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5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015 1 Il M5S non si arrende al diktat del governo che smantella per decreto la storia secolare delle ban- che popolari. Non ha capo né coda il testo di Palazzo Chigi che, in pratica, can- cella il settore, costringen- do arbitrariamente i primi dieci istituti a trasformarsi in Spa entro 18 mesi. Ecco perché abbiamo chiesto un’indagine conoscitiva per approfondire alcuni aspetti del tutto discrezionali del testo, aspetti che non sono stati chiariti durante l’iter. Ci sono problemi in alcuni istituti? Basta affrontarli in concreto, non come fa il governo che fa l’ennesimo favore alla grande finanza internazionale. Forse la Croazia ci ripensa. E una spinta gliela sta dando il M5S con la campagna #stopturismofossile. Il primo mini- stro croato, Zoran Milanovic, ha aperto alla possibilità di un referendum sul piano di trivellazioni offshore nell’A- driatico, il 90% del suo mare. Del nostro mare. Allora il M5S ha scritto una lettera alle autorità croate e farà sa- pere ai suoi 12 milioni di turisti l’anno cosa c’è nel mare croato. Oggi Milanovic fa un passo indietro. L’Italia entro il 4 maggio dovrà presentare le sue osservazioni. Il M5S non arretrerà di un passo. Tanti capi chini, pronti a dire sì a qualsiasi cosa, anche quella più assurda. Ecco l’idea del premier del concetto di “dialogo”. Per questa ragione il MoVimento 5 Stelle è rimasto coerente alle sue idee e non ha partecipato alla votazione finale sul- le riforme costituzionali. Perché dall’abbandono dell’aula da parte di tutte le opposizioni – lasciando il solo Pd a votarsi la sua riforma costituzionale – non è cambiato nulla. Ma parlare ai partiti di “coerenza” è come bestemmiare in chiesa. Il M5S è per il dialogo, ma quello vero. Imporre un provvedimento, e pretendere esclusivamente un “sì” plebiscitario non è dialogo (dalla Treccani, dialogare: “Discutere apertamente, scambiarsi punti di vista diversi, per raggiungere un accordo, un’intesa”). #NOTURISMOFOSSILE, PRIMA VITTORIA SULLE TRIVELLE RIFORME, LO STRANO SENSO DEL PREMIER PER IL DIALOGO VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI • 14 MARZO 2015 5 S TELLE 5 GIORNI BANCHE POPOLARI, IL M5S VUOLE VEDERCI CHIARO No ai ricatti del Governo. La lettera al premier PAG 3 Se l’antitrust dà ragione al M5S PAG 3 Libera e Famiglia Cristiana dicono sì PAG 2 Fuori i partiti (e il Governo) dalla tv pubblica PAG 4 SCUOLA TERZO SETTORE REDDITO RAI IL RISULTATO FOTO DI CRISTINA MASTRONICOLA 4 5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015 L’azienda del servizio pub- blico radiotelevisivo deve cambiare, togliendosi di dosso la zavorra dei parti- ti che l’hanno spolpata nel corso dei decenni. Eppure saranno gli stessi partiti a decidere del suo destino. Sul tavolo ci sono diverse proposte di riforma, ma an- che questa volta è il gover- no a voler fare la parte del leone. La prima domanda che bisognerebbe fare però è cosa i cittadini vogliono dalla Rai. L’editore di un bene pubblico sono tutti i cittadini. Il M5S ha messo sul tavolo da tempo i prin- cipi su cui vorrebbe si met- tesse in piedi la nuova Rai. Abbandonare ogni lottizza- zione, senza che i partiti si dividano la torta e poi se la mangino insieme. I giorna- listi devono rispondere alla propria deontologia non RAI LIBERA DAI PARTITI DECIDA IL MERITO SUL TAVOLO TANTE PROPOSTE DI RIFORMA DEL SERVIZIO PUBBLICO, MA L’OBIETTIVO DEVE ESSERE RENDERLA INDIPENDENTE PAGHIAMO IL CANONE DUNQUE VOGLIAMO UNA RAI MIGLIORE. FIRMARE IL CONTRATTO DI SERVIZIO È IL PRIMO PASSO. FAGLIELO SAPERE: Vuoi una RAI più trasparente e giusta, e un canone più equo? Partecipa anche tu alla campagna #firmeRAI! La Vigilanza RAI ha preparato il nuovo Contratto di Servizio per una RAI migliore, ma RAI e Ministero dello Sviluppo Economico lo tengono bloccato: abbiamo bisogno del tuo aiuto. Clicca sul sito www.firmerai.it, e trovi tutte le istruzioni per partecipare attivamente. www.firmerai.it PARLAMENTARI5STELLE.IT MONTECITORIOCINQUESTELLE SENATOCINQUESTELLE M5SMONTECITORIO SENATO5STELLE PARLAMENTARI5STELLE VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI - 21 FEBBRAIO 2015 A CURA DEGLI UFFICI COMUNICAZIONE M5S DI CAMERA E SENATO VUOI RICEVERE QUESTO VOLANTINO VIA EMAIL? ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER LEGGENDO QUESTO QR CODE CON IL TUO READER al partito che garantisce una carriera ascendente. Gli appalti per le fiction e i programmi devono esse- re trasparenti. A garanzia di tutto questo serve una governance di assoluta in- dipendenza, che non deb- ba dire grazie a nessuno. Il piano del MoVimento 5 Stelle è sceglierla per curriculum, e a parità di curriculum per sorteggio. E’ questa la ricetta per ga- rantire indipendenza alla prima azienda culturale del Paese. LA PROPOSTA M5S PER SCEGLIERE IL NUOVO CDA TRAMITE I MIGLIORI CURRICULUM

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5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015

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Il M5S non si arrende al diktat del governo che smantella per decreto la storia secolare delle ban-che popolari. Non ha capo né coda il testo di Palazzo Chigi che, in pratica, can-cella il settore, costringen-do arbitrariamente i primi dieci istituti a trasformarsi in Spa entro 18 mesi. Ecco perché abbiamo chiesto un’indagine conoscitiva per approfondire alcuni aspetti del tutto discrezionali del testo, aspetti che non sono stati chiariti durante l’iter.Ci sono problemi in alcuni istituti? Basta affrontarli in concreto, non come fa il governo che fa l’ennesimo favore alla grande finanza internazionale.

Forse la Croazia ci ripensa. E una spinta gliela sta dando il M5S con la campagna #stopturismofossile. Il primo mini-stro croato, Zoran Milanovic, ha aperto alla possibilità di un referendum sul piano di trivellazioni offshore nell’A-driatico, il 90% del suo mare. Del nostro mare. Allora il M5S ha scritto una lettera alle autorità croate e farà sa-pere ai suoi 12 milioni di turisti l’anno cosa c’è nel mare croato. Oggi Milanovic fa un passo indietro. L’Italia entro il 4 maggio dovrà presentare le sue osservazioni. Il M5S non arretrerà di un passo.

Tanti capi chini, pronti a dire sì a qualsiasi cosa, anche quella più assurda. Ecco l’idea del premier del concetto di “dialogo”. Per questa ragione il MoVimento 5 Stelle è rimasto coerente alle sue idee e non ha partecipato alla votazione finale sul-le riforme costituzionali. Perché dall’abbandono dell’aula da parte di tutte le opposizioni – lasciando il solo Pd a votarsi la sua riforma costituzionale – non è cambiato nulla. Ma parlare ai partiti di “coerenza” è come bestemmiare in chiesa. Il M5S è per il dialogo, ma quello vero. Imporre un provvedimento, e pretendere esclusivamente un “sì” plebiscitario non è dialogo (dalla Treccani, dialogare: “Discutere apertamente, scambiarsi punti di vista diversi, per raggiungere un accordo, un’intesa”).

#NOTURISMOFOSSILE, PRIMA VITTORIA SULLE TRIVELLE

RIFORME, LO STRANO SENSO DEL PREMIER PER IL DIALOGO

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI • 14 MARZO 2015 5STELLE5 GIORNI

BANCHE POPOLARI, IL M5S VUOLE VEDERCI CHIARO

No ai ricatti del Governo. La lettera al premier

PAG 3

Se l’antitrust dà ragione al M5S

PAG 3

Libera e Famiglia Cristiana dicono sì

PAG 2

Fuori i partiti (e il Governo) dalla tv pubblica

PAG 4

SCUOLA

TERZO SETTORE

REDDITO

RAI

IL RISULTATO

FOTO DI CRISTINA MASTRONICOLA

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5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015

L’azienda del servizio pub-blico radiotelevisivo deve cambiare, togliendosi di dosso la zavorra dei parti-ti che l’hanno spolpata nel corso dei decenni. Eppure saranno gli stessi partiti a decidere del suo destino. Sul tavolo ci sono diverse proposte di riforma, ma an-che questa volta è il gover-no a voler fare la parte del leone. La prima domanda che bisognerebbe fare però è cosa i cittadini vogliono dalla Rai. L’editore di un bene pubblico sono tutti i cittadini. Il M5S ha messo sul tavolo da tempo i prin-cipi su cui vorrebbe si met-tesse in piedi la nuova Rai. Abbandonare ogni lottizza-zione, senza che i partiti si dividano la torta e poi se la mangino insieme. I giorna-listi devono rispondere alla propria deontologia non

RAI LIBERA DAI PARTITI DECIDA IL MERITO

SUL TAVOLO TANTE PROPOSTE DI RIFORMA DEL SERVIZIO PUBBLICO, MA L’OBIETTIVO DEVE ESSERE RENDERLA INDIPENDENTE

PAGHIAMO IL CANONE DUNQUEVOGLIAMO UNA RAI MIGLIORE. FIRMARE IL CONTRATTO DI SERVIZIO È IL PRIMO PASSO. FAGLIELO SAPERE:Vuoi una RAI più trasparente e giusta, e un canone più equo?

Partecipa anche tu alla campagna #firmeRAI!

La Vigilanza RAI ha preparato il nuovo Contratto di Servizio per una RAI

migliore, ma RAI e Ministero dello Sviluppo Economico lo tengono

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al partito che garantisce una carriera ascendente. Gli appalti per le fiction e i programmi devono esse-re trasparenti. A garanzia di tutto questo serve una governance di assoluta in-dipendenza, che non deb-ba dire grazie a nessuno. Il piano del MoVimento 5 Stelle è sceglierla per curriculum, e a parità di curriculum per sorteggio. E’ questa la ricetta per ga-rantire indipendenza alla prima azienda culturale del Paese.

LA PROPOSTA M5S PER SCEGLIERE IL NUOVO CDA TRAMITE I MIGLIORI CURRICULUM

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5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015

“La proposta del Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadi-nanza ha basi legislative ed economiche fondate: il dise-gno di legge È incardinato nella commissione Lavoro del Senato dove sarà esami-nato per essere poi discusso in Parlamento. La discussione è aperta a tutti”. I parlamen-tari del Movimento tengono il punto sul dibattito sul red-dito di cittadinanza,arespin-gendo le provocazioni del responsabile economico del Partito Democratico, Filippo Taddei, e rilanciando i tanti attestati di stima alla propo-sta pentastellata. “Quelle di Taddei sono critiche infonda-te di chi vuole sfuggire ad un dibattito serio - spiega il Mo-vimento 5 Stelle- del resto ci preme ricordare che il plauso alla nostra proposta di legge

UNA PROPOSTA MERITORIAREDDITO DI CITTADINANZA: LA SOCIETÀ CIVILE, DA LIBERA A FAMIGLIA CRISTIANA, ELOGIA LA PROPOSTA DEL M5S E RILANCIA IL DIBATTITO

è arrivato da più disparati soggetti della società civile”. Dall’associazione Libera e don Luigi Ciotti, al settima-nale Famiglia Cristiana, fino al responsabile dell’Alleanza contro la Povertà professor Gori. Se Libera e Don Ciotti parlano di “riforma di civil-tà”, il settimanale Famiglia Cristiana ha scritto: “Bep-pe Grillo ha posto al cen-tro della scena politica un provvedimento importante e necessario per mettere un argine a una vera e propria emergenza sociale. Non è un caso che il leader di Li-bera, don Luigi Ciotti, abbia voluto incontrare Grillo per prendere in considerazione e conoscere un po’ più nel merito la sua proposta”. Per poi concludere “la propo-sta di Grillo è doppiamente

meritoria, da opposizione costruttiva”. Parole di elogio sull’iniziativa parlamentare del Movimento 5 Stelle sono arrivate anche dal professor Cristiano Gori che coordina il variegato arcipelago di as-sociazioni che si riconoscono nell’Alleanza contro la Po-vertà.“ Finalmente si intrav-vede una possibile conver-genza. Sul disegno di come dovrebbe essere strutturata la misura per contrastare la povertà assoluta ho notato una certa concordanza di vedute da parte di quasi tut-te le forze politiche: dal Pd al Movimento 5 Stelle”. Gli unici che non si sono accorti di tutto ciò sembrano essere i vertici renziani del PD. A che gioco giocano sulla pelle dei più poveri?

Matteo Renzi ha annunciato che l’Italia stanzierà 8 mi-liardi di euro in favore del piano Junker, vale a dire il fondo di crescita e sviluppo aperto dalla Commissione Ue. Peccato che le nostre imprese di questo fondo non vedranno un solo euro. A decidere dove dirottare i soldi saranno infatti le ban-che e gli investitori privati. Un altro regalo del governo ai poteri forti, dunque. Il M5S con 8 miliardi avrebbe potuto dare il via a buona parte del reddito di cittadi-nanza.

Coop rosse nella bufera per finanziamenti illeciti alla Lega Nord di Salvini. Ecco il vero volto del Car-roccio, quello del malaffa-re e degli inciuci di potere, che dagli anni ‘90 a oggi non è mai cambiato. E per sbloccare l’appalto per la nuova Regione Piemon-te, le coop finanziavano il “Giro di Padania”.

RENZI REGALA 8 MLD ALL’EUROPA

LE COOP ROSSE PAGANO LA LEGA

5 GIORNI A 5 STELLE • 14 marzo 2015

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Su scuola e assunzione dei precari il Governo ha de-ciso di giocare sporco e di calare la carta del ricatto. Siccome i soldi per assumere i 150 mila insegnanti pre-cari non ci sono, nonostante Renzi l’avesse annuncia-to da mesi, il Governo presenta un disegno di legge invece di un decreto. Così, se le nuove regole non do-vessero essere approvate in tempo e le assunzioni dei docenti dovessero saltare, la colpa sarebbe solo del Parlamento: un ricatto in piena regola sulla pelle dei tanti precari a cui non è dato sapere se a settembre avranno o meno un lavoro. Per evitare che il nuovo anno scolastico cominci senza insegnanti, il Movi-mento 5 Stelle ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per chiedere che la riforma si faccia con due diversi provvedimenti: uno con tempi di approvazio-ne rapidi per il reclutamento e uno per tutto il resto che potrà viaggiare più lentamente. In Parlamento ci sono anche le proposte di legge del M5S, tra cui quel-la sul reclutamento dei docenti, e quella d’iniziativa popolare (Lip) nata da un confronto tra tutti i prota-gonisti della scuola: sono un buon punto di partenza per trovare soluzioni davvero condivise e non calate dall’alto.

La società LTF (Lyon Turin Ferroviare) ha iniziato i la-vori per la realizzazione di una nuova galleria esplora-tiva di 9 chilometri scavata tra due discenderie fran-cesi. LTF la spaccia per una semplice galleria di studio, una delle tante previste nel programma di prima fase, ma in realtà con questa de-cisione si dà di fatto il via libera ai lavori per la co-struzione del tunnel di base del Tav, aggirando tempi e limiti che erano stati fissati nei precedenti accordi tra Italia e Francia. In sostan-za siamo davanti al tunnel definitivo della Torino-Lio-

INSEGNANTI, NON SI ACCETTANO RICATTI

Le imprese sociali, che con la riforma del Ter-zo Settore potranno di-stribuire utili e aprire le porte dei loro Cda a sog-getti privati e alle pub-bliche amministrazioni, entrerebbero in un re-gime di concorrenza sle-ale nei confronti delle altre aziende che opera-no negli stessi campi? A questa domanda, che in Parlamento il Movimen-to 5 Stelle pone da mesi, è giunta una chiara ri-sposta, ed è affermati-va, da parte di Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.Pitruzzella, risponden-do a una lettera che gli è stata inviata due mesi fa dal Capogruppo M5S alla Camera, con la qua-le veniva chiesto il suo parere sulla Riforma, af-ferma che: “Affinché il ridisegno della discipli-na dell’impresa sociale possa realizzarsi in con-formità ai principi che governano il diritto an-titrust occorre che il re-gime delle agevolazioni previste venga adegua-

tamente modulato e coordinato (...) al fine di evitare di conferire van-taggi competitivi ingiu-stificati”.Non bastasse, Pitruzzel-la evidenzia il rischio che la Riforma del Ter-zo Settore, se non darà una risposta chiara ri-spetto alle norme per la concorrenza e l’incom-patibilità delle esenzio-ni fiscali di cui godono le società cooperative di diritto italiano, rischia di entrare in contrasto con la legislazione eu-ropea e, in particolare, con la disciplina degli aiuti di Stato.Il titolare dell’Antitrust conferma dunque tutti i timori e perplessità già sollevati dal MoVimen-to che, su questo tema, sta conducendo una battaglia per il rispetto della normativa sulla concorrenza. Una bat-taglia che i partiti, il Pd in particolare, stanno contrastando con l’arma della demagogia e della menzogna, sminuendo le criticità sollevate che ora però emergono in tutta la loro portata.

ne mascherato da ‘semplice galleria di ricongiungimen-to’. Questa la denuncia del Movimento 5 Stelle che con 25 parlamentari guidati dal piemontese Marco Scibona, ha presentato tre esposti presso la Corte dei Corti. “Vogliamo sapere - spiega Scibona - se, oltre agli estre-mi di violazione di legge, ci siano anche danni erariali per lo Stato italiano e uso improprio di fondi pubblici. La società privata LTF, infat-ti, è partecipata per il 50% da Rete Ferroviaria Italiana, dunque i costi dei lavori ese-guiti sono suddivisi tra Italia e Francia”.

Le imprese sociali a rischio concorrenza sleale

TAV, ESPOSTO DEL M5S