OTIZIARIO PARKINSON - parkinson-italia.it · volontari che si mettano in gioco, ... La madre di...

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PARKINSON N OTIZIARIO anno XXI, n. 1 febbraio 2018 Anno XXI - n. 1 febbraio 2018 - Direttore: Mariachiara Franzoia - Trimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Redazione di TRENTO - Via F. Bronzetti, 29 - Autorizzazione del Tribunale di Trento n.961 del 3.6.1997 - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2, - DCB Trento - Progetto grafico e stampa: Litografia Amorth Tn ASSEMBLEA ELETTIVA ORDINARIA E PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2017 E PREVENTIVO 2018 il giorno sabato 24 marzo 2018 ad ore 15 presso la sala dell’Oratorio di Sant’Antonio in Via Bolghera n.40 - Trento Concluderemo il pomeriggio con una piccola festa per scambiarci gli auguri di Pasqua

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PARKINSONNOTIZIARIO

anno XXI, n. 1febbraio 2018

Anno XXI - n. 1 febbraio 2018 - Direttore: Mariachiara Franzoia - Trimestrale - Poste Italiane s.p.a. - Redazione di TRENTO - Via F. Bronzetti, 29 - Autorizzazione del Tribunale di Trento n.961 del 3.6.1997 - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2, - DCB Trento - Progetto grafico e stampa: Litografia Amorth Tn

ASSEMBLEA ELETTIVA ORDINARIAE PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2017

E PREVENTIVO 2018

il giorno sabato 24 marzo 2018 ad ore 15

presso la sala dell’Oratorio di Sant’Antonioin Via Bolghera n.40 - Trento

Concluderemo il pomeriggio con una piccola festa per scambiarci gli auguri di Pasqua

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Lettera del Presidente

Carissimi associatiil 24 marzo 2018 è stata indetta l'Assemblea Ordinaria che comprende due specifiche sca-denze. La prima, per l'approvazione del Bi-lancio Consuntivo 2017 e quello Previsionale 2018. La seconda è quella Elettiva per eleg-gere consiglieri e presidente per il triennio 2018/2021. L'approvazione del bilancio con-suntivo è un momento importante della vita associativa - anche se può apparire un mero atto formale - perchè rappresenta l'occasione per riflettere sulle attività svolte e su quelle da progettare. Quest'anno poi, si aggiunge un importan-te appuntamento, che è quello del voto per il rinnovo delle cariche associative. Sono in-fatti, già trascorsi tre anni dall'insediamento dell'ultimo Consiglio Direttivo e della terza volta alla mia nomina a Presidente. Devo confessare che sono stati anni di im-pegno serio e continuativo, non certi privi di momenti difficili,ma che oggi mi vedono molto soddisfatto per i risultati raggiunti, resi possibili grazie ad un intenso lavoro di squa-dra. In questi nove anni di presidenza ho la-vorato con consiglieri di vecchia nomina, che con nuovi eletti e tutti hanno dato il massimo per perseguire gli scopi dell'Associazione, nel rispetto dei valori e degli ideali, che la nostra Associazione si è prefissa nell'Atto Costituti-vo. L'Associazione in questi anni è certamente cresciuta, voglio ricordare che ad oggi siamo presenti con le nostre attività su quasi tutto il territorio provinciale. Per questo, prima di ogni cosa , desidero ri-volgere un sincero ringraziamento a tutto il Consiglio Direttivo e al Collegio dei Sindaci che con spirito di gruppo e di condivisione mi hanno affiancato e supportato, profondendo energie e sacrificando il loro tempo privato per la crescita dell'Associazione. Vorrei poi ringraziare tutti i soci,che rappresentano nel crescente numero registrato in questi anni ,il vero stimolo a continuare sulla strada intra-presa dall'Associazione. Ci sono momenti in cui guardarsi indietro e provare un pò di orgoglio per la strada fatta è importante, ma ci sono anche momenti in cui dobbiamo essere consapevoli che forse non tutto è stato fatto o si poteva fare di più. Questo ci permette di avere la consapevolez-

za di chi siamo, di cosa abbiamo fatto e di cosa saremo in grado di fare in futuro. Per fare di più e con spirito inno-vativo, ci vogliono risorse giovani, volontari che si mettano in gioco, candidarsi sia per la presidenza che per costi-tuire l’organico del nuovo consiglio direttivo. Abbiamo il dovere morale e pratico di indi-viduare nuove figure capaci di imprimere un nuovo stile, un nuovo ritmo al cammino asso-ciativo. La nostra Associazione è cresciuta,e crescerà ancora,ma per guidarla verso tra-guardi più ambiti ci vuole progettualità, com-petenza e sacrificio al volontariato.

Non dobbiamo "inventarci nulla" dobbiamo puntare sulle azioni fondamentali per la no-stra Associazione: propaganda, informazione, presidio dei servizi, maggior assistenza al so-cio, raccolta fondi sul territorio. E proprio in queste situazioni che dovremmo sfruttare la ricchezza della nostra Associazione, che offre svariati esempi di attività efficaci già speri-mentate; materiale da personalizzare, stru-menti di comunicazione da promuovere, ini-ziative a cui aderire e proporre. Credo che si debba fare sempre più rete in Associazione. Non c'è perdita di autono-mia o di controllo sul proprio territorio. Le risorse condivise sono sicuramente rigua-dagnate in qualità, opportunità, ed efficien-za. Talvolta la nostra gerarchia associativa,il campanilismo,l'apatia e un'autonomia (che sa molto di superficialità) tolgono spontanei-tà, velocità ed efficacia alla nostra azione. Forse dovremmo trovare la condivisione per realizzare una differente cabina di regia. Qualsiasi associazione o organismo produt-tivo si potrebbe paragonare ad un albero che potrà continuare a dare frutti solo se si riuscirà a recidere i rami secchi che lo appe-santiscono ed a ritornare alle sue radici. Ov-viamente la gratuità, la relazione umana, la capacità sociale è fattore importante. E’ questa l’anima del volontariato, la spinta che abbiamo avuto tutti noi nel decidere di scegliere come compagni di viaggio le perso-ne che fanno più fatica. Un quadro questo che non deve scoraggiarci, ma anzi deve rappre-sentare un pungolo per continuare un’azione

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Le cose miglioriValeria PecoraEditore: Lettere AnimateAnno edizione: 2015Pagine: 88 p., Brossura• EAN: 9788868825652• Descrizione

Una vita apparentemente tranquilla, serena, all'interno di una famiglia del ceto medio viene spazzata via dalla tragedia della malattia. La madre di Irene si ammala di Parkinson e questo evento cambierà il corso di tutte le loro esistenze, la sua e quella di tutta la sua famiglia. Il punto di rottura viene segnato dalla finale dei mondiali di calcio, è l'8 luglio del 1990 e un'afosa giornata estiva segnerà per sempre la sorte della protagonista. Nelle ore che precedono la partita più seguita al mondo Irene abbandonerà per sempre i panni dell'infanzia per vestire quelli dell'età adulta.

Il direttivo auguraBUONA PASQUA

Lettera del Presidente

più decisa di difesa dei valori che sono alla base delle stesse nostre esperienze associati-ve che abbiamo vissuto. Per fare questo carissimi associati propone-te la vostra candidatura, mettetevi in gioco, rinnoviamo gli organismi della nostra associa-zione, altrimenti saremmo sempre gli stessi a tenerla in vita. L'Associazione ha necessità di trovare nei pro-ponenti a candidarsi a consigliere e a presi-dente persone in grado di continuare nel solco che in questi anni abbiamo insieme tracciato, portando idee proposte e competenze sem-

pre più adeguate alle sfide del futuro che ci attende. Proviamo a costruire insieme un'As-sociazione migliore che guarda con maggior impegno e determinazione a promuovere ini-ziative, per servire la persona sofferente,per organizzare la speranza di una vita migliore. Con questo auspicio e con questa speranza, colgo l'occasione per Augurare a Voi tutti e alle vostre famiglie i più Sinceri Auguri per la Santa Pasqua.

Il PresidenteDomenico Manigrasso

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Comunicare la diagnosi ai propri figli (piccoli e adolescenti)

Quando a un padre o a una madre viene diagno-sticata la malattia di Parkinson i ritmi, le priorità, le dinamiche relazionali e organizzative di quella famiglia possono subire profondi cambiamenti. L’ingresso della malattia nella vita della persona è totalizzante, interviene a modificare in modo progressivo ruoli e abitudini all’interno della vita familiare, sociale e professionale. Ma che succede quando quella madre o quel padre si trova in età giovane, lavorativa e maga-ri con figli piccoli o adolescenti?Nell’immaginario comune, infatti, la malattia di Parkinson viene considerata di frequente una peculiarità di una persona in età anziana, epo-ca durante la quale la vita quotidiana richiede di poter rallentare i suoi ritmi, le responsabilità professionali iniziano a rarefarsi e i figli dovreb-bero già condurre una vita autonoma.Le forme di Parkinson ad esordio giovanile sono invece purtroppo una realtà relativamente fre-quente: le esigenze terapeutiche, emotive e familiari possono spesso risultare differenti ri-spetto ad un paziente che ha ricevuto la diagno-si dopo i 70 anni.Il tumulto di sentimenti, le preoccupazioni, i timori e le difficoltà oggettive che investono qualsiasi paziente al momento della diagnosi si mescolano insieme al desiderio innato di pro-teggere e tutelare i propri figli.In questo vortice di eventi, a volte si sottovaluta il bisogno di informazione e di vicinanza che i figli provano, poiché al centro delle preoccupa-zioni vi sono spesso le difficoltà e le conseguen-ze della malattia sul genitore che ha ricevuto la diagnosi oppure si tenta di nascondere o nega-re la realtà con l’obiettivo di risparmiare loro la sofferenza e/o per non doverli vincolare all’ac-cudimento e alla responsabilità.

Tacere o parlare?Tacere, nascondere o mentire sulle ragioni del-la propria condizione è controproducente, a meno che i bimbi non siano piccolissimi. A tre/quattro anni, con un linguaggio adeguato, vale già la pena di parlargli. Ci sono cambiamenti organizzativi, emozionali

e corporei che il bambino per-cepisce, se non ne capisce la ragione può immaginare una situazione anche più grave di quanto non sia. Inoltre, mante-nere il silenzio può stimolare il pensiero magico tipico dell'in-fanzia: il bambino potrebbe pensare di essere lui la causa dello stato del papà o della mamma. Infine, non comprendere e non ricevere spie-gazioni genera isolamento, e i bambini hanno paura della solitudine. Vale la pena metterli al corrente via via che la situazione evolve e dire: “per ora, insieme ai medici, stiamo cercando di capire”.

Il momento giusto e il linguaggio del corpoÈ importante trovare il momento emotivamen-te giusto, perché il corpo non ci tradisca mentre parliamo della nostra condizione. Il linguaggio non verbale è fondamentale, tranquillizzare a parole con gli occhi umidi non funziona poiché può trasmettere smarrimento, confusione e ambivalenza ai figli. Se si crede di non riuscire ad affrontare l'argomento da soli si può invita-re l'altro genitore o un altro familiare ad essere presente. Non mostrarsi cupi, o spaventati, ma nemmeno sforzarsi di sdrammatizzare: occorre dimostrarsi “sereni ma seri”. Non utilizzare termini difficili e non esagerare con i dettagli a meno che non sia il bambino o il ragazzo a chiederli e verificare che abbia capito. I figli hanno bisogno di tem-po per assimilare quindi è auspicabile mostrarsi disponibili a ritornare sulla questione: “quando vuoi sapere di più chiedi, io sono qua”.

Non aver paura di dire 'non lo so' e mostrarsi cauti con le promesseEvitare di dare certezze assolute (dicendo “stai tranquillo, fra sei mesi è tutto finito, oppure guarirò e tornerò come prima”). Semmai si può delegare a terzi la responsabilità: dire piuttosto: “il medico ha detto che riuscirà a curarmi bene e trovare le medicine giuste”. Non temere di dire: “Non lo so, mi sto curando, i medici sono

suggerimenti dello psicologo

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con me e tutti ce la mettiamo tutta, ti aggiorne-rò man mano che procediamo”. Mai rompere il rapporto di fiducia con i figli: il genitore, anche quando è malato, deve poter rimanere un educatore.

Un sostegno per cercare la propria risorsaOgni figlio, come ogni famiglia, possiede la pro-pria specifica tollerabilità della verità. Comuni-care può essere utile per sviscerare l'angoscia, ma la modalità di comunicazione è specifica per ogni nucleo familiare: ogni famiglia dispone in-fatti della propria risorsa psichica e va sostenuta nel cercarla e riconoscerla. Il bambino ha bisogno di sentirsi al centro dell'accoglienza: secondo il funzionamento psichico e cognitivo infantile, i genitori sono e saranno sempre lì per lui e sono invulnerabili. Scoprire invece una vulnerabilità in chi si ritie-ne debba rispondere alle tue vulnerabilità può provocare reazioni anche di disappunto e rifiuto nei più piccoli.

L'adolescenteUn'altra storia è l'adolescente: è più consape-

vole, ha una capacità di comprensione simile a quella dell'adulto e questo tenderebbe a facili-tare la comunicazione in una fase di forte stress. Tuttavia l'adolescente attraversa un momen-to della vita nella quale avverte la necessità di staccarsi e di contrapporsi agli adulti.

Ma è complicato staccarsi e contrapporsi a ge-nitore vulnerabile, il nuovo contesto richiama inevitabilmente l’adolescente dentro il nucleo familiare. Questa ambivalenza potrebbe gene-rare sensi di colpa o rifiuto, o timori legati alla propria di salute, in un momento in cui tipica-mente i cambiamenti del corpo sono al centro dell'attenzione e sfuggono al controllo dell’ado-lescente.

Alleviare l’ansia con l’informazioneI bambini, anche in età prescolare, percepisco-no i cambiamenti del proprio genitore causati dalla malattia, per questo non possono essere tenuti all’oscuro di quanto sta avvenendo intor-no a loro. Sapere che uno dei genitori è affetto dalla malattia di Parkinson (o da una qualsiasi altra malattia) può consegnargli una maggio-re determinazione nell’affrontare i problemi che ne derivano: la mancanza di conoscenza e l’incertezza infatti generano ansia. I bambini hanno bisogno di fiducia e quindi avvertono la necessità di conoscere cosa accade in famiglia, soprattutto quando un avvenimento grave e im-portante, come una malattia, si fa spazio nella

loro quotidianità; come già ricordato, non sapere di cosa si tratta potrebbe far nascere in loro paure peg-giori persino della realtà.Anche le notizie più gravi, una volta conosciute, alle-viano l’ansia e dipanano i dubbi che l’incertezza crea. Sappiamo che le persone con la malattia di Parkin-son hanno oggi migliori prospettive rispetto ad un tempo; anche se ancora non c’è una cura definiti-va, la ricerca non si ferma e continua a fare passi im-portanti verso la scoperta di terapie sempre più effi-

caci. Le informazioni sulla malattia, anche se dif-ficili da spiegare, devono essere comunicate ai bambini infondendo loro speranza e sicurezza.Può rivelarsi anche un’occasione per riflette-re insieme sugli alti e bassi della vita tenendo sempre presente che occorre parlare ai propri

suggerimenti dello psicologo

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bambini in modo appropriato e adeguato alla loro età.

RassicurareCiò di cui hanno più bisogno i bambini è di esse-re rassicurati. Si raccomanda quindi di fornire ai bambini al-cune rassicurazioni: malgrado le cose in futuro potranno essere un po’ differenti a causa della malattia, tranquillizzateli che continuerete ad amarli e ad avere cura di loro.Naturalmente, è importante equilibrare l’otti-mismo con la realtà e non fare promesse che non si possono poi mantenere. Si possono usa-re frasi del tipo: “Penso che sarò in grado di….; cercherò di…; spero di…”. Occorre inoltre spie-gare ai bambini che il Parkinson non è una ma-lattia infettiva e quindi né loro, né i loro amici, né gli altri familiari ne saranno contagiati. I ragazzi più grandi potrebbero essere anche preoccupati dell’ereditarietà della malattia e quindi di svilupparla un giorno. Ma potete ri-assicurarli che ciò è improbabile che accada. L’odierna ricerca ritiene che le cause della ma-lattia di Parkinson siano multifattoriali. Oltre la predisposizione individuale, altri fattori giocano un ruolo importante per lo sviluppo della malat-tia, come ad esempio i fattori ambientali.I bambini più piccoli hanno bisogno di sentirsi dire che nulla di ciò che hanno eventualmen-te fatto o detto o pensato può avere causato la malattia di Parkinson del proprio genitore. I bambini, affermano gli esperti dell’infanzia, cre-dono di possedere poteri magici e che, in virtù di ciò, i loro desideri si possono realizzare. Per questo, alcuni di essi, possono ritenersi colpe-voli quando le cose vanno male intorno a loro e credono, in qualche modo, di esserne colpevoli. Ma dire, ad esempio: “E’ una di quelle cose che a volte accade e non è colpa di nessuno”, può contribuire a sollevare il bambino dal suo senso di responsabilità.

Rispondere sempre alle domandeI bambini in tenera età imparano ripetendo: non sorprendetevi quindi se vi chiedono ripetu-tamente le stesse spiegazioni. Ciò può risultare a volte frustrante per un adulto, in modo parti-colare se cercate di mantenere un atteggiamen-to positivo nei confronti dei vostri problemi.

La rassicurazione e la sincerità sono importanti per far accettare e comprendere ai bambini la malattia. Cercate quindi di essere disponibili a parlare ogni volta che vi porranno delle doman-de o sembreranno preoccupati per la vostra sa-lute.

Considerare le differenze di etàQuanto e cosa dire ai bambini dipende verosi-milmente dalla loro età, dal loro grado di matu-rità e dalla loro capacità di comprensione. I figli hanno esigenze diverse in base all’età ed inol-tre le loro esigenze possono cambiare nel corso della malattia di Parkinson.Per questo può essere utile, soprattutto all’ini-zio della malattia e con figli di età diverse, parla-re loro individualmente. In seguito potete parla-re tutti insieme.A un bambino di sei anni si può spiegare che una parte del cervello del papà o della mamma non sta “lavorando” come dovrebbe e per questo il suo movimento è strano, ma con le cure le sue condizioni potranno migliorare. Un adolescen-te invece può avere bisogno di informazioni più specifiche sulla malattia. Per spiegare meglio, si può leggere insieme dei testi o degli articoli che riguardano l’attività cerebrale e mostrare la parte del cervello che non funziona bene e quali conseguenze ne derivano dal punto di vista fisi-co. Ci sono diversi siti internet specifici che for-niscono informazioni a tutti i livelli sulla malattia di Parkinson.

Considerare l’aiuto esterno A volte gli adolescenti possono trarre benefici dalla consulenza con professionisti esperti per superare il problema di avere un genitore che non è perfetto fisicamente e per poter gestire le emozioni (vergogna, ansia, tristezza e rabbia in primis) che spesso accompagnano l’esperienza della malattia del genitore.E’ importante inoltre informarsi se esistono nella vostra zona gruppi di sostegno per i ma-lati parkinsoniani ed i loro familiari. Il supporto dello psicologo può aiutare ad elaborare una strategia di sostegno rispettosa delle caratteri-stiche psicologiche del paziente. Uno psicologo può anche aiutare a comunicare la diagnosi di Parkinson ai bambini quando è uno dei genitori ad essere ammalato.

suggerimenti dello psicologo

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Può essere di grande aiuto inoltre parlare con qualcuno che vive la stessa esperienza: anche fare incontrare i bambini con altre famiglie dove vive una persona affetta dalla malattia di Parkin-son può essere utile per permettere al bambino di accettare meglio la malattia.Può essere infine utile informare tempestiva-mente gli insegnanti della malattia del genito-re. I loro suggerimenti e la loro comprensione potranno essere d’aiuto al bambino in caso in-sorgano problemi. Possono ad esempio aiutare vostro figlio concedendogli del tempo in più per svolgere i compiti a casa o dandogli una mano per risolvere le difficoltà a scuola, o potrebbe-ro suggerire un supporto psicologico scolastico qualora ne avvertano la necessità.

I cambiamenti fisiciI bambini sono naturalmente curiosi, e perfino spaventati, dei cambiamenti fisici che la malat-tia di Parkinson può causare.I movimenti involontari, il tremore, la difficol-tà di movimento, i blocchi motori improvvisi, la posizione curva possono allarmare i bambini più piccoli, ma quando questi disturbi sono spiegati in modo chiaro e comprensibile, la curiosità dei bambini è soddisfatta ed il timore diminuisce.Ecco alcune semplici frasi per spiegare ai bambi-ni che i disturbi fisici sono associati alla malattia

di Parkinson e agli effetti collaterali dei farmaci.Freezing: “non arriva dal mio cervello il messag-gio di spostare i piedi ma tra poco ritornerà”;Rigidità: “è come quando i muscoli sono dolo-ranti dopo aver fatto molto sport”;Posizione curva, problemi di equilibrio, i piedi trascinati: “se uso un bastone cammino me-glio”;Movimenti involontari o tremori: “le parti del mio cervello che trasmettono messaggi non funzionano sempre come dovrebbero. A volte può essere imbarazzante, ma questa è la situa-zione”;Mimica facciale: “la mancanza di espressione del mio viso o la mia voce senza tonalità non significano assolutamente che sono triste o ar-rabbiato con voi oppure con altre persone”.E’ bene ricordarsi infine che nessun bambino, grande o piccolo che sia, riesce e deve sempre necessariamente pensare alla malattia dei pro-pri genitori. I giovani non sono spesso in grado di sopportare il fardello costante del dolore e della sofferenza, e deve poter essere loro con-cesso di sbarazzarsene a volte e di giocare, di-vertirsi e scherzare con i loro amici come tutti i ragazzini.

Dott.ssa Anna MarchesoniPsicologa, esperta in neuropsicologia clinica

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ASSOCIAZIONE PARKINSON

Trento onlus

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Calendario Attività 2018

PRIMA DI PARTECIPARE A UNA QUALSIASI DELLE NOSTRE ATTIVITÀ E PER QUALSIASI INFORMAZIONE È INDISPENSABILE CONTATTARE

LA SEGRETERIA 0461 931943

TRENTO

GRUPPO AUTO – MUTUO – AIUTO: 2° e 4° MARTEDI’’ di ogni mese ore 15 – 16.30 presso la sede in Trento Via F.Bronzetti 29 Gli incontri sono condotti dalla dott.ssa Anna Marchesoni INCONTRI INDIVIDUALI: 2° e 4° MARTEDI’ di ogni mese ore 17 – 18.30CON LO PSICOLOGO presso la sede in Trento Via F.Bronzetti 29 Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA

ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il GIOVEDI’ ore 9.30 – 10.30 presso la sede in Trento Via F.Bronzetti 29 il GIOVEDI’ ore 11 – 12 presso il Casa Parrocchiale – Martignano Il corso è condotto dall’istruttore David Nicoli ATTIVITA’ MOTORIA IN ACQUA: il MARTEDI’ ore 10.30 – 11.30 presso la vasca del Centro Servizi di Povo (TN) Il corso è condotto dall’ istruttrice Bianca Piazzi CORO CANTIAMO INSIEME: il VENERDI’ ore 10 – 11 presso la sede in Trento Via F.Bronzetti 29 Gli incontri sono condotti dalla soprano Maria Letizia Grosselli

CLES

GRUPPO AUTO – MUTUO – AIUTO: 1° e 3° LUNEDI’ di ogni mese ore 15 – 16.30 presso l’ex Caseificio Via Tiberio Claudio 22 Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala INCONTRI INDIVIDUALI: 1° e 3° LUNEDI’ di ogni mese ore 16.30 – 18CON LO PSICOLOGO presso l’ex Caseificio Via Tiberio Claudio 22 Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA

ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il GIOVEDI’ ore 10 – 11 presso la sala polivalente del Centro Sportivo Viale Degasperi Il corso è condotto dall’istruttrice Beatrice Visintainer

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ROVERETO

GRUPPO AUTO – MUTUO – AIUTO: 1° e 3° MARTEDI’ di ogni mese ore 15 – 16.30 presso la RSA Vannetti Via Fedrigotti 7 Borgo Sacco Rovereto Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala INCONTRI INDIVIDUALI: 1° e 3° MARTEDI’ di ogni mese ore 17 – 18.30CON LO PSICOLOGO presso la RSA Vannetti Via Fedrigotti 7 Borgo Sacco Rovereto Gli incontri sono condotti dalla dott.ssa Anna Marchesoni SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA

ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ ore 10.15– 11.15 presso la Sala della RSA Vannetti Via Fedrigotti 7 Borgo Sacco Rovereto Gli incontri sono condotti dall’istruttore Riccardo Rea ATTIVITA’ MOTORIA IN ACQUA: il VENERDI’ ore 11 -12 presso il Centro Natatorio di Rovereto Via Udine 18 Il corso è condotto dall’ istruttore David Nicoli

VARONE DI RIVA DEL GARDA

GRUPPO AUTO – MUTUO – AIUTO: 1° e 3° MERCOLEDI’ di ogni mese ore 15 – 16.30 presso la sala Compendio Verbiti Via Venezia 47/E Varone di Riva d/ Garda Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala INCONTRI INDIVIDUALI: 1° e 3° MERCOLEDI’ di ogni mese ore 16.45 – 17.30CON LO PSICOLOGO presso la sala Compendio Verbiti Via Venezia 47/E Varone di Riva d/ Garda Gli incontri sono condotti dal dott.Alan Masala SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA

ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ ore 10 -11 presso la palestra Compendio Verbiti Via Venezia 47/E Varone di Riva d/ Garda Il corso è condotto istruttore Paolo Sacchi

PERGINE VALSUGANA

GRUPPO AUTO – MUTUO – AIUTO: 1° e 3° MERCOLEDI’ di ogni mese ore 15 – 16.30 presso la sala comunale di Via Canopi Gli incontri sono condotti dalla dott.ssa Anna Marchesoni INCONTRI INDIVIDUALI: 1° e 3° MERCOLEDI’ di ogni mese ore 13.15 – 14.45CON LO PSICOLOGO presso la sala comunale di Via Canopi Gli incontri sono condotti dalla dott.ssa Anna Marchesoni SU APPUNTAMENTO TELEFONANDO IN SEGRETERIA

ATTIVITA’ MOTORIA IN PALESTRA: il LUNEDI’ ore 10 – 11 presso la Sala Giobiz dell’Oratorio in Via Marconi Gli incontri sono condotti dall’istruttore David Nicoli

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VORREI DIVENTARE SOCIO/A

NOME ___________________________ COGNOME _________________________________

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SONO AFFETTO/A DA PARKINSON

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In base all’art.10 della legge n.675/96 riguardante l’utilizzo dei miei dati personali, autorizzo l’elaborazione dei suindicati dati esclusivamente per motivi statutari.

DATA ____________________ FIRMA _________________________________

Prego compilare e inviare a:ASSOCIAZIONE PARKINSON TRENTO ONLUS, Via F. Bronzetti 29, 38122 Trento.

RICORDATI DI RINNOVARE L’ISCRIZIONE

QUOTA ASSOCIATIVA 2018

30,00 euro QUOTA SOCIO ORDINARIO 10,00 euro QUOTA FAMIGLIARI/CAREGIVERS

• Può essere effettuato un versamento sul c/c bancario presso la Cassa Rurale di Trento IBAN: IT86D0830401802000001302486• Può essere pagata presso la segreteria dell’Associazione in Via F.Bronzetti 29 a Trento

• Può essere effettuato un versamento sul c/c postale n.12950382

Orario di segreteria: lunedì 8.30 - 12.30martedì 14.30 - 18.30giovedì 8.30 - 12.30venerdì 8.30 - 12.30

Via F. Bronzetti, 29 - 38122 Trento tel/fax 0461 931943e-mail: [email protected] Sito internet: www.parkinson-trento.it

In altri orari è in funzione la segreteria telefonica.

Per l’apertura del cancello d’ingresso è necessario premere il pulsante 5 e successivamente il pulsante

ASSOCIAZIONE PARKINSON TRENTO ONLUS

Parkinson Notiziario11

Presso il reparto di neurologia dell’ospedale S. Chiara, i medici neurologi che seguono i malati di Parkinson sono le dott.sse Maria Pellegrini, Maria Chiara Malaguti e Stefania Ferrari. Presso l'ospedale S. Maria del Carmine, i medici neurologi che seguono i malati di Parkinson sono le dott.sse Paola d'Antonio, Donatella Ottaviani e il dott. Luciano Gallosti.

I nostri ambulatori

Anche a Rovereto, la prima visita va prenotata tramite CUP (848 816 816) e le visite successive di controllo, concordate e prenotate direttamente tra neurologo e paziente.Per necessità e informazioni urgenti telefonare al numero 0464/403512.

équipe ambulatorio Parkinson di Rovereto

Paola d’Antonio neurologa, Alessia Simoncelli fisio-terapista, Marilena Fontana logopedista, Maria Pia Moiola logopedista, Ivana Azzolini fisioterapista, Donatella Ottaviani neurologa, Michela Fracchetti infermiera, Carlo Berti infermiere, Luciano Gallosti neurologo.

équipe ambulatorio

Parkinson di Trento

Bruno Giometto, neurologo, direttore dell’U.O. di Neurologia dell’Ospedale di Trento. Lo stesso, a sca-valco, ha preso possesso anche dell’U.O. di Neuro-logia dell’Ospedale di Rovereto, Brugnara Ylenia logopedista, Martinelli Angela, Serafin Cristina in-fermiere, Maria Chiara Malaguti neurologa, Stefania Ferrari neurologa, Pellegrini Maria neurologa

équipe UOM Medicina Fisica e Riabilitazione 2Albina Boreati fisiatra, Franca Malacarne fisioterapi-sta, Adriana Grecchi fisiatra dir. UOM Medicina fisica riabilitazione 2, Anita Daves fisioterapista, Ada Giai-mo fisioterapista.

A Trento, la prima visita bisogna prenotarla tramite CUP (848 816 816) chiedendo una visita neurologica per malattia di Parkin-son. È necessario avere l’impegnativa del pro-prio medico di base. Le successive visite di controllo verranno con-cordate e prenotate direttamente dal neuro-logo con il paziente. La Neurologia del S. Chiara invia i nominativi dei pazienti alla fisioterapia di Villa Igea che contatterà direttamente i pazienti per la pre-sa in carico e la valutazione fisioterapica. Tut-ta la fisioterapia si svolge a Villa Igea.Per coloro che avessero bisogno di regolare l’impianto di DBS (Deep Brain Stimulation ovvero stimolazione cerebrale profonda) è possibile telefonare alla segreteria del U.O. di Neurologia di Trento al numero 0461/903281 per fissare un appuntamento.

Linea diretta: cell. 335 5703707 per necessità e informazioni urgenti (non per appuntamen-ti) nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì.

E’ convocata:

L’ASSEMBLEA ELETTIVA ORDINARIAdei Soci dell’Associazione Parkinson Trento onlus il giorno:

SABATO 24 MARZO 2018 ad ore 6 in prima convocazione presso la sede di Via F.Bronzetti n.29 a Trento ed in seconda convocazione ad ore 15 presso l’ORATORIO DI SANT’ANTONIO in Via Bolghera n.40 a Trentoper discutere il seguente ordine del giorno:1. Relazione del Consiglio Direttivo sull’attività svolta e approvazione del bilancio consuntivo

2017,2. Relazione del Collegio Sindacale e relativa approvazione,3. Programma dell’attività per l’anno in corso e approvazione del bilancio di previsione 2018,4. Rinnovo delle cariche sociali,5. Varie ed eventuali.

Si informa che:• HA DIRITTO AL VOTO CHI È IN REGOLA CON LA QUOTA ASSOCIATIVA 2018,• LE CANDIDATURE A PROPONENTE CONSIGLIERE O PRESIDENTE DEVONO PERVENIRE, PER

ISCRITTO/E-MAIL, ENTRO IL 20/03/2018 PRESSO LA SEGRETERIA,• VISTA L’IMPORTANZA DELL’INCONTRO SI RACCOMANDA DI INTERVENIRE NUMEROSI,• CHI FOSSE IMPOSSIBILITATO A PARTECIPARE PUÒ INVIARE O CONSEGNARE AD ALTRI LA

DELEGA; OGNI SOCIO PUO’ PRESENTARE, PER CONTO DI ALTRI SOCI, MASSIMO DUE DELEGHE,• BILANCIO CONSUNTIVO 2017 E PREVENTIVO 2018 SARANNO ESPOSTI, COME DA STATUTO,

PER POTER ESSERE VISIONATI DAI SOCI, A PARTIRE DAL 16/03/2018 IN ORARIO D’UFFICIO PRESSO LA SEGRETERIA.

Per il Consiglio Direttivo Il Presidente Domenico Manigrasso

DELEGA

Il sottoscritto …………………………………………………………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………………………

delega il/la signor/a ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………............................…

a rappresentarlo/a all’Assemblea elettiva ordinaria dell’Associazione Parkinson Trento onlus

presso l’Oratorio di Sant’Antonio del giorno sabato 24 marzo 2018 ad ore 15.

Data ………………………………………………………………........................ Firma ……………………...............................................………………………………………….............