Multinazionali,corsaaostacoli Competitività. 24,2 30,6 41 ... · Del tema si è di-scusso a Roma...

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40 Impresa & territori Il Sole 24 OreGiovedì 30 Maggio 2013 - N. 146

BREVI

Dal TerritorioCONFINDUSTRIAProrogati i terminidelPremio«IxI»Ilgrandeinteresse delleaziendeverso ilPremioIxI(Impresex Innovazione)haspintoConfindustria aprorogare i termini discadenza finoalprossimo 7giugno.AccantoallatradizionalepresenzadellaFondazioneMai, quest’annol’iniziativapuòcontare sulsostegnoanche diPosteItaliane.«Puntaresull’innovazioneè lasceltaobbligataper la competitivitàdelnostrosistema economico.Èimportante dare ilgiustoriconoscimentoalle impresecoraggioseche investonoinricercaesviluppo proponendoalmercatoprodottie servizidiqualità ingradodi soddisfareunaclientelaesigente, chechiedesoluzioni sempliciefacilmenteaccessibili»,sottolineaMassimo Sarmi, addiPoste Italiane.«L’edizionediquest’anno delPremioImpresex Innovazionevuoleessereun’ulteriorespintaacontinuareapuntare sullaricercacome levaperrilanciare lacrescita emantenersicompetitivi suimercatidi tutto ilmondo»,

affermaDianaBracco,vicepresidenteper la R&I diConfindustria.«Oggi tanteimprese italiane riesconoaresistere inuncontestodifficilissimopropriograzieall’innovazioneche hannosaputoesprimeree realizzare,tenendoconil loro sforzo inpiedi ilPaese».

COOP ITALIAOrtofrutta: èmortoRobertoFiammenghiLuttonelmondodellacooperazione.È morto ieriRobertoFiammenghi,vicepredientedi OrtofruttaItaliadal 2012.NatoaCervianel 1949,Fiammenghi entra inCoopItalia nel 1986ricoprendoincarichidiresponsabilitànel settorecarni-ortofrutta finoadivenire,nel 2009,consiglieredelegatocommerciale foodper ilConsorzio.

AGROALIMENTAREVeronesi, ricavia2,7miliardi (+5,9%)VeronesiHolding,capogruppodel gruppoVeronesi,hachiuso ilbilancio2012conun fatturatoconsolidatodi 2,731 miliardi, increscitadel 5,9%sul 2011.VeronesicompredneAia, tra leprincipali realtàavicole inEuropa,con imarchiAia,Negroni,VeronesiMangimi.

NOI E GLI ALTRI

L’attrattività per gli investimenti esteri

INTERVISTA AndreaGoldstein EconomistaOcse

«Non una scelta strategi-ca, ma un’idea scientifica svi-luppata in un contesto localeestremamenteaccogliente,co-me poter parlare direttamentecon presidente della Provinciaerettoreerimuoveresubitogliostacoli». Così Corrado Pria-mi,CeodiCosbi(ilcentrodiri-cerca scientifica avanzata 50%diMicrosofte50%diUniversi-tàdi Trento in scienza medica,biologia e nutrizione), spiegalanascita diuna realtà di ricer-cainternazionaleaTrento.

«Firmato il contratto conBill Gates a febbraio 2005, a di-cembre avevamo la sede. Solodopo ci siamo estesi nell’arearecuperatadellavecchiamani-fatturadiRoveretoetuttorage-stitadaTrentinoSviluppo».

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«Agire concretamenteper studiare gli investitorie pacchetti di incentiviintegrati al territorio»

Ernesto DiffidentiNonconoscecrisi ilbusiness

del contrabbando e della contraf-fazionedisigarette.Unmercatoil-legale che nel primo trimestredell’annoèarrivatoarappresenta-reil9,6%dellevenditeconundan-no per l’erario, stimato dall’indu-stria, di 1,4 miliardi nel 2013 cuivanno aggiunte perdite di 215 mi-lioniperla filieradeltabacco(cir-ca100milaaddetti)edi185milioniper i tabaccai. I dati forniti dallaGuardia di Finanza parlano chia-ro:nel 2012sono statesequestrate294tonnellatedisigarettecontraf-fatte inaumento dicirca il 20%ri-spettoall’annoprecedente.

Napoli risulta lacittàpiù colpi-ta dal fenomeno, con il 50,6% delmercato del tabacco nelle manidellacriminalitàorganizzata.Nel-laraccolta,effettuatadirettamen-tedallemanifattureneipressidel-le scuole, di pacchetti lasciati perstradadaglistudenti (unodeime-todiutilizzatiperraccogliere ida-ti),sonoemersirisultatiallarman-ti: ci sono state scuole e dintorniin cui ben il 64% è risultato con-traffatto.Inoltre, lapercentualedipacchettiillegalitrovatinonèmaistata inferiore al 20% del totale(dati Bat Italia su studio Eps svol-todall’industria).

Le rotte principali del contrab-bando sono quelle che passanoperl’Europaorientale,l’Africaset-tentrionaleelaviaBaltica.Lamag-giorpartedeltrafficoillecitodisi-garettehaoriginedallaCina,tran-sita per oltre il 60% attraversoTurchia, Cipro e Grecia, per poiessere distribuito attraverso imaggiori porti italiani (Genova,Ancona,Livorno,Bari,Venezia).

Letriangolazioniillegali,secon-dounostudiorealizzatodaKpmgper la Commissione europea ePhilip Morris International, han-nomoltiplicatodel300%levendi-te illecite in Italia rispetto al 2009eogniannocausanomancatirica-vi per l’Unione europea di circa12,5miliardidieuro.Unasituazio-ne che potrebbe anche peggiora-re,secondoiproduttori,conlare-visionedella Direttiva European.2001/37/CE che prevede disposi-zionipiùstringentisuproduzioneevenditadeiprodottideltabacco.L’Italia ha già espresso parere ne-

gativosiaallaCamerachealSena-to, nei confronti di Bruxelles chemira a portare la superficie dedi-cata alle avvertenze sanitarie al75% del pacchetto con l’introdu-zione di immagini shock, nonchédi formati standard per pacchettiesigarette.

La filiera del tabacco è in allar-me.«L’Italia–spiegaDenisPanti-ni,responsabileagricolturaeagro-industria diNomisma – è il primopaeseeuropeopercoltivazioneditabaccoe il decimo a livello mon-diale.Negliultimidiecianni,com-pliceunariformadell’Ocmchehaeliminatogli aiuti “accoppiati”al-la produzione, la superficie inve-stita è diminuita di un terzo men-tre i produttori sono scesidell’80%». Oggi il 94% della pro-duzionenazionalesiconcentra in

4regioni(Campania,Veneto,Um-bria e Toscana), mentre il 78% inappena5province(Verona,Peru-gia,Caserta,BeneventoeNapoli).

Nonostante gli accordi com-merciali stipulati con le manifat-turealcuniproduttoristannoget-tandolaspugna.Indifficoltàappa-re l’area del Nord con il Venetoche ha contrattato nell’ultimacampagna circa 6 milioni di kg ditabacco rispetto ai 20 milionidell’annoprecedenteelaCampa-niachehatagliato8milionidirac-coltofermandosia6milionidikg.L’areavocatadelcentroItaliaconl’Umbria in testa, invece, sta au-mentando gli investimenti pas-sando da 46,6 a 48,5 milioni di kg.«Esistonoimarginiperrecupera-re – conclude Pantini – ma pernon smantellare una filiera checreaoccupazioneoccorrono cer-tezze anche sul fronte della rifor-ma Politica agricola comune chedeveconcedereal tabaccolapos-sibilità di mantenere parte degliaiuti legatiai raccolti».

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GLI INVESTIMENTIIn miliardi di dollari

ItaliaGermaniaFrancia

8,86,662,2 29,149,041,0 9,257,430,6 20,122,524,2

2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012

Fonte: Ocse

SpagnaRegno UnitoNorvegia

27,762,712,8 26,851,118,2 39,950,616,8 10,476,416,6

2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012

«Buonclimaeun’agenzia efficace»

Andrea MariniROMA

L’Italianonattraepiùgli in-vestimentiestericomeinpassa-to. Le multinazionali, fino a po-chi anni fa motori dello svilup-po,oggisi trovanoadoverfron-teggiare l’eccessiva e mutevoleburocrazia, le complesse rego-le del mercato del lavoro e, nonultimo, una fiscalità pesante efarraginosa. Del tema si è di-scusso a Roma nella sede diUnindustria: Giuseppe Recchi(presidentedell’EniedelComi-tatoinvestitoriesteridiConfin-dustria)eMaurizioStirpe(pre-sidente Unindustria) hanno in-contrato presidenti, ammini-stratori e dirigenti di 35 aziendeacapitale estero.

«Le multinazionali in Italia –hadettoRecchi–hannooggicir-ca 1,2 milioni di occupati e rap-presentano un fatturato aggre-gatodi500miliardidieuro. I lo-ro addetti hanno una mentalitàinternazionale che contaminail sistema in maniera positiva.Inpiù,sonounfattoredisvilup-poperlepiccoleaziendedell’in-dotto, che trovano in loro unaportaerei per andare all’este-ro». Per Cesare Avenia, (presi-dente di Ericsson Telecomuni-cazioni)èessenzialegiungereauna semplificazione del codicedel lavoro e rafforzare la con-trattazione decentrata, mentreGiuliano Tomassi Marinangeli(AddiDowItalia)hasottolinea-to le oscurità della legislazioneambientale.

«Il tema delle multinazionalièimportanteecentraleperledi-namichedisviluppodelLazio»,ha ricordato Stirpe: la regione èla seconda dopo la Lombardiaper numero di multinazionaliattive, circa 500. «La burocra-zia è asfissiante – ha aggiuntoStirpe – c’è un’incertezza che

rende sempre più complicatocapire le regole del gioco. Ar-duo spiegare la razionalità die-tro un’imposta come l’Irap, checolpisce le aziende con più ad-detti».Nonèuncasochel’ItaliasiadietroaGranBretagna,Fran-cia, Germania e Spagna nell’in-cidenza degli investimenti di-retti esteri sul Pil (appena l’1,1%nel2005-2011).Stirpehaconclu-so:«Perun’impresaesteraèdif-ficileprendereinconsiderazio-ne l’Italia, ma anche gli impren-ditori italiani sono sempre piùtentatidall’andareall’estero».

I rappresentanti delle multi-

nazionalihannobattutosoprat-tutto sull’incertezza normati-va e la legislazione del lavorotroppo rigida. Secondo Alberi-go Majatico, direttore del per-sonale Sanofi Aventis (gruppofarmaceuticofranceseda35mi-liardie110milaaddettinelmon-do) «All’interno della nostrastruttura ci confrontiamo concolleghifrancesietedeschi.Ol-tre ai gap di competitività nelcosto dell’energia e nel caricofiscale, pesa la burocrazia conl’incertezza e le lungaggini neitempi di risposta. Nei contrattidi lavoro atipici – ha aggiunto –l’obbligo di inserire la causaledell’impiego produce conflit-tualità giurisdizionale. Non èsemprefacilescendereneldet-taglio».«Noinonsiamopentitidel nostro investimento in Ita-lia – ha detto Giovanni Caruc-ci, vicepresidente di BritishAmerican Tobacco Italia ( se-deaLondra,fatturatoda17,5mi-liardi e 55mila addetti) –. Ma ilpaese perde capacità di attrar-re. Bisognerebbe far passare ilmessaggio, nell’opinione pub-blica, tra i media e la comunitàscientifica, che le multinazio-nali sono portatrici di cresci-ta». «Per ottenere modifichenellaproduzione dobbiamo fa-reunalungatrafila.Servirebbe-ro tempi ridotti e soprattuttocerti», ha affermato DavideBoccacci, direttore del perso-nale di Bristol Myers Squibb(farmaceuticaUsada16miliar-di di euro di ricavi e 27mila ad-detti). Riguardo a un eccessivoaccanimentoneicontrolli,Gae-tano Scala, capo fiscalità inter-nazionale dell’Agenzia delleEntrate ha assicurato chel’Agenzia sta lavorando per fa-cilitarelacollaborazionetraFi-sco e multinazionali.

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SCENARIOCRITICODallesigarette contraffattedannicomplessivi per quasidue miliardi al sistemaLenuove norme erodonocoltivazionie imprese

Agricoltura. Contrabbando in crescita

Tabacco incrisitra falsi enorme

IL CASO COSBI

MicrosoftnelTrentinodellesinergie

Il contrabbando

Paesi di provenienza delle sigarette di contrabbando. Dati in %

Altri 19

Nord Africa 4

Croazia 4

Bulgaria 6

Ucraina 8

Turchia 19

Grecia 40

Laura CavestriMILANO

«Èsbagliatopensarecheperat-trarregli investitoriesterisidebba-no prima risolvere tutti i problemistrutturalidelPaese.Nellungoperi-odorischiadinonrimanerenullasucuiinvestire.Inostrinodivannoaf-frontati,certo,maallostessotempodobbiamodeciderequalisettoriso-nocrucialiperl’Italiadelfuturoela-vorare attivamente da ora per co-struire un clima accogliente a chipuòsvilupparlicoipropricapitali».

PerAndreaGoldstein–economi-sta Ocse e della commissione eco-nomica per l’Asia e il Pacificodell’Onu – la cronica debolezza

dell’Italia(chelacrisihasoloaggra-vato) di attrarre investimentidall’estero è, prima ancora che unproblema fiscale e di burocrazia,mancanzadivisioneeambizione.DottorGoldstein, il confronto

con altri Paesi sugli investimentiesteri ci relega in fondo. SemprecolpadiFiscoeburocrazia?

Il confronto tra Paesi è sempredifficile.Certo, moltidei nostri fre-

ni all’economia sono noti. Ma, adesempio, dal 2009 la Norvegia, do-ve la tassazione sul capitale pesaper il20%delPil (èal 14%inItalia),haricevutoquasi11voltepiùinvesti-mentiesteripercapitacheilnostroPaese. Noi scontiamo anche la far-ragginositàdellaburocraziastatale,regionale e locale. La taglia "small"efamiliaredimoltenostre impreserende più difficile i cambiamenti.Masoprattuttoc’èstataunapoliticamiope,incapacedifissaredelleprio-rità, allocare le giuste risorse e atti-vare interventi puntuali sia per"strizzare l’occhio" agli investiroriesterisia,soprattuttoper"accompa-gnarli"lungoilpercorsodiinsedia-

mentoedarloromotiviperrestare.Isoldiperòsonopochi.Qualeè

lasuaricetta?Il Governo deve individuare al-

cuni settori strategici di politicaeconomicaeindustrialeperipros-simianni.Adesempio, il turismoeanche che tipo di turismo si vuolepromuovere, A quel punto, razio-nalizzare l’apparato istituzionale.Darsi un’agenzia di promozionedegli investimenti che agisca ope-rativamenteasostegnodelleazien-de creando le condizioni di conte-stofavorevoliperl’imprenditoriali-tà:studiandocon ipotenziali inve-stitori sul territoriopacchetti inte-grati di offerte e agevolazioni ri-

spettoallespecificheesigenzed’in-sediamentoeconsolidamento,an-cheinareedimessedarecuperare;occuparsidirimuovereglionerifi-scali, normativi e di diventare sia"consulente" dell’impresa, ma an-cheinterlocutoredellapoliticaperiproblemi egli ostacolida risolve-re. Trentino Sviluppo è un esem-pioinquestosenso.Infine,istituireun foro di altissimo livello dovel’esecutivo incontri regolarmentelegrandimultinazionali.Mal’Italianonpuòspendere...Le nozze non si fanno coi fichi

secchi. L’Afii – l’agenzia franceseper gli investimenti – malgradononsia immunedallastretta fisca-le,disponeperil2013diunbilanciodi20,9 milioni di euro non a fondoperduto. L’Afii ha un "contrato diobiettivi" triennale con lo Stato darispettare.Qualimultinazionalipotrebbe-

ro essere interessate a investirenelnostroPaese?

Vafattodipiùperlegrandimulti-nazionali deiBric chenon sembra-nointeressateall’Italia.Tata,nelRe-gnoUnitoèilprincipaledatoredila-voro straniero nell’industria, men-tredanoihaavutodifficoltàasvilup-pareisistemiinformaticidelleFer-rari, dato che i suoi ingegneri nonriuscivano ad avere i permessi disoggiorno.Mentrecisonolemulti-nazionali tascabili dei Paesi Ocse,che cercano competenze e nonsempresonoaconoscenzadelleec-cellenze italiane. È il caso dell’arti-gianatodialtaqualità,riccoditecno-logie e competenze industriali.Perarrivare in India o Cina ha bisognodi spalle robuste, che molte impre-se tedesche o francesi potrebberogarantire. Pensiamo alla fortunataesperienzadiBottegaVeneta.

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Competitività. Il Comitato investitori esteri di Confindustria fa il punto sulle criticità dell’Italia nell’attrarre capitali

Multinazionali, corsa a ostacoliNel2012 Ideper soli 8,8miliardi di dollari - PesanoFisco,Paemiopiapolitica