ORDINE FRANCESCANO SECOLARE DEL PIEMONTE E...

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Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’ albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire. Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l’ allegria e la generosità. Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all’ incontro con il Signore. Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai. La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te. Il regalo di Natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco. Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te. Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale. P. Dennis Doren Lahr, L.C. / Papa Francesco Francesco con noi 2. Desiderio è vita: Auguri del Ministro Regionale 3. Desiderio è vita: Fraternità di Torino Nuova san Tommaso 3. Gifra Sant’Antonio di Torino 4. Il Nuovo Consiglio Regionale Piemonte - Valle d’Aosta 8. Desiderio è vita: Fraternità di Novi Ligure 9. Pillole di Vangelo 9. Desiderio è vita: Fraternità di Asti 10. Rinnovo professioni Fraternità di Santa Maria del Monte di Torino 11. Invito ritiro famiglie 12. Buon compleanno a… - fraternità di Canale 12. Incontro dei frati 13. Fratelli tornati alla casa del Padre 14. I passi del silenzio - Fraternità di Chivasso 15. Dalla redazione 15. Libro Padre Nostro che sei in Galera 16. Gli araldini di Cossato ORDINE FRANCESCANO SECOLARE DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Fraternità Paolo Pio Perazzo Sommario X Numero - Dicembre 2018

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“Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’ albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire. Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l’ allegria e la generosità. Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore. La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all’ incontro con il Signore. Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai. La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te. Il regalo di Natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco. Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te. Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale. P. Dennis Doren Lahr, L.C. / Papa Francesco

Francesco con noi

2. Desiderio è vita: Auguri del Ministro Regionale 3. Desiderio è vita: Fraternità di Torino Nuova san Tommaso 3. Gifra Sant’Antonio di Torino 4. Il Nuovo Consiglio Regionale Piemonte - Valle d’Aosta 8. Desiderio è vita: Fraternità di Novi Ligure 9. Pillole di Vangelo 9. Desiderio è vita: Fraternità di Asti 10. Rinnovo professioni Fraternità di Santa Maria del Monte di Torino 11. Invito ritiro famiglie 12. Buon compleanno a… - fraternità di Canale 12. Incontro dei frati 13. Fratelli tornati alla casa del Padre 14. I passi del silenzio - Fraternità di Chivasso 15. Dalla redazione 15. Libro Padre Nostro che sei in Galera 16. Gli araldini di Cossato

ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

Fraternità Paolo Pio Perazzo

Sommario

X Numero - Dicembre 2018

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DESIDERIO E’ VITA: Auguri del Ministro Regionale

«Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale,

così da sottomettervi ai suoi desideri. Non offrite al

peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia,

ma offrite voi stessi a Dio come viventi ritornati dai morti,

e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Il

peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete

più sotto la Legge, ma sotto la grazia». (Rm 6,12-14)

Carissimi fratelli e carissime sorelle, quest’anno stiamo

riflettendo su “il Vangelo del desiderio” in un percorso

articolato tra i due ritiri zonali, il weekend di spiritualità ed

il convegno regionale. Durante i primi due

ritiri zonali d’Avvento abbiamo meditato

sul desiderio che divide, cioè, secondo

quanto espresso dall’Apostolo Paolo,

sul desiderio che viene generato dal

peccato e non dalla grazia. Chi di

noi non ha desideri, prospettive ed

ambizioni? Ma da dove

scaturiscono i nostri desideri? Il

desiderio è un “sentimento intenso

che spinge a cercare il possesso, il

conseguimento o l’attuazione di quanto

possa appagare un proprio bisogno fisico o

spirituale”. È comunque un sentimento che ci porta a

cercare o conseguire qualcosa che ci manca e che

sentiamo necessaria al proprio interesse fisico o spirituale.

Di conseguenza ciò che si desidera dipende da ciò che si

ritiene utile e necessario per la propria crescita fisica,

intellettuale e spirituale. A questo punto non possiamo

non interrogarci se riteniamo ancora il “vivere il Vangelo”

l’obiettivo prioritario per la propria vita ed io aggiungerei

anche “quale Vangelo?”. Il Vangelo non è un libro di storia

mitologica ma è una persona vivente, Gesù, la rivelazione

diretta di Dio e non una rivelazione per interposta

persona. Ora quando ci lasciamo sopraffare da desideri

che, in un certo senso, ci allontanano da Gesù, ci

chiediamo perché questo accade. Continuiamo a credere

nel Vangelo come un annuncio ancora concreto ed attuale

oppure lo lasciamo in uno scaffale della libreria come un

antico oggetto di valore storico? Ma la contraddizione di

un tale atteggiamento ce la fa notare proprio Francesco,

quando alla porta di Santa Maria della Porziuncola bussa

una donna anziana e povera e lui le dona l’unica copia del

Nuovo Testamento che avevano a disposizione per

consentirle di ricavarci il necessario per vivere; adducendo

che «piacerà più al Signore e alla Beata Vergine Madre sua

se doniamo questo libro anziché farci delle

letture». (F.F. 1606) Il Vangelo non vissuto, è

solo un libro come tanti altri. Il suo valore,

quindi, aumenta quanto più lo

consumiamo e ne facciamo oggetto della

nostra vita lasciandoci guidare da ciò che

Gesù ci indica per realizzare il progetto

d’amore del Padre. Ma questo possiamo

realizzarlo solo se, nonostante duemila

anni trascorsi, lo sentiamo ancora come

qualcuno (Gesù) che ci è vicino e se riusciamo

a coltivare la sua intimità ogni giorno. Nessuno ha

la pretesa di dire che ciò è facile, ma non dobbiamo

dimenticare che non siamo soli. Più desideriamo di stare

con Gesù e più Lui è vicino a noi; più desideriamo di

separarci da Lui e più restiamo soli e desolati. Questo è il

nostro proposito per il Natale: non limitiamoci a deporre il

bambino Gesù nel Presepe, ma deponiamolo soprattutto

nel nostro cuore in modo da lasciarci guidare dal Suo

amore e senza lasciarci confondere da tante ideologie che

ci spingono ad un edonismo estremo. Un Santo Natale ad

ognuno di voi,

Per il Consiglio della Fraternità Regionale,

Mariano Del Gaudio

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IL DESIDERIO E’ VITA: FRATERNITA’ DI TORINO NUOVA SAN TOMMASO

IL NOSTRO FUTURO: PROMESSA GIFRA SANT’ANTONIO TORINO - 11/11/2018

Il desiderio nella vita umana è sempre presente ed è espresso in mille modi anche nel Vangelo.

La nostra Fraternità è grande e variegata e il desiderio più grande è proprio che si possa vivere sempre più la "fraternità" tra tutti i componenti di tutte le età e tutte le esigenze di vita. In questa direzione va il nostro impegno per l'organizzazione degli incontri. In questo senso proponiamo l'interiorizzazione del PADRE NOSTRO che rappresenta davvero la sintesi dei desideri di ogni cristiano.

Innanzitutto diciamo PADRE NOSTRO e non MIO, così il desiderio di sentire Dio come Padre si esprime con la preghiera per tutti gli uomini.

Poi desideriamo che VENGA IL REGNO DI DIO, perchè se tutti lo accogliamo, si concretizza il desiderio di pace, di giustizia, di amore fra tutti i popoli.

Desideriamo inoltre che SIA FATTA LA SUA VOLONTA': qualche volta può sembrare difficile dire questa frase, non sappiamo se veramente lo desideriamo, quando viviamo momenti di sofferenza, ma se ci pensiamo bene, la Sua volontà è la volontà di felicità per ognuno di noi: dobbiamo quindi affidarci anche quando non comprendiamo, perchè

nei Suoi tempi, il nostro desiderio verrà esaudito e sarà poi chiaro che il nostro desiderio è la Sua volontà.

Per tutti, al Padre comune diciamo che desideriamo il pane quotidiano che è ciò che è indispensabile e giusto: cibo, salute, dignità.

Se abbiamo avuto la grazia di vivere una Confessione in cui abbiamo davvero incontrato Gesù, sentiamo fino in fondo il desiderio che i nostri peccati vengano perdonati ed è tale la gioia che ci è stata donata da desiderarlo per tutti e da desiderare di essere capaci di donare lo stesso perdono a chi ci ha offeso.

Il desiderio più grande è la vita immersa nell'amore di Cristo, la vita eterna di cui quella che stiamo vivendo è il primo piccolissimo segmento e per poterla anticipare fin d'ora desideriamo che il Signore ci resti accanto e non ci abbandoni nelle tentazioni.

Padre nostro, Ti preghiamo per ogni uomo: liberaci dal male!

Per la Fraternità - Gianna

Avete visto quanti sono ?

Buon Cammino ragazzi!!! Il Signore guidi sempre i Vostri passi …

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IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE - VALLE D’AOSTA: CONOSCIAMOLI

MEMBRO SERVIZIO CELLULARE EMAIL

MARIANO DEL GAUDIO MINISTRO - LITURGIA 3396989796 [email protected]; [email protected]

ILENIA GRECU VICE MINISTRO - MISSIONE 3283784588 [email protected]; [email protected]

ELIO LANDRA ECONOMO 3482210760 [email protected] [email protected]

DAVIDE SPADARO FORMAZIONE 3346206304 [email protected]

MARINELLA PRINA DELEGATA ARALDINI - COMMISSIONE MISSIONE/EVANGELIZZAZIONE

3382628786 [email protected]

LAURA BEVILACQUA SEGRETARIA INTERNA 3397670751 [email protected]

ANTONELLA PASOLINI SEGRETERIA 3487111465 [email protected]

MARIO PRIVITERA DELEGATO GI.FRA. - COMMISSIONE MISSIONE/EVANGELIZZAZIONE

3291847438 [email protected]

FR. MASSIMO COLLI FRANZONE

ASSISTENTE OFM-CAPP 3292125389 [email protected]

FR. ZENO CARCERERI ASSISTENTE OFM-CONV 3488574260 [email protected]

FR. LUIGI DIMA ASSISTENTE OFM 3339755598 [email protected]

SEGRETERIA

[email protected]

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Nome: Mariano Cognome: Del Gaudio Età: 51 anni

Lavoro: lavoro al Tribunale di Torino come funzionario contabile,

cioè mi occupo di una parte di quei servizi accessori necessari per il

funzionamento degli uffici giudiziari. Non mi trovate in una

cancelleria.

Fraternità di cui fai parte: Ho frequentato la fraternità di Soccavo

in Napoli dalla quale mi sono trasferito in quella di Torino -

Madonna di Campagna.

Data della professione solenne: Ho emesso la professione solenne

il 16 maggio 1993, dopo circa tre mesi dalla morte di P. Luigi

Monaco.

Il tuo motto: Non ho un motto preciso ma posso dire che la mia

curiosità mi porta a seguire interessi che mi conducono ad un

vivere bene, bello e soprattutto sano.

Libro preferito: Potrà sembrare strano, ma non sono un gran

lettore; nella mia vita sono riuscito a leggere per intero solo

qualche libro.

Hobbies e passioni: Oltre al lavoro e all'OFS, tra i miei hobbies ho

la collezione di un fumetto, "TEX WILLER", passione trasmessa da

mio padre ed ogni tanto smanetto con l'informatica, sia hardware

che software. Poi ho un blog su WordPress.com che ultimamente

sto trascurando per mancanza di tempo.

Nome: Ilenia Cognome: Grecu

Età: 45

Lavoro: insegnante elementare

Fraternità di cui fai parte: San Nazzaro, Novara

Data della professione solenne: 16 giugno 2001

Cosa fai nella vita: cerco di mettermi in relazione: con le mie

sorelle, in fraternità, aL lavoro, nell'accoglienza che viviamo a casa

Il tuo motto: "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i

fiori" (cit. De Andrè).

Libro preferito: Il piccolo principe

Hobbies e passioni: Sono appassionata di musica e libri,

passeggiare in montagna!

Nome: Elio Cognome: Landra

Età: 61

Lavoro: Imprenditore

Fraternità di cui fai parte: Fraternità Crocetta di Torino

Data della professione solenne: 12 gennaio 2014

Cosa fai nella vita: Sono un Software Architect

Mi occupo di progettazione e sviluppo di sistemi

software complessi e distribuiti.

Il tuo motto: Sapere aude

Libro preferito: Odissea

Hobbies e passioni: Mi piace leggere, ascoltare musica,

andare al cinema ed a teatro.

Amo la il buon cibo e i buoni vini.

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Nome: Laura Cognome: Bevilacqua

Ho iniziato a frequentare l’OFS nel 1986 e dopo un percorso di

formazione ho avuto la grazia di professare la Regola nel 1990

nella fraternità di Madonna di Campagna. Sono 28 anni di

professione e un altr’anno nel 2019 ricorre il 50° anniversario

di matrimonio, con mio marito Roberto. Come passa il tempo

e così la nostra vita, che vale la pena vivere; potranno esserci

gioie o delusioni ma da esse impariamo a conoscere noi stessi.

A fare l’esperienza di un Dio che non ci abbandona mai. Ho

lavorato al Cottolengo di Torino nell’assistenza ai malati, ora

sono in pensione da 4 anni, ma ho sempre tante cose da fare

nel campo del volontariato. Far parte del Consiglio Regionale,

mi ha dato l’opportunità di conoscere diverse fraternità ed è

sempre una gioia incontrarsi, ascoltare, condividere la vita, la

nostra vocazione, che ha origine dell’Amore di Dio.

Il tuo motto: Amor vincit omnia. L’Amore vince sempre.

Hobbies e passioni: mi rilassa passeggiare, leggere un buon

libro o la vita dei Santi. Sport preferito il nuoto.

Nome: Davide

Cognome: Spadaro

Età: 43

Lavoro: professore universitario

Il mio lavoro riguarda le malattie delle piante

Fraternità di cui fai parte: Santa Maria del Monte, Torino

Data della professione solenne: 8 dicembre 2014

Cosa fai nella vita: mi dedico alla famiglia, al lavoro ed alla

fraternità.

Il tuo motto: ora et labora

Libro preferito: la Bibbia

Hobbies e passioni: giocare e viaggiare

Nome: Marinella

Cognome: Prina

Età: 66

Lavoro: Pensionata

Fraternità di cui fai parte: Sant’Andrea, Novara

Data della professione solenne: 2004

Cosa fai nella vita: Volontariato

Il tuo motto: Guardare sempre avanti

Libro preferito: Mi piace leggere di tutto

Hobbies e passioni: Cucinare

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Nome: Antonella

Cognome: Pasolini

Età: 56

Lavoro: Imprenditrice

Fraternità di cui fai parte: Fraternità Crocetta di Torino

Data della professione solenne: 12 gennaio 2014

Cosa fai nella vita: Sono una Data Scientist.

Mi occupo di Analisi di dati complessi (Big data).

Il tuo motto: Carpe Diem

Libro preferito: Divina Commedia

Hobbies e passioni: Adoro la musica e canto in più cori.

Leggo con passione, mi piace andare al cinema e a teatro.

…sul prossimo numero conosceremo i nostri Frati assistenti

Nome: Mario

Cognome: Privitera

Età: 50

Lavoro: Docente di francese (lingua madre e amata da

Francesco)

Fraternità di cui fai parte: Faccio parte della fraternità Cardinale

Massaia di Asti (e Alba)

Data della professione solenne: 20 giugno 2000

Il tuo motto: hai ricevuto la vita come un dono, anche tu donala

al tuo prossimo senza se e senza ma, solo per Amore

Il tuo libro preferito: Il Vangelo; a seguire i Testimoni del

Vangelo

Hobbies e passioni: la mia Signora, la chiamano Vecchia ma è

sempre giovane, come la gioventù. (n.d.r. la Juventus)

L'altra mia passione è prendermi cura dei miei fratelli e delle mie

sorelle, ma devo ancora imparare a utilizzare gli strumenti del

servizio.

Tempo permettendo, mi piace fare lunghe camminate per

immergermi nelle bellezze del Creato.

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IL DESIDERIO E’ VITA: FRATERNITA’ DI NOVI LIGURE

Care consorelle e cari confratelli,

l’inizio di un nuovo anno fraterno è occasione di tante domande. A quali speranze, a quali desideri, a quali

progetti concreti vogliamo cercare di indirizzare i nostri sforzi in questo ulteriore periodo di cammino insieme?

L’augurio e il desiderio che per primo mi nasce dal cuore è questo: pur essendo tante nostre fraternità

composte da persone di una certa età, il nostro cammino sia sempre a fianco dei giovani.

Scrivo queste parole perché mi ha molto colpito la Lettera che il 28 ottobre i padri sinodali hanno rivolto ai

giovani del mondo, a conclusione del Sinodo.

Speranza e fiducia (nonostante la debolezza) sono le parole chiave di questa lettera che nasce, come si legge,

dalla volontà di ascoltare la voce del “Cristo eternamente giovane” e riconoscere quella dei ragazzi perché il

mondo e la chiesa hanno bisogno della forza dei loro sogni.

Ascoltate queste bellissime parole: “A

voi, giovani del mondo, ci rivolgiamo noi

padri sinodali. In questi giorni ci siamo

riuniti per ascoltare la voce di Gesù, “il

Cristo eternamente giovane”. Sappiamo

delle vostre ricerche interiori, delle gioie

e delle speranze, dei dolori e delle

angosce che costituiscono la vostra

inquietudine… vogliamo essere

collaboratori della vostra gioia… siamo

certi che sarete pronti a impegnarvi con

la vostra voglia di vivere, perché i vostri

sogni prendano corpo nella vostra

esistenza e nella vita umana. Le nostre

debolezze non vi scoraggino, le fragilità e i peccati non siano ostacolo alla vostra fiducia. La Chiesa vi è madre, è

pronta ad accompagnarvi su strade nuove, su sentieri di altura ove il vento dello Spirito soffia più forte,

spazzando via le nebbie dell’indifferenza, della superficialità, dello scoraggiamento.

Quando il mondo è ripiegato sulle cose, sul successo immediato e schiaccia i più deboli, voi aiutatelo a rialzarsi

e a rivolgere lo sguardo verso l’amore, la bellezza, la verità, la giustizia.

La Chiesa e il mondo hanno urgente bisogno del vostro entusiasmo. Fatevi compagni di strada dei più fragili, dei

poveri, dei feriti dalla vita. Siete il presente, siate il futuro più luminoso.”

Ho richiamato questa lettera perché, nel primo incontro della nostra fraternità, dopo la pausa estiva, abbiamo

meditato un brano del testo di formazione intitolato ”Etica o etichetta?”.

Tanti spunti di riflessione che sono nati da questa lettura si collegano a questo documento.

Credo che debba essere un progetto fondamentale, per noi adulti (nel ruolo di nonni, catechiste ecc.),

camminare di fianco ai giovani essendo aperti ad imparare da loro, dal loro sguardo sul mondo, dai loro desideri

e attese.

E’ nostro dovere aiutarli nel difficile compito del discernimento, non dimenticando mai che i giovani ci

osservano. Non possiamo “ barare”!

Dobbiamo essere testimoni credibili!

Possiamo trasmette loro ogni giorno valori che forse proprio con l’età, l’esperienza e anche gli errori abbiamo

fatto nostri: l’importanza dell’ascolto dell’altro e soprattutto la pazienza di saper aspettare che i frutti maturino,

non dimenticando mai che è dai frutti che si valuta la bontà di una strada intrapresa.

Pace e bene!

Per la Fraternità - Angela

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Il mio desiderio per la fraternità è quello della Comunione di spirito. Essere spiritualmente presenti gli uni negli altri.

Indipendentemente da dove ci troviamo, da cosa viviamo e da quanto le nostre vite ci consentono. Essere in Comunione è partecipare alla creazione qui ed ora del regno di Dio.

Il mio desiderio per la fraternità, non solo per il nuovo anno ma per sempre, è una maggiore presenza mariana, nella preghiera e nello spirito della stessa

fraternità. Un abbraccio. Grazie.

Desidero che nel 2019 la fraternità continui a crescere nell'amore vicendevole, che sia talmente unita e solida che possa diffondere agli altri la

bellezza dell'essere fratelli. Desidero che sia lo specchio dell'amore di Dio dove le parole e i sentimenti conducano ad un'unica meravigliosa meta. Desidero che i nostri piccoli trovino in Fraternità le basi per diventare testimoni cristiani e amorevoli verso gli altri, sempre. Personalmente desidero diventare capace di percepire la volontà di Dio e affidare a lui con fede la mia vita e quella delle persone che amo.

Per il prossimo anno il mio augurio e desiderio è che la fraternità, sempre di più, si affidi a Dio.

Nel mio cuore c’è più di un desiderio. Uno è che si facesse qualcosa anche ad Alba. Un altro desiderio è che la nostra

fraternità fosse più unita e più famiglia, più impegno.

Il mio desiderio è poter portare tutta la gioia, l'affetto e l'amore che proviamo l'un l'altro per il fratello nella

quotidianità. Che riusciamo a vedere in ogni fratello che incontriamo quotidianamente un dono prezioso di Dio per noi, lì ed ora.

Un grazie alla fraternità, attraverso la quale ho potuto frequentare i miei cugini Rajesh e Lisa, riscoprire i miei

vecchi compagni di scuola, Claudia, e rivedere ad ogni incontro gente già frequentata, come Antonella, compagna di scuola ad Asti, Sabrina, Oriana, amica di una mia ex collega di Lavoro, Mery.. Auguro a queste persone di crescere insieme nella fraternità.

PILLOLE DI VANGELO

Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!” Gesù ci ama, ecco perché ci vuol fare partecipi della sua libertà nell’amore.

…egli gridava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!” Solo un cieco ha saputo mettersi in ascolto profondo di Gesù e lo riconosce come salvatore. Apriamo anche noi gli orecchi del cuore.

“Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”. Siamo chiamati a preparare non le nostre strade al Signore, ma le sue strade, i suoi sentieri dentro di noi: è il suo modo di vivere che dobbiamo accogliere, cambiando radicalmente il nostro: solo così “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”.

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: “Che cosa dobbiamo fare?” Quando l’uomo realizza che Dio sta operando nella sua vita, desidera fare lo stesso: per questo siamo stati creati, per essere suoi collaboratori; seguiamo questo desiderio!

(Commenti a cura di fra Alberto Vaccaneo)

DESIDERIO E’ VITA: FRATERNITA’ DI ASTI

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RINNOVO PROFESSIONI: FRATERNITA’ SANTA MARIA DEL MONTE DI TORINO

Un caro e fraterno saluto, a voi tutti fratelli e sorelle delle fraternità del Piemonte e della Valle d’Aosta. Abbiamo iniziato l’anno fraterno 2018/2019, focalizzando l’essere francescani con il rinnovo della promessa, domenica 7 ottobre, al Monte dei Cappuccini e durante la celebrazione della Santa Messa, la fraternità di Santa Maria del Monte ha vissuto il rinnovo della Promessa, dei 30 anni di professione della sorella Annalisa e del fratello Vito. Nel 1988 hanno intrapreso il loro cammino di francescani secolari e lascio a loro raccontarci il lungo cammino nel seguire le orme di San Francesco. Mi chiamo Annalisa, sono francescana e la mia fraternità è sempre stata quella di Santa Maria del Monte. Cosa posso dire se non un grosso grazie alla fraternità perché ho preso dai miei fratelli: il loro affetto, il loro esempio, la loro vicinanza, la

loro spiritualità, la loro fede, la loro comprensione, tutto quello che contribuisce a fare di un insieme di persone una FRATERNITA', tutti loro mi hanno aiutato a crescere spiritualmente e ad approfondire la mia fede cristiana e francescana, anche se sono ancora molto lontana dall’aver realizzato quello che Cristo mi proponeva quando mi ha fatto salire sulla croce con Lui ( e di cui gli sarò eternamente grata). Rivolgo a tutta la fraternità un grande affetto e gratitudine. Sono Vito, la celebrazione domenicale è stato un momento emozionante, dove la fraternità si è stretta con affetto a noi due. L’emozione è stata ancora più forte dalla testimonianza silenziosa di Annalisa che porta sul suo corpo i segni dalla croce che Gesù le ha affidato. Una croce portata con una fede che colpisce per la sua forza e per l’abbandono a Gesù. Il mio cammino è iniziato 30 anni fa (20 novembre 1988) dopo un sogno fatto ad Assisi, dove S. Francesco mi disse di “prendere il sale e di spargerlo intorno alla sua Chiesa”. Così iniziò il mio cammino nell’OFS. Non sapevo dell’esistenza dell’Ofs e cosa fosse. Un cammino non privo di difficoltà interiori e di tentazioni a ritornare indietro, cioè a vivere come prima una vita incentrata solo su di me. Ma è l’esempio venuto dai fratelli della fraternità che mi ha dato forza e la forza di continuare. Esempi forti di fedeltà a Gesù nonostante grandi prove di malattia di alcune sorelle e fratelli che sono andati avanti fino alla fine con fiducia nel Signore con una grande dignità e abbandono alla sua volontà. Esempi di vita, non solo parole ma il vivere il vangelo sulla propria persona, esempi di santità. Ancora, in questi 30 anni, mi sono reso conto che per l’umana fragilità, la nostra conversione va attuata ogni giorno, così come recita la nostra Regola. Come la conversione sia un cambiamento di mentalità, non pensare più come prima, vedere le cose con gli occhi di Gesù, entrare in intimità con Lui e lasciarsi condurre sulla via dell’amore verso il prossimo. Ma per attuare questo bisogna “conoscere” Cristo, nel senso più profondo del termine, cioè entrare in un rapporto d’amore attraverso la preghiera, e i sacramenti, in particolare nell’Eucaristia. E’ Lui che ci dà la forza e ci guida a compiere gesti d’amore, noi siamo solo strumenti nelle Sue mani. Vorrei ringraziare Annalisa e Vito per la loro trentennale testimonianza francescana, a volte silenziosa ma sempre presente nella gioia e nella malattia. Vito ha scritto di Annalisa di colei che sta portando la croce con dignità, forza e consapevolezza che i sentieri di Dio, che noi seguiamo, non sono i nostri sentieri ma, come indicato da San Francesco F.F. 692, è nella conoscenza di “Cristo povero e crocifisso” che noi viviamo.

Per la Fraternità - Annalisa Rossi, Vito Colletti e Paolo Riccucci 10

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Fraternità Regionale Piemonte e Valle d’Aosta

FAMIGLIA E’ FRATERNITA’SULLE ORME DI SAN FRANCESCO

€ 50 (adulti) € 40 (bambini da sei anni ai dodici) In caso di difficoltà economica, non abbiate timore a comunicarcelo.

Adesioni entro il 13/01/2019

26 e 27 gennaio 2019Due giorni di condivisione,

formazione, relax e crescita insieme

Quale posto ha il matrimonio nel piano

di Dio?

Per info:Giuseppe Giuliano (Torino) 349.6676859 [email protected] Gamberini (Biella e Verbania) 338.4694723 [email protected] Manescotto (Torino e Cuneo) 339.2818303 [email protected] Spadaro (Torino e Aosta) 334.6206304 [email protected] Perazzo (Novara e Vercelli) 340.7310817 [email protected] Prato (Asti e Alessandria) 328.5619107 [email protected]

DOVE?Casa di Spiritualità Maria Candida, Viale Cadorna 19, Armeno (NO) QUANDO? Dalle 14:30 di sabato alle 16:00 di domenica

Saremo accompagnati da Fra Luigi Dima Ofm e da Elisabetta Fissore avvocato del tribunale ecclesiastico.

Offerta (indicativa) per la partecipazione, comprensiva di cena del 26/01, pernottamento, colazione e pranzo del 27/01:

Un percorso per scoprire la bellezza della vita di coppia efamiliare alla luce di Amoris Laetitia. e del documento dellaConferenza Episcopale Regionale Piemonte Valle d’Aosta «IlSignore è vicino a chi ha il cuore ferito»

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29 NOVEMBRE 2018 - INCONTRO DEI FRATI

BUON COMPLEANNO A... : FRATERNITA’ DI CANALE

Per la nostra fraternità di Canale, Teresa e Laura sono due francescane secolari che hanno ricevuto, a suo tempo, il carisma di ministra. Desideriamo farle conoscere.

Teresa ha compiuto 97 anni ed ora ha scelto di vivere in casa di riposo perché, in quell’ambiente, riesce ancora a fare “qualcosa di buono”. Purtroppo non posso più dire “qualcosa di bello” perché ultimamente la vista di Teresa si è indebolita. Però, nei nostri ricordi, restano impressi molti pizzi all'uncinetto realizzati per le vendite benefiche, tantissimi abiti per travestimenti e recite adatti ad ogni età. Poi, non si contano i pranzi e le cene cucinati in colonie e campi scout insieme a tanti aiuti, di ogni genere, offerti a persone bisognose. In fraternità Teresa è stata una ministra molto attiva perché faceva in modo di partecipare sempre ad ogni iniziativa di formazione francescana sia a livello regionale, sia nazionale (Vedi foto). Su tutto, ci restano i suoi quaderni di appunti presi con quella sua bella calligrafia e sempre utili a chi li legge.

Laura, dopo aver lasciato il suo Felice a raggiungere il loro figlio defunto Giacomino, ha sentito il bisogno di riunire la sua amatissima famiglia per festeggiare l'ottantesimo compleanno. Ci è riuscita perché, quando si mette in testa qualcosa, Laura la spunta sempre: erano in 48! Dopo la morte di Giacomino (avvenuta a 24 anni in un incidente aereo), Laura si è applicata ad ogni sorta di iniziativa, dalla cura del Santuario di Mombirone, alla pulizia della biancheria degli altari parrocchiali; dall'assistenza ad una famiglia vicina di casa con tre bimbe orfane di mamma alla cura delle necessità della propria famiglia d'origine. Per ogni evenienza la casa di

Laura era sempre aperta, la tavola disponibile all'invito. Se c'era un anziano, in casa di riposo, da seguire e qualche abito da sistemare si prestava in qualsiasi momento. Soprattutto la fraternità di Canale ha ricevuto i benefici effetti delle sue cure in qualità di ministro cordiale ed affettuosa che sapeva tenere attivi contatti anche con il consiglio regionale, i padri assistenti e le fraternità vicine. Non devo dimenticare la grande gioia di Laura quando ci ha comunicato di aver ricevuto, due anni fa, la telefonata di Papa Francesco. A questa gioia abbiamo partecipato tutti immensamente.

Per la fraternità - La ministra

Il 29 novembre 1223 Papa Onorio III con la bolla Solet annuere, approva la regola

dell’Ordine di San Francesco.

Lo stesso giorno, dopo 795 anni, i suoi figli, i frati cappuccini, conventuali e minori, si sono riuniti tutti insieme

per pregare e ringraziare Dio per questo meraviglioso dono che ci ha fatto attraverso San Francesco. Grazie Signore per aver ispirato il povero di Assisi e di tenere unita la sua famiglia in pensieri ed opere.

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FRATELLI RITORNATI A CASA PER VIVERE DI CRISTO PER SEMPRE

VANGELO E’ VITA

Nadia Cena Gattiglio Chivasso 7 gennaio 1956 - Foglizzo 11 luglio 2018

Come fraternità chivassese,stretti intorno alla nostra sorella Lidia, vogliamo condividere di Nadia un ricordo personale:

Ho conosciuto Nadia almeno una decina di anni fa, un sabato pomeriggio di inizio ottobre: il campetto dell'oratorio era pieno di bambini. Stavo dando una mano ad apparecchiare per la merenda e lei arrivò, preceduta dal suo sorriso, con una bella crostata. Chiesi come mai, se aveva qualche nipotino che stava giocando nel cortile del convento, ma no, non c'era nessun nipotino lì..."E' la festa di S.Francesco" disse semplicemente. A quei tempi i miei figli erano tra i ragazzini scorrazzanti e io, che ancora non conoscevo neanche l'esistenza del terz'ordine, rimasi stupita e colpita da quel piccolo gesto di gratuità.

Nadia mi ha accolta tra le sue sorelle dell'ofs, così, semplicemente e concretamente come preparare un dolce. Lei era professa dal 2009 e faceva parte della fraternità di Chivasso,

come la sua mamma Lidia. Nonostante la lotta degli ultimi anni con i sintomi e soprattutto con gli effetti collaterali delle chemioterapie, Nadia cercava di esserci, ci teneva alla fraternità, a non mancare, se poteva, agli incontri. Mi ha sempre intenerita la premura con la quale aiutava mamma Lidia, ma non solo lei, a trovare le pagine giuste e mettere a posto i segnalibri del breviario, prima della preghiera dei vespri. La stessa cura che aveva messo ad aprile nell'organizzare e preparare l'ultimo Capitolo elettivo: Nadia desiderava fortemente che, nonostante la chiusura del convento dei Cappuccini, noi si riuscisse ad andare avanti. Per diversi anni aveva fatto parte del consiglio e svolto il servizio di segreteria e di nuovo i fratelli e le sorelle l'avevano confermata con il voto: anche se temeva di non farcela, aveva ancora una volta accettato.

Proprio appena dopo il Capitolo il cancro è tornato più forte di prima e ha avuto il sopravvento, portando Nadia a incontrare sorella morte in poco più di due mesi di Calvario. Lei aveva sempre lottato, senza mai disperare, senza mai mollare, ma ora, ora la sofferenza era grande e Nadia non si sentiva di vedere nessuno, solo la mamma, solo il suo Livio e i familiari più stretti. Il figlio da poco più di un anno le aveva installato whattsapp: da allora ci sentivamo tramite brevi messaggi e ora cercavo di farle sentire vicinanza, chiedevo notizie, ma in punta di piedi, per rispettare la sua volontà.

29/05/18, 08:51 AM - Nadia : < È dura, non ho dolore e di questo ringrazio il Signore, ma ho una stanchezza abissale e niente appetito ...Vedessi mio marito, mi tratta come il nostro bambino piccolo...>

Questo uno degli ultimi messaggi. Anche se una volta mi aveva scritto che "la malattia rende egoisti", Nadia è rimasta attenta, fino all'ultimo, agli altri, quasi era lei che li consolava e sempre ringraziava di tutto il Signore. Lui l'ha abbracciata l'11 luglio 2018.

Per la Fraternità di Chivasso - Chiara

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I PASSI E IL SILENZIO: FRATERNITA’ DI CHIVASSO

Venerdì 19 ottobre e sabato 20 la fraternità di Chivasso ha avuto due ospiti speciali: Monica Cardarelli e Francesco Gallo, che sono gli autori del libro “I passi e il silenzio - A piedi, sulle strade di Chiara d'Assisi”, ed. Porziuncola.

Il libretto, piccolo piccolo e assai leggero, proprio come si conviene ad una guida da portare nello zaino durante un pellegrinaggio a piedi, è tanto piccolo quanto prezioso: infatti, oltre ad indicare la via a chi voglia ripercorrere fisicamente il percorso che portò Chiara attraverso le strade di Assisi e dintorni, fino a S.Damiano, è una vera e propria introduzione alla conoscenza della nostra santa, narrata attraverso citazioni scelte dalle Fonti Francescane.

Monica e Francesco ci hanno raccontato come è nata l'idea, come è nato il sentiero e anche il segnavia: meno famoso certo della "concha" (conchiglia) gialla e meno essenziale della freccia gialla che guidano i pellegrini sulla via di Santiago, ma molto efficace, la piccola lampada ad olio che si trova dipinta lungo il percorso ha il compito di aiutare chi cammina, non solo a non sbagliare strada, ma anche a fare memoria di Chiara e delle sue sorelle, vergini in attesa dello Sposo.

La protagonista è subito emersa in tutta la sua grandezza: non quella donna medievale con aureola e velo da monaca, santa, ma un po' distante dalla nostra quotidianità, che vediamo nelle immagini di Giotto o di Simone Martini, non una giovane nobile dalla vita sicura e scontata, ma una giovanissima inquieta, ardente dal desiderio di seguire quel suo concittadino, quel Francesco che aveva lasciato tutte le sue ricchezze per seguire Gesù. Inquieta e perfino un po' ribelle, tanto da fare scelte che anche oggi definiremmo discutibili e decisamente ardite come scappare di casa in piena notte o pretendere di vivere senza nulla di proprio, chiedendo ostinatamente il "privilegio della povertà"... Chiara fu presto seguita da altre giovani e appunto per questo fu la prima donna a scrivere una Regola, una forma di vita per donne: fino a quel momento le monache avevano dovuto seguire quelle scritte per loro da uomini, monaci, papi, magari anche santi, ma uomini, quindi con una conoscenza limitata dell'animo e della sensibilità femminili. Di tutto ciò rimane ancora traccia non solo nei luoghi francescani e clariani più famosi, come la Porziuncola e S.Damiano, ma anche in quelli meno conosciuti come S. Paolo delle Abbadesse e S. Angelo in Panzo, luoghi attraverso i quali i pellegrini possono ricalcare le prime orme di Chiara e conoscere meglio il suo percorso umano.

Monica e Francesco ci hanno regalato un po' del loro tempo e noi della fraternità abbiamo colto l'occasione per condividere con molti altri che han voluto partecipare la gioia di sentire ancora una volta i racconti di Chiara d'Assisi nella sala dell'ex Convento dei Cappuccini. Visto poi che gli autori son venuti "su al nord" rispettivamente da Roma e da Città di Castello, abbiamo pensato di "sfruttare" la loro presenza, organizzando una seconda presentazione il sabato sera, di fronte ad un pubblico meravigliosamente eterogeneo, in un luogo decisamente più laico dei "Cappuccini", precisamente in un luogo di lavoro, la cascina Rapella, in frazione Mandria di Chivasso, sede della cooperativa sociale Arcobaleno-Soeko. Piccola difficoltà

logistica è stata la disponibilità piuttosto limitata del numero di copie del libro, ora esaurito: tutte vendute la prima sera! Adesso speriamo in una ristampa e, soprattutto, di poter sperimentare presto questo Cammino.

Per la fraternità - Chiara

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DALLA REDAZIONE: Auguri!!

LIBRO: Padre nostro che sei in galera

Cari fratelli,

volevo condividere con voi una mia meraviglia.

Sono formatore, insieme ad altri due fratelli, di

sei novizi donati da Cristo; siamo incaricati di portarli

ad un discernimento che li faccia crescere verso Dio. Pur non sentendomi preparato per

questo compito, sento di riuscire a trasmettere il mio essere francescano più che con

parole sapienti (di cui sono sprovvisto se non copiandole da persone più dotte di

me), con degli esempi di vita quotidiana, dei ricordi e dei sentimenti provati che testimoniano

mille volte meglio che la regola è viva nel quotidiano e che noi siamo francescani

che vivono nel secolo.

Volevo quindi invitarvi, a nome della Redazione a rendere più ricca la

Regola dandole vita nutrendola con le vostre esperienze: ad ogni numero

proporremo un articolo della Regola e vi chiederemo di arricchire i fratelli con le

esperienze che avete vissuto e che trasformano in pratica l’articolo,

sia con esperienze personali, che di fraternità, sia con passi del

Vangelo che delle fonti, sia con santi canonizzati da madre Chiesa, sia da santi

sconosciuti ma che vivono quotidianamente il messaggio evangelico.

Per questo, vi chiediamo di iniziare dall’articolo 1 della nostra Regola:

1. Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella

Chiesa, quella Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio,

laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla

sequela di Cristo, sulle orme di S. Francesco d'Assisi. In

modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, essi

intendono rendere presente il carisma del comune

Serafico Padre nella vita e nella missione della

Chiesa.

Al Signore la gloria di ciò che direte.

L’indirizzo mail è [email protected] Se avete qualche difficoltà “tecnologica” ci rendiamo disponibili per elaborare l’articolo con Voi anche solo telefonicamente. Potete contattarci ai seguenti numeri: Lisa 333 7423197 - Roberto 338 1482043 Per leggere on-line il giornalino: www.ofspiemonte.it Pace e Bene e tanti Auguri di vero cuore!

Per la Redazione - Rajesh

I carcerati della Casa di reclusione “San Michele” di

Alessandria commentano la preghiera di Gesù nel

volume di frate Beppe Giunti

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IL NOSTRO FUTURO: GLI ARALDINI DELLA FRATERNITA’ DI COSSATO

E’ arrivato di nuovo il momento di incontrarci

con i nostri araldini…

Il tema di questo incontro è: Missione

creAzione diamo una mano alla Madre Terra!

Ci siamo seduti attorno a Fra Maurizio che,

dopo aver letto il Vangelo Mt (6, 25-34), ha

spiegato ai ragazzi che tutto ci è donato da

Dio e quindi noi dobbiamo salvaguardare

tutto il creato, non solo per noi, ma anche

per le generazioni future.

La condivisione sull’argomento è stata molto

vivace e gli interventi non sono stati mai

banali.

Dopo li abbiamo coinvolti nella realizzazione

di un cartellone con al centro la terra, intorno

al quale ognuno doveva disegnare o scrivere il nome di ciò che vuole salvare sulla terra, alcuni disegni

erano davvero originali e divertenti.

L’incontro è proseguito con la risoluzione di un cruciverba fra

due squadre, alla fine sul cartellone si è evidenziata la

soluzione che era la parola: VITA ETERNA.

Le due squadre hanno poi realizzato 2 cartelloni su cui

distinguere ciò che è già presente in natura e ciò che è stato

creato dall’uomo, utilizzando immagini ritagliate da giornali e

riviste Questa attività è stata molto movimentata dalle

discussioni tra di loro per selezionare ciò che doveva essere

messo nei due gruppi.

Alla fine abbiamo realizzato il gioco del nodo umano, formato

dalle mani dei bambini incrociate a caso, che si riesce a

sciogliere solo con la collaborazione di tutti, così come

dobbiamo comportarci per salvare la terra.

Poi prima di andare a messa per incontrare Gesù, una bella merenda tutti insieme…

Per la fraternità di Cossato

Adriana, Antonietta

e fra Maurizio

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