynafit sono state o sono ancoraatleti elite. Il mondo della competizione rap-presenta per noi ciò che la Formula 1 rappre-senta per un marchio del settore automo-tive: è il laboratorio dove tutto si sperimentae dove solo il meglio viene poi divulgato nelmercato.Del resto l’attacchino nasce proprio per darepiù leggerezza agli sci alpinisti impegnatinelle competizioni.

Certo, e il principio ispiratore dello SpeedUp che ha creato oltre vent’anni fa l’attac-chino è sempre più che mai valido e attuale:Dynafit è sempre sci alpinismo, in tutte lesue forme, dal racing al free touring.Dynafit ha rivoluzionato il mondo dello scialpinismo due decenni orsono: oggi qualisono le nuove frontiere dello ski touring?

Lo sci alpinismo cresce in continuazione ediventa sempre più segmentato. È anche perquesta ragione che abbiamo deciso di suddi-videre la nostra proposta di prodotti in quat-tro diverse categorie: Ski Running, Speed

Touring, Ski Touring eFreeRide Touring. Tuttiquesti segmenti sono increscita e al loro internosi stanno differenziandosempre più. OvviamenteDynafit resta comunquesempre fedele per ognidivisione al proprio claim:Speed, Lightness, Perfor-mance e Technology.E per una visione più ge-nerale?

Al momento il mercatooffre due principali sce-nari. Da una parte molte

persone si avvicinano allo sci alpinismo par-tendo dallo sci di discesa. Molti brand adesempio convertono i propri prodotti pensatiper lo sci alpino al mercato dello sci alpini-smo: noi definiamo questi prodotti “alpinegear with a touring function”. Nei prossimicinque anni vedremo sempre più personefuori dagli hotel di montagna con attrezzaturada ski alp. La useranno mai? Alcuni sì, altrino! É un po’ lo stesso meccanismo che si èinnescato con l’arrivo dei suv nel mercatoautomobilistico, molti di quelli che li acqui-stano non hanno mai guidato su percorsisterrati. Un altro trend forte è lo sci alpinismointerpretato in chiave fitness, un modo unicoed efficace per mantenersi in forma. Il nostrosegmento Speed Touring si rivolge proprio aquesto gruppo di consumatori. Persone cheamano fare movimento e magari desideranounire l’attività fisica con lo spirito di aggrega-zione tipico della montagna. L’industria svi-lupperà molti prodotti seguendo questi trende i vari brand sceglieranno di realizzare pro-dotti specifici per i vari segmenti dello scialpinismo.E tra un consiglio di amministrazione e unagara di sci alpinismo?

Sembrerà strano ma ci sono molti punti incomune: la sfida, il lavoro per obiettivi, ilteam, gli strumenti, tutte cose che ritrovonella mia sacca degli sci e nella mia 24 ore.Ma una gita sulla neve è tutta un’altra cosa,vero?

Non c’è dubbio!

BENEDIKT BOEHM, DAL CDA DYNAFIT ALLA SELLARONDA

Il managing director dell’azienda è tornato a vestire i pannidell’agonista al fianco del collega e amico Georg Nickaes, in occasione della Sellaronda Ski Marathon. La coppia ha chiuso al 28esimo posto su quasi 400 classificate.

www.patagonia.com

Page 11: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 12: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diGIANANDREA LECCO

La stagione sci alpinistica 2011 si concludeper Scarpa con un bilancio più che positivo,grazie ai successi ottenuti dai suoi atleti nellepiù importanti competizioni nazionali e inter-nazionali di specialità. Manfred Reichegger,Francesca Martinelli, Lorenzo Holzknecht,Martin Anthamatten, Roberta Pedranzini: sononomi familiari a chi frequenta l’ambiente ski-alp, nomi ai quali Scarpa è orgogliosa di acco-starsi. Dietro a questi atleti ci sono storie,esperienze, passione e fatica, oltre che moltolavoro fatto insieme per ricercare performancedi eccellenza.

I GRANDI UOMINI SCARPAAd aprire le danze sulla “polvere”

sono stati Reichegger e Holzknechtche hanno sconfitto il grande fred-do e dato spettacolo a Pelvoux,location scelta quest’anno per ilCampionato Europeo andato inscena a inizio febbraio.L’esperienza di Manfred e lafreschezza di Lorenzo hannoregalato anche a Scarpa unasoddisfazione non da poco.Il bis è arrivato ad ArechesBeaufort con la vittoria dellaPierra Menta (15-18 marzo), coro-nando una stagione di conferme perl’uno e di nuovi traguardi per l’altro. A ruba-re una tappa alla coppia d’oro è stato DenisTrento che, con Matteo Eydallyn, ha gustato inseconda posizione una delle vittorie più ane-late dagli atleti e si è ricaricato di energie perle ultime sfide della stagione. Secondo postoper lui anche alla Pitturina, competizioneparte della Coppa Italiana Sci alpinismo 2012– Trofeo Scarpa.

LA SPONDA FEMMINILE NON È DA MENO…Anche il talento femminile non si è smen-

tito. Ancora una volta le italiane dominano lastorica competizione d’oltralpe Pierra Menta,aggiudicandosi per la quinta volta il gradinopiù alto del podio: Roberta Pedranzini eFrancesca Martinelli hanno portato alto anco-ra una volta il nome Scarpa e mantenuta viva

una tradizione di vittorie che riempie d’orgo-glio l’ambiente agonistico italiano e natural-mente chi ogni giorno lavora per aiutarequeste atlete a raggiungere traguardi impor-tanti e a conservare entusiasmo e prestazio-ne anche dopo anni di successi. Il duoMartinelli-Pedranzini – vero e proprio bino-mio dello scialpinismo italiano e internazio-nale - ha conquistato incontrastato anche laCoppa delle Dolomiti. A sostenere l’onda rosale svizzere Severine Pont Combe e MarieTroillet che hanno trionfato invece aiCampionati Europei di Pelvoux. Da sottoli-neare che la Pont Combe ha portato alto ilmarchio Scarpa anche alla Pierra Menta,dove si è classificata seconda. A quest’elenco

vincente si possono e si devono aggiunge-re i nomi di Roberto Antonioli, oro indivi-duale agli Europei, seguito al secondoposto da Matheo Jacquemoud e MartinAnthamatten, con il primo medagliere

della competizione.

TUTTI SUCCESSI FIRMATI ALIEN 1.0Per il brand veneto è quindi un peccato

veder volgere al termine una stagione cosìbrillante, o meglio fluo! Comune denomina-

tore della stagione di questi atleti èstato infatti Alien 1.0 (nelle foto), l’ul-

traleggero che ha rivoluzionato ilmondo e il mercato dello sci alpi-nismo. Il successo ottenuto haavuto molteplici sfaccettature: laprima, quella di una conferma

ulteriore delle prestazioni del proprio prodot-to sulla neve, un'altra quella di vedere ungruppo di atleti mettere ampiamente a frut-to la collaborazione portata avanti con ilteam R&D Scarpa. Sia da un punto di vistastrettamente tecnico, che sul piano dellamotivazione reciproca. Oltre che con una sfu-matura più semplicemente umana, di amici-zia e di una passione coltivata insieme.Quello di Alien 1.0 era un successo per certiversi annunciato e atteso, un successo che siè tinto di oro, di argento e di bronzo e che hadato piena gratificazione agli ideatori e airealizzatori dello “scarpone del futuro”, comeè definito da molti. Il lungo periodo di pro-getti, test e modifiche è culminato con losbarco sul mercato di questo prodotto e contutte queste vittorie. Un confronto molto vivocon i propri atleti ha permesso via via di affi-nare il modello proprio sulla base dei feed-back e delle esigenze che di volta in voltavenivano esternati dai ragazzi. Risultato: unalinea gialla alla partenza e tanti puntini gial-li, uno dopo l’altro, sulla linea del traguardo.Come tanti puntini sono le mani di chi ognigiorno assembla scafi, fissa leve e con lastessa cura mette in scatola il prodotto fini-to… Dopotutto, gli ingredienti del successosono semplici, ma non per questo scontati:cura del dettaglio, ossessione per la qualità,made in Italy e collaborazione con chi usa iprodotti nelle condizioni più estreme per tra-durre i desideri in realtà. È anche così che perScarpa si traduce il noto claim “Nessun luogoè lontano”.

Stagione oro,argento e...fluo per Scarpa

Focus on Riflettori puntati sulle molteplici vittorie ottenutedal brand nello sci alpinismo race

12 |Numero 3 / 2012|

Il podio maschile del Pierra Menta: Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht festeggiano il successo.

Il duo Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini vittoriose per la quinta volta al Pierra Menta.

Campionati Europei Sci Alpinismo, podio maschile. La vittoria a Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht.

Campionati Europei Sci Alpinismo, podio femminile. Al primo posto Severine Pont e Marie Troillet.

Un periodo trionfale per il marchio e Alien 1.0, il suo prodotto di punta, grazie in particolare ai successi nei Campionati Europei e nel Pierra Menta.

Page 13: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

|Numero 3 / 2012|

DENIS TRENTO

“Posso dire d’aver disputato una stagio-ne più che discreta… considerando chesono diventato papà proprio all’inizio del-l’inverno! Scarpa mi ha sempre supportatoe non solo per quanto riguarda la mia atti-vità di sci alpinista, ma anche relativamen-te alle mie esigenze di aspirante guidaalpina: posso contare su prodotti al top intutte le discipline, dalla scalata al ghiac-cio, dallo sci al misto in quota. Nonostantegli alti e bassi dell’ambiente, mi sento didire che, grazie alla grande passione checirconda il nostro sport, possiamo preve-dere un bel futuro, fatto di grandi soddisfa-zioni per chiunque abbia voglia di darsi dafare”.

ROBERTA PEDRANZINI“Sono più che soddisfatta della stagio-

ne, i cui risultati sono stati superiori alleaspettative. Parlo ad esempio della PierraMenta, per cui la preparazione è statainferiore agli altri anni, ma il successo èarrivato comunque. Ci siamo trovate a con-frontarci con atlete di quasi vent’anni piùgiovani di noi eppure abbiamo saputotener loro testa. Arrivate a questo punto,sia per me che per Francesca, non è sem-pre facile conciliare il lavoro e la famigliacon l’attività agonistica. A ogni stagione miriprometto di smettere, invece poi la pas-sione prevale. Tutt’oggi mi alleno 6 giorni asettimana più la gara e la costanza miviene da dentro. Quando ero più giovanel’allenamento ferreo era una costrizione,ora continuo ad allenarmi esclusivamenteper scelta”.

FRANCESCA MARTINELLI“Partiamo dall’Alien 1.0. Questa è la

seconda stagione che utilizziamo il prodot-

to e devo dire che l’opinione è semprepositiva, non abbiamo avuto il benchéminimo problema. Pensando in generalealla stagione, Roberta ed io pensavamo diiniziarla alla leggera... senza porci troppiobiettivi. Ma poi, strada facendo, anchequest’anno ci abbiamo preso gusto e trauna gara e l’altra siamo arrivate dritte allavittoria della Pierra Menta, la più ambita ela più prestigiosa. Pratico sci alpinismo alivello agonistico da molti anni, anzi, dauna vita, e nonostante nella mia vita sianoarrivate molte cose – dal lavoro alla fami-glia – non ho mai perso la passione. L’ideaè quella di continuare fintanto che ne avre-mo voglia dedicandoci sempre più anchealle nuove generazioni, a cui cerchiamo ditrasmettere la nostra esperienza e da cuicerchiamo sempre nuovi stimoli, sperandodi arrivare a un passaggio del testimoneche chiuda davvero il cerchio”.

ROBERT ANTONIOLI

“Uso Scarpa sin dalle prime uscite con lepelli, sin da quando non sapevo ancora chele leve si dovessero sganciare nelle risali-te. Ora indosso l’Alien 1.0 e mi sento al top!È uno scarpone che lascia spazio al mio

stile di sciata e mi lascia libero nel movi-mento. Insomma, la condizione ideale perricercare velocità, fluidità ed essenzialitàdi movimento”.

MATTHEO JACQUEMOUD

“Innanzitutto lo sci alpinismo è uno sportmolto completo, che richiede molta costan-za e passione. Le stesse doti che trovonella “grande famiglia” Scarpa. Sono dav-vero orgoglioso di poter fare parte di que-sta famiglia, anche perché rappresenta adoggi il meglio della tecnologia e dell’inno-vazione. In particolare, l’Alien 1.0 è unoscarpone incredibile quanto a performan-ce, look, comfort e leggerezza. Una voltaindossato, non puoi più farne a meno!”

LORENZO HOLZKNECHT“La serietà dell'azienda e il rapporto di

amicizia che mi lega da alcuni anni alla

famiglia Parisotto e in particolare all'amicoMassimo, sempre preparato e disponibile,ha reso semplice e naturale il mio ritorno aScarpa. Di pari passo con il rapporto umano,l'aspetto prettamente tecnico si è rivelatodeterminante alla scelta. Il mix di plastica ecarbonio rende l'Alien 1.0 un prodotto stra-ordinariamente sensibile e affidabile. Loscafo in plastica consente un assorbimentopressoché totale delle vibrazioni che siavvertono in discesa, rimanendo allo stessotempo molto preciso e facile da condurre. Illeggerissimo gambetto in carbonio rigidocompleta questo prodotto eccezionale. Il n°1per lo sci alpinismo race. Semplicemente loscarpone perfetto”.

MANFRED REICHEGGER

“Nonostante l’età e i tanti anni di garealle spalle, la stagione che si sta conclu-dendo è stata ancora una volta segnatadalla soddisfazione. Inizialmente non con-sideravo nemmeno l’ipotesi di poter vince-re gli Europei e sono andato in America percercare un’alternativa. Invece poi, grazieanche all’intesa con Lorenzo, siamo arriva-ti alla vittoria della Pierra Menta. Le giova-ni generazioni avanzano e crescono, maabbiamo avuto la prova che se teniamoduro possiamo ancora farcela! Quandopenso al futuro, penso che è quasi ora dismettere, ma la passione per lo sport e perla competizione, forse, sono ancora troppoforti. Ad oggi, mi sento di voler continua-re... perché mi piace! E questo nonostanteil mondo delle gare lasci un po’ a desidera-re, in termini di organizzazione e di innova-zione. Per fortuna, a dare nuovo smaltoall’ambiente sci alpinistico, è arrivataun’incredibile svolta nei materiali e Alien1.0 ne è la prova d’eccellenza”.

I FEEDBACK DEGLI ATLETI

13

"Festival" di Alien 1.0 alla partenza della terza tappa della Pierra Menta. A destra quasi in cima alla Marmolada lungo il percorso della parte sci alpinistica della Zero-3000, gara sponsorizzata da Scarpa (vedi news a pagina 8).

Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini.

Lorenzo Holzknecht insieme ai responsabili atletiScarpa dopo la vittoria alla Pierra Menta 2012.

“SCARPA, una grande famiglia e ALIEN 1.0, lo scarpone perfetto”

Page 14: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diBENEDETTO SIRONI

Fin dalla nascita di Outdoor Magazine, datata2006, abbiamo sempre dedicato un numero spe-ciale, quasi monografico, alla corsa off-road. Ossiaalle discipline del trail e dello skyrunning. Dellequali, tra l’altro, parliamo sempre più anche neglialtri numeri del nostro giornale. Quest’anno ab-biamo deciso di raddoppiare: oltre a quello cheavete tra le mani, vi sarà un altro approfonditospeciale sul numero di settembre. Troppe e troppointeressanti le cose da dire, gli argomenti da ap-profondire, i personaggi con cui parlare e le inizia-tive che meritano la nostra (e la vostra) attenzione.Non solo. Il nostro gruppo Sport Press srl, proprioa fine 2011, ha deciso di investire in un nuovo pro-getto interamente dedicato al running in tutte lesue forme, dalla strada al trail, fino alle skyrace piùestreme e andando fino al triathlon. Ecco quindi lanascita di Running Magazine, già “benedetta” dalmercato. Un nuovo giornale che anche per OutdoorMagazine rappresenta un ulteriore, fondamentalestrumento di approfondimento e monitoring sulvariegato mondo della corsa.

SEMPRE PIÙ CONNECTIONGià, perché la considerazione fondamentale dalla

quale non è più possibile prescindere è la sempremaggior connessione tra le varie attività che gra-vitano attorno al mondo della corsa. Dal joggingalla corsa su strada, salendo in altezza e intensitàe arrivando quindi a trail, skyrunning e triathlon. Ilrunner moderno è sempre più polivalente e desi-deroso di confrontarsi con nuove sfide e occorre chegli operatori del mercato ne tengano conto. Giustoper fare un esempio, secondo alcuni dati infatti ol-tre l’80% dei trail runner sono anche road runner,ossia corrono su strada durante l’anno. Negli ultimianni si è assistito inoltre ad un forte passaggio dirunners dalla strada all’off road e questo ha portatoad un aumento esponenziale dei praticanti e dellegare trail in Italia. Tanto che oggi le iscrizioni amolte gare si chiudono in tempo record e le parte-cipazioni alle ultra trail nel 2011 hanno addiritturasuperato quelle alle ultra maratone su strada.

I NUMERI DEL TRAIL RUNNINGEntrando proprio nello specifico dei numeri, vi

sono circa 90 manifestazioni trail in calendarionel 2012 e altrettante gare di skyrunning, senzacontare la continua espansione del fenomeno deitrail autogestiti. Come dicevamo, prendiamo peresempio solo le gare di ultratrail: nel 2011 hannosuperato le ultra maratone su strada. Con ben5.877 atleti che hanno concluso un’ultra trail, men-tre gli ultramaratoneti sono stati 4.759. Un bel sor-passo, trainato anche dall’aumento del numero digare: 54 le competizioni trail che nel 2011 hannosuperato la canonica distanza di 42 km e 195 me-tri. Come puntualmente fa notare Spirito Trail, ri-vista di riferimento del settore, a impressionare èla velocità con cui è cresciuto il “popolo del trail”:solo quattro anni fa erano stati appena 835 i fini-sher contro 3.594 runner su strada. Altro dato si-gnificativo, è stato sorpassato il tetto dei 10.000partecipanti a gare ultra, con una crescita continuache riguarda sia il trail che la strada: nel 2007erano stati 4.429 gli ultrarunners (strada e trail)contro i 10.636 di quest’anno. Con una buona per-centuale di donne: quest’anno sono state ben1.430 (13,44%) le atlete che hanno concluso un’ul-tra. In generale secondo le più recenti stime visono oltre 30.000 partecipanti a gare trail & sky-running nel nostro paese. Con un ulteriore, enorme

potenziale, come spieghiamo nel paragrafo se-guente.

ITALIANI POPOLO DI… RUNNERSConsiderando infatti il popolo dei runners nel

suo complesso, i dati sono inequivocabili e parlanodi un settore in crescita decisa e costante negli ul-timi anni. La comunità di runners e joggers italianiè molto vasta, vitale, diversificata e con numerimolto importanti. Secondo i dati, nel nostro paesea fronte di 32.000 persone che hanno concluso unamaratona, più di 2.500.000 individui corrono perpassione, benessere o semplicemente perché èuno sport facile, divertente, all’aria aperta e senzanecessità di pianificazioni particolari. E si tratta distatistiche probabilmente da rivedere al rialzo.Notiamo un sensibile incremento sia nella fasciadei top runners che nella grande massa di prati-canti e amatori. Il running è certamente tra glisport del momento ma destinati a restare e anzia consolidarsi ancora, come sottolinea anche lamaggior parte degli operatori del settore. Ed è an-che in questo grande bacino di praticanti che ilmercato outdoor nel suo complesso può attingereper creare nuove opportunità.

VALORI E PROFILOIn media, i trail runners corrono per oltre 30

giorni all’anno e sono quindi super-appassionati delloro sport. Oltre alla passione ritroviamo valoricome desiderio di avventura, evasione dai soliti luo-ghi e ricerca di se stessi e dei propri limiti. Unendoqueste motivazioni individuali con la pratica spor-tiva, si ottengono i due drivers principali del trailrunning: competizione ed esplorazione. Andandoad analizzare più a fondo il profilo del trail runnerpossiamo individuare 3 caratteristiche principali.1. Individualismo sociale

Fondamentalmente individualisti, 2/3 dei runnersi allenano da soli, ma amano unirsi ad amici e partner. È forte il senso di appartenenza alla com-munity: intensi momenti di socialità e condivisionedi esperienze.2. Approccio “glocal”

L’80% delle corse d’allenamento avvengono nelraggio di 30 minuti da casa o dal luogo di lavoro.Ma si è poi disposti a lunghi spostamenti nei week-end per partecipare alle competizioni, spesso sog-giornando una o più notti fuori casa. Aspirazioneprincipale: partecipare ai grandi trail “esotici” in Eu-ropa, America, Nord Africa, Far East.3. Ricerca della varietà

I trail runners amano confrontarsi con climi, ter-reni, località, luoghi di interesse, culture locali, per-sone con le quali correre e condividere emozioni.

IL MODERNO PRATICANTE OUTDOORPer questi motivi i trail runners rappresentano un

perfetto modello del “moderno” praticante out-door. Con un’età dai 25 ai 45 anni (dei quali 65%uomini e 35% donne), innovativo, aperto alle no-vità, competitivo, multisportivo, sensibile al de-sign ed attento alle scelte nell’acquisto, con un oc-chio “tecnologico” ma anche sensibile alletematiche ambientali. Alla ricerca dei propri limiti,ironico, creativo, non convenzionale, curioso,amante dei viaggi e delle culture. Tutti elementicon i quali i brand più attenti ed innovativi si stannoconfrontando e che devono essere tenuti nellagiusta considerazione anche da tutti gli altri opera-tori (negozi in primis). Queste considerazioni, oltreai numerosi altri spunti che troverete nelle pros-sime pagine, rendono il mondo trail & skyrunninguna delle facce più belle, dinamiche e solari del-l’outdoor moderno.

Corsa su strada e off-road, fino ad arrivare al triathlon: attività sempre più in crescita, comunicanti tra loro e connesse anche alle altre discipline del nostro settore. Vi sono più di 30.000 partecipanti alle oltre 160gare trail & skyrunning in Italia. Con un ulteriore, grande potenziale per queste attività ma anche per il

mercato in generale, considerando i quasi 3 milioni di runners (più o meno professionali) nel nostro paese.

Speciale / Intro 14 |Numero 3 / 2012|

TRAIL E SKYRUNNING, ALCUNI NUMERI RELATIVI AL 2010

Le gare skyrunning e trail in Italia e all’estero

ItaliaFISKY / CSEN90 gare skyrunning con 12.000 iscrizioni78 gare trail con 14.000 iscrizioni

Skyrunning – l’indotto1.500.000 EURO - Entrate complessive x 100 gare e ASD

20% - Contributi da Enti:1.000.000 EURO - Entrate da atleti e aziendeIncremento turistico e notorietà della zona

2.500.000 EURO - Ovvero l’80% dell’indotto totale, resta in zona

SpagnaFEDME300 “carrerasde montaña”14.000 iscrizioni

FranciaFFA / France Skyrunning Association750 gare trail

USAATRA / Track & Field2.000 gare trail233.000 iscrizioni4,8 milioni praticanti outdoor

Valori, emozioni, numeri e opportunità: benvenuti nel variegato e vitale mondo dell’Italia che corre

Praticanti attuali e potenzialeDati attuali:

30.000 praticanti in Italia di trail e skyrunning30% del totale degli sportivi praticano altri sports outdoor

2.5-3.000.000 corridori strada

Trail & skyrunning, una delle facce più bellee rappresentative dell’outdoor moderno

Page 15: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 16: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

16 |Numero 3 / 2012|

Garmin è da molti anni ai polsi dei più esigentitriathleti e anche sui manubri dello loro bike. Conl’introduzione del Forerunner 910 XT, nuovo com-puter watch studiato per il triathlon che riuniscenuoto, ciclismo e corsa, l’azienda si confermacome il brand di riferimento nel mer-cato dei GPS per lo sport. E lo ribadi-sce sponsorizzando la prima edizionedel Garmin TriO Sirmione, che andràin scena il 30 giugno tra le acque delbasso Lago di Garda e le strade dellalocalità bresciana. La gara compren-derà 1.500 metri di nuoto, 40 km diciclismo e 10 km di podismo. Si ini-zia con la frazione di nuoto che partirà dalla Spiag-gia del Prete e porterà ad affrontare il passaggioal di sotto del ponte levatoio del castello. Sul Lun-golago Armando Diaz gli atleti saliranno in sellaalle loro bici e affronteranno i 40 km disegnati su

un circuito vallonato nell’ambito del territorio diPozzolengo. Rientrati a Sirmione inizieranno l’ul-tima parte della sfida nell’anello di 2,5 km nel cen-tro storico, da ripetere quattro volte. Da segnalareanche il progetto TriO Challenge promosso dalla ri-

vista Runner’s World. L’iniziativa vedeprotagonisti tre uomini e tre donne prividi esperienza sportiva selezionati dal-l’equipe dell’Università di Scienze Moto-rie di Verona in una rosa di venti indivi-dui sedentari. I sei stanno lavorandoduro per arrivare in pochi mesi a correreil loro primo triathlon olimpico. Questoprogetto dimostrerà come, attraverso

un percorso finalizzato, chiunque possa arrivarenell’arco di un tempo ragionevole ad affrontareuna gara di triathlon su distanza olimpica.

www.triochallenge.com

Garmin title sponsor del TriO Sirmione 2012

Il 14 aprile andrà in scena la Ötzi Alpin Mara-thon da Naturno a Senales. Si tratta di una mara-tona estrema, articolata nelle tre discipline dimountain bike, corsa e sci alpinismo, che da que-st’anno ha come sponsor tecnico Dynafit. Il brandproprio nel 2012 presenta la sua prima collezioneestiva dedicata all’Alpine Biking e all’Alpine Run-ning. Un connubio perfetto, come spiegato daBenedikt Boehm, managing director di Dynafit In-ternational: “I tre mondi dello sci alpinismo, del ci-clismo e della corsa sono molto vicini tra loro. Ab-biamo condotto uno studio per capire cosacercano gli sci alpinisti affezionati al marchio Dy-nafit in estate. La risposta è stata corsa in monta-gna o mountain bike, a volte i due sport insieme.Basti guardare gli atleti del panorama agonisticomondiale tra cui quelli del team Dynafit MireiaMiro o Kilian Jornet, che dominano nei due sport,sia in estate che in inverno”. La Ötzi Alpin Mara-thon si disputerà per la seconda volta nella suastoria nella giornata di sabato, così da poter recu-

perare la gara di domenica in caso di tempo av-verso. Al momento sono iscritti 154 uomini e 10donne. Tra i partecipanti, anche importanti pre-senze Dynafit come lo stesso Benedikt Boehm eil product manager Schorsch Nickaes. L’azienda,tra l’altro, ha di recente allargato il proprio teamdi atleti accogliendo Mirco Ferrari e Omar Campe-strin per lo sci alpinismo, oltre a Pivk Taddei eGiancarlo Annovazzi per sky running e trail runnig.

www.oetzi-alpin-marathon.com

È Dynafit il nuovo sponsor della Ötzi Alpin Marathon

Dallo scorso 15 febbraio è possibileiscriversi alla 32ª edizione dellastorica Transcivetta, gara dicorsa in montagna che tradi-zionalmente si tiene intorno almonte Civetta la terza dome-nica di luglio. Novità dell’edi-zione 2012, a programma il 15luglio, è il supporto garantito daManifattura Valcismon s.p.a.“Karpos” specializzata nell’abbli-gliamento e accessori per la mon-tagna. Per celebrare l’importantesodalizio, il comitato organizzato-re della gara e Karpos mettono a

disposizione degli iscritti una maglietta inmateriale tecnico con una nuova seri-grafia. Se l’inscrizione viene perfezio-nata online entro il 31 marzo, saràpoi possibile scegliere la propriataglia. Per partecipare alla garaoccorre versare 65 euro a coppia

entro il 31 marzo e 75 euro a coppia oltretale data. Per maggio-ri info, visitare il sitoweb dell’iniziativa.

www.transcivetta.it

Speciale / News Iniziative, eventi, competizioni, atleti e segnalazioni dal mondo trail e skyrunning

Lo scorso 10-11 marzo a Moleto (AL) si èsvolto il primo raduno annuale del Team Sa-lomon Carnifast. Il piccolo borgo del comunedi Ottiglio si è trasformato nella sede di sva-riate attività legate al mondo running e ha ac-colto alcuni dei migliori interpreti nazionali einternazionali di corsa in montagna, skyrun-ning e trail running. In occasione della pre-sentazione ufficiale del Top Team (in foto)sono inoltre state girate le prime riprese deldocumentario che racconterà, nel corso del-l’anno, l’intera stagione del Team SalomonCarnifast. La due giorni ha anche dato vita allaprima edizione del Free Trail di Moleto, unagara di 14 km con invito esteso a chiunque eiscrizione gratuita. Era prevista persino la par-tecipazione di camminatori e la creazione diun mini circuito per bambini.

www.teamsalomoncarnifast.com

Team Salomon Carnifast,il primo raduno annuale

La Sportiva, in collaborazione con W.L. Gore& Associates, presenta la prima La SportivaGore-Tex Mountain Running Cup. Il circuitoriunisce sotto un’unica egida cinque tra lemigliori gare skyrunning internazionali. Il tour,che prevede classifica dedicata e montepremifinale in denaro messo in palio da Gore e LaSportiva, si aprirà il 10 giugno con la Valma-lenco Valposchiavo skyrace. A essa segui-ranno la Stava Skyrace (24 giugno), la Dolo-mites Skyrace (22 luglio), il Giir di Mont (29luglio) e la Red Rock Skymarathon (5 agosto).Per competere nel circuito è necessario par-tecipare ad almeno 4 delle 5 gare, seguendoil regolamento ufficiale di ogni singola mani-festazione. I punteggi totalizzati in almeno 4gare saranno sommati al fine di stilare unaclassifica generale che premierà i primi 10 uo-mini e le prime 10 donne con montepremidedicato e calzature da mountain running LaSportiva in membrana Gore-Tex (modelli Rap-tor, Wild Cat 2.0, Electron e Crossover). I premisaranno consegnati durante la cerimonia dipremiazione ufficiale che si terrà alla finedella 5° prova del circuito.

www.lasportiva.com

La Sportiva con Gore perla Mountain Running Cup

Dal 27 agosto al 2 settembre andrà in scenala 10ª edizione della The North Face Ultra-Traildu Mont-Blanc che già ha battuto tutti i record.A partire dal numero degli iscritti: nonostantel’aumento delle esigenze in termini di gare diqualifica dal 2011 (5 punti invece di 4 perl’UTMB), il record è stato nuovamente battutocon oltre 10.000 domande. In tutto partecipe-ranno 2.300 corridori per l’UTMB (166 km e9.500 mt di dislivello positivo in un tempo mas-

simo di 46 ore), 1.800 per laCCC (Courmayeur-Champex-Chamonix), 1.400 per la TDS(Sur les Traces des Ducs deSavoie) e 70 squadre di 2 o 3persone per la PTL (PetiteTrotte à Léon). In aumentoanche il numero delle nazionipartecipanti: se nel 2011erano 62, quest'anno cresconoa quota 75. Il 44% dei candi-

dati è straniero (il 40% nel 2011, il 38% nel2010). Importante la presenza di spagnoli (9%),inglesi (5%), belgi, tedeschi, svizzeri e giappo-nesi (tutti al 3%). L’Italia rappresenta l’8% diiscritti. Da notare un aumento notevole degliamericani ed un aumento spettacolare deipolacchi, dei portoghesi e degli argentini.Stabile invece la partecipazione delle donne:8% all’UTMB, 13% alla CCC, 9% al TDS, 11% allaPTL. In media, infine, il 54% dei concorrenti par-tecipano per la prima volta a una delle garepreviste (43% all’UTMB, 76% alla CCC, 36% allaTDS e 24% alla PTL).

www.ultratrailmb.com

Numeri record per la 10a

Ultra-Trail du Mont-Blanc

Non si è fatta attendere la risposta degliamanti dell'endurance trail alla chiamata dellanuova edizione del Tor des Géants, che presen-ta uno sviluppo circolare di 330 km e 24.000 mtdi dislivello positivo passando ai piedi di MonteBianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Laterza edizione dell’evento è prevista dal 9 al 16settembre e le iscrizioni sono state aperte il 1°febbraio. Sono state poi chiuse in tempo recorddopo solo 27 minuti a causa dell’immediatosuperamento del numero limite dei partecipan-ti, posto a quota 550. Una soddisfazione chepremia il lavoro congiunto della RegioneAutonoma Valle d’Aosta e dei VDA Trailers, idea-tori e organizzatori dell'evento, artefici di unsuccesso internazionale che ha superato ognipiù rosea aspettativa. Anche quest'anno la listadegli iscritti annovera atleti rappresentanti 26nazioni tra cui Giappone, Stati Uniti, Canada,Australia, Nuova Zelanda ma anche Francia,Spagna, Belgio e Svizzera. Non mancano ovvia-mente gli italiani. Oltre agli iscritti ufficiali, sonoinvitati i vincitori dell’edizione 2011 (primi 3classificati generali maschile e femminile). Perchi non è riuscito a iscriversi in tempo utile, visarà un’ulteriore possibilità data dal ripescaggiodalla lista d'attesa a fronte di eventuali rinunce.

www.tordesgeants.it

Chiuse in soli 27 minuti le iscrizioni al 3° TDG

Nuova partnership tra Karpos e la 32ª Transcivetta

Sportland si conferma come uno dei nomi piùattivi sul fronte eventi. Tra i più celebri sponsoriz-zati dalla nota insegna di punti vendita sportivispicca il Giro dei Grassi, che Massimo Zuin (Cate-gory Outdoor e Bike)commenta come se-gue: “Si tratta di untrail breve ma musco-lare che racchiude insé numerose varia-zioni di percorso. Si vadalla salita ripida alfalsopiano, dalla di-scesa tecnica e roc-ciosa alla comoda mu-lattiera. Ce n’è per tuttii gusti: dal trailer ve-loce allo skyrunner, allo stradista pentito. Comeme, che da non molto mi sono affacciato almondo off-road ma che già mi sto prendendo lemie soddisfazioni”. Si tratta di un appuntamentoalla sua terza edizione, che lo scorso 26 febbraioha visto quasi 500 persone sfidarsi su un tracciato

di 14 km e 700 mt di dislivello positivo. Accantoai 250 atleti sono accorsi a Concesio (BS) 200camminatori. Vincitore dell’appuntamento An-drea Bottarelli, che ha chiuso in 1h01min20sec.

Prima donna in clas-sifica invece MonicaPezzotti, al 34ª posto,con un tempo di1h20min08sec. Dasegnalare, tra le no-vità di questa edi-zione 2012, la possi-bilità di provare lecalzature Tecnica.Marco Zanchi, vicecampione del mondoa squadre di trail run-

ning, si è messo a disposizione degli atleti perconsigli sulle migliori calzature del settore trail.È stato inoltre previsto uno sconto del 20% pertutti sulle scarpe Tecnica presso i negozi Spor-tland, che ha tra l’altro inserito nel pacco gara unoggetto tecnico offerto.

Sportland tra i supporter del 3° Giro dei Grassi

Gli atleti Dynafit sullo Zugspitze (Garmisch)

Page 17: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

17 |Numero 3 / 2012|

Il 1° marzo a Londra è andato in scena il se-condo appuntamento del Vertical World Circuit.La scenografica “Tower 42” (47 piani, 920 gra-dini e 183 metri di dislivello) ha richiamato ol-tre 1.200 atleti provenienti da 8 paesi, che gra-zie alla loro partecipazione hanno contribuitoalla raccolta fondi dell’associazione Shelter cheassiste i senzatetto. Sia il record maschile chequello femminile sono stati polverizzati: il tede-sco Thomas Dold (già per tre volte vincitore delVertical World Circuit) ha chiuso in 3’58” abbas-sando di 26” il tempo dello scorso anno, men-tre l’australiana Suzy Walsham ha guadagnatoaddirittura un minuto sul record femminile chiu-dendo la corsa in 5’01”. Da segnalare la perfor-mance dell’italiano Fabio Ruga (4’11”, in foto adestra accanto a Dold) e quelle delle connazio-nali Alessandra Valgoi (5’05”) e Cristina Bona-cina (5’52”, vincitrice dell’edizione 2011). Fabioè arrivato secondo tra gli uomini lasciandosialle spalle lo slovacco Tomas Celko (4’28”). Ales-sandra e Cristina sono invece arrivate rispettiva-mente seconda e terza nel ranking femminile.

Inoltre Fabio Ruga e Cristina Bonacina, entrambimembri del team Vibram FiveFingers, hannocorso indossando le classiche calzature dal con-cept barefoot. Per maggiori informazioni su que-sto circuito e sugli altri promossi dall’ISF vederearticolo dedicato a pag 20-21.

www.verticalrunning.org

Mario Poletti, un passato da campione delloskyrunning e un presente da organizzatore, ri-propone agli appassionati della corsa nei cielil’accoppiata delle Orobie. Si inizia il 2 giugno conl’Orobie Vertical, che lo scorso anno alla sua edi-zione d’esordio ha richiamato oltre 200 skyrun-ner. Per ragioni organizzative Fly-Up Sport, so-cietà organizzatrice, ha fissato il numeromassimo il numero chiuso a 250 iscrizioni. Comelo scorso anno la gara viene intitolata come Me-morial Fausto Bossetti, il 51enne di Parre appas-sionato di monta-gna scomparso perun incidente suglisci nel gennaio2011. Per il secondoappuntamento oc-corre aspettare finoal 5 agosto, quandoandrà in scena laclassica Orobie Sky-raid che in passatosi è ritagliata unruolo di evento topgrazie a un parterredi atleti di valore in-ternazionale e a unpalcoscenico straor-dinario come il Sentiero delle Orobie. Per il 2012la gara si presenta con un nuovo tracciato dise-gnato ai piedi della Presolana lungo circa 25 kmche per tecnicità e spettacolarità soddisferà sky-runner di tutti i livelli. Sotto il profilo organizza-tivo le manifestazioni saranno valide per la Oro-bie SkyComb, combinata tra i due eventi: chiparteciperà a entrambe le gare entrerà di dirittonella speciale classifica. Partner delle manifesta-zioni di Fly-Up Sport è ancora una volta Scott, cheda alcune stagioni propone una collezione dicalzature e abbigliamento studiati per il podismoe per il trail running. Per l’occasione i concorrentitroveranno nel pacco gara una maglietta Scottstudiata per la corsa a piedi.

www.orobieskyraid.it

Seconda tappa da record per il Vertical World Circuit

The North Face festeggia il primo posto otte-nuto dai suoi atleti Sebastien Chaigneau (FRA)e Fernanda Maciel (BRA) alla The North FaceTransgrancanaria, corsa in notturna di 123 kmche si è tenuta sull’isola di Gran Canaria (Spa-gna) dal 2 al 4 marzo. Ben 600 ultra runner pro-venienti da tutta Europa hanno iniziato la lungacorsa attraverso il Parco Nazionale della GranCanaria. Dopo il via a Playa Del Ingles, nellazona meridionale dell’isola, i 300 runner chehanno preso parte alla corsa di 123 km hannosfidato un dislivello complessivo di 11.000 me-tri, raggiungendo la massima altitudine sullacima dell’isola a 1.949 metri, per poi conclu-dere la corsa nella capitale, Las Palmas de GranCanaria, nella zona settentrionale dell’isola,nel corso del pomeriggio e della sera di sabato3 marzo. Durante la gara di quest’anno gli atletihanno dovuto affrontare venti insolitamenteforti e temperature tra i 4°C e i 22°C. Nono-

stante la caduta e l’infortunio al ginocchio, Se-bastien Chaigneau (FRA) ha ottenuto il primoposto chiudendo la gara con un tempo recorddi 12h54m18s (in foto a destra al traguardo).Chaigneau, con ai piedi le calzature The NorthFace Single Track Hayasa, ha condotto la corsaa partire dal 42° km con una velocità media di10 km/h. Per la categoria femminile, l’atletaThe North Face Fernanda Maciel (BRA) si èclassificata prima e ha ottenuto il quinto postoassoluto con un tempo di 15h02m29s. L’eventoha offerto corse di varie distanze per tutti i li-velli di difficoltà: non solo la gara intera di 123km, ma anche una corsa coast-to-coast di 96km, una maratona di 42 km e una gara perprincipianti di 24 km. Più di 1800 persone pro-venienti da 21 differenti paesi hanno presoparte alla quattro gare.

www.transgrancanaria.net

Transgrancanaria, doppio podio di atleti The North Face

Dopo il grande interesse dell’edizione d’esor-dio nel 2011, che ha visto la vittoria finale diFabrizio Roux e Francesca Canepa, torna anchequest’anno il circuito Salomon Trail Tour Italia.Tra le novità di questa seconda edizione, sup-portata da Suunto ed Enervit, l’aggiunta a calen-dario di due appuntamenti per un totale di cin-que gare da aprile a settembre. Si parte il21/22 aprile con l’Elba Trail, un tracciato di 46km nel parco nazionale dell’Arcipelago Toscano.Il 12 maggio appuntamento confermato con LePorte Di Pietra a Cantalupo Ligure, sede dellanazionale di trail running che ha partecipato almondiale lo scorso anno. Si passa poi al 22/24giugno con il Grand Raid Du Cro-Magnon, unultra trail di 114 km che attraversa le Alpi daLimone Piemonte fino a Cap d’Ail Côte d’Azur inFrancia. Il 20/21 luglio andrà invece in scena laseconda novità del circuito, ovvero il Cima TauffiTrail con un tracciato di 60 km nell’AppenninoTosco-Emiliano. Chiusura in grande stile infine il15/16 settembre sulle Dolomiti con il

Sellaronda TrailRunning. È possibi-le iscriversi allesingole gare sulsito ufficiale dellamanifestazione.

www.salomontrailtouritalia.com

Salomon Trail Tour Italia,ecco il calendario 2012

Il via della gara regina di 123 km

Credit: The North Face Transgrancanaria

Credit: The North Face Transgrancanaria

Per il 2012 Agisko, azienda di integratori natu-rali privi di additivi ed eccipienti chimici, si fa sup-porter di ben 10 competizioni trail e ultra trail che,insieme, danno vita all’Agisko Contest 2012. Siparte il 17 marzo con l’Ultrabericus di Vicenza perpoi passare al Wild Trail di Capraica (LI, 1° aprile)e al Trail dei Gorrei di Ponzone (VI, 15 aprile). Agi-sko sarà presente anche dal 22 al 29 aprile nelleisole Eolie per il Lafuma Volcano Trail e a Foro Ca-navese (TO) il 27 maggio per il Trail Monte Soglio.In estate sarà possibile trovare i prodotti Agiskoal LUT Lavaredo UltraTrail a Cortina d’Ampezzo (29

giugno) e al Cervino X-Trail aValtournenche (AO, 18 lu-glio). Gli ultimi tre appunta-menti dell’anno sono fissatiper l’Amalfi Trail dal 13 al 20

ottobre, il Tartufo Trail il 14 ottobre a Calestano(PR) e il Trail Monte Casto il 28 ottobre ad AdornoMicca (BI). A fine stagione Agisko premieràl’atleta maschile e femminile che avrà collezio-nato i migliori piazzamenti. Da segnalare che ilLafuma Volcano Trail è riconosciuto come corsaqualificante per l'Ultra Trail du Mont Blanc. Tuttii trailer che completeranno la Volcano Trail 2012riceveranno 2 punti per l'iscrizione all’UTMB 2013.

Agisko Contest: dieci le gare trail nel 2012

Torna la combinata delleOrobie Vertical-Skyraid

Page 18: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Ben 150 km da percorrere di corsa, in unpanorama suggestivo tra deserto e oceano.Questi gli ingredienti principali della Boa VistaUltramarathon che andrà in scena il prossimo 8dicembre sull’isola capoverdiana. I circa 50 par-tecipanti attesi dovranno correre in autosuffi-cienza alimentare e riceveranno dall’organizza-zione durante la gara i rifornimenti di acqua.Anche se gran parte del tracciato è segnalato econtrollato con check-point ogni 15 km, ai con-correnti verrà consegnato un roadbook perorientarsi meglio. Il tempo massimo di percor-renza è di 40 ore e questo tempo limite è l’uni-ca novità rispetto alle passate edizioni. Oltre altracciato di 150 km, dallo scorso anno è previ-sto un traguardo intermedio di 70 km. La garaè organizzata da oltre 10 anni dall’ultramarato-neta Piergiorgio Scaramelli in collaborazionecon il Friesian Team. A oggi già si contano 6conferme: 2 austriaci, 1 capoverdiano di nazio-nalità italiana e 3 italiani tra cui il milaneseMarco Bonfiglio (vincitore dell’edizione 2010che, lo scorso anno, a causa di problemi fisicinon ha potuto partecipare).

www.friesianteam.com www.boavistaultramarathon.com

18 |Numero 3 / 2012|

Boa Vista Ultramarathontra deserto e oceano

Di recente Merrell ha presentato un sito aquote rosa con l’obiettivo di promuovere il fit-ness e il running barefoot tra le donne. Il por-tale si chiama “Pretty Strong” e vuole aiutareil pubblico femminile a prefissarsi degli obiet-tivi sportivi e a raggiungerli. L’azienda si rivol-ge direttamente alle donne runner, che secon-do la National Sporting Goods Associationsono 16,9 milioni, in crescita circa del 23% dal2006. Il sito interattivo include testimonial,una playlist e un video che illustra storie dibarefoot firmate dalle atlete Merrell. È anchedotato di una sezione dedicata a ricerche estudi, con un programma di allenamento e ditransizione al barefoot specificatamente dedi-cato alle donne. Questo programma è gestitodal coach Walt Reynolds, allenatore professio-nista e presidente di NovaSport AthleteDevelopment, una delle realtà che hanno con-tribuito allo sviluppo di Merrell Bareform.

www.merrell.com/barefoot-women

Online il sito Merrell per il barefoot “in rosa”

Dopo settimane di attesa, la ISF (InternationalSkyrunning Federation) ha annunciato la linea dipartenza definitiva della Transvulcania Ultra Ma-rathon, valida per la classifica delle SkyrunnerWorld Series e prima delle cinque gare Ultra Se-ries. Una lunga lista di top runners, che maicome in questo evento si sono ritrovati tutti in-sieme faccia a faccia, per conquistare l’ambito ti-tolo. Saranno presenti infatti i primi tre classificatidel TNF Ultra-Trail du Mont Blanc 2011, ovvero glispagnoli Kilian Jornet, Iker Karrera e il franceseSebastien Chaigneau, gli americani Mike Wolfe eGeoff Roes, Anton Krupicka, Dakota Jones, RickeyGates, il francese Erik Clavery, Campione delMondo IAU Trail WC, e l’inglese Andy Symonds.E la lista non si ferma qui. In campo femminilehanno confermato la propria presenza la neoze-landese Anna Frost, la francese Maud Gobert,Campionessa del Mondo IAU Trail WC, le ameri-cane Darcy Africa e Nikki Kimball, la polacca Ka-sia Zajac. Una concorrenza talmente forte cheperfino il record della corsa (7h 32' 13"), stabi-lito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras,potrebbe essere battuto. I 500 corridori affronte-ranno un dislivello complessivo in salita e in di-scesa di 8.525 mt lungo gli 83 km del percorso.La partecipazione dei forti team internazionali in-clude ovviamente anche alcuni dei principalioperatori del settore: Adidas, Arc’teryx, Asics,Montrail, New Balance, Pearl Izumi, PlatiniumSigvaris, Salomon, The North Face. Appunta-mento al 12 maggio, La Palma, Canarie.

www.skyrunning.comwww.transvulcania.com

Transvulcania Ultra Marathon,festivals di top tunnners

Una due giorni dedicata allo sport con unvero e proprio “Festival dell’outdoor”, a pro-gramma dal 30 giugno al 1° luglio ad Acceglio(CN). La kermesse è organizzata dall’associazio-ne A.S.D. Inmaira Outdoor, in collaborazione conA.S.D. Nordic Walking Monviso, Fit Walking eCompagnia del Buon Cammino. Tra le disciplineprotagoniste dell’evento spiccano trail running,nordic walking, fit walking e trekking. Nonmancheranno gli ospiti d’onore come StefaniaBelmondo, Marco Olmo, Luca Speciani e PietroTrabucchi. La manifestazione si aprirà sabatocon sessioni di prova per trail running, nordicwalking, fit walking, trekking e stretching. Nonmancheranno attività ludiche-motorie perbambini, convegni a tema e proiezioni videodei filmati di Marco Olmo. Il giorno seguente èprevisto un trail autogestito di 21 km che copri-rà un dislivello di 1.400 mt lungo un anello suipanoramici sentieri dell’alta Valle Maira. Sia ilsabato che la domenica sarà possibile testare lepiù innovative calzature Tecnica, sperimentare imassaggi sportivi di massaggiatori qualificati,prenotare escursioni con guide naturalistiche eacquistare materiale e abbigliamento tecnicoesposto. Il costo di iscrizione (15 euro per unsolo giorno e 25 euro per due giorni) è com-prensivo di scaldacollo omaggio ai primi 150iscritti e partecipazione libera a corsi, attività,convegni, proiezioni, pasta party.

www.inmairaoutdoor.it

Tanto trail in Val Mairaal “Festival dell’outdoor”

Il brand canadese Arc’teryx ha molto in co-mune con gli skyrunner, con i quali condivideperformance ai limiti dell’estremo, amore perla montagna, spinta verso l’emozione verti-cale e impegno ultradecennale sul fronte dellaricerca. Proprio per questo il marchio ha strettoun accordo con l’ISF (International SkyrunningFederation) divenendo partner ufficiale dei“corridori del cielo”. Questo sodalizio esprimeil desiderio di dare nuovo slancio alla ricerca sulcampo creando un abbigliamento ad hoc perperformance tra terra e cielo. Vicina a questoobiettivo è la linea Endorphin (sopra due im-magini ambientate), creata per il trail runninge le attività aerobiche e basata sulla filosofia“ultraleggerezza totale: costruzione, materiali,design”. Le caratteristiche chiave dei capi En-dorphin sono assenza di peso, traspirabilitàestrema, comfort totale a contatto con la pelle

e protezione dagli elementi. Da segnalare an-che che le ricerche condotte dall’ISF su alcuniparametri chiave degli atleti per approfondiregli studi sulla fisiologia e la biochimica umanain alta quota sono di grande interesse per Ar-c’teryx, che sin dalle origini ha contribuito allaricerca sulle condizioni ottimali per garantirecomfort totale e protezione durante tutte le di-scipline outdoor e nelle più disparate condi-zioni climatiche.

Sodalizio all’insegna dell’alta quota per Arc’teryx e l’ISF

Runners’ World, uno dei magazine dedicatialla corsa più autorevoli a livello mondiale, hapremiato la nuova Spark di Scarpa con il titolodi “Best Debut 2012” per il settore trail. Questacalzatura rappresenta la punta di diamante diuna collezione che offre la sintesi perfetta dellafilosofia “Mountain Minimal” firmata Scarpa.L’azienda infatti ricerca una forma essenzialenei volumi e una combinazione suola/inter-suola di spessore ridotto. Così materiali, volumie spessori vengono studiati per migliorare laperformance atletica e garantire massima sen-sibilità in appoggio durante la corsa. Spark, che

con soli 270 gr è il modello da trail running piùleggero di casa Scarpa, si fa portavoce di que-sto concetto creativo e produttivo mirato all’es-senza della calzatura sia nel design che neimateriali minimal. Jeremy Duncan, tester perRunners’ World Magazine, commenta la suaprima esperienza in corsa avuta con la Sparksul Triangle Peak nei pressi di Woody Creek(Colorado) come segue: “Scarpa ha fatto unottimo lavoro per quanto riguarda la trazione ele dimensioni minimal di questa calzatura e ilrisultato è un connubio perfetto di leggerezza eperformance”.

Ancora una new entry nel portafoglio brand diFerrino. È infatti di fresca ufficializzazione l’accordodi distribuzione del marchio inglese di calzature Vi-vobarefoot, che va ad aggiungersi alle due altri re-centi novità (GoalZero con i suoi si-stemi di energia solare e Source consistemi d’idratazione). Il brand nascenel 2003 quando la società TerraPlana, tra i pionieri del movimentoa piedi nudi, presenta al mercato laprima scarpa minimalista dotata disuola ultra sottile, brevettata e resi-stente all’abrasione, in grado di of-frire massimo feedback sensoriale egrande protezione. Oggi Vivobare-foot comprende un’intera collezione di scarpe mi-nimaliste, perfette per gli scaffali dei negozi out-door. La differenza di questo brand sta nella suoladei suoi modelli, diversa a seconda delle attivitàe dei terreni. Così come tutti i prodotti Terra Plana,anche quelli Vivobarefoot sono prodotti utiliz-zando materiali sostenibili e riciclati con tecnichedi produzione efficienti ed eco-friendly. In foto unodei modelli più rappresentativi dell’offerta Vivoba-

refoot. Si tratta di Evo, calzatura con tomaia in PUHex Flex Cage. La suola è multi-terrain: soffice, re-sistente all’abrasione e ultra-sottile, disegnata congrip direzionale e uno strato resistente all’usura. È

spessa 5 mm e garantisce massimaproprioricezione (capacità di sentire lapressione e gli effetti della gravità suimuscoli, le articolazioni e i tendini) e alcontempo protezione su diverse su-perfici. La calzatura pesa 168 gr.

DISTRIBUITO DA: Ferrino & C.011.2230711 - [email protected]

Speciale / News Iniziative, eventi, competizioni, atleti e segnalazioni dal mondo trail e skyrunning

Il minimalismo di Vivobarefoot in Italia con Ferrino

Spark by Scarpa “Best Debut” per Runners’ World

Page 19: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 20: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diMONICA VIGANò

Il suo fascino conquista sempre più persone.E un crescente numero di adepti contribuiscead avvicinare questa attività alle masse.Stiamo parlando dello skyrunning che all’iniziodegli anni ’90, per merito di un alpinista visio-nario, diviene protagonista di un circuito digare sulle cime più alte del mondo. Da allorail numero di corse di questo genere è cresciutoe ha dato vita a un movimento che conta oggioltre 30mila appassionati. Regolato dall’Inter-national Skyrunning Federation, questo sportabbraccia le salite verticali, maratone oltre i4.000 metri e da poco tempo a questa parteanche gare che superano gli 80 km di lun-ghezza. Tutto ciò dà quindi ragione all’azzardodi quel visionario dei primi anni ’90. Che sichiama Marino Giacometti e che già più di unavolta abbiamo ospitato sulle pagine di OutdoorMagazine. Viste le belle novità e le interessan-tissime prospettive future dello skyrunning edell’ISF, lo facciamo assai volentieri anche que-sta volta insieme al suo “braccio destro” Laurivan Houten (executive director e vice presi-dente ISF). Lauri insieme a lui contribuisce conun impegno quotidiano e costante a tenere inmoto a pieni giri la grande macchina delloskyrunning mondiale.

Partiamo da qualche numero relativo alloskyrunning mondiale e italiano.

Ad oggi si contano in tutto il mondo circa 200gare collegate alla ISF e al circuito della Skyrun-ner World Series, con più o meno 30mila parte-cipanti in rappresentanza di circa 54 paesi. Ilmovimento complessivo, considerando tutte legare di vari livelli e praticanti che rientrano neiparametri dello skyrunning (dal Vertical Kilome-ter alle Ultra SkyMarathon), è almeno cinquevolte più grande. Basti pensare che in Francia ein USA ci sono 750 gare. In pratica possiamo sti-mare, tra Europa e USA, almeno 250mila parte-cipanti in riferimento solo ad atleti agonisti egare di livello nazionale. Certo sarebbe utile fareun censimento globale con l’aiuto delle varie

federazioni e delle aziende outdoor, oltre chemagari del vostro magazine. Oggi è infatti pocoaffidabile basarsi sulla percentuale dei runner odelle gare da strada perché in alcuni casi i corri-dori off-road hanno già superato gli stradisti.Avete già dati o informazioni riferiti al 2011?C’è una sostanziale stabilità o vi è un’ulteriorecrescita?

Ogni anno si evidenzia un incremento di garetra il 10% e il 20%, ma in termini di partecipantici potrebbe essere un aumento superiore. Moltegare prevedono infatti un tetto massimo di iscrittiper motivi di sicurezza, logistici e ambientali. Lerichieste nelle gare più blasonate sono più deldoppio delle iscrizioni effettivamente accettate.E questo discorso non vale solo per le Ultra ma

anche per le classiche SkyMarathon. Ne è unesempio la corsa di Zegama, che ha registrato2000 richieste in pochissimo tempo bruciandosubito i 500 posti disponibili.Parlando di atleti top, sappiamo che con moltiavete un rapporto molto personale, compresoKilian Jornet. Ritenete che sia davvero il piùgrande in assoluto e possa ulteriormente sor-prendere con imprese ancor più impegnative?

Sì, per entrambe le domande. Kilian ha ancoramolto da dare. La sua “musa” è la montagna, unrichiamo che lo può distrarre dai suoi impegnisportivi e commerciali. Ci siamo incontrati laprima volta nel 2006, quando ha conquistato ilsuo primo record sul Dôme d’Ecrins durante ilprimo confronto di un ragazzino con i suoi mo-stri sacri tra cui Bruno Brunod, Fabio Meraldi,Adriano Greco e JeanPelliser. Da allora sembradavvero passata una vita.A quali vostre gare quindi sarà presente?

Alla Transvulcania Ultra Marathon (vedi anchebox sotto), alla Zegama-Aizkorri Maratòn, allaDolomites Vertical Kilometer e SkyRace, allaSpeedgoat 50k, alla Pikes Peak Marathon, alTrofeo Kima e alla Mount Kinabalu Climbathon.Potete trovare maggiori informazioni sui suoiimpegni direttamente sul suo sito (www.kilian-jornet.cat).Dietro di lui vedete atleti che possono insi-diare la sua leadership?

Nel circuito ISF si contano oltre 30mila praticanti e 200 gare, in crescita del 10-20% ogni anno.Con tutti i big mondiali e un sogno olimpico...

Speciale / Interviste A tu per tu con Marino Giacometti e Lauri van Houten, cuore e anima dell’International Skyrunning Federation

20 |Numero 3 / 2012|

Marino Giacometti (presidente ISF) e Lauri van Houten (executive director e vice presidente ISF).

Lo skyrunningfesteggia i suoiprimi vent’anni

Kilian Jornet al Trofeo Kima 2010 (gara biennale), al quale parteciperà anche quest’anno. (Ph. LongLight)

Tra le principali iniziative promosse dall’ISFspicca la Skyrunner World Series. Per l’edizione2012, la serie si presenta con un nuovo formatoe conta tre “series” che offrono distanze per tuttii corridori, dai Vertical agli Ultra runner. I campionidi ogni circuito potranno gustare non solo la glo-ria ma anche premi in denaro e potranno inoltrecompetere per il titolo mondiale di combinata. Inparticolare il calendario delle gare è composto dacinque appuntamenti “evergreen” ai quali si ag-giungono le Ultra SkyMarathon (alla loro primaedizione), le Vertical Kilometer (gare con 1.000m di dislivello che non superano i 5 km di corsa)e le SkyRace (gare trail da 20 a 30 km con oltre1.300 mt di dislivello). In tutto, 20 gare spetta-colari tra cui numerose new entry comporrannouna fitta agenda che sarà caratterizzata da unmontepremi più elevato, da un maggior numerodi atleti e da ben 680 km e 48.000 mt di dislivelloda percorrere. Il vincitore del titolo assoluto sarànominato in base alla somma dei migliori tre ri-sultati conquistati nelle cinque gare principalicon quelli ottenuti nelle due gare obbligatorie deicalendari Vertical Kilometer, SkyRace e Ultra Sky-Marathon.

Due parole sulle Ultra SkyMarathonQuesta “series” risponde alla richiesta di gare sulunga distanza e prevede corse tra i 50 e gli 80km che non dimenticano il dislivello verticale (ol-tre 2.000 mt) e l’altitudine tipica di una gara di

skyrunning. L’Ultra SkyMarathon esiste già dadiversi anni nel regolamento ISF (prima FSA). Lanuova serie, comunque, è la prima a contaregare fino a 50 miglia. Tra tutti gli eventi più im-portanti di questo circuito spicca la Transvulcaniasull’isola di Las Palmas che il 12 maggio darà ilvia alle Ultra ed è l’unica valida per la combinatadella World Series. I migliori corridori Ultra delmondo si sfideranno dal mare alla vetta su sali-scendi per un totale di 83 km e 8.525 mt di di-slivello. La sua lista di partenza, che conta 500atleti, è straordinaria.

Transvulcania con tutti i big mondialiCome ammette la stessa Lauri, “forse si fa primaa dire chi non si è iscritto”. La lista suona infatticome il ranking mondiale più che un elencoiscritti. Tra i top runners spiccano i primi tre clas-sificati del The North Face Ultra-Trail du MontBlanc 2011 (gli spagnoli Kilian Jornet e Iker Kar-rera e il francese Sebastien Chaigneau). Iscritti an-che gli americani Mike Wolfe (vincitore del TheNorth Face Endurance Challenge 50M Champion-ship 2011 e 2° alla Western States 100 2011),Geoff Roes (vincitore della Western States 1002010 e della Ultra Race of Champions 2011), An-ton Krupicka (2° alla Western States 100 2010),Dakota Jones (2° alla Hard Rock 100 EnduranceRun 2011 e 2° al The North Face Endurance Chal-lenge 50M Championship 2011), Rickey Gates(vincitore della Canadian Death Race 2011). Sul

fronte europeo, parteci-perà alla gara il franceseErik Clavery (Campione delMondo IAU Trail WC) oltre all’in-glese Andy Symonds (vincitore de La Course deTempliers 2011). La lista continua con i francesiFrançois D’Haëne, Thomas Lorblanchet, ThierryBreuil e Yann Curien; gli americani Joe Grant e IanSharman; l’ungherese Csaba Németh; lo sviz-zero Florent Troillet; l’argentino Gustavo Reyes; iltedesco Philipp Reiter e, dulcis in fundo, l’italianoGiuliano Cavallo.

Le presenze sul fronte femminileIn campo femminile la lista vede la neozelandeseAnna Frost (vincitrice del The North Face Endu-rance Challenge 50M Championship 2011); lafrancese Maud Gobert (Campionessa del MondoIAU Trail WC); le americane Darcy Africa (vincitricedella Hard-Rock 100 2011) e Nikki Kimball (3°alla Western States 100 2011 e vincitrice del TheNorth Face Ultra-Trail du Mont-Blanc 2007); la po-lacca Kasia Zajac (vincitrice della Zugspitz SuperTrail 2011). Con una concorrenza così forte, il re-cord della corsa di 7h32'13", stabilito lo scorsoanno dallo spagnolo Miguel Heras potrebbe es-sere battuto. Da notare anche la partecipazionedei team che rappresentano le aziende principalidel settore outdoor: Adidas, Arc’teryx, Asics, Mon-trail, New Balance, Pearl Izumi, Platinium Sigva-ris, Salomon, The North Face.

SKYRUNNER WORLD SERIES MAIN RACESSPAGNA: Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri - Basque Country -20/05ITALIA: Giir di Mont SkyMarathon - Premana, Lecco - 29/07SVIZZERA: Course de Sierre-Zinal - Zinal, VALAIS - 12/08USA: Pikes Peak Marathon - Colorado - 19/05MALESIA: Mount Kinabalu Climbathon - Sabah, Borneo -14/10

VERTICAL KILOMETER SERIESRUSSIA: Elbrus Vertical Kilometer - 7/05GRECIA: Gerania Vertical Kilometer - Loutraki - 10/06ITALIA: Dolomites Vertical Kilometer - Canazei, Trento - 20/07SVIZZERA: Le KM Vertical de Fully - Martigny, Valais - 20/10SPAGNA: Vertical Kilometer del Puig Campana - Valencia -11/11

SKYRACE SERIES RUSSIA: Elbrus SkyRace – 9/05GRECIA: Ziria Cross Country SkyRace - Goura Corinth - 27/05ITALIA: Dolomites Skyrace - Canazei, Trento - 22/07UK: Snowdon International Race - Llanberis, Wales - 21/07FRANCIA: Marathon du Montcalm - Auzat, Ariège - 18/08

ULTRA SKYMARATHON SERIESSPAGNA: Transvulcania Ultra Marathon, La Palma - 12/05USA: Speedgoat 50K - Snowbird, Utah - 28/07ITALIA: Trofeo Kima UltraSkyMarathon - Valmasino, Sondrio -26/08SPAGNA: Cavalls del Vent - Cadi-Moixeró Natural Park,Pyrenees - 29/09FRANCIA: La Course des Templiers - Millau, Grands Causses -28/10

Un circuito, tre specialità: tra Vertical Kilometer, SkyRace e l’esordio delle Ultra SkyMarathon

Page 21: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

|Numero 3 / 2012| 21

Gli SkyGames celebrano lo skyrunning in tuttele sue forme in un unico evento che va in scenanegli anni olimpici. Le gare sono aperte a tutti,ma solo le 21 nazioni membro dell’ISF possonocompetere per titoli e medaglie. I premi in dena-ro vanno invece ai vincitori individuali, anche nonfacenti parti di un team nazionale. C’è infatti lapossibilità di riconoscere dei team supportati daassociazioni nazionali non comprese nei 21membri ISF. Quest’anno gli SkyGames si terrannodal 29 giugno all’8 luglio nei Pirenei spagnoli aRibagorza Románica. In passato questo evento èstato ospitato a Canazei nel 2008 e ad Andorranel 2006. La prima edizione, che comprendevaanche una gara di sci, si è svolta nel 2000 traCervinia e Zermatt.

Un occhio sull’edizione 2012Gli SkyGames 2012 copriranno tutte le specialitàskyrunning ad eccezione delle Ultra. L’eventoparte con le gare corte come lo SkySpeed (100 mma con dislivello al 45%) e prosegue in crescen-do con il Vertical Kilometer (1.000 m di salita in

3 km), lo SkyBike (14 km dicorsa, 10 km di mtb e ancora 10km di corsa), lo SkyRaid (gara mul-tidisciplinare a squadre), lo SkyRace (mezzamaratona, in questa occasione dedicata ai giova-ni sotto i 21 anni). Come vuole la tradizione laSkyMarathon, lunga 42 km come suggerisce ilnome, rappresenta la gara finale. Dopo di essasaranno incoronati i campioni mondiali. Durantel’appuntamento ci sarà anche un training campcon la partecipazione di atleti top, esperti, con-correnti e media promosso da Arc’teryx, nuovopartner ISF. In quell’occasione, si terrà inoltre l’as-semblea generale annuale dell’ISF.

Le premiazioni previsteI titoli di Combined World Champion si baserannosui migliori tre risultati conquistati, comprenden-do anche le SkyMarathon. In tutto durante gliSkyGames 2012 saranno consegnati 14 titolimondiali e 30 medaglie ad atleti individuali e aiprimi tre team nazionali. Il montepremi totale èdi 40mila euro.

29 GIUGNO - Cerimonia di apertura e registrazioni30 GIUGNO - Vertical Kilometer: Barruera (gara con 1.000 mtdi dislivello, 3,5 km di lunghezza e oltre il 30% diinclinazione) / SkySpeed: Pla De L'Ermita – Taull (salitaverticale di 100 mt con il 45% di inclinazione)1 LUGLIO - SkyBike: Les Paúles (gara combinata tra mtb eskyrunning di 16 km a 2.000 mt di altitudine) 5-7 LUGLIO - SkyTrail & Outdoor Activities – SkyrunningTraining Camp

6 LUGLIO - ISF Annual General Assembly: Pont de Suerte7 LUGLIO - SkyRaid: Vilas del Turbon (corsa a staffetta di 30km con team di 3 elementi che gareggiano in 3 diversediscipline)8 LUGLIO - Youth SkyRace: Vilaller (gara di skyrunning conoltre 1.500 mt di salita vertical fino a 2.500 mt di altitudine)/ SkyMarathon: Vilaller (gara skyrunning da 42 km con 2.000mt di salita vertical fino a 3.100 mt di altitudine) / Cerimoniaconclusiva

CAMPIONATI DI SPECIALITÀ

VERTICAL KILOMETER OROBIE VERTICAL K, RIFUGIO COCA –Valbondione (BG) - 2 giugno VAL RESIA VERTICAL KILOMETER - Resia (UD)- 1 luglio KMILLE MEMORIAL LUIGI MAURI - Cornod’Aola, Ponte di Legno (BS) - 14 luglioVALGOGLIO VERTICAL KILOMETER - Valgoglio(BG) - 14 ottobreSKYRACEINTERNATIONAL SKYRACE CARNIA - Paluzza(UD) - 17 giugnoSKYRACE TRE RIFUGI - Mondovì (CN) - 19agostoGRAN SASSO SKYRACE - Fonte Cerreto (AQ)- 5 agosto SKYRACE DELLA ROSETTA - Rasura (SO) - 2settembre SKYMARATHONMARATONA DEL CIELO, SKYMARATHON -Aprica/Corteno Golgi (SO-BS) - 1 luglio PERALBA SKYMARATHON - Sappada - 8luglio

MADDALENE SKYMARATHON - Madonna di Senale, Rumo (TN) - 26 agostoSENTIERO GRIGNE SKYMARATHON, TROFEOSCACCABAROZZI - Pasturo (LC) - 16settembre

FINALE CAMPIONATO NAZIONALE COMBINATASKYRUNNING EXTREME - Limone sul Garda,(BS) - 21 ottobreRanking in base al miglior piazzamentonelle tre differenti specialità, più la garafinale dove il punteggio aumenta del 20%.Premi complessivi per 6.000 euro.

CAMPIONATI SPECIALITÀ PROVA UNICA

CAMPIONATO SKYRUNNING A COPPIERALLY VALTARTANO SKYRACE - Morbegno(SO) - 24 giugnoCAMPIONATO SKYRUNNING A STAFFETTASKYRACE TRE LAGHI-TRE RIFUGI -Valbondione (BG) - 15 luglio CAMPIONATO TRAIL - ULTRA SKYMARATHONTRAIL DI OULX 50 K, ULTRA SKYMARATHON -Oulx (TO) - 23 settembre

Un circuito di caratura nazionale riconosciuto e supportato dallo CSEN

Per realizzare il Campionato Skyrunning Italiano è statacopiata la formula della Skyrunner World Series su trediscipline. Questo campionato prevede una classifica dicombinata e inserisce a calendario anche un campionato diUltra. In pratica esistono tre campionati di specialità (VerticalKilometer, SkyRace e SkyMarathon) con una finalecombinata. A questi si aggiungono i campionati di specialitàin prova unica (a coppie e a staffetta) e il campionato Trail-Ultra SkyMarathon.

SKYGAMES CAMPIONATO NAZIONALE SKYRUNNING

SKYGAMES 2012: 29 giugno-8 luglio

In questo momento non ci sono atleti in gradodi contrastarlo nel complesso, ma solo in qual-che singola gara. Dalla nostra esperienza, ab-biamo visto che ogni epoca aveva il suo eroe:Adriano Greco, Fabio Meraldi, Bruno Brunod, Ri-cardo Mejia, Matt Carpenter. Ma senz’altro Kilianè il più completo di sempre. Si sa adattare a tuttele situazioni.Oltre alla Skyrunner World Series (vedi boxdedicato), ISF significa anche Vertical WorldCircuit e SkyGames. Parliamo del primo.

Il Vertical World Circuit conta 9 gare in tutto ilmondo, da New York a Londra, Milano, Basilea,Berlino, fino a Taipei, Ho Chi Minh City e Singa-pore. Ancora una volta, San Paolo in Brasileospiterà l’appuntamento finale di novembre,dove sarà incoronato il campione del mondo2012. In generale questo circuito ci dà moltesoddisfazioni e sembra che si sta formando unadisciplina a sé stante, con atleti specializzaticome il tedesco Thomas Dold, l’australiana SuzyWalsham, la neozelandese Melissa Moon e ibravissimi italiani Fabio Ruga, Valentina Belottie Cristina Bonacina. Esiste poi la volontà di crearecircuiti nazionali in Spagna, Gran Bretagna, USAe Brasile. Inoltre l’Asia e il Medio Oriente offronomolte possibilità in termini di gare future. È l’iniziativa che forse trova più visibilità e ge-nera maggior curiosità sui media generalisti,coinvolgendo anche il centro delle città. Que-sta visibilità genera di conseguenza anche unaumento di interesse per lo skyrunning piùtradizionale o non vi è una particolare in-fluenza?

Inizialmente questo circuito è stato inserito perpromuovere lo skyrunning in città. Ma nella si-tuazione attuale si sta sviluppando come un cir-cuito a sé, anche se qualche atleta corre in en-trambe le specialità. In fondo si tratta sempre di

performance in salita e, assieme al Vertical Kilo-meter, potrebbe costituire un elemento aggiun-tivo per avvicinarsi alle discipline olimpiche.Nel 2011 si sono svolti anche l’European

Skyrunning Championship e la Skyrunner Su-perCup. Perché non saranno riproposte nel2012?

Perché come da regolamento le competizionicontinentali, in questo caso europee, vengonoorganizzate ogni due anni dispari. Sarannoquindi riproposte nel 2013. La SuperCup, invece,è una sfida intercontinentale istituita in attesa difare i campionati in tutti e quattro i continenti.Sappiamo che tra i vostri progetti c’è la vo-lontà di creare anche campionati di skyrun-ning locali in alcuni paesi. Alcuni sono giàoperativi?

Sì. In Italia da anni organizziamo il CampionatoSkyrunning Italiano. In Francia quest’anno si svol-gerà l’edizione d’esordio, mentre in Spagna cisono campionati delle singole specialità. In di-versi paesi stanno nascendo gare singole validecome campionato nazionale.Volete inoltre coinvolgere maggiormente an-che gli USA. In che modo?

Già quest’anno nella Ultra Series abbiamo in-cluso una seconda gara oltre alla classica PikesPeak Marathon. Si tratta della Speedgoat 50K.Grazie alla partecipazione dei campioni ameri-cani, prevediamo che presto prenderanno piedeanche nel Nuovo Continente gare di skyrunningcon un’organizzazione e premi di qualità. Sonoormai maturi i tempi per pensare a un circuitonazionale locale che abbia un riferimento asso-ciativo, un regolamento uniformato e un cap-pello assicurativo per atleti e organizzatori. In cosa ancora si differenzia la loro cultura esensibilità su trail & skyrunning?

Negli anni ’90 abbiamo organizzato gare di

skyrunning in Colorado, anche con la neve a4.000 mt. I runner locali però continuano a pre-ferire il trail allo skyrunning, con percorsi pocotecnici e poco ripidi. Il nostro obiettivo (comun-que non solo negli USA) è quello di valorizzarele caratteristiche dello skyrunning in termini an-che di organizzazione, regolamento, premi, as-sicurazioni e promozione. Le grandi gare ultracome Leadville, Western States 100 e The NorthFace Endurance Challenge 50M lavorano giàbene con i media e gli sponsor. Tuttavia anchea loro mancano una struttura e un regolamentoche tuteli sia gli atleti che gli organizzatori.In queste vostre attività siete supportati ecollaborate attivamente con alcune aziende.Quali in particolare?

Nel corso di 20 anni, dopo una lunga partner-ship durata 9 anni con Fila Sport, abbiamo col-laborato con importanti aziende come Vibram,Sector, Polartec e Buff Original. Ci sono poiaziende che collaborano con noi a livello nazio-nale come La Sportiva. Sappiamo però che a queste se ne è aggiuntadi recente un’altra, vero?

Esattamente. La new entry di quest’anno èl’azienda canadese Arc’teryx che condivide i no-stri stessi valori tra cui la montagna come heri-tage, la qualità, l’innovazione, la performance. Olimpiadi dell’outdoor: un sogno più o menoconcreto e quanto lontano o vicino?

La strategia è molto laboriosa ma la montagnapiù alta da scalare è quella di riuscire a uniretutto il mondo outdoor e lavorare insieme aquesto progetto. Bisognerà poi vedere se a quelpunto saremo sempre noi a cercare di avvicinarcialle Olimpiadi o viceversa. Comunque si legga ildetto maomettano, stiamo parlando di altri 10-20 anni di lavoro. Per allora gli attuali atletiavranno abbandonato il tempo delle medaglie

e avranno iniziato a lavorare nell’organizzazionesportiva. Quali sono le intese e i progetti con il CONI?

In Italia la federazione skyrunning opera incollaborazione con un Ente di Promozione Spor-tiva (CSEN - Csen Outdoor) riconosciuto dal CONIe quindi è una disciplina dilettantistica. Con ol-tre 3.000 tesserati e quasi 100 associazioni ab-biamo la consistenza di una federazione affilia-bile direttamente al CONI, ma in questa fasevogliamo tenere il futuro nelle nostre mani enon presentarci come una delle tre disciplinedella corsa sulla montagna. Stiamo lavorandoper avere un’area specifica di attività e confi-diamo che il Comitato Outdoor attuale (COSE)possa diventare la federazione outdoor chemanca in Italia. Ci sono anche degli incontri conla Federazione di Atletica per valutare qualcheforma di cooperazione, ma è indubbio che siamodi fronte a due DNA completamenti diversi: unonasce in pista e l’altro in montagna. Nel 2012 lo skyrunning così chiamato da unafelice intuizione di Marino festeggia i 20 anni.State organizzando una grande festa o nonne avete il tempo!?

Faccio una premessa: dando a “Cesare quelloche è di Cesare” sono stati i giornalisti a chia-marci “corridori del cielo” dopo i primi record sulMonte Rosa e sul Monte Bianco. Detto ciò, que-st’anno sarà una festa unica! La nuova World Se-ries abbraccerà nuove gare e atleti. Gli SkyGamesvedranno la partecipazione di 21 paesi membrie moltissimi atleti nella categoria “open”. Arc’-teryx entra tra le fila dei nostri partner. Come senon bastasse, ci sono altre attività ancora da an-nunciare e da festeggiare. E tanta corsa - in sa-lita, ovviamente - ancora da fare.

www.skyrunning.com

Una kermesse quadriennale per tutte le specialità dello skyrunning

Due immagini relative alla Mount Kinabalu Climbathon. A sinistra ancora Kilian Jornet e al centro Anna Frost (Ph. SabahTourism). A destra Miguel Heras (Ph. LongLight). Sono alcuni dei top atleti che parteciperannoall'attesissima Transvulcania (12 maggio) così come a molti altri eventi firmati ISF.

Page 22: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Speciale / Iniziative Il marchio dell’ottagono giallo ripropone un team per l’UTMB 2012

22 |Numero 3 / 2012|

GIUSEPPE “BEPPE” MARAZZI“Desidero tagliare il traguardodell’UTMB portando per manomio figlio”

DUE PAROLE SU “BEPPE” - Italiano 37ennedi Baiso (RE), Beppe è un grande appassio-nato di trail running e di montagna in ge-nerale. Ha cominciato a correre con l’obiet-tivo di mettersi in forma dato che, come luistesso dichiara, “in una vita precedenteero piuttosto sovrappeso”. La sua “avven-tura sportiva” ha avuto inizio nel luglio 2008 con la partecipazione all’Eco-maratona del Ventasso. Nel suo palmarès vanta un primo posto alla Abbo-t’s Way del 2010 e un argento alla Lavaredo Ultra-Trail del 2009. Beppe hagià corso la stagione 2011 con il Trailrunning Team Vibram partecipando, trale altre gare, anche all’UTMB: “È stata un'esperienza di quelle che lascianoil segno. Un susseguirsi continuo di emozioni, a volte anche molto contra-stanti, la scoperta di luoghi bellissimi ma soprattutto l'esplorazione interioredel proprio limite. Il limite fisico, perchè dopo tante ore di cammino il corpoè esausto, ma ancora di più il limite mentale. A un certo punto uno dopo l'al-tro cadono tutti i veli, che senza accorgercene interponiamo tra noi stessi ela realtà e a quel punto ti ritrovi davvero da solo con te stesso completamentenudo. È una sensazione fantastica che voglio provare ancora”. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2011: UTMB (49°), Tartufo Trail (5°), Trail delmonte Casto (7°) e Marathon trail del Montalbano (1°); 2012:Maratona dellapace sul lamone (5°) e Sentieri di santa Cristina (6°). All’UTMB intende ta-gliare il traguardo portando per mano il figlio. L’anno scorso non è riuscitoa mantenere la promessa perchè ha concluso la gara a notte fonda.IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - L’esperienza con il Trailrunning TeamVibram è stata entusiasmante per Beppe: ”Fare di nuovo l'UTMB nellasquadra Vibram è innanzitutto è un grandissimo onore. Se l'anno scorso sonoriuscito ad arrivare in fondo, è quasi tutto merito del supporto che ho rice-vuto dallo staff Vibram: ad ogni ora del giorno e della notte, nei posti piùsperduti, sapevo che c'era qualcuno un pò più avanti che mi stava aspettando,che credeva in me che stava usando il suo tempo, le sue energie solo persupportarmi. Se fossi stato da solo avrei quasi sicuramente mollato, ma inquel momento mi sentivo come l'ingranaggio fondamentale di un mecca-nismo più articolato e questo mi ha dato la forza di continuare”.

FRANCESCA CANEPA“Sogno di condividereun’esperienza straordinaria”

DUE PAROLE SU FRANCESCA - Unica donnadel trail running Team Vibram, Francescanasce nel 1971. Ama racchiudere nella pa-rola “atleta” ogni descrizione che possa ri-guardarla. Mamma di due bambini ai qualitrasmette i valori dell’impegno e della fidu-cia in se stessi, Francesca vanta un passatoda specialista del ghiaccio, prima con legare di pattinaggio e poi con l’esperienza e i riconoscimenti (nazionali e in-ternazionali) dello snowboard. L’incontro con il trail running arriva nel 2010,dopo la maternità, con la voglia di ritornare in pista e l’incoraggiamento daparte del maestro Fabio Maragliati a mettersi alla prova con la corsa. Da qui,il passo verso gli allenamenti con i Courmayeur Trailers e i primi successi nelsettore è breve. “Ciò che ha fatto la differenza per me sin dall’inizio”, ricordaFrancesca, “è stato l’ambiente della corsa, persone eterogenee accomunateda questa passione che annulla le differenze e favorisce la condivisione”. Ei risultati non mancano, come testimoniano nel 2011 il primo posto nella clas-sifica Top Italian Endurance e nel Salomon Trail Tour Italia.TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Trail Monte Soglio (1° posto), Trail delMottarone (1° posto) e Trail des Allobroges (2° posto); 2011: TDS (2° asso-luto), The Abbots Way (1° posto), Morenic Trail (1° posto) e Gran Trail Val-digne (2° posto); 2012: Francesca parteciperà come atleta del TrailrunningTeam Vibram alla Lavaredo Ultra Trail, all’Ultra-Trail du Mont-Blanc e al Traildes Templiers. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - “Condividere con i compagni di garal’esperienza della corsa e del risultato è ciò che rende straordinaria una com-petizione come quelle di trail running”. È con queste parole che Francescaspiega la sua decisione di far parte del team degli “ordinary people beingextraordinary” targato Vibram.

DAVID GATTI“Trail running vuol dire montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri. Per me è diventato uno stile di vita”

DUE PAROLE SU DAVID - Nasce a Grenoble il 19agosto 1971, ha 40 anni ed è Professional EuropeManager per Polartec. Padre di due bimbi di 10 e8 anni, si è avvicinato al mondo del trail runningper esigenze professionali. Nel 2009 Polartec eragià partner del The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc e lui aveva invitato dei clienti a vedere la corsa. Fu così che nacque lasua passione per la corsa trail: David viene conquistato dall’atmosfera, daipaesaggi, dalla sfida, dall’adrenalina, dall’emozione che solo una gara comel’UTMB può dare. Inizia a praticare il trail running nel 2010 e decide di iscri-versi alla CCC 2010. Nel 2011 corre la TDS, ma sin dal principio il suo obiet-tivo era mettersi alla prova sull’UTMB. Proprio nel 2012 riuscirà a realizzareil suo sogno: correrà infatti la UTMB e lo farà facendo parte del trail runningTeam Vibram. Per lui il trail running è “la montagna, il gusto dello sforzo ele emozioni che provi quando corri”.TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Montblanc Marathon e CCC; 2011: Tourdes Glaciers de la Vanoise e TDS; 2012: Trail de la Sainte Baume. Oltre al-l’UTMB, nel 2012 David correrà il Lafuma Trail a Buis les Baronnies e la Ma-xirace di Annecy.IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - “Tutto è partito da una battuta duranteuna chiacchierata di lavoro e all’improvviso mi sono trovato reclutato nel trailrunning Team Vibram. Non faccio parte dei corridori più forti. Passo una set-timana su due all’estero per lavoro e non ho abbastanza tempo per allenarmicon costanza. Ma c’è un filo conduttore che lega Polartec e Vibram: sono duebrand di riferimento nei loro rispettivi settori. Sono onorato di poter portareil mio contributo a queste due aziende. Sono felice poi di poter parteciparea un’esperienza come questa, con atleti di alto livello. È una situazione allaquale non ero preparato, non me l’aspettavo. Speriamo che vada bene”.

SEBASTIEN NAIN“L’UTMB è una delle corse piùbelle al mondo”

DUE PAROLE SU SEBASTIEN - Il francese Seba-stien Nain, classe 1972, è vigile del fuoco delreparto nucleare. È sposato con Sophie, anchelei sportiva, e ha un bimbo di quasi 3 anni,Mathys. Grande sportivo e appassionato dimontagna, Nain per anni ha praticato il tria-thlon su distanze Ironman (3,8 km a nuoto,180 km in bici e una maratona di 42,195km). Ha tentato di qualificarsi al campionato del mondo ma, non riuscen-doci, ha deciso di dedicarsi per un’intera stagione a gare di trail running. Èstato catturato dal fascino della corsa in montagna e non è più tornato al-l’Ironman.TRA LE GARE CHE HA CORSO: 2009: Verdon Canyon Challenge (1°), ST Maxi-min (1°) e Ultra Templiers (9°); 2010:Marathon de Sables (10° e 1° tra i fran-cesi in gara); 2011: Aubrac Aventure (2°) e Grand Raid Pyrenees (3° e 1°tra i francesi in gara); 2012: Correrà l’UTMB con il team Vibram. Sebastienha già preso parte 3 volte a questa corsa. Nel 2008 si è ritirato a Les Conta-mines (30 km circa dopo la partenza) per infortunio; nel 2009 ha avuto unalussazione del bacino a causa di una caduta nella discesa da St. Gervais; nel2010 la corsa è stata sospesa a causa del maltempo.IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - Per Sebastien l’UTMB è tra le corse piùbelle al mondo. Il suo sogno è riuscire a portarlo a termine nel 2012 facendoun buon risultato. È entusiasta all’idea di affrontare quest’avventura con ilTrailrunning Team Vibram e spera che lo spirito di squadra e il supporto dellostaff possano aiutarlo ad arrivare in fondo e a realizzare il suo sogno.

DUE PAROLE SU NICOLA - Classe 1987, di De-senzano del Garda, Nicola è il più giovanedegli atleti del trail running Team Vibram. Halavorato per tre anni in un negozio di arti-coli sportivi e ora si dedica a tempio pienoalla pratica dell’outdoor. Appena ha potutoha colto l’occasione per fare un lungo viag-gio in bicicletta in Argentina, percorrendo larinomata RN40, 6.000 km da La Quiaca a Ushuaia. Il suo obiettivo è quellodi riuscire a trovare un lavoro che gli permetta di coltivare la sua enorme pas-sione per lo sport outdoor e per la montagna. “Inizialmente facevo solo al-pinismo e correvo come allenamento alla montagna – racconta Nicola – lapassione per il trail running è cresciuta un po’ alla volta”. Per Nicola il trailrunning è prima di tutto un percorso interiore, un modo per mettere allaprova il proprio corpo, ma anche la propria mente, per migliorarsi, per co-noscersi a fondo. “Quando il corpo è stremato dalla fatica, quando è solo do-lore, è la mente che lo spinge ad andare avanti. La cocciutaggine, l’orgoglioe l’ostinazione di non mollare mai per raggiungere l’obiettivo, per quella sod-disfazione che dura una frazione di secondo, appena si taglia il traguardo”.TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Gara Toubkal Marathon (24°), Red RockSky Marathon (prova di coppa del mondo, 11°) e Estremamente Parco (AlpiGiulie, 15°); 2011: Grand Raid des Pyrénées (20°), Adamello Supertrail (1°)e Grand Trail 3V (9°); 2012: Correrà la sua prima stagione con il TrailrunningTeam Vibram prendendo parte alla Lavaredo Ultra Trail e all’UTMB.IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - Ha già corso gare simili all’UTMB inpassato, sia per km che per difficoltà, ma Nicola aspetta con ansia di sfidareil Monte Bianco: vuole scoprire se è vero che l’UTMB è una gara così magica.Confida molto nella condivisione di emozioni con gli altri atleti del trail run-ning Team Vibram e nello spirito di squadra che li aiuterà a superare i mo-menti più duri.

RONAN MOALIC“L’ultra non è una cosa da matti, maun progetto costruito con cura chepermette di vivere un’esperienzastraordinaria”

DUE PAROLE SU RONAN - Francese di 38anni, di professione chirurgo, vive a La Gorge(Ste Agnes). È sposato e ha un bambino di8 anni. Ronan si divide tra due grandi pas-sioni: la sua professione e il trail running. Neltentativo di trovare un compromesso tra la-voro e sport, il supporto della famiglia di-venta fondamentale. Ronan, già appassionato di sci alpinismo, si è avvici-nato al trail running nel 2004 andando a vedere una gara con un amico. Consolo qualche mese di allenamento di corsa nelle gambe, partecipa a otto-bre dello stesso anno al suo primo ultra: la “Diagonale des Fous” (Grandraid de la Reunion). Crederci veramente, secondo Ronan, è la cosa più im-portante: “Fare ultra trail vuol dire imparare a superare la stanchezza, la sof-ferenza, cercare in fondo a sé stessi delle risorse incredibili, ci si riscopre,è come un’iniziazione, in comunione con la natura. Ma non è solo quello.È un insieme di cose. L’ultra non è una cosa da matti, ma un progetto co-struito con cura che permette di vivere un’esperienza straordinaria”.TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2009: Saintélyon 2009 (17°); 2010: Gapen-cimes 2010 (8°) e Trail de Faverges (6°); 2011: Trail des Balcons d'Azur (8°)e Trail des Aiguilles Rouges (6°); 2012: L’avventura inizierà con la LavaredoUltratrail a giugno e proseguirà ad agosto con l’UTMB e poi con la corsa LesTempliers.IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - L’UTMB è il suo sogno da realizzare,come lui stesso la definisce: “Una gara mitica in un luogo magico, un’espe-rienza irrinunciabile nella vita di un ultratrailer. È l’ultra trail per antonoma-sia”. Fare parte del trail running Team Vibram è prima di tutto un’esperienzanuova per lui. È un’occasione per condividere le emozioni con una squadra,ma vuol dire anche avere supporto tecnico e logistico durante la gara.

La storia si ripete e tutti sperano sia nuovamente “straordina-ria”. Dopo il grande successo dell’operazione nel 2011, infatti,Vibram ripropone per il 2012 un proprio trail running team. Gli atle-ti saranno protagonisti in alcune gare ed eventi per tutto il 2012,ma anche per quest’anno l’appuntamento clou sarà la reginadelle gare, ossia l’Ultra Trail du Mont Blanc, di cui Vibram da 5anni è anche sponsor. Proprio durante la scorsa edizione è statorealizzato un intenso film (The Extraordinary Story) dedicato agliatleti Vibram e alla loro straordinaria esperienza, realizzato dallasocietà di produzione Sportmaker e dal regista AlessandroBeltrame. Un’opera che sarà oltretutto presentata a maggio alTrenfoFilmFestival e ad altri importanti festival europei. I 5 atleti

dello scorso anno (Marco Zanchi, Giuseppe Marazzi, RaphaëlBodiguel, Johan Sérazin e Candide Gabioud), passano così iltestimone ad altri “colleghi”: 3 italiani e 3 francesi, con una gra-dita conferma (Beppe Marazzi) e un’attesa new entry femminile.Di seguito vi proponiamo i 6 profili dei protagonisti, chiamati aportare in alto la bandiera gialla di Vibram sotto l’attenta regiadello staff aziendale, in particolare del marketing managerJerome Bernard. Che oltretutto vive molto da “vicino” il progetto,correndo spesso al fianco degli atleti e frequentando di personale gare (nel 2011 ha chiuso con un ottimo tempo la CCC e que-st’anno parteciperà alla TDS, entrambe gare parallele dell’UTMB,più corte dei suoi 170 km ma decisamente impegnative).

Con Vibram verso un’altra Extraordinary StoryDopo il grande successo dell’esordio nel 2011, annunciato il nuovo trail running Team: composto da 3 italiani e 3 francesi. Confermato Giuseppe Marazzi, gli altri 5 sono new entry, selezionate tra decine di candidature.

a cura di BENEDETTO SIRONI

Il team 2011 in azione

NICOLA BASSI“Quando il corpo è strematodalla fatica, è la mente che lo spinge ad andare avanti”

Page 23: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

DISTRIBUITO DA: ABC Distribution - 335.6813705 - [email protected]

Page 24: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Dalla nostra inviata a Pititinga (Brasile)MONICA NANETTI

Una “edizione zero” all’insegna (anche) del di-vertimento: si è conclusa l’8 febbraio scorso Runfor Pititinga, corsa a tappe ecosolidale ambien-tata nel Nordest del Brasile. Una corsa che, da unlato, ha proposto un programma decisamente im-pegnativo con la presenza di nomi d’eccellenzanel mondo del trail (a partire dal direttore dicorsa Nico Valsesia, passando da concorrenti delcalibro di Marco Olmo e Marco Gazzola, per arri-vare a sponsor come Scorpion Bay, Dryarn, Bee1,Shplus), ma che d’altro canto si è caratterizzataanche per una componente di relax, diverti-mento e contatto umano decisamente fuori dalcomune. Parte del merito va sicuramente alla lo-cation prescelta e alla finalità della competi-zione. Pititinga, infatti, è un piccolo villaggio bra-siliano a una settantina di chilometri da Natal:uno scenario naturale di straordinaria bellezza edi profonda povertà in cui da anni è attiva “Vidaa Pititinga Onlus”, un’associazione che sostiene losviluppo della comunità locale attraverso pro-getti in ambito medico e sociale con particolareattenzione a bambini e ragazzi. È proprio a que-sta Onlus che sono stati interamente devoluti iproventi della gara, nata dall’iniziativa di GiovanniStorti (componente del celebre trio Aldo, Gio-vanni e Giacomo nonché appassionato runnersulle lunghe distanze), che da tempo frequentail villaggio di Pititinga e che ha preso parte all’ini-ziativa anche in veste di atleta, raccogliendo unonorevolissimo settimo posto.

Sulla carta, le tre tappe in cui si è svolta la garapossono non sembrare una sfida particolarmenteimpegnativa: un prologo serale di 20 km tra ledune che circondano il villaggio, una secondatappa di 30 km sui terreni sabbiosi dell’interno euna terza e conclusiva tappa - anch’essa di 30 km

- attraverso strade di terra rossa e la spiaggia. Inpratica, invece, la corsa è risultata decisamentedura anche per gli atleti più preparati: in parte peril sole equatoriale e per il caldo (le temperature,anche di primo mattino, erano sempre abbon-dantemente sopra i 30°C), in parte per i terrenisabbiosi e per i tracciati (che comprendevanodifficoltà come guadi e impegnative scalate su ri-pidissime dune di sabbia), in parte per il fortevento contrario che i runner si sono spesso trovatiad affrontare.

Non a caso il vincitore a sorpresa è stato unosconosciuto e velocissimo brasiliano del paesinovicino, Eudi Vieira Barbosa, che probabilmentemeglio di tutti conosceva le difficoltà e le insidiedel percorso e che, nonostante le scarpe di terzamano e la vecchia canottiera in acrilico del suounico sponsor “Comunidade de Rio do Fogo”, hapreceduto nella classifica complessiva lo svizzeroMarco Gazzola (+0.04.05) e l’intramontabileMarco Olmo (+0.25.57).

Ma, come si diceva, l’interesse della gara nonsi è concentrato unicamente sui “top runner”: asuscitare l’attenzione anche di un pubblico dinon appassionati c’era la presenza - oltre che diGiovanni Storti - di Aldo Baglio, altro compo-nente del trio comico. È sulla misura delle sue ca-pacità di runner esordiente che è stata ideata unagara parallela, chiamata per l’appunto la “Aldo-ten”, che prevedeva di correre i 10 km più spet-tacolari di ciascuna tappa: una soluzione, questa,che ha permesso di allargare l’ambito dei parte-cipanti ad atleti amatoriali non particolarmenteallenati. L’idea-base, del resto, era quella di per-mettere a tutti di prendere parte alla manifesta-zione e di godere delle bellezze dei luoghi; e cosìl’intera gara, pur mantenendo tutte le sue carat-teristiche agonistiche, si è trasformata anche inuna grande esperienza di viaggio di gruppo, al difuori dei consueti circuiti turistici, all’insegna deldivertimento e del piacere. Le battute di Aldo eGiovanni, i mini-corsi serali di samba, le grigliatedi gamberoni, i bagni di mare e di sole, i rimbalzitra Italia e Brasile delle cronache via internet (suvari magazine on line e sulla pagina Facebookdedicata) hanno contribuito a creare un’atmosferadistesa e rilassata in cui è stato facile stringerenuove amicizie tra tutti i partecipanti: uno “spi-rito trail” davvero molto particolare che - a dettadi tutti - ha fatto di Run for Pititinga un’esperienzaindimenticabile.

Run for Pititinga,un trail carioca a ritmo di sambaAtleti prestigiosi, volti noti dello spettacolo, finalitàbenefiche, scenari esotici: tutto in un’unica gara al suo esordio nel panorama internazionale.

Speciale / Reportage Siamo stati nel suggestivo paese brasiliano per partecipare a questa corsa a tappe ecosolidale

24 |Numero 3 / 2012|

1a tappa tra le dune

2a tappa tra le suggestive strade del paesino

CLASSIFICA GENERALE MASCHILEPOS NR. TEMPO TEMPO TEMPO TOTALE DISTACCO COGNOME NOME

1A TAPPA 2A TAPPA 3A TAPPA1 20 1.07.18 2.06.45 2.08.14 5.22.17 VEIRA BARBOSA EUDI2 3 1.10.48 2.07.20 2.08.14 5.26.22 0.04.05 GAZZOLA MARCO3 2 1.12.59 2.18.01 2.17.14 5.48.14 0.25.14 OLMO MARCO4 15 1.27.29 2.39.14 2.40.38 6.47.21 1.25.04 LOMBARDINI MICHELE5 19 1.18.15 2.50.49 2.40.38 6.49.42 1.27.25 EIMAR FAUSTINHO6 16 1.33.01 2.45.21 2.54.31 7.12.53 1.50.36 MIGLIORINI PAOLO7 1 1.27.28 2.59.59 3.00.43 7.28.10 2.05.53 STORTI GIOVANNI8 7 1.35.50 3.23.04 3.04.15 8.03.09 2.40.52 TOMMASI CLAUDIO9 5 1.35.43 3.14.41 3.13.48 8.04.12 2.41.55 TARALLO MARIO10 1O 1.40.50 3.27.36 3.29.09 8.37.35 3.15.18 MACIARIELLO NICOLA11 18 1.42.47 3.41.40 3.22.22 8.46.49 3.24.32 COSCIA ADRIANO12 14 1.35.33 3.59.10 3.22.58 8.57.41 3.35.24 COSTANZO FRANCESCO13 12 1.59.34 4.19.02 4.17.44 10.36.20 5.14.03 ROSASCO FULVIO14 6 1.39.11 DNS DNS - MODOLO DANIELECLASSIFICA GENERALE FEMMINILE1 17 1.36.59 3.04.58 3.02.20 7.44.17 2.22.00 SOLDATINI SIMONA2 4 1.35.34 3.25.48 3.07.04 8.08.26 2.46.09 INCERTO NADIA3 13 1.59.34 4.19.02 4.17.44 10.36.20 5.14.03 TIEGHI CHIARA4 21 DNS 2.43.51 2.40.38 - GERATORILM LUCEIDE

Marco Olmo. Marco Gazzola.

L’inaspettato vincitore, il brasiliano Eudi Vieira Barbosa. Michele Lombardini.

Nico Valsesia.

Aldo Baglio. Giovanni Storti, a destra all’arrivo della seconda tappa.

La partenza.

Page 25: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diSIMONE BERTI

Sempre alla ricerca della velocità, dapprimasulla moto, poi contando solo sulle propriegambe (oltre che sulla propria testa). MarcoZanchi, 36enne di Alzano Lombardo (BG), è cer-tamente uno degli esponenti nostrani di mag-gior rilievo del panorama trail running e skyrun-ning internazionale. Fino al 2001 si dedica allecorse in moto, non disdegnando il trekking e unpaio di corse alla settimana più per dovere, osentimento, “dietetico”. La prima gara, nellostesso anno, è una corsa in montagna a staf-fetta, conclusa al penultimo posto. Ma la pulcesi è ormai insidiata ed esplode una nuova pas-sione. Nel giro di qualche anno inizia a parteci-pare a competizioni di skyrunning, venendo acontatto con Mario Poletti e Bruno Brunod, e an-che a qualche maratona, New York e Torino sututte. Ma il richiamo della natura è più forte. Nel2010 il battesimo con una gara Ultratrail, la La-varedo, dove termina al 2° posto, primo degliitaliani. Da lì in poi seguono una carrellata digare, mentre nel 2011 viene convocato dallanazionale italiana ultratrail per partecipare aiMondiali di Connemara, Irlanda, dove giunge12° ottenendo, assieme ai compagni, la meda-glia d’argento a squadre. Nel medesimo annodecide di superare anche il muro dei 100 km,iscrivendosi alla regina delle ultra maratone:l’Ultratrail du Mont Blanc, 170 km e 10.000 mtdi dislivello positivo, concluso al 31° posto, 1°degli italiani. Promoter Tecnica e tester Vibram,è presidente e fondatore dell’associazione spor-tiva Izskyracing. Pratica anche sci alpinismo(“per rigenerare corpo e mente”), mtb e arram-picata. E dopo le gare non disdegna una buonabirra...

Facciamo un salto nel passato. Quando haicominciato a correre agonisticamente?

Precisamente la mia prima gara è avvenutanel 2001, una corsa in montagna a staffetta delpaese che ho concluso in penultima posizione.In quel periodo praticavo solo trekking in mon-tagna e correvo solo un paio di volte a setti-mana per perdere peso. Mi ha convinto il mioamico Luca a partecipare alla gara, amavamosfidarci in discesa sui sentieri fuori casa e saltaretra le rocce nelle valli, era un po’ l’alternativadella domenica alla discoteca e al pericolososmanettare in moto sulle strade.Che ricordo hai della tua prima gara?

Non ricordo la fatica, ma di sicuro la canottadi colore verde che mi hanno dato prima dellapartenza, taglia M, mi andava stretta e sem-bravo un insaccato.C’è qualche altro sport outdoor che ti piacepraticare?

Praticando per la maggior parte dell’anno lacorsa, mi piace, durante la stagione invernale,

“staccare” per rigenerare corpo e mente. Così midedico allo sci alpinismo, ma lontano dalle com-petizioni, mi godo la montagna con belle pas-seggiate insieme agli amici e soffermandomi unpo’ ai rifugi… che non guasta mai visto ched’estate si è sempre di corsa!Corri ancora su strada e parteciperesti ancoraa una maratona tradizionale o sei completa-mente votato all’off-road ora? Tra trail e sky-running cosa prediligi?

Fino a due anni fa amavo anche fare qualchemaratona su strada, l’ultima è stata New York,per la quale mi ero preparato a lungo e poi unvirus intestinale mi ha rovinato la giornata. Si-curamente parteciperò ancora a qualche bellamaratona, i ritmi che si hanno in queste garesono molto utili anche nell’off-road. Non ho unapreferenza tra trail e skyrunning, pratico en-trambi. Naturalmente mi sono orientato piùsulle belle Ultra Trail, anche per visitare nuoviluoghi, nuove montagne, ma amo mantenerequalche bella skyrace tecnica, le cosidette “spa-rate su e giù”.Oltre a correre svolgi qualche altra attivitàconnessa al trail o allo skyrunning?

Sì, mi occupo come testimonial, con l’amicoPietro Trabucchi, di organizzare degli Stage Trailin luoghi suggestivi, ovvero degli incontri di al-lenamento collettivo per l’avvicinamento almondo trail. Io seguo la parte tecnica di allena-mento e materiali, Pietro quella medico/psico-logica.Parlaci un po’ della tua associazione, Izsky-racing. Com’è nata, chi ne fa parte, principaliiniziative, ecc.

L’Izskyracing è nata nel 1998 quando ancorapraticavo motociclismo con Luca, allora si chia-mava Izracing. Quando ho smesso di correre inmoto l’ho accantonata fino al 2005, quandocon l’amico Mario Poletti abbiamo pensato dicreare una squadra per praticare skyrunning: al-lora l’ho rispolverata aggiungendo la sigla Sky.Da quel giorno ci sono state molte evoluzioni,siamo partiti in tre amici e ora mi ritrovo presi-dente di un team di oltre 40 atleti che restano,però, prima di tutto, amici. Il nostro scopo prin-cipale è valorizzare il nostro sport e dare lapossibilità a chi si vuole avvicinare alla praticadello skyrunning/trailrunning di avere un puntodi riferimento. A differenza di altre squadre lanostra è una società “povera” ma a “porteaperte”, non vi sono regole e regna, prima ditutto, lo spirito di amicizia.La tua gara più intensa è stata l’UTMB delloscorso anno?

Sì!Cosa ricordi con più piacere?

Non sognavo di arrivare primo ma di rag-giungere un obiettivo personale, quello di ter-minare la gara. Le incognite da affrontare sonostate davvero tante: il freddo, il buio, la pioggia.

Lo scoraggiamento è sempre dietro l’angolo.L’Ultra Trail du Mont-Blanc è una vera e propriasfida personale, una battaglia con se stessi cheimpegna la mente almeno quanto il fisico.Quando sei sfinito e le gambe sembrano nonreggere più, è solo la motivazione, la voglia difinire a tutti i costi e la carica di chi fa il tifo perte a convincerti a continuare. È come se a uncerto punto scattasse una scintilla che ti fa su-perare la stanchezza fisica. Continui perché seilì, trascinato dagli altri atleti e supportato dallepersone che sono sul posto per assisterti, inprimis i colleghi del Vibram Tester Team che nonhanno mai smesso di fare il tifoper me. Al 90esimo km, dopoun’ora d’arresto dovuta a unaforte contrattura, mi sono tro-vato davanti a un bivio, e hodeciso di ripartire con la vo-glia di dire ai ragazzi “aspet-tatemi al prossimo check-point”. Ed è così che ce l’hofatta...A proposito, l’esperienzadel Vibram team continua anche quest’anno?In che modo?

Purtroppo nel 2012 non vi farò parte, un po’per altri impegni presi con il Team Tecnica e unpo’ perchè l’UTMB si svolgerà la settimana pre-cedente al Tor des Geant. Comunque continuo lacollaborazione con Vibram per la quale svolgo ilruolo di tester delle suole, durante le competi-zioni uso solo suole Vibram sotto i miei piedi. Al-l’UTMB sicuramente ci tornerò.Durante l’UTMB hai corso con le Saucony Xo-dus 2.0, con suola Vibram Xodus, facendoparte del team Vibram. Come ti sei trovato adover cambiare calzatura solo per questagara?

Vibram metteva a disposizione quattro mo-delli di calzature per il Team, ho optato per leSaucony, le ho trovate adatte per la corsa sullelunghe distanze, oltre che molto confortevoli. Lasuola Vibram le rende particolarmente sicurenell’appoggio, adatte per una prova di endu-rance come l’UTMB.Dato che fai parte del team Tecnica, qualimodelli utilizzi e in quali occasioni?

Con Tecnica collaboro da qualche mese, oltrea un incarico di gestione del Team, anche con itecnici interni all’azienda per lo sviluppo dellenuove calzature. Io mi trovo molto bene con leInferno Sprint e X-Lite, scarpe leggere e reattivema allo stesso tempo confortevoli, le utilizzo siaper le corte che per le lunghe distanze, anchegrazie al mio peso piuma e alla corsa abba-stanza leggera. Sono orgoglioso di questo inca-rico in azienda, anche se ogni volta che arrivoin ufficio si mettono le “mani nei capelli” per-chè vuol dire che mi gira per la testa qualchenuova modifica.

Nelle fasi di training ti piace anche testare al-tre calzature - magari anche di altri brand -o utilizzi le stesse che usi anche in gara?

No, diciamo che ho un po’ la mania per le cal-zature da corsa, un po’ come le donne per i tac-chi. Grazie alle aziende per cui collaboro ho lapossibilità di testare anche calzature della con-correnza .Sei parte integrante della nazionale italianae hai partecipato all’ultimo mondiale. Cheesperienza è stata e quali saranno i prossimiappuntamenti?

É stata un’esperienza indimenticabile, vestirela maglia azzurra è un po’ il sogno di ogni

atleta e sono molto orgoglioso di essercistato. Durante il periodo dei mon-

diali, dai raduni a Brus-son fino alla gara in Ir-landa, si è creato un

grande gruppo di la-voro, dai tecnici agliatleti stessi. L’obiet-tivo era fare il me-glio possibile e a

Connemara abbiamo dato tutti il 110%, co-gliendo un magico secondo posto a squadre. Hocorso per più di sei ore con una tensione esa-gerata perchè ti senti responsabile del risultatodi tutta la squadra. Per il 2012 non ci sono im-pegni con la nazionale, il tutto è rimandato alMondiale 2013.In generale quali sono i tuoi obiettivi e ap-puntamenti per il 2012?

Escludendo le varie gare di avvicinamento,il primo obiettivo del 2012 è la Lavaredo delprossimo 27 giugno, ovvero la gara che mi hatenuto a battesimo nelle Ultra nel 2010, an-che se allungata a 120 km. Il secondo obiet-tivo è il Tor des Geant, ma per ora è meglionon pensarci.Il trail italiano nel 2012 sarà…

Sorprendente, emozionante, alcolico!

Sempre di corsa, sempre più in alto...Dalle due ruote alle maratone, arrivando a ultra trail e skyrunning.Dei quali è attivo promotore con la sua associazione e stage dedicati.

Speciale / Atleti Parla Marco Zanchi, uno degli atleti italiani più forti,membro del team Tecnica e del Vibram Tester Team

|Numero 3 / 2012|

PROFILO

25

ANNI: 36NATO A: Alzano Lombardo (BG)VIVE A: Cene (BG)PROFESSIONE: Promoter TecnicaCOLLABORAZIONI: Tecnica Group, Vibram, presidente Team IzskyracingSPONSOR UFFICIALI: Tecnica, Sport Land, Agisko, VibramALTRI SUPPORTER: CAI LeffePRINCIPALI COMPETIZIONI COMPIUTE: Sicilia Vulcano Trail 4 edizioni3 vittorie, 0-3000 mt Sicilia (ultramaratona dell’Etna 2007 3° po-sto), 8 edizioni Trofeo Kima (miglior piazzamento 4°), MaratonaNew York, Lavaredo Ultratrail 2010 (2° posto), IAU World Trail-champion Irlanda 2011, UTMB 2011 (1° italiano, 31° assoluto)LA TUA IMPRESA PIÙ DIFFICILE: UTMB 2011QUELLA DI CUI SEI PIÙ ORGOGLIOSO: IAU Trail World Championshipin Irlanda 2011 con la nazionaleLA TUA PROSSIMA GARA: Capraia TrailL’IMPRESA CHE PRIMA O POI VORRESTI COMPIERE: Attraversata in-tegrale Orobie Occidentali + Orientali (circa 170 km)OBIETTIVI PER IL 2012/13: Royal Raid Mauritius, Lavaredo Ultra-trail (120 km), Valdigne (100 km), Tor des Geant

Tra i vapori sulfurei di una tappa della Volcano Trail.

Il modello Tecnica Inferno X-Lite, spesso utilizzatoda Marco insieme al modello Inferno Sprint.

In azione sulla costa amalfitana durante la Amalfi Coast Trail.

L’arrivo a Connemara (Irlanda) ai mondiali di Ultra trail.

Page 26: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diMONICA NANETTI

In questo periodo, anche dopo l’uscita del suoultimo libro, lo hanno praticamente intervistatotutti. Almeno i media specializzati, ma non solo.Noi non ci potevamo certo tirare indietro, visto cheil personaggio di cose interessanti da dire ne haparecchie e visto anche il personale rapporto diconoscenza che abbiamo con lui. Ma a maggiorragione abbiamo cercato di porgli alcune do-mande un po’ meno scontate e prevedibili. Allequali naturalmente non ha mancato di risponderein modo schietto e sincero.

Il tuo libro precedente si intitolava “Resistodunque sono”, questo “Perseverare è umano”:che cosa c'era da dire, in più e di diverso, sultema della resistenza?

Questo nuovo libro è nato proprio perché nonpretendevo, con il libro precedente, di aver svisce-rato tutti gli aspetti legati alla resilienza: alla ca-pacità, cioè, di rimanere motivati nel perseguirei propri obiettivi per lunghi periodi di tempo no-nostante le difficoltà. In particolare ritenevo im-portante approfondire i rapporti che intercorronotra resilienza e motivazione: un’analisi che portaa individuare (e a sfatare) una serie di “leggende”su quest’ultimo tema, che in qualche modo ci in-fluenzano e ci governano. A questo si è aggiuntoanche il mio sviluppo personale, con una serie diesperienze che mi hanno fornito nuovi elementisull’argomento; in particolare l’essermi occupatodelle prime edizioni del Tor des Géants in un’ot-tica scientifica (conducendo un’approfondita ri-cerca in collaborazione con il Centro interuniver-sitario di ricerca in bioingegneria e scienzemotorie di Rovereto e con la Facoltà di scienzemotorie dell’Università di Verona) ha cambiato lamia concezione dei limiti umani. Infine, volevoraccontare molte cose che non erano riuscite a en-trare nel primo libro, ma che a mio avviso sonostorie importanti (e anche divertenti): è questa laparte del libro dedicata alle spedizioni alpinistichead alta quota.Uno dei temi principali del libro è il concetto dimotivazione: puoi sintetizzare il tuo messag-gio? In che cosa si differenzia dai molti testi emanuali già in circolazione?

La motivazione umana dipende molto meno diquanto pensiamo da fattori esterni e tuttora rap-presenta, per la nostra specie, qualcosa di impor-

tante e di “speciale”. La quantità di motivazionee la capacità di farla durare nel tempo sono un pa-trimonio tipico ed esclusivo degli esseri umani…anche se la società attuale non contribuisce affattoa mantenerlo vivo. Fin dall’infanzia, infatti, ven-gono proposti modelli falsi e fuorvianti: primotra tutti, il concetto di “talento” come capacità in-nata e condizione indispensabile per ottenere ri-sultati eccellenti. Un’idea, questa, che mette inombra l’importanza dell’impegno e che conducespesso alla passività e alla rassegnazione, agendocome potente fattore di demotivazione. In realtà,più studio questi temi e più mi convinco dell’im-portanza assoluta, nella costruzione delle compe-tenze, dell’esercizio e dell’impegno assiduo: chieccelle, in qualsiasi campo, non lo fa perché “è na-turalmente dotato”, ma perché ha saputo lavorareduramente e con costanza.Nel libro prendi come esempio e “laboratoriodi esperienze” gli atleti di ultramaratona. Maquanto della loro straordinaria capacità di au-tomotivazione e di resilienza (spesso dettatada storie personali e da contesti molto partico-lari) può essere ritrovata in persone comuni?E quanto degli stimoli e degli insegnamentiderivanti da questo tipo di attività sportivapuò essere riportato anche in altri ambiti?

Certo, personaggi come Bruno Brunod o Ro-berto Ghidoni hanno alle loro spalle delle storiedurissime; ma non si può dire lo stesso per i ra-gazzi della nazionale, che comunque si allenanocon un impegno fuori dal comune. Di fatto, iprimi, con le loro vite in qualche modo “eccezio-nali” mi sono stati utili per studiare i meccanismigenerali che governano la motivazione. Situa-zioni che si possono ritrovare – al di fuori dell’am-bito sportivo – in persone comuni che, se si tro-vano ad avere una motivazione molto forte,scoprono in sé delle forze enormi: è un concettodi autodisciplina, uno stile di vita che poi ci si portaappresso anche nella vita quotidiana, nell’attivitàlavorativa, nelle piccole cose. Certo, in contestiesasperati queste dinamiche emergono in modomolto netto: e per me rappresentano un labora-torio ideale (è questo, per inciso, il motivo princi-pale che mi porta a confrontarmi con imprese“estreme”: se fosse per il mio gusto personale, sa-rei molto meno avventuroso di quanto in generemi si considera). Si tratta di modelli, di archetipi,ma anche di atteggiamenti che una volta interio-rizzati ci seguono poi nella vita di tutti i giorni, allamacchinetta del caffè o nei rapporti con i colleghi.

Passando ad aspetti più generali della tua at-tività, quali sono i tuoi rapporti con gli spon-sor? Con quali logiche gestisci le tue scelte inquesto ambito?

Gestisco il team di atleti trail “targati” Tecnica;una bellissima esperienza di lavoro, soprattuttonel rapporto con l’azienda e con le persone che inessa operano: professionisti preparati e di grandeesperienza. Devo dire anche, però, che si tratta diun’attività che vivo in modo un po’ estraneo allamia natura, nonostante sia stato io stesso a con-tribuire alla nascita di questo sistema: il mio ti-more è che questa logica dei “team” sponsoriz-zati che si sfidano tra loro porti a un agonismoesasperato e a pressioni eccessive, all’interno diun mondo – quello del trail – in cui a prevalere èsempre stato il rapporto interpersonale, il rispetto,la solidarietà. Finora, a onor del vero, l’ambientecontinua a essere sano: gli atleti sono soprattuttoamici, vivono la gara in modo equilibrato, nonsono influenzati da spinte esterne. Ma a mio av-viso c’è il rischio nient’affatto remoto che l’ele-mento economico, le strategie di marketing assu-mano un ruolo preponderante: qualcosa stacambiando, e quando ci si trova davanti a figurepraticamente perfette non solo nelle loro capacitàatletiche, ma anche nel loro spessore umano e co-

municativo (penso ad esempio a un personaggiocome Kilian Jornet), per la prima volta può insi-nuarsi il dubbio che si tratti – anche – di una sa-piente lavoro di costruzione di immagine. A proposito di Tecnica: questa azienda sta in-vestendo molto nel concetto di scarpa “over-size”per il trail running. Personalmente cosane pensi? E qual è il tuo pensiero invece sul-l'altro grande trend del mercato, ossia il bare-foot e le calzature minimal?

Per come la vedo io, queste tendenze opposteportano alla chiusura del cerchio. Parlando di ba-refoot, di certo questi modelli fisiologici rendonopiù naturale il movimento del piede. Ma bisognaconsidarare che questi movimenti sono oggi “co-perti” da diecimila anni di sottoutilizzo: e non misembra pensabile che – magari in età neppuregiovanissima – qualcuno possa trovare vantaggioa correre un trail o una maratona con scarpe diquel tipo. Perfette per sessioni di rieducazione delpiede, per acquisire sensibilità… ma se si devonopercorrere molti chilometri, è preferibile una cal-zatura protettiva. Per contro, la scarpa oversize hail grande vantaggio di spostare in avanti i limitidi tenuta del piede. Ma anche in questo caso èuna questione di modalità di utilizzo: non di-mentichiamo che si tratta di scarpe nate per l’ul-tra endurance, per corse lunghissime. Indossarleper una gara di una ventina di chilometri, non hasenso: ci sono modelli molto più adatti.Quali sono le tue prossime sfide e dove ti ve-dremo impegnato in gare o a fianco degliatleti che segui nel corso del 2012?

Per quest’anno sono tre gli appuntamenti fon-damentali: seguirò la nazionale di ultramara-tona ai mondiali della 100 km (a fine aprile aSeregno) e della 24 ore (a settembre in Polo-nia). E poi, sempre a settembre, di nuovo il Tordes Géants, che per me rappresenta una sfidapersonale a livello atletico ma anche un mo-mento importantissimo a livello scientifico: in-sieme alle università che già ci hanno seguitolo scorso anno, torneremo a fare ricerca “sulcampo”.

La montagna,il mio migliorlaboratorio

Speciale / Interviste A tu per tu con Pietro Trabucchi, psicologo, alpinista, ultra-runner, autore del recente "Perseverare è umano"

26 |Numero 3 / 2012|

Capacità di mantenere l’impegno al top per unlungo periodo, resistenza e motivazione: i temi chesfociano nel concetto di “resilienza” del nuovo libro.

Pietro all’arrivo della Rock & Ice. A destra insieme a Giuliana Arrigoni, Gabriela Monti e Marco Zanchi (team Tecnica) alla scorsa edizione del Tor dès Geants.

Primo piano per Pietro Trabucchi. A destra durante l’Ultramaratona del Toubkal, nel 2009.

Pietro Trabucchi, 1963, vive a Brusson (AO). Si occupa da moltianni di psicologia dello sport e di rapporto mente-prestazione.Insegna “Psicologia dello sport” presso l’Università di Verona.Nello stesso ateneo, per il biennio della Laurea Specialistica ètitolare dell’insegnamento “Coaching: psicologia del rapporto alle-natore-atleta”. È stato lo psicologo della Squadra Olimpica Italianadi Sci di Fondo alle Olimpiadi di Torino 2006 e psicologo delleSquadre Nazionali di Triathlon. Attualmente è psicologo delleSquadre Nazionali di Ultramaratona (100 km e 24h) oltre che dinumerosi atleti di sport di resistenza. Ha seguito professionalmen-te diverse spedizioni alpinistiche finalizzate all’acquisizione direcord internazionali con Bruno Brunod, Jean Pellissier e Claudio Bastrentaz (Aconcagua,Kilimanjiaro, Everest, Mc Kinley). Nel 2005 ha raggiunto la cima dell’Everest nell’ambito dellaspedizione valdostana “Everest Vitesse”. È autore di diversi libri sui temi della psicologia appli-cata alla performance e alla gestione dello stress, l’ultimo dei quali - Resisto quindi sono(Corbaccio) - ha vinto nel 2008 il Premio letterario del CONI ed è stato presentato nell’ambitodel programma televisivo “Che tempo che fa” da Fabio Fazio. Ha lavorato e lavora come con-sulente e come formatore per diverse aziende nel campo della gestione dello stress e dellacrisi, dello sviluppo della resilienza collettiva e del team building. Il suo ultimo libro, del quale siparla proprio in questa intervista, è "Perseverare è umano", ed. Corbaccio, 15 euro.

PIETRO TRABUCCHI IN BREVE

Page 27: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 28: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diSIMONE BERTI

Casto Trail, Volcano Trail, Amalfi Coast Trail,Trail del Petrarca… Da diversi anni oramai La-fuma ha deciso di puntare forte sul trail running,una disciplina che in Italia, come nel resto d’Eu-ropa e del mondo, sta allargando sempre più ilproprio “parco” di affezionati. E non a caso sonodiversi gli eventi trail in Italia sponsorizzati daLafuma, che comunque non disdegna gare di li-vello regionale, appoggiando e sostenendo pic-cole realtà di appassionati. Inoltre, lo sviluppo diquesta disciplina ha accresciuto l’esigenza diprodotti sempre più leggeri, tecnici, traspiranti,oltre che eco-sostenibili. Un movimento chenon ha colto impreparato il marchio francese,che grazie ai consigli e ai suggerimenti del pro-prio team di atleti (di recente è stato allestitoanche il team italiano), ha proposto e continuaa proporre una linea completa dedicata ai trailrunner, tecnologica e funzionale. Ne abbiamoparlato con Sandro Scattolin, responsabile com-merciale Lafuma Italia, e con Monica Boraso, re-sponsabile comunicazione.

Lafuma e il trail running. Quando il brand èentrato ufficialmente in questa disciplina equindi da quanti anni la presidia?S – Da ormai più di un decennio Lafuma è di-

ventata uno dei maggiori attori del settoretrail running. Con lo sviluppo di questa praticae con l’esigenza di avere prodotti leggeri, tec-nici, traspiranti e rispettosi dell’ambiente, La-fuma ha perfezionato l’offerta basandosi suglistessi valori che l’hanno resa vincente nel-l’universo della montagna: qualità, tecnica einnovazione. Sulla base di queste premesse letecnologie che utilizziamo rispecchiano la se-rietà con cui sviluppiamo ogni singolo pro-dotto, tenendo conto, in primis, dei consiglitecnici dei nostri atleti.Volcano Trail, Amalfi Coast Trail, per citarnealcune, e ora anche Trail del Petrarca. Vi sonoaltri eventi/iniziative sul territorio italianoche sponsorizzate o supportate? O nelle qualisiete presenti sul campo?M – Il Lafuma Volcano Trail e il Lafuma Amalfi

Coast Trail sono gare che richiamano, fra gli al-tri, molti atleti internazionali, ma riteniamomolto importante sostenere anche nuovi eventiregionali, anche prime edizioni per dare visibi-lità al nostro marchio. Siamo molto attenti alcomparto Nordic Walking e siamo sponsor dieventi regionali quali la Belluno-Feltre, nonchévari circuiti Nordic Walking organizzati dalla

Scuola di Nordic Walking Conegliano (TV). Co-munque la gara “storica”, che nelle ultime edi-zioni ha avuto un incredibile successo di iscri-zioni e alla quale siamo più legati, èindubbiamente il Lafuma Casto Trail, organizzatodal nostro Maurizio Scilla.

In base a cosa scegliete di supportare unevento?M – In questo momento economico ove le ri-

sorse per il marketing sono allocate con granprudenza, è fondamentale la fiducia nel teamorganizzativo e la certezza che l’investimentodarà buoni frutti in termini d’immagine. Fino adora abbiamo avuto solo esperienze positivis-sime, grazie anche alla passione che guida ilmondo trail e all’amicizia che ci lega alle per-sone con le quali collaboriamo.La Volcano Trail è oramai un appuntamentoconsolidato, mentre Amalfi ha visto la primaedizione. Quali sono stati i vostri feedback?M – Ottimi, sia per la professionalità di Man-

dala Trail, che è organizzatrice di entrambi glieventi, che del contesto ambientale esclusivoove si sono svolte le gare.E cosa vi aspettate dal Trail del Patriarca?M – Il Lafuma Trail del Patriarca è appunto una

prima edizione e la sosteniamo con piacere siaper fidelizzare la clientela del luogo nonchè perproporre un evento Lafuma a una community ditrailers che nella zona è attivissima.Sappiamo che è in costruzione un team diatleti Lafuma formato da 6 atleti e guidatoda Maurizio Scilla come team manager. Chisono i vari atleti?M – I nuovi componenti sono Sonia Glarey,

Marcella Belletti, Igor Marchetti, Danilo Lanter-mino, Nicola Bassi, Andrea Moretton. Ci aspet-tiamo molto da questa nuova selezione di atleti,per ridare vigore al Lafuma Team Italia e affin-ché esso si allinei alle performance dei Team deinostri competitors. Venendo ai vostri prodotti dedicati al trail,che incidenza hanno sul fatturato totale diLafuma in Italia?

S – L’incidenza della linea trail sul fatturatoLafuma Italia è attorno al 25%. Questo ci rendeconsapevoli della credibilità crescente che ab-biamo nei confronti dei nostri clienti e che cispinge a migliorarci sempre di più, tecnica-mente e dal punto di vista del marketing.Il fatturato della linea trail è stabile, in caloo in aumento negli ultimi 3 anni? In percen-tuale?S – Per quanto ci riguarda il fatturato è in co-

stante crescita a due cifre di anno in anno. Lasensazione è quella di un settore che in tempidi crisi riesce a reggere grazie al sempre mag-gior numero di eventi, gare, manifestazioniche coinvolgono sempre più aficionados.Qual è stata la vostra calzatura top seller2011? E il capo di abbigliamento più ven-duto?S – La calzatura best seller è stata senza dub-

bio la Speedtrail, un modello azzeccato, tecni-camente rivolto ai pesi più leggeri ma conun’ottima aderenza e stabilità su tutti i terreni.D’altra parte ogni nostro prodotto viene svilup-pato grazie ai consigli tecnici dei nostri atletifrancesi (in primis) e internazionali. Utilizziamoil marchio Vibram per le suole e grazie a un’or-mai consolidata partnership commerciale cifornisce un disegno “esclusivo”. In collabora-zione con Ortholite abbiamo presentato all’in-terno della scarpa una nuova soletta, la cui co-struzione a cellula aperta apporta numerosivantaggi, come una maggiorata traspirabilità,una riduzione del sudore e una maggiore am-mortizzazione abbinata a una comprovata su-periore durata. Inoltre l’intersuola a tre densitàin Eva permette un’ammortizzazione e un rilan-cio della falcata ottimali. Non è da dimenticarepoi l’utilizzo della tecnologia Twin Lace (bre-vetto Lafuma), che permette con un solo gestouna perfetta regolazione dell’allacciatura ante-riore e posteriore in modo tale da mantenereil piede perfettamente ancorato alla suola suogni tipo di terreno. Ottimo riscontro ha avuto,per quanto riguarda l’abbigliamento, la nostraproposta di maglie tecniche in materiale Dry-way con trattamento Ultraphil, che permetteuna traspirabilità e una capacità di essicazionemaggiori rispetto ai tradizionali filati tecnici.Inoltre il sistema di cuciture piatte e la morbi-dezza del tessuto rendono i capi estremamentepiacevoli da indossare.

Su quali modelli punterete per il 2012?S – Abbiamo completamente rivisto il nostro

modello Sky Race con soluzioni tecnologicheed estetiche molto valide e abbiamo completatol’offerta scarpe con un nuovo modello di calza-tura “trasversale” per terreni off-road e misto-asfalto, sempre con suola Vibram. Per quanto ri-guarda l’abbigliamento ha avuto un ottimoriscontro in sede di sell-in la leggerissima giaccaanti-vento e idrorepellente Heart Jacket (100gr), tecnicamente molto evoluta ed estetica-mente gradevole. Sta inoltre suscitando grandeinteresse la nostra linea di zainetti ultra-light edi porta-borracce dotati di un rivoluzionariomesh 3D molto traspirante e di una costruzioneche permette un fit ben aderente al corpo.In quanti punti vendita siete presenti con lavostra linea trail?S – A livello Italia siamo riusciti gradualmente

a proporre la linea trail in una trentina di puntivendita specializzati.Negli ultimi 3 anni è aumentato più il nu-mero delle vetrine o la profondità dei vostriprodotti all’interno dei negozi già vostriclienti?S – Direi entrambe le cose. I margini di cre-

scita sono comunque ancora molto alti e infattiil nostro obiettivo è quello di raddoppiare il fat-turato nel prossimo anno.Vi sono sinergie o iniziative con i vostri dea-ler? La linea trail è supportata anche da spe-cifici materiali POP o altri servizi di supporto?S – Ribadisco nuovamente che, per Lafuma, la

linea trail running rappresenta uno degli assifondamentali della sua collezione. Per questomotivo stiamo concentrando i nostri sforzi a li-vello commerciale e marketing per cercare diessere sempre più credibili e sempre più pre-senti nel mercato di riferimento. Diversi nostriclienti si sono convinti che per vincere la sfidacompetitiva nel mercato si devono sempre piùspecializzare e offrire prodotti validi da un puntodi vista tecnico. Da parte nostra, quindi, la mis-sione è costruire delle relazioni di partnershipcon questi clienti e fidelizzarli per aumentare lenostre chance di guadagnare quote di mercatocontro i “big brands”. In questo senso abbiamocertamente sviluppato un programma che pre-vede tra l’altro anche un adeguato materialePOP per il negozio, per connotare e personaliz-zare le aree di vendita.

Lafuma puntasempre più fortesul trail runningEventi di grande richiamo, una linea prodotti specificae ora anche un team di atleti italiani. Il marchio francese mostra i “muscoli” e punta forte sul trail.

Speciale / Aziende Intervista con Sandro Scattolin e Monica Boraso, responsabili commerciale e marketing Lafuma Italia

28 |Numero 3 / 2012|

Alcune fasi del circuito Lafuma Volcano Trail in scena sui 4 vulcani siciliani.

Scenografico panorama della Costiera Amalfitana, teatro dell'Amalfi Coast Trail.Fase della scorsa edizione del Lafuma Casto Trail organizzato da Maurizio Scilla.

Sandro Scattolin e Monica Boraso.

Page 29: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

|Numero 3 / 2012| 29

I Trail a tappe firmati Lafuma

Questa spettacolare corsa indi-viduale di trail running a tappesui sentieri della CostieraAmalfitana ha esordito lo scor-so anno. I vincitori finali sonostati Guillaume Besnard eOrnella Gabrielli, rispettiva-mente in 10h 43’ 13” e 14h23’ 20”. Organizzato dall'ASDSky Tribe in collaborazione conMandala Trail e con il supportodei comuni di Agerola, Amalfi ePositano, è aperto a uomini edonne d'età non inferiore a 18anni. Le 5 tappe previste sisvolgeranno nei giorni dal 13 al20 ottobre, in mezzo verràanche organizzata una giornatadi trekking sul Monte Solaronell’Isola di Capri. Il numero diconcorrenti è limitato a 50 par-tecipanti per il trail e 20accompagnatori per il trekking.

TAPPA 1: AMALFI-POGEROLA, LA VALLEDELLE FERRIERE(16 km/1.200 mt d+/1.000 mt d-)Partenza dalla piazza centrale diAmalfi ai piedi del Duomo, perdirigersi con una ripida scalinatafino a Pontone dove inizia il trat-to di sentiero che attraversa laValle delle Ferriere. Vertiginosadiscesa su Amalfi per affrontarela salita verso Pogerola dove siconclude la tappa.

TAPPA 2: IL SENTIERO DEGLI DEI, DAPOSITANO AD AGEROLA(12 km/1.000 mt d+/350 mt d-)Il tratto tra Nocelle e colle Serraè semplicemente meraviglioso,ci si trova a mezza costa, conpareti verticali sopra e sotto,sospesi tra mare e cielo in unoscenario quasi irreale. Dal puntodi vista tecnico, tanta salita euna breve discesa, adatta agliscalatori.

TAPPA 3: IL PARCO DEI MONTI LATTARI,AGEROLA E IL MONTE TRE CALLI(18 km/1.000 mt d+/1.000 mt d-)Tappa ad anello intorno adAgerola, nella prima parte il per-corso è e scorrevole. Terminato ilbosco, inizia una dorsale da cuisi vede il panorama sul golfo diNapoli e il Vesuvio, il sentiero sifa più tortuoso e ricco di sali-scendi. Ultima salita per rag-giungere la cima del Monte TreCalli, discesa a tratti tecnica eritorno ad Agerola.

TAPPA 4: IL FIORDO DI FURORE, AGEROLA-AGEROLA(22 km/1.400 mt d+/1.400 mt d-)Una tappa molto nervosa chepresenta continui cambi dipendenza. La prima parte dipercorso conduce da Agerola alvillaggio di Praiano. Una ripidasalita riporta a colle Serra perpoi scendere in picchiata alconvento di San Domenico. Siattraversa il centro di Praianoper imboccare un nervoso sin-gle track che conduce al Fiordodi Furore. A quel punto si deveaffrontare una lunga salita perritornare al luogo di partenza.

TAPPA 5: LE ANTICHE CARTIERE E LAVALLE DEI MULINI, AMALFI-AGEROLA(17 km/1.400 mt d+/720 mt d-)L'ultima tappa parte da Amalfi.Ci si inoltra nella valle deiMulini per poi giungere alpunto d'acqua di Pontone. Sipercorre la Valle delle Ferriere,ai piedi di scogliere calcareeper poi arrivare a Pogerola.Un'aerea scalinata porta allachiesa dei Fuondi, prima dellaveloce discesa finale che con-duce sulla piazza di Agerola-SanLazzaro, termine della tappa.

Il Lafuma Volcano Trail è unadella corse trail a tappe più sug-gestive. L’8a edizione di questaaffascinante competizione, orga-nizzata dall’ASD Sky Tribe in col-laborazione con Mandala Tour,prenderà il via il 22 aprile perconcludersi con la premiazione il28. Il Trail, aperto a uomini edonne d'età non inferiore a 18anni, è suddiviso in 5 tappe cro-nometrate a Vulcano, Salina,Stromboli ed Etna. L'intero per-corso coprirà complessivamente100 km, con un dislivello positi-vo totale di 4.670 mt. Il numerodi concorrenti è limitato a 50partecipanti e 20 accompagna-tori. Nel 2011 la vittoria finale èandata a Marco Zanchi, con untempo complessivo di 7h 15'14", e a Cècile Storti per ledonne in 9h 32' 36". Durante lascorsa edizione si è svolta anchela Mini Volcano Trail, una novitàintrodotta dagli organizzatori eresa possibile dalla presenza di8 bambini di diverse età ,tuttientusiasti di poter correre comei loro genitori.

23/4 VULCANO - LA FUCINA DI VULCANO(10 km/d+550 mt/d-550 mt/alt. max 390 mt)Dopo un breve tratto asfaltatointorno a Vulcanello si affrontail passaggio sulla sabbia neradel porto Levante per poi diri-gersi alla base del cratere di

Vulcano. Il sentiero sterrato saleprima dolce per poi diventareripido e sabbioso. Giunti sullasommità si continua a correresul orlo del cratere, prima dilanciarsi in discesa fino al puntodi partenza.

24/4 SALINA - LA DIDI (DYDIME)(18 km/d+1350 mt/d-1.230 mt/alt. max962 mt)Una vera e propria skyracesenza un metro di pianura.Partiti dal lungomare di Linguaci si lascia subito alle spalle lesaline e si risalgono le pendicidel Monte Fossa delle Felci. Ladiscesa fino a Valdichiesa è ripi-da, servono attenzione e gambed’acciaio per affrontare la suc-cessiva salita al Monte dei Porriin agiltà. Dalla sommità la disce-sa è ripida e tecnica.

25/4 STROMBOLI - LA TROTTOLA DIFUOCO (STRONGYLE)(12 km/d+900 mt/d-900 mt/alt. max 900 mt)L’ascesa si svolge all’internodella vegetazione fino ai 500metri di quota per poi lasciarespazio a un paesaggio lunare. Ladiscesa è puro godimento: 900metri di sabbia finissima chefaranno scendere a rotta di collotutti i trailer.

27/4 ETNA CRATERI CENTRALI - L'OCCHIODEL CICLOPE(16 km/d+1.000 mt/d-1.000 mt/alt. max2.900 mt)La salita è una lenta conquista,la pista sterrata sale con ampitornanti fino alla base dei cra-teri sommitali. Giunti allo scol-linamento si cambia marcia:una discesa lungo la massimapendenza su un morbido terre-no vulcanico con cenere e lapil-li, aggirando crateri e colatelaviche.

28/4 ETNA - PISTA ALTOMONTANA(37 km/d+800 mt/d-1.100 mt/alt. max2.020 mt)Si corre su una piacevole sterra-ta che attraversa colate lavicheinterrotte da pinete. Partenzadal versante meridionaledell’Etna e arrivo su quello set-tentrionale. L’altimetria è movi-mentata, ma non si affrontanograndi pendenze.

AMALFI COAST TRAIL

VOLCANO TRAIL

Page 30: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diMONICA VIGANò

Tra le aziende più attive nel panorama trailrunning spicca sicuramente Inov-8, marchiobritannico esclusivamente dedicato allo svilup-po di prodotti per questa attività. Oggi è pre-sente in oltre 30 paesi, compresa l’Italia, doveè distribuito da Aicad. Particolarmente impor-tanti le sue proposte footwear orientate alminimalismo, il cui sviluppo si basa sulla con-vinzione che il piede umano sia un capolavorodal punto di vista meccanico e strutturale: con26 ossa e un sistema di articolazioni multi-direzionale risponde perfettamente alla neces-sità di seguire le variazioni dell’andamento delterreno. Per questo il brand cerca di sviluppareprodotti che rispettino le naturali funzionalitàdel corpo umano, così da consentire al piede dimuoversi liberamente senza interferenze daparte della struttura della scarpa. L’azienda èdunque convinta sostenitrice della corsa mini-malista, che promuove offrendo al potenzialecliente una serie di calzature ad hoc in gradodi accompagnarlo nell’indispensabile periododi transizione dal traditional al barefoot run-ning (da non perdere tra l’altro nel prossimonumero di Outdoor Magazine un ampio artico-lo dedicato proprio a questo tema).

FILOSOFIA DEL MINIMAL RUNNINGAppena si prova a correre senza scarpe, lo

stile cambia naturalmente. Il corridore inizia adatterrare più sulla parte centrale del piede chesul tallone. Il piede atterra con il bordo ester-no e ruota verso l’interno (pronazione), assor-bendo e poi rilasciando l’energia in ciascunpasso. A ogni passo quindi il piede si adatta almeglio alle variazioni del terreno e modifica lesue proprietà fisico-meccaniche in base allenecessità: da una piattaforma flessibile e adat-tabile a una leva rigida e propulsiva. La filoso-fia Inov-8 è quella di progettare prodotti ispi-rati al naturale funzionamento biomeccanico

del corpo umano riavvicinando il piede al ter-reno. Le calzature Inov-8 proteggono dunque ipiedi offrendo una calzata sicura e personale efanno provare quelle stesse sensazioni che siproverebbero correndo scalzi.

UN APPROCCIO GRADUALELe scarpe da corsa minimalista hanno minor

ammortizzazione, mancano di supporto esono neutre in modo da permettere al piededi lavorare come se fosse nudo. Tuttavia se sipassa bruscamente da una scarpa ammortiz-zata a una minimalista è possibile incorrere infastidi dovuti al nuovo tipo di affaticamento acui è sottoposto il corpo. Le calzature Inov-8hanno un livello decrescente di ammortizza-zione, di protezione e di supporto in modo daassicurare una transizione alle scarpe mini-maliste sicura e senza traumi. Essenziale èanche adottare un metodo coerente per pas-sare a scarpe minimaliste in tutta sicurezza.

IL PROCESSO DI TRANSIZIONEQuesto processo guiderà il runner verso una

graduale riduzione della differenza di altezzatra tallone e avampiede riducendo di conse-guenza anche l’ammortizzazione sotto ilpiede. Inov-8 classifica i diversi gradi diammortizzazione delle proprie scarpe conbaffi 4, 3, 2, 1 e zero (indicati sul tacco dellascarpa) secondo un sistema decrescente diammortizzazione e di tacco. Ogni livello corri-sponde a 3 mm. Un tacco con 4 baffi è ideale

per chi richiede massima ammortizzazione(differenziale di 12 mm), mentre un’ammor-tizzazione a 3 baffi è ideale per i primi passinel processo di transizione. Le scarpe di que-sta categoria, con differenziale di 9 mm, assi-curano buona ammortizzazione e presentanoun tacco con altezza inferiore alla media.Proseguendo, le calzature con ammortizzazio-ne a 2 baffi (differenziale 6 mm) sono unabuona scelta come modelli da gara per corri-dori intermedi e come scarpe da allenamentoper runner avanzati. I modelli a 1 baffo, condifferenziale di 3 mm, sono ideali per atleticon piedi già ben allenati e forti e con unostile già evoluto. Da ultimo le scarpe conammortizzazione zero sono perfette per corri-dori che vogliono sperimentare una pura scar-pa minimalista. In foto sopra un riassuntoschematico dei gradi di ammortizzazionedelle scarpe Inov-8.

ALLENAMENTO PER LA TRANSIZIONESi tratta di un approccio strutturato per inse-

rire una scarpa a minor ammortizzazione nelproprio programma di allenamento. Peresempio se attualmente si usa una scarpa a 3baffi di ammortizzazione, si arriverà a usareuna scarpa da 2 alla fine del programma. Essoconsiste in quattro fasi, ben descritte nellatabella proposta qui a fianco. Inov-8 racco-manda di continuare a usare le proprie nor-mali scarpe da corsa per il periodo di transi-zione finchè non si sarà passati definitivamen-

te alle nuove scarpe minimaliste. È poi sconsi-gliato allenarsi con scarpe minimaliste per piùgiorni consecutivi così da assicurare al runnerun tempo sufficiente per recuperare. Se il run-ner non accusa alcun indolenzimento o doloreusando le nuove scarpe, può scegliere di acce-lerare la progressione. Al contrario, se si accu-sano fastidi occorre tornare a un uso maggio-re delle solite scarpe ammortizzate. Inov-8raccomanda comunque il consulto di un medi-co prima di iniziare qualsiasi programma diallenamento. Nello schema a fondo pagina, ilprogramma proposto da Inov-8 suddiviso perfasi e livelli di preparazione.

La transizioneal barefootsecondo Inov-8Per scongiurare danni alle articolazioni, è da evitareun passaggio repentino. L’azienda presenta un programma graduale di approccio al minimal running.

Speciale / Aziende Come approcciare correttamente questo trend in costantecrescita seguendo un allenamento di 16 settimane

30 |Numero 3 / 2012|

I diversi gradi di ammortizzazione delle calzature firmate Inov-8.

FASE DI INTRODUZIONECorsa breve per minimizzare i traumi e avere uncompleto recupero del nuovo tipo di affaticamento.

FASE DI ADATTAMENTOIl corpo si abitua all’utilizzo frequente di una cal-zatura minimalista.

FASE DI PROGRESSIONEAumento del tempo di utilizzo di scarpe minimali-ste con esercizi supplementari per incrementarepotenza, mobilità e flessibilità.

FASE DI PRESTAZIONELa fase più intensa di lavoro con particolareattenzione a velocità e tecnica.

Page 31: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

|Numero 3 / 2012|

IL PROCESSO DI TRANSIZIONE APPLICATO AL TRAIL RUNNING: LE CALZATURE PROPOSTE

31

Inov-8 suddivide la sua offerta footwear in base al grado di ammortizzazione ma, ancoraprima, in base alla funzione. Si hanno così tre distinti segmenti. Il primo è dedicato al “road” e consiste in quattro fasi da 3 a 0 baffi. C’è poi il segmento “off-trail” dedicato a percorsi nonpuliti, dove il terreno cambia di continuo e si necessita di un grip maggiore. Questa categoriacomprende tre livelli di ammortizzazione tra 2 e 0 baffi. Da ultimo, il segmento “trail” pensato

per la corsa su sentieri di montagna e in generale percorsi non su strada ma comunquetracciati. In questa categoria si contano scarpe con vari livelli di ammortizzazione e calzateche assicurano la possibilità di scegliere tra suole a mescola morbida o resistente.Il segmento “trail” ha solo tre fasi da 4 a 2 baffi. In questa sede proponiamo degli esempi dicalzature per i segmenti che più interessano il nostro lettore, ovvero off-trail e trail.

La scarpa più adatta al trail running in termini disostegno e comfort. Le caratteristiche tecniche nemigliorano la protezione e la vestibilità. Un’ottimascelta per i road runners che si avvicinano al trailrunning per la prima volta. Differenziale: 12 mm. Peso (8 UK): 309 gr.

SCHOC-ZONE 4 BAFFI: ROCLITE 309

SCHOC-ZONE 2 BAFFI: X-TALON 212

È il modello dove si condensano in equilibrio lecaratteristiche di comfort, sensibilità, leggerezza e grip.È un’ottima scarpa multiuso e presenta intersuola da 3baffi con suola Roclite in mescola morbida, calzata largae confortevole con notevole mobilità per le dita,allacciatura alta e stabile. È ideale per trail medio lunghianche su terreni compatti per atleti di medio peso.Differenziale: 9 mm. Peso (8 UK): 295 gr.

SCHOC-ZONE 3 BAFFI: ROCLITE 295

La scarpa più leggera dedicata all’Off-Trail,disegnata per dare il massimo anche nelle prestazionipiù competitive. La struttura di protezione minimalistaassicura velocità ed efficienza ma anche uno stile euna sensazione di corsa naturale. Grip garantito.Differenziale: 3 mm. Peso (8 UK): 190 gr.

SCHOC-ZONE 1 BAFFO: X-TALON 190

È il modello più leggero e traspirante delle scarpe datrail firmate Inov-8. È caratterizzato da calzata stretta epreformante con intersuola a 2 baffi e suola Roclite inmescola Sticky rubber. Presenta poi mezza fascia inmateriale plastico per aumentare la protezione delpiede e la durata della scarpa. È ideale per trail dimedia-corta durata su terreni morbidi, per atleti nonpesanti con piede a pianta stretta. Differenziale: 6 mm.Peso (8 UK): 285 gr.

SCHOC-ZONE 2 BAFFI: ROCLITE 285

Ciò che di più simile Inov-8 ha alla corsa scalza, maadatto al terreno fuoristrada. Il modello è senzaintersuola e presenta suola anatomica da 3 mm conscanalature studiate per incrementare la flessibilità e loscarico diretto a terra della forza. Da ultimo la tomaia èin mesh con minimo rinforzo in poliuretano spalmatomet-cradle. Differenziale: 0 mm. Peso (8 UK): 200 gr.

SCHOC-ZONE ZERO: BAREGRIP 200

MOD

ELLI OFF-TRAIL

L’intersuola da 2 baffi garantisce un equilibrio ottimaletra una posizione bassa e stabile e la protezione delpiede. Interamente contornata da una fascia in microfi-bra pesante per aumentare la protezione laterale delpiede, questo modello presenta calzata stretta e perfor-mante che grazie al mesh morbido si adatta con l’usoalla forma del piede. Eccellente grip garantito dalla suolaX-Talon in mescola Sticky. Differenziale: 6 mm. Peso (8UK): 212 gr.

MOD

ELLI TRAIL

Page 32: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

32 |Numero 3 / 2012|

DISTRIBUITO DA: Asics0471.416111 - www.asics.it

I benefici della traspirabilitàe dell’impermeabilità dellatomaia rivestita in Gore-Texuniti a un ottimo rapportoqualità prezzo. Il modelloGel-Trail Lahar 3 GTX èdotato di un’intersuolaconfortevole e di un gripottimale su tutti i terreni. Il Gel posteriore riduce loshock da impatto, mentre il Trusstic System aiuta aridurre il peso della suolamantenendo l'integrità strutturale dellascarpa. Il disegno specifico della suolaAhar+ con la disposizione incrociata dellealette garantisce un’elevata trazione e unadurata eccezionale.

La scarpa ideale per la corsa trail è lanuova Cascadia 7, al cui restyling hacontribuito anche Scott Jurek. La tomaiaasimmetrica avvolge perfettamente ilpiede. Grazie al sistema pivot a quattropunti questa scarpa si adattaperfettamente a qualsiasi sottofondomentre il Ballistic Rock Shield distribuiscei punti di forte pressione durante la corsa.Dispone inoltre del sistema adattivod'ammortizzazione Brooks DNA.Disponibile nelle taglie 7-13, 14, 15 e neicolori woodbine, sulphur spring, speedgreen, anthracite e silver. Pesa 346 gr.

Sneaker da donna ideale per il trailrunning. Tra le diverse specifiche tecnichepresenta tomaia in mesh a elevataperformance, sottopiede in CMEVAammortizzante, sottopiede Comfort-Tec adoppia densità, suola Vibram.

La miglior scarpa utilizzata nei percorsi trail.Presenta materiali rinforzati per dare maggiorsupporto e protezione, mentre la resistentesuola in Vibram garantisce durata e un gripesclusivo. Calzata Ergologic. La scarpadispone della Tecnologia Eride, che consenteun ottimo trasferimento di potenza egarantisce vantaggio biomeccanico.

Grip eccezionale e massima trazionedurante la corsa. Dispone della TecnologiaEride, che consente un ottimo trasferimentodi potenza e garantisce vantaggiobiomeccanico. Estremamente leggera etraspirante nella parte superiore, presentapunta rinforzata per una eccezionale durata.

La proposta SS 2012 da trail running diMerrell. Presenta costruzione Strobel permassima flessibilità e comfort, tomaia inmesh ventilato e pelle sintetica altamentedrenanti e dall’asciugatura rapida. La soletta interna in Eva 2 mm, trattatacon Aegis antibatterico, assorbe gli urti,mentre l’intersuola in Eva a basso profiloDrop con tecnologia Merrell Floatgarantisce la massima sensibilità con ilterreno. Il modello dispone inoltre ditecnologia Merrell Air Cushion nel talloneper maggiore stabilità e ammortizzazionee di suola Vibram Mix Sole con tacchetti da3,5 mm per garantire il massimo del grip.Disponibile nei colori black/gecko, limezest, molten lava, smoke/anodized glod, enelle misure 7-12, 13, 14, 15.

MERRELLMIX MASTER

Scarpa specifica per il trail running.Modello aggiornato con suola Traxion e le3-Stripes Adidas. Pesa 360 gr, è disponibilenei colori high energy/clear grey/phantome nelle misure 6-12.5, 13.5 UK. Prezzoconsigliato: 120 euro.

DISTRIBUITO DA: Adidas Italy039.2715 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Hi-Tec Italia0471.844592 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: ABC Distribution335.6813705 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Acerbis Italia - 035.756144 - [email protected]

TECNICADRAGON MAX GTX INFERNO SPRINT

DISTRIBUITO DA: Zeis Excelsa0734.8991 – [email protected]

HI-TECV-LITE TRAIL WS

BROOKSCASCADIA 7

L’intersuola ammortizzante della StinsonEvo trail offre protezione superiore,comfort e propulsione. La caratteristicageometria rockerata crea una piattaformache ottimizza in maniera efficiente imeccanismi naturali della corsa, mentre lasuola oversized consente una grandestabilità e trazione. La scarpa, nonostantele dimensioni abbondanti, è moltoleggera: pesa infatti 320 gr. Disponibilenei colori flag white/citrus/cyan,citrus/black/cyan e anthracite/citrus/black per l’uomo, flagwhite/citrus/cyan, citrus/black/cyan elight grey/light blue/mid grey per ladonna.

DISTRIBUITO DA: Brooks Italia050.662888 - [email protected]

ADIDASRESPONSE TRAIL 18

ASICSASICS GEL-TRAIL LAHAR 3 GTX

Scarpa oversized da trail running adatta atutte le condizioni atmosferiche. Dispone ditomaia in PU sintetico e fibra tessile, foderaGore-Tex, suola TRS Max Tecnigriplightweight, intersuola Phylon Eva eplantare Anatomic Ortholite, oltre adun’allacciatura molto precisa. Disponibilenei colori anthracite/red e red/silver peruomo, anthracite/red e grey/lime perdonna. Misure: 6-12 ½ UK uomo, 3-8 ½ UKdonna. Pesa 390 gr il modello maschile,320 gr quello femminile.

Scarpa da trail running con struttura race eplacca in carbonio. Dispone di tomaia inpoliuretano sintetico/mesh altamentetraspirante, fodera in fibra tessile, suola TRSTecnigrip lightweight, intersuola Phylon Eva,plantare Anatomic Ortholite, placca incarbonio Snapback Core-Tecs, costruzione atunnel asimmetrico e allacciatura rapida.Disponibile nei colori verde/bianco e arancioper uomo, arancio per donna. Misure: 6-12½ UK uomo, 3-8 ½ UK donna. Pesa 295 gr ilmodello maschile, 240 gr quello femminile.

MILLETAXIOME GTX

Scarpa per il trail running e la camminata veloce in montagna.Comoda, flessibile e resistente, assicura ritorno di energia eottima ammortizzazione. Il piede è protetto al meglio anchesui sentieri di montagna più difficili. In membrana Gore-Tex,impermeabile e traspirante, suola Vibram e sistema diallacciatura rapido. Prezzo al pubblico: 148 euro.

MEINDLSX1 & SX1 LADY

Calzatura da uomo (a sinistra) e donna (adestra) pensata per running, trail running,sky running e speed hiking. Presentatomaia in pelle scamosciata e mesh. Altridettagli tecnici riguardano la fodera inGore-Tex, l’allacciatura tradizionale con consistema High Stabilisation Lacing System, ilsottopiede Air Activ XCR, l’intersuola Shank-stabilizer e la suola Vibram Speed Hiking.Presenta inoltre costruzione del tallone ben

stabile per una perfetta guida del piede constabilizzatore circolare. La protezione StoneShield, infine, copre tutta la superficie dellasuola. Il modello pesa 720 gr al paio(misura 8 per uomo e donna) ed èdisponibile nelle misure 6-12 per uomo e3,5-9 per donna. Proposta nei colorinero/rosso, giallo/nero per uomo,nero/argento, blu/giallo per donna a unprezzo consigliato di 150 euro.

DISTRIBUITO DA: Tecnica Group - 0422.8841 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: L.M.O. - 0423.648281 - [email protected]

SCOTTAZTEC 3 ERIDE GRIP 2

HOKASTINSON EVO TRAIL

Page 33: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 34: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

34 |Numero 3 / 2012|

Modello da skyrunningiper-leggero pensatoper competizioniVertical Kilometer egare in salita, doveleggerezza e grip sonofondamentali. Ogni elemento è concepitoper ridurre al minimo il peso: dalla tomaia realizzata conghetta aerodinamica elasticizzata in spandex, al sistemasuola/intersuola derivato dalla tecnologia Morpho Dynamic.La forma è ergonomica per contenere al minimo i volumi efasciare il piede in maniera perfetta. La linguella èsovrapposta per un maggior comfort di calzata. Il pacchettosuola/intersuola MorphoDynamic Extra-light permette diottenere una leggerezza senza precedenti grazie agli spessoriridotti della gomma e all’utilizzo di Eva a iniezione morbidaanti-shock e durevole nel tempo. I tasselli VA del battistradaconferiscono il massimo del grip, mentre la caratteristicaforma a onde permette un’eccezionale adattabilità al terreno.Vertical K combina il massimo della tecnologia La Sportivacon il massimo contenimento del peso: elementiindispensabili per correre velocemente in salita.

Modello dedicato allecompetizioni skyrunning:super leggero, grippante,aggressivo ed ergonomico. Evoluzionedel modello C-Lite, già ai piedi deimigliori skyrunners. C-Lite 2.0 permette unamiglior stabilità in fase di appoggio grazie all’inserto“stabilizer” e alla nuova costruzione dell’intersuola. Latomaia in tessuto anti-abrasione e anti-acqua è essenziale,senza cuciture né strati aggiuntivi di materiale per lamassima leggerezza e comfort. La costruzione èergonomica e fasciante: il piede è a contatto diretto conl’intersuola e si muove con la scarpa e non nella scarpa,evitando quindi la formazione di volumi vuoti. L’intersuolaè realizzata con Eva a iniezione, leggera e durevole. Questosistema costruttivo impedisce la formazione di pieghe ecedimenti dell’intersuola anche dopo numerosi utilizzi.Suola FriXion con Impact Brake System e zone predisposteper l’inserimento di chiodi AT grip per aumentare la tenutasu terreni ghiacciati, fangosi o innevati.

La Single-Track II, perfetta per il trail running, garantisceun’andatura neutra grazie alla tecnologia di stabilizzazione eammortizzazione del tallone Cradle e al sistema di calzata C-Delta specifico per il metatarso. L’intersuola in Eva a doppiadensità offre un’ammortizzazione ottimale per proteggere learticolazioni durante la pratica intensa. La tecnologia SnakePlate per la parte anteriore del piede e la suola esternaTenacious Grip garantiscono protezione e trazione sui

percorsi più impegnativi. La tomaia presenta linguettacon soffietto intercalare e tessuto a trama

fitta molto resistente alle abrasioni.Plantare Ortholite Northotic.

Disponibile nelle misure 7-12,13, 14 uomo; 5-10, 11

donna.

Scarpa da trail running perfetta per le lunghe emedie distanze, sia in piano che in salita. Adattaa runners di tutti i livelli. Caratteristiche tecnicheprincipali: tomaia in 3D mesh, punta rinforzata,lacci antiscivolo, suoletta interna LafumaOrtholite, supporto per caviglia Eva, intersuolaBi-density Eva ammortizzante e Stabiflex System,suola in gomma Vibram Vitesse. Prezzo alpubblico: 100 euro.

LAFUMALD TRAILRUN

É la scarpa da trail più leggera eminimalista dell’intera collezione Montrail.Progettata per tutti quelli che vedono “ilmeglio nell’essenziale”, Rogue Fly prometteprestazioni eccezionali. Provvista delsistema FluidPost per un supportopersonalizzato su qualsiasi terreno, siavvale di una tomaia in mesh priva dicuciture, costruita per assicurare un fitperfetto, ultra-leggerezza, traspirabilità. Trale altre caratteristiche tecniche di base:sottopiede flessibilissimo e studiato per lamassima sensibilità durante l’azione; micro-tasselli per garantire una leggerissimatrazione multirezionale combinati con lasuola Gryptonite; combinazione dei sistemiTPU e Trail Shield per potenziare supporto e

trazione; scanalature orizzontali e verticaliper offrire eccellente flessibilità; suolatraforata per ridurre il peso. Prezzoconsigliato: 100 euro.

MONTRAILROGUE FLY

Trazione e grip migliorati in questa nuova versione, adatta per runner di corporaturamedia che cercano una scarpa da trail molto ammortizzata e comoda. La suola ingomma EBO (external bedrock outsole) by Vibram più estesa e lo stacco in altezza tratallone e avampiede, ridotto a 4 mm, garantiscono maggior protezione e stabilità.Linguetta rinforzata, tessuto Hydramax traspirante e HRC+ Strobel Board più spesso

lungo tutta la pianta assicurano calzata e comfort ottimali.L’intersuola è composta da ProGrid Lite e da SSL (Saucony Super

Light) Eva, con SRC Impact Interface su tallone e pianta. Tra lealtre specifiche tecniche presenta rinforzo Pro-Lock sulla

tomaia, ghetta compatibile e conchiglia dicontenimento sul tallone. Disponibilenelle taglie 7-13,14. Peso: 315 gr.

SAUCONYPROGRID XODUS 3.0

La nuova Fore Runner è la più leggera eminimale scarpa da trail running firmataPatagonia, dotata della sola protezionenecessaria per i terreni più impervi. La suatomaia in rete/pelle sintetica è traspirante,mentre il tallone e la punta con rinforzi inmicrofibra assicurano protezione e unacalzata più ferma.

PATAGONIAFORE RUNNER

É la versione racing della XT Wings. Disegnataseguendo l’input dei migliori atleti di trailrunning al mondo, si presenta come lamassima espressione della disciplina. Latomaia leggera e la suola aggressiva ContagripHT la rendono efficace e tecnica anche per ilfuori strada nel fango. Presenta tasca per lestringhe, protezione in gomma della punta,tecnologie Sensifit e Quiklace, chassis ACMuscle 2 e sottopiede Ortholite. Peso: 350 gr(misura 8,5 UK). Prezzo al pubblico consigliato:165 euro.

SALOMONXT WINGS S-LAB SOFTGROUND

Basandosi sul know-how acquisito con losviluppo degli scarponi da sci alpinismo edopo tre anni di ricerca e test intensiviDynafit ha sviluppato Feline: una scarpaultra-leggera dotata di innovativa suolaAlpine Running in Vibram Skyfit, chegarantisce infatti la stabilità el’ammortizzamento che in genere solo lescarpe più pesanti sanno offrire. Eccoperché, nonostante la sua leggerezza, èadatta anche alle Ultra-Trail piùimpegnative. L’intersuola Multi Padgarantisce una tenuta precisa e affidabile,adattandosi rapidamente ai terreni di altamontagna, mentre il sistema MappingCompound, sviluppato con Vibram, offre ungrip ad artiglio sulla roccia e sui terrenibagnati e difficili. I lacci della scarpa sonoprotetti dalla tecnologia Invisible Lacing, unaghetta che impedisce l’apertura accidentaledei lacci, consentendo al contempo diregolare separatamente l’allacciatura inpunta. Un altro vantaggio è rappresentato

dal puntale Ballistic Bumper, dallagrandissima resistenza e protezione. LaFeline è dotata anche della tecnologia AuraActivator che migliora le performancedell’atleta grazie all’emissione di un’ondabiocompatibile. Misure: 6-12. Peso: 285 gr(misura 8). Disponibile in versione con Gore-Tex (colore grigio-nero-verde nella foto) osenza membrana (grigio-nero-rosso).

DYNAFITMS FELINE SUPERLIGHT

DISTRIBUITO DA: L.M.O.0423.648281 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Outback '97035.361103 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Patagonia Italia0474.555396 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Amer Sports0422.5291 - www.salomon.com

DISTRIBUITO DA: Sportlab0423.622009 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Oberalp0471.242900 - www.dynafit.it

DISTRIBUITO DA: The North Face0423.683100 - www.thenorthface.com DISTRIBUITO DA: La Sportiva

0462.571800 - www.lasportiva.com

THE NORTH FACESINGLE-TRACK II

LA SPORTIVAVERTICAL K C-LITE 2.0

Page 35: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 36: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Due capi ad altissimafunzionalità, creati perl’uomo (Incendo,modello viola) e ladonna (Cita, modellogiallo). Ultraleggeri,traspiranti, anti-vento,anti-pioggia, grazie allacombinazione tratessuto Luminara etessuto mesh, sonol’ideale per proteggersidai capricci dellaprimavera. Ottimizzatiper il corpo dell’uomo edella donna pergarantire fitpersonalizzato emassimo comfort,offrono: ampia tascalaterale; logo riflettenteper incrementare lavisibilità; lunghezza allavita; fit atletico. Peso: 95gr. Prezzo consigliato:100 euro.

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

36 |Numero 3 / 2012|

DISTRIBUITO DA:4US - 0436.2731 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Nov.Ita011.6467743 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Cober02.57601341 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Oberalp - 0471.242900 - www.dynafit.it

DISTRIBUITO DA:Gore Running Wear - 800681168 - www.gorerunningwear.it

DISTRIBUITO DA: Garmin Italia02.36576411 - [email protected]

Delaney DC, parte dellaDelaney Collection, è unafascia a vita estremamenteleggera (260 gr) con tascazippata, due borraccePodium Bottle da 750 ml edue flaconi da 130 ml. Lariserva idrica è sufficienteper due ore o più. Lerifiniture in tessutoriflettente, aumentano lasicurezza nell’oscurità.Prezzo: 62 euro.

Ultra LR Vest mira amigliorare le prestazioni eassicurare maggior comfort estabilità. Il nuovo AntidoteReservoir con Quick link èinserito nella parte inferioredello zaino e va quindi ascaricare il peso nella zonalombare anziché sulle spalle,alleggerendo il carico. Lozaino ha una capacitàcomplessiva di 5 lt, di cui 2per la riserva idrica, e pesasoltanto 540 gr. Gli spallacci

sono dotati di due tascheper piccoli oggetti ointegratori alimentari edi due strap per regolare

l’aderenza dello zaino altorace. La cannuccia è dirapidissimo uso grazie alla

clip che blocca la valvola aldi sotto della bocca. Loschienale facilita aerazione estabilità. Alcuni elementiretro-riflettenti consentonodi essere visti nell’oscurità.Prezzo: 123 euro.

CAMELBAKDELANEY DC ULTRA LR VEST

Il modello Carbon 60 è un bastonea misura fissa (disponibile in lun-ghezze da 110 a 140 cm), realiz-zato con tubo in materiale compo-sito (60% carbonio e 40% fibra divetro) che unisce alla leggerezzadel carbonio la robustezza dellafibra di vetro. Il passamano avvol-gente, realizzato in materiale tra-spirante anallergico, garantisceuna presa sicura e permette ilcostante controllo dell’attrezzo,mantenendo il bastone in posizio-ne anche in fase di rilascio. È forni-to con copri-puntale in gomma perl’utilizzo sub terreni compatti.Adatto a runner esigenti cherichiedono all’attrezzo elevate dotidi leggerezza, robustezza e com-fort di utilizzo. Peso: 164 gr.Prezzo: 44,90 euro.

COBERCARBON 60

Maglia manichecorte con mezzazip dotata diinserti riflettentifrontali eposteriori. Latecnologia EXOSensifit aiuta amantenere la posturadel torace, sostenendola muscolatura, emigliora la capacità direspirare durante lacorsa. Ideale per tuttii runner che esigono una tecnologia ad altolivello, per correre più facilmente, più alungo e recuperare più in fretta. Realizzatain tessuto Actilite II stretch e Actilite LBjersey, dispone della tecnologia Smart Skin.Prezzo al pubblico consigliato: 90 euro.

La LD Heart Jacket è un concentrato ditecnologia. Ideale per il trail running,traspirante ed estremamente leggera, pesasolo 100 gr e 106 gr quella donna.Realizzata in Windactive Light, presentatasche davanti e dietro, taglio laser sul retroe ventilazione sotto le braccia, vita e polsinielastici. Compattabile nella sua busta.Prezzo al pubblico: 102 euro.

LAFUMALD HEART JACKET

DISTRIBUITO DA: L.M.O.0423.648281 - [email protected]

Questo zaino ultraleggero (solo 485 gr),sviluppato in collaborazione col teamLafuma, è stato concepito per i trail sulunga distanza. Ha una grande tasca suldavanti retroriflettente per essere visibili digiorno e di notte. Principali caratteristichetecniche: volume 30 lt, tascheimpermeabili, spallacci ergonomici eregolabili dall’interno, cinghie porta-piccozze, vita e polsini elastici, compattabilenella sua busta. Prezzo al pubblico: 80 euro.

Flessibilità per gli atleti: questa giacca multifunzionale ultraleggera eantivento si trasforma in un gilet, in modo tale da avere sempre

l’abbigliamento adatto, anche in condizioni mutevoli. La combinazionedi Stormwall Superlight 3L e un mix di materiali elastici e traspirantigarantisce una termoregolazione ottimale, oltre che un’efficaceeliminazione dell’umidità e la massima protezione dalle condizioniclimatiche avverse. Le applicazioni in silice nelle zone del corpo piùesposte ne aumentano la resistenza e proteggono efficacementedalle abrasioni. La flessibilità di questa giacca è dovuta anche alle tretasche posteriori e a una tasca a scomparsa sul davanti. Nonostanteil taglio aderente, l’uso del tessuto Micro Mesh garantisceun’aerazione ottimale. Disponibile nelle versioni uomo e donna.Prezzo consigliato al pubblico: 250 euro.

Pantaloncino cargo dal taglio comodo, ma molto tecnico per uso trasversale.Lo sprone posteriore preformato e flessibile garantisce una perfettavestibilità e la massima libertà di movimento durante l’attività sportiva,impedendo al pantalone di scivolare. La straordinaria vestibilità si notasoprattutto in bicicletta. Mentre il mix di materiali garantisce massimocomfort, elevata resistenza alle abrasioni e un’efficace eliminazionedell’umidità, gli inserti in rete elastica e i materiali bielastici offrono uncomfort ideale. A tutto questo si aggiungono dettagli pratici come le ziplaterali e le tasche cargo. Prezzo consigliato al pubblico: 150 euro.

DYNAFITTRANSALPER

Per la PE 2012 la nuovacollezione X-Running offreagli amanti della corsaoff road sistemi diabbigliamento completiin grado di massimizzare leprestazioni e il comfort anchesu sentieri imbattuti. Losviluppo e il design di tutti icapi e gli accessori sono staticurati in maniera tale daassicurarne non solol’abbinamento dal punto di vistadel look, ma soprattutto a livello funzionale. Ipunti di forza della linea, che usufruisce deilaminati Gore-Tex e Windstopper, sono imateriali robusti impiegati, il peso ridotto, ilminimo ingombro, l’elevata traspirabilità,l’efficiente gestione dell’umidità e la massimalibertà di movimento. In base alle preferenzepersonali e alle condizioni atmosferiche, il

trail runner può scegliere la propriacombinazione ideale di capi dalla testa aipiedi e skin-to-shell. In foto la giacca X-Running GT AS (a destra), leggera,impermeabile e traspirante grazie al Gore-TexActive Shell, e la nuova X-Running Zip (asinistra), dotata di inserti in rete e di tretasche posteriori.

GORE RUNNING WEARX-RUNNING

Il Forerunner 610 è un GPSsport watch da polsodedicato a runners e bikers,perfetto per il fitness e dotatodi schermo touchscreen adalta sensibilità (anche con iguanti). Con questo modello èpossibile tenere sotto controllo il tempocronometrato, la velocità istantanea, ilchilometraggio, la frequenza cardiaca, lacadenza, la pendenza del tracciato e altreapplicazioni. Inoltre grazie alla funzioneTraining Effect ogni atleta può valutarel’intensità dei propri allenamenti e imiglioramenti, mentre con Virtual Racer sipuò competere contro le tracce e i tempi dialtri avversari. Elegante e leggero, sottileed estremamente robusto, resistente allapioggia ma anche al sudore. Consente lo scarico dei dati wireless suwww.connect.garmin.com. Prezzo consigliato al pubblico a partire da 349 euro.

GARMINFORERUNNER 610

ARC’TERYXCITA VEST & INCENDO VEST

DISTRIBUITO DA: Amer Sports0422.5291 - www.salomon.com

SHORE

RAID 30

SALOMONEXO S-LAB SS ZIP TECH TEE M

Page 37: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

37 |Numero 3 / 2012|

T-shirt tecnica inPolartec PowerDry, realizzatacon la collaudatatecnologia di Cocona econ inserti antiabrasivinei punti più sollecitati.Taglio stretto sportivo,inserti in colorecontrastante. Bluesignapproved. Peso: 152 gr.Taglie: S-XXL. Colori: black, honey, blue.Prezzo di listino: 65 euro.

DISTRIBUITO DA: Panorama0472.201114 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Masters Srl 0424.524133 - www.masters.it

DISTRIBUITO DA: C.A.M.P.0341.890117 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Outback '97 - 035.361103 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Patagonia Italia 0474.555396 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Amer Sports - 0422.5291 - [email protected] DA: Dinamiche Verticali011.2732500 - [email protected]

MOUNTAIN HARDWEARGHOST WHISPERER ANORAK

Il nuovo ultra-leggero Macrolightrientra di diritto nella generazionedei bastoni più leggeri nel merca-to e dotati di tecnologia elevata:peso al paio pari a 340 gr, tresezioni ø 16/14/12 mm realizzatein materiale Calu. Masters hal’esclusiva mondiale per l’utilizzodi questo innovativo materialerelativamente all’attrezzo sportivoprodotto. Si tratta della combina-zione tra lega di alluminio e foglidi carbonio, senza utilizzo di colle,per un migliore assorbimento deicolpi diametrali e un alto carico dirottura, oltre a una flessibilitànotevole, completamente privo dipiombo e altri materiali dannosispesso ritrovati nel carbonio.L’ingombro minimo da chiuso èpari a 61 cm, mentre l’estensionemassima è pari a 135 cm. Dotatodella nuova manopola Pro Foamrealizzata in schiuma anallergica etraspirante, oggi ancora più con-fortevole grazie all'aspetto slim eal passamano traspirante Comfortcon sistema regolabile. Il sistemadi espansione tra le sezione BS BlockingSystem ne garantisce alta tenuta di carico. Ilsupporto filettato permette, infine, una rapi-da sostituzione della rotella (in dotazione da85 mm ø) e il puntale in tungsteno ha unelevato grip sui terreni più accidentati: dalsentiero battuto a quello roccioso.

MASTERSMACROLIGHT 01S1512

Bastoncino per trailrunning in 4 segmentiestremamente leggero e compatto.Realizzato in lega d’alluminio, presentaimpugnatura lunga con dragonne regolabilee montabile grazie a cordino in Dyneema.Dimensioni chiuso: 32 cm (1914); 36 cm(1914.01). Peso: 280 gr la coppia (120 cm).

Sviluppato per lecompetizioni di trailrunning, puòcontenere tutto ilmateriale richiesto

per questa attività.Compatto, leggero,ergonomico econfortevole, puòessere indossatoanche per molte

ore. Schienale espallacci in rete

traspirante evitano l’assorbimento delsudore. Esternamente presenta portabastoncini pieghevoli o telescopici,accessibili senza dover togliere lo zaino,tasca separata per hydrobag con possibilitàdi posizionare il tubo nella parte superiore oinferiore dello spallaccio, 2 tasche portabarrette energetiche sui fianchi, tasca portaaccessori e tasca estraibile porta rifiuti suglispallacci, 2 porta borracce accessibili anchedurante la corsa, 4 asole e 2 cordini elasticiporta attrezzi. Altre caratteristiche tecniche:fascia addominale regolabile simmetrica-mente, cinghietto pettorale con fischiettod’emergenza, vano principale in NylonDiamond Ripstop. Disponibile in 3 taglie peruna vestibilità ottimale. Pesa 365 gr (M) e ha capienza di 10 lt.

La collezione estiva di Patagonia, sviluppata astretto contatto con la running ambassadorKrissy Moehl, offre l'equipaggiamento miglioreda capo a piedi: una linea completa chegarantisce agli amanti della corsa comfort,

sostegno e massime performance anche dopo100 km, in qualsiasi condizione climatica. Dasegnalare che il 48% della collezione trailrunning è realizzata in fibre ecologiche, conmateriali rispettosi dell'ambiente.

PATAGONIATRAIL RUNNING COLLECTIONS

Suunto Ambit è stato progettato,sviluppato e messo a punto percoloro che intendono avvalersi diuno strumento professionale perl'allenamento aerobico inambiente outdoor. Non a casoè un ottimo prodotto “cardio” ele sue tante funzioni risultanoperfette per l'alpinista, il trail runner o il biker.La variante HR dell'Ambit, in particolare,prevede la fascia cardio Suunto Comfort Belt,che sfrutta il sistema brevettato ANT in gradodi eliminare le interferenze di disturbo ditrasmissione all'orologio, per cui i dati raccoltisono reali al 100%. Il PTE invece, ovvero ilPicco Effetto Allenamento, indica l'impatto diuna seduta di allenamento rispetto allamassima performance aerobica personale(naturalmente il valore raggiunto del PiccoEffetto Allenamento è proporzionato al propriolivello di forma e ai dati personali impostati sulSuunto Ambit). Una volta conclusa la sessione

di allenamento, Ambit è in grado dicalcolare anche il "tempo di recupero",quindi il periodo che il corpo necessitaper riacquistare la migliore funzionalitàmetabolica. Questo valore

fondamentale è ottenuto in base alladurata e all'intensità della seduta

d'allenamento e dallo sforzo generalesostenuto che si accumula. Parlando di duratadella batteria, Ambit con una singola carica econ funzione GPS disinserita è operativo per30 giorni, mentre con il localizzatore diposizione attivo ma impostato con intervallipiù lunghi (acquisizione punti ogni 60 secondi)garantisce un'autonomia di 50 ore. Nel casos’imposti il GPS con rilevazione continua deipunti, la batteria offre un'autonomia di 15 ore.Infine, grazie a Movescount.com, è possibiletrasferire le performance registrate con Ambit,personalizzare il dispositivo stesso persoddisfare al meglio le proprie esigenze eaggiornare il software dell’orologio.

Super-leggeri, freschi e dal design minimalista, icapi Fore Runner sono ideali per il traininggiornaliero, con protezione solare 30-UPF e laspeciale tessitura leggera doppia che assicuramassima traspirabilità. Sono capi adatti per ognitemperatura e clima, garantendo minimo peso eottima resistenza.

FORE RUNNER

CAMPACK TRAIL VEST 10

VAUDEZIMBA T

PETZLNAO

La nuova lampada frontale Naoby Petzl è dotata della nuova

tecnologia Reactive Lighting (illumi-nazione auto-adattabile), che rego-la automaticamente l'intensitàd'illuminazione e il fascio lumino-so in base alle esigenze dell'utiliz-

zatore. Questa tecnologiasegna un balzo in avanti impor-

tante nell’illuminazione con mani libere, poi-ché consente all’utilizzatore di focalizzarsisull’attività, mentre la sua lampada frontalesi regola in modo continuo e istantaneo. Diconseguenza il consumo di energia conser-vata nella sua batteria ricaricabile Lithium-Ion è ottimizzato al massimo. La tecnologiaReactive Lighting utilizza un sensore di luceintegrato per rilevare la luce ambientale. Unmicroprocessore analizza questa informazio-ne e, sulla base del livello d'illuminazioneprogrammato dall'utilizzatore, decide diaumentare o diminuire l'alimentazione dipotenza dei due led di Nao. Di conseguenza,fornisce il giusto livello d'illuminazione, da 7a 355 lumen, e il giusto tipo d'illuminazione,con un fascio luminoso ampio o stretto, finoa una distanza di 100 metri. Una tecnologiaperfetta per trail, escursionismo, arrampicatao sci alpinismo notturno. Per ottimizzare Naoè possibile scaricare gratuitamente il pro-gramma OS by Petzl al fine di personalizzaree ottimizzare il livello d'illuminazione, ladurata dell'autonomia e la lunghezza delfascio luminoso per attività ed esigenze spe-cifiche. I profili e le modalità possono esseremodificati durante l'attività, ovunque e inqualsiasi momento.

CAMPXENON 4

Ghetta di protezione per raid,trail, sky-running e deserto.Garantisce perfetta aderenza ecomodità grazie all’utilizzo deltessuto Lycra che permetteun’assoluta naturalezza dimovimento. Imbottitura diprotezione del malleolointerno, sistema rapido di

allacciamento eregolazione. Peso:94 gr.

GHETTA MINI

53 grammi: ci sta in una tasca. E le performancesono davvero grandi. Con Ghost WhispererAnorak si ha la certezza di avere con sé la piùefficace protezione da pioggia e vento, semprein agguato in primavera e inverno. Uno shellpeso piuma dedicato agli appassionati di attivitàaerobiche, leggerissimo, tenace, provvisto dipratici dettagli funzionali. Finiture riflettenti; zipideale per la ventilazione; bordo con cordoncinoelasticizzato. Si ripiega facilmente. Prezzoconsigliato: 130 euro.

DISTRIBUITO DA: Calze G.M. Sport - 0461.990286 - [email protected]

Sensibilità,leggerezza, fibrenaturali per unacalza pensata peralte prestazioni, chefascia perfettamente ilpiede, garantendo lamassima sensibilità. Presentafascia elastica avvolgente e anti-torsione sulcollo del piede, maglia rasata e rinforzo anti-abrasione. Realizzata per il 55% in cotonenaturale, 35% poliammidica, 10% elastan.

Massima resistenzae protezione persostenere sforzi fisiciad alta intensità.Struttura avvolgente ecomfort adatti sia a terreniurbani che alla corsa su terrenoaccidentato. Presenta fascia elastica anti-torsione, spugna ammortizzante, magliarasata e struttura differenziatadestro/sinistro. Realizzata per il 90% inpoliester Actisystem e 10% poliammidica.

SUUNTOAMBIT

GM2405 2406

Page 38: Outdoor Mgazine n.3 - 2012

A cura diSIMONE BERTI

Testa e gambe alla corsa. Gabriele Bonuomo, aun certo punto della sua vita, ha capito che lagrande azienda e il lavoro sul desco pieno di scar-toffie non erano per lui. Così, un paio di anni fa, hadeciso di lasciare tutto e mettersi in gioco, aprendoa Cuneo un negozio sportivo: Outdoor, specializ-zandolo nella corsa in tutte le sue forme, dal trailal natural running, di cui è esperto conoscitore.Nato a Guastalla (RE) nel 1982, laureato in mar-keting a Milano, mostra fin da piccolo una spiccatapassione per lo sport: nuoto agonistico, un’infeliceparentesi calcistica, cicloturismo. Fino a che nonscopre la montagna e il running, in particolarenella forma del triathlon. E mentre sogna il giornoin cui La Gazzetta dello Sport dedicherà al calciosolo l'ultima pagina, si butta anima e corpo nellasua professione, con grande passione e compe-tenza da “vendere”.

Quando e perché hai deciso di aprire il tuopunto vendita?

Il negozio l’ho aperto sia per passione sia perdelle scelte di vita che ho fatto due anni fa e chemi hanno portato ad abbandonare il lavoro che fa-cevo prima.Qual era il tuo obiettivo iniziale nella crea-zione di un nuovo shop? Sei riuscito a mante-nerlo e raggiungerlo?

L’obiettivo principale era quello di crearequalcosa di nuovo, che come cliente non sonomai riuscito a trovare nei negozi esistenti. Sonoancora coerente con l’obiettivo iniziale e stocercando di farlo percepire al pubblico.In questi due anni di apertura hai notato nellatua zona e più in generale un sensibile incre-mento di praticanti? In percentuale è statomaggiore nella corsa su strada o nel trail/sky-running?

C’è stato un incremento di corridori nella mia

zona, soprattutto su strada. In Italia invece un no-tevole incremento in entrambe le discipline.Cosa ci dici invece a proposito di due “trend”come il triathlon e il crossfit?

Il triathlon è uno sport fantastico nato 30 annifa circa e che pratico da 10 anni. Purtroppo c’èuna percezione sbagliata di questo sport, chemolti considerano “inarrivabile”. Invece è allaportata di tutti. Sta crescendo in Italia ma credorimarrà sempre una nicchia. Il crossfit invece è unfenomeno emergente degli ultimissimi anni cheviene dai Paesi anglosassoni: a mio avviso ha unaportata maggiore rispetto al triathlon perchèviene proposto nel mondo delle palestre a unpubblico numericamente più vasto. É una disci-plina interessante e completa, può essere consi-derata anche complementare ad altri sport al-l’aria aperta.Nella tua offerta c’è spazio anche per l’out-door. Quanto incide sul tuo fatturato rispettoal settore running?

D’estate vendo prevalentemente running, d’in-verno più outdoor, considerando anche il territo-rio montano in cui si colloca il mio negozio.Con quali criteri selezioni i marchi con cui la-vorare? Sappiamo che ti piace anche fare ri-cerca e trovare brand magari meno conosciutiin Italia ma forti all’estero. Quali sono i nomipiù “hot” in questo momento?

Nørrona su tutti, è bollente! I marchi nuovi sitrovano guardando all’estero cosa succede, an-dando alle fiere, nei luoghi “di culto” (tipo Cha-monix) e a volte grazie a imbeccate di qualcheamico. É difficile proporre al pubblico marchinuovi perchè la gente spesso è ripetitiva e con-formista, ma il mio obiettivo (come accennato inprecedenza) è creare qualcosa di diverso dall’esi-stente.Qual è il tuo rapporto con le aziende e cosa nepensi del panorama distributivo odierno?

É fondamentale per me avere buoni rapporticon i fornitori e con le persone che vi lavorano:

questo affinché si crei una disponibilità a investirel’uno nell’altro, l’azienda nel negozio e il negozionell’azienda. Se non c’è buon rapporto non la-voro; se invece credo in un prodotto e inun’azienda faccio anche centinaia di chilometriper andare a fare un ordine (come capita spesso).Quando sarà attivo il vostro e-commerce econ quali criteri/modalità sarà gestito?

Spero al più presto, ma ho un sacco di cose dafare essendo solo... Se qualcuno vuole darmi unamano è ben accetto!Oltre a gestire il negozio sei ovviamente unesperto nonchè un appassionato runner. Haipartecipato o partecipi anche a maratone, al-tre gare, eventi o iniziative? Corri sia in stradache offroad?

Si, ho partecipato e continuo, quando posso, apartecipare a gare di triathlon e corsa. Mi piacemolto di più l’ambiente del trail running rispettoa quello della corsa su strada e mi auguro che sipreservi ancora per qualche anno puro e “casto”.Se anche coach di natural running. Puoi spie-garci di cosa si tratta esattamente?

Natural running significa correre secondo na-tura: pur essendo una cosa “naturale” (gioco diparole), risulta difficile far arrivare questo messag-gio al pubblico (e anche agli operatori del settore)a causa di usi e consuetudini non del tutto correttiradicati nelle persone che corrono, oltre che acausa della mancanza di consapevolezza/culturatecnica. Nel mondo anglosassone c’è molta sen-sibilità nei confronti di questo argomento: i bene-fici che derivano dal natural running sono enormie alla portata di tutti.Noti un interesse crescente da parte dei clientie degli appassionati, o c’è ancora molta igno-ranza sul tema e sono gli operatori come teche spingono alla conoscenza di questa re-altà?

L’interesse sta crescendo anche se manca la di-sponibilità di informazioni alla portata di tutti. Sitrova molta documentazione in inglese ma poca

in italiano, e noi italiani siamo più carenti nellaconoscenza della lingua inglese (oltre che più pi-gri) rispetto agli altri popoli europei. Io ho fattodel natural running la mia “ragion d’essere” esono a disposizione di chiunque voglia sapernedi più.Molto marchi ormai, da FiveFingers in giù,stanno proponendo prodotti barefoot o mini-mal. Quali sono a tuo parere le proposte piùinteressanti e quali quelle presenti nel tuo ne-gozio?

Adesso tutte le aziende vogliono cavalcarel’onda. Segno che, pur non promuovendo in ma-niera spassionata il natural running, implicita-mente ne ammettono la valenza. Tuttavia atten-zione: non tutto quello che si chiama naturalrunning è “correre secondo natura”. E soprat-tutto è bene affidarsi a persone competenti peril semplice fatto che occorre gradualità e indivi-dualità (ognuno di noi è diverso) nell’approccio.Secondo me i prodotti più rappresentativi di que-sto “nuovo mondo”, ognuno con caratteristichediverse, sono Newton Running, Inov-8, FiveFin-gers. Tutti e tre sono presenti nel mio negozio.Purtroppo la diffusione di marchi come questi èspesso limitata per il fatto che non c’è una pre-senza diretta dell’azienda nel mercato italiano,ma spesso sono distribuiti da importatori chehanno capacità di investimento limitate, oltreche per un fattore culturale (come già accennatoin precedenza).

[email protected]

Speciale / Focus shop All’interno del negozio Outdoor di Cuneo con il titolareGabriele Buonomo, triathleta e coach di natural running

38 |Numero 3 / 2012|

“Passione, rinnovamento, modernità”Ecco alcuni dei valori dai quali è nato questo punto vendita, super specializzato, molto attento

ai nuovi trend, sempre alla ricerca di marchi innovativi e differenti dall’ordinario.

SCHEDA TECNICAOUTDOORVIA 28 APRILE 7, 12100 CUNEO0171.500152GABRIELE BONUOMO2010110050502NORDIC WALKING, RUNNING, TRAILRUNNING, SCIALPINISMO, SCI DIFONDO, RACCHETTE DA NEVERACCHETTE DA NEVE

BLACK DIAMOND, GRIVEL, PETZLBROOKS, SALOMON, TECNICALASPORTIVA, NEWTON, INOV-8VIBRAM FIVEFINGERSNORRONA, GORE, CRAZY IDEA, BROOKS, CRAFT, SALOMON

NEGOZIOINDIRIZZOTELEFONOTITOLARIANNO DI NASCITANUMERO PERSONALEMETRI QUADRATIMQ ABBIGLIAMENTOMQ ATTREZZATURANUMERO VETRINEDISCIPLINE TRATTATE

ATTREZZATURE A NOLEGGIOMARCHI ATTREZZATURAMARCHI CALZATURE

MARCHI ABBIGLIAMENTO

Alcuni scorci del punto vendita, molto curato e moderno nel layout.

Gabriele "evade" dall'Alcatraz triathlon di San Francisco dello scorso 5 giugno. A destra la nuova vetrina primaverile.

Page 39: Outdoor Mgazine n.3 - 2012
Page 40: Outdoor Mgazine n.3 - 2012