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Anno III Numero 441 Lunedì 30 Giugno 2014, S.S. Primi martiri AVVISO Ordine 1. Antiossidanti e diete Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Un sensore sottopelle registra aritmie per prevenire l’ictus Domanda e Risposta 3. Le carote viola fanno abbronzare? Prevenzione e Salute 4. Le «dritte» per dormire quando fa caldo Dermatologia e Salute 5. “Poressia", pori dilatati sul viso: la nuova ossessione delle donne 6. La cellulite, eterna nemica delle donne, ecco le 10 cause che la scatenano ORDINE: ANTIOSSIDANTI E DIETE Nutrizione, diete, alimenti e attività fisica. Quello che serve sapere per una buona salute. Due eventi organizzati dall’Ordine su tematiche attuali. Ruolo e importanza degli antiossidanti alimentari nella salute dell’uomo, Ruolo dei radicali liberi: sono dannosi e perché? Obesità, cos'è e come si affronta. Quando si è obesi o in sovrappeso. Diete per dimagrire, diete dimagranti, le diete efficaci, le diete veloci, peso forma, consigli e trucchi per dimagrire. Sfatiamo molti miti alimentari e quelli legati alle diete veloci. Grande spazio alla dieta mediterranea. Di tutto ciò si parlerà nei due eventi organizzati dall’Ordine presso la nostra sede. Mercoledì 2 Luglio Ore 21.00 “Antiossidanti: dalla Natura alla Farmacia, ovvero che Bio ci aiutiProf. Orazio Taglialatela Scafati Lunedì 7 Luglio Ore 21.00 I Falsi Miti Alimentari! Dr Franco De Chiara LE CAROTE VIOLA FANNO ABBRONZARE? No. Le carote viola sono prive di beta-carotene, la sostanza che invece dà il colore a quelle arancioni e favorisce l’abbronzatura. Le carote arancioni sono in realtà frutto di una selezione operata dagli agricoltori olandesi nei secoli XVI e XVII, in onore della dinastia regnante: gli Orange. Le varietà originarie, provenienti dall’Afghanistan, erano per lo più viola, ma ne esistevano anche di gialle, rosse o nere. (Figura: Non tutte le carote fanno abbronzare). Sopravvissute: Le semenze afgane non sono quasi più usate, ma non si sono estinte: alcuni agricoltori europei continuano infatti a coltivarle anche perché sono ricche di sostanze antiossidanti. In Italia, esistono coltivazioni di carote viola in Puglia, nei pressi di Polignano a Mare e di Tiggiano. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi…….. Fattella cu chi è meglio ‘e te e fance ‘e spese. (Frequenta gente per bene e rimettici le spese)

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Anno III – Numero 441 Lunedì 30 Giugno 2014, S.S. Primi martiri

AVVISO Ordine

1. Antiossidanti e diete

Notizie in Rilievo Scienza e Salute

2. Un sensore sottopelle

registra aritmie per

prevenire l’ictus

Domanda e Risposta

3. Le carote viola fanno

abbronzare?

Prevenzione e Salute

4. Le «dritte» per dormire

quando fa caldo

Dermatologia e Salute

5. “Poressia", pori dilatati

sul viso:

la nuova ossessione

delle donne

6. La cellulite, eterna

nemica delle donne,

ecco le 10 cause che la

scatenano

ORDINE: ANTIOSSIDANTI E DIETE

Nutrizione, diete, alimenti e attività fisica. Quello che serve sapere per una buona salute. Due eventi organizzati dall’Ordine su tematiche attuali.

Ruolo e importanza degli antiossidanti alimentari nella salute dell’uomo, Ruolo dei radicali liberi: sono dannosi e perché? Obesità, cos'è e come si affronta. Quando si è obesi o in sovrappeso. Diete per dimagrire, diete dimagranti, le diete efficaci, le diete veloci, peso forma, consigli e trucchi per dimagrire. Sfatiamo molti miti alimentari e quelli legati alle diete veloci. Grande spazio alla dieta mediterranea. Di tutto ciò si parlerà nei due eventi organizzati dall’Ordine presso la nostra sede.

Mercoledì 2 Luglio Ore 21.00

“Antiossidanti: dalla Natura alla Farmacia, ovvero che Bio ci aiuti”

Prof. Orazio Taglialatela Scafati

Lunedì 7 Luglio Ore 21.00

I Falsi Miti Alimentari! Dr Franco De Chiara

LE CAROTE VIOLA FANNO ABBRONZARE?

No. Le carote viola sono prive di beta-carotene, la sostanza che invece dà il colore a quelle arancioni e favorisce l’abbronzatura.

Le carote arancioni sono in realtà frutto di una selezione operata dagli agricoltori olandesi nei secoli XVI e XVII, in onore della dinastia regnante: gli Orange. Le varietà originarie, provenienti dall’Afghanistan, erano per lo più viola, ma ne esistevano anche di gialle, rosse o nere. (Figura: Non tutte le carote fanno abbronzare).

Sopravvissute: Le semenze afgane non sono quasi più usate, ma non si sono estinte: alcuni agricoltori europei continuano infatti a coltivarle anche perché sono ricche di sostanze antiossidanti. In Italia, esistono coltivazioni di carote viola in Puglia, nei pressi di Polignano a Mare e di Tiggiano. (Focus)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi…….. Fattella cu chi è meglio ‘e te e fance ‘e spese.

(Frequenta gente per bene e rimettici le spese)

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 441

DERMATOLOGIA E SALUTE

“PORESSIA", PORI DILATATI SUL VISO: LA NUOVA OSSESSIONE DELLE DONNE

I pori dilatati (in totale 5 milioni sul corpo e 20.000 solo sul viso) sono un nuovo cruccio estetico che supera la preoccupazione per le rughe per il 50% delle donne.

Per un giovane su cinque, inoltre, l'angoscia diventa tale da influenzare il primo incontro amoroso mentre una ragazza su dieci pensa al problema 7 volte alla settimana tanto che la sintomatologia è stata battezzata dai dermatologi “poressia”. Lo attesta un'indagine condotta su un campione di oltre 2.428 donne americane dai 18 anni in su effettuata per il colosso beauty l'Oréal.

Risultati: Il 38% del campione pensa che i pori del viso siano troppo grandi, il 47% vorrebbe ridurli ma non trova nulla che funzioni il 19% usa filtri per stampare le foto e mitigare il difetto, il 13% delle più giovani rinuncia a fare il selfie.

E anche da noi l' “ossessione” per i pori sta dilagando. «La poressia inizia da giovani e colpisce il 21% delle ragazze tra i 15 e i 20 anni - il 13% pensa continuamente tanto che interferisce sul proprio stato d'animo». (Salute, Il mattino)

LA CELLULITE, ETERNA NEMICA DELLE DONNE, ECCO LE 10 CAUSE CHE LA SCATENANO

La temuta cellulite non è andata via e la prova costume è ormai troppo vicina.

Per eliminare il fastidioso effetto "buccia d'arancia" bastano poche semplici regole. 1. Bisogna fare attenzione alle diete, non sempre sono positive, spesso fanno perdere tonicità ed

elasticità alla pelle favorendo gli insestetismi. 2. Cuscinetti di troppo anche se si è fumatrici 3. Se si fa un uso eccessivo di antidolorifici che

creano ritenzione idrica. 4. Mai accavallare le gambe o indossare

pantaloni troppo stretti, perché in questo caso si limita la circolazione e si favorisce l'insorgere della cellulite.

5. Allergie e Stress anche possono provocare la buccia d'arancia come un'eccessiva esposizione ai raggi solari che indebolendo le cellule connettive rendono l'inestetismo ancora più visibile.

6. Correre e camminare per eliminare la cellulite non è poi così corretto, fa bene per stare in forma ma non per i cuscinetti.

7. Per avere gambe perfette e combattere l’inestetismo infatti, sono necessari anche degli esercizi di tonificazione.

8. Va sfatato, infine, un altro mito: la liposuzione non elimina la cellulite. Spesso la redistribuzione del grasso viene fatta in modo irregolare e rende i fastidiosi "buchi" ancora più evidenti. (Salute, Il Mattino)

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PREVENZIONE E SALUTE

LE «DRITTE» PER DORMIRE QUANDO FA CALDO

Quando la canicola diventa così opprimente da non farci chiudere occhio, la soluzione più ovvia è accendere il condizionatore.

E prepararsi alla botta in bolletta che arriverà alla fine del mese, perché anche il più piccolo di questi dispositivi consuma uno sproposito di elettricità. Ma il modo per stare al fresco senza finire in rosso né danneggiare l’ambiente esiste: basta mettere in pratica i consigli dei nostri nonni che, non a caso, sono riusciti a fare a meno dei condizionatori per tutta una vita. Ecco dunque una lista di 24 suggerimenti fai-da-te per dormire senza patire l’afa.

1) Scegliete lenzuola di colore chiaro e in cotone leggero (meglio se egiziano) e riservate raso, seta e poliestere per le notti più fredde, così da garantirvi la necessaria traspirazione e la giusta ventilazione.

2) Mettete le lenzuola nel frigorifero o nel congelatore per pochi min. prima di andare a letto, tenendo però presente che se l’aroma “pizza surgelata” non è il vostro preferito, meglio chiudere le lenzuola in un sacchetto prima del passaggio in freezer.

3) Riprendete la borsa dell’acqua calda che avevate messo via per l’inverno e mettetela nel congelatore per qualche ore prima di portarvela a letto, per un refrigerante impacco ghiacciato.

4) Rivalutate i ventilatori, posizionando quelli portatili rivolti verso la finestra, così che spingano l’aria calda fuori dalla stanza, e cambiando le impostazioni di quelli a soffitto, in modo che le pale girino in senso antiorario.

5) Copiate dagli egizi non solo per la scelta dei tessuti da letto, ma anche per come sfruttarli al meglio: immergete un lenzuolo in acqua fredda e usatelo come coperta (attenzione ad appoggiarlo su un asciugamano asciutto per evitare di inzuppare il materasso).

6) Mai come in questo caso “meno è meglio”, ovvero dormite leggeri, con una magliettina di cotone e dei pantaloncini morbidi, mentre il “nude look” incontra pareri contrastanti: c’è chi dice che sia l’ideale e chi invece sostiene che faccia sudare ancora di più.

7) Posizionate il ventilatore di fronte alla finestra, così che l’aria esterna si combini con la ventola, creando una sorta di brezza a croce.

8) Se volete un trucco “vecchia scuola” per un condizionatore fai-da-te, riempite di ghiaccio una pentola o una ciotola poco profonda e piazzatela di fronte al ventilatore, per creare una refrigerante nebbiolina.

9) Applicate impacchi di ghiaccio su polsi, collo, gomiti, inguine, caviglie e retro delle ginocchia per un raffreddamento istantaneo.

10) Magari la sua efficacia non sarà comprovata al cento per cento, ma il “chillow” (la versione refrigerata del cuscino grazie a un pad hi-tech dove circola acqua) sembra idea geniale.

11) Non piacerà agli innamorati, ma meglio soli che (caldamente) accompagnati, perché dormire abbracciati a qualcuno non fa che aumentare la temperatura del corpo, lasciandoci appiccicaticci e sudati.

12) Fate come Tarzan e dormite in un’amaca che, essendo sospesa da terra, garantisce un miglior flusso d’aria

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PREVENZIONE E SALUTE

(Salute, Corriere)

13) Fate una bella doccia fredda prima di coricarvi, per abbassare la temperatura del corpo e lavar via il sudore.

14) Ricordate che basta un lenzuolo bagnato attaccato alla finestra aperta per raffreddare all’istante tutta la stanza, abbassando la temperatura interna.

15) Fate il pieno d’acqua prima di andare a letto (ne basta un bicchiere), in modo da scongiurare la disidratazione notturna causata dall’eccessiva sudorazione e dal continuo rigirarsi fra le lenzuola.

16) Dato che l’aria calda sale verso l’alto, abbassate il letto, mettendo il materasso sul pavimento se vivete in un appartamento su un unico piano o dormendo a pian terreno se la vostra casa ha più piani.

17) Le lampadine (anche quelle eco-friendly) scaldano parecchio, quindi meglio spegnerle e sfruttare la luce naturale, a maggior ragione poi visto che in estate fa buio più tardi.

18) Evitate di cucinare al forno, così da non riscaldare l’intera casa (se proprio dovete farlo, usate il grill) e scegliete piatti a temperatura ambiente o freddi e fate pasti leggeri, che sono più facili da digerire.

19) I piedi gelati fanno subito sentire freddo (pensate all’inverno), quindi immergerli nell’acqua ghiacciata prima di andare a dormire regala un istantaneo refrigerio, ma per un effetto ancora più cool, tenete un secchio d’acqua gelata vicino al letto e immergetevi i piedi non appena cominciate a sentire caldo.

20) Come per le lampadine, anche i dispositivi elettronici emettono calore, quindi staccateli dalle prese di corrente quando non sono in uso e otterrete un duplice beneficio: la stanza sarà meno calda e voi risparmierete sulla bolletta.

21) Se avete uno spazio esterno sicuro, come un tetto, un cortile o un giardino, potete migliorare le vostre abilità di campeggiatori piantando una tenda e dormendo all’aperto.

22) Dormire da soli ha un altro vantaggio, ovvero un sacco di spazio in più nel letto che vi consente di assumere la classica posizione “spread eagle” (ovvero braccia e gambe aperte), così l’aria può circolare meglio attorno al corpo.

23) Meglio minimalisti che viziati: tradotto, dite addio ai vostri materassi ultra confortevoli e optate piuttosto per un giaciglio più rustico in paglia o bambù, che è senz’altro meno comodo, ma molto più indicato per la stagione estiva, perché non trattiene il calore (nella foto, un cuscino di bambù).

24) Grano saraceno e riso non si mangiano e basta, ma sono ottimi alleati per le serate più calde perché assorbono sudore e umidità e trattengono il fresco: fate dunque incetta di cuscini di grano saraceno e riempite un calzino con del riso, chiudendolo poi con un nodo e mettendolo un’ora nel freezer, così da garantirvi 30 minuti di piacevole frescura, ovvero quanto basta per addormentarsi.

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SCIENZA E SALUTE

UN SENSORE SOTTOPELLE REGISTRA ARITMIE PER PREVENIRE L’ICTUS

L’apparecchio registra l’attività cardiaca e una spia rossa segnala aritmie potenzialmente pericolose e trasmette via telefono l’elettrocardiogramma al medico.

Un sensore sottopelle registra aritmie silenziose e aiuta a prevenire molti casi di ictus. Ricercatori dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, insieme a colleghi del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico della Capitale e a 55 centri in Europa, Canada e Usa, hanno ideato un modo di prevenire molti casi di ictus o soprattutto le loro recidive. Si tratta di un «sensore» che, messo sotto la cute, registra aritmie «invisibili» ai metodi diagnostici tradizionali e asintomatiche, quindi più subdole perché non riconosciute. Non pochi casi di ictus - apparentemente senza una causa - sono collegabili a queste aritmie, dette «parossistiche» perché si risolvono spontaneamente e sono senza sintomi. Grazie all’apparecchio, registrando questo tipo di vizio del battito in tempo reale quando si verifica, il medico può procedere tempestivamente a una terapia preventiva anti-ictus e scongiurare il peggio.

L’allarme con una spia rossa: Pubblicato sul New England Journal of Medicine, lo studio

rappresenta la più grossa sperimentazione clinica a livello globale su questo fronte. Il protagonista di questo successo della ricerca multicentrica è un sistema diagnostico già in uso in tutto il mondo per altre tipologie di pazienti: si tratta di un microdispositivo, più piccolo di una «pennetta» Usb, per la registrazione continua dell’attività cardiaca, impiantato sottocute in anestesia locale. Il minuscolo sistema di monitoraggio può essere «interrogato» direttamente dal paziente, attraverso un telecomando dotato di una spia rossa. L’accensione della spia segnala che è in corso un’aritmia cardiaca. Il soggetto può così recarsi tempestivamente presso un centro ospedaliero per ulteriori accertamenti. L’apparecchio è in grado anche di trasmettere l’elettrocardiogramma del paziente per via telefonica allo specialista.

Ictus: terza causa di morte: In Italia si verifica un ictus ogni 3 minuti. Questa patologia rappresenta

la terza causa di morte e la più frequente causa di disabilità permanente negli adulti, perché solo il 25% dei pazienti sopravvissuti guarisce completamente e oltre il 50% resta colpito da un deficit che lo rende non più autosufficiente. Le principali cause dell’ictus sono l’ipertensione arteriosa, le cardiopatie, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta e la stenosi delle carotidi, cioè delle arterie più importanti che portano il sangue al cervello. A complicare le cose c’è il fatto che non di rado l’ictus arriva senza campanelli d’allarme, cogliendo alla sprovvista medico e paziente e rendendo più difficili le cure tempestive. Si parla, in questi casi, di ictus «criptogenetico» o senza causa apparente. Ne fanno esperienza tra i 40 e gli 80 mila italiani ogni anno, ovvero il 20-40% delle quasi 200 mila persone colpite annualmente da questa patologia nel nostro Paese. In realtà dietro questi ictus criptici c’è una causa, spesso subdola perché senza sintomi: la fibrillazione atriale. Studi hanno dimostrato che questa aumenta da 4 a 5 volte il rischio di ictus ischemico e ciò vale sia per la fibrillazione atriale parossisitica (cioè che si risolve spontaneamente), sia per la persistente (che si interrompe a seguito di un trattamento di cardioversione) o la permanente (che non può più essere interrotta). (Adn-Kronos Salute)