Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ......

25
Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza degli alunni stranieri Loredana Colombo

Transcript of Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ......

Page 1: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Opportunità, strategie e problemi aperti dalla

presenza degli alunni stranieri

Loredana Colombo

Page 2: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

ALUNNI STRANIERI DAL 2004 AL 2014

Page 3: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 4: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 5: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 6: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo 12 stranieri su 22: il 55%, 3NAI

Page 7: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Vantaggi cognitivi del bilinguismo nei bambini: Capacità precoce di distinguere forma e significato Decentramento cognitivo (cogliere diversità di punti di vista, collegato alla pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per adattare la scelta della lingua. , Maggior facilità nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando entrambi richiedono attenzione selettiva e capacità di ignorare fattori interferenti. Apprendimento di altre lingue.

Page 8: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 9: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

L’interlingua è un sistema linguistico in continua evoluzione, organizzato sulla

base di una “grammatica” specifica, cioè di un sistema di regole (relative alla

fonetica, alla fonologia, morfologia ecc…) che l’apprendente “costruisce,

elabora”: es: lo che parla, ma non habla.

L’errore ci indica il livello di apprendimento: ciò che sa, non ciò che non

sa

es: loro bugiano, per mentono Dimostra di aver capito un meccanismo della derivazione lessicale dell’italiano, dal

sostantivo al verbo (lavoro-lavorano).

Esistono sequenze acquisizionali: es verbi

Page 10: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Feedback: focalizzazione, riformulazione, informazione metalinguistica. Anche con tutor tra pari.

Necessario il controllo del lessico (non banalizzare, ma usare una pluralità di registri es. “Necessario il controllo

del lessico = devi stare attento alle parole che usi” ).

Le parole presumibilmente “nuove” o “difficili” vanno poste in evidenza (meglio già all’inizio della lezione, su lavagna, slide ecc).

Inutili le rubriche, meglio far scrivere l’intera frase in cui la parola è usata, enfatizzando il contesto. (vedi Approccio lessicale di M. Lewis, il chunk).

Loredana Colombo

Page 11: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

La glottodidattica: comportamentismo, cognitivismo, innatismo, costruttivismo, contestualismo, culturalismo, stili cognitivi…

Cosa attendersi REALISTICAMENTE: ◦ per la comunicazione quotidiana (Italbase) A1,A2 1-12 mesi BICS, (basic interpersonal communication

skills) Fondamentale l’inserimento sociale ◦ per lo studio (Italstudio) B1,B2 (CALP, cognitive academic language proficiency ) 4-7 anni Ma se lo studente conosce la lingua dello studio delle varie

discipline nella L1, può bastare un anno. (erasmus) Es: Lui ha 10 mele, ne ha 3 più di me. Quante ne ho io? Calp: 10-3=7 Bisc: 10+3=13

Loredana Colombo

Page 12: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 13: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Obiettivi Orientamento

Favorire un approccio positivo all’istituzione scolastica degli alunni stranieri e delle loro famiglie

Individuare le condizioni più adeguate per un positivo inserimento dell’alunno straniero nella classe.

Risorse sportello rete presso uno o più istituti

referente d’istituto

commissione intercultura

Loredana Colombo

Page 14: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Dati anagrafici

Data di arrivo in Italia

Scolarizzazione pregressa

Lingue parlate

Composizione della famiglia

Rete sociale

Aspettative

Loredana Colombo

Page 15: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

In italiano L2 competenza trasversale

Nelle discipline fondamentali (per noi matematica e inglese)

OBIETTIVO: un inserimento mirato, che non sempre può corrispondere all’età anagrafica, come vorrebbe la normativa vigente. Ogni situazione è unica. NOTA BENE: rischiamo sempre due errori opposti non sa l’italiano=non sa niente non capisce l’italiano= non capisce niente ha già x anni, bisogna inserirlo in II/III oppure: non possiamo fermarlo un anno.

Loredana Colombo

Page 16: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Il QCER è un documento che descrive in modo esaustivo ciò che chi studia una lingua deve imparare e indica quali conoscenze e abilità deve sviluppare per agire in modo efficace.

Elaborato dalla Modern Languages Division del Consiglio d’Europa e pubblicato nel 2001

Nasce dagli studi sui Livelli soglia, che descrivevano il grado minimo di competenza linguistico-comunicativa di cui ha bisogno un parlante adulto per poter instaurare rapporti sociali nelle situazioni comunicative in cui potrebbe venirsi a trovare con parlanti nativi. Gli studi successivi portarono a distinguere tra apprendente “generico” e apprendente con specifici bisogni comunicativi.

Dal 1993 al 1996, quasi 300 insegnati, ben 2800 studenti, circa 500 classi della scuola secondaria, inferiore e superiore, e dell’educazione per gli adulti di vari paesi vennero coinvolti negli studi. Furono messe in discussione i descrittori della competenza linguistica proposti dai ricercatori e dagli esperti del Consiglio d‟Europa, valutandone la chiarezza e la pertinenza, confrontati con le prestazioni degli allievi.

Accento sull’integrazione tra lingua che si apprende e cultura che essa esprime, da un lato, e sull’integrazione di lingue e culture diverse, in linea con gli apporti degli studi delle

neuroscenze.

Loredana Colombo

Page 17: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

livello A elementare distinto in: A1 di “contatto” (Breakthrough)

A2 di “sopravvivenza (Waystage);

livello B intermedio articolato in livello: B1 “soglia” (Threshold)

B2 “progresso” (Vantage);

livello C autonomo,suddiviso in: C1 di “efficacia” (Effective Operational Proficiency)

C2 di “padronanza” (Mastery).

Loredana Colombo

N.B. Oggi quando si parla di studenti immigrati, generalmente al livello A si

fa precedere il livello Principiante, articolato in Principiante

assoluto e Principiante

Page 18: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 19: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Page 20: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Normativa: Direttiva ministeriale del 27/12/12.

Strumenti di intervento per gli alunni BES (con bisogni educativi speciali)

“…In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.” … “ Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato”.

Loredana Colombo

Page 21: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

DEVE CONTENERE: Sintesi delle informazioni (anagrafiche-sociali –linguistiche)

Interventi programmati ◦ Laboratorio linguistico (livello e n. ore previste) ◦ Mediatore (ev.) ◦ Docente tutor.

Percorso didattico ◦ discipline che l’alunno è in grado di seguire con

programmazione semplificata ◦ discipline per le quali l’alunno necessita di una

programmazione individualizzata. ◦ discipline nelle quali l’alunno non verrà valutato nel primo

quadrimestre (solo per i neo arrivati).

Loredana Colombo

Page 22: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

La programmazione può essere:

semplificata per liv. A2 e B1 (nelle discipline il cui linguaggio non è meramente verbale)

differenziata per liv. Principiante e A1.

In ogni disciplina va posta grande attenzione all’acquisizione della competenza di cittadinanza del COMUNICARE

usare nuove metodologie:cooperative learnig; peer to peer; learning by doing; flipped classroom, EAS, le TIC…

Loredana Colombo

Page 23: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Prendere coscienza della complessità dei testi di studio: indice di GULPEASE

Redazione di testi ad alta leggibilità: non confondere le difficoltà linguistiche con quelle di apprendimento, proponendo contenuti semplici e non adeguati all’età invece che contenuti espressi in forme linguisticamente facilitate no testi di scuole elementari!

Le informazioni seguono un ordine cronologico e logico;

i testi sono brevi e non superano in media le 100 parole;

le frasi sono brevi (indicativamente non più di 10-15 parole);

si fa molta attenzione all’uso del lessico, facendo riferimento al Vocabolario di base di De Mauro

il nome viene ripetuto, evitando l’uso di sinonimi e facendo ricorso in modo limitato ai pronomi;

evitare espressioni idiomatiche e forme figurate;

si usano frasi principali e coordinate, tra le subordinate si usano frasi temporali, causali, finali;

per unire frasi si usano i connettivi più comuni (e, o, ma, perché, quando, ecc.);

evitare la doppia negazione;

nella costruzione della frase si rispetta l’ordine Soggetto-Verbo-Oggetto (SVO)

si usano per lo più i modi finiti dei verbi;

si usa la forma attiva e non quella passiva dei verbi;

si evitano le forme impersonali;

si limitano le nominalizzazioni;

Criteri a cura del dipartimento del linguaggio dell’Università “La Sapienza” di Roma

Loredana Colombo

Page 24: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

Loredana Colombo

Utile conoscere alcune caratteristiche delle lingue di provenienza: Cinese non ha né declinazioni, né coniugazioni, né

connettivi.

Albanese: lingua molto complessa 5 casi, 10 modi (difficoltà: omissione articoli, doppie).

Arabo: assenza di ausiliari e di copula, e/i e o/u, assenza maiuscole pochissima punteggiatura.

Pakistan: urdu e indi, ma molti parlano punjabi, inglese lingua di mediazione

=jZVmQUF5EYoF5EYo

http://youtu.be/jZVmQUF5EYo

Page 25: Opportunità, strategie e problemi aperti dalla presenza ... · presenza degli alunni stranieri ... pratica costante di valutare la competenza linguistica dell’interlocutore per

http://www.ismu.org raccolta di dati, informazioni, documentazione http://www.interculturaldialogue2008.eu White Paper on

Intercultural Dialogue www.eulogos.net/ permette di inserire un testo e calcola

automaticamente l’indice Guplpease. www.centrocome.it materiali per l’accoglienza e per lo studio, rif

bibliografici. www.ipsiasar.it/progetti/testisemplificati.html Diadori P. (a cura di) (2001), Insegnare Italiano a stranieri, Firenze, Le

Monnier. Vedovelli M. (2002), Guida all’italiano per stranieri. La prospettiva del

quadro comune europeo per le lingue, Roma, Carrocci. Grassi R., Valentini A., Bozzone Costa R. (a cura di) (2003), L’italiano per

lo studio nella scuola plurilingue: tra semplificazione e facilitazione, Perugia, Guerra.

Favaro G. (2002), Insegnare l’italiano agli alunni stranieri, Milano, RCS Libri.

Favaro G., Papa N. (2011), Pratiche di integrazione, Lecco, Riga. Balboni P. (1994)Didattica dell’italiano a stranieri, Roma Bonacci.

Loredana Colombo