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Dal Protocollo informatico alla Gestione documentale L’esperienza del Ministero dell’Interno dal 1996 ad oggi Vincenzo Masino 12/5/2006

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Dal Protocollo informaticoalla Gestione documentale

L’esperienzadel Ministero dell’Interno

dal 1996 ad oggi

Vincenzo Masino12/5/2006

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Dal Protocollo informatico alla Gestione documentaleL’esperienza del Ministero dell’Interno dal 1996 ad oggi

L’attuazione del protocollo informaticoe la sua evoluzione verso la gestione documentale:

• Web@rch, da Pavia alle altre Prefetture e agli Uffici dell’Amministrazione Centrale

• webArch4 e-Prot per perseguireun’efficace gestione documentaleverso la dematerializzazione prevista dalCodice dell’amministrazione digitale

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L’organizzazione delMinistero dell’Interno

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Dal Protocollo informatico alla Gestione documentaleL’esperienza del Ministero dell’Interno dal 1996 ad oggiL’organizzazione del Ministero dell’Interno

Il Ministro

Sottosegretari di Stato

Comitato Nazionaleper l’Ordine

e la Sicurezza Pubblica

Consigliodi

Amministrazione

Gabinetto del Ministro

Ufficio Stampae

Comunicazione

Ufficio Affari Legislativie

Relazioni Parlamentari

Serviziodi Controllo

Interno

Dipartimentoper gli Affari Interni e e Territoriali

Dipartimentodella Pubblica

Sicurezza

Dipartimento deiVigili del Fuoco

del Soccorso Pubblicoe della Difesa Civile

Dipartimento per lePolitiche del Personale

e per gli AffariStrumentali e Finanziari

Dipartimento per le Libertà Civilie l’immigrazione

•DirezioniInterregionali

Polizia di Stato•Questure

Prefetture – Uffici Territoriali del Governo

•Ispettorati Regionali•Comandi Provinciali

deiVigili del Fuoco

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

Le Attività• Sicurezza• Soccorso Pubblico• Difesa Civile• Elezioni• Autonomie locali• Servizi Demografici: Stato civile e anagrafe• Finanza locale• Stranieri in Italia : Immigrazione - asilo• Cittadinanza• Racket e usura

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

• I minori• Gli anziani• La droga• Vittime dei reati mafiosi• Le religioni e lo Stato• Fondo edifici di culto• Vittime del Terrorismo e della Criminalità

Organizzata• Antimafia

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

Autorizzazioni – Certificazioni - Riconoscimentii

• Armi• Circolazioni di automezzi pesanti nei giorni festivi –

Autorizzazione• Commissione di vigilanza sui locali di pubblico

spettacolo• Enti di Culto – riconoscimenti giuridici• Guardie giurate• Investigazioni e informazioni commerciali –

Autorizzazioni e rilascio licenze• Prevenzione incendi

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

• Sanzioni Codice della Strada • Sanzioni amministrative in materie depenalizzate• Sanzioni per assegni bancari e postali • Ruoli esattoriali • Solidarietà e assistenza• Passaporti• Permessi di soggiorno• Personalità giuridica di Enti, Associazioni e

Fondazioni – Riconoscimento• Polveri da sparo – Autorizzazioni al deposito e

vendita• Porto di pistola per difesa personale

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

COMPLESSITA’ DEL MINISTERO DELL’INTERNO

L’organizzazione del Ministero dell’Interno ha, com’è noto, la complessità propria di un organo con alcuni tra i più importantied eterogenei compiti istituzionali.

In tale ambito, il compito del processo di promozione, impiego delle tecnologie informatiche e coordinamento dei sistemi informativi automatizzati è affidato all’ USIA – Ufficio per i Sistemi Informativi Automatizzati.

Ai singoli Dipartimenti (Centri di responsabilità) ed alle Direzioni Centrali (centri di costo) sono attribuite le scelte operative nonché la concreta gestione dei progetti.

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INDIVIDUAZIONE DELLE AOO – AREE ORGANIZZATIVE OMOGENEE (1-2)

La complessità organizzativa del Ministero dell’Interno non ha, peraltro, precluso come previsto dalle norme, l’affidamento ad Aree Organizzative Omogenee (AOO), le funzioni di protocollazione.

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INDIVIDUAZIONE DELLEAOO – AREE ORGANIZZATIVE OMOGENEE

•per gli uffici centrali, sono individuate quali AOO le Direzioni Centrali e gli Uffici equiparati;

• per gli uffici periferici: ogni singola Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo, Questura, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.

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CRITICITA’ NELL’INDIVIDUAZIONE DELLE AOO

La principale difficoltà è emersa nel ricondurre, tanto a livello periferico che per gli uffici centrali, ad una reductio ad unum dei preesistenti “punti” di protocollazione per riferirli alle AOO di competenza.

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

• SITUAZIONE PRECEDENTE ALL’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA D.P.R. 445/2000:

• Uffici di protocollo centrali: 65 (escl. Dip. P.S.)• Uffici di protocollo periferici: 894• Documenti protocollati annualmente al Centro:

635.000 (escl: Dip.P.S.)• Documenti protocollati annualmente in periferia:

3.000.000

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L’organizzazione del Ministero dell’Interno

SITUAZIONE ATTUALE Numero AOO al centro: 32 (escluso Dip.

P.S.)• Numero AOO in periferia : 341• Numero AOO coperte dal protocollo

informatico (Progetti + Servizi ASP): 237

• Documenti totali effettivi protocollati elettronicamente: 1. 934.500

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L’attuazione del Protocollo informatico

e la sua evoluzione verso laGestione documentale:

Web@rch, da Pavia alle altre Prefetture ed agli Uffici Centrali del

Ministero(contestualmente alla evoluzione

normativa)

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GESTIONE UNIFICATA DELLA PROTOCOLLAZIONE

OBIETTIVI prime fasi

1) Automazione della procedura di protocollazione dei documenti.

2) Introduzione del concetto di procedimento amministrativo.

3) Cooperazione applicativa, nella rete geografica nazionale dell’Amministrazione.

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GESTIONE UNIFICATA DELLA PROTOCOLLAZIONE

FINALITA’ IMMEDIATE E MEDIATE

• Superare i limiti di integrazione in senso trasversale, sia tra gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione, sia nell’interscambio di dati tra le varie strutture con le altre Amministrazioni.

• Migliorare la qualità dei servizi resi al cittadino.

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Cooperazione applicativa, nella rete geografica nazionale dell’Amministrazione

Applicazione A(servente)

Applicazione B(cliente)

servizio

interfaccia(funzioni)

servizio(rete)

• Prerequisito: la rete.• L’applicazione A realizza un servizio ed esporta una

interfaccia di accesso.• L’applicazione B importa l’interfaccia di accesso e realizza

un nuovo servizio che usail servizio realizzato da A.

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GESTIONE UNIFICATA DELLA PROTOCOLLAZIONE

FASI 1, 2 e 31. Informatizzazione della Prefettura di Pavia:

cablaggio, collegamento ad Internet, creazione rete,progettazione e realizzazione di servizi web e di un sistema di posta elettronica(gennaio-settembre 1996).

2. Progetto sperimentale e rilascio applicativo di Web@rch 1.0conseguito con la ricezione della direttiva AIPA (D.P.R. 10 novembre 1997, n. 513 – Criteri e modalità per la formazione, l’archiviazione, e la trasmissione di documenti con strumenti informatici e telematici. Protocollo unico, centralità del protocollo), introduzione della protocollazionein modalità web, controllo accessi e schema di protezione(dicembre 1996 – dicembre 1997).

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3. Progetto Web@rch 2.0

- introduzione del concetto di procedimento, ricezione del regolamento sul Protocollo informatico formulato dall’AIPA (D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 428)

- predisposizione alla collaborazione applicativa,

- previsione di funzionalità avanzate per i procedimenti per il rilascio di porto di pistola, guardie giurate, cittadinanza, patenti e contratti

(aprile 1998 – settembre 1999).

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L’architettura di Web@rch 2.0

Protocollo

Affari Sociali

Cittadinanze

Guardie Giurate

Patenti

Porto di Pistola

Pubblici Amministratori

• L’architettura è organizzata in moduli;

• ciascun modulo realizza un servizio specifico;

• ogni modulo possiede una interfaccia CORBA per la visura dati.

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GESTIONE UNIFICATA DELLA PROTOCOLLAZIONE

FASE 4

4. Installazione e diffusione dei servizi applicativi [email protected] presso le altre Prefetture [interessate 99 Prefetture, 2 Commissariati di Governo (Bolzano e Trento), suddivise in 3 fasce].

- acquisizione fornitura di servizi per installazione dell’applicazione,

- rilevazione e verifica degli ambienti operativi presso gli uffici destinatari di Web@rch 2.0,

- avvio operativo e formazione;

(servizi completati a giugno 2000).

Servizi 1 FASCIA (14)

2 FASCIA

(70)

3 FASCIA (25 17+8)

TOTALE

DUPLICAZIONE SUPPORTI

VERIFICA AMBIENTE E CONFIGURAZIONI (g_u)

3 4 5 447 gg

INSTALLAZIONE(g_u) 4 6 8 676 gg

AVVIO OPERATIVO(g_u) 10 15 20 1690 gg

FORMAZIONE(g_a)

22 30 53 3433 gg(60 giorni

prep. corsi)ASSISTENZA SISTEMISTICA (1a diagnosi - giorni)

1000 giorni (chiamate illimitate)

ASSISTENZA SISTEMISTICA on site (ore)

80 100 152 11920 ore

RECUPERO DATI PREGRESSI

500 gg

AGGIORNAMENTI SUCCESSIVI

500 gg

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L’attuazione del Protocollo informaticoe la sua evoluzione verso la Gestione documentale

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Fase 55. installazione e diffusione dei servizi applicativi

Web@rch 3.x presso le Prefetturel’evoluzione di Web@rch 2.0 si è resa necessaria per concretizzare esigenze di manutenzione adattativa ed evolutiva;la versione attualmente in uso presso le Prefetture è Web@rch 3.1.

In via di implementazione: webArch4 e-ProtGestione documentale.

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GESTIONE UNIFICATA DELLA PROTOCOLLAZIONE

FASE 6

6. Analisi delle possibilità di evolvere Web@rchcomprendendo una Gestione documentale: la proposta di webArch4 e-Prot Gestione documentale

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webArch4 e-Prot per perseguire un’efficace Gestione documentale

verso la dematerializzazioneprevista dal Codice

dell’Amministrazione Digitale

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DAL DOCUMENTO CARTACEO ALL’ELETTRONICO(1-4)

è lo strumento che consentendo il passaggio dal sistema di archiviazione “cartacea” dei documenti

ad un sistema di “gestione documentale” prevede così la “dematerializzazione” degli archivi.

Recepisce i meccanismi di archiviazione propri dei sistemi tradizionali basati sul Titolario adottato all’interno della AOO, consentendo di raggruppare i documenti con i legami logici che naturalmente li collegano all’interno del fascicolo.

Per ogni documento acquisito, webArch4 e-Prot rende disponibili le informazioni sulle fasi di acquisizione/trasmissione, protocollazione, assegnazione e classificazione oltre a seguire l’iter del fascicolo nel quale è stato inserito.

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DAL DOCUMENTO CARTACEO AL DCUMENTO ELETTRONICO(2-4)

webArch 4 e-Prot si è evoluto arricchendosi del consolidamento dell’esperienza delle realtà periferiche, che già utilizzavano la precedente versione, e dei requisiti espressi dalle realtà centrali che ne stanno richiedendo l’utilizzo.

La nuova modularità dell’architettura ne consente una più facileadattabilità alle diverse esigenze dell’utente periferico. webArch 4 e-Prot si propone in maniera innovativa anche in merito al suo motore open source in linea con le attuali tendenze dell’Information Tecnology.

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DAL DOCUMENTO CARTACEO AL DOCUMENTO ELETTRONICO(3-4)

Dal Protocollo informatico alla Gestione documentaleL’esperienza del Ministero dell’Interno dal 1996 ad oggiwebArch4 e-Prot

scanner per acquisizione documenti/riconoscimento barcode

stampante per etichette/barcode

stampante virtualeper eventuale conversione in pdf

casella posta certificata

kit firma digitale per invio documenti firmati digitalmente

browser per accesso web

database relazionale

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DAL DOCUMENTO CARTACEO ALL’ELETTRONICO (4-4)

La diffusione di webArch4 e-Prot è in fase di avanzamento anche verso nuovi utenti centrali (Direzioni e Uffici Centrali)

IL progetto prevede l’attività di recupero dei dati pregressi, assicurando una continuità logica di supporto allo svolgimento delle attività istituzionali.

Il sistema mette a disposizione un strumento in linea sia alle recenti norme che ai prodotti di mercato e consente quindi di introdurre la gestione dei flussi documentali in modalità “...pianificata all’interno dell’amministrazione in relazione ai propri procedimenti amministrativi......”

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Prospettive future

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PROSPETTIVE FUTURE

L’introduzione del sistema di protocollazioneinformatica e gestione documentale con le caratteristiche di webArch4 e-Prot consente di prevedere un ulteriore evoluzione verso l’automazione dei procedimenti amministrativi (workflow), intesa come predisposizione di meccanismi informatici per l’esecuzione delle attività previste nei procedimenti stessi, finalizzate a migliorare l’azione amministrativa ed attivare nel contempo un efficace strumento per il controllo di gestione.

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Prospettive future

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Ringrazio per l’attenzione

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