Oncologia I 2018 Geografia I 2018... · NEOPLASIA •NEOPLASIA, (dal greco neos=nuovo e plasos=...
Transcript of Oncologia I 2018 Geografia I 2018... · NEOPLASIA •NEOPLASIA, (dal greco neos=nuovo e plasos=...
ONCOLOGIA
TUMORE
Tumore (dal latino tumor): letteralmente significa tumefazione, rigonfiamento.
Si riferisce all’aspetto macroscopico del tumore, che nella maggior parte dei casi si presenta
come una massa rilevata sul sito anatomico di origine (benigno, maligno).
CANCRO
Cancro o carcinoma (dal latino cancer –granchio- e dal greco karkinos).
E’ sinonimo di tumore maligno:deriva dall’aspetto infiltrante del tumore,
soprattutto della mammella: propaggini del tessuto anomalo partenti da un corpo
centrale infiltrano o invadono il tessuto circostante.
NEOPLASIA
• NEOPLASIA, (dal greco neos= nuovo e plasos=formazione): letteralmente significa “nuova
crescita”, neoformazione.La massa tumorale consiste di cellule nuove,
neoformate, non preesistenti.
• Un NEOPLASMA è una massa abnorme di cellule, la cui crescita è incontrollata ed autonoma
• ONCOLOGIA (dal greco oncos): scienza che studia i tumori
La storia naturale del tumore
La cellula neoplastica I
Trasformazione: salto da normale a maligno-passaggi intermedi non identificabili-Il fenotipo maligno può essere caratterizzato da:1) Comportamento in colturaImmortalità: crescono in modo indefinito in netto
contrasto con le cellule normali che possono replicarsiesclusivamente un numero finito e definito di volte.
Cellule HeLa (Henrietta Lacks morta nel 1951 di carcinomacervicale) crescono ancora in coltura.
Fibroblasti NIH3T3 normali e trasformati
NIH3T3 normali(immortalizzate)
NIH3T3 trasformate
Perdita della inibizione da contatto: le cellule normali crescono fino a formareun monostrato compatto. Le cellule trasformate continuano a crescere le unesulle altre in maniera del tutto disordinata.
Perdita della dipendenzadall’ancoraggio:
le cellule normali cresconose ancorate ad una superficie;le cellule trasformate cresconobene anche in un mezzosemifluido come l’agar molle
Perdita dell ’ orientamentodipendente dal substrato: le cellulemaligne che crescono su unsubstrato dotato di una trama hannoperso in parte almeno la capacità diallinearsi seguendo la trama.
Diminuita necessità di fattori dicrescita: generalmente se liproducono da sole
2) Differenze strutturaliCrescita rapida:- aumento della basofilia citoplasmatica (più RNA > più
proteine)- mitosi numerose e anomale (numero di mitosi
proporzionale alla velocità di crescita)Mancata differenziazione: le specifiche caratteristiche
della cellula normale sono espresse in modo incompiuto, siparla di anaplasia, sdifferenziazione o dedifferenziazione.La cellula tumorale non diventa matura sdifferenziandosi,ma nasce già come cellula poco differenziata e nondifferenzia o differenzia poco.
La cellula neoplastica II
ASPETTI MORFOLOGICI DELLA CELLULA NEOPLASTICA
Il tumore differisce dal tessuto di origine per :
morfologia generale
caratteristiche delle singole cellule
organizzazione cellulare e come le cellule sono tenute insieme
dallo stroma connettivale
irrorazione sanguigna
delimitazione rispetto ai tessuti circostanti
ANAPLASIA MORFOLOGICA
insieme di queste differenze ed alterazioni
“ANAPLASIA MORFOLOGICA”In genere il grado di anaplasia correla positivamente con il grado di malignità del tumore
Alterazioni morfologiche
3) Comportamento dopo il trapiantoImpiegando animali opportuni che non rigettino il
trapianto, le cellule trasformate se iniettate sotto cutedanno luogo a tumori; quelle normali muoiono osopravvivono senza crescere.
4) Alterazioni funzionali e biochimicheMotilità e chemiotassi: le cellule trasformate sono
più mobili di quelle normali, che di solito stanno ferme.Questa caratteristica spiega l ’ invasività (più sonomobili e più sono invasive)
La cellula neoplastica III
In conclusione, il fenotipo morfologico di una cellulamaligna è quello di una cellula diversa da quella di origine, manon totalmente diversa o aberrante; la microscopiaelettronica non è riuscita a dimostrare differenze eclatanti,se non la occasionale presenza di virus.
La biologia molecolare, d’altra parte ha permesso dievidenziare alterazioni a livello genetico (oncogeni e onco-soppressori, geni espressi in modo abnorme) caratteristicidella cellula neoplastica in alcuni tipi di tumori.
Si pensa che ci siano in tutti i tumori, ma ancora non sononoti.
La cellula neoplastica: conclusioni
Differenti tipi di Cancro
polmone
mammella
colon
vescicaprostata
Sarcomi comuni:tessuto adiposoosso
muscolo
linfomilinfonodi
leucemie:torrente sanguigno
Carcinomi comuni:
CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI
Classificazione dei tumori
• Istogenesi– Tessuto d’origine
• Comportamento biologico– Benigni o maligni
ISTOGENESI
prefisso significatoadeno- ghiandolarecondro- cartilagineoeritro- eritrocitiemangio- vasi sanguigniepato- fegatolipo- adipelinfo- linfocitimelano- melanocitimielo- midollo osseomio- muscoloosteo- osso
I prefissi indicano la provenienza
Comportamento biologico
nLe definizioni di “benigno” o “maligno” siriferiscono al comportamento biologicodel tumore.
nPer comportamento biologico si intendeil grado di differenziazione del tessutocoinvolto e la velocità di crescita e dimorte delle cellule.
Tipi di tumorenBenigno: localizzato e circondato da una
membrana (capsula) che lo separa daitessuti circostanti. Generalmenterimovibile per via chirurgica.
nMaligno: tumore invasivo (cancro) cheinfiltra e distrugge i tessuti circostantied é in grado di diffondere a distanza(metastasi)
In riferimento alle caratteristiche morfologiche delle cellule edalle modalità di accrescimento e comportamento nei riguardi deitessuti limitrofi e all ’ interno dell ’ organismo, i tumori vengonosuddivisi in:Benigni MaligniBen differenziato. Il tessuto di origine è benriconoscibile
La struttura del tessuto di origine è perduta invario grado così come il differenziamento dellesingole cellule-anaplasia. Pleiomorfismo cellulare:forma e dimensioni non uniformi.
Aumento dimensioni generalmente con una certaregolarità fino ad arrivare ad uno stadio limite oregredire. Mitosi rare e normali.Espansiva.
Irregolare. Può essere lenta e poiimprovvisamente rapida. Mitosi numerose e conforme abnormi
Espansiva e invasiva.
La massa tumorale è compatta. Comprimono itessuti vicini senza infiltrarli. Non invasivo.Spesso “incapsulati” (adenomi)
Lassi e senza capsula.
Invasiva a livello locale e a distanza-metastasi.
Compressione. Sintomi da iperfunzione Distruzione dei tessuti per infiltrazione;disseminazione metastatica; cachessia.
Non recidivano se asportati bene. Non mortali. Possono recidivare. Mortali se non curati.
Provocano cachessia
Esempi di tumore benignon Fibroma: tumore benigno del tessuto fibroso e
della muscolatura liscia (utero).n Lipoma: tumore benigno del tessuto adiposo.n Adenoma: tumore benigno del tessuto
epiteliale ghiandolare.n Condroma: tumore benigno del tessuto
cartilagineo.n Leiomioma: tumore benigno del tessuto
muscolare liscio.
Esempi di tumore malignon Sarcoma: di derivazione mesenchimale
(fibrosarcoma, condrosarcoma).n Carcinoma: deriva dall’epitelio di rivestimento.n Adeno-carcinoma: deriva dall’epitelio
ghiandolare.n Linfoma: tumore solido di derivazione
linfocitaria.n Leucemia: neoplasia delle cellule bianche
circolanti.
Tessuto Tipo cellulare prevalente
Tumore benigno Tumore maligno
cute Epitelio squamoso cellula basale;
cellula pigmentata
Papilloma (squamosa)
nevo
CarcinomaMelanoma
(pigmentata)
Tratto alimentare
Epitelio squamoso Papilloma Carcinoma
Stomaco Intestino
Epitelio colonnare
Adenoma Carcinoma
Tratto respiratorio
Epitelio bronchiale
Adenoma Carcinoma
Organi solidi Epitelio specifico Adenoma Carcinoma
Neoplasie epiteliali
Tessuto di origine
Benigno maligno
Epitelio di rivestimento
PolipoPapillomaVerruca
Epiteliomi o carcinomi
Epitelio ghiandolare
Adenomi adenocarcinomi
Tumori epiteliali (80%)
Polipo: tumore a forma di clavache origina – o ciondola - da unasuperficie attaccato ad uno stelo.
Papilloma: escrescenza su unasuperficie epiteliale che presentalunghe e sottili digitazioni –papille.
Papilloma ha superficie maggiore aparità di volume, si replica in modopiù attivo, progressione piùfrequente
TUMORI CUTANEI MALIGNI
• Epitelioma Basocellulare
• Epitelioma Spinocellulare
• Melanoma
EPITELIOMA BASOCELLULARE
• E’ il tumore cutaneo più frequente
• Colpisce con più frequenza sopra i 40 anni
• Predilige il sesso maschile
• Predilige la razza bianca e i soggetti con pelle chiara
• La crescita è lenta (mesi o anni)
• Raramente dà metastasi
EPITELIOMA SPINOCELLULARE
• Colpisce con più frequenza persone di più 55 anni di età
• Le sedi preferite sono il capo, gli avambracci, il dorso delle mani e gli arti inferiori.
• L’incidenza delle metastasi non è elevata: 3% nelle forme che compaiono su cheratosi attinica20% nelle forme che si sviluppano su radiodermiti esu cicatrici di antiche ustioni
Il melanoma è dovuto alla crescita incontrollata dei melanociti;
I melanociti si trovano dispersi tra le cellule dello strato basale dell’epidermide e possiedono processi cellulari che risalgono lungo gli strati più superficiali.
La melanina è un pigmento giallo-bruno, bruno o decisamente nero che protegge le cellule epidermiche e gli strati profondi del derma dalle radiazioni ultraviolette (UV) contenute nella luce solare, riducendone l’esposizione.
Il pigmento melaninico forma delle vescicole intracellulari dette melanosomi. Queste vescicole, trasferite intatte nei cheratinociti, colorano questi ultimi provvisoriamente, fino a quando i melanosomi non vengono distrutti dai lisosomi.
Siti d’insorgenzaCUTE
MUCOSA ORALE
MUCOSA ANO-GENITALE
ESOFAGO
MENINGI
OCCHIO
Sebbene la maggior parte dei melanomi insorga nella cute,
esistono anche altri siti.
Melanoma vulvare
Melanoma orale
Melanoma epiteliale
Melanoma esofageo
Melanoma uveale
Melanoma meningeo
Siti di elezione
In genere, i siti di elezione sono diversificati nell’uomo e nella donna.
Testa
Tronco
Collo
Tronco
Arti inferiori
Piedi
Fattoridirischio
Aspetti clinici
Il melanoma della pelle è solitamente asintomatico.La manifestazione clinica più importante della malattia è il cambiamento di colore di una lesione pigmentata.
Schematicamente , è possibile elencare i segni clinici che permettono una diagnosi precoce di questo tumore:
• Ingrossamento di un nevo preesistente;• Prurito o dolore in un nevo preesistente;• Sviluppo di una nuova lesione pigmentatanella vita adulta;
• Variazione di colore di una lesione pigmentata.
NB: Il melanoma insorge solo nel 25-30% dei casi a partire da un nevo preesistente, mentre più spesso compare come una nuova macchia pigmentata sulla cute precedentemente sana
Prevenzione e trattamenti
Il melanoma costituisce un importante problema per la sanità pubblica, in termini di morbilità e mortalità. Sono, pertanto, necessari sforzi rivolti sia alla prevenzione primaria (riduzione del rischio) sia alla prevenzione secondaria (diagnosi precoce, cruciale per un trattamento clinico efficace della malattia). Prevenzione primaria (riduzione del rischio).E’ raccomandata soprattutto agli individui con un rischio più elevato. Questi ultimi dovrebbero essere istruiti su come tenere sotto controllo e riconoscere i segni clinici sospetti (vedi schema ABCDE), e dovrebbero anche essere fortemente scoraggiati ad esporsi a (intermittenti) radiazioni UVB, inclusi lampade e lettini abbronzanti.
Tavola 1 SEGNI ABCDE
A -----------> Lesione asimmetricaB -----------> Bordi irregolariC -----------> Colore policromoD -----------> Diametro > 6 mmE -----------> Espansione (Ingrossamento)
PREVENZIONE DEI TUMORI CUTANEI
I Tumori cutanei possono essere diagnosticatiprecocemente perché la cute è un organo di facile ispezione.La maggior parte dei tumori cutanei insorge su zone fotoesposte tanto da far ritenere che l’irradiazione solare sia la causa dell’insorgenza delle neoplasie
E’ vero che :
La maggior incidenza dei tumori cutanei si osservanelle latitudini in cui l’irradiazione solare è maggiore
Tumori mesenchimali
Tessuto di origine Benigno maligno
Connettivo fibroso adulto Fibroma FibrosarcomaConnettivo fibroso embrionale
Mixoma Mixosarcoma
Connettivo cartilagineo Condroma CondrosarcomaConnettivo osseo Osteoma OsteosarcomaConnettivo adiposo Lipoma LiposarcomaTessuto muscolare liscio Leiomioma LeiomiosarcomaTessuto muscolare striato rabdomioma RabdomiosarcomaTessuto vascolare Angioma Angiosarcoma
CLASSIFICAZIONE TNM
classificazione TNM dei tumori maligni
Un sistema di valutazione dei tumori,basato su tre variabili:
tumore primario (T)linfonodi regionali (N)
metastasi (M).
TNM
• Ogni tumore viene classificato attraverso questa sigla, che ne riassume
le caratteristiche principali contribuendo, insieme ad altri fattori, a determinare le scelte terapeutiche e la
prognosi (probabilità di guarigione) associata.
TNM
• Il paramentro T può essere indicato dai numeri 1, 2, 3, 4 a seconda della sua
grandezza (1 piccola, 4 grande). • Può inoltre essere "is" ovvero "in situ"
(tumore così piccolo da non essere ancora in grado di diffondersi ai
linfonodi né tantomeno a organi distanti)
TNM
• Il paramentro N indica lo stato dei linfonodi vicini al tumore, se è 0 sono del tutto indenni, altrimenti può valere 1, 2,
3 con gravità via via crescente.
TNM
• Il paramentro M indica la presenza di metastasi a distanza, esso può valere
solo 0 (nessuna metastasi) o 1 (presenza di metastasi).
TNM
• Un parametro rappresentato da una "x" indica che sono necessari ulteriori esami
per arrivare a valutarlo.
TNM
• L'importanza dei tre paramentri T, N, M non è uguale: il parametro più importante
di tutti è M, al secondo posto di importanza vi è N e poi, infine, T.
TNM
• Un altro paramentro significativo è il grado di aggressività del tumore (G) che va da 1 a 4, ma la sua importanza è molto minore rispetto ai parametri T, N, M e pertanto non viene utilizzato nella classificazione TNM
La stadiazione (TNM)
Prende in considerazione l ’ entitàdella diffusione del tumore intermini di invasività nei tessuti vicini,invasione dei linfonodi e diformazione di metastasi.In particolare:
1) dimensioni del tumore primario incm (T =tumore) T1-T42) Stato dei linfonodi regionali (N =linfonodo) N0-N33) Assenza o presenza di metastasi(M = metastasi) M0/M1
Alcunivirusobatteri
RadiazioniSostanzechimiche
Cosacausailtumore?Alcunivirusobatteri
Dieta
Metabolismocellulare
RadiazioniSostanzechimiche
Ereditarietà
Radiazioni ionizzanti e UV1.Si stima che gli UV causino 600.000 tumori
della pelle (basalioma, epitelioma, melanoma) ogni anno.
2. Radiazioni ionizzanti: leucemie e linfomi, ma anche mammella, polmone, esofago, ovaio.
Tabagismo
E’ responsabile del 40% dei tumori nell’uomo e del 20% nella donna. Il rischio rimane maggiore fino a 20 anni dopo l’astensione.
Patogenesi dei tumori fumo correlati:
•Flogosi cronica
•Aumento proliferazione cellulare
•Aumento produzione radicali liberi
•Riduzione antiossidanti
•Presenza di carcinogeni
TabagismoNel fumo sono presenti più di tremila composti con potenziale carcinogenetico tra cui:
ArsenicoBenzeneNitrosammineCatrameIdrocarburi aromaticiAldeidiAmmine aromatiche
AlcoolSpesso associato al fumo con effetto sinergico. E’ causa del 3% di tutti i tumori. E’associato in modo prevalente ai seguenti tumori:
1. Cavità orale2. Esofago3. Stomaco4. Fegato5. Pancreas6. Mammella7. Colon-retto
DietaLa dieta ricca in grassi e povera di vegetali, tipica dei paesi occidentali specie del Nord (contrapposta a quella mediterranea) è associata al cancro. Tra il 40 e il 60% dei tumori potrebbe essere evitato con una dieta congrua. I lipidi negli USA rappresentano il 40-60% delle calorie.
Principali tumori dieta-correlati1. Colon2. Mammella3. Pancreas4. Fegato5. Prostata6. Utero7. Stomaco
DietaGli acidi grassi saturi sono i più rischiosi.•Monoinsaturi •Poli-insaturi
Ipotesi patogenetiche1. Veicolo per carcinogeni naturali liposolubili.2. Aumento estrogeni.3. La loro ossidazione dà luogo ai Ros.
Una dieta ricca di vegetali riduce il rischio di tumore:1. Broccoli2. Cavolo3. Carote4. Agrumi