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Per tale fatto in passato si è cercato di appellarsi agli accordi stipulaticon la Francia ed agli accordi di Lisbona del 30/10/1958. La Cooperativa,cui incombe il compito, non certo lieve, di vendere tutta la Fontina rac-colta, su segnalazione della Regione Autonoma, Assessorato all’Agri-coltura e Foreste aveva provveduto ad impostare una pratica col BIRPI diGinevra (ora OMPI, Organisation Mondiale pour la Protection Intellec-tuelle), riuscendo a farla inserire nei relativi repertori, ove ora è registra-ta al n. 503.
Questo inserimento può essere importante, poiché al citato accordo diLisbona avevano aderito diversi Stati europei (non la Svizzera) ed ameri-cani (esclusi, però, gli Stati Uniti).
La Cecoslovacchia ed Israele, non certamente interessate a produrreFontina, avevano tuttavia negato il loro consenso iniziale, forse per unaquestione di principio e non di sostanza.
Per noi, invece, era necessario avere l’unanimità dell’accordo e, perquesto motivo, si inviò a Praga e a Tel Aviv un dettagliato reclamo, ri-chiedendo l’approvazione anche dei due Paesi sopra citati.
Dopo uno scambio di corrispondenza questi Paesi accettarono il rico-noscimento della Fontina come prodotto di origine nei propri territori.
L’agricoltura valdostana, caratterizzata da aziende di limitatedimensioni, localizzate in modo disperso sul territorio è con-traddistinta da alti costi di produzione, aggravati anche dacosti di approvvigionamento particolarmente elevati.
L’organizzazione tipica dell’azienda zootecnica valdostana è quella cheprevede più corpi fondiari distribuiti nell’azienda di fondovalle, nel «ma-yen» (l’azienda intermedia tra fondovalle e alpeggio, quasi sempre utiliz-zata come pascolo o prato-pascolo) e nell’alpeggio.
Negli alpeggi si produce la qualità più pregiata di Fontina, anche sepurtroppo negli ultimi anni si è diffusa la pratica di monticare bestiamenon lattifero, che richiede minor impiego di manodopera. La capacità dicarico degli alpeggi è di circa 80-100 capi, con punte di 150-180.
Le condizioni di svolgimento dell’attività sono spesso molto gravose, inquanto mancano le strutture e le infrastrutture che sarebbero necessarieper garantire una sufficiente qualità della vita al personale addetto.
Dati strutturali della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA)confermano tutte le peculiarità della zootecnia valdostana rispetto alla situa-zione media italiana: in particolare, il più basso numero di Unità di BovinoAdulto (UBA) per allevamento e per azienda, la resa unitaria in latte moltopiù bassa (addirittura solo il 54,5% della media nazionale), l’elevatissima su-perficie dominata (più del doppio di quella nazionale e quasi il quadruplo seriferita all’UBA), l’elevato valore del capitale fondiario (legato anche all’altocosto di realizzazione degli investimenti fondiari), l’altissimo rapporto traUnità Lavorative (UL) e bestiame allevato, conseguente alla grande quantitàdi lavoro necessaria per il governo del vasto territorio e per l’esecuzione del-le operazioni colturali nelle difficili condizioni orografiche della Valle.
Pur con tutta la prudenza che le stime richiedono, il costo di produ-zione di un litro di latte che le imprese valdostane si trovano a sostenereè pressoché doppio rispetto alla situazione media italiana. La prosecuzio-ne della produzione, che su questi valori sarebbe chiaramente impossibi-le, si spiega da un lato col maggior intervento pubblico e dall’altro con unprezzo di vendita più elevato.
La produzione di Fontina costituisce, comunque, ancora oggi la più im-portante voce di reddito dell’agricoltura valdostana. Essa è organizzataprevalentemente in forma cooperativistica.
La produzione complessiva di latte in Valle d’Aosta riferita all’anno so-lare 1997 è stata di 560.000 quintali (Institut Agricole Régional, 1999).
La maggior parte del latte prodotto per la trasformazione in Fontinaviene conferito a caseifici e latterie della Valle, il restante viene lavoratodirettamente in azienda da privati.
Il latte prodotto in alpeggio viene per la maggior parte trasformato in loco; solo pochi caseifici raccolgono latte anche durante la stagione esti-va. La maggior parte della Fontina prodotta dai caseifici cooperativi viene
175
7. L’importanza della produzionenell’ambito dell’economia locale
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 174
Istogramma produzione N. formeComuni3.607JOVENÇAN
—3.1634.268
116—
9.4668.3418.0992.245
—2.790
——
1.181615
11.4221.671
—1.4543.883
3214.341
—1.8964.4645.3182.6212.0533.9551.6233.067
24910.5213.859
—10.035
LA MAGDELEINE
LA THUILELA SALLE
MONTJOVETLILLIANES
NUSMORGEX
OYACEOLLOMONT
POLLEINPERLOZ
PONTEYPONTBOSET
PRÉ-ST-DIDIERPONT-ST-MARTIN
RHÊMES-NOTRE-DAMEQUART
ROISANRHÊMES-ST-GEORGES
ST-DENISST-CHRISTOPHE
ST-NICOLASST-MARCEL
ST-PIERREST-OYEN
ST-VINCENTST-RHÉMY-EN-BOSSES
TORGNONSARRE
VALPELLINEVALGRISENCHE
VALTOURNENCHEVALSAVARENCHE
VERRÈSVERRAYES
VILLENEUVE
N38394041424344454647484950515253545556575859606162636465666768697071727374
176 177
N. formeComuni Istogramma produzione4.718ALLEIN1.074ANTEY-ST-ANDRÉ
ARNADAOSTA
AVISEARVIER
AYMAVILLESAYAS
BIONAZBARD
BRUSSONBRISSOGNE
CHALLAND-ST-VICTORCHALLAND-ST-ANSELME
CHAMOISCHAMBAVE
CHAMPORCHERCHAMPDEPRAZ
CHÂTILLONCHARVENSOD
COURMAYEURCOGNE
DOUESDONNAS
ETROUBLESEMARÈSE
FONTAINEMOREFÉNIS
GIGNODGABY
GRESSONNEY-LA-TRINITÉGRESSAN
HÔNEGRESSONNEY-ST-JEAN
ISSIMEINTROD
ISSOGNE
N12345678910111213141516171819202122232425262728293031323334353637
2.17113.843
1903.1411.2231.171
—3.6221.4412.192
242——
1.242—
2222.5434.4491.5231.9127.252
11.771—
5.6101.4285.211
—13.5403.022
40———
4.0804.256
La produzione di Fontina nei comuni della Valle (1984)(indicazione dei classificatori)
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Istogramma produzioneComuni JOVENÇANLA MAGDELEINE
LA THUILELA SALLE
MONTJOVETLILLIANES
NUSMORGEX
OYACEOLLOMONT
POLLEINPERLOZ
PONTEYPONTBOSET
PRÉ-ST-DIDIERPONT-ST-MARTIN
RHÊMES-NOTRE-DAMEQUART
ROISANRHÊMES-ST-GEORGES
ST-DENISST-CHRISTOPHE
ST-NICOLASST-MARCEL
ST-PIERREST-OYEN
ST-VINCENTST-RHÉMY-EN-BOSSES
TORGNONSARRE
VALPELLINEVALGRISENCHE
VALTOURNENCHEVALSAVARENCHE
VERRÈSVERRAYES
VILLENEUVE
N38394041424344454647484950515253545556575859606162636465666768697071727374
Comuni Istogramma produzioneALLEINANTEY-ST-ANDRÉ
ARNADAOSTA
AVISEARVIER
AYMAVILLESAYAS
BIONAZBARD
BRUSSONBRISSOGNE
CHALLAND-ST-VICTORCHALLAND-ST-ANSELME
CHAMOISCHAMBAVE
CHAMPORCHERCHAMPDEPRAZ
CHÂTILLONCHARVENSOD
COURMAYEURCOGNE
DOUESDONNAS
ETROUBLESEMARÈSE
FONTAINEMOREFÉNIS
GIGNODGABY
GRESSONNEY-LA-TRINITÉGRESSAN
HÔNEGRESSONNEY-ST-JEAN
ISSIMEINTROD
ISSOGNE
N12345678910111213141516171819202122232425262728293031323334353637
N. forme
La produzione di Fontina nei comuni della Valle (2003)
1.462—
3.31337.367
1352.2351.0351.321
—9.3246.938
15.970—
49517.458
——
5993.133
22.5182.8651.611
20.5444.854
—3.9532.239
26.264—
40.9727.622
————
7.7297.774
N. forme2.166
—9.3747.372
——
16.0457.5168.2716.229
—7.718
———77
12.4571.982
1373.6743.8871.844
18.3057.971
—3.4511.5755.9892.914
4456.821
22.6781.269
28.23613.537
—20.382
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Aosta, Nus, Jovençan, Verrayes e Saint-Denis per la produzione di azien-de zootecniche con trasformazione e La Thuile, Ollomont, Nus, Doues,Étroubles, Quart, Saint-Pierre, Sarre, Brusson, La Salle, Fénis, Avise,Gressan ecc. per quella di alpeggio.
Uno sguardo alle cartine qui pubblicate servirà a coloro che sono inte-ressati a tali produzioni; da esse si potranno notare le variazioni delle va-rie produzioni, caseificio/alpeggio/azienda zootecnica con trasformazio-ne, nel corso degli anni.
Il numero totale di forme prodotte varia ogni anno, in relazione allecondizioni climatiche, poiché le annate buone assicurano maggiori quan-tità di latte, quindi di formaggio, mentre negli anni troppo piovosi oppu-re molto siccitosi si nota una diminuzione della produzione lattea.
I dati relativi alla marchiatura del 2003 sono stati i seguenti:
Dai dati Istat del 5° Censimento dell’Agricoltura 2000 risultavano inValle d’Aosta 1.414 aziende che allevavano complessivamente 19.707 vac-che da latte.
Nel 1990 le aziende erano 2.047 per un totale di 17.634 vacche, mentrenel 1982 le stalle erano 2.954 per 17.445 bovine lattifere complessive.
Perciò, si può dire che un numero crescente di allevatori valdosta-ni sta abbandonando l’attività agricola, perché i redditi di questo set-
181
commercializzata tramite la Cooperativa Produttori Latte e Fontina.Il comparto dell’allevamento bovino rappresenta più dell’80% della
produzione lorda vendibile dell’agricoltura valdostana; seguono le colti-vazioni erbacee (poco più del 7%) e le coltivazioni arboree (poco meno del7%) rappresentate essenzialmente de mele e vino (fonte: Inea, Annuariodell’Agricoltura italiana 1997).
Si può quindi a buon diritto affermare che la Fontina costituisce da se-coli la principale fonte di reddito per la popolazione agricola della Valled’Aosta, anche se talvolta, nell’altalena dei mercati, il profitto può esse-re basso o talvolta addirittura insufficiente.
Tutti i comuni della Valle sono interessati direttamente o indiretta-mente dalla produzione di Fontina; anche là dove non vi sia un alpeggioo un caseificio vi sono comunque degli allevatori che conferiscono il lorolatte in comuni vicini.
I comuni in cui si produce la maggior quantità di Fontina sono soprat-tutto quelli in cui troviamo i caseifici e poi quelli ad antica vocazione diproduzione di latte quali Quart, Brissogne, La Salle, Roisan, Pollein,
180
Fontina
Gruyère
Petits fromages
Pas de document
La produzione casearia valdostana nel 1773 (d’après le livre d’estime des montagnes en 1773) BernardJanin - Le Val d’Aoste, Tradition et renouveau, p. 159, Aosta 1976. Per l’elenco dei Comuni cfr. tabellealle pp. 176, 177.
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tore non sono assolutamente comparabili a quelli degli altri settori la-vorativi.
Mancando lo sprone del reddito, il giovane coltivatore diretto viene fa-cilmente attratto da altre occupazioni, in cui si lavora per otto ore gior-naliere e ci sono poche responsabilità dirette. Lavorare in agricoltura èsenz’altro più bello e soddisfacente, ne conveniamo tutti: l’agricoltore èin continuo contatto con la natura e le sue creazioni, è arbitro delle pro-prie occupazioni, della vita dei propri animali o vegetali, ma queste sod-disfazioni gli costano care, perché per lui non esistono festività, periodidi ferie, settimana corta, indennità di anzianità, ecc., diritti chiaramenteprevisti dai contratti di lavoro delle altre categorie.
I giovani sono sensibili a queste attrattive così umanamente compren-sibili, così avvincenti; c’è poi in essi la paura del rischio. Per la limitataesperienza delle vicende della vita, essi non possono in genere, buttarsi acapofitto in un’attività imprenditoriale. Il giovane agricoltore vede la suaterra bella, affascinante ma al tempo stesso la sente dura, ostile. Sa chequella stessa terra non tollera mezze misure, la si deve lavorare energica-mente e con passione, dandole tutto, altrimenti inghiottirà anche chi le èamico.
La ragazze di campagna, poi, più sensibili al richiamo del frastuono edelle luci della città, sovente preferiscono un marito che non sia agricol-tore, perché intravvedono la possibilità di fare una vita più facile, menodura e meno sacrificata.
Il discorso su tali problemi potrebbe continuare lungamente perché èvivo, attuale e sentito. Esso costituisce il perno su cui si baserà il futurorapporto fra l’uomo e la campagna, fra il coltivatore diretto e l’aziendaagricola che non riesce più ad assicurare quelle soddisfazioni morali edanche materiali che in passato aveva concesso.
Ci scusi il lettore se abbiamo voluto accennare, sia pure soltanto enpassant, ad un fenomeno i cui effetti negativi dilagano sempre di più, matacere non si può: è troppo importante. Tuttavia, dilungarci sull’argo-mento ci sembra inopportuno, essendoci prefissi di illustrare «dove e come si produce la Fontina», nonché le vicissitudini che ha attraversatoquesto meraviglioso formaggio.
•••Gli appassionati di cifre e statistiche troveranno qui di seguito alcuni
dati relativi alla produzione dei vari formaggi nella CEE e nel mondo conloro commercio. Tali dati sono stati tratti dal volume Économie Laitièreen chiffres edito dal CNIEL, Parigi 1985.
182
Europe Occidentaledont:CEE3
EspagnePortugalSuisseEurope OrientaleURSS
Amérique du Norddont:USACanada
Amérique du SudAfrique du SudJaponOcéaniedont:AustralieNouvelle-Zélande
Total
4.657
3.97817936
135737744
2.551
2.1862054383720
265
161104
9.451
3.777
3.04812731
119739670
1.904
1.624148479309
216
12393
7.824
4.940
4.23320035
136753760
2.510
2.1502104453525
275
160115
9.743
4.806
4.11918535
136753750
2.485
2.1252104343522
265
161104
9.550
Régions Moyennes1976-1980
Années
LA PRODUCTION DE FROMAGES DANS LE MONDEUnité: 1.000 tonnes
1 Chiffres provisoires; 2 Estimation; 3 Y compris les fromages frais et lesproductions fermières.
CNIEL Source: USDA
1983 1985219841
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185184
RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce 3
Total C.E.E.
8131.145
535468
50241
54243105
3.654
5571.038
49941744
21952
185100
3.111
8471.207
57048945
24653
251105
3.813
8391.176
56348452
24457
245105
3.765
Pays Moyennes1976-1980
Années
LA PRODUCTION DE FROMAGES EN LAITERIE1 DANS LA CEEUnité: 1.000 tonnes
1 Tous laits, toutes catégories (non compris les fromages fondus); 2 Estimation; 3 Chiffres provisoires.
CNIEL Source: OSCE
1981 1983
8761.248
56452047
24757
295100
3.954
198421982
RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce
Total CEE
784201
1211230
14172
838
403306132111680
116
892
18016958
4637
204
650
966
550380070
200
120
Pays Frais
Catégories
LA PRODUCTION DE FROMAGES DE LAITERIE PAR CATÉGORIEEN 1983 DANS LA CEE Unité: 1.000 tonnes
1 Y compris les fromages au lait de chèvre et de brebis (non persillés)N.B. Il s’agit d’une répartition par catégorie selon la classification del’OSCE différente de celle retenue en France.CNIEL Source: OSCE - Syndifonte
Pâtesmolles
Pâtes demi-dures
1542622211019
201491127
954
Pâtesdures
28—041703
—
43
Autres
8471.207
57048945
24653
251105
3.813
TOTAL
1218917202417760
301
Fromagesfondus
Pâtespersillées
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186
RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce
20218117
243291344751
597319753
200
1332
Pays
Des
tina
tion
s
AnnéesA) LES EXPORTATIONS Unité: 1.000 tonnes
Les fromages1 dans la CEE
CEE AutresPays
26125436
318323344
2083
20718117
256281449711
TOTAL CEE
667618701
133
1443
27325735
326292749
2154
AutresPays TOTAL
1982 1983
RFAFranceItaliePays-BasUEBLRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce
23653
2263391
11455
31
2010412
1016022
Pays
Pro
vena
nces
AnnéesB) LES IMPORTATIONS Unité: 1.000 tonnes
CEE AutresPays
25663
26735
101130
57
33
25059
2173096
11755
25
TOTAL CEE
2112373
1116021
27171
25433
107133
57
26
AutresPays TOTAL
1982 1983
1 Y compris les fromages fondus.
RFAFranceItaliePays-BasBelgiqueLuxembourgRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce
96,496,999,391,899,284,2
121,380,5
105,6111,0
94,396,897,692,495,282,0
119,584,6
104,0114,5
94,195,399,190,9
102,786,1
120,381,8
102,4107,3
Pays 1981Années
A) L’INDICE DES PRIX À LA CONSOMMATION«LAIT, BEURRE, FROMAGE» Base 100 en 1975 - en termes réels
Les prix dans la CEE
1982 1983
RFAFranceItaliePays-BasBelgiqueRoyame-UniIrlandeDanemarkGrèce
1.182,88
644,001,30
17,1518,5015,303,89
21,08
DM/litreFF/litre
Lires/litreFlorins/litre
FB/litrePence/pintPence/pintDkr/litreDr/litre
1.243,35
788,001,40
19,2520,2016,504,44
23,75
Pays UnitésAnnées
B) LES PRIX DU LAIT À LA CONSOMMATION
1981
1.253,72
894,001,42
20,7520,9019,514,40
27,42
19831982
FranceUEBLPays-BasRFAItalieRoyaume-UniIrlandeDanemarkGrèceCEEPays tiersTous pays
26—442222030
1007
107
—2
361262010
591271
125
—922010
312
33
Exportations FranceImportations
LES ÉCHANGES INTRACOMMUNAUTAIRES POUR LE FROMAGEDANS LA CEE Année 1983 - Unité: 1.000 tonnes
UEBL
710
135—623
331
25120
271
57148
133—10
100
22331
254
ItalieRFA
117
22162
—43170
11815
133
001103
—00505
Irlande
2011010
—0527
209
110026
—30
030
GrèceDanemark
18128
256207171449711
82589
911
761
706618130
1443
391
Pays tiersCEE
25729
326273352749
2154
1.216
Tous paysPays-Bas RoyaumeUni
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 186
189
PRODUZIONE DI FORMAGGI IN EUROPA IN PROSPETTIVA TEMPORALE (x 1.000 t) COMPONENTI FONDAMENTALI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO IN ITALIAx 1.000 t 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003AREA DELLA MATERIA PRIMA
Vacche da latte (‘000) 2.113 2.070 2.078 2.116 2.126 2.172 2.169 1.911 1.913Produzione di latte bovino 10.497 10.799 11.223 11.500 11.682 10.877 11.108 11.326 11.100± % sull’anno precedente — 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00% 1,00%Produzione di latte bufalino 150 151 150 156 133 135 154 142 140Produzione di latte ovino 660 802 759 867 844 742 788 820 790Produzione di latte caprino 137 121 143 141 114 113 112 108 112Produzione per capo 4.968 5.217 5.401 5.435 5.495 5.008 5.121 5.927 5.802(kg/anno/capo)Consegne di latte bovino 9.708 9.905 10.130 10.430 10.618 10.377 10.605 10.820 10.600alle latteriePx Stalla Lombardia (1) 36,03 39,22 36,20 33,54 33,13 33,87 36,65 35,13 33,98(€ x 100 1t. + IVA)± % sull’anno precedente 8,1% -8,3% -7,9% -1,2% 2,2% 7,6% -4,3% -3,4%Prezzo Stalla Lombardia 697,54 759,38 700,87 649,42 641,50 655,75 709,87 680,19 657,92Lire x lt. (+ IVA)PRODUZIONI LATTIERO-CASEARIE
Latte ad uso alimentare 3.280,0 3.278,0 3.345,0 3.289,0 3.244,5 3.230,0 3.090,0 3.040,0 3.050,0Panna 98,4 100,4 99,0 109,9 109,7 118,9 118,3 120,0 118,4Burro 92,5 100,5 91,6 131,2 147,0 133,0 124,0 130,6 122,3Formaggida latte bovino 783,5 835,7 799,2 901,0 930,0 905,9 971,6 981,6 980,0da altri tipi di latte 107,4 99,0 102,7 106,3 116,0 111,4 119,0 119,6IMPORT
Latte e panna sfusi 1.877,5 1.904,0 1.824,9 1.836,3 1.953,0 1.863,0 1.620,6 1.589,2 1.617,9± % sull’anno precedente 1,4% -4,3% 0,6% 6,0% -4,8% -15,0% -2,0% 1,8%Latte confezionato 193,8 235,8 314,2 338,8 315,5 362,6 390,9 358,1 368,9± % sull’anno precedente 17,8% 25,0% 7,3% -7,4% 13,0% 7,2% -9,2% 2,9%Latte e panna in totale 1.911,1 1.914,0 2.139,1 2.203,0 2.268,5 2.225,6 2.011,6 1.947,3 1.986,8Burro 42,7 45,6 42,7 47,8 46,9 42,5 46,3 51,8 52,7Formaggi 290,3 295,0 305,9 313,0 320,3 347,4 343,0 350,1 365,2± % sull’anno precedente 1,6% 3,6% 2,3% 2,3% 7,8% -1,3% 2,0% 4,1%WMP (polvere di latte) 22,8 22,7 30,2 22,8 18,2 19,3 17,5 17,4 18,0SMP (polvere di latte magro) 117,4 126,1 127,5 126,5 121,6 111,2 99,5 104,5 116,5Polvere di siero 46,9 40,0 36,0 40,9 37,2 43,4 41,4 36,2 39,1Caseina 20,3 21,1 19,2 18,1 18,7 19,7 19,1 20,8 17,6EXPORT
Formaggi 118,1 133,1 131,1 142,3 161,1 170,6 177,4 196,3 202,6± % sull’anno precedente 11,3% -1,5% 7,9% 11,7% 5,6% 3,8% 9,6% 3,1%CONSUMI INTERNI
Burro 142,3 145,5 124,1 132,7 134,0 135,0 158,0 160,0Formaggi 1.170 1.101 1.098 1.147 1.222 1.233 1.238 1.256 1.260Autosufficienza (%) 72% 73% 72% 71% 71% 70% 71% 72% 70%Popolazione (in migliaia) 57.268 57.330 57.461 57.563 57.613 57.680 57.844 57.562 57.539
Anno 2003: Valori Stimati.(1) Latte a 3,70% MG e 3,25% Proteine (p/v)Fonti: Zmp, Istat, Ismea, Eurostat, Fao
Nazione 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003Austria 98,3 96,0 102,2 107,5 107,0 119,0 133,0 138,0 147,0Belgio 68,5 69,0 73,7 73,1 61,9 60,7 62,8 61,6 59,2Danimarca 311,2 297,6 289,4 288,3 292,8 305,6 317,9 320,3 326,7Finlandia 95,7 94,8 87,9 92,9 92,4 97,9 102,8 110,1 102,7Francia 1.498,0 1.507,0 1.523,8 1.555,9 1.553,3 1.606,1 1.652,1 1.659,2 1.656,1Germania 1.452,9 1.529,7 1.590,7 1.601,6 1.594,4 1.686,2 1.765,4 1.763,6 1.816,1Grecia 9,1 9,8 9,6 7,8 9,7 9,6 8,8 9,6 9,8Irlanda 79,9 97,0 95,8 92,0 96,6 98,4 122,8 115,9 112,0Italia 783,5 835,7 799,2 901,0 930,0 969,7 971,6 981,6 980,0Lussemburgo 3,5 3,3 3,1 3,3 2,9 2,9 2,7 3,2 3,1Olanda 691,4 700,3 704,2 649,5 658,7 683,6 651,8 638,7 658,0Portogallo 45,7 46,0 46,6 47,7 52,3 57,1 58,5 60,0 58,0Regno Unito 357,6 366,7 367,8 356,9 360,4 331,9 387,4 373,2 356,7Spagna 202,0 205,1 210,5 224,0 225,2 217,2 217,0 242,0 254,0Svezia 128,5 127,4 118,4 125,0 128,4 125,6 124,9 128,3 125,0UE-15 5.8725,8 5.985,4 6.022,9 6.126,5 6.166,0 6.371,5 6.579,4 6.605,3 6.664,4
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 188
190
Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle
pp. 176, 177.
1.912
615 9.466
4.268 3.163
3.141
1.623
5.318
4.25613.813
242
5.610
2.1922.621
222
4.341
2.790
3.141
3.883
116
1.181
1.428
2.053
2.171
10.035
2.543
3.607
3.022
1.171
1.441
8.341
1.671 249
1.523
449
10.521
3.955
11.422
1.2231.242
1.074
3.859321
1.454
3.0672.245
3.622
13.540
4.718
11.7718.099
1.896
4.464
40
4.080
5.211
7.252
190
191
75
Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della
Valle d’Aosta nel 1984 (dati di marchiatura secondo le indicazioni dei classificatori)
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 190
37 bis
192 193
1.611
77 16.045
7.372 9.374
2.235
6.821
1.575
7.774
5.989
13.813
242
3.953
15.97022.518
599
18.305
7.718
7.971
2.239
2.914
3.313
20.303
3.133
2.166
7.622
1.321
6.983
7.516
1.982 1.269
2.865
65
28.236
445
12.457
1.035
13.537
17.498
3.674
22.6786.229
9.324
38.029
4.8548.271
3.451
6
6
7.729
20.544
26.264
135
137
Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle
pp. 176, 177.
Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della
Valle d’Aosta nel 2003
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 192
194
Produzioni bovine negli alpeggidella Valle d’Aosta nel 1970
Pubblicato dal professorGhignone Giampieronel volume CivilisationValdôtaine(per gentileconcessione).
Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle
pp. 176, 177.
Centre de Recherche de Haute Montagne Institut de Géographie Alpine
Université de Sciences de Grenoble
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 194
Distribuzione dei bovini da lattein Valle d’Aosta nel 2003
40-50 capi
50-60 capi
oltre 60 capi
20-30 capi
30-40 capi
BOVINI DA LATTE PERKm2 DI SUPERFICIE
1-10 capi
10-20 capi
182379
677
132
182
297
169
221
256189 107
297461 352
622
551
167312
151
146
244301
425127
189
376
426
364
160
316
221
431224
288
223
232
342
263
354 453
199
503
593387
645152
243
5461122
560210
408
266
363163
454
0
19 7539
39
37
70 31
347
64
75
82
23
33
83
15
8
37
Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle
pp. 176, 177.
196 197
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 196
39 - La produzione ela marchiatura della
Fontina in Valled’Aosta.
Si noti che i relativi datisono stati desunti dai
verbali di marchiaturaprendendo come
indicazione il Comunedi produzione. Può
darsi tuttavia chedeterminati allevatori
producanostagionalmente del latte
in una determinatazona, il quale però èstato conferito ad un
caseificio di altroComune e colà
trasformato. Tali formesono ovviamente state
incluse nel Comune oveè avvenuta
la trasformazione. La stessa cosa dicasiper le altre tabelle di
produzione.
Per l’elenco deiComuni cfr. tabelle alle
pp. 176, 177.
Forme di Fontina prodotte in ogni Comune della
Valle d’Aosta nel 2003
198
da 4.000 a 10.000
da 10.000 a 20.000
oltre 20.000
199
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 198
204
L’ente di tutela noto come ConsorzioProduttori e Tutela della DOP Fontina
Spinto dagli abusi e dalle speculazioni commerciali che si erano ve-rificati a scapito dei produttori di Fontina nel decennio prece-dente e negli anni che seguirono l’ultima guerra, l’avvocatoCesare Bionaz costituì nel 1952 ad Aosta il Consorzio Produttori
Fontina.Dal 1955 al 1957 il Consorzio operò nella raccolta, cura e vendita del
prodotto; in seguito modificò la sua struttura organizzativa in base al-l’incarico di vigilanza sulla produzione e sul commercio del formaggioFontina, affidatogli dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste con DM26/6/1957.
Con lo stesso provvedimento ministeriale il Consorzio fu autorizzatoad apporre il «marchio di selezione» sulle forme aventi le caratteristichevolute dal DPR 30/10/1955 n. 1269, per garantire la qualità e l’autentici-tà del formaggio Fontina prodotto in Valle d’Aosta.
In virtù delle predette norme il Consorzio, che dispone di agenti vigi-latori alle sue dipendenze, è stato incaricato di tutelare la Denominazionedi Origine (DO) della Fontina, col compito di reprimere gli abusi e le fro-di in commercio. Ai trasgressori, ossia a coloro che vendono per Fontinaun prodotto che non è tale, può essere infatti elevato un verbale di con-travvenzione con effetti civili (Legge 10/4/1954 n. 125).
Il Consorzio Produttori Fontina in data 14 luglio 1993 ha presentatoalla Commissione dell’Unione Europea la domanda per il riconoscimentodella Denominazione di Origine Protetta (DOP) a favore della Fontina,che sino ad allora era registrata come «formaggio DO»; nel 1996 laCommissione l’ha inserita nel registro dei «formaggi DOP».
Con l’anno 2002 il Consorzio ha dato una svolta significativa alla suaimmagine a partire dalla propria ragione sociale (da Società Cooperativaa Consorzio) modificando il proprio nome da «Consorzio ProduttoriFontina» a «Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina», dandocosì maggiore rilievo al suo ruolo di «tutela» del marchio DOP.
È con questo stesso spirito che nel 2003 è stato cambiato il «marchiodi selezione», che per la prima volta pone sulla forma la dicituraFontina «DOP».
Il Consorzio ha portato avanti, presso il Ministero delle PoliticheAgricole e Forestali, l’iter per l’approvazione del nuovo Disciplinare diProduzione, che pone come uno dei suoi primari obiettivi quello di unamaggiore tracciabilità del prodotto.
Altre novità sono il sito Internet www.consorzioproduttorifontina.it el’indirizzo di posta elettronica [email protected].
205
8. Le organizzazioni dei produttori
libro fontina cap, 4-8 12-02-2006 10:25 Pagina 204