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L’ agricoltura valdostana, caratterizzata da aziende di limitate dimensioni, localizzate in modo disperso sul territorio è con- traddistinta da alti costi di produzione, aggravati anche da costi di approvvigionamento particolarmente elevati. L’organizzazione tipica dell’azienda zootecnica valdostana è quella che prevede più corpi fondiari distribuiti nell’azienda di fondovalle, nel «ma- yen» (l’azienda intermedia tra fondovalle e alpeggio, quasi sempre utiliz- zata come pascolo o prato-pascolo) e nell’alpeggio. Negli alpeggi si produce la qualità più pregiata di Fontina, anche se purtroppo negli ultimi anni si è diffusa la pratica di monticare bestiame non lattifero, che richiede minor impiego di manodopera. La capacità di carico degli alpeggi è di circa 80-100 capi, con punte di 150-180. Le condizioni di svolgimento dell’attività sono spesso molto gravose, in quanto mancano le strutture e le infrastrutture che sarebbero necessarie per garantire una sufficiente qualità della vita al personale addetto. Dati strutturali della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA) confermano tutte le peculiarità della zootecnia valdostana rispetto alla situa- zione media italiana: in particolare, il più basso numero di Unità di Bovino Adulto (UBA) per allevamento e per azienda, la resa unitaria in latte molto più bassa (addirittura solo il 54,5% della media nazionale), l’elevatissima su- perficie dominata (più del doppio di quella nazionale e quasi il quadruplo se riferita all’UBA), l’elevato valore del capitale fondiario (legato anche all’alto costo di realizzazione degli investimenti fondiari), l’altissimo rapporto tra Unità Lavorative (UL) e bestiame allevato, conseguente alla grande quantità di lavoro necessaria per il governo del vasto territorio e per l’esecuzione del- le operazioni colturali nelle difficili condizioni orografiche della Valle. Pur con tutta la prudenza che le stime richiedono, il costo di produ- zione di un litro di latte che le imprese valdostane si trovano a sostenere è pressoché doppio rispetto alla situazione media italiana. La prosecuzio- ne della produzione, che su questi valori sarebbe chiaramente impossibi- le, si spiega da un lato col maggior intervento pubblico e dall’altro con un prezzo di vendita più elevato. La produzione di Fontina costituisce, comunque, ancora oggi la più im- portante voce di reddito dell’agricoltura valdostana. Essa è organizzata prevalentemente in forma cooperativistica. La produzione complessiva di latte in Valle d’Aosta riferita all’anno so- lare 1997 è stata di 560.000 quintali (Institut Agricole Régional, 1999). La maggior parte del latte prodotto per la trasformazione in Fontina viene conferito a caseifici e latterie della Valle, il restante viene lavorato direttamente in azienda da privati. Il latte prodotto in alpeggio viene per la maggior parte trasformato in loco; solo pochi caseifici raccolgono latte anche durante la stagione esti- va. La maggior parte della Fontina prodotta dai caseifici cooperativi viene 175 7. L’importanza della produzione nell’ambito dell’economia locale

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Per tale fatto in passato si è cercato di appellarsi agli accordi stipulaticon la Francia ed agli accordi di Lisbona del 30/10/1958. La Cooperativa,cui incombe il compito, non certo lieve, di vendere tutta la Fontina rac-colta, su segnalazione della Regione Autonoma, Assessorato all’Agri-coltura e Foreste aveva provveduto ad impostare una pratica col BIRPI diGinevra (ora OMPI, Organisation Mondiale pour la Protection Intellec-tuelle), riuscendo a farla inserire nei relativi repertori, ove ora è registra-ta al n. 503.

Questo inserimento può essere importante, poiché al citato accordo diLisbona avevano aderito diversi Stati europei (non la Svizzera) ed ameri-cani (esclusi, però, gli Stati Uniti).

La Cecoslovacchia ed Israele, non certamente interessate a produrreFontina, avevano tuttavia negato il loro consenso iniziale, forse per unaquestione di principio e non di sostanza.

Per noi, invece, era necessario avere l’unanimità dell’accordo e, perquesto motivo, si inviò a Praga e a Tel Aviv un dettagliato reclamo, ri-chiedendo l’approvazione anche dei due Paesi sopra citati.

Dopo uno scambio di corrispondenza questi Paesi accettarono il rico-noscimento della Fontina come prodotto di origine nei propri territori.

L’agricoltura valdostana, caratterizzata da aziende di limitatedimensioni, localizzate in modo disperso sul territorio è con-traddistinta da alti costi di produzione, aggravati anche dacosti di approvvigionamento particolarmente elevati.

L’organizzazione tipica dell’azienda zootecnica valdostana è quella cheprevede più corpi fondiari distribuiti nell’azienda di fondovalle, nel «ma-yen» (l’azienda intermedia tra fondovalle e alpeggio, quasi sempre utiliz-zata come pascolo o prato-pascolo) e nell’alpeggio.

Negli alpeggi si produce la qualità più pregiata di Fontina, anche sepurtroppo negli ultimi anni si è diffusa la pratica di monticare bestiamenon lattifero, che richiede minor impiego di manodopera. La capacità dicarico degli alpeggi è di circa 80-100 capi, con punte di 150-180.

Le condizioni di svolgimento dell’attività sono spesso molto gravose, inquanto mancano le strutture e le infrastrutture che sarebbero necessarieper garantire una sufficiente qualità della vita al personale addetto.

Dati strutturali della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA)confermano tutte le peculiarità della zootecnia valdostana rispetto alla situa-zione media italiana: in particolare, il più basso numero di Unità di BovinoAdulto (UBA) per allevamento e per azienda, la resa unitaria in latte moltopiù bassa (addirittura solo il 54,5% della media nazionale), l’elevatissima su-perficie dominata (più del doppio di quella nazionale e quasi il quadruplo seriferita all’UBA), l’elevato valore del capitale fondiario (legato anche all’altocosto di realizzazione degli investimenti fondiari), l’altissimo rapporto traUnità Lavorative (UL) e bestiame allevato, conseguente alla grande quantitàdi lavoro necessaria per il governo del vasto territorio e per l’esecuzione del-le operazioni colturali nelle difficili condizioni orografiche della Valle.

Pur con tutta la prudenza che le stime richiedono, il costo di produ-zione di un litro di latte che le imprese valdostane si trovano a sostenereè pressoché doppio rispetto alla situazione media italiana. La prosecuzio-ne della produzione, che su questi valori sarebbe chiaramente impossibi-le, si spiega da un lato col maggior intervento pubblico e dall’altro con unprezzo di vendita più elevato.

La produzione di Fontina costituisce, comunque, ancora oggi la più im-portante voce di reddito dell’agricoltura valdostana. Essa è organizzataprevalentemente in forma cooperativistica.

La produzione complessiva di latte in Valle d’Aosta riferita all’anno so-lare 1997 è stata di 560.000 quintali (Institut Agricole Régional, 1999).

La maggior parte del latte prodotto per la trasformazione in Fontinaviene conferito a caseifici e latterie della Valle, il restante viene lavoratodirettamente in azienda da privati.

Il latte prodotto in alpeggio viene per la maggior parte trasformato in loco; solo pochi caseifici raccolgono latte anche durante la stagione esti-va. La maggior parte della Fontina prodotta dai caseifici cooperativi viene

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7. L’importanza della produzionenell’ambito dell’economia locale

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Istogramma produzione N. formeComuni3.607JOVENÇAN

—3.1634.268

116—

9.4668.3418.0992.245

—2.790

——

1.181615

11.4221.671

—1.4543.883

3214.341

—1.8964.4645.3182.6212.0533.9551.6233.067

24910.5213.859

—10.035

LA MAGDELEINE

LA THUILELA SALLE

MONTJOVETLILLIANES

NUSMORGEX

OYACEOLLOMONT

POLLEINPERLOZ

PONTEYPONTBOSET

PRÉ-ST-DIDIERPONT-ST-MARTIN

RHÊMES-NOTRE-DAMEQUART

ROISANRHÊMES-ST-GEORGES

ST-DENISST-CHRISTOPHE

ST-NICOLASST-MARCEL

ST-PIERREST-OYEN

ST-VINCENTST-RHÉMY-EN-BOSSES

TORGNONSARRE

VALPELLINEVALGRISENCHE

VALTOURNENCHEVALSAVARENCHE

VERRÈSVERRAYES

VILLENEUVE

N38394041424344454647484950515253545556575859606162636465666768697071727374

176 177

N. formeComuni Istogramma produzione4.718ALLEIN1.074ANTEY-ST-ANDRÉ

ARNADAOSTA

AVISEARVIER

AYMAVILLESAYAS

BIONAZBARD

BRUSSONBRISSOGNE

CHALLAND-ST-VICTORCHALLAND-ST-ANSELME

CHAMOISCHAMBAVE

CHAMPORCHERCHAMPDEPRAZ

CHÂTILLONCHARVENSOD

COURMAYEURCOGNE

DOUESDONNAS

ETROUBLESEMARÈSE

FONTAINEMOREFÉNIS

GIGNODGABY

GRESSONNEY-LA-TRINITÉGRESSAN

HÔNEGRESSONNEY-ST-JEAN

ISSIMEINTROD

ISSOGNE

N12345678910111213141516171819202122232425262728293031323334353637

2.17113.843

1903.1411.2231.171

—3.6221.4412.192

242——

1.242—

2222.5434.4491.5231.9127.252

11.771—

5.6101.4285.211

—13.5403.022

40———

4.0804.256

La produzione di Fontina nei comuni della Valle (1984)(indicazione dei classificatori)

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Istogramma produzioneComuni JOVENÇANLA MAGDELEINE

LA THUILELA SALLE

MONTJOVETLILLIANES

NUSMORGEX

OYACEOLLOMONT

POLLEINPERLOZ

PONTEYPONTBOSET

PRÉ-ST-DIDIERPONT-ST-MARTIN

RHÊMES-NOTRE-DAMEQUART

ROISANRHÊMES-ST-GEORGES

ST-DENISST-CHRISTOPHE

ST-NICOLASST-MARCEL

ST-PIERREST-OYEN

ST-VINCENTST-RHÉMY-EN-BOSSES

TORGNONSARRE

VALPELLINEVALGRISENCHE

VALTOURNENCHEVALSAVARENCHE

VERRÈSVERRAYES

VILLENEUVE

N38394041424344454647484950515253545556575859606162636465666768697071727374

Comuni Istogramma produzioneALLEINANTEY-ST-ANDRÉ

ARNADAOSTA

AVISEARVIER

AYMAVILLESAYAS

BIONAZBARD

BRUSSONBRISSOGNE

CHALLAND-ST-VICTORCHALLAND-ST-ANSELME

CHAMOISCHAMBAVE

CHAMPORCHERCHAMPDEPRAZ

CHÂTILLONCHARVENSOD

COURMAYEURCOGNE

DOUESDONNAS

ETROUBLESEMARÈSE

FONTAINEMOREFÉNIS

GIGNODGABY

GRESSONNEY-LA-TRINITÉGRESSAN

HÔNEGRESSONNEY-ST-JEAN

ISSIMEINTROD

ISSOGNE

N12345678910111213141516171819202122232425262728293031323334353637

N. forme

La produzione di Fontina nei comuni della Valle (2003)

1.462—

3.31337.367

1352.2351.0351.321

—9.3246.938

15.970—

49517.458

——

5993.133

22.5182.8651.611

20.5444.854

—3.9532.239

26.264—

40.9727.622

————

7.7297.774

N. forme2.166

—9.3747.372

——

16.0457.5168.2716.229

—7.718

———77

12.4571.982

1373.6743.8871.844

18.3057.971

—3.4511.5755.9892.914

4456.821

22.6781.269

28.23613.537

—20.382

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Aosta, Nus, Jovençan, Verrayes e Saint-Denis per la produzione di azien-de zootecniche con trasformazione e La Thuile, Ollomont, Nus, Doues,Étroubles, Quart, Saint-Pierre, Sarre, Brusson, La Salle, Fénis, Avise,Gressan ecc. per quella di alpeggio.

Uno sguardo alle cartine qui pubblicate servirà a coloro che sono inte-ressati a tali produzioni; da esse si potranno notare le variazioni delle va-rie produzioni, caseificio/alpeggio/azienda zootecnica con trasformazio-ne, nel corso degli anni.

Il numero totale di forme prodotte varia ogni anno, in relazione allecondizioni climatiche, poiché le annate buone assicurano maggiori quan-tità di latte, quindi di formaggio, mentre negli anni troppo piovosi oppu-re molto siccitosi si nota una diminuzione della produzione lattea.

I dati relativi alla marchiatura del 2003 sono stati i seguenti:

Dai dati Istat del 5° Censimento dell’Agricoltura 2000 risultavano inValle d’Aosta 1.414 aziende che allevavano complessivamente 19.707 vac-che da latte.

Nel 1990 le aziende erano 2.047 per un totale di 17.634 vacche, mentrenel 1982 le stalle erano 2.954 per 17.445 bovine lattifere complessive.

Perciò, si può dire che un numero crescente di allevatori valdosta-ni sta abbandonando l’attività agricola, perché i redditi di questo set-

181

commercializzata tramite la Cooperativa Produttori Latte e Fontina.Il comparto dell’allevamento bovino rappresenta più dell’80% della

produzione lorda vendibile dell’agricoltura valdostana; seguono le colti-vazioni erbacee (poco più del 7%) e le coltivazioni arboree (poco meno del7%) rappresentate essenzialmente de mele e vino (fonte: Inea, Annuariodell’Agricoltura italiana 1997).

Si può quindi a buon diritto affermare che la Fontina costituisce da se-coli la principale fonte di reddito per la popolazione agricola della Valled’Aosta, anche se talvolta, nell’altalena dei mercati, il profitto può esse-re basso o talvolta addirittura insufficiente.

Tutti i comuni della Valle sono interessati direttamente o indiretta-mente dalla produzione di Fontina; anche là dove non vi sia un alpeggioo un caseificio vi sono comunque degli allevatori che conferiscono il lorolatte in comuni vicini.

I comuni in cui si produce la maggior quantità di Fontina sono soprat-tutto quelli in cui troviamo i caseifici e poi quelli ad antica vocazione diproduzione di latte quali Quart, Brissogne, La Salle, Roisan, Pollein,

180

Fontina

Gruyère

Petits fromages

Pas de document

La produzione casearia valdostana nel 1773 (d’après le livre d’estime des montagnes en 1773) BernardJanin - Le Val d’Aoste, Tradition et renouveau, p. 159, Aosta 1976. Per l’elenco dei Comuni cfr. tabellealle pp. 176, 177.

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tore non sono assolutamente comparabili a quelli degli altri settori la-vorativi.

Mancando lo sprone del reddito, il giovane coltivatore diretto viene fa-cilmente attratto da altre occupazioni, in cui si lavora per otto ore gior-naliere e ci sono poche responsabilità dirette. Lavorare in agricoltura èsenz’altro più bello e soddisfacente, ne conveniamo tutti: l’agricoltore èin continuo contatto con la natura e le sue creazioni, è arbitro delle pro-prie occupazioni, della vita dei propri animali o vegetali, ma queste sod-disfazioni gli costano care, perché per lui non esistono festività, periodidi ferie, settimana corta, indennità di anzianità, ecc., diritti chiaramenteprevisti dai contratti di lavoro delle altre categorie.

I giovani sono sensibili a queste attrattive così umanamente compren-sibili, così avvincenti; c’è poi in essi la paura del rischio. Per la limitataesperienza delle vicende della vita, essi non possono in genere, buttarsi acapofitto in un’attività imprenditoriale. Il giovane agricoltore vede la suaterra bella, affascinante ma al tempo stesso la sente dura, ostile. Sa chequella stessa terra non tollera mezze misure, la si deve lavorare energica-mente e con passione, dandole tutto, altrimenti inghiottirà anche chi le èamico.

La ragazze di campagna, poi, più sensibili al richiamo del frastuono edelle luci della città, sovente preferiscono un marito che non sia agricol-tore, perché intravvedono la possibilità di fare una vita più facile, menodura e meno sacrificata.

Il discorso su tali problemi potrebbe continuare lungamente perché èvivo, attuale e sentito. Esso costituisce il perno su cui si baserà il futurorapporto fra l’uomo e la campagna, fra il coltivatore diretto e l’aziendaagricola che non riesce più ad assicurare quelle soddisfazioni morali edanche materiali che in passato aveva concesso.

Ci scusi il lettore se abbiamo voluto accennare, sia pure soltanto enpassant, ad un fenomeno i cui effetti negativi dilagano sempre di più, matacere non si può: è troppo importante. Tuttavia, dilungarci sull’argo-mento ci sembra inopportuno, essendoci prefissi di illustrare «dove e come si produce la Fontina», nonché le vicissitudini che ha attraversatoquesto meraviglioso formaggio.

•••Gli appassionati di cifre e statistiche troveranno qui di seguito alcuni

dati relativi alla produzione dei vari formaggi nella CEE e nel mondo conloro commercio. Tali dati sono stati tratti dal volume Économie Laitièreen chiffres edito dal CNIEL, Parigi 1985.

182

Europe Occidentaledont:CEE3

EspagnePortugalSuisseEurope OrientaleURSS

Amérique du Norddont:USACanada

Amérique du SudAfrique du SudJaponOcéaniedont:AustralieNouvelle-Zélande

Total

4.657

3.97817936

135737744

2.551

2.1862054383720

265

161104

9.451

3.777

3.04812731

119739670

1.904

1.624148479309

216

12393

7.824

4.940

4.23320035

136753760

2.510

2.1502104453525

275

160115

9.743

4.806

4.11918535

136753750

2.485

2.1252104343522

265

161104

9.550

Régions Moyennes1976-1980

Années

LA PRODUCTION DE FROMAGES DANS LE MONDEUnité: 1.000 tonnes

1 Chiffres provisoires; 2 Estimation; 3 Y compris les fromages frais et lesproductions fermières.

CNIEL Source: USDA

1983 1985219841

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185184

RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce 3

Total C.E.E.

8131.145

535468

50241

54243105

3.654

5571.038

49941744

21952

185100

3.111

8471.207

57048945

24653

251105

3.813

8391.176

56348452

24457

245105

3.765

Pays Moyennes1976-1980

Années

LA PRODUCTION DE FROMAGES EN LAITERIE1 DANS LA CEEUnité: 1.000 tonnes

1 Tous laits, toutes catégories (non compris les fromages fondus); 2 Estimation; 3 Chiffres provisoires.

CNIEL Source: OSCE

1981 1983

8761.248

56452047

24757

295100

3.954

198421982

RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce

Total CEE

784201

1211230

14172

838

403306132111680

116

892

18016958

4637

204

650

966

550380070

200

120

Pays Frais

Catégories

LA PRODUCTION DE FROMAGES DE LAITERIE PAR CATÉGORIEEN 1983 DANS LA CEE Unité: 1.000 tonnes

1 Y compris les fromages au lait de chèvre et de brebis (non persillés)N.B. Il s’agit d’une répartition par catégorie selon la classification del’OSCE différente de celle retenue en France.CNIEL Source: OSCE - Syndifonte

Pâtesmolles

Pâtes demi-dures

1542622211019

201491127

954

Pâtesdures

28—041703

43

Autres

8471.207

57048945

24653

251105

3.813

TOTAL

1218917202417760

301

Fromagesfondus

Pâtespersillées

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RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce

20218117

243291344751

597319753

200

1332

Pays

Des

tina

tion

s

AnnéesA) LES EXPORTATIONS Unité: 1.000 tonnes

Les fromages1 dans la CEE

CEE AutresPays

26125436

318323344

2083

20718117

256281449711

TOTAL CEE

667618701

133

1443

27325735

326292749

2154

AutresPays TOTAL

1982 1983

RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce

23653

2263391

11455

31

2010412

1016022

Pays

Pro

vena

nces

AnnéesB) LES IMPORTATIONS Unité: 1.000 tonnes

CEE AutresPays

25663

26735

101130

57

33

25059

2173096

11755

25

TOTAL CEE

2112373

1116021

27171

25433

107133

57

26

AutresPays TOTAL

1982 1983

1 Y compris les fromages fondus.

RFAFranceItaliePays-BasBelgiqueLuxembourgRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce

96,496,999,391,899,284,2

121,380,5

105,6111,0

94,396,897,692,495,282,0

119,584,6

104,0114,5

94,195,399,190,9

102,786,1

120,381,8

102,4107,3

Pays 1981Années

A) L’INDICE DES PRIX À LA CONSOMMATION«LAIT, BEURRE, FROMAGE» Base 100 en 1975 - en termes réels

Les prix dans la CEE

1982 1983

RFAFranceItaliePays-BasBelgiqueRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce

1.182,88

644,001,30

17,1518,5015,303,89

21,08

DM/litreFF/litre

Lires/litreFlorins/litre

FB/litrePence/pintPence/pintDkr/litreDr/litre

1.243,35

788,001,40

19,2520,2016,504,44

23,75

Pays UnitésAnnées

B) LES PRIX DU LAIT À LA CONSOMMATION

1981

1.253,72

894,001,42

20,7520,9019,514,40

27,42

19831982

FranceUEBLPays-BasRFAItalieRoyaume-UniIrlandeDanemarkGrèceCEEPays tiersTous pays

26—442222030

1007

107

—2

361262010

591271

125

—922010

312

33

Exportations FranceImportations

LES ÉCHANGES INTRACOMMUNAUTAIRES POUR LE FROMAGEDANS LA CEE Année 1983 - Unité: 1.000 tonnes

UEBL

710

135—623

331

25120

271

57148

133—10

100

22331

254

ItalieRFA

117

22162

—43170

11815

133

001103

—00505

Irlande

2011010

—0527

209

110026

—30

030

GrèceDanemark

18128

256207171449711

82589

911

761

706618130

1443

391

Pays tiersCEE

25729

326273352749

2154

1.216

Tous paysPays-Bas RoyaumeUni

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189

PRODUZIONE DI FORMAGGI IN EUROPA IN PROSPETTIVA TEMPORALE (x 1.000 t) COMPONENTI FONDAMENTALI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO IN ITALIAx 1.000 t 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003AREA DELLA MATERIA PRIMA

Vacche da latte (‘000) 2.113 2.070 2.078 2.116 2.126 2.172 2.169 1.911 1.913Produzione di latte bovino 10.497 10.799 11.223 11.500 11.682 10.877 11.108 11.326 11.100± % sull’anno precedente — 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00%Produzione di latte bufalino 150 151 150 156 133 135 154 142 140Produzione di latte ovino 660 802 759 867 844 742 788 820 790Produzione di latte caprino 137 121 143 141 114 113 112 108 112Produzione per capo 4.968 5.217 5.401 5.435 5.495 5.008 5.121 5.927 5.802(kg/anno/capo)Consegne di latte bovino 9.708 9.905 10.130 10.430 10.618 10.377 10.605 10.820 10.600alle latteriePx Stalla Lombardia (1) 36,03 39,22 36,20 33,54 33,13 33,87 36,65 35,13 33,98(€ x 100 1t. + IVA)± % sull’anno precedente 8,1% -8,3% -7,9% -1,2% 2,2% 7,6% -4,3% -3,4%Prezzo Stalla Lombardia 697,54 759,38 700,87 649,42 641,50 655,75 709,87 680,19 657,92Lire x lt. (+ IVA)PRODUZIONI LATTIERO-CASEARIE

Latte ad uso alimentare 3.280,0 3.278,0 3.345,0 3.289,0 3.244,5 3.230,0 3.090,0 3.040,0 3.050,0Panna 98,4 100,4 99,0 109,9 109,7 118,9 118,3 120,0 118,4Burro 92,5 100,5 91,6 131,2 147,0 133,0 124,0 130,6 122,3Formaggida latte bovino 783,5 835,7 799,2 901,0 930,0 905,9 971,6 981,6 980,0da altri tipi di latte 107,4 99,0 102,7 106,3 116,0 111,4 119,0 119,6IMPORT

Latte e panna sfusi 1.877,5 1.904,0 1.824,9 1.836,3 1.953,0 1.863,0 1.620,6 1.589,2 1.617,9± % sull’anno precedente 1,4% -4,3% 0,6% 6,0% -4,8% -15,0% -2,0% 1,8%Latte confezionato 193,8 235,8 314,2 338,8 315,5 362,6 390,9 358,1 368,9± % sull’anno precedente 17,8% 25,0% 7,3% -7,4% 13,0% 7,2% -9,2% 2,9%Latte e panna in totale 1.911,1 1.914,0 2.139,1 2.203,0 2.268,5 2.225,6 2.011,6 1.947,3 1.986,8Burro 42,7 45,6 42,7 47,8 46,9 42,5 46,3 51,8 52,7Formaggi 290,3 295,0 305,9 313,0 320,3 347,4 343,0 350,1 365,2± % sull’anno precedente 1,6% 3,6% 2,3% 2,3% 7,8% -1,3% 2,0% 4,1%WMP (polvere di latte) 22,8 22,7 30,2 22,8 18,2 19,3 17,5 17,4 18,0SMP (polvere di latte magro) 117,4 126,1 127,5 126,5 121,6 111,2 99,5 104,5 116,5Polvere di siero 46,9 40,0 36,0 40,9 37,2 43,4 41,4 36,2 39,1Caseina 20,3 21,1 19,2 18,1 18,7 19,7 19,1 20,8 17,6EXPORT

Formaggi 118,1 133,1 131,1 142,3 161,1 170,6 177,4 196,3 202,6± % sull’anno precedente 11,3% -1,5% 7,9% 11,7% 5,6% 3,8% 9,6% 3,1%CONSUMI INTERNI

Burro 142,3 145,5 124,1 132,7 134,0 135,0 158,0 160,0Formaggi 1.170 1.101 1.098 1.147 1.222 1.233 1.238 1.256 1.260Autosufficienza (%) 72% 73% 72% 71% 71% 70% 71% 72% 70%Popolazione (in migliaia) 57.268 57.330 57.461 57.563 57.613 57.680 57.844 57.562 57.539

Anno 2003: Valori Stimati.(1) Latte a 3,70% MG e 3,25% Proteine (p/v)Fonti: Zmp, Istat, Ismea, Eurostat, Fao

Nazione 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Austria 98,3 96,0 102,2 107,5 107,0 119,0 133,0 138,0 147,0Belgio 68,5 69,0 73,7 73,1 61,9 60,7 62,8 61,6 59,2Danimarca 311,2 297,6 289,4 288,3 292,8 305,6 317,9 320,3 326,7Finlandia 95,7 94,8 87,9 92,9 92,4 97,9 102,8 110,1 102,7Francia 1.498,0 1.507,0 1.523,8 1.555,9 1.553,3 1.606,1 1.652,1 1.659,2 1.656,1Germania 1.452,9 1.529,7 1.590,7 1.601,6 1.594,4 1.686,2 1.765,4 1.763,6 1.816,1Grecia 9,1 9,8 9,6 7,8 9,7 9,6 8,8 9,6 9,8Irlanda 79,9 97,0 95,8 92,0 96,6 98,4 122,8 115,9 112,0Italia 783,5 835,7 799,2 901,0 930,0 969,7 971,6 981,6 980,0Lussemburgo 3,5 3,3 3,1 3,3 2,9 2,9 2,7 3,2 3,1Olanda 691,4 700,3 704,2 649,5 658,7 683,6 651,8 638,7 658,0Portogallo 45,7 46,0 46,6 47,7 52,3 57,1 58,5 60,0 58,0Regno Unito 357,6 366,7 367,8 356,9 360,4 331,9 387,4 373,2 356,7Spagna 202,0 205,1 210,5 224,0 225,2 217,2 217,0 242,0 254,0Svezia 128,5 127,4 118,4 125,0 128,4 125,6 124,9 128,3 125,0UE-15 5.8725,8 5.985,4 6.022,9 6.126,5 6.166,0 6.371,5 6.579,4 6.605,3 6.664,4

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190

Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle

pp. 176, 177.

1.912

615 9.466

4.268 3.163

3.141

1.623

5.318

4.25613.813

242

5.610

2.1922.621

222

4.341

2.790

3.141

3.883

116

1.181

1.428

2.053

2.171

10.035

2.543

3.607

3.022

1.171

1.441

8.341

1.671 249

1.523

449

10.521

3.955

11.422

1.2231.242

1.074

3.859321

1.454

3.0672.245

3.622

13.540

4.718

11.7718.099

1.896

4.464

40

4.080

5.211

7.252

190

191

75

Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della

Valle d’Aosta nel 1984 (dati di marchiatura secondo le indicazioni dei classificatori)

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37 bis

192 193

1.611

77 16.045

7.372 9.374

2.235

6.821

1.575

7.774

5.989

13.813

242

3.953

15.97022.518

599

18.305

7.718

7.971

2.239

2.914

3.313

20.303

3.133

2.166

7.622

1.321

6.983

7.516

1.982 1.269

2.865

65

28.236

445

12.457

1.035

13.537

17.498

3.674

22.6786.229

9.324

38.029

4.8548.271

3.451

6

6

7.729

20.544

26.264

135

137

Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle

pp. 176, 177.

Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della

Valle d’Aosta nel 2003

libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 192

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194

Produzioni bovine negli alpeggidella Valle d’Aosta nel 1970

Pubblicato dal professorGhignone Giampieronel volume CivilisationValdôtaine(per gentileconcessione).

Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle

pp. 176, 177.

Centre de Recherche de Haute Montagne Institut de Géographie Alpine

Université de Sciences de Grenoble

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Distribuzione dei bovini da lattein Valle d’Aosta nel 2003

40-50 capi

50-60 capi

oltre 60 capi

20-30 capi

30-40 capi

BOVINI DA LATTE PERKm2 DI SUPERFICIE

1-10 capi

10-20 capi

182379

677

132

182

297

169

221

256189 107

297461 352

622

551

167312

151

146

244301

425127

189

376

426

364

160

316

221

431224

288

223

232

342

263

354 453

199

503

593387

645152

243

5461122

560210

408

266

363163

454

0

19 7539

39

37

70 31

347

64

75

82

23

33

83

15

8

37

Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle

pp. 176, 177.

196 197

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39 - La produzione ela marchiatura della

Fontina in Valled’Aosta.

Si noti che i relativi datisono stati desunti dai

verbali di marchiaturaprendendo come

indicazione il Comunedi produzione. Può

darsi tuttavia chedeterminati allevatori

producanostagionalmente del latte

in una determinatazona, il quale però èstato conferito ad un

caseificio di altroComune e colà

trasformato. Tali formesono ovviamente state

incluse nel Comune oveè avvenuta

la trasformazione. La stessa cosa dicasiper le altre tabelle di

produzione.

Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle

pp. 176, 177.

Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della

Valle d’Aosta nel 2003

198

da 4.000 a 10.000

da 10.000 a 20.000

oltre 20.000

199

libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 198

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204

L’ente di tutela noto come ConsorzioProduttori e Tutela della DOP Fontina

Spinto dagli abusi e dalle speculazioni commerciali che si erano ve-rificati a scapito dei produttori di Fontina nel decennio prece-dente e negli anni che seguirono l’ultima guerra, l’avvocatoCesare Bionaz costituì nel 1952 ad Aosta il Consorzio Produttori

Fontina.Dal 1955 al 1957 il Consorzio operò nella raccolta, cura e vendita del

prodotto; in seguito modificò la sua struttura organizzativa in base al-l’incarico di vigilanza sulla produzione e sul commercio del formaggioFontina, affidatogli dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste con DM26/6/1957.

Con lo stesso provvedimento ministeriale il Consorzio fu autorizzatoad apporre il «marchio di selezione» sulle forme aventi le caratteristichevolute dal DPR 30/10/1955 n. 1269, per garantire la qualità e l’autentici-tà del formaggio Fontina prodotto in Valle d’Aosta.

In virtù delle predette norme il Consorzio, che dispone di agenti vigi-latori alle sue dipendenze, è stato incaricato di tutelare la Denominazionedi Origine (DO) della Fontina, col compito di reprimere gli abusi e le fro-di in commercio. Ai trasgressori, ossia a coloro che vendono per Fontinaun prodotto che non è tale, può essere infatti elevato un verbale di con-travvenzione con effetti civili (Legge 10/4/1954 n. 125).

Il Consorzio Produttori Fontina in data 14 luglio 1993 ha presentatoalla Commissione dell’Unione Europea la domanda per il riconoscimentodella Denominazione di Origine Protetta (DOP) a favore della Fontina,che sino ad allora era registrata come «formaggio DO»; nel 1996 laCommissione l’ha inserita nel registro dei «formaggi DOP».

Con l’anno 2002 il Consorzio ha dato una svolta significativa alla suaimmagine a partire dalla propria ragione sociale (da Società Cooperativaa Consorzio) modificando il proprio nome da «Consorzio ProduttoriFontina» a «Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina», dandocosì maggiore rilievo al suo ruolo di «tutela» del marchio DOP.

È con questo stesso spirito che nel 2003 è stato cambiato il «marchiodi selezione», che per la prima volta pone sulla forma la dicituraFontina «DOP».

Il Consorzio ha portato avanti, presso il Ministero delle PoliticheAgricole e Forestali, l’iter per l’approvazione del nuovo Disciplinare diProduzione, che pone come uno dei suoi primari obiettivi quello di unamaggiore tracciabilità del prodotto.

Altre novità sono il sito Internet www.consorzioproduttorifontina.it el’indirizzo di posta elettronica [email protected].

205

8. Le organizzazioni dei produttori

libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 204