ORGANIZZARE LA CONTINUITA a cura di Maria Rita Salvi.

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ORGANIZZARE LA ORGANIZZARE LA CONTINUITA‘ CONTINUITA‘ a cura di Maria Rita a cura di Maria Rita Salvi Salvi

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ORGANIZZARE LA ORGANIZZARE LA CONTINUITA‘CONTINUITA‘

a cura di Maria Rita Salvia cura di Maria Rita Salvi

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SISTEMATICITA’SISTEMATICITA’

IL P.O.F. I LIVELLI DIIL P.O.F. I LIVELLI DI PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE

LA LA

FAMIGLIAFAMIGLIA

I PROGETTII PROGETTI LE SCELTE LE SCELTE

VALORIALI VALORIALI

LA CONTINUITA’ CON IL TERRITORIOLA CONTINUITA’ CON IL TERRITORIO

CONTINUITA’ E

P.O.F.

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La continuità nel P.O.F.La continuità nel P.O.F.

Non sempre deve avere un’area Non sempre deve avere un’area dedicatadedicata

Distinguiamo la continuità come Distinguiamo la continuità come PASSAGGIO DEGLI ALUNNI PASSAGGIO DEGLI ALUNNI DALL’INFANZIA ALLA PRIMARIA (avrà DALL’INFANZIA ALLA PRIMARIA (avrà modalità specifiche che, per es. nel modalità specifiche che, per es. nel nostro POF sono nel protocollo di nostro POF sono nel protocollo di valutazione) da tutto quello che poi è valutazione) da tutto quello che poi è CONTINUITA’ COME CONGRUENZA CONTINUITA’ COME CONGRUENZA ORGANIZZATIVAORGANIZZATIVA

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IL PASSAGGIO DELLE IL PASSAGGIO DELLE INFORMAZIONIINFORMAZIONI

Vedi il Protocollo valutativo di Vedi il Protocollo valutativo di Bagnoregio Bagnoregio

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

La centralità della FINALITA’ La centralità della FINALITA’ FORMATIVA del P.O.F. (un POF FORMATIVA del P.O.F. (un POF vocato….)vocato….)

La suddivisone in ASSI FORMATIVILa suddivisone in ASSI FORMATIVI La definizione dei LIVELLI DI La definizione dei LIVELLI DI

PROGETTAZIONEPROGETTAZIONE1.1. PROGETTAZIONE DI ISTITUTOPROGETTAZIONE DI ISTITUTO

2.2. PROGETTAZIONE DI PLESSOPROGETTAZIONE DI PLESSO

3.3. PROGETTAZIONE DI CLASSE/SEZIONEPROGETTAZIONE DI CLASSE/SEZIONE

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

Da un progetto di Istituto ad uno Da un progetto di Istituto ad uno inserito nel livello di progettazione inserito nel livello di progettazione di plessodi plesso

esempioesempio

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

La congruenza di tutti e tre i livelli La congruenza di tutti e tre i livelli con l’ATTO DI INDIRIZZO del CdIcon l’ATTO DI INDIRIZZO del CdI

Analizziamo l’ATTO DI INDIRIZZO Analizziamo l’ATTO DI INDIRIZZO e andiamo a ricercare le finalità e andiamo a ricercare le finalità nelle nostre progettazioninelle nostre progettazioni

LA PIANTA ORGANICA DI ISTITUTO LA PIANTA ORGANICA DI ISTITUTO E DI PLESSOE DI PLESSO

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

IL LEGAME DI CONTINUITA’ FRA IL LEGAME DI CONTINUITA’ FRA CURRICOLO E PROGETTICURRICOLO E PROGETTI

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E L’AREA DI PROGETTOL’AREA DI PROGETTO

LA SCELTA DEI PROGETTI DI LA SCELTA DEI PROGETTI DI AMPLIAMENTO E QUALIFICAZIONEAMPLIAMENTO E QUALIFICAZIONE

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

La COLLEGIALITA’ come elemento La COLLEGIALITA’ come elemento portante della continuitàportante della continuità

Scelte, metodi, azioni condivise e Scelte, metodi, azioni condivise e collegialicollegiali

Quali sono gli elementi di una Quali sono gli elementi di una buona collegialità?buona collegialità?

- la condivisione della didattica- la condivisione della didattica

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Le congruenze Le congruenze organizzativeorganizzative

La CONTINUITA’ come progetto La CONTINUITA’ come progetto specifico:specifico:

1.1. FinalitàFinalità

2.2. Asse di riferimentoAsse di riferimento

3.3. Gruppo di coordinamentoGruppo di coordinamento

4.4. IniziativeIniziative

5.5. Livello organizzativoLivello organizzativo

6.6. Calendario delle attività Calendario delle attività

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IL RAPPORTO SCUOLA IL RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIAFAMIGLIA

IL PATTO DI IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’CORRESPONSABILITA’

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I tre attori I tre attori

SCUOLAAUTONOMA

MIUR

FAMIGLIA(territorio)

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Caratteristiche del modello Caratteristiche del modello scolastico integratoscolastico integrato

Definizione degli indirizzi politico-Definizione degli indirizzi politico-istituzionali a livello di sistemaistituzionali a livello di sistema

Riconoscimento dell’autonomia Riconoscimento dell’autonomia tecnico-professionale e gestionale tecnico-professionale e gestionale a livello di ente autonomo (singola a livello di ente autonomo (singola scuola)scuola)

Negoziazione locale dei significati Negoziazione locale dei significati e dei valori (territorio/famiglia)e dei valori (territorio/famiglia)

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……i vicini di casai vicini di casa Nella maggioranza degli Stati membri dell’U.E. i Nella maggioranza degli Stati membri dell’U.E. i

genitori o i loro rappresentanti partecipano alle genitori o i loro rappresentanti partecipano alle strutture formali di gestione dei processi formativi già strutture formali di gestione dei processi formativi già dagli anni ’70 (Germania, Austria, Francia, Finlandia, dagli anni ’70 (Germania, Austria, Francia, Finlandia, Norvegia antecedente)Norvegia antecedente)

Nel resto d’Europa l’associazionismo dei Genitori è Nel resto d’Europa l’associazionismo dei Genitori è più sviluppato, in Grecia, Spagna, Portogallo e più sviluppato, in Grecia, Spagna, Portogallo e Austria, tali Associazioni sono garantite dalla Austria, tali Associazioni sono garantite dalla legislazione scolastica.legislazione scolastica.

1985: anno di fondazione dell’E.P.A., confederazione 1985: anno di fondazione dell’E.P.A., confederazione di associazioni a livello europeo, iniziative di di associazioni a livello europeo, iniziative di counceling e patrocinio della Giornata Europea dei counceling e patrocinio della Giornata Europea dei Genitori a scuola, alla sua 5° edizione.Genitori a scuola, alla sua 5° edizione.

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In ItaliaIn Italia

Il profilo partecipativo nacque con l’idea di uno Stato Il profilo partecipativo nacque con l’idea di uno Stato moderno a diffusa rappresentatività democraticamoderno a diffusa rappresentatività democratica

Le intenzioni erano lodevoli ma si sono scontrate con Le intenzioni erano lodevoli ma si sono scontrate con alcuni aspetti che oggi non possono essere alcuni aspetti che oggi non possono essere sottovalutati, né a livello micro, né macro:sottovalutati, né a livello micro, né macro:

- assenza di competenze specifiche da parte del - assenza di competenze specifiche da parte del genitore per partecipare alla gestione della scuola genitore per partecipare alla gestione della scuola (non è come fruire di un qualsiasi servizio)(non è come fruire di un qualsiasi servizio)

- sottovalutazione delle reazioni difensive degli - sottovalutazione delle reazioni difensive degli insegnantiinsegnanti

( perdita del potere sociale della scuola)( perdita del potere sociale della scuola)

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Problemi aperti Problemi aperti

I genitori sono effettivamente i “primi educatori” del I genitori sono effettivamente i “primi educatori” del bambino, ma in quale rapporto si pone il loro diritto bambino, ma in quale rapporto si pone il loro diritto nei confronti dell’istituzione scuola?nei confronti dell’istituzione scuola?

I processi di partecipazione delle famiglie sono I processi di partecipazione delle famiglie sono l’esigenza di un sistema che non riesce a nascondere l’esigenza di un sistema che non riesce a nascondere la fragilità dei propri risultati?la fragilità dei propri risultati?

E’ più efficace la partecipazione individuale E’ più efficace la partecipazione individuale (partecipazione alla vita della classe, rapporto (partecipazione alla vita della classe, rapporto educativo collaborativo) o quella collettiva educativo collaborativo) o quella collettiva (rappresentanza istituzionale)?(rappresentanza istituzionale)?

Partecipazione, collaborazione o potere? Come Partecipazione, collaborazione o potere? Come mantenere il difficile equilibrio della scuola fra mantenere il difficile equilibrio della scuola fra istituzione e servizio?istituzione e servizio?

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Caratteristiche di evoluzione Caratteristiche di evoluzione dei sistemi complessidei sistemi complessi

Studio dei sistemi complessi a livello politico, Studio dei sistemi complessi a livello politico, economico e socialeeconomico e sociale

Cultura degli attori e rapporto con gli stakeholders Cultura degli attori e rapporto con gli stakeholders presenti sul territorio (amministrazioni e istituzioni presenti sul territorio (amministrazioni e istituzioni locali, imprese, associazioni imprenditoriali, locali, imprese, associazioni imprenditoriali, organizzazioni professionali e sindacali,università e organizzazioni professionali e sindacali,università e centri di formazione)centri di formazione)

Lo sviluppo dei sistemi educativi, così come la Lo sviluppo dei sistemi educativi, così come la crescita del sistema economico e sociale, crescita del sistema economico e sociale, deve deve avere necessariamente un carattere endogeno, avere necessariamente un carattere endogeno, se vuole essere stabile e duraturo, deve puntare sulla se vuole essere stabile e duraturo, deve puntare sulla qualità delle persone (capitale umano) e sulla qualità delle persone (capitale umano) e sulla disponibilità di un adeguato sistema di relazioni disponibilità di un adeguato sistema di relazioni sociali di tipo collaborativo sociali di tipo collaborativo (capitale sociale).(capitale sociale).

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LA FAMIGLIA COME ATTORE LA FAMIGLIA COME ATTORE SOCIALESOCIALE

A QUALE FAMIGLIA SI RIFERISCE IL A QUALE FAMIGLIA SI RIFERISCE IL LEGISLATORE? LEGISLATORE?

Il decisore politico ha scelto la strada del Il decisore politico ha scelto la strada del riconoscimento del ruolo sociale e riconoscimento del ruolo sociale e istituzionale istituzionale della “famiglia”della “famiglia”

Il rinnovato ruolo della Il rinnovato ruolo della famigliafamiglia, come , come partner dei processi formativi, dipende in partner dei processi formativi, dipende in larga misura anche dalla riforma larga misura anche dalla riforma amministrativa e costituzionale amministrativa e costituzionale

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Rapporto tra stato e Rapporto tra stato e cittadinocittadino

Rivoluzionato dai processi di decentramento e sussidiarietà.Rivoluzionato dai processi di decentramento e sussidiarietà. Riforma della P.A.Riforma della P.A. L.n° 241/90 --L.n° 241/90 -- trasparenza trasparenza rendicontabilitàrendicontabilità responsabilitàresponsabilitàCARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 7 giugno 1995) CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 7 giugno 1995)

FAMIGLIA PORTATRICE DI DIRITTIFAMIGLIA PORTATRICE DI DIRITTI

INDIVIDUAZIONE DELLE REGOLEE DEI PRINCIPI

INDIVIDUAZIONE DELLE

RESPONSABILITA’

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Rapporto tra Rapporto tra istituzione e territorioistituzione e territorio

D.P.R. 275/99-D.P.R. 275/99- condivisione condivisione compartecipazionecompartecipazione responsabilitàresponsabilità diffusadiffusa

LA FAMIGLIA PORTATRICE DI VALORILA FAMIGLIA PORTATRICE DI VALORI

Istanze e bisogniindividuali

Istanze e bisognidel territorio

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IL PATTO DI IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’CORRESPONSABILITA’

(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n° 235):(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n° 235):

ETICA DELLA RESPONSABILITA‘ETICA DELLA RESPONSABILITA‘ RESPONSABILITA' PER VIOLAZIONE DI RESPONSABILITA' PER VIOLAZIONE DI

DISPOSIZIONI A LIVELLO D'ISTITUTODISPOSIZIONI A LIVELLO D'ISTITUTO IL CONTRATTO FORMATIVOIL CONTRATTO FORMATIVO   PROCEDURA OBBLIGATORIA DI PROCEDURA OBBLIGATORIA DI

COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI IMPEGNI DI RECIPROCITA’IMPEGNI DI RECIPROCITA’

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Responsabilità dei Responsabilità dei genitori/affidatarigenitori/affidatari

art. 30 della Costituzione art. 30 della Costituzione ""È dovere È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio....del matrimonio....“.“.

responsabilità in ordine all'obbligo responsabilità in ordine all'obbligo scolastico (per gli aspetti di dettaglio: scolastico (per gli aspetti di dettaglio: DM n° 139 del 22/8/2007 e delibere DM n° 139 del 22/8/2007 e delibere regionali sul calendario scolastico);regionali sul calendario scolastico);

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ART. 2048 C.C., co 1ART. 2048 C.C., co 1

"...."....La responsabilità del genitore (...) e quella del La responsabilità del genitore (...) e quella del precettore (...) per il fatto commesso da un minore precettore (...) per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti tra loro alternative, giacchè l’affidamento del minore tra loro alternative, giacchè l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti prevenire comportamenti illeciti

(Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. (Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984).....11984)....." [ dalla CM Prot n. " [ dalla CM Prot n. 3602/P03602/P0 del 31/7/2008]: del 31/7/2008]: responsabilità responsabilità

educativa.educativa.

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La FAMIGLIA o le La FAMIGLIA o le famiglie?famiglie?

SUPERARE L’IDEA STATICA DI FAMIGLIA perchè anche SUPERARE L’IDEA STATICA DI FAMIGLIA perchè anche all’interno della famiglia ci sono concezioni educative all’interno della famiglia ci sono concezioni educative diverse e spesso confligenti diverse e spesso confligenti

Tener conto della polivalenza del concetto di famiglia e Tener conto della polivalenza del concetto di famiglia e della circostanza che si fa portatrice di valori plurimi…della circostanza che si fa portatrice di valori plurimi…

La parola FAMIGLIA va riferita ai genitori che hanno La parola FAMIGLIA va riferita ai genitori che hanno INTERESSI E RESPONSABILITA’ nei confronti dei figli e che INTERESSI E RESPONSABILITA’ nei confronti dei figli e che comunque chiedono alla scuola un servizio di qualità a comunque chiedono alla scuola un servizio di qualità a rilevanza individualerilevanza individuale (almeno direttamente) (almeno direttamente)

L’unica dimensione capace di creare L’unica dimensione capace di creare capitale socialecapitale sociale, in , in questo senso, è la dimensione questo senso, è la dimensione ASSOCIATIVAASSOCIATIVA

dove l’individuale diventa “collettivo”…PER CUI NON dove l’individuale diventa “collettivo”…PER CUI NON RAGIONIAMO CON I SINGOLI, MA CON CHI RAPPRESENTA RAGIONIAMO CON I SINGOLI, MA CON CHI RAPPRESENTA SCELTE E VALORI DEL GRUPPO…SCELTE E VALORI DEL GRUPPO…

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Cosa dovrebbe essere Cosa dovrebbe essere la famiglia la famiglia

Riscoperta in termini sociali del valore della famiglia Riscoperta in termini sociali del valore della famiglia (Figure educative e sociali di sostegno alla famiglia, (Figure educative e sociali di sostegno alla famiglia, Centri e servizi di sostegno alla genitorialità)Centri e servizi di sostegno alla genitorialità)

Un’idea di famiglia Un’idea di famiglia funzionalefunzionale1.1. Contenitore bigenerazionale, a pareti permeabiliContenitore bigenerazionale, a pareti permeabili2.2. Organismo vivo, mutevole (ciclo di vita sulla Organismo vivo, mutevole (ciclo di vita sulla

famiglia)famiglia)3.3. Luogo degli scambi emotivi (per questo alla Luogo degli scambi emotivi (per questo alla

base dello sviluppo dell’individuo)base dello sviluppo dell’individuo)4.4. Luogo della formazione dei significati (Natalia Luogo della formazione dei significati (Natalia

Ginzburg, “lessico familiare”)Ginzburg, “lessico familiare”)

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Crisi della famigliaCrisi della famiglia

Profondo processo di trasformazione della Profondo processo di trasformazione della struttura della famiglia tradizionale italianastruttura della famiglia tradizionale italiana

Crescente richiesta di pari opportunità da Crescente richiesta di pari opportunità da parte della donnaparte della donna

Crescente disaffezione verso l’istituto della Crescente disaffezione verso l’istituto della famiglia di tipo tradizionale che comporta famiglia di tipo tradizionale che comporta responsabilità e impegno verso la proleresponsabilità e impegno verso la prole

Molteplicità di modelli familiari atipiciMolteplicità di modelli familiari atipici

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L’evoluzione storica e sociale L’evoluzione storica e sociale della famigliadella famiglia

Anni ’70 e Nuovo Diritto di Famiglia hanno Anni ’70 e Nuovo Diritto di Famiglia hanno profondamente mutato l’assetto della profondamente mutato l’assetto della famiglia “tradizionale”famiglia “tradizionale”

La legge sul divorzio (1970) e La legge sul divorzio (1970) e sull’interruzione volontaria di gravidanza sull’interruzione volontaria di gravidanza (1978)(1978)

Pluridimensioni valoriali a livello di scelte Pluridimensioni valoriali a livello di scelte esistenzialiesistenziali

Le tipologie di famiglia: nucleare, a doppia Le tipologie di famiglia: nucleare, a doppia carriera, lunga,monoparentale, pendolare, carriera, lunga,monoparentale, pendolare, ricostruita, di fatto, mista, immigrata, senza ricostruita, di fatto, mista, immigrata, senza figli, ecc…figli, ecc…

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Fattori di crisi Fattori di crisi endogeni ed esogeniendogeni ed esogeni

Relativizzazione dei bisogni, con Relativizzazione dei bisogni, con sovvertimento delle scale dei valori sovvertimento delle scale dei valori tradizionalitradizionali

Condizionamento mass mediale, connesso Condizionamento mass mediale, connesso alla logica della produzione/consumo in alla logica della produzione/consumo in scarso rapporto con la promozione delle vitascarso rapporto con la promozione delle vita

Perdita di valori simbolico-unificanti e nascita Perdita di valori simbolico-unificanti e nascita di pensieri e prassi “deboli”di pensieri e prassi “deboli”

Condizione di dipendenza prolungata dei figli Condizione di dipendenza prolungata dei figli in regime di “post-adolescenza…”in regime di “post-adolescenza…”

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Essenzialità del ruolo Essenzialità del ruolo genitorialegenitoriale

Rottura del patto “pedagogico” fra Rottura del patto “pedagogico” fra società civile e scuolasocietà civile e scuola

Ruolo prioritario delle dimensione educativa Ruolo prioritario delle dimensione educativa familiare (Bettelheim……”Un genitore quasi familiare (Bettelheim……”Un genitore quasi perfetto”)perfetto”)

Bisogni educativi primari:Bisogni educativi primari:1.1. AttaccamentoAttaccamento2.2. Contenimento Contenimento bisogni emotivibisogni emotivi3.3. AffidamentoAffidamento4.4. SostegnoSostegno5.5. Bisogni cognitivi -----Bisogni cognitivi ----- apprendimentoapprendimento

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Collaborazioniquando la famiglia è

paRtner

Scuola- famiglia

Serviziquando la famiglia è

utente

Tutelequando la famiglia èSoggetto di diritti

oOO.CC.oCarta dei ServizioPOFoFacoltativitàoPortfoliooLibri di testooValutazione del serviziooAssociazionismo

oIscrizionioOrientamen-tooConsulenza (sportello)oAccoglienzaoVisite guidateoServizi Amministra-tivi

oLettura attenta del contesto famiglieoPartensheep educativaoCompartecipazione a progettazionioOrganizzazione di servizi per alunni e altre famiglieoAttività sociali, dibattiti

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Un rapporto problematico: Un rapporto problematico: scuola-famigliascuola-famiglia

Vicinanza/lontanza Vicinanza/lontanza (a seconda del tipo di (a seconda del tipo di scuola)scuola)

Problematicità del rapporto: complessità del Problematicità del rapporto: complessità del fenomeno comunicativo fenomeno comunicativo

Bisogni differenziati e spesso divergentiBisogni differenziati e spesso divergenti Nella scuola secondaria spunta un altro “attore” Nella scuola secondaria spunta un altro “attore”

che è soggetto di diritti e decisioni autonome, alle che è soggetto di diritti e decisioni autonome, alle volte anche in contrasto con quelle della famiglia volte anche in contrasto con quelle della famiglia di appartenenza (nuova alleanza scuola –famiglia)di appartenenza (nuova alleanza scuola –famiglia)

Questi rapporti vengono delegati alle Questi rapporti vengono delegati alle relazioni individuali (insegnante/genitore)relazioni individuali (insegnante/genitore)

… ….da qui.da qui tutte le difficoltà tipiche della relzine tutte le difficoltà tipiche della relzine interpersonaleinterpersonale

((MENO PRESENTE IL PIANO ORGANIZZATIVO)MENO PRESENTE IL PIANO ORGANIZZATIVO)

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Una collaborazione Una collaborazione difficiledifficile

La scuola deve avere una lettura del La scuola deve avere una lettura del contesto famiglie attenta e prudente contesto famiglie attenta e prudente

La condivisione e la collaborazione non La condivisione e la collaborazione non sono fenomeni che possono essere dati sono fenomeni che possono essere dati per acquisitiper acquisiti

Le famiglie come “utenti” tendono ad una Le famiglie come “utenti” tendono ad una visione individualistica del servizio (a visione individualistica del servizio (a domanda individuale) piuttosto che a domanda individuale) piuttosto che a considerare la scuole un “bene della considerare la scuole un “bene della comunità” al quale loro stessi devono comunità” al quale loro stessi devono contribuire.contribuire.

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Cosa sarebbe Cosa sarebbe opportuno ….opportuno ….

Consapevolezza diffusa e solida dell’importanza della Consapevolezza diffusa e solida dell’importanza della relazione affettiva primaria, con crescita delle relazione affettiva primaria, con crescita delle competenze genitoriali “consapevoli”competenze genitoriali “consapevoli”

Riconoscimento e pratica della “centralità” dei Riconoscimento e pratica della “centralità” dei bisogni del bambino e dell’adolescente, come bisogni del bambino e dell’adolescente, come persona e non come “prodotto” della coppia o delle persona e non come “prodotto” della coppia o delle scelte del singoloscelte del singolo

Condivisione profonda sui “fondamentali” Condivisione profonda sui “fondamentali” dell’impegno educativo (valori)dell’impegno educativo (valori)

Pratiche comuni e condivisePratiche comuni e condivise FIDUCIA ---FIDUCIA --- riconoscimento della diversità e riconoscimento della diversità e

dell’integrazione dei ruoli (famiglia/scuola) dell’integrazione dei ruoli (famiglia/scuola)

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AZIONI…..su un AZIONI…..su un duplice pianoduplice piano

NELL’IMMEDIATO …NELL’IMMEDIATO …1.1. Iniziative di condivisione e individuazione Iniziative di condivisione e individuazione

dei comportamenti di contenimento, dei comportamenti di contenimento, sostegno, sviluppo sostegno, sviluppo (produzione di (produzione di documenti regolativi e progettuali)documenti regolativi e progettuali)

2.2. lavorare sui patti di FIDUCIA (lavorare sui patti di FIDUCIA (Protocolli Protocolli organizzativi)organizzativi)

A LUNGO TERMINEA LUNGO TERMINE….….1.1. Iniziative di promozione, diffusione, Iniziative di promozione, diffusione,

riflessione sulle tematiche relative ai riflessione sulle tematiche relative ai significati e alla pratiche educative significati e alla pratiche educative (incontri/dibattiti/tavole rotonde)(incontri/dibattiti/tavole rotonde)

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Il rapporto con le famiglie è un Il rapporto con le famiglie è un PROCESSOPROCESSO

Insistere sul sistema diffuso delle Insistere sul sistema diffuso delle responsabilità, con imputazione di ruoli responsabilità, con imputazione di ruoli diversi ma integrati. diversi ma integrati.

Utilizzare STRUMENTI TRASPARENTI dei quali Utilizzare STRUMENTI TRASPARENTI dei quali si sono fissate le regole insieme (protocolli)si sono fissate le regole insieme (protocolli)

Tenere sotto controllo il processo (attraverso Tenere sotto controllo il processo (attraverso la comunicazione e la valutazione)la comunicazione e la valutazione)

Promuovere il profilo ASSOCIATIVOPromuovere il profilo ASSOCIATIVO

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PROFILO PARTECIPATIVO E PROFILO PARTECIPATIVO E PROFILO “GESTIONALE”PROFILO “GESTIONALE”

La crisi del profilo partecipativo (OO.CC.)La crisi del profilo partecipativo (OO.CC.) Il profilo di SUSSIDIARIETA’: passare da una Il profilo di SUSSIDIARIETA’: passare da una

collegialità informale (occasionale e assembleare) ad collegialità informale (occasionale e assembleare) ad una sistemica (con regole e procedure stabilite) una sistemica (con regole e procedure stabilite) all’interno di un sistema che rende funzionali le all’interno di un sistema che rende funzionali le relazioni verticali fra le varie articolazioni istituzionali.relazioni verticali fra le varie articolazioni istituzionali.

In attesa della riforma degli OO.CC. dare senso e In attesa della riforma degli OO.CC. dare senso e potenziare le strutture già esistenti: superamento del potenziare le strutture già esistenti: superamento del ruolo coreograficoruolo coreografico dei rappresentanti dei genitori. dei rappresentanti dei genitori. (spazi istituzionali e fisici, vedi protocollo (spazi istituzionali e fisici, vedi protocollo partecipazione)partecipazione)

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……in attesa della Riforma degli in attesa della Riforma degli OO.CC.OO.CC.

Promuovere una cultura di informazione e Promuovere una cultura di informazione e coinvolgimento: lo Sportello di consulenza e coinvolgimento: lo Sportello di consulenza e ascoltoascolto

Rivalutare le possibilità organizzative del D.L.vo Rivalutare le possibilità organizzative del D.L.vo 297/94 COMITATI DEI GENITORI297/94 COMITATI DEI GENITORI

D.M. n° 14/2002: D.M. n° 14/2002: Forum nazionale delle Forum nazionale delle Associazioni dei genitori della scuolaAssociazioni dei genitori della scuola

Organizzazione della rete dei Organizzazione della rete dei Comitati dei Comitati dei Genitori, Genitori, con Statuto e partecipazione a Progetti con Statuto e partecipazione a Progetti nazionali e internazionali di promozione della nazionali e internazionali di promozione della cultura della partecipazione istituzionalecultura della partecipazione istituzionale

E.P.A. : E.P.A. : Carta dei Diritti doveri dei Genitori Carta dei Diritti doveri dei Genitori (1992)(1992)