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Numero 40Anno VII° – 1

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marzoaprile 2017

Porta sul collo, impresso a fuoco, il marchio di un roveto ardente. È razionale come uno scienzia-

to, eppure esperto di demonologia e stregoneria. È scostante, abitudinario, con una patologica av-versione per la fugacità del presente; per lui esi-ste solo la certezza inalterabile di ciò che è già accaduto.Il cadavere di un uomo incastrato dentro un tor-chio tipografico. Un investigatore, il cui passato è un mistero perfino per lui, alle prese con intrighi politici, segreti ecclesiastici e vendette private. Una vicenda tesissima ambientata nell'Italia del Seicento, dove la diffusione della stampa sta aprendo le prime crepe nelle mura dell'oscuran-tismo.Nella Roma del Secolo di Ferro, a pochi giorni dall'inizio del XIII giubileo, la danza macabra in-cisa su un opuscolo di contenuto libertino sem-bra aver ispirato l'omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l'inquisitore Girolamo Svampa, nominato commissarius dagli alti seggi della curia capitolina. Ad aiu-tarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre Francesco Capiferro, segretario della Congregazione dell'Indice, e il fedele bravo Cagnolo Alfieri. L'indagine, che porta lo Svampa a scontrarsi con personaggi potenti, si rivela subito delicata e pericolosa: prima che si arrivi alla soluzione del mistero ci saranno altri morti.

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Edito

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anno Vii° – 1 • numero 40 Marzo/aprile 2017 Periodico d’informazione editoriale e culturale autorizzazione del tribunale di torino n. 70 del 15/11/2011

Direttore Responsabile: bruna Bertolo

Hanno dato il loro contributo scritto: bruna Bertolo, sofia ChiamBretto, silva Gallo, bruno GamBarotta, Josephine laGuardia, Ferdinando miletto, alessia Panassi, alice Panassi, Mario tonini, alBerto turinetti di Priero

Grafica e impaginazione: barbara delsanto

Stampa: Cdm - servizio GrafiCo srl Collegno (to)

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Prezzo valido ai fini dell’assolvimento dell’imposta da parte dell’editore E 0,20

Tiratura: 2.500 copie

Chi fosse interessato a ricevere in digitale questa rivista d’informazione libraria è pregato di comunicarlo tramite

mail a questo indirizzo: [email protected]

Festeggiare 150 anni di vita e di intensa attività è sicuramente un traguardo importante.Lo ha fatto il quotidiano “La Stampa”, con una serie di ini-ziative culminate con la visita a Torino del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e una tavola rotonda alla quale

hanno partecipato i suoi storici Direttori. E con una edizione speciale del giornale firmata da personalità di tutto il mondo, una mostra foto-grafica, un libro, un francobollo, un cortometraggio ….Dal primo foglio uscito a Torino sabato 9 febbraio 1867, costo 5 cen-tesimi, nome “Gazzetta Piemontese”, ad oggi, febbraio 2017, sono passati 150 anni di storia, di costume, di cronaca, di politica, di cul-tura testimoniati da un giornale che, sia pure qualche volta criticato (qualcuno lo aveva soprannominato “la büsiarda”, ma anche questo è normale) ha raccontato Torino, la sua provincia, la sua Regione, il suo Stato per andare oltre e documentare le realtà internazionali.Un mondo che è profondamente cambiato, ma con una nota sem-pre uguale per un giornale che ha saputo conquistarsi uno spazio importante nell’affetto e nel cuore dei suoi lettori: l’informazione, na-turalmente. Un quotidiano che è diventato esso stesso testimone di solidarietà, di legame profondo con le storie dolenti che in questi anni hanno raccontato anche il disagio, la pena, lo smarrimento: non c’è rubrica come lo “Specchio dei tempi” che sia stata capace di penetra-re in modo così incisivo nel tessuto sociale, capace di andare anche oltre l’informazione.Sono cambiati i direttori, i redattori, i collaboratori, il modo stesso di impaginare il giornale e di stamparlo. È cambiato, nel tempo, anche il titolo, ma il rispetto per il lettore, la capacità di raccontare le notizie anche attraverso le immagini o l’impostazione di una prima pagina, che sia anche e soprattutto una vetrina comprensibile a tutti, non sono cambiati.Ora la digitalizzazione, il giornale on line accanto a quello cartaceo, comporta nuove sfide, coerenti con il tempo che viviamo. Ed è pro-prio qui che si mostra ancora una volta quella capacità indiscutibile di guardare sempre oltre, al di là di un orizzonte limitato, per scoprire che l’informazione, a 360°, sempre più vicina al mondo dei lettori, si può arricchire con quanto la tecnologia offre, ma l’idea, la com-posizione di un articolo, le parole con cui si raccontano i fatti, re-stano la più bella competenza di chi fa questo lavoro, il giornalista, in ogni tempo. Una grande festa per questo speciale compleanno del 9 febbraio: «un modo concreto di far vedere come il giornale espri-ma ancora una grandissima forza vitale, nonostante la sua veneranda età e un decennio molto complicato per l’editoria». E “se 150 anni vi sembrano pochi”...

Bruna Bertolo

“Se 150 anni vi sembran pochi...”

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Il 16 gennaio 2017 è stato il cen-tenario della nascita di don Rinal-do Trappo. Chi era don Trappo?

Seminarista irrequieto, prete spigoloso, cappellano eroe, missionario e maestro ele-mentare. Se non temessi di essere frainte-so o di suscitare un sorriso in chi l’ha cono-sciuto definirei monsignor Rinaldo Trappo un luminosissimo esempio di santo sacer-dote perchè nessuno più di lui sapeva svol-gere con semplicità e profondissima ispira-zione la missione. Naturalezza, spontaneità, tensione morale, fortissimo rigore spirituale, candore d’animo, dedizione fino all’estremo erano le sue caratteristiche, quelle caratte-ristiche che l’hanno fatto amare, ma anche

temere e rispettare. Sapeva essere una guida per chi gli era vicino e ha portato per sempre nel cuore gli anni difficilissimi e tragici della “campagna di Russia”. Era Alpino e tale si è sempre sentito. In Russia ha accompagnato tanti alpini fino alla porta del paradiso, gli alpini che erano morti li ha sempre voluti onorare, rispettare, difender-ne la memoria. Gli alpini lo amavano e lo ammiravano. Raccontava con gusto che, giunto con il battaglione nella zona di Ga-ressio, nel 1941, gli alpini gli avevano subito dedicato una semplice filastrocca. Poiché una compagnia stazionava nella frazione di Trappa, la filastrocca diceva: “Troppa trip-pa a Trappa per la truppa di don Trappo”. Non era uomo d’ideologia, era un uomo d’ideali, che sono cosa diversa. Uomo di montagna rimasto irriducibilmente tale, an-che quanto in montagna non visse. Era fedele ai suoi principi che affondavano le radici nella fede, nel servizio al prossimo e nella determinazione. Era un conservatore, se questo termine s’intende per chi non cre-de nei cambiamenti improvvisi, che, dopo aver visto crollare mondi cui era abituato, ha assistito all’avvento di altri peggiori. Era un uomo di chiesa e di stato, i suoi. Visse dal fascismo alla Repubblica, dalla

PersonaggioPersonaggio

A cent’anni dalla nascita

il ricordo di

Ripresi a Susa il 14 luglio 1991 don Trappo, papa Wojtyla e il vescovo Bernardetto davanti alla cappella dedicata a mons.Rosaz

Il tenente Trappo con la divisa da campagna

don Rinaldo Trappo

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Chiesa pre a post conciliare con la stessa infaticabile volontà di conoscere, sapendo adattarsi e rimanendo sempre cristallino.Conobbe le ansie, le aspirazioni e il dolore degli uomini. Aveva una spontanea atten-zione per le piccole vicende del prossimo. Non sopportava i tromboni, i demagoghi, i predicatori e soprattutto non tollerava i politici di qualunque parte. Verso essi, che riteneva i mandanti e profittatori delle guerre, puntava l’indice senza paura o mo-derazione.Credente, senza turbamenti, sapeva rispet-tare i dubbi altrui; e proprio perché cattolico fino al midollo, conosceva i pericoli e le ten-tazioni del clericalismo e dell’integralismo, contro i quali s’era battuto anche officiando la messa in piemontese. Rinaldo Trappo ha avuto una vita lunga, intensa e complessa durante la quale ha incrociato piccoli e grandi uomini ed ha co-nosciuto il meglio e il peggio dell’umanità...Un sacerdote atipico, senza parrocchia, senza vescovi, senza elemosine, senza abiti talari e sacrestie che a suo modo è stato un ottimo prete.Non gli servì molto tempo per capire, e ne prese coscienza, che l’uomo ricade sem-pre negli stessi errori, nella disistima e nel disprezzo. A questi sentimenti con la sua spregiudicatezza e volontà cercò di porre

argine con i mezzi in suo possesso: il carat-tere e la testardaggine.La lingua piemontese ci offre un termine per identificarlo: “bastiàn contrari”. Sul di-zionario moderno l’espressione popolare e dialettale significa: «detto di persona che contraddice per sistema».Monsignor Trappo non c’è più e oggi una valle e il mondo alpino lo ricorda con affet-to e rispetto. Abbiamo davanti agli occhi la sua figura, il suo sguardo profondo, il suo capo canuto, la semplice maestosità e la serenità che emanavano dalla sua figura. Abbiamo presenti i suoi insegnamenti, la sua fede, la sua indipendenza.

Mario Tonini

Aprile 1943. Un gruppo di alpini, Trappo è ripreso con le redini in mano, posa su uno slittone trainato da un cavallo russo

Autore: Mario Tonini

Titolo: Rinaldo Trappo. Uomo, alpino e prete

Editore: Susalibri

Prezzo: E 17,00

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S. Ambrogio (To) • P.za XXV Aprile, 2 011.939662 • [email protected] • www.susalibri.it

Pensare di realizzare immagini dei paesi della Valle di Susa solo salendo per le strade di montagna, non è possibile su tutto il territorio, solo da alcune strade affacciate sulla valle e sgombre di vegetazione si possono ottenere buone inquadrature, per fare un servizio completo serve un mezzo aereo…

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QuESTA nOn è L’AMERICA

Alan Friedman ci racconta in presa diretta quali siano le condizioni attuali e quali

i sentimenti reali del popolo america-no. In Questa non è l’America vediamo un Friedman inedito, in un’indagine sul campo: vicino ai suoi connazionali e ca-pace di raccontare le loro storie in modo vivido. Arricchito da interviste a persone comuni e a figure di primo piano della politica e dell’economia statunitensi, questo libro di grande impatto traccia il percorso e fa il punto sulle cause della terribile disuguaglianza dei redditi che affligge gli Stati Uniti e ci accompagna nel cuore di una cultura vasta e con-traddittoria, ricca ma spesso incomprensibile. Dalla povertà estrema di alcune zone rurali come il Mississippi, agli eccessi di Wall Street, fino all’incontro con Donald Trump a bordo del suo Trump Force One, Friedman ci racconta la vera America, come non l’abbiamo mai vista prima. Ci spiega chi è Trump e ci fa capire cosa sta per cambiare negli Stati Uniti e nel mondo intero.

Autore: Alan Friedman

Titolo: Questa non è l’America

Editore: Newton Compton Editori

Prezzo: E 12,90

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AlAn FriedmAn è un giornalista esperto di economia e politica, conduttore te-levisivo e scrittore statunitense. All’inizio della carriera fu un giovanissimo collaboratore dell’amministrazione del presidente Jimmy Carter, poi è sta-to per lunghi anni corrispondente del «Financial Times», in seguito inviato dell’«International Herald Tribune» e editorialista del «Wall Street Journal».

È conduttore e produttore di programmi televisivi in Gran Bretagna, Stati Uniti e Italia, dove ha lavorato per testate come RAI, Sky Tg24 e La7. Celebri i suoi scoop

giornalistici e i numerosi riconoscimenti (è stato insignito per quattro volte del British Press Award, e del Premio Pannunzio nel 2014). Tra i suoi libri: “Tutto in famiglia”, “La madre di tutti gli affari”, “Il bivio”, “Ammazziamo il Gattopardo” (Premio Cesare Pavese), “My Way. Berlusconi si racconta a Friedman” (i cui diritti sono stati venduti in 30 Paesi).

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orA e Sempre no TAv. pratiche e identità del movimento valsusino contro l'alta velocità – Roberta Chiroli – e 18,00 – MimesisCondannata in primo grado a due mesi di carcere per “concorso morale in violen-za aggravata e occupazione di terreni” a causa di una tesi di laurea specialistica. Ha destato grande scalpore la sentenza emessa nel giugno 2016 dalla Procura di Torino nei confronti di Roberta Chiroli, studentessa della Ca’ Foscari, colpevole di aver seguito sul campo le proteste del movimento No Tav per scopi di ricerca. Quel “noi” con il quale Roberta racconta la storia e la crescita della contestazione in Val di Susa, viene utilizzato dai pm come una delle prove di partecipazione morale ai disordini avvenuti nel giugno 2013, aggiungendo un nuovo capitolo al dibattito che chiama in causa libertà di espressione, diritto di cronaca e salvaguar-

dia dell’ordine pubblico. “Ora e sempre No Tav” ricostruisce in forma attualizzata e con taglio divulgativo il prezioso lavoro di ricerca effettuato dalla studentessa. Attraverso le interviste ri-volte agli attivisti, la partecipazione alle assemblee del movimento e l’osservazione sul campo (giugno-luglio 2013), Chiroli cerca di inquadrare da un punto di vista etnografico le pratiche e l’identità del movimento No Tav, di ricostruirne la storia, l’organizzazione, la produzione culturale...

l’oTTico di lAmpeduSA

Emma-Jane Kirby – e 14,90 – SalaniCarmine di mestiere fa l’ottico, ha cinquant’anni e vive sull’isola di Lampedusa. Ha scelto di vivere nella meravigliosa isola incastonata nel Mediterraneo per la sua pace, per il mare bellissimo, blu cobalto, in cui nuotano i delfini. Carmine potrebbe essere ognuno di noi: ha la sua vita, si preoccupa del futuro dei figli ormai grandi, si tiene in forma facendo jogging, ha un’attività ormai avviata, degli amici, insomma una vita tranquilla e solida nella calma di questa terra tra la Sicilia e l’Africa. Sì, certo, anche qui qualcosa è cambiato, i turisti, i resti dei barconi abbandonati, i sacchetti di plastica che svolazzano, quei gruppetti di africani che vede camminare stancamente sulle

strade dell’isola, autobus che ormai quasi ogni giorno escono dal porto stipati di migranti appena sbarcati, e poi tv e giornali traboccano di notizie di annegamenti e naufragi. Meglio non pensarci. Ma quel 3 ottobre del 2013 Carmine esce in barca con i suoi amici, a pescare e godersi il mare d’autunno, e all’improvviso si ritrova calato in quella realtà sino ad allora così lontana. In otto, con un solo salvagente recuperano quarantasette naufraghi, e la loro vita e quella dei salvati non sarà mai più la stessa. Tutti gli altri sono morti. Questo romanzo non è solo il racconto intenso e indimenticabile del risveglio di una coscienza, ma anche una testimonianza toccante che riesce a evitare la retorica e l’invettiva riportando il problema dei migranti, senza banalizzarlo, alle sue dimensioni umanitarie, e che chiarisce la situazione di una crisi tuttora in corso, culminata in una del le più imponenti migrazioni di massa della storia dell’umanità.

nel nome di pieTro

Francesca Immacolata Chaouqui e 18,00 – Sperling & Kupfer

Francesca Immacolata Chaouqui è stata membro della Pontificia Commissione Referente di studio e di indirizzo sull'organizza-zione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (COSEA). La posizione riportava esclusivamente al pontefice. I diversi capitoli del libro “Nel nome di Pietro” affrontano tematiche scottanti, storie di sprechi, ricchezza, affari e intrighi all'interno del Vaticano.

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Bruno Gambarotta cons ig l ia

Gli Accapeliti sono i mer-cenari finlandesi al soldo del re di Svezia Gustavo

Adolfo nella Guerra dei Trent’anni. E “Il bavaglio dell’accapelita” è la prima delle 25 “cianfrusaglie” del titolo, colleziona-te dall’assicuratore Volomari Volotinen. Protagonista e autore sono coetanei, nati nel 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Due date segnano il tempo narrativo delle vicende di Volo-mari: dal giorno della sua nascita, 15 giugno 1942, al 28 giugno 1974. Quan-do ha dieci anni, nel 1952, un incendio distrugge la casa della sua famiglia; si salva solo il bavaglio dell’accapelita, che costituirà il primo pezzo della sua colle-zione. Si tratta di un pezzo di legno di frassino provvisto di lacci di cuoio per le-garlo alla nuca dell’antenato Stepan Vo-lotius per impedirgli di gridare mentre il chirurgo gli taglia la gamba destra; il pa-ziente morde il legno che porta incise le profonde impronte delle sue arcate den-tarie. Con i genitori morti prematuramen-te e i fratelli dispersi, Volomari è allevato da una zia e lavora come ispettore delle assicurazioni. Il secondo pezzo della col-lezione è la dentiera del Maresciallo di Finlandia Carl Gustav Mannerheim, eroe di guerra e in seguito presidente della Finlandia. Volomari scopre che è con-servata in un convento di suore svizzere. Grazie a questo reperto Volomari trova la compagna della sua vita che lo raccatta ubriaco mentre pretende di non pagare il conto del ristorante perché indossa la dentiera del maresciallo. Laura Loponen ha vent’anni più di Volomari e si rivela un’alleata preziosa per la conquista dei reperti. La collezione di Volomari va da “I più antichi peli di passera d’Europa”,

pelo pubico trovato nello scheletro di una donna vissuta 12.000 anni fa, alla “Clavicola di Cristo”. Ogni reperto è oc-casione di spassose avventure. Questo Volomari Volotinen si fa amare dalla pri-ma all’ultima pagina; è vitale, positivo, furbo, cade sempre in piedi, pronto a gi-rare a suo favore le situazioni increscio-se nelle quali va a cacciarsi.

La prima moglie e altre cianfrusaglie

Autore: Arto Paasilinna

Titolo: La prima moglie e altre cianfrusaglie

Editore: Iperborea

Prezzo: E 16,00

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phAnTom Self. Schiavi di un sé fantasma. libro + dvd

David Icke – e 22,50 – MacrovideoChi o cosa sta dettando la natura della nostra vita? Chi o cosa sta portando la società globale su una strada oscura di controllo, sorveglianza e tirannia ininterrotti? Cosa sta accadendo nel mon-do? In questo seminario David ci rivela società e gruppi segreti che dettano le regole e manipolano la nostra società con l’aiuto di politici marionette e personaggi che ai nostri occhi sembrano avere potere ma che in realtà non ne hanno. Secondo l’autore per riuscire a capire la realtà delle cose bisogna capovolgere tutte le nostre certezze e ogni cosa che pensavamo di sapere e che fosse vera. Icke spiega come avviene il controllo dell’umanità. Tiranni

che ci nascondono la verità, che la manipolano e manipolano anche noi controllando tutto: media, scoperte scientifiche, religioni e anche l’educazione impartita dalle scuole, descritte come luoghi in cui le giovani menti vengono modellate per sostenere questo sistema corrotto. Phantom Self è un viaggio per conoscere la verità e riscoprire noi stessi.

il libro del SApere e del vAlore

Paul Selig – e 18,50 – Stazione CelesteCon l’ultimo libro della sua trilogia Paul Selig si impone ancora una volta sulla scena letteraria con un testo innovativo, vivace e frizzante per il suo contenuto rivoluzionario. In un periodo che vede la saturazione di informazioni spirituali di massa che portano alla noia e alla ripetizione, Il libro del Sapere e del Valore si fa baluardo di una nuova frontiera della coscienza immergendo il lettore in una restaurata visione di sé e nella riscoperta di un’identità perduta nei meandri delle imposizioni sociali, educative e religiose che hanno minato fin nelle fon-damenta l’autostima di ogni essere umano, rendendogli impossibile l’esperien-za della divinità terrena. Con fermezza e un’autorevolezza che infonde fiducia i Maestri pongono domande che fanno tremare le certezze di una vita, ma che segnano la strada verso la realizzazione di una maturità compiuta che porta alla possibilità dell’anima di esprimersi in un modo nuovo. Questo è un testo che

come un uragano trascina fuori dalla zona comfort e promette il ritorno trionfante al proprio vero Valore... una garanzia di risveglio dai risvolti eccitanti come antidoto alla commiserazione e al vittimismo.

un penSiero Al giorno (per donne che amano troppo)

Robin Norwood – e 10,00 – Feltrinelli365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell’anno, per “donne che amano troppo”. Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L’autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormen-tate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.

dellA STeSSA AuTrice

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| n. 40 11marzo / aprile 2017

lA viTA SegreTA degli Alberi Peter Wohlleben – e 18,60 – Macro EdizioniPerché il bosco è verde? Come si misura l’età di un albero? Cosa mangia un albero? Quanto beve? Perché si ammala? Come si pro-tegge? Peter Wohlleben, celebre guardia forestale, grazie alla sua esperienza e agli studi durati una vita intera ci introduce alla vita na-scosta degli alberi, portandoci in un mondo che mai avreste imma-ginato: gli alberi sono esseri sociali. Nei boschi secolari gli alberi si aiutano e si sostengono a vicenda come una vera e propria comunità, sono molto uniti tra di loro, tanto da condividere in momenti estremi il cibo, soprattutto con i vicini più in difficoltà.

il mio orTo TrA cielo e TerrA. Appunti di meteorologia e ecologia agraria

per salvare clima e cavoli Luca Mercalli – e 12,00 – Aboca Museum

Cambiamenti climatici e crisi ambientale sono già in atto. La salute del pianeta, così come quella degli individui che lo popolano, è quotidianamente messa a dura prova. Quali sono allora le soluzioni per attenuare ciò che sembra atten-derci in futuro? Luca Mercalli, scienziato del clima e divulgatore, ci racconta una delle sue scelte: coltivare un orto domestico. Un’azione concreta, quotidiana, da accordare sull’impegno e sulla costanza, che tutela la salute dell’ambiente e di chi lo vive. Un libro ricco di riflessioni.

enciclopediA del giArdinAggio

Paul Urquhar – DIXOgni giardino fornisce uno spazio per vivere all’esterno e, possibil-mente, delle aree gioco per i bambini. L'Enciclopedia del giardinag-gio mostra come progettare il giardino nel modo più adatto al vostro stile di vita. Propone soluzioni per comuni problemi paesaggistici, progetti con istruzioni passo a passo, tecniche di semina e propa-gazione, idee per creare in base a colori e forme, oltre a trucchi e suggerimenti per ogni necessità, dalla scelta delle piante alle ristrut-turazioni.

il giArdino delle regole infrAnTe

Renato Ronco – e 12,50 – Blu EdizioniSe, come dice Ronco nel suo libro, oltre che un abile artigiano il giardiniere deve essere un piccolo artista, allora come un artista deve comportarsi quando è alle prese con il proprio giradino: co-noscere le piante, non avere paura di loro, essere in grado di se-guire il proprio e il loro istinto. Non ci sono regole certe, gusti da accettare e scelte necessarie, la grande libertà del giardinaggio è la stessa della natura, capace di sorprendere con colori e forme inattese, con fioriture improvvise, ma anche con cocenti delusioni. In questo libro, Renato Ronco che da decenni si occupa di giardi-ni e di verde, vuole rendere partecipi i lettori delle sue esperienze, e condividere un sapere che si è consolidato attraverso un’attenta e meticolosa osservazione sul campo, a stretto contatto con le piante e con il loro mondo.

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piccolo pAeSe Gaël Faye

e 16,00 – Bompiani1992. Gabriel vive a Bujumbura, in Burundi, in un quartiere di espatria-

ti. Suo padre è francese, sua madre del Ruanda. Ha una sorella più piccola, Ana, e una banda di amici in-separabili – Gino, Armand, i gemelli – cresciuti insie-me a lui nel vicolo: le loro giornate cominciano quando finisce la scuola e viene il momento delle case sugli alberi, dei furti di manghi nei giardini degli altri, delle avventure lungo il fiume, delle chiacchiere sbruffone e sognanti dentro il guscio di camioncino che è il loro quartier generale. Poi i genitori che si separano, le pri-me elezioni del paese, la guerra civile: Gaby credeva di essere soltanto un bambino e si scopre meticcio, tutsi, francese. Il papà vuole spedire tutti in Europa, la mam-ma decide di restare, strappata a metà, trasformata per sempre dai lutti più feroci: in un attimo la paura rovescia tutto, invade le vite di tutti, mette fine all’infanzia e costringe ad andarsene, a disperdersi, a perdersi. Passeranno anni prima che Gaby faccia ritorno nel suo piccolo paese, alla ricerca della sua età d’oro, o di quello che ne è rimasto.

lA gemellA SbAgliATA Ann Morgan – e 19,50 – PiemmeHelen ed Ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: Helen è la leader, Ellie la spalla. Helen decide, Ellie obbe-disce. Helen pretende, Ellie accetta. Helen inventa i giochi, Ellie partecipa. Finché Helen ne inventa uno un po’ troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai ve-stiti alla pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che Ellie, con la treccia di Helen, comincia a spadroneggiare, mentre He-len si finge la sottomessa e spaventata Ellie. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e Helen pretende di tornare a essere se stessa, Ellie per la prima volta dice di no. Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera Helen comincia l’incubo...

Sono coSe dA grAndi Simona Sparaco – e 12,00 – EinaudiUn giorno, davanti alla televisione, per la prima volta Simona riconosce negli occhi del figlio la paura. E non è la paura catartica delle fiabe, è quella suscitata dalla violenza del mondo. La frase usata fino ad allora per proteggerlo – «sono cose da grandi» – non funziona più. Così decide di rivolgersi a lui, con semplicità, per dirgli ciò che sulla paura ha imparato. Ma anche per raccontargli la dolcezza di una vita quotidiana a due, tra barattoli pieni di insetti e scatole magiche dove custodire i propri desideri. Scrivendogli scopre la propria fragilità, e in questa fragilità, paradossal-mente, una forza.

OGnI SPAzIO FELICE

Ada e Amedeo sono sposa-ti da oltre vent’anni, hanno avuto una vita piena e due

figli, Sonia e Alex. Ma il meccanismo di questa famiglia si è inceppato e Ada non è riuscita ad assorbire l’impatto di un colpo che l’ha distrutta. Era una professoressa stimata, una moglie attenta, una madre premurosa, ora, invece, si rifugia nell’alcol. Amedeo la ama ancora, ma non riesce a infran-gere la barriera di dolore che si è alzata tra loro. Hanno chiuso fuori il mondo, gli amici, la vita. Solo Sonia riesce a regalare ai genitori ancora qualche mo-mento di normalità. Questo fragile equilibrio è però destinato a subire un nuovo assalto dalla sor-te: Sonia è incinta, ed è stata abbandonata dal padre del bambino. A questo punto il corpo già debole di Ada cede. Ma proprio quando tutto sembra per-duto si affaccia un’occasione di riscatto. Ada trova la forza di reagire, forse come non le succedeva da tempo, e questa volta vuole combattere per sal-vare la sua famiglia.

Autore: Alberto Schiavone

Titolo: Ogni spazio felice

Editore: Guanda

Prezzo: E 16,00

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Alberto SchiAvone è nato a Torino nel 1980, vive e lavora a Milano. Ha esordito nel 2009 con La mischia, definito da Gianni Mura uno dei migliori libri sportivi dell’anno. In seguito ha pubblicato due romanzi: La libreria dell’armadillo e Nessuna carezza.

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SToriA dellA vAlle di SuSA

Bruna Bertolo – Susalibri

Il volume, il primo di una collana interamente dedicata alla storia della Valle di Susa, è ricco di ben 608 pagine con oltre 730 fotografie, documenti d'archivio, foto d’epoca e di oggi. Ha un chiaro intento divulgativo, rivolto ad una fascia di persone che vogliono sapere qualcosa di più su questo periodo storico finora poco esplorato: dall’800 ai giorni nostri, mettendo sempre in primo piano l’uomo.

il colore del goTico. i restauri della precettoria

di Sant'Antonio di ranverso

a cura di G. Gritella – L’Artistica Editrice

Un ampio saggio storico-artistico relativo alle vi-cende di uno dei più significativi complessi goti-ci del nord Italia. Lungo la strada che da Torino conduce a Susa, al piede della collina tra Rivoli e Avigliana si colloca la Precettoria di S. Antonio di Ranveso, momumentale insieme di edifici che lo rendono espressione magniloquente dell’architet-tura gotica.

Torino SenzA freTTA

Piergiuseppe Menietti – EDA

Questo volume propone un modo nuovo di scoprire la città e la sua storia: quello di seguire, passeggiando, la secolare evoluzio-ne urbanistica che trasformò le insulae di Augusta Taurinorum ne-gli isolati barocchi della capitale sabauda. L’espansione cittadina è analizzata fino al nostro secolo con sintetici riferimenti storici ed una ricca aneddotica.

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pAdre moSè. nel viaggio della disperazione il suo numero di telefono è l'ultima speranza

Mussie Zerai, Giuseppe Carrisi – e 16,00 – Giunti Editore

Quello di Don Mussie Zerai, Padre Mosé, non è un numero di telefono qua-lunque. È l’appiglio estremo, l’ultima traccia di umanità alla quale aggrapparsi per i molti che affrontano il Viaggio. Dalle carrette del mare, dai container arroventati nel cuore del Sahara, dai lager libici, dalle carceri egiziane o dai campi profughi del Sudan, i migranti chiamano. E Don Zerai risponde. Sem-pre. Allerta la Marina militare perché soccorra i barconi, si mette in contatto con le famiglie per ritrovare le tracce perdute, conforta e raccoglie le invoca-zioni. Migrante tra i migranti, ha compiuto il suo viaggio da Asmara a Roma nel 1992. E da quando, ragazzo diciassettenne, è arrivato solo nel nostro paese, non si è fermato più. Il suo legame con emarginati e immigrati è cominciato alla stazione Termini, dove in tanti cercavano soccorso e rifugio e dove Mussie ha trovato la sua strada, facendosi aiutare e aiutando gli altri. In questi anni sofferti e turbolenti in cui l’Italia da porto di partenza si è fatta approdo, il suo nome è diventato sempre più noto. Soprannominato “l’angelo dei profughi”, candidato al Nobel per la Pace nel 2015, definito “pioniere” dal Time, Mussie Zerai ormai non è più solo.

i dieci comAndAmenTi verdi dalla «laudato si’» – Joshtrom Isaac Kureethadam e 16,90 – Elledici

Il volume offre un’esposizione dettagliata dei temi principali dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Piuttosto che una valutazione critica del testo, l’autore offre una guida per capire meglio l’enciclica, delineando i contesti più ampi delle riflessioni del pontefice e prendendo spunto dalle scienze ecologiche e dai dibattiti più attuali.

lA perdono, pAdre

Daniel Pittet – e 15,50 – Piemme

Non ci sono mezzi termini nei fogli che un giorno papa Fran-cesco riceve. Dopo quasi vent’anni di silenzio, Daniel Pittet ha deciso di raccontare la sua storia di bambino abusato per quattro anni da un prete. Usa parole crude, pesanti, sconvolgenti per de-scrivere quello che ha subito, perché solo così si può dipingere l’abisso in cui una violenza trascina un bambino. Papa Francesco legge e decide di scrivere una prefazione a quelle pagine che diventeranno questo libro. È un’iniziativa coraggiosa, non è mai successo che un papa si esponesse così per una testimonianza tanto scottante, infatti sono in molti a sconsigliarlo. Ma la “tol-leranza zero” di Bergoglio contro la pedofilia passa anche da questo gesto senza precedenti, da questa assunzione di respon-sabilità della Chiesa e di condanna totale dei colpevoli e della parte di gerarchia – vescovi o cardinali – che li proteggesse. Daniel oggi è un padre di famiglia, ed è riuscito ad affrontare l’inferno e a conservare la fede nonostante tutto. Il suo percorso non è stato facile, le cicatrici sono tutte lì, ma ha deciso di costruire la sua vita sul perdono, all’interno della Chiesa, e di impegnarsi per aiutare altre vittime come lui, per fare in modo che non ci siano più altre vittime come lui.

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Prima Comunione

Santa Cresima

Vasto assortimento di mappamondi luminosi, biro e stilo, oggetti religiosi, giochi da tavolo e tanto altro...

Biglietto Augurale

9 12,009 22,00

9 14,00

a partire da

9 2,50

Rosario

Catenina9 4,50

9 8,50

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Galleria degli eventiS.AMBROGIO-SUSA-RIVOLI-OULX

dal 1973

Giulia “Face Painting”

Carnevale 2017Carnevale 2017Truccabimbi gratuito

SUSA Sabato 25 febbraioBeppe Gandolfo con il suo libro “2016 un anno in piemonte”

OULX Sabato 25 febbraio

Truccabimbi

SUSA Sabato 18 febbraio Geronimo Stilton

Eventi ed appuntamenti

Presentazione del libro di Stefano Baldazzi “Il destino del salmone”

Libreria Panassi - P.za Garibaldi 3 - RIvOLI

Presentazione del libro di domenico di lorenzo

“Esercizi spirituali in bicicletta”

ore 17,00

mercoledì

MARzO22

ore 17,30

Sabato

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Venerdì 3 marzo Presentazione di Bruna Bertolo

all’Anpi di Collegno con Ezio Bertolotto, vicepresidente dell’Anpi, nel Museo della Resistenza

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Era la sera di Natale del 1944, quando il sergente maggiore Gino Banci con altri sei uomini

dell’11a compagnia del battaglione “Edolo”, scortati da due sottufficiali tedeschi, dopo una lunga salita e nel buio più fitto giunsero al bordo di quello che sembrò loro un grande prato coperto di neve; lo attraversarono sen-za timore e arrivarono alla base di un sentiero che si perdeva nell’oscurità.I tedeschi ordinarono di salire, ma il primo non percorse neanche un metro e ruzzolò all’indie-tro, il secondo cadde subito ed il terzo si rifiu-tò di proseguire. I tedeschi li presero a calci, ma senza ramponi e piccozza era impossibile reggersi sul ghiaccio.Sempre nel buio tornarono indietro, riattraver-sarono il prato e giunsero in una casa sper-duta dove c’erano altri tedeschi e una stufa accesa.Alle prime luci dell’alba capi-rono che il prato era un lago ghiacciato, che seppero poi chiamarsi Lago di Rochemol-les (1.970 m.), e il sentiero si inerpicava per circa ottocento metri fino al colle della Pélou-se (2.778 m.) dove secondo i tedeschi avrebbero dovuto ar-rivare.Fu a quel punto che al sergen-te Banci, malgrado il suo cap-pello alpino con tanto di penna, venne in mente che non aveva mai visto una montagna con il ghiaccio e con la neve prima di

allora, lui abituato alla città ed alle dolci colline della Val d’Elsa. Il battaglione “Edolo” delle forze armate della repubblica di Salò era il III battaglione del 4° reggimento della divisione di fanteria “Littorio”.In origine avrebbe dovuto essere formato da fanti, ma siccome occorrevano truppe da montagna gli furono assegnate le mostrine verdi ed il cappello alpino. Il grosso della forza era però formato da fanti provenienti dai cam-pi di prigionia in Germania o dalla leva. Per uno strano gioco del destino finirono nel bat-taglione un nutrito numero di studenti toscani della facoltà di medicina di Firenze, soldati di leva, ed un certo numero di ex partigiani ro-magnoli ed emiliani ai quali era stata posta la scelta fra un campo di concentramento o il servizio militare nella repubblica di Salò.I componenti del battaglione subirono un duro tirocinio prima al campo di istruzione di Sennelager e poi in quello di Münsingen, in Germania, senza nessun addestramento alla guerra in montagna, ma soprattutto senza la minima dotazione di equipaggiamento per la montagna. Il battaglione, al comando del maggiore Bia-gio Rozbowsky, nella vita civile insegnante

elementare ed ufficiale dell’ar-tiglieria contraerea della Milizia Fascista, cominciò ad essere trasferito in Italia dal 5 no-vembre 1944; assegnate al fronte italo-francese e poste alle dipendenze del Gebirgs-Regiment 100, le compagnie dell’”Edolo” cominciarono ad arrivare ad Oulx e quindi a Bar-donecchia dal 13 dicembre.

“Non avevo mai visto le montagne con la neve...”

Il battaglione “Edolo”a Bardonecchia nel 1944-45

Distintivo del battaglione “Edolo”

con il caratteristico camoscio stilizzato,

simbolo della città di Kitzbühel e della 5ª divisione da montagna tedesca (Collezione privata, Torino)

Marzo 1945, Bardonecchia, presso la casermetta XXXII, salendo verso il colle del Fréjus. (Foto Ruggero Maggi, archivio privato, Torino)

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Lo schieramento assunto fu il seguente:Comando del battaglione e plotone pionieri all’albergo Fréjus di Bardonecchia; dal marzo 1945 alla diga di Rochemolles, nella casa del custode;13ª compagnia, un plotone mortai della 15ª ed una squadra mitraglieri della 14ª, dal-la Gran Bagna (3.070 m.) alla Punta Fréjus (2.936 m.);14ª cp., un plotone mortai della 15ª a cavallo della Punta Fréjus;11ª cp., una squadra mortai della 15ª e una squadra mitraglieri al colle della Pélouse;un plotone mortai della 15ª e una squadra mitraglieri della 14ª alla Rognosa d’Etiache (3.376 m.); 12ª cp. in riserva a Oulx fino al marzo 1945, poi tra la 14ª e la 11ª fra il Fréjus e la Pélouse;15ª cp, decentrata fra i reparti, con comando alla casa della GIL di Bardonecchia e da mar-zo 1945 a Rochemolles;Infermeria al convento dei frati di Bardonec-chia;Posto di soccorso a Rochemolles;Reparto tedesco di collegamento a villa La Ginestra, proprietà Blanc, a Bardonecchia.

Il battaglione non ebbe occasione di parteci-pare a nessuno scontro a fuoco con i fran-cesi, salvo subire numerosi bombardamenti dell’artiglieria avversaria che provocarono la morte di due alpini. Venne ipotizzata un’azio-ne di sorpresa nella zona di Bramans, ma non venne effettuata a causa del venir meno del segreto.Per riuscire a sopravvivere a quote così alte, i tedeschi si videro obbligati a fornire tutto l’equipaggiamento da alta monta-gna, in particolare giacche a vento e completi imbottiti; inoltre il batta-glione era sprovvisto di salmerie ed i tedeschi gli assegnarono dei cavalli siberiani assolutamente inadatti.Non appena giunti in Italia, molti di-sertarono, tornando alle loro case. Dalla zona di Bardonecchia moltis-simi approfittarono delle licenze per non farsi più vedere; altri passarono con i partigiani. Il caso più eclatante rimane certa-

mente quello del caporale Umberto Dianzani, allora studente di medicina a Firenze, che feri-to gravemente in un incidente scendendo dal colle della Pélouse, fu curato all’infermeria di Bardonecchia dalla quale passò con i parti-giani autonomi di Marcellin. Non poteva certa-mente pensare che sarebbe diventato Rettor Magnifico dell’Università di Torino!Gli ultimi giorni di guerra si rivelarono dram-matici. Il 26 aprile 1945, si ammutinarono gli alpini di stanza a Rochemolles, guidati da un tenente medico, provocando l’immediata rea-zione tedesca che si concluse con una pun-tata in paese ed alcune minacce di fucilazioni, per fortuna senza seguito; poche ore dopo fu la volta degli alpini stanziati al colle della Rho, mentre i tedeschi abbandonavano la conca di Bardonecchia non senza aver provveduto ad eseguire le distruzioni previste, dalle quali fu esclusa la diga di Rochemolles se non altro per il danno che avrebbe provocato alle stes-se colonne tedesche in ritirata.Gli alpini rimasti in paese passarono in massa agli ordini del C.L.N. locale e quindi al coman-do della brigata partigiana “Monte Assietta”; molti di loro parteciparono addirittura alla grande sfilata di Torino, il 6 maggio 1945.Unica vittima di quei giorni fu il tenente Gaeta-no Andrenelli, già comandante dell’11ª com-pagnia, ucciso in circostanze tuttora misterio-se sulla montagna sopra Chiomonte.

Si ringraziano di cuore Monsignor Mario Bo-nacchi ed il signor Ruggero Maggi per le pre-ziose testimonianze.

Alberto Turinetti di Priero

Marzo 1945, Bardonecchia, due alpini del battaglione “Edolo” presso la Tour d’Amont

(Foto Ruggero Maggi, archivio privato, Torino)

QuELLO ChE L’ACQuA nASCOnDE

Edoardo Rubessi è un genetista di fama mondiale, un probabile premio Nobel. Quando, dopo trentacinque anni trascorsi negli Stati Uniti, torna nella sua Torino, tutti lo accolgono come colui

che ha il potere di cambiare il destino dei bambini malati: tutti tranne il vec-chio. Il vecchio è un uomo venuto dal passato, da quegli anni di piombo che Edoardo credeva di aver lasciato dietro la porta chiusa di una vita preceden-te. Ma basta una minuscola fenditura nel legno di quella porta perché il dolore e i misteri imprigionati per decenni escano in un soffio violento che investe Edoardo, e che fa vacillare la fiducia che sua moglie, Susan, ha sempre avuto in lui...

Autore: Alessandro Perissinotto

Titolo: Quello che l’acqua nasconde

Editore: Piemme

Prezzo: E 18,50

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AleSSAndro PeriSSinotto, nato a Torino nel 1964, insegna Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino. Ha esordito come narratore nel 1997 ed è autore di dodici romanzi. Le sue opere sono state tradotte in numerosi paesi europei e in Giappone. Ha pubblicato anche L’anno che uccisero Rosetta, La canzone di Colombano, Treno 8017, Al mio giudice, Una piccola storia

ignobile, L’ultima notte bianca, La società dell’immagine, L’orchestra del Tita-nic, Per vendetta, Semina il vento, Le colpe dei padri e Coordinate d’Oriente.

QuALCOSA

La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, ri-vela di possedere una mera-

vigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Prin-cipessa si ritrova “un buco al posto del cuore”. Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a “non-fare qual-cosa di importante”. Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del “non-fare”. E del silenzio, dell’immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l'insop-portabile “nostalgia di Niente” che la perseguita vive tante, troppe avventure... Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”. Chiara Gamberale si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, “Qualcosa” ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.

Autore: Chiara Gamberale

Titolo: Qualcosa

Editore: Longanesi

Prezzo: E 16,90

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chiArA GAmberAle è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, La zona cieca (2008, Premio Campiel-lo Giuria dei Letterati), Le luci nelle case degli altri (2010), Per dieci minuti (2013), Avrò cura di te, a quattro mani con Massimo Gramellini (2014), Adesso (2016).

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SiAmo coSì. vocAbolArio di SAlvA-TAggio per donne dopo i 40

Lucia Giulia Picchio – e 12,00 – Giunti Editore

Un vocabolario del cuore che cerca di interpretare il cam-biamento “dopo i quaranta” dando a esperienze ed emozioni nuovi nomi: un intrigante viaggio attraverso 200 parole per ridefinire l’universo femminile delle quarantenni-e-oltre. Tra esperienze di vita vissuta, letture, riflessioni e curiosità, l’autri-ce traccia un ritratto complice, emozionante ma anche diver-tente delle donne, non “donne mature”, ma “donne e basta”, in tutte le loro sfaccettature. Donne che cercano, e ritrovano, se stesse, che scoprono la complicità con le amiche; che final-

mente assaporano il gusto della vita affrontandone tutti i rischi senza lasciare spazio ai rimpianti; che si divertono col sogno di un maschio alfa ma non smettono di credere nell’amore, e soprattutto si dedicano con entusiasmo e coraggio alle loro passioni, ai sogni, al loro essere donne, così come sono, riscoprendo in questa nuova epoca della loro vita il meglio di sé.

rAgione & SenTimenTo Stefania Bertola – e 17,50 – Einaudi

Proprio come nel Surrey a fine Settecento, anche a Torino nel 2014 un padre muore all’improvviso lasciando la moglie e tre fi-glie decisamente nei guai. Ed eccole lí, Maria Cristina, Eleonora, Marianna, Margherita: da un giorno all’altro accerchiate dalla vita vera e in balía di molte forze. Anzi, soprattutto di due. La ragione e il sentimento. Una totale, effervescente, liberissima riscrittura da Jane Austen.

lA miA viTA non proprio perfeTTA Sophie Kinsella – e 20,00 – Mondadori

Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può per-mettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'ac-cordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventa-

re come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.Rec

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Luce, una trentenne napoletana, vive nei Quartieri Spagnoli ed è una gio-vane onesta, combattiva, abituata a prendere a schiaffi la vita. Fa l'avvo-cato, sempre in jeans, anfibi e capelli corti alla maschiaccio. Il padre ha abbandonato lei, la madre e un fratello, che poi ha deciso a sua volta di andarsene di casa e vivere al Nord. Così Luce è rimasta bloccata nella sua realtà abitata da una madre bigotta e infelice, da un amore per un ba-stardo Peter Pan e da un capo viscido e ambiguo, un avvocato cascamor-to con il pelo sullo stomaco. Come conforto, le passeggiate sul lungomare con Alleria, il suo cane superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con il suo anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a ro-telle. Un giorno a Luce viene assegnata una causa per l'affidamento di un minore, e qualcosa inizia a cambiare. All'improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamen-to nasconde molte ombre, ma forse è l'occasione per sciogliere nodi del passato e mettere un po' d'ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito il vento che gli diceva di fuggire, o magari restare?

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Premio Selezione

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un’eSperienzA formidAbile. la resistenza di giorgio bocca: un’intervista Teo De Luigi – e 11,00 – Araba Fenice

Intervista a Giorgio Bocca, il grande giornalista e scrittore, te-stimone dell’Italia e delle sue trasformazioni sociali, antropolo-giche, politiche per più di mezzo secolo, ma soprattutto parti-giano, “partigiano della montagna”. Il libro contiene interventi di Marco Revelli, Ezio Mauro, Giovanni De Luna. Testimonianze di Silvia Giacomoni e Nicoletta Bocca.

pArTigiAno in cAmiciA nerA. la storia vera di uber pulga Alessandro Carlini – e 16,00 – Chiarelettere

Partigiano e fascista: oggi Uber Pulga è ricordato così. Com’è possibile? La storia di quest’uomo straordinario, raccontata da Alessandro Carlini con gran-de trasporto e la forza di un coinvolgimento personale e familiare, rappresenta un’occasione unica per tuffarsi e rivivere i conflitti e le contraddizioni di anni funesti come quelli della Seconda guerra mondiale. Nato nel 1919 a Felonica, in provincia di Mantova, Pulga sceglie il fascismo, si arruola, è addestrato al controspionaggio in Germania e inviato a Reggio Emilia come infiltrato in un gruppo di partigiani. Sarà promosso sul campo dallo stesso Mussolini che vor-rà incontrarlo di persona. Spia e disertore, pluridecorato di Salò ed eroe della Resistenza, Uber Pulga è un uomo senza bandiere se non quella della propria

coscienza. Una coscienza tormentata, mai pacificata, che lo porterà a vivere la delusione e il distacco dal fascismo ma non, come molti, cambiando casacca a guerra ormai persa. I documenti che l’autore di questo libro ha raccolto in anni di ricerche sul campo restituiscono l’immagine di un fuggiasco che aiuterà la causa partigiana senza smettere la camicia nera. Un partigiano in camicia nera, giustiziato per tradimento dai suoi stessi camerati repubblichini all’alba del 24 febbraio 1945. La storia drammatica di un travaglio che non è solo umano e personale, è quello di un intero paese.

100 giorni . le immagini dei 100 giorni che hanno cambiato la storia

a cura di N. Yapp – National Geographic

Nelle immagini di quest’opera sono immortalati, da fotogra-fi di prima grandezza, non solo i cosiddetti “giorni epocali” e le personalità di spicco dal 1851 ad oggi, ma anche epi-sodi meno famosi che però hanno portato a cambiamenti determinanti per il corso della storia. Immagini strazianti che ci portano a teatri di guerra e di sofferenza, a sconfitte e vittorie, a perdite e nascite, ci parlano del passato, e ci fanno vedere il futuro.

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| n. 40 25marzo / aprile 2017

il pArTigiAno edmond Aharon Appelfeld – e 19,00 – Guanda

Ucraina, ultimo anno di guerra. Sfuggito per un soffio alla deportazione, Edmond a diciassette anni è entrato in una banda di partigiani ebrei capeggiata dal carismatico Kamil. Gli addestramenti quotidiani, la vita comunitaria, le incursioni per procurarsi viveri e armi lo hanno irrobustito nella mente e nel corpo, facendo del liceale di buona famiglia, scombussolato dai primi turbamenti amorosi, un uomo pronto a fronteggiare la morte e – quel che per certi versi sembra ancora più difficile – le proprie radici e i ricordi: la fede degli avi, il distacco dai genitori e la di-stanza emotiva, l’indifferenza nei loro confronti nell’ultimo periodo trascorso insieme, che ora gli appare imperdonabile. Stare con i partigiani di Kamil significa riscattarsi, riguadagnare uno scopo

che renda la vita sopportabile e degna di essere vissuta: proteggere i più deboli, salvarli, votar-si a loro con dedizione assoluta, dissipare almeno un poco la tenebra in cui il mondo sembra immerso. Dopo essersi temprato nella terra dell’acqua, una regione paludosa perfetta per la guerriglia contro gli occupanti tedeschi, il gruppo intraprende infine la lunga ascesa verso la vetta, il luogo ideale per mettersi in sicurezza e realizzare l’obiettivo più ardito: far deragliare i treni destinati ai lager, in attesa di poter tornare a casa.

mArinAi in guerrA. 1940-45: diari di tre ventenni a cura di G. Alfano – Blu Edizioni

La guerra silenziosa dei marinai impegnati nelle scorte delle navi mercantili; l’affondamento della corazzata Roma; la circumnavigazione dell’Africa a bordo del sommergibile Perla; i protagonisti raccontano i momenti salienti di una gioventù negata, quando le uniche scelte possibili erano fare il proprio dovere e portare a casa la pelle, forti dello spirito di corpo e dell’attaccamento alla propria nave.

lA moSSA del cAvAllo Andrea Camilleri – e 14,00 – Sellerio Editore Palermo

L’azione si svolge nel 1877 e trae spunto da un episodio raccon-tato nella famosa inchiesta sulla Sicilia da Leopoldo Franchetti. Giovanni Bovara, nato in Sicilia ma trasferitosi a soli tre mesi d’età a Genova, viene mandato nell’isola come ispettore ai mulini, dopo che i due che l’hanno preceduto sono morti ammazzati. A Vigàta rimane invischiato nei potentati locali, dal prete ai politici, agli uo-mini d’onore a infidi azzeccagarbugli che gli mandano messaggi in codice che Bovara, integerrimo funzionario, non può capire. Va dritto per la sua strada, che è quella della legge, e ragiona in dia-letto genovese, ma è proprio questo che gli impedisce di cogliere la rete che lo va stritolando. Così quando viene ucciso il prete, donnaiolo e in fama d’usuraio, l’unica maniera per difendersi dalla paradossale situazione in cui si è venuto a trovare - quella di essere accusato del delitto che ha denunziato - è la mossa del cavallo. Giovanni Bovara dunque si mette non solo a parlare ma anche a pensare in siciliano, un dialetto che credeva d’aver perso, ma che sboccia spontaneo dalle sue labbra e si rivela la chiave per comprendere l’accaduto e soprattutto per dare scacco a chi controlla un paese intero. Insomma una autentica provocazione che rovescia la trappola fabbricata per lui. La connessione delle lingue: l’italiano postunitario, le parole della burocrazia, i dialetti genovese e siciliano; basta trovare il codice giusto per risolvere il corto circuito e accedere alla soluzione.

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hAniA - lA STregA muTA Silvana De Mari – e 12,50 – Giunti

Il Regno delle Sette Cime è in subbuglio. È ormai di dominio pubblico che la principessa Haxen abbia protetto Hania, la figlia che l'Oscuro Signore ha concepito nel suo grembo, e che poi, aiutata dal figlio del fabbro, Dar-tred, sia riuscita a raggiungere la Valle degli zampilli, dove si trova la fon-te dell'Acqua Sacra. Certo, Dartred è stato catturato e adesso lo attende la forca per il tradimento di cui si è macchiato. Madre e figlia, però, non sono state ancora trovate e a quanto pare la bambina ha poteri malefici straordinari, oltre ad apparire più grande della sua età. Ma la verità è ben altra. Hania è sì, per metà, figlia dell'Oscuro Signore, ma per l'altra metà è umana e possiede libero arbitrio. Haxen attraverso la narrazione delle storie del Cavaliere di Luce è riuscita a far nascere in lei una coscienza. E alla fine la bambina ha scelto di difendere la madre, nella battaglia

contro il Signore Oscuro. Il mondo, però, non è pronto per capirlo, e madre e figlia devono ancora nascondersi. Naturalmente non prima di aver liberato Dartred...

Età di lettura: da 12 anni

1000 perchè degli AnimAli leggi, AScolTA, impArA – e 19,90 – AMz

Questo libro parlante risponde a tantissime domande sul misterioso mondo della natura e degli animali. In compa-gnia di sei simpatici ragazzi il lettore partirà per un viaggio in giro per il mondo per scoprire ambienti, animali, curio-sità e segreti.

Età di lettura: da 4 anni

il miSTero del grAndAlberoriceTTe fAvolATe di fATA zucchinA Renata Cantamessa – e 10,00 – Araba Fenice

Per i bambini: il giallo “green” dei prodotti ortofrutticoli del territo-rio con le loro carte d’identità e la mappa per guidare il percorso della storia.

Per i genitori: RICETTE DI CUCI-NA per i più piccini, con i pro dotti della favola agricola e i commenti nu-trizionali; RICETTE DI SALUTE con i consigli dei medici dell’Ospedale In-fantile “Regina Margherita”; RICETTE DI FELICITÀ testimoniate dai bambini in terapia oncologica.

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| n. 40 27marzo / aprile 2017

impAro A diSegnAre il mondo inTorno A me. Scuola di disegno – AMz

Un manuale divertente per guidare i bambini passo dopo passo nell’arte di disegnare e per aiutarli a scoprire un talento nascosto. I volumi sono ricchi di consigli sui materiali da utilizzare, di istruzioni chiare e schematiche, oltre a tanti utili trucchi per formare un vero artista. “Imparo a disegnare il mondo intorno a me” è dedicato agli oggetti che appartengono al mondo dei bam-bini: animali, supereroi, automobili e professioni tra le più curiose.

Età di lettura: da 5 anni

diSegnA TAnTi mezzi di TrASporTo! diSegnAmondo – e 12,50 – Edibimbi

Libro creativo per imparare a disegnare passo dopo passo e per gio-care con i colori!

Età di lettura: da 3 anni

lA fAmigliA de orSi. feSTA di compleAnno – Carol Lawson – Castalia

Oggi è un giorno veramente speciale per i gemelli Ubaldo e Alice: è il loro compleanno! Fin dalla mattina c'è in casa una grande eccitazione per la festa, ma all'ora stabilit, nessuno dei loro amici orsetti è ancora arrivato, cosa sarà mai accaduto? Una pergamena misteriosa svelerà ad Ubaldo e Alice come rintracciare gli invitati partecipando ad una diveretente... caccia all'orsetto!

lA bellA e lA beSTiA. leggi e SognA con belle – e 12,90 – Giunti

Belle, la protagonista del film “La Bella e la Bestia”, è una grande appassionata di libri. Il volume raccoglie non soltanto una serie di citazioni letterarie che la ragazza conserva perché hanno colpito la sua attenzione, ma anche appunti, disegni e racconti della sua vita prima, dopo e durante l'incontro con la Bestia.

Età di lettura: da 5 anni

STick&plAy SpeciAl - lA bellA e lA beSTiAcrea il tuo mondo incantato - più di 150 adesivi

e 6,90 – Giunti

Libro di attività ispirato al film ''La Bella e la Bestia''. I piccoli lettori potranno scoprire tante curiosità sui personaggi, inventare nuove sto-rie con il grande scenario in copertina e gli adesivi, personalizzare e completare le 8 sagome e mettersi alla prova con il test finale. E in più troveranno anche tante pagine da colorare e i poster da appendere in cameretta.

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dolce denTro. Tutti i segreti della mia pasticceria

Ernst Knam – e 19,90 – Mondadori

La pasticceria è curiosità, è sperimentazione, è sco-perta. È meraviglia, quando si provano nuove com-binazioni di ingredienti o si annusa un aroma mai sentito prima. È amore. Come tutti gli amori, non è solo slancio e creatività, ma anche paziente eserci-zio, in questo caso della ripetizione di gesti sempre uguali (come impastare, mescolare o montare) finché non sono diventati istintivi come camminare o bere un bicchiere d’acqua. La pasticceria è, insomma, un viaggio, afferma Ernst Knam, re del cioccolato e indi-scusso maestro di tutto ciò che contenga anche una minima dose di zucchero: si parte (spesso e volentie-ri da zero), si esplora, ci si butta, si prova, si fallisce, si riprova, si individua una strada più somigliante a sé e su quella si procede, forti delle nuove conoscenze apprese.

SAlumi, formAggi e uovA – De Agostini

200 ricette per piatti invitanti e gustosi a base di salumi, formaggi e uova. Pagine dedicate alla "scuola di cucina", con informazioni per la scelta dei piatti, la preparazione, i condimenti e la presentazione in tavola. Inoltre per ogni ri-cetta sono indicati i tempi di preparazione e di cottura, il grado di difficoltà e il migliore abbinamento con i vini italiani DOC e DOCG.

Sono io lA più brAvA in cucinA. ricette speciali per cuoche normali S. Capati – e 12,00 – Blu Edizioni

Quante volte abbiamo sentito dire: “La mia ricetta è più buona”, “lo la fac-cio meglio”? La rivalità tra cuochi (e in particolare cuoche) è sempre sottin-tesa nelle riunioni conviviali attorno a un tavolo apparecchiato. Con questo ricettario completo e originale, condito di ironia, Stefania Capati viene in soccorso di chi si mette ai fornelli temendo di non esserne all’altezza. “Sono io la più brava in cucina” propone 120 ricette che spaziano dagli an-tipasti ai dolci, adatte alle più diverse occasioni e stagioni dell’anno, tutte spiegate con semplicità, precisione ed estrema chiarezza. Alle ricette si af-fiancano i consigli enologici di Antioco Piras, che suggerisce abbinamenti e da utili indicazioni sulla scelta, la conservazione e il servizio, offrendo un vero e proprio piccolo manuale pratico sul vino. Completano il ricettario alcune pillole di galateo su come apparecchiare e presentare i piatti, e inoltre consigli sugli strumenti da avere in cucina e sulle erbe e spezie da

usare in ogni occasione. Il tutto è accompagnato da disegni e vignette (opera dell’autrice) che aiutano a non prendersi troppo sul serio, ironizzando sui trucchi della cucina e sui duelli a colpi di ricette che ogni cuoca, provetta o meno, finisce per ingaggiare con i suoi ospiti.

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| n. 40 29marzo / aprile 2017

Silva consiglia...

La r icetta d i S i lva deSSert

croStata con frutta miSta

ingredienti:100 gr farina “00”50 gr farina integrale150 gr fragole60 gr mirtilli400 gr meleSucco di 1 limone10 gr di miele (un cucchiaio)Confettura di albicocche 2 cucchiai60 gr di burro1 pizzico di sale fino150 gr di fagioli secchi

difficoltà: FacilePreparazione: 30 minuticottura: 20 minutiriposo: 60 minuticalorie a porzione: 217

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente per 10 minuti. Nel robot versate le 2 farine mescolate, unite il burro, sale e un bicchiere d’acqua tiepida e impastate. Si formerà una palla che riponete in frigo-rifero avvolta in carta da forno inumidita per un’ora. Scaldate il forno a 180°, trasferite l’impasto sul piano di lavoro, stendetelo con un matta-rello leggermente infarinato, in un disco di circa 30 cm di diametro e 3 mm di spessore. Foderate con carta da forno una teglia per crostate di 24 cm di diame-tro con il bordo ondulato. Sistemate il disco di pasta facendolo risalire lungo i bordi. Passare il mattarello sui bordi per eliminare la pasta in eccesso. Pizzicate l’orlo con due dita per creare l’effetto ondulato. Co-prite il fondo con altra carta da forno, distribuitevi sopra i fagioli secchi. Infornate per 20 minuti. Sfornate eliminate carta e fagioli, lasciate intie-pidire il guscio di pasta. Lavate velocemente le fragole tagliatele a metà lavate e asciugate i mirtilli, sbucciate le mele, riducetele a fettine di 2-3 millimetri di spessore. Sciogliete 1/2 cucchiai di miele in un cucchiaio d’acqua tiepido e versatelo sulla frutta, mescola-te. Spalmate il fondo della crostata con uno strato sottile di confetture di albicocche, usando magari il pennello da cucina. Disponete la frutta sullo strato di con-fettura per ricoprirlo completamente, mettete al centro in fila i mirtilli, ai due lati due file di fragole e comple-tate con le fette di mele. Sciogliete il miele rimasto insieme al succo di limone. Spennellate il miscuglio sulla superficie della crostata per lucidare la frutta. Servite.

Le cause della maggior parte delle malattie croniche si nascondono nella nostra vita quotidiana. In tutto il mondo le istituzioni scientifiche e sanitarie sono purtroppo chiamate a rispondere a leggi di mercato che hanno interesse a mantenerci in vita ma non in salute: non possiamo, per ora, contare su di loro per ridurre il rischio di ammalarci. Ci sono d’altra parte sempre più prove scientifiche che indicano come opportune scelte nutrizionali e di esercizio fisico, associate a tecniche di training cognitivo, di respirazione e di meditazione, siano essenziali per rallentare i processi d’invecchiamento, favorire una longevità in salute, prevenire le malattie croniche tipiche della nostra era o facilitarne la guarigione. Traendo spunto dal Codice europeo contro il cancro e da recenti studi sperimentali, in questo libro illustreremo come alcune conoscenze empiriche di molte tradizioni culturali e le attuali conoscenze scientifiche stanno convergendo nel dimostrare che la chiave per mantenere e riacquistare la salute è la combinazione di pratiche per nutrire il corpo con la giusta quantità di cibo sano, mantenerlo in forma con un esercizio fisico regolare e adottare tecniche per coltivare la mente, lo spirito e la felicità interiore.

Franco Berrino e Luigi Fontana

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la rubrica dila rubrica di Alice

Alice Panassi

Cari Amici,ecco i miei consigli per la primavera!Non è difficile immaginare lo stress di una madre alle prese con l’adorato, pestifero pargolo e, al tempo stesso, una carriera e una casa da manda-re avanti. Le occasioni in cui si rischia di perdere la pazienza o la sanità mentale sono innumerevoli e arriva puntuale il momento in cui si allargano le braccia, si alzano gli occhi al cielo e si invoca l’aiu-to di qualche santo. Un’esperienza profondamente catartica e terapeutica, anche per chi non crede che la divina provvidenza si interessi di puericultu-ra. Tracy Mayor ha riportato le sue preghiere e gli sfoghi più intimi che scandiscono i momenti della vita quotidiana con humour e grazia.

Sei stressato, oberato e sopraffatto dalla vita? Stanco di compiacere gli altri prima di soddisfare te stesso? Allora “IL MAGICO POTERE DI SBAT-TERSENE IL CA**O” fa al caso tuo!!! Attraverso il metodo “Not Sorry” Sarah Knight ci insegna che in qualunque momento possiamo imparare a riorga-nizzare il nostro tempo, a riconoscere quelle che sono le vere priorità e a dribblare con eleganza tutti gli stress non strettamente necessari. Questo libro è, insomma, molto più di un manuale di self coaching: è un vero e proprio investimento sulla felicità futura, se è vero che la qualità delle no-stre giornate cambia verso, regalandoci l’inattesa gioia di essere noi stessi, finalmente liberi e privi di condizionamenti. Cosa stai aspettando allora? Comincia a smettere di perdere tempo a fare cose che non hai voglia di fare e con persone che non ti piacciono e inizia a vivere la tua vita oggi!!!!

Arrivederci in libreria! il mAgico poTere di SbATTerSene il cA**oSarah Knight – macro edizioni

le preghiere delle mAmmetracy mayor – De Agostini

9 14,50

E 12,00

E 4,90Scontato

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| n. 40 31marzo / aprile 2017

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gli AnimAli fAnTASTici: dove TrovArli J. K. Rowling – Salani – E 16,90

neSSuno come noi l. Bianchini – Mondadori – E 18,00

QuAlcoSA c. gamBeRale – Longanesi – E 16,90

il mio orTo TrA cielo e TerrA l. meRcalli – Aboca Museum – E 12,00

ScoTTAnTi rivelAzioni di unA modellA SociAl n. BRanco – BookSprint – E 23,90

i medici. unA reginA Al poTere m. StRuKul – Newton Compton – E 9,90

le SeTTe Sorelle - lA rAgAzzA nell’ombrA l. Riley – Giunti – E 14,90

il mAgico poTere di SbATTerSene il cA**o S. Knight – Macro Edizioni – E 14,50

le Alpi A TAvolA e. Schena, a. RaveRa – Priuli & Verlucca E 9,90 offerTA E 4,90

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