«ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI» · Organo Ufficiale della Associazione Nazionale del Fante...

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Organo Ufficiale della Associazione Nazionale del Fante - 20125 Milano - Via Tonale n. 20 Sede Centrale: Tel. e Fax n. 02/67075069 - e-mail: [email protected] - sito internet: www.associazionenazionaledelfante.it Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) articolo 1, comma 1, LO/PV Il Fante d’Italia Il Fante d’Italia «ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI» «ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI» Anno LXIV - N. 4 - Dicembre 2012

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Organo Ufficiale della Associazione Nazionale del Fante - 20125 Milano - Via Tonale n. 20Sede Centrale: Tel. e Fax n. 02/67075069 - e-mail: [email protected] - sito internet: www.associazionenazionaledelfante.it

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) articolo 1, comma 1, LO/PV

Il Fante d’ItaliaIl Fante d’Italia«ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI»«ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI»

Anno LXIV - N. 4 - Dicembre 2012

SOMMARIOAi Fanti d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Novembre 2012 - Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1L’importanza di un simbolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2-7Dalla Vice Presidenza Nazionale in Roma Capitale . . . . . 7-10Bari: 80 anni dalla fondazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1170° della Battaglia di El Alamein . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Inaugurazione del Monumento al Fante d’Italia in Palazzolo S/O . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Simala - Inaugurazione del Monumento dei Caduti in guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-15Intitolata una via di Sassello (Savona) a Pietro Deprati, Fante Eroe del Risorgimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15-16100° Anniversario della consegna della M.O.V.M. alla Bandiera del 52° Reggimento Fanteria Alpi . . . . . . . 17-18I Fanti di Falerna Marina nel 92° di fondazione della Sezione Provinciale di Pavia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19Firenze - Raduno annuale “Lupi di Toscana” . . . . . . . . . . . . 20Bergamo - Ricordo dei F.lli Morali e dei “Lupi di Toscana”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-21Castelnovo ne’ Monti - 8° raduno interregionale e 30° anniversario di fondazione della sezione comunale dei Fanti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21-22 Un altro anno sul Pasubio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-23Un ricordo del fondatore della Sezione di Lovere. . . . . . 23-24Potenza - Noi, Fanti del 91°. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24-25Salerno - Rimpatriata 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25-26Falerna Marina a Padova - Alla ricerca dei resti mortali di un Fante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27-28Nonno Libero: anch’io sono stato un Fante . . . . . . . . . . . 28-30Comunicazioni della Redazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30Adunata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31-49Recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50Notizie flash. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51Calendario Manifestazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52Nozze - Culle - Ricorrenze - Lauree - Onorificenze - Lutti . 52-53Offerte alla Rivista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53Ricerca Commilitoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Stampa: Tipografia PI-ME Editrice Srl27100 Pavia - Via Vigentina, 136A

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Tribunale di Milano - Registrazione n. 346 del 13-2-2012Finito di stampare: Dicembre 2012

In copertina: Cerimonia Assoarma a Tor di Quinto.In quarta di copertina: Quadro di San Martino Vescovo, delpittore Giuseppe Frascaroli, donato dalla Sezione di Vogheraal Museo della Fanteria di Roma.

Gli scritti che vengono pubblicati investono la diretta re-sponsabilità dell’autore. La Redazione si riserva di selezio-nare il materiale e di effettuare tagli a quelli troppo prolissio non pertinenti al tema trattato. Testi, fotografie e disegni,anche se non sono pubblicati, non verranno restituiti. Perriproduzioni, anche parziali, è fatto obbligo di citare la fonte.

Rappresentanza legale:Presidente Nazionale A.N.F. Antonio Beretta

Direttore Responsabile: Ten. Col. Savino VignolaComitato di Redazione:

Componenti della Giunta NazionaleCapo Redattore: Comm. Giorgio Andreoni

IL MATERIALE PER IL PROSSIMO NUMERODOVRÀ PERVENIRE ENTRO IL 20 FEBBRAIO 2013alla Sede Centrale - Via Tonale 20 - 20125 Milano o all’indirizzo e-mail: [email protected]

La spedizione dei testi e di foto in documenti digitali devono esclusivamente essere: Testo in Word.doc -

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I testi non conformi NON SARANNO PUBBLICATI.

SI COMUNICA CHE GLI UFFICI DELLA SEDECENTRALE, PER LE FESTIVITÀ NATALIZIEOSSERVERANNO LA CHIUSURA TOTALEDAL 21 DICEMBRE AL 6 GENNAIO COMPRESI.

BUONE FESTE!!!

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Associazione Nazionale del FanteAssociazione Nazionale del Fantescrivi nell’apposito spazio del tuomodello 730 o UNICO il numero:

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Grazie !!!

CONGRESSOIl Consiglio Nazionale del 24 marzo2012 ha deliberato la convocazionedel 22° Congresso Nazionale per ladata del 20 aprile 2013 pressol’Istituto deli Padri Salesiani

Via Copernico 9 - Milano

A tutti gli iscritti ed agli abbonati formuliamo

Auguri di Buon Natalee di Buon Anno!

ai Fanti d’Italia Antonio Beretta, Presidente Nazionale

L’anno che sta finen-do ci ha visto ancora

protagonisti in primapersona nel ricordo deinostri Caduti ed a favoredi chi ha più bisogno. Èstato un anno intenso di

lavoro ma anche di sod-disfazioni e di questo vene sono grato. E vogliorivolgere a voi tutti, Pre-sidenti, Fanti, Amici, ePatronesse un grande au-gurio di Buon Natale e

per un 2013 pieno soprat-tutto di tanta, tanta sere-nità da estendere anche atutte le vostre Famiglie.

Un arrivederci al nuovoanno e......... buon lavoro.

4 Novembre 2012 - Festa dell’Unità Nazionalee delle Forze Armate

militari della locale Zona Pastorale.Ha preso quindi la parola il Sotto-segretario di Stato all’Ambiente cheha tracciato un breve excursus sto-rico sul significato della ricorrenzaodierna ricordando, fra l’altro, ilcontributo dato dalle Forze Armate,spesso in termini di vite umane sa-crificatesi in obbedienza al giura-

mento di fedeltàalle Istituzioni. Unmomento partico-larmente sentitodell’intervento èstato dedicato alricordo dei duemarò ancora dete-nuti in India, signi-ficando l’impegnodell’esecutivo in

ordine al loro rientro in Patria. Al terminedella cerimonia il Presidente Schifani si è sof-fermato a salutare i vertici delle locali Asso-ciazioni Combattentistiche e d’Arma, fra lequali la Sezione Provinciale del Fante di Baried ha quindi incontrato i giornalisti ai qualiha rilasciato dichiarazioni su temi riguardantil’attuale situazione politico/amministrativa.

Savino Vignola

ROMA - La cerimoniaufficiale si è tenuta,come di consueto, allapresenza del Capodello Stato, all’Altaredella Patria dove èstata deposta la Co-rona di Alloro al Sa-cello del Milite Ignoto.

BARI - Presso il Sacrario Militare deiCaduti d’Oltremare di Bari, alla pre-senza delle più alte Autorità civili, mi-litari e religiose del capoluogo pu-gliese, il Presidente del Senato RenatoSchifani, in rappresentanza del Capodello Stato, accompagnato dal Sottose-gretario di Stato all’Ambiente TullioFanelli, in rappresentanza del Governoe del Capo di Stato Maggiore della Ma-rina Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Man-telli, in rappresentanza del Capo di Stato Mag-giore della Difesa, ha presenziato alla cerimo-nia per le celebrazioni della festa dell’UnitàNazionale e delle Forze Armate. Dopo la depo-sizione della corona d’alloro ai Caduti e lafirma sull’Albo d’Onore del Sacrario, ha avutoluogo la solenne Concelebrazione Eucaristica,officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Bari,S.E. Mons. Francesco Cacucci, e due cappellani

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L’importanza di un simbolo

VOGHERA11 novembre 2012 Museo Storico“Giuseppe Beccari” -Solennità di San Martino

L’11 novembre 1918 Carlo Id’Asburgo abdicò, con la con-seguente proclamazione dellaRepubblica in Austria il giornodopo ed in Ungheria il 16,mentre già il 28 ottobre la Ce-coslovacchia si era proclamataindipendente e Sloveni e Croatimanifestavano la volontà diunirsi a Serbi e Montenegrini inquella che sarebbe diventata laJugoslavia.

L’Impero austroungariconon esisteva più!

Lo stesso giorno anche laGermania, ultimata ostinatabelligerante di quelli che erano

stati gli Imperi Centrali, fir-mava l’armistizio con l’Intesa.

La Prima Guerra Mondialeera davvero finita, ma, in se-guito all’immane conflitto, de-finito da Papa Benedetto XV“un’inutile strage” e conside-rato dagli storici “Il suicidiod’Europa”, nulla sarebbe piùstato come prima.

L’11 novembre, inoltre, perla Chiesa cattolica, è dedicato aSan Martino di Tours, insignefigura del cristianesimo deiprimi secoli, che, per aver mili-tato in gioventù nella guardiaimperiale romana, sull’esem-pio del padre, è il Patrono del-l’Arma di Fanteria, la più an-tica e numerosa, in quanto arti-colandosi in vari corpi e di-verse specialità, è composta daappartenenti ai ceti popolari,tanto che in Francia la figuradel “poilu”, cioè il fantaccino, è

assurta a simbolo dei Combat-tenti il primo conflitto mon-diale, mentre in Italia i Fantisono più volte citati nelle strofede “La leggenda del Piave”,canzone composta nella fase fi-nale della Grande Guerra e cheben esprime lo spirito di sacri-ficio, ma anche la volontàprima di resistenza e poi di ri-scossa, dopo anni di inutiliazioni di logoramento e soprat-tutto la disastrosa rotta di Ca-poretto, dei nostri militari che,si badi bene, nella stragrandemaggioranza non erano né pro-fessionisti né volontari, bensìsoldati di leva.

Anche quest’anno, dunque,la Sezione cittadina dell’Asso-ciazione Nazionale del Fanteha organizzato la celebrazionedella festività di San Martino,svoltasi, come al solito, nel sa-lone d’onore del Museo Sorico

crario Militare dove sono se-polti migliaia di soldati Ca-duti nella Grande Guerra.Sotto una pioggia battente ilMedagliere avanza nella suaprima missione di onore a co-loro i quali là riposano. Eradoveroso prima di raggiun-gere la Capitale, sua destina-

zione finale, che ciò avvenisse.Vorrei aggiungere una frasesimbolica pronunciata da unVigile Urbano di scorta al pro-prio Gonfalone e veterano diRedipuglia: “questa non èpioggia, sono lacrime di gioiae di saluto che i Caduti rivol-gono al loro Medagliere”.

REDIPUGLIA4 novembre 2012

Ha inizio la vita di un ulte-riore nuovo simbolo dellaFanteria, il nuovo MedagliereNazionale rende omaggio allaGrande Casa del Fante del Sa-

Redipuglia - Salita al Sacrario.

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“Giuseppe Beccari”, nell’excaserma di Cavalleria, dome-nica mattina, con la partecipa-zione di delegazioni delle As-sociazioni Combattentistichee d’Arma e del sodalizio pro-venienti da varie località del-l’Italia settentrionale, di Auto-rità Civili e Militari, tra lequali i Colonnelli NataleSpanò, in rappresentanza delComando Territorio Esercitodella Lombardia, e Signorelli,della Scuola Militare Teuliè diMilano, oltre alle Rappresen-tanze Militari presenti in Cittàe della locale Croce Rosssa edi Gonfaloni del Comune diVoghera e Pietra de’ Giorgi,con i rispettivi Sindaci Bar-bieri e Testori ed il Sindacodel Comune di Montebellodella Battaglia.

Questa data, inoltre, coin-cide con l’onomastico di S.E.Monsignor Martino Canessa,Vescovo della Diocesi di Tor-tona, comprendente pure Vo-ghera, che, come negli anniprecedenti, è stato ben lieto dipartecipare alla manifesta-zione, officiando la SantaMessa e benedicendo il nuovoMedagliere Nazionale del-l’A.N.F., realizzato dalla Se-zione Vogherese grazie al con-tributo della Regione Lazio eche sarà custodito a Roma, nelMuseo Storico della Fanteria eutilizzato nelle cerimonie uffi-ciali nella Capitale.

L’importanza dell’evento èstata sottolineata dalla pre-senza del Presidente Nazionaledei Fanti Antonio Beretta, alquale è stato consegnato il

nuovo Simbolo della Fanteria,unitamente ad un prezioso di-pinto raffigurante San Martinocon alle spalle il Sacrario di Re-dipuglia, opera del Socio Dott.Giuseppe Frascaroli, e che saràdonato al Museo di Roma. AlPresidente Nazionale è statadonata una copia del volume“Antologia Patriottica”, di Raf-faele Cosentino, Colonnellod’Artiglieria in pensione e pre-zioso collaboratore dell’istitu-zione museale.

Alla direttrice, signora Giu-seppina Bellinzona Beccari, checontinua l’opera del consorte,dirigente locale e nazionaledell’A.N.F., è stato consegnatoda frate Guglielmo Bozzo, deifrati francescani il diario dellaprigionia in Germania di PadreStanislao Re (cappellano della

Voghera - Consegna attestati. Voghera - Discorsi.

Voghera - Il momento della consegna. Voghera - Il coro della Scuola.

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Sezione cittadina, dopo Mons.Angeleri e padre Molteni),sulla quale il conservatore delMuseo, dottor Matteo Landini,ha scritto per i Quaderni storicidi Voghera il volume “Sullerive della Sprea”.

Consegnata una targa asso-ciativa a frate Guglielmo, copiadel volumetto è stata offerta amonsignor Canessa, insiemead una del libro concernente larievocazione, l’anno scorso, delviaggio del treno che, nel 1921,trasportò da Aquileia a Romale spoglie del Milite Ignoto, ini-ziativa realizzata grazie alla di-sponibilità della Sede Centraledell’Associazione Nazionaledel Fante.

Un crest associativo è statoconsegnato al nuovo Coman-dante della Guardia di FinanzaTen. Vincenzo Tescione conl’augurio di un buon lavoro ap-pena iniziato ed eguale omag-gio è stato fatto alla dottoressaBoccalini, dirigente la ScuolaPrimaria “Edmondo De Ami-cis”, con i ringraziamenti per lacollaborazione nell’accompa-gnare i momenti salienti dellacerimonia liturgica con cantieseguiti dal coro degli alunni,che si sono alternati nella fasefinale alla Polifonica Gavina.

Al suo direttore, maestro AldoNiccolai, è stata consegnata, uni-tamente alla bustina grigioverdecol fregio della fanteria, la tessera

associativa onorifica, poiché haprestato servizio proprio pressola Scuola “Teuliè”, presente,come negli anni scorsi, con dueCadetti ed altrettante Cadette,che hanno eseguito la cerimoniainiziale dell’alzabandiera difronte al museo, propiziata daun improvviso e provvidenzialemiglioramento delle condizioniatmosferiche, dopo il diluvionotturno e del primo mattino,secondo la migliore tradizionedell’estate di san Martino.

Successivamente sia il Me-dagliere Nazionale sia il qua-dro di San Martino sono statispediti alla volta della Capitale.

Paolo Moroni

ROMA16 Novembre 2012Museo Storico della Fanteria

È una giornata memorabileper l’Associazione del Fante.

Il nuovo Medagliere, affi-dato alla Federazione Romanaper le esigenze di rappresen-tanza in Roma Capitale, è donodella Regione Lazio, nella cir-costanza autorevolmente rap-presentata dall’Assessore PinoCangemi.

Il Vessillo oggi inizia la suanobile missione di “messag-gero” di storia; di una storia su-blime, quella che racconta dellagrande epopea della FanteriaItaliana.

Nel corso di apposita ceri-monia, al Medagliere è stataimpartita la santa benedizione,con liturgia propiziatoria offi-ciata dal Cappellano MilitareRev.mo Monsignore FrancoSarzi Sartori.

La solennità dell’evento èstata scandita in armonia con

un cerimoniale che, pur nellasua intrinseca semplicità, si ca-ratterizzava per la singolarità eper l’austerità del rito.

L’Inno Nazionale della Re-pubblica Italiana introducevagli animi in un clima di fortespiritualità patriottica, coinvol-gendo anche in un generalesussulto emotivo.

Succedeva l’ingresso delMedagliere, che andava a posi-zionarsi, nel grande Atrio di ac-cesso al Museo, sul davantidell’imponente gruppo mar-moreo de “Il Partente”, mentrele note de “La Leggenda delPiave” riconducevano la me-moria a quei tanti luoghi che,teatro della Grande Guerra, an-cor oggi sono ricordati ed ono-rati come “Sacri alla Patria”.

Quindi, il rito della Benedi-zione, con cui il Sacerdote Offi-ciante conferiva al gloriosoVessillo il crisma della sacralitàcristiana, come a rinnovare,nella ideale fusione di Fede eSacrificio, quanto di un Cap-pellano Militare si legge a Re-dipuglia, sul Colle Sant’Elia:

“...... Parlo a Dio che i cuori am-malia.Dico “Signore!” e Tu rispondi“Italia!”

Hanno voluto essere con iFanti Romani, e così conferireulteriore prestigio alla toccantecerimonia, altre Autorevoli Rap-presentanze di Organi Istituzio-nali della Capitale: il Gen. Giu-seppe Pilosio, Vice Comandantedel Comando Militare di RomaCapitale; il Gen. Antonino Torre,Presidente di Gruppo Consiliarein Campidoglio, con il Consi-gliere Comunale Roberto Can-tiani; ile Presidente del Munici-pio XX di Roma Capitale,Gianni Giacomini, con l’Asses-sore Giuseppe Mocci.

La presenza inoltre, partico-larmente gradita, del Presi-dente Nazionale, Antonio Be-retta, e del Consigliere Nazio-nale Giorgio Andreoni, e il ViceSindaco di Voghera, GiuseppeFiocchi, ha significato ancheche l’eco della cerimoniaodierna, travalicando i limitidell’area romana, sarà motivodi attenzione e di considera-

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zione a livello nazionale, inve-stendo essa un aspetto istitu-zionale dell’Associazione, il cuiprestigio ne risulta legittima-mente rafforzato.

Ed infine è doveroso sottoli-neare quanto qualificata e de-terminante sia stata la collabo-razione del Col. Rino Posti-glioni, Direttore del Museo, ilcui concorso e la cui disponibi-lità hanno consentito la lusin-

ghiera riuscita della toccantecerimonia.

Quando a tarda sera si sonoattenuate le luci del maestosoedificio della “Caserma Um-berto I”, sembrava come ideal-mente continuassero a riful-gere di luce propria il Meda-gliere Nazionale, ammantatodi aureo splendore, ed accanto,con vivida lucentezza, il qua-dro di San Martino, magnifica

espressione pittorica dell’Arti-sta dottor Giuseppe Frascaroli,Fante Socio della Sezione diVoghera, che di quell’operamtramite la sua Sezione hafatto dono al Museo Storicodella Fanteria.

Giovanni Cortellessa Vice Presidente Nazionale

Nelle foto i vari momenti della Manifestazione.

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Dalla Vice Presidenza Nazionale in Roma Capitale

Cesano di Roma - Il 21 set-tembre il Gen. Giovanni Ma-nione ha assunto il comandodella Scuola di Fanteria ed in-sieme l’incarico di Ispettoredell’Arma di Fanteria.

Per l’occasione, il Presi-dente Nazionale inviava alnuovo Comandante dell’Isti-tuto Militare di Cesano diRoma il seguente messaggioaugurale:

Egregio Generale,l’Associazione del Fante Le for-

mula vivissimi auguri per il Suoautorevole incarico di Coman-

dante della prestigiosa Scuola diFanteria e Ispettore dell’Arma diFanteria.

La mia Associazione si pregiadi confermarLe, con elevato sensodi responsabilità, il suo spirito dileale disponibilità e di piena colla-borazione nell’assolvimento deicomuni compiti intesi a custodiree tramandare tradizioni, valori esacrifici della Fanteria Italiana.

In tale ottica, tutti i Fanti incongedo – e, credo di poter affer-mare, ancor più quelli di Cesanodi Roma – auspicano di poterconfidare nella certezza che sem-pre entrambe le Istituzioni pos-

sano ciascuna “FORTIOR EXADVERSIS RESURGERE”.

Con ossequio,Antonio BERETTA

Da quella data, il Gen. Ma-nione è la Massima AutoritàMilitare in servizio attivoRappresentante dell’Arma diFanteria.

Anche per tale motivo, edaffinché la grande famiglia deiFanti in congedo possa più di-rettamente farne la cono-scenza, sulle pagine di questastessa Rivista se ne riportanoalcune note biografiche.

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Generale di Brigata GIOVANNI MANIONE

NOTE BIOGRAFICHE

Il Gen. B. Giovanni Manioneè nato a Vercelli il 26 settembre1960. Conclusi gli studi secon-dari, ha frequentato il qua-driennio formativo presso l’Ac-cademia Militare di Modena(161° Corso) e la Scuola d’Ap-plicazione d’Arma di Torinonel periodo 1979-1983.

Dal 1984 al 1996 è stato inservizio nelle Truppe Alpine,dove ha servito nella Brigata“Taurinense”, “Orobica” e “Tri-dentina”.

Ha ricoperto l’incarico diComandante di plotone (dal1984 al 1985) e di compagnia ins.v. (dal 1985 al 1987) presso ilBattaglione Alpini “Saluzzo” el’incarico di Comandante della48a compagnia del BattaglioneAlpini“Tirano” (dal 1987 al1991). Dal 1991 al 1996 ha pre-stato servizio presso il Batta-glione Alpini “Bassano”, doveha operato in qualità di CapoSezione OAI e poi al 6° Reggi-mento Alpini dove ha svolto gliincarichi di Comandante della

compagnia Comando e Servizie Capo Ufficio Logistico.

Dopo la frequenza del 118°Corso di Stato Maggiore (1992-93) e del Corso Superiore diStato Maggiore (1995-96) è sta-to impiegato presso lo StatoMaggiore dell’Esercito - UfficioGenerale Pianificazione e Pro-grammazione Finanziaria. Nel1998-1999, con il grado di Te-nente Colonnello, ha comanda-to il Battaglione Alpini “Tol-mezzo” del 14° Reggimento Al-pini in Venzone.

Dal 1999 al 2002 ha ricopertol’incarico di Capo Sezione diStato Maggiore dell’Ufficio Pia-nificazione - RPGF dello StatoMaggiore dell’Esercito e, suc-cessivamente, dal novembre2002 al novembre 2005 di CapoSezione presso Italstaff UE diBruxelles.

Dal 18 novembre 2005 al 14Ottobre 2007 ha comandato il3° Reggimento Alpini di stanzain Pinerolo (TO); dal 17 ottobre2007 al dicembre 2009 ha rico-perto l’incarico di Direttoredella “Civilian Military Cell”dell’EUMS in Bruxelles e dalgennaio 2010 al 31 gennaio2011 l’incarico di Vice DirettoreGenerale del Direttorato di Pia-nificazione per la gestione del-le crisi dell’Unione Europea.

Dal 15 luglio 2011 al 14 set-tembre 2012 ha comandato laBrigata alpina “Julia”, presso laquale in precedenza aveva ri-coperto l’incarico di Vice Co-mandante (6 aprile - 14 luglio2011).

Il Generale di Brigata Go-vanni Manione è giunto allaScuola di Fanteria il 17 settem-bre 2012 e in data 21 settembre2012 ha assunto l’incarico diComandate della Scuola diFanteria e Ispettore per l’Armadi Fanteria.

Ha partecipato all’operazio-ne “Constant Guard” in Bosnianel 1996-97.

Dall’8 marzo al 10 agosto2007 ha comandato il contin-gente Italfor XV ed il “BattleGroup” a guida italiana (ITBG3) nell’ambito della mis-sione ISAF in Afghanistan(Kabul).

Ha conseguito la Laurea inScienze Strategiche pressol’Università di Torino e laLaurea in Scienze Internazio-nali e Diplomatiche pressol’Università degli Studi diTrieste.

È istruttore di sci e combatti-mento in montagna.

È sposato con la SignoraOrnella.

ONORIFICENZE

– Cavaliere dell’Ordine alMerito della RepubblicaItaliana;

– Croce d’Oro per anzianitàdi servizio;

– Medaglia Militare di Bron-zo al merito di lungo co-mando;

– Croce commemorativa perla missione di pace in Bo-snia-Erzegovina;

– Medaglia NATO per i ser-vizi prestati in Bosnia-Er-zegovina;

– “Médaille Commémorati-ve Française” per la mis-sione di pace in Bosnia-Er-zegovina;

– Croce commemorativa perla partecipazione alla mis-sione ISAF in Afghanistan;

– Medaglia NATO per il ser-vizio prestato nel contestodella missione ISAF in Af-ghanistan.

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SCUOLA DI FANTERIA

Si è celebrata “Il Giorno del-l’Unità Nazionale e la Giornatadelle Forze Armate”.

Reparti schierati in armi efolte Rappresentanze di Asso-ciazioni d’Arma e di Categoriafanno da cornice al Monu-mento al Fante che, imponente,svetta fra i tanti Tricolori gar-renti ad una leggera brezzamattutina.

Gli “onori” ai Caduti ed ilSilenzio di Ordinanza riman-dano la mente e il cuore al sa-crificio dei nostri Fanti: sullepietraie del Carso, tra le duneinfuocate del deserto africano,sulle distese innevate dellasteppa russa.

Ma nel giorno della “memo-ria” trovano ampio spazio diammirazione e di riflessioneanche gli eroici Caduti neltempo di pace e, nel ricordopiù immediato, la 52a Vittima

appena rientrata in Italia dal-l’ingrato suolo afghano.

L’allocuzione del Coman-dante della Scuola, il Gen. Gio-vanni Manione, svoltasi nel-l’ottica del più specifico signifi-cato della cerimonia comme-morativa, ha condotto ad unaprofonda riflessione su taluni

grandi principi dell’etica e delgoverno del personale.

Cardini del comune viverecivile, questi sono anche i para-metri fondamentali di vita pri-vata ed istituzionale per chi hala responsabilità, ma soprat-tutto l’onore, di servire in armila Patria.

CESANO BORGO

Il Monumento ai Caduti diCesano Borgo è meta della lo-cale cittadinanza, di AutoritàCivili, Militari e Religiose, di

Associazioni Combattentisti-che, d’Arma e di Categoria, edelle altre molteplici Associa-zioni rappresentative dellagrande comunità cesanese. LaCorona di Alloro è predisposta

dal Municipio XX di Roma Ca-pitale; la benedizione del Sa-cello è del Parroco don FedericoTartaglia; gli interventi celebra-tivi sono del Presidente del Mu-nicipio, Gianni Giacomini, del-l’Assessore al Municipio, Giu-seppe Mocci, dell’Assessorealla Regione Lazio, Pino Can-gemi, del Vice Presidente Na-zionale dell’Associazione delFante, Giovanni Cortellessa.

Una festa di popolo, in co-munione spirituale con i suoiCaduti. Ciascuno di questi“PRESENTE”, come “pre-sente” si sentiva quel Soldatosenza nome che, idealmente,così diceva alla sua mamma:

“Povera mamma mia, riasciuga iltuo pianto!Tu non mi vedi, e pur ti sono ac-canto”.

Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

Cesano Borgo - 4 novembre (Foto A. Molinas).

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

ROMATOR DI QUINTO

Una grande, imponenteadunata.

Le Associazioni di As-soarma celebrano la loro “Gior-nata” affinché, così ritrovan-dosi, possa risultare rinsaldatala loro coesione etica e patriot-tica; possa rinvigorirsi il rispet-tivo Spirito di Corpo e di ap-partenenza; possano insiemelanciare un messaggio di con-cretezza e di forza propositiva.

Splendidi i Medaglieri che,ricchi delle loro Onorificenze,esprimono ciascuno una pro-pria storia, fatta di valori, se-gnata da sofferenza, sublimatanel sacrificio; innumerevoli iLabari e le Bandiere, insegnedel rapporto quotidiano traquelle storie ed i tanti cittadiniche di esse sono stati i protago-

nisti, molti i testimoni, tanti an-cora degni eredi.

Le allocuzioni del Presi-dente di Assoarma, Gen. MarioBuscemi, e del Ministro dellaDifesa, Amm. Giampaolo DiPaola, hanno interpretato con

forza ed efficacia, ciascuno nelproprio ruolo istituzionale,motivazioni e finalità della ma-nifestazione, per le quali en-trambe le Personalità hannoauspicato un futuro lusin-ghiero riscontro.

ROMABASILICA DI SANMARTINO AI MONTI

È l’11 Novembre. Ricorre lafestività di San Martino, Ve-

scovo di Tours, Patrono del-l’Arma di Fanteria.

Fanti e Patronesse dell’arearomana, e con essi tante bene-merite Associazioni Combat-tentistiche, d’Arma e di Cate-goria, si raccolgono numerosi

nella stupenda Basilica di SanMartino ai Monti per onorare ilSanto e celebrarne la festa.

Il rito si ripete ogni anno, edogni volta emergono senti-menti ed emozioni forti; e ciòsoprattutto quando, nella rivi-sitazione della storia di Mar-tino, appare in tutta la sua bel-lezza etica la testimonianza diquanto la generosità e l’altrui-smo di questo giovane Soldatosiano assimilabili alle peculia-rità morali dei Fanti d’Italia.

Anche questi, infatti, come ilSoldato Martino sono prodighidi amore e carità; e come Lui,fieri della loro forza interiore,etica e patriottica, sono pronti adonare, e sempre, quando laPatria chiama, anche a “do-narsi”, nel nome dell’Italia.

Giovanni Cortellessa Vice Presidente Nazionale

L’adunata a Roma - Tor di Quinto.

Roma - Basilica di San Martino ai Monti, festività di San Martino.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

Bari: 80 anni dalla fondazione

Sono stato eletto alla guidadella Sezione il 2 agosto 2012,nell’incarico che è stato, per 45anni, del compianto, inimita-bile Vito Titano, al quale va ilmio reverente pensiero. Mipropongo di seguire le sue pre-ziose orme, affinché la Sezionedi Bari possa ancora distin-guersi per operosità e serietàd’intenti.

L’esordio del mio mandatoè stato veramente esaltante ericco di pathos poiché, conuna cerimonia solenne, nellamaestosa Cattedrale di Bari,alla presenza di Autorità, As-sociazioni d’Arma, Soci, Patro-nesse, cari amici, è stato cele-brato l’80° Anniversario dellafondazione della Sezione pro-vinciale. Infatti, il 24 maggio1932, veniva costituita in Pu-glia una delle più antiche Se-zioni della gloriosa Associa-zione. Cinque i Padri Fonda-tori, tutti reduci della GrandeGuerra: Nicola Cioce, NicolaFiore, Nicola Mastrandrea,Onofrio Titano - padre di VitoTitano, per tanti anni Alfieredella Sezione e infine, il piùgiovane, Francesco MusayoSomma, mio padre.

È stata una giornata di in-tensa commozione, tanti ri-cordi hanno affollato la mente:la prima Sede, i nostri genitori,il Presidente Titano ed io bam-bino, un’altra atroce guerra, laripresa e, infine, gli anni più fe-condi con l’indimenticato Pre-sidente Nazionale MarcelloMantovani. Infatti, nel 1976 sitenne a Bari il 12° Raduno deiFanti, che vide artefici France-sco Musayo Somma, Vito Ti-tano e l’insostituibile AnnaFiore e, nel 1992, il CongressoNazionale.

Nobili le parole del Rev.moMons. Franco Lanzolla chenella sua intensa omelia hamesso in evidenza i valori cheaccomunano i Compagnid’arme che, avendo vissuto latremenda esperienza dellaguerra, comprendono il valoredi ideali quali la fratellanza,l’altruismo, la solidarietà, ilsacrificio, l’aspirazione allaserenità e alla pace e deside-rano realizzarli nella vita ci-vile. Concetti che ho ribaditonel mio discorso concluso conil motto tanto caro a Vito Ti-tano: “Viva la Fanteria!”, “Vival’Italia!”.

Scavando nei ricordi dibambino, mi è venuto allamente il primo Raduno a cuiho partecipato assieme a miopadre, a Menaggio: era il 1938,avevo 7 anni e guardavo conocchi sgranati le uniformi, lebandiere ammirando la fie-rezza dei Fanti. Mi colpì parti-

colarmente un gruppo che sfi-lava con lo striscione “I ra-gazzi del ‘99”; mio padre mispiegò che si trattava di coloroche, dopo la sconfitta di Capo-retto, nel 1917, vennero man-dati sul Piave per fermare, coiloro giovani petti, l’avanzatadel nemico. Avevano solo 18anni!

In un religioso silenzio,dopo la lettura della Preghieradel Fante, si è proceduto allabenedizione della nuova targadella Sezione che, il ConsiglioDirettivo, ha deciso di intito-lare come segue:

ASSOCIAZIONENAZIONALE DEL FANTE

SEZ. DI BARIM.O.V.M. TEN.

TOMMASO PORCELLIGRAND’UFF. AVV.

VITO TITANO

Beniamino Musayo Somma

Bari - Presentazione della targa ricordo.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

70° della Battaglia di El Alamein

Si è tenuta nei giorni scorsinella Sede del Palazzo Comu-nale di Venezia Mestre una ce-rimonia per ricordare la ricor-renza della Battaglia di El Ala-mein nel 70° anniversario.

Riportiamo quanto ci è statoinviato:

Venezia - El Alameinla Sezione dei Fanti di

Venezia Mestre e Marghera ha ricordato:

Alle ore 21,30 del 23 ottobre1942 cominciò l’inferno ad ElAlamein, 1100 carri armati e220.000 soldati del CommonWealthdell’VIII armata si mettevano inmovimento sotto il cielo illuminatodalle esplosioni, gli Inglesi bombar-davano il settore settentrionale, siscatenò la tempesta su tutta la li-nea, il cielo parve incendiarsi adoriente dando luogo alla “piùgrande tempesta di fuoco che sifosse mai vista nella guerra”, laBattaglia di El Alamein era comin-ciata senza che nessuno dei 108.000dell’Armata Italo-Tedesca si fossereso conto dell’offensiva. Nellaparte centrale, sotto l’ombrello del-l’artiglieria inglese, che scaricavauna valanga di fuoco, la fanteriabritannica avanzava con la banda

degli Highlander, con il loro gon-nellino a scacchi, e davano fiato alleloro cornamuse. Avanzavano dicento metri ogni tre minuti, verso leposizioni nemiche con la baionettain canna, l’artiglieria calibraval’alzo dei cannoni in modo da pro-teggere la Fanteria che avanzava. Nella Battaglia parteciparono per iFanti Italiani: – la 102a Divisione Fanteria

Trento, fino al crinale Miteirva,– la 25a Divisione Fanteria Bolo-

gna davanti al crinale Ruweisat– la 101a Divisione Fanteria mo-

torizzata Trieste,– la Divisione Fanteria Brescia, a

protezione della Depressione diEl Qattara la 17a DivisioneFanteria Pavia,

– le Forze Italiane erano coman-date dal gen. Ettore Bastico.

Quando sorse il sole del 24 ottobre,gli inglesi avevano intaccato afondo le difese nemiche. Le forze navali e aeree inglesiaffondavano il naviglio italianoche portava gasolio e munizioniper gli automezzi e i reparti.Il 29 ottobre l’VIII armata attaccòdi nuovo, la 9a Divisione austra-liana irruppe nelle difese tedeschedella 164’, la aggirava e raggiunsela strada costiera.

I morti si ammuc-chiavano, i tedeschi egli italiani dopo unasettimana sul campodi battaglia, sotto ilfuoco dell’artiglieriaed il bombardamentodegli aerei, i soprav-vissuti erano dispe-ratamente stanchi. Le truppe italianeressero bene allaprova con il sacrifi-cio quasi totale dellaDivisione Littorio eparticolarmente dei

Bersaglieri, della Divisione Fol-gore a sud, della Divisione di Fan-teria Trieste e della Divisione co-razzata Ariete. In tutto il fronte la resistenza fu su-periore ad ogni speranza, i nostriFanti, avevano respinto sulle primelinee ogni attacco, distruggendocirca 300 carri armati nemici.Nella notte del 2 novembre alle oreuna, Montgomery lanciò il grandeattacco, l’assalto di 800 carri e 360cannoni doveva cadere come unamazzata sul nemico esausto ed in-feriore di numero.I Fanti della Brescia, della Trento,della Bologna, della Pavia, con ledivise a pezzi, senza acqua pota-bile, senza viveri, quando arriva-vano, lasciarono sulle sabbie deldeserto egiziano il 60% dei loro ef-fettivi. Erano stanchi, troppo stan-chi per combattere, sapevanoquanto debole fosse il loro esercitoe quante forze fresche avessero gliInglesi. Le truppe italo-tedeschecombatterono così valorosamente econ tanta tenacia che l’VIII Ar-mata non raggiunse neppure unodegli obbiettivi previsti da Mont-gomery per il 2 novembre. Il 4 no-vembre le forze di Montgomery ir-ruppero nelle difese italo-tedesche.La Battaglia di El Alamein erafinita.Dal 25 ottobre al 4 novembre ci sipoteva solo difendere, e poi quandole munizioni erano finite, ritirarsied è quello che avvenne il 4 no-vembre 1942, ritirarsi fino in Tu-nisia………..

“PASSEGGERO, VAI A DIRE AROMA CHE TU CI HAI VISTIQUI, MORTI PER OBBEDIREALLE SACRE LEGGI DELLAPATRIA”!

Federazione Provinciale del Fante di Venezia70° El Alamein- Il Sacrario.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

Inaugurazione del Monumento al Fante d’Italia in Palazzolo S/O

Omaggiare i tanti Fanti chenon hanno mai più fatto ritornoa casa, morti in guerra o neicampi di internamento a difesadella Patria. È nostro dovere!

Da domenica 14 ottobre2012 anche Palazzolo S/O ha ilsuo Monumento al Fante, vo-luto dalla locale sezione del-l’Arma che lo ha inauguratoufficialmente in Via F.lli Mar-zoli di fronte alla chiesetta diSan Rocco zona panoramica esuggestiva.

La manifestazione moltopartecipata, ricca di entusia-smo ha riunito le massime au-torità dei vertici dell’Associa-zione con il Medagliere Na-zionale con ben 655 medaglied’Oro al V:M:, il PresidenteNazionale M.d.L. Antonio Be-retta, il Presidente della Fede-razione Bresciana Cav. Giu-seppe Feretti ed i ConsiglieriNazionali Arch. Gianni Stuc-chi e Giovanni Gesti, oltre 40Sezioni consorelle tra Brescia,Bergamo e Como, nonché lapresenza di tutte le associa-zioni d’arma e del volonta-riato palazzolese.

Resi gli onori alle Autorità, ilcorteo si è recato nella chiesa diSan Paolo dove è stata cele-brata la Santa Messa da DonGianni Mondini ex Fante cheha elogiato la Fanteria perchénella storia d’Italia ha avuto unruolo fondamentale per i tan-tissimi Caduti che hanno sacri-ficato la loro vita per i valorifondamentali di pace e libertà.

Il corteo con la fanfara deiBersaglieri di Palazzolo ha per-corso le strade addobbate ditricolori fino alla zona del Mo-numento, realizzato grazie al-l’Amministrazione Comunale.

Tolto il grande tricolore cheavvolgeva la struttura un calo-roso applauso è stato attribuitodai presenti all’opera in pietrache l’impresa Pietro Paganivice presidente ha progettato erealizzato in collaborazionecon altri volontari Fanti.

Resi gli onori, deposto l’o-maggio floreale e benedetta lastruttura dal parroco, il Consi-gliere Nazionale Arch. GianniStucchi ha preso la parola:“sono orgoglioso di questarealizzazione perché ci ha ce-mentato come gruppo all’inse-gna del fare a ricordo dei tantigiovani Caduti, le cui madri efamigliari hanno perso, ed oraqui vengono ricordati”.

Il Sindaco Avv. GabrieleZanni, ha esortato tutti ad am-mirare questa bellissima scul-tura posta su un’area panora-mica impegnandosi a mante-nere questa zona “SACRA”orache totalmente è stata riqualifi-cata con piantumazione verdee panchine.

Il Presidente ProvincialeCav. Giuseppe Feretti traccia unbreve cenno della sezione natanel 1956 intitolata al capitano

Alessandro Ambrosetti che fu ilfondatore e per tanti anni ani-matore, e dopo anni vissuti insordina, nel 2005 il risvegliocon il Consigliere NazionaleStucchi e il Presidente Morandicon gli oltre 40 soci fanti patro-nesse ed amici iscritti chehanno proposto nuova visibi-lità della Fanteria con la realiz-zazione di questo Monumento.

Il Presidente Giuseppe Mo-randi ringrazia tutti della par-tecipazione e traccia alcune li-nee per il futuro della sezionetra cui il restyling del Monu-mento dei Caduti della PrimaGuerra Mondiale che si trovapresso il cimitero previsto per il2015 a ricordo dei cent’annidell’inizio del conflitto.

A conclusione il PresidenteNazionale M.d.L. Antonio Be-retta si è complimentato per l’or-goglioso risveglio della sezioneaugurando di continuare adoperare attivamente uniti e soli-dali in sintonia con l’Associa-zione a cui noi apparteniamo.

Al termine consegna di tar-ghe ricordo della manifesta-zione e attestato di partecipa-zione a tutti.

Palazzolo - Il nuovo Monumento al Fante.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

Simala - Inaugurazione del Monumento dei Caduti in guerra

Il 4 novembre 1918 termi-nava la Prima Guerra Mon-diale. Tre anni dopo, il 4 no-vembre 1921, l’Italia si strin-geva attorno alle spoglie delMilite Ignoto, scelto come sim-bolo dei 650.000 Caduti italianidella Grande Guerra. La salma,trasportata da Aquileia aRoma, veniva tumulata nel Vit-toriano, sotto l’Altare della Pa-tria, a rappresentare tutti co-loro che, morti in guerra, nonhanno avuto un nome perchénon identificati.

A partire da quella data, lagiornata del 4 novembre, di-chiarata Festa Nazionale nel1922, rappresenta il significa-tivo momento del ricordo deiCaduti in guerra ma, soprat-tutto, è il Giorno dell’Unità Na-zionale e Giornata delle ForzeArmate.

A Simala (OR), il 4 novem-bre 2012, durante una sentitacerimonia alla quale hannopartecipato le autorità e tanticittadini, è stato inaugurato il

Monumento ai Caduti erettonel ricordo di quanti hannoperso la vita nel corso della Se-conda Guerra Mondiale e deitanti che, negli anni 1915-1918,presero parte ad un conflittoper cui dovettero lasciare fami-glie e affetti.

Come rivela una recente ri-cerca archivistica svolta daCarlo Atzei e da Maria LuisaMarongiu sui combattenti dellaGrande Guerra nati a Simala,ben 86 furono i Simalesi chepartirono per il fronte, 17 deiquali non fecero più ritorno.

I loro nomi, insieme a quellidi coloro che caddero nel se-condo conflitto mondiale, sonostati letti al suono del silenziodurante la cerimonia comme-morativa.

Il Sindaco, Giorgio Scano, hasottolineato come l’Ammini-strazione comunale intendesserendere il giusto tributo ai mili-tari e ai civili che si immola-rono per difendere un territorioche ha subìto le atrocità delle

guerre mondiali ed ha cosìspiegato qual è il messaggioche il Monumento racchiude:“la statua rappresenta la Vittoriaconquistata con il sacrificio, al finedi consentire a noi tutti di viverein un mondo basato su valori comepace e libertà. I piloni posti poste-riormente alla statua, raffiguranoil valore eroico crescente dei nostricombattenti e la Patria che li tienestretti tra le sue braccia.

Alla base della statua, due bas-sorilievi riproducono momenti divita al fronte con l’angoscia e lapaura che lasciano il posto all’e-sultanza a seguito di vittoria”.

La statua è stata posta vicinoalla casa comunale a significareche la memoria di ciascun Ca-duto è in ogni istante presentenelle scelte e nella vita quoti-diana della piccola comunitàsimalese.

Ma se, da un lato, la memoriae la pietà cristiana per quanticaddero in tutte le guerre nondeve mai venire meno, dall’al-tro, l’amore per la Patria e ilsenso di sacrificio per il rag-giungimento della vera pace inogni angolo del mondo devonorimanere altrettanto vivi.

Il servizio reso da tutti i gio-vani appartenenti alle forze ar-mate che in missioni di pace al-l’estero rischiando la lorostessa vita finanche a perderla,come spesso leggiamo sui gior-nali.

Ci piace, a tal proposito, ci-tare il caporal maggiore sceltoNicola Atzei e il caporal mag-giore capo Stefano Pusceddu,entrambi simalesi, come esem-pio di quanti hanno deciso difare della carriera militare ilproprio mestiere, a volte moltolontano da casa.Simala - Il nuovo Monumento.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

Tali considerazioni non vo-gliono e non devono essere unincitamento alla violenza – per-ché nessuna guerra è giusta –ma l’invito a riscoprire il verosenso di ideali che non devonomai essere dimenticati da unasocietà civile, soprattutto daigiovani, oggi accusati di essereprivi di valori e prospettive.

Giova, in tal senso, ricordaretutti i civili che spendono la lorovita e il loro tempo per riempire

di significato la parola paceadoperandosi a sostenere e cu-rare le popolazioni coinvolte neiconflitti o quelli che possono so-lamente accogliere il sacrificiodel loro caro perduto al fronte o,ancora, i profughi e gli sfollatiche, nei loro Paesi, della guerrasubiscono i disastrosi effettiaspettando con speranza la finedella ennesima battaglia…

Non ci vengono chiesti, dun-que, atti di eroismo ma sarebbe

sufficiente che i nostri compor-tamenti fossero imperniati sullasincera collaborazione ed il dia-logo reciproco.

La pace, allora, mi parepossa somigliare ad un albero:si mette a dimora, si annaffia esi cura come cosa preziosa ognigiorno affinché possa crescererigoglioso. O almeno così sa-rebbe auspicabile.

Annachiara Atzei

Intitolata una via di Sassello (Savona) aPietro Deprati, Fante Eroe del Risorgimento

Nel 150° anniversario del-l’Unità Nazionale sono stati ri-cordati (e molti Italiani hannoconosciuto) i grandi nomi delRisorgimento: eroi, monarchi,politici, militari artefici dellacostruzione di una nuova Na-zione. Non sono stati forse do-vutamente considerati i gre-gari, uomini e donne che colloro impegno, solidarietà e sa-crificio sostennero i grandi per-sonaggi, permettendo loro larealizzazione del grande so-gno. La tenacia dei discendentidi Pietro Deprati, di Sassello inprovincia di Savona, ha otte-nuto che la memoria di uno diquesti sconosciuti subordinatisia stata ricordata e onorata.Nel 1982 i pronipoti Vittorio eGiuseppina iniziarono la pro-cedura perché il bisnonno fossericordato nella cittadina natale.L’iter si è finalmente conclusoquest’anno, permettendo a Vit-torio di scherzare sulla propriapersonale “Guerra deiTrent’Anni”. Il 29 settembre, inuna mattinata grigia e umida,una via di Sassello è stata inti-tolata a Pietro Deprati “pluri-decorato al valor militare II

Guerra d’Indipendenza e diCrimea”. Ha scoperto la targa ilsindaco Dott. Badano; le ForzeArmate erano rappresentatedal comandante la stazione Ca-rabinieri, Maresciallo Capo Pe-truzzi con il Carabiniere Simo-netti; erano presenti tre discen-denti di Deprati: Vittorio, Giu-seppina e Paolo, insieme ad al-cuni Sassellesi incuranti dellapioggia. La nostra Associa-zione era rappresentata delConsigliere per la Liguria, de-legato dal Presidente Nazio-nale, e dalla Bandiera della Se-zione di Genova.

La storia di Pietro Depratimerita di essere conosciuta.Purtroppo non è disponibileuna sua immagine: forse la mo-desta paga di soldato non fusufficiente a permettergli un da-gherrotipo o un ritratto. Eglinacque il 9 luglio 1830 da Giu-seppe Deprati e Giulia Tarama-sco, contadini. È verosimile cheda giovane abbia aiutato i geni-tori nei campi fino alla chiamataalla leva, avvenuta il 27 novem-bre 1851. Secondo il sistema inuso nell’esercito piemontese, ilnome di Pietro venne “estratto

al n. 9 per la ferma di anni un-dici in servizio provinciale” e glivenne attribuita la matricola12898. Avviato al 3° Battaglione,17° Reggimento Fanteria, Bri-gata “Acqui”, trascorse i primianni di servizio in anonima vitadi guarnigione. La promozionea Soldato Scelto il 1° aprile 1853e a Caporale il 1° dicembre suc-cessivo indicano che il suo com-portamento fu certamenteesemplare. L’arrivo di Cavoural governo del Regno di Sarde-gna rimise in moto il processod’unificazione nazionale. Lapartecipazione alla Guerra diCrimea avrebbe portato la“questione italiana” all’atten-zione delle grandi potenze eu-ropee. Il 12 maggio 1855 il capo-rale Deprati s’imbarcò a Ge-nova con il Corpo di Spedizionein Oriente, verso il suo primoimpiego operativo. Il Corpo eracostituito di unità di forma-zione. Il Battaglione di Deprati,comandato dal Maggiore Fer-rero, era inquadrato nel 5° Reg-gimento Provvisorio, 5a Brigata,2a Divisione. Con il suo reparto,Deprati partecipò il 16 agostoalla Battaglia della Cernaia. Due

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divisioni russe sferrarono un at-tacco notturno alla posizionipiemontesi, che resistetterobene, appoggiate dal fuocodelle proprie artiglierie e diquelle inglesi e turche. Nel con-testo della battaglia, la 5a Bri-gata fu impiegata a sostegno deiFrancesi, in difficoltà all’ala sini-stra e al centro dello schiera-mento. Alle 10 del mattino, ilcombattimento cessava con laritirata dei Russi. La 2a Divi-sione prese parte anche alleoperazioni attorno a Sebasto-poli, occupando il 10 ottobrel’altipiano a sinistra del monteSciuliu. La guerra si trascinò peri mesi successivi senza maggioricombattimenti. Un evento dinota fu l’11 novembre la cele-brazione di S. Martino, moltosentita dai soldati piemontesi.In quell’occasione, il Generalein Capo Alfonso La Marmorapassò in rassegna le truppe e di-spose una distribuzione straor-dinaria di polenta, molto ap-prezzata dai militari. Il 30marzo 1856 fu firmata la pace. Il1° giugno Deprati fece rientro inItalia. Due settimane dopo, sulcampo di Marte in Torino, Vitto-rio Emanuele II salutò i reduci

dall’oriente e distribuì loro lemedaglie inglesi a ricordo dellaspedizione. Il 14 aprile il nostrocaporale, con la sua prima deco-razione, fu posto in congedo eritornò alla vita civile. Il periododi ferma non era però conclusoe, tre anni dopo, il 26 marzo, furichiamato al suo 17°. Il 26aprile 1859 iniziava la nostra IIGuerra d’Indipendenza. Il 17°partecipò il 4 giugno alla Batta-glia di Magenta, che aprì aiFranco-Piemontesi la strada perMilano. Lo scontro decisivo do-veva tenersi il 24 successivosulle alture di Solferino e SanMartino. L’Armata Sarda fu im-pegnata fino a sera in attacchifrontali non coordinati contro leposizioni austriache di SanMartino. La Brigata “Casale”(11° e 12° Fanteria), che con la“Acqui” (17° e 18°) costituiva la5a Divisione, si trovò presto indifficoltà. Il comandante di divi-sione, Tenente Generale Cuc-chiari, impiegò il 17° Reggi-mento e il 5° Battaglione Bersa-glieri per rinforzare la “Casale”.Quella mattina il 17° era coman-dato dal Maggiore Ferrero, co-mandante di Deprati in Crimea,perché il titolare, Colonnello

Borzoli, si era ammalato. Alle 12il 3° e il 4° Battaglione attacca-rono in direzione Corbù diSotto - Ortaglia per sostenerel’11° Fanteria. Il tiro della fante-ria e dell’artiglieria austriaca in-flisse gravissime perdite ai Pie-montesi, che furono costretti aripiegare dopo appenamezz’ora. Fra i feriti, il nostroPietro, colpito da arma da fuocoalla mano sinistra. Gli venne poiconcessa la medaglia d’argentoal valor militare perché “Feritonon abbandonava il proprio po-sto”. Oltre a quella sabauda, De-prati ricevette la medaglia fran-cese della campagna d’Italia.Trasferito a novembre al 20°Fanteria della neo-costituita Bri-gata “Brescia”, l’11 dicembre fuposto una seconda volta in con-gedo con la sua classe, ormaiventinovenne. Dopo soli tremesi, il 16 marzo 1860, ricevettel’ultimo richiamo e si presentòal 26° Fanteria della Brigata“Bergamo”: le nuove unità del-l’Armata (ancora Sarda) riceve-vano allora nomi lombardi. Inservizio regolare mentre si svol-geva l’epopea dei Mille, il 16 ot-tobre Deprati fu promosso ser-gente e comandato per la Cam-pagna d’Ancona e Bassa Italia,iniziata l’11 settembre con l’in-vasione degli Stati Pontifici. Il26 ottobre, con l’incontro diTeano, i volontari garibaldini la-sciavano il posto all’esercito re-gio. Le ultime truppe borboni-che rimaste fedeli a Francesco IIsi ritirarono a Gaeta. Dal 5 no-vembre, per cento giorni la for-tezza subì il bombardamentonavale e dell’artiglieria del 4°Corpo del Generale Cialdini. Lacittà era assediata dalla 4a e 7a

Divisione; quest’ultima com-prendeva le nuove brigate “Ber-gamo” e “Como”. La resistenzadi Gaeta fu disperata ed eroica.Il 12 novembre, mezzo batta-glione di Cacciatori borbonici

Sassello - Un momento della cerimonia.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012

tentò una sortita e occupò posi-zioni fuori delle mura. I contrat-tacchi piemontesi proseguironoper tutta la giornata, con com-battimenti negli oliveti. La sera iCacciatori si ritirarono, respintida una forza cinque volte supe-riore, conducendo con sé unaventina di prigionieri. In questomodesto fatto d’armi Deprati sicomportò valorosamente e me-ritò la seconda medaglia d’ar-gento “Per essersi distinto sottoGaeta”. Il 13 febbraio 1861 lapiazzaforte capitolò. La carrieramilitare attiva del nostro ser-gente si concludeva l’8 maggiosuccessivo. Quando fu inviatoper la terza volta in congedo, fa-ceva ormai parte dell’Esercito

Italiano, costituito appena quat-tro giorni prima. La cancella-zione definitiva dai ruoli av-venne due anni dopo.

Questa biografia sintetizza lasola carriera militare di unuomo che oggi chiameremmoEroe o almeno Patriota. Eppure,senza la convinzione dei suoi di-scendenti, sarebbe rimasta con-finata alle ufficiali ma fredde pa-gine dell’Archivio di Stato. Pie-tro Deprati fu un Italiano cometanti, di umili origini, che fecesemplicemente il suo dovere,come la sua Patria gli aveva ri-chiesto. Nello svolgere i propricompiti mise certamente impe-gno e coraggio superiori allamedia, ottenendo meritati rico-

noscimenti in tempi in cui le Su-periori Autorità non erano pro-dighe di ricompense e promo-zioni. Il Comune di Sassello hafornito una positiva dimostra-zione di recupero della propriamemoria. Certamente altri Eroisconosciuti potrebbero essere ri-cordati e presi a riferimento da-gli Italiani d’oggi, sommersi daicattivi esempi di chi il propriodovere non ha fatto. Potrebbeessere per noi Fanti un modoper perseguire uno degli scopidell’Associazione: “l’esaltazionedelle glorie dell’Arma”.

Enrico MocellinGenerale di Divisione (riserva)

Portogruaro - Cividale delFriuli - Tarcento - Già il 20 no-vembre 2011 era cominciata laprogrammazione dell’EventoCommemorativo a ricordodella concessione dellaM.O.V.M. alla Bandiera del 52°Reggimento Fanteria Alpi otte-nuta a seguito della Battaglia diSidi Bilal (Libia) del 20 settem-bre 1912 durante la campagnaItalo-Turca.

L’idea di ritrovarsi tra le As-sociazioni che si occupanodella Storia dei “Cacciatoridelle Alpi”, era nata per la vo-lontà di unire le forze organiz-zative in occasione di EventiCommemorativi e Culturali.Questo per permettere unamassiccia partecipazione daparte dei tanti Fanti che hannoprestato servizio nei Repartiche di volta in volta vengonoricordati.

E così l’Associazione Nazio-nale del Fante (in particolarmodo la Sezione di Cividaledel Friuli), l’Associazione Cac-ciatori delle Alpi di Ravenna el’Associazione Fanti d’Arrestohanno dato inizio all’organiz-zazione di questo Evento che siè poi concretizzato nei giorni22 e 23 settembre 2012 interes-sando le città di Portogruaro(VE), Cividale del Friuli (UD) eTarcento (UD) già sedi del 52°“Alpi”. Questo Reggimento,giunto a Tarcento il 22 settem-bre 1964 a controllo e difesa delconfine orientale, si articolavain 2 battaglioni nelle casermedi Attimis, Grupignano, Pur-gessimo e Ipplis tenendo il suoComando a Tarcento. Con levarie ristrutturazioni dell’Eser-cito, il Reparto ha avuto varietrasformazioni e spostamentodelle sedi del Comando. Nel

1976 il comando si sposta adAttimis dopo essere stato con-tratto a Battaglione, mante-nendo la caserma di Grupi-gnano alle proprie dipen-denze. Successivamente riac-quisisce la caserma Vescovo diPurgessimo (che era passata al120° Fornovo assieme alla Na-dalutti di Ipplis). Nel 1991 ilcomando si sposta quindi a Ci-vidale del Friuli mantenendoanche come distaccamento lacaserma Miani di Grupignano.Nel 1993 si scioglie come Batta-glione di Fanteria d’Arresto ecambiando ordinamento, mamantenendo la stessa Bandieradi Guerra e Tradizioni, si rico-stituisce a Portogruaro (VE)come Battaglione CAR, scioltopoi definitivamente nel 1996.

Due giorni molto intensi diemozioni e ricordi per i tanticonvenuti: oltre ai numerosi

100° Anniversario della consegna della M.O.V.M.alla Bandiera del 52° Reggimento Fanteria Alpi

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ex soldati, graduati e coman-danti del 52° “Alpi”, hannopartecipato i gruppi storici“Cacciatori delle Alpi” e “Gri-gioverdi del Carso”, il drap-pello Bersaglieri “Anita Gari-baldi”, la Banda Congedati“Mantova”, numerose asso-ciazioni d’Arma e Combatten-tistiche, i rappresentanti deiGaribaldini di Perugia con lasig.ra Rosanna (figlia del capi-tano Tonnetti M.A.V.M del 52°“Alpi” durante la Campagnadi Grecia-Albania), le sezionidel Fante di Schio, di Eraclea eCeggia, Osoppo, Gemona, Fe-letto, Spilimbergo e natural-mente di Cividale del Friuliassieme alle Associazioni Cac-ciatori delle Alpi di Ravenna eFanti d’Arresto, coorganizza-trici dell’Evento. Tra le tanteautorità convenute erano pre-senti la sig.ra Annita Gari-baldi pronipote dell’Eroe deidue Mondi (nonché 1° coman-

dante dei Cacciatori delleAlpi), il Vice Presidente Na-zionale Vicario dell’Associa-zione Nazionale del Fantedott. Leonardo Sautariello, ilpresidente dell’AssociazioneFanti d’Arresto gen. PietroMaccagnano, il presidentedell’Associazione Cacciatoridelle Alpi di Ravenna mar.Ruggiero Mascolo, il consi-gliere nazionale ANF per laRegione FVG 1° mar. Rina Sal-vatore, il presidente della Fed.Prov. di Vicenza Gomitolo At-tilio, i sindaci e vari rappre-sentanti dei Comuni di Porto-gruaro, Cividale del Friuli eTarcento, i consiglieri regio-nali Iacop e Novelli, il coman-dante del 5° Reggimento Arti-glieria “SUPERGA” che ha ac-colto i presenti presso la ca-serma Capitò a Portogruaro, ilTen. Col. Vittorio Mancinidella brigata Alpina “Julia”, ilcomandante della Stazione

CC di Tarcento e tanti altrirappresentanti delle Forze Ar-mate e delle Forze dell’Or-dine.

L’Evento è stato strutturatoin 3 momenti:1) Portogruaro - Sabato 22 set-

tembre, mattinoCerimonie commemorativepresso il Monumento al 52°Battaglione Alpi in Via Cac-ciatori delle Alpi.A seguire, presso la CasermaCapitò, deposizione di Co-rona d’Alloro al Monu-mento proveniente dal 52°Reggimento Fanteria d’Ar-resto Alpi di Tarcento che se-guiva tutti gli spostamentidel Comando del 52° Alpida Tarcento, Attimis, Civi-dale e ultimo Portogruaro.

2) Cividale del Friuli - Sabato 22settembre, pomeriggioConferenza sulle fortifica-zioni della Fanteria d’arre-sto con la presentazione diQuaderni Storici e progettidi recupero di alcune operea cura di Stefano Cogni,Marco Basilisco e Gian-franco Magris.

3) Tarcento - Domenica 23 set-tembre, mattinoCerimonia ufficiale: alza-bandiera, Santa Messa,onori ai Caduti, discorsicommemorativi e conclu-sione alla ex caserma URLIper scoprimento targa a ri-cordo della presenza del 52°Reggimento Alpi in quellacaserma.Graditissima è stata la parte-

cipazione di un gruppo di al-pini in servizio, al comando delTen. Col. David Della Sorte,dell’8° Reggimento Alpini diCividale del Friuli che, impe-gnati in attività di addestra-mento nelle vicinanze di Tar-cento e venuti a conoscenzadella cerimonia, hanno volutopresenziare all’Alzabandiera.

52° Alpi - Alcuni momenti della cerimonia.

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In una gelida giornata inver-nale una delegazione della se-zione provinciale di Falerna Ma-rina (CZ) dell’Associazione na-zionale del fante ha incontratogli iscritti dell’omologa forma-zione d’Arma di Pavia. La rap-presentanza calabrese dell’Anf èstata ospite del sodalizio provin-ciale lombardo della Fanteria inoccasione della ricorrenza del92° anniversario della costitu-zione di quella sezione, presie-duta dal fante Giuseppe Meazzi.La cerimonia pavese è iniziatacon il trasferimento di un nucleodi aderenti calabresi e pavesidalla sede sezionale di corso Ga-ribaldi della città lombarda, co-perta da un manto bianco a se-guito di un’abbondante nevi-cata, al locale Monumento alFante d’Italia, inaugurato nei1992 con risorse economichedella medesima sezione e oggiaffidato alle cure del Comune. Lìil gruppo calabro-pavese ha so-stato in religioso silenzio. Pre-senti, oltre al presidente sezio-nale Meazzi, i soci Giorgio Broc-chetta, Sergio Stabon, RaffaeleSorazzo, rispettivamente segre-tario, alfiere e consigliere dellasezione di Pavia nonché la patro-nessa Violetta Salfo e il presi-dente sella sezione di FalernaMarina, G. B. Romano, consi-gliere nazionale Anf per la Cala-bria. Quindi il nucleo misto haraggiunto la maestosa basilica diSan Michele Maggiore, per par-tecipare a una funzione religiosain suffragio dei Fanti Caduti, allapresenza di autorità civili e mili-tari. Tra cui il presidente dellaProvincia pavese, Daniele Bo-sone, e il sindaco di Pavia, Ales-sandro Cattaneo con i rispettivigonfaloni. Diversi i sodalizi che

con la presenza dei propri labari,accanto all’altare, hanno volutomanifestare solidarietà e fratel-lanza all’Anf, dai Bersaglieri aiMarinai d’Italia in congedo, dal-l’Associazione nazionale degliex deportati nei lager nazisti aquella dei Reduci e dispersi delleguerre. In prossimità dell’altarela sezione provinciale pavesedell’Anf ha esposto i suoi ves-silli, il labaro, il medagliere e ladrappella del Comitato delle pa-tronesse, naturalmente accom-pagnati dalle rispettive scorte,tra le quali la rappresentanza ca-labrese. Al termine della SantaMessa il consigliere sezionale So-razzo del sodalizio pavese haletto accanto all’altare la Pre-ghiera del fante. Ma il momentoforse più toccante, più emozio-nante, più coinvolgente per tuttii presenti è stato quello conclu-sivo, in cui nella chiesa gremitaun provetto trombettiere ha into-nato il Silenzio. Pochi istanti ca-paci di fare idealmente untutt’uno della mente e del cuoredei convenuti: un tutt’uno ri-volto religiosamente ai Fanti Ca-duti. Nel congedarsi dagli iscrittidella sezione pavese, la delega-zione calabrese dell’Anf ha dato

loro appuntamento al Radunodei Fanti d’Italia di Ravenna.Soddisfatto il sodalizio falerneseper aver preso parte a un’attivitàsociale in terra lombarda.

Prima del rientro in Calabria,la delegazione falernese non harinunciato a una visita delle testi-monianze storiche, artistiche,culturali di Pavia. A cominciaredall’ineguagliabile Ponte copertoche attraversa il fiume Ticino,unendo alla città il suggestivoBorgo Ticino, un quartiere antica-mente di artigiani, pescatori e la-vandaie, caratterizzato da sem-pre da una certa indipendenza edalla presenza di case che si sus-seguono sulla riva destra delcorso d’acqua. L’infrastrutturatrae le sue origini dall’epoca ro-mana, di cui si conservano le basidei piloni di fondazione. Vennericostruito verso la metà del Tre-cento in epoca viscontea e dotatodi una cappella dedicata a SanGiovanni Nepomuceno. Bom-bardato nel 1944 nel corso dellaSeconda Guerra Mondiale, furiedificato ancora con la sua co-pertura a tetto agli inizi deglianni Cinquanta del secolo scorso.

Giovambattista Romano

I Fanti di Falerna Marina nel 92° di fondazionedella Sezione Provinciale di Pavia

Il nucleo misto calabro-pavese davanti al Monumento al Fante d’Italia di Pavia.

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Si è svolto in Firenze, il 18Novembre, il XVII Raduno An-nuale dei Soci dell’Associa-zione “Lupi di Toscana” (ossa-tura della Sez. Prov. del Fantein Firenze).

L’avvenimento che ha vistola partecipazione di oltre 80Soci di ogni parte d’Italia (unSocio perfino da Palermo), haavuto luogo presso la CasermaCavalli, sede della Sezione Am-ministrativa Regionale dell’E.I.e della Sezione di Firenze del-l’Associazione Nazionale Al-pini (A.N.A.).

Quest’ultima ha ospitato fi-nora il gruppo “Lupi” (tre lupi

in bronzo a grandezza natu-rale) a suo tempo recuperatodalla Caserma Gonzaga (in ab-bandono) e restaurato a curadei Soci che ne hanno soste-nuto l’onere finanziario.

Era presente il SegretarioNazionale Giuseppe Cerri (So-cio Lupo) che ha rappresentatoil Presidente Nazionale del-l’Associazione del Fante.

Dopo l’arrivo dei radunisti,Mons. Alberto Alberti, Cappel-lano degli Alpini, ha celebratola Messa al campo in una gior-nata dalle condizioni climati-che favorevoli. I presenti, dopola Messa hanno seguito, viva-

mente interessati, la colloca-zione del gruppo “Lupi” nel-l’ingresso principale della Ca-serma, ove sarà custodito, gra-zie alla disponibilità del Co-mandante Ten. Col. GiacomoGiorgio.

La scelta è stata condivisa datutti, dopo le vane promesse ele reticenze del Comune di Fi-renze in attesa della sistema-zione nella piazza Gaddi giàconvenuta sia dall’Associa-zione dei Lupi che dal Munici-pio di Firenze.

È seguito un pranzo mili-tare, approntato dal GruppoAlpini, con piena soddisfa-zione dei presenti.

Il Gen. Cantini ed il Col. Sil-vestri hanno rievocato, anchein considerazione dei 150 annidalla costituzione del Reggi-mento “Lupi” le vicende stori-che con il preciso impegno dinon tralasciare niente perché ilMonumento ai “Lupi” trovi lasistemazione che merita, so-prattutto nella città che devetanto al 78° Reggimento.

Sezione Provinciale di Firenze

Sabato 10 novembre alla Co-lonna/Monumento dei “Lupidi Toscana” si è svolta una riu-scita cerimonia organizzatadalla Federazione Provincialedell’Associazione Nazionaledel Fante di Bergamo alla qualeerano presenti, con numeroseSezioni bergamasche dei Fanti,le rappresentanze delle Asso-ciazioni Combattentistiche ed’Arma, e varie autorità citta-

dine tra le quali l’AssessoreAlessio Saltarelli, il Presidentedel Consiglio Comunale Gu-glielmo Redondi, il ConsigliereMatteo Oriani della Provincia,e il Consigliere Regionale CarloSaffioti. Alla cerimonia è inter-venuto anche un consistentegruppo di studenti dell’IstitutoComprensivo Donadoni e delLiceo Aeronautico “Locatelli”.Il Presidente Nazionale dei

Fanti M.d.l. Antonio Beretta hatenuto una breve ma intensacommemorazione rivolta aigloriosi Caduti bergamaschi eitaliani che tante pagine di va-lore e di eroismo hanno scrittonelle Battaglie per l’Indipen-denza e l’Unità d’Italia. Dopola deposizione della coronad’alloro e la benedizione im-partita da Mons. Valter Pala, iconvenuti hanno raggiunto la

Firenze - Raduno annuale “Lupi di Toscana”

Lupi - Foto ricordo al Monumento.

Bergamo - Ricordo dei F.lli Morali e dei “Lupi di Toscana”

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vicina Chiesa di Santo Spirito,dove si è svolta la funzione Re-ligiosa in memoria, onore e suf-fragio dei fratelli Enrico e Vin-cenzo Morali e dei Caduti ditutte le guerre. Mons. Pala haletto una poesia scritta al fronteda Vincenzo. Al termine il cor-teo si è ricomposto ed ha per-corso via Torquato Tasso e ilSentierone per deporre, allapresenza del Prefetto CamilloAndreana, una corona d’alloroalla Torre dei Caduti.

La Federazione Fanti di Bergamo

torevoli e attivi presidenti disezione)a tutte le autorità civilie militari presenti, tra le qualiil Sindaco Gianluca Marconi, iCarabinieri, la Polizia Strdale equella Municipale e a tutte lenumerose Associazioni di vo-lontariato presenti tra cui laCroce Verde, la Face, l’Avis,l’Anpi, il Cai, gli Alpini, comesegno della presenza della se-zione in questi trenta anni, inrapporto fecondo con la comu-nità castelnovese dove ha ope-rato negli anni con numeroseiniziative di beneficenza e soli-darietà. Tra queste le più signi-ficative sono state l’intitola-zione di una strada ai Fanti d’I-talia, la donazione di contri-buti per l’acquisto di un’au-toambulanza alla Croce Verde,per l’acquisto del mammo-grafo all’Ospedale S. Anna, perl’acquisto di due pulmini (unoper la Parrocchia di Felina euno per il Circolo “insieme”

per il trasporto degli anziani,diuna Fiat Panda al Comune perportare cibo a casa di anzianisoli e ammalati, e, per ultimi,vari eventi benefici a favoredei comuni terremotati di Reg-gio Emilia.

All’ottavo raduno di sezionehanno partecipato le delega-zione dei Fanti della provinciadi Trento guidati dal presi-dente provinciale sig. LibardiEnzo, (ass. Levico Terme -Denno - Cavalese - Fornace -Baselga di Pinè), il 40° di Bolo-gna con il consigliere nazionaleGenerale di Brigata dott. Giu-seppe Napoleone, le sezioni delfante emiliane di Imola e Casa-lecchio di Reno e Frassinoro diModena, gli alpini di Cast. néMonti, i paracadutisti, i bersa-glieri rappresentati dal com-mendatore Fabio Zani, l’ass.Nastro Azzurro di R.E. nellapersona del suo presidenteGiuseppe Ronchetti.

Festa del Fante domenica 14ottobre a Castelnovo ne’ Monti.Una giornata da ricordare peruna doppia ricorrenza: l’8° ra-duno interregionale dei Fanti e il30° anniversario di fondazionedella sezione comunale dei Fanti diCastelnovo ne’ Monti.

Era infatti, il 1° maggio 1982quando da Milano e da Romafu ufficializzata la sezione conla consegna del Tricolore.Primo presidente fino al 1984 èstato Anacleto Mortari, al qualeè subentrato poi, fino al 1990 ilDott. Riccardo Ferrari, quindiAdelfo Prampolini fino al 2003e poi, intervallata da un breveperiodo di gestione da parte diMuzio Marazzi nel 95-96, lapresidenza è, dal 2003, di Sa-vino Viappiani.

Proprio per ricordare il 30°anniversario è stata conse-gnata una pergamena, a ri-cordo del Dott. Riccardo Fer-rari e di Adelfo Prampolini(au-

Castelnovo ne’Monti - 8° raduno interregionalee 30° anniversario di fondazione della sezionecomunale dei Fanti

Bergamo - Ricordo dei “Lupi” e dei F.lli Morali.

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duti, in Piazza Gramsci. Dopola S. Messa celebrata da DonEvangelista Margini nellachiesa della Resurrezione, conil ricordo dei Fanti e delle Pa-tronesse defunti, si è tenuto congrande partecipazione il “Ran-cio del Fante” al parco Tegge diFelina, ottima occasione per ri-vivere insieme i valori dell’ami-cizia e della condivisione.

Adesso il mosaico può dirsifinalmente completato. L’ultimotassello di uno stupendo quadroè stato inserito: il restauro del-l’Arco Romano all’interno delCimitero della Brigata Liguriasul Sacro Monte Pasubio!

Anche questo intervento èstato possibile grazie soprat-tutto al prezioso contributo tec-nico-logistico della SezioneFanti di Valli del Pasubio, Se-zione che ha realizzato anche ilrecupero del sopracitato Cimi-tero, di quello di Busa Nove-gno, di Malga Prà e la Crocedel Cerbaro. A dar man forte inquesti lavori non va dimenti-cato il contributo di alcuniamici Alpini, Artiglieri, Fantidella zona 3.

Per l’Arco Romano urge-vano interventi specifici e perquesto la Comunità Montanaha affidato l’incarico ad un re-stauratore di professione e di

valore, il signor Alberto Fi-nozzi, che a sua volta necessi-tava di persone con una certaesperienza di recuperi, e la

scelta è caduta sui Fanti dellaSezione di Valli data l’espe-rienza accumulata negli anniprecedenti.

Pasubio - All’Arco Romano.

La giornata è iniziata in piaz-zale Matteotti con un discorsodel presidente Viappiani che harichiamato i fini dell’Associa-zione dei fanti:sostenere le atti-vità di volontariato, promuoverela solidarietà, difendere i valoridella pace, del rispetto e dell’a-micizia tra i popoli. È seguitopoi, l’intervento del sindaco, af-fiancato dall’assessore all’istru-

zione Mirca Gabrini e la conclu-sione del consigliere nazionaleper l’Emilia Romagna, Generaledi Brigata Giuseppe Napoleone.Molto seguita dai cittadini lasfilata a piedi e con mezzi mili-tari d’epoca, accompagnatadalla banda di Felina con musi-che patriottiche e terminata conla deposizione di una coronad’alloro al Monumento ai Ca-

Castelnovo ne’ Monti - Alcuni momenti della giornata della Festa del Fante.

Un altro anno sul Pasubio

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Dopo i primi contatti e nelprosieguo dei lavori, è nata fratutti una sincera e costruttivaamicizia. Ecco dunque un’altraestate sul Pasubio! Ancora ifuoristrada e i loro conducentiavanti ed indietro a trasportarearmi e bagagli, organizzare l’a-spetto logistico e poi, sotto l’oc-chio attento e professionale delmaestro restauratore con pa-zienza certosina, contribuirealla realizzazione di un lavorocosì significativo.

Nello stesso periodo si èprovveduto alla consueta ma-nutenzione del sito di cui è re-

sponsabile la sezione di Valli esi è constatato che aveva rettoegregiamente alle intemperiedel generale Inverno ridu-cendo così gli interventi sullaconservazione di quanto fatto ein particolar modo le Lapididei Caduti.

Ringraziando Dio, tutto è fi-lato liscio, senza incidenti disorta ed il lavoro è stato ulti-mato nel tempo prescritto eprima che le perturbazioni in-vernali bloccassero l’accesso alMonte Pasubio.

E quando, fra tantissimianni, i ”vecchi” Fanti non ci sa-

ranno più? Chi curerà e proteg-gerà dalla incuria degli uominie del tempo questi libri di storiaa cielo aperto?. Essi confidanonei giovani: se ne sono visti pa-recchi sul Pasubio, curiosi, at-tenti, a chiedere informazioni,ascoltare, a voler sapere. Sispera che vogliano domani rac-cogliere il testimone che i”vec-chi”Fanti lasceranno loro.

Avanti, dunque, e come diceil vecchio motto: “Né ostacoloné fatica!”.

La Sezione Fanti di Valli del Pasubio

All’età di cento anni, l’8 feb-braio 2010, perdemmo il nostroPresidente onorario e Presi-dente della Sezione Manda-mentale del Nastro AzzurroM.A. Ten. Col. Italo Gheza, Ca-stro (BG) 30 dicembre 1909 -Bienno (BS) 08.02.2010.

Nel terzo anniversario dellascomparsa è cosa giusta dove-rosa ricordare la figura onesta epulita di quel galantuomo d’al-tri tempi.

Valoroso Combattente, cul-tore delle Patrie Tradizioni,grande Benefattore ed Educatoreinstancabile di generazioni digiovani che a loro volta nonni,ad ogni occasione di incontro, loonoravano esprimendogli im-mensa gratitudine. A parecchi diquesti incontri fui io stesso testi-mone e mi colpì il tanto sinceroricambiato affetto che, trascorsitanti decenni, ancora più raffor-zato, univa il vecchio Maestro edi suoi amati allievi.

Prima maestro, poi combat-tente, quindi Direttore Didat-

tico, visse sempre tra i giovanie per i giovani.

Si laureò da lavoratore,Maestro elementare, dotato diuna volontà ferrea affrontava esuperava ogni difficoltà, spessoraggiungeva dall’alto lago Se-bino, sua residenza, l’univer-sità a Milano in sella alla suaamata bicicletta per un per-corso totale di oltre 200 Km.

Pioniere tra i cicloamatoricon la sorella Patronessa Cele-stina, che negli anni trenta alsorgere dell’AVIS fu tra le primedonatrici di sangue, pedalandovisitarono l’Italia, i sacrari, i luo-ghi delle battaglie della GrandeGuerra ove fu impegnato il fra-tello maggiore Fiorino, autoredi un meraviglioso Diario diGuerra e Prigionia corredato da

Lovere - Foto ricordo.

Un ricordo del fondatore della Sezione di Lovere

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pregevoli illustrazioni, operache meritò il plauso dell’illustrenostro concittadino il noto pit-tore Giorgio Oprandi a suavolta combattente della GuerraBianca in Adamello ed autoredella meravigliosa tela “L’Al-pino Morente” conservatapresso il Sacrario dei Caduti diLovere - Palazzo del Polo licealeeretto nel 1934.

Con la sorella Celestina sispinse anche oltre confine visi-tando mezza Europa.

Dopo il servizio di leva pre-stato nel 232° Fanteria “Bren-nero” nel 1935 e fino al 1938 colgrado di Tenente fu inviato inLibia ove assunse il comandodi una compagnia di fedelis-simi Ascari. Successivamentevenne trasferito in A.O.I., sem-pre al comando di truppe colo-niali, con compito di presidiosu quei territori del novelloImpero, ove si merita la Meda-glia d’Argento al V.M. sulcampo e la proposta per unaseconda.

Mi raccontava….. “sbarcatial porto di Massaua, salimmoall’Asmara, quota 2329, lungoun’antica mulattiera, materialia dorso di mulo. Alla fine dellamissione nel 1938 di ritorno aMassaua, con nostra compren-sibile sorpresa, scendemmo incolonna motorizzata per unameravigliosa moderna stradascolpita in alte verticali pareti

rocciose, opera realizzata insoli due anni dagli Italiani”….

Raccontandomi altri dettaglidella sua vita appresi che dagiovane ufficiale il nostroamico Italo fu collega del Col.Guido Ricoveri (poi Gen. diC.A.) mio Comandante al 16°corso A.U.C. presso la Scuoladi Cesano e per completare lamia felice sorpresa ebberoquale Comandante di Batta-glione il Gen. Guido Sivieri cheda pensionato fu vice Sindacodella mia amata Lovere.

Nel 1942 sarà al 255° Fante-ria Div. Veneto, sempre prontoad ogni chiamata, il Dott.Gheza aveva trascorso un terzodella sua vita in divisa, al servi-zio dell’amata Patria.

Mi è doveroso ricordare, conil Comandante Ricoveri, ilMagg. Sante Flamini, il Cap.Elio Rotellini, il S. Ten. PietroCalì e il S. Ten. Sergio Marti-nelli che in me riponendo fidu-cia quanta io non avevo pre-teso, al termine del corso, miaugurarono una felice licenzadi 23 giorni e poi un arrivedercisempre “qui a Cesano”.

Tra i 18 Allievi prescelti per ilservizio di Prima nomina pressola Scuola di Fanteria, ben ottouscimmo dalla 5° CompagniaA.U.C. di Ascoli Piceno.

Il mondo pur nelle sue am-pie dimensioni alla fine tradi-sce quanto è piccolo, quando

meno te lo aspetti ti fa scoprirecomuni amicizie, personaggiillustri entrano nella tua vita, tifa ritrovare amici della tuaadolescenza.

Quando nell’agosto del 1955raggiunsi Ascoli Piceno, che miricorda il Cap. Gennaro Santo-nastaso, il S.Ten Franco Cotta,il S.Ten. Renato Briano e il Ten.Col. Umberto Di Domenico,presso la Caserma “M.O. S.Ten. Emidio Clementi”, mi ri-trovai, nella mia stessa 5° Com-pagnia (Legione Straniera), exallievi dei tempi di Guerra delConvitto Nazionale Cesare Bat-tisti di Lovere: il mio compa-gno di banco di allora VittorinoGalletti di Salò, Mario Barabinodi Genova, Miro Foresti che nel1945 si trasferì a Roma, l’allievoGuido Guidi di Novi Ligureche mi portò i saluti degli amicifratelli Dal Negro il cui padreera Direttore di quello stabili-mento ILVA.

Nella vita se adottiamo com-portamenti corretti e leali ritro-veremo sempre solo amici chesaranno i primi a riconoscerti, adavvicinarti e abbracciarti felici.

Io e tanti altri fortunati ab-biamo incontrato il Dott. ItaloGheza che ha rafforzato in noiquelle virtù e valori ai quali cihanno educato le nostre fami-glie. Ben vengano personecome Italo, ne abbiamo semprepiù bisogno.

Domenica 18 novembre2012: una giornata da ricordare,esattamente dopo tre anni dallamesta cerimonia di sciogli-mento del Reparto, che vide lagloriosa Bandiera del 91° Batta-glione Fanteria “Lucania”, es-sere inguainata per il succes-sivo trasferimento presso il Mu-

seo delle Bandiere del Vitto-riano (la nostra testata seguì l’e-vento con una dettagliata cro-naca pubblicata sul nr. 4/2009,alle pagg. 17 e 18). Una giornataemozionante, quella vissutapresso la Caserma “Lucania”che ha visto il 1° Raduno Na-zionale dell’Associazione Na-

zionale del Fante - Gruppo 91°Battaglione Fanteria “Lucania”.

La cerimonia è stata presen-ziata dal Gen. B. CC VincenzoProcacci, Comandante della Le-gione Carabinieri “Basilicata”,Unità territoriale della Beneme-rita attualmente ospitata nellariaperta struttura militare ed ha

Potenza - Noi, Fanti del 91°

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visto come ospite d’onore ilGen. C.A. (r.) Vittorio Bernard,già Vice Commissario di Go-verno per l’emergenza del terre-moto del 23 novembre 1980, cit-tadino onorario di Satriano diLucania, nonché estensore dellaproposta di conferimento al 91°Battaglione della Medagliad’Argento al Valore dell’Esercitoper i soccorsi prestati alle popo-lazioni colpite dall’evento si-smico. Il gruppo intitolato al 91°Battaglione, sorto per l’interes-samento di diversi ex apparte-nenti alla disciolta Unità facenticapo al Col. F. Francesco Scia-scia, già Comandante di batta-glione negli anni 1985/1986,coadiuvato dai LuogotenentiLuigi Gioia, già Sottufficiale diCorpo del 91°, e Filippo Oro,con il “media partnership” dellanostra Rivista e la collabora-zione della locale Federazioneprovinciale del Nastro Azzurro

(il cui responsabile, sig. RoccoGalasso, appassionato di storiamilitare, segue da diversi anni levicende del 91°) ha registrato unsignificativo “boom” di adesionie tesseramenti alla nostra Asso-ciazione. Sono stati circa 300 imilitari in servizio e in congedointervenuti con le loro famiglie,molti dei quali giunti da diverseregioni, dalla Campania alla Pu-glia (da segnalare la presenzadella Sezione del Fante di Cri-spiano), dalla Sicilia alla Cala-bria, fino al Molise. Fra di essiben sette ex Comandanti delbattaglione. Dopo l’allocuzionedel Gen. Procacci ha avutoluogo la celebrazione dellaSanta Messa in suffragio dei Ca-duti: significativa la presenzasull’altare, quale concelebrante,di fra Rosario Merlino, già mili-tare di leva al 91° nel periodo1983/84 come centralinista; unascelta di vita, quella di servire la

collettività vestendo l’abito reli-gioso francescano, maturata an-che grazie all’esperienza di leva.Ha fatto seguito la lettura deimessaggi di saluto, a cominciareda quello a firma del PresidenteNazionale, M.d.L. Antonio Be-retta, ed un commosso omaggioalla generosa popolazione lu-cana cui il Gen. Bernard ha de-dicato una poesia di sua compo-sizione. La consegna dei di-plomi di Socio Benemerito ad al-cuni iscritti alla locale Sezionedel Fante ha concluso la parteprotocollare della manifesta-zione.

La Redazione RAI della Basi-licata ha seguito l’evento, man-dando in onda già nell’edizionedelle 14:00 la cronaca dellostesso. Si può visionare il servi-zio giornalistico al seguente link:http://www.youtube.com/watch?v=opOHAev9Rw0

In occasione del pranzo dicorpo, che ha avuto luogo su-bito dopo la cerimonia, sonostati raccolti sprazzi di vita vis-suta e ricordi delle pregresseesperienze; un’occasione pertenere vivo uno spirito di corpoche non è mai venuto meno,nonostante la soppressione delReparto e che lascia ben spe-rare in una ripresa delle attivitàassociative in ambito nazio-nale, a cominciare dal suo me-ridione, una terra dove si regi-strano positivi fermenti di ri-presa ed in cui la volontà di ri-scatto è viva e palpabile.

Savino Vignola

Nel mese di aprile si è te-nuta la seconda Rimpatriatadei Commilitoni del disciolto89° Battaglione Fanteria cheebbe come ultima dislocazione

l’ex Caserma Generale Anto-nino Cascino, ora CasermaD’Avossa, attuale sede del 19°Reggimento Cavalleggeri“Guide”, sita in Salerno.

L’evento, organizzato dalFante Carlo Galimberti con gliamici tramite il prezioso sup-porto dell’Associazione Nazio-nale del Fante, è stato reso possi-

Salerno - Rimpatriata 2012

Potenza - Raduno 91° prima della sfilata.

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bile grazie all’interessamentodell’Esercito Italiano nelle per-sone dei sigg. Ten. Col. LeonardoGatti, Ten. Col. Ciro Maddaluno,Ten. Col. Mario Carusi Abba-monte, Luogotenente MarcelloDe Rosa, e della Polizia di Stato(che ha concesso il Patrocinio)tramite il Sig. Questore di Sa-lerno e l’Ispettore Morrone, oltreal Patrocinio che il Comune diSalerno ha voluto concedere at-traverso il Sindaco De Luca.L’organizzazione è avvenuta ap-poggiandosi al gruppo di Face-book “Quelli che hanno fatto ilmilitare a Salerno” che conta daanni quasi cinquecento membri.Ci siamo ritrovati anche per cele-brare una triste ricorrenza: iltrentesimo anniversario della co-siddetta Strage di Salerno, nellaquale un commando delle Bri-gate Rosse guidato dalla terrori-sta Ligas assassinò a raffiche dimitra due Agenti della Polizia diStato, insieme al Caporale Anto-nio Palumbo, di Tuglie (LE), mi-litare di leva dell’89° a scorta delconvoglio, insignito della Meda-glia d’Argento “alla memoria”con DPR 24/05/1983. Questa lamotivazione: “Militare di leva inservizio di scorta armata ad un con-voglio che veniva bloccato da dueautovetture civili ed aggredito daun gruppo terroristico, risultato ap-partenente alle brigate rosse, rea-giva con decisione all’attacco. No-nostante la fulmineità dell’aggres-sione da parte dei terroristi, artico-lati in due nuclei che esplodevanoraffiche in aria esigendo la consegnadelle armi e delle munizioni in dota-zione, il caporale PALUMBO ten-tava di far fuoco attirando così su disé la immediata reazione dei crimi-nali. Gravemente ferito decedevadopo lunga degenza a causa dellelesioni riportate, attestando con ilsuo sacrificio l’elevato senso del do-vere, la determinazione ed il corag-gio di opporsi con sprezzo del peri-colo al proditorio colpo di mano”.

Il gruppo dei commilitoni(una ventina di amici chehanno prestato servizio allaCascino negli anni ‘80 del se-colo scorso) è stato accolto dalPicchetto dal Luogotenente DeRosa dell’Ufficio Maggiorità,già in forza all’89°, e cordial-mente condotti nella PalazzinaComando, dove li attendeva ilMaresciallo responsabile delCircolo Ufficiali e ricevuti dalTenente Colonnello Carusi, Co-mandante pro-tempore del Di-staccamento, ci ha averci pre-sentato un ospite, il simpaticis-simo Ispettore Morrone dellaQuestura di Salerno, e ci haguidati in una breve quanto in-teressante visita al Museo delReggimento e al corridoio conle effigi di tutti i gloriosi Co-mandanti delle Guide, dal1860, anno di costituzione delReparto. La Caserma, in unclima surreale, era quasi de-serta poiché il 19° è in missionein Afghanistan con ISAF.

Alle nove e trenta, inPiazza d’Armi, davanti al vec-chio (e a noi ben noto) carroarmato M4 Sherman, rimastoa Salerno dopo lo sbarco delletruppe Americane nella cosid-detta Operazione Avalanchedel settembre 1943, e di frontea due stupendi capolavori di

ingegneria militare quali l’au-toblindo B1 Centauro ed ilveicolo trasporto truppePuma, la Guardia d’onore eraschierata con le sciabolesguainate e pronta per l’Alza-bandiera. Tale vista ha provo-cato in noi la prima delle dueravvicinate scariche di adre-nalina: la seconda è arrivataquando il Comandante hadato a tutti l’Attenti ed ha or-dinato l’Alzabandiera, sullenote dell’Inno di Mameli, can-tato con commozione.

Insieme al LuogotenenteAdinolfi, da noi conosciutogiovane Sergente tanti anni faalla Cascino, ci siamo recatinella Cappella della Casermadove il commilitone Don Da-niele, ora Parroco in Eboli, hacelebrato la Santa Messa, pro-nunciando (con il carisma chelo contraddistingue) un’ome-lia che ha suscitato a noi com-mozione ed i complimenti delComandante.

Celebrata l’Eucaristia e lettala Preghiera del Fante, il Colon-nello ci ha fatto visitare lagrande palestra intitolata al Ca-porale Palumbo e nella quale sistava tenendo una delle mani-festazioni sportive per le qualila Caserma D’Avossa concedeabitualmente gli spazi a benefi-

Salerno - Rimpatriata 2012.

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cio dei Salernitani; il gruppo èstato accolto con entusiasmo econ un applauso del folto pub-blico spettatore delle esibizionipresentate da giovani e prepa-ratissime ginnaste.

Dopo le undici, i presenti sisono recati nella vicina PiazzaVittime del Terrorismo, dove èsito il monumento che ricordail vile attentato terroristico,proprio nel luogo esatto doveci fu l’agguato trent’anniprima. Due di noi hanno por-tato una corona di alloro conun drappo tricolore recante lascritta “Gli amici dell’89° Fan-teria” che, sulle note della Can-

zone del Piave, è stato depostaquale omaggio ai Caduti del1982. Anche qui, la commo-zione per il breve ma intensodiscorso del Comandante Ca-rusi, che ha anche letto la Pre-ghiera per la Patria, ci ha fattocommuovere anche per le notedel Silenzio d’Ordinanza e del-l’Inno dell’89° Battaglione Fan-teria Salerno, i cantato a squar-ciagola. Altro momento di rac-coglimento, la benedizione anoi ed al Monumento, impar-tita dal nostro Don Daniele.

È stata donata ai “padroni dicasa” ed alla vedova di uno deipoliziotti assassinati dalle BR

una pergamena a ricordo dellagiornata e suggellata dallefirme di tutti i partecipanti,completa di grado, compagniae scaglione. il gruppo si è con-gedato a malincuore dagliamici in uniforme e dal Col. Al-fredo Visciani, nostra vecchiaconoscenza, la giornata è conti-nuata come era finita la serataprecedente: con un fraterno edamichevole simposio. La gene-rale soddisfazione e l’emozioneche ci siamo portati a casa fagià presagire che ci sarà unaRimpatriata 2013!

Carlo Galimberti

Falerna - L’interno dell’ossario a Padova.

Una delegazione dell’Anf havisitato l’Ossario dei Caduti cu-stodito nella chiesa della Pace diPadova. Visita fortemente moti-vata di una delegazione della se-zione provinciale dell’Associa-zione nazionale del Fante di Fa-lerna Marina (CZ) nella Città diSant’Antonio, Padova, l’anticaPatavium, sorta oltre tremilaanni fa (si racconta che sia statafondata dall’eroe troiano Ante-nore, compagno del miticoEnea), oggi una delle maggioricittà italiane d’arte, ricca diopere medioevali e rinascimen-tali, caratterizzata dall’alternarsidi strette vie porticate e piazzemonumentali, oltre che dallapresenza di imponenti edifici trai quali il Tempio antoniano dellaPace, che custodisce i resti mor-tali di 5.401 soldati Caduti du-rante la Prima Guerra Mondialenonché di 989 vittime civili deibombardamenti subiti da Pa-dova nel secondo conflitto mon-diale. L’Ossario è stato la meta

essenziale della visita della dele-gazione dell’Anf falernese nellacittà veneta, nella remota spe-ranza (non confortata da alcundocumento) di acquisire ele-menti atti a localizzare la tombadel soldato Bruno Ciancio di Fa-

brizia (Vibo Valentia), apparte-nente al 48esimo Reggimento diFanteria, morto nel 1917, du-rante la Prima Guerra Mondiale,forse a Zenson di Piave (Tre-viso), i cui resti mortali finoranon sono stati rintracciati. Se-

Falerna Marina a Padova - Alla ricerca dei resti mortali di un Fante

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condo il Commissariato Gene-rale Onoranze Caduti in Guerradel Ministero della Difesa, lesalme tumulate nei cimiteridella zona di Zenson sono statetraslate nel Sacrario militare diFagarè (Treviso), “dove non fi-gura il nominativo del soldatoCiancio Bruno”. Il nipote, Da-miano Ciancio, iscritto al sodali-zio d’Arma, ma non facenteparte della delegazione in visitaa Padova, da anni è alla strenuaricerca dei resti mortali delnonno per dare loro degna se-poltura nel paese d’origine. Rag-giunta la chiesa della Pace, dopoavere ammirato lo stile mitteleu-ropeo, viennese in particolare,dell’imponente struttura di mat-toni a vista e pietra, presidiatasimbolicamente dal Tricoloresventolante su un pennone delsagrato, la rappresentanza del-l’Anf si è portata all’interno, icui fianchi sono tappezzati dellelapidi dei Caduti. Migliaia di la-stre di marmo su cui sono incisialtrettanti nominativi. Davanti

ad esse i rappresentanti dell’Anfprima hanno sostato in religiosoraccoglimento, quasi ad abbrac-ciare idealmente tutti quegli ita-liani che si sacrificarono per ilPaese e il cui spirito fraternosembra accompagnare il visita-tore. Poi hanno letto con atten-zione in particolare i cognomiinizianti con la consonante “c”.Tra i nominativi incisi sulle la-pidi hanno individuato quellodel soldato Paolo Ciancia: delFante Bruno Ciancio nessunatraccia. La visita al Tempio anto-niano della Pace, tuttavia, haconsentito alla rappresentanzadel sodalizio di rendere un do-veroso tributo ai resti dei fratelliitaliani lì custoditi. Il luogo diculto padovano, non distantedalla stazione ferroviaria, dalcui piazzale è ben visibile vol-gendo lo sguardo a sinistra, sicominciò a edificare nel 1920, suprogetto originario dell’archi-tetto padovano Antonio Zani-van. Nel 1922 i lavori si dovet-tero sospendere per mancanza

di fondi. Ripresero nel 1931,dopo che lo Stato italiano ebbeconcesso alle autorità ecclesia-stiche un contributo finalizzatoad adibire l’edificio votivo (ini-zialmente ideato per ottenere daSant’Antonio la protezionedella città e l’avvento dellapace) a Ossario dei Caduti percause di guerra. Completata nel1934, la struttura accolse prestoi resti di 5.401 soldati morti aPadova e sepolti nei vari cimi-teri cittadini. Poi lo scoppiodella Seconda Guerra Mondialee i terribili bombardamenti, cheseminarono lutti e distruzione.Durante un’incursione aerea,alla fine del 1943, rimase grave-mente danneggiato lo stessoOssario. A gennaio del 1948 necominciò la ricostruzione. Lachiesa venne riaperta il 19marzo 1949. A maggio del 1960in una cappella dell’atrio furonotraslati i resti di 989 vittime ci-vili dei bombardamenti.

Giovambattista Romano

Nonno Libero: anch’io sono stato un FanteEbbene sì: anche Lino Banfi,

al secolo Pasquale Zagaria,nato ad Andria (BT) il 9 luglio1936, ha prestato servizio nel-l’Arma di Fanteria. La sua fi-gura di attore non ha bisognodi presentazioni: una notorietàcostruita con fatica, sudore, sa-crifici, tutte doti che singolar-mente si attagliano alla figuradel Fante, non disgiunta da unencomiabile impegno sociale,tanto da ricevere il prestigiosoriconoscimento di ambascia-tore dell’Unicef per l’Italia.

Quello che non tutti sanno èche nel 1956 l’allora coscritto dileva Pasquale Zagaria ricevettela cartolina precetto per l’89°

Reggimento Fanteria “Salerno”,all’epoca articolato su Co-mando reggimento ad Imperia,e quattro battaglioni ad Arma diTaggia, Pieve di Teco, Albenga eDiano Castello, oltre alla ca-serma “Bligny” a Savona.

Ma sentiamo la testimo-nianza del diretto interessatocui va il nostro più vivo ringra-ziamento per la disponibilitàdimostrata nel rilasciare la se-guente intervista:

D. Maestro Banfi, lei ha pre-stato servizio di leva nell’89°Reggimento Fanteria, ad Armadi Taggia: che ricordo ha diquel periodo?

R. Un ricordo bellissimo: intantoerano 18 mesi, non un anno. Io liricordo come i 18 mesi più bellidella mia vita: venivo da Milano,dove vivevo all’epoca della chia-mata alle armi ed arrivai anche conritardo sulla data prevista, poichéla cartolina precetto mi fu recapi-tata dopo tre/quattro mesi perchéall’epoca si viveva in manieramolto precaria… in una pension-cina, nelle stazioni, nei palazzi incostruzione, insomma, un po’ comei poveri disgraziati di oggi, se nonpeggio. Quando giunsi in casermami volevano mettere in CPR e ioche non capivo cosa fosse: credevofosse una medicina o altro… co-munque fu un periodo bellissimo,

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perché prima mi volevano metteredentro per il ritardo nella presenta-zione, e lì a spiegar loro che nonavevo colpa se la cartolina m’erastata recapitata dopo alcuni mesi;insomma, tutti a rimproverarmi e avolermi punire poi, d’improvviso, ilmiracolo: nel leggere la mia schedapersonale, il Maresciallo della fure-ria vede scritto “Pasquale Zaga-ria… professione: attore di va-rietà”, al che mi dice “sai, quiavremmo bisogno di uno che orga-nizzi spettacoli, visto che si è con-gedato uno che se ne occupava” e io“beh, io sono qua”. Da quel giornoho passato 18 mesi bellissimi, sem-pre in borghese, addirittura conuna divisa fuori ordinanza fatta dalsarto, ero anche caruccio, ero ma-gro, con i capelli (da borghese fa-cevo l’attore di fotoromanzi),quindi fu una pacchia: addiritturadalla caserma mi trasferirono inuna base logistica a Sanremo, doveandavano gli alti Ufficiali a tra-scorrere le vacanze estive; c’era untenente che suonava il pianoforte,un altro soldato che suonava latromba ed altri ancora… insomma,avevo organizzato la compagnia dispettacoli di Arma di Taggia; comedire, meglio di così si muore!

D. Il servizio di leva obbligato-rio ha rappresentato per gli Ita-liani – almeno fino a qualcheanno fa – una tappa obbligata,entrando nell’immaginario col-lettivo di tutti. Lei in passato loha anche portato sulle scene ci-nematografiche, dal burberosergente al colonnello dell’o-spedale militare. Ora che le levaobbligatoria è stata sospesa e lostrumento militare è su basevolontaria e professionale, con inostri ragazzi che in Italia e al-l’estero danno prova di effi-cienza e professionalità, doti ri-conosciute dai nostri partnersinternazionali, se dovessero of-frirle un ruolo in cui dovesse ri-vestire l’uniforme nella parte,

che so?, del comandante di unatask force impegnata in unamissione all’estero, quale sa-rebbe la sua risposta?

R. Lo farei volentieri: ora è giàcome se lo facessi. Da dodici annisono ambasciatore dell’Unicef e mireco spesso in missione in Angola,Eritrea e altri Paesi, e sentirmichiamare “senhor embaixador,senhor embaixador”o “good mor-ning”in tante lingue… io credoche si possa parlare una linguauniversale, che è quella del cuore.Non c’è bisogno di parlare alcunalingua, perché con i bimbi africaniche lingua parli? Quelli voglionoguardare gli occhi tuoi, vederecosa trasmettono: io sono riuscito

a farli sorridere, a strappar lorouna risata, ecco perché la mia mis-sione l’hanno chiamata “Banfi -My children”, così come risultaregistrata a Bruxelles, alla sedecentrale… addirittura ai bambinidell’Angola sono riuscito a farglidire “porca pu**èna”, il che non èuna cosa facile; non capivano il si-gnificato dell’espressione però ri-devano, e quando partii ricordoqueste migliaia di bambini che sor-ridevano, mi salutavano “ciaoavuelo Lino, avuelo Lino”(tr.nonno Lino) beh, ero contentis-simo. Quindi, come vedi, se c’è bi-sogno alla mia tenera età di 76anni di fare il colonnello (non il“colhonnello”, come diceva NadiaCassini), lo farei volentieri.

Nonno Libero: il Fante Lino Banfi.

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Comunicazione dalla RedazionePer esigenze di spazio non si è potuto inserire la terza ed ultima parte della galleriafotografica riguardante il nostro Raduno di Ravenna. Chi volesse prenderne visione potràvisualizzarle sul nostro sito: www.associazionenazionaledelfante.it alla voce Raduni.

D. Ha toccato un tasto che staparticolarmente a cuore alla no-stra Associazione: da diversianni abbiamo varato diverse ini-ziative umanitarie in Italia ed al-l’estero, in Paesi dove sono pre-senti diverse criticità, soprattuttonei confronti di bambini (il “Pro-getto KS - un ponte per il Ko-sovo” a favore del centro assi-stenza di una parrocchia koso-vara a Klina, il progetto “Semià -Famiglia” a favore di una casa-famiglia a Volozhin in Bielorus-sia ed il progetto “UbicumqueVictores” a favore di un orfano-trofio di Betlemme, in TerraSanta), riscuotendo attenzioneed approvazione anche al di

fuori dell’ambito associativo.Nella sua veste di ambasciatoredell’Unicef, quale consiglio sentedi poterci dare per rendere ancorpiù incisive queste iniziative?

R. Ben venga ogni iniziativa, tar-gata “Fante” o altra denomina-zione: l’importante è che mirino aqualcosa di umanitario. Nel casovostro, capisco che lo è: l’impor-tante è che vi rivolgiate soprat-tutto ai bambini che sono i nostriFanti di domani, i nostri mili-tari… io li chiamo “Caronte”i ra-gazzi di oggi, perché sono quelliche ci traghetteranno da vecchi, seriusciamo a resistere, chissà inquale parte – buona o cattiva – del

mondo, visto che il mondo va come“chevolo” gli pare… a rotoli in-somma; quindi ben vengano que-ste vostre iniziative che riguar-dano i bambini!

NOTA: Al termine dell’in-tervista, nel ringraziare LinoBanfi per la sua squisita dispo-nibilità e l’attenzione dimo-strata alla nostra Associazione,gli è stato fatto dono della tes-sera associativa per l’anno incorso e del nostro Crest. A suavolta egli ha rivolto un saluto anoi tutti, con particolare atten-zione al Presidente Nazionale.

Savino Vignola

Riceviamo dalla nostra Sede romana la seguente comunicazione:

Informazioni e prenotazioni:

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dal 19 al 23 giugno 2013

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in collaborazione con l’Associazione culturale Stella Errante di Roma

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

ADUNATA

Abbiategrasso (Mi)Domenica, 25 novembre

2012, si è celebrata la 54a Festadel Fante della sezione di Ab-biategrasso.

Il ritrovo della manifesta-zione era fissato nel piazzaleantistante la Chiesa di S. Rocco(eretta nel 1630 in ringraziamentoper lo scampato pericolo causatodalla peste), alla celebrazionedella Santa Messa hanno parte-cipato tutte le AssociazioniCombattentistiche e d’Armacittadine, rappresentate sull’al-tare dai rispettivi labari, ga-gliardetti e bandiere; si ringra-zia la presenza del M.llo Mon-tano in rappresentanza dellalocale Compagnia Carabinieri,il Magg. Ugo D’Imporzano pi-lota elicotterista a noi legato davincoli d’amicizia, mentre perla città di Abbiategrasso erapresente il Sindaco PierLuigiArrara assieme ad un consi-gliere comunale.

La Messa è stata celebratadal Parroco don GianLuca Ro-manò, il quale ha ricordato la fi-gura del soldato per l’unitàdella nostra Patria, e l’impegnoodierno nel corso delle varie ca-lamità e nelle svariate missionidi pace, ricordando i valori e gliideali che sono anche del cri-stiano impegnato nelle svariaterealtà quotidiane; nelle invoca-zioni sono stati ricordati tutti iFanti defunti, di cui siamo fieridi far memoria, ricordando iloro valori e gli ideali rimastitali anche per noi; ricordatipure tutti i militari oggi impe-gnati in azioni di pace nelle va-rie parti del mondo, ed anche ilS.Ten Gianni Rosa M. A. V. M. acui è intitolata la nostra sezioneed il Cav. Mario Politi fonda- Abbiategrasso - La Santa Messa.

tore della sezione (a suo tempoha ricoperto anche l’incarico diConsigliere Nazionale).

Al termine della SantaMessa, il Sindaco impossibili-tato a rimanere con noi apranzo causa altri impegni isti-tuzionali, ci ha ringraziato perla nostra presenza.

Il Presidente sezionale haammesso che è stata veramenteuna bella cerimonia, e si è dettosoddisfatto per la presenza delSegretario Nazionale GiuseppeCerri in rappresentanza delPresidente Nazionale, e delConsigliere Nazionale France-sco Donatone assieme alla suagentile consorte, unitamente airappresentanti delle sezioni li-mitrofe, qui corre l’obbligo diun grazie all’ultra novantenneAntonio Turchetta Presidentedella sezione di Vigevano cheper tutto il tempo della SantaMessa ha retto con orgoglio lasua bandiera sezionale.

Il pranzo si è svolto pressoun ristorante della zona, in co-

mune di Corbetta, momentoconviviale gioioso, è stato occa-sione per ricordare i tempi pas-sati ed i vecchi aneddoti par-lando anche di come potrebbeessere la nostra sezione connuove proposte ed impegno daparte di tutti gli iscritti.

Al termine della giornataprima di salutarci, il PresidenteCav. Uff. Nicola Garofalo uni-tamente al Consigliere Nazio-nale Donatone ed al SegretarioNazionale Giuseppe Cerrihanno donato al Magg. UgoD’Imporzano una targa bron-zea “Non dimenticateci”, donomolto gradito che è stato ri-cambiato con una stampa raffi-gurante gli elicotteri del reggi-mento AVES impegnati nellemissioni di pace all’estero; unringraziamento di cuore aquanti si sono impegnati per lariuscita della festa ed ai parte-cipanti alla festa medesima,viva tutte le sezioni dell’Asso-ciazione Nazionale del Fante,poi di cuore ci si è scambiati gliAuguri per le prossime festi-vità, con un arrivederci tutti alprossimo anno.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Si è tenuto la domenica 16 set-tembre 2012 a Bagnolo Piemonteil 3° Raduno Provinciale deiFanti e dei Familiari dei Caduti.Le due Associazioni promotricihanno voluto confermare l’u-nione e la collaborazione reci-proca portata avanti in questianni. All’interno del raduno èstato celebrato il 90° anniversa-rio dell’erezione del Monu-mento ai Caduti in guerra, steleposta in essere l’8 gennaio 1922.

Hanno preso parte alla bellamanifestazione le sezioni deiFanti di Cavour, Torrazza P.te,e Voghera, nonché il comitatiprovinciali delle famiglie deiCaduti di Torino e le sezioni diCentallo, Racconigi e Rifreddo.I Fanti sono stati onorati dellapresenza di diverse Associa-zioni consorelle tra cui i Com-battenti, Mutilati di guerra, Al-pini, Genieri, Marinai, Arti-glieri, Granatieri e Carabinieri,come pure diverse Associa-zioni del volontariato.

Di particolare nota è stata,nuovamente, la presenza delladelegazione dell’Amicale Ma-rins di Embrun (Francia), Asso-ciazione d’Arma dei Marinaifrancesi presieduta da AugardeAlain che ha presenziato all’in-tera cerimonia con il proprio

Drappeau. Inoltre, provenientidalla Valle d’Aosta, sono giuntigli amici dell’UNUCI guidatidal ten. col. Mauro Gambaro edell’Ass. Crabinieri di Chatil-lon con alla testa il s.ten. Mi-chele Maurino, bagnolese diorigine. Una new entry fra leAssociazioni d’Arma è stata ladelegazione UNUCI di Gine-vra (Svizzera) presieduta dalten. Nicola Gallucci.

Dopo un sobrio rinfresco dibenvenuto offerto dalle sezioniorganizzatrici, il corteo apertodal Complesso Bandistico Ba-gnolese, diretto dal maestroMauro Maurino, e compostoda ben 25 bandiere ed una folladi oltre cinquecento persone, siè diretto al Monumento all’al-pino dove è stata deposta unacorona di alloro. In itinere, ilcorteo si è portato al Monu-mento ai donatori di sanguepresso cui è stata sistemata unacomposizione floreale. La sfi-lata è proseguita al passo dibanda per le vie cittadine im-bandierate fino al Monumentoai Caduti dove è stata depostauna corona a perenne ricordodegli oltre trecento caduti ba-gnolesi nelle guerre del secoloscorso, come sottofondo è stataeseguita la marcia “Zoccoli nei

Lager”, brano composto dallaprof.ssa Pasquet in ricordo deiprigionieri ed internati in terradi Russia e di Germania.

Tappa irrinunciabile è stata lachiesa parrocchiale di San Pietroin Vincoli per la messa, celebratadal vicario don Aldo Mainero,nipote di disperso. In particolaredurante la preghiera dei fedelisono stati ricordati i 142 cadutidella Seconda Guerra Mondiale,mentre a conclusione del rito laPreghiera del Fante.

Il corteo si è ricomposto altermine del rito per convo-gliarsi verso il Monumento alFante d’Italia. Fra le autoritàpresenti è doveroso citare il Co-mandante della Guardia di Fi-nanza di Saluzzo, ten. MartaBalbo, una rappresentanza del1° Reggimento Artiglieria daMontagna di Fossano al co-mando del Capitano Cornac-chione. Ed ancora il neoelettoSindaco di Bagnolo, FabioBruno Franco, l’Assessore Pei-tavino del Comune di Cavour el’Assessore Lasagno di Briche-rasio, gli Assessori Provincialiarch. Luca Colombatto e geom.Roberto Mellano, il ConsigliereRegionale dott. Tullio Ponso;nonché il Maresciallo dei Cara-binieri Rosario Catania, Co-mandante la locale stazione, edil Comandante della Poliziamunicipale Mario Burzio.

Bagnolo Piemonte (Cn)

Bagnolo Piemonte - Al Monumento al Fante. Bagnolo Piemonte - I Fanti al Raduno di Ravenna.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

rino, con la collaborazione delpresidente ANFCDG di Torino,Pierluigi Becchio, ha consegnatonove decorazioni (Medaglie del-l’Unità d’Italia, decorazione mi-litare dell’ANFCDG) a collabo-ratori meritevoli.

Il Comm. Giorgio Andreoni,consigliere nazionale dei Fantipiemontesi, ha porto il suo sa-luto, commemorando l’Armadi Fanteria e la figura di SanMaurizio.

Il Sindaco di Bagnolo Pie-monte, Fabio Bruno Franco, haespresso parole di elogio per leassociazioni, il consigliere re-gionale, dott. Tullio Ponso, conuna toccante orazione con trattipatriottici ispirati alla costitu-zione repubblicana ed al sacri-ficio di oltre 16000 cittadini cu-neesi per la causa della guerranazionale.

Un convivio ha concluso lamanifestazione.

Dopo la deposizione di unaCorona d’alloro com le notedell “Inno al Fante”, si sono sus-seguite le orazioni ufficiali.

Sono intervenuti il Presidentedelle Famiglie dei Caduti, Chiaf-fredo Maurino, il quale ha ringra-ziato le varie autorità ed associa-zioni presenti, quindi è seguito ilsaluto del Presidente della localesezione Fanti, Falco Michelangelo,neo Cavaliere della Repubblica.Al termine il presidente Mau-

BellunoPer non dimenticare ma an-

che per evitare che simili trage-die possano ripetersi, si èsvolto il 12 ottobre a Weg-scheid nei pressi di Linz in Au-stria nel rispetto di quello spi-rito di fratellanza che oggi uni-sce i due Paesi, il 21° “Incontroitalo-austriaco della pace a ri-cordo dei Caduti e delle Vit-time Civile della GrandeGuerra”. La manifestazione,permeata da un profondosenso di commossa partecipa-zione, era promossa dalla“Osterreichisches SchwarzesKreuz” e cioè “Croce Nera Au-striaca”, un’associazione sortanel 1919 che collabora con ilMinistero della Difesa Au-striaco e molte consorelle ita-liane per mantenere viva lamemoria dei militari Cadutinei conflitti mondiali: in pra-tica l’”alter ego” della “OnorCaduti” italiana. La cerimonia,intensa e vissuta, ha visto lapartecipazione di numerose au-torità civili, militari e religiosetra le quali il Console italiano aVienna, il coordinatore dei rap-porti tra la Croce Nera e le as-sociazioni italiane, l’on. PeterReiser per la Croce Nera, il Ve-scovo di Linz, rappresentantidelle Associazioni d’Arma, al-

Belluno - I discorsi.

cuni sindaci della Provincia diTreviso, un coro e una bandadel Trentino e molte altre. Per iFanti, con il Presidente Nazio-nale Antonio Beretta, erano pre-senti il comm. Sergio An-dreazza della Sezione di Alanoe il lentiaiese Costantino Bertonattuale presidente provincialedell’Associazione Nazionaledel Fante. “Si è trattato – diceBerton – di un appuntamentoestremamente toccante e signi-ficativo che ha fatto capirecome gli orrori e gli errori delleguerre possano e debbano tro-vare nella filosofia della memo-ria la linfa per un futuro di-verso. Mai come in questi mo-menti il concetto di Patria trovaadeguata sublimazione purnella visione europeistica che lo

deve accompagnare”. E tutta-via, nel clima di generale soddi-sfazione, una nota stonata chelo stesso presidente provincialesi incarica di sottolineare:“Tutto si rifà – dice – all’annosoproblema degli interventi dirappresentanza, un impegnocontinuo al quale, mi rendoconto, non è sempre facile ri-spondere. Comunque, per re-stare all’incontro in Austria,posso affermare con profondaamarezza che mi ha intima-mente colpito, oserei dire quasiangosciato, la presenza solitariadel nostro Presidente Nazio-nale in un contesto nel quale levarie rappresentanze eranotutte numerose e qualificate.Per un momento mi sono calatonei suoi panni avvertendo un

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

È scomparso, alla venerandaetà di 97 anni e quindi il sociopiù anziano della provincia diBelluno, il Fante di MontagnaMarino Gatto, figura straordi-naria di uomo e di soldato,estremamente benvoluto per lasua dedizione e disponibilitànei confronti della sua gente eper il suo impegno nella vitaassociativa. Fino a quando haavuto la forza per poterlo fare èstato l’alfiere della Federa-zione. Assegnato dapprimaalla Brigata RE e poi alla “Pu-glie”, fu inviato sul frontegreco-albanese dove si distinsenei combattimenti in prima li-nea; catturato dopo l’8 settem-bre viene deportato in Germa-nia, toccando Monaco e Stoc-carda per finire poi a Trier. Tra-sferito poi al campo di concen-tramento di Mannheim viene

liberato dagli americani il 28marzo del 1945 per tornare alsuo paese il 4 luglio dellostesso anno. Nella vita di tutti igiorni Marino sarà un esempioper tutti, devoto al Tricoloreche portava con orgoglio inogni occasione pubblica e pri-vata. Nel suo cuore tuttaviaerano rimaste soprattutto leimmagini drammatiche e stra-zianti dei commilitoni visti mo-rire nel fango delle trincee: unricordo che non l’abbandoneràmai e che segnerà profonda-mente il suo animo e che lospingerà ad onorarLi in dolo-roso silenzio.

Dai Fanti del Triveneto edalle Associazioni d’Arma lapiù profonda gratitudine conla certezza che il tuo ricordo eil tuo esempio non ci lasce-ranno mai.

senso di profonda frustrazione,quasi di umiliazione: quandopoi mi sono reso conto che ilsuo viso si era come illuminatovedendomi arrivare, ho capitoquanto sia importante in certeoccasioni avere qualcuno vi-cino. È un fatto che deve farciriflettere e spingerci ad esserepiù assidui e costanti nella par-tecipazione della vita associa-zionistica a tutti i livelli”.

NB: In questa occasione ilPresidente della Croce NeraAustriaca ha appuntato la me-daglia della Croce Nera e con-segnato l’attestato al Presi-dente dell’Associazione Nazio-nale del Fante M.d.L AntonioBeretta, per il continuo impe-gno ad onorare tutti i Caduti.Congratulazioni.

* * *

nel suo discorso ha letto laPoesia del soldato, mentre il no-stro vice Presidente BonardiCav. Giancarlo, ha voluto ri-cordare una breve cronistoriadella Medaglia d’Argento Ten.

La cerimonia commemora-tiva del 4 Novembre 2012 è ini-ziata con l’alza bandiera nelcortile delle scuole. Nono-stante la pioggia, il corteo, for-mato dalle autorità politichetra cui il Sindaco Valerio Moro,i rappresentanti delle Forzedell’Ordine, della Polizia Ur-bana, delle Associazionid’Arma, dell’AVIS, dei ragazzidella scuola media, con le lorobandiere e labari, con la BandaSanta Cecilia di Brignano si èsnodato per le vie del paese.

Il percorso commemorativosi è fermato ai Monumenti deiCaduti di Nassyria e dei Ber-saglieri; per la posa dei fiori edella corona d’alloro, ha poiraggiunto il Monumento deiCaduti di tutte le guerre. Dopola benedizione impartita daDon Angelo Vailati, il Sindaco

Brignano Gera d’Adda (Bg)

Brignano Gera D’Adda - Onori ai Caduti.

Don Vincenzo Moro morto inRussia nel marzo 1943.

Si è proceduto poi alla con-segna dei Diplomi a due ExCombattenti classe 1922.

Al termine il corteo si è poispostato nel cimitero per laSanta Messa a suffragio deiCaduti e di tutti i morti.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

di gastronomia. Il 30 settem-bre si è effettuata la gita a Re-canati, città natale di Leo-pardi, con visita ai luoghi dimaggiore interesse storico le-gati al poeta; poi Siroli, amenalocalità turistica sul promon-torio del Conero per il pranzosociale ed infine a Loreto convisita alla Santa Casa.

Dopo il Raduno svoltosi nelmaggio scorso a Ravenna alquale hanno partecipato conentusiasmo Fanti, Patronesse,Amici e famigliari della se-zione assieme ai Fanti diImola e Bologna, è stata orga-nizzata una giornata da tra-scorrere ancora in compagnia,tra cenni di storia, di cultura,

Casalecchio di Reno (Bo)

Castelnovo ne’Monti (Re)

Nell’ultimo periodo del-l’anno 2012 sono state attuatedalla nostra sezione le seguentiiniziative:• 10/11 settembre 2012: gita

Toscana. A settembre 2012 siè svolta la 2a gita annuale didue giorni: hanno parteci-pato una quarantina fraiscritti e amici. Le città to-scane visitate sono di per sémolto antiche e caratteristi-che: Siena, Montepulciano,Chianciano Terme, Pienza.La bella compagnia e il beltempo ci hanno permesso ditrascorrere due giorni diamicizia in allegria.

Castelnovo ne’ Monti - I partecipanti alla gita.

• 28 ottobre 2012. Si chiude uf-ficialmente l’attività 2012con una grande abbuffata dipesce in Romagna a Ric-cione che ha visto la parteci-pazione di 140 persone.

• 18 novembre 2012. Un grup-po di 50 persone si è recato aDenno in visita ai Fantitrentini e ad Arco, facendouna sosta ai mercatini diNatale.

Il 18 novembre si è tenuto il52° Raduno annuale delle“Cravatte Rosse” e commemo-rata la Festa di San Martino.Durante la Messa in memoriadi tutti i Caduti, il Corpo Ban-distico Comunale “Donizzetti”ha seguito le fasi più solennidel Sacro Rito.

Numerosi i partecipanti chesuccessivamente si sono ritro-vati per una agape trascorsa infraterna armonia.

i Fanti d’Italia Veneziani e dellaRegione Veneto, hanno divisocon gli altri fratelli Soldati d’Ita-lia, le ore difficili del sacrificio.Il prossimo futuro ci riserva oreimpegnative,:nel 2014 il grandeRaduno Nazionale di Vicenza,coordinato da una delle Federa-zioni più impegnate nella no-stra Associazione; il centesimoanniversario dell’inizio della

Chioggia (Ve)La Federazione di Venezia

con i propri Fanti, le Patro-nesse, gli Amici del Fante ed iSimpatizzanti hanno festeg-giato, l’11 novembre 2012, nellacittà di Chioggia-Sottomarina,la ricorrenza del Patrono del-l’Arma di Fanteria San Martino,

Grande Guerra in Europa, e nel2015 il centesimo anniversariodell’inizio della Grande Guerrain Italia, ed a seguire tutti gliavvenimenti della PrimaGuerra Mondiale che hanno vi-sto il Sacrificio dei nostri Reggi-menti di Fanteria. Il 90% deglieventi sono accaduti nel Trive-neto. Non ci possono direniente le altre Armi, l’82% dei

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Caduti su un totale di 682.000sono Fanti d’Italia ed è per que-sto motivo che dobbiamo essereOrgogliosi del nostro Passato,ed orgogliosi di San Martino. Ilnostro Medagliere Nazionalesfilerà davanti a tutti, e mostreràquanto valore l’Arma di Fante-ria ha meritato, quante Meda-glie d’Oro al Valor Militare sonoaffisse, concesse ai Reggimentied ai Fanti, quanto è statogrande il Sacrificio dei Figli d’I-talia, e quanto sangue hannoversato i nostri Padri. Sono statiinoltre ricordati i meriti dei no-stri Fanti, il Cavalierato OMRIconcesso dal Presidente dellaRepubblica al Fante MaestroRenzo Chiozzotto, che lo ha me-ritato per il suo indiscusso va-lore nel campo associativo.

I Fanti Veneziani conumiltà, resteranno uniti e vi-

La collaborazione dei Fantidi Costabissara-Caldogno conle Scuole Medie di Caldognoprosegue da dieci anni, ci co-munica il Vice Presidente Gian-carlo Santolin.

Anche quest’anno sono statiorganizzati degli incontri contutte le terze (circa 125 ragazzi)con dei narratori e filmati d’e-poca che hanno spiegato ai ra-gazzi il susseguirsi delle vicendebelliche della I e II Guerra Mon-diale e della Guerra Fredda.

In seguito sono stati accom-pagnati a Forte Belvedere (for-tezza Austro-Ungarica e Museodella Grande Guerra 1914-1918)a Lavarone, a Passo Coe (Folga-ria), a Malga Zonta dove è ca-duto il nostro concittadinoBruno Viola (Medaglia d’oroV.M. a cui è intitolata una Piazzadi Caldogno) e infine a BaseTuono (testimonianza della

Costabissara-Caldogno (Vi)

Chioggia - La Santa Messa.

Costabissara-Caldogno - Foto di gruppo.

cini in questa ora grave, soloun gruppo compatto vedrà lameta finale. Lasciamo da partei rancori e le gelosie, dedichia-moci a continuare l’opera in-trapresa dai nostri padri, dainostri Caduti. Erano presenti

con le massime Autorità citta-dine, le Sezioni della Provinciadi Venezia, la Federazione diTreviso e la Sezione dei Fantidi Orgiano che ci hanno ono-rato di una grande ed indi-scussa amicizia.

Guerra Fredda ora museo sto-rico-culturale). Tutte le visitesono state accompagnate daguide ben preparate che hannosaputo intrattenere e interessarei ragazzi. Il pranzo al sacco èstato consumato presso il la-ghetto di Lavarone, vista la bellagiornata di sole, con grande

gioia dei ragazzi. Per noi Fanti èuna grande soddisfazione averela collaborazione e partecipa-zione del corpo docente che cipermette di far conoscere glieventi bellici legati ai nostri terri-tori. I Fanti di Costabissara-Cal-dogno ringraziano il corpo do-cente delle Scuole Medie, il Diri-gente Scolastico e l’Amministra-zione Comunale di Caldognoper la gentile collaborazione.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Crispiano (Ta) La locale sezione del Fante

ha partecipato al 45° Pellegri-naggio cremisi avvenuto inBari il 21ottobre 2012, al Sacra-rio Militare dei Caduti d’Oltre-mare in Bari rendendo così glionori ai Caduti del secondoconflitto mondiale e ai Cadutinelle missioni di pace.

Il Pellegrinaggio di que-st’anno è stato dedicato al 7°Bersaglieri nel 20° anniversariodella sua ricostituzione (Bari,21 ottobre 1992) e nel 70° anni-versario della Battaglia di ElAlamein (23 ottobre 1942) chevide proprio il Settimo fra iprotagonisti. Alla cerimoniasono intervenute Autorità Ci-vili e Militari, tra queste il Pre-sidente Nazionale dell’Asso-ciazione, Bersagliere GeneraleDiv. Marcello Cataldi, il Co-mandante del 7° Reggimento,Bersagliere Col. Domenico

Dossena (Bg)Anche l’anno 2012 si sta per

chiudere e come sempre si ti-rano le somme di tutto quantoè stato fatto.

Giudizio più che positivoper la Sezione di Dossena cheha visto i suoi Fanti impegnatiin diverse iniziative.

In numero cospicuo ci ha vi-sto partecipi al 31° Raduno Na-zionale di Ravenna con diverseconsorti al seguito sin dalgiorno prima della sfilata.

Grande l’impegno poi in oc-casione dell’annuale festa delFante e SS.Trinità svoltasi aDossena qualche giorno dopodel Raduno Nazionale.

Sono seguiti svariati lavoridi manutenzione sia all’in-terno sia all’esterno della

Crispiano - Le Autorità.

Dossena - Monumento ai Caduti del lavoro.

d’Isa, il Comandante, della Bri-gata “Pinerolo” Gen. B. CarloLamanna e il vice Coman-dante, Col. Emilio Motolese.Con il Medagliere Nazionale,erano schierati, i bersaglieri diBari e delle Sezioni dei Comunilimitrofi, i Fanti della Sezionedi Crispiano, gli alpini della Se-zione di Bari, ed altre Associa-

zioni d’Arma. Al termine dellaCerimonia il Comandante,della Brigata “Pinerolo” Gen.B. Carlo Lamanna e il vice Co-mandante, Col. Emilio Moto-lese, hanno onorato la Sezionedi Crispiano con una foto ri-cordo. Una splendida giornatadi sole ha fatto da cornice allamanifestazione.

Sede presso la quale abitual-mente sostano coloro i qualiamano passeggiare trovandoa disposizione panche e tavolie da quest’anno pure una fon-tana per poter bere e rinfre-

scarsi, è stata poi terminata lamanutenzione e il restaurodel bellissimo Monumentodedicato ai “Caduti sul lavoroanche in terre lontane” sito incentro al paese.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

del 4 Novembre. Nonostanteil tempo inclemente tutto si èsvolto regolarmente con ri-trovo, alle ore 9,30 presso l’exMunicipio dove, accompa-gnato dal nostro PremiatoCorpo Musicale, è partito ilcorteo alla volta della Parroc-chiale per la celebrazionedella S. Messa in suffragio dei

Caduti di tutte le guerre condeposizione di una coronad’alloro al monumento a Lorodedicato.

Un plauso dunque più chedoveroso ai Fanti di Dossenache come sempre prendonoalla lettera il motto: “Onorare icaduti operando per i vivi”.

Viva i Fanti d’Italia!

Essendo Dossena un paesecon secoli di storia mineraria edi conseguenza di minatori, inoccasione della festa dedicataa S. Barbara, ai piedi di questoMonumento è stato depostoun omaggio floreale per ricor-dare appunto tutti i Caduti sullavoro. Molto ben riuscita lacerimonia per la ricorrenza

Giovanni fu chiamato allearmi nel maggio del 1938,presso il 43° Reggimento Fante-ria, partecipò a varie azioninelle zone dichiarate in stato diguerra qui in Italia fino al set-tembre del 1943, viene catturatodalle truppe nemiche e inter-nato in Germania dove muorein stato di prigionia nel 1945.

La nostra mente forse nonriesce ad immaginare quantoGiovanni abbia sofferto in que-gli anni i documenti storiciportano alla realtà di come ve-nivano brutalmente trattati iprigionieri nei campi di rac-colta e nei luoghi di interna-mento fino al culmine delleatrocità avvenute nei luoghi disterminio con l’Olocausto cheresteranno nella storia come lapiù grande e indelebile mac-chia di vergogna.

Parlare di valori, nellarealtà nella quale si trova l’Ita-lia è certamente difficile, ognigiorno leggiamo notizie discandali e di personaggi diso-nesti che oltre a tradire la fi-ducia dei cittadini offendonoanche la memoria di chi perquesti valori ha combattutofino al sacrificio della propriavita, noi non dobbiamo peròrassegnarci ma continuare aportare avanti gli ideali di li-bertà, di uguaglianza e giusti-zia con un impegno democra-tico ma deciso.

Ora Giovanni riposerà ac-canto ai suoi cari e alla suagente, nella sua valle che tantoavrà amato negli anni della suagiovinezza e sono sicuro che sa-rebbe contento se oggi il nostropensiero ricordasse anche tuttiquei giovani Caduti che non

Edolo (BS)Il 27 ottobre 2012 le sezioni

del Fante di Berzo-Demo, Edolo,Cedegolo, Sellero, hanno parte-cipato compatte alla commo-vente cerimonia in onore del”Figlio della Valle Camonica”Fante Giovanni Galli classe 1920la cui salma rientrata dalla Ger-mania, riposa nel cimitero delsuo paese natio di Santicolo inCorteno Golgi (BS).

Il Consigliere ProvincialeCav. Pasquale Ceri nonché Pre-sidente della Sezione di Selleroha rappresentato l’Associa-zione portando il saluto di cor-doglio ai famigliari del Presi-dente Nazionale M.d.L. Anto-nio Beretta e del Presidentedella Federazione BrescianaCav. Giuseppe Feretti.

Erano numerosi i Fanti pre-senti oltre ai Presidenti France-schino Cominassi, Luciano Fe-derici, Marco Faglia ed i Consi-glieri Provinciali Felice Barera,Tomaso Gazzoli, diverse Asso-ciazioni d’Arma, Autorità Ci-vili, Militari, Religiose ed unamoltitudine di cittadini. Nelbreve discorso il ConsigliereProvinciale ha ricordato che «Lacircostanza è che oggi siamo quiriuniti a onorare Giovanni Galliun valoroso Fante martire servi-tore della Patria Caduto per lalibertà lontano da casa, e tor-nato al suo paese d’origine. Edolo - Rientro in Patria della Salma.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

hanno pianti e non hanno po-tuto portare un fiore sulla lorotomba, noi vogliamo ricordarlicon le belle parole di un soldatoignoto: “Non importa il mio nomema tu grida forte al vento Fanted’Italia e dormirò contento”».

Durante la Santa Messa insuffragio di Giovanni è stataletta la preghiera del fante daAdolfo Mottinelli accompa-gnata dalle vibranti note del“Silenzio”.

Ora riposa in pace.

hanno ancora un nome perchésepolti come ignoti e non ha im-portanza che siano Fanti o ap-partenenti ad altre Armi o Spe-cialità perché tutti sono mortiper la Patria, tutti avevano unamadre o dei famigliari che li

Eraclea (Ve)Il 23 settembre la Sezione

del Fante si è fatta portavocedel sentimento di amor patrioe dello spirito di corpo che dasempre contraddistinguono itanti fanti di ogni grado pas-sati per Cividale del Friuli eche dopo tanti anni hannol’opportunità di ritrovarsidove ebbero trascorso untempo più o meno lungo, masignificativo della loro gio-ventù e della loro vita.

Celebrare i Fanti, celebrarela Patria, significa creare “me-moria storica”, consegnare il

passato alle nuove generazioniaffinché esse non dimentichinociò che fu, per poter edificare,

sull’insegnamento del passato,un presente ed un futuro sem-pre migliori!

Eraclea - Gruppo dei Fanti.

preso parte alla celebrazione inpiazza Matteotti, alla presenzadi un reparto di formazione a

Una cerimonia sobria, du-rata quasi mezz’ora, quella mi-litare organizzata nel capo-luogo regionale calabrese, valea dire a Catanzaro, dal Co-mando Legione Carabinieri“Calabria”, d’intesa con la Pre-fettura, in occasione del Giornodell’Unità Nazionale e dellaGiornata delle Forze Armate, acui ha partecipato con il pro-prio labaro anche una rappre-sentanza della sezione provin-ciale di Falerna Marina (CZ)dell’Associazione Nazionaledel Fante, su invito del gene-rale di brigata Adelmo Lusi,comandante della stessa Le-gione Carabinieri. Autorità mi-litari, civili e religiose hanno

Falerna Marina (Cz) livello di battaglione con ilconcorso di personale delleForze Armate, dei Corpi mili-tari e civili dello Stato. Davantial Monumento ai Caduti insuccessione hanno avuto luogo

Falerna Marina - Il gruppo bandiera.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

da parte del prefetto e del co-mandante del Cme “Calabria”,col. Liborio Volpe, quale rap-presentante delle Forze Ar-mate. Dopo la lettura della“Preghiera per la Patria”, glionori al prefetto, che ha la-sciato il luogo della cerimonia,accompagnato dal comandante

del Cme. Diversi i sodalizi pre-senti alla manifestazione. Visi-bilmente entusiasti i compo-nenti della delegazione dellasezione provinciale dell’Anf.Che hanno percorso decine edecine di chilometri per nonmancare all’appuntamento ca-tanzarese del 4 Novembre.

gli onori al prefetto, AntonioReppucci, quale rappresen-tante di Governo; l’alzaban-diera solenne; la lettura deimessaggi del presidente dellaRepubblica, Giorgio Napoli-tano, e del ministro della Di-fesa, Giampaolo di Paola; ladeposizione di corone d’alloro

Feletto Umberto - Vari momenti della manifestazione.

Festa di San Martino, Ve-scovo di Tours e Patrono del-l’Arma di Fanteria, svoltasi aFeletto Umberto, frazione delcomune di Tavagnacco (UD)venerdì 9 novembre 2012, allapresenza di Autorità Militari eCivili, Associazioni d’Arma,gruppi Alpini, Amici del Fante,Patronesse e Cittadini.

Dopo il ritrovo in Piazza In-dipendenza, il corteo si è di-retto in Piazza Libertà per ladeposizione di una corona d’al-loro “ai Caduti per la Patria”seguiti con le note del silenzioda parte del trombettiere sin-daco geom. Maurizio Frontalicomune di Marzio (VA).

I convenuti alla cerimonia sisono ritrovati nella Sala Consi-liare Comunale, accolti dal pre-sidente 1° Mar. (Ris) SalvatoreRina, che dopo aver ringraziatole Associazioni d’Arma, i Citta-dini, ha ceduto la parola al ViceSindaco Gianluca Maiarelli, cheha portato il saluto della Giuntadel Comune di Tavagnacco.

È seguita la commemora-zione della figura di San Mar-tino, Patrono dell’Arma diFanteria, a cura del già Sin-daco del Comune di Tava-gnacco ing. Stefano Cav. Ur-bano. Preghiera del Fante. Altermine, si è svolta la tradizio-nale “Vetrina del Fante”, conse-gna di targhe ricordo persona-

Feletto Umberto (Ud)lizzate ai Signori, con diversemotivazioni, distintisi nel-l’arco dell’anno 2012: Mar. Al-fredo Cav. Contessi Marinai,Mar. Renato Uff. Gentili Cara-binieri, Mar. 1a Classe SceltoBruno Pascolo Aeronautica

Militare, Mar. Giancarlo BassoGuardia di Finanza. BarbaraRoso, Famiglia Picco (marketDespar), Roberto Cav. Lanza,Claudio Coccolo, Giordano DeMichelis, Francesco Blasutti,Elio Venuti, Stefano Peruzo-vich, Mar. Vigile FedericoSaro, Dott. Giovanni Cucci,Dott. Moreno Lirutti, Col. Ful-

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Uff. Iacop Consigliere Regio-nale, Sen. Carlo Pegorer, Sen.Flavio Pertoldi, Prof. FabrizioFontanot. Mascotte GabrieleButtazzoni. È stata inoltre con-segnata l’Onorificenza diCommendatore (OMRI) all’ar-tista friulano Arrigo Pozn, cheha realizzato il Manifesto del30° Raduno Nazionale svoltosia Udine nel maggio 2010. I

convenuti si sono trasferiti nel-l’auditorium ove sono stati de-liziati dal Gruppo Musicale“Armonie” di Sedegliano che sisono esibiti in vari brani delloro programma.

Al termine, si sono trovatinella Baita Alpina di FelettoUmberto, per brindare al-l’Arma di Fanteria, Regina ditutte le Battaglie.

vio Peghinelli, Gen. CarloSoave, Rag. Bruno Conte, Atti-lio Maria Uff Gom itolo ANF.

Inoltre sono state conse-gnate alle autorità convenutealtre targhe personalizzate aiquali: il prefetto di Udine Dott.Ivo Salemme, il Vice Sindacodi Udine Dott. Vincenzo Marti-nes, Dott. Roberto AsquiniConsigliere Regionale, Franco

sull’Altopiano d’Asiago nel1916. Nella preparazione del-l’esposizione sono emersi al-cuni particolari che hannoconsentito d’inquadrare me-glio la vita di Rusca nel conte-sto genovese e militare. Unsobrio vin d’honneur offertodai Fanti agli ospiti ha con-cluso la celebrazione. Neiprimi giorni di novembre sisono tenute le tradizionalimanifestazioni: Santa Messain suffragio dei Caduti, offi-ciata il 2 novembre dal Cardi-nale Bagnasco al cimitero Mo-numentale di Staglieno; ceri-monia commemorativa delGiorno dell’Unità Nazionale e

Giornata delle Forze Armate,tenuta il 4 novembre in Piazzadella Vittoria presso l’arcomonumentale. Come sempre,l’appuntamento più sentito èstata la celebrazione del SantoPatrono, avvenuta domenica11. Il programma era quelloconsolidato: deposizione dicorona e onori ai Caduti dopola funzione religiosa, riunionedi Consiglio Direttivo seguitada pranzo sociale. Nonostantele preoccupanti previsionimeteorologiche, la pioggianon ha turbato la manifesta-zione e nel pomeriggio un ti-mido sole ha rasserenato ipartecipanti.

GenovaL’autunno ha portato nu-

merosi impegni, assolti con laconsueta tenacia dai Fanti ge-novesi. Il 29 settembre la Ban-diera della Sezione ha avutol’onore di rappresentare l’As-sociazione Nazionale alla ce-rimonia d’intitolazione di unavia di Sassello (SV) al pluride-corato Sergente di FanteriaPietro Deprati, eroe risorgi-mentale. Nel fine settimanadel 13-14 ottobre alcuni Socihanno sostenuto l’Associa-zione Italiana Sclerosi Multi-pla (AISM), distribuendo adArenzano e a Genova 176 sac-chetti di mele e 380 bigliettidella lotteria. Ancora unavolta, in Arenzano, all’attivitàha partecipato il localeGruppo ANA. Sono stati rac-colti oltre 2300 euro. Due deibiglietti venduti sono poi ri-sultati vincenti. Il 18 ottobre,il 90° anniversario della Se-zione é stato ricordato conuna conferenza su “GiuseppeRusca e la Brigata Liguria”,tenuta dal Presidente al Cir-colo dell’Esercito in Genova.Un nutrito pubblico, fra cui ilComandante Regionale, Ge-nerale di Brigata PasqualeFierro, ha ascoltato per trenta-cinque minuti la storia delgiovane ufficiale immolatosi

Genova - I partecipanti davanti al Monumento.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Legnano (Mi)Il tempo passa inesorabile

ed anche le attività della se-conda parte dell’anno volgonoal termine, lasciando un con-suntivo di tutto rispetto.

A fine settembre il 6° trofeobocce tricolori con la consuetapartecipazione di tanti amiciche con noi si trovano semprein sana e allegra compagnia.

In ottobre i nostri colorisono stati degnamente rappre-sentati nelle gare di carabinapresso il tiro a segno di Le-gnano, nella gara organizzatadai Fanti, terzi nella gara deiBersaglieri e primi nella garadei Carabinieri grazie ai nostriiscritti Maringoni e Roveda.

Nella cerimonia del 4 No-vembre abbiamo fatto la primauscita Istituzionale del neogruppo di Protezione CivileFanteria Legnano, che da gen-naio è inserito nel gruppo Inte-rarma Milano.

La giornata del Patrono ci havisti protagonisti fin dal mat-tino con la cerimonia in Asso-ciarma dei Benemeriti seguitadalla SS Messa presso le Suoredel Carmelo che ha visto la par-tecipazione del cappellano DonPaolo, i rappresentanti Militarie Civili del legnanese, i Presi-denti delle Associazioni d’Armacon i Labari, gradita presenza

Il Consiglio Direttivo dellanuova Sezione di Lugagnanofondata il 13 ottobre 2011, haorganizzato nel mese di marzo2012, una manifestazione nel-l’occasione della benedizionedella Bandiera Sezionale. Do-menica 25 marzo, nella via Ca-

duti del Lavoro è stato orga-nizzato il corteo, con la pre-senza di una quindicina di Se-zioni, delle Autorità Comunali(Sindaco ed Amministratoridel Comune di Sona di cui Lu-gagnano è frazione), delle Au-torità Militari, della Presidenza

della Federazione Provincialedi Verona e della Banda musi-cale del capoluogo. Il corteo hasfilato accompagnato dalsuono della Banda, per la viaStazione e la via Cao Prà rag-giungendo la Chiesa, in cui ilParroco ha ufficiato la S. Messa(cantata dal Coro ParrocchialeS.Anna). Lungo i lati delle viein cui si è svolta la sfilata, e

Lugagnano (Vr)

Legnano - Festa di San Martino.

dei Fanti di Abbiategrasso unconviviale rancio e dopo, neltardo pomeriggio, si è prepara-toe lo spettacolo in auditoriumper ricordare le Vittime nelleMissioni Umanitarie di Pace.Spettacolo interpretato dal“Gruppo Folcloristico I Amis”alla presenza del vicesindaco si-gnora Rossetti, del Comandantedella locale caserma CC luogo-tenente Lisciando Assessori co-munali e tantissimo pubblico.

Tra i rappresentanti delle Se-zioni d’Arma ci ha fatto onorela presenza, del Generale di Di-visione della Riserva Bruno To-setti, che ha aperto la serata conun breve cenno sulla primamissione all’estero del 1982

meglio nota col nome di “Li-bano 1”, allora Comandantedel II battaglione Governalo distanza alla ex Caserma Ca-dorna di Legnano.

È grazie a Lui che il nostrocontingente si distinse per co-raggio, professionalità e uma-nità si da riscuotere l’ammira-zione del mondo intero. Alloracome oggi, il Soldato Italiano èamato e rispettato per questedoti.

L’anno si conclude il 16 di-cembre con il tradizionale rin-fresco in Associarma con le Au-torità Cittadine e Militari.

Buon Natale a Tutti e un ar-rivederci alla … Befana rosso-blu….

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

hanno elogiato la Nuova Se-zione e sollecitato la stessa apartecipare alle varie adunate ead operare nel volontariatopresente sul territorio comu-nale. Il Presidente GasparatoFrancesco, ha ringraziato tutti i

Fanti presenti per la fattiva col-laborazione nell’organizza-zione della festa, i componentidel Direttivo Provinciale per isuggerimenti dati, e i militariin pensione ed in servizio inter-venuti alla manifestazione.

pure in chiesa era presente unamoltitudine di persone (cu-riosi, amici e residenti nellafrazione).

Nell’omelia della Messa, ilCelebrante si è dilungato inuna curiosa spiegazione dellaparola “FANTE”. Finita la fun-zione, il Parroco ha benedettola bandiera della nuova Se-zione, poi, all’uscita dallaChiesa il Presidente dellanuova Sezione ha deposto unacorona d’alloro presso il Monu-mento ai Combattenti di Luga-gnano, Caduti nelle dueguerre. Poche e buone parolesono state espresse dal Sacer-dote e dal Sindaco di Sona, a fa-vore dei Fanti, rivolte alla po-polazione presente.

La manifestazione riuscitaalla perfezione, si è conclusacon il pranzo sociale presso unnoto ristorante della vicina Pe-schiera del Garda, durante ilquale le Autorità presenti

La partecipazione al 31° Ra-duno Nazionale oltre che undovere è sicuramente il mo-mento associativo più impor-tante in quanto fa sentire tutti iFanti d’Italia come componentidi una unica, grande sezione.Quindi si dovrebbe viverlo sìcon serietà ma anche con gioiada riversare su tutti gli altripartecipanti provenienti dallesedi più disparate.

Per noi di Mogliano questodi Ravenna presentava un sa-pore tutto particolare, rispettoagli altri raduni, perché cadevadopo un anno (il 2011) ricco disoddisfazioni per le numeroseed importanti attività svolteche hanno esaltato la nostrafierezza di essere Fanti. Conquesto spirito il gruppo è par-

tito da Mogliano e, dopo unabreve sosta per una colazioneall’Abbazia di Pomposa du-rante la quale abbiamo scam-biato saluti con altri radunistiveneti, siamo giunti puntualiall’ammassamento non prima,però, di aver fornito alcuneinformazioni storiche sullacittà di Ravenna che ci avrebbeospitato.

Abbiamo portato con noi,per gentile concessione del Sin-daco di Mogliano Veneto, uncimelio molto prezioso, vale adire il Labaro dell’Invitta 3a Ar-mata che Emanuele FilibertoDuca d’Aosta ha donato al no-stro Comune alla fine del 1°conflitto mondiale come rin-graziamento per l’ospitalità ri-cevuta dal suo Comando dopo

Caporetto. Il Ten. DomenicoSandri, scortato dai due fantiCarmelo e Pietro De Nadai,hanno subito guadagnato laposizione a loro spettante ecioè vicino al Medagliere Na-zionale.

L’altra parte del gruppo haatteso ordinatamente l’iniziodella sfilata dietro lo striscioneche lo identificava: i Fanti dopola bandiera di Sezione seguitidalle Patronesse subito dopo illoro nuovo labaro.

Eravamo in tanti a sfilare equesto, unito all’ordine mante-nuto durante il tragitto ed al-l’impatto cromatico del nostroabbigliamento (pantaloni scuricon maglietta bianca sormon-tata dal fazzoletto rosso/blu),ha fatto presa sugli spettatoriche ci hanno fortemente ap-plaudito con particolari evvivarivolti alle Patronesse.

Mogliano Veneto (Tv)

Lugagnano - Onori ai Caduti.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

zione d’arma: il Capanno Gari-baldi, località vicina a PortoCorsini. È uno dei luoghi cheospitò l’Eroe il 6 agosto 1849,durante la Trafila Garibaldina,in un momento molto difficilequando, in fuga da Roma e conl’obiettivo di difendere Veneziadagli austriaci e dopo la mortedella moglie Anita il 4 agosto,tentava di aggirare le polizia au-striaca che gli stava dando lacaccia. Qui abbiamo vissuto un

momento culturalmente validoe corroborante per la rinfre-scante passeggiata all’ombradelle tamerici.

Il tempo per una rapida visitaalla fattoria Guiccioli di Man-driole dove il 4 agosto morìAnita e poi ritorno a Moglianosoddisfatti di quanto vissuto ingiornata. Sempre impeccabile ilservizio sostentamento dei Fantidi Zerman a cui va il ringrazia-mento di tutti noi.

La nostra emozione ha rag-giunto l’apice al passaggio da-vanti al palco delle autorità, pur-troppo poco rappresentate a finemanifestazione, quando il ceri-moniere ha accolto il Labarodella III Armata spiegando alpubblico presente la sua storiaed importanza, mentre al pas-saggio della Sezione ha ricordatoa tutti il suo ruolo di ideatrice edi apporto all’organizzazionedell’evento commemorativo delMilite Ignoto nel 2011. Il nostrograzie per questo inatteso rico-noscimento. Dopo le doverosefoto che Luigi Danesin ha scat-tato numerose, preziose per ilnostro archivio, abbiamo ricari-cato anche il fisico con un eccel-lente pranzo di pesce in un notoristorante nei pressi del LidoAdriano in una atmosfera digioia e di amicizia tra tutti noi.

Nel pomeriggio, lungo il ri-torno, abbiamo voluto visitareun sito storico da molti trascu-rato ma che invece merita l’at-tenzione di qualsiasi associa-

Nave (Bs)Domenica 11 novembre 2012

la sezione di Nave ha celebratoSan Martino nella chiesetta a luidedicata nel Borgo di Monte-clana. Presente il Sindaco Ti-ziano Bertoli il Vice Bruno Cortiil Comandante dei CarabinieriM.llo Carlo Bonaventura ed ilPresidente Provinciale Cav.Giuseppe Feretti. Durante lafunzione religiosa si sono ricor-dati tutti i fanti deceduti neiconflitti, nei campi di sterminio,per il terrorismo ed in tempo dipace dove si opera per una de-mocrazia non ancora ricono-sciuta in tante nazioni.

Nell’omelia il celebrante il sa-lesiano Don Vincenzo ha elo-

giato l’umiltà della Fanteria es-sendo lui figlio di un Fante dellaPrima Guerra Mondiale; la pre-ghiera del Fante ha unito tutti ipartecipanti in un momento di

riflessione e di ricordo dei gio-vani che hanno dato la loro vitaper la Patria, la Libertà, e la Pace.

Durante il pranzo sociale ilPresidente Rinaldo Laffranchi

Mogliano Veneto - Visita al Capanno Garibaldi.

Nave - Un gruppo di associati.

Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

stinti con caparbietà i FantiLupi di Toscana sul Monte Me-lino. Nel 2013 ricorrerà il 45° dicostituzione della sezione, saràun impegno importante, e sicu-ramente gli iscritti collabore-ranno per una buona riuscita. IlPresidente Provinciale Cav. Fe-retti Giuseppe ha ringraziato leautorità presenti consegnando

loro alcuni numeri della rivistaIl Fante d’Italia e riconosci-menti al Presidente RinaldoLaffranchi per la disponibilitàdi volontariato nel campo co-munale e presso la CroceBianca; al Consigliere AlbinoGarbelli una medaglia ricordoper gli oltre 40 anni di assiduacollaborazione nella Sezione.

ha fatto un breve resocontodella partecipazione della se-zione alla vita associativa inprimis la presenza a Ravennaper il Raduno Nazionale epresso varie sezioni Provin-ciali, ultima l’organizzazionedi una gita culturale a CastelCondino (TN) località Boni-prati teatro in cui si sono di-

sua presenza. La cerimonia, altermine dei discorsi, si è con-clusa al Monumento al Fante inquanto il Monumento ai Ca-duti è in fase di spostamentonella nuova Piazza.

Un sentito ringraziamento èstato espresso dal PresidenteSezionale ai suoi Fanti, a tutte

le Autorità presenti ed alle Se-zioni di Varzo, Torrazza Pie-monte, Bagnolo, Sovazza, leMadrine della Valle d’Aostaed alle Associazioni conso-relle. Un ringraziamento parti-colare a quanti hanno collabo-rato per la realizzazione dellamanifestazione.

Pontey (Ao)Domenica 7 ottobre si è

svolto il 17° Raduno interregio-nale dei Fanti organizzato dallalocale sezione che ha offerto unrinfresco di benvenuto. Dopola composizione del corteoaperto dal Gonfalone, dal Me-dagliere Nazionale, per laprima volta presente in Valled’Aosta, in chiesa è stata cele-brata la S. Messa in suffragiodel Caduti, officiata da DonVirgilio Ferronato. Successiva-mente al seguito della BandaMusicale “La Lyretta” direttadal Maestro Barsotti, il corteoha sostato al Monumento degliAlpini, al Monumento deiFanti dove dopo la deposizionedelle Corone ed i brevi discorsidelle Autorità presenti ha presola parola il Presidente Nazio-nale dei Fanti a cui va il nostropiù vivo ringraziamento per la

Celebrata sul Lungomare, laFesta della Forze Armate e del-l’Unità d’Italia 2012.

Hanno presenziato nume-rose autorità tra cui il generaleAdelmo Lusi comandantedella Legione Calabria; il pre-

Reggio Calabriafetto di Reggio C alabria, Vitto-rio Piscitelli; il questore, GuidoNicolò Longo; il capitano diVascello Gaetano Martinez; icolonnelli: Lorenzo Falferi (Ca-rabinieri), Claudio Petrozziello(Guardia di Finanza), Giu-

seppe Borrelli (CFS), FabioCoppolino (Scuola Allievi Ca-rabinieri), Patrizio La Spada(GOC), Domenico Crupi (Poli-zia Provinciale); il presidentedel Tribunale, Luciano Gerar-dis; il vicario della DiocesiReggio-Bova, Antonino Car-melo Iachino; il vicepresidentedel Consiglio Regionale della

Pontey - Bandiere sezionali.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Panico, commissario prefettizioal Comune di Reggio Calabria;

Calabria, Alessandro Nicolò; ilprefetto di Crotone Vincenzo

vari plotoni (Carabinieri, Poli-zia di Stato, Guarda di Finanza,Marina, Aeronautica, PoliziaPenitenziaria) e le associazionicombattentistiche (l’Associa-zione Nazionale del Fante erapresente col Presidente dellaSezione Provinciale GennaroCortese, il vice Gregorio Pu-tortì, alcuni fanti e patronesse).

Suggestivo il momento del-l’Alzabandiera e la deposi-zione delle corone d’alloro alMonumento dei Caduti sulcorso Vittorio Emanuele III;ma anche le attività dimostra-tive che hanno coinvolto in si-mulate attività operative varireparti delle forze armate e dipolizia.

Fanteria di Cesano, del CorpoMilitare della Croce Ross del-l’UNUCI, dalla Banda del 18°Municipio di Roma Capitale,da amici vicini alla Fanteria.

Medaglieri e Labari delleAssociazioni d’Arma hannofatto corona al nostro Meda-gliere Nazionale. Grazie pertutti coloro che hanno contri-buito alla riuscita della Ceri-monia e in particolare al Par-roco della Basilica Padre

Adrian Ghiurca e a Mons. Pie-tro Paolo Di Domenica VicarioEpiscopale della Marina Mili-tare, che anche lo scorso annoaveva celebrato la S. Messa peril Santo Patrono. Un ringrazia-mento ed un augurio specialeal nostro Socio decano AntonioBranca, reduce della SecondaGuerra Mondiale, per tantis-simi anni Segretario della Se-zione di Roma.

Viva la Fanteria!!!

RomaL’11 novembre la S. Messa in

onore del nostro Santo Patronoè stata onorata dalla presenzadi tantissimi Fanti e Patronessedi Roma e di Cesano, dai Fantiin servizio nel Battaglione Ra-LoCe di stanza a Roma, dalCorpo delle Infermiere Volon-tarie della Croce Rossa, da per-sonalità Militari della Scuola di

Reggio Calabria - Le Autorità.

Romano di Lombardia - Lettura della Preghiera del Fante.

Come ogni anno nel mese disettembre la sezione ha cele-brato la S. Messa nella cappel-letta di S. Eusebio per ricordareed onorare i Caduti in guerra equanto ci hanno lasciato nelcorso dell’anno. Causa la piog-gia insistente, quest’anno il Sa-cro Rito ha avuto luogo presso

Romano diLombardia(Bg)

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

dini che con la loro presenzahanno testimoniato il sinceroattaccamento alla nostra Asso-ciazione. A conclusione dellacerimonia il Presidente Sezio-

nale Giuseppe Brambilla haringraziato tutti i partecipantied ha sottolineato l’importanzadelle Associazioni d’Arma nelterritorio Nazionale.

la Cascina Lanzoni, g.c., ed èstato officiato da Don Rino Bel-loni alle presenza delle Auto-rità civili e militari, di moltiFanti. Patronesse, Amici e citta-

Vicenza, Attilio Gomitolo, e imembri del direttivo provin-ciale della federazione che final-mente ha una propria sede uffi-ciale, situata in una città simboloe tanto cara ai Fanti come Ner-vesa della Battaglia, e ubicata inuna via, via 24 maggio, che ri-corda una significativva e pa-triottica data a tutti noi cara.

* * *

La Sezione Fanti di Trevisounitamente alla FederazioneProvinciale, sabato 10 novem-bre ha festeggiato il Patronodella Fanteria San Martino.

Dopo aver reso doverosoomaggio ai Caduti con la depo-sizione di una corona al Cippodedicato al “Fante d’Italia”,

alla presenza delle Autorità Ci-vili e Militari è stata celebratala Santa Messa al termine dellaquale le allocuzioni ufficiali daparte del Presidente della Se-zione Col. (ris.) Uff. CarmeloRaccuia, del Presidente Provin-ciale Rag. Sebastiano Lazzaratoe del Gen. B. Rosario MoschellaVice Comandate del ComandoMilitare Esercito Veneto. La Se-zione Fanti in collaborazionecon il Gruppo Storico “LaGrande Guerra” hanno rega-lato al Circolo Unificato dell’E-sercito di Treviso una teca con-tenti reperti della Prima GuerraMondiale donati dal Serg.cpl.Giuseppe Favero, della sezionetrevigiana, esperto nella ricercadi materiale bellico.

Treviso È stata ufficialmente inau-

gurata la nuova sede provin-ciale della nostra Associazione,ubicata ora in una stanzapresso la sede della sezioneFanti di Nervesa, gentilmenteconcessa dal presidente dellasezione, Achille Dal Secco e dalsegretario Loris Geminiani. Al-l’inaugurazione ufficiale avve-nuta nel mese di giugno, in oc-casione di una assemblea straor-dinaria dei presidenti di sezionedella federazione trevigiana,erano presenti il vice sindaco diNervesa, il presidente del coor-dinamento regionale veneto epresidente della federazione di

Udine L’11 novembre di que-

st’anno la Sezione Provincialedel Fante di Udine ha celebratola ricorrenza del Santo Patronopresso la chiesa di San Martinoubicata ad Artegna (Udine). Lagiornata è stata caratterizzatada una pioggia battente di ca-

rattere veramente autunnaleche non ha però scoraggiato gliassociati e la comunità dellacittadina friulana che hannopartecipato alla manifestazionein grande numero.

La Santa Messa è stata offi-ciata da Monsignor Ivo Belfio eal termine la signorina Sara Ro-manelli, figlia del Segretariodella Sezione, ha letto con in-

tensa commozione la preghieradel Fante. Successivamente ilGen. Masucci, vice presidentedella Sezione, ha salutato e rin-graziato tutti gli intervenuti edin particolare il primo cittadinodi Artegna Dott. Aldo Daici e irappresentanti delle Associa-zioni Combattentistiche ed’Arma intervenute (Istituto delNastro Azzurro di Udine e la lo-

Treviso - Inaugurazione sede. Treviso Sezione - San Martino.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

cale Associazione degli Alpini).Dopo la messa, tutti in corteo adeporre la corona al Monu-mento ai Caduti di Artegnadove l’Aiutante Gioiello ha reci-tato una preghiera in ricordo deiSoldati caduti di tutte le Guerre.La continuazione della giornataha portato i numerosi Soci e fa-miliari presso un agriturismodella zona dove in un clima diserenità e allegra partecipazionesi sono consumati alcuni piatticaratteristici friulani annaffiatida un buon bicchiere di vino.”

avuto l’onore di avere come“guida turistica” il Col. Zerrillo,che negli anni precedenti dellasua carriera, fu effettivo al 23°Btg. F. “Como”, al quale vannotutti i nostri ringraziamenti perla giornata trascorsa assieme incordiale simpatia. Il 12 settembrepartecipazione dell’annuale fe-sta del Fante a Garzeno organiz-zata dalla Sezione di Gravedona,mentre il 7 ottobre folta parteci-pazione al tradizionale RadunoInterarma a Como, dove que-st’anno l’organizzazione diturno era di competenza del-l’A.N.M.I. In data 14 ottobre suinvito della Sezione di Palazzolosull’Oglio, dove da un po di

tempo abbiamo uno splendidorapporto d’amicizia, la sezionecon una rappresentanza, ha par-tecipato alla cerimonia d’inau-gurazione del Monumento alFante.Per quanto riguarda le ce-lebrazioni del 4 Novembre,come ogni anno la Sezione haavuto gran parte dell’organizza-zione della cerimonia che si èsvolta nel paese di Bene Lario, ela partecipazione di rappresen-tanze nei comuni della vallata.Per festeggiare solennemente ilPatrono S.Martino, presso i localidella sede, si è organizzato unpranzo, dove tutti i Fanti parteci-panti si sono cimentati comechef, preparando un’ottima “Bu-secca” accompagnata da deli-ziosi “missoltini” del Lario, for-maggi e salumi locali.

Valmenaggio (Co)Nel semestre appena tra-

scorso, la Sezione ha partecipatoa tutti gli appuntamenti prefis-sati in calendario, il 17 maggiosu invito della SezioneA.N.G.E.T. della Val d’Intelvi, alloro interarma della pace e soli-darità, il 12 agosto alla tradizio-nale “scampagnata del Fante”organizzata dalla Sezione diGravedona all’Alpe di Bascia-rino, in occasione del 30° anni-versario di fondazione della Se-zione di Torno il 2 settembre conun nutrito gruppo, il 16 settem-bre si è effettuata la gita socialead Alba con visita alla città, aduna cantina e pranzo a base dispecialità locali, il gruppo ha

VeneziaMarghera

L’1 novembre si sono ritro-vati nella Chiesa di Sant’Anto-nio a Marghera per ricordare,nella festività di Tutti i Santi, ilSacrificio dei Fanti d’Italia e

Udine - Al rancio sociale.

Venezia - Distintivi delle Brigate di fanteria.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Virle Rezzato (Bs)suoi 59 anni di vita associativa(fu anche Presidente dei Com-battenti e Reduci) lo ricordanocome figura carismatica perl’impegno profuso a diffonderela memoria dei Caduti e nel ren-dere vitali le Associazioni a loroappartenenti, fino alla suascomparsa. Sono stati altri socicome i Consiglieri Marco Scal-vini e Annibale Lombardi.

Il vice sindaco Donneschi nelsuo accorato discorso a cui si èassociato il sindaco Danesi hamesso in risalto il valore storicoe umano dei personaggi che lasezione ha potuto schierare intutti questi anni, coinvolgendola popolazione in tutte le ceri-monie istituzionali.

Il Presidente Provinciale Cav.Feretti ricordando le tante espe-rienze avute con tutti i predeces-sori, ha voluto spronare lenuove figure che si sono affac-ciate nei vari ruoli perché l’im-pegno sia quello di ricordare edonorare solennemente quei Sol-dati che, in nome degli ideali diPatria, della Famiglia, del Vivere

Virle Rezzato - Onori ai caduti.

Civile, della Libertà hanno com-battuto sino al sacrificio delleloro giovani vite.

Il Presidente Luigi Del Tor-chio, che ha ricevuto in ereditàla sezione, con il consiglio econ nuova linfa e capacità stacontinuando il lavoro, certa-mente ripagato oggi dallagrande partecipazione ed en-tusiasmo che ci accomuna e cilega ancor più, rammentandoai presenti e alle varie Istitu-zioni, il valore del ricordo ter-minando l’intervento con:“senza ricordo non c’è futuro”.

Nella parrocchiale durante laS. Messa celebrata da don San-dro Gorni con la partecipazionedi bambini che hanno dato se-gno di allegria e vivacità allafunzione con i loro canti,stem-perando così la serietà dellafunzione. Alla preghiera delFante e dopo il “silenzio” unfragoroso applauso ed un viva iFanti ci ha accompagnati al sa-grato antistante dove sorge ilMonumento ai Caduti di tuttele guerre depositando una Co-rona d’alloro, gesto che emo-ziona ancora oggi e chi parte-cipa al ricordo di tutti i Caduti.

Domenica 21 ottobre, nellamattinata di sole si è svolta la ce-rimonia del 60° di costituzionedella sezione del Fante.

Nella splendita cornice delParco del Fante sempre ben te-nuto dai volontari, Medagliereprovinciale bandiere sezionali,labari delle patronesse, gonfa-lone comunale e Banda musi-cale di Rezzato hanno animatocon la loro presenza la manife-stazione. Il cerimoniere Consi-gliere Provinciale Angelo Ghi-dotti ha presentato rendendogli onori: il sindaco Enrico Da-nesi, il Vice sindaco ClaudioDonneschi, il M.llo Luogote-nente Pasquale Siracusa, il Co-mandante la Polizia Locale Bo-nizzardi, il Presidente della Fe-derazione Provinciale Cav. Giu-seppe Feretti ed il giovane Pre-sidente Luigi Del Torchio.Schierati attorno alla Lapideche ricorda tutti i Fanti Caduti,onori alla Bandiera e posa dellacorona di alloro, discorsi per ri-cordare la costituzione della se-zione e chi oggi non c’è più maha lasciato un’eredità di impe-gno e dedizione alla sezione.

Nel 1952 fu eletto il primoconsiglio direttivo con Presi-dente il Cav. Ettore Paolo Bur-ceni classe 1922, Combattente eReduce di Cefalonia della Divi-sione Acqui, decorato dellaCroce al Merito di Guerra, insi-gnito a Cavaliere dell’Ordinedella Repubblica Italiana e deltitolo di Cavaliere Ordine di SanSilvestro per il fedele serviziosvolto per tantissimi anni allaChiesa Parrocchiale di Virle.Quanti lo hanno frequentato nei

delle Brigate di Fanteria a cuiappartenevano. La Preghieradel Fante ha commosso tutti i

partecipanti anche perché se-guita dalle note del Silenzioche si propagavano nella na-

vata della Chiesa. Onori aiFanti d’Italia immolatesi perla Patria.

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Il Fante d’Italia N. 4-2012VARIE

RecensioniL’ITALIA S’È DESTA

La ricercatrice Silvana Galar-di ricostruisce gli eventi conclusi-vi della campagna politica e mili-tare culminata con l’annessionedel Regno delle Due Sicilie al na-scente Regno d’Italia. Tali eventisi verificarono nel periodo Otto-bre-Novembre 1860 nel territoriomolisano, compreso tra le terreattraversate dal Volturno, le Mai-narde ed il Matese, terre di confi-ne tra il Regno delle Due Sicilie elo Stato Pontificio.

La narrazione dei fatti suscitanel lettore un vivo interesse per gliepisodi accaduti in quei giornieroici al Macerone, a Venafro, ad Isernia soprattutto per il fattodi essere puntualmente inquadrati nel contesto nazionale, senon internazionale, della vicenda risorgimentale che trova inquesti eventi una prima conclusione e impostazione politica.

L’autrice, nella rievocazione originale e sempre documen-tata degli episodi, accompagna l’esposizione con considerazio-ni di natura storica che, al di là dell’esatta esposizione crona-chistica, si rivolgono ad un ampia platea di pubblico di diver-se generazioni, giovani e anziani, richiamando gli insegna-menti che dai fatti avvenuti nel contesto della Battaglia del Vol-turno scaturiscono per la situazione morale e politica italianapresente. Un aspetto dell’opera che maggiormente colpisce è lospirito di umana comprensione che l’autrice dimostra per icombattenti del fronte avverso; nei confronti di essi il lettoredell’Italia di oggi dovrebbe imparare a superare le divisioni chepotrebbero ricondurci ad una situazione politica per superarela quale furono compiuti tanti eroici e cruenti sacrifici.

In queste pagine il Molise, definito “uno scrigno di bel-lezze inedite”, continua a meravigliare e a sorprendere per lacoscienza e la consapevolezza di aver dato, soprattutto neglianni cruciali del Risorgimento, prove d’amore combattivo edi indomita resistenza.

L’ITALIA CHIAMÒNell’ambito delle celebrazio-

ni del IV Novembre 2012 è statopubblicato (nella foto) per contodell’Assoarma e con il patrociniodella Città di Chioggia il libro:“L’ITALIA CHIAMÒ” (sottotito-lo Alla scoperta delle Associazionid’Arma) del fante M.o RenzoChiozzotto. Questo per ricordareil 15° anniversario della costitu-zione (1997-2012) del benemeritoSodalizio, presieduto dal Col (r)Cinzio Gallimberti, che riuniscecon vincoli di fratellanza coloroche hanno servito l’Italia nellevarie Armi o Specialità.

Raggruppa 8 Associazione: Fanti, Marinai, Aviatori, Ca-rabinieri, Finanzieri, Bersaglieri, Paracadutisti, Lagunari,che con entusiasmo scrivono ancora una pagina di altruismo,indossando i panni del volontariato in occasione di terremo-ti, calamità naturali, collette alimentari, aiuto ai diversamen-te abili, servizi d’ordine, ecc. svolgendo un impegno nonsempre facile, talora costellato di sacrifici, ma aperto al sorri-so, al “grazie”, alla solidarietà.

Il libro – come passaggio di testimone ai più giovani – rie-voca in forma cronologica semplice e chiara le finalità di ogniAssociazione; rivisita la storia di ciascuna Sezione e di cia-scuna Arma con notizie di interesse generale, i raduni, i pel-legrinaggi ai Sacrari; richiama alla mente le attività sezionalisvolte, l’impegno morale, sociale e patriottico delle varie ri-correnze celebrative, l’umiltà che impronta ogni manifesta-zione, nel rispetto dei valori che sono alla base dei vari pro-grammi associativi.

La pubblicazione arricchita con la Preghiera di ogni Ar-ma, una foto a tutta pagina distintiva di ogni Sezione e i testidegli Inni nazionali, vuole essere anche un severo monito atutti i Sodali a diventare uomini onesti e liberi, a ravvivare fa-ville sopite, colmare vuoti scavati dagli anni e suscitare vi-branti emozioni nei silenti sentieri dell’anima.

VOGHERA BRONZEA E MARMOREAÈ stata presentata giovedì 20 settembre, presso il castello

di Voghera, nell’ambito della manifestazione culturale “Por-te aperte al castello Visconteo” giunta ormai alla III edizione,una nuova opera letteraria realizzata a quattro mani da Fa-brizio Bernini e Fabio Draghi: “Voghera bronzea e marmorea.Viaggio attraverso i monumenti vogheresi”.

Il libro, edito da Guardamagna di Varzi, offre al lettore unmodo inedito di scoprire Voghera, soffermandosi su statue,busti, targhe e lapidi disseminate lungo i giardini, le vie e lepiazze della città, vere e proprie opere d’arte che raccontanodi personaggi illustri nati o vissuti nella città iriense e di fat-ti e luoghi rilevanti per la storia locale.

Il saggio, che si presenta come un preciso e puntuale la-voro di elencazione e descrizione delle opere, tutte corredateda foto, è stato suddiviso in due parti: nella prima sono rac-colti i lavori che commemorano figure pubbliche nazionali(es. medaglione bronzeo all’esterno del Teatro Sociale raffi-gurante Giuseppe Verdi), locali (es. busto bronzeo nei giardi-ni di piazza Meardi raffigurante Alessandro Maragliano) oavvenimenti e luoghi importanti per la città (es. lapide mar-morea nel palazzo Dattili che ricorda il luogo in cui fu ospi-tato Napoleone passando per Voghera).

Nella seconda sono state prese in considerazione tuttequelle opere dedicate agli eroi, vogheresi e non, che sono ca-duti per la patria (es. Monumento ai Caduti di via Ricotti).

È un libro sicuramente originale per il tema trattato, chemerita di essere letto perché illustra una ricchezza sostan-zialmente sconosciuta ai più. Costituisce un nuovo tassellonella ricostruzione di quella che è la storia ed il passato di Vo-ghera, passato che merita di essere ricordato, conservato etramandato.

La presentazione, che si è svolta nella sala al piano terradel maniero, è iniziata alle ore 18 con il saluto dell’Assessorealla Cultura, dott.ssa Marina Azzaretti, sempre molto attentaalle varie iniziative librarie che riguardano l’ambito locale.Di seguito è stato proiettato il filmato “Le statue stanno aguardare”, realizzato da Mattia Garbarini che si è occupatodel montaggio delle foto scattate da Guido Colla e ArnaldoCalanca dell’associazione culturale Spazio 53. Un filmatosuggestivo commentato da Fabio Draghi che ne ha spiegatol’idea ed il titolo: “Rendere animato ciò che di per sé non lo è! Lestatue sono spettatrici silenziose delle nostre passeggiate, delle no-stre chiacchiere, del nostro tram tram quotidiano. Ci osservano im-mobili dai loro piedistalli, dalle loro stele, testimoni inermi di ciòche le circonda”.

Draghi e Bernini hanno poi illustrato la loro opera e ri-sposto alle curiosità del pubblico.

La giornata si è conclusa con la visita guidata, organizza-ta dall’Ufficio Cultura del Comune di Voghera, presso l’anti-co cortile dell’Ospedale Civile che conserva bassorilievi, tar-ghe commemorative e busti dei numerosi benefattori del no-socomio, tutti descritti nel libro.

Laura Marro

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 VARIE

INAUGURAZIONE DEL MUSEO DELLO SBARCO E SALERNO CAPITALE

È stato recentemente inauguratonei locali della Regione Campania invia Generale Clark a Salerno il “Mu-seo dello Sbarco e Salerno Capitale”.Il Museo propone un percorso storicotra reperti, cimeli e filmati inediti sul-l’Operazione Avalanche del 9 Settem-bre 1943 – una delle più grandi ope-razioni anfibie della storia – e sullastagione di Salerno Capitale d’Italia,dal febbraio al luglio del 1944.

La Mostra permanente, sottol’Alto Patronato del presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano, èstata inaugurata dal sottosegretario diStato Giampaolo D’Andrea; dal go-vernatore della Campania StefanoCaldoro e dal rettore dell’Universitàdegli Studi di Salerno Raimondo Pa-squino. La storica Gabriella Gribaudi,intervistata dai giornalisti, ha raccon-tato, in una breve prolusione, i giornidel secondo conflitto mondiale inCampania. È poi seguita la visita gui-data del Museo. L’iniziativa è partedei progetti promossi dall’associa-zione “Parco della Memoria dellaCampania”. L’associazione è nata conl’intento di ricordare gli avvenimentistorici campani nel periodo 1943-1944, come lo Sbarco Alleato a Sa-lerno, il successivo periodo di SalernoCapitale provvisoria, il campo di con-centramento ebreo di Campagna, legloriose Quattro Giornate di Napoli,le criminali stragi di civili da partedei nazisti in tanti comuni della Cam-pania, le vittime dei bombardamenti,la Battaglia di Mignano Montelungo.La mostra ricorda l’Operazione Va-langa, lo sbarco Alleato sulle costesalernitane del 9 settembre 1943. Sitratta della più grossa operazioneanfibia della storia, superata solo dalsuccessivo sbarco in Normandia del6 giugno del 1944. L’esposizione ri-percorre anche il successivo periododei governi di Unità Nazionale,quando il governo italiano si trasferìa Salerno l’11 febbraio 1944 per porrele basi della rinascita dell’Italia.Tutte le informazioni sono disponi-bili sul sito ufficiale dell’associa-zione: www.salerno1943-1944.com.

Paolo Brasioli

LE ALPINE FIS POLICE SKIMondiali di Sci dei Corpi di Polizia

L’ufficio stampa sci club Teamitalia sottopone all’at-tenzione di quanti sono interessati un importante mani-festazione di carattere internazionale, LE ALPINE FISPOLICE SKI- Mondiali di Sci dei Corpi di Polizia, chesi terranno a Sestriere dal 15 al 17 Marzo 2013. Una ma-nifestazione aperta alla partecipazione dei migliori atletidei Gruppi Sportivi Militari e dei Corpi di Polizia, chehanno da sempre vissuto con partecipazione queste gareed i risultati sportivi di alto livello in ognuna delle edi-

zioni non sono mai mancati. Ogni anno otteniamo importanti riconoscimenti daparte delle principali Autorità Federali ed Istituzionali, che confermano la loropreziosa collaborazione a sostegno di questa grande iniziativa; il Governo Ita-liano invia un Rappresentante di Stato alla Cerimonia di Apertura, a confermadell’importanza data a questo evento dalle Autorità.

Le giornate di gara, valevoli per il Titolo Mondiale, saranno trasmesse daRAI SPORT. Le Fis Police Ski ospitano inoltre il ROSSIGNOL DEMO SKITOUR 2013.

Alberto FenaroliUfficio stampa Sci club Teamitalia

Notizie flash

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Il Fante d’Italia N. 4-2012VARIE

Nozze Si sono sposati:

BAGOLINO (BS): il Fante Fabio,Figlio del Presidente SezionaleRoberto Dionisi con la gentile Si-gnorina Denise FusiCASELLE DI SOMMACAMPA-GNA (VR): Stefano, Figlio delFante Cesare Tassini e della Patro-nessa Maria Rosa Brotto con lagentile Signorina MonicaLONATO (BS): il Socio DanielePaghera con la gentile SignorinaSilviaGHISALBA (BG): Laura, Nipotedel Fante Mario Gregis con il Si-gnor Luca LupisSAN GALLO (BG): Fabio, Figliodel Fante Camillo Begnis con lagentile Signorina Silvia GervasoniSORESINA (CR): Davide, Figliodel Presidente Battista Manzellacon la gentile Signorina Sara Riboli

Felicitazioni!

Culle Sono nati:

CASELLE DI SOMMACAMPA-GNA (VR): il Figlio del FanteMirko PinaliDOSSENA (BG): Arianna, Nipotedel Fante Marco Bedolis; Viola,Pronipote del Fante Battista Trion-fini (Bàfo)PONTEY CHATILLON (AO): Me-lissa e Andrea, Nipote del Segreta-rio Regionale Giuseppe Muscolo PREVALLE (BS): Aurora, Nipotedel Fante Valerio Maccarinelli; Ales-sandro, Figlio del Fante Mauro Te-baldini e della Patronessa LoredanaBodei; Sara, Figlia del Fante MauroManstretta e della Patronessa GiusyBosio; Mario, Figlio del Fante Nico-la Rivetta e Nipote del Fante Augu-sto Gallina; Giovanni, Nipote delFante Giuseppe MaccarinelliROMANO DI LOMBARDIA(BG): Lara, Nipote del Fante Cav.Claudio Bergamaschi e della Pa-tronessa Giovanna Moioli

VALMENAGGIO (CO): GabrielFrancesco, Figlio del Fante LeoManuel e della Moglie Lorena;Daniele, Figlio del Fante Segreta-rio Sezionale Michele Santoro edella Moglie Sandra

Rallegramenti!

RicorrenzeBRESCIA CENTRO: il Lupo di To-scana Ten. Col. Rag. Giulio Bellericon la Moglie Luigina Santi hannofesteggiato il 55° di MatrimonioLONATO (BS): il Socio AngeloAbate reduce di Guerra, ha com-piuto 90 anni MOGLIANO VENETO (TV): ilSocio Aldo Marton con la MoglieMaria hanno festeggiato il 50° diNozze

Rallegramenti!

CALENDARIO MANIFESTAZIONI18-01-2013 ABBIATEGRASSO (MI) - Consegna del Tricolore a tutte le Scuole d’ogni

ordine e grado

27-01-2013 GENOVA - Cerimonia per Ricordo dei Caduti e Dispersi di tutte leGuerre - Cimitero di Staglieno

17-02-2013 BRESCIA - Congresso dei Presidenti Sezionali

03-03-2013 ODOLO PRESEGLIE (BS) - 45° di Fondazione della Sezione

10-03-2013 POZZOLENGO (BS) - 54° di Fondazione della Sezione

17-03-2013 CIVIDALE DEL FRIULI (UD) - Annuale Raduno dei Fanti

17-03-2013 GAVARDO (BS) - 58° di Fondazione della Sezione

14-04-2013 PREVALLE (BS) - 25° di Fondazione della Sezione

20-04-2013 MILANO - XXII CONGRESSO NAZIONALE

28-04-2013 BOTTANUCO (BG) - 50° di Fondazione della Sezione

19-05-2013 PORTESE (BS) - 3° Raduno Valtenesi e 33° di Fondazione

26-05-2013 BRESCIA - Santa Messa per Festa della Fanteria

09-06-2013 GAMBARA (BS) - Inaugurazione Monumento

30-06-2013 VILLANUOVA S/C (BS) - 48° di Fondazione della Sezione

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Il Fante d’Italia N. 4-2012 VARIE

LaureeTORRAZZA PIEMONTE (TO):Martina, Nipote del Presidente Se-zionale Cav. Felice Gavazza e del-la Patronessa Giovanna Careggio,ha conseguito la laurea di Ostetri-cia nella facoltà di Medicina e Chi-rurgia dell’Ateneo “Amedeo Avo-gadro” di Novara con la votazionedi 100/110 TRIESTE: Irene, Nipote del Presi-dente Sezionale Gen. Carlo Soave,si è brillantemente laureata in“Scienze Internazionali e Diplo-matiche” presso il Polo di Goriziadell’Università degli Studi di Trie-ste con la votazione di 110 e Lode

Rallegramenti!

OnorificenzePALMANOVA (UD): Il M.M.A.Francesco Misceo è stato insignitodi Onorificenza di CommendatoreO.M.R.I. (da altro Ente)

Rallegramenti!

Lutti Sono deceduti:

ABBIATEGRASSO (MI): il FanteCarlo Crivelli di anni 90 BAGNOLO PIEMONTE (CN): ilFante Franco Maurino BEDOLLO (TN): il Fante RiccardoSvaldi; il Fante Mario Nascivera CALUSCO D’ADDA (BG): ilFante Adriano Motta; Maria Mar-chetto Cognata del Fante Giovan-ni MarchiCARZAGO RIVIERA (BS): i Fan-ti Angelo Berardi, Albino Pasini,Evaristo PodaviniCASTELNOVO NE’ MONTI(RE): il Fante Ubaldo Barbieri; ilFratello del Fante Silvio Tognetti;la Mamma del Fante e ConsigliereAlbertino CuriniCASTELNUOVO DEL GARDA(VR): il Fante Giovanni Callieri CEDEGOLO (BS): Pierino Gazzo-li, Figlio del Presidente SezionaleMarco FagliaDEGAGNA (BS): il Fratello Giu-lio del Presidente Sezionale Bru-nello Pasinetti

DOSSENA (BG): la Suocera delFante Giuliano Alcaini FORNACI (BS): il Fante LuigiSottini “Lupo di Toscana”GAVARDO (BS): l’Amico delFante Luciano Comai; Nicola Fra-tello dei Fanti Silvio e DomenicoMaioli; Angelo, Fratello del FanteElvino Broli; Padre Livio Missio-nario in Brasile, Fratello del FanteGiovanni Bosetti GENOVA: il Fante Ivano Saporiti;il Fante Ten. Col. Dr. Elio RosiConsigliere Nazionale Onorario egià Presidente della Sezione Pro-vinciale “M.O. G. Rusca” LEGNANO (MI): il Fante Giusep-pe PizzoliLONATO (BS): il Papà del SocioConforti; la Mamma del SocioBaruffoloLURATE CACCIVIO (CO): laMamma dei Fanti Angelo, Arman-do e Loreto Fiore e Suocera deiFanti Francesco e Paolino Bignami MAZZANO (BS): Saverio, Zio delPresidente Osvaldo Procuranti;Mario, Fratello del Vice PresidenteAldo Deboli MILANO: il Fante Cav. Uff. Avv.Arturo D’Amico già ConsigliereNazionale e per molti anni Diretto-re della Rivista “Il Fante d’Italia”MOGLIANO VENETO (TV): ilFante Luigi Rigobon; la Patrones-sa Gabriella Ghesini; Sergio, Fra-tello del Fante Franco BoschieroMOZZO (BG): il Fante Pietro TironiNAVE (BS): il Papà del SegretarioRaffaele Fisogni NOVENTA VICENTINA (VI): ilFante Piero Galuppo; il Fante Ren-zo Busato, Papà del Fante Andrea NOALE (VE): il Fante Guido Pel-lizon PISOGNE (BS): il Fante GiuseppeRavaniPREDORE (BG): il Fratello Brunodel Vice Presidente Sezionale Lu-ciano Bonardi; la Patronessa Ono-rina Ernestina Acerbis; il Papà edil Fratello Lorenzo del Fante Giu-seppe Suardi PREVALLE (BS): il Papà del FanteGianfranco Giacomini, il Fratellodel Fante e Sindaco Amilcare Zi-glioli; lo Zio del Fante Enzo Mattei

RAVENNA: i Fanti Iader Baldani,Angelo Pari; le Patronesse PierinaSantarelli, Aurelia Pinza, Giusep-pina Bacci SAN GALLO (BG): la Cognatadel Fante Camillo BegnisSIMALA (OR): i Fanti SalvatoreScano e Peppino Busceddu SORISOLE (BG): il Fante Giaco-mo Barbò; l’Amico Cesare MatteriSPILIMBERGO (PN): il Mare-sciallo Luciano Gisonni TORRAZZA PIEMONTE (TO):la Patronessa Maria Cochis Vedo-va Simondi; la Mamma della Pa-tronessa Patrizia Francios; laMamma del Fante Mario Boero

Sentite condoglianze

Offerte alla RivistaIl Consigliere Nazionale Comm. Giorgio AndreoniVoghera € 50,00

RicercacommilitoniIl Fante Sodo Damiano - via Madonnina del Grappa,18 - 20025 Legnano (MI)ambirebbe trovare qualchecommilitone che prestòservizio assieme a suo papàSerg. Sodo Osvaldo nel 78°Reggimento Fanteria presso laCaserma di stanza a Bergamo