disciplina l’ordinamento dell’amministrazione sanitaria

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disciplina l’ordinamento dell’amministrazione sanitaria primo Testo unico delle leggi sanitarie R.D. n. 1265 del 27 luglio 1934 punto di riferimento in materia sanitaria fino alla punto di riferimento in materia sanitaria fino alla entrata in vigore della Costituzione della Repubblica entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana italiana 394 articoli, alcuni dei quali ancora vigenti conferma innanzitutto in materia sanitaria la competenza del ministro dell’interno , quale organo centrale, e dei prefetti e dei sindaci , quali autorità periferiche si occupa anche del personale dipendente, individuando tre categorie professionali: a)le professioni sanitarie ; b)le professioni la garanzia di professionalità per le professioni ausiliarie in sanità viene offerta dalla necessità del titolo abilitante, mentre per i medici diventa necessario l’iscrizione all’ordine professionale

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primo Testo unico delle leggi sanitarie. R.D. n. 1265 del 27 luglio 1934. punto di riferimento in materia sanitaria fino alla entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana. 394 articoli, alcuni dei quali ancora vigenti. - PowerPoint PPT Presentation

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disciplina l’ordinamento dell’amministrazione sanitaria

primo Testo unico delle leggi sanitarie

R.D. n. 1265 del 27 luglio 1934

punto di riferimento in materia sanitaria fino alla entrata in vigore della punto di riferimento in materia sanitaria fino alla entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italianaCostituzione della Repubblica italiana

394 articoli, alcuni deiquali ancora vigenti

conferma innanzitutto in materia sanitaria la

competenza del ministro dell’interno, quale organo

centrale, e dei prefetti e dei sindaci, quali autorità periferiche

si occupa anche del personale dipendente, individuando tre categorie professionali: a)le professioni sanitarie; b)le professioni parasanitarie;c) le arti sanitarie.

la garanzia di professionalità per le professioni ausiliariein sanità viene offerta dalla necessità del titolo abilitante,mentre per i medici diventa necessario l’iscrizione all’ordine professionale

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DIRITTO ALLA SALUTE

Nuova

concezione

del cittadino

Non più suddito

componente e allo stesso tempo, protagonistadello Stato di diritto

bene fondamentale dell’individuo e quale interesse della collettività

viene riconosciuto per la prima volta nelnostro ordinamento in sede di approvazione della Costituzione  

Orientamento che trova la sua ragion d’essere…….

nell’art. 32 Cost.

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Dettato dell’art 32 Cost.Dettato dell’art 32 Cost.

1. è funzione dello Stato promuovere lo sviluppo della persona umana, come elemento fondamentale del bene comune;

2. diritto alla salute non più come un bene individuale, ma come un bene nel quale coincidono fini individuali e collettivi.

due matrici fondamentali«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo einteresse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario senon per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limitiimposti da rispetto della persona umana».

riconoscimento di due profili essenziali del diritto alla salute

ex art. 32 Cost.

1.difesa dell’integrità fisico-psichica della persona umana di fronte alle aggressioni o alle condotte comunque lesive dei terzi (diritto erga omnes, immediatamente garantito dalla Costituzione

2. pretesa a ricevere prestazioni positive da parte della nazione per la tutela della salute, in termini di “diritto a trattamenti sanitari”

rilievo costituzionale agli interessi collegati con la salute dei cittadini

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La Stagione delle Riforme

Leggi anni ’90 Legge n. 111/1991

Abolizione del Comitato di Gestione sostituito dall’Amministratore Straordinario dotato di autonomia gestionale, nominato dal sindaco o dalla conferenza dei sindaci

Il quadro legislativo di riferimento

Successivamente Legge n. 421/92, delegava al governo la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, pubblico impiego, finanza territoriale e pensioni, conferendo all’esecutivo la potestà di emanare uno o più decreti legislativi

Il primo esercizio della delega si è tradotto nel

D.Lgs. N. 29/93, recante disposizioni in materia di

“razionalizzazione dell’organizzazione delle PP.AA.

e revisioni della disciplina in materia di P.I.”

una serie di interventi correttivi si sono succeduti

nell’arco degli anni ‘90

dopo la pubblicazione del D.Lgs. n. 80/98, dei 74 artt. del D.Lgs. N. 29/93, solo 10 hanno conservato il

testo originario: in un decennio una filosofia riformatrice si è sostituita ad un’altra, tanto che

quasi nulla è rimasta della prima

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La privatizzazione del P.I.La disciplina della dirigenza sanitaria (1)

La La Legge n. 421/92Legge n. 421/92, delegava al governo la razionalizzazione e la revisione delle , delegava al governo la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, pubblico impiego, ecc., conferendo all’esecutivo la discipline in materia di sanità, pubblico impiego, ecc., conferendo all’esecutivo la

potestà di emanare uno o più decreti legislativipotestà di emanare uno o più decreti legislativi

Il quadro legislativo di riferimento

Il primo esercizio della delega si è tradotto nel D.Lgs. N. 29/93, recante disposizioni in materia di

“razionalizzazione dell’organizzazione delle PP.AA.

e revisioni della disciplina in materia di P.I.”

una serie di interventi correttivi si sono succeduti

nell’arco degli anni ‘90

dopo la pubblicazione del D.Lgs. n. 80/98, dei 74 artt. del D.Lgs. N. 29/93, solo 10 hanno conservato il

testo originario: in un decennio una filosofia riformatrice si è sostituita ad un’altra, tanto che

quasi nulla è rimasta della prima

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L. n. 502/92 e 517/93 (Leggi De Lorenzo-Garavaglia)

ridefinizione degli ambiti territoriali delle Usl e realizzazione di unarete nazionale di ospedali altamente specializzati, che si configuranocome aziende autonome

ridefinizione delle modalità di gestione economico-finananziaria delleUsl e delle Aziende ospedaliereprogrammazione pluriennale e annuale (budget d’esercizio)

responsabilizzazione della dirigenza sanitaria sui risultati conseguiti nella gestione dei singoli reparti e servizi

contabilità per centri di costi e introduzione di indicatoridi efficienza e qualità

superamento del sistema “convenzionamento”in favore

dell’accreditamento dei presidi

E ancora

1

2

3

4 garanzia della libertà di scelta

della struttura da parte dell’utente

5

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L. n. 229/99 (Legge Bindi)

Mediciruolo unico diversificato in base alle

responsabilità professionali: dirigente professionale, di struttura semplice, di struttura complessa, di dipartimento

Retribuzione parte fissa, più parte variabile legata alle funzioni ed ai risultati

valutazione annuale per la retribuzione di risultato da parte di un Nucleo di Valutazione

valutazione quinquennale con possibilità di regressione o di licenziamento da parte di un Collegio Tecnico non più costituito da

soli medici

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1. IL PIANO SANITARIO

NAZIONALE (P.S.N.)

Procedure di programmazione: Piano Sanitario Nazionale – Piano Sanitario Regionale – Piano

attuativo Locale

art. 1 del D.lgs. n. 502 del 1992:

la programmazione degli interventi deve essere contenuta in un Piano sanitario

nazionale (Psn).

Programmazione: è quel processo, valevole in un determinato arco di tempo, diprevisione e individuazione delle risorse e dei servizi richiesti per raggiungere obiettivi predeterminati, che permette di scegliere la soluzione ottimale, tenuto conto dei vincoli interni ed esterni alle organizzazioni sanitarie

Lo Stato si serve del Psn per stabilire, contestualmente all’individuazione delle risorse finanziarie, le linee generali di indirizzo del Servizio sanitario nazionale, gli obiettivi fondamentali di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché i livelli essenziali di assistenza sanitaria da applicare in condizioni di uniformità sul territorio nazionale nel rispetto del quadro delle compatibilità finanziarie definite per l’intero sistema di finanza pubblica nel Documento di programmazione economico-finanziaria

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La Sanità aziendalizzataLa Sanità aziendalizzata

A seguito del D.Lgs. 229/99 (in particolare il novellato art. 3) A seguito del D.Lgs. 229/99 (in particolare il novellato art. 3) il il “processo di aziendalizzazione”“processo di aziendalizzazione” ha subito una forte accelerazione ha subito una forte accelerazione

Espressione significativa della

nuova natura delle AA.SS.LL. è

Ne consegue che AA.SS.LL., pur essendo aziende pubbliche

Il richiamato art. 3 – modificato dal D.Lgs. n. 168/2000 – in aggiunta alla

definizione delle UU.SS.LL., quali Aziende dotate di personalità

giuridica, introduce il concetto di

Autonomia Imprenditorialedi cui si avvalgono le persone giuridiche e fisiche

regolate dalle norme di diritto privato

“Dovrebbero” agire con i poteri della Imprenditoria Privata

l ‘ ATTO AZIENDALEdi diritto privato

Strumento che organizza e disciplina l’attività finalizzata al miglioramento della qualità dei livelli assistenziali ed all’efficacia

delle prestazioni sanitarie

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la disposizione di cui all’art. 3 del D.lgs. 229/1999 prevedeche le norme relative al funzionamento e all’organizzazione

delleAziende sanitarie siano contenute nell’atto aziendale

di diritto privato.

ATTO AZIENDALE

Ciò nel perseguimento delle finalità e degli obiettivi aziendali, nonchéper la bipartizione tra l’organizzazione degli aspetti istituzionali del sistemain base alla normativa pubblicistica e l’organizzazione degli aspettigestionali in base a criteri del diritto privato, quali l’autonomia e l’attivitàdella stessa rivolta ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità

atto di natura privata, individuato dal legislatore per disciplinare due

fondamentali attività,indispensabili e strumentali alla

gestione delle Aziende sanitarie: 1.l’organizzazione della struttura

aziendale e 2. il funzionamento del servizio

Esso rappresenta la tanto auspicata distinzione, nell’attribuzionedelle competenze e responsabilità, tra l’area politica di indirizzo, programmazionee controllo e il momento gestionale delle risorse.

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Gli organi delle A.S.L.

L’art. 3, comma 4 del D.lgs. 502/1992 individuava, nella sua originaria formulazione, i seguenti organi dell’Azienda Unità Sanitaria Locale: Direttore generale;

Collegio Sindacale;

L'art. 3, a seguito delle modifiche introdotte dal D.lgs. 229/1999, prevede: il direttore generale, coadiuvato sempre dal direttore amministrativo, dal direttore sanitario e dal consiglio dei sanitari; il collegio sindacale

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Livelli Essenziali di AssistenzaLivelli Essenziali di AssistenzaDefinizione (art.1 del DLgs 502/92 e succ. Definizione (art.1 del DLgs 502/92 e succ.

Modificazioni)Modificazioni)

Le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni relativi alle aree di offerta individuate dal Piano sanitario nazionale contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie

destinate al S.S.N.

Le prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza sono garantite dal Servizio sanitario nazionale a titolo gratuito o con partecipazione alla spesa, nelle forme e

secondo le modalità previste

dalla legislazione vigente.

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Legge 132/68Primario

AiutiAssistenti

I livello (ex X-IX Livello)

II Livello(ex XI livello)

Dlgs. 502/92

da tre livelli, nei quali collocare i medici, veterinari e dirigenti sanitari, a due livelli.

Dlgs. 229/99

coadiutore sanitario, vicedirettore sanitario, aiuto corresponsabile ospedaliero, aiuto corresponsabile odontoiatra, veterinario coadiutore assistente medico, assistente odontoiatra, veterinariocollaboratore

dirigente sanitario, direttore sanitario, primario ospedaliero, primario odontoiatra,sovrintendente sanitario, veterinario dirigente

i medici e i veterinari sono considerati dirigenti, per la loro elevata e autonoma professionalità, anche a prescindere dal concreto esercizio di funzioni di dirigenza, riconducendo tutti a un unico rapporto di lavoro e collocandoli in un unico livello (non più 1° e 2° livello)

La Dirigenza Medico-veterinaria

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L’inquadramento professionale e le caratteristiche del rapporto di L’inquadramento professionale e le caratteristiche del rapporto di lavoro lavoro – il Contratto Individuale – (3)– il Contratto Individuale – (3)

I rapporti individuali di lavoro si incardinano – privatizzazione P.I. D.Lgs. 29/93 (oggi nel

T.U. 165/01) – su di un

Contratto Individuale di lavoro – art. 15, comma 1, D.Lgs. 502/92

il presupposto per l’assunzione dei dirigenti – art. 15, comma 3, D.Lgs. 502/92 come modificato dal

D.Lgs. 229/99 art. 13 - è

La Dirigenza Sanitaria è collocata in un unico ruolo

Nel nuovo quadro normativo – D.Lgs. N. 229/99 di modifica del D.Lgs. 502/92 -

L’instaurazione di un rappporto di lavoro in cui l’incarico dirigenziale risulta essere

il frutto della combinazione

Al provvedimento di conferimento di funzioni

Necessario per acquisire il consenso dell’interessato e per specificare gli elementi e condizioni del rapporto di servizio del dirigente

l’espletamento delle procedure concorsuali

Del contratto “accessivo”

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Il Conferimento degli Incarichi (1)

Lo status del personale dipendente del SSN è stato

disciplinato dalla

Dal 1979 ad oggi le norme contenute nel DPR 761/79 hanno

subito una profonda trasformazione

L. 833/78 la quale ha segnato un momento fondamentale nel processo riformatore del SSN

Giungendo così alla inapplicabilità della normativa preesistente a seguito della

A seguito della privatizzazione del P.I.

Assoggettando i dipendenti pubblici alla disciplina del Capo I, Tit. II Libro V del cod. civ.

Altresì, alle norme contenute nella L. n. 300/70 – Statuto dei Lavoratori – e della Contrattazione Collettiva

Stipula dei CCNL disciplina che è divenuta fonte di regolamentazione

del rapporto di lavoro

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“La retribuzione del personale con qualifica dirigenziale è determinata dai contratti collettivi, prevedendo che il trattamento economico accessorio sia correlato alle funzioni attribuite ed alle

connesse responsabilità…… ”

Le graduazioni delle funzioni dirigenziali cui è correlata

La Graduazione delle Funzioni (2)

Le AA.SS. in riferimento al modello organizzativo individuato dal D.Lgs. 502/92 e s.m.i.

Determinano ex art. 24 del D.Lgs. 165/2001

In seguito alla emanazione del D.Lgs. 29/93 e s.m.i. l’ordinamento giuridico ha introdotto la distinzione nell’ambito

della dirigenza pubblica tra il possesso di una

L’esercizio di una funzione dirigenziale

Qualifica – titolarità di un posto di

dirigente medico in organico -e

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Le disposizioni toccano le principali componenti in cui si articola la gestione

delle risorse umane:

1.Valutazione delle performance, 2.riconoscimento dei meriti e dei demeriti, 3. revisione del ruolo e delle procedure della contrattazione, 4. il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali, 5. sanzioni e i procedimenti disciplinari nonché le modifiche organizzative

Le parole chiave del cambiamento

Trasparenza e integrità della P.A. valutazione delle performance Merito - premialità

Novità introdotte dal Dlgs 150/2009Novità introdotte dal Dlgs 150/2009

Page 18: disciplina l’ordinamento dell’amministrazione sanitaria

Le diverse forme di responsabilità (1)Le diverse forme di responsabilità (1)

“La responsabilità è la peculiare situazione in cui una persona viene a trovarsi per effetto di comportamenti omissivi e/o commissivi contrari a valori, principi e norme dai quali è

derivato ad altri un danno ingiusto di cui è chiamato a rispondere in relazione al suo specifico “status” nella vita di relazione e nell’ordinamento di appartenenza”

Sotto questo aspetto si può parlare diResponsabilità morale,

sociale, economica

Al concetto dinamico della responsabilità se ne

aggiunge un

Secondo di tipo statico che collega la responsabilità all’esercizio di determinate funzioni e a specifiche

qualità attribuite a una personadi

In ambito giuridico le responsabilità si distinguono:

disciplinare

penale

Dirigenziale e manageriale

civile

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RESPONSABILITÁ DISCIPLINARESpecifici contenuti professionali

Individuate specifiche fattispecie di Responsabilità Disciplinare

Conseguente sistema di sanzioni

Garanzia di adeguate tutele

Distinzione delle procedure

ESITI

Procedura Disciplinare

Violazione

Obblighi

comportamentali

SANZIONI ccnl – art. 55 Dlgs. 165/2001

Irrogazione sanzione – elementi certi e obiettivi

NO sanzione diversa da quella stabilita da: LEGGE

CCNL

Criteri di Valutazione

Si applica l’art. 15-ter Dlgs.502/92 –

raggiungimento dei risultati

Accertata attraverso il sistema di valutazione di cui agli artt. 25 e segg. CCNL 2005

RESPONSABILITÁ GESTIONALE

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Unità di RischioUnità di RischioLivello strategicoLivello strategico

ResponsabileMedicina

Legale ResponsabileQualità

SITRA

ResponsabileURP

ResponsabileArea di Staff

Risk Manager

DirettoreSanitarioAziendale

ResponsabileSPP

ResponsabileAffari Legali

UdR

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sistematica e protratta nel tempo

DEFINIZIONE Nel sistema giuridico italiano

Prevaricazione e persecuzione psicologica

Cass. Civ. Sez. Lav. sentenza n. 3785 del 17 febbraio 2009 : «Per mobbing si intende comunemente una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell’ambiente di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere

forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio psico-fisico e del complesso della sua personalità.»

condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico

Nei confronti del lavoratore nell’ambiente di lavoro

mortificazione morale

Lesione dell’equilibrio psico-fisico

La parola mobbing deriva dall’inglese “to mob” che vuol dire assalire con violenza ed è mediato dall’etologia, in particolare da CONRAD che indicò l’attacco di un gruppo di uccelli contro l’intrusione di un altro animale

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a) la molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che siano stati posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatorio;

b) l’evento lesivo della salute o della

personalità del dipendente;

nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all’integrità psicofisica del lavoratore;

d) la prova dell’elemento soggettivo, cioè dell’intento persecutorio

CONFIGURABILITÁ DELLA CONDOTTALESIVA DEL DATORE DI LAVORO

1

2

3 4

La condotta di mobbing del datore di lavoro, ravvisabile in ipotesi di comportamenti materiali o provvedimentali contraddistinti da finalità di persecuzione e di discriminazione, indipendentemente dalla violazione di specifici obblighi contrattuali, deve essere provata dal lavoratore. A tal fine valenza decisiva è assunta dall'accertamento dell'elemento soggettivo e, cioè, dalla prova del disegno persecutorio.Consiglio Stato , sez. V, 27 maggio 2008, n. 2515

IN TAL SENSO

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CASSAZIONE/ va risarcito il danno da impoverimento delle capacità professionali Corte di Cassazione, sezione lavoro sentenza n. 23744/2008

Il caso Il caso Medico costretto per 5 anni a ridimensionare le proprie competenzeMedico costretto per 5 anni a ridimensionare le proprie competenze

Il danno da mobbing va risarcito anche al medico convenzionato, legato all’asl da un contratto di tipo parasubordinato e non di lavoro dipendente. “gli elementi della continuazione e del coordinamento, che caratterizzano il rapporto di lavoro parasubordinato, comportano uno svolgimento di prestazioni idonee a incrementare le capacità professionali, che danno diritto al risarcimento del danno da perdita o mancato incremento delle capacità di lavoro oppure da deterioramento dell’immagine professionale.

Inattività a causa delle pessime condizioni dell’ambulatorio messogli a disposizione, più volte segnalate nel corso di 5 anni dal sanitario.

L’azienda sanitaria rifonderà il danno dequalificazione consistentre nell’impoverimento delle capacità professionali nella perdita delle possibilità di guadagno e nel danno non patrimoniale all’immagine e alla vita di relazione.