Infrastrutture e trasporti oggi - manageritalia.it · Magazzinaggio e attività di supporto ai...

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8 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 Infrastrutture e trasporti sono due fattori sempre più determinanti per competere e nei trasporti operano tanti dirigenti associati a Manageritalia. Abbiamo fatto il punto su questo settore sentendo varie voci. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e il presidente di Confetra Nereo Marcucci, che rappresenta tutte le organizzazioni delle imprese dei trasporti e della logistica e ha predisposto recentemente un interessante studio sul tema. Abbiamo poi sentito anche il sindaco di Genova, il presidente della regione Liguria e le massime autorità economiche coinvolte dopo il crollo del ponte Morandi nella ricostruzione e nella ripresa a livello sociale ed economico. La tragedia di Genova ha acceso ancor più i riflettori su questo settore di cui dobbiamo riprendere in mano in fretta le linee di sviluppo per garantirci sicurezza e possibilità di crescita economica. Urge quindi sbloccare opere ferme o addormentate da anni uscendo da inutili diatribe di parte e guardando, dati alla mano, a quello che serve davvero. Su questa priorità, che è stata al centro di un recente dibattito tra Milena Gabanelli e il ministro Danilo Toninelli sul Corriere della Sera, risponde bene Confetra su queste pagine. Buona lettura. Infrastrutture e trasporti oggi

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8 GENNAIO/FEBBRAIO 2019

Danilo Toninelli, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Infrastrutture e trasporti sono due fattori sempre più determinanti per competere e nei trasporti operano tanti dirigenti associati a Manageritalia. Abbiamo fatto il punto su questo settore sentendo varie voci. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e il presidente di Confetra Nereo Marcucci, che rappresenta tutte le organizzazioni delle imprese dei trasporti e della logistica e ha predisposto recentemente un interessante studio sul tema. Abbiamo poi sentito anche il sindaco di Genova, il presidente della regione Liguria e le massime autorità economiche coinvolte dopo il crollo del ponte Morandi nella ricostruzione e nella ripresa a livello sociale ed economico.La tragedia di Genova ha acceso ancor più i riflettori su questosettore di cui dobbiamo riprendere in mano in fretta le linee di sviluppo per garantirci sicurezza e possibilità di crescita economica. Urge quindi sbloccare opere ferme o addormentate da anni uscendo da inutili diatribe di parte e guardando, dati alla mano, a quello che serve davvero.Su questa priorità, che è stata al centro di un recente dibattito tra Milena Gabanelli e il ministro Danilo Toninelli sul Corriere della Sera, risponde bene Confetra su queste pagine.Buona lettura.

Infrastrutturee trasporti oggi

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I 4 trend del traffico internazionale

1. Crescita complessiva Gli scambi internazionali (import + ex-

port) dell’Italia sono cresciuti dal 2014

al 2017 del 12,3% in valore e del 12,6%

in quantità.

2. Export in rialzo In termini assoluti, nel 2017 l’export ha

raggiunto il 31,8% del prodotto interno

lordo, con un saldo commerciale com-

plessivo (export-import) positivo: 47

miliardi di euro nel 2017 contro i 41

miliardi di euro del 2014.

I dati per il primo semestre 2018 con-

fermano la crescita degli scambi inter-

nazionali italiani, seppure con percen-

tuali inferiori rispetto all’anno prece-

dente.

3. La geografia del traffico internazionale Guardando alla geografia dei traffici in

quantità, il 57,6% degli scambi interna-

zionali dell’Italia in tonnellate/anno

avviene con il continente europeo, il

12,3% con l’area MENA (Marocco, Al-

geria, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania,

Israele, Libano, Turchia), l’11,4%, con i

restanti paesi del Medio Oriente, l’8,7%

con le Americhe e il 7,3% con il Far East

e l’Oceania. Inoltre, dei soli traffici ver-

so la UE a 28, che rappresentano il

43,2% del totale, il 72% transita attra-

verso i valichi alpini terrestri (stradali e

ferroviari) e il 28% attraverso i porti.

4. Traffico ferroviario: andamento positivo I dati degli ultimi anni indicano un trend

in leggera crescita, anche se, soprattutto

per il traffico ferroviario, occorre consi-

derare gli effetti di diversione osservati

tra valichi svizzeri e austriaci per effetto

dell’incidente del Rastatt di agosto 2017.

In particolare, i valichi svizzeri sono

complessivamente scesi a 38,81 milioni

di tonnellate/anno, con una contrazione

ferroviaria del 5,3%. Il valico del Brenne-

ro è invece accreditato di 50,7 milioni di

tonnellate/anno complessive, con una

crescita del traffico stradale maggiore di

quello ferroviario che ha beneficiato an-

che dell’interruzione del Rastatt.

I 4 trend del traffico nazionale

1. Merci in ripresa La ripresa dei traffici merci nazionali è

un dato di fatto, sottolineato da più fon-

ti e richiamato anche in documenti re-

UN PAESE IN MOVIMENTOLe scelte infrastrutturali di pianificazione si basano sulla valutazione della domanda di trasporto merci e sulla sua evoluzione. Un quadro di insieme generale del traffico merci internazionali e nazionali con i dati dal 2014 al primo semestre 2018 del rapporto “Check-up Log: le infrastrutture strategiche per il trasporto e la logistica” a cura di Confetra

Infrastrutturee trasporti oggi

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Infrastrutture e trasporti oggi

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centi ufficiali del ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti.

2. Differenziazione In particolare, si assiste a un inte-

ressante decoupling tra crescita

dei traffici e andamento macroe-

conomico, con moltiplicatori al-

meno pari a 2 per tutti i modi di

trasporto, e superiori a 6 per il

Ro-Ro (trasporto con nave-tra-

ghetto) e per il cargo aereo.

3. Investimenti necessari Appare quindi necessario dare la

priorità a investimenti adeguati a

sostegno delle infrastrutture per

le modalità di trasporto più uti-

lizzate dai flussi in export, così da

sostenere una ripresa trainata

dalle performance esportative

del Paese.

4. E-commerce a gonfie vele Il confronto 2017 rispetto al 2016

ha confermato che il nostro paese

ha agganciato saldamente la ripre-

sa economica, con una fase di ac-

celerazione iniziata nel secondo

semestre dell’anno. Una compo-

nente rilevante della ripresa ha ri-

guardato il perdurare della cresci-

ta dell’e-commerce, che nel 2017

ha visto incrementare i web shop-

per italiani del 10% (raggiungendo

quota 22 milioni) e gli acquisti da

siti italiani del 17%. Complessiva-

mente, gli acquisti online degli

italiani da siti nazionali e interna-

zionali raggiungono i 23,6 miliardi

di euro e, per la prima volta, i pro-

dotti superano i servizi (vedi gra-

fico): il paniere degli acquisti ita-

liani online si sta lentamente avvi-

cinando a quello rilevato nei prin-

cipali mercati stranieri.

Riguardo alle aspettative per il se-

condo semestre 2018, oltre la metà

delle imprese intervistate si aspet-

ta che perdurino gli attuali livelli

di crescita e il 41,5% con una ancor

maggiore crescita dei traffici.

I 6 trend del mercatoI cicli di crisi e ripresa economica

degli ultimi anni hanno modifica-

to non solo la struttura e i volumi

dei traffici merci nazionali e in-

ternazionali ma anche il mercato

dell’offerta dei servizi di traspor-

to e lo scenario competitivo delle

imprese. Le principali tendenze

in atto possono essere così rias-

sunte.

E-commerce: acquisti degli italiani da siti internet 2011-2017

02011 2012

Mili

oni d

i eur

o

2013 2014 2015 2016 2017

10

15

25

70%68%

30%

+18,3% +15,5% +13,4% +16% +21% +16,8%

32%

66%

34%

61%

39%

59%

41%

53%

47%

48%

52%

20

5

ProdottiServizi

Fonte: Nota congiunturale Confetra (2018)

Gli acquisti online degli italiani da siti nazionali e internazionali raggiungono i 23,6 miliardi di euro e, per la prima volta, i prodotti superano i servizi

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1. Nel settore del trasporto marittimo containerizzato gli

analisti sostengono che nel 2018

si dovrebbero accentuare le ten-

denze già osservate nel 2017, con

particolare riferimento alla con-

centrazione dei traffici container,

con le prime dieci flotte portacon-

tainer a coprire il 77% della capa-

cità mondiale complessiva. Peral-

tro, con l’acquisizione di Oocl

(Orient overseas container line)

da parte di Cosco e la nascita di

One (Ocean network express),

che riunisce i rami portacontainer

delle tre maggiori compagnie

giapponesi (K Line, Mol e Nyk),

la capacità di stiva delle dieci

maggiori compagnie del settore

container continuerà a crescere,

nel corso del 2018, fino all’82,5%.

Ormai il mercato è determinato

dalle scelte strategiche delle tre

grandi alliance.

2. Anche nel trasporto marit-timo di rotabili (Ro-Ro) sta

rapidamente emergendo una ten-

denza alla concentrazione degli

operatori, con una sempre mag-

giore importanza degli armatori

italiani a livello Mediterraneo. Al

tempo stesso, l’ingresso di MSC

nel settore, con servizi dal porto

di Trieste verso la Turchia, apre

ulteriori prospettive di mercato.

Va infine sottolineata la sempre

più stretta comodalità tra Ro-Ro

e trasporto ferroviario, in partico-

lare dal porto di Trieste e, in pro-

spettiva, anche grazie al progres-

sivo upgrade della rete ferrovia-

ria, anche di Livorno e di Ancona

e, più generale, di tutti i porti

della penisola interessati da im-

portanti traffici di rotabili.

3. Nel trasporto stradale gli

operatori stranieri detengono

una quota di mercato del 60% nei

transiti ai valichi alpini e del 41%

ai porti, con tempi medi di per-

manenza nel territorio nazionale

in quest’ultimo caso anche supe-

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Infrastrutture e trasporti oggi

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riore alla settimana per il 22% dei

veicoli stranieri. Emergono anche

forme di cabotaggio irregolare,

soprattutto lungo l’asse del Bren-

nero e da/verso l’Est Europa.

4. Nel trasporto ferroviario il

mercato nazionale si va sempre

più aprendo alla concorrenza: le

imprese ferroviarie attive sono

una ventina e la quota dell’ex mo-

nopolista, dopo una progressiva

riduzione, ha visto un rilancio

d’impresa a partire dal 2017. An-

che il mercato storicamente meno

appetibile, ossia quello da/verso

il Sud Italia, ha visto incrementa-

re il numero di imprese ferrovia-

rie attive, da 8 del 2014 a 11 del

2017, molto probabilmente anche

grazie agli effetti del cosiddetto

incentivo sconto pedaggio. Si

guarda inoltre con interesse all’at-

tivazione dei progetti di uti-

lizzo della rete AC/AV (alta capa-

cità/alta velocità) per le merci,

con le iniziative (pur diverse per

mercato di riferimento e soluzio-

ne tecnica) di Mercitalia e Inter-

porto Servizi Cargo.

5. Il comparto del trasporto cargo aereo sta rispondendo con

grande dinamicità alle difficoltà

congiunturali e alle incertezze

derivanti dalle politiche prote-

zionistiche e commerciali che le

grandi potenze economiche mon-

diali sembrano voler perseguire

almeno nel breve termine.

6. Alle considerazioni fatte, partendo dai numeri sul traffi-co, si aggiungono quelle sull’evoluzione del contesto economico che impongono che manifattura e logistica si ripensino insieme. Oggi il tran-

sit time delle merci nel “viaggio”

origine/destinazione è elemento

“nuovo” e decisivo di competitivi-

tà dei sistemi produttivi, al pari di

quelli più “tradizionali” (costo del

denaro, credit crunch, flessibilità,

produttività, oneri burocratici).

Occorre superare quindi una cul-

I dirigenti dei trasporti del settore privato sono a fine 2017 4.345, il 3,8% dei 113.099 totali, mentre i quadri sono 34.781 (7,8% dei

446.924 totali). Sono numeri bassi, anche in un paese poco managerializzato come il nostro, se pensiamo che nei trasporti abbiamo

0,5 dirigenti ogni 100 dipendenti, mentre la media nazionale è 0,9 e nella manifattura sono 1,3, e oltre i 2 nelle attività finanziarie e

assicurative, nell’immobiliare e nella comunicazione. Non male la presenza femminile, 15,2%, a fronte di una media del 17%. Svettano

in questo caso i servizi postali e le attività di corrieri dove la componente femminile è al 28,5%.

Quasi 1.000 (909) attivi in 312 aziende i dirigenti che hanno uno dei contratti trasporti e logistica gestiti da Manageritalia.

DIRIGENTI E QUADRI DEL SETTORE TRASPORTO E LOGISTICA (2017)

Dirigenti Quadri (%)

Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale

n. % n. % n. n. % n. % n.

Trasporto terrestre e mediante condotte 1.457 86,8 221 13,2 1.678 11.435 82,1 2.494 17,9 13.929

Trasporto marittimo e per vie d’acqua 15 100,0 - – 15 26 100,0 – – 26

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 1.763 87,1 261 12,9 2.024 4.422 75,8 1.414 24,2 5.836

Servizi postali e attività di corriere 449 71,5 179 28,5 628 7.971 53,2 7.019 46,8 14.990

Totale 3.684 84,8 661 15,2 4.345 23.854 68,6 10.927 31,4 34.781

Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Inps

Oggi il transit time delle merci nel “viaggio” origine/destinazione è elemento “nuovo” e decisivo di competitività dei sistemi produttivi, al pari di quelli più “tradizionali”

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tura di impresa vecchia che spez-

zava i segmenti “produzione in-

dustriale = manifattura” e “logisti-

ca = commodity”. Serve un ap-

proccio completamente nuovo: i

clienti oggi sono globali, di pro-

dotto e di servizio. La competitivi-

tà del Sistema Paese dipende dalla

riuscita del “matrimonio” tra ma-

nifattura e logistica e lo stesso Pa-

ese competerà come tale, nel mon-

do, in virtù delle potenzialità logi-

stiche e geoeconomiche che riusci-

rà a dispiegare in un contesto assai

complesso.

Le infrastrutture strategiche per il trasporto e la logisticaSulla base di queste considerazio-

ni su attualità e futuro dei traspor-

ti merci, o meglio della logistica, ci

sono 14 infrastrutture, materiali e

immateriali, che Confetra consi-

dera decisive per lo sviluppo del

settore.

Il presidente Nereo Marcucci

chiarisce che queste infrastruttu-

re non sono “negoziabili” e sono

disponibili a rappresentare al

professor Ponti (incaricato del

governo sulla revisione della spe-

sa statale sulle grandi opere) e

alla nuova struttura di Missione

del ministero dei Trasporti che

nessuna ulteriore project review

potrà scalfire questo loro convin-

cimento. «Anzitutto – continua

Marcucci – perché fondato

anch’esso su basi scientifiche di

analisi di origine e della destina-

zione dei flussi che andranno a

percorrerle, dei nodi di aggrega-

zione della merce, della verifica

dei transiti, delle connessioni fisi-

che tra agglomerati produttivi

manifatturieri e vettori e della

proiezione dei flussi».

Le opere sono: galleria ferrovia-

ria dei Giovi (terzo valico di Ge-

nova) e relative adduzioni; inter-

venti ferroviari di potenziamento

del nodo di Genova; autostrada

A36 Pedemontana Lombarda; li-

nea ferroviaria ad alta velocità e

capacità tra Napoli e Bari; inter-

venti ferroviari per il porto di

Trieste; progetto della Darsena

Europa nel porto di Livorno, con

il relativo progetto di Scavalco

per la connessione ferroviaria; in-

terventi ferroviari diffusi tra ulti-

mo e penultimo miglio contenuti

nel contratto di programma della

rete ferroviaria italiana; termina-

le ferroviario di Milano Smista-

mento; adeguamento delle pre-

stazioni della linea ferroviaria

storica tra Bologna e Firenze; im-

plementazione del progetto Mal-

pensa cargo district; completa-

mento della strada statale 106

Jonica; completamento dei termi-

nal dei porti di Genova-Sampier-

darena e Savona-Vado; tunnel

ferroviario di base del Brennero e

nodo di Verona; Gronda di po-

nente di Genova e attuazione

Sportello unico doganale e dei

controlli.

Check-up log: le infrastrutture strategiche

per il trasporto e la logistica

https://www.bit.ly/Check-upLog