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Orchestra: saperi all’opera
Capitale umano e condivisione delle conoscenze
Forum PA Forum PA –– 9 maggio 20069 maggio 2006
Una rete di amministrazioni in reteUna rete di amministrazioni in rete
Avv. Franca GizziAvv. Franca Gizzi
COMUNE DI ROMA
AnniAnni
FAD1°
FAD
2°
FAD
3°
20012001 20022002--20032003 20042004--20052005
Il portale
Learning Center
Progetto OrchestraProgetto Orchestra
Itaca
ECDL
LE TRE GENERAZIONI DELLA FORMAZIONE A DISTANZA AL COMUNE DI ROMA
Organizzazionicome entità cheprocessano conoscenze esplicitee tacite
Apprendimento
Organizzativo
Key words
Superamento dellaseparazionetra conoscenzae azione
Enfasi sui processi
di interiorizzazione
delle competenze
Pensiero strategicocome occasione diapprendimento
Apprendimento comeprocesso adattivoe morfonogenetico Responsabilità
formative ai
leaders
Enfasi sui
modelli
mentali
Pratiche di
autoanalisi/
autodiagnosi
dei gruppi
20 giugno 2003
I PRINCIPI CHIAVE DELL’APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO
ADULTO
ESPERIENZA SOCIALE E
PROFESSIONALE
APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
CAMBIAMENTO E QUALITA’ DEL SERVIZIO
CONTINUITA’ E INNOVAZIONEDELLE COMPETENZE
APPRENDIMENTO TRASFERITO
NELL’ORGANIZZAZIONE
PROGETTO ORCHESTRA: LA STARTEGIA E-LEARNING DEL COMUNE DI ROMA
GLI ATTORI DEL PROGETTO
Comitato guida
(DOS+RTI)
LaDirigenzacapitolina
ComitatoTecnicoScientifico
Esperti e osservatori esterni
I TUTOR
GLI EDITOR
Formazione di 324 persone allo sviluppo di conoscenzee capacità relative a competenze di base e trasversali
Formazione di circa 100 persone al ruolo di Tutor on line di comunita' virtuali
Produzione di 27 Learning Object riutilizzabili e fruibilitramite un ambiente web dedicato
I NUMERI DEL PROGETTO
DI BASE TRASVERSALI GESTIONE R.U.
LE 27 COMPETENZE
QUESTO APPROCCIO RICHIEDE
� ELEVATA PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI PARTECIPANTI
� FORTE CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI E DISPONIBILITÀAD IMPEGNARSI SUI TEMI OGGETTO DEGLI INTERVENTI
QUESTO APPROCCIO CONSENTE
�SVILUPPO DI COMPETENZE NECESSARIE ALL’ESERCIZIO DEI RUOLISPERIMENTANDOLE IN SITUAZIONI DI LABORATORIO PROTETTE
� SUPPORTO ALL’INNOVAZIONE E ALLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO
LE IMPLICAZIONI DEL PROGETTO
Valorizzare il ruolo attivo dei partecipanti
Sperimentazione dell’apprendimento
cooperativo
Diffondere la capacità di autoproduzione di
contenuti per la costruzione di percorsi di
apprendimento
Sperimentare un modello di formazione
integrata da replicare in altri interventi
PRINCIPALI RISULTATI ATTESI
Creare una comunità di “Editor di L.O.” in grado di gestire il processo di produzione di materiale corsuale partendo dallecompetenze dei professionali
Creare una comunità di “Tutor on line di comunita' virtuali di apprendimento”
Elaborare un modello valutativo dellaformazione
LE FASI DEL PROGETTO ORCHESTRA
1° FASE – 2003-2004
•Piano operativo del progetto
•Bando di reperimento-autocandidatura degli editor
•Selezione e formazione propedeutica dei tutor (6 edizioni)
•Selezione degli editor
•Progettazione e realizzazione dell’ambiente di apprendimento
•Piano di comunicazione e promozione del progetto
LE FASI DEL PROGETTO ORCHESTRA
2° FASE – 2005-2006
• 1° sessione pilota: dal 14/3 al 10/5 - 2005 ( 3 laboratori)
• 2° sessione: avviata il 14/5 al 14/7 - 2005 (8 laboratori)
• 3° sessione: dal 12/9 al 3/11 – 2005 ( 8 laboratori)
• 4° sessione: dal 24/10 al 15/12 - 2005( 8 laboratori)
• Valutazione e promozione dei risultati (aprile 2006)
FORMAZIONE PROPEDUTICA
Convocati n. 90
Formati n. 67
VERIFICA COMPETENZE INFORMATICHE
Testati n. 99
Ammessi n. 90
REPERIMENTO TRA LE STRUTTURE
LA SELEZIONE E LA FORMAZIONE DEI TUTOR
Accertamento del possesso delle competenze ICT medio-alte
21
3
FORMAZIONE ON THE JOB
Formati n. 66
Individuati n. 117 dipendenti corrispondenti al profilo d’ingresso
COLLOQUIO
MOTIVAZIONALE
Convocati n. 749
Colloqui effettuati n. 735
VERIFICA COMPETENZE INFORMATICHE
Testati n. 1142
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
n. 1.469
LA SELEZIONE DEGLI EDITOR - 1
Accertamento del possesso
delle competenze ICT di base
21
3
Verifica rispondenza al
profilo di competenza
Bando di reperimento
Requisiti minimi per l’accesso
Elementi utili per tracciare il profilo del candidato
21
3COMPILAZIONEQUESTIONARIOCONOSCITIVO COLLOQUIO
INDIVIDUALE CON LO
PSICOLOGO
GRADUATORIA
FINALE
AREE
COMUNICATIVA E LINGUISTICA
PROPENSIONE ALL’INNOVAZIONE
FLESSIBILITA’ LAVORATIVA
DISPONIBILITA’ A CONDIVIDERE CONOSCENZE ED ESPERIENZE
PROBLEM SOLVING
LEADERSHIP
PROPENSIONE AL LAVORO DI GRUPPO
PROPENSIONE AL LAVORO INDIVIDUALE
DEFINISCE LE PRIORITA’ DI ACCESSO AL PROGETTO
E’ UTILE PER LA FORMULAZIONE E LA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI LABORATORIO
LA GRADUATORIA E’ VALIDA PER LA FUTURA REPLICAZIONE DEL PROGETTO
INSIEME ALLE INFORMAZIONI CONTENUTE CON NELLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ( PROFILO PROFESSIONALE ED ESPERIENZIALE), IL QUESTIONARIO FORNISCE ALLE PSICOLOGHE , LA BASE PER IL COLLOQUIO INDIVIDUALE
LA SELEZIONE DEGLI EDITOR - 2
PRIMA
DOPO
GRADUATORIA
FINALE
LEADERSHIP
PROPENSIONE AL LAVORO DI GRUPPO
PROPENSIONE AL LAVORO INDIVIDUALE
Laboratorio 2
Laboratorio 3
Laboratorio 4
Laboratorio 5
Laboratorio 1
Laboratorio 27 Laboratorio 6
LA COMPOSIZIONE DI GRUPPI – I LABORATORI EFFICACI
1 DOCENTE
1 TRAINER
OSSERVATORI3 TUTOR
GLI ATTORI DEI LABORATORI/COMMUNITY
TEAM 1 TEAM 2
1 ESPERTO 3 TUTOR
1 DOCENTE 1 TRAINER
OSSERVATORI
AMMINISTRATORE STAFF DI PROGETTO
I COMPONENTI DELLA COMMUNITY ORCHESTRA - 4
Editor
E’ la figura chiave, l’anima della community.Elabora insieme agli altri il materiale messo a disposizione, inserisce documenti e notizie, definisce e sviluppa la proposta formativa attraverso la rete.
Si confronta costantemente con tutti i partecipanti al laboratorio e con i docenti, i tutor, i trainer e gli esperti per condividere gli obiettivi, realizzare al meglio le proprie suggestioni ed idee, definire la migliore veste grafica e tecnologica del prodotto
. Tutor
Ha il compito di animare il gruppo tematico a cui è stato assegnato, di monitorare l’andamento dei gruppi di lavoro, di svolgere anche un’azione di sostegno, segnalando problemi o malfunzionamenti ai trainer.
Opera in stretto contatto con il trainer, il docente e l’esperto/i, con i quali concorda l’andamento dei lavori sulla scorta delle indicazioni e dei risultati emersi dalle azioni intraprese.
Ha inoltre il compito di gestire gli strumenti tecnici a disposizione dei gruppi tematici.
LE ATTIVITÀ DEL TUTOR
- dare ai gruppi di apprendimento supporto tecnico nell’utilizzo delle piattaforma per la formazione on line;
- animare le “learning community” in rete, presidiandone le dinamiche psico-sociali;
- monitorare i processi di apprendimento.
LE ATTIVITÀ DELL’EDITOR
- lavorare con un gruppo di colleghi nella attività di analisi di un contenuto tematico e nella selezione di materiale utile per approfondire tale contenuto;
- produrre, su tale contenuto, una proposta formativa da “pubblicare” sulla piattaforma;
- agire come referente verso gli altri dipendenti dell’amministrazione per la diffusione della proposta formativa.
LE ATTIVITA’ DI RUOLO
IL CICLO DI VITA DEL LABORATORIO
2° PLENARIA
GENERALE
ELABORATO
FINALE
1° PLENARIA
GENERALE
TEAM IN
PRESENZA
TEAM IN
PRESENZA
ALLIENAMENTO
COMPETENZE E
SOCIALIZZAZIONE IN
RETE
TEAM IN
PRESENZA
TEAM IN
PRESENZA
attività
obiettiviSocializzazione, identità del gruppo, confidenza con gli strumenti di collaborazione e condividere il patto formativo.
Registrazione, socializzazione con gli altri editor,lettura della mappa concettuale e del materiale didattico.
Ambiente di apprendimento, chat, Blog, scaffale, forum tematici, mappa, profili e contatti, scheda laboratorio, mappa, i percorsi consigliati, il materiale di studio da scaricare e leggere; indicazioni bibliografiche e sitografiche.
1° e 2° settimana
Strumenti e risorse
3°, 4° e 5° settimana
attività
Ripresa e conferma del patto formativo; condivisione degli obiettivi; suddivisione in sottogruppi ( 2 team); individuazione dei risultati attesi; condivisione e distribuzione dei compiti; sviluppo del ‘prodotto’; step intermedi.obiettivi
Risorse e strumenti
Collaborazione in rete, 1° plenaria, incontro con il docente; incontri in presenza dei due team di lavoro; incontro con l’esperto.
Utilizzo degli strumenti di collaborazione.
6°, 7° e ½ settimana
attività
Rinegoziazione degli output del ‘prodotto’; ulteriore sviluppo del prodotto e messa a punto; rilascio del prodotto; verifica e valutazione finale.obiettivi
Risorse e strumenti
Incontri in presenza dei team; apprendimento collaborativo in rete; plenaria finale del laboratorio.
Utilizzo degli strumenti di collaborazione e costrzuione della proposta formativa ( siti web) word;power point; excel;cmap; html; ecc.
Le sedi individuate
sul proprio posto di lavoro;
nel punto Fad attrezzato ( Learning Center);
in una Biblioteca del circuito capitolino ( learning Point)
I LUOGHI DELL’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
ma anche…………..
da casa
da un internet cafè
In aula
Per le plenarie e il confronto dei team e fra team
�Glossario
�Deve contenere i termini più significativi e ricorrenti della tematica
affrontata nel laboratorio. Le singole voci devono utilizzare un linguaggio
comprensibile tenendo presente la finalità didattica
�Mappa
�E’ la rielaborazione di quella proposta dal docente e rappresenta la
contestualizzazione avvenuta durante i lavori ed il percorso seguito dal
laboratorio. La mappa deve essere corredata da un pagina di
introduzione/guida all’uso che spieghi il senso e la modalità d’uso ai
potenziali nuovi utenti
�Contenuti
�Ogni nodo della mappa deve sviluppare un argomento e può contenere più
oggetti. I nodi devono costituire lo scheletro semantico del tematica
individuando le “ parole calde” linkabili al glossario e a collegamenti
ipertestuali interni/esterni.Deve contenere un Indice degli oggetti e una
sezione Fonti
LA PROPOSTA FORMATIVA
L’economia digitale
La multicanalità nella erogazione dei servizi
Il contributo delle nuove tecnologie alla globalizzazionedei mercati
Lo sviluppo della domanda
Cosa è l’e-government
Evoluzione e confrontocon altri paesi
Le funzionalità delle nuove tecnologie
Le politiche nazionali ed europee per lo sviluppo dell’e-gov
Il piano di e-govnazionale
Lo sviluppo deiLivelli di transattività
Esperienze consolidate e Progetti in corso
Le politiche di servizio conseguenti all’uso delle nuove tecnologie
Gli ambiti di applicazione
La semplificazione dell’accesso
LABORATORIO E - GOVERNMENT
Lo sviluppo della integrazione tra Amministrazioni pubbliche
Digital divide e integrazione multicanale
IL PORTALE ORCHESTRA
14 marzo 2005 … l’avventura ha inizio!
ASSEGNATO IL LABORATORIO
… E PRESA VISIONE DELLA MAPPA …
… E DELLO SCAFFALE DOCUMENTI …
… A DIBATTERE NEI FORUM
… TUTTI IN CHAT… TUTTI IN CHAT
• “L’investimento nella conoscenza
• è quello che paga il più alto tasso d’interesse”
• Benjamin Franklin
• Il KM è l’insieme degli strumenti e delle metodologie gestionali che
facilitano un’efficiente creazione e scambio di conoscenza a tutti i
livelli dell’organizzazione con il fine di creare valore
• per l’impresa
21 giugno 2003
IL CONCETTO DI KNOWLEDGE MANAGEMENT
• La Conoscenza o Knowledge è:
� L’utilizzo efficiente dei dati e delle informazioni insieme alle potenziali capacità e competenze, idee, intuizioni, esperienze, commenti e motivazioni delle persone;
� Il processo di comprensione dei dati e delle informazioni ed il processo di trasformazione della conoscenza tacita in conoscenza esplicita riutilizzabile;
� La consapevolezza, la coscienza acquisita nel tempo e nello spazio che deriva da un processo continuo di apprendimento basato sull’acquisizione di nozioni sul piano logico e dell’esperienza
• L’apprendimento o e.learningè:
� L’acquisizione di conoscenza e di comprensione attraverso l’esperienza e lo studi;
� L’atto, il processo o l’esperienza di acquisizione di conoscenza e competenze;
� L’acquisizione di conoscenze e/o esperienze pregresse;
� L’apprendimento incide su:
– Capacità e competenze mentali– Crescita nell’area sentimentale ed
emozionale– Competenze manuali e fisiche
attraverso le learning experiences– Formazione (training)– Educazione– Sviluppo
21 giugno 2003
GLI AMBITI COMUNI D’INTERVENTODEL KM E DELL’E-LEARNING
� Viviamo in un economia basata sulla conoscenza caratterizzata
sulla creazione del valore per il tramite del capitale intellettuale
� Il capitale intellettuale e’ composto da:
• Competenze (skills)
• Conoscenze
• Processi
� La convergenza del km e dell’e.Learning consente la gestione e
lo sviluppo del capitale intellettuale di una organizzazione.
21 giugno 2003
LA CONVERGENZA DEL KM E DELL’E-LEARNING
Rete di singoli soggetti
21 giugno 2003
NUOVE FORME ORGANIZZATIVE PER LAGESTIONE DELLA CONOSCENZA